Il tema della sostenibilità
La definizione di sostenibilità
Sostenibilità ed economia/bioeconomia circolare
Misurare la sostenibilità
Analisi di ciclo di vita
11 aprile 2019
I GIOVANI (14-27 anni)
L’81% si dichiara attento al tema
dell’ambiente in senso generale
Il web è ritenuto la fonte di informazione più
affidabile
Il 33% si è dichiarato disinteressato ad acquisire
comportamenti sostenibile
Il 19% non si preoccupa di fare raccolta differenziata
Il 10% non ha mai sentito parlare di sviluppo sostenibile
Il 40% ha familiarità con il concetto di sostenibilità, anche
grazie a Greta Thunberg
Solo il 9% sa collegare sostenibilità e produzione di cibo
https://www.overshootday.org
EARTH OVERSHOOT DAY
1°crisi energetica 1973
2°crisi energetica 1979-1980
Recessione economica 2008
Indica a livello illustrativo il giorno nel quale l'umanità consuma interamente le risorse prodotte
dal pianeta nell'intero anno.
https://www.overshootday.org
• l'85 % della popolazione globale vive in paesi in cui le risorse naturali
non sono sufficienti per supportare la loro impronta ecologica.
• il 94,5% delle risorse è nelle mani del 20% della popolazione adulta
In pochi decenni circa il PIL del mondo è aumentato in modo esponenziale e il volume
degli scambi commerciali di quasi 30 volte
1940
2008
1960
https://ourworldindata.org/economic-growth
GDP (gross domestic production)BAU (business as usual)
https://www.feasta.org
Dallo sviluppo industriale allo sviluppo sostenibile…
SPARTIACQUE ANNI ‘60-70
EQUILIBRIO UOMO-AMBIENTEOPPOSIZIONE UOMO-AMBIENTE
Modelli classici di sviluppo economico Esigenza di nuovi modelli
Stoccolma, 1972
Rapporto “Our Common Future” o“Rapporto Brundtland”
Si definisce per la prima volta il concettodi sviluppo sostenibile (ancora oggiuniversalmente riconosciuta).
SUMMIT DI TOKYO (1987)
SVILUPPO SOSTENIBILE
«in grado di soddisfare le esigenze del presente
senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare le loro esigenze»(WCED, 1987)
LO SVILUPPO SOSTENIBILE PUO’ ESSERE RICONDOTTO A 3 CONDIZIONI
GENERALI RISPETTO ALL’USO DELLE RISORSE NATURALI DA PARTE
DELL’UOMO:
1. IL TASSO DI UTILIZZO DELLE RISORSE RINNOVABILI NON DEVE
ESSERE SUPERIORE AL LORO TASSO DI RIGENERAZIONE
2. L’IMMISSIONE DI SOSTANZE INQUINANTI E DI SCORIE NELL’AMBIENTE
NON DEVE SUPERARE LA CAPACITA’ DI CARICO DELL’AMBIENTE STESSO
3. LO STOCK DI RISORSE NON RINNOVABILI DEVE RESTARE COSTANTE
NEL TEMPO
Primo Summit della Terra, tenutosi a Rio de
Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992, è stato la prima
conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo
sostenibile dei capi di Stato sull'ambiente.
Sottoscrizione del protocollo di Kyoto (1997) è un
trattato internazionale in materia ambientale riguardante
il surriscaldamento globale. Per la prima volta vengono
definite politiche e misure vincolanti per ridurre emissioni
di gas serra
Per entrare in vigore era necessario attendere la firma di almeno 55 Stati, tra questi dovevano esserci 34 Paesi industrializzati con
una percentuale che rappresentasse almeno il 55% delle emissioni di gas serra.
La condizione viene raggiunta solo nel novembre del 2004 grazie all’adesione della Russia. Il Canada fu il primo paese ad
abbandonare il protocollo, poi gli USA. Cina India e Brasile erano esenti da obblighi.
