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Prefazione più da vicino che si scopre che molte spie- · Analisi ABC..... 8 Analisi XYZ ......

Date post: 17-Feb-2019
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1 Prefazione Cara lettrice, caro lettore, La comunicazione si presenta in varie forme. Le persone comunicano soprattutto verbal- mente. Sembra che mondialmente esistano oltre 7’000 lingue. La base di ogni lingua è il suo patrimonio lessicale che nel corso della vita aumenta e si trasforma. Nella vita quotidiana comunque, la maggioranza delle persone fa uso di un linguaggio semplice. Così i linguisti hanno scoperto che un gior- nale scandalistico se la cava con 500 parole. Testate più impegnative ricorrono a un patri- monio lessicale di oltre 10’000 lemmi. Il linguaggio usato nell’ambiente professio- nale ha un ruolo da non trascurare. Nella vita professionale è richiesto che si sappia di cosa si parla, ed è irrinunciabile premessa per il successo di una squadra in un proget- to o in un’azienda che si capiscano fra di loro. Già la costruzione della torre di Babele è fallita per il fatto che non si capivano più l’un l’altro. Il mondo professionale fa uso di vari linguaggi specifici. Spesso gli specialisti non si rendono conto di far uso di espressio- ni tecniche che altri fraintendono o non ca- piscono per nulla. Una branca professionale che intercede in molti settori dell’economia e che è anche coinvolta in un grande pro- cesso di trasformazione è la logistica. Una particolare sfida è costituita dagli innume- revoli termini inglesi e i tanti concetti con uguale o simile significato. Se qualcuno stia commissionando, approntando o sia impe- gnato nel picking dipende fortemente dalla regione o addirittura dalla singola azienda. Ma in realtà si intende lo stesso procedi- mento, quello di prelevare della merce per evadere l’ordinazione di un cliente. In Internet sono reperibili varie opere di consultazione che riguardano la logistica. È dunque giustificata la domanda se sia necessario averne a disposizione un’altra ancora. Comunque è solo osservandole più da vicino che si scopre che molte spie- gazioni offerte da questi glossari non solo sono identiche ma anche incomprensibili. Che fare dunque con una spiegazione la cui comprensione richiede in anteprima già una conoscenza tecnica considerevole oppure che dopo averla letta se ne sa quanto prima. Wikilogistics vuole colmare questa lacuna. Abbiamo identificato più di 3’000 espres- sioni della logistica e della Supply chain ma- nagement che richiedono una spiegazione più comprensibile. Queste sono state riela- borate in complessivamente quattro volumi. Una delle più grandi sfide che si è presen- tata è quella della formulazione veramente comprensibile delle spiegazioni. Ovunque la spiegazione non è sufficiente a parole, sono state introdotte delle immagini. Dunque le 250 parole chiave del presente opuscolo non costituiscono che la proverbiale punta dell’iceberg. L’opuscolo è indirizzato meno ai professionisti del settore, che invece agli esordienti, gli apprendisti o persone estra- nee al settore che si interessano della logi- stica. Non è sempre facile fare una scelta adatta. Se la selezione effettuata racchiuda effettivamente le parole chiave che servono per così dire a introdurre alla comprensione della logistica, non si può stabilire in ma- niera definitiva. Le opere di consultazione complete sono già in elaborazione. Solo l’enciclopedia base conterrà dieci volte tan- ti lemmi di quanti sono riportati in questa edizione e per la versione per gli esperti vi si aggiungeranno almeno altri 1’000 termini. Ciò che accomuna tutte le opere della colla- na “Wikilogistics” è la competenza tecnica, l’attualità, la massima accuratezza possibile nella formulazione delle definizioni. In que- sto senso vi auguriamo un’appassionante e istruttiva lettura. Se l’argomento vi affascina e desiderate conoscere di più intorno alla logistica, consultate semplicemente il sito www.librologistica.ch. Gli autori
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Prefazione

Cara lettrice, caro lettore,La comunicazione si presenta in varie forme. Le persone comunicano soprattutto verbal-mente. Sembra che mondialmente esistano oltre 7’000 lingue. La base di ogni lingua è il suo patrimonio lessicale che nel corso della vita aumenta e si trasforma. Nella vita quotidiana comunque, la maggioranza delle persone fa uso di un linguaggio semplice. Così i linguisti hanno scoperto che un gior-nale scandalistico se la cava con 500 parole. Testate più impegnative ricorrono a un patri-monio lessicale di oltre 10’000 lemmi.Il linguaggio usato nell’ambiente professio-nale ha un ruolo da non trascurare. Nella vita professionale è richiesto che si sappia di cosa si parla, ed è irrinunciabile premessa per il successo di una squadra in un proget-to o in un’azienda che si capiscano fra di loro. Già la costruzione della torre di Babele è fallita per il fatto che non si capivano più l’un l’altro. Il mondo professionale fa uso di vari linguaggi specifici. Spesso gli specialisti non si rendono conto di far uso di espressio-ni tecniche che altri fraintendono o non ca-piscono per nulla. Una branca professionale che intercede in molti settori dell’economia e che è anche coinvolta in un grande pro-cesso di trasformazione è la logistica. Una particolare sfida è costituita dagli innume-revoli termini inglesi e i tanti concetti con uguale o simile significato. Se qualcuno stia commissionando, approntando o sia impe-gnato nel picking dipende fortemente dalla regione o addirittura dalla singola azienda. Ma in realtà si intende lo stesso procedi-mento, quello di prelevare della merce per evadere l’ordinazione di un cliente.In Internet sono reperibili varie opere di consultazione che riguardano la logistica. È dunque giustificata la domanda se sia necessario averne a disposizione un’altra ancora. Comunque è solo osservandole

