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Presentazione ed. motoria (1)

Date post: 09-Jun-2015
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Page 1: Presentazione ed. motoria (1)
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Caratteristiche generali della motricità

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Interazioni funzionali di tipo psicopedagogico nella

costituzione della competenza motoria

AREA MOTORIA

Funzioni affettive e emotive

Funzioni organiche

Funzioni cognitive

Funzioni sociali

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L’APPRENDIMENTO MOTORIO

L’apprendimento motorio può essere definito come:

“l’acquisizione, il consolidamento, il perfezionamento

e l’utilizzazione di abilità motorie”

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LE ABILITÀ MOTORIE

Sono AZIONI INTERE o PARTE DI ESSE che si automatizzano con la

ripetizione.

Automatizzando un gesto il soggetto può concentrarsi sullo

scopo dell’azione.

Le ABILITÀ MOTORIE sono tante quante se ne apprendono.

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I FATTORI DELLA MOTRICITÀ

SISTEMA

SENSO MOTORIO

SCHEMI MOTORI

E POSTURALI

Capacità coordinative

Capacità condiziona

li

ABILITÀ MOTORIE

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SISTEMA SENSO MOTORIO

CAPACITA’ SENSO PERCETTIVE insieme degli aspetti sensoriali,

percettivi e neurologici finalizzati in ambito motorio

SENSAZIONE

È l’aspetto relativo al rapporto sensoriale tra

soggetto e mondo esterno

Costituisce il momento biologico che trova

sede negli analizzatori

PERCEZIONE

È l’aspetto relativo alla presa di coscienza psichica

da parte del soggetto

Costituisce il momento intellettivo che trova sede

nelle aree associative dell’encefalo

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I RECETTORI SENSORIALI 

La coordinazione motoria è determinata anche dalla

capacità del Sistema Nervoso di integrare, elaborare e tradurre le informazioni, provenienti

dall’esterno

(esterocettori: analizzatori o organi di senso)

e dall’interno

(propriocettori: tendini, muscoli, articolazioni

ed enterocettori: organi interni)

del nostro corpo ed inviarle ai settori muscolari per la

creazione di un nuovo atto motorio.

 

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Analizzatore tattile

Analizzatore visivo

Analizzatore vestibolare

Analizzatore acustico

Analizzatore cinestetico

ANALIZZATORIo organi informatori

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SCHEMA CORPOREO

Percezione istintiva del proprio corpo e delle sue diverse parti in relazione

allo spazio, agli oggetti e agli individui circostanti, sia in condizioni di movimento sia statiche

L’immagine corporea di sé stesso non è propria del bambino alla nascita, ma si

delinea attraverso un percorso che si protrae fino agli 11-12 anni

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UNITÀ BASICHE DEL MOVIMENTO

Schemi motori

(dinamici)

Schemi posturali

(statici)Camminare, correre,

saltare, afferrare, lanciare, rotolare,

strisciare, calciare …..

Piegare, flettere, circondurre, ruotare,

abdurre, addurre, slanciare …..

Costituiscono le forme fondamentali del movimento e sono chiamate “di base” perché

appaiono per prime nello sviluppo dell’individuo e diventano patrimonio originario dell’adulto

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Schemi motori di baseCamminare (avanti, indietro, lateralmente),

Correre (in tutte le direzioni),

Saltare (in alto e in basso),

Calciare (destro, sinistro),

Ricevere, afferrare, lanciare (a una o due mani, da sopra e da sotto),

Rotolare (avanti e indietro),

Strisciare, arrampicare,

Trasportare, trascinare,

Salire

Scansare ……..

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Schemi motori di base

camminare

Rotolare

Lanciare

Arrampicare

Correre

Saltare

Strisciare

Soffiare

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Schemi motori di base

Gli schemi motori maturano secondo un processo ben definito di stadi progressivi

in cui ciascuno stadio include quello precedente.

Es.: il LANCIARE evolve nei seguenti stadi di sviluppo afferrare/lasciare

gettare

lancio non lateralizzato

lancio lateralizzato

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La mobilità articolare o flessibilità presenta elementi

comuni alle capacità condizionali e coordinative.

Capacità condizionali

Mobilità articolare o flessibilità

Capacità coordinative

forza resistenza velocità generali speciali

CAPACITÀ MOTORIE

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LE CAPACITÀ CONDIZIONALI

La FORZA, cioè la capacità di superare una resistenza per mezzo del lavoro

muscolare;

La RESISTENZA, cioè la capacità di protrarre nel tempo un lavoro motorio senza che vi sia un calo di rendimento;

La VELOCITÀ, cioè la capacità di eseguire in tempo breve una sequenza

motoria.Determinano la prestazione fisica utilizzando

le fonti energetiche e strutturali disponibili nell’organismo

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LE CAPACITÀ COORDINATIVE

Le Capacità Coordinative permettono di:

ORGANIZZARE

REGOLARE

CONTROLLARE

Si basano su condizioni neurologiche, fisiologiche e psicologiche.

il

MOVIMENTO

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LE CAPACITÀ COORDINATIVE

Si basano sull’assunzione ed elaborazione delle informazioni.

Sul controllo dell’esecuzione dei movimenti.

Sulle operazioni svolte dagli analizzatori.

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LE CAPACITÀ COORDINATIVE

nell’atto motorio permettono:Di rendere più coincidente possibile il modello di movimento al movimento reale.Di realizzare i programmi motori decisi grazie alle precise informazioni degli analizzatori.Di automatizzare movimenti utilizzando il controllo cosciente nella gestione tattica del movimento.

