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Preparati all’estate€¦ · Maggio Giugno 2018 Di sana pianta Rientrare nel peso forma ......

Date post: 21-May-2020
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per starti più vicino MAG AZINE alphega farmacia Copia gratuita offerta dal tuo farmacista Maggio Giugno 2018 Di sana pianta Rientrare nel peso forma con l’aiuto della fitoterapia Stili di vita Chiudere con le sigarette: la strada giusta per riuscirci Cura della persona Candida: come sconfiggere un’infezione intima che tende a ripresentarsi 03 Preparati all’estate COD. 343446
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MaggioGiugno 2018

Di sana piantaRientrare nel peso formacon l’aiuto della fitoterapia

Stili di vita Chiudere con le sigarette: la strada giusta per riuscirci

Cura della persona Candida: come sconfiggere un’infezione intima che tende a ripresentarsi

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Preparatiall’estate

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Anno XIV, numero 3 (Maggio-Giugno 2018)

Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005Periodico bimestrale di Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpAVia Tiburtina, 1310 - Roma Edizione in esclusiva per le farmacie AlphegaDirettore responsabile Angelo Cambié [email protected] scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia Servizi Editoriali, viaA. Gramsci 11, 24128 Bergamo, tel. 035 400944 Consulenza scientifica Mariapia FazioGestione spazi e materiali pubblicitari Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 Editore CTG Srl via Redipuglia 9 - 20060 Gessate (MI) Stampa CTG Srl via Trieste 99 - 20064 Gorgonzola (MI)Amministrazione Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpAtel. 0185 372300 - fax 0185 372269© Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunquesupporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo.

Dolce sial’attesaLa gioia di sentire crescere una nuovavita dentro di sé. Quella della maternitàè una condizione beata, a tratti offuscata,tuttavia, da alcune inquietudini quasiinevitabili: nascerà sano il bambino, è ladomanda che tutte le riassume. Una risposta può arrivare, lo vedremo inquesto numero di Alphega Farmacia Magazine, da alcuni accorgimenti,semplici ma in diversi casi risolutivi.Uno di questi riguarda, ovviamente, il fumo, un’abitudine perniciosa semprema deleteria a maggior ragione durante la gestazione. Un’ottima occasioneper smettere, allora, proposito di cui metteremo in luce la praticabilitàtutt’altro che impervia, soprattutto qualora ci si giovi degli ausili, anchefarmacologici, attualmente disponibili.Pure l’alimentazione diventa cruciale in un momento tanto delicato: e così,parlando delle virtù nutrizionali del pesce, ci accorgeremo che questo cibova amministrato a volte con giudizio dalle donne in attesa, che devonoprestare una certa attenzione ai pesci più grandi e ai prodotti ittici affumicati.E in gravidanza diventa particolarmente frequente un’infezione fungina,quella da candida, che generalmente non influisce sullo sviluppo delbambino, ma va ugualmente curata - spiegheremo come - almeno entro ilparto, quando potrebbe essere trasmessa al neonato.Un altro problema frequente delle gestanti, soprattutto una volta trascorsi inove mesi, è il sovrappeso, che si può però contrastare con l’aiuto di alcuneerbe: passeremo in rassegna queste alleate della linea, preziose perchiunque miri a recuperare il peso forma in vista dell’estate. Buona lettura.

per starti più vicino

4 SALUTE DA...Informazionidi attualità

6 STILI DI VITAFumo: smetterenon è difficile con un aiuto

10 IN FAMIGLIAGravidanza: le regoledella serenità

16 CURA DELLA PERSONATenere a bada la candidacon una corretta igiene

21 IL FARMACISTA INFORMAIl medico di famiglia:riferimento fondamentale

22 DI SANA PIANTAAiutarsi con le erbead avere il giusto peso

13 A TAVOLAPesce: usare al meglioun alimento sano

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NEW HAVEN • La frutta secca è un alleato efficace contro il cancro del colon: seconsumata regolarmente riduce, nelle persone in cura per questa malattia, il rischiodi morte e di recidive del tumore. Lo rivela un ampio studio clinico della durata di 6

anni e mezzo, con cui medici dello Yale Cancer Center, nel Connecticut sta-tunitense, hanno seguito 826 pazienti trattati con chirurgia e chemiotera-

pia. Coloro che consumavano almeno due porzioni set-timanali di frutta secca, da 28 grammi l’una, gode-

vano di un aumento del 57% della sopravvivenza edel 42% dell’assenza di recidive. I migliori risulta-ti sono stati ottenuti con le noci.

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Attualità

PITTSBURGH • L’allattamento al seno ha risvolti positivi alungo termine, oltre che per i bambini, anche per le mamme,il cui cuore risulta più protetto. Secondo uno studio dell’Univer-sità di Pittsburgh, nelle donne che non hanno pressione alta e al-lattano al seno per almeno sei mesi risultano migliori alcuni in-dicatori di salute cardiovascolare, come il colesterolo ‘buono’(HDL) alto, i trigliceridi bassi e lo spessore dell’arteria caroti-de contenuto. Sono state prese in esame 678 donne incinte,che hanno poi partecipato anche a una valutazione successivadello stato di salute, da sette a 15 anni dopo.

Vivere in aree più esposte al sole e mangiare pe-sce può ridurre il rischio di sclerosi multipla. Lo ri-

velano due ricerche: la University of British Columbiadi Vancouver, in Canada, ha evidenziato che un’esposi-

zione solare di oltre 10 ore a settimana in estate e 4 orein inverno si associa a un rischio di sclerosi multipla più

basso del 45%. La stessa riduzione della possibilità di contrar-re la malattia è stata rilevata nell’istituto Kaiser Permanente a Pa-

sadena, in California, tra quanti mangiano pesce almeno una volta a set-timana o assumono integratori di grassi omega-3 e 1-3 porzioni di pesce al mese.

Bere tè caldo ogni giornopuò proteggere dal glau-coma. È quanto emerge dauna ricerca della DavidGeffen School of Medicine,nella University of Califor-nia. Analizzando dati relati-vi a circa 10.000 persone, iricercatori hanno eviden-ziato che il consumo quoti-diano della bevanda (pur-ché assunta calda) è asso-ciato a un rischio del 74%più basso di contrarre lamalattia, che consiste inuna condizione di altapressione dentro l’occhio,tale da danneggiare il ner-vo ottico. È probabile chequesto effetto protettivo deltè, non riscontrato con ilcaffè e con altre bibite, de-rivi dall’elevato contenutodi sostanze antiossidanti.