più da vicino che si scopre che molte spie-gazioni offerte da questi glossari non solo sono identiche ma anche incomprensibili. Che fare dunque con una spiegazione la cui comprensione richiede in anteprima già una conoscenza tecnica considerevole oppure che dopo averla letta se ne sa quanto prima. Wikilogistics vuole colmare questa lacuna. Abbiamo identificato più di 3’000 espres-sioni della logistica e della Supply chain ma-nagement che richiedono una spiegazione più comprensibile. Queste sono state riela-borate in complessivamente quattro volumi. Una delle più grandi sfide che si è presen-tata è quella della formulazione veramente comprensibile delle spiegazioni. Ovunque la spiegazione non è sufficiente a parole, sono state introdotte delle immagini. Dunque le 250 parole chiave del presente opuscolo non costituiscono che la proverbiale punta dell’iceberg. L’opuscolo è indirizzato meno ai professionisti del settore, che invece agli esordienti, gli apprendisti o persone estra-nee al settore che si interessano della logi-stica. Non è sempre facile fare una scelta adatta. Se la selezione effettuata racchiuda effettivamente le parole chiave che servono per così dire a introdurre alla comprensione della logistica, non si può stabilire in ma-niera definitiva. Le opere di consultazione complete sono già in elaborazione. Solo l’enciclopedia base conterrà dieci volte tan-ti lemmi di quanti sono riportati in questa edizione e per la versione per gli esperti vi si aggiungeranno almeno altri 1’000 termini.Ciò che accomuna tutte le opere della colla-na “Wikilogistics” è la competenza tecnica, l’attualità, la massima accuratezza possibile nella formulazione delle definizioni. In que-sto senso vi auguriamo un’appassionante e istruttiva lettura. Se l’argomento vi affascina e desiderate conoscere di più intorno alla logistica, consultate semplicemente il sito www.librologistica.ch.Gli autori

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Gli autori

BrunoArtmann

è il socio direttore della lern-power GmbH e direttore di progetti addetto per l’intera produzione di articoli stampa-ti, la ricerca e la formulazione dei concetti specificamente mirata ai destinatari. Dopo gli studi di pedagogia speciale con specializzazione nella psi-cologia dell’apprendimento e quasi due decenni di espe-

rienza scolastica, nel 1988 il signor Artmann ha preso la direzione dell’Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica. In questa funzione è stato cor-responsabile in maniera de-terminante per l’ampliamento della formazione professiona-le di base e per gli esami di livello terziario nella logistica. Oltre alle funzioni manage-riali si è occupato in maniera approfondita dei contenuti professionali della logistica ed è autore della maggioranza delle pubblicazioni specialisti-che offerte dall’Associazione Svizzera per la formazione professionale in logistica.

Dott. Beat M. Duerler

era affascinato dalle inter-dipendenze tra logistica ed economia già durante i suoi studi di scienze eco-nomiche. L’interesse per la logistica lo ha portato a redigere la sua tesi sul si-gnificato strategico della logistica per le aziende. Poi Beat M. Duerler non è mai più riuscito a staccarsi dal-la logistica. Così, della sua profonda conoscenza sul-la logistica beneficiano gli studenti dagli innumerevoli istituti di formazione fino ai

livelli universitari. Oltre alla sua attività di consulente privato, Beat M. Duerler è presidente della Com-missione Qualità degli im-piegati in logistica a livello terziario ed è membro del consiglio d’amministrazione dell’Associazione Svizzera per la formazione professio-nale in logistica.

Heinz Hagen

dispone di una spiccata conoscenza fondamentale della logistica che ha ac-quisito durante gli ultimi decenni operando in varie funzioni. Essendo un inge-gnere meccanico diploma-to FH conosce a menadito specialmente la tecnica logistica. Heinz Hagen ha lavorato per 17 anni come pianificatore logistico e di-rettore progetti presso la OWL (oggi Swisslog), cin-que anni dei quali come membro della direzione. Come insegnante in istituti per la formazione professio-nale e relatore su temi logi-stici a vari livelli, fino anche per le scuole universitarie

professionali, si è garantito anche l’accesso pedagogico alla logistica. Oggi Heinz Hagen, con la sua azien-da Hagen Engineering, si propone come progettista autonomo e consulente di sistemi logistici per vari clienti rinomati nazionali e internazionali.

