R MAsedici.maggio.duemiladiciannove
sette colli, due stati, cento città
esseemme2
Il Forum Terzo Settore, il mondo non profit, nel Lazio coinvolge
oltre un milione di persone. Ne fanno parte il Volontariato, la
Cooperazione Sociale, l’Associazionismo, le ONG,
l’Altraeconomia, la finanza etica, le botteghe equosolidali, le
organizzazioni dal basso di solidarietà internazionale.
Il Forum del Terzo Settore del Lazio, una rete di oltre 30 reti,
ne è l’organismo di rappresentanza e luogo di scambio e
partecipazione. Ne fanno parte tra soci, lavoratori, volontari,
collaboratori – di cui molti sono disabili – oltre 350.000
persone di tutte le provenienze culturali, sociali, politiche,
etniche, religiose.
Il Forum Terzo Settore significa case famiglia, case per ferie,
case per donne maltrattate, case di riposo, asili nido,
ludoteche, Consigli comunali dei ragazzi e dei giovani, parchi
ambientali, fattorie didattiche e sociali, palestre, piscine, campi
da gioco per tutti gli sport, centri diurni, centri anziani o
giovanili, per la genitorialità, comunità di accoglienza,
volontariato nei musei, negli ospedali, protezione civile o davanti
le scuole. Ma anche centri studio e ricerca, archivi, biblioteche,
formazione, teatri, sale per la musica, bande musicali,
animazione, informagiovani, informaimmigrati, sportelli per
consumatori ed utenti… e tanto altro.
Federconsumatori Lazio è un Ente di promozione Sociale senza
scopo di lucro, con più di 30 anni di attività e ha come obiettivi
prioritari la rappresentanza, la tutela, la formazione e
l'informazione dei cittadini, nella loro qualità di consumatori ed
utenti.
Sul territorio del Lazio si articola in 1 sede regionale, 4 sedi
provinciali, 54 sportelli e si avvale della collaborazione di oltre
70 addetti, tra cui oltre 50 avvocati.
Federconsumatori Lazio ha come scopo prioritario quello di
facilitare l’inclusione di tutte le persone, soprattutto quelle
appartenenti a fasce sociali deboli o svantaggiate, attraverso
azioni di promozione, sviluppo ed elaborazione di sinergie con
tutti gli altri soggetti che operano con le stesse finalità etiche e
morali.
Federconsumatori Lazio, ha acquisto la certificazione ISO
9001/2015 EA 35 – EA 37 per il sistema di gestione della
qualità relativo ai due processi di: Consulenza ed assistenza
stragiudiziale per gli associati e Progettazione e coordinamento
dei servizi di formazione, informazione Comunicazione ed
Educazione.
esseemme
PREMESSA
L’analisi risponde al criterio dell’affidabilità: abbiamo preferito,
cioè, ragionare su dati certi e pubblicati anche quando questi
fossero più datati di altri però meno certificati.
Ci hanno interessato, fra i tanti, due aspetti in particolare, quelli
che riteniamo di maggiore criticità in questo momento, sia per
la dimensione, sia per la durata nel tempo dell’impatto sulla
cittadinanza, i Trasporti e i Rifiuti.
Non si può parlare di emergenza di questi due servizi essenziali,
se le criticità durano da mesi. La condizione di servizi richiesti e
non resi affatto o non resi nei termini dovuti, incide sulla qualità
della vita, qualche volta sula salute e sulla sicurezza, spesso sul
decoro e sulla dignità, sempre, a parer nostro, sulla coesione
sociale e sulla fiducia che i cittadini hanno nei confronti delle
Istituzioni.
I dati per realizzare questo studio sono presi da: Eurostat, Comune di Roma, Istat,
Bilanci ATAC, Bilanci AMA, Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici
locali di Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, Metrovia, MuoversiaRoma,
3
esseemme
INTRODUZIONEI numeri per Roma hanno avuto sempre molto significato, fin dalla sua fondazione. Nata su 7 Colli, retta da 7 Re, considerata eterna per la presenza di 7 particolari reliquie dell’antichità, furono,12 gli avvoltoi che designarono Romolo quale fondatore, le verghe del littorio, simbolo del potere, gli ancilia (scudi), simbolo della sua invincibilità. Ma poi, naturalmente, anche il 3, la triade capitolina, gli Orazi che salvarono Roma da Alba Longa, la simultanea coesistenza dei poteri in equilibrio della Res Publica (Senato, Consolato e Tribunato).
Ecco perché abbiamo Intitolato questa ricerca
Roma. sette colli, due Stati, cento città.
Vorremmo dare, così, la dimensione dell’aspetto che si sta trattando, con il riferimento ai sette colli che rappresenta, sì, la sua storia e la sua magnifica identità, ma anche la sua «vecchiaia», se così si può dire e, in qualche caso anche la sua «obsolescenza»; con il riferimento ai 2 stati, quello Italiano, ovviamente, e quello Vaticano, interamente incastonato nella Città, che dà l’immagine della sua complessità e, infine, con il riferimento alle Cento città che Roma è ogni giorno e che rappresenta il suo presente difficilissimo e dà l’immagine della sua fragilità.
Roma è una città complessa, prima ancora che trascurata ed è trascurata anche perché non se ne riconosce a fondo la complessità.
