L’obesità è una patologia cronica caratterizzata dall’eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell’organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito di alimenti eccedenti il dispendio energetico
Oggi nel mondo 1 persona su 3 ha problemi nutrizione. Lo dimostra il fatto che ci siano 868 milioni di persone sono denutrite a fronte di 1,5 miliardi di persone obese o in sovrappeso. Questo significa che per ogni persona denutrita ce ne sono 2 che mangiano troppo e male
Il bilancio energetico è governato dalla prima legge della termodinamica ed è spesso espresso dall’equazione: Energia assunta= energia spesa+ energia immagazzinata
Energia assunta Energia spesa
Alimentazione Metabolismo basale
Attività fisica
Termogenesi adattativa:
indotta dal freddo
indotta dalla dieta
TESSUTO ADIPOSO BIANCO È ampiamente distribuito nel corpo, si trova sotto la pelle, intorno ai vasi sanguigni profondi e nella cavità addominale FUNZIONI: Riserva energetica (depositi lipidici) Funzione plastica: riempie interstizi tra organi, riveste i nervi, i vasi ed i muscoli Funzione endocrina: secerne una serie di molecole di segnalazione coinvolte non solo nella regolazione dell’appetito e del metabolismo, ma anche in numerosi altri processi.
TESSUTO ADIPOSO BRUNO
E’ altamente vascolarizzato Ha un’elevata attività metabolica È costituito da cellule adipose multoloculari Partecipa alla dissipazione sottoforma di calore dell’eccesso di energia introdotta con gli alimenti (termogenesi adattativa indotta dalla dieta)
In condizioni fisiologiche,quando la massa adiposa tende ad aumentare, il sistema nervoso centrale incrementa il dispendio e riduce l’introito energetico. Viceversa quando la massa adiposa tende a diminuire, il sistema nervoso centrale aumenta l’introito e riduce il dispendio energetico
La termogenesi adattativa indotta dalla dieta comprende: •L’energia necessaria per metabolizzare e immagazzinare gli alimenti •La quota di termogenesi derivata dalla digestione degli stessi (azione dinamico specifica degli alimenti) •La quota di termogenesi regolata dal sistema nervoso centrale in modo direttamente proporzionale all’introito energetico e alla massa adiposa
Oltre al suo ben documentato ruolo nel bilancio energetico, la
leptina ha effetti rilevanti nell’omeostasi del glucosio, dal
momento che essa sovverte l’iperglicemia in topi ob/ob prima della
correzione del peso corporeo. La leptina migliora l’omeostasi del
glucosio in topi con lipodistrofia e anche nell’uomo con
lipodistrofia o con deficienza di leptina congenita.
Le azioni anti-iperglicemizzanti della leptina vengono mediate dal
suo effetto in diversi organi.
Nel muscolo e nel fegato la leptina riduce i livelli intracellulari di lipidi mediante l’attivazione della proteina chinasi attivata dall’AMP (AMPK)
Glicolisi
Gluconeogenesi
Sintesi di acidi grassi
ADIPONECTINA
AMPK
MUSCOLO
FEGATO
Assunzione di acidi grassi
ß Ossidazione
Assunzione del glucosio
La visfatina è prodotta dagli adipociti viscerali, ma influenza positivamente l’uptake del glucosio legandosi e stimolando il recettore dell’insulina. Comunque i livelli circolanti di visfatina sono circa il 10% rispetto a quelli di insulina Anche l’omentina ha effetti positivi sull’uptake del glucosio ma non ha attività insulino-simile. Prodotta probabilmente dalle cellule stromo-vascolari del tessuto adiposo viscerale e non dagli adipociti Entrambe richiedono ulteriori studi per meglio comprenderne le funzioni
La resistina determina un aumento nel rilascio di
glucosio da parte del fegato, oltre a una riduzione
dell’assunzione di glucosio da parte del muscolo e
del tessuto adiposo. La resistina è prodotta dagli
adipociti nel topo, mentre nell’uomo sembra essere
prodotta dai macrofagi
La RBP-4 viene generata dagli adipociti, in
particolare dagli adipociti viscerali ed ha la
capacità di ridurre la sensibilità all’insulina del
fegato e del muscolo, nel fegato stimola la
gluconeogenesi.