LOS ANGELESSalute da...VANCOUVER

Universityof BritishColumbia

Gli anziani che fanno attività fisica hanno il sistema immunitario dei ven-tenni. Ricercatori del King’s College London hanno sottoposto a vari test di la-boratorio 125 ciclisti amatoriali tra i 55 e i 79 anni, e hanno confrontato i risul-tati con quelli di 75 persone tra 55 e 80 anni non attive fisicamente e di alcunigiovani tra 20 e 36 anni. È emerso che il sistema immunitario dei ciclisti produ-ceva lo stesso numero di linfociti T (tra gli agenti più importanti nel combatterele infezioni) rispetto a quello dei più giovani, mentre nei sedentari la produzio-ne, che declina di circa il 2-3% all’anno a partire dai 20 anni, era molto minore.

LONDRA

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I danni alla salute prodotti dalle sigarettesono accertati e gravi: dunque chiuderecon questo vizio è una scelta obbligata, lacui attuazione è facilitata da vari strumenti.

Stili di vita

Stop al fumoNon è difficile, speciecon un aiuto adeguato

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uoce anche al cuore, il fumo, e proprio a questodanno che le sigarette arrecano alla salute è dedi-

cata stavolta la ‘giornata mondiale senza tabacco’, che co-

me ogni anno si celebra il 31 maggio. Perché se il tumoredel polmone è la malattia più comunemente associata aquesta abitudine deleteria, non bisogna dimenticare che il

N

Terapia con nicotina: formulazioni a confronto

Compresse sublinguali Gomme Inalatori Cerotti Spray

oromucosali

Durata minima deltrattamento

Almeno 12settimane, poiridurregradualmente.

Almeno 4 settimane,poi continuare albisogno.

Fino a 8 settimane,poi ridurre la dosealla metà per duesettimane.

Preferibilmente 8settimane, almeno 4.

12-24 settimane,riducendoprogressivamentele erogazioni

DosiForti fumatori:fino a 15 compresseal giorno; altri: 8-12.

Una gomma al postodella sigaretta; fortifumatori: 4 mg, altri2 mg; 10-15 gommeal giorno.

Una o più ‘tirate’tutte le volte che losi desidera; 6-12‘cartucce’ al giorno.

Forti fumatori: 15 mgalmeno; altri: 10 mg;cerotto da 24 ore perchi ha astinenza dinotte o al mattino.

1-2 erogazioni alposto della sigaretta,con un massimo di64 al giorno.

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Adattabili allenecessità;contrastano labulimia; utilizzabiliassieme a un cerotto.

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Di usosemplicissimo;cedonoautomaticamente la dose necessaria.

Si assorbonorapidamente inbocca: possonoridurre il desiderio difumare in 60 secondi.

LimitiOccorre imparare ausarle: se inghiottitesono sprecate.

Difficoltà con alcunistili di vita; non adatteai portatori di protesi;di uso nonsemplicissimo.

Difficoltà con alcunistili di vita; pocoadatti ai fortifumatori.

Non forniscono unpicco di nicotina; nonsimulano sensazioniorali né gestualitàfamiliari al fumatore.

Dopo l'interruzionedel trattamento èpossibile avere latentazione diriprendere a fumare.

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fumo è anche unodei più importanti fatto-

ri di rischio cardiovascola-re: i fumatori hanno un rischio

di mortalità, a causa di una corona-ropatia, superiore da 3 a 5 volte ri-spetto ai non fumatori.Ma le sigarette costituiscono anche ilprincipale fattore di rischio per lemalattie respiratorie non neoplasti-che, come la broncopneumopatiacronica ostruttiva, oltre che di moltealtre: risultato, una persona che fu-ma per tutta la vita ha il 50% di pro-babilità di morire per una patologiadirettamente correlata al fumo e lasua vita, evidenzia l’Istituto superioredi sanità, potrebbe non superareun’età compresa tra i 45 e i 54 anni.Ci sono insomma davvero tutte lecondizioni per affermare - con lo slo-gan della campagna che il Ministerodella salute dedica quest’anno allalotta contro il tabagismo, affidandosidi nuovo al convintissimo non fuma-tore Nino Frassica - “chi non fumasta una favola”.I dati raccolti dall’Istituto superiore disanità evidenziano che nel 2017, inItalia, i fumatori erano 11,7 milioni,vale a dire il 22,3% della popolazione.Tra questi è aumentato il numerodelle donne, che da 4,6 milioni del2016 sono salite a 5,7 milioni, tanto

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/VERO FALSOLe sigarette sono solo una delle tante cause di morte:

l’inquinamento dell’aria lo è altrettanto.

FALSO. È dimostrato che il fumo è la prima causa prevenibile dimorte, sicuramente più temibile dell’inquinamento atmosferico. Nel fumodi tabacco la concentrazione di certe sostanze tossiche è fino a 400 voltesuperiore rispetto ai limiti massimi concessi riguardo all’ambiente. E poiquesto fattore di rischio possiamo controllarlo ed eliminarlo.

Se si è giovani e si sta bene, si può rimandare l’abbandono del fumo.

FALSO. Se si interviene quando si manifestano i sintomi può esseretroppo tardi. E poi smettere migliora il proprio rendimento ed eliminafastidi e inestetismi.

È inutile smettere di fumare se ormai si è anziani.

FALSO. Liberarsi del fumo non solo allunga la vita, ma miglioradecisamente la sua qualità, evitando malattie invalidanti.

Ci sono persone che invecchiano in salute fino a tarda età dopo averfumato tutta la vita.

VERO, MA... Sono solo eccezioni che confermano la regola: èscientificamente provato che il fumo riduce la speranza di vita di 8-10 anni.

Con un lavoro o una vita stressanti, fumare aiuta a rilassarsi.

FALSO. Sembra così solo perché l’organismo è abituato alla nicotina,ma è vero esattamente il contrario: la nicotina è uno stimolante eaumenta la frequenza cardiaca. Dopo qualche settimana senza fumodiminuiscono nervosismo e ansia, e si recupera autocontrollo.

Fumare aiuta a concentrarsi, soprattutto sul lavoro.

FALSO. È dimostrato che nei fumatori il rendimento lavorativo èinferiore. La difficoltà di concentrazione può essere un sintomo inizialedella disassuefazione, ma dura solo pochi giorni.

Dopo avere smesso di fumare spesso si finisce per riprendere.

VERO, MA... Solo un fumatore su 4 riesce a chiudere definitivamenteal primo tentativo, ma spesso questo accade per mancanza diinformazioni e supporti corretti. Oggi ci sono molti ausili che rendonol’impresa meno ardua. E poi la ricaduta non deve essere intesa come unfallimento, ma come una tappa del processo di disassuefazione, preziosaper un nuovo tentativo: sbagliando si impara...

Prima o poi arriva il giorno giusto per smettere di fumare.

