+ All Categories
Home > Documents > PRECOCE IL MATRIMONIO - unicef.org · genere, la ricerca sul ... Il Digest analizza anche quali...

PRECOCE IL MATRIMONIO - unicef.org · genere, la ricerca sul ... Il Digest analizza anche quali...

Date post: 23-Feb-2019
Category:
Upload: dodang
View: 227 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
34
IL MATRIMONIO PRECOCE CENNI GENERALI QUAL’È LA DIFFUSIONE DEL MATRIMONIO PRECOCE? IL MATRIMONIO PRECOCE: LE CAUSE ED IL CONTESTO LE RIPERCUSSIONI SUI MINORI E SULLA SOCIETÀ CHE COSA FARE? NECESSITÀ DI RICERCA SUL PROBLEMA CONCLUSIONI VERSO LA PARITÀ TRA I SESSI CONTATTI RIFERIMENTI DIGEST INNOCENTI n. 7 - Marzo 2001 United Nations Children's Fund Centro di Ricerca Innocenti Firenze, Italia
Transcript

IL MATRIMONIOPRECOCE

■ CENNI GENERALI

■ QUAL’È LA DIFFUSIONE DEL MATRIMONIO PRECOCE?

■ IL MATRIMONIO PRECOCE: LE CAUSE ED IL CONTESTO

■ LE RIPERCUSSIONI SUI MINORI E SULLA SOCIETÀ

■ CHE COSA FARE?

■ NECESSITÀ DI RICERCA SUL PROBLEMA

■ CONCLUSIONI

■ VERSO LA PARITÀ TRA I SESSI

■ CONTATTI

■ RIFERIMENTI

D I G E S T I N N O C E N T I

n. 7 - M a r z o 2 0 0 1

IL MATRIMONIO PRECOCE

Questo numero di Innocenti Digest affronta il tema del matrimonio

precoce, la pratica di far sposare bambini ed adolescenti al di sotto

dei 18 anni d'età, e ne analizza gli aspetti relativi ai diritti umani. In

genere, la ricerca sul matrimonio precoce ha concentrato l'attenzio-

ne sulla salute riproduttiva, sull'abbandono scolastico e sulla crescita

demografica. La pratica non è stata sufficientemente presa in esame

dal punto di vista delle violazioni dei diritti umani dei minori.

Il Digest esamina la portata del problema, il contesto in cui si mani-

festa, le sue cause e le ripercussioni su tutti gli aspetti della vita di

coloro che ne sono coinvolti, in particolare le ragazze adolescenti,

nonché sull'intera società. Il Digest propone anche alcune strategie

per aiutare coloro che sono stati fatti sposare ad un'età troppo gio-

vane, e per prevenire il matrimonio precoce attraverso l'istruzione, la

promozione di una cultura di rispetto dei diritti e la costituzione di

alleanze. Il Digest si conclude con la raccomandazione di tenere mag-

giormente conto, all’interno della ricerca, dell'aspetto dei diritti, pro-

blema con effetti di vaste proporzioni

Centro di ricerca Innocenti de l’UNICEFPiazza SS. Annunziata, 1250122 Firenze, Italia

Tel : +39 055 203 30Fax :+39 055 244 817E-mail (informazioni): [email protected] (pubblicazioni): [email protected]

Sito Web: www.unicef-icdc.org

ISSN: 1028-3528United Nations Children's FundCentro di Ricerca InnocentiFirenze, Italia

IL MATRIMONIO PRECOCE

INDICEEDITORIALE 1

CENNI GENERALI 2

Scarsa attenzione alla sfera dei diritti 2

Obiettivo del Digest 4

QUAL È LA DIFFUSIONE

DEL MATRIMONIO PRECOCE? 4

IL MATRIMONIO PRECOCE:

LE CAUSE ED IL CONTESTO 6

Il matrimonio precoce come strategia

di sopravvivenza economica 6

La protezione delle ragazze 7

Pressioni del mondo contemporaneo

e matrimonio precoce 7

Sanzioni contro il matrimonio precoce:

il contesto giuridico 8

Il consenso: diritto e prassi 9

LE RIPERCUSSIONI SUI MINORI

E SULLA SOCIETÀ 10

Svantaggio psicologico 10

Salute e riproduzione delle adolescenti 10

La negazione dell’istruzione 12

Violenza ed abbandono 13

CHE COSA FARE? 14

NECESSITÀ DI RICERCA SUL PROBLEMA 18

CONCLUSIONI 19

VERSO LA PARITÀ TRA I SESSI

NEL MATRIMONIO

Dott. Nafis Sadik, Direttore generale,

UNFPA 20

CONTATTI 22

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 28

▼EDITORIALE

In tutto il mondo, il matrimonio è considerato un’occasione di festa ed un momentosignificativo della vita adulta. Purtroppo però, come il presente Digest illustra, la praticadel matrimonio precoce non offre motivi per festeggiare. Troppo spesso infatti, l’imposi-zione del matrimonio ad un minore pone bruscamente fine alla sua infanzia e compro-mette il godimento dei suoi diritti fondamentali.

Negli ultimi trent’anni di lavoro con l’UNICEF in Asia, ho incontrato in numeroseoccasioni il fenomeno del matrimonio dei bambini e del matrimonio precoce. Anche segli effetti di questa pratica rimangono in gran parte nascosti, è estremamente chiaro chemilioni di bambini e di adolescenti, specialmente bambine e ragazze, ne subiscono leripercussioni negative.

Questo Digest analizza le ragioni della sopravvivenza di questa pratica, e la possibilitàche essa sia in aumento presso le popolazioni che sono sottoposte a forti tensioni. Un fat-tore fondamentale è la povertà: far sposare i bambini viene spesso vista come una strate-gia di sopravvivenza economica. Inoltre, il matrimonio precoce viene percepito come unmodo per proteggere le bambine e di garantire la stabilità quando la società si trova insituazioni di estrema tensione.

Il Digest analizza anche quali siano gli effetti nocivi della pratica sulla salute. Mi sonostati riferiti innumerevoli casi di complicazioni e persino di morte durante la gravidanzaed il parto di mogli troppo giovani per poter dare alla luce senza rischi dei figli. Ho vistomogli bambine che avrebbero dovuto essere a scuola o a giocare, e che invece lavorava-no in condizioni di semi-schiavitù nella casa della famiglia del marito. Ho studiato stati-stiche sull’istruzione che riportavano il gran numero di bambini, in particolare bambine,che abbandonano gli studi per colpa del matrimonio precoce. Ed ho ascoltato moltissi-me donne sposate di tutte le età lamentarsi per il fatto di non saper neanche leggere, per-ché avevano dovuto lasciare la scuola precocemente per essere date in sposa.

Infine, il Digest propone alcuni orientamenti su cosa fare per porre fine alla pratica delmatrimonio precoce. Dobbiamo lavorare per cambiare la mentalità nelle famiglie e nellasocietà in generale, moltiplicando le opportunità d’istruzione e di apprendimento, offren-do adeguato sostegno alle famiglie ed ai bambini, e facendo sì che tutti i bambini, maschie femmine, vengano considerati come preziosi membri della società e non come onerieconomici passivi.

Il nostro intento è di creare consapevolezza intorno al problema e, laddove necessa-rio, di stimolare l’azione. Dove i dati sulla pratica e sulle sue ripercussioni sono insuffi-cienti, i ricercatori ed i funzionari, sia dei governi sia della società civile, sono invitati acompiere nuove ricerche. In alcuni paesi, eventuali “Digest” locali, simili a questo, potreb-bero costituire strumenti utili per creare consapevolezza intorno al tema. Anche gli uffi-ci locali dell’UNICEF e di altre organizzazioni internazionali potranno utilizzare questapubblicazione nella loro opera di sensibilizzazione a sostegno dell’esigenza di un inter-vento e per contribuire alla formulazione di concreti piani d’azione.

Siamo particolarmente grati a Mehr Kahn, precedente direttore del Centro di RicercaInnocenti dell’UNICEF, che ha realizzato il lavoro preparatorio per questo Digest.

Stephen H. Umemoto, Direttore f.f.Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF

Innocenti Digest n. 7United Nations Children's FundCentro di Ricerca InnocentiFirenze, Italia

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

2

Gli argomenti

Nascita, matrimonio e morte sono itre eventi principali nella vita della mag-gior parte degli esseri umani. Ma solouno di essi, il matrimonio, è determinatoda una scelta. Il diritto di esercitare que-sta scelta veniva riconosciuto dalla leggegià all’epoca dei romani, e da tempo èstato sancito dagli strumenti giuridiciinternazionali dei diritti dell’uomo.Eppure, molte adolescenti, ed un numerominore di adolescenti, vengono costrettia sposarsi senza poter esercitare il lorodiritto di scelta.

Alcune vengono costrette a sposarsiad un’età molto precoce. Altre sono sem-plicemente troppo giovani per poterprendere una decisione consapevole suchi sposano o sulle implicazioni dell’u-nione matrimoniale. È magari anche pos-sibile che esse abbiano espresso quelloche secondo la tradizione o la legge puòpassare come un loro “consenso”, ma inrealtà il consenso al vincolo matrimonia-le è stato dato da altri per loro.

Si presuppone che, una volta sposata,un’adolescente divenga una donna, anchese ha solo 12 anni. Allo stesso modo,quando un ragazzo viene fatto sposare,egli diventa un uomo e deve metter via lecose dell’infanzia. Anche se in generalel’età alla quale ci si sposa è in progressivoaumento, il matrimonio precoce, cioè ilmatrimonio di bambini e di adolescential di sotto dei 18 anni, è una praticaancora molto diffusa.

Il matrimonio precoce assume molteforme diverse ed ha molteplici cause, maun aspetto predomina sugli altri: chevenga imposto ad una ragazza oppure adun ragazzo, si tratta comunque di una vio-lazione dei suoi diritti umani. Il diritto diacconsentire liberamente e pienamente alproprio matrimonio viene riconosciutodalla Dichiarazione universale dei dirittidell’uomo (UDHR) del 1948 ed in moltisuccessivi strumenti per i diritti umani.Ma il consenso non può essere “libero epieno” quando almeno uno dei nubendi èdecisamente immaturo. Per gli adolescen-ti, sia femmine che maschi, il matrimonioprecoce ha profonde ripercussioni fisiche,intellettuali, psicologiche ed emozionali.Esso annienta le opportunità formative ele possibilità di crescita personale. Per leragazze, inoltre, comporta quasi sicura-mente una gravidanza ed un parto preco-ci, e con ogni probabilità un’intera vita disottomissione domestica e sessuale, sullaquale esse non avranno nessun controllo.

Eppure, in molte società, soprattuttoin Africa e in Asia meridionale, è ancoraradicata l’idea che le bambine si debbanosposare al raggiungimento della pubertàoppure subito dopo. In genere lo sposoha qualche anno più della sposa, ma suc-cede anche che abbia il doppio della suaetà. I genitori ed i capifamiglia compionole scelte coniugali per le figlie ed i figli,senza tenere in considerazione le implica-zioni personali. Nel matrimonio, essivedono una strategia per rafforzare lafamiglia, una forma di transazione econo-mica, o anche un modo per proteggere lebambine da indesiderati approcci sessuali.

Scarsa attenzione alla sfera dei diritti

I riformatori sociali della prima partedel ventesimo secolo si sono occupati delmatrimonio precoce, specialmente inIndia,4 ed hanno influenzato laDichiarazione universale sui diritti del-l’uomo e altre convenzioni sui dirittiumani degli anni Cinquanta e Sessanta.Tuttavia, nell’ultima parte del ventesimosecolo, per ovvie ragioni, l’attenzione si èindirizzata verso i fattori comportamen-tali che hanno alimentato la rapida cre-scita della popolazione.5 Il matrimonioprecoce estende il periodo riproduttivodella donna, favorendo così l’esistenza difamiglie numerose, soprattutto in assenzadi metodi contraccettivi.6

Più di recente, del problema si sono

occupati i fautori di una maternità sicura.Le gravidanze troppo precoci, quando ilcorpo della donna non ha ancora raggiun-to la piena maturità, costituiscono ungrave rischio per la sopravvivenza e la salu-te futura sia della madre che del bambino.7

Anche l’attenzione alle speciali esigenze disalute degli adolescenti è recentementecresciuta, in un mondo in cui i giovanisono particolarmente vulnerabili all’HIV.8

Dal punto di vista demografico e sani-tario, però, il matrimonio precoce vienepreso in esame soprattutto come fattoredella gravidanza precoce. E, persino intale accezione, talvolta il suo ruolo vienetrascurato: la stessa frase “gravidanzaadolescenziale” viene normalmente rife-rita alla gravidanza fuori del matrimonio.Eppure, si verificano molte più gravidan-ze adolescenziali all’interno delle unioniconiugali che non al di fuori di esse.9

Nel corso dell’ultimo decennio, ilmovimento “Istruzione per tutti” ha sot-tolineato l’esigenza di aumentare ilnumero di ragazze che frequentano lascuola e di evitare che esse abbandoninogli studi prima di averli completati.10 Daquesto punto di vista, la tradizione delmatrimonio precoce viene riconosciutacome una delle ragioni dell’esclusionedelle ragazze dalla scuola, specialmentenelle culture in cui le femmine cresconoconfinate per tutta la vita nell’ambientedomestico e si considera normale che sisposino molto giovani.11

Negli ultimi tempi, la situazione dei

CENNI GENERALI▼

Esempi di matrimonio precoceRajasthan, India: Sopravvive ancora l’usanza di far sposare bambini molto piccoli. Nel

giorno di Akha Teej, di buon auspicio, si celebrano nozze di massa tra ragazzi e ragazzemolto giovani. Dal punto di vista dei genitori, questo è il modo tradizionale esperimentato di organizzare la trasmissione della proprietà e del patrimonio nellafamiglia.1 Una percentuale ridotta, ma significativa, dei bambini ha meno di dieci anni, ed alcuni hanno appena due o tre anni di età.

Niger: Un recente studio dell’UNICEF su sei paesi dell’Africa occidentale2 ha rilevatoche in Niger il 44 per cento delle donne tra i 20 ed i 24 anni si è sposata prima dei 15anni di età. Le principali ragioni addotte sono l’esigenza di rispettare la tradizione, dirafforzare i legami tra le comunità o all’interno di esse, e di proteggere le ragazze dallegravidanze al di fuori del matrimonio. Nelle comunità prese in esame, tutte le decisionisu chi e quando sposare vengono prese dai padri.

Bangladesh: Molte ragazze del Bangladesh vengono fatte sposare subito dopo lapubertà, in parte al fine di liberare i genitori da un onere economico ed in parte perproteggere la purezza sessuale della ragazza. Quando una ragazza è di famiglia moltopovera oppure ha perduto i genitori, può andare in sposa ad un uomo molto più anzianodi lei, come terza o quarta moglie, ed assumere il ruolo di serva sessuale o domestica.

Albania: Le famiglie delle aree rurali, ridotte in condizioni di abietta povertà dallatransizione postcomunista, spingono le figlie a sposarsi precocemente per non lasciarsisfuggire i potenziali mariti prima che essi emigrino verso le città alla ricerca di un lavoro,e per evitare il rischio che le ragazze vengano rapite mentre si recano a scuola.3

bambini bisognosi di protezione specia-le, in particolare le ragazze vulnerabiliagli abusi sessuali e all’HIV, fa sì che ilmatrimonio precoce venga utilizzatocome strategia per proteggere le ragazzedai rischi sessuali,12 oppure per scaricaresu altri l’onere economico del loro man-tenimento.13 In tal modo, il matrimonioprecoce rimane in auge come pratica cul-turalmente e socialmente avallata daalcune culture tradizionali e, tra le popo-lazioni soggette a notevoli stress, potreb-be anche essere in aumento.

Nonostante gli sforzi dei riformatoridella prima parte del ventesimo secolo, ilmatrimonio precoce è stato oggetto discarsa attenzione da parte dei modernimovimenti di difesa dei diritti delledonne e dei bambini. Non ci sono prati-camente stati tentativi di esaminare lapratica nella sua dimensione di violazio-ne dei diritti umani. Le bambine e le ado-lescenti che si sposano ad età ben infe-riori al minimo consentito dalla leggediventano invisibili in quanto “bambini”dal punto di vista statistico.14 Così, per lalegge, un uomo adulto che ha un rappor-to sessuale con una bambina di 12 o 13anni può essere considerato un criminale,mentre la stessa azione all’interno delmatrimonio viene considerata lecita.

Fino ad oggi, la maggior parte deglistudi sugli effetti del matrimonio precocesi sono concentrati esclusivamente suirapporti sessuali prematuri, sulle gravi-danze precoci e sull’abbandono scolasti-co. Rimane ancora molto da fare, quindi,per analizzare tutte le ripercussioni diquesta pratica.

Si stanno cominciando a manifestare iprimi segnali di un cambiamento. Il lavo-ro innovativo del Forum per il matrimo-

nio e i diritti delle donne e delle bambi-ne ne è un esempio. Il Forum, l’unica retetra agenzie internazionali ad occuparsi diquesto problema, ha pubblicato EarlyMarriage: Whose Right to Choose? [Matrimo-nio precoce: chi ha il diritto di scegliere?]nel maggio 2000,15 che è stata una risorsafondamentale per la preparazione di que-sto Digest. Il Forum ha collaborato conl’UNICEF anche nell’organizzazione diun seminario sul tema nel corso della Ses-sione speciale sulle donne (Pechino+5)nel giugno 2000.

Questo numero di Innocenti Digestintende contribuire a questo spostamen-to del punto focale del dibattito sulmatrimonio precoce, e agli sforzi perporre rimedio ad un’evidente omissionenell’analisi e negli interventi a favore deidiritti umani. Esiste l’urgente esigenza dinuove ricerche sul problema, in partico-lare ricerche accentrate sulla sfera deidiritti. Ulteriori analisi sono necessarieanche per identificare modi possibili peraiutare le vittime, e per individuare igrandi cambiamenti che le societàdovranno realizzare per far salire l’età del

Gli argomenti

3

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Gli strumenti internazionali dei diritti umani e il matrimonio precoceC'è tutta una serie di strumenti giuridici dei diritti umani che stabiliscono le norme da

applicare al matrimonio, trattando di aspetti quali l'età, il consenso, la parità all'interno delrapporto coniugale, i diritti della persona e della proprietà delle donne. Le disposizioni e gliarticoli fondamentali sono i seguenti (alcuni di essi sono parafrasati per facilitarne lacomprensione).

L'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (UDHR) del 1948 cheafferma: (1) Gli uomini e le donne di età adulta ... hanno il diritto di sposarsi e di fondareuna famiglia. Nel matrimonio, nell'unione coniugale e al momento del suo scioglimento,essi hanno pari diritti. (2) Il matrimonio sarà contratto esclusivamente con il pieno e liberoconsenso delle parti. Disposizioni simili sono contenute nel Patto internazionale sui dirittieconomici, sociali e culturali, del 1966, e nel Patto internazionale sui diritti civici e politici,anch'esso del 1966.

L'articolo 1 della Convenzione addizionale sull'abolizione della schiavitù, della tratta deglischiavi, e delle istituzioni e pratiche affini alla schiavitù, del 1956, include tra le istituzioni ele pratiche affini alla schiavitù: articolo 1 (c) Ogni istituzione o pratica nella quale (i) unadonna, senza avere il diritto di rifiutare, viene promessa o data in sposa dietro pagamento diuna prestazione in denaro o in natura a vantaggio dei suoi genitori, tutori o famiglia ....

Gli articoli 1, 2, e 3 della Convenzione sul consenso al matrimonio, sul limite di età per ilmatrimonio e sulla registrazione dei matrimoni, del 1964, affermano: (1) Nessunmatrimonio verrà contratto legalmente senza il pieno e libero consenso delle due parti,consenso che dovrà essere personalmente espresso da loro... come prescritto dalla legge.(2) Gli Stati parti della presente Convenzione ... fisseranno limite minimo di età per sposarsi("non inferiore a 15 anni", secondo le raccomandazioni non vincolanti che accompagnanoquesta Convenzione). Nessun matrimonio verrà contratto legalmente da persone cheabbiano un'età inferiore a questa, fatti salvi i casi nei quali un'autorità competente abbiaconcesso una deroga relativa all'età, a fronte di valide ragioni e nell'interesse dei futuri sposi... (3) Tutti i matrimoni saranno oggetto di una registrazione ... da parte dell'autoritàcompetente.

L'articolo 16.1 della Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione controle donne, del 1979, sancisce l'uguaglianza tra uomo e donna, attribuendo loro: (a) Paridiritto di contrarre matrimonio; (b) Pari diritto di scegliere liberamente uno sposo o sposa edi contrarre matrimonio esclusivamente con il proprio libero e pieno consenso; … L'articolo16.2 afferma: La promessa di matrimonio ed il matrimonio di un bambino non hannovalidità giuridica, e saranno adottate tutte le misure necessarie, compresi atti legislativi, perstabilire un'età minima per il matrimonio. L'articolo XXI della Carta africana sui diritti ed ilbenessere del bambino, del 1990, recita: Sono proibiti il matrimonio dei minori e lapromessa di matrimonio di bambini e bambine, e verranno adottate azioni efficaci,compresi atti di legge, per fissare a 18 anni il limite minimo d'età per contrarre matrimonio.

Il matrimonio precoce e la convenzione sui diritti dell'Infanzia (CDI)La CDI è stata ratificata da tutti i paesi ad eccezione degli Stati Uniti e della Somalia.

Praticamente tutte le singole disposizioni della CDI hanno una qualche rilevanza per laquestione del matrimonio precoce. Quelle più significative, comunque, sono ledisposizioni seguenti (alcune di esse sono parafrasate per facilitarne la comprensione):Articolo 1: Il termine bambino indica ogni essere umano al di sotto dell'età di 18 anni, ameno che l'ordinamento a cui egli è soggetto non stabilisca il raggiungimento dellamaggiore età ad un'età inferiore.Articolo 2: Libertà da qualunque discriminazione, compresa quella fondata sull'origine,nascita o altra condizione sessuale, religiosa, etnica o sociale.Articolo 3: In ogni intervento che riguarda il bambino ... si terrà conto in primo luogodell'interesse superiore del bambino.Articolo 6: Massimo sostegno a favore della sopravvivenza e lo sviluppo.Articolo 12: Il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su tutte le questioni cheriguardano il bambino, considerando la sua età e grado di maturità.Articolo 19: Il diritto alla tutela da ogni forma di violenza, attacco, vessazione,maltrattamento o sfruttamento fisico o mentale, sotto la potestà di genitori, tutori o altri.Articolo 24: Il diritto alla salute, ad avere accesso ai servizi medici e ad essere protettodalle pratiche tradizionali lesive della salute.Articoli 28 e 29: Il diritto all'istruzione sulla base di pari opportunità.Articolo 34: Il diritto alla tutela da ogni forma di sfruttamento o vessazione sessuale.Articolo 35: Il diritto alla protezione dall'essere rapito, dall'essere venduto o oggetto ditratta di esseri umani.Articolo 36: Il diritto alla tutela da ogni forma di sfruttamento dannoso a qualunqueaspetto del benessere del bambino.

La consuetudine di far sposare ragazzedi giovanissima età è molto diffusanell’Africa subsahariana e in Asia meri-dionale. Tuttavia, in Medio Oriente,Africa settentrionale ed in altre partidell’Asia, il matrimonio all’età dellapubertà o subito dopo è corrente nellecomunità con stili di vita tradizionali. Cisono anche determinate parti dell’Africaoccidentale e orientale dove non sonoinsoliti i matrimoni in età molto prece-denti la pubertà; mentre i matrimoni diragazze tra i 16 e i 18 anni sono comuniin alcune parti dell’America Latina edell’Europa orientale.

Uno degli ostacoli esistenti nell’ana-lizzare la prevalenza del fenomeno è chemolti matrimoni precoci non sono uffi-ciali e non vengono registrati: non ven-gono quindi rilevati da nessuno dei nor-mali sistemi statistici. Esistono pochissi-mi dati nazionali sui matrimoni al disotto dei 14 anni di età, e ancora meno suquelli in età inferiori ai 10 anni.Un’eccezione è rappresentata dalBangladesh, dove l’Indagine demograficae sanitaria del 1996-97 ha rilevato che il5 per cento degli adolescenti da 10 a 14anni di età era sposato.18

Il quadro è completato da studi su scalapiù limitata e informazioni aneddotiche,che fanno pensare che il matrimonio inetà molto giovane sia più diffuso di quan-to non emerga dai dati dei vari paesi. Lestatistiche nazionali, infatti, spesso

nascondono percentuali significative dimatrimoni particolarmente precoci con-centrati in alcune regioni ed in alcunigruppi della popolazione. Per esempio,nello Stato indiano del Rajasthan, daun’indagine effettuata nel 1993 su 5.000donne, è emerso che il 56 per cento diesse si era sposato prima dei 15 anni; e diqueste, il 17 per cento si era sposato primadi compiere i 10 anni.19 Un’indagine del1998 nel Madhya Pradesh ha rilevato chequasi il 14 per cento delle ragazze si erasposato tra i 10 ed i 14 anni di età.20 InEtiopia ed in parti dell’Africa occidentalenon sono insoliti i matrimoni con bambi-ne di 7 o 8 anni. Nello Stato del Kebbi,nella Nigeria settentrionale, l’età mediaper il matrimonio delle ragazze è appenasuperiore agli 11 anni, rispetto ad unamedia nazionale di 17 anni.21

Esistono molti dati sul matrimonio perla fascia di età 15-19 anni, principalmen-te in relazione alla riproduzione o allascolarizzazione. I dati delle indaginidemografiche e sanitarie consentonoanche alcune analisi sulla percentuale didonne che si sono sposate al di sotto dei18 anni di età.

Africa subsaharianaLe tendenze sono state analizzate a

fondo grazie ai dati dell’Indagine mon-diale sulla fertilità e delle indagini demo-grafiche e sanitarie. Gli analisti hannoindividuato due gruppi di paesi: quelli in

cui l’età del matrimonio è in aumento,come il Kenya, l’Uganda, lo Zimbabweed il Senegal; e quelli dove invece vi sonopochi cambiamenti, tra cui il Camerun, laCosta d’Avorio, il Lesotho, la Liberia ed ilMali.22 In vari paesi, oltre il 40 per centodelle donne giovani si sposa o stringeun’unione quasi coniugale prima di avercompiuto i 18 anni.23 Invece, i paesi neiquali è sposato più del 10 per cento deigiovani uomini al di sotto dei 19 annisono solo due.24 In generale, il matrimo-nio precoce è maggiormente diffuso inAfrica centrale ed occidentale, dove inte-ressa rispettivamente il 40 ed il 49 percento delle ragazze al di sotto dei 19 annidi età, rispetto al 27 per cento dell’Africaorientale ed al 20 per cento dell’Africasettentrionale e meridionale.25 Molte diqueste giovani spose sono seconde oterze mogli in famiglie poligame.

