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Presentazione standard di PowerPoint processi... · Sistema complesso: Molteplici elementi...

Date post: 24-May-2020
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Canale M-Z Orario lezioni lunedì 16.00-18.00, acquario martedì 16.00-18.00, acquario mercoledì 9.00-11.00, aula 9A Download materiale didattico didatticorhttps://www.dropbox.com/sh/eppj1diw2iaebn7/AAA5UN41P qUjvp1eikH1sAOua?dl=0 Management a.a. 19-20
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Canale M-Z Orario lezioni lunedì 16.00-18.00, acquario martedì 16.00-18.00, acquario mercoledì 9.00-11.00, aula 9A

Download materiale didattico didatticorhttps://www.dropbox.com/sh/eppj1diw2iaebn7/AAA5UN41PqUjvp1eikH1sAOua?dl=0

Management a.a. 19-20

2

Il management come attività decisionale (Capp. 3, 4, 5,6)

Management a.a. 19-20

Prof. Giuseppe Sancetta Salvador Dalì, Papillon bateau

ambiguità incertezza

Decisioni e interpretazione

della realtà

valori

percezioni

frame cognitivi

credenze

Decisioni, interpretazione della realtà e complessità: le key words

problem solving

problem creation

decision making

informazioni

Le decisioni manageriali

Attività e decisioni operative

correnti

Attività e decisioni strategiche

m.l. termine

Attività e decisioni operative correnti Attività e decisioni

strategiche m.l. termine

risultati Economico-fin R.O., R.N., ROI, ROE,

MC =(p-cv) TC=(p-cv)/p Competitivi

Q mercato; fedeltà

Sociali Legittimazione sociale; resp.tà;

irresp.tà

Sviluppo quantitativo;

qualitativo; R&S

Le decisioni manageriali

Herbert Simon (1916-2001) Nobel per l’Economia 1978

La nuova teoria amministrativa: il management come attività del decidere

Decisioni, soggettività, razionalità limitata, complessità (Administrative Behavior, 1947)

Problem creating, problem setting, problem solving, decision making

Razionalità assoluta Uomo economico Le informazioni sono una free commodity Tutte le alternative di azioni possibile sono note È possibile calcolare tutte le conseguenze di ciascuna azione Il decisore ha una precisa funzione di utilità delle scelte attuali e future La decisione avviene in base a un calcolo ottimizzante

Razionalità limitata Uomo amministrativo Le informazioni costano Non si conoscono tutte le alternative La conoscenza della conseguenza delle azioni è frammentaria Le preferenze non sono perfettamente ordinabili e il loro variare nel tempo non è prevedibile La decisione è soddisfacente

Simon (1947)

Occorre tenere conto: • Razionalità limitata (Simon (1947) •Limiti obiettivi •Limiti cognitivi, rigidità, effetto frame/prospettiva •scarto soluzioni non familiari (Merton, 1949) •Incapacità di apprendere, paradosso di Icaro •Limiti emotivi •Limiti etici, culturali, valoriali (es. P.A., scuola, università etc) •Limiti sociali (conflitti, negoziazioni, compromessi) •Storia, inerzia path dependent •(…)

attenzione limitata

Complessità e sistemi complessi

Sistema complesso: “un sistema con un elevato numero di parti che interagiscono in modo non lineare. In tali sistemi (ecologici, sociali, economici, simbolici) il tutto è qualcosa di più e di diverso della somma delle parti, non in senso metafisico, ma in un importante senso pragmatico in base al quale dalla caratteristica delle parti non è affatto banale e scontato derivare e comprendere le proprietà del tutto” (Simon, 1962).

Management: decisioni, complessità e interpretazione della realtà

Sisema complesso: elementi; relazioni tra elementi e retroazioni; proprietà emergenti

Sistema complesso: Molteplici elementi interdipendenti; l’analisi del singolo non aiuta a comprendere il tutto: -proprietà emergenti: studiare l’albero non mi fa capire la foresta; -non linearità (punto di rottura): una piccola variazione incrementale scatena un cambiamento di stato, bombe ad orologeria, es. crisi 2008); -retroazioni in momenti diversi (l’effetto retroagisce sulla causa; è difficile distinguere causa ed effetto); -varietà e variabilità, incertezza

Complessità e sistemi complessi

1. VARIETA’

Paul Cézanne, Les Pommes, 1889-1890, collezione privata

Principio della varietà necessaria (requisite variety) Es. Imprese int.li: La varietà informativa dell’impresa deve essere coerente con la varietà del contesto int.le rischio di carenza di varietà: es. D&G in Cina (21 novembre 2018)

Differenti tipologie nella stessa categoria i.e. natura, tradizioni, cultura, religione, linguaggi, schemi mentali etc.