FALSO. Bisogna fissare una data di inizio, scegliendo un giorno chepossa essere tranquillo, libero da stress, privo di situazioni in cui ildesiderio di fumare potrebbe essere molto forte. Poi quella scadenza varispettata, senza deroghe e con la determinazione di portare acompimento l’intento di liberarsi dal fumo.

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da portare l’incidenza del vizio nellapopolazione femminile (20,8%) al mi-nimo storico di differenza con quelladegli uomini (23,9%).Dati allarmanti, tali da indurre il Mi-nistero a ricordare che il consumo ditabacco costituisce uno dei più gran-di problemi di sanità pubblica: se-condo i dati dell’Organizzazionemondiale della sanità (OMS) il fumorappresenta la seconda causa dimorte nel mondo, e la principalecausa di morte evitabile. Si stima cheal fumo siano riconducibili in Italiadalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno,oltre il 25% delle quali tra i 35 e i 65anni di età. E al di là di questo va considerato che

la qualità di vita del fumatore è seria-mente compromessa, a causa dellamaggiore frequenza di patologie re-spiratorie (tosse, catarro, bronchitiricorrenti, asma eccetera) e cardia-che (ipertensione, ictus, infarto e co-sì via), che possono limitare le attivi-tà della vita quotidiana.

Un’impresa possibileAstenersi dal fumare è sempre più,dunque, un imperativo per tutti. Esmettere deve essere il proposito dichiunque abbia questo vizio.I dati Istat indicano che il 90% degli exfumatori ha smesso senza bisogno diaiuto. Se non ci si riesce, la cosa mi-

gliore da fare è sentire il proprio me-dico di famiglia e decidere insieme unpercorso. È infatti dimostrato che piùsupporto si riceve, più è alta la proba-bilità di smettere in modo definitivo. Le strategie comprendono terapiefarmacologiche e sostegno psicolo-gico. Le prime servono per contra-stare i sintomi dell’astinenza dovutaalla dipendenza fisica che produce lanicotina, principio attivo del tabaccoche ha azione sul sistema nervosocentrale. I farmaci disponibili, di cui èstata provata l’efficacia, sono:• prodotti a base di nicotina, in for-mato di cerotti, inalatori, gomme damasticare, compresse, spray daspruzzare in bocca per essere rapi-

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Stili di vita

Il termine tecnico è craving. Indica il desiderio, lanecessità impellente di fumare, che in alcunimomenti chi prova a smettere ha la sensazione dinon poter superare. Per combatterlo è bene tenerepresente alcuni aspetti.• L’attacco di craving dura solo 5 minuti circa, dopo diche si affievolisce notevolmente: per un tempo cosìlimitato vale la pena resistere.• Ci si può aiutare a ridurre il desiderio bevendo unbicchiere d’acqua a piccoli sorsi, lentamente, etenendo l’acqua in bocca per un po’ prima di deglutire.• Distrarsi, in qualsiasi modo possibilmentepiacevole, aiuta a superare queste crisi: può bastarepasseggiare per 5 o 10 minuti, sedersi se si in è piedio viceversa, così come masticare una gomma o unacaramella o tenere le mani occupate (per esempiogiocherellando con una matita o scarabocchiando).• Prepararsi a fronteggiare gli attacchi soprattutto lamattina al risveglio o dopo il caffè e alla fine deipasti. Contro queste ultime crisi è bene mangiare contranquillità, assaporando i cibi, ed evitare di bere ilcaffè; finito il pasto, muoversi subito in modo dadistrarsi dalla necessità di una sigaretta. Lavarsi identi subito dopo aver mangiato attenua parecchio il

desiderio di fumare.• Se si ha l’abitudine di fumare mentre si parla altelefono, cercare di modificare la situazione in cuiquesto avviene: per esempio, se di solito si sta seduti,rimanere in piedi, oppure impugnare la cornetta conla mano con cui di solito si fumava, o ancoraimpegnare le mani con piccoli oggetti, come unamatita per prendere appunti o scarabocchiare.• Mentre si è in automobile, per evitare di fumaremasticare una gomma o un po’ di liquirizia, tenendo,se possibile, il finestrino abbassato in modo checircoli aria fresca. Fare attenzione a evitare chenell’automobile siano presenti tracce dell’abitudine afumare, e quindi non solo pacchetti di sigarette oaccendini, ma anche odore di fumo.• Se gli amici fumano, è bene chiedere di non farlo inpropria presenza, oppure allontanarsi mentre lorostanno fumando. Se il bar è un luogo di fortetentazione, nel primo periodo è meglio evitarlo,oppure sceglierne uno dove non vi sia un’altapercentuale di fumatori. Se è possibile, frequentareamici che non fumano, almeno all’inizio. In treni,ristoranti, alberghi, scegliere gli spazi riservati ai nonfumatori.

Come allontanare il desiderio di fumare

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damente assorbiti dalla mucosa ora-le: rilasciano il principio attivo nelflusso sanguigno a livelli molto piùbassi rispetto alle sigarette, e senzacatrame, monossido di carbonio e al-tre sostanze chimiche nocive presen-ti nel fumo di tabacco;• composti ad azione simile a quella

della nicotina (vareniclina);• antidepressivi (bupropione).Di questi, solo i prodotti per la tera-pia sostitutiva della nicotina non ri-chiedono ricetta, anche se per l’usoè bene farsi guidare dal medico o dalfarmacista. Il trattamento (tabella apagina 6) è indicato in particolare

per chi:• fuma 10 o più sigarette al giorno;• ha già avuto esperienza di crisid’astinenza in precedenti tentativi dismettere;• fuma la prima sigaretta entro mez-z’ora dal risveglio.In alcuni casi può risultare di aiutoanche un intervento di tipo psicologi-co, individuale e di gruppo, in cui ven-gono fornite motivazioni per la sceltadi smettere e indicate strategie com-portamentali con cui superare situa-zioni di crisi; in alcuni casi può esse-re fornito materiale da utilizzare co-me supporto a casa.I migliori risultati a lungo termine siraggiungono con i trattamenti inte-grati, in cui le terapie farmacologi-che sono associate agli interventipsicologici.Una delle insidie maggiori per chi stachiudendo con il tabacco è il ripre-sentarsi prepotente del desiderio difumare, che può però essere allonta-nato con vari accorgimenti (riquadronella pagina precedente).Facendo a meno delle sigarette sipercepiscono molto velocemente ibenefici per la salute. Tuttavia, è deltutto normale che per qualche tem-po si accusino fastidi come nervosi-smo, frustrazione, rabbia, difficoltà aconcentrarsi, insonnia, stipsi, ten-denza a ingrassare (in ogni caso nonpiù che di 2-3 chili), tutti superabilicon semplici accortezze (riquadro afianco).