In alcuni paesi africani, in particolare ilBotswana e la Namibia, sono poche leragazze che si sposano prima dei vent’an-ni, anche se è relativamente diffusa laconvivenza. Nonostante che, per il conti-nente nel suo complesso, sia chiaramentein atto una tendenza all’aumento dell’etàdel matrimonio, ci sono alcuni paesi,come il Lesotho ed il Mozambico,26 neiquali la tendenza dominante è opposta.Vi sono anche casi nei quali la tensione diun conflitto o l’epidemia dell’HIV/AIDSsembrano favorire la diffusione del matri-monio precoce.

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

4

Gli argomenti

matrimonio e per promuovere il rispettodi un “consenso pieno e libero”, a cui tuttigli esseri umani hanno diritto.

Obiettivo del DigestQuesto Digest si occupa dei matrimoni

che coinvolgono persone al di sotto dei 18anni di età, attenendosi al limite di età del-l’infanzia definito dalla Convenzione suidiritti dell’infanzia (CDI) del 1989.Esamina il fenomeno del matrimonio pre-coce prendendone in considerazione gliaspetti connessi ai diritti dell’uomo, al finedi offrire orientamenti per l’analisi e l’azio-ne, entrambe urgentemente necessarie.Fondato sulla CDI e sulla Convenzionesull’eliminazione di ogni forma di discrimi-nazione contro le donne (CEDAW) del1979, tale approccio richiede che venganotenuti in considerazione tutti gli aspetti.

Ciò significa non trascurare nessuna dellemolteplici implicazioni di questa pratica,dalla limitazione della libertà personaleche comporta, all’impatto che ha sullasalute e sull’istruzione.

Ci si è sforzati, inoltre, di concentrarel’attenzione sulle unioni che sono ricono-sciute dalla legge o dalla consuetudine,come i matrimoni, invece che sulle unio-ni di tipo informale o consensuale. IlDigest prende in esame il carattere vinco-lante del matrimonio ed il significato chequesto ha per coloro che si sono sposatitroppo giovani, contro il loro superioreinteresse e senza avere espresso un vero eproprio consenso.

Seppure il matrimonio precoce coin-volge anche i ragazzi, si tratta di un pro-blema che riguarda le ragazze in numeromolto maggiore e con molta più inten-sità. In molte culture, l’adolescenza porta

con sé nuove opportunità e libertà perso-nali per i ragazzi, mentre per le ragazzespesso significa la fine delle opportunitàe della libertà personale.16 Per i ragazzi,quindi, ci sono minori probabilità che l’e-sperienza sia accompagnata da sfrutta-mento, oppressione o danni fisici, comeavviene invece per le ragazze. Comemostrato dalla tabella sugli adolescentisposati, anche nelle società dove il matri-monio precoce è comunemente diffuso,sono pochissimi i ragazzi che si sposanoal di sotto dei 19 anni, in rapporto alleragazze.17 Ne deriva una disparità dipotere nel matrimonio, che in genere ètanto più pronunciata quanto maggiore èil divario di età tra moglie e marito. Pertale motivo, il Digest si concentra princi-palmente sulle implicazioni che il matri-monio precoce ha per le bambine e leadolescenti.

QUAL È LA DIFFUSIONE DEL MATRIMONIO PRECOCE?▼

AsiaLa situazione in questa regione è

molto più eterogenea. I casi estremi sonol’Afganistan ed il Bangladesh, doverispettivamente il 54 per cento ed il 51per cento delle ragazze si sposa entro i18 anni.27 In Nepal, dove l’età media delprimo matrimonio è di 19 anni,28 il 7 percento delle ragazze si sposa prima dei 10anni ed il 40 per cento entro il compi-mento del quindicesimo compleanno.29

In Cina, la proporzione di matrimoniprecoci era scesa del 35 per cento neglianni Settanta, ma è aumentata dal 13 percento del 1979 al 18 per cento del 1987.30

All’interno di molti paesi asiatici, come ilVietnam e l’Indonesia, esistono grandidifferenze tra le regioni, Stati o isole,alcune delle quali coincidono con laripartizione delle etnie. In ogni caso,alcuni paesi sono riusciti ad innalzaresignificativamente l’età del matrimonio.A Sri Lanka, per esempio, l’età media delprimo matrimonio è di 25 anni, rispettoai 19 della vicina India.

Medio Oriente e Nord AfricaIl matrimonio precoce è meno diffuso

in questa parte del mondo che non inAsia meridionale o nell’Africa subsaharia-na. I dati sono scarsi, tuttavia sappiamoche negli Emirati Arabi Uniti il 55 percento delle donne al di sotto dei 20 anniè sposato, mentre in Sudan lo è il 42 percento.31 In vari paesi, le medie possonocelare grandi disparità. Alla fine deglianni Ottanta, una ricerca sul territorio acura del Ministero della Sanità sul terri-torio, ha rilevato che nell’Alto Egitto

(meridionale) il 44 per cento delle donnedelle zone rurali che si erano sposate neiprecedenti cinque anni, al momento delmatrimonio aveva meno dell’età minimadi 16 anni prevista dalla legge.32

Caraibi e America LatinaL’UNICEF riferisce che in questa

regione l’11,5 per cento delle adolescentitra i 15 ed i 19 anni è sposato. Anche quii dati nascondono una situazione eteroge-nea, con età molto superiori nei Caraibi,ed inferiori in paesi come il Paraguay, ilMessico ed il Guatemala.33 L’età del matri-monio presso le popolazioni rurali indige-ne è tipicamente molto inferiore a quelladella popolazione urbanizzata. Di fatto,nella Repubblica Dominicana la propor-zione di matrimoni precoci è aumentatanel corso dei primi anni Novanta, passan-do dal 30 al 38 per cento.34

America del Nord, Europa, OceaniaNei paesi industrializzati, poche donne

si sposano prima dei 18 anni: per esempio,solo il 4 per cento negli Stati Uniti e l’1 percento in Germania.35 Però, in alcune partidell’Europa centrale ed orientale, il matri-monio precoce sopravvive: in particolarepresso i Rom36 ed in Macedonia, dove il 27per cento delle donne che si sono sposatenel 1994 aveva tra i 15 ed i 19 anni di età.37

Nella maggior parte dell’Europa orientale edella CSI,38 l’età media al matrimonio èintorno ai 20-24 anni, il che significa chein una certa percentuale è inferiore ai 20anni (nella Repubblica del Kirghizistan èdell’11,5 per cento).39

In tutta l’Oceania, per le donne l’etàmedia del matrimonio è al di sopra dei 20

Gli argomenti

5

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Età al matrimonio e livello d’istruzione% 15-19enni Età media % di donne con 7+ anni

sposate al primo di scolarizzazione matrimonio sposate prima sposate dopo i

dei 20 anni 20 anniAfrica subsaharianaBotswana (1988) 6 25 55 71Camerun (1991) 44 19 27 77Mali (1987) 75 16 6 19Niger (1992) 59 18 1 17Uganda (1988/89) 41 19 20 43

America LatinaGuatemala (1987) 26 21 9 34Messico (1987) 20 22 32 72

Medio OrienteEgitto (1992) 14 22 25 60Yemen (1991/92) 25 21 6 21

AsiaCina (1987/88) 5 22 28 60Indonesia (1991) 20 22 18 58Pakistan (1990/91) 25 21 8 25

Fonte: Sexual Relationships and Marriage Worldwide, Alan Guttmacher Institute 1995

Adolescenti sposatiPercentuale degli adolescenti

tra i 15 ed i 19 anni che sono sposati

Africa subsahariana ragazzi ragazzeRep. Dem. del Congo 5 74Niger 4 70Congo 12 56Uganda 11 50Mali 5 50

Asia Afganistan 9 54Bangladesh 5 51Nepal 14 42

Medio OrienteIraq 15 28Siria 4 25Yemen 5 24

America Latina e CaraibiHonduras 7 30Cuba 7 29Guatemala 8 24Fonte: Nazioni Unite, Divisione della popolazione,Dipartimento degli affari economici e sociali, IlMatrimonio nel mondo 2000

anni. Però, a Kiribati, nelle Isole Marshall,in Papua Nuova Guinea e nelle IsoleSalomone, almeno il 18 per cento delledonne si sposa tra i 15 ed i 19 anni.40

In generale, è importante notare che ilmatrimonio precoce, e le gravidanze pre-coci, sono stati più o meno abbandonatidai settori più agiati della società, anchenei paesi poveri e molto tradizionalisti.Praticamente dovunque, le donne poveredelle aree rurali tendono a sposarsi adun’età inferiore rispetto a quelle dellearee urbane. Anche il livello di istruzionesvolge un ruolo determinante: l’analisi

Percentuale di donne di età tra i 25 ed i 29 anni che si sono

sposate prima dei 18 anniAmerica LatinaGuatemala 39Repubblica Dominicana 38Paraguay 24

Asia centromeridionale e sudorientaleBangladesh 81Nepal 68Pakistan 37Indonesia 34

Africa subsaharianaNiger 77Mali 70Burkina Faso 62Mozambico 57Malawi 55Costa d’Avorio 44Camerun 43Benin 40

Medio Oriente e Africa settentrionaleYemen 64Egitto 30

Fonte: Population Council

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

6

Gli argomenti

Le usanze relative al matrimonio,compresa l’età considerata adeguata e lemodalità di scelta dello sposo o dellasposa, dipendono dalla concezione cheuna società ha della famiglia, del suoruolo, struttura, modo di vita, e dellaresponsabilità collettiva ed individualedei suoi membri. La concezione e la fun-zione della “famiglia” variano notevol-mente da paese a paese e sono soggette acontinua evoluzione.41

Storicamente, in Europa occidentale edin America settentrionale ci si è sempresposati più tardi. L’età media del matrimo-nio per le donne europee del XVI secolo(fatta eccezione per una piccola élite diproprietari terrieri) era di 24 anni (26 pergli uomini), salita poi a 27 nel XVIII seco-lo (30 per gli uomini).42 In quell’epoca, lafamiglia era l’unità di base della produzio-ne economica, come avviene ancora oggiin molte società fondate sull’agricoltura.Ma i vari nuclei della stessa famiglia disolito vivevano separatamente, non insie-me; i giovani sposi andavano ad abitareper proprio conto e di solito avevanomesso da parte qualche risorsa per poterfondare un loro proprio nucleo familiare.

Il fatto di sposarsi più tardi ha avuto inEuropa un importante effetto sul modo diconcepire il consenso. Per le persone chesi sposano da adulti con una certa espe-rienza della vita, l’idea di accettare incon-dizionatamente un coniuge scelto daigenitori è del tutto estranea. Il liberoconsenso alle nozze di entrambe gli sposiè un requisito previsto dalla legge sin dal-l’epoca romana.43 Questo consenso, e larelativa indipendenza che conferisce aglisposi, non può esistere nelle unioni in cuila ragazza viene assorbita nella famigliadel marito ed assume il ruolo di protettaed aiutante della suocera.

Un’importante differenza tra le usanzematrimoniali nelle società dei paesi in viadi sviluppo ed in quelle del mondo indu-strializzato consiste nel fatto che, neiprimi, tali usanze mirano ad assicurare unelevato livello di fertilità, anche laddove

i tassi generali di fertilità sono in declino.Negli anni Settanta, le preoccupazio-

ni per la crescita della popolazione e laperplessità davanti al diffuso rifiuto deimetodi di contraccezione da parte dellamaggior parte delle coppie nei paesi invia di sviluppo, ha portato i ricercatori didemografia sociale a tentare di compren-dere le ragioni di quello che considerava-no come un comportamento “bizzarro”.44

Questi studi demografici si sono poi este-si all’analisi storica del matrimonio e dellafamiglia in Europa.

La sostanziale differenza identificatanella struttura della famiglia è quella tra ilsistema tradizionale fondato sulla famigliaed i moderni sistemi “individualistici”. Lecaratteristiche del sistema tradizionalesono: famiglie numerose, vita in comune,accoppiamento plurimo, gestione autori-taria del potere da parte del pater familias,giovane età al matrimonio, scelta deglisposi da parte degli anziani, assorbimentodei nuovi sposi in una famiglia esistente eper le donne nessuna identità o ruolo al difuori della famiglia. Nel sistema “indivi-dualistico”, che costituisce la norma neipaesi industrializzati, le caratteristichesono in genere diametralmente opposte.45

Nel modello fondato sulla famiglia, la fer-tilità viene intenzionalmente massimizza-ta facendo sposare le ragazze subito dopola pubertà. La famiglia è l’unità di basedella produzione economica ed è l’unicafonte di ricchezza, di posizione sociale edi sicurezza per i suoi membri. I nuovinati, soprattutto quelli di sesso maschile,sono necessari per mandare avanti la casae per mantenere la posizione sociale dellafamiglia. L’esigenza di massimizzare lariproduzione è ancora maggiore laddovec’è un’elevata mortalità infantile.

Il matrimonio precocecome strategia di sopravvivenza economica

La povertà è uno dei principali fattoridel matrimonio precoce. Quando la

povertà è estrema, una giovane figlia puòessere considerata un pesante onere eco-nomico ed il suo matrimonio con unuomo che ha più anni di lei, a volte addi-rittura anziano, come comunementeavviene in alcune società del MedioOriente e dell’Asia meridionale, puòdiventare una strategia di sopravvivenzadella famiglia, e può addirittura essereconsiderato positivo nell’interesse dellabambina. Nelle società tradizionalistedell’Africa subsahariana, la famiglia dellasposa a volte riceve del bestiame dallosposo, o dalla sua famiglia, come prezzonuziale per la figlia.46 Un recente studiosu cinque villaggi molto poveri in Egittoha rilevato la pratica, tramite intermedia-ri, di dare ragazze giovani in moglie auomini molto più vecchi provenienti daipaesi del Medio Oriente ricchi di petro-lio.47 In Bangladesh, i genitori colpitidalla miseria vengono convinti a separar-si dalle figlie con promesse di matrimo-nio, oppure con falsi matrimoni, al fine diportare le figlie all’estero e avviarle allaprostituzione.48

In Nigeria, paese che sta attraversandouna crisi economica ed una fase di insta-bilità politica, l’età del matrimonio èrimasta quasi immutata, mentre nel norddel paese l’età media è diminuita dal 1990in poi.49 Un recente studio dell’UNICEFha mostrato come in tutta l’Africa occi-dentale le difficoltà economiche favori-scano l’aumento dei matrimoni precoci,anche nei gruppi della popolazione chenormalmente non li praticano.50 Gliuomini rimandano il matrimonio perchémancano di mezzi, mentre i genitori delleragazze temono che le loro figlie riman-gano incinte senza essere sposate. Quindicercano di cogliere ogni opportunità dimatrimonio, pur precoce, che si presenti.Inoltre, i ricercatori che si occupanodell’HIV/AIDS in Africa orientale, riferi-scono che il matrimonio viene considera-to come una possibile soluzione per leragazze orfane da parte dei loro tutori chehanno difficoltà a mantenerle.51

IL MATRIMONIO PRECOCE: LE CAUSE ED IL CONTESTO▼

del rapporto esistente tra l’età al momen-to del matrimonio ed il livello di istruzio-ne, illustrato nella tabella precedente,mostra una percentuale costantementemaggiore di matrimoni all’età di 20 o piùanni tra le donne con almeno sette annidi frequenza scolastica.

Quello che colpisce in queste cifre èil fatto stesso che i dati esistano per lafascia di età tra 15 e 19 anni. Sono frut-to di correnti attività di rilevamento,anche se bisogna notare che il limitesuperiore di età per i dati è 19 anni inve-ce che 18. Anche se alcuni ritengono

che molti casi di matrimonio precocenon vengano registrati, la tabella dimo-stra che dati di questo tipo possono esse-re reperiti. I dati sono straordinariamen-te completi, se li paragoniamo a quellidisponibili per altri tipi di violazione deidiritti dei minori.

Alcuni paesi in preda a conflitti civilidenotano acuti sintomi di tensione socia-le riguardo ai bambini: aumento dellaschiavitù infantile e della tratta dei bam-bini, aumento di bambini di strada, pro-stitute e braccianti estremamente giovani,alti livelli di abbandono di bambini.52 Idati ci insegnano che in tali situazioni ilmatrimonio precoce tende ad aumentare.Per esempio, le famiglie che vivono neicampi profughi del Burundi, tutelano illoro onore facendo sposare le loro figlieprima possibile.53 Dall’Iraq si riferisce cheil matrimonio precoce è in aumento comerisposta alla povertà causata dalle sanzio-ni successive alla Guerra del Golfo;54 ed inAfganistan, la guerra e la militarizzazionehanno condotto ad un aumento dei matri-moni forzati di ragazze giovani.55

Ci possono anche essere altri fattoriche favoriscono il matrimonio precocenelle società in crisi. Per esempio, lapaura dell’infezione da HIV ha spinto gliuomini di alcuni paesi africani a cercaregiovani spose vergini e quindi sicuramen-te non contagiate.56 Dovunque si constatiun aumento degli stupri, della tratta delledonne, della violenza domestica, dell’as-servimento sessuale e della sottrazione dibambini, bisogna chiedersi se il matrimo-nio precoce non stia tornando in auge.

La protezione delle ragazze

Il matrimonio precoce è un modo peraccertarsi che una moglie sia “protetta”, osaldamente posta sotto il controllomaschile; che sia sottomessa al marito eche lavori duramente nella casa dellafamiglia acquisita; che i figli che dà allaluce siano “legittimi”; e che i legami diaffetto tra le coppie non costituiscanouna minaccia per l’unità della famiglia.57

È possibile che i genitori ritengano sin-ceramente che la loro figlia sia più al sicu-ro con un guardiano maschile ufficiale.

Per esempio, nell’Uganda settentrio-nale, dilaniata dal conflitto, alcune fami-glie danno in sposa ai miliziani le lorogiovani figlie per difendere l’onore dellafamiglia o per assicurare “protezione” allaragazza ed a loro stesse.58 La stessa cosa èavvenuta alle ragazze della Somaliadurante i conflitti in quel paese.59

Un importante motivo per far sposarele ragazze ad un’età precoce è che aiuta aprevenire il rischio di rapporti sessualiprematrimoniali. Molte società attribui-scono un grande valore alla verginitàprima del matrimonio, e questo può darluogo ad una serie di pratiche miranti a

“proteggere” una ragazza da un’attivitàsessuale sconveniente. Di fatto, si trattadi un sistema di rigido controllo impostoalla ragazza. Per esempio, può succedereche le venga impedito di avere relazionisociali al di fuori della famiglia. Oppureche le venga dettato quello che può equello che non può indossare. Nell’Africanordorientale ed in alcune parti delMedio Oriente, in particolare, il control-lo può anche prendere la forma delle pra-tiche di mutilazione genitale femminile,restrizione chirurgica dell’apertura dellavagina (infibulazione) oppure rimozionedel clitoride (escissione), al fine di limita-re il piacere sessuale e le tentazioni. Inalcune società, i genitori tolgono le lorobambine da scuola non appena questeiniziano ad avere le mestruazioni, temen-do che il contatto con i compagni o congli insegnanti di sesso maschile le espon-ga a dei rischi.60 Tutte queste pratichehanno lo scopo di sottrarre la ragazzaall’attenzione sessuale maschile, ed agliocchi di genitori preoccupati il matrimo-nio sembra offrire la “protezione” ideale.

Il matrimonio precoce priva la ragazzadella sua adolescenza. In molte societàtradizionaliste non esiste il concetto di unperiodo dell’adolescenza situato tra lapubertà e l’età adulta. Una ragazza che hale mestruazioni è in grado di partorire unfiglio, e perciò viene considerata “unadonna”. Questo si adatta male al fatto chela CDI si applica a chiunque abbia menodi 18 anni, e che in essa l’infanzia sia con-siderata come un processo di sviluppo,che non ha termine all’improvviso, conun preciso segnale di maturità fisica.

In alcune culture, l’indipendente auto-consapevolezza che una ragazza può svi-luppare durante l’adolescenza viene con-siderata indesiderabile. Anche se in que-ste culture le donne vengono magarionorate, da loro ci si aspetta che si sotto-mettano ai desideri dei padri, mariti efigli, mettendosi così sotto la loro prote-zione per il loro stesso bene. Ne conse-gue che se non lo fanno, esse meritanouna punizione: per esempio, in Kenya, laviolenza contro una moglie disobbedien-te viene comunemente ammessa.61

In molte società, le ragazze vengonoeducate sin da piccole a quell’autocon-trollo e quella deferenza nei confrontidegli uomini che ci si aspetta da loro pertutta la loro vita adulta. Entro i cinqueanni d’età, una bambina del Pakistanrurale ha già imparato ad “uscire” il menopossibile e ad “avere un atteggiamentoattento e servizievole nei confronti degliuomini”.62 Ovviamente, in Pakistan comealtrove, quanto più giovane è la moglie

tanto più è facile inculcarle l’appropriatocomportamento di sottomissione.

Pressioni del mondocontemporaneo e matrimonio precoce

La teoria della “transizione demografi-ca”, che ha determinato le politiche dellapopolazione sin dagli anni Settanta,parte dal presupposto che le società fini-scano per abbandonare la strategia dell’e-levata fertilità quando la mortalità si ridu-ce, grazie ai miglioramenti delle condi-zioni sanitarie e sotto la spinta dell’urba-nizzazione e della modernizzazione.63 Lafamiglia estesa inizia così a frammentarsiin vari nuclei, ed alcune coppie vanno avivere in città. Il lavoro individuale retri-buito si sostituisce alla produzione fami-liare, ed invece di essere una necessitàeconomica i figli diventano un “costo”.Le donne possono entrare a far partedella popolazione attiva e ricevere un’i-struzione che vada al di là delle esigenzedella conduzione domestica. In tali circo-stanze, il matrimonio e le gravidanzepossono anche essere rimandati.

Molti paesi in via di sviluppo si trova-no a metà percorso di questa “transizionedemografica”: ne sono un segnale i recen-ti cali della fertilità. Alcune parti dellapopolazione come i residenti delle cittàpiù istruiti e benestanti, adottano gli stilidi vita del mondo industrializzato, tra iquali rientra l’innalzamento dell’età delmatrimonio e delle gravidanze. Tuttavia,altri gruppi possono continuare a seguirei vecchi modelli. Famiglie estese enucleari possono allora coesistere le uneaccanto alle altre, anche nella stessagenerazione. Proprio laddove l’età mediadel matrimonio appare in aumento, granparte della popolazione continua a spo-sarsi in età molto giovanile.

Le vecchie credenze, usanze e codicimorali tendono a rimanere in vita duran-te le transizioni demografiche, mentre lenuove tendenze si affermano solo gra-dualmente.64 La sopravvivenza delle pra-tiche ed usanze tradizionali è illustratadalla situazione delle ragazze britannichedi famiglie di origini sudasiatiche emediorientali, che vengono mandate invisita nel paese di origine dove scopronoche le si vuole costringere a sposare unestraneo.65 Dato che le donne anzianehanno maggiori probabilità degli uominidi venire escluse dal contatto con lenuove tendenze, spesso sono proprioloro le ultime ad abbandonare gli schemiche hanno strutturato la loro intera vita.

Gli argomenti

7

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

8

Gli argomenti

Le consuetudini matrimoniali, accan-to agli altri aspetti della formazionedella famiglia, sono soggette a una seriedi forti pressioni dovute allo “sviluppo”:la riduzione dei redditi dell’agricoltura,la rapida urbanizzazione, la mobilitàdella popolazione e la volatilità dei mer-cati globali. Tutti questi fattori stannoattualmente provocando profondi scon-volgimenti sociali ed una diffusa emargi-nazione economica. Per le famiglie, laconseguenza è l’aumento della frammen-tazione e l’erosione della struttura dellafamiglia allargata.

Perciò, nel processo di transizione, lefamiglie possono trovarsi a vivere unconflitto tra i valori tradizionali e quellimoderni. Può avvenire che gli uomini incerca di lavoro aderiscano al mondo“individualistico” della città, mentre leloro donne, sposate da adolescenti ed iloro figli, continuano a vivere in campa-gna secondo gli schemi tradizionali.66

Questa situazione è particolarmente dif-fusa nell’Africa subsahariana. In tal modo,la pratica del matrimonio precoce puòessere favorita, nel breve periodo, daquello stesso processo che il mondo defi-nisce “sviluppo”.

Sanzioni contro il matrimonio precoce: il contesto giuridico

In molti paesi, il matrimonio precocesi colloca in una zona grigia dell’ordina-mento giuridico. Può essere magari proi-bito dal vigente diritto civile o comune,ma essere ampiamente condonato dalleleggi religiose o dalla consuetudine.Questo avviene comunemente laddove imatrimoni vengono tipicamente celebra-ti secondo riti tradizionali e non vengo-no registrati.

La situazione è ancora più complicatanei paesi in cui l’ordinamento giuridico èstato introdotto dalle potenze colonizza-trici con la tacita intesa che molte prati-che tradizionali sarebbero sopravvissuteanche se in conflitto con le nuove leggi.Alcune di esse sono state addiritturacodificate in modo da legalizzarle. NelBenin, per esempio, l’articolo 68 dellalegge “Coutumier du Dahomey” del1931, che disciplina il matrimonio tradi-zionale, sancisce che: “Un matrimonionon viene deciso dalle parti interessate,ma dal padre, oppure, in sua assenza, dalfratello maggiore, o in mancanza di que-sti, dal capo della famiglia.”67 NelSuriname, il limite legale di età per spo-sarsi è di 15 anni, secondo il Codice

Civile; ma ai sensi della Legge sul matri-monio asiatico, che codifica le pratichedi un gruppo specifico della popolazione,l’età minima per le ragazze è di 13 anni.68

Anche se la maggioranza dei paesidispone di leggi che disciplinano il matri-monio, sia per quanto riguarda l’età che ilconsenso, può avvenire che esse nonvengano applicate, e i trasgressori, geni-tori, officianti o sposi che vengono incri-minati sono pochi. Alcuni ordinamentinon prescrivono sanzioni, e in certi casil’unica soluzione sarebbe quella didichiarare nullo il matrimonio, lasciandoperò la donna priva di protezione giuridi-ca. Inoltre, tali leggi di solito non siapplicano ai matrimoni tradizionali.

In alcuni paesi, il limite legale di etàstabilito per il matrimonio di entrambi isessi è chiaramente velleitario. Per esem-pio, in due paesi con un’elevata inciden-za di HIV/AIDS (Uganda, dove il 50 percento delle ragazze di 15-19 anni sonosposate; Zambia, dove la percentuale èdel 27 per cento) l’età minima per ilmatrimonio è stata fissata a 21 anni siaper i maschi che per le femmine.69

Nella maggior parte dei casi nei qualiè stata fissata un’età minima, questa è di18 anni o più per tutti e due i sessi. In 15paesi è di 16 anni. Alcuni paesi, però,ammettono matrimoni ad età molto infe-riori, previo il consenso dei genitori.

Nei casi in cui c’è una discrepanza tral’età minima consentita per i maschi equella per le femmine, questa è semprepiù bassa per le femmine.70 Tuttavia, cisono almeno 20 paesi che non hanno unalegislazione sul matrimonio, oppure nonhanno stabilito un limite di età per iragazzi o per le ragazze.