1. VARIETA’

(cibernetica, Ashby, 1957-1958)

P.M. Senge, La 5^ disciplina

Variabilità e complessità dinamica

Interventi ovvi danno luogo a risultati non ovvi (guerre commerciali); la stessa azione ha effetti nel b.t. e nel l.t. profondamente diversi (sfruttamento risorse naturali; taglio costi per la sicurezza); un punto locale del sistema reagisce in un modo e un altro in un modo antitetico

Tutti i cigni erano bianchi sino alla

scoperta del cigno nero in

Australia (1697) I limiti dell’asserzione “tutti I cigni sono bianchi” sono

limiti dell’esperienza (es.: tutti i cigni di cui abbiamo visto, letto, sentito sono bianchi); l’influenza e I limiti della lettura restrospettica

Sindrome del cigno bianco

2. VARIABILITA’

Un cigno nero è un evento, positivo o negativo, isolato, raro che ha una bassa probabilità di accadimento ma un fortissimo impatto qualora dovesse verificarsi; spiegazione retrospettiva (pp.11-13) (es.: caduta del muro di Berilo; crisi ec.-fin del 2008; incendio foresta amazzonica; incendio Notre Dame de Paris)

Il libro: in qst libro spiazzante, Taleb (2008) argomenta come gli eventi “cigno nero” spieghino moltissimi aspetti del nostro mondo anche se noi siamo ciechi rispetto alla loro previsione

Il libro si focalizza sull’estremo impatto di rari e imprevedibili eventi e sull’umana tendenza a trovare – retrospettivamente - semplicistiche

spiegazioni

2. VARIABILITA’

3. INCERTEZZA

Vincent van Gogh, Bosco, 46 x 55,5 cm., Amsterdam Rijksmuseum

3. Incertezza e sistemi complessi

Un sistema complesso è connotato da un comportamento difficile da predire con assoluta certezza perchè è non lineare (Casti, 1994; Anderson, 1999): le sue componenti interagiscono sulla base di una rete di retroazioni non lineari; il cambiamento in uno o più parametri può drasticamente cambiare il comportamento dell’intero sistema

Management, complessità, decisioni e strutturazione dei problemi

Maurits Cornelis Escher, Giorno e notte, xilografia, 1938

Management: Problem creating, problem setting, problem solving, decision making

La perimetrazione, la strutturabilità del problema; il punto di vista soggettivo

Numero aspetti del problema

Cosa sta dentro, cosa sta fuori: perimetrazione

La definizione è SOGGETTIVA (frame cognitivi, valori, emotività, credenze…)

La definizione è SELETTIVA (perimetrazione)

In generale: i problemi non esistono in natura, sono frutto della mente umana, di modelli mentali, di percezioni, di interpretazioni del contesto

Giudizi di fatto Derivano da fonti che è possibile confrontare, verificare Sono prevalentemente oggettivi Es.: temperatura, inflazione, tasso di interesse BCE, prezzo petrolio, quotazioni borsa, q. acciaio per 1 unità

Le decisioni tra giudizi di fatto e giudizi di valore

Giudizi di valore Esprimono le preferenze per un certo stato di cose Preferenza dipendente da fattori etici, culturali, ideologici, emotivi Si possono condividere o non condividere Ma non sono verificabili scientificamente Es.: l’impresa deve fare solo profitto?; deve essere responsabile?che significa impresa sostenibile? l’impresa deve creare valore per tutti gli stakeholder? il profitto è residuale? l’impresa deve adottare processi ecologicamente sostenibili anche se questo riduce i profitti; si può acquistare il diritto di inquinare

l’ambiente psicologico della decisione (H. Simon)