Summit delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile
del settembre 2015, New York
«Non abbiamo un piano B perché non esiste un pianeta B»Ban Ki-Moon Segretario generale dell’ONU (2007-2016)
Vennero definiti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
Portare la soglia di
povertà a 5$/g
821 milioni di persone
soffrono la fame nel
mondo
4,5 miliardi di persone
non dispongono di
servizi igienici adeguati
30% habitat marini è stato
distrutto dal 1850 e il 30% stock
ittici mondiali è sovrasfruttato
(169 target, 240 indicatori)
COP Conference Of Parties
ACCORDO GLOBALE SUL CLIMA
1988
Foro scientifico organizzato in tre gruppi di lavoro:
-il gruppo di lavoro I si occupa delle basi scientifiche dei
cambiamenti climatici;
-il gruppo di lavoro II si occupa degli impatti dei
cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani, delle
opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità;
-il gruppo di lavoro III si occupa della mitigazione dei
cambiamenti climatici, cioè della riduzione delle
emissioni di gas a serraRapporti di valutazione:
Primo, 1990
Secondo, 1995
Terzo, 2001
Quarto, 2007
Quinto, 2013
Sesto, 2022Rapporto Speciale sul Riscaldamento Globale, 8 ottobre 2018
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Misurare la sostenibilità
Analisi di ciclo di vita
vivibile
SOSTENIBILE
equo
realizzabile
realizzabile
quando lo sviluppo
economico è
compatibile con le
capacità dell'ambiente
vivibile
quando sono rispettate
le esigenze sociali e
l'integrità ambientale
equo
quando lo sviluppo coinvolge
equamente tutta la
popolazione
Lo sviluppo è SOSTENIBILE solo
quando si tiene conto e si soddisfano le
esigenze sia economiche, sociali ed
ambientali
Capacità di preservare nel tempo le 3 funzioni dell’ambiente: fornitore di risorse
recettore dei rifiuti
fonte diretta di utilità
Capacità di un sistema
economico di generare reddito
e lavoro per il sostentamento
della popolazione
Capacità di garantire condizioni
di benessere umano (salute,
sicurezza, istruzione) equamente
distribuire per classe e per
genere
UNESCO, 2001
«la diversità culturale è necessaria per l’umanità
quanto la biodiversità per la natura (…) la diversità
culturale è una delle radici dello sviluppo sostenibile,
inteso perciò non solo come crescita economica,
ma anche come mezzo per condurre un’esistenza
più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale,
morale, spirituale»
MODELLO DEI CERCHI CONCENTRICI
L’economia esiste all’interno di una società ed entrambe
esistono nell’ambiente
PIRAMIDE DELLA SOSTENIBILITA’
CRITICHE
Chi sostiene modelli economici di crescita
costante (crescita illimitata del PIL) e regolazione
autonoma del mercato (es. USA, INDIA, CINA)
Chi sostiene la teoria della decrescita per il
raggiungimento del benessere dei popoli
(lo sviluppo sostenibile inteso come crescita
sostenibile è un ossimoro)
CRESCITA: aumento della produzione economica e dei consumi
SVILUPPO: progresso armonico delle comunità umane
SVILUPPO NON SIGNIFICA CRESCITA
Sviluppo è un progresso armonico delle comunità umane
che non si basa necessariamente su una maggiore
disponibilità di beni e servizi (i.e., salute, educazione)
PARADOSSO DELLA FELICITA’ DI EASTERLIN, 1974
Indicatore di sviluppo ottenuto
combinando tre dati:
•il livello di salute, rappresentate
dalla speranza di vita alla nascita;
•il livello di istruzione, basato sul
grado di alfabetizzazione;
•il livello di reddito, calcolato sul PIL
( Prodotto Interno Lordo ) pro
capite.
Introduzione della metrica HDI (Human Development Index)
ISU (Indice di Sviluppo Umano)
0<HDI<1
In base a questo si possono suddividere i Paesi tra:
Paesi a sviluppo umano molto elevato ( ISU superiore a 0,900)
Paesi a sviluppo umano medio – alto, (ISU da 0,899 a 0,750 )
Paesi a sviluppo umano medio – basso, (ISU da 0,749 a 0,331)
Paesi a sviluppo umano molto basso, ( ISU al di sotto di 0,331).
