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Date post: 28-Jan-2020
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Praia a Mare, ospedale: la sentenza; le prime reazioni Mercoledì 15 Marzo 2017 00:04 PRAIA A MARE - 15 mar. - La III sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza di ieri, ha nuovamente accolto i ricorsi promossi dai Comuni di Praia a Mare e Tortora diretti ad ottenere l’esatta ottemperanza e la corretta attuazione della decisione precedente, con cui, sempre il Consiglio di Stato, aveva annullato, in parte, il decreto del Commissario calabrese, relativamente alla trasformazione del Presidio ospedaliero di Praia a Mare in ospedale distrettuale/Capt, con il conseguente travolgimento delle successive determinazioni legate da vincolo di presupposizione. C on la nuova decisione, il Collegio, nell’accogliere nuovamente le richieste avanzate dai due comuni, Praia e Tortora, assistiti dagli avvocati Giovanni Spataro e Giampaolo Raia, del Foro di Cosenza, ha nominato il nuovo Commissario ad acta, che, in sostituzione del commissario per il Servizio sanitario regionale calabrese, inadempiente, vada ad adottare ogni iniziativa utile per ripronunciarsi sulla trasformazione del Presidio di Praia a mare in Ospedale Distrettuale/Capt. 1 / 15
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Praia a Mare, ospedale: la sentenza; le prime reazioniMercoledì 15 Marzo 2017 00:04

PRAIA A MARE - 15 mar. - La III sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza di ieri, hanuovamente accolto i ricorsi promossi dai Comuni di Praia a Mare e Tortora diretti ad ottenerel’esatta ottemperanza e la corretta attuazione della decisione precedente, con cui, sempre ilConsiglio di Stato, aveva annullato, in parte, il decreto del Commissario calabrese,relativamente alla trasformazione del Presidio ospedaliero di Praia a Mare in ospedaledistrettuale/Capt, con il conseguente travolgimento delle successive determinazioni legate davincolo di presupposizione. C

on la nuova decisione, il Collegio, nell’accogliere nuovamente le richieste avanzate dai duecomuni, Praia e Tortora, assistiti dagli avvocati Giovanni Spataro e Giampaolo Raia, del Foro diCosenza, ha nominato il nuovo Commissario ad acta, che, in sostituzione del commissario per ilServizio sanitario regionale calabrese, inadempiente, vada ad adottare ogni iniziativa utile perripronunciarsi sulla trasformazione del Presidio di Praia a mare in Ospedale Distrettuale/Capt.

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Sarà quindi Andrea Urbani, o chi per lui, il commissario ad acta che dovrà occuparsi dellavicenda, sperando, questa volta, nell'ottemperanza della decisione del Consiglio di Stato.

“La sentenza resa in data odierna dal Consiglio di Stato – commentano i legali - in sostanza,rappresenta una decisione di estrema rilevanza per il Presidio ospedaliero di Praia a Mare eche impone, una volta per tutte, alla Regione Calabria ed al Commissario per l’attuazione delPiano di Rientro di rivedere la disposta trasformazione del medesimo Presidio ospedaliero, nonpotendo lo stesso essere più ristrettivamente identificato e strutturato come Ospedale didistretto, ovvero come Casa della Salute, così come l’estrema chiarezza della cornicemotivazionale offerta dal Consiglio di Stato nelle statuizioni ha messo ripetutamente in risalto”.La trasformazione del Presidio di Praia a Mare in ospedale distrettuale/Capt era stata dispostasenza considerare che la prevista collocazione del più vicino ospedale è a Cetraro, e, secondoquanto sostenuto dai legali: risultava in contrasto con i parametri di distanza, di tempi dipercorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nello stesso Piano di Riordino della Reteospedaliera e puntualmente analizzati nei paragrafi 2.5 e 2.6 della motivazione della sentenzarimasta inadempiuta.

L'INTERVENTO DEL SINDACO PRATICO'

PRAIA A MARE – La sentenza del Consiglio di Stato, emessa ieri, che rimette nelle mani delcommissario ad acta il futuro della struttura ospedaliera fa già emergere reazioni forti. Primo fratutti, il sindaco della cittadina tirrenica che ospita la struttura, Antonio Praticò: “Alla luce dellasentenza sono emersi ancor più gravi gli abusi e le omissioni di atti d’ufficio commessi dalCommissario Scura nei confronti delle nostre popolazioni, abusi ed omissioni di atti di ufficioche vanno valutati attentamente dalla magistratura – afferma il sindaco di Praia a Mare - attesoche per detti abusi stiamo registrando sul nostro territorio numerosi decessi, conseguenza diammalati che non vengono soccorsi in maniera adeguata e corretta. Al Commissario noninteressa la vita degli ammalati, perché troppo preso da calcoli ragionieristici che hanno fattocadere nello squallore la situazione economico-finanziaria l’Asp di Cosenza, mentre nellostesso tempo il nostro territorio rimane privo di un’assistenza che abbia la capacità di garantirealmeno i Livelli essenziali di assistenza”.