4
esseemme
Basti pensare che contiene al suo interno, oltre che uno Stato, come abbiamo detto, almeno altre 15 città, i suoi 15 Municipi. Ogni Municipio di Roma ha i numeri di una Città, in più di un caso, ha i numeri di un Capoluogo di Regione. Il Municipio più popoloso, nella lista degli 8.000 (circa) comuni d’Italia, occuperebbe il 9° posto, quello con meno abitanti, il 31esimo.
Ma non basta. Ecco alcuni ordini di grandezza, che rendono l’idea delle sue diverse dimensioni.
5
MILANO
BARI
PALERMO
CATANIA
TRENTO
GENOVA
FIRENZE
URBINO
NAPOLI
ANCONA
ISCHIA
L’estensione del XV Municipio
Gli abitanti del VII Municipio
Gli Over 65
Residenti stranieri
I pernottamenti presso i centri di accoglienza
I pasti presso le mense sociali
Le famiglie con figlio con meno di 25 mila euro di reddito
Senzatetto
Gli spostamenti giornalieri con gli Autobus
Gli interventi annuali ai pronto soccorso
Aree verdi
INTRODUZIONE
esseemme
ROMA IN EUROPAIn Europa, Roma è la seconda capitale per estensione, dopo Londra. In termini di estensione, la differenza tra Londra e Roma equivale 1 volta e mezza la grandezza di Milano; tra Roma e Berlino, la terza capitale europea per estensione, la differenza equivale a 2 volte la grandezza di Milano.
Roma è la 4a
Capitale per popolazione e la quarta anche per turismo, con la metà dei turisti di Londra e un terzo dei turisti di Parigi, che sono rispettivamente la 3
ae la
6a
città più visitate al mondo. Roma è la 18
a.
Il Lazio con i suoi 32.700 euro è al 125°posto della graduatoria dei redditi in Europa, Roma sarebbe intorno al 196° posto.
0,0
1,0
2,0
3,0
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5,0
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Milio
ni
POPOLAZIONE
0
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ESTENSIONEKmq
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ni
TURISTI
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Mig
liaia
REDDITO
OGNI MUNICIPIOUNA CITTÀ
esseemme
ESTENSIONECon i suoi 1.287 Kmq, Roma è grande come Milano, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Trento, Bari, Cagliari, Catanzaro, Campobasso, Aosta, Gorizia, Ercolano, Locri e Cremona
MESSE INSIEME
8
esseemme
ABITANTICon i suoi 2.875.679 residenti, Roma ha più abitanti di Aosta, Campobasso, Potenza, L'Aquila, Catanzaro, Ancona, Trento, Cagliari, Perugia, Trieste, Venezia, Bari, Firenze e Bologna
MESSE INSIEME
o di Torino, Genova e Palermoo di Milano e Napoli
9
esseemme
POPOLAZIONERoma conta 2.875.679 abitanti nei 15 Municipi. Il Municipio meno popoloso è l’VIII che ha gli stessi abitanti di Ancona, quello più popoloso è il VII che ha gli stessi abitanti di Bari.
La densità media è di poco inferiore ai 2.300 abitanti per Kmq.
Le femmine sono il 55%.
L’età media è di poco superiore ai 45 anni.
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
Mig
liaia
POPOLAZIONE
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
SESSO%
femmine
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Mig
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DENSITÀper Kmq
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
ETA’ MEDIA
10
esseemme
I Romani sotto i 14 anni sono poco meno del 14%, mentre quelli che hanno superato i 65, di poco superiore al 22%.
L’Indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione anziana (over 65) e la popolazione più giovane (Under 14); valori superiori a 100 (linea bianca nel grafico) indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai più giovani. Il Municipio più «vecchio» è il Primo, con un indice al di sopra di 210, mentre quello più «giovane» è il Sesto, con un indice di poco superiore a 90.
L’Indice di dipendenza strutturale è il rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e oltre 65 anni) e la popolazione attiva (15-65 anni). Tale rapporto esprime il carico sociale ed economico teorico della popolazione in età attiva: valori superiori al 50 per cento indicano una situazione di squilibrio generazionale (linea bianca nel grafico).
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14
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
UNDER 14%
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
INDICE DI
DIPENDENZA
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
INDICE DI VECCHIAIA
10
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
OVER 65%
POPOLAZIONE
esseemme
FAMIGLIEIl numero delle famiglie romane è di poco inferiore a 1 mln e700 mila, con una media di 2,1 componenti per famiglia; un valore che è pressocché simile in tutti i Municipi.
Le Famiglie composte da un solo componente sono poco più del 44%, sono fuori media soprattutto i Municipi I e II che si attestano rispettivamente sopra il 60 e sopra il 50%.
Le famiglie monogenitoriali sono circa 185mila, tante quanti gli abitanti di Brescia e rappresentano quasi il 14%.
12
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
FAMIGLIE
MONOCOMPOSTE%
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
FAMIGLIE
MONOGENITORIALI%
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Mig
liaia
NUMERO FAMIGLIE
1,6
1,7
1,8
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2,4
I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
AMPIEZZA DELLE
FAMIGLIE
esseemme
REDDITOLa somma dell’imponibile IRPEF dei 15 Municipi di Roma equivale a poco più di 46 mld di euro che rappresenta circa il 18% del volume imponibile IRPEF del Paese.