BETTER LIFE INDEX
BENESSERE EQUO SOSTENIBILE
https://www4.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0/misure-del-benessere
123 indicatori misurati, di cui 12 inclusi nel DEF
http://www.oecdbetterlifeindex.org/it/#/11111111111
HDI BLI PIL
Norvegia Norvegia Cina
Svizzera Australia Stati Uniti
Australia Danimarca India
Irlanda Svizzera Giappone
Germania Canada Germania
Islanda Svezia Russia
Hong Kong Nuova Zelanda Indonesia
Svezia Finlandia Brasile
Singapore Stati Uniti Gran Bretagna
Olanda Islanda Francia
L’ECONOMIA DELLA CIAMBELLA
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Analisi di ciclo di vita
Obiettivo 12:
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
SOSTENIBILITA’ ED ECONOMIA CIRCOLARE
Assunzione di
responsabilità
a tutti i livelli
Replicabili e
adattabili, non
azioni slegate
Relativi all’intero
sistema economico
Imprese Consumatori
SOSTENIBILITA’ ED ECONOMIA CIRCOLARE
«ECONOMIA CIRCOLARE è un termine generico per definire
un’economia pensata per potersi rigenerare da sola.
In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi:
-flussi biologici: in grado di essere reintegrati nella biosfera
-flussi tecnici: destinati ad essere rivalorizzati senza entrare
nella biosfera»(Fondazione Ellen MacArthur; 2012, Verso l'economia circolare: motivazioni economiche e di business per una transizione accelerata)
LA BIOECONOMIA CIRCOLARE COMPRENDE TUTTI I PROCESSI DI
LAVORAZIONE E USO DI RESIDUI BIOLOGICI PER LA PRODUZONE DI
PRODOTTI BIO-BASED, CHE POSSONO ESSERE CONDIVISI,
RIUTILIZZATI, RILAVORATI E RICICLATI, OPPURE RILASCIATI IN MODO
SICURO NELL’AMBIENTE SENZA INTERFERIRE CON I CICLI DEI
NUTRIENTI ORGANICI DELLA BIOSFERA
SOSTENIBILITA’ ED ECONOMIA CIRCOLARE
Disponendo di materie
prime secondarie si
allenta la pressione sulle
risorse primarie
GESTIONE DEL
FINE VITA
DEI PRODOTTI
LE 5 R DEI RIFIUTI
Op
zio
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so
ste
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en
o s
os
ten
ibil
e
Generare meno rifiuti
Aumentare la vita utile dei prodotti
e degli imballaggi
Trasformare i materiali in nuovi
prodotti e materie prime
Produrre energia attraverso il
recupero energetico (incenerimento)
Ricorrere alla discarica se non ci
sono alternative
WORLD’S MOST WASTEFUL COUNTRIES
**OGNI ANNO VENGONO PRODOTTI 2,12 MILIARDI DI TONN DI RIFIUTI**
L’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE: LA GREEN ECONOMY
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Analisi di ciclo di vita
Non si può conoscere qualcosa che non si può misurare
METODO DI MISURA
INDICATORI/INDICIV
OGGETTIVO
RICONOSCIUTO
VERIFICABILE
AFFIDABILE
CONDIVISIBILE
INDICATORI CHE RIGUARDANO LE RISORSE
INDICATORI CHE RIGUARDANO L’AMBIENTE
INDICATORI DI NATURA SOCIALE
INDICATORI DI NATURA ECONOMICO-FINANZIARIA
Indicatori descrittivi
misurano cosa sta succedendo
Indicatori prestazionali
misurano la distanza da un valore di riferimento
Indicatori di efficienza
misurano l’efficienza dell’uso delle risorse
Metodi di contabilità delle risorse ambientali
Metodologia di contabilità delle risorse ambientali messa a punto da William Rees (ecologo) nei primi
anni ‘90
L’impronta ecologica è una misura della quantità di territorio ecologicamente produttivo (foreste,
terreni agricoli, pascoli, bacini idrici,…) necessaria per sostenere a lungo termine le attività
economiche e sociali di un individuo , di una popolazione o di una nazione.