Vi sono notevoli discrepanze tra l’etàlegale per il matrimonio e l’età alla qualemolte ragazze effettivamente si sposano.Di fatto, in diversi paesi l’età media delmatrimonio è quasi identica, e a volteinferiore, a quella legale. In alcuni paesi,come Afganistan, Ciad, RepubblicaDemocratica del Congo, Mozambico eNiger, l’unica ragione del fatto che l’etàmedia non è al di sotto di quella legale èche non è stata stabilità un’età minima,oppure quella fissata è molto bassa. NellaRepubblica Democratica del Congo, peresempio, l’età media al matrimonio è di16,6 anni e l’età legale minima è di 15anni.71

La situazione è aggravata dal fatto chela registrazione delle nascite è talmenteirregolare che a volte non si conosce l’etàdella sposa. Inoltre, molti matrimoni nonvengono registrati; se in seguito si verifi-cano problemi tra i coniugi, la moglie non

ha alcuna possibilità di ottenere giustizia.Quindi, l’impiego della legge come

strumento di regolamentazione del matri-monio precoce non è assolutamente suffi-ciente. Ciò non significa che non si debbacercare di riformare il sistema giuridico.La Legge sulle limitazioni al matrimonio infantile,adottata dall’India nel 1929, fu il risultatodi una campagna che ebbe un ruolo fon-damentale nel ridefinire la posizione delledonne, della vita familiare e della mater-nità nell’India moderna.72 Anche se lalegge non dichiarò nulli i matrimoni con ibambini, essa contribuì a preparare lastrada del cambiamento. Nel 1978 è stataresa più rigorosa per scoraggiare i matri-moni con ragazze di meno di 18 anni eragazzi al di sotto dei 21. Tuttavia, tra il1994 e il 1998, i procedimenti giudiziariintentati in base alla legge non hanno maisuperato il massimo di 89 all’anno.73

Alcuni governi hanno adottato misure perunificare le loro leggi consuetudinarie edil loro diritto civile o comune, oppurehanno adottato leggi miranti a tutelare iconiugi delle unioni fondate sul dirittoconsuetudinario: la Legge sul riconoscimentodei matrimoni consuetudinari, adottata dalSudafrica nel 1998, ha stabilito a 18 annil’età minima per queste unioni e ne rendeobbligatoria la registrazione.

In conformità con lo spirito dellaCDI, sono sempre di più le leggi che fis-sano a 18 anni l’età minima, età di riferi-mento indicata anche dalla Carta africanasui diritti e il benessere del bambino del 1990,proposta dal Comitato della CEDAWnella sua raccomandazione generale 21 edal Relatore speciale delle NazioniUnite sulla violenza contro le donne.Questa età di riferimento rispecchia ilcrescente consenso sull’idea che il perio-do dell’adolescenza richieda sostegno eprotezione specifica.

Il Comitato interafricano sulle prati-che tradizionali aventi ripercussionisulla salute delle donne e dei bambiniafferma che, con matrimonio precoce, sideve intendere “qualunque unionematrimoniale contratta al di sotto dei 18anni di età, prima che la ragazza sia fisi-camente, fisiologicamente e psicologi-camente in grado di farsi carico delleresponsabilità del matrimonio e dellaprocreazione”. Il Forum sul matrimonioriecheggia questa posizione.74

Nelle loro osservazioni sui rapportidegli Stati parti, entrambi i Comitatidella CEDAW e della CDI hanno racco-mandato agli Stati di adottare un più ele-vato minimo d’età per il matrimonio, chesia lo stesso per i ragazzi e per le ragazze.Il Comitato della CDI ha inoltre afferma-

età non ci si può aspettare che un bambi-no possa capire le implicazioni dell’accet-tare un coniuge per tutta la vita.

La questione del consenso nuzialediventa più difficile da dirimere per etàquali i 15 o 16 anni, entro le quali unaragazza può avere raggiunto l’età legaleper il consenso sessuale. Raccomandandoche l’età minima per il matrimonio siadegli uomini che delle donne venga fissa-ta a 18 anni, il Comitato della CEDAWha affermato: “Quando uomini e donne sisposano, essi si assumono importantiresponsabilità. Di conseguenza, nondovrebbe essere consentito loro di spo-sarsi prima di avere raggiunto la pienamaturità e la capacità di agire”.79 IlComitato ha osservato anche che “Alcunipaesi dispongono età legali diverse per ilmatrimonio delle donne e degli uomini.Essendo fondate sull’erroneo presuppo-sto che le donne abbiano un ritmo di svi-luppo intellettuale diverso da quellodegli uomini, o che il loro stadio di svi-luppo fisico ed intellettuale al momentodel matrimonio sia irrilevante, tali dispo-sizioni sono da abolire”.80

Si potrebbe sostenere che anche nelcaso di minori di età più elevata non sipuò parlare di un consenso consapevole auna pratica potenzialmente lesiva dellasalute come il matrimonio precoce. Oltreagli aspetti della maturità e della non-discriminazione, qualunque argomento afavore della capacità di un bambino diacconsentire ad un matrimonio vieneulteriormente ricusato dal rischio che l’u-nione coniugale rappresenta per il suobenessere. Molti organismi internaziona-li81 ritengono il matrimonio precoce unadelle “pratiche tradizionali lesive dellasalute dei minori” citate nell’articolo24(3) della Convenzione sui diritti del-l’infanzia. Di fatto, uno dei messaggi piùimportanti contenuti in questo Digest èche le ripercussioni sia fisiche che psichi-che del matrimonio precoce possonoavere gravi implicazioni per il benesseredi chi è stato costretto a sposarsi.

Inoltre, anche se in molti paesi unaragazza o un ragazzo possono raggiunge-re l’età minima legale del consenso ses-suale all’età di 15 o 16 anni, ciò non deveessere interpretato nel senso che essisiano pronti per il matrimonio. Unacarenza di chiarezza legislativa sulle varieimplicazioni del consenso all’attività ses-suale e del consenso al matrimonio puòprodurre bizzarre anomalie. NelMaryland, Stati Uniti, la legge delloStato definisce il reato di corruzione diminorenne come interazione sessualecon un minore al di sotto dei 14 anni da

Gli argomenti

9

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

to che laddove la legge considera adultele ragazze in virtù del loro matrimonio,esse vengono private della estesa tuteladella CDI.75

Il consenso: diritto e prassiLa seconda questione fondamentale per

affrontare il problema del matrimonio pre-coce dal punto di vista dei diritti umani èla questione del “consenso”. La situazione èsimile a quella per l’età minima: nella gran-de maggioranza dei paesi la legge conferi-sce alle donne il diritto di esprimere il pro-prio consenso. Solamente in Camerun,Giordania, Marocco, Uganda e Yemen lalegge non concede in maniera specificaalle donne il diritto di “acconsentire piena-mente, liberamente e consapevolmente” alproprio matrimonio.76 Tuttavia, in un gran-de numero di paesi, questa disposizionedella legge è meramente simbolica.

La questione pratica più importante èquindi il valore che la società attribuisceo non attribuisce all’idea del consenso.Ne derivano difficili interrogativi inmerito all’età che un minore deve rag-giungere prima che lo o la si possa rite-nere in grado, in quanto essere maturo,consapevole e indipendente, di dare ilproprio “consenso” alle relazioni sessualio al matrimonio. Comunque, quando unchiaro consenso non è stato espresso dauna delle parti, si ha chiaramente a chefare con un matrimonio forzato.

Nel caso dei matrimoni con bambineal di sotto dei 10 anni di età, il tema delconsenso non può essere nemmeno presoin considerazione, se non per quello cheriguarda il “consenso” alla proposta diindossare un nuovo vestito o di fare unnuovo gioco. I bambini di 2 o 3 anni chevengono fatti sposare nelle cerimonie diAkha Teej nel Rajasthan non sono in gradodi dare alcun “consenso”. E non si puòparlare di consenso neanche nel casodelle giovani ragazze di famiglie moltopovere della città indiana di Hyderabad,nell’Andhra Pradesh, vendute come mogliagli uomini ricchi del Medio Oriente.77 AGojam, in Etiopia, i matrimoni possonoessere imposti sin dalla nascita, con labambina che viene mandata nella casa delfuturo marito intorno all’età di sette anniper iniziare la sua integrazione nellanuova famiglia. Anche in questo caso, ilconsenso della bambina non può essereneanche preso in considerazione.78 Allostesso modo, nel caso dei matrimoniall’età della pubertà, intorno ai 10-14anni, non si può sostenere che sia statoespresso un “consenso” dato che a questa

parte di una persona che gli sia maggioredi 4 anni o più. Tuttavia, un’altra leggeconsente ai minori al di sotto dei 16 anni(senza fissare un minimo) di sposarsi, acondizione che sia prodotta una provadello stato di gravidanza ed il permessodei genitori. Questa disposizione a volteviene utilizzata, come in un noto caso nelquale fu consentito ad un uomo di 29anni di sposare una bambina di 13.82

Nel 1997 il Comitato sui Dirittidell’Infanzia ha denunciato una situazionesimile in Algeria.83 Qui, come in altri paesiquali il Ciad, il Costa Rica, il Libano, laLibia, la Romania e l’Uruguay,84 la leggeconsente al responsabile di un reato distupro, incluso quello di corruzione diminorenne, di essere perdonato se sposala sua vittima; l’unione viene semplice-mente resa legittima dal giudice. Questoavviene anche in California in casi di gra-vidanze di minorenni, quando l’uomo èdisposto a “fare il proprio dovere” neiconfronti della ragazza. In effetti, l’ente diassistenza sociale dello Stato approvaquella che considera una valida alternati-va ad una costosa assistenza statale per lamadre e per il bambino.85

In alcuni paesi, è sufficiente il consen-so dei genitori per superare l’ostacolo dellimite legale di età per il matrimonio,senza che sia necessario il parere di ungiudice. In Colombia l’età minima è di 18anni, ma con il permesso dei genitori sipossono sposare bambine di 12 e bambi-ni di 14 anni. Nella Repubblica Domini-cana non è prevista alcuna età minima, incircostanze eccezionali e con il consensodei genitori.86

Il Rapporto del Ministero dell’Internodel Regno Unito sui matrimoni forzatidelle ragazze britanniche di origini suda-siatiche, distingue tra matrimoni “forzati”e “combinati”. Nei matrimoni combinatil’iniziativa viene presa dai genitori dellafutura coppia, ma è richiesto il consensodi entrambi i contraenti ed ognuno diloro ha il diritto di rifiutare. Cionono-stante, le pressioni dei genitori possonoessere molto forti, e quanto più giovanesarà la sposa (o lo sposo) tante minoripossibilità reali avrà di esercitare il suodiritto. Tutti e due i tipi di matrimoniosono un’indicazione del grado in cuimolte società considerino il matrimoniocome un affare di famiglia nel quale lapriorità viene data alle opinioni di perso-ne diverse dalla coppia di futuri sposi. Ilparere dei genitori prevale su quello deifigli, e quello degli uomini prevale suquello delle donne, anche se è contrarioa quello che stabilisce la legge.

I casi di fughe di promesse spose met-

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

10

Gli argomenti

Le adolescenti possono soffrire moltoin conseguenza del matrimonio precoce,ed il numero di coloro che cercherebbe-ro aiuto, se sapessero che ne esiste la pos-sibilità, è impossibile da calcolare. Fino ache non si avranno maggiori conoscenzesulla loro situazione non sarà possibilestimare la portata del problema o i danniche ne derivano per la società, trasmessiattraverso l’educazione che esse danno aipropri figli.

Una cosa è chiara: le ripercussioni delmatrimonio precoce sulle ragazze, e inmisura minore sui ragazzi, sono di vastaportata. Dal punto di vista dei dirittiumani, i problemi principali sono tre: lanegazione dell’infanzia e dell’adolescen-za, la privazione della libertà personale ela mancanza dell’opportunità di sviluppa-re un pieno senso del proprio essere;oltre alla negazione del benessere psico-sociale ed emozionale, della salute ripro-duttiva e delle opportunità formative.

Il matrimonio precoce ha implicazionianche per il benessere delle famiglie, eper l’intera società. Laddove ci sonoragazze prive di istruzione e mal prepara-te ad affrontare il ruolo di madri e dimembri della società, ne derivano costi atutti i livelli: da quello del singolo nucleofamiliare a quello dell’intera nazione.

Svantaggio psicologicoLa perdita dell’adolescenza, i rapporti

sessuali forzati, la negazione della libertàe dello sviluppo personale che si accom-pagnano al matrimonio precoce, hannoprofonde conseguenze psicosociali edemozionali. Gli effetti possono esseresottili ed insidiosi, ed i danni difficili davalutare. Ne fanno parte fattori intangibi-li come la perdita di mobilità di unaragazza e il suo confinamento alla casa edai ruoli domestici. Ovviamente c’è unagrave carenza di dati in questi campi, ed

i ricercatori sociali non hanno preso inesame gli effetti del matrimonio precocein tale contesto.

La maggior parte delle ragazze chesono infelici in un’unione coniugale loroimposta sono molto isolate. Non hannonessuno con cui parlare, dato che sonocircondate da persone che approvano laloro situazione. In Etiopia, i ricercatori delComitato interafricano sono rimasti colpi-ti dalla mancanza di interesse degli anzia-ni per i traumi sofferti dalle adolescenti inseguito al matrimonio precoce, ai rappor-ti sessuali e alle gravidanze premature. Talitraumi venivano considerati come una“inevitabile parte della vita”.90 Alle ragazzeche fuggono verso la casa paterna puòavvenire di essere picchiate e riconsegna-te ai mariti. In genere le ragazze sopporta-no in silenzio la loro disperazione.

I ricercatori indiani che si occupanodel matrimonio precoce nel Rajasthan enel Madhya Pradesh affermano che lefemmine soffrono più dei maschi.“L’inadeguata socializzazione, l’interru-zione degli studi, i gravi danni fisiologicied emozionali dovuti alle ripetute gravi-danze, devastano queste ragazze.” Se ilmarito muore, anche quando il matrimo-nio non è stato ancora consumato, laragazza viene trattata come una vedova edata in nata ad un vedovo della famiglia.Ufficialmente è sua moglie, ma di fattocon il sistema del nata diventa proprietàcomune di tutti gli uomini della famiglia.91

La sposa bambina che rimane vedovamolto giovane può subire anche altrediscriminazioni. Le vedove perdono laloro posizione sociale, a loro e ai figliviene spesso negato anche il diritto allaproprietà nonché una serie di altri dirittiumani. In alcune parti dell’Africa, unavedova viene risposata ad un cognato,secondo l’usanza nota con il nome di levi-rato, che in origine aveva lo scopo, alme-no in parte, di provvedere al suo sostenta-

mento economico e sociale. Se la vedovasi oppone, può essere ripudiata dalla fami-glia. Le vedove bambine scarsamenteistruite e prive di mezzi di sostentamentosono particolarmente indifese. Nel 1994,ad una Conferenza a Bangalore, in India,alcune partecipanti hanno raccontato diessere state date in sposa a 5 o 6 anni dietà, di essere rimaste vedove pochi annidopo, e di essere state ripudiate dallafamiglia del marito e dalla loro famiglia.92

Queste vedove rimangono semplicemen-te prive di ogni risorsa e non hanno piùun posto dove andare.

Salute e riproduzione delle adolescenti

Il concetto di buona salute riprodutti-va si riferisce a tutti gli aspetti del pro-cesso di riproduzione, compresa l’espe-rienza di rapporti sessuali appaganti esicuri, la capacità di procreare, e la libertàdi decidere se e quando avere una gravi-danza.93 Il diritto di rifiutare i rapportisessuali ed il diritto di esercitare un con-trollo sulla propria funzione riproduttivapossono essere entrambi violati dalmatrimonio precoce.

Rapporti sessualiNel caso di ragazze date in moglie

prima della pubertà, la normale intesa trale famiglie è che non vi saranno rapportisessuali prima dell’inizio delle mestrua-zioni. A Gojam, in Etiopia, marito emoglie possono crescere giocando insie-me nella casa della famiglia del marito. Incasi del genere, la suocera deve proteg-gere la bambina dagli approcci sessualidel figlio.94 Questo avviene anche inalcuni paesi dell’Africa occidentale.95

Tuttavia, la protezione può non essereefficace, soprattutto quando il marito èmolto più grande della bambina. Sonostati riferiti casi di rapporti sessuali forza-

tono in risalto la questione del consen-so, o meglio della sua assenza. InPakistan, la Commissione sulla condi-zione delle donne ha riferito nel 1989:“Gli uomini lottano continuamente perrecuperare le loro donne che sono scap-pate”.87 Si sentono storie di giovanimogli rinchiuse a chiave dai loro maritiin India; e nello Zimbabwe è spesso

proibito ad una giovane moglie visitarela propria famiglia fino a che non lo fac-cia per dare alla luce il suo primo figlio.88

In un tragico caso in Nigeria, una bam-bina di 12 anni, disperatamente infelicecon il suo nuovo marito, è scappata cosìtante volte che questi le ha amputato legambe per impedirle la fuga, provocan-done in seguito la morte.89

Il Comitato della CDI ha concentratola propria attività di osservazione delleleggi e usanze tradizionali su di un deter-minato numero di paesi. Le sue denuncepiù ricorrenti riguardano il basso limite dietà per le ragazze e la discriminazioneprodotta dal fatto di avere stabilito limitidi età diversi per i ragazzi rispetto a quel-li per le ragazze.

LE RIPERCUSSIONI SUI MINORI E SULLA SOCIETÀ▼

ti da parte di mariti quasi adulti conmogli anche di soli 8 anni.96

Per la grande maggioranza delleragazze adolescenti prive di istruzionedelle aree rurali del mondo in via di svi-luppo, il matrimonio rimane il probabileambito dei rapporti sessuali.97 E mentrepuò essere molto difficile per un’adole-scente non sposata resistere agli approccisessuali non desiderati, per sua sorellasposata può essere impossibile.

I ricercatori hanno spesso concentratol’attenzione sulla sessualità degli adole-scenti al di fuori del matrimonio, oppurenon hanno fatto distinzioni tra adole-scenti sposati e non. Di conseguenza, idati disponibili sull’esperienza del sessotra le adolescenti sposate sono moltolimitati: prevale la supposizione che ilsesso all’interno del matrimonio sia sem-pre e comunque consensuale. Uno studiodel 1997 su di un gruppo di donne diCalcutta ha rilevato che la metà di esseera già sposata all’età di 15 anni o prima,e che esse erano estremamente vulnerabi-li alla violenza sessuale nel matrimonio.Nell’80 per cento dei casi in cui questegiovani mogli avevano comunicato almarito di non essere disposte a tollerarela violenza sessuale, egli non ne avevatenuto alcun conto.98

Il dolore ed il trauma sono aggravatiquando le ragazze vengono sottoposte auna qualche forma di mutilazione dei

genitali, soprattutto quando questa èstata effettuata di recente e specialmentenel caso dell’infibulazione, che ha loscopo di rendere difficile la penetrazio-ne. I problemi possono aggravarsi dopoun parto. In molte società, ed in moltimilioni di casi individuali, le donne nonhanno altra scelta se non riprendere irapporti sessuali entro due o tre giornidopo la nascita del bambino, anche sehanno subito il taglio della vagina duran-te il parto e senza alcuna considerazioneper il dolore che provano.99

Accesso alla contraccezione ed allaconsulenza sulla salute riproduttiva

Pochissime ragazze, precocementesposate nei paesi in via di sviluppo, hannoaccesso ai contraccettivi, e l’idea di ritar-dare una gravidanza non verrebbe neces-sariamente accettata da molti mariti esuoceri.100 Al contrario, in molte culturefare un figlio subito dopo il matrimonio èessenziale per la posizione sociale di unadonna. Nello Yemen, l’11 per cento dellemogli tra i 15 e i 29 anni ha detto di nonusare contraccettivi perché il marito eracontrario.101 In quasi tutti i paesi asiatici lafamiglia esercita forti pressioni sulla cop-pia appena sposata perché inizi rapida-mente a fare figli.102 In Camerun, Mali eNigeria, i tassi di impiego dei contraccet-tivi moderni da parte delle ragazze sposa-te di 15-19 anni di età, sono rispettiva-

mente solo del 1,5, del 2,4 e dello 0,6 percento.103 Il diritto della ragazza di espri-mere la propria opinione in merito aquando e se avere una gravidanza nonviene riconosciuto, e le probabilità di unagravidanza precoce sono molto alte.Dall’analisi dei dati delle indagini demo-grafiche e sanitarie emerge che il primoparto di solito avviene entro 14-26 mesidal matrimonio, anche se questo periodopuò essere lievemente più lungo laddovel’età del matrimonio è molto bassa, comeavviene in Bangladesh.104

Le adolescenti sono anche più sensibilidelle donne mature alle infezioni trasmes-se per via sessuale, incluso l’HIV. Questo èdovuto sia a fattori biologici, come le flut-tuazioni ormonali e la permeabilità deltessuto vaginale, che a fattori sociali,come i rapporti di forza squilibrati trauomo e donna che rendono difficile per leadolescenti e per le giovani donne preten-dere rapporti sessuali sicuri. Le malattie atrasmissione sessuale possono condurreall’infertilità, e nel caso dell’HIV l’esito èuna mortalità prematura ed il rischio dicontagio del feto. Uno studio recente inRuanda, ha evidenziato che il 25 per centodelle ragazze che erano rimaste incinte a17 anni o meno era stato contagiatodall’HIV, anche se molte hanno riferito diavere avuto rapporti sessuali solo con ilmarito. Secondo la ricerca, quanto piùbassa è l’età del primo rapporto sessuale edella prima gravidanza, tanto maggiore èl’incidenza dell’infezione da HIV.105

Per quanto riguarda la preparazione siadelle ragazze che dei ragazzi alla vita ses-suale e riproduttiva, in molti paesi in via disviluppo ci sono profonde resistenze all’e-ducazione sessuale a scuola, dovute altimore di favorire la promiscuità. Laminaccia dell’AIDS ha ridotto in partequesta opposizione, ma non ci sonoattualmente molte probabilità che leragazze possano ricevere un’educazionesu quello che si devono aspettare, o suiloro diritti nel matrimonio e nella riprodu-zione. Inoltre, l’educazione scolastica nonraggiungerebbe comunque coloro chenon vanno a scuola. Per esempio, in baseai dati raccolti a Sri Lanka e pubblicati nel1990, un terzo dei giovani tra i 16 ed i 24anni di età non sapeva quale fosse la dura-ta di una normale gravidanza. Meno del 5per cento di loro aveva discusso della salu-te riproduttiva con i genitori.106

Vi sono ancora alcuni paesi nei quali iservizi per la salute riproduttiva sonoinaccessibili per gli adolescenti, o è pre-visto che non possano ricorrevi prima diavere raggiunto una determinata età.107

Ciò esclude di fatto molte delle adole-

Gli argomenti

11

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Il punto di vista dei bambini del Nepal sul matrimonio precoceNel corso di una ricerca commissionata dal Fondo Save the Children (Regno Unito),

alcune ragazze tra i 14 ed i 17 anni appartenenti a vari gruppi etnici e a differenti castesociali in due villaggi del distretto di Surkhet, in Nepal, hanno espresso le seguentiosservazioni sul matrimonio precoce:

“Mia sorella è stata fatta sposare a 14 anni. Si è rivolta alla scuola per evitare ilmatrimonio, ma non è servito a niente.” Ragazza quattordicenne.

“I miei genitori mi hanno data in sposa ad un uomo di Lekh. Dovevo lavorareduramente, ma i miei suoceri non lo riconoscevano. Mio marito mi picchiava, perciò ionon voglio andare a casa sua anche se lui verrà a prendermi. Io voglio andare a scuola.”Bambina quattordicenne.

“Mi sono sposata in seguito alle insistenze di mio padre. Ho dato alla luce un figlio,eppure i miei familiari mi hanno incoraggiato ad andare a scuola. Studio più degli altri.Quindi la famiglia di mio marito mi rispetta." Ragazza diciassettenne.

Le ragazze si sono mostrate consapevoli del fatto che il matrimonio precoce èpericoloso dal punto di vista della salute; che le gravidanze precoci mettono arepentaglio la salute, e anche la vita, della mamma e del bambino.

Alla richiesta di fornire ragioni per il matrimonio precoce, le ragazze hanno parlatodel rifiuto della società di accettare gravidanze e rapporti sessuali al di fuori dell'unioneconiugale; la bocciatura agli esami scolastici; i pettegolezzi dei vicini; il peso del lavoronella casa paterna ed il sogno di trovare l'amore, buon cibo, bei vestiti e di visitare postinuovi dopo il matrimonio. Molte ragazze ritengono che il matrimonio e la maternitàpossano dar loro sicurezza, un senso di protezione ed una migliore posizione.

Le ragazze hanno detto che il loro valore e la loro posizione sociale erano basseperché sarebbero appartenute alla famiglia del loro marito e perché le figlie nonereditano le proprietà dei genitori. Tutte le ragazze hanno detto di essere state felici finoall'età di 10 anni perché avevano potuto giocare come volevano senza lavorare o subirerestrizioni dei loro spostamenti. Adesso vorrebbero continuare gli studi ma trovanodifficile farlo per via del pesante lavoro domestico.

Da una sintesi di una ricerca condotta da Irada Gautam per Save the Children (Regno Unito) a Surkhet, in Nepal, nel dicembre1998 - gennaio 1999. (www.savethechildren.org.uk/development/reg_pub/nepalgenderreport.htm)

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

12

Gli argomenti

scenti sposate in paesi come lo Zambia oil Bangladesh, dove sono in vigore talilimiti di età: un’altra delle anomalie con-nesse al matrimonio precoce.

Gravidanza e partoI rischi di una gravidanza e di un parto

precoci sono noti e ben documentati:aumentano le probabilità di morte, diparto prematuro, di complicazionidurante la nascita, di scarso peso delbambino alla nascita, e di non-sopravvi-venza del bambino.108

Le morti collegate alla gravidanza sonola principale causa di mortalità tra leragazze di 15-19 anni di età (sia sposateche non) in tutto il mondo. Le gestanti diquesta fascia di età hanno dal 20 al 200per cento in più di probabilità di moriredurante la gravidanza rispetto alle donnetra i 20 ed i 24 anni di età. Le ragazze al disotto dei 15 anni hanno 5 volte più proba-bilità di morire che non le donne di 20anni.109 Le cause principali sono le emorra-gie, la sepsi, la pre-eclampsia/eclampsia eil blocco del travaglio. Gli interventi abor-tivi pericolosi costituiscono l’altro granderischio per le adolescenti, molte dellequali non sposate.110 Alcuni studi localispecifici mostrano una situazione ancorapeggiore per le gestanti molto giovani: aZaria, in Nigeria, è stato rilevato che sottoai 16 anni il rischio di mortalità è 6 voltesuperiore a quello esistente per le donnetra i 20 ed i 24 anni; e dati simili sono statiriferiti anche per il Camerun e l’Etiopia.111

Per ogni donna che muore durante ilparto, ce ne sono altre trenta che ne ripor-tano lesioni, infezioni e invalidità che disolito non vengono curate e che in alcunicasi rimangono per tutta la loro vita.