“Una buona spiegazione è formulata senza perdita es-senziale della sostanza del contenuto in modo che possa essere compresa sia da perso-ne estranee al settore che dai partecipanti alla formazione.” “La logistica ha un’irrinun-

ciabile funzione trasversale di importanza sostanziale per la nostra economia. La com-prensione dei processi logistici presuppone dunque una co-noscenza fondamentale delle relazioni economiche.”

“Lo sviluppo di sistemi lo-gistici ottimali non dipende solo dal lavoro del pianifi-catore. Utenti ben istruiti e informati costituiscono una parte irrinunciabile dell’intero sistema.”

3

SommarioPrefazione .........................................................1

Gli autori ..........................................................2

A Accettazione merce ..........................................7

Airway bill .........................................................7

Alzata libera ......................................................7

Alzata utilizzabile ..............................................8

Analisi ABC .......................................................8

Analisi XYZ .......................................................9

Arretrati ............................................................9

Articolo .............................................................9

Articolo A .........................................................9

Articolo B..........................................................9

Articolo C .......................................................10

B Balanced score card ........................................11

Big bag ...........................................................11

C Campionatura.................................................12

Canale di vendita ............................................12

Capacità di trasporto ......................................12

Carico di rottura .............................................12

Carico ripiano .................................................13

Carico scaffale ................................................13

Carico scompartimento ...................................13

Carrello elevatore ............................................13

Carrello elevatore a timone .............................14

Carrello elevatore con sedile trasversale ..........14

Carrello elevatore per corsie strette .................14

Certificato di origine .......................................15

Ciclo ordinazione ............................................15

Ciclo singolo ...................................................16

Cifra di controllo .............................................16

Clip di controllo qualità ...................................16

CMR ...............................................................16

Codice a barre ................................................17

Codice bidimensionale ....................................17

Codice indicatore ............................................17

Commercio al minuto .....................................18

Commercio estero ..........................................18

Commissionamento a due livelli ......................18

Commissionamento a un livello.......................18

Commissionamento basato su carta ................19

Commissionamento di zero difetti ...................19

Commissionamento parallelo ..........................19

Commissionamento senza carta ......................19

Commissionamento unidimensionale ..............19

Contenitore conservabile ................................20

Contenitore d’entroterra .................................20

Contenitore su rotelle .....................................20

Controllo del gioco forche ..............................20

Controllo delle merci in entrata .......................21

Controllo per campione ..................................21

Controllo profilo .............................................22

Convertitore ...................................................22

Copertura del mercato ....................................22

Costi di approvvigionamento ..........................23

Costi di ordinazione ........................................23

Costi di smaltimento .......................................23

Crossdocking ..................................................23

Customer Relationship Management ..............24

D Data di chiusura del bilancio ...........................25

Data minima di conservabilità .........................25

Dati base dell’articolo ......................................25

Demand-Management ....................................26

Deposito intermedio .......................................26

Dispatching.....................................................26

Display pallet ..................................................26

Disponibilità di fornitura .................................27

Dock and Yard Management...........................27

Doppio ciclo....................................................27

Durata media di stoccaggio.............................28

E E-Business .......................................................29

Ecologico ........................................................29

Economico ......................................................29

Effetto frusta ..................................................29

Efficient consumer response ............................29

4

Electronic data interchange .............................30

Enterprise resource planning ...........................30

Europaletta .....................................................30

European Pallet Association ............................31

F First expired - First out .....................................32

First in - First out .............................................32

Flusso dei valori...............................................32

Flusso del materiale .........................................32

Flusso di informazioni .....................................33

Forca oscillante ...............................................33

Formula di Andler ...........................................33

Fornitore di servizi logistici ..............................34

Fourth Party Logistics ......................................34

Frequenza di prelevamento .............................34

Full Container Load .........................................34

G Gestione dei materiali .....................................35

Gestione delle scorte a tre livelli ......................35

Gestione dell’inventario ..................................35

Gestione pezzi C .............................................35

Giacenza bloccata ...........................................36

Giacenza contabile ..........................................36

Giacenza di riserva ..........................................36

Giacenza media in magazzino .........................36

Giacenza riservata ...........................................36

Giro di consegna .............................................37

Global Location Number .................................37

Good manufacturing practice .........................37

Gru a portale ..................................................37

GS1-128 .........................................................38

GTIN ...............................................................38

H Hazard analysis and critical control points .........39

Healthcare logistics .........................................39

Hub and Spoke ...............................................39

I Immagazzinamento caotico ............................40

Immagazzinamento statico .............................40

Impegno di capitale ........................................40

Incoterms ........................................................40

Indice d’errore di fornitura ..............................41

Indice di rotazione delle giacenze ....................41

Intervallo verticale di produzione .....................42

Intralogistica ...................................................42

Inventario aperto ............................................42

Inventario periodico ........................................42

Inventario permanente ....................................43

ISPM 15 ..........................................................43

J,K Just in Sequence .............................................44

Just in Time ....................................................44

Key Account Management ..............................44

L Larghezza corridoio .........................................45

Lean Production ..............................................45