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Che cosa fare contro i fastidi

Nervosismofrustrazione

rabbia

Quando si presentano le crisi, per ridurre la tensione farealcuni respiri profondi e cercare di cambiare situazionecon una passeggiata, una chiacchierata, un bagno.

Cercare di rilassarsi, se possibile con una passeggiata.Fare mente locale sul fatto che il proprio fisico deveabituarsi alla nuova situazione, che è solo momentanea.

Difficoltà aconcentrarsi

Insonnia

Evitare di prendere il caffè dopo cena e limitare ilconsumo di bevande ricche di caffeina, come tè o Cocacola. Bere un bicchiere di latte caldo prima di coricarsipuò aiutare a distendersi. L’esercizio fisico, che nonsignifica necessariamente palestra ma si può fare anchecon passeggiate, aiuta ad arrivare a sera più rilassati eun po’ più stanchi, e quindi ad addormentarsi conmaggior facilità.

• Mangiare con tranquillità, lentamente, dando tempo alsenso di sazietà, che non è immediato, di insorgere.• Anziché dolci, alcolici e cibi ricchi di grassi, mangiarefrutta e verdura fresche, e piuttosto che i fritti, cibi allagriglia o bolliti.• Se insorge la voglia di mangiare dolci, consumarecaramelle e gomme senza zucchero e bere molta acqua.• Assumere cibi poco calorici, come latte scremato ealimenti a basso contenuto di zuccheri.• Praticare attività fisica, e non necessariamente inmaniera ‘strutturata’: basta anche salire le scale a piedi,andare in bicicletta, scendere dal mezzo di trasportourbano una fermata prima, parcheggiare la macchina unpo’ più lontano del solito, in modo da camminare almeno30 minuti al giorno a passo svelto.

Tendenza aingrassare

Stipsi Bere molta acqua, mangiare cibi ricchi di fibre comefrutta, verdura, alimenti integrali.

Telefono verde contro il fumodell’Istituto superiore di sanità800 554088, attivo dal lunedì alvenerdì, dalle ore 10 alle 16.

Per saperne di più

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10 alphega farmacia

n periodo di grande coinvolgimento emotivo. Lagravidanza porta con sé sentimenti per lo più po-

sitivi ma anche qualche inevitabile preoccupazione, inparticolare riguardo alla salute del nascituro. Alcuneprecauzioni, condensate in poche regole dall’Associazio-ne italiana per lo studio delle malformazioni, possonoaiutare a procurarsi serenità su questo versante.

La possibilità che un bambino possa nascere affetto dauna malattia congenita dipende da varie cause, che è be-ne conoscere - quando è possibile - ancor prima che lagravidanza incominci. Per questo è importante che i fu-

turi genitoriinformino il me-

dico circa la presen-za, nella loro storia di

coppia e in quella delle ri-spettive famiglie di provenienza,

di patologie e difetti congeniti, malat-tie croniche, aborti spontanei.

Nel caso delle malattie cromosomiche, come lasindrome di Down, il principale elemento di rischio èl’età della mamma, in particolare dopo i 35 anni, oltre iquali sono consigliati esami più approfonditi di diagnosiprenatale.

Le infezioni, specialmente se contratte per la prima volta,costituiscono ancora oggi un pericolo per il bambino chesta crescendo nel grembo materno. Perciò è opportunoche la gestante, all’inizio della gravidanza, verifichi conspecifici esami del sangue se sono presenti anticorpi con-tro diverse malattie, tra cui toxoplasmosi, rosolia, infezio-ni da Citomegalovirus e da Herpes Simplex Virus (HSV), epoi morbillo, varicella, sifilide, tubercolosi, epatite B, AIDS.Qualora gli anticorpi siano assenti, e quindi la futuramamma sia a rischio di contagio, è importante adottarealcune precauzioni e se possibile vaccinarsi, mentre latrasmissione della patologia al feto potrà essere evitata,se necessario, con un parto cesareo. In particolare per la toxoplasmosi, malattia che si con-trae attraverso l’ingestione di cibi (frutta e verdura, car-

Le regoledella serenità

Per lo stato di buona salute del nasciturocontano alcune precauzioni, come evitarecerte infezioni e seguire una dietacorretta. E poi sono importanti i controlli.

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In famiglia

Gravidanza

Chiedere se ci sono rischi di malformazioni

Proteggersi da malattie pericolose per il feto

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ni poco cotte) contaminati da feci digatto infette, può risultare sufficien-te l’adozione di semplici norme igie-niche, come lavare bene frutta e ver-dura e non mangiare carne cruda opoco cotta e salumi crudi. Le donneche hanno già avuto in passato lamalattia (il che può essere ricostrui-to con esami del sangue) non sono arischio. Il pericolo di malformazionidel feto è maggiore quando l’infezio-ne viene contratta nelle fasi precocidella gravidanza.

Per la salute futura del bambino èimportante che la dieta sia variata edequilibrata, con piccoli pasti più fre-quenti invece dei tre abituali, e deveportare a un aumento di peso pro-porzionato all’indice di massa corpo-rea (IMC) precedente la gravidanza,calcolabile con la formula seguente.IMC = peso in kg : (altezza in metri)2

In base a questo è possibile ricavarel’incremento ideale di peso.

Almeno un mese prima del concepi-mento e durante il primo trimestredi gravidanza è raccomandata l’as-sunzione di almeno 0,4 milligrammial giorno di acido folico, per ridurre ilrischio di difetti congeniti nel siste-ma nervoso del piccolo.

Durante l’intera gestazione è neces-sario astenersi dal fumare, dal berealcolici (concesso al massimo unbicchiere di vino a pasto), dal fareuso di droghe, tutte abitudini che

danneggiano in vario modo il feto.Evitare il più possibile le radiografie,anche se le radiazioni emesse dalleattuali apparecchiature sono di livel-lo molto basso, tanto da creare per ilnascituro rischi trascurabili.

Le gestanti non devono prendere far-maci di propria iniziativa: ogni medi-cinale, anche di uso comune, va as-sunto solo se esiste una specifica in-dicazione e sotto controllo del medi-co. Le donne che assumono farmaciper problemi cronici devono consul-tare preventivamente il medico quan-do desiderano avere un figlio. Noncreano invece rischi le cure dentariee le relative anestesie locali.