L’imponibile medio pro capite è di poco inferiore ai 26 mila euro; i Municipi con più alto imponibile sono il I, il II e il XV rispettivamente con circa 37, 40 e 31 mila euro pro capite.
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
Mig
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FAMIGLIECON MINORI E REDDITO < 25.000
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Milia
rd
i
IMPONIBILE IRPEF
0
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
Mig
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REDDITO MEDIO
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
FAMIGLIECON MINORI E REDDITO < 25.000
%
13
esseemme
DISAGIOAttraverso i servizi sociali municipali viene erogato il servizio di accoglienza notturna e mensa. I tradizionali 8 centri di accoglienza per adulti dislocati sul territorio di Roma Capitale hanno fornito servizi di accoglienza notturna, segretariato sociale, pasto serale e colazione.
Sono inoltre in funzione 7 mense feriali e 2 mense festive in convenzione con Organismi del Terzo Settore e del Volontariato. Le ultime informazioni disponibili evidenziano che i pernottamenti autorizzati presso i centri di accoglienza sono stati complessivamente 104.582, mentre le autorizzazioni alla consumazione del pasto presso le mense sociali sono state 507.771.
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
ANZIANIIN ASSISTENZA DOMICILIARE
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Mig
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PASTIAUTORIZZATI
0
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
PERNOTTAMENTIAUTORIZZATI
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
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ANZIANIISCRITTI NEI CENTRI SOCIALI
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ALCUNISERVIZI
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
ASILI NIDO
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OSPEDALI
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
SCUOLEMATERNE - MEDIE - SUPERIORI
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
CENTRI ANZIANI
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ALCUNISERVIZI
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Mig
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VERDE SCOLASTICO
0,0
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
Milio
ni
AREE VERDImqt
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
MERCATI
16
esseemme
IMPRESELe Imprese attive nel 2018 sono poco meno di 260 mila; quelle intestate a giovani sono 22.867 e quelle in cui sono protagoniste donne 54.262.
Entrambe le categorie sono in crescita rispetto agli anni precedenti.
Le attività preminenti a Roma sono quelle inerenti al commercio, alle costruzioni e ai servizi di alloggio e ristorazione.
Le Imprese hanno per lo più la forma di imprese di capitali o individuali.
Il solo I Municipio ha lo stesso numero di imprese attive di Genova che è la 6 città italiana per abitanti.
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
IMPRESE ATTIVE%
Commercio77.503
Costruzioni33.097
Servizi di alloggio e di ristorazione
24.057
Noleggio, agenzie
di viaggio,20.751
Immobiliari
15.050
Attività professionali, scientifiche e tecniche
14.602
Altre attività di servizi…
Informazione e Comunicazione
13.478
Manifatturiere13.029
Trasporto e magazzinaggio 11.045
Finanziarie e assicurative
7.753
0
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
FORMA
GIURIDICA%
di capitali
di persone
individuali
altre
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Fe
mm
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Gio
va
nile
Migliaia
IMPRENDITORIA
17
esseemme
STRANIERIIn poco meno di 20 anni gli stranieri a Roma sono più che raddoppiati, passando dal 6 al 13% della popolazione.
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIIIXIVXV
STRANIERI%
18
Romania
Filippine
Bangladesh
Rep. Pop.
Cinese
Ucraina
Perù
Polonia
Egitto
India
Sri Lkanka
Moldavia
Ecuador
Albania
Marocco
0 5 10 15 20 25
9
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13
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17
19
21
23
25
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
NASCITE STRANIERI%
RIFIUTI E TRASPORTI
RIFIUTI
esseemme
QUANTITÀdi RIFIUTILa quantità di rifiuti raccolti da AMA equivale a circa 1,729 mln di tonnellate anno, di cui poco più del 56% è rifiuto indifferenziato.
21
0
100
200
300
400
500
600
700
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900
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Indif. Carta Organico Multi Vetro Altro
QUANTITÀ DI RIFIUTI
RACCOLTITon
0
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300
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800
DIFFERENZIATATon
Differenziata729.050
43%
Indifferenziata957.967
57%
QUANTITÀ DI RIFIUTI
TRATTATITon
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Giunta
Alemanno
Giunta
Marino
Giunta
Raggi
INCREMENTO
DIFFERENZIATA
esseemme
IMPIANTII rifiuti trattati direttamente da AMA, in impianti AMA ammontano a circa il 20% del totale. Oltre il 65% dei rifiuti indifferenziati, vengono trattati da impianti terzi, per lo più privati.
48 impianti trattano i rifiuti di Roma; di cui solo 5 sono di AMA e sono dislocati così
16 impianti, tra cui 3 di AMA sono a Roma città.
32 impianti di cui 2 di AMA (Pomezia e Fiumicino) sono fuori Roma, uno di questi si trova a Colonia, Germania.
22
DISLOCAZIONE IMPIANTI
Impianti AMA353.664
20%
Altri impianti1.375.266
80%
QUANTITÀ DI RIFIUTI
TRATTATI
di AMA 16
di Altri 32
IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
esseemme
MEZZIIl totale dei mezzi dispiegati da AMA ammonta a 2018 unità, di questi meno del 25% ha un’età inferiore ai 5 anni.
Analoga percentuale raggiungono quei mezzi immatricolati prima del 2008.
