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[PPT]Il Doping - IISS Alfano -Termoli – Liceo Scientifico … · Web viewSilvia Carriero,...

Date post: 18-Feb-2019
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Silvia Carriero, Federica Catena, Nicolò Miele,Rosaria Repola
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Silvia Carriero, Federica Catena, Nicolò Miele,Rosaria Repola

Il doping è una pratica illegale Il doping è una pratica illegale che consiste che consiste nell’assunzione da nell’assunzione da parte di atleti o nella somministrazione agli stessi di droghe, sostanze eccitanti, farmaci (ammine simpaticomimetiche, analettici, anabolizzanti, ormone della crescita o GH ecc.), o nel ricorso a pratiche terapeutiche (per es. autoemotrasfusioni) rivolte a migliorare artificiosamente le prestazioni agonistiche. Il termine doping, inizialmente, indicava soprattutto la somministrazione ad animali da competizione (cavalli, cani) di droghe o farmaci stimolanti durante l’allenamento o subito prima della gara.  Le sue origini sono quindi antiche.Il doping, oltre a implicare rischi sanitari, si sanitari, si configura anche come un illecito sportivo, configura anche come un illecito sportivo, perseguito dalle organizzazioni preposte perseguito dalle organizzazioni preposte all’attività agonisticaall’attività agonistica.

Le origini della parola Le origini della parola “doping”“doping”

Sono due le possibili origini della parola “doping”. Una di queste è “dop”, bevanda alcolica usata come stimolante nelle danze cerimoniali del sud Africa nel XVIII secolo. Un'altra è che il termine derivi dalla parola olandese “doop” (una salsa densa) che entrò nello slang americano per descrivere come i rapinatori drogassero le proprie vittime mescolando tabacco e semi del Datura Stramonium, conosciuto come stramonio, che contiene una quantità di alcaloidi, causando sedazione, allucinazioni e smarrimento. Fino al 1889, la parola “dope” era usata relativamente alla preparazione di un prodotto viscoso e denso di oppio da fumare, e durante gli anni novanta si estese a qualsiasi droga narcotica-stupefacente. Nel 1890, “dope” veniva anche riferito alla preparazione di droghe designate a migliorare la prestazione delle corse dei cavalli. Il doping è una pratica illegale.

I regolamenti sportivi vietano il doping, specificando strettamente le tipologie e le dosi dei farmaci consentiti, e mettono per iscritto l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controlli antidoping, che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in alcuni casi anche del sangue (controlli incrociati). Gli atleti che risultano positivi alle analisi (negli ultimi anni si preferisce l'espressione non negativi) vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Il Comitato Olimpico Internazionale (COI) ha istituito un'apposita agenzia, la WADA, che si occupa della lotta al doping. Negli ultimi anni in Italia e altri paesi il doping è diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva.È del 14 dicembre 2000 la legge n. 376 "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping" che consente un'individuazione più precisa del fenomeno doping e permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. È punibile sia l'atleta che fa uso di sostanze dopanti, sia il medico che le prescrive o somministra, sia chi fa commercio dei farmaci vietati. Il 23 ottobre 2007 viene approvata l'introduzione del passaporto biologico, un documento che registra il profilo personale (valori del sangue e delle urine) di ciascun ciclista. Il decreto del 12 marzo 2009 ha approvato una delle sostanze considerate dopanti, suddivisa in cinque sezioni.

È in corso un dibattito sul significato della parola doping e sui risvolti che esso comporta: non tutti infatti concordano con la negatività del doping nella pratica sportiva. Vi è infatti chi sostiene che sarebbe più logico liberalizzare il doping in quanto troppo diffuso nella maggior parte degli sport agonistici e quindi fattore discriminante  tra chi ne fa uso e può quindi vincere le gare e chi non ne fa uso relegato troppo spesso al ruolo di comprimario. Vi è infine un appunto riguardante la relatività del doping. Quelle sostanze che oggi non sono considerate dopanti in un futuro non molto lontano potrebbero essere considerate tali. Ciò creerebbe secondo alcuni diversità di trattamento tra gli atleti, di oggi e di domani. Spesso le sostanze vengono somministrate dagli allenatori stessi agli atleti che, inconsapevoli del danno che il doping provoca, accettano. Alcune sostanze dagli effetti terapeutici come ad esempio la somatotropina, l'insulina,il testosterone o l'eritropoietina sono state col tempo demonizzate a causa dell'uso antisportivo che spesso ne viene fatto. L'utilizzo sportivo di queste sostanze ha causato una campagna mediatica di critica nei confronti delle sostanze anabolizzanti (che aumentano cioè la sintesi proteica), che di fatto ha limitato il loro uso terapeutico e legale ed ha aumentato quello illegale, con grave danno per la salute pubblica. Anche il comportamento dei medici è stato molto criticato, infatti l'omertà che la medicina ha avuto circa gli effetti positivi (aumento della struttura muscolare e ossea, buon umore, e per gli steroidi anabolizzanti, diminuzione dell'insulinoresistenza) e negativi degli ormoni anabolizzanti ha incrementato la sfiducia tra i medici e i preparatori atletici, con conseguente aumento del mercato nero degli anabolizzanti (simile a quello della droga) rivolto a persone che non hanno alcun bisogno di prendere le suddette sostanze, ma che anzi ne possono essere fortemente danneggiate.

