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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO PIANA S O M M …

Date post: 01-Dec-2021
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Atti del Consiglio Regione Liguria ======================================================================= X LEGISLATURA RESOCONTI INTEGRALI SEDUTA N. 11 DEL 21.04.2020 ________________________________________________________________________________ 11 SEDUTA ORDINARIA Martedì 21 aprile 2020 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO PIANA S O M M A R I O Comunicazioni della Presidenza. …………….…… pag. 15 Risposta scritta all’interrogazione n. 407 del consigliere regionale Giovanni Lunardon sulla costituzione di un cluster ligure per la produzione di Dispositivi di protezione individuali (DPI). (o.d.g. n. 3016) ………………………………………………..………. pag. 16 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1288 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sull’inibizione all’accesso sui balconi presso il Monoblocco del Policlinico San Martino di Genova. (o.d.g. n. 2837) ………………………………………………..………. pag. 19 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1294 del consigliere regionale Mauro Righello sull’organico dei medici anestesisti dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2840) ……………………………………………………..…. pag. 20
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Atti del Consiglio Regione Liguria ======================================================================= X LEGISLATURA RESOCONTI INTEGRALI SEDUTA N. 11 DEL 21.04.2020 ________________________________________________________________________________

11

SEDUTA ORDINARIA Martedì 21 aprile 2020

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO PIANA

S O M M A R I O

Comunicazioni della Presidenza. …………….…… pag. 15

Risposta scritta all’interrogazione n. 407 del consigliere regionale Giovanni Lunardon sulla costituzione di un cluster ligure per la produzione di Dispositivi di protezione individuali (DPI). (o.d.g. n. 3016) ………………………………………………..………. pag. 16 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1288 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sull’inibizione all’accesso sui balconi presso il Monoblocco del Policlinico San Martino di Genova. (o.d.g. n. 2837) ………………………………………………..………. pag. 19 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1294 del consigliere regionale Mauro Righello sull’organico dei medici anestesisti dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2840) ……………………………………………………..…. pag. 20

Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1298 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul servizio di Guardia medica in Val Bormida. (o.d.g. n. 2845) …………………………………………………..……. pag. 22 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1299 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sui costi per le consulenze relative al progetto del nuovo Ospedale del Felettino. (o.d.g. n. 2846) ………………………………………………..………. pag. 25 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1301 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla carenza di medici anestesisti presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2841) …………………………………………………..……. pag. 27 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1336 del consigliere regionale Juri Michelucci sul sostegno alle scuole paritarie. …………………………………………..……………. pag. 30 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1347 del consigliere regionale Juri Michelucci affinché vengano ampliate le fasce orarie delle utenze domestiche in cui usufruire di tariffazione agevolata durante il periodo emergenziale dovuto al Coronavirus. ……………………………………………..…………. pag. 35 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1361 del consigliere regionale Juri Michelucci sulla proroga degli abbonamenti regionali Trenitalia. …………………………………………………..……. pag. 36 Risposta scritta all’interrogazione con risposta in Aula n. 129 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulle soluzioni per superare la crisi del comparto olivicolo oleario della Regione Liguria. (o.d.g. n. 2887) …………………………………………………..……. pag. 40

Risposta scritta all’interpellanza n. 162 dei consiglieri regionali Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino sulla realizzazione del secondo ponte sul torrente Pogliaschina di Borghetto di Vara (SP). (o.d.g. n. 2865) ………………………………………………......……. pag. 45 Risposta scritta all’interpellanza n. 172 dei consiglieri regionali Mauro Righello, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti e Giovanni Barbagallo sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di soggetti positivi al Covid-19 o posti in quarantena obbligatoria. ……………………………………………………..…. pag. 48 Modifica della deliberazione consiliare 7 aprile 2020, n. 4 relativa alla composizione delle Commissioni consiliari permanenti. (o.d.g. n. 2936) …………………………………………………..……. pag. 54 Disegno di legge 304: “Misure urgenti in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”. (o.d.g. n. 2931) ………………………………………………..………. pag. 55 Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19. (o.d.g. n. 2933) …………………………………………………….…. pag. 162 Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari, Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui voucher per l’acquisto delle attrezzature per le lezioni a distanza, le attrezzature informatiche e i servizi di assistenza domiciliare. (o.d.g. n. 2934) ………………………………………………….……. pag. 172 Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro Puggioni sulla possibilità di pesca in mare da riva o da natante e in acque interne. (o.d.g. n. 2935) ………………………………………..…………...…. pag. 185 Ordine del giorno n. 878 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa e Angelo Vaccarezza. ………………………………………………….……. pag. 190 Ordine del giorno n. 879 presentato dai consiglieri

regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Giovanni De Paoli, Claudio Muzio, Angelo Vaccarezza e Laura Lauro. ………………………………………………….……. pag. 191 Ordine del giorno n. 880 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Claudio Muzio e Laura Lauro. …………………………………………………….…. pag. 195 Ordine del giorno n. 881 presentato dal consigliere regionale Claudio Muzio, Vittorio Mazza, Laura Lauro e Angelo Vaccarezza. …………………………………………………….…. pag. 197 Ordine del giorno n. 884 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Laura Lauro e Angelo Vaccarezza. …………………………………………….…………. pag. 200 Ordine del giorno n. 882 presentato dal consiglieri regionali Paolo Ardenti e Angelo Vaccarezza. ………………………………………………….……. pag. 207 Ordine del giorno n. 883 presentato dai consiglieri regionali Paolo Ardenti, Alessandro Puggioni e Angelo Vaccarezza. …………………………………………………….…. pag. 210 Ordine del giorno n. 886 presentato dai consiglieri regionali Gabriele Pisani, Andrea Costa e Vittorio Mazza. ……………………………………………………….. pag. 211 Ordine del giorno n. 887 presentata dai consiglieri regionali Fabio Tosi, Andrea Melis, Alice Salvatore e Marco De Ferrari. ………………………………………………….……. pag. 217 Ordine del giorno n. 888 presentato dai consiglieri regionali Andrea Melis, Marco De Ferrari, Alice Salvatore e Fabio Tosi. …………………………………………………….…. pag. 220 Ordine del giorno n. 889 presentato dai consiglieri Luca Garibaldi, Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino. ……………………………………………….………. pag. 223 Ordine del giorno n. 891 presentato dai consiglieri regionali Mauro Righello, Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Barbagallo e Francesco

Battistini. …………………………………………………….…. pag. 227 Ordine del giorno n. 892 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi e Giovanni Lunardon. …………………………………………………….…. pag. 229 Ordine del giorno n. 893 presentato dai consiglieri regionali Andrea Costa, Gabriele Pisani e Vittorio Mazza. ………………………………………………….……. pag. 230 Vaccarezza – Rel. magg. * ……….… pag. 55-96-121-130 170-184-193 Salvatore – Rel. min. ……... pag. 58-93-123-134-138-145 151-159-176-194-209-235 Michelucci – Rel. min. …………………... pag. 62-100-142 144-181-202-237

Garibaldi – Rel. min. ……………….… pag. 67-94-150-155 158-224-226-234 Tosi – Rel. min. …………….……….... pag. 72-92-132-165 189-203-218-219 Pastorino ……………………….. pag. 75-126-136-138-143 167-180-204-215-226-235 Lunardon …………………….…. pag. 79-137-157-166-183

De Ferrari …………………..….. pag. 83-127-139-147-174

Rossetti ……………………………………………… pag. 86

Presidente …………………………... pag. 89-120-121-154 157-171-183-194 Melis ……………………………………………. pag. 90-140

Mai – Assessore ………………………………..….. pag. 102

Scajola – Assessore ……………………………….. pag.106

Giampedrone – Assessore …………………..…… pag. 108

Toti – Pres. Giunta ………..……….. pag. 112-153-154-155 182-216-219-225 Righello ……………………..….. pag.124-141-184-208-228

Battistini ………………………………….. pag. 128-146-185

Muzio ………………...…… pag. 131-148-163-170-189-205

Lauro ……………………………….…….. pag. 156-157-168

De Paoli ………………………….………. pag. 165-188-194 Senarega …………………………………..….. pag. 167-208

Barbagallo …………………………………….. pag. 169-233

Rosso ……………………………………………….. pag. 171

Costa ………………………………………….…….. pag. 171

Cavo – Assessore ………………………………..... pag. 178

Puggioni ……………………………………….……. pag. 187

Mazza ……………………………..… pag. 191-193-196-201

Ardenti …………………………………………..….. pag. 208

Viale - ………………………………………...... pag. 213-215

Pisani ……………………………………………….. pag. 214

Berrino – Assessore …………………………...….. pag. 219

* Relazioni date per lette.

21.04.2020 n. 11 1

CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

Il 21 aprile 2020, alle ore 10.00, in Genova, convocato dal

Presidente del Consiglio Alessandro Piana con avviso scritto prot. n.

PG/2020/126230 del 16 aprile 2020, si è riunito in videoconferenza il

Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria per la trattazione

dei seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno:

2931) Disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in conseguenza

dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”.

2929) Ordine del giorno n. 871 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla tutela dei

lavoratori impiegati nella distribuzione alimentare.

2930) Ordine del giorno n. 872 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sull’impiego del

personale sanitario in servizio nelle cliniche private, dei locali e

delle apparecchiature presenti nelle stesse, per l'emergenza Covid-

19.

2777) Disegno di legge n. 291: “Disposizioni di adeguamento della

normativa regionale”.

2869) Proposta di deliberazione n. 115: “Approvazione dello schema

conclusivo di Piano territoriale regionale della attività di cava e delle

correlate varianti al PTCP e al PTC–ACL e proposta di

approvazione definitiva al Consiglio regionale”.

21.04.2020 n. 11 2

2870) Testo unico delle proposte di legge nn. 13 (di iniziativa dei

consiglieri regionali Valter Giuseppe Ferrando, Raffaella Paita,

Giovanni Barbagallo, Luigi De Vincenzi, Luca Garibaldi, Giovanni

Lunardon, Juri Michelucci e Sergio Rossetti) e 17 (di iniziativa dei

consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino, Angelo Vaccarezza

e Alice Salvatore) recanti: “Istituzione del Garante dei diritti delle

persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.

2910) Proposta di legge n. 245 (di iniziativa dei consiglieri regionali

Franco Senarega, Paolo Ardenti, Giovanni De Paoli, Vittorio Mazza,

Alessandro Puggioni, Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio):

“Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”.

2868) Proposta di legge n. 230 (di iniziativa dei consiglieri regionali

Alessandro Piana, Luigi De Vincenzi, Claudio Muzio): “Norme per

l'attuazione dello Statuto in materia di iniziativa popolare e

referendum e procedure per l'istituzione di nuovi Comuni e per la

modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali”.

2895) Proposta di legge n. 267 (di iniziativa dei consiglieri regionali

Andrea Melis, Alice Salvatore, Fabio Tosi e Marco De Ferrari):

“Istituzione del Reddito energetico regionale”.

2896) Proposta di legge n. 275 (di iniziativa dei consiglieri regionali Luca

Garibaldi, Giovanni Barbagallo, Giovanni Lunardon, Mauro Righello

e Sergio Rossetti): “Promozione dell'istituzione delle comunità

energetiche”.

2909) Proposta di legge n. 288 (di iniziativa dei consiglieri regionali

Angelo Vaccarezza, Fabio Tosi e Sergio Rossetti): “Disciplina in

materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali e

animali di affezione”.

21.04.2020 n. 11 3

- Eventuali altri argomenti nel frattempo licenziati dalle Commissioni.

2465) Ordine del giorno n. 440 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sul metodo di

campionamento per gli scavi di rocce amiantifere nei lavori del

Terzo Valico.(Rinviato in Commissione per approfondimenti)

2466) Mozione n. 179 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Alice

Salvatore, Marco De Ferrari e Fabio Tosi sugli indirizzi regionali per

le molteplici criticità che si stanno presentando nella bonifica del Sin

Acna di Cengio e Saliceto.

2477) Mozione n. 187 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De

Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sull'attuazione della

pianificazione regionale dei rifiuti sul vuoto a rendere.

2482) Mozione n. 248 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino

e Francesco Battistini sul servizio di trasporto su ferro nei giorni del

sabato e della domenica.

2483) Mozione n. 260 dei consiglieri regionali Claudio Muzio, Angelo

Vaccarezza e Andrea Costa sull'istituzione del Registro regionale

dei soggetti abilitati a realizzare interventi di dermopigmentazione.

2484) Mozione n. 265 dei consiglieri regionali Claudio Muzio e Angelo

Vaccarezza sulla consegna della Medaglia d'oro al valor militare al

gonfalone dell'ultima Amministrazione italiana della città di Zara.

2485) Ordine del giorno n. 681 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,

Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sull'eliminazione nel

prossimo Calendario venatorio delle specie pavoncella e moriglione

come nota del Ministero dell'Ambiente del 12 luglio 2019.

21.04.2020 n. 11 4

2530) Mozione n. 238 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti, Giovanni

Lunardon e Juri Michelucci sul Decreto Genova e la costruzione di

una galleria fonoassorbente.

2529) Ordine del giorno n. 702 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Sergio Rossetti, Giovanni Battista Pastorino, Alice

Salvatore e Marco De Ferrari sulla situazione in Amazzonia.

2545) Mozione n. 268 del consigliere regionale Franco Senarega sulle

iniziative urgenti in merito alla Gronda autostradale e agli

investimenti relativi al Piano urbano della mobilità sostenibile

(PUMS).

2546) Ordine del giorno n. 704 dei consiglieri regionali Angelo Vaccarezza

e Claudio Muzio sulla realizzazione della Gronda di Genova.

2550) Ordine del giorno n. 705 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Giovanni Lunardon e

Giovanni Battista Pastorino sulla presa di distanza dai cori di

apologia del fascismo e dai saluti romani avvenuti durante la

manifestazione alla quale ha partecipato il Presidente della Giunta

Toti.

2639) Mozione n. 264 del consigliere regionale Valter Giuseppe Ferrando

sulla individuazione di aree e siti abbandonati da convertire in invasi

per accumulo di acqua.

2641) Ordine del giorno n. 717 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini e Giovanni Battista Pastorino sul finanziamento della

campagna di scavi nell'area archeologica dell'antica Luni (La

Spezia).

21.04.2020 n. 11 5

2642) Ordine del giorno n. 726 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari e Fabio Tosi sugli stanziamenti destinati ai

Comuni per assolvere agli obblighi di legge relativi alla

piantumazione di un albero per ogni neonato, a seguito della

registrazione anagrafica, e relativi al bilancio arboreo comunale.

2643) Ordine del giorno n. 727 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,

Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sull'aggiornamento delle

Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica della Regione Liguria

in materia della dieta alternativa vegana.

2644) Ordine del giorno n. 729 del consigliere regionale Franco Senarega

sul ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri a Sestri

Ponente.

2646) Ordine del giorno n. 733 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla commissione

straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo.

2647) Ordine del giorno n. 735 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla sicurezza nei

parchi pubblici liguri.

2778) Mozione n. 234 dei consiglieri regionali Francesco Battistini,

Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore e Marco De Ferrari

sulle centrali ENEL della Spezia e di Genova in merito alle

opportunità del progetto Futur-E in termini: ambientali, economici,

occupazionali e di sviluppo della Regione Liguria.

2779) Mozione n. 262 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De

Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sul progetto centrale

21.04.2020 n. 11 6

termoelettrica della Spezia "Eugenio Montale" - sostituzione

dell'unità a carbone esistente con nuova unità a gas. (Rinviata in

Commissione per approfondimenti)

2780) Ordine del giorno n. 666 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino e Giovanni

Lunardon sul biodigestore nell'area spezzina e procedura di VAS.

(Rinviato in Commissione per approfondimenti)

2781) Ordine del giorno n. 667 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,

Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla sospensione del

provvedimento autorizzatorio unico sul progetto del biodigestore

nella Provincia della Spezia.

2782) Mozione n. 239 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi, Giovanni

Barbagallo, Luigi De Vincenzi e Giovanni Lunardon sul rilancio della

produzione delle nocciole Misto Chiavari.

2783) Mozione n. 250 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino

e Francesco Battistini sul servizio Cerimoniale regionale di

gonfalone.

2784) Mozione n. 252 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino

e Francesco Battistini sulla creazione dei centri del riuso.

2785) Ordine del giorno n. 740 dei consiglieri regionali Andrea Melis,

Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul rinnovo della

Convenzione tra Regione Liguria e Vigili del Fuoco: servizio di

elisoccorso tecnico-sanitario (HETMS).

2786) Ordine del giorno n. 741 dei consiglieri regionali Andrea Melis,

Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla garanzia dei

21.04.2020 n. 11 7

tempi di attesa previsti per le prestazioni incluse nel Piano regionale

di governo delle liste di attesa 2019-2021.

2787) Ordine del giorno n. 742 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi e Sergio Rossetti sulla

costituzione di una società "in house providing" per far fronte

all'emergenza occupazionale degli Operatori socio-sanitari dell'ASL

n. 5 Spezzina.

2788) Ordine del giorno n. 743 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Sergio Rossetti e Luca

Garibaldi sul programma di interventi per la prevenzione e la lotta

contro l’Aids.

2789) Ordine del giorno n. 745 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi e Sergio Rossetti

sull'Ospedale unico ad Arma di Taggia e sulle criticità del Sistema

sanitario imperiese.

2790) Ordine del giorno n. 746 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,

Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Sergio Rossetti e Luca

Garibaldi sugli Operatori socio-sanitari e tutela del malato.

2791) Ordine del giorno n. 748 dei consiglieri regionali Andrea Melis,

Marco De Ferrari, Fabio Tosi, Alice Salvatore e Sergio Rossetti sul

potenziamento dell'offerta sanitaria nell'area valbormidese.

2792) Ordine del giorno n. 749 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci e Giovanni Battista Pastorino sull'apertura

degli spazi e dei servizi del Day hospital Oncologico del San

Bartolomeo.

21.04.2020 n. 11 8

2793) Ordine del giorno n. 750 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Giovanni Barbagallo, Luca Garibaldi, Mauro Righello,

Juri Michelucci, Francesco Battistini, Alice Salvatore, Andrea Melis,

Fabio Tosi, Marco De Ferrari, Sergio Rossetti e Giovanni Battista

Pastorino sulla privatizzazione degli ospedali liguri.

2794) Ordine del giorno n. 751 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,

Francesco Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Sergio Rossetti,

Valter Giuseppe Ferrando e Giovanni Lunardon sull'erogazione

misure per la non autosufficienza per anziani, parzialmente disabili

e non autosufficienti.

2795) Ordine del giorno n. 752 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,

Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon

e Giovanni Battista Pastorino sull'individuazione all'interno del

Piano provinciale sanitario di un nuovo ruolo strategico per

l'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana (SP).

2796) Ordine del giorno n. 753 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,

Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon

e Giovanni Battista Pastorino sulla ripresa dei lavori del nuovo

Ospedale Felettino.

2797) Ordine del giorno n. 754 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,

Giovanni Battista Pastorino, Francesco Battistini, Valter Giuseppe

Ferrando e Giovanni Lunardon sui consultori familiari - azioni per

migliore funzionamento.

2798) Ordine del giorno n. 755 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,

Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon

e Giovanni Battista Pastorino sulla carenza di personale medico e

infermieristico nell'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana. (SP)

21.04.2020 n. 11 9

2799) Ordine del giorno n. 756 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sul supporto psicologico

nell'Oncologia dell'ASL n. 5 Spezzino: messa a disposizione di

spazi dedicati per i colloqui.

2800) Ordine del giorno n. 757 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla carenza di medici

pediatri della Struttura complessa di Pediatria e della SSD

Neonatologia di ASL n. 5 Spezzino, site presso l'Ospedale

Sant'Andrea della Spezia.

2801) Ordine del giorno n. 758 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulle cure intermedie e la

medicina distrettuale dell'ASL n. 5 Spezzino.

2802) Ordine del giorno n. 759 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sugli interventi di

manutenzione ordinaria e straordinaria presso l'Ospedale

Sant'Andrea della Spezia.

2803) Ordine del giorno n. 760 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla prevenzione della

frattura ossea.

2804) Ordine del giorno n. 761 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Valter

21.04.2020 n. 11 10

Giuseppe Ferrando e Sergio Rossetti sulla riorganizzazione del

Presidio distrettuale di Levanto (Ospedale San Nicolò).

2805) Ordine del giorno n. 762 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla riorganizzazione

dell'attività dei nosocomi in ASL n. 5 a seguito dello stop al cantiere

per la costruzione del nuovo Ospedale del Felettino.

2806) Ordine del giorno n. 763 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Sergio

Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla revisione dei

finanziamenti per i progetti di vita indipendente a seguito

dell'approvazione della deliberazione numero 72-2019 di ALISA.

2807) Ordine del giorno n. 764 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Valter

Giuseppe Ferrando e Sergio Rossetti sulle malattie sessualmente

trasmissibili.

2808) Ordine del giorno n. 767 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Battista

Pastorino, Giovanni Barbagallo, Mauro Righello, Juri Michelucci,

Valter Giuseppe Ferrando, Francesco Battistini, Alice Salvatore,

Fabio Tosi, Andrea Melis e Marco De Ferrari sulla mancata

attuazione del Piano socio-sanitario di programmazione 2017-2019.

2809) Ordine del giorno n. 771 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,

Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Luca Garibaldi, Mauro

Righello, Giovanni Battista Pastorino, Valter Giuseppe Ferrando,

Juri Michelucci, Alice Salvatore, Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco

21.04.2020 n. 11 11

De Ferrari e Francesco Battistini sulla sospensione del servizio

dell'auto medica.

2810) Ordine del giorno n. 772 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,

Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Mauro Righello, Luca

Garibaldi, Juri Michelucci, Valter Giuseppe Ferrando, Francesco

Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore, Andrea

Melis, Fabio Tosi e Marco De Ferrari sulla realizzazione di un

Tavolo di lavoro sulla fibrosi cistica.

2811) Ordine del giorno n. 779 dei consiglieri regionali Mauro Righello,

Fabio Tosi, Giovanni Battista Pastorino, Luca Garibaldi, Valter

Giuseppe Ferrando, Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Sergio

Rossetti, Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Juri Michelucci

e Andrea Melis sulle segnalazioni minorenni a rischio attività

consultoriale.

2812) Ordine del giorno n. 783 dei consiglieri regionali Mauro Righello,

Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Juri Michelucci, Marco De

Ferrari, Francesco Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Alice

Salvatore, Andrea Melis e Sergio Rossetti sui servizi sanitari

territoriali e ospedalieri del territorio dell'ASL n. 2 Savonese.

2813) Ordine del giorno n. 784 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,

Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele

Pisani, Claudio Muzio, Augusto Sartori e Andrea Costa

sull'erogazione dei LEA.

2814) Ordine del giorno n. 785 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,

Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele

Pisani, Claudio Muzio, Augusto Sartori e Andrea Costa sui vincoli

normativi per l'edilizia sanitaria (codice appalti).

21.04.2020 n. 11 12

2815) Ordine del giorno n. 786 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,

Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Andrea

Costa, Gabriele Pisani, Claudio Muzio e Augusto Sartori

sull'emergenza specialistica.

2816) Ordine del giorno n. 787 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,

Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele

Pisani, Augusto Sartori, Andrea Costa e Claudio Muzio sul farmaco

per la terapia della fibrosi cistica.

2817) Ordine del giorno n. 788 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci e Alice

Salvatore sul Piano assunzionale di personale del servizio di

prevenzione infortuni in Regione Liguria.

2818) Ordine del giorno n. 789 dei consiglieri regionali Francesco

Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Gianni Pastorino e Alice

Salvatore sul sito per la radioterapia oncologica nella ASL n. 5:

collegamenti e pronto intervento in caso d'urgenza.

2819) Ordine del giorno n. 839 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Sergio Rossetti, Juri Michelucci, Giovanni Barbagallo,

Luca Garibaldi, Valter Giuseppe Ferrando, Alice Salvatore,

Giovanni Battista Pastorino, Francesco Battistini e Mauro Righello

sulla riforma della legge sui servizi di ambulanza e di trasporto dei

pazienti e la determinazione di ALISA 18 dicembre 2019 n. 473.

2871) Ordine del giorno n. 794 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Alice Salvatore, Sergio Rossetti, Mauro Righello e

Giovanni Battista Pastorino sugli incrementi di organico della

21.04.2020 n. 11 13

qualifica di Vigile del fuoco del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco

e il loro trattamento economico.

2872) Ordine del giorno n. 797 dei consiglieri regionali Giovanni

Lunardon, Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore, Sergio

Rossetti, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Boitano, Marco De

Ferrari, Mauro Righello, Andrea Melis, Juri Michelucci, Gabriele

Pisani, Luca Garibaldi e Giovanni Barbagallo sull'intitolazione della

sala consiliare dell'Assemblea Legislativa a Sandro Pertini.

2873) Ordine del giorno n. 846 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi,

Giovanni Lunardon, Mauro Righello, Giovanni Barbagallo e Sergio

Rossetti sull'introduzione del Nipt Test gratuito per tutte le donne

residenti in Liguria.

2911) Mozione n. 243 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi, Giovanni

Lunardon, Giovanni Barbagallo, Valter Giuseppe Ferrando e Sergio

Rossetti sul mantenimento dell'IVA agevolata per i prodotti di igiene

personale.

2912) Mozione n. 280 dei consiglieri regionali Gabriele Pisani e Andrea

Costa sulla costituzione di un team medico di transizione per

giovani diabetici di tipo 1.

2913) Ordine del giorno n. 849 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,

Alice Salvatore, Giovanni Battista Pastorino e Juri Michelucci sulle

problematiche venutesi a creare alle attività commerciali-

economiche in località Santa Marta, Ceranesi (Genova) in seguito

al venir meno della strada di collegamento tra Ceranesi e

Pontedecimo.

21.04.2020 n. 11 14

2932) Ordine del giorno n. 855 dei consiglieri regionali Mauro Righello,

Giovanni Barbagallo e Giovanni Lunardon a sostegno della Polizia

di Stato di Finale Ligure (SV) e Sanremo (IM).

2933) Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul

sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in seguito

all'emergenza sanitaria da Covid-19.

2934) Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,

Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui voucher per

l'acquisto delle attrezzature per le lezioni a distanza, le attrezzature

informatiche e i servizi di assistenza domiciliare.

2935) Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro

Puggioni sulla possibilità di pratica la pesca in mare da riva o da

natante e in acque interne.

Sono intervenuti i seguenti Consiglieri: Paolo Ardenti, Giovanni

Barbagallo, Francesco Battistini, Giovanni Berrino, Giovanni Boitano,

Andrea Costa, Marco De Ferrari, Giovanni De Paoli, Valter Giuseppe

Ferrando, Luca Garibaldi, Laura Lauro, Giovanni Lunardon, Stefano Mai,

Vittorio Mazza, Andrea Melis, Juri Michelucci, Claudio Muzio, Giovanni

Battista Pastorino, Alessandro Piana, Gabriele Pisani, Alessandro

Puggioni, Mauro Righello, Sergio Rossetti, Matteo Rosso, Alice Salvatore,

Marco Scajola, Franco Senarega, Fabio Tosi, Giovanni Toti, Angelo

Vaccarezza, Sonia Viale.

Hanno, altresì, partecipato gli assessori Andrea Benveduti, Ilaria

Cavo, Giacomo Giampedrone, componenti della Giunta regionale.

21.04.2020 n. 11 15

L’Ufficio di Presidenza è composto dal presidente Alessandro

Piana, dal vicepresidente Giovanni Barbagallo e dal consigliere segretario

Claudio Muzio.

Il Presidente alle ore 10.26 dichiara aperta la seduta.

PRESIDENTE. A norma dell’articolo 46, comma 2, del

Regolamento interno, interpello i Consiglieri per sapere se vi siano

osservazioni sul processo verbale della seduta del 7 aprile 2020,

trasmesso in via telematica ai Consiglieri ai sensi dell’articolo 72, comma

2.

Poiché non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende

approvato.

Comunicazioni della Presidenza.

Comunico che, in assenza di congedi, il “quorum” strutturale è di 16

voti.

Ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento interno comunico che i

componenti del Gruppo “Giovanni Toti Liguria” hanno modificato la

denominazione del Gruppo in “Cambiamo con Toti Presidente”.