La sentenza del Consiglio di Stato dà forza ai due sindaci di Praia a Mare e Tortora, Praticò eLamboglia, che hanno seguito fino all'ultimo la strada della giustizia. “Ora – commenta Praticò -siamo in presenza di un'altra importante battaglia, sostenuta dai sindaci dei comuni di Praia aMare e di Tortora, a difesa dell'ex ospedale di Praia a Mare che si é conclusa positivamentecon la sentenza di ieri. Continueremo a vigilare ancora di più e a mantenere alta l'attenzionesenza arretrare rispetto alle posizioni fatte fin qui valere, nell'interesse di tutta la collettività

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amministrata, confidando come sempre sull’operato messo in atto dalla magistratura, in quantosembrerebbe – afferma il sindaco Praticò - per quelle omissioni ed abusi il Commissario pareabbia ricevuto comunicazione giudiziaria, e siamo certi che l’intervento della stessamagistratura sarà a protezione di quelle vite umane che non trovano dignitoso aiuto,specialmente le vite dei più deboli e bisognosi di cure che meriterebbero da parte tutti maggiorattenzione. Siamo convinti e certi che il nuovo Commissario nominato dal Consiglio di Stato,oltre a far chiarezza, saprà ristabilire quello che è stato deturpato nell’Ospedale di Praia a Mare.Ora ci aspettiamo che la politica a tutti i livelli sia di aiuto al nuovo Commissario nominato,perché possa adempiere compiutamente al proprio dovere”.

Sul problema della sanità a Praia a Mare e sull’intero territorio dell’alto Tirreno cosentino,agiudizio del sindaco: “quel che è mancato, e continua a mancare, è la cura per il cambiamento,che appare lontana da quanto messo in atto dal Commissario per la Sanità calabrese. E’mancata quella sensibilità e quell’attenzione che non sono state mai prese in considerazione daparte del Commissario, troppo preso da discorsi ragionieristici, che non hanno portato nessunmiglioramento riguardo al contenimento della spesa, tanto che dopo 5 anni non si nota alcunbarlume di risanamento ed il deficit è cresciuto di oltre 70 milioni di euro. Non si comprendecome lo stesso Commissario abbia potuto permettersi anche il lusso di disattendere la sentenzadel Consiglio di Stato: addirittura in spregio alle decisioni delle Autorità Amministrative non hainteso collaborare con il Commissario ad acta nominato dallo stesso Consiglio di Stato (dott. DiLallo), non rispondendo alle richieste fatte da quest’ultimo, che aveva chiesto una relazionesugli atti posti in essere per ottemperare alla sentenza . Di fronte al menefreghismo, lo stessoDi Lallo ha rassegnato poi le dimissioni dall’incarico ricevuto”. Di Lallo era stato nominato dalConsiglio di Stato per far fronte all’inerzia della struttura commissariale. “Quest’ultima – affermaPraticò - non solo non ha ottemperato alla Sentenza del Consiglio di Stato, ma neanche haritenuto far conoscere le motivazioni per le quali non è stato dato corso a quanto deciso dalConsiglio di Stato. Di contro, il Commissario Scura in pubbliche riunioni ha avuto l’ardire diaffermare che la sanità non si tutela attraverso le sentenze, fatto questo che riteniamo grave neiconfronti della giustizia amministrativa”.

I Comuni di Praia a Mare e Tortora si sono visti costretti a rivolgersi nuovamente al Consiglio diStato affinchè potesse intervenire in maniera immediata: in data 20 dicembre 2016 si è svoltal’udienza prevista, e ieri è stata pubblicata la Sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto iricorsi proposti, dichiarando nullo il Decreto n. 30/2016 nella misura in cui ha inserito l’exPresidio Ospedaliero di Praia a Mare nella categoria delle “Case della Salute”, unitamente aisusseguenti provvedimenti che lo presuppongono; contestualmente, il Consiglio di Stato hanominato il nuovo commissario ad acta nella persona del Direttore Generale della Direzionedella Salute del Ministero della Salute il quale, anche mediante delega ad un dirigente espertoin riordino di reti ospedaliere, dovrà provvedere ad adottare le determinazioni necessarie a dareesecuzione alle statuizioni contenute nella Sentenza per l’ottemperanza n. 2968/2015.