AutoemotrasfusionePrima dell'avvento dell'eritropoietina (EPO), la tecnica dell'autoemotrasfusione era piuttosto diffusa nel mondo dello sport. Tramite questo procedimento era possibile incrementare il numero di globuli rossi, assicurando una maggiore disponibilità di ossigeno ai muscoli. Grazie a tale proprietà l'autoemotrasfusione era in grado di innalzare significativamente il livello prestativo dell'atleta. I suoi effetti dopanti si basano su presupposti fisiologici simili a quelli dell'EPO, delle tende ipo-ossigenate e degli allenamenti in altura. Il DOPING EMATICO OMOLOGO si basa sull'utilizzo di sangue proveniente da un'altra persona (donatore), proprio come avviene tradizionalmente negli ospedali. La seconda tecnica è rappresentata dal cosiddetto DOPING EMATICO AUTOLOGO(autoemotrasfusione). Circa un mese prima della gara dallo stesso soggetto vengono estratti in media 700-900 ml di sangue, che vengono poi rimessi in circolo uno o due giorni prima dell'impegno agonistico. In seguito alla trasfusione si verifica un miglioramento della capacità aerobica e della prestazione nelle prove di resistenza. L'autoemotrasfusione non apporta invece benefici significativi agli atleti impegnati in discipline anaerobiche. La tecnica dell'autoemotrasfusione viene utilizzata anche nella pratica medica, per esempio in preparazione di interventi chirurgici importanti.

Un anabolizzante è una sostanza chimica che aumenta l'anabolismo, ossia che stimola la formazione di molecole complesse (proteine, lipidi complessi e polisaccaridi) a partire da molecole semplici (rispettivamente amminoacidi, acidi grassi e monosaccaridi). Esempi tipici sono l´insulina, il testosterone,gli steroidi anabolizzanti (forme chimicamente modificate di testosterone, quali dianabol e nandrolone) e l'ormone della crescita. La terapia medica a base di sostanze anabolizzanti è rivolta a curare malattie come l'anemia, l'osteoporosi, il diabete mellito, l'ipogonadismo, l'impotenza e il nanismo. I farmaci anabolizzanti possono essere usati anche in adolescenti con seri problemi di crescita per deficienze ormonali. Dal momento che queste sostanze sono simili all'ormone responsabile dello sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari maschili, chi li assume va incontro a mascolinizzazione (soprattutto le donne), cioè ad esempio aumento della massa muscolare, abbassamento della voce ed irsutismo. Nei maschi dopo assunzione per lunghi periodi può manifestarsi invece femminizzazione in quanto viene inibita la secrezione di testosterone endogeno da parte dei testicoli che continuano a liberare solo estrogeni.

L'insulina è un ormone proteico dalle proprietà anaboliche, prodotto dalle cellule beta delle isole diLangerhans all'interno del pancreas; è formata da due catene unite da due ponti solfuro: catena A di 21 aminoacidi e catena B di 30 aminoacidi. La sua funzione più nota è quella di regolatore dei livelli di glucosio ematico riducendo la glicemia mediante l'attivazione di diversi processi metabolici e cellulari. Ha inoltre un essenziale ruolo nella proteosintesi (sintesi proteica) assieme ad altri ormoni che sinergicamente partecipano a tale processo, tra cui l'asse GH/IGF-1, e il testosterone. L'insulina è il principale ormone responsabile del fenomeno di ingrassamento (lipogenesi), cioè lo stoccaggio di lipidi all'interno del tessuto adiposo.

Il Testosterone è Il Testosterone è un ormone steroideo del gruppo androgeno un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, in minima parte, sintetizzato nella corteccia surrenalein minima parte, sintetizzato nella corteccia surrenale. È presente . È presente anche nella donna, come prodotto intermedio della sintesi anche nella donna, come prodotto intermedio della sintesi degli estrogeni.degli estrogeni.

Nell'uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali Nell'uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali (differenziazione del testicolo e di tutto l’apparato genitale) e dei (differenziazione del testicolo e di tutto l’apparato genitale) e dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la muscolatura. Il testosterone, nell'età puberale, timbro della voce e la muscolatura. Il testosterone, nell'età puberale, interviene anche sullo sviluppo scheletrico, limitando l'allungamento interviene anche sullo sviluppo scheletrico, limitando l'allungamento delle ossa lunghe ed evitando, in questo modo, una crescita delle ossa lunghe ed evitando, in questo modo, una crescita spropositata degli arti.spropositata degli arti.