Less than Container Load ................................45

Libero pavimento ............................................46

Livello di servizio .............................................46

Logistica alimentare ........................................46

Logistica contrattuale ......................................47

Logistica dei trasporti ......................................47

Logistica della produzione ...............................47

Logistica di approvvigionamento .....................47

Logistica di distribuzione .................................48

Logistica di magazzino ....................................48

Logistica di smaltimento ..................................48

Logistica pick-up .............................................48

Logistica urbana..............................................49

Logistica vendita al dettaglio ...........................49

Lotto ...............................................................49

5

M Magazzino automatico per grandi altezze .......50

Magazzino centrale .........................................50

Magazzino di raccolta e distribuzione ..............50

Magazzino piatto ............................................51

Make or buy ...................................................51

Make to order .................................................51

Make to stock .................................................51

Messa a disposizione dinamica ........................51

Messa a disposizione statica ............................52

Metro di carico ...............................................52

Misura della cintura ........................................53

Movimentatore con guida da terra ..................53

Movimentazione merci ....................................53

Multiple sourcing ............................................53

N Nolo ...............................................................54

Non Food........................................................54

Notturno ........................................................54

Numero d’identificazione ................................54

O OCR................................................................55

Onda a dente di sega ......................................55

One-stop Shopping .........................................55

Ordinazione aperta .........................................55

Out of Stock ...................................................55

P Paletta Chep ...................................................56

Paletta di Düsseldorf .......................................56

Paletta industriale ...........................................56

Paletta interscambiabile ..................................57

Paletta monouso .............................................57

Palette con un unico articolo ...........................57

Passaggio a vuoto ...........................................57

Pedaggio ........................................................58

Personalizzazione ............................................58

Peso di riferimento ..........................................58

Pianificazione dell’itinerario .............................58

Piano pavimento .............................................59

Pick by light ....................................................59

Pick by voice ...................................................59

Polizza di carico ..............................................59

Ponte di carico interscambiabile ......................60

Principio del posto fisso...................................60

Principio di pick-up .........................................60

Principio di push .............................................61

Principio Kanban .............................................61

Principio pull ...................................................61

Principio push .................................................62

Processi TMS ...................................................62

Processo logistico ............................................62

Produzione .....................................................62

Produzione a lotti ............................................63

Punto di riordino .............................................63

Put to light......................................................63

Q,R Quantità ordinata ...........................................64

Quantità ottimale di ordinazione .....................64

Rapporto di stoccaggio ...................................64

Redditività del capitale ....................................64

RFID ................................................................65

Ridistribuzione ................................................65

S Scaffalatura a bracci ........................................66

Scaffalatura mobile verticale ...........................66

Scaffalatura per stoccaggio dinamico ..............66

Scaffale Drive-in ..............................................66

Scorta di sicurezza ..........................................67

Secchio ...........................................................67

Semirimorchio .................................................68

Servizio Corriere, Espresso e Pacchi (CEP) ........68

Servizio post vendita .......................................68

Single Sourcing ...............................................68

Sistema del punto di riordino ..........................69

Sistema del riordino periodico .........................69

Sistema di controllo qualità .............................69

Sistema di gestione degli stock........................69

Sistema di movimentazione senza conducente 70

Smistatore a benna .........................................70

Soglia scorte ...................................................70

6

Sollevamento iniziale .......................................71

Sostanze pericolose.........................................71

Spedizione di merce a collettame ....................71

Spese di distribuzione .....................................71

Spese di magazzinaggio ..................................72

SSCC ..............................................................72

Stato dello scompartimento ............................72

Stoccaggio a blocchi .......................................73

Stoccaggio automatico di piccoli pezzi ............73

Stoccaggio compatto ......................................74

Stoccaggio cuscinetto .....................................74

Stoccaggio di consegna ..................................74

Stoccaggio dinamico .......................................74

Struttura degli articoli .....................................74

Superficie a magazzino lordo ..........................75

Supply chain management ..............................75

T Tachigrafo digitale...........................................76

Tempo di rifornimento ....................................76

Terminal container ..........................................76

Third Party Logistics ........................................76

Tracciabilità .....................................................77

Track and Trace ...............................................77

Traffico combinato strada e ferrovia ................77

Traffico di transito alpino.................................78

Traffico intermodale ........................................78

Trascinamento ................................................78

Trasferimento dei rischi ...................................78

Trasloelevatore ................................................79

Trasportatore Power and Free ..........................79

Trasporto porta a porta ...................................79

U,V,WUnità di maneggiamento ................................80

Unità di stoccaggio .........................................80

Uscita merce ...................................................80

Valutazione dei fornitori ..................................80

Vendor Managed Inventory .............................81

Vettore ...........................................................81

Vettore di carico ..............................................81

Work in Process ..............................................81

AllegatoConcetto con uguale o simile significato .........82

Abbreviazioni ..................................................87

Parole in 4 lingue ............................................88

Indice alfabetico ..............................................95

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z

7

A Accettazione merceCategoria: Movimentazione e manipolazione

Sub-categoria: Ricevimento di merce

Concetto con uguale o simile significato:

Entrata merce

Inglese: Receipt of goods

Tedesco: Warenannahme

Francese: Réception de marchandises

Parte del processo logistico, durante il quale la merce fornita viene presa in consegna. I passi di questo procedimento sono:• identificazione• controllo della quantità e della condizione

della merce• scambio dei supporti di carico scambiabili• registrazione e preparazione per l’imma-

gazzinamento.L’accettazione della merce è una funzione di responsabilità. Con l’incondizionata confer-ma di una fornitura completa e ineccepibile il destinatario può perdere il diritto alla sostitu-zione dei pezzi difettosi.Riferimenti:

Processo logistico

Airway billCategoria: Trasporto

Sub-categoria: Traffico

Concetto con uguale o simile significato:

Lettera di vettura aerea, Airwaybill, Air Waybill

Abbreviazione: AWB

Inglese: Airway bill

Tedesco: Airway Bill

Francese: Airway bill

Espressione inglese per la lettera di vettura aerea. Documento unificato di trasporto della IATA in osservanza della Convenzione di Varsavia. Nel trasporto internazionale di merci costituisce l’unico documento ammes-so di accompagnamento merci.

La lettera di vettura aerea costituisce un documento uni-ficato di trasporto della IATA in osservanza della Conven-zione di Varsavia.

Alzata liberaCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Inglese: Free lift

Tedesco: Freihub

Francese: Levée libre

L’altezza massima alla quale un portante a più stadi è in grado di sollevare la piastra porta-forche con le forche senza dover sfilare le guide interne del montante. Esistono due tipi di alzata libera:• alzata libera totale• trasporto ad alzata liberaNel caso dell’alzata libera totale la piastra porta-forche può essere sollevata ad altezza di costruzione dei carrelli per la movimenta-zione senza dover sfilare ulteriori guide. Que-sta forma di costruzione oggi è normale per montanti a più stadi. Più raro è il trasporto ad alzata libera. Il carico può essere solleva-to per il trasporto a un’altezza di ca. 30 - 40 cm senza che debbano essere sfilate guide interne del montante. In locali bassi in linea di massima si impiegano carrelli per la movi-mentazione ad alzata libera totale.Riferimenti:

Carrello elevatore

8

I tre tipi di alzata dei carrelli elevatori. Alzata normale e trasporto ad alzata libera non sono più comunemente in uso. Modelli più moderni dispongono tutti di un’alzata libera totale.

Alzata utilizzabileCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Concetto con uguale o simile significato:

Corsa di sollevamento, corsa sollevamento, alzata

effettiva

Inglese: Effective lift

Tedesco: Nutzhub

Francese: Levée effective

Corsa di sollevamento di un carrello per la movimentazione, dunque la differenza d’al-tezza che può essere superata con un’alzata. Di norma la si indica in mm. Nelle schede tec-niche dei carrelli elevatori è indicata con h

3.

Riferimenti:

Carrello elevatore

Nelle schede tecniche dei carrelli elevatori la corsa di solle-vamento si trova alla posizione h

3.

Alzata normale Trasporto ad alzata libera Alzata libera totale

h1

h2

h4

h3

Analisi ABCCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Concetto con uguale o simile significato:

Metodo ABC

Inglese: ABC analysis

Tedesco: ABC-Analyse

Francese: Analyse ABC

Analisi di un assortimento o di una giacenza in applicazione di un criterio prestabilito che porta a una suddivisione in articoli A, B o C. Possibili criteri per un’analisi ABC sono per esempio il valore delle ordinazioni annuali, le quantità di vendita o la frequenza della ri-chiesta. Applicazioni d’economia aziendale dell’analisi ABC sono fra l’altro valutazione dei fornitori, suddivisione dei clienti o l’analisi del segmento del prodotto.Riferimenti:

Valutazione dei fornitori, frequenza della richie-

sta, articolo C, articolo B, articolo A, analisi ABC.

Rappresentazione grafica delle quote classiche secondo il valore annuale delle ordinazioni seguendo l’analisi ABC. L’asse Y indica il valore annuale delle ordinazioni, l’asse X il numero degli articoli.

Numero degli articoli

Valo

re a

nnua

le d

elle

ord

inaz

ioni

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z

9

Analisi XYZCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Concetto con uguale o simile significato:

Analisi RSU

Inglese: XYZ analysis

Tedesco: XYZ-Analyse

Francese: Analyse XYZ

Analisi per la differenziazione dell’assorti-mento in considerazione della regolarità del consumo. Gli articoli vengono classificati come segue:• Articolo X: consumo costante, oscillazioni

sono piuttosto rare (anche pezzi R. R = re-golari).