Per individuare in modo personaliz-zato il rischio che il feto sia interes-sato da un’anomalia cromosomica -come la sindrome di Down - esisto-no esami ecografici e sanguigni (testcombinato a 11-13 settimane e triplotest a 15 settimane), non invasivi eassolutamente innocui per il nasci-turo. In base al loro risultato, la gestantepuò decidere liberamente se sotto-porsi ad altri accertamenti, come ilprelievo dei villi coriali e l’amniocen-tesi, che risultano più dettagliati masono anche più invasivi, comportan-do la penetrazione di un sottile agoall’interno dell’utero, con un conse-guente rischio, sia pur minimo, diaborto (0,5-1% dei casi). Per questomotivo tali esami vanno affidati astrutture sanitarie qualificate e ope-ratori di lunga esperienza.Un’ecografia morfologica deve esse-re eseguita da tutte le gestanti nelsecondo trimestre di gravidanza, tra

la 19a e la 23a settimana, allo scopodi controllare gli organi del feto, l’an-damento della crescita e la quantitàdel liquido amniotico. Questo accer-tamento, se eseguito da operatoriesperti e con strumentazione ade-guata, è in grado di individuare oltreil 50% delle anomalie congenite.

Sono sempre più numerose le ano-malie che possono essere curate ef-ficacemente già prima della nascita osubito dopo, tanto da consentire albambino una vita normale. Questi ri-sultati sono il frutto di un lavorod’équipe tra diverse figure speciali-stiche, presenti nelle migliori strut-ture sanitarie.

Nei primi giorni dopo la nascita ac-certarsi che vengano eseguiti sulbambino (cosa che peraltro normal-mente avviene) alcuni esami da po-che gocce di sangue, allo scopo di in-dividuare precocemente l’eventualepresenza di malattie del metaboli-smo non evidenziabili durante la ge-stazione e non riconoscibili subitodopo il parto. Si tratta di fenilcheto-nuria, fibrosi cistica (o mucoviscido-si) e ipotiroidismo congenito, malat-tie sulle quali i medici hanno la pos-sibilità di intervenire con opportunitrattamenti (una dieta appropriata,nel caso della fenilchetonuria): que-sto consente di evitare o minimizzarei danni, che già dopo poche settima-ne di vita potrebbero risultare irre-versibili.Altre due condizioni di cui è beneeseguire una diagnosi quanto piùpossibile precoce sono la lussazionecongenita dell’anca e l’ipoacusia bi-laterale congenita (sordità).

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Alimentarsi correttamente

Occhio ai medicinali

Far esaminare il neonato

Evitare i vizi dannosi

Curare le malformazioni

Sottoporre a esami il feto

IMC pre gravidanza Aumentomeno di 18,5 (sottopeso): 12,5-18 kg18,5-24,9 (peso normale): 11,5-16 kg 25-29,9 (sovrappeso): 7-11,5 kgoltre 30 (obesità): meno di 7 kg

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ricco di proteine nobili, è fonte di minerali, di vita-mine e di acidi grassi omega 3. Il pesce è un ali-

mento prezioso da un punto di vista nutrizionale, che de-ve far parte di una dieta varia: è bene averlo sulla tavola2-3 volte alla settimana, variando il più possibile le tipo-logie e le specie.I prodotti della pesca, così come la carne e le uova, forni-scono proteine ad elevato valore biologico. Queste costi-tuiscono circa il 15-20% del peso (tabella a fianco), e ri-sultano più digeribili rispetto a quelle presenti nelle car-ni di mammiferi, per la minore quantità di tessuto con-nettivo.I sali minerali presenti in questi alimenti sono calcio, fo-sforo e iodio. Vi troviamo, inoltre, buone quantità di vita-mina A, vitamine del gruppo B e vitamina D. I grassi sono presenti in quantità che variano tra le diver-se specie dallo 0,3% al 27%. Molti di questi nutrienti so-no di alto valore biologico, come fosfolipidi e grassi insa-turi ad alta concentrazione di omega 3, importanti per iloro effetti benefici sul cuore. È importante conoscere alcune caratteristiche dei pro-dotti della pesca per poter fare scelte consapevoli eadatte al proprio stato. In Italia e in Europa esiste un si-stema di garanzia della sicurezza alimentare efficace ediffuso capillarmente lungo tutta la filiera produttiva,che minimizza i rischi chimici, fisici e microbiologici.Tuttavia, per le loro caratteristiche alcuni prodotti ittici

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È

I prodotti della pesca contengononutrienti preziosi, tra cui proteine nobilialtamente digeribili e grassi omega 3.Ma richiedono a volte alcune accortezze.

PesceUsare al meglioun alimento sano

A tavola

In 100 grammi c’è...

PesciCrostaceiMolluschi

Energia(kcal)

Proteine(g)

Grassi(g)

Carboidrati(g)

Alice 96 16,8 2,6 1,5

Merluzzo 71 17,0 0,3 0,0

Nasello 83 16,2 1,5 0,8

Orata 121 20,7 3,8 1,0

Pesce spada 109 16,9 4,2 1,0

Sarda 129 20,8 4,5 1,5

Sgombro 170 17,0 11,1 0,5

Sogliola 83 16,9 1,4 0,8

Spigola 82 16,5 1,5 0,6

Tonno 159 21,5 8,1 0,1

Triglia 123 15,8 6,2 1,1

Aragosta 85 16,0 1,9 1,0

Gambero 71 13,6 0,6 2,9

Calamaro 68 12,6 1,7 0,6

Cozza 84 11,7 2,7 3,4

Polpo 57 10,6 1,0 1,4

Seppia 72 14,0 1,5 0,7

Vongola 72 10,2 2,5 2,0

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sono meno adatti a specifiche cate-gorie di consumatori o devono esse-re consumati con particolari accor-tezze, riguardo al mercurio (riquadroin basso) ma non solo.• I molluschi bivalvi sono organismifiltratori, che per questa caratteristi-ca possono concentrare batteri e vi-rus presenti nelle acque: per mini-mizzare ogni rischio microbiologicoè necessaria una cottura completa.• I granchi, soprattutto se di grandidimensioni, accumulano negli orga-ni digestivi cadmio, elemento pre-sente nell’ambiente sia in manieranaturale sia come inquinante indu-striale o agricolo. Occorre quindi eli-minare le parti di aspetto bruno-ver-dastro contenute nel torace, mentrele carni bianche delle appendici pos-sono essere consumate in tutta si-curezza. • Il pesce affumicato confezionatopuò accidentalmente superare il li-

mite di sicurezza per il batterio Li-steria monocytogenes: non è per-tanto consigliato alle donne in gravi-danza o a persone con difese immu-nitarie carenti. • Pesci e cefalopodi possono essereinfestati naturalmente da parassiti,alcuni dei quali, come l’Anisakis neipesci di mare o l’Opistorchis in quel-li d’acqua dolce, sono patogeni an-che per l’uomo. È importante quindieviscerare rapidamente il pescato emantenerlo, qualora lo si consumicrudo, poco cotto o marinato, per al-meno 96 ore, pari 4 giorni, in un con-gelatore che abbia tre stelle o più.• Per i pescatori dilettanti: non con-sumare specie che non si conoscono.Nei pressi di Lampedusa, per esem-pio, ne è presente una originaria delMar Rosso, il pesce palla maculato(Lagocephalus sceleratus ), le cuicarni sono particolarmente velenoseper la presenza di tetrodotossina.