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LA SENTENZA

Pubblicato il 13/03/2017

N. 01153/2017REG.PROV.COLL.

N. 09330/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9330 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:

Comune di Praia a Mare, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Giovanni Spataro, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Lilli in Roma, via diVal Fiorita n.90, e dall'avvocato Gianpaolo Raia con domicilio eletto presso lo studio GiovanniDoria in Roma, viale Tiziano, 3; 

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Comune di Tortora, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difesodall'avvocato Giovanni Spataro, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Lilli in Roma,via di Val Fiorita N.90; 

contro

Regione Calabria, non costituita in giudizio; Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, non costituita in giudizio; Commissario ad acta per l’attuazione Piano di Rientro dal disavanzo del Settore SanitarioRegione Calabria, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, Ministerodell'Economia e delle Finanze, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesiper legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12; 

per l'ottemperanza

della sentenza del CONSIGLIO DI STATO - SEZ. III n. 02576/2014, resa tra le parti, cheannullava in parte qua, ai fini di una nuova determinazione, il decreto del Commissario per ilSSR Calabria n.18/2010, nella parte in cui dispone la trasformazione del P.O. di Praia a mare inospedale distrettuale – CAPT, nonché le successive determinazioni che presupponevano ladisposizione annullata.

Vista la sentenza di questa Sezione del Consiglio di Stato n.2576/2014 passata in giudicato;

Vista la sentenza n. 2968/2015 con cui questa Sezione ha dichiarato l’obbligo del Commissarioad acta per l’attuazione del Piano di rientro del SSR Calabria dal disavanzo finanziario “di dareesecuzione al giudicato, tenendo conto delle argomentazioni esposte nei paragrafi n.2.5. en.2.6 della sentenza n.2576/2014”;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Commissario ad acta per l’attuazione Piano di rientrodal disavanzo del Servizio Sanitario della Regione Calabria e di Presidenza del Consiglio deiMinistri e di Ministero della Salute e di Ministero dell'Economia e delle Finanze;

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Visto l'art. 114 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 20 dicembre 2016 il Cons. Lydia Ada OrsolaSpiezia e uditi per le parti gli avvocati Giovanni Spataro e Giampaolo Raia e l'avvocato delloStato Marco La Greca;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

1.Con sentenza n.2576/2014 questa Sezione ha annullato in parte qua il Piano operativo diriordino della rete ospedaliera regionale approvato con DPGR 18/2010 con riguardo allatrasformazione dell’Ospedale per acuti di Praia in semplice CAPT (pronto soccorso) per difettoistruttoria e violazione degli stessi parametri generali stabiliti nel piano di riordino .

Con successiva sentenza 2968/2015 questa Sezione ha dichiarato la mancata ottemperanzadel Commissario per il SSR Calabria alla statuizione che disponeva l’acquisizione di ulteriorielementi conoscitivi e susseguenti nuove valutazioni circa l’assetto organizzativo dell’Ospedaledi Praia a Mare, nominando commissario il direttore della direzione regionale della Salute delLazio o suo

Decorso il termine di 120 giorni accordato (dalla sentenza di ottemperanza) al Commissario adacta per provvedere alle nuove determinazioni, il difensore del Comune di Praia a mare e delComune di Tortora prendeva atto della persistente inerzia del Commissario ad acta e con nota6 novembre 2015 formulava istanza al Direttore regionale per la Salute, Area ProgrammazioneRete Ospedaliera della Regione Lazio, affinché adottasse, anche nominando un suo delegato,le determinazioni indicate dalla sentenza da ottemperare.

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Con nota 18 novembre 2015 n.630460 il Direttore Salute affidava l’incarico al dott. Domenico DiLallo, dirigente di Area Programmazione Ree Ospedaliera, il quale, però, dopo l’insediamento,con nota dl 3 dicembre 2015 n.670657 comunicava alle parti di aver dato le dimissionidall’incarico a causa di “improrogabili ed imprevisti impegni istituzionali”.