21.04.2020 n. 11 16

Comunico, altresì, che, con nota del 17 aprile 2020, il Presidente

del Gruppo Movimento 5 Stelle ha modificato la rappresentanza del

Gruppo nelle Commissioni consiliari I e IV; occorrerà, quindi, procedere

alla modifica della deliberazione relativa alla composizione delle

Commissioni, adempimento cui si darà corso nella seduta odierna.

Ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento interno, comunico:

- che è pervenuta risposta scritta alla seguente interrogazione:

Interrogazione n. 407 del consigliere regionale Gio vanni Lunardon

sulla costituzione di un cluster ligure per la prod uzione di Dispositivi

di protezione individuali (DPI). (o.d.g. n. 3016)

Genova, 20 marzo 2020

Il sottoscritto Consigliere regionale,

PRESTO ATTO dell'emergenza sanitaria da Covid-19 in corso;

PREMESSO CHE

- esistono aziende in Regione che stanno convertendo una parte

della loro capacità produttiva per produrre su richiesta delle ASL dei

Dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio la ZM Design

S.r.l. con sede a Santo Stefano al Mare e la Uniform con sede a

Brugnato;

- in questa fase di emergenza c'è una carenza di DPI in Liguria e in

tutto il Paese;

21.04.2020 n. 11 17

- ci sono altre realtà produttive della nostra Regioni disponibili a

convertire o dedicare una parte della loro capacità produttiva a

questo scopo ed altre che intendono avviare tale attività;

RITENUTO CHE sarebbe utile coordinare la costituzione di un cluster

produttivo regionale per la produzione di DPI non solo per far fronte alla

attuale domanda straordinaria ma che possa restare come capacità

produttiva del sistema regionale;

CONSIDERATO CHE il disegno di legge 17 marzo 2020 n. 18 prevede

all'articolo 5 incentivi e finanziamenti per la produzione di dispositivi

medici;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L'ASSESSORE COMPETENTE

per sapere se non ritengano di convocare un Tavolo con le Camere di

Commercio e le organizzazioni di categoria per verificare se esiste la

possibilità di costituire un cluster produttivo nella nostra Regione.

Genova, 15 aprile 2020

Al Consigliere regionale

Giovanni LUNARDON

S e d e

Regione Liguria, attraverso l’assessorato allo Sviluppo economico,

ha già istituito una cabina di regia per attivare la “Task force” regionale,

con soggetti qualificati, per affrontare la tematica della riconversione delle

21.04.2020 n. 11 18

imprese che mettono a disposizione la loro esperienza e capacità per

produrre mascherine e/o altri Dispositivi di protezione individuale.

“La Task force” comprende soggetti quali Iit, Rina, Confindustria

Liguria, il Sistema camerale e le Associazioni di categoria.

La “Task force” sta mappando le imprese che hanno in progetto la

riconversione o che hanno già riconvertito parte della loro produzione.

La “Task force” è inoltre un supporto per orientare le imprese che

hanno necessità di validare i prodotti e commerciali in sicurezza non solo

in questa fase emergenziale ma anche nel post emergenza.

E’ stata quindi messa in linea il 6 aprile una sezione sul sito

Regione Liguria, in continua implementazione, dove trovare informazioni

sulla normativa e link utili per fornire un supporto alle imprese che

decidono di convertire la loro produzione.

Inoltre Regione Liguria sta già lavorando alla stesura di tre linee di

intervento dedicate alle riconversioni di impresa e allo sviluppo innovativo

e tecnologico, per affrontare le sfide del post emergenza. Queste azioni

andranno a integrare i finanziamenti messi in campo dal decreto “Cura

Italia” con l’obiettivo di mantenere e sviluppare queste produzioni sul

territorio.

Comunico inoltre:

- che, a seguito della decisione dell’Ufficio di Presidenza Integrato

dell’11 marzo 2020, sono pervenute le risposte scritte alle seguenti

iniziative:

21.04.2020 n. 11 19

Interrogazione a risposta immediata n. 1288 dei con siglieri regionali

Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sull’inibizione

all’accesso sui balconi presso il Monoblocco del Po liclinico San

Martino di Genova. (o.d.g. n. 2837)

Genova, 27 gennaio 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

CONSIDERATO che a causa di scarsa manutenzione, nel tempo si è

originata una condizione di precarietà dei balconi collocati sul lato sud del

Monoblocco – Policlinico San Martino di Genova;

PRESO ATTO CHE per ovviare a tale situazione, e dunque scongiurare

eventuali pericoli per chi dall’interno dell’edificio intenda accedere ai

summenzionati balconi, si è individuata come unica soluzione quella di

inibirne l’accesso, procedendo alla sistematica rimozione delle maniglie di

porte e finestre;

CONSIDERATO che a prescindere dalla normativa sul ricambio d’aria (2

cicli ogni ora) nell’ambiente ospedaliero di che trattasi possono prodursi

rapidamente cattivi odori; che, dunque, la chiusura permanente di porte e

finestre può generare spiacevoli disagi sia per gli utenti sia per gli

operatori sanitari impegnati nelle proprie attività professionali;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere:

21.04.2020 n. 11 20

- se la Direzione generale del Policlinico San Martino ha provveduto

a informare l’Assessorato alla Sanità di Regione Liguria della

situazione sopradescritta;

- se l’Assessorato intenda intervenire nei confronti della Direzione

generale del Policlinico San Martino al fine di trovare soluzioni

adeguate e ultimative, sia per la manutenzione dei balconi sia per la

conseguente riapertura di porte e finestre, consentendo a utenza e

personale sanitario di soggiornare in migliori condizioni di vivibilità.

Genova, 10 aprile 2020

Ai Consiglieri regionali

Giovanni Battista PASTORINO

Francesco BATTISTINI

S e d e

In riferimento all’oggetto si trasmette la nota pervenuta in data 3

febbraio 2020 dall’Ospedale Policlinico San Martino.

Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota

situazione legata all’emergenza Coronavirus.

ALLEGATO OMESSO

Interrogazione a risposta immediata n. 1294 del con sigliere regionale

Mauro Righello sull’organico dei medici anestesisti dell’Ospedale

Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2840 )

Genova, 4 febbraio 2020

21.04.2020 n. 11 21

Il sottoscritto Consigliere regionale,

PREMESSO CHE si sono registrate diverse carenze di medici anestesisti

all’interno dell’ASL n. 2 Savonese;

RILEVATO CHE le suddette carenze si sono manifestate in maniera

evidente nell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure;

APPRESO CHE tali carenze hanno determinato la chiusura per giorni 15

delle 3 sale operatorie con conseguenti rinvii e disagi per i pazienti, che

vedono allungarsi tempi di attesa, a partire dal mese di febbraio

(quantificati in oltre 100 interventi rinviati) con tendenza ad aggravarsi nei

prossimi mesi;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

E L'ASSESSORE COMPETENTE

se risulti quanto affermato in premessa e quali misure si intendano

prendere per colmare la carenza di organico e la conseguente

cancellazione degli interventi all’interno dell’Ospedale Santa Corona.

Genova, 10 aprile 2020

Al Consigliere regionale

Mauro RIGHELLO

S e d e

Regione Liguria ha intrapreso, per tutte le specializzazioni

mediche, un percorso di implementazione delle risorse umane così

caratterizzato:

21.04.2020 n. 11 22

- finanziamento posti di specialità per n. 12 unità di cui 3 per

anestesia e rianimazione;

- possibilità, nelle more di copertura dei posti vacanti, di utilizzare

personale in quiescenza;

- possibilità di stipulare incarichi libero/professionali (sempre nelle

more dell'espletamento delle procedure concorsuali);

- dal 29 febbraio 2020 con la conversione in legge del decreto

Mille Proroghe e in applicazione di un punto specifico del Patto

per la Salute richiesto dalle Regioni, possibilità di mantenere in

servizio i Dirigenti medici anche oltre il 40° anno di servizio

effettivo e fino al compimento del 70° anno di età con il

contestuale bando dei posti da ricoprire e per il solo tempo

necessario a concludere le procedure concorsuali;

- l'autorizzazione, per quanto riguarda la specialità

anestesia/rianimazione, alla copertura integrale del turnover e

soddisfacimento di tutte le richieste dei Piani assunzionali

formulati dalle Aziende.

Si sottolinea che le informazioni riguardano la situazione

precedente all'emergenza da COVID 19 e che, proprio a causa di tale

emergenza, procedo solo ora ad inviare la risposta.

Interrogazione a risposta immediata n. 1298 dei con siglieri regionali

Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul

servizio di Guardia medica in Val Bormida . (o.d.g. n. 2845)

21.04.2020 n. 11 23

Genova, 4 febbraio 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

PREMESSO CHE il servizio di Guardia medica garantisce assistenza

medica di base a domicilio e per situazioni che rivestono carattere di

urgenza. Tale servizio è garantito:

- durante le ore notturne dei giorni feriali dalle ore 20.00 alle ore 8.00;

- dalle ore 8.00 del sabato alle ore 8.00 del lunedì (tutta domenica

compresa);

- dalle ore 8.00 dei prefestivi alle ore 8.00 del giorno successivo al

festivo.

RILEVATO CHE è pervenuta alla nostra attenzione la segnalazione di un

residente della Valbormida che, invano, avrebbe provato a contattare la

Guardia medica sabato sera 18 gennaio 2020 nonché per tutta la giornata

di domenica 19 gennaio 2020;

PRECISATO CHE secondo le dichiarazioni raccolte, alle ripetute chiamate

la linea telefonica risultava occupata e, invece, quando libera cadeva dopo

qualche squillo;

EVIDENZIATO CHE il segnalante è persona invalida al 100 per cento su

sedia a rotelle; l’intervento della Guardia medica consente nei casi

caratterizzati da minor urgenza di evitare il trasferimento del pazienze

verso il più vicino pronto soccorso, ciò contribuendo a ridurre i tempi di

attesa; il servizio risulta ancor più fondamentale considerate le condizioni

di salute della persona richiedente;

21.04.2020 n. 11 24

TENUTO CONTO CHE il bacino di utenza del Distretto valbormidese è di

38.493 abitanti e secondo quanto riportato nella segnalazione per tutto il

bacino valbormidese sarebbe a disposizione un solo medico di guardia;

VISTO CHE la particolare orografia della Valbormida caratterizza

fortemente la tempistica degli interventi prestati dalla Guardia medica;

RITENUTO CHE ove la segnalazione dovesse rispondere al vero,

appare evidente che un solo medico di guardia sia insufficiente a coprire

le chiamate dell’intera Valbormida, stante le richiamate caratteristiche

orografiche e il bacino di utenza del Distretto;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

al fine di sapere:

1) il numero dei medici di guardia in servizio per il territorio

valbormidese nella sera di sabato 18 gennaio e durante la giornata

di domenica 19 gennaio 2020;

2) se intendano implementare l’organico dei medici di guardia

operativi sul territorio valbormidese.

Genova, 10 aprile 2020

Ai Consiglieri regionali

Andrea MELIS

Fabio TOSI

21.04.2020 n. 11 25

Marco DE FERRARI

Alice SALVATORE

S e d e

In riferimento all’oggetto, si trasmette la nota inviata da ASL n. 2 in

data 10 febbraio 2020.

Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota

situazione legata all’emergenza Coronavirus.

ALLEGATO OMESSO

Interrogazione a risposta immediata n. 1299 dei con siglieri regionali

Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sui costi per le

consulenze relative al progetto del nuovo Ospedale del Felettino.

(o.d.g. n. 2846)

Genova, 4 febbraio 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

PREMESSO che, alla data odierna, la rescissione del contratto con la ditta

Pessina Costruzioni S.p.A. per la costruzione del nuovo Ospedale del

Felettino è, per gli scriventi, solo un annuncio, non avendo ancora ricevuto

la documentazione in merito tempestivamente richiesta;

CONSIDERATO che il cantiere risulta, comunque, fermo, e che quindi, a

oggi, i costi sostenuti per il progetto, nel suo complesso, non sembrano

corrispondere allo stato di avanzamento dello stesso;

21.04.2020 n. 11 26

VALUTATO che tra i costi sostenuti risultano essere presenti quelli per

contratti di consulenza;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per conoscere i costi sostenuti per i contratti di consulenza nell’iter di

progettazione e costruzione del nuovo Ospedale del Felettino e quali

materie riguardano tali contratti.

Genova, 10 aprile 2020

Ai Consiglieri regionali

Giovanni Battista PASTORINO

Francesco BATTISTINI

S e d e

Si rappresenta che la Società IRE S.p.A. svolge le funzioni di

stazione appaltante per conto di ASL n. 5 nella procedura di

realizzazione del nuovo Ospedale di La Spezia.

Si trasmettono la nota di ASL n. 5 (Prot. n. 6006 del 10 febbraio

2020) e la risposta di IRE S.p.A. (n.1-0001 del 7 febbraio 2020) nella

quale detta Società comunica che "tra i costi sostenuti nell’’’iter di

progettazione e costruzione del nuovo Ospedale del Felettino non

risultano essere presenti costi per contratti di consulenza ai sensi

dell’articolo 7, comma 6 del decreto legislativo n. 165/2001".

Si evidenzia che il quesito posto nella IRI n. 1299 è identico a

quello contenuto nella IRS n. 392 degli stessi consiglieri Battistini e

Pastorino

21.04.2020 n. 11 27

Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota

situazione legata all’emergenza Coronavirus.

ALLEGATI OMESSI

Interrogazione a risposta immediata n. 1301 dei con siglieri regionali

Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla

carenza di medici anestesisti presso l’Ospedale San ta Corona di

Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2841)

Genova, 5 febbraio 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

PREMESSO CHE in data 4 febbraio 2020 il “Secolo XIX” riportava a

pagina 13 la notizia della chiusura di n. 3 sale operatorie dell’Ospedale

Santa Corona di Pietra Ligure a causa della carenza di medici anestesisti;

RILEVATO CHE secondo quanto riportato dal “Secolo XIX”, ciascuna sala

operatoria resterà chiusa a partire dal mese corrente per almeno 15 giorni;

ciò determinerà il rinvio di oltre 100 interventi;

EVIDENZIATO CHE a fronte della cronica carenza di organico si è reso

necessario istituire turni aggiuntivi, sovraccaricando così il lavoro degli

anestesisti;

CONSTATATO CHE la carenza di organico, che riguarda anche

l’Ospedale San Paolo di Savona, è stata altresì aggravata dalla recente

“fuga” di tre anestesisti verso strutture private nonché dall’attivazione dei

21.04.2020 n. 11 28

nuovi esami di endoscopia digestiva in sedazione, effettuati solo al Santa

Corona per un comprensorio che va da Savona a Ventimiglia;

RITENUTO CHE una simile situazione alimenta il fenomeno della mobilità

passiva oltre a incentivare l’operato delle strutture private a discapito delle

strutture pubbliche;

POSTO CHE la carenza in organico di medici anestesisti è un problema

non nuovo all’interno dell’ASL n. 2, cui codesta Amministrazione speriamo

possa dare massimo supporto nella individuazione della soluzione più

appropriata;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

al fine di sapere:

- se siano state programmate anzitempo misure volte a ovviare la

situazione creatasi, stante la notoria carenza di medici anestesisti

che caratterizza l’ASL n. 2, con particolare riferimento all’Ospedale

Santa Corona di Pietra Ligure e San Paolo di Savona;

- quali azioni intendano promuovere a supporto dell’ASL n. 2, al fine

di offrire un organico di medici anestesisti rispondente alle esigenze

sanitarie del territorio;

Genova, 10 aprile 2020

Ai Consiglieri regionali

Andrea MELIS

Fabio TOSI

21.04.2020 n. 11 29

Marco DE FERRARI

Alice SALVATORE

S e d e

In riferimento all'oggetto, si trasmette la nota pervenuta da ASL

n. 2.

ALLEGATO OMESSO

Si precisa inoltre che Regione Liguria ha intrapreso, per tutte le

specializzazioni mediche, un percorso di implementazione delle risorse

umane così caratterizzato:

- finanziamento posti di specialità per n. 12 unità di cui 3 per

anestesia e rianimazione;

- possibilità, nelle more di copertura dei posti vacanti, di utilizzare

personale in quiescenza;

- possibilità di stipulare incarichi libero/professionali (sempre nelle

more dell'espletamento delle procedure concorsuali);

- dal 29 febbraio 2020 con la conversione in legge del decreto

Mille Proroghe e in applicazione di un punto specifico del Patto

per la Salute richiesto dalle Regioni, possibilità di mantenere in

servizio i Dirigenti medici anche oltre il 40° anno di servizio

effettivo e fino al compimento del 70° anno di età con il contestuale

bando dei posti da ricoprire e per il solo tempo necessario a

concludere le procedure concorsuali;

- l'autorizzazione, per quanto riguarda la specialità

anestesia/rianimazione, alla copertura integrale del turnover e

21.04.2020 n. 11 30

soddisfacimento di tutte le richieste dei Piani assunzionali

formulati dalle Aziende.

Si sottolinea che le informazioni riguardano la situazione

precedente all'emergenza da COVID 19 e che, proprio a causa di tale

emergenza, procedo solo ora ad inviare la risposta.

Interrogazione a risposta immediata n. 1336 del con sigliere regionale

Juri Michelucci sul sostegno alle scuole paritarie.

Genova, 13 marzo 2020

Il sottoscritto Consigliere regionale,

PREMESSO CHE a causa dei disagi derivanti dall’emergenza nazionale

per il Covid-19, molti Comuni della Provincia di La Spezia hanno deciso di

intervenire per sostenere le famiglie sulle rete degli asili;

CONSIDERATO CHE tale misura va nella direzione giusta per sostenere

le famiglie e per garantire la continuità nell’apprendimento didattico degli

studenti;

DATO ATTO CHE sul territorio spezzino operano anche suole paritarie

che in questo momento stanno intervenendo direttamente con proprie

risorse rischiando che questo sistema possa andare in cortocircuito;

VERIFICATA l’ipotesi, se possibile, di integrare il bando per gli aiuti alle

famiglie, includendo nei rendiconti anche le rette pagate per strutture

paritarie a fronte di servizi non resi in questo tempo di emergenza;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

21.04.2020 n. 11 31

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere se è nell’intenzione dell’Amministrazione regionale prevedere

misure concrete a sostegno delle scuole sopracitate.

Al Consigliere regionale

Juri MICHELUCCI

S e d e

Il consigliere regionale Juri Michelucci interroga l’Assessore

competente Ilaria Cavo per sapere se, stante l’emergenza Covid-19, sia

nell’intenzione dell’Amministrazione regionale prevedere misure concrete

a sostegno delle scuole paritarie.

Con riferimento al quesito di cui sopra, si comunicano le azioni

ordinarie intraprese e/o previste a sostegno delle famiglie i cui figli

frequentano scuole paritarie:

- nel mese corrente sono state assegnate n. 1312 borse di studio, del

valore tra i 600 e i 1100 euro ciascuna, per contribuire alle spese di

iscrizione e frequenza scolastica presso le scuole paritarie

sostenute dalle famiglie per l’anno scolastico 2018/2019, per una

spesa complessiva da parte della Regione di euro 827.490,71;

- entro settembre prossimo venturo sarà emanato il nuovo bando per

il rimborso delle stesse spese di iscrizione e frequenza scolastica

presso le scuole paritarie sostenute dalle famiglie per l’anno

scolastico 2019/2020;

- sono attualmente in pagamento attraverso i singoli Comuni le borse

di studio relative ai libri di testo per l’anno scolastico 2019/2020,

21.04.2020 n. 11 32

che rimborsano in parte (tra il 50 e il 60 per cento) le spese

sostenute dalle famiglie per l’acquisto dei libri di testo delle scuole

medie e superiori, statali e paritarie, per una spesa totale di euro

2.160.401,70.

- è appena stato emanato e sarà aperto dal 6 aprile al 29 maggio p.v.

il bando per le borse di studio – voucher a favore delle famiglie che

presentano una situazione reddituale non superiore a euro

15.748,78, i cui figli frequentano le scuole secondarie di secondo

grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2019/2020. Il singolo

contributo è compreso tra i 200 e i 500 euro;

- nella programmazione relativa al sistema integrato di educazione e

di istruzione dalla nascita sino ai sei anni sono destinati Euro

787.376,85 da erogarsi direttamente ai nidi d’infanzia accreditati,

alle sezioni primavera e alle scuole dell’infanzia paritarie.

Sono state progettate e in parte già realizzate le seguenti azioni:

- con il “Bonus famiglie emergenza Covid 19”, di prossima apertura,

è stato stanziato un milione di euro dal Fondo FSE per offrire alle

famiglie con figli che frequentano scuole paritarie una forma di

sostegno (tra i 500 e i 600 euro per studente) relativamente alle

spese per:

- acquisto di attrezzature informatiche e strumenti informatici

(PC, tablet, smartphone e relativi accessori, compresi

software e i gli ausili e/o sussidi didattici) e/o di traffico dati

internet, indispensabili per lo svolgimento della didattica a

distanza (bonus fino a 500 euro);

21.04.2020 n. 11 33

- per gli alunni e studenti disabili, per i soggetti affetti da

disturbi dell’apprendimento e/o in possesso di diagnosi ai

sensi della legge n. 170/2010 e per alunni con BES è

possibile utilizzare il bonus per l’acquisto di ulteriore

strumentazione necessaria (ad esempio software di sintesi

vocale, ausili alla didattica, device adattati, eccetera) al fine

di garantire a ciascuno pari opportunità di accesso all’attività

didattica a distanza (bonus fino a 600 euro);

- sono stati stanziati altri 800.000 euro di contributi straordinari

(fra i 300 e i 500 euro a famiglia) alle famiglie in cui entrambi

i genitori lavorano per l’accudimento dei figli nel periodo della

sospensione didattica. Il bando è stato aperto il 16 marzo.

In aggiunta ai sopracitati interventi a favore delle famiglie messi in

atto direttamente da Regione Liguria, si riportano di seguito evidenziati gli

emendamenti al decreto legge Covid, che sono stati presentati alla IX

Commissione tramite l’Assessore competente Cavo e alla Conferenza

unificata tramite il Presidente Toti in merito agli argomenti di istruzione e

diritto allo studio:

Art. 23 – comma 8 bis

Inserimento finalizzato a garantire la detraibilità totale delle rette pagate

alle scuole paritarie

8 bis. Al fine di sostenere il sistema nazionale di istruzione e di servizi per

la prima infanzia nella sua interezza, in conseguenza dei

provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e

delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, viene

garantita ai nuclei familiari la detraibilità integrale delle rette pagate

alle scuole paritarie e ai servizi per la prima infanzia maturate a

decorrere dal 5 marzo 2020.

21.04.2020 n. 11 34

Art. 35, comma 4

Azzeramento dei tributi locali

4. Al fine di garantire l’effettività del diritto all’istruzione, i tributi locali di

cui all’articolo 82, comma 5 del decreto legislativo 2 agosto 2017 n.

117 sono azzerati per tutte le realtà educative e scolastiche no

profit.

Art. 48 – comma 1 bis

Contributo straordinario per ogni posto bambino nel sistema 0/6 anni

1 bis. Al fine di sostenere economicamente la rete dei servizi educativi

per la prima infanzia (nidi d’infanzia, servizi integrativi al nido

d’infanzia, servizi educativi domiciliari, sezioni primavera) e le

scuole dell’infanzia afferenti a titolari privati accreditati e/o parificati,

in considerazione dell’importanza sociale di detti servizi per le

famiglie, è previsto un contributo straordinario una tantum pari a

euro 100,00 al mese per ogni posto bambino di cui alla capacità

ricettiva delle strutture in oggetto a decorrere dal 5 dimarzo 2020 e

fino al perdurare della situazione di emergenza sanitaria collegata

al Covid 19.

ART. 65 – comma 1bis

Ampliamento credito d’imposta.

1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di

prevenzione e contenimento connesse all’emergenza

epidemiologica da Covid-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa

è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura

del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al

21.04.2020 n. 11 35

mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale

C/1.

1 bis. Il beneficio previsto dal comma 1 è altresì esteso ai servizi educativi

per la prima infanzia e alle scuole dell’infanzia paritarie.

Art. 120 (Piattaforme per la didattica a distanza)- comma 4bis

Fondo per dotazioni tecnologiche a supporto della didattica a distanza

4 bis. Viene istituito presso il Ministero dell’Istruzione un fondo di 25

milioni di euro per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di

primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità

per l’anno scolastico 2019-2020. Il fondo è onnicomprensivo degli

interventi di cui al comma 2 e al comma 4. Con decreto del Ministro

dell’istruzione le suddette risorse sono ripartite tra le istituzioni

scolastiche, tenuto conto della distribuzione per reddito nella

relativa Regione e del numero di studenti di ciascuna.

Interrogazione a risposta immediata n. 1347 del con sigliere regionale

Juri Michelucci affinché vengano ampliate le fasce orarie delle utenze

domestiche in cui usufruire di tariffazione agevola ta durante il

periodo emergenziale dovuto al Coronavirus.

Genova, 27 marzo 2020

Il sottoscritto Consigliere regionale,

PREMESSO CHE l’emergenza nazionale dovuta alla rapida espansione

del Virus Covid-19 sta mettendo e metterà a dura prova le famiglie;

21.04.2020 n. 11 36

CONSIDERATO CHE la permanenza forzata presso la propria abitazione,

a causa delle misure di contenimento, innalzerà le tariffe delle utenze

domestiche;

CONSIDERATO CHE le misure di contenimento potrebbero durare ancora

per molte settimane;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere

- la possibilità di azioni congiunte e mirate verso i principali Gestori di

utenze domestiche affinché vengano ampliate le fasce orarie in cui

usufruire di tariffazione agevolata.

Genova, 10 aprile 2020

Al Consigliere regionale

Juri MICHELUCCI

S e d e

In risposta all’interrogazione a risposta immediata n. 1347 allego la

lettera che ha inviato al Ministero dello Sviluppo economico l’assessore

Berrino in data 3 aprile 2020.

ALLEGATO OMESSO

Interrogazione a risposta immediata n. 1361 del con sigliere regionale

Juri Michelucci sulla proroga degli abbonamenti reg ionali Trenitalia.

21.04.2020 n. 11 37

Genova, 6 aprile 2020

Il sottoscritto Consigliere regionale,

PREMESSO CHE gli abbonati regionali a Trenitalia, sia essi studenti che

lavoratori, non hanno potuto usufruire del proprio abbonamento per il

trasporto pubblico a causa delle misure di contenimento per i mesi di

marzo e aprile, per chi lo avesse già fatto;

CONSIDERATO CHE Trenitalia non ha fornito alcuna indicazione e alcuna

procedura in merito al rimborso e/o alla proroga degli abbonamenti

sopracitati;

TENUTO CONTO CHE le misure di contenimento e di restrizione nazionali

dureranno ancora per un tempo non definito, vista la situazione;

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere

- la possibilità di un’azione congiunta e mirata nei confronti di

Trenitalia per la proroga in automatico della scadenza degli

abbonamenti per il periodo di tempo della vigenza delle restrizioni

nazionali citate.

Al Consigliere regionale

Juri MICHELUCCI

S e d e

21.04.2020 n. 11 38

In riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 1361 del

consigliere regionale Michelucci per conoscere la possibilità di un’azione

congiunta e mirata nei confronti di Trenitalia per la proroga in automatico

della scadenza degli abbonamenti per il periodo di tempo della vigenza

delle restrizioni nazionali si rappresenta quanto segue.

Il 30 marzo u.s. la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo

del territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha

definito una serie di proposte normative volte a contrastare gli effetti

dell’emergenza epidemiologica sul settore del trasporto pubblico locale e

regionale, tra cui:

- la proposta di prevedere il prolungamento degli abbonamenti per la

parte residua di validità, di cui si potrà usufruire a decorrere dal

termine delle misure di limitazione della circolazione delle persone;

- la proposta di istituire un Fondo straordinario per compensare la

riduzione dei proventi da traffico, a decorrere dall’inizio delle

restrizioni imposte alla circolazione delle persone, da destinare

anche alla copertura degli oneri derivanti dal prolungamento della

validità residua degli abbonamenti di trasporto pubblico locale e

regionale, a decorrere dal termine delle misure di contenimento del

virus Covid-19, nei limiti delle risorse disponibili.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in data 31

marzo, ha approvato le proposte nell’ambito dell’esame del disegno di

legge: “Conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18” e il

Coordinatore della citata Commissione ha trasmesso, il 9 aprile 2020, al

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti tali proposte emendative

chiedendo di assumere un’urgente iniziativa a livello legislativo.