328
299
881
46
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254
75
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0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
Compattatori posteriori
Compattattori laterali
Mezzi a vasca
Mezzi a vasca leggeri
Lavastrade
Lift Car
Spazzatrici
Spazzatrice mono operatore
Trasporto cassonetti
MEZZI
23
68,0%
89,0%
68,7%
13,0%
100,0%
100,0%
95,7%
100,0%
93,3%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Compattatori posteriori
Compattattori laterali
Mezzi a vasca
Mezzi a vasca leggeri
Lavastrade
Lift Car
Spazzatrici
Spazzatrice mono operatore
Trasporto cassonetti
MEZZI SOPRA I 5 ANNI %
esseemme
SERVIZIOLe strade che deve pulire AMA sono equivalenti a 1/4 della circonferenza della Terra all’equatore oppure 20 volte il tragitto Milano Roma
0
1
2
3
4
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7
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
FREQUENZA DI
SPAZZAMENTOmedia mese
0,0
0,2
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0,6
0,8
1,0
1,2
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
Milio
ni
ESTENSIONE LINEARE
DELLA RETE STRADALE
24
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30
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50
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
RACCOLTAPORTA a PORTA
%
0
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
Mig
liaia
CASSONETTI
esseemme
QUALITÀEROGATAl’opinione prevalente sul recente andamento dei servizi di pulizia e di raccolta è sostanzialmente negativa.
Per quanto riguarda i livelli di qualità erogata, il cui target è previsto del Contratto di Servizio, gli indici di Pulizia e Decoro sono ampiamente insufficienti. Sopra il target sono, in genere, gli indicatori della cosiddetta «Fruibilità».
Questo significa che, gli strumenti di raccolta, come cassoni, campane ecc. sono presenti e utilizzabili, mentre la pulizia e la raccolta non raggiungono gli obiettivi contrattuali, rimanendo molto al di sotto dei livelli previsti.
25
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Puliz
iaStr
ade
Puliz
ia A
ree
Cassonett
i
Fru
ibilt
àCestini
Decoro
Cestini
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Fru
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o
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60
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Decoro
Vetr
o
Decoro
Cart
a
Decoro
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Met
Decoro
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anic
o
Decoro
non R
icic
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60
65
70
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Funzionalit
àCart
a
Funzionalit
àPla
st/
Met
Funzionalit
àorg
anic
o
Funzionalit
ànon R
icic
labile
Fru
ibilità
Cassoni
TRASPORTI
esseemme
RICHIESTA DIMOBILITÀI dati relativi a questo aspetto sono molto discordanti.
Noi mettendo insieme i diversi dati dichiarati sui siti ufficiali abbiamo calcolato che ogni giorno a Roma si effettuano con i mezzi pubblici circa 1,970 mln spostamenti: 690 mila in Metro; circa 160 mila con le ferrovie concesse e 220 mila con le ferrovie regionali; circa 900 mila con i mezzi superficie.
Poi, abbiamo preso l’ultimo dato statistico che siamo riusciti a trovare che fosse almeno in grado di fornire un ordine di grandezza. Il dato è quello Istat del 2011 che indica in circa 1,779 mln le persone che si muovono giornalmente a Roma solo per lavoro e per studio.
Superfice 46%
Metro 35%
Concesse11%
Regionali 8%
per MEZZO
Roma su Roma1.283.156
da Roma a fuori 54.038
da fuori Roma370.482
Turisti 71.000
per TIPOLOGIA
27
28,944,0 48,0 52,6
69,35,6
16,8 3,714,3
14,165,5
39,248,3
33,116,6
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Roma Berlino Milano Londra Parigi
MODALITÀ
Mobillità Collettiva Piedi/ Bici Mobilità individuale
esseemme
CONFRONTOEUROPEOIl confronto con le Capitali europee evidenzia il ritardo di Roma nell’offerta Metro.
Con i suoi 60 km di rete ferroviaria, è molto distante dalle altre capitali europee dei 10 Paesi più industrializzati.
Il livello di emergenza appare più evidente quando si scopre che ogni Km di Rete metro serve 48.121 residenti, il dato peggiore tra quelli selezionati, a differenza dei 9.000 di Berlino e dei 10.000 di Parigi o quando si scopre che per ogni Kmq di territorio cittadino, a Roma, ci sono 4,6 km di Rete, a differenza dei 27,5 di Londra (unica città più estesa di Roma) o dei quasi 50 di Berlino e Madrid (rispettivamente grandi 2/3 e la metà di Roma).
Non è un caso che Roma è la Capitale con maggior numero di automobili per abitante.
28
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
RETE METROKm
0
5
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15
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25
30
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Mig
liaia
ABITANTIper Km di Rete
0
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100
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STAZIONIn°
0
25
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75
100
125
150
175
200
225
Km di RETEper Kmq
Per Berlino sono state computate anche le S-BAHNche hanno caratteristiche identiche alla metropolitana
29
LONDRA BERLINO
MADRIDPARIGI
ROMA
esseemme
OFFERTARoma possiede 2.280 Km di rete di superficie, circa 4.650 km di sviluppo complessivo delle linee con una densità media 2,04 km di linea per km di rete stradale*, l’equivalente della distanza che separa Roma dall’Equatore.
Atac e Roma TPL hanno prodotto un totale di 113 milioni di vetture km (circa 84 Atac e 29 Roma TPL), mentre per la metropolitana la produzione è stata di 44 milioni di vetture km. Per le ferrovie regionali gli ultimi dati di produzione disponibili riguardano il 2016 ed indicano un totale di 15 milioni di vetture km.