In parte, questo pesante tributo èdovuto più alle disastrate condizionisocioeconomiche e alla mancanza diassistenza prenatale e ostetrica che nonalla sola immaturità fisica.112 Tuttavia,l’immaturità fisica costituisce il rischioprincipale per chi ha meno di 15 anni.L’elevata incidenza di casi di fistolavescico-vaginale è chiaramente ricondu-cibile ai matrimoni ed alle gravidanzenella fascia di età tra i 10 ed i 15 anni. Inuno studio condotto in Niger, è emersoche l’88 per cento delle donne affette dafistola appartenevano a questa fascia dietà al momento del loro matrimonio.113

Spesso, madri la cui pelvi ed il canale delparto non sono pienamente sviluppatidevono subire un travaglio molto pro-lungato.114 A meno che la madre nonriceva un’assistenza ostetrica di emer-genza, la costante pressione del craniodel feto può danneggiare il canale del

parto, provocando rotture nella parete eperdite incontrollabili dalla vescica allavagina. Lo stesso problema si può verifi-care per il retto, con perdite di feci(fistole retrovaginali).

Tali fistole sono permanenti, in assen-za di un intervento chirurgico per richiu-dere i tessuti,115 intervento che in certecondizioni può non essere chiesto o dif-ficile da ottenere. Dalla Nigeria proven-gono alcune indicazioni del fatto che lepratiche di mutilazione genitale che dan-neggiano la vagina possono anche incre-mentare l’incidenza delle fistole vescico-vaginali.116 La prevalenza dei vari tipi difistole non è del tutto nota, ma l’OMSstima che vi siano 2 milioni di donne chevivono con una fistola, e altri 50.000-100.000 nuovi casi ogni anno, molti deiquali spesso non vengono curati.117 Unaragazza che ha questo problema vienespesso osteggiata perché consideratasporca e viene ripudiata. In Nigeria, dovecirca 150.000 donne hanno questodisturbo, l’80-90 per cento delle moglicon una fistola viene abbandonata dalmarito;118 in Niger le fistole sono la causadel 63,3 per cento dei divorzi.119

La cura dei neonati e della prima infanzia

I problemi sanitari associati al matri-monio precoce non riguardano solo legestanti ed i feti, ma si protraggono anchedopo il parto. I dati mostrano che la mor-talità infantile tra i bambini di madrimolto giovani è più elevata, anche di duevolte superiore, di quella dei figli di madripiù mature.120 Tra le madri adolescenti siregistra anche una maggiore probabilità discarsità di peso del neonato alla nascita.Questo fenomeno è associato principal-mente all’insufficiente alimentazione dellamadre, il che ribadisce che le adolescenti“non sono pronte” per la maternità. I neo-nati sottopeso hanno da 5 a 30 volte piùprobabilità di morire dei neonati di pesonormale.121 Se una madre ha meno di 18anni, le possibilità che il suo bambino nonsopravviva al primo anno di vita sono del60 per cento superiori a quelle che ha ilfiglio di una madre sopra ai 19 anni.122

Un’indagine fatta nel 1993 tra donne chesi erano sposate molto giovani inRajasthan, ha rilevato che il 63 per centodei loro bambini al di sotto dei 4 anni eragravemente malnutrito.123

L’immaturità e la mancanza di istruzio-ne di una madre molto giovane limitanola sua capacità di prendersi cura del figlio.È una cosa evidente anche per dei bambi-ni: infatti i bambini del Nepal l’hannoindicata come una delle ragioni contro il

matrimonio precoce, come illustrato dallaricerca di Save the Children.124

Salute e maternità future della madreInfine, il matrimonio precoce estende

il periodo di potenzialità procreativa diuna donna: questo rappresenta unrischio in sé per le madri.125 Fino a che la“transizione demografica” non sarà rela-tivamente avanzata, la sopravvivenza deibambini non sarà adeguatamente assicu-rata e non verrà attribuito il giusto valo-re all’istruzione, le famiglie non inizie-ranno a considerare la nascita di nume-rosi figli come un onere invece che unvantaggio. Fino ad allora, le donnesaranno soggette a pressioni per far pro-durre loro molti figli.

A partire dagli anni Settanta in poi, lepolitiche di pianificazione demografica efamiliare hanno cercato di ridurre ladimensione delle famiglie molto numero-se, concentrando l’attenzione sui costisociali, economici ed ambientali per ipaesi che non hanno le risorse necessariead assicurare una buona qualità di vitaalle loro popolazioni in rapida crescita.Da questo punto di vista, si può afferma-re che il matrimonio precoce ha profon-de conseguenze sociali ed economicheper l’intera società. Queste conseguenzesono aggravate dal fatto che i figli dimadri giovani e non istruite hanno la ten-denza a ripercorrere nella loro vita lostesso ciclo di privazione dell’infanzia edi danni subito dalle madri.

La negazionedell’istruzione

Il matrimonio precoce inevitabilmen-te nega ai bambini in età scolare il dirittoall’istruzione di cui essi hanno bisognoper il loro sviluppo personale, per prepa-rarsi all’età adulta e per dare il loro effi-cace contributo al benessere futuro dellaloro famiglia e della società. Di fatto, leragazze che volessero continuare l’istru-zione scolastica anche dopo il matrimo-nio, possono trovarsi nell’impossibilitàsia pratica sia giuridica di farlo.

Il rapporto esistente tra il numero dianni di frequenza scolastica delle ragazzee l’aumento dell’età alla quale si sposanoè stato chiaramente stabilito dagli studisulla demografia e la fertilità. In media, ledonne con 7 o più anni di scolarizzazio-ne si sposano 4 anni più tardi ed hanno2,2 figli in meno rispetto a quelle chenon hanno ricevuto un’istruzione.126

Tuttavia, la natura puntuale di questorapporto tra istruzione e matrimonio non

è sempre evidente. Le ragazze vengonotolte dalla scuola per farle sposare, oppu-re esse non frequentano la scuola a causadelle tradizionali aspettative riguardo alloro ruolo? La situazione in Bangladesh,comunque, è chiara: una ragazza vienetolta dalla scuola se si presenta una buonaprospettiva matrimoniale.127 I dati delleindagini demografiche e sanitariemostrano l’esistenza di un chiaro rappor-to anche in alcuni altri paesi, tra cui ilNepal, il Kazakistan e l’Indonesia.

Anche se le idee sull’istruzione delleragazze hanno cominciato a cambiarepersino nelle società tradizionaliste,molti genitori continuano a credere cheinvestire nell’istruzione di una figlia siaun’inutile spreco, perché non farà altroche sposarsi ed andare a lavorare in un’al-tra casa. I costi dell’investimento nell’i-struzione favoriscono la tendenza a farinterrompere gli studi alle bambine.

Nelle aree rurali, per frequentare l’i-struzione secondaria, spesso una ragazzadeve andarsene da casa per andare avivere in un dormitorio scolastico. Igenitori temono che ciò la esponga arischi che includono i rapporti sessuali ele gravidanze prematrimoniali. NellaNigeria settentrionale, per esempio, leragazze vengono spesso tenute a casaproprio per questa ragione.128 Anchequando le ragazze possono andare ascuola, pur continuando a vivere in casa,i timori per la possibile attività sessuale,per le molestie sessuali, o l’insicurezzadel tragitto per recarsi alla scuola, nescoraggiano la frequenza.

Togliere una ragazza giovane da scuo-la per farla sposare oppure per farla lavo-rare nella casa paterna o in un’altra, inpreparazione della vita coniugale, limitale sue possibilità di sviluppo intellettuale.La ragazza perde inoltre l’occasione disocializzare e farsi delle amicizie all’ester-no della famiglia, e di acquisire moltealtre utili capacità. Ciò riduce le sue pos-sibilità di sviluppare un’identità indipen-dente. Ma, secondo la vecchia culturapatriarcale, questa è proprio un’impor-tante ragione a favore del suo allontana-mento dalla scuola.

La principale conseguenza è che laragazza cresce senza la consapevolezzadel proprio diritto di far valere il suopunto di vista, e priva di qualunque espe-rienza nell’esprimerlo. La mancanza diautostima o di un senso di proprietà delproprio corpo espongono una donna allegravidanze indesiderate e la rendono vul-nerabile al contagio dell’HIV. Unamoglie tipicamente sottomessadell’Africa orientale, per esempio, non è

nella posizione di poter rifiutare un rap-porto sessuale con il marito, anche sequesti ha altre relazioni sessuali e leisospetta che possa essere contagiatodall’HIV. Una donna ha il diritto di rifiu-tare un rapporto sessuale in qualunquecircostanza,129 ma sono poche le giovanimogli in grado di acquistare abbastanzaautostima o fiducia in se stesse da riven-dicare questo loro diritto nel confrontidel marito.

La mancanza d’istruzione significaanche che le ragazze e donne che si tro-vano a dover lavorare per guadagnarsi davivere non dispongono di nessuna quali-fica o capacità. Le donne prive d’istruzio-ne che vengono abbandonate, ripudiate,che rimangono vedove, oppure checadono vittime della crescente povertàurbana, sono costrette a dedicarsi a ver-sioni commerciali del loro lavoro dimogli: pulire, cucinare, occuparsi deibambini. Oppure possono finire nelcommercio sessuale. In molti paesidell’America Latina (ed altrove), c’è unostretto rapporto tra famiglie urbanemolto povere, composte da donne senzamarito, e le occupazioni più umili:130 unrapporto che può essere spezzato sola-mente elevando il livello d’istruzione.

Ma il lavoro in sé può avere un effettopositivo sul fenomeno del matrimonioprecoce. Uno studio nell’isola di Penang,in Malesia, ha rilevato che le donne cheprima del matrimonio avevano lavorato,si erano sposate quasi 2,5 anni più tardidi quelle che non avevano mai avutoun’occupazione.131

Laddove alle donne si sono presenta-te delle opportunità di lavorare e diistruirsi, questo ha avuto l’effetto di inco-raggiare il sostegno dei genitori per l’i-struzione delle figlie. È stato chiaramen-te dimostrato che l’aumento della scola-rizzazione delle ragazze e dei tassi dicompletamento degli studi produce unmiglioramento del benessere della fami-glia, un incremento nell’impiego di con-traccettivi, la riduzione della mortalitàinfantile e vantaggi economici per lasocietà.132 L’età del matrimonio fa partedi un contesto più ampio di interazioniesistenti tra il progresso economico el’aumento della fruizione dell’istruzioneda parte delle donne.

Violenza ed abbandonoIl gruppo di lavoro del Regno Unito

sul matrimonio forzato ha osservato chemolte delle vittime di questa pratica ave-vano subito prolungate violenze dome-stiche, ma non si sentivano in grado di

lasciare il marito per via delle pressionieconomiche, della mancanza di sostegnoda parte della famiglia e di altre circo-stanze sociali.133 Si ritiene che molti casidi autolesionismo e di suicidio di donnebritanniche di famiglie originariedell’Asia meridionale siano riconducibilial matrimonio forzato. Le donne chesono riuscite a reagire alla situazionehanno spesso avuto bisogno di anni perfarlo. Se ciò avviene in una società nellaquale il matrimonio forzato non è certola norma, si può ragionevolmente pensa-re che una reazione da parte di ragazzecresciute in un ambiente dove i matrimo-ni precoci e forzati sono comuni siaancora meno probabile.

La maggior parte delle informazionidisponibili sui maltrattamenti sono ditipo aneddotico e consistono in intervi-ste con ragazze che hanno subito untrauma in seguito al loro matrimonio.Tuttavia, i dati raccolti in indagini demo-grafiche e sanitarie in Egitto indicanoche il 29 per cento delle adolescenti spo-sate ha subito percosse per mano delmarito (o del marito e di altri), e di que-ste, il 41 per cento è stato picchiatodurante la gravidanza.134 Uno studio inGiordania, pubblicato nel 2000, ha evi-denziato che il 26 per cento dei casi regi-strati di violenza domestica erano staticommessi contro mogli minori di 18anni.135 Alcune mogli di mariti violentiraggiungono un grado di disperazionetale da fuggire.136 Quelle che lo fanno, oche scelgono uno sposo contro lavolontà della propria famiglia, rischianodi essere punite o anche uccise dalle lorofamiglie. Queste ragazze rischiano didiventare vittime dei cosiddetti “delittid’onore” che si verificano in Bangladesh,in Egitto, in Giordania, in Libano, inPakistan, in Turchia ed altrove.137

Al matrimonio precoce fa spessoseguito l’abbandono della moglie, comemostra l’elevata incidenza di divorzi e diseparazioni.138 I comportamenti violentinei confronti della moglie, incluso ilsesso forzato, svolgono un ruolo impor-tante nella rottura delle unioni coniugali.A Giava, si è costatato che le ragazze chesi sposano precocemente hanno tre voltepiù probabilità di subire un divorzio diquelle sposatesi più tardi.139 Una ricerca aCalcutta ha rilevato che la violenza ses-suale è associata a maggiori probabilità diseparazione rispetto alla violenza pura-mente fisica.140

Il divorzio o l’abbandono spesso pre-cipita la donna nella povertà, poiché essadeve farsi carico da sola della responsa-bilità per i figli. Se si è sposata molto

Gli argomenti

13

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

14

Gli argomenti

giovane, non ha istruzione e nessunacapacità professionale su cui contare perguadagnarsi da vivere, allora la suapovertà può essere estrema. Alcuni studisulle madri giovani in America Latina e

nei Caraibi hanno rilevato che questehanno maggiori probabilità di esseresvantaggiate nel corso della loro vita; inMessico esse hanno sei volte più proba-bilità di vivere nella miseria delle donne

che hanno avuto la gravidanza piùtardi.141 Così il matrimonio precoce con-tribuisce alla “femminilizzazione dellapovertà” ed alle conseguenti ripercussio-ni sui bambini.

CHE COSA FARE?▼

È necessaria una serie di interventi alivello di politiche e di azioni program-matiche per ridurre la diffusione delmatrimonio precoce e le sue ripercussio-ni. Le azioni volte a rivendicare o a difen-dere i diritti delle ragazze già sposatedovranno essere accompagnate da inter-venti di prevenzione rivolti all’interasocietà. In entrambi i casi, lo scopo dovràessere quello di informare i genitori e igiovani che attualmente sono conniventinel mantenere in vita la pratica del matri-monio precoce, rendendoli consapevolidelle sue reali implicazioni e capaci diopporvisi. Il ruolo delle istituzioni delloStato e della società civile è di svilupparee mettere in atto sistemi adeguati a pre-venire o scoraggiare la pratica.

Anche se il principale intervento diassistenza alle vittime dovrà essere effet-tuato a livello dei nuclei familiari e dellecomunità, è essenziale coinvolgere anchei responsabili delle politiche nazionali edinternazionali ed i difensori dei diritti, perriuscire a cambiare le politiche e i pro-grammi. Nel contesto di una vasta gammadi interventi, deve essere coinvoltaun’ampia varietà di soggetti, tra i quali glistessi adolescenti, gli adulti di entrambi isessi, i capi delle comunità, i politici, iresponsabili delle politiche nazionali, gliaccademici, i ricercatori, i giuristi, i gior-nalisti, e le organizzazioni non governati-ve nazionali ed internazionali.

Se da una parte sono essenziali lemisure di prevenzione, si deve anche farein modo che vengano attuati tutti iseguenti interventi a favore delle ragaz-ze, sia sposate sia nubili.

Favorire il benessere fisicoCon ciò s’intende soprattutto la tutela

della salute sessuale e riproduttiva, cheinizia con l’informazione degli adole-scenti sul sesso, sulla riproduzione e suirischi connessi alla giovane età.L’informazione deve sostituirsi alla for-mula “ignoranza più matrimonio preco-ce” come strategia preferita per la prote-zione sessuale delle bambine.

La proposta di dare un’educazione ses-suale agli adolescenti, sia maschi chefemmine, e dare loro accesso ai serviziper la salute riproduttiva, ha spesso susci-tato resistenze. In alcune culture africanee asiatiche, l’argomento del sesso ècoperto dalla reticenza o da un vero eproprio tabù. Questo alimenta i timoriche l’educazione sessuale possa incorag-giare rapporti sessuali e gravidanze pre-coci. Il lavoro dell’UNAIDS ha dimostra-to l’infondatezza di tali timori provandoche l’educazione sessuale non porta allapromiscuità. Nonostante ciò, idee sba-gliate come queste richiedono del tempoper essere superate.

L’evidenza mostra che il silenzio sullequestioni del sesso non impedisce le gra-vidanze adolescenziali nei paesi dove isistemi di protezione sessuale di vecchiostile stanno crollando e dove l’HIV costi-tuisce una grave minaccia per la vita delleragazze. Oltre la metà dei nuovi contagida HIV avviene tra coloro che hanno trai 15 e i 24 anni di età, ma le ragazze ven-gono contagiate ad un ritmo doppiorispetto a quello dei ragazzi.142 Sono sem-pre di più i paesi disposti ad includere l’e-ducazione sessuale e familiare nei pro-grammi scolastici quale metodo di lottaall’HIV. Questa crescente accettazionedeve essere rafforzata, come viene fattodai programmi per la gioventù che sioccupano del problema.

Tuttavia, le preoccupazioni per lavulnerabilità degli adolescenti nei con-fronti dell’HIV si sono concentrate suquelli di loro che vanno a scuola o chefanno una vita che li espone ad attivitàsessuali a rischio. Invariabilmente, ciòesclude le ragazze che sono sposate.Eppure anche loro sono vulnerabili edhanno bisogno di potersi proteggerequando hanno il timore che il marito siacontagiato o possa essere esposto alrischio di un contagio dell’HIV.Diversamente dalla maggioranza delleloro coetanee nubili, le ragazze sposatesono costantemente esposte all’attivitàsessuale e hanno maggiori probabilità

di contrarre malattie trasmissibili pervia sessuale.143

In tali circostanze, esiste l’urgente esi-genza di cambiare la concezione e l’impo-stazione dell’assistenza sanitaria per gliadolescenti, mettendo a disposizione ser-vizi che siano accessibili ai giovani dientrambi i sessi, sposati oppure no. Ènecessario insegnare ai giovani a gestire lapropria vita, educandoli alla salute e allaconsapevolezza sessuale con interventinelle scuole, nelle associazioni giovanili etramite pubblicazioni e programmi radio.L’esperienza del Servizio di Informazioneper gli Adolescenti di Nuguru, a Kampalain Uganda, mostra quanto i giovani sianointeressati alle informazioni sui problemirelativi al sesso.144

In molti paesi in via di sviluppo, lamancanza di risorse rende inaccessibili lacontraccezione e la consulenza riprodut-tiva. Tale situazione può essere aggravatada ideologie religiose contrarie ai metodiartificiali di controllo delle nascite. Ilrisultato è che molti adolescenti, sia spo-sati che non, hanno difficoltà nel trovareassistenza sulle questioni del sesso, oanche solo a cercarla. Le strutture cheoffrono quest’assistenza sono poche,soprattutto nelle zone rurali, ed i piùpoveri spesso non hanno i mezzi perrecarvisi. Inoltre, qualunque possa essereil costo stabilito per il servizio, per loroesso resterebbe comunque inarrivabile.In alcuni casi, la clinica prenatale è l’uni-co luogo nel quale una giovane donnapuò ottenere una consulenza sulla ripro-duzione, ma per accedervi è necessarioessere in stato di gravidanza. A volte lacontraccezione non viene offerta alledonne sposate fino a che non hannoavuto una gravidanza. Esiste un’urgentenecessità di servizi sanitari che sianoaperti ai giovani, poiché gli adolescentinon vanno a cercare assistenza presso unservizio che si mostra insensibile ai lorobisogni e timori.

Ogni anno, 15 milioni di bambini ven-gono dati alla luce da ragazze tra i 15 ed i19 anni di età.145 Molte di loro partorisco-

no senza avere visitato una clinica prena-tale o aver ricevuto l’assistenza di un’oste-trica professionista. È essenziale dotarsi diprogrammi che consentano di raggiunge-re tutte le adolescenti, sposate oppure no,fornendo loro consulenza e servizi per lasalute riproduttiva, compito particolar-mente difficile da realizzare nelle remotezone rurali dove è concentrata la maggio-ranza dei matrimoni precoci.

L’istruzione come strumento di emancipazione e di sviluppo intellettuale

La chiave per migliorare la situazionedelle adolescenti è l’istruzione. Convin-cere i genitori a lasciar proseguire glistudi scolastici alle loro figlie, consenten-do loro di acquisire un’istruzione di base,com’è loro diritto, è importante per unaserie di ragioni personali e familiari, edanche per più ampie ragioni sociali edeconomiche, tra le quali c’è anche laposticipazione del matrimonio. Sia lo SriLanka che lo Stato del Kerala nella vici-na India, hanno un’età media del primomatrimonio relativamente alta. Hannoanche qualcos’altro in comune, che hacontribuito a questo fenomeno: entrambigli Stati hanno attribuito un’elevata prio-rità all’istruzione sia per le donne che pergli uomini. Questo ha modificato ilmodo in cui le donne e gli uomini vedo-no i propri ruoli e potenzialità, ed hacondotto ad una più diffusa consapevo-lezza per i diritti delle donne rispetto adaltre parti di questa regione.

Laddove alle ragazze è mancata un’i-struzione formale, è possibile ricorrere aprogrammi non-formali per aiutarle arecuperare il percorso di crescita intellet-tuale e personale prodotto dall’istruzio-ne. Questi programmi hanno effettiimmediati sul matrimonio precoce: unprogramma degli anni Novanta tra gliabitanti del distretto di Samburu inKenya, ha prodotto una diminuzione delmatrimonio precoce ed ha aiutato ledonne a rivendicare i loro diritti.146

Mentre nell’istruzione di base si èrecentemente registrata una tendenzaall’aumento della partecipazione dellebambine, il più significativo divario tra isessi si registra a livello di istruzionesecondaria. In tutto il mondo in via disviluppo, ad eccezione dell’AmericaLatina e delle Filippine, i tassi di scola-rizzazione nel ciclo superiore sono supe-riori per i ragazzi. Il declino della fre-quenza scolastica delle ragazze dopol’età di 12-13 anni, è maggiormente mar-cato nell’Africa subsahariana. InTanzania, per esempio, il livello di scola-

rizzazione delle ragazze e dei ragazzi èlo stesso all’età di 12-13 anni; ma all’etàdi 16-17 anni la frequenza scolasticadelle ragazze è solo il 71 per cento diquella dei loro coetanei.147

Per tentare di colmare il divario tra isessi nell’istruzione si è anche cercato diadeguare meglio le scuole ai bisogni delleragazze. Questo ha comportato lacostruzione di scuole vicino alle comu-nità, in modo da ridurre le preoccupazio-ni dei genitori per la sicurezza dellefiglie; l’assunzione di un maggior numerodi insegnanti di sesso femminile; ilmiglioramento dei contenuti dei pro-grammi e della qualità dell’insegnamen-to; l’adozione di orari flessibili per con-sentire alle ragazze di rispettare i propriimpegni domestici; la creazione di servi-zi di custodia dei bambini nelle scuole;l’imposizione di sanzioni per gli inse-gnanti di sesso maschile che seducono lestudentesse; servizi igienici separati.

Altre strategie adottate per incremen-tare la scolarizzazione femminile sonostate: incentivi in denaro per invogliare igenitori a lasciar continuare gli studi alleragazze; l’espansione dell’istruzione non-formale rivolta alle ragazze che hannolasciato la scuola; il coinvolgimento dellecomunità nella gestione delle scuole; larealizzazione di campagne di comunica-zione sull’importanza dell’istruzione perle ragazze.

Laddove questi tentativi sono statifatti, si è visto che le resistenze nei con-fronti dell’istruzione femminile possonocrollare con sorprendente facilità, persi-no in ambienti estremamente tradiziona-listi. Nella provincia del Belucistan, inPakistan, dove il tasso di alfabetizzazionedelle ragazze è solo del 4 per cento, in

Gli argomenti

15

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

300 nuove scuole nei villaggi si sonoiscritte 14.000 ragazze. Un’unità mobileforma nuove insegnanti prendendole trale donne del posto con 8-10 anni di istru-zione, in modo che le ragazze e le loronuove insegnanti non debbano allonta-narsi dai loro villaggi.148 Quest’esperienzaesemplifica una condizione preliminareessenziale per il buon esito dell’operazio-ne: un approccio che sia adeguato allespecifiche condizioni sociali, economi-che, geografiche e culturali.

Nei programmi delle scuole e dell’i-struzione non-formale è sempre più dif-fusa l’attenzione alle “life skills”, le capacitàper la vita quotidiana, al fine di rendereragazze e ragazzi capaci di affermare ilproprio punto di vista nei rapporti perso-nali. I programmi formativi fondati sullelife skills mirano a dotare i giovani dellecapacità necessarie per affrontare effica-cemente un mondo caratterizzato danuovi rischi e tentazioni, alcool, stupefa-centi, comportamenti sessuali disinibiti,ed un’instabilità politica ed economicamolto maggiore che in passato. Metterein grado i giovani di gestire la propriavita è l’obiettivo centrale di questonuovo approccio.

In Bangladesh, le ONG lavorano siacon i giovani che vanno a scuola che conquelli che non la frequentano, includen-do tra i contenuti dei loro corsi i dirittidegli adolescenti, la salute riproduttiva, ilmatrimonio precoce, i problemi legatialla dote, la registrazione del matrimonioed il divorzio.149 Un programma innova-tivo gestito dal Centro per l’istruzionescientifica di massa (CMES), offre alleragazze un’istruzione fondata su temiconcreti e vicini alla vita di tutti i giorni,per consentire loro di recuperare l’adole-

Il servizio di informazione sanitaria per gli adolescenti in Uganda

Quando nel 1994 il Servizio di Informazione sanitaria per gli Adolescenti di Nuguru, aKampala in Uganda, è entrato in funzione, la sua preoccupazione principale erano legravidanze adolescenziali. Emerse rapidamente la chiara esigenza di fornire ai giovaniconsulenze anche in altri campi della salute sessuale e riproduttiva, e che il serviziorispondeva ad un'esigenza reale: fu sommerso di clienti tra i 10 ed i 24 anni di età.

La preoccupazione più ricorrente è come evitare le malattie trasmissibili per viasessuale, compreso l'HIV. Ma c'è anche una grande percentuale di giovani che desiderasemplicemente parlare dei cambiamenti del proprio corpo o di questioni di igienepersonale, come per esempio l'acne. Anche i consigli relativi alle relazioni sentimentalisono molto richiesti, come lo sono le informazioni sulla contraccezione.

Il servizio di Nuguru trasmette settimanalmente un programma radio che si occupa diargomenti di sicuro interesse per i giovani ascoltatori. Ogni giorno il consultorio è pienodi clienti, 30-40 dei quali sono nuovi venuti. La maggior parte del lavoro di sostegnologistico viene svolto da adolescenti volontari che hanno ricevuto un addestramento.