21.04.2020 n. 11 39

Questo Assessorato, con nota del 9 aprile 2020 PG/2020/122150

ha comunicato tale posizione a Trenitalia, nella convinzione che debba

essere garantita uniformità su tutto il territorio nazionale e per tutte le

modalità di trasporto pubblico.

Il 14 aprile il coordinatore della citata Commissione Infrastrutture,

Mobilità e Governo del territorio ha inviato una nota al Direttore Divisione

passeggeri regionale di Trenitalia nella quale, informando in merito alle

uniformi iniziative intraprese dalle Regioni nei confronti del Governo al fine

di evitare risposte differenti a seconda delle Regioni e/o delle modalità di

trasporto interessate, si contesta il metodo messo a punto da Trenitalia

che si rivolge alle singole Regioni anziché avviare un’interlocuzione a

livello nazionale con la Conferenza delle Regioni, ferma restando la

autonoma determinazione dell’Azienda in merito alle diverse modalità di

rimborso da attuare che comunque non potranno produrre riconoscimenti

di oneri a carico dei bilanci regionali, rientrando in quelle misure di

riequilibrio a carico del fondo nazionale.

Inoltre su iniziativa dell’Assessorato scrivente è stata formulata, in

condivisione con le Associazioni dei Consumatori riconosciute a livello

regionale e con alcuni Comitati dei Pendolari una lettera aperta al Ministro

delle Infrastrutture e dei Trasporti con la quale si chiede particolare

attenzione nella predisposizione di una misura di sostegno alle imprese di

trasporto ferroviario e di trasporto pubblico locale che hanno subito una

drastica riduzione dei ricavi in conseguenza della diminuzione dei

passeggeri trasportati, prevedendo, nell'ambito di tale misura di sostegno

alle aziende interessate, la predisposizione delle modalità e delle

necessarie risorse finanziarie al fine di garantire il rimborso del valore

corrispondente al mancato utilizzo degli abbonamenti acquistati ovvero per

acquisire nuovi titoli di viaggio.

21.04.2020 n. 11 40

Interrogazione con risposta in Aula n. 129 dei cons iglieri regionali

Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Andrea Melis e F abio Tosi sulle

soluzioni per superare la crisi del comparto olivic olo oleario della

Regione Liguria. (o.d.g. n. 2887)

Genova, 12 febbraio 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

PREMESSO CHE il comparto olivicolo oleario, portatore di benessere e

salute, rappresenta una delle più importanti eccellenze del “made in Italy”

che nel mercato globalizzato è sempre più messa a rischio da un prodotto

di qualità inferiore che solo nell’ultimo anno è stato oggetto di importazione

per un volume che sfiora le 550 mila tonnellate, di cui 512 di olio di oliva;

CONSIDERATO CHE il volume totale delle importazioni di olio è destinato

ad aumentare in presenza di annate disastrose come l’ultima: nella sola

Liguria la produzione si è ridotta dal 40 per cento al 70 per cento rispetto

al 2018-2019, in particolare il 90 per cento delle aziende genovesi e

savonesi non ha neanche soddisfatto la propria produzione interna;

OSSERVATO CHE, per effetto dei cambiamenti climatici in atto, le basse

temperature inaspettate nella stagione primaverile hanno ridotto la fioritura

degli ulivi e un’estate particolarmente umida ha ridotto il livello di mortalità

naturale della mosca olearia;

RILEVATO CHE l’impatto peggiore sugli ulivi è causato dai funghi che

danneggiano le piante, soprattutto la mosca olearia e la cimice asiatica

che depongono pluralità di uova le cui larve mangiano l’oliva e ne causano

il danneggiamento;

CALCOLATO CHE le perdite del raccolto per l’azione di insetti antagonisti

21.04.2020 n. 11 41

sono nell’ordine del 50 per cento del totale e che i danni stimati dalle

Associazioni di categoria sono nell’ordine di 16 milioni di euro per la sola

cimice asiatica;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per conoscere:

- se è vero che l’Amministrazione regionale intende promuovere

un’azione congiunta con il Ministero delle Politiche Agricole e

Forestali allo scopo di recuperare le migliaia di uliveti incolti che

rappresentano aree di sviluppo naturale di insetti antagonisti e di

malattie patogene, nonché causa di dissesti idrogeologici;

- se è stato attivato un monitoraggio regionale dell’impatto dei

cambiamenti climatici sulla coltivazione di uliveti che, in una

Regione come la Liguria, è legata al “prodotto taggiasca” come

olive da tavola e olio extra vergine di oliva, volano per l’intero

comparto olivicolo oleario regionale.

Ai Consiglieri regionali

Alice SALVATORE

Marco DE FERRARI

Andrea MELIS

Fabio TOSI

S e d e

La coltivazione dell'olivo è fisiologicamente interessata da un

andamento alternante della produzione. Generalmente, a un anno di

"carica" produttiva (come il 2018/2019) segue normalmente un anno di

21.04.2020 n. 11 42

“scarica" (come il 2019/2020). L'alternanza produttiva in olivicoltura è

sempre esistita, come si può verificare anche in testi agronomici antichi,

quindi non si può imputare unicamente ai più recenti cambiamenti

climatici. Variazioni delle produzioni, da un anno all'altro, in aumento o

diminuzione tra il 40 e il 70 per cento sono purtroppo abbastanza normali.

Sicuramente il comparto olivicolo nell'ultima stagione ha sofferto

particolarmente ma non si può invocare un presunto stato di crisi del

comparto olivicolo in modo generico.

Per quanto riguarda i danni arrecati dalla cimice asiatica e da altri

insetti, la situazione è oggetto di costante monitoraggio da parte del

Centro di Agrometeorologia applicata regionale (CAAR) come risulta dai

periodici bollettini agrometeorologici emessi dal medesimo CAAR. Si veda

a questo riguardo il sito ufficiale regionale

http:www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-

servizio/agrometeocaar/bollettino-di-olivicoltura.html.

Il monitoraggio ha riscontrato come l'insetto più dannoso per

l'olivicoltura continui a essere la tradizionale mosca olearia (Bactrocera

oleae), mentre la cimice asiatica (Halyomorpha halys) non si è ancora

abbattuta in modo così devastante sulle nostre produzioni olivicole.

Questo dato è confermato, oltre che dalla rete regionale di

monitoraggio, anche da interviste su un numero consistente di olivicoltori.

Sono a conoscenza della stima di 16 milioni presunti danni causati

all'olivicoltura regionale dalla cimice asiatica, dichiarata da

un'Associazione di categoria e ne prendo atto.

Recupero degli oliveti incolti.

21.04.2020 n. 11 43

Non risulta che il Ministero delle Politiche agricole alimentari e

forestali abbia promosso o sollecitato o anche solo proposto un'azione di

recupero degli oliveti incolti in Liguria.

La Regione Liguria, invece, ha predisposto numerosi strumenti per

facilitare il recupero dei terreni incolti all'interno del Piano di sviluppo rurale

(PSR).

Si ricordano a questo proposito:

1) il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, che favoriscono

con un apposito punteggio di merito chi recupera terreni

abbandonati;

2) il sostegno all'insediamento dei giovani in agricoltura, che favorisce

con un apposito punteggio e anche in termini economici chi avvia

un'attività agricola su terreni abbandonati;

3) il sostegno alla costruzione di strade e acquedotti, che favorisce

con un apposito punteggio le infrastrutture a supporto di interventi

di recupero di terreni abbandonati;

4) il sostegno al ripristino dei muri a secco nei terreni agricoli.

Tutto questo ha comportato un aumento dei recupero dei terreni

abbandonati corrispondente a un soddisfacente +8,6 per cento, ed in

prevalenza si tratta di terreni olivettati. La Provincia che ha recuperato

maggiormente è quella di Imperia.

Da molti anni esiste una rete regionale di monitoraggio delle

principali coltivazioni della Liguria, di cui è responsabile il già citato CAAR.

Il monitoraggio dà luogo a una serie di bollettini e di altri documenti che

21.04.2020 n. 11 44

sono messi a disposizione degli agricoltori e dei tecnici di settore per

meglio affrontare gli insetti, le malattie e qualunque altro evento connesso

al clima. Si veda a questo riguardo il sito

http://www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-

servizio/agrometeo- caar.html.

Per quanto attiene la problematica relativa alla cimice asiatica,

preme ricordare quanto lungo sia stato l'iter per autorizzare le missioni in

natura dell'antagonista naturale della cimice asiatica ossia la cosiddetta

Vespa Samurai (Trissolcus japonicus).

Solo il 31 marzo, grazie alla grande spinta proveniente dalle

Regioni, è stato approvato il documento da parte della conferenza Stato-

Regioni. Anche a fronte di questa calamità, bisognerebbe ricordare al

Ministro Costa di ascoltare maggiormente le necessità delle Regioni. Infatti

da oltre un anno si ha contezza dell'esistenza dell'antagonista della cimice

asiatica ma per posizioni incomprensibili, sino ad oggi non è ancora stato

possibile utilizzare il citato antagonista, con la conseguente perdita di circa

700 milioni di euro di produzioni ortofrutticole, principalmente nelle Regioni

del centro-nord, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli e

Trentino.

Bene l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale legato alla

legge n. 102, anche se gli 80 milioni di euro stanziati potranno risarcire

solamente il 10 per cento del danno a livello nazionale. Auspichiamo

quindi che queste risorse possono essere implementate e che nel più

breve tempo possibile il Crea possa allevare e successivamente distribuire

le Regioni esemplari di trissolcus japonicus, in modo da poter consentire

alle Regioni la lotta attiva alla cimice asiatica.

21.04.2020 n. 11 45

Interpellanza n. 162 dei consiglieri regionali Fran cesco Battistini e

Giovanni Battista Pastorino sulla realizzazione del secondo ponte sul

torrente Pogliaschina di Borghetto di Vara (SP). (o .d.g. n. 2865)

Genova, 27 novembre 2019

I sottoscritti Consiglieri regionali,

CONSIDERATO che nell’ottobre del 2011, una devastante alluvione colpì

gravemente il paese di Borghetto Vara, causando sette morti;

CONSIDERATO che nello stesso evento alluvionale, l’esondazione del

torrente Pogliaschina, oltre a rappresentare una disgrazia per il territorio,

ha comportato il danneggiamento ai ponti lungo la provinciale n. 566 e la

statale n. 1 “Via Aurelia”;

CONSIDERATO che a seguito degli eventi calamitosi di cui sopra, veniva

pubblicato un bando per l’assegnazione dei lavori in data 3 giugno 2016, e

cui seguiva aggiudicazione per il costo complessivo dell’intervento pari a

2,6 milioni di euro di cui 1,1 milioni da Regione Liguria per la parte relativa

al ponte provinciale e il restante 1,5 milioni di euro a carico di ANAS (in

qualità di aggiudicataria) con Regione Liguria redattrice della

progettazione fino al livello definitivo mentre ANAS redattrice l’esecutivo;

CONSIDERATO che come riportato da una nota della stessa Regione

Liguria “L’impresa esecutrice avrà a disposizione 365 giorni per

l’esecuzione delle opere”;

VISTO che nelle more della procedura di gara e messa in opera degli

interventi si è reso necessario l’allungamento dei tempi del cantiere, e una

nuova gara d’appalto, comportando in tal modo la mancanza di sicurezza

idraulica della zona, e il perdurare notevoli disagi per la comunità;

21.04.2020 n. 11 46

VISTO che l’ordinanza ANAS n. 402/2019 del 22 novembre 2019 viene

disposta la riapertura al traffico del ponte dal km 438 +080 al km 438+170,

ponte per il quale, secondo pareri tecnici, si consigliava la demolizione per

le condizioni di estrema pericolosità;

INTERPELLANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere perché la Giunta regionale non si sia ancora attivata affinché

vengano risolte e in che tempi le criticità esposte in premessa, nel rispetto,

in primis, della sicurezza idraulica dell’abitato di Borghetto di Vara, nonché

per garantire il regolare e fluido afflusso di traffico.

Ai Consiglieri regionali

Francesco BATTISTINI

Giovanni Battista PASTORINO

S e d e

Con deliberazione della Giunta regionale n. 404 del 4 aprile 2014

Regione Liguria ha finanziato € 1.100.000,00 (fondi PAR FSC 2007 -

2013) il rifacimento di due ponti sul torrente Pogliaschina nel Comune di

Borghetto di Vara, per un costo totale di€ 2.600.000, di cui € 1.500.000 a

carico di ANAS S.p.A., che si erano dimostrati idraulicamente insufficienti

a seguito dell'alluvione del 2011.

Il progetto di tali interventi prevedeva le seguenti fasi:

a) demolizione e ricostruzione del ponte di proprietà della Provincia

della Spezia lungo la strada provinciale n. 566, di collegamento

dell'uscita autostradale di Brugnato con l'Aurelia;

21.04.2020 n. 11 47

b) demolizione e ricostruzione del ponte di proprietà dell'ANAS S.p.A.

lungo la statale "Aurelia";

c) sistemazione finale della piazza comunale danneggiata a seguito

dell'alluvione.

Al fine di definire i compiti di ciascun Ente interessato in data 15

settembre 2014 è stata sottoscritta una convenzione tra ANAS S.p.A.,

Regione Liguria, Provincia di La Spezia e Comune di Borghetto di Vara

per la realizzazione dell'intera opera, in cui tra l'altro si specificava che

l'Ente appaltante fosse la stessa ANAS S.p.A.

I lavori sono stati consegnati da ANAS S.p.A. in data 25 novembre

2016 all'impresa Corbo Group S.p.A. e per una durata contrattuale di 300

giorni. A seguito di gravi inadempienze contrattuali ANAS S.p.A. ha

proceduto alla rescissione di contratto quando il vecchio ponte provinciale

era stato demolito e parzialmente realizzato quello nuovo.

I lavori sono stati consegnati alla ATI Costruzioni Ruperto -

Pignataro Costruzioni arrivata seconda nella gara di appalto, la quale ha

terminato completamente il ponte provinciale che è stato aperto al traffico

a fine marzo 2019, ma anche con questa impresa ANAS S.p.A. ha

proceduto alla risoluzione contrattuale.

Allo stato attuale il traffico veicolare transita sul ponte provinciale,

mentre quello di competenza di ANAS S.p.A. risulta chiuso.

Mentre il progetto esecutivo di ricostruzione del nuovo ponte di

competenza di ANAS S.p.A. è in fase di ultimazione, le operazioni di

demolizione del vecchio ponte, previste per il mese di aprile, hanno subito

un rallentamento a seguito delle misure di contenimento e di riduzione

21.04.2020 n. 11 48

delle attività lavorative derivanti dai provvedimenti conseguenti

all'emergenza Covid-19.

Si precisa da ultimo che relativamente agli aspetti idraulici le opere

erano state autorizzate dalla allora competente Provincia di La Spezia.

Per quanto riguarda il finanziamento regionale pari ad € 1.100.000,

la Regione Liguria, a seguito della consegna dei lavori ha erogato nel

corso del 2017 all'ANAS S.p.A. la prima quota, al netto del ribasso d'asta

offerto, pari ad € 336.154,88. La quota residua resta a disposizione di

ANAS S.p.A. per l'esecuzione degli interventi successivi.

In ragione dei ritardi nella esecuzione degli interventi di demolizione

e ricostruzione, è stato assunto da ANAS S.p.A. l'impegno di eseguire

costanti attività di manutenzione del torrente Pogliaschina al fine di

garantire il corretto deflusso idraulico.

Tanto premesso, come anche espresso nella nota della Regione

Liguria 13 dicembre 2019 Prot. n. 364990, si fa presente che allo stato

attuale eventuali provvedimenti tesi a provvedere ed eliminare pericoli per

l'incolumità pubblica siano di competenza del Sindaco nella propria

funzione di Autorità di Protezione civile ovvero quale Ufficiale di Governo.

Interpellanza n. 172 dei consiglieri regionali Maur o Righello, Giovanni

Lunardon, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti e Giovann i Barbagallo

sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di soggett i positivi al Covid-19 o

posti in quarantena obbligatoria.

Genova, 25 marzo 2020

I sottoscritti Consiglieri regionali,

21.04.2020 n. 11 49

VISTI:

- il rapporto ISS Covid-19 n. 3/2020 aggiornato al 14 marzo 2020;

- l'ordinanza n. 8/2020 del Presidente della Giunta regionale della

Liguria;

- la nota esplicativa dell'assessore all'Ambiente della Regione

Piemonte allegata al rapporto ISS sopra citato;

TENUTO CONTO CHE esiste una situazione di oggettiva difficoltà

logistica e di significativa onerosità economica per i Comuni nel rispettare

il dettato dell'ordinanza 8/2020 del Presidente della Giunta regionale della

Liguria;

INTERPELLANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

E L’ASSESSORE COMPETENTE

al fine di sapere:

- per quale ragione Regione Liguria non si sia fatta carico di coprire

gli oneri aggiuntivi per i Comuni causati dal rispetto dell'ordinanza

del Presidente della Regione, anche attingendo ai fondi disponibili

grazie al decreto "Cura Italia" del Governo, o, in alternativa, non

abbia optato per una soluzione che consenta di evitare il ricorso ad

aziende specializzate diverse da quelle che abitualmente

garantiscono il servizio sul territorio, soluzione esplicitamente

prevista nel Rapporto ISS di cui in premessa e attuata ad esempio

nella Regione Piemonte;

21.04.2020 n. 11 50

- se, in base a quanto sopra riportato, il Presidente della Giunta

regionale della Liguria non intenda intervenire per modificare

l'ordinanza n. 8/2020.

Ai Consiglieri regionali

Mauro RIGHELLO

Giovanni LUNARDONO

Luca GARIBALDI

Sergio ROSSETTI

Giovanni BARBAGALLO

S e d e

La modalità individuata dalla Regione per la gestione dei rifiuti in

oggetto, data la situazione di rischio con consistenti margini di incertezza

data la natura del contagio in oggetto, è stata improntata al principio di

massima cautela, al fine di evitare qualsiasi esposizione al contagio sia

degli operatori dei servizi che di tutta la popolazione.

Per queste ragioni, con ordinanza n 8 dell'11 marzo 2018 del

Presidente della Giunta regionale, sulla base delle indicazioni fornite dalla

circolare dell'Istituto Superiore di Sanità, Prot. AOO-ISS n. 8293 del 12

marzo 2020 ad oggetto : "Rifiuti extra ospedalieri da abitazioni di pazienti

positivi al SARS Cov - 2 in isolamento domiciliare", sono state individuate

le procedure da seguire da parte dei Comuni per i rifiuti in oggetto,

prevedendo:

1) di stabilire quali procedure ordinarie per la gestione dei rifiuti

raccolti presso le abitazioni dei soggetti risultati positivi al virus

Covid-19 ovvero sottoposti alla misura della quarantena, come

individuati dalle Autorità sanitarie, le modalità relative a raccolta,

gestione e smaltimento previste per i rifiuti a rischio infettivo (CER 1

21.04.2020 n. 11 51

80103*) prodotti dalle strutture ospedaliere e sanitarie, ed, in

particolare, le misure di cui agli articoli 8 e 10 del decreto del

Presidente della Repubblica n.254/ 2003, a cura di Impresa abilitata

al trasporto di tale tipologia di rifiuti individuata dal Comune anche

tramite il Soggetto gestore del servizio di igiene ambientale;

2) di stabilire che, nei casi in cui il Comune, a fronte di documentate

esigenze logistiche o di servizio, determini di seguire le modalità

indicate dalla circolare ISS (pagina 3 secondo capoverso) deve

essere comunque garantito l'incenerimento dei rifiuti in oggetto,

evitando fin dalla fase di raccolta la commistione di tali rifiuti con il

rifiuto urbano indifferenziato.

Risulta evidente come la scelta sia stata individuata tenendo conto

delle caratteristiche e delle risorse a disposizione del sistema impiantistico

ligure, come è noto, a differenza ad esempio del Piemonte, privo di

impianti di incenerimento, indicata da tutti i documenti scientifici ad oggi

prodotti come la modalità da perseguire ai fini dello smaltimento dei rifiuti

a rischio infettivo .

Nel caso della scelta da parte del Comune della seconda opzione,

l'avvio ad incenerimento dei rifiuti in oggetto potrà essere garantito

dall'azienda affidataria del servizio anche tramite accordo diretto con il

gestore di un impianto di incenerimento con recupero energetico

classificato R1 ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei

Ministri 10 agosto 2016: "Individuazione della capacità complessiva di

trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in

esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché individuazione del

fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di

incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati", pubblicato nella

Gazzetta Ufficiale n. 233 del 5 ottobre 2016;

21.04.2020 n. 11 52

Ciò premesso, si specifica che l'aspetto relativo agli oneri aggiuntivi

derivanti ai Comuni dall'applicazione dei circuiti separati di raccolta sopra

descritti è stata fin dall'inizio ben presente all'attenzione della Regione,

che ha proceduto ad informare ANCI ed a comunicare per le vie brevi ai

singoli Enti comunali contattati, della necessità di garantire una gestione

separata dei costi sostenuti ai fini di una rendicontazione necessaria per i

provvedimenti di ristoro che saranno deliberati a livello nazionale. In data

20 marzo con nota a firma del Presidente della Regione si è provveduto a

richiedere al Capo Dipartimento della Protezione civile la copertura di una

spesa per l'importo di euro 61.840, riferita al costo sostenuto per il periodo

dei primi.30 giorni del periodo emergenziale, in base ai dati delle persone

domiciliate fino a quella data registrati. Tale copertura risulta essere stata

approvata dal Dipartimento Protezione civile.

Successivamente alla data indicata si è provveduto ad aggiornare il

computo dei costi, in ragione dell'incremento dei casi di persone

sottoposte a quarantena domiciliare sulla base di disposizioni delle

Autorità Sanitarie, ai fini dell'aggiornamento della copertura di spesa che

sarà richiesta fino al termine del periodo emergenziale.

Per i motivi indicati, in relazione al quesito alla base

dell'Interpellanza in oggetto non si ritiene di rivedere i contenuti

dell'ordinanza n. 8/2020 che si configura pienamente compatibile con le

scelte fatte dalle altre Regioni italiane ed in linea con l'orientamento

manifestato dal Ministero dell'Ambiente, che ha riconosciuto in materia la

opportunità di scelte improntata alla situazione dell'assetto organizzativo

ed impiantistico delle singole realtà regionali

Comunico inoltre:

21.04.2020 n. 11 53

- che è pervenuto ed è stato trasmesso alla competente

Commissione il seguente provvedimento legislativo:

- disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in conseguenza

dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”;

- che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 6 aprile 2020, ha

deliberato l’impugnativa di alcuni articoli della legge regionale 6

febbraio 2020 n. 1 “Adeguamento della legislazione regionale in

materia di disciplina edilizia per le attività produttive alla disciplina

statale e altre disposizioni” per violazione degli articoli 3, 9, 117,

secondo comma, lettera s) (tutela del paesaggio) e terzo comma,

della Costituzione con riferimento alla materia “Governo del

territorio”;

- che sono pervenute le iniziative di cui all’elenco a mani dei signori

Consiglieri.

Comunico, inoltre, che, ai sensi della legge regionale n. 55/1993, la

Giunta regionale ha chiesto alla I Commissione consiliare di formulare i

criteri relativi a:

- nomina di un membro nel Consiglio di Amministrazione della

Fondazione Oltre l’Orizzonte;

- designazione del rappresentante regionale nel Consiglio di

Amministrazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del

Piemonte e della Liguria;

21.04.2020 n. 11 54

Con riguardo al dodicesimo punto all’ordine del giorno, comunico

che la I Commissione ha esaurito l’esame del seguente provvedimento:

- disegno di legge n. 290: “Istituzione della giornata regionale di

sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico”.

Passiamo all’ordine del giorno, che reca al primo punto:

Modifica della deliberazione consiliare 7 aprile 20 20 n. 4 relativa alla

composizione delle Commissioni consiliari permanent i. (o.d.g. n.

2936)

Apro la discussione.

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione il

provvedimento.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, ai sensi

dell’articolo 105, comma 2, del Regolamento interno, fatta con l’ausilio del

sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, do atto che il

Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dell’assessore

Scajola, dei consiglieri Ferrando, De Paoli, Mazza e il mio, perché anch’io

ho avuto problemi nella votazione.

Il successivo punto all’ordine del giorno reca:

21.04.2020 n. 11 55

Disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in consegu enza

dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”. (o.d.g. n. 2931)

Comunico che il disegno di legge è stato approvato a maggioranza

dalla I Commissione. Favorevoli: Lega Nord Liguria (delega Liguria

Popolare), Cambiamo, Giovanni Toti Liguria, Forza Italia, Fratelli d’Italia,

Gruppo Misto; astenuti: Movimento 5 Stelle, Linea Condivisa, Partito

Democratico, Italia Viva.

Do la parola al relatore di maggioranza della I Commissione,

consigliere Vaccarezza, che dà per letta la relazione di seguito riportata.

VACCAREZZA – Relatore di maggioranza.

Signor Presidente, signori Consiglieri, con il presente testo di legge,

sottoposto all’attenzione dell’Assemblea legislativa, l’Ente Regione intende

adottare misure eccezionali in conseguenza dell’evolversi dell’emergenza

epidemiologica da COVID-19, intese a contenere il contagio e comportanti

il correlato obbligo di sospensione e chiusura temporanea di numerose

attività produttive e commerciali e la limitazione degli spostamenti ai casi

di effettiva e dimostrata necessità.

L’orientamento dell’Amministrazione regionale è finalizzato, quindi,

ad adottare, anche a integrazione di analoghi provvedimenti già emanati,

in corso di emanazione o preannunciati dal Governo della Repubblica,

misure di carattere tributario e di supporto alle categorie finalizzate ad

offrire un contributo al tentativo comune di attenuare il disagio sociale ed

economico che la situazione generale sta provocando alle famiglie e alle

imprese della Liguria.

21.04.2020 n. 11 56

Nello specifico, gli interventi da attuare riguardano, quali misure di

carattere tributario, il termine entro cui avviene il pagamento della tassa

auto, avente imminente scadenza ad aprile 2020, con pagamento previsto

dal 1° maggio 2020 al 31 maggio 2020, ampliando la cosiddetta “finestra

di pagamento” e consentendo di effettuarlo dal 1° maggio 2020 fino al 31

luglio 2020. In tal modo, riferendosi alla norma nazionale del decreto n.

18/2020, si compie un tentativo più ampio rispetto al contenuto del decreto

stesso che è intervenuto sulla sospensione dell’addizionale regionale

all’IRPEF, ma non su altri tributi regionali. E’ da evidenziare che tale

intervento non comporta l’assunzione di nuovi o maggiori oneri a carico

del bilancio regionale.

Tra le altre misure agevolatrici previste dal testo di legge è stato

inserito, nel quadro dei principi stabiliti a livello europeo per questa

particolare situazione di emergenza, un sostegno alle imprese agricole e

ittiche presenti sul territorio regionale che hanno cessato, sospeso o

ridotto la loro attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da

Covid-19, attraverso la concessione di contributi mirati al riavvio, ovvero al

rilancio delle medesime. La norma in questione prevede un programma di

valorizzazione e promozione delle attività per rilanciare su scala nazionale

e internazionale la peculiarità e l’identità dei prodotti della terra e del mare

di Liguria. Tale disposizione trova copertura finanziaria, quantificata in

euro 1.000.000,00 per l’anno 2020, a seguito della riduzione della

Missione 18 “Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali”,

Programma 1 “Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali”,

Titolo 1 “Spese correnti”, per effetto dell’abrogazione dell’articolo 19 del

Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2019, che non ha avuto

attuazione, e del contestuale incremento della Missione 16 “Agricoltura,

politiche agro-alimentari e pesca”, Programma 1 “Sviluppo del settore

agricolo e del sistema agroalimentare”, Titolo 1 “Spese correnti” del

bilancio di previsione 2020-2022.

