Le suture possono essere: piane, dentate, squamose,
gonfosi (dente nell’alveolo). A partire dai 30 anni
iniziano a ossificare (sinostosi).
RICORDA: tra le ossa del cranio esiste anche una
articolazione mobile: la temporo mandibolare.
LE SINARTROSI O ARTICOLAZIONI PER CONTINUITA’
Non permettono movimenti, o ne permettono di estremamente limitati
I capi articolari sono uniti da tessuto connettivo, non c’è spazio tra essi
Si classificano in base al tipo di tessuto interposto fra i capi articolari in:
•Fibrose: se è connettivo denso. suture fra le ossa del cranio.
•Cartilaginee: se è cartilagineo. sinfisi pubica, anfiartrosi fra i corpi vertebrali
CARATTERISTICHE DELLE DIARTROSI
•Presenza di una capsula articolare
fibrosa che avvolge i capi articolari e che è
rivestita internamente dalla membrana
sinoviale riccamente vascolarizzata
•Presenza di una cavità articolare che
contiene un velo di liquido sinoviale
•Capi articolari rivestiti da uno strato di
cartilagine ialina
I capi articolari sono tenuti aderenti: dal vuoto pneumatico
della cavità articolare, dai robusti legamenti di rinforzo
della capsula fibrosa, dai muscoli che sono in rapporto con
le articolazioni.
Se un capo articolare fuoriesce dalla sua sede si ha la
lussazione.
Lesione dell’apparato ligamentoso= distorsione, per
lesione di vasi sanguigni può comparire gonfiore e livido.
ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE
E’ IMPORTANTE CHE LE SUPERFICI
ARTICOLARI SIANO CONCORDANTI E
ARMONICHE (COME LA TESTA DEL
FEMORE E L’ACETABOLO DELL’OSSO
DELL’ANCA).
QUANDO LE SUPERFICI NON SONO
CONCORDANTI, TRA QUESTE SI
INTERPONGONO DEGLI “SPESSORI”
FIBROCARTILAGINEI CHE CORREGGONO
LA DISARMONIA E PERMETTONO ALLE
SOLLECITAZIONI MECCANICHE DI
ESSERE DISTRIBUITE IN MODO
UNIFORME SULL’INTERA SUPERFICIE
ARTICOLARE.
QUESTI “SPESSORI” SONO:
•I DISCHI ARTICOLARI
•I MENISCHI ARTICOLARI
ARTICOLAZIONE SCAPOLO-OMERALE
I labbri glenoidei correggono differenze tra i
raggi di curvatura delle superfici articolari
La cavità glenoidea della scapola ha un raggio maggiore
di quello della testa dell’omero che ha quindi una
superficie di contatto limitata e, proprio per questo la
articolazione è estremamente mobile.
Degenerazione della cartilagine
articolare= artrosi.
Artrite reumatoide: malattia autoimmune
(infiammazione della m. sinoviale,
erosione dell’osso e della cartilagine).
Artrite gottosa: malattia metabolica con
eccesso di acido urico nel sangue
(deposito di urato di Na in articolazioni ed
altri organi).
ARTICOLAZIONI BIASSIALI
A sella: flesso-estensione, abduzione e
adduzione.
Trapezio e I osso metacarpale.
Condiloidea: flesso -estensione e lateralità Atlanto-occipitale, omero-radiale, radio-carpale.
Temporo-mandibolare.
ARTICOLAZIONI UNIASSIALI
Trocoide: rotazione.
Atlantoodontoidea, radioulnare.
Troclea: flessoestensione
Omeroulnare, talocrurale, ginocchio (funzionale).
ARTICOLAZIONI MULTIASSIALI
Enartrosi: Movimenti di flesso-estensione,
abduzione e adduzione, rotazione, circumduzione.
Coxo-femorale, scapolo omerale.
Artrodia: Movimenti di scivolamento.