• Articolo Y: consumo variabile, spesso deter-minato dalla stagione o in base alle mode (anche pezzi S. S = stagionale).

• Articolo Z: Consumo assolutamente irrego-lare (anche pezzi I. I = irregolare)

Riferimenti:

Articolo

ArretratiCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Concetto con uguale o simile significato:

Giacenza insufficiente

Inglese: Backlog

Tedesco: Fehlbestand

Francese: Reliquat

Di per sé gli arretrati non sono giacenze, dato che sono inesistenti. Il numero informa solo della quantità mancante di un articolo. Fisicamente in deposito non esiste la mer-ce, dunque al momento non è possibile la fornitura.Riferimenti:

Articolo

ArticoloCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Inglese: Article, item

Tedesco: Artikel

Francese: Article

Unità più piccola di un assortimento di arti-coli che presentano le caratteristiche più sva-riate. Nella logistica gli articoli normalmente sono contraddistinti da un numero chiaro.

Articolo ACategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Inglese: A item

Tedesco: A-Artikel

Francese: Article A

Articolo, che nell’analisi ABC è considerato un articolo A. In armonia all’analisi gli articoli A hanno la priorità. Nell’analisi ABC stimata in base al valore delle ordinazioni annuali, dal 15 al 20% degli articoli che costituiscono l’80% del valore delle ordinazioni, vengono classificati come articoli A. Questa classifica-zione nella logistica viene impiegata per la valutazione delle giacenze, ma trova appli-cazione anche in altri campi. Nel marketing gli articoli che generano la maggiore cifra d’affari sono definiti articoli A. Nel reparto Sevizio clienti si definiscono clienti A i clienti principali o i clienti chiave (Key Accounts).Riferimenti:

Key Account Management, articolo A.

Articolo BCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Inglese: B item

Tedesco: B-Artikel

Francese: Article B

Articolo, che in base all’analisi ABC è situato al centro tra gli articoli A e gli articoli C. Se-guendo i manuali di formazione gli articoli B

10

costituiscono il 15% degli articoli censiti (p. es. della giacenza).Riferimenti:

Articolo C, articolo A, analisi ABC.

Articolo CCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Gestione dell’inventario

Concetto con uguale o simile significato:

Articoli a rotazione lenta, merce invenduta, pezzi

C, Slow Mover, Slow Moving Consumer Goods,

Slow Seller, Slow-moving Item.

Inglese: C item

Tedesco: C-Artikel

Francese: Article C

La quantità degli articoli C costituisce circa il 70-80% della giacenza in un magazzino.

Di valore e cifra d’affari la loro quota arri-va solo circa al 5%. Gli articoli C hanno un riciclo molto lento (articoli a rotazione len-ta). Articoli C o pezzi C sono spesso pezzi di ricambio che devono essere mantenuti in stock per anni. Un servizio speciale fornito dalla logistica è quello della gestione degli articoli C, dunque una speciale amministra-zione degli articoli C con l’obiettivo di otti-mizzare i costi.

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z

11

B Balanced score cardCategoria: Gestione di qualità

Sub-categoria: Sistemi di gestione

Abbreviazione: BSC

Inglese: Balanced score card

Tedesco: Balanced Score Card

Francese: Balanced score card

Un metodo sviluppato da Robert S. Kaplan e David P. Norton per la registrazione e valuta-zione continua di fattori chiave di successo con l’aiuto di schede di valutazione (Score Cards) che si basano su particolari indicatori. I quattro fattori sono• fattori aziendali• finanze• clienti (soddisfazione dei clienti)• collaboratori (formazione e sviluppo)

Le quattro prospettive del Balanced Score Card.

visione e strategia

prospettiva delle finanze

prospettiva dei clienti

(soddisfazione)

prospettivadei collaboratori

(formazione e sviluppo)

prospettiva dei fattori aziendali

Big bagCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Apparecchiature e sistemi

Concetto con uguale o simile significato:

FIBC

Abbreviazione: FIBC

Inglese: Big bag

Tedesco: Big Bag

Francese: Big bag

Italiano: grande sacco. I big bag sono par-ticolarmente adatti per materiale sfuso. L’abbreviazione internazionale in uso è FIBC (Flexible Intermediate Bulk Container).Un big bag è prodotto in materiale plastico resistente e può contenere da 1000 a 1600 litri, e raggiunge una portata fino a 2000 kg. È riutilizzabile. Al lato dell’apertura sono cuciti vari passanti stabili ai quali il big bag può essere sollevato per il riempimento, il trasporto o lo svuotamento.Le dimensioni dei big bag non sono norma-te. Sacchi particolarmente grandi hanno una superficie base di 100 x 100 cm. Può rag-giungere un’altezza fino a ca. 2 m.

I big bag esistono in varie dimensioni.