Management, decisioni e

strutturabilità dei problemi

problemi docili o addomesticabili (tame problem) vs.

problemi malvagi o perfidi (wicked problem)

problemi docili o addomesticabili (tame problem) vs. problemi malvagi o perfidi (wicked problem)

“Dilemmas in a General Theory of Planning”;

Autori: Horst W. J. Rittel and Melvin M. Webber, Policy Sciences, Vol. 4, No. 2 (Jun., 1973), pp. 155-169

Dimension Tame problems Wicked problems

Nature and structure of the

problem

Wholly known and defined

The nature and the number of the

variables are clearly

identified/identifiable; the

relationships among the variables

are linear and/or well-known

Complex and uncertain

High number of interdependent

variables, with nonlinear

relationships among them and

uncertainty

Problem formulation Definitive

For any given tame problem, an

exhaustive formulation can be

stated containing all the

information the problem-solver

needs for understanding and

solving the problem

No definitive

They do not have a univocal

formulation: the information

selected, organized and exploited to

understand an int. marketing

problem depends upon one’s set of

values (culture) and upon one’s

knowledge capacity for solving it

Nature of the solutions Correct-or-false

They are normally unambiguous.

There are conventionalized criteria

for objectively deciding whether

the provided solution (i.e.

structural formula) is correct or

false.

Satisfacing-or-not satisfacing

There are no true or false answers.

They do not allow a best (i.e.

optimal) solution: they allow a

“satisficing” solution.

tame problems vs. wicked problems

tame problems vs. wicked problems

Criteria to stop the process of

solving the problem: the

availability of a stopping rule

Objective stopping rule

In solving a tame problem (e.g.

a mathematical equation),

there are criteria that indicate

when the solution has been

found: the problem-solvers

know when they find the

correct solution.

No objective stopping rule

Problem setting, problem

understanding and problem-solving

are strictly intertwined. It is difficult

to understand when the problem is

solved and what the solution will

look like when it is reached.

Stopping the process of solving the

problem is, in turn, a wicked problem

too. Usually, the problem-solver

stops the process of searching a

solution because of constrains such

as time and economic resources, not

for reasons related to the “logic” of

the problem

Feedbacks (e.g. impact and

effects) of the decisions and

their predictability

Highly predictable

For a tame-problems one can

determine on the spot how good a

solution-attempt has been. The full

feedbacks can be foreseen. Any

decision, after being implemented,

will cause highly predictable

feedbacks over time and space.

Highly unpredictable

Any decision, after being

implemented, will cause several

unpredictable feedbacks over time

and space. The full feedbacks cannot

be foreseen at all until the effects

have entirely run out.

Problemi non perfettamente strutturati Mal definiti, alternative non note

Management, decisioni

e strutturabilità dei problemi

Problemi perfettamente strutturati Ben definiti, alternative chiare, note, razionalità ottima

1. Modelli euristici*

Criterio del soddisfacente

2. Modelli incrementali Piccole variazioni, piccoli rischi Es. implementazione sistema controllo direzionale

3. Modelli cibernetici

Valutazione alternative investimento; Livelli di performance desdierata

Imitazioni di casi di successo

Mod. di rinforzo

Complessità crescente

*modelli euristici e regole per accettabilità

Struttura delle preferenze nella performance attesa/desiderata

Livello di

performance desiderata

Livello di performance desiderata

Area delle soluzioni

accettabili

p1

p2

Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

Retroazioni e strutture dei problemi

Modelli LINEARI di causa -effetto

A B C D

Es. aumento barriere tariffarie per difendere aziende nazionali dalla globalizzazione

Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

Es. da P.M. Senge, La 5^ disciplina

(1990), p. 80

Modelli LINEARI

Attacchi terroristici

Minaccia contro gli americani

Esigenza di risposta militare

Armamenti americani

Minaccia di attacchi americani

Reclutamento terroristi

Modelli a feedback

Attacchi terroristici

Minaccia contro gli americani

Necessità di armare gli USA

Reclutamento terroristi

Armamenti americani

Minaccia di attacchi americani

Retroazioni e strutture dei problemi

Modelli basati feedback loops e cicli causali

Feedback di stabilità (o di equilibrio)