21.04.2020 n. 11 57

Un’ulteriore misura contenuta nel disegno di legge è collegata alla

necessità di approntare tutte le misure possibili atte a garantire la più

celere ripresa, per cui risulta doveroso intervenire anche nell’ambito delle

connessioni viarie, accelerando gli interventi. La norma prevede, pertanto,

la possibilità di anticipare a titolo non oneroso alla Provincia della Spezia,

in qualità di soggetto attuatore, una quota del finanziamento ottenuto per

la realizzazione del “Collegamento tra il raccordo autostradale e la sponda

destra del fiume Magra – ponte di Ceparana”. Tale intervento, dal costo

complessivo pari ad euro 15.100.000,00, è finanziato con il Piano

operativo Infrastrutture Fondo sviluppo e coesione 2014-2020,

deliberazione CIPE n. 54/2016 per un importo pari 11,6 milioni di euro

deliberazione CIPE n. 98/2017 per un importo pari a 3,5 milioni di euro.

Tale concessione di credito assicura alla Provincia della Spezia, soggetto

attuatore, un flusso di cassa adeguato per finanziare lo svolgimento delle

attività. L’intervento assume carattere ancor più di urgenza, stante il crollo

di altra struttura viaria di collegamento della zona (ponte sul fiume Magra

che collega l'abitato di Santo Stefano Magra con Albiano), avvenuto in

data 8 aprile 2020.

A completare questa tranche di interventi conseguenti all'emergenza

epidemiologica da COVID-19, si è reso necessario procedere all’adozione

di misure con carattere d’urgenza, tese a semplificare il più possibile le

procedure amministrative: la norma in questione stabilisce di differire all’1°

gennaio 2022 la completa applicazione del disposto di cui al comma 14

dell’articolo 4 della legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno

finanziario 2017, al fine di rendere più celere la gestione delle risorse del

Fondo strategico regionale, a fronteggiare eventuali necessità di impiego

straordinario nell’ambito delle attività emergenziali. Nelle more, la Giunta

regionale è tenuta a definire le finalità e le modalità di utilizzo del

sopracitato Fondo strategico, nonché il regime delle risorse impiegate,

tramite apposite convenzioni con FILSE S.p.A.

21.04.2020 n. 11 58

In sede di esame referente da parte della I Commissione consiliare,

si è svolto un dibattito costruttivo, preannunciando una possibile

presentazione in Consiglio regionale di eventuali emendamenti,

consentendo di recepire le osservazioni già espresse da parte dei

Rappresentanti delle Forze politiche presenti in Commissione, con

l’auspicio di ottenere una più ampia maggioranza di voti in sede di Aula.

PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I

Commissione, consigliera Salvatore.

SALVATORE – Relatore di minoranza.

Signor Presidente, signori Consiglieri, nel disegno di legge n. 304 si

intende cercare di trovare alcuni correttivi e alcune soluzioni per affrontare

la situazione gravissima dal punto di vista anche economico, non solo

sanitario, che si sta vivendo nella nostra Regione e in Italia in generale.

Il problema è che le misure che sono state proposte risultano

quantomeno insufficienti e quindi paiono inefficaci. In particolare, si parla

di fare una sospensione del bollo auto fino alla data di luglio; il punto è che

le famiglie e chi già ha affrontato la spesa del bollo auto per l’anno 2020

sicuramente si troverebbe con una magrissima consolazione. Diciamo che

non è un aiuto che davvero fornirebbe un supporto, un sostegno alle

famiglie, ai lavoratori, agli imprenditori, a tutti coloro che a causa

dell’emergenza adesso sono fermi e bloccati. Infatti noi facciamo una

proposta emendativa all’articolo relativo, proponendo che la sospensione

sia di almeno dodici mesi.

Reputiamo che Regione Liguria debba fare dei sacrifici, debba

riuscire ad attuare risparmio a favore della cittadinanza facendo uno

21.04.2020 n. 11 59

sforzo in più, perché questi due mesi, tre mesi scarsi di sospensione bollo

auto, francamente, sono un pochino risibili. Ecco, questa è la sostanza del

nostro intervento. Quindi noi chiediamo che si proroghi questa

sospensione del bollo auto perlomeno fino a marzo 2021.

Ci sono stati annunci roboanti di quantità di denaro (milioni di euro),

il 24 marzo la Giunta ha detto: 50 milioni di euro saranno destinati,

dedicati alle attività produttive. Partendo dal fatto che comunque 50 milioni

di euro non sono una cifra esorbitante, non sono una cifra probabilmente

neanche sufficiente a dare respiro a tutte le attività produttive che adesso

sono in grave difficoltà, però nel disegno di legge n. 304 si parla soltanto

di destinare 1.000.000 euro specialmente per andare a coprire a titolo di

indennizzo i danni subiti dalle attività agricole ed ittiche. La Liguria, con i

suoi prodotti, è un fiore all’occhiello in Italia, ma anche a livello

internazionale, c’è un’importanza quindi della produttività dei prodotti liguri

agricoli e ittici e sicuramente questa misura è davvero scarsa.

Pensiamo che la Giunta, proprio in questi giorni, sta ragionando e

ha finanziato costosissimi palinsesti pubblicitari nella rete di Mediaset,

degli spot da 15-30 secondi - che, fra l’altro, sono dei periodi molto ridotti –

che costano da un minimo di 10.000 a 100.000 euro, 150.000 euro. Quindi

vediamo che la Giunta impiega centinaia di migliaia di euro per

promuovere i prodotti liguri, che sicuramente può essere una scelta di

buon senso, ma, tuttavia, dà un sollievo minimo a quelle che sono le

sofferenze e le difficoltà economiche che stanno vivendo questi comparti.

Se andiamo a vedere ad esempio una Regione come la Campania,

la Campania destina 80 milioni di euro di risorse regionali senza aspettare

gli ulteriori fondi che, per fortuna, arriveranno dallo Stato a confronto di

Regione Liguria che ad oggi sta facendo un impegno così ridotto, così

striminzito; Regione Campania mette 80 milioni di euro solo per il

comparto florovivaistico. Quindi riflettiamo su cosa significa lo sforzo

21.04.2020 n. 11 60

minimo che Regione Liguria invece fa destinando 1.000.000 euro sia al

comparto agricolo e sia al comparto ittico.

C’è da dire che finalmente dal 10 aprile è stata dichiarata

l’emergenza per il settore florovivaistico, che però dovrebbe essere

dichiarata anche – e ribadiamo l’importanza – per il settore agricolo e per il

settore ittico, che certamente vanno sostenuti ed aiutati con misure

cospicue ben più elevate. Anche in questo caso noi abbiamo fatto una

proposta emendativa.

Per quanto riguarda ciò che viene proposto all’articolo 3, questi 3

milioni, questo flusso di liquidità verso la Provincia di Spezia per quelli che

sono i rivolgimenti dell’attività della messa a punto del collegamento tra

raccordo autostradale e la sponda destra del fiume Magra, il famoso

Ponte di Ceparana, sicuramente insiste in una zona che è stata messa in

grave difficoltà, grave danno subìto a seguito del crollo del Ponte di

Albiano dove purtroppo abbiamo ancora assistito ad una situazione dove

non c’è stata manutenzione, non c’è stata messa in sicurezza, non c’è

stata la dovuta dedizione ai lavori per garantire la sicurezza dei cittadini.

La Regione lì è rimasta silente, perché non ci risulta che siano state

fatte delle segnalazioni rispetto all’urgenza di intervenire e di manutenere

la strada che purtroppo è crollata. In questo caso noi reputiamo che sia

importante, prima di fare qualsiasi valutazione, prima di fare degli impegni

così cospicui - perché si parla di 3 milioni mentre per il comparto agricolo e

ittico se ne dava soltanto 1 - coordinarsi con il Ministero e con il

Sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Traversi, che ha l’incarico di

trovare una viabilità alternativa per la strada n. 333 tra i Comuni di Aulla e

La Spezia.

Anche perché qui a noi sembra che la Regione stia facendo un

dialogo in solitaria, non si stia preoccupando di fare un coordinamento e si

21.04.2020 n. 11 61

stia affrettando a porre rimedio a qualcosa di cui già doveva occuparsi in

passato. È da moltissimo tempo, infatti, che la zona è stata attenzionata

ed è stata oggetto di diverse segnalazioni e richieste da parte delle forze

di opposizione in Regione, ma purtroppo la cosa è rimasta inascoltata fino

a che abbiamo dovuto registrare questo disastro, che per fortuna non ha

portato vittime sul nostro territorio.

Quindi reputiamo che questo documento, la proposta formulata con

il disegno di legge n. 304 debba avere una revisione, debba esserci una

volontà emendativa da parte della Giunta per correggere degli impegni

risibili, degli impegni veramente troppo scarsi, troppo bassi. A meno che

non ci sia la volontà da parte della Giunta di interpretare questo come un

primissimo aiuto a cui debbano seguirne altri. Purtroppo, però, in

Commissione Bilancio, l’Assessore al Bilancio - che è la stessa persona

del Presidente Toti - ha risposto facendo spallucce e dicendo che i fondi

dal Governo non sono ancora arrivati. Ma la Regione ha i suoi fondi che

devono essere destinati, devono essere stanziati per le misure d’urgenza,

per aiutare le imprese che non riescono ad arrivare alla fine del mese, le

aziende, per salvare tutto il settore della produzione agroalimentare della

Liguria e non basta fare la pubblicità, bisogna intervenire con liquidità

immediata. Così stanno facendo le altre Regioni. Non è possibile che la

Liguria sia sempre il fanalino di coda e non riesca ad intervenire laddove

invece altri Presidenti, altre Giunte fanno sforzi ben maggiori.

Spero, mi auguro che nella replica da parte del Presidente Toti non

ci sia sempre questo scaricabarile verso il Governo centrale, perché il

Governo centrale certamente fa il suo lavoro e il suo dovere; ma c’è anche

il Governo regionale e non è ammissibile, non è possibile che ogni

qualvolta si facciano delle proposte, delle osservazioni, delle richieste di

maggior attenzione e maggiori sforzi economici per sopperire a momenti

di difficoltà e di sofferenza da parte della cittadinanza, c’è sempre un

problema, i soldi non ci sono, bisogna andarli a chiedere alle casse dello

21.04.2020 n. 11 62

Stato; mentre per pagare la pubblicità a Mediaset o per griffare le

mascherine si spendono migliaia di euro, francamente, per delle

operazioni di pura demagogia, che non servono quasi a nulla. Ci sono

anche le casse della Regione, parliamo di un bilancio di miliardi e miliardi

di euro, quindi se i soldi non ci sono significa che vengono gestiti male e

che le priorità non vengono messe al posto giusto.

Noi ci aspettiamo che da parte della Regione ci sia una forma di

liquidità e un sollievo che si voglia dare alla cittadinanza. Un esempio è

proprio quello del bollo auto con una concreta sospensione che possa

davvero dare un respiro a tutta la cittadinanza e non solamente slogan,

annunci e scaricabarile verso chi deve intervenire per sopperire alle

incapacità di una Giunta regionale che non vuole affrontare le proprie

responsabilità e aiutare a dovere la cittadinanza.

PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I

Commissione, consigliere Michelucci.

MICHELUCCI – Relatore di minoranza.

Signor Presidente, signori Consiglieri, anch’io ritengo che il disegno

di legge n. 304, che è stato proposto per far fronte alla emergenza Covid-

19, sia un provvedimento che ha un’efficacia troppo limitata, per non dire

che potrebbe risultare inefficace.

Noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio il rinvio della tassa del bollo

alle famiglie liguri, sostenuto dal mio Partito, da Italia Viva, anche con

un’azione sulle utenze domestiche e sul sostegno alle famiglie che hanno

difficoltà nel pagamento dell’affitto; però è chiaro che la proroga del bollo

fino a luglio (concordo con chi mi ha preceduto) è un’operazione che va

21.04.2020 n. 11 63

prorogata quantomeno fino a fine anno. D’altronde sanno tutti che la tassa

sul bollo è una tassa annuale, ci sono scadenze diverse per pagare

questa tassa automobilistica, e quindi bisogna dare modo a tutte le

famiglie di poter ricevere questa agevolazione dalla Regione che con forza

abbiamo chiesto. È quindi auspicabile che nelle prossime settimane arrivi

un provvedimento che proroghi ancora questo rinvio, proprio per dare un

sollievo alle famiglie liguri.

Per il secondo punto, quello che riguarda l’agricoltura, anch’io

ritengo che il milione messo in campo sia davvero una risorsa limitata.

Quantomeno (lo dico come una battuta) potevamo investire 1.200.000

euro, evitando di griffare le mascherine come ha fatto il Presidente,

inviandole a tutti i cittadini e spendendo 200.000 euro delle risorse, dei

soldi dei liguri, potevamo investirli in agricoltura.

Occorrono molte più risorse per questo settore, in tutti i settori

dell’agricoltura, anche su un settore di cui sento parlare poco in queste

settimane che è quello dei viticoltori, che è un settore che porta l’immagine

della Liguria grazie ai suoi vini un po’ in tutto il mondo, un settore che ha

necessità di sostegno, un settore su cui, come per i floricoltori e come per

gli ittici, la Regione Liguria può fare molto.

Anch’io ho sentito ripetere che sull’agricoltura si sta attendendo

un’azione governativa europea. Mi risulta che tutto ciò che il Governo sta

facendo in sede europea e in sede nazionale sia concordato

sistematicamente, continuamente e costantemente con la Regione Liguria

attraverso un rapporto molto stretto e continuamente in videoconferenza,

quindi tutte le azioni sono concordate. Manca da questo punto di vista

l’azione principale della Regione che può mettere in questo settore,

magari sbloccando, per aiutare le stesse attività agricole, i fondi PSR. Ci

sono attività che hanno investito, che hanno anticipato risorse, che hanno

realizzato opere grazie ai fondi PSR che stanno ancora attendendo dalla

21.04.2020 n. 11 64

Regione Liguria il reintegro delle risorse che hanno speso. Questo

potrebbe già essere un modo per dare sollievo ad attività e ad imprese

che hanno necessità di liquidità, soprattutto in questo periodo, magari

restituendogli e dandogli quello che hanno ottenuto con un finanziamento

e che la Regione non sta ancora sbloccando.

Questo solo per dire quello che può competere a Regione Liguria

come tante altre manovre possono essere fatte nei settori, come per

esempio quello della viticoltura con la concessione della vendemmia verde

per la riduzione della produzione per la prossima vendemmia; o

comunque altre iniziative che sono nelle possibilità dell’Assessorato e che

vanno messe in campo con costante coinvolgimento delle attività del

comparto.

L’agricoltura è un altro settore su cui bisogna investire come tanti

altri, perché dobbiamo fare in modo che nessuna impresa della filiera

alimentare debba rischiare di perdere il proprio lavoro, a partire appunto

dagli agricoltori, dagli allevatori, dai pescatori, come lungo tutta la filiera

tutti quelli che gravitano in questo settore fino ad arrivare anche alla

ristorazione. È uno sforzo che come Regione dobbiamo mettere in piedi e

nelle prossime settimane ci aspettiamo anche su questo un’iniziativa di

Regione Liguria.

Il terzo punto, quello della concessione di credito di 3 milioni di euro

alla Provincia de La Spezia, è un punto che ho condiviso anche in

Commissione. L’ho condiviso perché innanzitutto sono risorse destinate

alla realizzazione del Ponte Ceparana Santo Stefano, che sono risorse

che è giusto concedere...

Interruzione.

21.04.2020 n. 11 65

MICHELUCCI (riprende) ... ci sono, ho avuto problemi con il

collegamento. Spero di aver esaurito in toto il secondo punto.

Parto dal terzo, quindi il credito del ponte, su cui, ripeto, mi sono

espresso a favore nella Commissione proprio perché sono ristori anticipati

alla Provincia di La Spezia per avviare i lavori di un’opera in grado di

sgravare quella zona e dare una viabilità alternativa, ma soprattutto dare

una viabilità importante a 40.000 famiglie del comparto della Val di Vara o

un migliaio di imprese che da tempo si sono espresse a favore, come tutta

la comunità istituzionale, per la realizzazione di quell’opera.

La caduta del ponte di Albiano Magra, seppur in territorio toscano,

ha messo in difficoltà tutta quella parte del territorio non solo quello

toscano, ma anche ligure e la Regione deve essere vicina a quel territorio

innanzitutto per favorire una soluzione di viabilità provvisoria - e so che su

quello si sta lavorando - ma va bene anche in questo caso l’anticipo dei 3

milioni. Anche se non posso sottrarmi dal dire che questi fondi c’erano già

nel 2015, opera definanziata dalla Giunta regionale nel 2015 io penso per

una scelta politica, perché più volte l’Assessore ha sottolineato che non

tutte le risorse per realizzare l’opera erano disponibili, ma, come abbiamo

avuto modo di vedere anche l’impegno della minoranza e dei sottoscrittori,

è stato possibile recuperare i fondi per finanziare totalmente l’opera e,

dopo che la Regione l’ha definanziata nel 2016, il Governo ha provveduto

a rimettere le risorse su quell’opera.

È stata quindi una scelta politica fatta nel 2015, suffragata poi dai

continui rinvii che ci sono stati sulla variante di Parco nella Commissione

competente, autorizzando ripetutamente, nell’attesa che l’ordine del giorno

venisse in discussione in Consiglio regionale. Questo più volte l’assessore

Mai ci aveva riferito in Commissione.

21.04.2020 n. 11 66

Purtroppo oggi l’emergenza che stiamo vivendo rafforza la

necessità di quella infrastruttura – mi riferisco all’emergenza, alla viabilità

dopo la caduta del ponte – rafforza l’esigenza di quella infrastruttura e,

avendo aspettato così tanto, Regione Liguria, secondo me, ha un debito

verso quei territori e deve fare in modo, impiegando tutte le sue forze, di

riuscire a portare avanti ogni tipo di soluzione, a partire da questa

infrastrutturale, per quel territorio.

Aggiungo che, secondo me, la Giunta regionale deve anche

pensare di poter impiegare risorse di bilancio per affiancare la Provincia e

i Comuni per una mappatura dei ponti a rischio nel nostro territorio e

stanziare risorse dal Fondo strategico per finanziare gli interventi di

manutenzione necessari; perché i Comuni e quegli altri Enti da soli non

possono riuscire a compiere questo tipo di opera che può dare sicurezza a

tanti cittadini, che oggi ogni volta che compiono un tragitto su un viadotto o

su un ponte lo fanno con molta apprensione.

Sull’ultimo punto del cambio delle regole, diciamo così, per l’utilizzo

del Fondo strategico, penso che questa sospensione delle procedure

previste per l’utilizzo di quel Fondo - anche se la proposta può essere

fatta, come ha detto il Presidente Toti, per un periodo più limitato rispetto a

quello che è presente nel provvedimento - penso che ciò sia da evitare.

Penso che la concertazione anche con le parti sociali, soprattutto in

questa fase, se si vogliono prendere iniziative economiche sia da

mantenere in atto, perché con chi la vive quotidianamente si può davvero

raggiungere e mettere in campo dei provvedimenti più efficaci e non

magari come quello sull’agricoltura che è stato messo in campo quest’oggi

in questo provvedimento. Penso che di fronte a questa emergenza sia

giusta la proposta di fare in modo che ci sia più velocità e mi aspetto da

Regione Liguria che questo si possa fare attraverso una riduzione della

burocrazia, mi aspetto un provvedimento per dimezzare la burocrazia, ma

non un provvedimento per escludere la concertazione. In questa fase non

21.04.2020 n. 11 67

si può pensare di ridurre la democrazia, ma si deve pensare a ridurre la

burocrazia.

PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I

Commissione, consigliere Garibaldi.

GARIBALDI – Relatore di minoranza.

Signor Presidente, signori Consiglieri, io proverò a essere piuttosto

stringato nella mia relazione, perché molti contenuti sono già stati esposti

dai miei Colleghi relatori di minoranza, che in questo momento hanno

evidenziato quali sono alcune posizioni critiche che abbiamo espresso su

questo provvedimento.

Volevo fare un cappello introduttivo su questa misura. Noi siamo a

discutere alcune prime iniziative necessarie soprattutto dal punto di vista

dell’impostazione, delle scadenze e degli strumenti per dare alla Regione

la possibilità di agire in questa gestione dell’emergenza e in questa

gestione della cosiddetta “Fase 2”, che ormai dovrebbe essere prossima.

È ovvio che si tratta di un primo documento, di un documento iniziale che

quindi non affronta minimamente tutte le misure necessarie per la

ripartenza, ma gestisce alcuni aspetti normativi. Come abbiamo già detto

in Commissione, ci sono misure che condividiamo e che abbiamo richiesto

e altre su cui chiediamo un cambiamento e un’impostazione diversa.

Procedo con ordine, in modo tale da poter essere rapido nella discussione

e poi, visto che ci sono molti ordini del giorno e molti emendamenti, vorrei

esprimermi anche su questi.

Il primo punto riguarda la scadenza del bollo. Noi avevamo chiesto

in Commissione da un mese che ci fosse un’iniziativa legislativa, perché, a

21.04.2020 n. 11 68

differenza di altre Regioni, noi dovevamo fare una modifica di rinvio

tramite una legge. Prendiamo atto che c’è stata questa modifica e che

rimane fino a luglio. Le motivazioni che vengono date dal Presidente della

Giunta regionale riguardano il tema della cassa e il fatto che una proroga

oltre luglio in questo momento non sia possibile. Vediamo quale è la

situazione fra qualche mese, però penso che ci sia la necessità di

prevedere nel caso anche ulteriori step; perché va bene che si è arrivati

un mese più avanti rispetto alle scadenze ordinarie, ma noi siamo arrivati

a questa proroga un mese dopo rispetto ad altre Regioni per cui, a mesi

fatti, noi abbiamo fatto uno spostamento ordinato rispetto alle altre

Regioni.

Poi ci sono le misure di anticipo della liquidità su cui condivido il

giudizio che ha dato Juri Michelucci. Si tratta di un’altra emergenza su cui

Regione può svolgere un ruolo, per cui su questo tema non c’è

assolutamente nessuna contrarietà, anzi, ci sarà il voto favorevole rispetto

a un’iniziativa che coinvolge tutti i livelli di governo e in maniera spero il

più collaborativa possibile, perché tutti gli strumenti che si possono

mettere in campo per poter risolvere una situazione annosa vanno messi

in campo. Lo si chiedeva sul territorio da tempo e quindi è bene che si sia

arrivati.

Ci sono due misure su cui, però, vorremmo fare un ragionamento

più complessivo, la prima riguarda l’agricoltura e il comparto ittico. La

dotazione economica che viene messa in campo per l’emergenza è

sicuramente irrisoria e si tratta di una misura che rischia di essere non

sufficiente a rispondere alle gravi esigenze che ci sono. Comprendiamo lo

sforzo e con senso di responsabilità capiamo che quelle sono le misure

immediatamente disponibili, però c’è tutta la discussione che riguarda la

strategia nei confronti del mondo dell’agricoltura, del mondo dei viticoltori,

degli agricoltori, del mondo della pesca e del florovivaismo, su cui

dovremo fare molto di più, investendo tutte le risorse che sono possibili.

21.04.2020 n. 11 69

Ad oggi abbiamo fatto alcuni approfondimenti in Commissione, ma c’è

bisogno di un salto di qualità.

Noi proporremo un ordine del giorno per quanto riguarda

quest’articolo, perché, preso atto che le misure che la Giunta regionale

mette a disposizione in questa prima fase sono queste – poi è ovvio che

chi ha responsabilità di bilancio decide come allocare le risorse e decide

che questo è il massimo sforzo possibile che può fare nei confronti di

questo comparto – si prende atto che queste sono le risorse messe a

disposizione, però si chiede di finalizzarle e quindi di investirle su una

delle principali emergenze che riguarda il tema dell’invenduto e degli

smaltimenti. Per cui chiediamo alla Regione di destinare queste risorse

riservate alle imprese agricole ed ittiche prioritariamente alle aziende

florovivaistiche, come contributo per le spese che le aziende devono

sostenere per i processi di smaltimento e, se possibile, di reimpiego e

utilizzo dei fiori e delle piante invendute. Perché sul tema dello

smaltimento dell’invenduto si sta creando un corto circuito normativo che

rischia di penalizzare due volte l’intero comparto: sia per l’invenduto sia

per i costi di smaltimento che sono dovuti come rifiuto. Per cui se c’è

questa dotazione si diano dei canali di priorità e noi proponiamo che ci sia

questo canale di priorità.

Poi c’è un altro emendamento che noi avanziamo come Gruppo

rispetto al tema del Fondo strategico, su cui spero di avere l’attenzione

della Giunta visto che in Commissione c’era stata una prima riflessione. Di

cosa parla l’articolo 4 del disegno di legge? Dice che si sospende il

cosiddetto Piano triennale per gli investimenti del Fondo strategico, che

era una modifica alla legge sul Fondo strategico che era stata votata

all’unanimità nella scorsa Finanziaria e che prevedeva la concertazione

con le parti sociali e le rappresentanze della società e del mondo

economico ligure per quanto riguarda gli investimenti da fare nei prossimi

21.04.2020 n. 11 70

tre anni nel Fondo strategico, una forma di concertazione e di condivisione

delle priorità della Liguria.

Capisco che in questo momento sia complicato fare una

programmazione triennale, perché noi chiediamo che il Fondo strategico

venga impiegato in questo momento prioritariamente sull’emergenza

Covid, però non condivido l’impostazione che è stata data

all’emendamento, per cui si sospende fino al 2022 - quindi per i prossimi

tre anni, impegnando in parte anche la prossima Legislatura - tutta la fase

di concertazione e di priorità degli investimenti del Fondo strategico,

tagliando fuori la concertazione, tagliando fuori la discussione del

Consiglio regionale. Penso che sia sbagliato non perché impegna la

prossima Legislatura o per ragioni tattico-politiche, ma per due ragioni:

uno, in questo momento la concertazione è essenziale, per cui le parti

sociali e il mondo economico non può essere coinvolto quando si vuole e

non nelle sedi istituzionali riconosciute e non anche per definire quali sono

le priorità degli investimenti; due, perché noi abbiamo bisogno di un Piano

strategico e non di misure che si accendono a spot nell’emergenza.

L’emendamento di cui sono primo firmatario propone una

mediazione che prova a rispondere all’esigenza che ha la Giunta

regionale di avere uno strumento più rapido, ma di salvaguardare la

concertazione e i passaggi democratici. Per cui l’emendamento propone di

sospendere fino al 1° gennaio 2021, quindi fino all’anno prossimo, la

redazione del Piano triennale e che la Giunta possa fare un Piano Covid,

della durata attuale, su cui impegnare le risorse che riterrà opportuno,

facendo la concertazione con le parti sociali e, se non si vuole votare in

Consiglio regionale, facendo un passaggio in Commissione. Questo

comporta tempi molto più rapidi, la possibilità di fare sia il passaggio con

le parti sociali, sia un passaggio istituzionale sulla destinazione delle

risorse e di concentrare le risorse per l’emergenza Covid, senza

impegnare questo problema fino ai prossimi tre anni.

21.04.2020 n. 11 71

Questo emendamento lo presento con spirito molto costruttivo

perché mi pare che sia una cosa che possa aiutare tutti e che salvaguardi

i due princìpi che abbiamo votato lo scorso anno: la concertazione e una

strategia regionale che serve. Questo emendamento comporterebbe

veramente tempi molto rapidi, perché nel giro di pochi giorni si potrebbe

approvare la strategia, fare la concertazione e avere il passaggio in

Commissione e potrebbe rispondere all’esigenza di avere uno strumento

(l’utilizzo del Fondo strategico) piuttosto snello.

Aggiungo una riflessione che riguarda alcuni utilizzi del Fondo

strategico che ho visto nell’aggiornamento del Patto del turismo:

bisognerebbe fare una strategia complessiva e quindi utilizzare le risorse

in maniera strategica. Io ho visto “l’addendum”, spero che se ne discuta;

tenere queste misure separate da una strategia regionale in questo

momento non mi pare una grande idea.