L’impronta ecologica viene espressa in ettari di superficie ecologicamente produttiva
In pratica MISURA DEL PESO IN TERMINI DI SUOLO CHE UNA DATA POPOLAZIONE
IMPRIME SULLA NATURA
Territorio per unità di popolazione e non popolazione per unità di territorio
: soglia oltre la quale la crescita materiale dell’economia
induce un impoverimento irreversibile della natura
: misura del sovraccarico locale, cioè di quanto una regione/paese
sia dipendente da risorse extra-territoriali per sostenere la propria economia
Impronta ecologica pro-capite (ettari)
Deficit/Surplus Ecologico pro-capite (ettari)
USA 9.5 -4.7
Svezia 7.0 2.7
Germania 4.8 -2.9
Svizzera 5.3 -3.7
Italia 3.8 -2.7
Mondo 2.2 -0.4
Cina 1.5 -0.8
Afghanistan 0.3 0.8
Congo 0.9 7.3
Mozambico 0.7 1.5
Impronta
ecologica
Disponibilità
di territorio
0
Deficit
ecologico
Il Capitale Naturale include l’intero stock di beni
naturali-organismi viventi, aria, acqua, suolo e risorse
geologiche-che contribuiscono a fornire beni e servizi
di valore, diretto o indiretto, per l’uomo e che sono
necessari per la sopravvivenza dell’ambiente stesso da
cui sono generati.
Tentativo di quantificare economicamente i servizi
che la natura fornisce agli esseri umani
FUNZIONE
ECOSISTEMICA
SERVIZIO
ECOSISTEMICO
PREZZO IN EURO DEL
SERVIZIO ECOSISTEMICO
Servizi ecosistemici Mais da
granella
(€)
Mais da
insilato
(€)
Terreno
incolto
(€)
Fonte
Market Value
Valore della produzione 1800 1800 90Borsa cereali Bo, 2019;
AGREA
Non Market Value
Sequestro e stoccaggio del
carbonio305,55 224,07 231,20 ISPRA, 2018
Biodiversità o qualità degli habitat 260,00 260,00 680,00 ISPRA, 2018
Impollinazione 160,00 160,00 160,00 ISPRA, 2018
Protezione dall'erosione 140,00 140,00 140,00 ISPRA, 2018
Regolazione del regime idrologico 136,58 136,58 136,58 Costanza et al., 2014
Fitodepurazione 2.000,00 2.000,00 2.000,00 ISPRA, 2018
Servizi ricreativi ed estetici 282,00 282,00 168,03 Porter et al., 2009
Formazione del suolo 17,63 17,63 17,63 Porter et al., 2009
Produzione di FOOD/FEED - 48.054.600,00 € - 18.635.400,00 €
Stoccaggio e sequestro del C(rispetto alla coltivazione di mais da granella)
- 2.175.275,00 € - 843.565,00 €
Qualità dell’habitat e biodiversità(rispetto ad un suolo naturale)
- 11.212.740,00 € - 4.348.260,00 €
Variazione del valore dei Servizi Ecosistemici (€)
Coltivazione di mais per bioenergie al posto di mais per alimentazione
26.967 ha + 10.353 ha
E’ un metodo normato ISO 14040, 2006
Cradle-to-grave
Cradle-to-cradle
1. Raccolta dati
2. Elaborazione dati
3. Calcolo impatto ambientale
4. Interpretazione e analisi di
miglioramento
Potenziale di riscaldamento globale (GWP) o carbon footprint (kgCO2 eq)
Potenziale di eutrofizzazione (kgPO4 eq)
Potenziale di acidificazione (kgSO2 eq)
Potenziale di tossicità per l’uomo e l’ambiente (kg 1,4-DB eq)
Potenziale di riduzione dello strato di ozono (kg CFC11 eq)
Consumi totali di energia (MJ)
Consumi totali di acqua o water footprint (litri)
Consumi totali di risorse abiotiche (kg Sb eq)
In un periodo di cento anni una molecola di metano ha un potenziale
effetto serra in atmosfera uguale a 21 molecole di anidride carbonica
kg CO2 eq
?Uso: 800 volteTotale pz: 1
Uso: 1 volta Totale pz: 800
- Lavaggio a mano dopo ogni uso con acqua corrente + detersivo- Lavaggio a mano dopo ogni uso con acqua fredda- Lavaggio in lavastoviglie- Lavaggio a mano ogni 3 utilizzi con acqua fredda
No lavaggio
g C
O2
eq