È un luogo comune che tutto il pescato siacontaminato dal mercurio. Il problema in realtàesiste, ma il rischio di riscontrare livelli di questometallo tali da costituire un pericolo per l’organismoc’è solo per alcune specie di pesce e per alcunecategorie di consumatori, fermo restando che in Italial'importazione e il commercio di prodotti di origineanimale sono sottoposti a rigidi controlli.Il pesce e i frutti di mare possono contenere mercurioorganico (metilmercurio), presente naturalmentenell’ambiente o proveniente dall’inquinamento. Ilcontenuto cambia a seconda della specie: i grandipesci predatori (come squali, pesce spada, luccio,tonno, nasello) ne accumulano livelli più elevatiessendo in alto nella catena alimentare. Alte concentrazioni di mercurio nell’organismopossono risultare tossiche per il sistema nervoso deibambini e durante l'età fetale. Per questo,

soprattutto per piccoli, donne in età fertile, ingravidanza e durante l’allattamento, è consigliato nonsuperare un consumo di una porzione da 100 grammialla settimana di pesce spada, squaloidi e luccio e didue porzioni di tonno, non mangiando nella stessasettimana altro pesce. I livelli di mercurio negli alimenti sono stabiliti da unregolamento europeo del 2006 e rigidi controllivengono effettuati alle frontiere e durante tutte le fasiche precedono la commercializzazione. Ogni anno inItalia vengono eseguiti oltre 10 mila esami suiprodotti ittici per la ricerca di mercurio e altri metallipesanti; solo poche decine di partite risultanoirregolari, e vengono ritirate dal mercato.Considerato tutto ciò, sarebbe svantaggioso edesagerato eliminare dalla dieta un alimento dalleproprietà nutritive così elevate per il timore diassumere mercurio.

Occhio al mercurio, ma senza allarmismi

A tavola

Pesci: animali vertebrati, sidistinguono sulla base delloscheletro in cartilaginei, comela razza, il palombo e lospinarolo, e ossei, checostituiscono la maggior partedelle specie consumate. Crostacei: artropodi acquatici,possiedono uno scheletroesterno detto carapace, più omeno rigido; lo sono scampi,aragoste, gamberi.Molluschi: invertebrati, hannola conchiglia esterna e unica(gasteropodi come il lumachino),esterna e suddivisa in due(molluschi bivalvi tipo vongolee cozze) o interna (cefalopodiquali polpi, seppie, calamari).

Tre famigliedi pescato

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Normalmente presente nell’organismo, lacandida può proliferare nella vagina dandovari disturbi. Ci si libera con una terapialocale, poi occorre evitare le recidive.

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n disturbo frequente, che tende a ripresentarsiperiodicamente. La candidosi vaginale e/o vulvare

è un’infezione che si manifesta con prurito spesso ac-compagnato da bruciore e dolore, e occasionalmenteanche con difficoltà e disagio della minzione, se la colo-nizzazione da parte della candida non è stata contrasta-ta tempestivamente con farmaci specifici e ha modo didiffondersi all’imbocco delle vie urinarie.Sono disturbi di cui la maggior parte delle donne ha sof-ferto o soffre, e che permettono di riconoscere fin dal-l’esordio la presenza di questo fungo, soprattutto quan-do l’infezione si riacutizza a intervalli più o meno regola-ri, supportata da alcuni fattori favorenti sul fronte dellecaratteristiche individuali e dello stile di vita.La Candida albicans - questo il nome scientifico del mi-crobo - è un lievito normalmente presente sulla pelle esulle mucose dell’organismo, per esempio in bocca, a li-vello intestinale e nella vagina. In genere non crea parti-colari disturbi; in alcune condizioni, tuttavia, può prolife-rare in modo incontrollato, scatenando infezioni che a li-vello vaginale vengono spesso favorite da un’alterazionedella microflora batterica, per il 90% costituita da latto-bacilli. Lo squilibrio è generalmente determinato da terapie an-tibiotiche assunte per la cura di altre patologie o da unacompromissione delle difese immunitarie generali (do-vuta a malattie oppure ad affaticamento e stress).

U

Benessere intimoTenere a bada la candidacon una corretta igiene

Cura della persona

• Quali farmaci si possono utilizzare contro lacandida?

• Se i sintomi della vulvovaginite sono lievi, si puòricorrere a prodotti per uso locale; tra i più efficaciquelli a base di derivati imidazolici.Il trattamento può durare dai 3 ai 14 giorni, aseconda della formulazione (creme, compressevaginali, ovuli, capsule molli eccetera) e dellospecifico principio attivo utilizzati. Tutti i preparati devono essere applicati nel canalevaginale in profondità, regolarmente ogni giorno; iltrattamento va attuato per tutto il periodo prescrittodal medico o indicato sul foglietto illustrativo se sivuole evitare che il disturbo si ripresenti, diventandosempre più difficile da eliminare.Per evitare l’effetto ping pong è bene che anche ilpartner si sottoponga a un trattamento specificocontro la candida: per gli uomini sono disponibili infarmacia creme a base di principi attivi antimicotici.Per proteggere l’equilibrio della flora vaginale sipossono assumere lattobacilli, particolarmente utilidopo una terapia con antibiotici.

Le risposte del vostro farmacista

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Altri fat-tori possono au-

mentare il rischio diinfezioni da candida:

• l’uso di dispositivi anti-concezionali come spirale o

diaframma;• l’applicazione di prodotti antimi-crobici per uso locale;• la migrazione del fungo dall’inte-stino alla vagina;• diabete, obesità; • squilibri ormonali dovuti a pillolaanticoncezionale, ciclo mestruale,gravidanza;• predisposizione genetica.

L’effetto ping pongTra i fattori che contribuiscono allacomparsa di recidive c’è la capacitàdell’infezione di rimanere latente,senza sintomi, creando così la possi-bilità di una trasmissione inconsa-pevole per via sessuale. La candidapuò dare infatti problemi anche agliuomini, con una balanite (infezionedel glande) o una balanopostite (in-fezione di glande e prepuzio), checreano rossore, prurito, bruciore,formazione di microvescicole o mi-cropustole, a volta anche perditebiancastre.Utilizzare il preservativo evita la tra-smissione dell’infezione tra i partnere riduce il rischio che si instauri un

Decalogo contro l’infezione

1 Evitare pantaloni troppo stretti e di fibre sintetiche.

La biancheria intima è preferibile di cotone, così come salvaslip eassorbenti, sia esterni sia interni. Questa fibra naturale infatti, megliodi altre, garantisce assorbenza, traspirazione, protezione dalleinfezioni (riquadro nella pagina successiva).