Nell’uomo adulto, i livelli di testosterone hanno Nell’uomo adulto, i livelli di testosterone hanno un ruolo molto un ruolo molto importante per quanto riguarda la fertilità, la vitalità e la buona salute importante per quanto riguarda la fertilità, la vitalità e la buona salute (intesa soprattutto come protezione da malattie metaboliche (intesa soprattutto come protezione da malattie metaboliche come ipertensione e diabete mellito); contribuisce a garantire la come ipertensione e diabete mellito); contribuisce a garantire la fertilità, in quanto agisce sulla maturazione degli spermatozoi nei fertilità, in quanto agisce sulla maturazione degli spermatozoi nei testicoli. Inoltre influenza qualità e quantità dello sperma prodotto, testicoli. Inoltre influenza qualità e quantità dello sperma prodotto, poiché opera sulle vie seminali e sulla prostata, deputate alla poiché opera sulle vie seminali e sulla prostata, deputate alla produzione di spermaproduzione di sperma. Il testosterone regola anche il desiderio, . Il testosterone regola anche il desiderio, l'erezione e la soddisfazione sessuale.l'erezione e la soddisfazione sessuale.

La lotta al doping si rivela sempre più complessa non solo per la difficoltà di definirlo in maniera incontrovertibile (in linea teorica un farmaco può essere assunto da un atleta per una reale necessità), ma soprattutto perché la ricerca di pratiche dopanti sempre più sofisticate si avvale, di fatto, dei progressi della ricerca scientifica ordinaria che sfrutta in maniera fraudolenta. Un caso emblematico è quello dell’eritropoietina, definita comunemente EPO, utilizzata per determinate patologie ematiche, in campo sanitario, e per aumentare artificiosamente l’ossigenazione e la funzionalità dei tessuti muscolari, nel doping.

COSA SPINGE L’ ESSERE UMANO AD UTILIZZARE LE SOSTANZE DOPANTI?

• Il prevalere sugli altri• Non accettare l’idea che solo con l’impegno e il sacrificio si possano raggiungere certi traguardi.• Mancanza di fiducia in se stessi• Sospetto che gli avversari usino sostanze dopanti• La sensazione che tali sostanze siano capaci di migliorare la propria efficienza• Eccessive aspettative e pressioni ambientali

DiffusioneDiffusioneI paesi dell'Europa dell'est, hanno recitato il ruolo di precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica nel periodo che va dagli anni cinquanta agli anni ottanta soprattutto sugli atleti che partecipavano alle Olimpiadi. Poco si sapeva degli effetti collaterali dati dalle sostanze somministrate agli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano "trattate" con ormoni maschili. Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti atleti e c'è anche chi addirittura come la pesista Heidi Krieger è stata costretta, visti gli ormai enormi cambiamenti nel fisico, a diventare uomo. Casi particolarmente clamorosi di doping sono stati quello di Ben Johnson, squalificato ai Giochi olimpici di Seul nel 1988 dopo aver vinto la corsa dei 100 metri piani e stabilito il nuovo record del mondo (che venne annullato), quello di Marco Pantani, escluso dal Giro d'Italia del 1999 alla vigilia della penultima tappa mentre era largamente in testa alla classifica (Pantani non risultò positivo a sostanze dopanti, ma il suo ematocrito era superiore al valore massimo consentito, in seguito vennero modificati i metodi di analisi risultati scientificamente non sufficientemente precisi) e quello di Marion Jones che confessa sul doping e per questo privata di tutte le sue medaglie olimpiche. Una delle ultime sorprese relative al doping è stata la positività al test del ciclista Alberto Contador vincitore degli ultimi due Tour de France. L'ultimo caso sconcertante di doping è avvenuto il 6 agosto 2012 ai danni dell'atleta italiano Alex Schwazer risultato positivo all'EPO e quindi squalificato dai giochi della XXX Olimpiade. Nonostante i controlli, l'uso di sostanze e terapie dopanti è diffuso non solo nello sport professionistico, ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in Italia è stimato in circa 600 milioni di Euro. Uno dei casi più noti di doping è stato sicuramente quello del ciclista Lance Armstrong nel 2012, il quale quando era ancora in attività riuscì a vincere 7 Tour De France consecutivi (dal 1999 al 2005), ma proprio a causa di questo caso gli sono stati revocati tutti i titoli vinti dal 1998, compresi i 7 Tour e il bronzo olimpico. Dopo varie e approfondite analisi nell'agosto 2012 si scoprì che il texano fece uso di sostanze dopanti dopo aver sconfitto un tumore, ciò gli costò il bando a vita dal ciclismo.


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