Questa è la nostra posizione, per cui su due temi su quattro c’è una

condivisione; sulla parte che riguarda il florovivaismo abbiamo espresso le

preoccupazioni; sul tema del Fondo strategico chiediamo con forza che

vengano mantenuti i confronti con le parti sociali e venga mantenuto un

passaggio di assunzione di responsabilità dell’intero Consiglio sull’utilizzo

del Fondo strategico. Perché non si può chiedere responsabilità e poi

agire senza neanche discutere con gli organi rappresentativi, che sono in

questo momento convocati quasi in continuazione per la gestione

dell’emergenza e che hanno un ruolo e possono avere un ruolo di

proposta, come abbiamo dimostrato anche in queste settimane, perché

alcuni elementi che abbiamo proposto nella discussione si sono rivelati

elementi che fanno parte di questo disegno di legge. Con questo spirito

noi andiamo a discutere questo disegno di legge.

21.04.2020 n. 11 72

PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I

Commissione, consigliere Tosi.

TOSI – Relatore di minoranza.

Signor Presidente, Assessori, colleghi Consiglieri, con il disegno di

legge n. 304 la Giunta propone l’adozione di alcuni interventi necessari a

far fronte all’emergenza sanitaria.

L’articolo 1 del disegno di legge stabilisce che la tassa

automobilistica regionale potrà essere pagata fino al 31 luglio 2020, senza

interessi né sanzioni, concedendo due mesi di dilazione agli utenti che

hanno il bollo auto in scadenza nel mese di aprile.

L’articolo 2 prevede la concessione di contributi economici alle

imprese agricole ed ittiche che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività

durante l’emergenza, nella misura di un solo milione di euro per l’anno

2020, nonostante sia stato annunciato uno stanziamento di oltre 50 milioni

a sostegno delle imprese.

Le forme dei contributi ed i criteri di concessione verranno stabiliti

con successiva deliberazione della Giunta, la quale al momento non mi

pare abbia sviluppato alcun programma di promozione e rilancio del

comparto agricolo, florovivaistico ed ittico, duramente colpito dall’attuale

crisi, con molte piccole imprese che senza concrete misure di sostegno

faranno molta fatica a risollevarsi.

Le misure a sostegno del settore agricolo e ittico stabilite da altre

Regioni sono maggiori (la Campania per esempio ha stanziato circa 80

milioni solo per tale comparto, la Regione Puglia per le Politiche agricole

ha già effettuato pagamenti per complessivi 2 milioni 485 mila euro) e

21.04.2020 n. 11 73

meglio articolate, in quanto non riguardano solo indennità compensative

ma anche:

- rinvio degli adempimenti burocratici, contributivi e fiscali;

- accelerazione nel pagamento dei Fondi europei prevedendo

erogazioni anticipate di risorse per garantire più liquidità alle

imprese;

- rinvio di numerose scadenze legate a vari bandi regionali;

- semplificazione procedure amministrative tramite procedure online;

- incentivi per biosicurezza, innovazione tecnologica, carburanti

agevolati;

- nonché progetti di rilancio del settore, come progetti di

riconversione di colture e ristrutturazioni di territori.

L’articolo 4 posticipa al 2022 l’approvazione del Piano triennale per

l’impiego del Fondo strategico regionale che avrebbe dovuto essere

presentato al Consiglio entro fine legislatura per garantire un efficiente

programmazione finanziaria degli interventi infrastrutturali, secondo le

modifiche introdotte con legge regionale n. 31/2019.

Dato che la Giunta deve stanziare fondi straordinari per far fronte

all’emergenza sanitaria, intende rimodulare le risorse tra diversi esercizi

finanziari, nel rispetto del pareggio di bilancio, senza vincolare FILSE ai

limiti che avrebbe dovuto inserire nel Piano triennale, bensì concludendo

con FILSE specifiche convenzioni per ogni intervento che verrà deliberato.

21.04.2020 n. 11 74

Concordando in toto con quanto è stato espresso da chi mi ha

preceduto e in primis dalla collega Salvatore, ritengo che il Consiglio di

oggi sia un momento di confronto più che di critiche e/o attacchi, perché è

l’unica possibilità di confronto che abbiamo in questa grave situazione, per

la maggioranza dei casi, infatti, a mezzo stampa non c’è nemmeno data la

possibilità di controbattere su alcune dichiarazioni che vengono fatte da

chi governa la nostra Regione.

Essendo, come dicevo prima, un momento di confronto lo ritengo

un utile momento e forse l’unico momento propositivo che come

minoranza abbiamo, mi concentro sull’ordine del giorno che abbiamo

depositato nella giornata di ieri per capire se ci sono le intenzioni da parte

della Giunta di mettere in campo degli aiuti in termini solidali. Mi riferisco

alla possibilità dell’utilizzo del monte spesa dei buoni pasto non utilizzati

dai dipendenti della Regione in questa situazione di “smart working”.

I dati in nostro possesso ci dicono che i dipendenti in “smart

working” sono all’incirca 1.200, quasi l’80 per cento del totale, e quindi noi

facciamo questa proposta che ritengo di buon senso. Ritengo che possa

veramente andare incontro a chi in questo momento patisce più di tutti

questa gravissima crisi, perché, oltre ad essere un’emergenza sanitaria, è

anche una notevole crisi economica e quindi chiediamo di valutare di

usare queste somme non utilizzate per le fasce più deboli della nostra

popolazione. Io dico così, però nell’impegnativa chiediamo che ci sia un

confronto con gli Enti locali, ANCI, tutto quel mondo anche del terzo

settore, per poter dare alle fasce più deboli della popolazione dei buoni

spesa che sicuramente non possono che essere ben accetti, perché la

situazione (è inutile che continuo ad illustrarla) è grave con la “g”

maiuscola.

21.04.2020 n. 11 75

Ritengo che qualsiasi iniziativa proposta per aiutare chi è in

serissima difficoltà debba essere presa in considerazione e non usare

termini che spesso leggiamo sui giornali tipo “idioti”, “idiota” e quant’altro.

Spero che oggi ci siano delle risposte positive sulle iniziative

proposte anche dalla minoranza. Lo dico senza toni polemici, ma in

termini solo ed esclusivamente costruttivi, perché noi dobbiamo dare

all’esterno un messaggio, per quanto possibile, di unità della Regione

Liguria sia come maggioranza, ma anche come minoranza. Ognuno di noi

ha messo in campo delle proposte per dare delle risposte a tutti i cittadini

indipendentemente dai propri colori politici.

PRESIDENTE. Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, credo che

siamo in una situazione molto particolare e mi sembra che molti Colleghi

abbiano già detto nelle loro relazioni, i consiglieri Garibaldi, Michelucci e

Tosi, cose che io condivido particolarmente, però credo che come Linea

Condivisa, sia io che il collega Battistini abbiamo la necessità di

riaffermare alcune cose senza essere ripetitivi.

Parto dalla questione del bollo su cui non condivido quando si dice

che ci sono miliardi e miliardi in Regione. Mi sembra che oggi sia

necessario un atteggiamento propositivo e pragmatico, di valutazione

positiva se vengono fatte alcune cose che riteniamo positive e

naturalmente di critica anche severa (non dico enfatizzata, ma severa) su

alcune cose che non condividiamo.

21.04.2020 n. 11 76

Credo che portare la scadenza del bollo al 30 luglio sia un fatto

positivo, chiederei al Presidente, non polemicamente come ha fatto in

Commissione I nel dire: “Siamo andati oltre la media di rinvio delle misure

fiscali da parte del Governo”, se si potesse portarla perlomeno al 30

settembre o al 30 ottobre, perché questo darebbe un respiro più ampio ai

cittadini. Come penso che non ci sia polemica nelle parole del collega

Michelucci quando fa un ragionamento sulla difficoltà che sta vivendo il

nostro settore agricolo, florovivaistico, ittico e vitivinicolo.

Quindi non c’è polemica, signor Presidente, però è vero che,

quando si decide di dare soltanto 1.000.000 euro a questo settore e poi si

decide di fare un’operazione in cui per rifare le mascherine si spendono

migliaia e migliaia di euro, è chiaro che si fa una scelta. Perché 1.200.000

euro forse non cambiavano di molto i problemi del settore, però

evidentemente si è fatta una scelta politica, perché se si decide di griffare

delle mascherine - su cui mi permetto di dire che ho qualche perplessità

sul loro utilizzo, ma naturalmente non è questo il caso - e si decide di dare

soltanto 1.000.000 a questo settore, i 1.200.000 euro potevano essere un

granellino di sabbia, ma comunque sempre qualcosa.

Devo dire, quindi, che alcune cose non ci risultano comprensibili;

poi mi auguro che dentro le questioni del riparto, che lei accennava in

Commissione I, si possa fare un ragionamento per cui la Liguria può

destinare altre somme a questo settore. Me lo auguro, perché altrimenti

1.000.000 di euro è veramente poca poca cosa e credo che anche le

briciole di alcune operazioni mediatiche e pubblicitarie, che la Giunta ha

fatto e su cui non è un problema di polemica, ma di utilizzo dei soldi,

meriterebbero un goccio di attenzione. Perché essere in questo momento

rigorosi, parchi (mi permetterei di dire) nell’utilizzo delle risorse potrebbe

fornire elementi positivi.

21.04.2020 n. 11 77

Come ho criticato prima l’idea dei miliardi e miliardi, che non credo

che ci siano in nessun bilancio delle Regioni, tantomeno nel nostro,

soprattutto pensando che la maggior parte dei soldi sono vincolati alla

sanità e in questo momento l’emergenza sanitaria ha bisogno di fondi.

Credo che non si possano fare operazioni contabili alla Tremonti di

finanza creativa e non mi piace l’enfasi con cui vengono fatte alcune

critiche, ma mi piacerebbe invece che fossero fatte come hanno fatto

alcuni Colleghi prima di me, penso ai colleghi Garibaldi e a Michelucci: un

po’ di ragionamenti sui conti di alcune operazioni mediatiche che in realtà

paghiamo noi, cioè pagano i contribuenti, e che invece vengono utilizzate

per fini mediatici o addirittura elettorali; mentre si dà soltanto 1.000.000,

cioè cinque volte tanto di un’operazione mediatica, ad un settore come

quello agricolo. Credo che varrebbe la pena di rifletterci.

Siamo d’accordo sulla questione del Ponte di Ceparana e con il

collega Battistini che ci ha lavorato molto più di me perché è della zona. Ci

sono alcune riflessioni che credo sia necessario fare, perché non è

soltanto la questione della caduta del ponte, Presidente, ma riguarda

alcune questioni inerenti la zona. Intanto credo che bisognerebbe

accelerare l’avvio del lotto 2 sulla Ripa per completare l’altro troncone di

galleria e costituire subito un “bypass” stradale. Il collega Battistini e altri

Colleghi della zona come Michelucci su questo hanno compiuto un

ragionamento. Avevamo proposto la questione dei pedaggi tra il tratto

Sarzana, Santo Stefano, Aulla e Brugnato che deve essere assolutamente

liberalizzato, perché la zona è in difficoltà, perché in questo momento

SALT deve sostenere il territorio e la sua mobilità. Per questo come Linea

condivisa, il consigliere Battistini, che è nella Commissione IV- lo stesso

giorno del crollo del viadotto, purtroppo - avevamo chiesto all’assessore

Giampedrone che potesse convocare un Tavolo tecnico con il suo

omologo toscano, SALT, ANAS e il MIT per poter fare un ragionamento ed

un confronto. Credo che le cose da questo punto di vista da fare siano

tante per assicurare un ripristino di una reale mobilità in quella zona. È

21.04.2020 n. 11 78

chiaro che questa attribuzione di fondi ci vede favorevoli, quindi voteremo

a favore.

Tratto l’ultimo punto – credo di riuscire a farlo, il Presidente tanto mi

interromperà – sulla questione del Fondo strategico. Su questo con il

collega Garibaldi abbiamo fatto una critica molto puntuale in

Commissione. C’è un problema di utilizzo da questo punto di vista e c’è un

problema di modalità. Credo che la concertazione di questo Fondo

potesse essere uno strumento estremamente importante in un momento

in cui - mi perdoni, Presidente - facciamo delle “Task force”. Io credo poco

alle “Task force” sia a livello governativo - lo dico prima che lei faccia la

polemica, lo dico prima io - e credo altrettanto meno alle “Task force” a

livello regionale, perché mi sembrano delle operazioni mediatiche. Invece

avremmo bisogno di trovare una concertazione con le parti sociali, che

hanno nomi e cognomi definiti e in cui sarebbe importante trovare in un

Tavolo degli accordi per l’utilizzo di fondi o per il raggiungimento di

obiettivi strategici.

Ecco perché da questo punto di vista non siamo d’accordo su

questa operazione e chiediamo lo stralcio di questa operazione perché la

consideriamo negativa ed inficerebbe anche quelle parti positive, come

quella sul ponte o sulla questione del bollo, che possono essere elementi

per noi giudicati positivi del provvedimento. Crediamo che se lei

stralciasse questa parte, questo provvedimento avrebbe per noi

un’importanza sicuramente maggiore.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 79

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, ci troviamo di

fronte evidentemente soltanto alle prime misure per l’emergenza

Coronavirus e quindi discutiamo queste. Mi limito a dire, perché sono

concetti che sono già stati presentati da chi mi ha preceduto, in particolare

per quanto ci riguarda dalla comunicazione del collega Garibaldi, che

servirebbe un ragionamento di più ampia portata. Nei giorni scorsi

abbiamo detto che servirebbe un Piano di transizione verso la normalità

che ci consenta di mettere a sistema una serie di misure sociali,

economiche e finanziarie che consentano di accompagnare la ripresa.

Sappiamo tutti che questa crisi del Coronavirus infliggerà un colpo

molto duro alla nostra economia, le stime sono quelle di una recessione

come mai si è vista in Italia, si parla di 9 punti di PIL in meno, e credo che,

oltre ai provvedimenti che dovrà mettere in campo e che in parte ha già

messo in campo il Governo – stiamo aspettando, naturalmente, il decreto

di aprile – anche le Regioni devono fare la loro parte. Non voglio

sviluppare questo concetto, ma qui c’è il grande tema della

riprogrammazione dei Fondi comunitari, per quanto ci riguarda FESR, che

sono i fondi per lo sviluppo, FSE, i fondi per le politiche sociali, FEAMP e

PSR, i fondi per la pesca e per l’agricoltura. Stiamo parlando di diverse

decine di milioni di euro – perché questi sono i conteggi che abbiamo fatto

– di risorse non ancora impegnate che, raccogliendo un suggerimento

della Comunità europea, possono e, anzi, devono essere impiegate in

questa emergenza su tre assi prioritari: sanità, sviluppo e occupazione

fasce deboli.

Soltanto di fondi FESR stiamo parlando di non meno di 40-50

milioni; abbiamo verificato – lo dirò dopo – che sul PSR ce ne sono

un’altra decina; molti milioni possono essere recuperati ancora sui Fondi

FSE. È uno sforzo che va fatto e andrebbe fatto con una regia generale,

quindi ci auguriamo e ci aspettiamo che la maggioranza e la Giunta ci

mettano in condizione di discutere qualcosa di simile a questo piano di

21.04.2020 n. 11 80

transizione in Consiglio per poter dare in modo coerente la nostra mano.

Di proposte ne abbiamo fatte noi e anche altri, credo che le proposte della

minoranza debbano avere la stessa dignità delle proposte della

maggioranza.

Sono state invocate le parole “unità” e “collaborazione” in questa

crisi, penso che sarebbe opportuno per tutti effettivamente metterle in

campo. Per fare questo ci vuole un atteggiamento costruttivo da parte di

chi è minoranza, ma ci vuole anche una disponibilità all’ascolto da parte di

chi è maggioranza.

Vengo al provvedimento. Il bollo è stata una nostra proposta che

abbiamo rivolto alla maggioranza nelle settimane scorse, ormai un mese

fa, quindi siamo assolutamente d’accordo con il rinvio. Il testo non esclude

la possibilità di rinviare ancora se l’emergenza lo richiederà e,

probabilmente, un rinvio più lungo sarà necessario, vista la situazione di

difficoltà che si abbatte sulla Liguria come su tutte le altre Regioni italiane.

È un piccolo sollievo, ma comunque è un sollievo. Voteremo comunque a

favore di questa norma e di tutti gli emendamenti che vanno in direzione di

un suo prolungamento.

Sull’agricoltura è stato detto che servono interventi e l’assessore

Mai ci ha detto – cosa che sapevamo – che sono almeno 10 milioni le

risorse del PSR che possono essere riprogrammate perché non ancora

impegnate o comunque possono essere riprogettate. Su questo ci vuole

un grande confronto con le Associazioni dell’agricoltura e sarebbe

opportuno anche un confronto preliminare, preventivo all’interno della

Commissione competente. Oggi stiamo parlando soltanto di un minimo

intervento da 1.000.000 ci permettiamo di suggerire – lo faremo con un

ordine del giorno che è stato già anticipato dal consigliere Garibaldi – che

sarebbe meglio finalizzare in modo più specifico queste risorse, perché

1.000.000 distribuito tra tutte le esigenze di tutte le aziende del comparto

21.04.2020 n. 11 81

vuol dire spiccioli, vuol dire una frammentazione di risorse molto forte;

penso che all’interno di questa crisi c’è un comparto che ha subìto più di

altri, che è quello florovivaistico.

Con questo ordine del giorno - che va ad integrazione di questo

testo di legge - auspichiamo di poter prioritariamente indirizzare lì, ed in

particolare per quanto riguarda lo smaltimento dell’invenduto, le risorse di

cui stiamo parlando oggi; auspicando naturalmente che quella discussione

più generale sul PSR si apra e porti a risultati più significativi per questo

comparto, che, come è stato detto, è stato duramente colpito, sicuramente

in misura rilevante sul florovivaismo, ma anche sul terreno dei viticoltori e

su quello degli agriturismi.

Infine, sul Ponte di Ceparana siamo d’accordo sull’anticipo di

liquidità alla Provincia di La Spezia per consentire lo smobilizzo di quelle

risorse e per realizzare il ponte di Ceparana. Valgono qui le considerazioni

che ha fatto il collega Michelucci e a cui io mi richiamo. È evidente che

aver definanziato nel 2015 la realizzazione di questo ponte non è stata

una buona idea; aver tenuto in Commissione ferma la variante al parco,

che presupponeva la realizzazione del ponte, per due anni non è stata

una buona idea; se avessimo accelerato di più forse oggi il ponte di

Ceparana non dico che ci sarebbe già, ma sarebbe già in una fase più

avanzata. È inutile piangere sul latte versato, adesso voteremo comunque

per l’anticipo di liquidità alla Provincia di Spezia.

Sull’ultimo punto, il Fondo strategico, eravamo noi che avevamo

avanzato l’emendamento che consentiva di fare un confronto con le parti

sociali e di approvare in Consiglio il triennale del Fondo strategico.

Prendiamo atto di questa volontà della Giunta di rinviarne l’applicazione, ci

sembrerebbe opportuno che questo rinvio fosse più contenuto di quello

che è stato sancito nella versione originaria di questo testo, perché

francamente disattivare questa previsione fino al 1° gennaio 2022 ci pare

21.04.2020 n. 11 82

una cosa né buona né giusta. L’emergenza avrà un suo decorso, è

ragionevole pensare che questa disattivazione possa valere per qualche

mese e non per un anno e mezzo.

Detto questo, pensiamo comunque che sarebbe opportuno che il

confronto con le parti sociali ci sia. Tutte le Regioni più virtuose - penso ad

esempio all’Emilia, ma non soltanto all’Emilia - in questa fase concertano

con le parti sociali i propri provvedimenti e l’impiego delle risorse

straordinarie proprio per fare interventi di senso e strutturali. Credo che

approfittare della crisi per decidere unilateralmente l’impiego di queste

risorse sia un errore; penso che sarebbe più saggio e più giusto, invece,

almeno prevedere un confronto con le parti sociali e un coinvolgimento,

almeno a titolo di informazione, delle Commissioni consiliari. Abbiamo

presentato un emendamento che va in questa direzione e ci auguriamo

che prevalga il buon senso e anche la capacità di ascolto: facciamo più

passi avanti se ci ascoltiamo reciprocamente e se ascoltiamo le parti

sociali piuttosto che se ci muoviamo in modo unilaterale e magari

scomposto.

Il Fondo strategico presenta molte risorse: stiamo parlando di

56.000.000 di mutui autorizzati nel Bilancio 2020, molti di questi sono

impegnati e c’è anche la parte corrente del Fondo strategico. Ecco, questo

è un altro strumento da impiegare in misura sensibile in questa crisi, sono

risorse importanti che possono dare una mano al sistema economico della

Liguria.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 83

DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo in

questa discussione anche se molte cose sono state dette sia nelle

relazioni di minoranza sia in questi primi interventi di discussione, ma per

completare un po’ il quadro credo sia opportuno fare il “focus” su alcuni

punti. È chiaro che questi sono provvedimenti e misure urgenti per

l’emergenza Covid-19, che è stata quasi un meteorite che è arrivato su

tutto il pianeta Terra e non solo sulla Liguria, quindi è chiaro che necessita

di interventi straordinari; però riteniamo che, effettivamente, le misure in

questo provvedimento siano molto ridotte ed insufficienti e si guarda ad un

elenco parziale.

Mi riferisco in particolare a due o tre punti di questo articolato. ll

bollo auto. È già stato detto che effettivamente la proroga, benché

condivisibile, fino a luglio della sospensiva è sicuramente approvabile, ma

non è un sostegno generale, è un sostegno particolare, cioè riguarda una

sola parte della popolazione ligure. Sicuramente, per generalizzarlo e dare

un sostegno a tutta la popolazione ligure che ne verrebbe coinvolta,

l’unica soluzione potrebbe essere quella di una sospensiva a dodici mesi,

come ha detto nella relazione di minoranza anche la consigliera Salvatore

in precedenza. È l’unica misura che permette di generalizzare l’aiuto alla

popolazione ligure e non solo ad una parte, quindi ci auguriamo che in

seconda istanza questa misura possa ulteriormente essere prorogata, per

dare un’idea, per dodici mesi, quindi fino a marzo 2021.

Le attività produttive. Il focus è importante e c’è stato un lungo

dibattito anche mediatico che ha riguardato, ad esempio, il comparto

florovivaistico. Ci sono state molte segnalazioni d’allarme, ne abbiamo

parlato anche con l’Assessore in Commissione e c’è stata anche una sorta

di rassicurazione in tal senso, quindi lo apprezziamo. Però la quota di

1.000.000 di euro, in generale, lo evidenzierei più come un cerottino che

cerca di fermare un’emorragia, quindi non è effettivamente una misura

congrua all’emergenza che stiamo vivendo e che le attività produttive liguri

21.04.2020 n. 11 84

stanno vivendo. Il comparto florovivaistico è effettivamente un comparto

complesso, ho sentito in un intervento precedente che il “focus” sullo

smaltimento e sull’invenduto è molto, molto importante - forse il collega

Garibaldi ha accennato a questo - ed effettivamente questo è un altro

tema da tenere in massima considerazione.

Poi si è parlato di altre Regioni che investono decine di milioni in

questo comparto di attività produttive, bisogna che anche noi facciamo la

nostra parte, che cerchiamo di trovare dal serbatoio delle risorse regionali

un buon investimento per questo comparto, per queste attività produttive.

Ricordiamoci che il nostro tessuto produttivo è formato da piccole e

medie imprese, che sono l’80-90 per cento del nostro territorio, addirittura

molte a conduzione familiare e che riguardano il cuore pulsante del nostro

territorio, quindi dobbiamo prestare molta, molta attenzione a questo

settore e, appunto, il “focus” del comparto realistico è un buon modello per

enfatizzare questo aspetto.

Sul ponte di Ceparana posso dire ancora una cosa. Sicuramente

serve intervenire in quell’area di fronte all’ennesimo crollo di un ponte, per

fortuna eravamo in emergenza, in “lockdown”, e quindi non ha creato

vittime, perché in una situazione ordinaria anche in quel contesto sarebbe

potuta essere una tragedia immane anche dal punto di vista di vite umane.

È chiaro che si deve intervenire sulla viabilità di quella zona, ma ci risulta

che ci sono anche istanze del territorio che vanno in una certa direzione,

magari più sostenibile e più tarata sulle caratteristiche reali del territorio.

Quindi ci preoccupiamo sicuramente che possa essere ascoltato di

più il territorio nella misura di una viabilità che possa in qualche modo

rispondere al meglio alle esigenze del trasporto non solo di trasporto

privato, ma parliamo anche di trasporti merci, di trasporto su gomma in

21.04.2020 n. 11 85

quel senso, perché stiamo parlando di strade e di arterie di viabilità.

Quindi in questo contesto vediamo alcune criticità.

Chiudo il mio intervento, suggerendo di ricalibrare in modo

opportuno e con assoluto buon senso queste risorse regionali, perché

stiamo per entrare nella Fase 2 e ci auguriamo che ci si arrivi con la

massima preparazione possibile. Dobbiamo, quindi, arrivare pronti e

ritarare le risorse messe in campo, togliendo quelle che possono non

servire in questa situazione e metterle, come dicevo prima, sulle reali

emergenze, sulle reali esigenze del nostro territorio. Poi, al più presto,

varare un secondo intervento che possa avere una visione ben più ampia,

ad esempio con più risorse e anche più ampia nel calibrare gli aiuti

regionali al nostro territorio e alla nostra popolazione.

Uno degli argomenti – se ho ancora tempo, faccio questo “focus” –

che volevo affrontare sono le misure anche per la didattica a distanza su

cui abbiamo presentato, a mia prima firma, un ordine del giorno che sarà

discusso nel momento opportuno in fase successiva. Ora, visto che su

scala nazionale sono stati stanziati ulteriori 80.000.000 di euro per le

scuole - c’è stata una Fase 1, adesso c’è una Fase 2 – a cui le scuole

possono aderire tramite bando già da ieri, dal 20 aprile fino al 27 aprile

alle ore 15.00; è un bando su misura per le scuole per comprare materiale

da dare alle famiglie che ne fanno richiesta.

Accanto a queste misure abbiamo visto che la Regione ha fatto un

bando – e abbiamo già affrontato la discussione nel precedente Consiglio

– appoggiandosi a FILSE per dare risorse direttamente alle famiglie

all’acquisto di materiale o per connessione dati, eccetera, per

incrementare le proprie possibilità di avere una migliore didattica a

distanza, una migliore efficienza sulla didattica a distanza. Su questo

abbiamo visto delle criticità, benché ci siano delle risorse importanti - solo

il “focus” delle scuole è di 2 milioni e mezzo - però distribuito in misura non

21.04.2020 n. 11 86

congrua al livello degli iscritti, cioè c’è il 90 per cento di famiglie che hanno

i figli iscritti nella scuola pubblica a cui sono destinate il 60 per cento delle

risorse e il 10 per cento degli iscritti liguri nelle scuole private paritarie che

hanno il 40 per cento delle risorse.

Non vogliamo togliere, chiaramente, tutte le risorse alle scuole

private paritarie e destinarle alla scuola pubblica, ma almeno una ri-

equiparazione di queste risorse tra le due forme di scuole sarebbe più di

buon senso; perché rischiamo – l’avevo detto la volta scorsa e lo ribadisco

adesso in conclusione – di veder tagliate fuori alcune domande delle

famiglie che hanno i figli iscritti nella scuola pubblica perché il fondo, come

è connotato nel bando, è ad esaurimento. Quindi, se c’è il 90 per cento di

famiglie che hanno figli iscritti in una scuola pubblica, con il 60 per cento

delle risorse si rischia di tagliar fuori una bella fetta di popolazione e di

famiglie in difficoltà, che non riescono ad accedere magari a questi

strumenti. Questo avremo modo di discuterlo in sede opportuna, volevo

fare questo intervento per focalizzare la necessità e l’urgenza di dare un

ulteriore provvedimento e ancora più risorse ad affrontare con serietà e

spirito costruttivo tra opposizione e maggioranza in questo contesto, nel

Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha

facoltà.

ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, penso che le

Assemblee elettive tramite la rete richiedano una capacità di sintesi,

perché il tempo diventa ancor più prezioso. A tale scopo non riformulerò le

posizioni che ha già espresso il consigliere Garibaldi come relatore di

minoranza e quindi evito di approfondire l’articolato della proposta di legge

che stiamo esaminando.