I dati confermano un andamento decrescente dal 2012 ad oggi.
*MUOVERSIAROMA.IT
155
157
159
161
163
165
167
169
171
173
175
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milio
ni
VETTURE Km
80
85
90
95
100
105
110
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milia
rd
i
ATACsuperficie
30
38
39
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43
44
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47
48
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milio
ni
METRO
27,0
27,5
28,0
28,5
29,0
29,5
30,0
30,5
31,0
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milio
ni
ROMA TPL
esseemme
OFFERTAAnche i posti per Km segnano una evidente decrescita dell’offerta, raggiungendo i 17,5 mld di posti offerti nel 2017, rispetto ad una punta massima raggiunta nel quinquennio precedente di circa 24 mld.
Il dato peggiore lo fornisce anche in questo caso l’offerta di ATAC superficie che rispetto al massimo raggiunto nel quinquennio precedente, perde circa 5 mld di posti offerti.
Anche la Metro perde sul lato dell’offerta, rimodulando i posti complessivi con la metro C, che in alcuni tratti copre l’Offerto della metro A.
I dati confermano un andamento decrescente dal 2012 ad oggi.
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milia
rd
i
POSTI Km
7,0
8,0
9,0
10,0
11,0
12,0
13,0
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milia
rd
i
ATACsuperficie
31
7,0
7,5
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8,5
9,0
9,5
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2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milia
rd
i
METRO
2,0
2,1
2,2
2,3
2,4
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3,0
2012 2013 2014 2015 2016 2017
Milia
rd
i
ROMA TPL
esseemme
CORSEPERSEAumentano considerevolmente le corse perse per cause esogene non imputabili al gestore, raggiungendo un volume di poco superiore a 1,6 mln.
A questo risultato partecipano sia ATAC Superfice, Metro, che Roma TPL.
Un primato tutto di ATAC superfice è invece quello relativo al taglio di Km rispetto al contratto di servizio previsto.
Questo taglio raggiunge i 15.676.952 vett/km), attribuibili essenzialmente alla ridotta disponibilità di mezzi, determinata dalla vetustà ed aggravata dalle dinamiche finanziarie dell’azienda che non hanno consentito il pagamento continuativo dei fornitori.
È cosi che si arriva agli 84 mln vett/km della prima slide, dagli oltre 100 mln previsti dal contratto di servizio stipulato con Roma Capitale.
50
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2014 2015 2016 2017
Mig
liaia
ROMA TPL
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Mig
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ATAC
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2014 2015 2016 2017
Mig
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TOTALE
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50
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70
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100
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120
2014 2015 2016 2017
Mig
liaia
METRO
32
esseemme
PARCOMEZZIIl parco mezzi su cui può contare il Trasporto pubblico di Roma è costituito da circa 2.748 unità tra autobus e treni, la cui anzianità media è sanz’altrosuperiore a 13 anni.
Autobus 1911
Treni Regionali 62
Roma TPL 440
Filobus 75
Tram 164
Treni Metro 96
PARCO MEZZI
Roma TPL ?
Autobus, 10,9
Filobus, 6,1
Tram, 33
Treni Regionali, 32
Treni Metro, 12,3
ANZIANITÀ MEDIA
33
esseemme
FERMATEPER MUNICIPIRoma conta poco meno di 8.500 fermate con una media di poco meno di 600 fermate per Municipio.
Quelli con maggiore densità sono naturalmente i Municipi del centro, ma anche il IX e il X.
300
400
500
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700
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900
I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
DENSITÀper Kmq
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I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIVXV
DENSITÀper 10.000 ab
esseemme
IL TERZOSETTORESERVIZI AI CITTADINIIl Terzo Settore produce il 7% del PIL del Paese, attraverso Associazioni, Volontariato, Enti di Promozione Sociale, Cooperative e Imprese Sociali.
Il Terzo Settore si sta già occupando anche dei temi che saranno la politica del futuro: Ambiante Sostenibile, Alimentazione Sostenibile, Smartcity, Tecnologia a servizio dell’inclusione sociale, ovvero Società 4.0, per promuovere una migliore qualità della vita, a partire delle fasce deboli e dalle periferie.
35
Cooperazione di tipo B - persone svantaggiate -
inserimento al lavoro27%
Anziani e solitudine sociale
16%
Donne vittime di violenza9%
Minori e Famiglie con minori in difficoltà
11%
Dipendenze (droga, gioco)
14%
Formazione e formazione agli stranieri
6%
Stranieri e ccoglienza
8%
Coordinamento periferie4%
Ambiente e agricoltura biologica
5%
esseemme
CONSIDERAZIONIFINALI
Roma è una metropoli; per estensione è grande 7 volte Milano, con più del doppio degli abitanti.
Ogni giorno a Roma si effettuano oltre 1,9 mln spostamenti, e cioè, per rendere l’idea, come se gli abitanti di Genova, Bologna, Firenze, Bari e Venezia, si mettessero in movimento. Giornalmente, i mezzi pubblici di trasporto percorrono la strada che separa Roma dall’Equatore e i mezzi per spazzare le strade previste dal contratto di servizio percorrono la distanza tra Roma e Tokio.