Un servizio come questo può essere utile solo raramente alle ragazze minacciate dalmatrimonio precoce, molte delle quali sono al di fuori della sua portata. Tuttaviadimostra quanto sia forte il desiderio di informazione e di aiuto dei giovani nel loropercorso di sviluppo sessuale.

Fonte: Visita al progetto, Maggie Black, settembre 2000

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

16

Gli argomenti

scenza che hanno perduto. Dopo ildiploma, vengono incoraggiate a parteci-pare ad incontri, a sviluppare capacità dileadership, ed a rimandare il matrimoniofino a che non hanno raggiunto i 19 anni.Dato che serve anche il sostegno degliuomini, i ragazzi ed i mariti sono statiinvitati a partecipare ad incontri di grup-pi della solidarietà nell’ambito di un pro-gramma che coinvolge entrambi i sessi.

Favorire il benessere psicologico e l’assistenza d’emergenza

Molto spesso, l’unica soluzione che sioffre alle ragazze e donne che si trovanoin una situazione di forte tensione coniu-gale è la fuga. In paesi come il Bangladesh,l’Etiopia, l’India ed il Kenya, molte fuggia-sche finiscono nelle comunità urbanepovere ed anche nei bordelli. AlcuneONG locali che operano in questo campohanno iniziato a prestare aiuto a questeragazze e donne, ma i loro sforzi in gene-re sono circoscritti ai centri urbani.

Le ragazze che fuggono da un matri-monio infelice hanno bisogno di assisten-za d’emergenza, come ne hanno bisognoanche quelle che fuggono da genitori chele vogliono costringere a sposarsi controla loro volontà, o le vogliono punire peruna relazione che non ha la loro approva-zione. Ad esempio, in Kenya, un’intra-prendente donna masai aiuta questeragazze a trovare ospitalità nella scuola-collegio da lei creata nella città diKajiado. Spesso, il salvataggio delleragazze viene organizzato con l’aiuto dimadri disposte a correre il rischio.150

I gruppi delle comunità e quelli didonne offrono i migliori servizi, ma spes-so manca loro il sostegno delle istituzio-ni tradizionali, non hanno sufficientifinanziamenti, e possono essere costrettead operare di nascosto perché sottoattacco con l’accusa di distruggere i valo-ri culturali.151 Mentre le donne e le ragaz-ze che fuggono dalle violenze e dai mal-

trattamenti nei paesi industrializzatihanno accesso a centri di accoglienza,all’assistenza psicologica e ad altre formedi sostegno, servizi del genere sono rariin paesi come l’Etiopia, il Bangladesh o ilPakistan. Tuttavia, anche nel mondo invia di sviluppo esistono alcune organiz-zazioni che offrono accoglienza e aiutoalle donne in fuga da mariti violenti. Per

esempio, in Zimbabwe, l’ONG Musasaoffre assistenza psicologica, ospitalitàtemporanea, accompagnamento nellaricerca di un impiego ed aiuta le donne arendersi indipendenti.152

Naturalmente, molte ragazze non fug-gono da casa. Ma le ragazze e le giovaniche rimangono con il marito possonotrarre vantaggio dai contatti e dal soste-gno di altre donne, grazie ai gruppi loca-li di sostegno e alle altre iniziative.

Favorire il miglioramento della posizione economica

Il matrimonio precoce è strettamenteassociato alla povertà, e contribuisce acrearla. Alcuni interventi a favore delleadolescenti si sono concentrati sulmiglioramento della loro posizione eco-nomica, come modo per migliorare laloro situazione e consentire loro di averemaggiore controllo sulla propria vita,incluse le opzioni matrimoniali. Si sonocosì sviluppate attività di formazioneprofessionale, di accompagnamento delle

L'istruzione formale: le borse di studio per la scuola secondaria in Bangladesh

In Bangladesh, presupponendo che le ristrettezze economiche fossero la ragioneprincipale che spingeva i genitori a tenere a casa le ragazze, all'inizio degli anniNovanta è stato avviato un programma di borse di studio per la scuola secondariadestinate alle ragazze.

Alle studentesse venivano sovvenzionate le spese per le rette scolastiche ed i libri,mentre ai genitori veniva dato un indennizzo per la perdita del lavoro agricolo edomestico delle loro figlie. Inoltre, l'orario scolastico è stato organizzato in modo darendere più breve la giornata scolastica.

Uno dei risultati più impressionanti è stato l'improvviso aumento dell'età alla qualevenivano effettuati molti matrimoni, perché veniva chiesto ai genitori di firmare unimpegno a non far sposare le loro figlie prima dell'età di 18 anni. I genitori hannorisposto positivamente agli incentivi, anche perché sapevano che avendo un migliorlivello di istruzione le loro figlie sarebbero state in grado di trovare mariti con unamigliore posizione economica.

Fonte: Arends-Kuenning, Mary e Sajeda Amin: The Effects of Schooling Incentive Programs on Household Resource Allocation inBangladesh, Working Paper n. 133 della Divisione ricerca sulle politiche, Population Council, New York, 2000

L'istruzione non-formale: il programma egiziano "Nuovi Orizzonti"

In Egitto, molte ragazze delle zone rurali non hanno la possibilità di ricevereun'istruzione formale perché i loro genitori vogliono farle lavorare. Il programma "Nuoviorizzonti" è stato creato nel 1997 per dare a queste ragazze la possibilità di acquisireautostima, fiducia in sé stesse e metterle in grado di affrontare la vita.

Il programma, concepito da specialisti della didattica e da ONG locali, si articola in100 sessioni attentamente strutturate e miranti a fornire una serie di conoscenze utili perla vita e relative a diritti e responsabilità, igiene nutrizionale, salute, pronto soccorso,salute riproduttiva, adolescenza, matrimonio e violenza contro le donne. Gli educatorilocali utilizzano materiali e metodi didattici semplici che comprendono poster, canzoni,drammatizzazioni e dibattiti.

Le ragazze che partecipano al programma hanno accolto con entusiasmo la possibilitàdi apprendere a leggere, ed i loro genitori si sono convertiti a favore del progetto. Leidee sul rispettivo valore dei maschi e delle femmine hanno iniziato a cambiare, ed iltasso di scolarizzazione delle ragazze nella scuola primaria è aumentato. Hanno presoparte al programma quasi 15.000 ragazze, che poi hanno portato a casa le nuove ideeaiutando anche le loro madri a prendere coscienza dei propri diritti.

Fonte: CEDPA

Pakistan: coinvolgere i ragazzi

In Pakistan, un progetto innovativo punta sulla mobilitazione dei boy-scoutadolescenti a favore della promozione e tutela dei diritti dei minori, tra cui il diritto delleragazze all'istruzione, formidabile strumento di difesa contro il matrimonio precoce. Ilprogetto mira a stimolare gli adolescenti all'azione per promuovere e tutelare i dirittidegli altri, in particolare le bambine, favorendo la loro comprensione della responsabilitàsociale. Dopo aver ricevuto una formazione specifica, ogni adolescente raccoglie datipresso 10 famiglie del vicinato in merito alla salute, ai servizi igienici e alla situazionescolastica dei figli. In cambio, essi forniscono alle famiglie informazioni su vari temi,compresa l'importanza dell'istruzione per le bambine. Poi seguono nel tempo i progressidi ogni famiglia. Il progetto è nella fase pilota in una provincia. Se avrà successo, sispera che 10.000 boy-scout possano entrare in contatto con 100.000 famiglie e conoltre 500.000 persone.

Fonte: Innocenti Insight: Promoting Children's Participation in Democratic Decision-Making, Gerison Lansdown, Centro di RicercaInnocenti dell'UNICEF 2001

adolescenti sul mercato del lavoro, e si èfatto in modo che l’essere sposate nonfosse una condizione necessaria per avereaccesso a iniziative come il microcreditoo i circoli di risparmio.

In Bangladesh, l’ingresso delle giovanidonne nell’industria dell’abbigliamentoper l’esportazione ha fatto salire la stimanei loro confronti da parte delle famigliee dei potenziali mariti. Nonostante illungo orario e le dure condizioni di lavo-ro, grazie al reddito che portano a casa,la maggior parte delle lavoratrici dell’ab-bigliamento è in grado di negoziare unacerta autonomia all’interno della propriafamiglia, pur avendo la prospettiva disposarsi al momento opportuno. In segui-to, l’esperienza di autosufficienza finan-ziaria fatta darà loro maggiore fiducia insé stesse come mogli.153

In Egitto, un programma per le ragazzedella bidonville-discarica di Maqattam,alla periferia del Cairo, ha migliorato leloro prospettive di guadagno aiutandoleallo stesso tempo a resistere al matrimonioprecoce. La produzione di tappeti, il rici-claggio della carta, e i lavori di ricamosono alcune delle attività che consentonoalle ragazze di sottrarsi al rovistare nellaspazzatura e di acquisire un mestiere, unreddito e autostima. Per incoraggiarematrimoni ad età più mature fondati sulconsenso, alle ragazze che aspettano asposarsi fino ai 18 anni di età e che si spo-sano per loro libera volontà, viene offertala somma di E£ 500 (US$ 132,45).154

Al più vasto livello della società, l’au-mento del reddito familiare contribuiscealla riduzione del matrimonio precoce.Un migliore livello di vita mette a dispo-sizione risorse per l’istruzione delleragazze e riduce la necessità delle fami-glie di contare sul lavoro delle figlie.Promuovere le opportunità di impiegonelle occupazioni non servili aiuta anchea favorire l’istruzione delle ragazze e arimandare il matrimonio. Lo sviluppo distrutture delle comunità per la gestionedei servizi di base, come quelli sanitari,aiuta a mettere in discussione le pratichetradizionali per le donne. In Niger, peresempio, queste strutture sono state uti-lizzate come strumento per una campa-gna contro la mutilazione genitale ed ilmatrimonio precoce.

I cambiamenti giuridiciOgni anno, circa 40 milioni di nascite,

un terzo del totale mondiale, sfuggonoalla registrazione.155 Senza un certificatodi nascita, un minore non ha alcuna dife-sa contro le violazioni dei suoi diritti,definiti in base all’età. Nei paesi dove la

legge sul limite di età del matrimonioviene ignorata, l’inadeguatezza dei siste-mi di registrazione anagrafica rafforza ilmatrimonio precoce.

Allo stesso modo, migliaia di matri-moni non vengono registrati, privando ledonne dei loro diritti coniugali, tra cui ildiritto di proprietà. Dovrebbero essereincentivati programmi per promuovere laregistrazione delle nascite e dei matrimo-ni grazie all’intervento delle strutturedelle comunità e dei capi religiosi. Inalcune parti dell’Indonesia, ad esempio,la registrazione di un matrimonio èsubordinata alla prova che l’unione non èné forzata né poligama, ed alla partecipa-zione ad una sessione d’informazionesulla riproduzione.156

È necessaria da parte dei governi un’i-niziativa di revisione delle leggi consue-tudinarie e civili sul matrimonio alla lucedelle norme internazionali sui dirittiumani. Per esempio, dovrebbero essereabrogate le leggi che limitano l’accessodegli adolescenti a servizi come quelliper la salute riproduttiva.

Le leggi esistenti devono essere appli-cate, e si deve promuovere una culturadei diritti grazie all’adeguata formazionedi magistrati, legislatori e forze di polizia.

A livello internazionale, i Comitati siadella CEDAW che della CDI devonocontinuare a concentrare l’attenzione sul-l’età del matrimonio e sul consenso, edinsistere perché le leggi che proibisconoil matrimonio precoce vengano applica-te. Il tema del matrimonio precoce deveinoltre essere al centro dell’attenzionenel lavoro di prosieguo della quartaConferenza mondiale sulle donne, tenu-tasi a Pechino nel 1995, della Sessionespeciale sulle donne (Pechino+5) del2000, e nelle proposte internazionali diazione legale contro la violenza sulledonne. Gli interventi sul matrimonio pre-coce devono far parte dei Piani nazionalidi azione conseguenti agli impegniassunti nelle varie conferenze mondialidegli anni Novanta.

MobilitazioneIl matrimonio viene considerato un

argomento privato e persino delicato. Inmolte società dell’Asia e dell’Africa, par-lare di rapporti sessuali è tradizionalmen-te considerato improponibile, persino tramarito e moglie. Tuttavia, il cambiamen-to dei costumi e l’epidemia dell’HIVhanno iniziato ad erodere tabù comequesti. Gli adolescenti rivendicano il

Gli argomenti

17

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Ritardare il matrimonio in India

È in corso un ambizioso programma per incrementare il valore attribuito alle ragazze,aumentando quindi indirettamente l'età alla quale esse si sposano. I governi delRajasthan, del Karnataka e dell'Haryana hanno adottato un programma di incentivi per lefamiglie a basso reddito. Nell'Haryana, per esempio, alla nascita di una bambina vienedepositata una piccola somma (Rs 2.500, cioè US$ 78) in un conto di risparmio. All'età di18 anni, se è ancora nubile, la ragazza ha il diritto di incassare la somma di Rs 25.000accumulatasi nel frattempo.

Questo incentivo economico per mantenere in vita le bambine e per rimandarne ilmatrimonio è accompagnato da agevolazioni per la loro istruzione. L'intento è quello diincoraggiare i genitori a rimandare il matrimonio fino al diciottesimo anno di età dellafiglia, che così avrà anche una somma da usare come dote.

Fonte: The Uncharted Passage: Girls' Adolescence in the Developing World, Barbara S. Mensch, Judith Bruce, Margaret E. Greene,The Population Council, 1999

Legislazione e cambiamento a Sri Lanka

A Sri Lanka, dove tradizionalmente l'età del matrimonio è sempre stata bassa, adesso èin media di 25 anni. Il successo di questo paese nell'innalzare l'età alla quale ci si sposa èdovuto all'introduzione di una riforma legislativa che prevede che tutti i matrimonivengano registrati e che venga messo agli atti il consenso di entrambi gli sposi. Inoltre, itribunali dello Sri Lanka hanno dichiarato nulli i matrimoni non consensuali combinati daigenitori per conto dei figli. A sostegno di questa vasta iniziativa, che si rivolge a tutti gliabitanti del paese di qualunque religione essi siano, è stato invocato l'argomentogiuridico che la legge islamica sancisce l'importanza del consenso al matrimonio. Nellalegge islamica ci sono dei testi che affermano che l'autorità dei genitori sul matrimoniodella figlia non può completamente trascurare il benessere della bambina, e chericonoscono che è necessario anche il suo consenso. Gli effetti positivi di questa riformalegislativa sono stati corroborati da politiche sociali per la sanità e l'istruzione (cheprevedono la gratuità dell'istruzione dal ciclo primario fino al livello universitario),creando una dinamica di rapido declino della pratica del matrimonio precoce.

Fonte: Children, Law and Justice. A South Asian Perspective, Savitri Goonesekere, UNICEF, Sage Publications, New Delhi, ThousandOaks, Londra, 1998, p. 117 e 324

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

18

Gli argomenti

diritto di venire a conoscenza delle que-stioni più intime e di parlarne.

Creare un’atmosfera nella quale siapossibile affrontare tali argomenti,soprattutto nelle società rurali tradiziona-li e nei gruppi etnici dove il matrimonioprecoce è diffuso, costituisce una condi-zione preliminare essenziale per affrettar-ne la fine. È necessaria una mobilitazionea tutti i livelli, ma in particolar modo allivello delle famiglie e delle comunità, inmodo da influenzarne la mentalità. Ènecessario informare i leader religiosi ed icapi delle comunità sui vantaggi chematrimoni contratti in età più matureoffrono per le mogli, i mariti, le famigliee le comunità; ed è necessario acquisire ilsostegno di coloro che esercitano un’in-fluenza in quanto figure di riferimento,oltre che dei pubblici funzionari.

Per esempio, un’indagine realizzatadal gruppo di lavoro del Regno Unito sulmatrimonio precoce, ha rilevato che unadelle principali motivazioni dei genitorinel costringere le figlie al matrimonio erail desiderio di rafforzare la famiglia e diproteggere la propria cultura. In realtà,l’evidenza c’insegna che spesso avvieneproprio l’opposto, con famiglie che sidisintegrano e figli che si ribellano con-tro la cultura d’origine.157

Le campagne pubbliche di sensibiliz-zazione devono essere affiancate da atti-vità nelle scuole e nelle strutture sanita-rie. L’accento deve essere posto sull’esi-genza di tutelare e sostenere l’adolescen-za, in particolare consentendo alle ragaz-ze di non abbandonare gli studi. I gover-ni devono essere incoraggiati ad adottarepolitiche che promuovano matrimoni inetà meno precoci, tramite borse di stu-dio, riforme legali, politiche e programmia favore delle donne. Le iniziative permigliorare la partecipazione delle donnee delle ragazze alla vita civica e pubblica,e per dar loro parità di accesso alla for-mazione e alle opportunità occupaziona-

li servono a migliorare la loro posizione equindi a diminuire le probabilità di unmatrimonio precoce.

Le campagne nazionali possono assu-mere varie forme:● campagne a favore dell’innalzamento

del limite minimo di età per il matri-monio; o più concretamente, per farein modo che vengano applicati i mini-mi fissati dalla legge, in conformità conle raccomandazioni della Sessione spe-ciale delle Nazioni Unite sulle donne(Pechino+5) del 2000;

● promozione di un efficace sistema diregistrazione anagrafica di nascite,matrimoni e decessi;

● realizzazione di studi a livello localesulle implicazioni del matrimonio pre-coce con pubblicazione dei risultati;

● organizzazione di Giornate interna-zionali della donna, a fini di sensibi-lizzazione; con una mobilitazionedella società che coinvolga le reti didonne, i commentatori a livello nazio-nale, gli uomini politici ed i capi dellecomunità;

● collaborazione con i mezzi d’informa-zione per mettere l’accento sui dirittidelle donne, quali l’uguaglianza, l’ac-cesso all’istruzione, la libertà dallosfruttamento e dalla discriminazione;

● collaborazione con gli uomini perpromuovere un cambiamento dellamentalità.

Le organizzazioni internazionali, siaquelle intergovernative che le ONG,possono sostenere questi programmi dimobilitazione, e lo fanno, tramite finan-ziamenti e consulenza tecnica nei varicampi specialistici. Ma le iniziative diquesto tipo sono ancora relativamentepoche e ne servirebbero di più. È neces-sario che gli organismi della CDI e dellaCEDAW tengano sistematicamente sottoosservazione la pratica del matrimonioprecoce, in modo che altre organizzazio-ni che utilizzano le due convenzionicome riferimento per i loro programmied iniziative, possano avvalersi delle ana-lisi da essi svolte adoperandosi a favore diun cambiamento d’indirizzo delle politi-che e migliorando i loro stessi interventi.

Tuttavia, le esperienze fatte con altritemi delicati, come la mutilazione genita-le, ci hanno insegnato che il livello piùefficace a cui intervenire è quello locale.Gli interventi internazionali sono utilisoprattutto per coordinare, comparare esintetizzare le attività dei vari paesi, edanche per sviluppare le reti di contatti.Ma gli interventi di assistenza dall’ester-no devono essere fatti confluire nelle ini-ziative locali, ed è molto importanterispettare le sensibilità delle varie comu-nità. Infatti, un intervento pesante effet-tuato da estranei con culture e costumidifferenti, anche se della stessa naziona-lità, può risultare controproducente.

Burkina Faso: alla ricerca di un rifugio

Intorno a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, tre centri religiosi cattoliciaccolgono le ragazze che sono fuggite da un matrimonio precoce loro imposto. Molte diesse fuggono in condizioni pericolose: viaggiando per giorni per raggiungere i centri,nascondendosi sugli alberi durante il giorno e camminando di notte. La loro situazione ècritica, sia dal punto di vista economico che psicologico. In genere vengono ripudiatedalle famiglie e quindi si trovano prive di qualunque sostegno morale o economico; e lereligiose talvolta le sollecitano ad entrare negli ordini che le hanno accolte. Puksata,un'ONG locale del Burkina Faso, collabora con questi centri per insegnare un mestierealle ragazze, e fa da intermediario tra le famiglie e le ragazze.

Da: Ouattara, Mariam, Purna Sen e Marilyn Thomson (1998), Forced Marriage, Forced Sex: the Perils of Childhood for Girls,Gender and Development, vol. 6, n. 3, Oxfam

NECESSITÀ DI RICERCA SUL PROBLEMA▼

Sussiste attualmente una grave caren-za di dati su tutti i vari aspetti del matri-monio precoce. Come sottolineato inquesto Digest, le esistenti fonti d’informa-zione hanno preso in esame il problemadal punto di vista delle tendenze demo-grafiche, della fertilità e dei risultati del-l’istruzione. Ci sono ancora pochissimistudi che esaminino il fenomeno dal

punto di vista dei diritti umani, analiz-zandone le tendenze o le ripercussionisulle mogli, sui mariti, sulle famiglie osulla società in generale. A tale carenza sideve porre rimedio con urgenza, poiché idati devono servire da base per le politi-che, i programmi ed un’efficace mobilita-zione. È possibile che i genitori, unavolta messi a conoscenza di informazioni

e dati come quelli raccolti dal gruppo dilavoro del Regno Unito sopra citato,comincino a guardare al matrimonio pre-coce con occhi diversi.

I dati demografici esistenti possonoessere disaggregati ed utilizzati in mododa ricavarne maggiori informazioni sullaprevalenza della pratica. Però sononecessari anche studi specifici che ne

analizzino le tendenze, la portata, leripercussioni e le soluzioni più efficaci.Vi sono motivi di ritenere che il numerodei matrimoni precoci registrati sia solouna parte di quelli che in realtà vengonocontratti nelle zone in cui la pratica è dif-fusa, specialmente per i minori di 14 anniche sono praticamente invisibili nellenormali statistiche. Vi sono inoltre moti-vi di ritenere che la pratica sia in aumen-to, in contrasto con la tendenza globale,tra le popolazioni soggette a situazioni digrave crisi. Sono necessari altri indicato-ri da usare nelle rilevazioni statistichestandard, e le esistenti metodologie diricerca devono essere oggetto di unaverifica della loro utilità nel registraredati significativi.

Potrebbero anche rivelarsi necessarienuove metodologie che consentano alleONG di raggiungere le comunità rurali ele comunità in crisi, al fine di condurredelle ricerche qualitative su scala ridottaalle quali far partecipare le popolazionilocali, compresi gli adolescenti. In parti-colare, c’è l’esigenza di porre rimedio allamancanza di dati sulle ripercussioni psi-cosociali del matrimonio precoce suiminori, sui suoi effetti sulla società ingenerale e sulle sue conseguenze politi-che ed economiche. Altri aspetti delmatrimonio precoce che richiedono unapprofondimento della ricerca sono:● La prevalenza, soprattutto fra i sotto-

gruppi le cui caratteristiche matrimo-niali si confondono nell’insieme dei

dati nazionali, separando i dati per etàe sesso.

● I fattori sociali ed economici che deter-minano l’età del matrimonio, in parti-colare quelli che ne provocano l’innal-zamento. Per identificare tali fattori cisi potrà avvalere di studi comparati suicasi nei quali il matrimonio precoce èin declino invece che in crescita.

● La valutazione delle ripercussioni delmatrimonio precoce: le conseguenzepsicosociali sui giovani coniugi, glieffetti sociali ed economici sulle fami-glie e sulla società.

● Il matrimonio precoce in situazioni digrave crisi dovuta a guerre, AIDS,estrema povertà urbana e rurale, e tra iprofughi e le popolazioni in fuga.

Gli argomenti

19

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Il matrimonio precoce delle adole-scenti e degli adolescenti impedisce l’at-tuazione ed il godimento di pratica-mente tutti i loro diritti. L’imposizionedi un coniuge ad un bambino o un ado-lescente che in nessun modo è prontoalla vita matrimoniale, lo priva dellalibertà, dell’opportunità di sviluppare lapropria personalità e di altri diritti,compresi quelli alla salute ed al benes-sere, all’istruzione e alla partecipazione

alla vita civica. Il matrimonio precocevanifica il significato della tutela deiminori, che costituisce l’essenza dellaConvenzione sui diritti dell’infanzia. Senon verranno adottate misure per farfronte al problema, esso continuerà adessere un grande ostacolo per l’attuazio-ne dei diritti umani.

Questo Digest ha solo l’intento dioffrire un punto di partenza, attirandol’attenzione su di una pratica che negli

ultimi decenni è rimasta esclusa dagliinterventi degli attivisti per i diritti delledonne e dei bambini. La speranza è chequesto studio serva a stimolare una cam-pagna di prevenzione del matrimonioprecoce, ponendo fine alla silenziosadisperazione di milioni di ragazze inmolti paesi di tutto il mondo, aprendoloro nuove prospettive e contribuendoal moltiplicarsi di politiche, programmie mobilitazioni.

CONCLUSIONI▼

Il matrimonio precoce costituisce unagrave minaccia per il benessere di un minore.Anche se la pratica riguarda sia le femmineche i maschi, nel caso delle spose bambine ilmatrimonio ad un’età troppo giovane mette arepentaglio i diritti più fondamentali: quelloalla vita e quello allo sviluppo personale. Ilmatrimonio precoce nega alle ragazze qua-lunque opportunità di gestire la propria vitasessuale, o di decidere il numero ed ilmomento delle gravidanze, e la distanza tral’una e l’altra. Tali violazioni dei diritti posso-no essere eliminate solo con l’attuazione dellaparità tra i sessi, sia all’interno che all’esternodel matrimonio.

In alcuni paesi in via di sviluppo, la metà opiù di tutte le donne si sposa o stringe un’u-nione prima di compiere i 18 anni; ed il 70per cento o più lo fa entro i 20 anni. C’è per-sino una rilevante percentuale che si sposaprima dei 15 anni.1 Ed in genere, il matrimo-nio precoce si accompagna alla maternità pre-coce. In molti paesi in via di sviluppo, almenoil 20 per cento delle donne, e in alcuni anchecirca il 50 per cento, ha avuto il primo figlioentro i 18 anni.2

La buona notizia è che l’età del matrimo-nio sembra essere in crescita: in Asia ed inAfrica settentrionale più rapidamente chealtrove. Per esempio, secondo dati pubblicatinel 1997, in otto paesi asiatici il 57 per centodelle donne tra i 40 ed i 44 anni d’età si erasposato prima dei 20 anni, mentre per ledonne tra 20 e 24 anni la percentuale si eraridotta al 37 per cento. Nell’Africa settentrio-nale le rispettive cifre erano del 66 e del 34per cento. Nell’Africa subsahariana, dove laprevalenza del matrimonio di adolescentirimane elevata, le rispettive cifre erano del 73e del 59 per cento.3

La cattiva notizia è che queste statistichepossono celare la sopravvivenza del matrimo-nio precoce in alcune zone, oppure pressodeterminati gruppi della popolazione.Sembra inoltre che il fenomeno sia in aumen-to presso le popolazioni soggette a situazionidi estrema tensione: durante i conflitti armati,come risposta all’epidemia dell’AIDS, oppurenella più estrema povertà.