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LE CAPACITÀ COORDINATIVE

LE CAPACITÀ COORDINATIVE SI DIVIDONO IN :

GENERALI SPECIALI

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CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI

APPRENDIMENTO MOTORIO

CONTROLLO eDIREZIONE

DEL MOVIMENTO

ADATTAMENTO eTRASFORMAZIONE DEL MOVIMENTO

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CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI

ACCOPPIAMENTO e COMBINAZIONE di

schemi motori (es: corsa + salto)

ORIENTAMENTOgestire la posizione e il movimento del corpo

nello spazio

DIFFERENZIAZIONECINESTETICA

del movimento(quanto forte? Quanto rapido?)

EQUILIBRIOmantenere il corpo

in postura d’equilibrio

REAZIONEreagire a stimoli

eseguendo azioni motorie adeguate

TRASFORMAZIONEriorganizzare un

movimento già in attuazione

RITMIZZAZIONEorganizzare cronologicamente

le contrazioni muscolari

ANTICIPAZIONE(data dall’esperienza)

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UNA BUONA COORDINAZIONE MOTORIA NASCE...

da uno schema corporeo ben strutturato

dal possesso di tanti schemi motori di base

da analizzatori che funzionano bene (senso-percezione)

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RELAZIONE TRA CAPACITÀ E ABILITÀ

Apprendere nuove ABILITÀ MOTORIE contribuisce a sviluppare le CAPACITÀ COORDINATIVE.

Le ABILITÀ MOTORIE si costruiscono sulle CAPACITÀ COORDINATIVE.

Il livello iniziale delle CAPACITÀ COORDINATIVE determina in modo significativo lo sviluppo delle ABILITÀ MOTORIE.

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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE

avviene in modo naturale e secondo l’opinione generale quattro sono i periodi importanti:

0-1 anno: fase della motricità riflessa;

1-2 anni: fase della motricità grezza;

2-6 anni: fase della motricità fondamentale, di base;

7-14 anni: fase della motricità sportiva. 

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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE

In linea di massima il periodo più favorevole per il miglioramento delle capacità coordinative

è quello che va dai 7-8 anni fino ai 12-13 anni di età.

Dalle capacità coordinative dipende la CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO,

influenzata però anche dai periodi di sviluppo morfologico (statura, peso).

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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE

  sviluppo della coordinazione grezza: grossolana esecuzione, ritmo e struttura del movimento;

sviluppo della coordinazione fine: il movimento viene migliorato, raffinato, automatizzato, ma è ancora condizionato da variabili (ambiente, fatica, emozioni,

ecc.);

consolidamento della coordinazione fine e sviluppo delle abilità ad alto livello: ovvero la

stabilizzazione del movimento che non richiede più grande attenzione (abilità motoria) e la capacità di

eseguirlo risolvendo anche situazioni adattative difficili.

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LO SVILUPPO DELLECAPACITÀ COORDINATIVE

PRINCIPI METODOLOGICI: Variare l’esecuzione del movimento.

Cambiare le condizioni esterne.

Modificare le abitudini di allenamento.

Modificare le regole di gioco.

Combinare più abilità motorie già automatizzate.

Eseguire gli esercizi in tempi stabiliti.

Eseguire esercizi in stato di affaticamento.

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VARIANTI DI TIPO SPAZIALE avanti/indietro

destra/sinistra

vicino/lontano

dentro/fuori

sopra/sotto

lungo/corto

alto/basso

largo/stretto

aperto/chiuso

grande/piccolo

Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti

effettuati in relazione a: persone, oggetti, attrezzi,

spazi, direzioni, suoni, colori, forme, luci,

corpo proprio o parti di esso, ostacoli/corsie,

limiti di campo, aree, percorsi,settori di campo, traiettorie,

gruppi, schieramenti ….

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VARIANTI DI TIPO TEMPORALE

prima/dopo

contemporaneamente

veloce/lento

Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a:

stimoli (visivi, uditivi, tattili), spazi (settori, aree, corsie, ecc), corpo o parti di esso,

persone, traiettorie, attrezzi ….

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VARIANTI DI TIPO QUALITATIVO

pesante/leggero

duro/morbido

ruvido/liscio

forte/piano

Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a:

persone, corpo o parti di esso,oggetti, attrezzi, superfici di appoggio,

suoni, rumori, segnali….

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VARIANTI DI TIPO QUANTITATIVO

tanto/poco

tutto/parte

solo/insieme

Tali varianti e combinazioni saranno riferitea movimenti effettuati in relazione a:

tempo, spazio, persone, corpo o parti di esso,oggetti, attrezzi …..

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VARIANTI DI TIPO AMBIENTALE

spazi aperti o chiusi

superfici diverse

ambiente acquatico

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E’ bene ribadire che la base essenziale di questo processo è

costituita dalle esperienze motorie di ogni tipo che l’allievo

deve compiere e delle opportunità di apprendimento, sempre più complesse, che gli

devono essere offerte sistematicamente

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Page 37: Presentazione ed. motoria (1)

http://www.sportraining.net/progallenatest.htm

http://www.ciamassociazione.it/glossario_di_educazione_motoria.html

http://www.icbernareggio.it/elementari/motoria.php

http://www.scuoleprimiero.it/spip.php?article375

http://www.edscuola.it/archivio/norme/edfisica/nuovi_programmi.htm

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Esempio di percorso per le capacità coordinative

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COMPETENZE INIZIALI

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COMPETENZE INIZIALI


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