In un giorno, sugli autobus di Roma, salgono gli abitanti di Napoli; in un mese, nei Pronto Soccorso degli ospedali di Roma, arrivano gli abitanti di Ancona; in un anno, alla stazione Termini, transitano gli abitati di Inghilterra, Francia e Spagna. A Roma risiedono oltre alle Istituzioni e ai Ministeri, la maggior parte delle Associazioni di rilievo Nazionale, Sindacati, Associazioni di Imprese, Associazioni del terzo Settore, Fondazioni, Istituti, di interesse Politico, Religioso, Sociale; tutte le ambasciate dei Paesi stranieri in Italia, almeno in questo caso, moltiplicate per due, visto che esistono ambasciate di Paesi Stranieri anche presso la Santa Sede che è uno Stato il cui territorio è completamente compreso nel centro della Città.
Questa brevissima premessa serve a noi per non perdere la dimensione del realtà che vogliamo affrontare criticamente. D’altra parte, troppo spesso, si tende a considerare Roma come un Capoluogo di Regione, in questo senso vanno anche le dichiarazioni del Ministro degli Interni, in occasione del cosiddetto Salva Roma nel CdM del 23 aprile scorso, mentre è evidente che così non è.
36
esseemme
CONSIDERAZIONIFINALI
Tutto questo, naturalmente, non può essere considerato un’attenuante dei disservizi che Roma offre, anzi, in qualche caso rappresenta un’aggravante, ma senza dubbio, per noi deve dimostrare l’accuratezza che abbiamo messo nell’analisi e nell’avanzare critiche e proposte.
Il servizio offerto da Roma, sugli aspetti che abbiamo considerato dei Trasporti e del Trattamento dei Rifiuti non è sufficiente. Non lo dicono solo le rilevazioni di qualità percepita o l’opinione più comune dei cittadini, in qualche caso lo dicono i numeri che corredano quel servizio.
In entrambi i casi, gli ultimi 18 mesi, sono stati difficili sia in termini di taglio dei livelli di servizio, sia in termini di servizio erogato.
Il trasporto pubblico vede tagliare oltre il 15% dell’offerta rispetto ai previsti contratti di servizio. In questo caso, la causa principale è l’insufficienza di mezzi a disposizione; a questo si aggiunge un ulteriore taglio del 2% circa dell’offerta, a causa di fattori accorsi durante l’erogazione del servizio.
Questo significa che fatto 100 la richiesta di servizio da parte del Committente (Amministrazione Comunale), già prima di iniziare l’opera da parte dei soggetti appaltatori, l’offerta reale è decurtata del 15%. Stabilita questa nuova quantità di servizio che, naturalmente non può essere sufficiente, dal momento che quello previsto era precedentemente fissato a 100, accade che in corso di erogazione si perda un ulteriore 2% per cause legate all’attività (guasti, incedi, scioperi, indisponibilità dl personale e via dicendo).
37
esseemme
CONSIDERAZIONIFINALI
Gli elementi di maggiore criticità restano l’inefficacia e l’inefficienza del parco mezzi, in molti casi inadeguato e obsolescente. Il numero dei mezzi utilizzati, sia di superficie che metro, resta ancora insufficiente; le manutenzioni che da sole rappresentano una parte importante dei costi di bilancio di un’azienda di TPL, soprattutto quelle ferroviarie, si riducono di quasi l il 30% in 5 anni.
Questi aspetti, insieme ai vincoli strutturali rappresentano l’elemento che ostacola la capacità di aumentare l’offerta, soprattutto in alcuni momenti della giornata.
La struttura del TPL, nonostante gli sforzi di ammodernamento, resta sostanzialmente invariata nel tempo e non ha presentato elementi di innovazione. Le cause sono tanto endogene, quanto esogene: si pensi alla velocità media di percorrenza dei mezzi di superficie che resta ferma, da anni, intorno ai 19 km/ora, a causa proprio di una parte di quei vincoli strutturali esterni a cui si faceva riferimento.
Anche per quanto riguarda il Trattamento dei Rifiuti i livelli di servizio sono ben lontani da quanto richiesto e soprattutto da quanto dichiarato da AMA nel Contratto di Servizio. Il target finale, il cosiddetto Indice di Qualità Generale, previsto nel Contratto è fissato a 88,7, quello raggiunto si aggira intorno a 82,9 (valore medio).
38
esseemme
CONSIDERAZIONIFINALI
Gli elementi di maggiore criticità sono rappresentati dalla pulizia delle strade e delle aree dei cassonetti e più in generale della Fruibilità dei cassonetti (eccezion fatta per quelli del vetro) e del Decoro. Tutti elementi che sono lontani dal raggiungere il Target.
Alcuni di questi indicatori sono in leggero miglioramento come la fruibilità dei cestini o del non riciclabile, ma l’opinione prevalente sul recente andamento dei servizi di pulizia e di raccolta è che siano sostanzialmente invariati (oltre il 70% degli intervistati).
Questo aspetto è anche indicativo di una certa idea che si è andata consolidando: infatti, coloro che rilevano un peggioramento sono molto di più di quelli che vedono miglioramenti: i pessimisti sono più del 20%, mentre gli ottimisti non superano il 4%, per entrambi i servizi di Raccolta stradale e di Raccolta Porta a Porta, che negli ultimi mesi ha subito una frenata e per il quale servizio, tra l’altro non esistono indicatori di qualità erogata.