All’UNFPA noi riteniamo che il concettodi “popolazione” comprenda qualcosa di piùche non i numeri e le statistiche: una popola-zione è fatta di persone. È quindi necessarioaiutare le giovani donne a sviluppare le pro-prie potenzialità, consentendo loro l’accessoall’istruzione, all’assistenza per la salute ripro-duttiva e pari opportunità nel lavoro. È neces-sario coinvolgere gli uomini in programmivolti ad incoraggiare comportamenti respon-

sabili da parte dei mariti: per esempio, pren-dere le decisioni di comune accordo con ilconiuge e sostenere la moglie nelle sue scelte.Si tratta, in sostanza, di una questione di giu-stizia e di parità tra i sessi.4

Il matrimonio precocemantiene in vita le disuguaglianze

L’imposizione del matrimonio ad una gio-vane coppia pone bruscamente fine alla loroinfanzia o adolescenza, ed espone la giovanemoglie a gravi rischi per la salute, dovuti aidanni fisici provocati dalla gravidanza e dalparto precoce. Inoltre, le ripercussioni delmatrimonio e della gravidanza precoci sifanno sentire anche sui figli: i nati da madrigiovani sono soggetti a livelli di morbilità emortalità molto superiori alla media.

Ogni anno, circa 15 milioni di giovanimadri tra i 15 ed i 19 anni partoriscono,generando così oltre il 10 per cento di tutti inuovi nati nel mondo.5 Le gestanti di età da10 a 14 anni hanno 5 volte più probabilità dimorire durante la gravidanza o il parto rispet-to alle donne di 20-24 anni;6 mentre le pro-babilità per le ragazze tra i 15 ed i 19 annisono il doppio.7 Molte di queste morti, senon la maggior parte di esse, si verificanonelle unioni coniugali.

Nel 1990, i leader del mondo riuniti nelVertice mondiale per l’infanzia, hanno presol’impegno di ridurre della metà il tasso dimortalità delle madri entro il 2000, tasso cheallora era situato intorno alle 500.000 mortil’anno. Ma, nonostante quest’impegno, sistima che le donne che attualmente muoionoogni anno in seguito alla gravidanza o alparto siano ben 585.000.8 Le ragioni di questasituazione sono complesse, ma senza dubbiovi rientrano la posizione delle donne nellasocietà, lo svantaggio economico cui sonosoggette e la diffusa mancanza di rispetto peri loro diritti umani fondamentali.9

Per una ragazza, oltre a mettere in perico-lo il suo diritto alla stessa vita, il matrimonioprecoce segna quasi inevitabilmente la finedegli studi scolastici. Le sue opportunità disviluppo e di crescita individuale vengonocosì soffocate, e le sue potenzialità di diven-tare una persona adulta autonoma, informatae consapevole ne risultano gravemente com-promesse. Inoltre, una ragazza può essereesposta all’oppressione e alla violenza (sessua-le e non) all’interno dell’unione coniugale, main genere non ha alcun modo di dare voce allasua protesta.

Affrontare la sfidaVerso l’uguaglianza tra i sessi nel matrimonio

Il matrimonio dovrebbe essere una sceltavolontaria per entrambi i partner. L’uguaglianzaè semplicemente impossibile quando manca lapossibilità di scelta. Le scelte che corrispondo-no al miglior interesse della coppia in generevengono compiute con la maturità che siaccompagna all’età. L’aumento dell’età del matri-monio aiuta sia gli uomini che le donne ad avererelazioni coniugali più soddisfacenti ed armo-niose, oltre che a ridurre il periodo riproduttivodella ragazza e la sua vulnerabilità alle gravidan-ze a rischio. Allo stesso tempo, è necessario aiu-tare l’adolescenza: i ragazzi dei due sessi hannobisogno di acquisire le capacità necessarie peraffrontare la vita e per proteggersi nel difficilepassaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Il diritto di compiere delle scelte in meritoalla propria salute riproduttiva è particolar-mente importante nell’istituzione del matri-monio. È un diritto che viene condiviso daiconiugi, un diritto che talvolta viene contesta-to dalla tradizione o che viene rivendicato daaltri. Il matrimonio precoce ostacola grave-mente l’adeguato esercizio di questo diritto.

Per far fronte al fenomeno del matrimo-nio precoce sono necessari alcuni interventistrategici.

Migliorare i datiNonostante che il matrimonio precoce sia un

tema che desta molta preoccupazione, le infor-mazioni concrete sulla prevalenza o sulle riper-cussioni sono troppo scarse. Di conseguenza, leprime esigenze da soddisfare nell’affrontare ilproblema sono l’analisi e la comprensione delfenomeno. A queste faranno seguito una mobili-tazione ed una programmazione più efficaci.

Un’importante strategia deve essere quelladi migliorare la raccolta dei dati. Gli interven-ti devono essere fondati su di una profondaconoscenza del problema, perciò un primopasso essenziale consiste nell’assicurare che gliesistenti programmi di raccolta dati, che sianogestiti dai governi nazionali, dalle organizza-zioni internazionali o dalle ONG, venganosensibilizzati al problema del matrimonio pre-coce. Dovranno essere incoraggiati a fornireinformazioni complete sulla condizione coniu-gale dei bambini e dei giovani, disaggregandoi dati per età e sesso. Dati completi del generesono essenziali per realizzare progressi signifi-cativi nella comprensione dei rischi connessi almatrimonio precoce e alle sue dinamiche.

Cambiare le leggiLa situazione giuridica relativa al matri-

VERSO LA PARITÀ TRA I SESSI NEL MATRIMONIODott. Nafis Sadik, Direttore generale, UNFPA

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

20

Forum

monio precoce è complessa. Il matrimonio èregolato dalla legge in tutti i paesi, ma la legi-slazione nazionale può non avere nessun rap-porto con l’età alla quale in pratica i genitoripossono e fanno sposare i loro bambini.10

Cambiare le leggi è comunque una strate-gia importante. Di per sé, una legge può avereun effetto molto limitato; ma lo stesso pro-cesso di esame e riforma legislativi, insiemealla mobilitazione, è un passo essenziale indirezione di un cambiamento durevole. Peresempio, è importante che i governi rivedanooppure applichino le leggi sull’età minima peril matrimonio. Ciò significa anche effettuareuna seria valutazione delle usanze matrimo-niali consuetudinarie che contravvengonoalle norme vigenti. Troppo spesso, per esem-pio, le pratiche tradizionali lesive per la salu-te vengono tollerate nonostante l’esistenza dileggi che le proibiscono. Le leggi devonoessere riconsiderate ed applicate nell’interessedei diritti e della salute dei giovani.

Il punto di riferimento internazionale ècostituito da due fondamentali trattati suidiritti umani: la Convenzione sui diritti del-l’infanzia (CDI), ratificata da 191 governi, e laConvenzione sull’eliminazione di ogni formadi discriminazione contro le donne(CEDAW), ratificata dai governi di 165 paesi.

Tutti i paesi che hanno ratificato questi trat-tati hanno l’obbligo di modificare conforme-mente le proprie leggi. Inoltre, i paesi chehanno adottato i Programmi d’azione decisi inoccasione del Vertice mondiale per l’infanziadel 1990, della Conferenza internazionale sullapopolazione e lo sviluppo (1994) e della quartaConferenza mondiale sulle donne (1995), sonotenuti (anche se non ne hanno l’obbligo) adallineare le proprie leggi con quegli accordi.11

La Conferenza internazionale sulla popo-lazione e lo sviluppo (ICDP), per esempio, haproclamato il diritto delle coppie e degli indi-vidui di “prendere decisioni in merito allariproduzione senza subire discriminazioni,coercizioni e violenza, come affermano i testidei diritti umani.”12

Cambiare la mentalitàCambiare la mentalità è la strategia che sta

alla base di tutti gli altri sforzi per porre finealla pratica del matrimonio precoce. Dei pro-gressi reali saranno possibili con l’adozione ela promozione di iniziative volte a cambiare lamentalità in merito ai rispettivi ruoli dei ragaz-zi e delle ragazze, in generale, e sulla praticadel matrimonio precoce in particolare. Ciòsignifica che le società devono riconsiderare itradizionali ruoli dei due sessi. Il matrimonio èun tema delicato, ma gli interventi su altrequestioni delicate, come l’educazione alla pre-venzione dell’AIDS, offrono modelli di azionee indicano strategie praticabili per arrivareall’incremento dell’età del matrimonio.

Per esempio, negli sforzi per modificare lamentalità, è importante assicurare il coinvolgi-mento delle figure dei “tutori sociali”, quali ileader religiosi, i politici ed i genitori: quelliche di fatto prendono le decisioni. Chi si occu-

pa della concezione dei programmi deve rispet-tare e collaborare con questi adulti influenti, dicui è necessario comprendere e tenere in consi-derazione le preoccupazioni, alla ricerca di areedi consenso sugli obiettivi generali.13

Promuovere l’istruzioneIn tutte le regioni, le ragazze che ricevono

un livello inferiore d’istruzione hanno mag-giori probabilità di sposarsi troppo giovani.Secondo una ricerca della metà degli anniNovanta, per esempio, in Zambia solo il 44per cento delle donne tra i 20 ed i 24 annisposatesi prima dei 20 anni aveva terminatogli studi scolastici primari; a fronte dell’ 83per cento di coloro che si erano sposate a 20anni ed oltre. Una situazione simile era statariscontrata anche in altri paesi, come ilKenya, l’Indonesia, il Perù ed il Marocco.14

Risulta evidente che la promozione dell’i-struzione è una strategia che può avere profon-di effetti sulla pratica del matrimonio precoce.Le ragazze che vanno a scuola diventanodonne istruite, e a loro volta contribuiscono intermini umani ed economici allo sviluppo dellasocietà in un modo che va molto oltre la lorocapacità di fare figli e mandare avanti la casa. Isistemi scolastici possono e devono essereadattati rendendoli più rispondenti alle esigen-ze delle ragazze e alle preoccupazioni dellefamiglie per la sicurezza delle loro figlie.

L’esperienza mostra che è possibile affer-mare alcuni dei più importanti concetti relati-vi alla sessualità e alla riproduzione senzasuscitare controversie. Tra questi, ci sono ilrispetto per gli altri, l’autostima, l’importanzadi rimandare la prima gravidanza, e la capa-cità di resistere alle pressioni dei pari.15

Gli effetti a lungo termine di una simile“educazione della popolazione” non sono statistudiati, ma ci sono indicazioni del fatto chepossa risultare efficace nel determinarne i com-portamenti. Per esempio, in Cina, in alcuniprogetti pilota nelle scuole, è stato osservatoche in seguito alla partecipazione ad iniziativedi educazione della popolazione, gli studentiche avevano accettato di rimandare il matri-monio mantenevano fede al loro impegno.16

L’istruzione scolastica è importante anchecome modo nel quale i ragazzi possonoapprendere il rispetto per i diritti delle lorocoetanee, e possono sviluppare una mentalitàcostruttiva che determinerà i loro comporta-menti durante tutta la vita. C’è ancora moltoda imparare su come influenzare la mentalitàdei ragazzi, per aiutarli a diventare giovaniuomini responsabili e sani. Le istituzioni diricerca devono unire le forze con il settoredell’istruzione per ovviare a questa carenza.

Un partenariato per il cambiamentoInfine, la formazione di collaborazioni è

una strategia che consente di aumentare lepossibilità di successo nel far fronte alproblema del matrimonio precoce. Porre finealla pratica richiede la mobilitazione di risorsea tutti i livelli, nel contesto di una strutturacoordinata e fondata sulla cooperazione. Tutti

i soggetti coinvolti hanno un ruolo da svolge-re: le famiglie, le comunità, gli addetti allasanità, i servizi dell’istruzione, i capi religiosi,i governi locali e nazionali, e le organizzazio-ni internazionali. Le ONG possono essere unapreziosa fonte di insegnamenti tratti dalla loroesperienza sul campo, ed offrire la possibilitàdi avviare nuove iniziative. I mezzi d’informa-zione hanno un ruolo decisivo da svolgere, nelcambiare la mentalità e nel diffondere la con-sapevolezza. Possono fornire argomenti con-tro il matrimonio precoce, sensibilizzareriguardo alle potenzialità delle ragazze e delledonne, e presentare modelli positivi. È impor-tante che gli adolescenti siano coinvolti nellaconcezione, attuazione e verifica dei program-mi che si rivolgono a loro.17

ConclusioniNel mio paese, il Pakistan, le ragazze ven-

gono ancora fatte sposare molto presto emolte di loro iniziano ad avere figli quandosono ancora adolescenti. Questo rappresentauna minaccia per la loro salute e per la lorovita: la mortalità materna è ancora a livelliintollerabili ed è il principale pericolo per ledonne più giovani.

Il matrimonio precoce costituisce un fortedisincentivo per le loro opportunità formative,una minaccia per la loro salute riproduttiva, edè molto rischioso sia per le madri che per iloro figli poiché le ragazze adolescenti nonsono fisicamente, mentalmente ed emozional-mente preparate per essere madri. Il nostroobiettivo comune deve essere quello di rende-re la pratica inaccettabile in senso sia socialeche legale, per gli uomini e per le donne; e dipromuovere interventi per migliorare lo svi-luppo fisico e mentale delle giovani e dei gio-vani, nonché i loro diritti umani in generale.

Vogliamo un mondo in cui le coppie sianolibere di fare le proprie scelte con maturità edi aspettare a sposarsi fino a che siano pronteper farlo. Lavorando insieme per cambiare lamentalità e le leggi, per migliorare la raccoltadei dati e per promuovere l’istruzione, que-st’obiettivo può essere raggiunto.

1 UNFPA Early sexual unions can undermine well-being,(www.unfpa.org/modules/intercenter/hopes/early.htm).

2 Ibid.3 UNFPA (1997), State of the World Population.4 UNFPA (2000), Population Issues Briefing Kit.5 UNFPA (1997), Relazione annuale.6 UNFPA (2000), op. cit.7 UNFPA (1997), Relazione annuale.8 UNICEF (1996), The Progress of Nations.9 Progress Report on follow-up to the World Summit for Children,

Sessione annuale del Consiglio esecutivo dell’UNICEF(2000), E/ICEF/2000/11, par. 28.

10 UNFPA (1997), State of the World Population.11 UNFPA (1997), UNFPA and Adolescents,

(www.unfpa.org/icpd/round%26meetings/ny_adole-scent/reports/adoles.htm).

12 Rapporto sulla Conferenza internazionale sulla popolazio-ne e lo sviluppo: A/Conf.171/13: Report of the ICPD(94/10/18).

13 UNFPA (1997), UNFPA and Adolescents, op. cit14 UNFPA (1997), State of the Worls Population.15 Sikes, O.J., Palacio, J. e Kerr, B., Key Non-Controversial

Concepts of Population Education, in International Review ofEducation, vol. 39, nn. 1-2, marzo 1993, Istituto UNE-SCO per l’Istruzione, Amburgo.

16 UNFPA (1997), UNFPA and Adolescents, op. cit.17 Ibid.

Forum

21

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

22

Contatti

Questa sezione contiene infor-mazioni su alcune delle princi-pali organizzazioni intergover-

native e ONG internazionali e regio-nali attive in campi correlati al matri-monio precoce. Lo scopo è quello difornire indicazioni utili a mettersi incontatto con altri tipi di organizzazio-ni, in particolare ONG nazionali elocali, organizzazioni professionali edelle comunità, istituzioni accade-miche ed enti degli Stati, che svolgo-no un lavoro attinente al problemadel matrimonio precoce e/o alla salu-te degli adolescenti, l’istruzione (for-male, non formale e professionale) ela difesa dei diritti umani L’elenconon pretende di essere completo, e leorganizzazioni sono presentate senzaun particolare criterio gerarchico.

LE NAZIONI UNITE E LE LOROAGENZIE SPECIALIZZATE

United Nations Children’s Fund (UNICEF)(Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia)3 UN PlazaNew YorkNY 10017USATel.: +1 212 326 7000Fax: +1 212 888 7465E-mail: [email protected]

AttivitàCome indicato dal suo mandato, eispirandosi alla Convenzione sui dirittidell’infanzia (CDI) e alla Convenzionesull’eliminazione di ogni forma didiscriminazione contro le donne(CEDAW), l’UNICEF promuove laparità di diritti dei bambini e delledonne, con programmi di intervento edi difesa dei diritti a livellointernazionale, regionale, nazionale elocale. Collabora con altreorganizzazioni governative e nongovernative per aiutare le giovanidonne a gestire meglio la propria vitae a migliorare le loro possibilità diaccesso all’assistenza sanitaria eall’istruzione. L’UNICEF è ancheaffiliato al Gruppo interagenzia SafeMotherhood (vedi Reti Internazionali e Regionali)Sito Web: www.unicef.org

United Nations DevelopmentFund for Women (UNIFEM)(Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne)

304 East 45th Street, 15th floorNew York NY 10017USATel.: +1 212 906 6400Fax: +1 212 906 6705E-mail: [email protected]

AttivitàL’UNIFEM ha fatto dei diritti delledonne il punto focale della propriaprogrammazione miranteall’emancipazione delle donne. Alcunedelle strategie adottate a sostegno deidiritti delle donne sono: rafforzare lecapacità delle organizzazioni nazionalie regionali delle donne, migliorarel’accesso e l’impiego da parte delledonne del sistema internazionale deidiritti umani, e promuoverel’inserimento del tema in tutte leattività del sistema delle Nazioni Unite.Sito Web: www.unifem.undp.org

United Nations DevelopmentProgramme (UNDP)(Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo)1 UN PlazaNew YorkNY 10017USATel.: +1 212 906 5558Fax: +1 212 906 5001

AttivitàL’UNDP opera con i governi dei paesiin via di sviluppo per promuoverepolitiche che tutelino i diritti deipoveri, in particolar modo delledonne, aiutandoli ad accedere aiservizi finanziari, sociali e legali. Nelcontesto del suo contributo allaCampagna interagenzia delleNazioni Unite sui diritti umani delledonne, l’Ufficio regionale dell’UNDPper l’America Latina ed i Caraibi(RBLAC) ha creato un sito Webcontenente materiali informativi diagenzie affiliate compresi i vari ufficinazionali dello stesso UNDP.Sito Web: www.undp.orgSito Web (RBLAC):www.undp.org/rblac/gender

United Nations PopulationFund (UNFPA)(Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione)220 East 42 StreetNew York NY 10017USATel.: +1 212 297 5020

Fax: +1 212 557 6416Contattare: Oscar J. Sikes E-mail: [email protected]

AttivitàL’UNFPA opera in tre principali areeprogrammatiche: salute riproduttiva,pianificazione familiare e salutesessuale, e strategie per lapopolazione e lo sviluppo. È membrodel Gruppo interagenzia SafeMotherhood (vedi Reti Internazionalie Regionali). L’UNFPA dà il propriosostegno ad iniziative diemancipazione delle donne,compresa l’istruzione universale perle ragazze e le donne. L’UNFPA sifonda sull’idea che la promozione delbenessere dei bambini, e soprattuttodelle bambine, sia di per sé unodegli obiettivi dello sviluppo.Sito Web: www.unfpa.org

World Health Organization(WHO)(Organizzazione mondiale della sanità - OMS)CH-1211 Ginevra 27SvizzeraTel.: +41 22 791 2718Fax: +41 22 791 4881E-mail: [email protected]

AttivitàL’OMS ha quattro funzioni principali:fornire orientamenti globali nelcampo della sanità; fissare normemondiali per la salute; cooperare coni governi al rafforzamento deiprogrammi sanitari nazionali; edelaborare e diffondere adeguatetecnologie, informazioni e norme perla salute. L’OMS collabora conl’UNICEF nell’iniziativa BabyFriendly che promuove e difendel’allattamento naturale, ed è inoltremembro del Gruppo interagenziaSafe Motherhhod (vedi RetiInternazionali e Regionali).Sito Web: www.who.ch

United Nations Educational,Scientific and CulturalOrganization (UNESCO)(Organizzazione delle Nazioni Uniteper l’istruzione, la scienza e la cultura)7 Place de Fontenoy75007 ParigiFranciaTel.: +33 1 45 68 1813Fax: +33 1 45 68 5626/28Contattare: Koto KannoE-mail: [email protected]

AttivitàL’UNESCO effettua attività di ricerca,di formazione, di cooperazionetecnica e scambio di informazioni peradempiere al suo mandato dipromozione della collaborazione trale nazioni attraverso l’istruzione, lascienza, la cultura e lacomunicazione. L’organizzazioneattribuisce particolare priorità allapromozione dell’istruzione per leragazze in Africa.Sito Web: www.unesco.org

United Nations Division for the Advancement of Women (DAW)(Divisione delle Nazioni Unite per il progresso delle donne)2 UN Plaza, DC2-12th FloorNew York NY 10017 USAFax: +1 212 963 3463E-mail: [email protected]

AttivitàLa DAW effettua ricerche, concepisceopzioni politiche e fornisce servizi diconsulenza per le politiche suirapporti tra i sessi, al fine diincrementare la partecipazione delledonne nei paesi in via di sviluppo. LaDivisione pubblica inoltre ricerche edati sulle donne e su temi legati airapporti tra i sessi, ed opera in strettacollaborazione con organizzazioniintergovernative e non governative.Assiste la Commissione sullacondizione delle donne (CSW) ed ilComitato per l’eliminazione di ogniforma di discriminazione neiconfronti delle donne (CEDAW) neicompiti previsti dal loro mandato.Sito Web:www.un.org/womenwatch/daw

United Nations High Commissioner for Human Rights (UNHCHR)(Alto commissariato delle NazioniUnite per i diritti dell’uomo)OHCHR-UNOGCH - 1211 Ginevra 10 SvizzeraTel.: +41 22 917 9000Fax: +41 22 917 9016E-mail: [email protected]

AttivitàL’Ufficio dell’Alto commissariato delleNazioni Unite per i diritti dell’uomosvolge un ruolo guida sulle

tematiche dei diritti umani,promuove la cooperazioneinternazionale per i diritti dell’uomo,compie interventi preventivi a favoredei diritti umani e realizza attività edoperazioni sul campo.Sito Web: www.unhchr.ch

United Nations Population Division(Divisione delle Nazioni Unite per la popolazione)Dipartimento degli affari economici e sociali Nazioni Unite2 UN Plaza, Room DC2-1950New York NY 10017USATel.: +1 212 963 3179Fax: +1 212 963 2147

AttivitàLa Divisione della popolazione mettea disposizione della comunitàinternazionale informazioni sullapopolazione e lo sviluppo aggiornatee scientificamente obiettive. Fornisceorientamenti su tali temiall’Assemblea generale delle NazioniUnite, al Consiglio economico esociale e alla Commissione sullapopolazione e lo sviluppo. LaDivisione compie regolarmente studisulle tendenze, le stime, le proiezionie le politiche demografiche e sullarelazione tra popolazione e sviluppo.Sito Web: www.un.org/esa/population/unpop.htm

United Nations EconomicCommission for Asia and the Pacific (ESCAP)(Commissione economica delleNazioni Unite per l’Asia ed il Pacifico)Population and Rural and UrbanDevelopment Division (PRUDD)United Nations BuildingRajdamnern AvenueBangkok TailandiaTel.: +66 2 288 1512Fax: +66 2 288 1009E-mail: [email protected]

AttivitàLa Divisione per la popolazione e losviluppo rurale ed urbanodell’ESCAP pubblica trimestralmentel’Asia-Pacific Population Journal, chesi occupa delle implicazioni politichee programmatiche della ricercademografica nella regione

dell’ESCAP. Questa pubblicazioneprofessionale referenziata contienearticoli, studi e note che coprono unavasta gamma di argomenti legatialla popolazione che possonointeressare i lettori della regione Asiae Pacifico.Sito Web:www.unescap.org/pop/journal

ALTRE AGENZIE DELLE NAZIONI UNITE

Il lavoro di una serie di altre agenziedelle Nazioni Unite ha pertinenzacon i vari aspetti del problema delmatrimonio precoce, compresal’Organizzazione internazionale dellavoro (OIL), il Programma congiuntodelle Nazioni Unite sull’AIDS(UNAIDS), e l’Alto commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati(UNHCR). Per ottenere informazionisu queste organizzazioni, è possibileconsultare i seguenti siti Web:ILO: www.ilo.orgUNAIDS: www.unaids.orgUNHCR: www.unhcr.ch

ALTRE ORGANIZZAZIONIINTERGOVERNATIVE

Pan American HealthOrganization (PAHO)(Organizzazione panamericana della sanità)525 23rd Street, NWWashington DC 20037 USATel.: +1 202 9743458 Fax: +1 202 9743143E-mail: [email protected]

AttivitàLa PAHO, ufficio regionale dell’OMSin America Latina e nei Caraibi,lavora a stretto contatto con leorganizzazioni di base e nazionali di10 paesi della regione sul problemadella salute delle donne e dellebambine. A livello locale, si occupadella creazione di reti coordinatedelle comunità, delle quali fannoparte il sistema sanitario e quellogiuridico, le chiese, le ONG, e leassociazioni locali. A livellonazionale, si dedica al rafforzamentodelle capacità istituzionali epromuove l’adozione di politiche enorme legislative.Sito Web: www.paho.org

Contatti

23

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

24

Contatti

The World Bank(Banca mondiale)1818 H Street NWWashington DC 20433USATel.: +1 202 477 2256Fax: +1 202 522 3234E-mail: [email protected]

AttivitàLa Banca mondiale è la maggiorefonte mondiale di finanziamenti allosviluppo, con quasi 16 miliardi didollari di prestiti erogatiannualmente. Tra le aree dicooperazione programmatica:l’HIV/AIDS, la riduzione dellapovertà, i diritti umani, l’istruzionedelle adolescenti, la sanità,l’alimentazione e la popolazione. LaBanca mondiale è anche membrodel Gruppo interagenzia SafeMotherhood (vedi Reti Internazionalie Regionali).Sito Web: www.worldbank.org

RETI INTERNAZIONALI E REGIONALI

Forum on Marriage and the Rights of Women and Girls(Forum sul matrimonio ed i dirittidelle donne e delle bambine)c/o Susan RamsayCHANGE106 Hatton Square16 Baldwins GardensLondon EC1N 7RJRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7430 0692E-mail: [email protected] Forum:[email protected]

AttivitàFondato nel 1998, il Forum è l’unicarete di agenzie internazionali e diONG che attualmente si occupa inmodo specifico del tema delmatrimonio precoce o forzato. Il Forumconsidera il matrimonio un ambito nelquale le donne e le ragazze hannodiritti inalienabili. Mira a migliorare lacomprensione del fenomeno e dellesue conseguenze, e a convogliare leattività contro la pratica. Promuove idiritti delle donne e delle ragazze,compresi i diritti sociali, riproduttivi epolitici, i diritti alla piena eredità ed ildiritto di decidere se sposarsi oppureno. I membri del Forum si scambianoinformazioni relative a modelli di

pratiche esemplari e conduconoinsieme attività di mobilitazione perpromuovere l’affermazione di questidiritti.