Feedback a escalation

Retroazioni e strutture dei problemi

Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

Modelli basati su cicli CAUSALI e RETROAZIONI

Retroazioni compensative o di stabilità o di equilibrio

Retroazioni rafforzative

A

B C

D Vedere interrelazioni anziché catene lineari casua-effetto

Vedere processi di cambiamento anziché immagini istantanee

Retroazioni e strutture dei problemi Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

Retroazioni compensative (o di stabilità o di equilibrio)

Es. del corpo umano: temperatura, Cicatrizzazione di ferita; sudorazione; dilatazione della pupilla; la rotta della nave; sistema di budget

Processi di riequilibrio nascosti Resistenza al cambiamento; difesa dello status quo; è legata la potere, ci sono posizioni di potere che vogliono mantenere lo status quo; bisogna individuare le fonti della resistenza

Retroazioni e strutture dei problemi

Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

RETROAZIONI RAFFORZATIVE Es.: Corsa agli armamenti Corsa al ritiro dei soldi in banca Affermazione di stnd tecnologico Orphaning effect Marketing virale; guerre commerciali; guerre dei prezzi Inasprimento dei controlli Strutture ad ESCALATION Effetto pigmalione (G.B. Shaw, My Fair Lady) Profezie che si autoavverano, R. Merton Effetto S. Matteo, R. Merton; Circoli virtuosi e circoli viziosi

Retroazioni e strutture dei problemi

paese X paese Y

Guerra commerciale

dinamica lose-lose

feedback loop positivo, escalation effect

Protezionismo contro la globalizzazione

L’impatto delle barriere tariffarie sulle imprese int.li

Es. di RETROAZIONI RAFFORZATIVE

Complessità, retroazioni e strutture dei problemi

1. Illusione della comprensione 2. Illusione del controllo 3. Illusorietà di correlazione 4. Distorsione retrospettiva

Proxy,

Mappa

= paesaggio

Razionalità limitata, complessità e interpretazione della realtà

Razionalità limitata e complessità

Rappresentazione della realtà

Quartetto dell’opacità

Schemi cognitivi, effetto framing; incapacità di apprendere; imparare ad apprendere

Il caso Thomas Cook

– di Marco Alfieri

24 settembre 2019

TOUR OPERATOR

Thomas Cook, un fallimento da 600

milioni di sterline

https://www.ilsole24ore.com/art/fallimento-thomas-cook-perche-tour-

operator-globali-sono-crisi-ACIlCIm?cmpid=nl_morning24

Schemi cognitivi, effetto framing; incapacità di apprendere; imparare ad apprendere

Thomas Cook, il tour operator britannico con 178 anni di storia alle spalle, ha chiesto la liquidazione giudiziaria e tutti i futuri voli e vacanze sono annullati. Lunedì 23 settembre sono iniziate le procedure per il ponte aereo organizzato dal governo britannico e dalla Civil Aviation Authority (Caa) per rimpatriare i turisti bloccati all'estero dopo il default. Per il Regno Unito si tratta della maggiore operazione di rimpatrio in tempo di pace. In totale vi sono quasi 600.000 clienti del tour operator attualmente in vacanza, 150.000 dei quali britannici. Il costo del crack tra rimpatri, risarcimenti e fallimento potrebbe costare a Londra la cifra record di 600 milioni di sterline. Novemila sono invece i posti di lavoro a rischio solo nel Regno Unito.

https://www.ilsole24ore.com/art/fallimento-thomas-cook-perche-tour-operator-globali-

sono-crisi-ACIlCIm?cmpid=nl_morning24

Il caso Thomas Cook

Fallimento Thomas Cook:

perché i tour operator globali sono in crisi Solo quest’anno tre clamorosi fallimenti in