Intervertebrali (processi articolari), costosternali,
intercarpali, intertarsali
L’ articolazione radiocarpale e’ una
condiloidea molto particolare,
infatti il condilo e’ formato dalle
piccole ossa della fila prossimale
del carpo
La frattura di Colles è la più frequente frattura
dell’avambraccio. Scivolone, inciampo, caduta
e “atterraggio” con braccio iperesteso,
avambraccio e mano in pronazione = avulsione
del processo stiloideo del radio
Articolazione atloodontoidea :
Ginglimo laterale o trocoide
Cranio e atlante ruotano attorno
al perno costituito dal dente
quando la testa viene ruotata.
MOVIMENTO PER DIRE “NO”
Articolazione atloodontoidea :
Ginglimo laterale o trocoide
Cranio e atlante ruotano attorno
al perno costituito dal dente
quando la testa viene ruotata.
MOVIMENTO PER DIRE “NO”
CONSENTE LA PRONO-SUPINAZIONE
la testa del radio ruota in un anello
osteofibroso
ARTICOLAZIONE RADIO ULNARE PROSSIMALE
Lussazione della testa del radio
CONSENTE TUTTI I MOVIMENTI E POSSIEDE PIU’
LIBERTA’ DI MOVIMENT0 DI QUALSIASI ALTRA
ARTICOLAZIONE ANCHE GRAZIE ALLA MOBILITA’ DEL
CINGOLO PETTORALE. E’ PERO SOGGETTA
FREQUENTEMENTE A LUSSAZIONI E A PERIARTRITI.
CONSENTE TUTTI I MOVIMENTI
E’ MENO MOBILE DELLA SCAPOLO-
OMERALE PERCHE’ LA TESTA DEL
FEMORE E’ACCOLTA COMPLETAMENTE
NELL’ACETABOLO, E PERCHE’ IL
CINGOLO E’ FISSO
Lussazione congenita dell’anca
I legamenti collaterali impediscono il cedimento laterale;
I legamenti crociati impediscono lo spostamento anteriore
o posteriore del femore rispetto alla tibia
ARTICOLAZIONI BIASSIALI
A sella: Movimenti di flesso-estensione,
abduzione e adduzione, opposizione.
Trapezio e I osso metacarpale.
Condiloidea: Movimenti di flesso -estensione e
di lateralità
Atlantooccipitale, omeroradiale, radiocarpale.
temporomandibolare.
ARTICOLAZIONI UNIASSIALI
Trocoide (ginglimo laterale): Movimenti di
rotazione.
Atlantoodontoidea, radioulnare.
Troclea (ginglimo angolare): Movimenti di
flessoestensioneOmeroulnare, talocrurale, ginocchio (funzionale).
ARTICOLAZIONI MULTIASSIALI
Enartrosi: Movimenti di flesso-estensione,
abduzione e adduzione, rotazione, circumduzione.
Coxofemorale, scapolo omerale.
Artrodia: Movimenti di scivolamento.
Intervertebrali (processi articolari), costosternali,
intercarpali, intertarsali.
CONSENTE MOVIMENTI DI SCIVOLAMENTO
La artrodia tra i processi articolari delle vertebre.
La artrodia tra le cartilagini costali e le incisure dello sterno.
Osserva i legamenti collaterali, il legamento patellare, la zampa d’oca
I legamenti collaterali vengono lesionati se si
sforza l’articolazione a piede fisso. La
distorsione del collaterale mediale provoca
anche lesione del menisco mediale al quale è
saldamente attaccato (bruschi cambiamenti di
direzione con rotazione del ginocchio flesso
in corsa)
La lesione del crociato anteriore è frequente
nello sciatore (urto anteriore con ginocchio in
semiflessione). Il crociato posteriore è più
resistente ma viene lesionato o per lesione dei
collaterali o battendo violentemente il
ginocchio flesso sul terreno (giocatore di
basket).
La colonna vertebrale:
•Protegge il midollo spinale ed i nervi spinali.
•Sostiene il peso del corpo
•Funziona come un asse rigido ma flessibile per
il corpo e come perno per il capo
E’ fondamentale nella postura e nella
locomozione
La stabilità della colonna è garantita dalla forma
e dalla resistenza delle vertebre, dei dischi i.v,
dei legamenti e dei muscoli.