21.04.2020 n. 11 87

Colgo l’occasione, però, per dire alla Presidenza della Giunta

tramite lei che noi ci saremmo aspettati un approccio diverso e quindi

forse il titolo di questa norma potrebbe essere “Prime misure urgenti”.

L’approccio che ci pare ad oggi la Giunta non abbia preso è invece

necessario, perché consentirebbe una maggiore attenzione sulle politiche

di sistema che richiedono urgenti interventi per affrontare la situazione

data dal Covid-19. Faccio riferimento, ad esempio, alle misure prese, direi,

a spizzichi e bocconi da parte della Giunta regionale sui contributi e gli

aiuti ai diversi settori.

Avremmo dovuto qui in Aula discutere quali erano le necessità

complessive del sistema economico, sociale, dei servizi del nostro

territorio. Abbiamo visto certo con favore, a foglia di carciofo, l’aiuto alle

iniziative sportive oppure l’aiuto alle attività culturali; ci chiediamo, però, se

non era più utile fare una ricognizione delle risorse disponibili, perché

sappiamo già che i 500.000 euro del Fondo rotativo dello sport sono

terminati e quindi chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Ci saranno

ulteriori fondi? Abbiamo visto analoga misura per gli ambulanti e il mondo

della cultura; non abbiamo capito perché è stato escluso il mondo del

sociale, il mondo no profit, che non ha attività culturale e di sport, ma si

occupa di animazione, si occupa di ricreazione, si occupa di quelle attività

di socializzazione che ci auguriamo consentano con l’online non di

ottenere i risultati precedenti, ma che sono fondamentali in una fase in cui

la solitudine regna nei mondi prevalentemente dei più fragili; penso agli

anziani, penso alle centinaia di migliaia di vedove che vivono in questa

Regione di una certa età.

Avessimo fatto una discussione di politica di sistema sulle risorse

disponibili da parte della Regione, avremmo potuto, ad esempio, scegliere

delle priorità. Io ne sottolineo una: la formazione professionale, che

rappresenta più di 3.000 addetti e che è una di quelle realtà spesso

21.04.2020 n. 11 88

dimenticate quando la retorica ci dice che i giovani sono il nostro futuro e

quindi parliamo di scuola; ma non parliamo di formazione professionale,

che spesso è la cerniera più forte ed evidente tra il mercato del lavoro e il

mercato della formazione e dell’istruzione. Noi sappiamo che i fondi

rotativi della formazione professionale, che sono sempre esistiti, perché il

sistema di pagamento è un sistema complicato e a ritardo, cioè tu devi

aver fatto l’attività, pagato le fatture e via via per “step” ti viene

riconosciuto quello che hai speso, il Fondo rotatorio a noi risulta essere

vuoto. Quindi non comprendiamo la logica per cui, ripeto, a foglia di

carciofo si siano aiutati alcuni settori e non altri.

L’emergenza sulla mutualità, ho visto l’emendamento che noi

voteremo delle aziende sanitarie. Mi auguro e auspico che in quest’Aula si

possa fare una discussione non solo e non tanto sulle “defaillance” che via

via il sistema regionale ha manifestato in termini di programmazione,

accompagnamento delle strutture, recepimento degli strumenti necessari

per evitare il rischio al personale e ai pazienti stessi, ma fare una

discussione su quali possano essere oggi le politiche urgenti. Non è solo

una questione di assunzione di mutui. C’è un tema di personale, c’è un

tema di riconoscimento, ad esempio, sul piano economico del lavoro che è

stato fatto da tutto questo personale. Cosa vedremo? A foglia di carciofo

un’iniziativa dopo l’altra, con l’immancabile comunicazione e conferenza

stampa a reti unificate alle ore 18.00, oppure potremo fare una

discussione di ampio respiro?

Qualcuno giustamente poneva (cito il collega Pastorino, ma non era

l’unico) la necessità di un quadro e di un assetto di discussione generale

complessiva con il mondo economico; io dico che il mondo sociale, con le

parti sociali, con il mondo economico in senso ampio e quindi dall’industria

ai servizi all’agricoltura, il turismo, il commercio, l’artigianato, per capire

quali sono i processi che determinano una ricaduta a volàno

dell’economia.

21.04.2020 n. 11 89

Se, come spesso si è detto, la Regione avesse aperto

immediatamente una filiera sull’edilizia scolastica - tenuto conto che

immagino che le scuole fino a settembre non si apriranno -un tempo si

diceva: facciamo girare il cemento che poi fa girare gli artigiani, fa girare

gli idraulici, fa girare una serie di forniture, quindi di produzione, quindi di

trasporti, quindi un investimento sulla ristrutturazione. Però dove la

discutiamo, signor Presidente Piana? Lo può chiedere lei – perché io mi

devo rivolgere al Presidente del Consiglio e non alla Giunta – alla Giunta?

Dove la discutiamo?

Il collega Lunardon ha ricordato come potremo riutilizzare i fondi

strutturali del Fondo strategico e dell’Unione europea e parliamo di decine

e decine di milioni di euro, in conto capitale e in conto spesa, in conto

economico. Ma dove lo discutiamo? Vedremo qualche misura, magari

perché avete la pressione di un gruppo economico con cui avete buone

relazioni e quindi fate finanziamenti a pioggia vecchia maniera, oppure

facciamo una discussione sulla conseguenza dell’emergenza con delle

misure di politica territoriale ed economica? Io richiedo maggiore

attenzione ed auspico (e mi auguro) che questa Aula non sia la ratifica di

questa o quella intuizione di questo o quel Dirigente o di quell’Assessore,

bensì una politica complessiva che consenta di traguardare degli obiettivi.

Altrimenti avremo avuto delle buone relazioni con alcuni segmenti della

nostra economia, di questo o quell’Assessore.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola al consigliere Melis, mi sento

di fare alcune precisazioni. La discussione credo sia già avvenuta in

Commissione; quella di oggi riguarda il disegno di legge n. 304, sul quale -

a parte le relazioni - vi è una discussione generale, le repliche dei relatori

e la presentazione di una serie di ordini del giorno e di emendamenti in

merito all’intero articolato.

21.04.2020 n. 11 90

È chiaro che il tutto si svolge in una modalità diversa dal consueto

perché siamo in videoconferenza ed immagino che anche le Commissioni

siano state fatte con questa modalità; quindi nulla di diverso dal solito, mi

sento di rispondere al consigliere Rossetti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Melis. Ne ha facoltà.

MELIS. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo essere breve

perché è stato detto moltissimo. Solo un paio di considerazioni sul

provvedimento, in particolare sul bollo. È chiaro che non vi sono

pregiudiziali nel vedere un posticipo della scadenza, ma è altrettanto

chiaro che, se questo potesse essere migliorato, come da varie proposte -

tra cui anche le nostre - è evidente che il beneficio sia più sentito da parte

di chi oggi si può trovare in difficoltà.

Condivido quanto è stato detto sul tema generale che le risorse non

sono infinite, quindi una Regione ha un bilancio e ha delle risorse, anzi

direi finite, però è anche vero che dobbiamo cercare di fare uno sforzo

massimo in tutti i settori in cui Regione è chiamata ad intervenire.

Noi proviamo a sottoporre all’attenzione dell’Aula un ordine del

giorno dove sul tema dell’agricoltura, del florovivaismo, aziende vitivinicole

ed il settore ittico indichiamo alcune strade che vogliono innanzitutto

ribadire la necessità di ampliare le risorse da mettere a disposizione, ma

anche gli strumenti, richiamando, ad esempio, i fondi strutturali, che non

sono infiniti, ma possono essere convertiti o utilizzati per rispondere

meglio alle esigenze.

Devo dire che in merito alla promozione dei prodotti locali, dei

prodotti della nostra terra, credo si debba - e si possa - fare un

21.04.2020 n. 11 91

investimento importante in termini di “marketing”, guardando però

soprattutto il nostro territorio. Io penso che in questa fase ogni Regione

cercherà sostanzialmente di promuovere i propri prodotti - sarà una

tendenza naturale e diffusa - quindi invito a valutare bene le campagne di

“marketing”, focalizzandole bene sul nostro stesso territorio ed anche

traguardando accordi con le Associazioni di categoria, piuttosto che il

settore della ristorazione, piuttosto che la grande distribuzione essendoci

stato un Tavolo ed essendo (presumo) tuttora attivo con la grande

distribuzione. Per cui interloquire verso di loro per avere un percorso nel

quale il prodotto ligure tipico sia in qualche modo evidenziato, e quindi,

anche con interventi, credo a costi contenuti, si potrebbero avere dei buoni

risvolti.

Io ho visto che ci sono stati alcuni interventi. È sempre positivo se ci

sono, però devono essere finalizzati meglio. Innanzitutto quello sulle

Associazioni sportive, che ha dato un taglio anche dal punto di vista

economico piuttosto elevato, dando priorità alle grandi Associazioni

sportive o comunque impiantistiche. E quindi, andando ad esaurire il

fondo, che ha visto circa una quarantina di domande, ha lasciato fuori tutto

un mondo di associazionismo sportivo di più piccole esigenze, ma

altrettanto importanti.

Anche questa è una valutazione che la Regione deve fare in termini

di ritarare i propri bandi di intervento, che fa attraverso sostanzialmente il

finanziamento dei fondi strutturali, in modo da coprire un po’ tutte le

esigenze che ci sono. E in questo caso, ad esempio sull’associazionismo

sportivo, abbiamo visto che è rimasto fuori ed è un po’ in difficoltà quello

più piccolo, più contenuto, però è altrettanto importante per il tessuto

sociale. Quindi la considerazione è questa.

Ci sono, poi, tutta una serie di ordini del giorno ed anche

emendamenti che saranno tutti da valutare, e quelli che vanno in un

21.04.2020 n. 11 92

miglioramento delle attuali proposte mi auguro che siano quantomeno

presi in considerazione dalla Giunta, in quanto il momento è

estremamente critico e ritengo che la collaborazione si effettui anche

attraverso un confronto nel quale si possano prendere in considerazione i

pareri di tutte le parti che vadano a migliorare la proposta che nasce per

sua natura dalla Giunta.

Credo, però, che possano essere valutati positivamente l’impegno e

la serietà con cui le minoranze stanno provando e stanno cercando con gli

strumenti a disposizione di dare delle risposte anche concrete. Non vorrei

che, come è accaduto - e mi è spiaciuto- lo scorso Consiglio, fossero

bocciate un po’ per partito preso, senza nemmeno aver valutato

quantomeno la fattibilità ed anche l’obiettivo prefissato.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

dichiaro chiusa la discussione generale.

Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il consigliere Tosi.

Ne ha facoltà.

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, come spesso accade

nelle normali sedute di Consiglio, in questa fase non ho repliche da fare in

quanto non è intervenuto nessun Consigliere di maggioranza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, la

consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 93

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, alcune

specifiche in replica a quanto è stato sostenuto dal collega Pastorino, che

si è molto agitato rispetto alla mia dichiarazione che Regione Liguria

amministra miliardi. Effettivamente, se il collega Pastorino leggesse il

bilancio di Regione Liguria, verificherebbe e scoprirebbe che il bilancio

ammonta ad oltre 5 miliardi di euro. In questo senso Regione Liguria ha a

disposizione miliardi di euro.

Il problema qui è che vengono, poi, gestiti male. E mi spiego. La

nostra proposta emendativa, per aiutare il settore agricolo ed ittico, va a

chiedere alla Giunta di andare a trovare gli ulteriori oneri necessari a

sostenere queste imprese, a sostenere questo settore così in difficoltà, dai

fondi di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva per le spese

impreviste del bilancio degli anni finanziari 2020-2022.

Noi stiamo dando un’indicazione puntuale alla Giunta su dove

andare a reperire queste risorse, perché evidentemente ci sono difficoltà

da parte della Giunta, in quanto mette a disposizione solo 1.000.000 euro

per andare a coprire a titolo di indennizzo i danni subìti dal comparto,

anziché pensare e preoccuparsi di fornire anche della liquidità, di fare un

investimento sul futuro dell’economia della Liguria. Se si va a dare liquidità

a queste aziende, a queste imprese, poi se ne raccoglieranno i frutti

successivamente, quindi è una visione lungimirante.

Ora, credo che per aiutare dei settori produttivi così importanti

come l’agricoltura, il florovivaistico e quello ittico, sia necessario

impegnare almeno 10.000.000 di euro, bisogna parlare nell’ordine di

decine di milioni di euro, non di 1.000.000 o poco più. Tanto più che, come

giustamente abbiamo fatto rilevare, vengono trovati con molta facilità

centinaia di migliaia di euro, che, sommati, diventano milioni di euro, per

operazioni pubblicitarie, magari anche non particolarmente ben mirate e

con costi eccessivi, andando a dare di fatto i soldi a Berlusconi su

21.04.2020 n. 11 94

Mediaset con gli spot pubblicitari, o ancora andando a griffare le

mascherine che vengono fornite ai cittadini. Non c’è bisogno di mettere la

“griffe” e di spendere 200.000 di euro per griffare le mascherine; quei

200.000 di euro vanno dati ai settori produttivi che sono in grave

sofferenza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il

consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, io dirò

pochissime cose nella replica, nel senso che condivido quasi tutto quello

che è stato detto dai miei Colleghi relatori di minoranza nel dibattito, però

rilevo un aspetto che è già stato detto anche dal consigliere Tosi e da chi

mi ha preceduto: quello che adesso stiamo affrontando è un momento in

cui a noi viene richiesta responsabilità, coinvolgimento e partecipazione,

ma mi sarei aspettato una interlocuzione.

Aspetteremo, poi, le repliche della Giunta regionale, però in questo

momento mi pare che da parte nostra (la maggior parte di noi) si siano

evitate accuratamente valutazioni di carattere politico anche perché le

elezioni si allontanano, quindi se qualcheduno era in campagna elettorale

ha avuto modo di rimodulare i propri temi.

Abbiamo alcuni mesi di lavoro. Questo è un primo provvedimento.

Ci sono tantissime risorse ancora da finalizzare e c’è un lavoro in cui tutte

le Forze politiche, a vari livelli, hanno la possibilità di dare un aiuto sia chi

è al governo della Regione sia chi è in questo momento all’opposizione.

Pertanto, invece che misurare le proprie competenze o le proprie

mancanze, dovremmo trovarci in uno spirito un po’ diverso in questa fase.

21.04.2020 n. 11 95

Quindi questo aspetto che continuo a sottolineare, e cioè della

necessità di coinvolgere tutta la società ligure, e quindi il tema di un

maggiore coinvolgimento di chi è deputato ai ruoli istituzionali nella

gestione di questa emergenza e del programma di investimento, penso sia

rafforzativo non per chi governa in questo momento rispetto agli altri, ma

perché le iniziative che portiamo avanti abbiano un po’ più di radici.

Per cui continuo a richiedere alla Giunta di valutare se stralciare

l’articolo 4 o di valutare l’emendamento che ho proposto in subordine, ma

di non rinunciare ad una concertazione coi soggetti istituzionalmente

chiamati a lavorare su questo tema, perché avremo bisogno in questa

fase non di soggetti ulteriori, come diceva il consigliere Rossetti, che

hanno avuto “alzate di ingegno”. Quindi se c’è un po’ di inventiva in alcuni

settori si va avanti, in altri meno, ma ripeto di un coinvolgimento con tutte

le categorie, i sindacati, il mondo dell’impresa, che hanno il polso della

situazione, per far sì che gli strumenti che mettiamo in campo, nel

momento in cui lo facciamo, siano operativi.

Altrimenti il rischio è che vi sia un’impostazione di metodo sbagliata:

per cui si fa presto, bisogna fare le cose rapidamente, poi dobbiamo fare

le correzioni, le interpretazioni, le FAQ rispetto a qualsiasi misura, perché,

nella logica per cui bisogna rispondere immediatamente alle richieste, la

parte normativa (come si fanno le cose con chi poi le gestisce) viene

demandata ad una serie di approfondimenti successivi. Lo abbiamo visto

su aspetti anche più delicati. Gli ultimi bandi che sono stati messi in

campo da Regione Liguria sui “voucher” e sulla scuola, poi, hanno avuto

necessità di integrazioni. Anche l’ordinanza che il Presidente della Giunta

regionale ha emanato il lunedì dell’Angelo ha avuto necessità di

integrazioni.

Per cui il fatto che si faccia la concertazione non è una perdita di

tempo, bensì un investimento perché gli strumenti concertati, poi, sono più

21.04.2020 n. 11 96

applicabili immediatamente rispetto a degli strumenti che vengono emessi

e che necessitano magari di un affinamento successivo. Pertanto la

riflessione che invito a fare è questa: questi passaggi velocizzano, non

rallentano, e quindi rinunciarci sarebbe anche un modo perché le misure

magari non sono efficaci come pensiamo; quindi su questo chiedo

veramente una riflessione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il

consigliere Vaccarezza. Ne ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, noto che sia

audio che video funzionano, per cui non volevo deludere i Colleghi che

non sentendo la mia voce ci sarebbero rimasti male, in modo particolare il

collega Tosi, quindi intervengo molto volentieri.

Mi spiace una cosa sola: che i Colleghi del Movimento 5 Stelle non

siano al Governo del Paese; se governassero l’Italia, quanto l’Italia

andrebbe meglio con le cose che abbiamo sentito oggi. Quando la collega

Salvatore dice che il ponte di Albiano è crollato perché è mancata la

manutenzione, vi siete resi conto che ANAS non è la soluzione? Meno

male, perché lì è mancata ANAS. Quando la Consigliera dice che è stata

una pessima gestione, parli con i Colleghi della minoranza, perché lì

siamo in Toscana, non vorrei che si incrinassero i rapporti. Magari pensate

che sia Liguria; non è Liguria. Non è Liguria, ma questo non cambia le

cose. Cambia che noi ne siamo preoccupati e, come lei, pensiamo che

centralizzare tutto in ANAS in questo momento sia sbagliato.

Pensate che a quella gente, che ha avuto il compito di vigilare su

quel Ponte, si voleva dare “sic et simpliciter” la gestione totale di

Autostrade con una semplice firma. La logica del profitto che governa in

21.04.2020 n. 11 97

Autostrade è la logica dell’incapacità che governa in ANAS. Lo possiamo

dire molto serenamente. Però sono contento che vi sia una riflessione

sulle autonomie dei territori, sono contento che sia arrivato il momento di

rivalutare la “follia Delrio”, che ha depauperato ed umiliato le nostre

Province, che, invece, sono le uniche che mantengono presidio sui

territori.

Passando alle Province, che, oltre alle strade, hanno le scuole,

volevo segnalare che la grande operazione che si dovrebbe fare in questi

giorni è quella sull’edilizia scolastica. Ci sono i soldi, ma il Governo

impedisce di poterli spendere. Dite al vostro Governo, alla Ministra

Azzolina “e soci”, di sbloccare la possibilità di fare interventi sull’edilizia

scolastica. E quando si parla dell’incapacità di Regione Liguria di

sostenere la scuola pubblica siamo seri. La Ministra Azzolina, il Governo

di questo Paese ha messo un milione e mezzo sulla scuola pubblica in

Regione Liguria. La Regione Liguria, cioè l’assessore Cavo, ha messo

sulla scuola pubblica un milione e mezzo, la Ministra Azzolina vale

l’assessore Cavo. No, mi scuso con l’assessore Cavo, che vale più della

Ministra Azzolina. Però gli interventi sulla scuola pubblica sono

esattamente gli stessi.

Certo, il Governo non ha nemmeno preso in considerazione la

scuola paritaria, Regione Liguria sì. Regione Liguria ha messo un milione

di euro a disposizione perché ci sia la possibilità di avere “tablet”, perché

si possa continuare la scuola a distanza, perché si possano continuare i

corsi di formazione. Poi, è giusto ed è logico criticare da ogni punto di

vista, e quindi se uno è in minoranza critica, però bisognerebbe anche

essere onesti e riconoscere ciò che la Regione ha fatto.

È bello perché, quando noi facciamo una cosa, la facciamo perché

ce l’avete suggerita voi; se la facciamo e voi non ce l’avete suggerita, è

sbagliata o, nella migliore delle ipotesi, è insufficiente. È vero, tutti

21.04.2020 n. 11 98

vorremmo non pagare il bollo per i prossimi dieci anni, però in un’Italia che

nel sistema regionale ha rinviato il bollo a giugno - aspettando di capire

cosa sta succedendo - c’è una Regione, la Liguria, che rinvia il bollo a

luglio per aspettare cosa sta succedendo, quindi si mette un passo avanti.

Vedete, è lo stesso passo avanti che noi abbiamo nei confronti

delle famiglie, perché ieri è stato annunciato un provvedimento che pone

un’altra volta Regione Liguria davanti alle altre, cioè il “team” che gli

assessori Cavo e Viale hanno messo in piedi per affiancare le famiglie

prendendo in carico ed in esame anche i problemi di quelle famiglie che

hanno dei bimbi che vanno dagli 0 ai 6 anni. È un mondo che è stato

dimenticato dal Governo, oggi non se ne parla. La voglia, la capacità,

l’intelligenza di creare un “team” in cui noi coinvolgeremo queste famiglie

ed insieme a loro costruiremo una proposta da portare al Governo, ci

mette un’altra volta un passo avanti. Quindi è giusto criticare e fare ogni

tipo di osservazione, ma sarebbe anche giusto riconoscere che in un

momento complesso c’è una Regione, la Regione Liguria, che sta facendo

questo lavoro.

Consentitemi di parlare delle mascherine. Veramente, se fossi al

Governo di questo Paese, avrei tolto dal mio vocabolario la parola

mascherina e l’avrei sostituita con il “è meglio che io stia zitto”. Voi volete

parlare di mascherine, fatelo. Le mascherine dovevano essere

confezionate. Regione Liguria ha dato mandato ad un’azienda di

confezionarle (fare le confezioni) e che fossero confezioni sanificate e che

garantissero la certezza che queste mascherine arrivassero nelle case dei

liguri utilizzabili ed assolutamente non contaminate.

Questo confezionamento non è costato 1.000.000 o 1.200.000

euro, ma è costato – IVA inclusa - 150.000 euro. Mentre le mascherine

venivano confezionate, senza aggiunta di nessun costo, è stato inserito il

logo di Regione Liguria e Protezione civile. Dov’è lo scandalo? Pensate

21.04.2020 n. 11 99

che le confondano con le mascherine arrivate dal Governo? Impossibile:

non sono arrivate le mascherine dal Governo. E quelle che sono arrivate,

e sono state distribuite, sono carta igienica e sono state buttate via. Quindi

non c’è confusione. C’è la capacità di una Regione di ottimizzare le spese

che fa, di farle nell’interesse del liguri e soprattutto di intervenire laddove il

Governo non arriva.

Ultimo passaggio. Il mio amico consigliere Garibaldi chiedeva che

bisogna coinvolgere le varie forze, non si possono ascoltare

semplicemente le cose e soprattutto voi, non coinvolgendo, dovete fare

continue modifiche. Ma davvero? Ma si consigliere Garibaldi è perso la

conferenza stampa del Presidente Conte? Abbiamo vissuto settimane in

cui avevamo un Presidente del Consiglio che andava in televisione,

annunciava un DPCM che non aveva ancora firmato, che poi scriveva, ma

soprattutto che mandava in bozza all’ultimo alle Regioni, non aspettava di

avere risposte e faceva come voleva. Non è vero, su una cosa ha avuto la

risposta: quando ha chiesto cosa volevano fare le Regioni per le elezioni.

Noi abbiamo risposto che ci fosse una finestra per poter votare, non

abbiamo chiesto di votare a luglio, bensì che ci fosse la possibilità di

valutare in un momento successivo quando votare.

In un’Italia che riparte, e non sappiamo ancora cosa potrà aprire e

cosa non potrà aprire, sappiamo una cosa: potrà passare il virus, potrà

cominciare la stagione balneare, potrà cominciare tutto, ma non si può

votare. Questo è bloccare la democrazia, non vuol dire dare la libertà ai

territori o alle persone, vuol dire: ripartiamo, valutiamo tutto insieme, ma

per “l’amor di Dio” non votiamo, perché votando rischiamo di andare a

casa. Ma quelli che andranno a casa quando voteremo - ahimè - sarete

voi.

21.04.2020 n. 11 100

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il

consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, mi fa piacere

questa replica del consigliere Vaccarezza, che di fatto in tutto il suo

intervento non ha parlato di agricoltura, non ha parlato di nulla in merito a

quello che si tratta nel disegno di legge n. 304. È un comizio davvero dal

sapore elettorale. Mi sembra che i toni fino ad ora erano stati ben diversi,

sottolineando quello che ogni Forza politica riteneva necessario dire, ma

soprattutto suggerire su quello che era e che è questo disegno di legge. A

mio parere, qui si sta discutendo di quelli che sono i provvedimenti della

Regione e, ripeto, lo abbiamo fatto con moderatezza e pacatezza.

Mi aspettavo, quindi, qualcosa di più costruttivo, perché comunque,

se proprio dobbiamo vedere i dati, questa prima posizione della Liguria in

tutti i campi, che ha sollecitato il consigliere Vaccarezza, fino ad oggi non

si sono visti. Oggi diamo per scontato ciò che ancora scontato non è, cioè

quello dell’emergenza sanitaria, in cui, vorrei ricordare, benché si enfatizzi

qualunque tipo di controllo effettuato in tutta la Liguria, alcuni - bisogna

ammetterlo - sono stati anche positivi.

Ma se l’emergenza sanitaria oggi in Liguria è ancora presente,

perché, rispetto alla scorsa settimana, i dati del contagio sono aumentati e

si faccia finta di non saperlo; se i dati sull’emergenza ligure ci dicono che il

numero dei decessi rispetto ai positivi pone la Regione Liguria ai vertici di

quella classifica, in seconda posizione la Lombardia; se la Regione Liguria

per tamponi fatti – i tamponi sono stati e vengono ancora oggi ritenuti

necessari e fondamentali per uscire dall’emergenza e programmare quella

che sarà la Fase 2 – è ai livelli più bassi della classifica per tamponi fatti

per popolazione, questo ci deve dire qualcosa.

21.04.2020 n. 11 101

Ci deve dire qualcosa che fino ad oggi abbiamo non dico omesso di

dire, ma detto pacatamente, perché volevamo suggerire e creare le

condizioni per un rapporto proficuo e di collaborazione che ad oggi non

c’è. Anche durante il Consiglio regionale in videoconferenza è difficile

ottenere dall’Assessore alla Sanità le risposte alle interrogazioni

presentate, si attende addirittura un mese; interrogazioni in cui – parlo per

quello che riguarda il nostro Gruppo – non ci sono mai polemiche,

soprattutto proposte come abbiamo avuto modo di dire alla stampa in tutti

i settori, non solo sanità, ma anche – ricordato da alcuni Consiglieri i –

sull’aspetto dello sport, in cui …

Interruzione.

MICHELUCCI (riprende) … forse politicamente una infrastruttura

non prioritaria, perché era stata anche tolta da quello che era l’elenco

principale. È quindi una scelta politica che oggi – ripeto - pone la Liguria

con un debito verso la popolazione, altro che rivolgersi a Delrio, in questo

caso, alla riforma delle Province, che con questa infrastruttura non ha

nulla a che vedere.

Mi dispiace per questo intervento, ma voglio ritornare sulla falsariga

degli interventi di chi mi ha preceduto, cioè del fatto che si ha necessità di

fare in modo che anche i disagi che segnaliamo e le criticità che ci sono

sul territorio vengano ascoltate. Non per far sì che vengano prese in

considerazione o, come ha detto il consigliere Vaccarezza, che abbiamo

ottenuto e le nostre proposte sono state ascoltate.

Non trovo nulla di ingeneroso se le proposte dell’opposizione

vengono ascoltate da Regione Liguria e l’opposizione dice che finalmente

la Regione su alcuni temi ci ascolta. A mio parere, questo è il modo di

21.04.2020 n. 11 102

operare e di governare soprattutto sull’emergenza, non solo con le Forze

istituzionali, ma, come ricordavano alcuni Consiglieri, anche con le parti

sociali, con le parti sindacali, in generale per riuscire a risolvere

l’emergenza sanitaria e programmare con serenità quella Fase 2. Anche

sentire parlare come è stato fatto in questo intervento mi crea un po’ di

sconcerto perché sembra voler giustificare il poter parlare di elezioni, di

ripartire al più presto. Si ragiona già da una settimana solo di Fase 2. Vi

invito - ed invito la Giunta - a non perdere di vista e a non sottovalutare

ancora la fase di emergenza sanitaria che stiamo attraversando. Siamo

ancora in un momento difficile.