In seguito, in riscontro alla richiesta del difensore dei Comuni di Praia a mare e di Tortora (nota4 dicembre 2015) di sostituire il dirigente dimissionario, il direttore della Direzione Salute connota 10 dicembre 2015 comunicava al medesimo di non poter adempiere all’incarico inquestione, né personalmente, in quanto il proprio incarico dirigenziale volgeva al termine, némediante delega ad altro dirigente in servizio presso la sua direzione, non essendo presentielementi muniti delle idonee professionalità.

Pertanto, con istanza depositata il 25 febbraio 2016, i Comuni di Praia a mare e di Tortorahanno chiesto a questa Sezione la nomina di un nuovo commissario ad acta, che provveda insostituzione del commissario, che gestisce il piano di rientro dal disavanzo del SSR Calabria.

1.1. Nelle more della trattazione dell’incidente esecutivo il commissario ad acta per il piano dirientro del SSR Calabria adottava il DCA 3 marzo 2016 n.30, con il quale, nell’approvare ilPiano di riorganizzazione delle reti assistenziali, escludeva dal nuovo assetto della reteospedaliera (con riferimento all’adeguamento alle dotazioni di posti letto ospedalieri accreditati)la struttura ospedaliera di Praia a mare, in quanto convertita in CAPT in coerenza con il DCAn18/2010.

1.2. Pertanto il Comune di Praia a mare (rappresentato da ulteriore nuovo difensore) notificava,in data 2 maggio 2016, un nuovo ricorso ai sensi dell’art114 cpa, chiedendo che il DCAn.30/2016 sia dichiarato nullo in parte qua, previa sospensione, per violazione del giudicato,nella misura in cui non aveva tenuto conto dell’annullamento del DCA n.18/2010 statuito dalConsiglio di Stato ((per difetto di istruttoria e contrasto con i parametri di distanza, tempo dipercorrenza e bacino di utenza fissati nel piano rete ospedaliera) proprio con riguardo allariconversione del P.O. di Praia a mare da ospedale per acuti a CAPT.

1.3. In data 30 giugno 2016 si è costituita in giudizio la Regione Calabria , per aderire al ricorsoproposto dal Comune di Praia a mare, chiedendo che sia dichiarato nullo il DCA delcommissario ad acta del SSR 3 marzo 2016, n.30 .

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1.4. Con motivi aggiunti, notificati il 26 agosto 2016, il Comune di Tortora ha chiesto che siadichiarato nullo non solo il DCA 3 marzo2016 n. 30, come modificato da DCA 5 luglio 2016n.65, ma anche il DCA n.60/2016, che approva le linee progettuali per il 2015 ed il DCAn.61/2016, che approva le linee progettuali per il 2016, nonché il DCA n.9/2015(comemodificato dal DCA n.38/2015), che approvavano il piano di riorganizzazione della reteospedaliera, della rete dell’urgenza e delle reti tempo dipendenti, nonché del DCA di adozionedel Programma operativo 2016-2018, ove approvato, e degli altri atti susseguenti; il Comunechiedeva, inoltre, che sia nominato un nuovo commissario ad acta, che adotti i provvedimentinecessari per dare esecuzione alla sentenza di ottemperanza n.2968/2015, e che sia fissataaltresì, ai sensi dell’art 114, comma 4, lettera e, cpa una somma di danaro a carico delleresistenze per l’ulteriore ritardo o violazione del giudicato.

Il Comune di Tortora, inoltre, precisava che aveva già impugnato il DCA n.30/2016 ancheinnanzi al TAR Calabria, in sede di giurisdizione generale di legittimità, e che in quel giudizio laRegione Calabria si è costituita, aderendo al ricorso del Comune, e, quindi, ha chiestol’annullamento del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza edelle reti tempo-dipendenti, adottato dal commissario con DCA n.30/2016.

1.5. Con successive memorie entrambi i Comuni ricorrenti hanno esposto, con ulteriori dettagli,che, in violazione del giudicato, il commissario per il SSR Calabria, nel procedere alla nuovariorganizzazione della rete ospedaliera calabrese successivamente alla sentenza diottemperanza n. 2968/2015, con il DCA n.30/2016 aveva trasformato il P.O. di Praia a mare in“Casa della Salute”, prevedendo un punto di primo intervento, dapprima disposto per h.24 e poiridotto ad h.12 (con DCA n.64/2016.

Ad avviso dei Comuni ricorrenti, quindi, la disposizione in questione del DCA n.30/2016era nullaper violazione del giudicato.