The Inter-African Committee(IAC) on Traditional PracticesAffecting the Health of Women and Children(Comitato interafricano sulle pratichetradizionali lesive della salute delle donne e dei bambini)c/o Economic Commission for AfricaP.O.Box 3001Addis Abeba EtiopiaTel.: +251 1 51 58 26Fax: +251 1 51 22 33E-mail: [email protected]

AttivitàL’IAC si adopera a favoredell’eliminazione delle pratichetradizionali lesive, come lamutilazione genitale femminile,tramite reti di contatto, seminari emobilitazione.Sito Web: www.iac-ciaf.ch

The Safe Motherhood Inter-Agency Group(Gruppo interagenzia per la maternità sicura)Secretariat: Family Care International588 Broadway, Suite 503New York NY 10012USATel.: +1 212 941 5300Fax: +1 212 941 5563E-mail: [email protected]

AttivitàIl Gruppo interagenzia comprendel’UNFPA, l’UNICEF, la Confederazioneinternazionale delle ostetriche, laFederazione internazionale dellaginecologia e dell’ostetricia, laFederazione internazionale dellaprocreazione pianificata, il Consigliodella popolazione, la rete SafeMotherhood del Nepal, la Bancamondiale e l’OMS. Mira a contribuireal miglioramento della sopravvivenzae del benessere delle madri e deineonati promuovendo e appoggiandointerventi economicamente efficacinel mondo in via di sviluppo tramite ilsostegno alle politiche e la diffusionedelle migliori pratiche e di altreinformazioni.Sito Web: www.safemotherhood.org

Women in Law and Development in Africa (WILDAF)(Le donne nella legge e lo sviluppo in Africa)2nd Floor Zambia House Box 4622 Harare Zimbabwe Tel.: +263 4 751189 / 752105 Fax: +263 4 781886E-mail: [email protected]

AttivitàLa WILDAF promuove e sostienestrategie che mettono in relazionelegge e sviluppo con l’aumento dellapartecipazione e dell’influenza delledonne a livello di comunità,nazionale e internazionale. Creaoccasioni di contatto tramite seminarie incontri, produce pubblicazioni tracui un bollettino trimestrale, effettuainiziative di formazione e prestaassistenza tecnica per la formazionedelle capacità e partecipa ad azionidi rivendicazione dei diritti e dipressione politica a livello regionalee internazionale.Sito Web: www.wildaf.org.zw

Women Living Under MuslimLaws (WLUML)Femmes sous lois musulmanes(Donne nella legge mussulmana)International solidarity network/Réseau international de solidaritéBoîte postale 2334790 GrabelsMontpellierFrancia

AttivitàWLUML è una rete internazionale disolidarietà tra donne che opera sia alivello di base che a livello nazionalenel mondo mussulmano perdiffondere informazioni, conoscenze,contatti e dati. Nei 16 anni dalla suacreazione, il WLUML ha coordinatoed incoraggiato le iniziative delledonne nei paesi mussulmani, voltead analizzare la propria situazioneed a formulare strategie possibili peril cambiamento.

Working Groups on Girls(WGGs)(Gruppo di lavoro sulle adolescenti)c/o UNICEF 3 UN PlazaNew York

NY 10017USATel.: +1 212 824 394Fax: +1 212 824 6482E-mail: [email protected]

AttivitàIl Gruppo di lavoro sulle adolescentiriunisce più di 80 ONG internazionalie nazionali attive a livello di base inoltre 100 paesi. Le loro iniziativehanno tre obiettivi principali: creareuna rete internazionale di ONG dibase per difendere i diritti delleadolescenti; promuovere il ruolodelle ragazze come agenti delcambiamento nelle loro vite,famiglie, comunità e società, ericordare ai governi i loro impegninei confronti dei minori.Sito Web: www.girlsrights.org

ONG INTERNAZIONALI E REGIONALI

Anti-Slavery InternationalThomas Clarkson HouseThe StableyardBroomgrove RoadLondon SW9 9TLRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7501 8920Fax: +44 (0) 20 7738 4110E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

AttivitàL’Internazionale contro la schiavitùha un programma completo diraccolta di informazioni, pressionepolitica e sostegno e difesa dei diritti,in collaborazione con organizzazioniaffiliate in tutto il mondo su temiquali il lavoro minorile ed il traffico ela schiavitù di uomini, donne ebambini. Il sito Web contiene ancheun’esauriente elenco di collegamentiad altre istituzioni attive in questosettore.Sito Web: www.antislavery.org

Center for Reproductive Law and Policy (CRLP)(Centro per la legge e le politiche riproduttive)120 Wall Street New York NY 10005 USATel.: +1 917 637-3600Fax: +1 917 637-3666E-mail: [email protected]

AttivitàIl Centro per la legge e le politicheriproduttive (CRLP) èun’organizzazione che si batte alivello giuridico e delle politiche per idiritti riproduttivi delle donne. Iprogrammi nazionali edinternazionali del CRLP in ambitogiuridico, di analisi politica, diricerca giuridica e di educazione delpubblico mirano ad ottenereuguaglianza per le donne nellasocietà e l’accesso ad adeguatiservizi sanitari per tutte le donne. IlProgramma internazionale del CRLPsi svolge in collaborazione con variecomunità di tutto il mondo perpromuovere leggi e politiche chegarantiscano questi diritti.Sito Web: www.crlp.org

Center for Women’s Global Leadership(Centro per la leadership globaledelle donne)Rutgers, State University of New Jersey 160 Ryders Lane New Brunswick,NJ 08901 USATel.: +1 732 932 8782 Fax: +1 732 932 1180E-mail: [email protected]

AttivitàIl Centro promuove un ruolo dileadership delle donne nella difesadei loro diritti umani e della giustiziasociale in tutto il mondo, tramitesessioni di leadership globale delledonne, attività di pianificazionestrategica, campagne dimobilitazione internazionale,monitoraggio delle Nazioni Unite,iniziative globali per l’istruzione,pubblicazioni ed un proprio centro didocumentazione.Sito Web: www.cwgl.rutgers.edu

Centre for Development andPopulation Activities (CEDPA)(Centro per lo sviluppo e le attività demografiche)1400 16th Street NWSuite 100Washington DC 20036USATel.: +1 202 667 1142Fax: +1 202 332 4496

AttivitàIn collaborazione con partner di 128

paesi in tutto il mondo, il CEDPAfornisce assistenza ai programmi perla salute riproduttiva, ai progetti dialfabetizzazione delle donne e delleadolescenti e ai programmi diemancipazione economica. Ilprogramma Better Life Options sioccupa delle esigenze delleadolescenti nell’accessoall’istruzione, ad informazioni eservizi per la salute riproduttiva, edalla formazione professionale.L’annuale seminario del CEDPA per ileader dei giovani dell’Africa, Asia,America Latina ed Europa orientale,tratta di argomenti quali l’approccioda pari a pari, il rapporto tra i sessi,l’educazione alla vita familiare e losviluppo di reti di contatti.Sito Web: www.cedpa.org

CHANGE: Non-consensual sex in marriage programme(NCSM) (CHANGE: Programma per i rapportisessuali non consensuali nel matrimonio)P.O. Box 18333London EC1N 7XGRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7430 0692Fax: +44 (0) 20 7430 0254E-mail: [email protected]

AttivitàQuesto programma su scalamondiale, basato presso CHANGE,mira al superamento della diffusariluttanza a rispettare i diritti delladonna nell’unione coniugale. Ilprogramma intende sostenere,informare ed agevolare interventivolti a rafforzare l’autodeterminazionedelle donne nel gestire il propriocorpo nei rapporti con il coniuge. Ilsito Web contiene informazionisull’inchiesta globale sul matrimonioeffettuata nell’ambito del programma.Sito Web: www.ncsm.net

Empowering Widows in Development(Emancipazione delle vedove nello sviluppo)36 Faroe RoadLondon W14 0EPRegno UnitoTel/Fax: +44 (0) 20 7603 9733E-mail: [email protected]

AttivitàEmpowering Widows inDevelopment è stata fondata nel 1996

Contatti

25

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

per creare consapevolezza ecomprensione dei problemi dellevedove nei paesi in via di sviluppo eper assistere le ONG nazionali cheaiutano le vedove a difendere i lorodiritti. Opera in partenariato conONG nazionali ed internazionali econ organizzazioni intergovernative,mantenendo viva l’attenzione sullasituazione delle vedove bambine edei figli delle vedove.Sito Web: www.oneworld.org/empoweringwidows

Family Care International (FCI)588 Broadway, Suite 503New York NY 10012USATel.: +1 212 941 5300Fax: +1 212 941 5563E-mail: [email protected]

AttivitàL’Internazionale di assistenza allafamiglia si occupa di urgentiquestioni sanitarie, compresa lasalute sessuale e riproduttiva.Collabora con governi, ONG edagenzie internazionali in programmidi assistenza tecnica in Africa, Asiaed America Latina e promuovel’affermazione dei diritti in tutto ilmondo. L’organizzazione funge dasegreteria per il Gruppo interagenziaSafe Motherhood (vedi RetiInternazionali e Regionali).Sito Web: www.familycareintl.org

Alan Guttmacher Institute 120 Wall StreetNew YorkNY 10005USATel.: +1 212-248-1111Fax: +1 212-248-1951E-mail: [email protected]

AttivitàLa missione dell’Istituto AlanGuttmacher è tutelare le scelteriproduttive di tutte le donne e uomininegli Stati Uniti e in tutto il mondo. Isuoi progetti e le sue attività nazionalied internazionali mirano al sostegnodei diritti e della salute sessuale eriproduttiva; alla promozione dellaprevenzione delle gravidanzeindesiderate; alla promozione digravidanze e parti sicuri;all’acquisizione di un solido sostegnoper i genitori; e alla promozionedell’eguaglianza tra i sessi.Sito Web: www.agi-usa.org

membro del Gruppo interagenziaSafe Motherhood (vedi RetiInternazionali e Regionali).Sito Web: www.ippf.org

International Women’s RightsAction Watch (IWRAW)(Osservatorio internazionale sulle azioni per i diritti delle donne)Hubert H. Humphrey Institute of PublicAffairs at the University of Minnesota301 19th Avenue SouthMinneapolis MN 55455USATel.: + 1 612 625 5093Fax: + 1 612 624 0068E-mail: [email protected]

AttivitàL’IWRAW è una rete internazionaledi attività, di ricercatori e diorganizzazioni che si occupano delladifesa dei diritti umani delle donne.È assistita da un centro di risorse e dicomunicazione basato pressol’Istituto Humphrey dei pubblici affaridell’Università del Minnesota.Questo centro mette a disposizioneassistenza tecnica e risorse di ricercaper progetti a favore dei diritti umanidelle donne, quali riformelegislative, sostegno di specifichepolitiche e sorveglianza del rispettoda parte dei governi dei trattatiinternazionali sui diritti umani, e inparticolare della CEDAW.Sito Web: www.igc.org/iwraw

International Women’s RightsAction Watch Asia Pacific(IWRAW-AP)(Osservatorio internazionale sulleazioni per i diritti delle donne in Asiae Pacifico)2nd Floor, Block F, Anjung Felda, Jalan Maktab, Off Jalan Semarak 54000 Kuala Lumpur Malesia Tel.: +60 3 291 3292 Fax: +60 3 298 4203E-mail: [email protected]

Attivitàl’IWRAW-AP è un programma dicollaborazione per facilitare emonitorare l’attuazione dellaConvenzione sull’eliminazione di ogniforma di discriminazione contro ledonne, con progetti in 13 paesi asiatici.Sito Web:www.womenasia.com/iwraw

International Center forResearch on Women (ICRW)(Centro internazionale di ricercasulle donne )1717 Massachusetts Avenue, NW,Suite 302Washington DC 20036USATel.: +1 202 797 0007Fax: +1 202 797 0020E-mail: [email protected]

AttivitàIl Centro raccoglie informazioni efornisce assistenza tecnica sul ruoloproduttivo e riproduttivo delle donne,la posizione che esse hanno nellagerarchia della famiglia, il loro ruolodi leadership nella società, e il modoin cui gestiscono le risorse ambientali.Difende i loro interessi presso governie organizzazioni multilaterali, riunisceesperti, e porta avanti programmiattivi di pubblicazione e diinformazione per promuovere i diritti ele opportunità delle donne, soprattuttonei paesi in via di sviluppo e intransizione. Il Centro sta attualmentesvolgendo un programma di ricerca incollaborazione con quattro istituti diricerca indiani sulle ragazze e iragazzi adolescenti, sposati e non, incittà e nelle zone rurali.Sito Web: www.icrw.org

International PlannedParenthood Federation (IPPF)(Federazione internazionale per laprocreazione pianificata)Regent’s College Inner Circle,Regent’s Park London NW1 4NSRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7487 7900Fax: +44 (0) 20 7487 7950E-mail: [email protected]

AttivitàL’IPPF è la maggiore organizzazionenon governativa del mondo cheopera nel campo dei diritti e dellasalute sessuale e riproduttiva, inclusala pianificazione familiare, attraversooltre 150 associazioni per laPianificazione familiare di tutto ilmondo. L’IPPF mira a promuovere ea difendere il diritto delle donne,degli uomini e dei giovani adulti didecidere il numero e la frequenzadelle gravidanze, ed il diritto almassimo livello possibile di salutesessuale e riproduttiva. È anche un

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

26

Contatti

Population Council(Consiglio per la popolazione)New York Headquarters Population Council One Dag Hammarskjold Plaza New York NY 10017 USA Tel.: +1 212 339-0500 Fax: +1 212 755-6052 E-mail: [email protected]

AttivitàIl Consiglio si dedica alla ricerca sudi una vasta gamma di problemidella popolazione: studi demografici,ricerca, assistenza tecnica e sviluppodi nuovi contraccettivi. Inoltre,contribuisce al miglioramento dellecapacità analitiche dei ricercatoridella salute riproduttiva e dellademografia nei paesi in via disviluppo tramite sovvenzioni, borsedi studio e sostegno nei confronti deicentri di ricerca. Il Consiglio per lapopolazione è particolarmenteattento ai temi della saluteriproduttiva e del benessere delmiliardo di adolescenti esistente nelmondo in via di sviluppo.Sito Web: www.popcouncil.org

Save the Children Fund (UK)17 Grove LaneLondon SE5 8RDRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7703 5400Fax: +44 (0) 20 7703 2278E-mail: [email protected]: [email protected]

AttivitàIl Fondo Save the Children è attivo in70 paesi, effettua ricerca sui problemidei minori, sostiene progetti cheriguardano i bambini e le lorofamiglie, e si adopera a favore di uncambiamento a vantaggio deibambini sia nel Regno Unito cheall’estero. Save the Children è affiliatoall’Alleanza internazionale Save theChildren, ed è stato uno dei membrifondatori del Forum sul matrimonio edi diritti delle donne e delle adolescenti(vedi Reti Internazionali e Regionali).Sito Web:www.savethechildren.org.uk

Sisterhood is Global Institute(SIGI)1200 Atwater, Suite 2Montreal QC

Canada H3Z 1X4Tel.: +1 514 846 9366Fax: +1 514 846 9066E-mail: [email protected]

AttivitàL’Istituto è una ONG internazionalededita al sostegno e alla promozionedei diritti delle donne. Ha affiliati in 70paesi ed una rete di oltre 1.300persone ed organizzazioni in tutto ilmondo. Opera a favoredell’emancipazione delle donne edello sviluppo di leadership attraversol’educazione sui diritti umani.Sito Web: www.sigi.org

Womankind WorldwideViking House3rd Floor5-11 Worship StreetLondon EC2A 2BHRegno UnitoTel.: +44 (0) 20 7588 6096Fax: +44 (0) 20 7588 6101E-mail: [email protected]

AttivitàWomankind Worldwide sostieneprogrammi di base in Africa eAmerica Latina in campi quali lasanità e le relazioni tra i sessiall’interno della famiglia, violenzacontro le donne, produzione di redditoe microcredito. Sostiene anche la reteWestern Cape in Sudafrica. Sito Web: www.womankind.org.uk

ALTRE RISORSE SU INTERNET

AVIVAwww.aviva.orgAVIVA mette a disposizione deigruppi di donne spazio per inseriregratuitamente un riferimento al lorosito Web, al fine di promuovere losviluppo di contatti in tutto il mondo.

CRIN - Child RightsInformation Networkwww.crin.orgLa Rete di informazione sui diritti deiminori è una rete mondiale diorganizzazioni che si scambianoinformazioni sui diritti dei bambini alloscopo di promuovere l’applicazionedella Convenzione sui dirittidell’infanzia e di migliorare le politichee le pratiche. Il sito Web contieneriferimenti bibliografici, banche dati,un calendario di eventi e collegamentia siti che si occupano di infanzia.

Fondation du Present (FdP)www.fdp.orgLa Fondazione del presente finanziae gestisce il forum GENDER-AIDS,dedicato alle relazioni tra i sessi inriferimento all’HIV/AIDS. Il forum puòessere visitato all’indirizzowww.hivnet.ch:8000/topics/gender-aids. I contributi possono essereinviati a [email protected].

The Global ReproductiveHealth Forum South Asiawww.hsph.harvard.edu/grhf/SAsia/forumsIl sito Web del Forum globale sullasalute riproduttiva nell’Asiameridionale, di Harvard, offreaccesso agli ultimi risultati dellaricerca delle organizzazioni e delleuniversità dell’Asia meridionale, conbibliografie commentate, elenchi diorganizzazioni ed altre risorse, oltread un sito di discussione. I temitrattati comprendono il matrimoniodei bambini e la dote.

Human Rights Webwww.hrweb.orgLa Rete dei diritti umani contiene unaestesa serie di risorse sui diritti umani,compresi newsgroups, mailing lists ecollegamenti con organizzazioniinternazionali, regionali e nazionaliche operano in questo campo.

Project Dianadiana.law.yale.eduUn archivio internazionale didocumentazione giuridica sui dirittiumani, gestito dalla Yale LawSchool sotto la guida del Centro peri diritti umani internazionali OrvilleH. Schell, Jr.

Qweb Sweden: A Women’sEmpowerment Basewww.qweb.kvinnoforum.seUna rete di comunicazione globaleper lo scambio di conoscenze,esperienze ed idee sulla salute delledonne e di studi sulle relazioni uomo-donna. Tra i temi trattati: la società ela salute delle donne, gli adolescentie la tratta di donne e ragazze.

Contatti

27

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

28

Riferimenti bibliografici

Nota sui dati: Le fonti comprendono dati sul matrimonio pubblicatidal Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economici esociali, in particolare il diagramma murale World MarriagePatterns 2000 [Il Matrimonio nel mondo], e l’opera The World’sWomen [Il mondo delle donne], un volume di tendenze e statistichepubblicato nel 1990, nel 1995 e nel 2000. Anche un altro murale,Reproductive Rights 2000 [Il diritto alla riproduzione nel 2000],pubblicato congiuntamente dalla Fondazione Internazionale dellaProcreazione Pianificata (IPPF) e dall’Osservatorio Internazionaledei Diritti delle Donne (IWRAW) è stato un’utile fonte di dati sinte-tizzati, come lo sono state anche le Indagini demografiche e sani-tarie realizzate su specifici paesi. Tuttavia, alcuni studi su singolipaesi o su scala più ridotta forniscono cifre che talvolta non sem-brano corrispondere alle indicazioni delle compilazioni di sintesi:per esempio in merito all’età media del matrimonio in un determi-nato paese. Considerando l’importanza delle informazioni chevengono offerte da questi studi di scala più ridotta, non sono statifatti tentativi di “correggere” i dati o di riconciliare artificialmenteeventuali discrepanze nelle statistiche. Esiste quindi la possibilitàche i dati presentati nella presente pubblicazione contenganoqualche lieve discordanza.

1 Saxena, Shobha (1999), ‘Who Cares for Child Marriages?’Pioneer, 29/1/99: www.hsph.harvard.edu/grhf/Sasia/forums/childmar

2 Assani, Aliou (2000), Etude sur les mariages précoces et gros-sesses précoces au Burkina-Faso, Cameroun, Gambie, Liberia,Niger et Tchad, UNICEF WCARO, Abidjan.

3 World Bank (1999), Albania: Filling the Vulnerability Gap. Bancamondiale, Washington DC.

4 Nair, Janaki (1995), ‘Prohibited Marriage: State Protection andChild Wife’, contribuzione a Indian Sociology, gennaio-dicem-bre 1995.

5 Macfarlane, Alan (1986) Marriage and Love in England: Modesof Reproduction 1300-1840, Oxford, Basil Blackwell Ltd.

6 Adlakha, Arjun, Mohamed Ayad, e Sushil Kumar (1991) ‘TheRole of Nuptuality in Fertility Decline: A Comparative Analysis’.In Proceedings of the Demographic and Health Surveys WorldConference, Washington DC, 1991, vol. 2. Columbia, Maryland:IRD/Macro International, citato in Westoff, Charles, F., Ann K.Blanc e Laura Nyblade (1994) ‘Marriage and Entry intoParenthood’, DHS Comparative Studies n. 10, Calverton,Maryland: Macro International Inc.

7 UNICEF (1990), ‘Safe Motherhood’, Consiglio esecutivodell’UNICEF, E/ICEF/1990/L.13, New York, UNICEF; anche varitesti dell’OMS e dell’IPPF.

8 Alan Guttmacher Institute, Risks and Realities of EarlyChildbearing Worldwide (1997) New York.

9 Mensch, Barbara S., Judith Bruce, Margaret Greene (1998) TheUncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, Figura 9, p 71, The Population Council, New York.

10 UNICEF (1995) ‘UNICEF Strategies in Basic Education’, Consiglioesecutivo dell’UNICEF, E/ICEF/1995/16, 7 aprile 1995.

11 Jones, Gavin (1997), ‘Population Dynamics and Their Impact onAdolescents in the ESCAP Region’, in Asia-Pacific PopulationJournal, vol. 12, n. 3.

12 ‘Final Report on National Baseline Survey of Positive andHarmful Traditional Practices Affecting Women and Girls inNigeria’ (1998), Centro per la ricerca sulle politiche sociali e lepari opportunità, Università di Obafemi Awolowo, Ile-Ife.

13 Barton, Tom and Alfred Mutiti (1998) ‘Northern UgandaPsychosocial Needs Assessment Report’, Repubblicadell’Uganda e UNICEF; ‘AIDS Orphans’ (2000) Scheda informa-tiva sull’emergenza AIDS, UNICEF ESARO, Nairobi.

14 Black, Maggie (1993) Girls and Women: A UNICEF DevelopmentPriority, UNICEF, New York.

15 Somerset, Carron (2000) Early Marriage: Whose Right toChoose? Forum sul matrimonio e i diritti delle donne e dellebambine, Londra.

16 Mensch, Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998),The Uncharted Passage: Girls’ adolescence in the developingworld, The Population Council, New York.

17 “Too Many Teen Brides”, in The Progress of Nations 1998, UNI-CEF, New York.

18 Kabir, R (1998), Adolescent Girls in Bangladesh, UNICEF Dhaka.

19 ‘Though Illegal, Child Marriage is Popular in Parts of India’ arti-colo di John F. Burns, New York Times Report, 11 maggio 1998.

20 Riferito da The Independent (9/1/1999), citato in Somerset,Carron (2000) Early Marriage: Whose Right to Choose? Forumsul matrimonio e i diritti delle donne e delle bambine, Londra.

21 ‘Final Report on National Baseline Survey of Positive andHarmful Traditional Practices Affecting Women and Girls inNigeria’ (1998), Centro per la ricerca sulle politiche sociali e lepari opportunità, Università di Obafemi Awolowo, Ile-Ife.

22 Westoff, Charles F. (1992) Age at Marriage, Age at First Birth, andFertility in Africa, World Bank Technical Paper n. 169, Bancamondiale, Washington DC.

23 Alan Guttmacher Institute (1998) Into a New World: YoungWomen’s Sexual and Reproductive Lives, New York.

24 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali.

25 Statistiche di varie fonti delle Nazioni Unite citate in un Incontrodei Punti di Contatto per le relazioni uomo-donna dell’UNICEFWCARO, febbraio 1998.

26 Bledsoe, Caroline H. e Barney Cohen, curatori (1993), SocialDynamics of Adolescent Fertility in Sub-Saharan Africa,National Academy Press, Washington DC.

27 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali.

28 Nazioni Unite 1991; citato in De Silva, W. Indralal (1997) TheIreland of Asia, Trends in Marriage Timing in Sri Lanka, Asia-Pacific Population Journal, vol. 12, n. 2.

29 Learning from Experience, SCF UK, www.savethechildren.org.uk/development/lfe/girlsrights.pdf

30 ‘Demographers Appeal for Solution to Early Marriage and EarlyChildbearing’ in China Population Today 1991, ottobre; 8(5): 3-4.

31 UNICEF Amman (1995) ‘Ending Gender Disparities in the ArabWorld: a Profile on the Situation of Girls in the Region’.

32 El-Hamamsy, Laila Shukry (1994) Early Marriage andReproduction in Two Egyptian Villages, The PopulationCouncil/UNFPA, New York.

33 Westoff, Charles, F., Ann K. Blanc e Laura Nyblade (1994),‘Marriage and Entry into Parenthood’, DHS ComparativeStudies n. 10, Calverton, M.D.: Macro International Inc.

34 Indagini demografiche e sanitarie, CESDEM: Poblacion ySociedad, Anno III, n. 17, settembre-ottobre 1997.

35 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali.

36 Deprivation and discrimination: Children of Minorities (1995),Innocenti Insights, UNICEF/ICDC, Firenze.

37 The Status of Women in Macedonia (1999), UNDP.38 Young People in Changing Societies [I giovani nelle società in

trasformazione] (2000), Rapporto di Monitoraggio Regionale n. 7,Progetto MONEE per l’Europa centrale ed orientale, la CSI ed ipaesi del Baltico, UNICEF/IRC, Firenze.

39 Indagine demografica e sanitaria nella Repubblica delKirghizistan, 1997, Istituto di ricerca di ostetricia e pediatria,Bishkek City, Repubblica del Kirghizistan e Macro InternationalInc., Calverton, MD, USA.

40 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali.

41 Boyden, Jo con UNESCO (1993), Families: Celebration and hopein a world of change, Gaia Books, Regno Unito.

42 Stone, Lawrence (1977) The Family, Sex and Marriage inEngland 1500-1840, Londra, Weidenfeld and Nicolson.

43 Rawson, Beryl, curatore, (1991), Marriage, Divorce, and Childrenin Ancient Rome, Clarendon Press, Oxford.

44 Caldwell, John C. (1982), Theory of Fertility Decline, Populationand Social Structure: Advances in Historical Demography,Academic Press, Londra.

45 Macfarlane, Alan (1986), Marriage and Love in England: Modesof Reproduction 1300-1840, Oxford, Basil Blackwell Ltd.

46 Rwezaura, Bart (1994) ‘The Changing Context of Sub-SaharanAfrica’ in Philip Alston (a c. di) The Best Interests of the Child,Clarendon Press, Oxford.