È giusto ragionare della Fase 2, è giusto mettere in piedi le

proposte che riducano la burocrazia e velocizzare gli interventi per

garantire la Fase 2, ma non perdiamo di vista, evitando polemiche, quella

che è ancora un’emergenza specifica. Vorrei ricordare che tante Regioni

si sono attivate su quello e non hanno inviato due mascherine a nucleo

familiare e vorrei sottolineare che ancora a gran parte della popolazione

ligure queste mascherine non sono arrivate, ma hanno creato una filiera di

autoproduzione. La Regione Toscana invia le mascherine al mese gratuite

e tante attività produttive si sono riconvertite. Questo è un modo di agire

su cui, poi, non si avranno neppure le critiche dell’opposizione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della

Giunta, l’assessore Mai. Ne ha facoltà.

MAI – Assessore all’Agricoltura, Allevamento, Caccia e Pesca.

Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo intervenire solamente

per due precisazioni. Cercherò di non polemizzare oltremodo e di provare

a rispondere ad alcune sollecitazioni. Intanto, voglio ringraziare alcuni

21.04.2020 n. 11 103

Consiglieri che hanno apprezzato questo sforzo fatto (ovviamente mi

riferisco al milione di euro per le aziende agricole ed ittiche) facendo

ragionamenti ed interventi responsabili, mentre con rammarico ne ho

sentito altri molto strumentali. In questo momento mi attendevo un

comportamento diverso, ma, ovviamente, ognuno di noi si comporta come

meglio crede.

Vedo anche molto singolare sollevare critiche, perché questo

milione di euro per ora sono gli unici fondi a disposizione al 100 per cento

a fondo perduto a favore delle aziende agricole, e dal Governo mi pare

che non sia ancora arrivato nulla, pertanto, prima di criticare, proverei a

stimolare magari i vostri rappresentanti che sono al Governo.

Devo dire, come alcuni di voi hanno detto, che sicuramente sono le

prime risorse, le prime azioni, quindi ringrazio di aver capito proprio

questo, e, ovviamente, lavoreremo per individuarne delle altre. Sono

disponibile a dichiarare - quindi portare in Giunta una nuova delibera - lo

stato di calamità anche per altri settori; ovviamente raccoglieremo i dati e

lo farò senz’altro. Quindi chiederò a chi sollecita questo intervento, poi, di

utilizzare lo stesso impegno per chiedere al rappresentante al Governo di

riconoscere questo stato di calamità, per cui posizionare le risorse

sufficienti sul Fondo di solidarietà nazionale.

Però voglio anche dire alla consigliera Salvatore – permettetemi

solamente questo, anche se mi rivolgo al Presidente del Consiglio,

ovviamente – che il Ministro dell’Agricoltura, il Ministro Bellanova, ha detto

che, quando ha parlato di florovivaismo nel Consiglio dei Ministri, i Ministri

si sono messi a ridere. Quindi vorrei dire alla Consigliera e a chi ritiene di

farlo di prendere maggiormente in considerazione e con maggior rispetto

la criticità che stiamo vivendo non solo a livello regionale, ma nazionale.

21.04.2020 n. 11 104

Allora, per arrivare a due risposte concrete su quello che stiamo

provando a fare, noi stiamo lavorando anche alla rimodulazione dei fondi

(già citati da alcuni di voi) PSR e PEAMP, in totale dovremmo avere a

disposizione 10.000.000 euro. Il problema è solo uno: che attualmente le

condizioni non ci permettono di essere efficaci nei confronti delle imprese,

quindi abbiamo bisogno di una certa elasticità da parte di Bruxelles, che

abbiamo già chiesto. Lo abbiamo chiesto come Regione Liguria, ma lo

abbiamo chiesto anche per tramite del Ministro. Speriamo che Bruxelles ci

consenta di attivare delle misure più idonee e delle spese che attualmente

non sono ammissibili, e anche di modificare la percentuale di aiuto a

favore delle imprese.

Per quanto riguarda il milione di euro, che è previsto all’articolo 2,

individueremo le modalità di utilizzo insieme ai rappresentanti delle

categorie agricole ed ittiche, ovviamente, e sono assolutamente

disponibile, poi, dopo questo confronto, a venire in Commissione e

relazionare. Però vi voglio dire che in questo provvedimento mi sono

tenuto molto largo - ho tenuto le maglie molto ampie - ed, infatti, come

avete sicuramente visto – probabilmente non tutti, perché c’è sempre

qualcuno che parla un po’ a vanvera – questi contributi sono mirati al

superamento del periodo di crisi, al riavvio e al rilancio delle attività

medesime, quindi possono essere utilizzati per fare più azioni. Quindi, se

decideremo di utilizzarli per il florovivaismo piuttosto che per la pesca,

piuttosto che per la zootecnia al 100 per cento o per la fase di rilancio, lo

definiremo sicuramente nelle prossime settimane sicuramente.

Per quanto riguarda lo smaltimento delle piante invendute, questo

era un grosso problema a favore delle imprese, ma ha fatto parte di un

provvedimento che abbiamo assunto in Giunta alcuni giorni fa e lo

smaltimento, o meglio, il poter mandare ad un riutilizzo diverso queste

piante invendute, costituirà oneri pari a zero per le aziende agricole.

Abbiamo ridotto, pertanto, totalmente le spese che sarebbero state a

21.04.2020 n. 11 105

carico delle nostre imprese, che, oltre il danno, avrebbero avuto anche la

beffa, quindi una semplificazione molto importante.

Quello che stiamo chiedendo al Governo è un fondo speciale per il

florovivaismo. L’avete citato tutti quanti, quindi sono molto contento che

abbiate coscienza di quello che è il fenomeno sul nostro territorio. Pensate

che il PIL agricolo regionale è costituito per l’80 per cento dal

florovivaismo, quindi è una potenza di fuoco importante, conosciuta in

tutto il mondo. Purtroppo è il settore che sta patendo maggiormente e

devo dire che tutte le Regioni sono concordi nell’attivare questo fondo

straordinario a livello nazionale. Per questo abbiamo prodotto ed

approvato come Assessori all’Agricoltura di tutte le Regioni (ovviamente

approvato anche da tutti i Presidenti di Regione) un documento che

abbiamo, poi, inviato al Ministro, che a sua volta l’ha inviato al Governo.

Quindi è uno strumento che per noi diventa essenziale.

Come diceva qualcuno di voi, il contatto costante e continuo con il

Ministero e con le altre Regioni c’è; nell’ultimo mese ci siamo visti circa sei

volte, di cui tre volte abbiamo incontrato anche il Ministro, quindi credo che

sia un grande segnale. Ovviamente abbiamo chiesto l’attivazione di molte

misure a sostegno all’agricoltura: dal Fondo straordinario per il

florovivaismo, al Fondo di sostegno per l’agriturismo ed il turismo, al

Fondo per la pesca.

Inoltre, abbiamo chiesto anche il riconoscimento dello stato di

calamità con adeguati fondi, ma anche l’attivazione del fondo di solidarietà

europeo, perché anche questa Europa ci può aiutare, non si deve tirar

fuori dalla partita, quindi con un Governo forte potremmo riuscire ad

ottenere qualcosa dall’Unione Europea. Ovviamente auspichiamo che

questo Governo abbia la giusta determinazione per potersi confrontare

con l’Unione Europea e portare, a beneficio dei nostri territori, delle risorse

per noi fondamentali.

21.04.2020 n. 11 106

In ultimo voglio dire questo. Ha detto benissimo il consigliere

Rossetti prima: dobbiamo cercare di sintetizzare, perché siamo in un

momento di estrema emergenza, quindi i provvedimenti devono arrivare

puntuali e veloci sui territori. Io ho sentito molti interventi, molti hanno

detto le stesse cose e lo capisco, capisco che ci sia la voglia di

rappresentare la propria posizione, però non vorrei che perdessimo tempo

prezioso per emettere questi provvedimenti.

Dopo sapete, c’è anche l’“omnibus” da portare in approvazione, che

contiene molte modifiche normative a favore delle nostre imprese. Non

voglio assolutamente tacciare nessuno, non è mio nel mio potere – ma,

anche se lo fosse, non lo farei mai – però chiedo solamente di

sintetizzare, perché abbiamo bisogno che ci sia una discussione molto più

snella e veloce. Voglio ringraziare anticipatamente tutti quanti per il voto

favorevole a questo provvedimento, in particolare all’articolo 2, al quale

tengo particolarmente.

L’unica cosa in chiusura che voglio aggiungere è questa: come

Regione Liguria noi non abbiamo nulla in meno rispetto alle altre Regioni;

forse qualche Regione ha qualche soldo in più rispetto a noi, però è ora

che si finisca di dire che la Regione è fanalino di coda. La Regione Liguria

non è fanalino di coda a nessuno e la consigliera Salvatore la finisca di

denigrare questa nostra bellissima ed amata terra.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della

Giunta, l’assessore Scajola. Ne ha facoltà.

SCAJOLA – Assessore alle Politiche abitative ed Edilizia.

21.04.2020 n. 11 107

Signor Presidente, signori Consiglieri, molto rapidamente, perché è

stato sfiorato il tema dell’edilizia scolastica e vorrei dare ai Consiglieri

velocemente alcune precisazioni.

Per quanto riguarda il tema dell’edilizia scolastica, noi vorremmo

intervenire e la richiesta delle Regioni, in particolare della Liguria, proprio

in questa fase nella quale le scuole sono chiuse (fase in cui ci sono i fondi

e li hanno i Comuni) e possono intervenire in realtà, non solo pubbliche,

ma anche private, nelle proprie realtà scolastiche, è quella di poter

autorizzare quegli interventi straordinari di messa in sicurezza e di cantieri

che mai come adesso si potrebbero fare nelle scuole un po’ perché sono

chiuse, un po’ perché ci sono le condizioni di poter lavorare in sicurezza,

nel rispetto, ovviamente, di tutte le prescrizioni sulla prevenzione del virus,

ma si può lavorare.

Come espresso nell’ordinanza del Presidente Toti, noi abbiamo

aperto ad alcune attività edilizie (attività di edilizia libera - CILA), ma non

possiamo andare oltre a quello che abbiamo già autorizzato per nostra

competenza. Ieri eravamo collegati in videoconferenza con una

quarantina, una cinquantina tra Ministri e funzionari: all’ordine del giorno vi

era il tema dell’edilizia e dopo quattro ore eravamo ancora a parlare di

controllo del cittadino attraverso le “app”, attraverso tutte quelle cose che

si stanno inventando a Roma e il tema dell’edilizia praticamente è andato

“in cavalleria”.

Noi ci incontreremo presto (già convocati per giovedì prossimo) con

tutte le Associazioni di categoria e con gli ordini professionali in un Tavolo

tecnico perché, nella sicurezza e nel rispetto dell’emergenza sanitaria,

vogliamo poter lavorare ed è il momento opportuno per fare gli interventi di

messa in sicurezza riguardo all’edilizia scolastica. Ci sono Comuni che

hanno milioni di euro, sono pronti ad intervenire, ma non possono farlo

non per volere della Regione Liguria, ma perché il Governo non prevede

21.04.2020 n. 11 108

certi interventi straordinari, e questo sia chiaro. Noi, come altre Regioni,

vogliamo che, invece, si intervenga immediatamente sull’edilizia

scolastica. Ad oggi in una scuola si può fare una minima manutenzione, si

può dare del bianco, si possono fare piccoli, piccolissimi interventi, ma non

si può aprire un vero e proprio cantiere. Noi vorremmo che questo, invece,

si potesse fare.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della

Giunta, l’assessore Giampedrone. Ne ha facoltà.

GIAMPEDRONE – Assessore ai Lavori pubblici, Infrastrutture e

Viabilità.

Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per precisare alcune

cose, che comunque sono state replicate molto bene dal consigliere

Vaccarezza.

Se non ho capito male, nella relazione della consigliera Salvatore

sembrava quasi che il ponte crollato ad Albiano Magra, in Provincia di

Massa Carrara, in Regione Toscana, fosse di competenza della Regione

Liguria, quindi per un attimo sono trasecolato rispetto alle valutazioni che

la Consigliera stava facendo. Ho sentito dire: “Dovevate verificare”

“Dovevate valutare”, “Non è stato fatto niente e il ponte è crollato”. E

quindi volevo ribadirlo - ma l’ha già detto bene il consigliere Vaccarezza -

che il ponte è in Toscana.

Ma le dico di più, Presidente, credo non sia nemmeno di

competenza della Regione Toscana quel ponte, e nemmeno della

Provincia di Massa Carrara. È un ponte dello Stato ed è un secondo ponte

dello Stato che viene giù ad un anno e mezzo, purtroppo, dal crollo del

21.04.2020 n. 11 109

Ponte Morandi. Quindi, se vogliamo, è ancora più grave, perché arriva

dopo che qualcuno aveva annunciato un’autorità nazionale che doveva

controllare tutte le infrastrutture dello Stato, che non è mai partita. Arriva

un anno e mezzo dopo che qualcuno ha detto che ANAS avrebbe dovuto

gestire tutte le infrastrutture dei concessionari al posto dei concessionari,

che non erano stati in grado di gestire il Ponte Morandi.

E lo dico perché su questi temi ci vuole molta serietà, perché, se

non contiamo morti nel crollo del ponte di Albiano Magra, è forse per tanti

morti che purtroppo contiamo a causa del Coronavirus, quindi in qualche

modo il Coronavirus sul ponte di Albiano ha risparmiato qualche morto.

Non ho sentito dire mezza parola in questo dibattito, e mi avrebbe

fatto molto piacere – lo dico evidentemente sempre con la prospettiva del

dopo – sul fatto che, attraverso il Presidente Toti, non come qualcuno dice

in Toscana, e cioè di avere un Commissario che ricostruisca quel ponte -

che, ribadisco, è in Toscana - ed è giusto che venga ricostruito alla svelta

ed in tempi brevi dalla Toscana e dal Ministero delle Infrastrutture e con

chi riterranno più opportuno.

Un Commissario, abbiamo chiesto come Regione Liguria, in

accordo con tutte le realtà territoriali della Liguria, quindi i Sindaci dei

Comuni limitrofi ed il Presidente della Provincia, di avere un Commissario

ligure per le opere alternative emergenziali, fra cui c’è anche

eventualmente, se il Governo vorrà considerarla, quella della bretella del

ponte Bolano, Santo Stefano Magra. Attenzione: primo lotto della bretella,

perché mancano 10.000.000 euro per realizzare il secondo lotto ed

evidentemente servono anche le risorse per progettare il progetto prima

definitivo – e su questo siamo stati bravi a reperirle e ci sono – e poi

esecutivo ma le risorse mancano.

21.04.2020 n. 11 110

Quando sento dire dal consigliere Michelucci che il ponte era già

finanziato nel vecchio Piano dei fondi FAS (così ancora si chiamavano)

del Governo che noi abbiamo trovato appena arrivati nel settembre 2015,

non posso che replicare dicendo che questa è un’enorme bugia. Basti

pensare che il ponte oggi costa oltre 15.000.000 euro ed il finanziamento

della Regione, che doveva essere all’epoca immediatamente cantierabile,

era di 7.500.000 euro. Oggi il ponte ha tutte le autorizzazioni per essere

appaltato e per poter partire grazie al lavoro di tanti che in questi anni

hanno lavorato su quella arteria, ripeto, per realizzare il primo lotto, non

per realizzare tutta l’infrastruttura, in quanto mancano altri 10.000.000 di

euro.

Se oggi mettiamo 3.000.000 di euro con un emendamento è

perché, quando il CIPE ha autorizzato queste risorse, ha individuato come

soggetto attuatore - con una procedura un po’ sbagliata e che sa tanto di

“politicamente non corretto” non la Regione - come si fa tra Stato e

Regioni quando si trattano dei fondi stanziati dal CIPE, ma la Provincia de

La Spezia, forse perché all’epoca la stessa era gestita da un altro colore

politico rispetto a quello della Regione. Oggi, invece, anche la Provincia di

La Spezia è gestita dal colore stesso della Regione, quindi stiamo

gestendo la cosa nel migliore dei modi.

Ma l’individuazione della Provincia – e lo dimostrano questi

3.000.000 di euro che stiamo anticipando – all’epoca sbagliata, risultava

errata, perché sappiamo le Province oggi in quali difficoltà enormi sono

costrette a lavorare rispetto ad una norma che si chiama “legge Delrio” e

che ha fatto finta di abolire questi Enti, lasciandogli, invece, in capo delle

competenze dirette senza risorse.

Quindi noi oggi anticipiamo 3.000.000 di euro, che sono una partita

di giro, perché la Provincia non avrebbe le risorse per anticipare la gara

del progetto integrato per la redazione del progetto esecutivo e poi per la

21.04.2020 n. 11 111

realizzazione del ponte di Ceparana. Lo dico a tutti: il ponte di Ceparana

ha una tempistica programmata di realizzazione di cinque anni. Non credo

sia compatibile con una gestione emergenziale che il crollo del ponte di

Albiano oggi ha evidentemente portato all’attenzione. Se quell’opera deve

essere così fondamentale (come qualcuno la ritiene e come anche noi la

riteniamo importante) in un piano prima ordinario, ed oggi straordinario,

venga dichiarato il Commissario ligure per le opere emergenziali e state

tranquilli che, come abbiamo già dimostrato, in Liguria, quando si parla di

Commissari per la ricostruzione, le opere vengono costruite; magari

anziché in cinque anni, quell’opera si riesce a realizzare in molto meno.

Questa è una scelta del Governo. Il Presidente Toti ha fatto la richiesta.

Da quello che vedo, non mi sembra ci sia questo grande orientamento a

dover concedere un Commissario in Liguria.

L’ultima considerazione che faccio, rispetto a quell’area che

conosco molto bene, è che non sento mai parlare della strada provinciale

della Ripa, su cui ci sono 8.000.000 di euro investiti da parte di Regione

Liguria e non se ne parla mai, perché qualcuno aveva lasciato chiuso la

Ripa prima ancora del nostro arrivo ed evidentemente non ci aveva messo

un becco di un quattrino per riaprirla.

Quella strada non solo è stata riaperta, ma vi sono 8.000.000 di

euro investiti, abbiamo già finito il primo lotto ed è una strada che tutti i

Sindaci considerano prioritaria. Questa mattina, mentre vi parlo, ci sono i

tecnici di Provincia, di Regione e di IRE (che ha gestito l’appalto sul posto)

e stiamo per dare avvio anche al secondo e al terzo lotto che sono

fondamentali. Non si parla della Ripa, ma è fondamentale tanto quanto,

anzi, di più, rispetto alla bretella di Ceparana, perché era un’arteria che

c’era già e che era chiusa. Non se ne parla perché ci sono 8.000.000 di

euro di Regione Liguria ed è un’opera che sta andando bene gestita dalla

Regione Liguria; evidentemente qualcuno l’aveva lasciata chiusa prima di

noi pensando a qualcos’altro. Grazie, tanto dovevo.

21.04.2020 n. 11 112

Sulle mascherine, credo che risponderà il Presidente, ma ha già

detto bene il consigliere Vaccarezza. Credo che da un Governo che ha

mandato di tutto e di più, tranne che mascherine vere, soprattutto per gli

ospedali, visto che voi rappresentate quel Governo, ogni risposta sarebbe

non coerente con quello che il vostro Governo, invece, non ha fatto per i

cittadini di questa Nazione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della

Giunta, il Presidente Toti. Ne ha facoltà.

TOTI – Presidente della Giunta.

Signor Presidente, signori Consiglieri, non ho molto da aggiungere

alle repliche che hanno fatto gli Assessori, se non alcune considerazioni

squisitamente metodologiche su questo dibattito. Sarebbe bello

effettivamente in qualche modo poter condividere le responsabilità di

governo in una fase così difficile per la nostra Regione e per il nostro

Paese, cosa che faticosamente cerchiamo di fare quotidianamente con il

Governo nazionale, pur mantenendo, ovviamente, diversità di posizione

politica e anche di responsabilità.

Ma all’interno di questo dibattito ho sentito una serie di

affermazioni...

Interruzione Presidente. Presidente, la interrompo un attimo: deve attivare

il video, non la vediamo.

21.04.2020 n. 11 113

TOTI (riprende) ... funziona, mi vedete?

Interruzione Presidente: perfettamente. La vediamo.

TOTI (riprende) ... non voleva essere una voce nel nulla. Dicevo

che ho ascoltato – grazie, signor Presidente, per l’aiuto tecnico – un

dibattito che mi sarebbe piaciuto avesse ben altra forma, al netto delle

singole proposte che ho ascoltato dall’opposizione, che, per la verità, poco

aggiungono se non cose sostanzialmente irrealizzabili per noi, come

d’altra parte irrealizzabili sono per il loro Governo.

Ma è questo il tema sostanzialmente essenziale del tipo di dibattito

che stiamo svolgendo, perché, se da una parte ho ascoltato un grido di

dolore delle opposizioni circa un coinvolgimento ed una cogestione in

qualche modo nelle reciproche responsabilità di un momento di crisi tanto

difficile per i nostri cittadini, dall’altra, nelle pieghe di quel ragionamento,

ho sentito delle affermazioni talmente strumentali, artificiose e false – non

dico “bugie” per rispetto all’Assemblea legislativa della Liguria – che

inficiano il dibattito.

Vedete, non si può da un lato chiedere responsabilità e dall’altro

evitarla in ogni momento possibile, soprattutto per Forze che hanno

incarichi di governo importante in questo Paese e con cui un dialogo

sarebbe forse utile e proficuo, se non fosse viziato da una pregiudiziale di

queste stesse forze politiche che evidentemente non intendono – e io

questo un po’ lo capisco, conoscendo quello che sta facendo il Governo –

di assumersi responsabilità nei confronti della nostra collettività, non

potendone rispondere o non essendo ascoltate, o molto probabilmente in

qualche imbarazzo per quanto fatto fino ad oggi fuori da questa Aula, ma

in altre aule ben più importanti del Governo nazionale.

21.04.2020 n. 11 114

E’ inutile che io entri nel merito quando sento affermazioni del tipo

che si sono spesi 100.000 euro per imbustare le mascherine, perché

vorrei sapere francamente in quale altro modo avremmo potuto

consegnare delle mascherine senza imbustarle. Lasciandole sciolte?

Appendendole alle maniglie delle porte in modo che venissero

contaminate da chi passava o forse un...

Interruzione Presidente: chiedo scusa, Presidente. Consigliere Rossetti,

se può togliere quel cartello, la ringrazio.

TOTI (riprende) ... io non lo vedo, per cui non mi turba più di tanto,

Presidente Piana; in ogni caso, mi sembra sia coerente al clima.

Se qualcuno se mi avesse spiegato, anche con una semplice

telefonata, come consegnare un milione e mezzo di mascherine ai cittadini

della Liguria ed un altro milione alle imprese produttive ed ai lavoratori

della Liguria (cosa di cui si è fatta carico Regione Liguria, non avendone

per i medici mandate dal Governo nazionale), e mi avesse detto che in

effetti era una stupidaggine farle imbustare in modo sterile, perché si

potevano appendere alle maniglie, tirare con le fionde, consegnare agli

angoli di strada, infilare nelle tasche dei cittadini, francamente forse l’avrei

anche ascoltato.

Devo dire che, nella mia modesta intelligenza, non ho trovato altro

modo, per rendere sterile una mascherina da consegnare in una cassetta

delle poste, che metterla dentro una busta trasparente, però magari

c’erano altri modi per farlo, che non ho sentito dalle opposizioni in tutta

franchezza, perché non saprei come altro distribuire delle mascherine.

21.04.2020 n. 11 115

Così come ha ragione il consigliere Vaccarezza: non c’era rischio di

sbagliarsi con mascherine provenienti da altri Enti di governo di questo

Paese dal momento che non le abbiamo viste, ma credo sia ragionevole,

giusto, utile e doveroso il fatto che vi fosse lo stemma di Regione Liguria

per far comprendere ad un qualsiasi cittadino, che legittimamente può non

ascoltare le dichiarazioni del Presidente Toti, che quella cosa trovata nella

cassetta delle poste non era messa da un vicino burlone o da qualcun

altro che avrebbe potuto dargli una mascherina non all’uopo garantita, ma

dalla Protezione civile di Regione Liguria, che dovrebbe essere un Corpo

di volontari e di dirigenti a cui tutti, anche le opposizioni, sono affezionati e

la cui valorizzazione del marchio dovrebbe vedere tutti quanti uniti, anzi

orgogliosi.

La Protezione civile della Regione Liguria è oggi la Regione Liguria

di Toti, ma domani sarà la Regione Liguria di Rossi, di Bianchi, di Verdi. Il

Corpo della Protezione civile della Regione Liguria è quel Corpo intorno a

cui tutti si stringono nei momenti di difficoltà e che ha fatto un grande

sforzo per consegnare quelle mascherine in molte parti della Regione.

Il fatto che le mascherine siano state consegnate in busta sterile

con un marchio di riconoscibilità rispetto ad un Corpo istituzionale della

Regione diventi un fattore di polemica da parte di Forze politiche, i cui

rappresentanti romani non sono riusciti a garantire le mascherine ai

medici, trovo che sia un ragionamento talmente meschino e strumentale

da inficiare ogni possibilità di dialogo anche sulle altre cose, detto che non

ho sentito delle grandi buone idee in questo dibattito.

Il fatto che si chiami “spot elettorale” uno “spot” che sta andando

non sulle reti Mediaset, ma su tutte le reti private nazionali, anche su

La7...

21.04.2020 n. 11 116

Interruzione Presidente: consigliere Rossetti, cortesemente.

TOTI (riprende) ... a sostegno delle produzioni liguri, guardate un

po’ che idea geniale abbiamo avuto in televisione in un momento in cui i

cittadini non possono e non devono uscire di casa. Certo, avremmo certo

potuto usare un altro metodo di pubblicità, ma temo che pochi cittadini

avrebbero potuto vederlo e magari dare quel piccolo contributo ai

produttori della nostra Regione acquistando dei prodotti della Liguria.

Il fatto che si pensi, anziché all’aiuto che si dà alle imprese locali del

territorio, al fatto che sia uno “spot” elettorale la dice lunga sull’incapacità

di questa minoranza politica di esercitare quel ruolo che essa stessa

pretenderebbe, poi, nelle parole, ovvero di condivisione della fatica di

governo, cosa di cui evidentemente non è in grado di capire neppure il

significato.

Così come – e l’ha detto bene l’assessore Scajola poco fa – il fatto

che si discuta di lavori nei cantieri dell’edilizia scolastica quando è stata

bloccata dal Governo, io non posso immaginare che sia una mancanza di

conoscenza, perché vorrebbe dire una sciatteria di base nei confronti degli

atti, delle ordinanze, dei DPCM del vostro stesso Governo, dello stesso

Governo delle opposizioni, che non voglio immaginare che avvenga. Lo

temo, ma non voglio metterlo neanche in considerazione.

Allora il fatto che i cantieri in questa Regione, quelli che non siamo

riusciti ad aprire noi, sono chiusi o per decreto ministeriale di Patuanelli o

per decreto ministeriale di altro Ministero o perché non inseriti nel decreto

del Presidente del Consiglio come Ateco (vedi l’edilizia scolastica), nella

presunzione assoluta, che non vorrei nessuno mi smentisse perché

peggiorerebbe la mia valutazione, sul fatto che tutti lo sappiano, trovo che

sia francamente un’introduzione di un dibattito strumentale che non mi

21.04.2020 n. 11 117

consente di prendere seriamente nessuna delle argomentazioni proposte

dall’opposizione.

Così come sul ponte, anche si è già dilungato l’assessore

Giampedrone, vorrei manifestare solamente il mio rammarico per non aver

sentito qualche esponente, che molto ha concionato di ponti in questi

ultimi anni, dire che quel ponte era di ANAS, quella stessa società salvifica

che avrebbe dovuto, con la sola imposizione delle mani, rifare a nuovo

nuove le infrastrutture di questo Paese, a cui avremmo dovuto affidare le

nostre vite, le nostre gallerie, i nostri ponti.