2

3

Soprattutto se si fa molto sport, l’igiene intima è importantissima.Occorre, però, utilizzare prodotti adatti, evitando i detergentiaggressivi, quelli contenenti profumazioni irritanti, gli spray e italchi. L’uso di lavande vaginali può essere controproducente, vistoche i lavaggi interni possono eliminare la flora batterica che aiuta atenere sotto controllo la proliferazione della candida. Usare sempre,per le parti intime, detergenti specifici e mai sapone obagnoschiuma, che possono essere troppo aggressivi per le mucose.

I lavaggi frequenti vanno bene in caso di mestruazioni o intensaattività sportiva, mentre in tutte le altre situazioni è meglio nonesagerare, per non alterare i naturali meccanismi di difesa. In ognicaso, non usare asciugamani utilizzati da altre persone chepotrebbero avere la candidosi: ci si potrebbe contagiare anche così.

4

5Il pH delle parti intime è acido (nelle donne in età fertile) o neutro (inmenopausa, post-menopausa e nelle bambine). Scegliere quindidetergenti liquidi con un pH leggermente acido (4-5).

Gli assorbenti interni, che sono più confortevoli e non irritano lemucose esterne, vanno cambiati spesso, almeno ogni 6-8 ore. 6

7Anche gli assorbenti esterni devono essere cambiati spesso; se sivuole, li si può alternare con quelli interni.

Mantenere ben asciutte cute e mucose: l’umidità altera le difese ecrea irritazioni, favorendo la proliferazione del fungo. Cambiarsiprima possibile se gli indumenti sono intrisi di sudore; in piscina e inspiaggia non restare a lungo con il costume bagnato.

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9Sciacquarsi sempre dopo un bagno: per evitare che il sale del mare eil cloro delle piscine causino irritazioni, fare una doccia ogni volta chesi esce dall’acqua.

Per evitare la trasmissione e la crescita di germi nocivi, non sedersimai a diretto contato con i bordi delle piscine, sulle panche deglispogliatoi e sulle assi delle toilette, né direttamente sulla sabbia.

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circolo vizioso di contagi vicendevoli,aumentato dal fatto che spesso gliuomini sono portatori asintomaticidella candida.Quando compaiono per la prima vol-ta irritazioni e prurito che non pas-sano nell’arco di 1-2 giorni, speciese associati a bruciore quando si uri-na o ad alterazioni della consistenza,del colore o della quantità delle se-crezioni vaginali, è importante con-sultare il medico per ottenere unadiagnosi specifica e indicazioni sultrattamento da intraprendere.La diagnosi arriverà dopo un'accu-rata visita ginecologica durante la

quale potrebbe essere effettuato untampone per il prelievo delle secre-zioni vaginali, da esaminare al mi-croscopio. Qualora individui l’infezio-ne, lo specialista prescriverà una te-rapia, in genere di tipo locale (riqua-dro a pagina 16).Per prevenire le candidosi recidivan-ti è prima di tutto necessario seguirealcune norme igieniche (riquadronella pagina precedente): in genera-le l’area genitale deve essere mante-nuta sempre ben pulita e asciutta.L’assunzione di specifici probioticipuò risultare di aiuto per la preven-zione, in particolare se il problema

tende a ripresentarsi.Anche l’alimentazione può giocareun ruolo prezioso: frutta, verdura, le-gumi e cereali integrali sono tuttialimenti ammessi nella dieta di chi èsoggetto a candidosi ricorrente. Si potrebbe invece trarre beneficiodalla limitazione del consumo di al-tri cibi che sembra siano in grado difavorire la crescita del fungo: ciocco-lato, dolci, dolciumi, torte, biscotti ealtri alimenti ricchi di zuccheri, bibi-te zuccherate, prodotti a base di fari-na bianca (come pane, pizza e focac-ce), latte, latticini e alcuni formaggi(per esempio il gorgonzola).

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Una materia prima impegnativa, costosa, difficile dalavorare. Eppure, ancora oggi, il cotone si lasciapreferire per le ottime prestazioni cheoffre in termini di comfort e diprevenzione di patologie che affliggonomolte donne. Il 54% delle italianeritiene di avere la pelle sensibile, masoltanto il 10% associa irritazioni epruriti intimi all’uso degli assorbenti.Il cotone può evitarne la gran parte, elo si può impiegare anche per itamponi: uno strato assorbenterealizzato al 100% in cotoneipoallergenico e biodegradabile vienericoperto da un rivestimento protettivosempre in cotone. Viene così assicurata la massimaassorbenza e resistenza, e anche unagrande sicurezza, visto che questafibra naturale crea un ambiente menofavorevole alla proliferazione deibatteri associati alla sindrome dashock tossico (TSS). Nel 2012 la modella californiana Lauren Wasserdovette subire l’amputazione di una gamba in seguitoa una TSS causata da un tampone che era stato

lasciato troppo tempo inserito. Oggi è tornata inpasserella anche per fare prevenzione su questo

versante.Il cotone assomma vari vantaggi:• è assorbente: trattiene liquidi fino a30 volte il suo peso, per questo negliassorbenti a base di cotone non cisono polveri chimiche superassorbenti;• è la fibra più traspirante disponibile:mantiene inalterato l’ecosistemavulvovaginale, in particolare lecondizioni di pH, temperatura eumidità; • è altamente compatibile con la pelle;• è morbido.• è sottile grazie alle nuove tecnicheproduttive che ne compattano le fibre. I vantaggi del cotone sonoclinicamente dimostrati, in particolarenella prevenzione di vaginiti e vulvo-vaginiti di origine batterica. Uno dei

più recenti studi clinici è stato condotto in Francia su306 donne e ha evidenziato che l’uso di assorbenticompletamente in cotone riduce del 90% le irritazionicutanee.