Costituzione generale delle vertebre
•E’ lunga circa 70 cm. nell’uomo, 60 cm. nella
donna ed ¼ della lunghezza spetta ai dischi IV.
La lunghezza diminuisce con l’età per la
riduzione dello spessore dei dischi e per
l’accentuarsi delle curvature, specie nella
regione toracica.
Le vertebre sono ossa irregolari
7 cervicali (C1-C7)
12 toraciche o dorsali (T1-T12)
5 lombari (L1-L5)
5 sacrali fuse o osso sacro (S1-S5)
3 o 4 coccigee
Le vertebre aumentano di dimensioni fino al
sacro per sostenere il peso crescente del corpo,
poi decrescono fino all’apice del coccige ( il
peso del corpo è stato trasferito al cingolo
pelvico tramite l’articolazione sacroiliaca).
Le curvature equilibrano il rachide e aumentano
la resistenza alle pressioni longitudinali
La scoliosi è frequente nelle ragazze. Cause:
debolezza asimmetrica dei muscoli intrinseci del
dorso, emivertebra, diversa lunghezza degli arti
inferiori.
Lordosi cervicale e lombare
Cifosi toracica e sacrale
I dischi intervertebrali
•forniscono solide unioni tra i corpi vertebrali,
•fungono da amortizzatori per le forze assiali e
durante i movimenti della colonna
•rendono flessibile la colonna vertebrale
•con la loro forma variabile determinano le
curvature secondarie della colonna
•contribuiscono a delimitare anteriormente il
canale vertebrale.
La protrusione o erniazione del nucleo polposo
è più frequente tra L4/L5 o tra L5/S1 e, per la
compressione del nervo sciatico, provoca la
sintomatologia dolorosa della sciatica.
I DUE LEGAMENTI LONGITUDINALI
PREVENGONO L’IPERESTENSIONE E
L’IPERFLESSIONE
I LEGAMENTI GIALLI E CONTRIBUISCONO
A RADDRIZZARE LA COLONNA
Una nuova procedura ortopedica è la vertebroplastica che permette di “riparare”
vertebre fratturate o compresse per traumi, tumori,osteoporosi etc.
LE VERTEBRE CERVICALI E L’ARTERIA VERTEBRALE
La arteria vertebrale e la
arteria carotide interna
vascolarizzano l’encefalo
Le vertebre cervicali presentano il foro trasversario
ATLANTE EPISTROFEO.
Fratture del dente dell’epistrofeo: Cadute sulla testa. TUFFI!!
Tetraplegia
Articolazione atlanto-occipitale:
Condiloidea, MOVIMENTO PER DIRE “SI”
→
→ = condilo
Articolazione atlanto-odontoidea
Ginglimo laterale o trocoide
MOVIMENTO PER DIRE “NO”
Le vertebre toraciche, tranne T11 e T12, si articolano
•Nel corpo con la testa della costa
•Nel processo trasverso con il tubercolo della costa
Le ultime due coste non si articolano con i processi trasversi.
Le articolazioni tra i processi articolari sono
artrodie.
Le articolazioni costovertebrali sono artrodie
Il margine inferire della costa è tagliente
e presenta il solco costale che accoglie e
protegge vasi e nervi.
Lo sterno è sottocutaneo e palpabile per tutta la sua lunghezza.
•L’incisura giugulare si proietta sul margine inferiore di T2
•L’angolo sternale si proietta a livello del disco tra T4 eT5
•Ricorda:T5-T8 sono le vertebre cardiache
VERTEBRE LOMBARI
Se le lamine non si sviluppano normalmente fino a
saldarsi si ha la spina bifida occulta; in casi più
gravi si ha erniazione delle meningi e/o del midollo
spinale (meningocele, mielomeningocele).
Nota la somiglianza con le ultime toraciche
BACINO O PELVI: grande pelvi e piccola pelvi sono
separate dallo stretto superiore
Le creste sacrali derivano dalla
fusione dei vari processi
VERTEBRE CONGIUNTE
O OSSO SACRO