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C CampionaturaCategoria: Movimentazione e manipolazione

Sub-categoria: Ricevimento di merce

Concetto con uguale o simile significato:

Campionatura, controllo per campione

Inglese: Sampling

Tedesco: Musterzug

Francese: Prélèvement d’échantillons

Prelievo di un campione per l’analisi. Impor-tante attività in occasione dell’accettazione di sostanze attive e additive per la produzione di farmaci. In applicazione di istruzioni inter-ne da un contenitore si prelevano specifiche quantità della sostanza e la si usa per l’analisi in laboratorio. Importante in questo prelievo campione è l’esatto procedimento di lavoro e la precisa etichettatura dei campioni.

Canale di venditaCategoria: Distribuzione

Sub-categoria: Canali di distribuzione

Concetto con uguale o simile significato:

Canale di distribuzione

Inglese: Sales channel

Tedesco: Absatzkanal

Francese: Canal de vente

Forma di distribuzione e percorso che un ser-vizio o un prodotto segue per giungere dal produttore al consumatore. Si distingue tra il canale diretto e il canale indiretto. Con il canale diretto un prodotto giunge al consu-matore senza deviazioni (senza commercianti intermediari). Il canale di distribuzione indi-retta percorre varie fasi di distribuzione.

Nella vendita diretta il cliente finale viene fornito diretta-mente o ritira la merce direttamente dal produttore. Il cana-le di vendita indiretto segue la via del mercato.

Capacità di trasportoCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Trasportatori

Inglese: Capacity

Tedesco: Förderleistung

Francese: Capacité de transport

Quantità trasportata per unità di tempo si può definire anche con flusso della merce traspor-tata. Esempio: palette o unità d’imballaggio per ora. Il flusso della merce trasportata dipen-de dalla capacità dei mezzi di movimentazione utilizzati.

Carico di rotturaCategoria: Movimentazione e manipolazione

Sub-categoria: Ritenuta di carico

Concetto con uguale o simile significato:

Resistenza alla rottura, carico di rottura, portata,

Working Load Limit (WLL), forza di fissaggio

Inglese: Breaking load

Tedesco: Zugfestigkeit

Francese: Résistance à la rupture

Forza o tensione che un collegamento (p. es. un nastro o una catena) riesce a sopportare senza strapparsi o cedere. La resistenza allo strappo delle reggie viene indicato in N/mm2 (Newton per millimetro quadrato).Esempi per il carico di rottura delle reggie:Materiale plastico (polipropilene):330 - 400 N/mm2

Materiale plastico (poliestere): 470 - 570 N/mm2

Nastro in acciaio: 700 - 1100 N/mm2.

produttore produttore

distributore

vendita diretta vendita indiretta

clienti clienti

distributore distributore

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Per la logistica è altrettanto significativa la portata o la forza di fissaggio di cinghie di contenimento e fissaggio o di sollevamento. Indipendentemente dalla larghezza viene in-dicata come valore assoluto in daN. (1 Deka Newton = 10 Newton).

Carico ripianoCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Apparecchiature e sistemi

Inglese: Field load

Tedesco: Feldlast

Francese: Charge au sol

Totale del carico dei ripiani su un’area, dun-que lo spazio tra due telai verticali della scaf-falatura.Riferimenti:

Carico scompartimento

Con “carico ripiano” si definiscono le forze che agiscono sul pavimento da tutte le merci stoccate tra due portanti della scaffalatura.

Carico scaffaleCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Apparecchiature e sistemi

Inglese: Shelf load

Tedesco: Regallast

Francese: Charge totale du rayonnage

Carico complessivo che una scaffalatura è ca-pace di portare. Il carico scaffalatura è la som-ma di tutti i carichi negli scomparti.Riferimenti:

Carico scompartimento, carico ripiano.

Carico ripiano

Carico scompartimentoCategoria: Stoccaggio

Sub-categoria: Apparecchiature e sistemi

Concetto con uguale o simile significato:

Portata scomparto

Inglese: Compartment load

Tedesco: Fachlast

Francese: Charge sur les traverses

La merce immagazzinata in uno scomparto genera forze che agiscono sulla scaffalatura e sulla superficie sulla quale poggia la scaf-falatura. Dato che le scaffalature sono previ-ste solo per una specifica portata massima, per gli scomparti della scaffalatura vigono limitazioni di carico dipendenti dal tipo di scaffalatura. Si può applicare la seguente re-gola empirica per la portata dello scompar-to: Normale portapallet: portata scomparto fino ca. 4’000 kg. Scaffalatura per carichi pesanti: portata scomparto fino ca. 7’500 kg. Le portate scomparti massime indicate dal produttore devono essere indicate sugli scomparti delle scaffalature e non è permes-so sovrascriverle.

Con “Carico scomparto” si definiscono le forze generate dalla merce immagazzinata nel rispettivo scomparto.