Il cotone che salva, anche negli assorbenti

La modella Lauren Wasser: hasubito l’amputazione di una gambain seguito a un’infezione da tampone

Cura della persona

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Il farmacista informa

Ogni cittadino iscritto al Servizio sa-nitario nazionale ha diritto a essereassistito da un medico di medicinagenerale, chiamato anche medico dibase o medico di famiglia, che assi-cura gratuitamente:• visite mediche ambulatoriali e do-miciliari;• prescrizioni di farmaci;• richieste di visite specialistiche e diaccertamenti diagnostici (attraversola cosiddetta impegnativa o ricettarossa);• proposte di ricovero ospedaliero ocure domiciliari alternative al ricovero;• rilascio dei certificati di riammis-sione a scuola, di idoneità allo svolgi-

mento di attività sportiva non agoni-stica solo in ambito scolastico, di ma-lattia per i lavoratori;• a discrezione, alcune prestazioni diparticolare impegno, come suture diferite superficiali, rimozione di puntidi sutura e medicazioni, vaccinazionidesensibilizzanti, fleboclisi eccetera.Esegue anche alcune altre prestazio-ni, a pagamento; per esempio:• certificazioni di invalidità civile, diinfortunio sul lavoro, di idoneità allosvolgimento di attività sportive nonagonistiche;• prestazioni non comprese nei com-piti dei medici di medicina generale, osvolte in fasce orarie notturne prefe-

stivee festi-ve;• visite am-bulatoriali edomiciliari occasio-nali di pazienti non propri. Il medico di famiglia partecipa a cam-pagne di educazione sanitaria e diprevenzione (come vaccinazioni,screening oncologici eccetera). Hainoltre un ruolo nell’assistenza domi-ciliare integrata (ADI), nell’assistenzadomiciliare programmata dei pazientinon ambulabili (ADP), nell’assistenzadomiciliare di pazienti ospiti in resi-denze protette e collettività (ADR).

Al compimento dei 14 anni (ma anche dal 6° anno, se è richiesto daigenitori) ogni cittadino deve scegliere il proprio medico di famiglia, traquelli inseriti nell’elenco dei medici convenzionati consultabile negliuffici (e in alcuni casi nel sito Internet) della ASL di appartenenza. Unavolta scelto il professionista, è bene contattarlo per verificare se puòaccettare (esiste un tetto al numero massimo di pazienti per ciascunmedico). Se la risposta è affermativa, occorre recarsi al Distrettosanitario di residenza per comunicare la scelta, muniti del librettosanitario, della tessera sanitaria e di un documento di riconoscimento.Per soggiorni superiori a tre mesi per motivi di studio, lavoro e salute inluoghi in cui non si ha residenza, il cittadino, e in alcuni casi anche lasua famiglia, può scegliere il medico di famiglia temporaneo. Per farlodeve innanzitutto revocare il medico di famiglia del luogo di residenza,poi recarsi, con il certificato di revoca, nella ASL del luogo di soggiorno escegliere il nuovo medico, presentando anche un certificato di iscrizionescolastico per lo studente o copia del contratto di lavoro per illavoratore o certificato medico dello specialista per il paziente. La ASL

riconosce questo permesso per 3-12 mesi, ma è possibile il rinnovo.

Come si fa a sceglierlo

L’attività del medico di famigliasi svolge, dal lunedì al venerdì,tra le ore 8 e le 20, e prevedeun orario minimo di aperturadello studio, variabile aseconda del numero di assistiti.Sabato e domenica il mediconon è tenuto a svolgere attivitàambulatoriale.Quando l’assistito non puòspostarsi il medico esegue lavisita domiciliare, di norma nelcorso della stessa giornata se larichiesta avviene entro le ore 10.Quando il proprio medico non èin servizio ci si può rivolgerealla Continuità assistenziale (exGuardia medica).

Quando è in servizio

Un riferimento fondamentale nella sanità

Il medico di famiglia

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Di sana pianta

Esistonomolte pian-

te che possonofornire - con un uti-

lizzo razionale e corretto,su consiglio del farmacista - un aiu-to nell’ambito di un programma per ilcontrollo del peso, che deve essereadeguato alla specifica situazione. La più comune (delle altre si parlanei riquadri) è quella delle personeche tendono a esagerare con il cibo,anche per via di una vita disordinatae stressante. In questi casi, oltre acercare di moderare l’alimentazione(senza escludere nessuno dei princi-pali gruppi di nutrienti) e a rivederela distribuzione dei pasti nell’arcodella giornata, si può ricorrere a in-tegratori alimentari di fibre. Questeappartengono soprattutto alla cate-

goria delle mucillagini (fibre solubi-li), di cui sono particolarmente ricchepiante medicinali come glucoman-nano, psillio, lino, altea, tiglio, ficod’India. Queste sostanze, quandoidratate, formano nello stomaco unvoluminoso gel naturale in grado diindurre un prolungato senso di sa-zietà e anche di inglobare il cibo in-gerito (soprattutto zuccheri e grassi),rallentandone l’assorbimento e trat-tenendone una quota, che vienequindi eliminata. Gli integratori vanno assunti subitoprima dei pasti principali, in modoche le fibre si trovino nel tratto ga-strointestinale contemporaneamen-te al cibo. Poichè l’efficacia è propor-zionale al grado di idratazione, è im-portante inoltre assumerli semprecon abbondante acqua (almeno 2

bicchieri grandi), preferibilmente atemperatura ambiente. Tra l’altro le fibre sono fondamentaliper una corretta funzionalità intesti-nale e per il controllo di glicemia ecolesterolemia.

Per raggiungerloun aiuto dalle erbe

Spesso il sovrappeso, specialmente nelle donne, è accompagnato daritenzione idrica, responsabile di un gonfiore che si accentua nei periodidi maggiore stress e si concentra su addome, cosce e glutei. Perverificarlo è sufficiente fare pressione con il pollice sulla partesuperiore della coscia e lasciare dopo due secondi: se è ben visibilel’impronta chiara lasciata dal dito c’è ritenzione idrica. Per contrastarla può essere molto utile ricorrere a piante medicinali adazione drenante e depurativa come orthosiphon, tarassaco e verga d’oro,la cui attività è dovuta a un elevato contenuto di polifenoli che favorisconola funzionalità di reni e fegato, i due principali organi deputati alladepurazione dell’organismo. Viene così stimolata l’eliminazione dei liquidiin eccesso e lo smaltimento di tossine e scorie, sostanze che tra l’altrovengono prodotte in maggiore quantità proprio durante il dimagrimento.

Frenare la ritenzione idrica

Quando la tendenza a superare ilpeso ideale dipende da unmetabolismo basale ‘stanco’,oltre all’attività fisica possonorisultare di aiuto piantemedicinali come l’arancioamaro, il tè verde e l’alga bruna. Queste agiscono stimolando latermogenesi e inducendo lamobilitazione dei grassi daltessuto adiposo di riserva. Vanno utilizzate per 10-20 giornial massimo, eventualmente conpiù cicli nell’anno. Per la loro azione stimolante,non sono adatte ai bambini, alledonne in gravidanza, acardiopatici e ipertesi.

Attivareil metabolismo

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Verga d’oro

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