Germania, due in Gran Bretagna, uno in Francia,

per non contare quelli del passato in Italia: i tour

operator continuano a soffrire la concorrenza dei

due colossi digitali del settore (Expedia e Booking)

ma anche quella delle compagnie aeree low cost

con i loro pacchetti integrati volo + albergo,

faticando a trovare nicchie redditizie. Ecco cosa sta

accadendo […]

https://www.ilsole24ore.com/art/fallimento-thomas-cook-perche-tour-operator-globali-

sono-crisi-ACIlCIm?cmpid=nl_morning24

di Enrico Marro

Non ci vuole un genio a capire perché i tour operator sono in

difficoltà. Anche nel settore turismo, come in molti altri,

la rivoluzione digitale ha disintermediato l’offerta

attraverso piattaforme internet che permettono di

abbattere i costi fissi facendo precipitare i prezzi: colossi

come Expedia e Booking hanno trasformato 60 milioni di

italiani in altrettanti tour operator, sfilando il mestiere ai

professionisti. Questo ha imposto agli operatori del settore

innanzitutto una profonda ristrutturazione dei modelli di

business tradizionali, difficile perché spesso

accompagnata (in qualche caso anche nel nostro Paese)

dall’assenza di un management all’altezza della

situazione.

di Enrico Marro

https://www.ilsole24ore.com/art/fallimento-thomas-cook-perche-tour-operator-globali-sono-

crisi-ACIlCIm?cmpid=nl_morning24

La sfida della digitalizzazione ha lasciato sul

campo chi è stato incapace di reagire in tempi

rapidi alla disintermediazione dell’offerta. Ha

invece resistito ha puntato su fidelizzazione e

specializzazione, spesso alla ricerca di nicchie

di mercato di big spender (come, in alcuni

casi, i baby boomer benestanti in pensione),

offrendo allo stesso tempo prodotti di qualità

per difendersi dai due volti della minaccia

internet: le grandi piattaforme e i piccoli

travel influencer che stanno monetizzando i

follower inondandoli di “proposte speciali

scontate”.

di Enrico Marro

https://www.ilsole24ore.com/art/fallimento-thomas-cook-perche-tour-operator-globali-sono-

crisi-ACIlCIm?cmpid=nl_morning24

Il caso Thomas Cook

caso «Thomas Cook», settembre 2019: lesson learned

Schemi cognitivi, effetto framing; incapacità di apprendere; imparare ad apprendere

Varietà informativa

Informazioni

Schemi interpretativi

Categorie valoriali

Ashby, 1958; Barile, 2003, 2009, 2013

VARIETA’ informativa

Le 4C: caos complessità, complicazione, certezza

Sequenza possibile

1

2

3

1

2

2

3 4

3

1

4

Rilevazione della devianza

Azioni per il ripristino della rotta

3 Schemi generali

2

Nuovi Schemi generali

A

B

A

B

Riesame degli schemi generali attuali

Eventuale elaborazione di nuovi schemi generali

Legenda:

Single loop learning

Double loop learning

I livelli di apprendimento

single loop learning e cambiamento di Tipo 1:

Es.: Esternalità negativa: emissione CO2 The EU Emission Trading Scheme

Principio: the one who pollutes, pays”,

subito tradotto in “buying rights to pollute”. Logica di mercato dei diritti di emissione:

non sono più un deterrente per l'inquinamento,

le logiche speculative sono preponderanti;

un mercato/approccio che può essere considerato funzionale al raggiungimento

dell’obiettivo della riduzione dell'inquinamento

ma che lascia molti dubbi sul raggiungimento effettivo del finale,

e, più significativo e importante, l'obiettivo della sostenibilità.

Questo tipo di misure sono le cosiddette politiche di Tipo 1:

NON cambiano il funzionamento dei modelli di business. Sono misure di aggiustamento, fanno leva sull’elasticità del sistema

Double loop learning e cambiamento di Tipo 2: il salto di paradigma.

Es.: Rimettere in discussione la crescita infinita.

«La grandezza dell’uomo è nella decisone di essere più forte della sua condizione». Albert Camus, Il mito di Sisifo (1942)

Var

iab

ile s

oci

o-e

con

om

ica

(p

rod

uzi

on

e)

tempo

… il mito della crescita infinita

Franz von Stuck, Sisifo che trasporta il masso, 1920

L’innovazione azzera l’orologio, evita il collasso consentendo alla crescita di continuare; per sostenere la crescita illimitata alla luce di risorse limitate occorrono continui cicli di innovazioni

Cicli di innovazione

Comfort zone e Prove evitate

Imparare ad apprendere

INCAPACITA’ di apprendere

Immaginate un pentolone pieno d'acqua

fredda, nel quale nuota tranquillamente una

rana.

Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si

riscalda pian piano.

Presto l'acqua diventa tiepida. La rana la

trova piuttosto gradevole.

La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda,

un po’ più di quanto la rana non apprezzi.

La rana si scalda un po’ tuttavia non si

spaventa.

Adesso l'acqua è davvero troppo calda, e la

rana la trova molto sgradevole.

Ma si è indebolita, e non ha la forza di

reagire.

La rana non ha la forza di reagire, dunque

sopporta. Sopporta e non fa nulla per

salvarsi.

La temperatura sale ancora, e la rana,

semplicemente, finisce morta bollita.

Ma se l'acqua fosse stata già bollente, la

rana non ci si sarebbe mai immersa, avrebbe

dato un forte colpo di zampa per salvarsi.

Ciò significa che quando un cambiamento

viene effettuato in maniera sufficientemente

lenta e graduale sfugge alla coscienza, e

non suscita nessuna reazione, nessuna

opposizione.

La parabola della

rana bollita

Imparare ad apprendere

INCAPACITA’ di apprendere

Imparare ad apprendere

INCAPACITA’ di apprendere Sindrome della rana bollita

Trappole della competenza

Rigidità dei frame cognitivi

Il mito di Icaro

…ed eccesso di sicurezza

M. Chagall, La caduta di Icaro

Imparare ad apprendere

INCAPACITA’ di apprendere

I sei ciechi e l’elefante C’erano una volta sei saggi che vivevano insieme in una piccola città. I sei saggi erano ciechi. Un giorno fu condotto in città un elefante. I sei saggi volevano conoscerlo, ma come avrebbero potuto essendo ciechi? “Io lo so”, disse il primo saggio , “ lo toccheremo.” “Buona idea”, dissero gli altri ,”così scopriremo com’è fatto un elefante.” I sei saggi cosi andarono dall’elefante. Il primo saggio si avvicinò all’animale e gli toccò l’orecchio grande e piatto. Lo sentì muoversi lentamente avanti e indietro, producendo una bella arietta fresca e disse: “L’elefante è come un grande ventaglio”. Il secondo saggio invece toccò la gamba: “Ti sbagli. L’elefante è come un albero”, affermò. “Siete entrambi in errore”, disse il terzo. “L’elefante è simile a una corda”. mentre gli toccava la coda. Subito dopo il quarto saggio toccò con la mano la punta aguzza della zanna .”Credetemi, l’elefante è come una lancia”, esclamò. “No, no”, disse il quinto saggio “che sciocchezza!” , “l’elefante è simile ad un’alta muraglia”, mentre toccava il fianco alto dell’elefante. Il sesto nel frattempo aveva afferrato la proboscide. “Avete torto tutti”, disse, “l’elefante è come un serpente!” “No, come una fune”. “No, come un ventaglio”. “Come un Serpente!” “Muraglia!” “Avete torto!” “No ho ragione io!” I sei ciechi per un’ora continuarono a urlare l’uno contro l’altro e non riuscirono mai a scoprire come fosse fatto un elefante!

effetto framing Imparare ad apprendere INCAPACITA’ di apprendere

Adattamento dalla versione del poeta americano John Godfrey Saxe (1816 - 1887)

“La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni”

Paul Watzlawick

Imparare ad apprendere

Attenzione!

Incapacità di apprendere

Eccessiva enfasi su eventi e ob. di b.t.

Prove evitate

Sindrome della rana bollita

Provare diversi lenti!

Attenzione ai processi lenti e graduali

Trappole della competenza

Mito di Icaro

Comfort zone

Sindrome del cigno bianco

La mappa e il paesaggio (R. Normann, Reframing Business. When the map changes the landscape, 2001)

Management: decisioni, complessità e interpretazione della realtà

La mappa e il paesaggio: quale ruolo per il management?

Vasilij Kandinskij, Bleu de Ciel, 1940, olio su tela, part., Centre G. Pompidou, Parigi

La mappa e il paesaggio: quale ruolo per il management?

riconfigurazione del paesaggio

riconcettualizzazione delle mappe


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