Carrello elevatoreCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Inglese: Ground conveyor, industrial truck

Tedesco: Flurförderzeug

Francese: Chariot de manutention

Carico scomparto

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Mezzo di movimentazione, che trasporta merci veicolando a livello del suolo. Normal-mente i carrelli per la movimentazione circo-lano liberamente e non dipendono da binari. Esistono carrelli per la movimentazione con e senza dispositivo di sollevamento. La mag-gioranza dei carrelli per la movimentazione è guidata da un conducente che accompagna il carrello a piedi con l’ausilio di un timone, oppure da un posto guida. I carrelli per la movimentazione senza conducente sono chiamati carrelli a guida automatica (AGV).

Carrello elevatore a timoneCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Concetto con uguale o simile significato:

Carrello elevatore, carrello sollevatore con ope-

ratore a terra, carrelli elevatori a timone elettrici.

Inglese: Drawbar pallet truck

Tedesco: Deichselstapler

Francese: Chariot élévateur à timon

Carrello elevatore a timone con un montante, di norma con trazione elettrica. Non molto comune è la versione a comando manuale con il quale il carico viene sollevato azionan-do una manovella. Il carico è sostenuto da ruote. Viene inforcato con bracci su ruote. La maggioranza degli elevatori a grande altezza hanno un montante normale e una portata massima fino a 2000 kg, gli elevatori più eco-nomici sono equipaggiati di un monomontan-te e hanno una portata massima di 1000 kg.Riferimenti:

Carrello elevatore.

Carrello elevatore con sedile trasversaleCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Inglese: Lateral seat forklift

Tedesco: Quersitzstapler

Francese: Chariot élévateur à siège transversal

Carrello elevatore nel quale il posto guida è montato in modo che il conducente è seduto di traverso alla direzione di marcia. Questa disposizione del posto guida è d’uso nei carrelli a ruota e consente la costruzione compatta.

Il conducente è seduto di traverso alla direzione di marcia.

Carrello elevatore per corsie stretteCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Concetto con uguale o simile significato:

Carrello elevatore a grande altezza

Inglese: Narrow aisle truck

Tedesco: Schmalgangstapler

Francese: Chariot élévateur pour allées étroites

Carrelli specializzati di movimentazione per la tecnica di magazzinaggio. Il tipo di co-struzione e l’uso di forche oscillanti o tele-scopiche consentono l’impiego nei corridoio stretti. Si distingue tra modelli “man down” e “man up”.Riferimenti:

Carrello elevatore

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Carrello elevatore telescopico porta-containerCategoria: Manutenzione

Sub-categoria: Attrezzature di movimentazione

Inglese: Reach stacker

Tedesco: Containerstapler

Francese: Chariot élevateur porte-conteneurs

Grande carrello a contrappeso, in grado di sol-levare e trasportare container. Diversamente dal Container-Carrier, il carrello portacontai-ner solleva liberamente i container. Il container viene dunque sollevato al di fuori della base delle ruote. Ciò richiede una costruzione pe-sante del carrello. Carrelli portacontainer pos-sono sollevare container con un carico fino a 50 tonnellate. Il loro peso proprio ammonta a circa 100 tonnellate. Mentre per la sua costru-zione il Container-Carrier si addice meglio allo stoccaggio di container e al caricamento di camion, il carrello portacontainer è più adatto per il trasbordo dalla strada alla ferrovia.

Carrello portacontainer in azione. Ben visibile: la costruzio-ne a portata libera.

Certificato di origineCategoria: Approvvigionamento

Sub-categoria: Pianificazione dell’approvvigionamento

Concetto con uguale o simile significato:

Certificato d’origine

Inglese: Certificate of origin

Tedesco: Ursprungszeugnis

Francese: Certificat d’origine

Certificato giuridicamente vincolante, docu-mento ufficiale che certifica l’origine della merce. Il certificato di origine serve a provare sia l’origine che il valore o il prezzo di una merce. Il documento può contenere ulterio-ri indicazioni necessarie per l’identificazione della merce. Il certificato di origine viene emesso da uffici autorizzati nel paese d’origi-ne. In Germania e in Svizzera sono le camere dell’industria e del commercio oppure le ca-mere dell’artigianato. Una merce è di origi-ne svizzera per esempio se è stata prodotta completamente o elaborata sufficientemente in Svizzera. Le autorità di molte nazioni richie-dono che la merce importata nel loro territo-rio sia accompagnata da certificati di origine. Questi documenti sono richiesti per svariati motivi: hanno un ruolo importante per esem-pio nell’applicazione di dazi doganali o per controllarne le limitazioni d’importazione.

Ciclo ordinazioneCategoria: Approvvigionamento

Sub-categoria: Processo di ordinazione

Inglese: Order cycle

Tedesco: Bestellzyklus

Francese: Cycle de commande

Intervallo tra due ordinazioni. Con smercio o consumo costante il ciclo di ordinazione può essere regolare (p. es. settimanale). Quando il consumo oscilla è più adatto un ciclo di or-dinazione variabile. In questo caso l’ordina-zione viene effettuata quando si raggiunge o supera la giacenza di notifica.Riferimenti:

Giacenza contabile.


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