39
esseemme
TRASPORTIIn tutta Italia ci sono 230 km di linee metropolitane, quante nella sola Parigi, meno che nella sola Madrid, la metà che nella sola Londra.
Già questo è sufficiente a evidenziare il ritardo dell’Italia nell’ammodernamento delle infrastrutture e negli investimenti per un sistema di trasporti sostenibile.
Il modello di mobilità sostenibile è realizzato in centinaia di città in tutto il mondo, ma è assai lontano dalla realtà del nostro Paese: l’Italia, infatti, è non è un caso, è il Paese in Europa con il maggior numero di auto per abitante.
40
0
100
200
300
400
500
600
Italia Germania Austria RegnoUnito
Ceca Spagna Francia Svezia Grecia Danimarca Ungheria Romania
Il fatto grave è che non è la consapevolezza della gravità della condizione che manca, almeno tra gli addetti del settore. Già da uno studio della Fondazione Caracciolo del 2013 emergevano chiaramente i nostri ritardi rispetto alla media europea. Il confronto era già particolarmente negativo nel settore ferroviario sia urbano che suburbano.
esseemme
TRASPORTINon è solo un problema di infrastrutture, però, ma anche della gestione delle aziende italiane che mostra notevoli ritardi.
Il risultato della somma di questi problemi è che il grado di copertura dei costi nelle aziende di TPL è molto inferiore rispetto alla media europea, che, è necessario dirlo, presenta anche tariffe superiori. Per migliorare la quantità e la qualità dei servizi e delle infrastrutture del trasporto pubblico ed avvicinarla ai valori medi europei servirebbero maggiori risorse e soprattutto risorse certe.
In quello studio della Fondazione Caracciolo del 2013 erano già presenti queste consapevolezze, a tal punto che si è tentato di dimostrare lì che, mettendo in moto un meccanismo virtuoso di investimenti e di recupero di efficienza, con circa 4 miliardi di euro all’anno per dieci anni, si sarebbe potuto rimettere il trasporto pubblico in Italia al livello europeo.
Sei di quei dieci anni sono già trascorsi.
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esseemme
TRASPORTIE poi c’è da fare quello che è chiaro a tutti da tempo e cioè, una Autority che abbia poteri e competenze adeguate di pianificazione e controllo; una seria semplificazione normativa, l’introduzione nel sistema di vere premialità e penalità e, infine, una politica di investimenti mirati e prioritari per i nodi urbani a partire dalla Capitale.
Il trasporto pubblico di Roma soffre di tutti questi mali messi insieme.
Roma ha bisogno di mettere in connessione fisica e funzionale ciò che già esiste: le linee della Metro e le tratte urbane delle ferrovie (treni regionali, linea merci, ferrovie concesse). L’esperienza di altre realtà europee dimostra che solo una rete integrata di servizi metropolitani e ferroviari migliora l’efficienza dei trasporti di un centro urbano di vaste dimensioni.
Per di più, Roma è in fortissimo ritardo: ha il centro storico più esteso del mondo e non dispone di un sistema viario ordinato e agevole: il trasporto su gomma non è la soluzione. Il suo sottosuolo è un’enorme miniera di storia, scavare nuove linee metro rappresenta un’opzione di lungo periodo.
Manca, quindi, la programmazione, la decisione nelle scelte necessarie e, in qualche caso impopolari e servirebbe togliere alcuni argomenti, quali senza dubbio i Trasporti e i Rifiuti dalla contesa politica, per poter fare quelle scelte che tutti sanno essere improcrastinabili.
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esseemme
RIFIUTINel nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA, non si propone una visione nuova ed organica, di sistema diremmo, di gestione rifiuti e dei servizi di igiene urbana rispetto al passato; né risultano chiare le priorità che l’Amministrazione individua come principali criticità da risolvere. Nulla è detto, neppure, per risolvere in modo definitivo l’emergenza sorta con l’incendio del cosiddetto TMB Salario.
L’impostazione del nuovo Contratto risponde, a tutti gli effetti, ad una logica di un sostanziale “trasferimento al centro” (Dipartimento Tutela Ambientale) di competenze ed attività, prima esercitate da AMA e altri soggetti istituzionali, con l’effetto, quindi, di limitare, insieme a autonomia e discrezionalità, anche la capacità operativa.
A corollario di questo processo, poi, risulta notevolmente ridimensionato il ruolo dell’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi erogati da Roma Capitale, cosa questa che per noi rappresenta una criticità.
L'Agenzia, operando in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione, espleta su tutti i servizi pubblici locali di Roma Capitale la propria attività di controllo dei livelli di qualità e di quantità degli erogatori di servizi.
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esseemme
RIFIUTISul versante prettamente operativo, pare condivisibile attribuire valore strategico ai Municipi per il decentramento territoriale delle attività (AMA di Municipio), ma è evidente che tale opzione necessiti di un adeguato supporto formale (potere decisionale) e di specifiche risorse, indispensabili per realizzare i necessari servizi, affinché essi risultino puntuali ed efficienti.
Non abbiamo percepito adeguate risposte in questa direzione e, rispetto al precedente Contratto di Servizio scaduto il 31.12. 2018, risulta mancante anche un esplicito cenno al coordinamento e alla sinergia delle azioni che l’Amministrazione Capitolina – e non AMA come previsto nella nuova formulazione – dovrebbe curare, per fluidificare e meglio organizzare i servizi di cui si tratta.