47 ‘Early Marriage in Selected Villages in Giza governorate’. Studiorealizzato dal Ministero egiziano degli affari sociali, con il soste-gno dell’UNICEF Egitto, 1999.

48 Kabir, R (1998) Adolescent Girls in Bangladesh, UNICEF Dhaka.49 ‘Final Report on National Baseline Survey of Positive and

Harmful Traditional Practices Affecting Women and Girls in

Nigeria’ (1998), Centro per la ricerca sulle politiche sociali e lepari opportunità, Università di Obafemi Awolowo, Ile-Ife.

50 Assani, Aliou (2000), Etude sur les mariages précoces et grosses-ses précoces au Burkina-Faso, Cameroun, Gambie, Liberia,Niger et Tchad, UNICEF WCARO, Abidjan.

51 ‘AIDS Orphans’ (2000), scheda informativa sull’emergenzaHIV/AIDS, UNICEF ESARO, Nairobi.

52 Black, Maggie (2000) Growing Up Alone: the Hidden Cost ofPoverty, UNICEF Regno Unito.

53 World Vision International (1996), ‘The Effects of Armed Conflicton Girls’, contribuzione preparata per ‘The Impact of ArmedConflict on Children’, rapporto di Graça Macel, esperto delSegretariato generale delle Nazioni Unite. Vedi anche: Black,Maggie (1998) ‘Girls and War: An Extra Vulnerability’, in Peopleand the Planet, vol. 7, n. 3, Londra.

54 Clearing a Path for Girls (1998), Rapporto delle ONG sui pro-gressi successivi alla quarta Conferenza mondiale sulle donne,Pechino. Gruppo di lavoro delle ONG sulle adolescenti, NewYork e Ginevra.

55 Pourzand, Niloufar (2000), UNICEF Kabul, comunicazione per-sonale.

56 Owen, M (1996) A World of Widows, Zed Books, Londra; ancheKabir, R (1998) Adolescent Girls in Bangladesh, UNICEF Dhaka.

57 Caldwell, John C. e Pat Caldwell (1977), ‘Role of Marital SexualAbstinence in Determining Fertility: A Study of the Yoruba inNigeria’, Journal of Population Studies, vol. 31, 1.

58 The Scars of Death: Children Abducted by the Lord’s ResistanceArmy in Uganda (1997), Rapporto di Human Rights Watch eAmnesty International.

59 Stockman, Lorne e Catherine Barnes with Mohamed HamusSheikh Mohamed, (1997), ‘Minority Children of Somalia’, in War:The Impact on Minority and Indigenous Children, MinorityRights Group, Regno Unito.

60 Richard, J. e P.S.S. Sundar Rao (1999), The Timing of Marriage,Christian Medical College, Vellore, India.

61 Muthengi, Alice, Kenya Tackles Wife Beaters, servizio giornali-stico della BBC, http://news.bbc.co.uk, 3 novembre 2000.

62 “Report of the Pakistan Commission on the Status of Women”,governo del Pakistan, 1989; citato in: Taylor, Debbie (1993),Servile Marriage: A Definition, a Survey, and the Start of aCampaign for Change, Anti-Slavery International, Londra.

63 Caldwell, John C., (1982), Theory of Fertility Decline, Populationand Social Structure: Advances in Historical Demography,Academic Press, Londra.

64 Caldwell, John C., (1982), Theory of Fertility Decline, Populationand Social Structure: Advances in Historical Demography,Academic Press, Londra.

65 ‘A Choice by Right: The Report of the Working Group on ForcedMarriage’ (2000), governo del Regno Unito, Ministero degli inter-ni; www.homeoffice.gov.uk

66 Caldwell, John C., (1982), Theory of Fertility Decline, Populationand Social Structure: Advances in Historical Demography,Academic Press, Londra.

67 Centro per il diritto e le politiche per la salute e la riproduzione(CRLP) e Gruppo di ricerca donne e legge in Senegal (GRE-FELS) (1999), ‘Les femmes à travers le monde: lois et politiquesqui influencent leur vie reproductive, l’Afrique francophone’.New York.

68 Concluding Observations of the Committee on the Rights of theChild: Suriname. (28/06/2000). CRC/C/15/Add.130.

69 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali

70 Reproductive Rights 2000 Wallchart, Fondazione internazionaleper la procreazione pianificata (IPPF) e Osservatorio internazio-nale sulle azioni per i diritti delle donne (IWRAW), Minnesota.

71 World Marriage Patterns 2000 Wallchart, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e sociali.

72 Whitehead, Judy (1995), ‘Modernizing the MotherhoodArchetype: Public Health Models and the Child Marriage Act of1929’, Contributions to Indian Sociology, 29 (1-2).

73 ‘Crime in India 1996, 1997 and 1998’, Ufficio statistico nazionale perla criminalità, Ministero degli interni, sito web: www.hsph.har-vard.edu/grhf/Sasia/resources/childmar/statistics.html

74 Newsletter IAC n. 15, dicembre 1993. citato in Somerset, Carron(2000), Early Marriage: Whose Right to Choose? Forum sul matri-monio e i diritti delle donne e delle bambine, Londra.

75 Centro delle Nazioni Unite per i diritti umani (1995), ‘Harmful

Traditional Practices Affecting the Health of Women andChildren’, scheda n. 23. Ginevra.

76 Reproductive Rights 2000 Wallchart, Fondazione internazionaleper la procreazione pianificata (IPPF) e Osservatorio internazio-nale sulle azioni per i diritti delle donne (IWRAW), Minnesota.

77 Farooq, Omer (1993), ‘Why Arabs Marry Hyderabadi Girls’ inThe Child’s Rights Bulletin, vol. IV n. 4-5, ottobre-dicembre 1993,Child Labour Action Network (CLAN), New Delhi.

78 Berhane-Selassie, Tsehai (1993) ‘Early Marriage in Ethiopia’,rapporto al Comitato interafricano sulle pratiche tradizionalidannose per la salute delle donne e dei bambini, Addis Abeba.

79 Citato in Implementation Handbook for the Convention on theRights of the Child, UNICEF, 1998, New York-Ginevra, p. 11.

80 Citato in Implementation Handbook for the Convention on theRights of the Child, UNICEF, 1998, New York-Ginevra, p. 11

81 Questi organismi internazionali sono: la prima Convenzioneregionale sui diritti dei bambini; la Carta africana sui diritti ed ilbenessere del bambino (art. 21) del 1990;il Comitato per i dirittidell’infanzia (CRC/C/58, pp 27-28, para 97, 1996); il rapporto delGruppo di lavoro sulle pratiche tradizionali dannose per la salu-te delle donne e dei minori, del 1986; la Sottocommissione sullaprevenzione della discriminazione e la protezione delle mino-ranze istituita dalla Commissione per i diritti umani; il governonigeriano nel suo Rapporto iniziale sulla Convenzione per idiritti dell’infanzia; ed il governo nigeriano nel suo Rapporto del1996 per la Sottocommissione sulla prevenzione della discimi-nazione e la protezione delle minoranze, istituita dallaCommissione per i diritti umani.

82 Newsetter Change (2000), Programma per i rapporti sessualinon consensuali nel matrimonio (NCSM), Londra.

83 Osservazioni conclusive del Comitato sui diritti dell’infanzia;Algeria; CRC/C/15/Add.76, 18 giugno 1997.

84 Africa occidentale: Assani, Aliou (2000), Etude sur les mariagesprécoces et grossesses précoces au Burkina-Faso, Cameroun,Gambie, Liberia, Niger et Tchad, UNICEF WCARO, Abidjan;Romania: Women’s Rights in Romania: A Shadow Report, Centroper le leggi e le politiche per la riproduzione e Società per l’ana-lisi femminista (AnA), Bucarest; altri paesi: Bruce, Judith (2000),‘Married Adolescent Girls: Numerous but Unknown’, interventopresentato a Pechino+5. Population Council.

85 Ayres, B. Drummond (2000), ‘Marriage Advised in Some YouthPregnancies’, articolo pubblicato sul New York Times, 9 settem-bre, 2000.

86 UNICEF Santo Domingo, Repubblica Dominicana, comunicazio-ne personale, ottobre 2000.

87 “Report of the Pakistan Commission on the Status of Women“,governo del Pakistan, 1989; citato in: Taylor, Debbie (1993),Servile Marriage: A Definition, a Survey, and the Start of aCampaign for Change, Anti-Slavery International, Londra.

88 Taylor, Debbie (1993), Servile Marriage: A Definition, a Survey,and the Start of a Campaign for Change, Anti-SlaveryInternational, Londra.

89 Mama, A (1989), The Hidden Struggle, Unità di ricerca sullerazze e l’alloggio a Londra, citato in: Taylor, Debbie (1993),Servile Marriage: A Definition, a Survey, and the Start of aCampaign for Change, Anti-Slavery International, Londra.

90 Berhane-Selassie, Tsehai (1993) ‘Early Marriage in Ethiopia’,rapporto al Comitato interafricano sulle pratiche tradizionalidannose per la salute delle donne e dei bambini, Addis Abeba.

91 Saxena, Shobha (1999), ‘Who Cares for Child Marriages?’Pioneer, 29/1/99: www.hsph.harvard.edu/grhf/Sasia/forums/childmar

92 Owen, Margaret, A World of Widows, Zed Books, Londra, 1996.93 Rapporto della Conferenza internazionale sulla popolazione e

lo sviluppo (Cairo, 5-13 settembre 1994) A/Conf/171/13:Report ofthe IPCD (18/10/94).

94 Berhane-Selassie, Tsehai (1993) ‘Early Marriage in Ethiopia’,rapporto al Comitato interafricano sulle pratiche tradizionalidannose per la salute delle donne e dei bambini, Addis Abeba.

95 Centro per il diritto e le politiche per la salute e la riproduzione(CRLP) e Gruppo di ricerca donne e legge in Senegal (GRE-FELS) (1999), ‘Les femmes à travers le monde: lois et politiquesqui influencent leur vie reproductive, l’Afrique francophone’.New York.

96 Newsetter Change (2000), Programma per i rapporti sessualinon consensuali nel matrimonio (NCSM), Londra.

Riferimenti bibliografici

29

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

30

Riferimenti bibliografici

97 Mensch, Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998),The Uncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, The Population Council, New York.

98 Sen, P (1997), A Basket of Resources: Women’s Resistance toDomestic Violence in Calcutta, citato in: Outtara, Mariam,Purna Sen e Marilyn Thomson (1998), ‘Forced Marriage, ForcedSex: the Perils of Childhood for Girls’, Gender andDevelopment, vol. 6, n. 3, Oxfam.

99 Adamson, Peter (1996), ‘A Failure of Imagination’, in Progressof Nations 1996, UNICEF, New York.

100 Mensch, Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998),The Uncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, The Population Council, New York.

101 Indagine demografica sulla salute delle madri e dei bambini1997: Yemen, Maco International, Inc. riportato in In Focus –Reaching Newlywed and Married Adolescents, luglio 1999.

102 Jones, Gavin W., ‘Population Dynamics and Their Impact onAdolescents in the ESCAP Region’, Asia Pacific Journal vol. 12n. 3, 1997.

103 Blanc, Ann K. e Ann A. Way, ‘Sexual Behaviour, ContraceptiveKnowledge and Use’, in Studies in Family Planning vol. 29, n.2, 1998.

104 Mensch, Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998),The Uncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, The Population Council, New York.

105 UNICEF (1994), Too Old for Toys, Too Young for Motherhood,New York.

106 UNICEF (1994), Too Old for Toys, Too Young for Motherhood,New York.

107 Reproductive Rights 2000 Wallchart, Fondazione internazionaleper la procreazione pianificata (IPPF) e Osservatorio internazio-nale sulle azioni per i diritti delle donne (IWRAW), Minnesota.

108 Senderowitz, Judith (1995), ‘Adolescent Health: Reassessing thePassage to Adulthood’, World Bank Discussion Paper n. 272,Washington DC.

109 ‘Adolescent Sexuality’, scheda informativa di Safe Motherhood(2000), OMS Ginevra. (La fonte originale è The World’s Women1990, Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economicie sociali, New York).

110 Centro per le leggi e le politiche per la riproduzione (1999),Implementing Adolescent Reproductive Rights through theConvention on the Rights of the Child, Washington DC.

111 Zabin, Laurie Schwab e Karungari Kiragu, (1998), ‘The HealthConsequences of Adolescent Sexual and Fertility Behavior inSub-Saharan Africa’, in Studies in Family Planning, vol. 29 n. 2.giugno 1998.

112 The Risks to Women of Pregnancy and Childbearing inAdolescence, Ginevra: Organizzazione mondiale della sanità,Divisione per la salute della famiglia, 1989.

113 Studio del 1998 citato da UNICEF Niamey, Niger.114 ‘Adolescent Sexuality’, scheda informativa di Safe Motherhood

(2000), Organizzazione mondiale della sanità, Ginevra. (Lafonte originale è The World’s Women 1990, Dipartimento delleNazioni Unite per gli affari economici e Sociali, New York.).

115 Adamson, Peter (1996), ‘A Failure of Imagination’, in Progressof Nations 1996, UNICEF, New York.

116 Early Marriage in Nigeria, in: ‘Final Report on NationalBaseline Survey of Positive and Harmful Traditional PracticesAffecting Women and Girls in Nigeria’ (1998), Centro per laricerca sulle politiche sociali e le pari opportunità, Università diObafemi Awolowo, Ile-Ife.

117 Memo UNFPA/RR/00/104 of 10/10/2000, Nafis Sadik MD, Direttoreesecutivo, UNFPA.

118 ‘Final Report on National Baseline Survey of Positive andHarmful Traditional Practices Affecting Women and Girls inNigeria’ (1998), Centro per la ricerca sulle politiche sociali e lepari opportunità, Università di Obafemi Awolowo, Ile-Ife.

119 Assani, Aliou (2000), Etude sur les mariages précoces et gros-sesses précoces au Burkina-Faso, Cameroun, Gambie, Liberia,Niger et Tchad, UNICEF WCARO, Abidjan.

120 Nazioni Unite(1989), Adolescent Reproductive Behavior:Evidence from Developing Countries, vol. II., UN PopulationStudies n. 109/Add.1., New York.

121 Second World Situation Report (1992), ACC/SCN, Ginevra.

122 UNICEF (1994), Too Old for Toys, Too Young for Motherhood,New York.

123 Burns, John, articolo pubblicato sul New York Times, 11 maggio1998.

124 Save the Children Regno Unito, studio sul Nepal citato inSomerset, Carron (2000), Early Marriage: Whose Right toChoose? Forum sul matrimonio e i diritti delle donne e dei bam-bini, Londra.

125 Adlakha, Arjun, Mohamed Ayad, e Sushil Kumar (1991), ‘TheRole of Nuptuality in Fertility Decline: A ComparativeAnalysis’. In: Proceedings of the Demographic and HealthSurveys World Conference, Washington DC, 1991, vol 2.Columbia, Maryland.

126 UNFPA, State of the World’s Population 1990, New York, UNFPA1990.

127 Muhammad Ibrahim, CMES, Bangladesh, comunicazione per-sonale, novembre 2000.

128 Early Marriage in Nigeria, in: ‘Final Report on NationalBaseline Survey of Positive and Harmful Traditional PracticesAffecting Women and Girls in Nigeria’ (1998), Centro per laricerca sulle politiche sociali e le pari opportunità, Università diObafemi Awolowo, Ile-Ife.

129 Newsetter Change (2000), Programma per i rapporti sessualinon consensuali nel matrimonio (NCSM), Londra.

130 Rocha, Lola, M.C. Gomes e A. Acosta (1990), ‘ConsolidatingIncome-Generating Projects for Women’, Divisione dei pro-grammi dell’UNICEF, New York; citato in Maggie Black (1996),Children First, OUP e UNICEF.

131 Weeks, J.R. (1981), Population: An Introduction to Concepts andIssues, Wadsworth, seconda edizione. Portland, Or.

132 King, Elizabeth (1990), Educating Girls and Women: Investing inDevelopment, Banca mondiale, Washington D.C.

133 ‘A Choice by Right: The Report of the Working Group on ForcedMarriage’ (2000), governo del Regno Unito, Ministero degliinterni; www.homeoffice.gov.uk

134 Bruce, Judith (2000), ‘Married Adolescent Girls: Numerous butUnknown’, intervento presentato a Pechino+5. PopulationCouncil.

135 Rubeihat, Sabri (1994), ‘A Study on Violence Against Women inJordan’, citato in UNICEF, Ending Gender Disparities in theArab World.

136 Somerset, Carron (2000), Early Marriage: Whose Right toChoose? Forum sul matrimonio e i diritti delle donne e dei bam-bini, SCF, Londra. Vedi lo studio di caso n. 1, intervista diArisma, condotta da Womankind.

137 ‘Domestic Violence against Women and Girls’ [La violenzadomestica contro le donne e le bambine] (2000), InnocentiDigest n. 6, Centro di ricerca Innocenti dell’UNICEF, Firenze.

138 Bruce, J., C.B. Lloyd e A. Leonard (1995), Families in Focus: NewPerspectives on Mothers, Fathers and Children, The PopulationCouncil, New York.

139 Savitridina, Rini (1997), ‘Determinants and Consequences ofEarly Marriage in Java, Indonesia’, Asia-Pacific PopulationJournal, vol. 12, n. 2.

140 Outtara, Mariam, Purna Sen e Marilyn Thomson (1998), ‘ForcedMarriage, Forced Sex: The Perils of Childhood for Girls’,Gender and Development, vol. 6, n. 3, Oxfam.

141 Alatorre Rico, Javier e Lucille C. Atkin (1998), citato in: Mensch,Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998), TheUncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, The Population Council, New York.

142 Rao Gupta, Geeta (1998), ‘Claiming the Future’, in The Progressof Nations 1998, UNICEF, New York.

143 Bruce, Judith (2000), ‘Married Adolescent Girls: Numerous butUnknown’, intervento presentato a Pechino+5. PopulationCouncil.

144 Visita al progretto, Kampala, Uganda, settembre 2000, MaggieBlack.

145 Rao Gupta, Geeta (1998), ‘Claiming the Future’, in The Progressof Nations 1998, UNICEF, New York.

146 Nzomo, Juliana, et al. (2000), ‘Non-formal Education: AlternativeApproaches to Basic Education in Kenya’, rapporto su di unforum di tre giorni nel distretto di Samburu, Kenya.

147 Mensch, Barbara S., Judith Bruce e Margaret S. Greene (1998),

The Uncharted Passage: Girls’ Adolescence in the DevelopingWorld, The Population Council, New York.

148 Lone, Pat (1996), ‘Keeping Girls in School’, in The Progress ofNations 1996, UNICEF New York.

149 A Selective Review of Interventions for Adolescent Girls inBangladesh (1999), UNICEF Dhaka.

150 Russell, Rosalind (1999), Kenya School Saves Girls from EarlyMarriage, documentario Reuters 26/01/99, Nairobi.

151 ‘A Choice by Right: The Report of the Working Group on ForcedMarriage’ (2000), governo del Regno Unito, Ministero degliinterni; www.homeoffice.gov.uk

152 Somerset, Carron (2000), Early Marriage: Whose Right toChoose? Forum sul matrimonio e i diritti delle donne e dellebambine, Londra.

153 Amin, Sajeda, Ian Diamond, Ruchira T. Naveld e MargaretNewby (1998), ‘Transition to Adulthood of Female Garment-fac-

tory Workers in Bangladesh’, Studies in Family Planning, vol.29 n. 2.

154 Assad, Marie e Judith Bruce (1997), ‘Empowering the NextGeneration: Girls of the Maqattam Garbage Settlement’,Seeds, n. 19, New York.

155 Dow, Unity (1998), ‘Birth Registration: The ‘First’ Right’, in TheProgress Of Nations 1998, UNICEF New York.

156 Angarita, Ana e OJ Sikes. ‘Review and Analysis ofPremarital/Newlywed Education Activities in Mexico,Indonesia and the Philippines’, UNFPA (1990), Review andAnalysis of Premarital/Newlywed Education Activities, ThePopulation Council, 1987.

157 ‘A Choice by Right: The Report of the Working Group on ForcedMarriage’ (2000), governo del Regno Unito, Ministero degliinterni; www.homeoffice.gov.uk

Riferimenti bibliografici

31

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

Innocenti Digest 7 – Il matrimonio precoce

32

In bacheca

Le pubblicazioni del Centro contribuiscono al dibattito globale sui diritti dei minori ed accolgono una vastagamma di opinioni. Per tale ragione, il Centro può produrre pubblicazioni che non riflettono necessariamente lepolitiche o la posizione dell'UNICEF su determinati argomenti. Le opinioni espresse in questa pubblicazionesono quelle degli autori e vengono pubblicate dall'UNICEF come stimolo al dibattito sui diritti dei bambini.

Parti estratte da questa pubblicazione possono essere liberamente riprodotte, fatta salva la dovuta citazionedella fonte e dell'UNICEF. Saremo lieti di ricevere qualsiasi commento sul contenuto e sulla presentazione delDigest, inclusi suggerimenti su come migliorarlo nella sua funzione di strumento informativo.

Curatore: Angela HawkeCopertina, progetto grafico: Miller, Craig & Cocking, Oxfordshire, UKImpaginazione e fotocomposizione: Bernard & Co, Siena, ItaliaFoto di copertina: Child bride. W. Nepal © Peter Barker; Panos Pictures, Londra, UKStampa: Arti Grafiche Ticci, Siena, ItaliaTraduzione dall'originale inglese: Francesco Piccardi, Firenze, Italia

Marzo 2001

GLI INNOCENTI DIGESTS

Il Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF è stato istituito nel 1988 con sede a Firenzeper potenziare le capacità del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) nell'at-tività di ricerca e nella promozione di una nuova etica globale a favore dell'infanzia. IlCentro (formalmente noto con il nome di Centro internazionale per lo sviluppo del bam-bino - ICDC) contribuisce all'individuazione e all'approfondimento analitico delle futu-re aree di lavoro dell'UNICEF. I suoi obiettivi primari sono migliorare la comprensioneinternazionale dei problemi relativi ai diritti dei bambini e incoraggiare l'efficace appli-cazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia, tanto nei paesiindustrializzati che in quelli in via di sviluppo. Gli Innocenti Digest sono compendi pubbli-cati dal Centro con l'intento di fornire strumenti d'informazione affidabile e accessibilesu specifici problemi dei diritti dei minori.

Questo numero di Innocenti Digest è principalmente frutto del lavoro di ricerca diMaggie Black, consulente del Centro di Ricerca Innocenti dell'UNICEF, con l'assistenzadei ricercatori Victoria Haeri, consulente, e Nicolette Moodie, consulente, UNICEF,New York.

Un particolare ringraziamento a Nafis Sadik, direttore generale dell'UNFPA. Il Centroè particolarmente grato al ‘Forum per il matrimonio ed i diritti delle donne e delle bam-bine’ per il sostegno ricevuto nella realizzazione di questo Digest; nonché ai molti Ufficinazionali dell'UNICEF che hanno fornito informazioni e consigli.

Inoltre si ringrazia Srilakshmi Gururaja e Marilen Danguilen di UNICEF New York,Flora Sibanda - Mulder di UNICEF Abidjan e Oscar Sikes di UNFPA.

La ricerca si è anche avvalsa del contributo di più di venti esperti internazionali chehanno partecipato alla Consultazione sul matrimonio precoce, tenutasi presso il Centrodi Ricerca Innocenti dell'UNICEF nell'ottobre 2000: Gladys Acosta Vargas, Kiran Bhatia,Wesley H. Clark, Caroline den Dulk, Muhammad Ibrahim, Koto Kanno, SushmaKapoor, Snehendu Kar, Fatma Khafagy, Kate Lifanda e Catherine Mbengue.

La collana Digest è realizzata sotto la supervisione di Nigel Cantwell e MaryamFarzanegan.

Particolari ringraziamenti vanno anche a Michael Miller, per il suo sostegno nel corsodi tutto il progetto, ed a Claire Akehurst, che si occupa dell'assistenza amministrativa peri Digest.

I numeri precedenti di Innocenti Digest si sono occupati di:■ Il Difensore Civico per l'Infanzia (Ombudswork for Children)■ Infanzia e Violenza (Children and Violence)■ Giustizia Minorile (Juvenile Justice)■ Adozione Internazionale (Intercountry Adoption)■ Minori che lavorano in ambito familiare (Child Domestic Work)■ Violenza Domestica Contro le Donne e le Bambine (Domestic Violence against

Women and Girls)

Per ulteriori informazioni e per prelevare in formato elettronico queste ed altre pub-blicazioni, visitare il sito Web: www.unicef-icdc.org

Per ordinazioni di pubblicazioni: [email protected]

IL MATRIMONIOPRECOCE

■ CENNI GENERALI

■ QUAL’È LA DIFFUSIONE DEL MATRIMONIO PRECOCE?

■ IL MATRIMONIO PRECOCE: LE CAUSE ED IL CONTESTO

■ LE RIPERCUSSIONI SUI MINORI E SULLA SOCIETÀ

■ CHE COSA FARE?

■ NECESSITÀ DI RICERCA SUL PROBLEMA

■ CONCLUSIONI

■ VERSO LA PARITÀ TRA I SESSI

■ CONTATTI

■ RIFERIMENTI

D I G E S T I N N O C E N T I

n. 7 - M a r z o 2 0 0 1

IL MATRIMONIO PRECOCE

Questo numero di Innocenti Digest affronta il tema del matrimonio

precoce, la pratica di far sposare bambini ed adolescenti al di sotto

dei 18 anni d'età, e ne analizza gli aspetti relativi ai diritti umani. In

genere, la ricerca sul matrimonio precoce ha concentrato l'attenzio-

ne sulla salute riproduttiva, sull'abbandono scolastico e sulla crescita

demografica. La pratica non è stata sufficientemente presa in esame

dal punto di vista delle violazioni dei diritti umani dei minori.

Il Digest esamina la portata del problema, il contesto in cui si mani-

festa, le sue cause e le ripercussioni su tutti gli aspetti della vita di

coloro che ne sono coinvolti, in particolare le ragazze adolescenti,

nonché sull'intera società. Il Digest propone anche alcune strategie

per aiutare coloro che sono stati fatti sposare ad un'età troppo gio-

vane, e per prevenire il matrimonio precoce attraverso l'istruzione, la

promozione di una cultura di rispetto dei diritti e la costituzione di

alleanze. Il Digest si conclude con la raccomandazione di tenere mag-

giormente conto, all’interno della ricerca, dell'aspetto dei diritti, pro-

blema con effetti di vaste proporzioni

Centro di ricerca Innocenti de l’UNICEFPiazza SS. Annunziata, 1250122 Firenze, Italia

Tel : +39 055 203 30Fax :+39 055 244 817E-mail (informazioni): [email protected] (pubblicazioni): [email protected]

Sito Web: www.unicef-icdc.org

ISSN: 1028-3528United Nations Children's FundCentro di Ricerca InnocentiFirenze, Italia


Recommended