Infatti, poiché la nuova classificazione (Casa della Salute) discende direttamente dallaprecedente trasformazione dell’Ospedale per acuti in CAPT prevista dal DCA n.18/2010, ilCommissario per il SSR Calabria (nell’adottare il DCA n.30/2016 ed i provvedimentisusseguenti) non ha tenuto conto del fatto che tale disposizione era stata annullata in parte quadalla sentenza n.2576/2014 e, quindi, non ha compiuto l’integrazione istruttoria statuita dallasentenza, che dichiarava l’obbligo del commissario di ottemperare al giudicato.

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Pertanto, ad avviso dei ricorrenti, il DCA n.30/2016 ed i susseguenti provvedimenti, quantoall’inserimento del P.O. di Praia a mare nella categoria “Case della Salute” sono affetti

da nullità per violazione del giudicato.

Alla camera di consiglio del 20 dicembre 2016, uditi i difensori presenti per le parti, la causa èandata in decisione.

2. Quanto sopra premesso in fatto, in diritto il Collegio è chiamato dai Comuni ricorrenti apronunciarsi sulle seguenti due questioni:

la necessità di nominare un nuovo commissario ad acta per attuare le statuizioni contenutenella sentenza di ottemperanza n. 2968/2015, visto che il direttore della Direzione Regionaledella Salute della Regione Lazio ha comunicato l’impossibilità di adempiere l’incarico chequesta Sezione gli aveva affidato con la richiamata sentenza ;

l’esame della domanda di dichiarare la nullità del DCA n.30/2016 con il quale, nelle more delgiudizio di ottemperanza, il commissario per il SSR Calabria ha adottato un nuovo piano diriorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza e delle reti tempo- dipendentinonché dei vari provvedimenti connessi e susseguenti.

2.1. Pertanto, alla luce di quanto emerge dagli atti, il Collegio, in attuazione di quanto giàdisposto con la sentenza di ottemperanza, nomina il nuovo commissario ad acta, che, insostituzione del commissario per il SSR Calabria, inadempiente, adotti ogni iniziativa utile perripronunciarsi sulla trasformazione del P.O. di Praia a mare in Ospedale Distrettuale/CAPT.

Il Collegio individua tale commissario ad acta nella persona del Direttore Generale dellaDirezione Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute, che, anche mediante delega ad undirigente esperto in riordino di reti ospedaliere, entro giorni 40 giorni dalla comunicazione dellapresente sentenza da parte della segreteria di questa Sezione, in particolare “ rinnoverà lavalutazione dei vari elementi conoscitivi, che nel Piano di Riordino della rete Ospedaliera (approvato con DCA n.18/2010) sono stati posti a fondamento della contestata trasformazione,

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tenendo conto del fatto che la sentenza da ottemperare ha annullato in parte qua taleprovvedimento per difetto di istruttoria e travisamento nei limiti in cui la trasformazione del P.O.di Praia a mare in ospedale distrettuale/CAPT era stata disposta senza considerare che laprevista collocazione del più vicino P.O. a Cetraro, in realtà, risultava in contrasto con iparametri di distanza, di tempi di percorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nellostesso Piano di Riordino della Rete ospedaliera e puntualmente analizzati nei paragrafi 2.5 e2.6 della motivazione della sentenza rimasta inadempiuta”(sentenza n.2968/2015, par.2.1).

Il compenso per l’attività del neo nominato commissario ad acta viene posto a carico delcommissario per il SSR Regione Calabria e viene liquidato con successivo separatoprovvedimento ad incarico espletato, mentre fin d’ora si stabilisce che, ad insediamentoavvenuto, gli sia sollecitamente versato un acconto di euro 2.000,00, a titolo di anticipo per lespese, ponendo il relativo onere finanziario a carico del commissario per il SSR RegioneCalabria.

2.2. Inoltre va dichiarato nullo in parte qua il DCA n.30/2016 (modificato dal DCA 5 luglio 2016,n.64), con il quale il commissario del SSR, nell’adottare il nuovo Piano di riordino della reteospedaliera e dell’emergenza, inseriva l’ex P.O. di Praia a mare, in quanto divenuto CAPT,nella categoria delle “Case della Salute”.