C’è, poi, il tema del sistema di sanzioni e di incentivi: un servizio erogato e valutato in funzione di indicatori di qualità ha senso se esistono incentivi e sanzioni chiari e applicabili. Gli incentivi e, nel caso di Roma, soprattutto le sanzioni, hanno senso a fronte del fatto che i cittadini pagano una tassa, la TaRi, per avere in cambio un servizio non adeguato. Far pagare un sanzione, quindi, in caso di inefficienza, è non solo giusto, ma, in qualche modo, anche risarcitorio per quei cittadini.
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esseemme
RIFIUTIÈ evidente, però, la concreta inefficacia dell’applicazione di penali ad aziende in house, quelle cioè che sono di proprietà del committente pubblico e soprattutto, ancora di più, nel caso di un servizio obbligatorio come quello di Raccolta di Rifiuti, il cui costo integrale (comprese le perdite e le penali, quindi) ricade direttamente nella TaRi. L’effetto della sanzione, in questo caso, andrebbe a ridurre le risorse destinate ad un servizio che già non ha le caratteristiche sufficienti per raggiungere gli obiettivi.
In occasione del rinnovo del Contratto di Servizio, il Comune deve prevedere un sistema realmente incentivante, per tutti, effettivamente legato al raggiungimento degli obiettivi di qualità erogata.
Infine, è nostra opinione che il Comune e AMA, nel Contratto di Servizio, si facciano carico di dare una risposta, diremmo anche etica, ad un settore che in troppi casi pecca di trasparenza e di legalità. Il riferimento è, chiaramente, anche allo smaltimento illegale dei rifiuti.
Prevedere un obbligo di tracciabilità dei rifiuti con la relativa evidenza documentata della destinazione finale dei rifiuti prodotti a Roma appare ormai più di un obbligo morale.
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esseemme
RIFIUTILE COMPETENZE
La parte IV del d.lgs.n.152/2006 disciplina il sistema di pianificazione della gestione dei rifiuti.
Allo Stato spetta (Art.195)
• l’indicazione dei criteri e delle modalità di adozione, secondo i principi di unitarietà, compiutezza e coordinamento, delle norme tecniche per la gestione dei rifiuti (…)”, che li adotta con decreti del Ministero dell’Ambiente nei modi indicati dall’art. 195 comma 4;
• determinare i criteri qualitativi e quali -quantitativi per l’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani ai fini della raccolta e dello smaltimento;
• l’esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti degli enti inadempienti, tra i quali quello relativo alla mancata o ritardata adozione o adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti (art. 199 comma 9);
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esseemme
RIFIUTILE COMPETENZE
Alle Regioni spetta (Artt. 196-199)
• I piani regionali che prevedono oltre all’analisi conoscitiva ed al censimento della rete di impianti esistenti e del fabbisogno,
• le “informazioni sui criteri di riferimento per l’individuazione dei siti e la capacità dei futuri impianti di smaltimento o dei grandi impianti di recupero”,
• “il complesso delle attività e dei fabbisogni degli impianti necessari a garantire la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di trasparenza, efficacia, efficienza, economicità e autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all’interno di ciascuno degli Ambiti Territoriali Ottimali;
• competenze fondamentali in materia di rilascio di autorizzazioni all’esercizio di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti sia urbani che speciali, competenze che spesso vengono delegate con legge regionale alle Provincie o alle Città Metropolitane;
47
esseemme
RIFIUTILE COMPETENZE
All’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ARERA compete
• emanazione di direttive per la separazione contabile e amministrativa della gestione;
• la valutazione dei costi delle singole prestazioni anche ai fini della corretta disaggregazione per funzioni, per area geografica e per categorie di utenze;
• definizione di indici di valutazione dell’efficienza e dell’economicità delle gestioni a fronte dei servizi resi; la definizione dei livelli di qualità dei servizi, sentite le regioni, i gestori e le associazioni dei consumatori;
• vigilanza sulle modalità di erogazione dei servizi;
• la diffusione della conoscenza e della trasparenza delle condizioni di svolgimento dei servizi a beneficio dell’utenza;
• la definizione di schemi tipo dei contratti di servizio di cui all’articolo 203 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
48
esseemme
RIFIUTILE COMPETENZE
Riguardo alle tariffe, la Legge indica all’Autorità di realizzare
• la predisposizione e l’aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione;
• la fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento;
• l’approvazione delle tariffe definite, ai sensi della legislazione vigente, dall’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di trattamento;
• la verifica della corretta redazione dei piani di ambito esprimendo osservazioni e rilievi;
• la formulazione di proposte relativamente alle attività comprese nel sistema integrato di gestione dei rifiuti da assoggettare a regime di concessione o autorizzazione in relazione alle condizioni di concorrenza dei mercati e di proposte di revisione della disciplina vigente, segnalandone altresì i casi di grave inadempienza e di non corretta applicazione;
• la predisposizione di una relazione annuale al Parlamento sull’attività svolta;
• Non da ultimo, la norma sottolinea l’importanza della tutela dei diritti degli utenti, prevedendo la valutazione di reclami, istanze e segnalazioni presentati dagli utenti e dai consumatori, singoli o associati.
49
R MAsette colli, due stati, cento città
maggio.duemiladiciannove