Infatti tale previsione del DCA n.30/2016, in realtà, trovava il suo fondamento nel fatto cheprendeva in riferimento, tra l’altro, il fabbisogno di posti letto e di ricoveri indicati nel DPGRn.18/2010 e dal successivo DCA 9/2015, senza tenere in alcun conto il disposto annullamentoin parte qua del DPGR n.18/2010, nella misura in cui il suddetto provvedimento, nel caso delP.O. di Praia a mare, ne aveva previsto la riduzione in CAPT (in contrasto con gli stessiparametri generali di distanza, tempi di percorrenza e bacino di utenza fissati nel medesimopiano di riordino della rete ospedaliera).

2.3.D’altra parte va rilevato che lo stesso DCA n.30/206, quanto alla rete ospedalieradell’emergenza (DCA n.30, par.3.1.4.), richiama il criterio organizzativo fissato dal DPGRn18/2010, che stabiliva la presenza di uno Spoke per ogni bacino di utenza pari ad almeno150.000 abitanti oppure inferiore qualora il tempo di accesso da un ospedale alla più vicinasede di Spoke superi i 60 minuti.

2.4. In conseguenza il contestuale inserimento dell’ex P.O di Praia a mare nella categoria delle“Case della Salute”, essendo in contrasto con i suddetti parametri, come già il DPGR n18/2010 ,

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va dichiarato nullo in parte qua anche per questo ulteriore profilo, per violazione del giudicatoformatosi sul punto.

2.5. Invece va respinta la domanda di applicazione della penalità di cui all’art.114, comma 4,lettera e, cpa, in quanto la situazione del riordino della rete ospedaliera risulta operazione,comunque, complessa ed in quanto per il periodo successivo alla rinuncia da parte del Direttoredella Direzione Salute della Regione Lazio non va addebitata al commissario ad acta

3.In conclusione il ricorso ed i motivi aggiunti, proposti dal Comune di Praia a mare e dalComune di Tortora, meglio indicati nel fatto, vanno accolti nei limiti sopraindicati e, per l’effetto,va dichiarato nullo in parte qua l’impugnato DCA n.30/2016 nella misura in cui ha inserito l’exP.O. di Praia a mare nella categoria delle “Case della Salute”, unitamente ai susseguentiprovvedimenti che lo presuppongono, e va nominato il nuovo commissario ad acta nellapersona del Direttore generale della Direzione della Salute del Ministero della Salute, che,anche mediante altro dirigente da lui delegato, provvederà (in sostituzione dell’inadempientecommissario per l’attuazione del Piano di Rientro dal disavanzo del SSR Calabria) ad adottare,secondo le modalità sopra fissate, le determinazioni necessarie a dare esecuzione allestatuizioni contenute nella sentenza per l’ottemperanza n.2968/2015; va, invece, respinta ladomanda di applicazione delle penalità di cui all’art.114, comma 4, lettera e, proposta dalComune di Tortora.

Resta riservata ogni ulteriore decisione sulla liquidazione delle spese per la presente fase digiudizio.

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) accoglie nei limiti di cui inmotivazione il ricorso ed i motivi aggiunti, meglio indicati in epigrafe e nel fatto, proposti dalComune di Praia a mare e dal Comune di Tortora e, per l’effetto, dichiara nullo in parte qual’impugnato DCA n.30/2016 nella misura in cui ha inserito l’ex P.O. di Praia a mare nellacategoria delle “Case della Salute”, unitamente ai susseguenti provvedimenti che lopresuppongono; nomina il nuovo commissario ad acta nella persona del Direttore generaledella Direzione della Salute del Ministero della Salute, che, anche mediante altro dirigente da luidelegato, provvederà (in sostituzione dell’inadempiente commissario per l’attuazione del Pianodi Rientro dal disavanzo del SSR Calabria) ad adottare, secondo le modalità fissate inmotivazione, le determinazioni necessarie a dare esecuzione alle statuizioni contenute nella

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sentenza per l’ottemperanza n.2968/2015; infine respinge la domanda di applicazione dellepenalità di cui all’art.114, comma 4, lettera e, proposta dal Comune di Tortora.

Si riserva ogni ulteriore decisione sulla liquidazione delle spese per la presente fase di giudizio.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 20 dicembre 2016 con l'intervento deimagistrati:

Lanfranco Balucani, Presidente

Manfredo Atzeni, Consigliere

Lydia Ada Orsola Spiezia, Consigliere, Estensore

Giulio Veltri, Consigliere

Massimiliano Noccelli, Consigliere

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L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE

Lydia Ada Orsola Spiezia

Lanfranco Balucani

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IL SEGRETARIO

[email protected]

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