Non ce l’ho con ANAS, che è una struttura dello Stato che fa il suo

lavoro per come può, evidentemente; ce l’ho con coloro che

semplificando, banalizzando e strumentalizzando trovano sempre una

soluzione semplice che semplice non è. Dovrebbero chiederlo gli

esponenti delle opposizioni liguri anche a talun Ministro del loro Governo,

che magari tutti i giorni affronta difficoltà per cercare di arrivare in fondo ad

alcuni percorsi che facili non sono, quindi sarebbe forse utile riportare

questo dibattito sul filo giusto.

Così come non posso ascoltare i dibattiti sui tamponi da parte di

esponenti di un Governo che fa fatica a mandare i reagenti per i tamponi,

per cui per rispetto non a me, ma al Ministro della Salute Speranza e al

Governo che dovreste rappresentare in questa Aula, almeno i Partiti

politici che lo appoggiano e di cui fate parte, dovreste almeno conoscere il

fatto che i tamponi, che in Regione Liguria sono arrivati a 1.500 ed

aumenteranno ancora, si scontrano con la fatica che il Governo, la

Protezione civile nazionale e il Ministero della Salute riscontrano nel

distribuire a tutte le Regioni i reagenti necessari ad aumentarne

grandemente la quantità, cosa che (sono d’accordo con voi) si dovrebbe e

si potrà fare, mi auguro, in futuro, soprattutto se questo Governo

21.04.2020 n. 11 118

comincerà ad utilizzare il suo potere d’acquisto rispetto a quelle sostanze

in modo più appropriato e più efficace.

Riguardo ai test sierologici (altra cosa su cui ho sentito qualche

accenno) mi auguro che i Gruppi consiliari abbiano un abbonamento alle

agenzie di stampa, altrimenti anche sui siti “internet” gratuiti compaiono

molte notizie, tipo una notizia che riguarda il Commissario straordinario

Domenico Arcuri, persona che, peraltro, si sta spendendo per questa

emergenza, talvolta con risultati soddisfacenti, talaltra evidentemente no.

Su questo evidentemente no, dal momento che ha detto che i test

sierologici saranno vidimati dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministro

della Salute e dalla sua stessa struttura commissariale non prima del

giorno 29 aprile. Questa è una dichiarazione di un Governo in cui molti

esponenti delle opposizioni che hanno parlato dovrebbero riconoscersi.

Quindi, nel momento in cui si chiede una politica di test sierologici

alla popolazione, che Regione Liguria sta facendo a sue spese e a sua

responsabilità, e mi auguro che poi qualcuno in questa Aula domani non

abbia da alzarsi chiedendo conto del perché abbiamo fatto test sierologici

a numerose categorie di persone prima che il Ministero della Salute,

l’Istituto Superiore di Sanità ed il Governo vidimassero e pagassero,

ovviamente, perché per il momento nessuno ha dato un euro in questo

senso, francamente sarebbe piuttosto surreale (si potrebbe dire anche

grottesco) trovarsi in questo Consiglio regionale a spiegare per quale

ragione i test sierologici non si fanno ancora in larga scala sulla

popolazione italiana, semplicemente perché il Governo non ha ancora

stabilito quale Protocollo, quale tipologia di test e come verrà

evidentemente diffuso sul territorio nazionale.

Siccome, poi, alcune Regioni – guarda caso, la Liguria è una di

queste – di questi testi ne hanno già fatte diverse decine di migliaia,

facendo scegliere a professionisti di assoluta fama (e che godono la

21.04.2020 n. 11 119

nostra stima) la tipologia dei test, non vorrei ci si dovesse trovare, magari

da quegli stessi esponenti delle opposizioni che oggi hanno parlato di test

sierologici, a doversi difendere dal fatto di essere partiti in anticipo rispetto

ad un Governo che poco ha fatto.

Potrei andare avanti a lungo. Non lo faccio, perché diventa anche

noioso e spero che questo Consiglio faccia la cosa più utile che può fare,

ovvero votare il rinvio del bollo auto per i cittadini della Liguria a luglio.

Voglio semplicemente ricordare, ma per condividere, come chiedete voi, la

fatica di governo e anche la fatica dei bilanci dello Stato, delle Regioni e

degli Enti locali, che la maggior parte delle imposte sono state al momento

rinviate dal Governo centrale alla fine di maggio, quindi un paio di mesi

prima di quando i liguri pagheranno il bollo. Magari se i Gruppi di

opposizione volessero preparare un ordine del giorno che chiede al

Governo di sospendere tutte le tassazioni fino a fine anno, penso che i

Capigruppo di maggioranza di questo Consiglio sarebbero ben lieti di

sottoscriverlo.

Così come – non vorrei esagerare nella condivisione di scelte, che

pure mi è stata chiesta – mi piacerebbe che dai Gruppi di opposizione

uscisse qualche parola di sprone al Governo affinché quel fondo di

garanzia, che servirà a spalmare su Enti locali e su Regioni l’“extra

budget” votato dal Parlamento della Repubblica Italiana, che si appresta

(spero) a rivotarne un secondo, venga impiegato ovviamente anche a

sostegno di quella fiscalità regionale e comunale che non verrà incassata.

Questo servirà evidentemente a pagare il trasporto pubblico locale,

le politiche sociali e tutte quelle cose di cui le Regioni normalmente si

fanno carico e che non potranno fare conto oggi su un’imposizione fiscale

che è sospesa o meno dal Governo, che ne detiene la potestà, si aggirerà

certamente in un numero a doppia cifra inferiore a quella preventivata nei

21.04.2020 n. 11 120

documenti di spesa e di incasso del Governo, visto che le previsioni di PIL

sono meno 9-10 per cento.

Mi sarebbe piaciuto un dibattito che non fosse strumentale e un po’

becero su mascherine da dare non incartate, ma mettendole in tasca alla

gente per strada; di “spot” regalati alle televisioni invece che di sostegno

mirato attraverso l’unico strumento che gli italiani possano vedere, la

televisione, all’agricoltura e ai produttori della Liguria. Mi sarebbe piaciuto

qualche assunzione di responsabilità verso un ponte crollato, che è di

un’agenzia dello Stato, e quindi del Ministero di Infrastrutture e Trasporti,

quella stessa agenzia a cui qualcuno avrebbe affidato le sorti del Paese e

che io non critico, ma qualcuno evidentemente oggi pensa di doverlo fare;

qualche aiuto per sbloccare i cantieri che abbiamo tenuto aperti, invece, di

parlare di edilizia scolastica senza sapere di cosa stiamo parlando;

eccetera, eccetera, eccetera.

La condivisione e l’assunzione di comuni responsabilità per il bene

dei cittadini è una cosa positiva della politica, è un obiettivo a cui tutti noi

teniamo, ma non lo si può fare partendo da delle basi di non verità, da

delle posizioni che sono assolutamente legittime per l’opposizione, ma

evidentemente partigiane ai limiti della strumentalità e non solo

dell’inesattezza, che sarebbe un reato colposo, ma della bugia, che è un

reato doloso. Per questo credo che non ci siano le condizioni minime

perché questo dibattito porti a qualche cosa di più che non quelle cose

che la Giunta ha chiesto e che spero che tutti possano votare nella libertà

di giudizio, ma soprattutto nella consapevolezza che sono aiuti, comunque

li si valuti, che vanno alla nostra comune Regione.

PRESIDENTE. A questo punto direi di sospendere la seduta, visto

che sono ormai le ore 13.00.

21.04.2020 n. 11 121

Ricordo a tutti che il Consiglio riprenderà alle ore 14.30 con la

discussione e la votazione degli emendamenti e degli articoli riguardanti il

disegno di legge n. 304, quindi pregherei di essere puntuali.

La seduta è sospesa; i lavori riprenderanno alle ore 14.30.

(La seduta è sospesa alle ore 13.02)

(La seduta riprende alle ore 14.31)

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.

Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere

Vaccarezza. Ne ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, facevo

semplicemente una proposta: visto che abbiamo segnato le presenze

quando abbiamo cominciato il Consiglio, se azzeriamo le presenze e se

registriamo nuovamente le presenze il lavoro del Presidente credo sia

agevolato per capire chi di noi ha problemi.

PRESIDENTE. Effettivamente potrebbe essere un modo intelligente

di procedere. Se azzeriamo tutte le presenze e facciamo registrare

nuovamente la presenza dei Consiglieri, io avrò una percezione completa

dell’Aula del Consiglio.

21.04.2020 n. 11 122

Mi risultano ancora assenti i colleghi Rosso, De Paoli, Barbagallo,

Pastorino, Rossetti, Ferrando e Michelucci, il Presidente Toti e gli

assessori Cavo e Giampedrone.

Gli Uffici mi hanno comunicato che il consigliere Rossetti non

rientrerà per la seduta pomeridiana, quindi è assente; pertanto mancano i

consiglieri Ferrando e Pastorino, il Presidente Toti e gli assessori Cavo e

Giampedrone.

Passiamo alla discussione e votazione dei singoli articoli e degli

emendamenti.

Art. 1

(Differimento dei termini per i versamenti relativi alla tassa automobilistica

regionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19)

Emendamento sostitutivo (presentato dalla consigliera Salvatore e altri).

L’articolo 1 viene così sostituito:

“1. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sono

sospesi i termini dei versamenti ordinari relativi alla tassa

automobilistica regionale scadenti nel periodo compreso tra l’8

marzo 2020 e l’8 marzo 2021.

2. I versamenti ordinari di cui al comma 1 possono essere effettuati,

senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 31 luglio

2021. Non si fa luogo al rimborso di quanto eventualmente già

versato.

21.04.2020 n. 11 123

3. Dall'applicazione del presente articolo derivano maggiori oneri a

carico del presente esercizio contabile che saranno oggetto di

corrispondente variazione dello stato di previsione dell’entrata in

termini di cassa differiti al 2021”.

Chiedo cortesemente aiuto ai tecnici di Liguria Digitale: ho bisogno

della schermata con i volti dei Consiglieri in modo che io possa vederli,

altrimenti potrei procedere al voto e poi scoprire che ci sono dei Colleghi

che non erano presenti. Sarei più motivato e tranquillo nel procedere alla

votazione. Mi pare che siano presenti tutti i Consiglieri.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, la consigliera

Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri,

l’emendamento che proponiamo va a sostituire l’intero articolo 1, che

diventerebbe: “1. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19

sono sospesi i termini dei versamenti ordinari relativi alla tassa

automobilistica regionale scadenti nel periodo compreso tra l’8 marzo

2020 e l’8 marzo 2021”. Quindi, come preannunciato, proponiamo che sia

sospeso per un periodo di dodici mensilità.

“2. I versamenti ordinari di cui al comma 1 possono essere effettuati

senza sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2021.

Non si fa luogo al rimborso di quanto eventualmente già versato. 3.

Dall’applicazione del presente articolo derivano maggiori oneri a carico del

presente esercizio contabile che saranno oggetto di corrispondente

variazione dello stato di previsione dell’entrata in termini di cassa differiti al

2021”.

21.04.2020 n. 11 124

In sintesi, questa è la proposta emendata per consentire ai cittadini

liguri di avere un periodo di sospensione dal pagamento del bollo auto che

sia molto più lungo rispetto a quanto preventivato dalla Giunta regionale,

che si aggira intorno ai due mesi, quasi tre mesi, scarsi; invece noi

proponiamo che la sospensione sia di 12 mesi.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il

consigliere Righello. Ne ha facoltà.

RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo

ovviamente accompagnando l’emendamento che la collega Salvatore sta

proponendo relativamente al bollo auto, di cui anche il Partito Democratico

ha fatto proposte esattamente in quella direzione, però vorrei fare una

considerazione più in ordine generale.

Stamani ho assistito ad una discussione un po’ marziana, nel senso

che il PD, ma non solo il PD, devo dire tutte le opposizioni, hanno fatto

proposte operative – non le hanno fatte solo stamani, le hanno fatte nelle

Commissioni consiliari, le hanno fatte nella scorsa sessione del Consiglio

– per accompagnare una fase difficile sulla parte sanitaria. Segnalo che

ancora oggi i numeri su base regionale ci danno un’emergenza su questo

fronte, a partire dalla ASL n. 2, dove risulta un’impennata ulteriore rispetto

ai contagi.

Noi abbiamo proposto una serie di provvedimenti nella direzione di

questa emergenza sanitaria a favore delle strutture sanitarie, anche quelle

territoriali, a favore del personale medico, anche con emolumenti

aggiuntivi, alla salvaguardia della salute degli stessi operatori e poi una

serie di misure nella direzione di una possibile ripresa economica quando

21.04.2020 n. 11 125

le Istituzioni sanitarie nazionali ci daranno il via libera. Lo abbiamo fatto

nella direzione non solo del bollo auto, nella direzione di sostegno alle

tante categorie in sofferenza: quindi a favore dell’industria, a favore

dell’agricoltura, a favore dei florovivaisti, delle tante categorie anche delle

aree interne in sofferenza.

Stamattina c’è stato un richiamo anche del Presidente Toti nel dire:

voi Consiglieri di opposizione dovete stimolare il vostro Governo – segnalo

che il Governo è un Governo nazionale di tutti noi dal punto di vista

istituzionale – per assumere delle misure a favore della ripresa. Bene, io

sono stato autore – io e il mio Gruppo, ovviamente – di una ripresa, ad

esempio, della silvicultura, della possibilità di liberare le imprese di attività

possibili, fatto salvo ovviamente il giusto contenimento del contagio. E

l’abbiamo fatto su una serie di provvedimenti che vanno dall’agricoltura al

piccolo commercio, al commercio al dettaglio e al turismo, tutti settori in

sofferenza.

Però mi consenta, signor Presidente, mi pare – e lo registro a

malincuore – un ribaltamento delle posizioni. Qui abbiamo una posizione

politica...

Interruzione Presidente: è scaduto il tempo, collega Righello.

RIGHELLO (riprende) ... la pregherei di darmi ancora qualche

minuto.

Interruzione Presidente: qualche minuto no, sono tre minuti ad intervento

sugli emendamenti.

21.04.2020 n. 11 126

Interruzione: no, no!

RIGHELLO (riprende) ... chiudo qua.

C’è un ribaltamento dei ruoli. I Gruppi di opposizione si assumono

la responsabilità di fare proposte operative con grande responsabilità e

non polemica e assistiamo da parte della maggioranza a comizi elettorali

in Consiglio regionale, a partire dal Presidente, dal Capogruppo

Vaccarezza e devo dire anche del Presidente Toti. Qui si tratta di

governare i processi non di fare campagna elettorale! Vi chiedo scusa,

questo è il vero punto. Non so si è compresa la posizione.

PRESIDENTE. Ricordo ai Colleghi che sono dichiarazioni di voto

sull’emendamento e avete a disposizione 3 minuti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, da quando facciamo le sedute in

videoconferenza non ho mai sforato i tempi e non lo farò nemmeno questa

volta.

Come Linea Condivisa appoggeremo l’emendamento presentato

dalla collega Salvatore, che consideriamo utile proprio in virtù di dare un

maggior respiro alle famiglie liguri.

D’altra parte queste sedute in videoconferenza necessarie - che a

mio giudizio devo dire lei sta gestendo in maniera assolutamente corretta

21.04.2020 n. 11 127

e positiva, signor Presidente - non danno la possibilità di avere un “botta e

risposta” immediato.

Oggi il Presidente ha detto che le opposizioni hanno fatto

demagogia e strumentalità e ha detto che basterebbe fare una telefonata.

Magari, se il Presidente Toti guardasse il suo telefono vedrebbe che

qualche telefonata gli è stata fatta e che qualche lettera gli è stata scritta.

Non abbiamo mai condiviso niente in questo percorso.

Abbiamo condiviso delle cose in Consiglio regionale, siamo riusciti

a fare delle cose nelle Commissioni e anche con lei, Presidente; ma con la

Giunta non abbiamo mai condiviso niente, a parte - a mio giudizio - delle

riunioni in cui ci siamo visti e in cui siamo stati informati delle cose e se

dicevamo qualcosa di diverso dalle posizioni già assunte non venivamo

nemmeno ascoltati. Quindi rimando indietro questo tipo di operazione.

Comunque, ritornando all’emendamento, mi sembra che la

proposta della collega Salvatore sia precisa e puntuale e vada nel senso

di una proposta che è possibile e fattibile per la nostra Regione e quindi

come Linea Condivisa sia io che il collega Battistini voteremo a favore.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha

facoltà.

DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per

entrare nel merito di questo emendamento, ma soprattutto nella

discussione che c’è stata nella contro-risposta del Presidente. Questo

emendamento è uno degli esempi di concretezza che noi stiamo

proponendo al disegno di legge ed è di competenza esclusivamente

regionale.

21.04.2020 n. 11 128

La questione che dicevo anche in fase di discussione e che

ribadisco ancora adesso è il fatto che la proposta, che può allargare ad

tutto un anno solare l’esenzione o comunque la proroga di questo bollo

auto, la rende - al contrario del provvedimento in origine che prevede la

proroga fino a luglio, in particolare per alcune fasce direttamente

interessate di popolazione – usufruibile da tutta la popolazione, quindi in

generale. Prendendo tutto l’anno solare, si tiene conto di tutti gli utenti che

sono coinvolti nel pagamento del bollo auto: partendo dall’8 marzo 2020 e

arrivando all’8 marzo 2021 ci sembra assolutamente di rendere più

generale e più generica possibile questa proposta e soprattutto di renderla

per tutti i liguri che, chiaramente, sono in difficoltà in questo periodo.

Volevo solo specificare che questa è una proposta concreta e non è

demagogica, anzi, è tutto nei canoni della Regione Liguria ed è nella

possibilità di una Regione responsabile verso tutti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha

facoltà.

BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, faccio un

brevissimo intervento, perché il collega e capogruppo Pastorino ha già

preannunciato il voto favorevole del nostro Gruppo a questo

emendamento, che consideriamo importante anche alla luce

dell’illustrazione durante la fase di discussione generale e di relazione a

questo disegno di legge da parte della proponente Alice Salvatore. Quindi

annuncio il voto favorevole.

Devo dire che, effettivamente, questa mattina ho assistito ad una

discussione piuttosto surreale, specie sulle mascherine. Altre Regioni

hanno distribuito alla popolazione Dispositivi di protezione individuale quali

21.04.2020 n. 11 129

le mascherine chirurgiche. Per esempio la Regione Toscana ne fornisce

addirittura 30 a test, non a nucleo familiare, ma 30 a testa nelle farmacie,

senza bisogno di griffe, senza bisogno di loghi, senza bisogno di

pubblicità. Devo dire che è vero, sono mancate in tutta Italia le

mascherine, altre Regioni, però, hanno supplito a questa carenza

produttiva mondiale – lo vorrei ricordare, perché non è una questione del

nostro Paese, ma una questione di produzione industriale – dotandosi, ad

esempio, di Poli produttivi regionali. In Liguria non si è fatto, non si è

ascoltato, non ci si è messi attorno ad un Tavolo il tessuto imprenditoriale

ligure per cercare di differenziare, per esempio, le linee di produzione o

cercare chi poteva mettersi a disposizione per produrre i supporti e i

presìdi medici necessari.

Questa è una grande mancanza di questa Giunta; altre Giunte,

come la vicina Toscana, lo hanno fatto, senza bisogno di farsi tanta

pubblicità e questa mattina noi siamo andati a ragionare e ad ascoltare un

intervento, quello del Presidente Toti, che francamente mi ha fatto cadere

più volte le braccia. Mi dispiace, perché in chat il Presidente ci ha

redarguito dicendoci che la chat è istituzionale e la leggono anche altre

persone; anche i video sono istituzionali, li ascoltano e li vedono anche

altre persone. Certe cose potrebbero non essere dette e non essere fatte.

Centocinquantacinquemila euro inoltre per la griffe...

Interruzione Presidente: non me ne voglia, consigliere Battistini, ma in

automatico scade il tempo.

BATTISTINI (riprende) … concludo subito. 155.000 euro potevano

essere spesi in altri modi: un ecografo portatile per la diagnosi domiciliare

costa 6.000 euro. Fatevi i conti: sono 29...

21.04.2020 n. 11 130

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne

ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, non me ne

voglia la consigliera Salvatore se scherzo un attimo, ma voterò contro

perché è poco. Io mi aspettavo almeno 50 anni di rinvio e, perché no, 60.

Cominciamo ad essere seri! In un Paese che sposta tutto a maggio, che

nella migliore delle ipotesi sposta a giugno, questa è una Regione che

sposta a luglio. Ho capito: quando noi facciamo una cosa che l’avevate

detta voi, per non dire che siamo stati bravi, dovete dire che siamo stati

insufficienti.

Chiedo scusa al consigliere Battistini, mi permetta una battuta:

quando tornerà il freddo le basterà un gilet, perché non avrà più bisogno di

scaldare anche le braccia, essendole cadute stamattina. Però non accetto

la battuta sull’ecografo, lo abbiamo spiegato e glielo rispieghiamo. Certo,

spendevano meno a comprare una fionda e a lanciare le mascherine

passando per strada sui balconi delle persone, ma andavano confezionate

e la spesa è di confezionamento. Poi, però, lei ha detto una cosa che

condivido in maniera assoluta: spero che sulla Regione Toscana si faccia

chiarezza. Mi assumo personalmente la responsabilità di ciò che dico e

spero che prima o poi qualcuno indaghi come mai, nella pochezza dei

presìdi, la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna abbiano

ricevuto molto, ma molto, ma molto di più della Regione Liguria. Prima o

poi qualcuno ce lo dirà, non sarà un politico; stavolta spero io che sia un

magistrato.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 131

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, un brevissimo

intervento, intanto per riprendere le considerazioni che faceva poc’anzi il

collega Vaccarezza, che sono assolutamente condivisibili.

Credo che su questa vicenda del bollo si sia fatta davvero da parte

dell’opposizione una strumentalizzazione netta e chiara, perché

contestare o comunque fare un balzo in avanti rispetto ad un’iniziativa di

Regione Liguria, che già propone un termine di scadenza di oltre un mese

rispetto a tutti gli altri Enti che in qualche misura sono intervenuti sul tema,

mi pare francamente una strumentalizzazione. Poi, è chiaro che queste

sono le prime misure per far fronte ai problemi che ha causato questa

epidemia. Vedremo cosa succederà in seguito con calma, affrontando le

questioni una per una e valutandole insieme.

Nel complesso, su tutto il ragionamento che è stato fatto stamattina,

sul quale io volutamente non sono intervenuto, perché ho visto un taglio

che oggettivamente aveva molto di propositivo, ma poco di costruttivo, se

mi posso esprimere in questo modo.

Argomento mascherine. Vorrei fare un ringraziamento a Poste

Italiane, che spesso ho contestato, e in particolare i postini che si sono

caricati di un lavoro imponente, cercando di dar seguito e di soddisfare un

bisogno. Io ho visto le mascherine che sono arrivate confezionate in

maniera molto sobria, in un contenitore igienico, un contenitore adeguato

e con dentro il logo della Regione e della Protezione civile. Non ho visto in

questo una volontà di fare propaganda o quant’altro; anzi, la gente ha

apprezzato il fatto che Regione Liguria si è assunta questo onere, in

fondo. Perché vorrei ricordare sulla vicenda delle mascherine, di cui si

parla troppo poco, che il decreto emergenziale emanato il 31 gennaio ha

creato delle condizioni per cui questo compito era della Protezione civile

21.04.2020 n. 11 132

nazionale e non voglio far polemica. Poi le Regioni, di fronte

all’inefficienza e all’inefficacia di una Protezione civile nazionale che è

stata depotenziata e che è stata, purtroppo, per ragioni di “spending

review” che francamente io non ho compreso, depotenziata ribadisco,

hanno fatto la loro parte e hanno cercato di supplire, partendo prima di

tutto da una fornitura agli operatori sanitari, agli ospedali, dove il contagio

arrivava attraverso i malati, dove c’era più bisogno e in emergenza, e

facendo fronte con tutte le risorse disponibili in un mercato assai

complesso.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha

facoltà.

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, esprimo il voto

favorevole all’emendamento che ha presentato la collega Salvatore.

Sul tema dei dispositivi, e in particolare sulle mascherine, mi

permetto di suggerire al consigliere Vaccarezza di andare sul portale ADA

(Analisi distribuzione aiuti), il cui sito è aggiornato a ieri, e in tutta Italia ad

oggi sono state distribuite 121 milioni e passa di mascherine. La Regione

che ne ha ricevute di più è la Lombardia, con più di 22 milioni; segue

Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio e poi Toscana, così magari non

sarà un magistrato - o chi per lui - ad appurare la distribuzione delle

mascherine. Visto che il tema è tanto sentito e visto che siamo in una

seduta consiliare, anch’io ho ricevuto le mascherine a casa, ma il mio

pacchetto era aperto e quindi non le ho potuto utilizzare. Così chiudiamo il

cerchio.

21.04.2020 n. 11 133

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’emendamento.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti …….. n. 28

voti favorevoli ………… n. 12

voti contrari ………..…. n. 16

In conformità, dichiaro respinto l’emedamento.

Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto contrario del Presidente Toti.

Pongo in votazione l’articolo.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)

l’articolo1.

Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri

Barbagallo, Michelucci e Ferrando.

Art. 2

(Misure urgenti per le imprese agricole e ittiche a seguito della diffusione

del virus Covid-19)

21.04.2020 n. 11 134

Emendamento aggiuntivo (presentato dalla consigliera Salvatore ed altri).

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma 5:

“5. Gli ulteriori oneri necessari a sostenere le imprese agricole ed

ittiche e favorire la distribuzione dei loro prodotti, il rinvio di

adempimenti burocratici, contributivi e fiscali, l’accelerazione nel

pagamento dei fondi europei, la semplificazione delle procedure

amministrative, gli incentivi per biosicurezza, innovazione

tecnologica e carburanti a prezzi agevolati saranno reperiti dai fondi

di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva per spese

impreviste del bilancio anni finanziari 2020-2022”.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, la consigliera

Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri,

l’emendamento all’articolo 2 si pone come obiettivo di destinare maggiori

risorse al settore agricolo e al settore delle aziende ittiche. Il comma 4

dell’articolo 2 verrebbe seguito da un comma 5. Leggo: “5. Gli ulteriori

oneri necessari a sostenere le imprese agricole ed ittiche, a favorire la

distribuzione dei loro prodotti, il rinvio di adempimenti burocratici,

contributivi e fiscali, l’accelerazione nel pagamento dei fondi europei, la

semplificazione delle procedure amministrative, gli incentivi per

biosicurezza, innovazione tecnologica e carburanti a prezzi agevolati,

saranno reperiti dai fondi di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva

per spese impreviste del bilancio anni finanziari 2020-2022”.

21.04.2020 n. 11 135

In questo caso noi ampliamo il “plafond” di possibilità da cui la

Giunta, la Regione, può attingere per destinare risorse a questi due settori

così importanti per l’attività produttiva della nostra Regione.

Sul tema dell’agricoltura, siccome c’è stato un acceso dibattito e ho

visto che l’Assessore all’Agricoltura, Mai, si è sentito molto piccato visto,

purtroppo, che ha dovuto constatare – ed è cosa ben nota – che Regione

Liguria è tra le maglie nere delle Regioni per quanto riguarda l’erogazione

dei fondi PSR, voglio citare (fonte Agronotizie) che le ultime tre Regioni

classificate in Italia sono, in sequenza: la Liguria, l’Abruzzo e le Marche.

La Liguria ha toccato appena il 23,32 per cento delle erogazioni. In questo

caso, voglio sottolineare l’importanza, il fatto che queste erogazioni

mancate, il motivo per cui non funzionano le erogazioni dei fondi PSR – e

purtroppo tutti gli operatori del settore agricolo ne sono ben coscienti – è

responsabilità interamente regionale, sotto l’Assessorato dell’Agricoltura

dell’assessore Mai, che dovrebbe cercare di produrre dei risultati più

efficienti ed efficaci per il settore di cui deve occuparsi.

Perché è sotto gli occhi di tutti ed è sulla pelle di questi operatori

che purtroppo Regione Liguria è assolutamente inefficiente ed è il fanalino

di coda; ma non la Liguria e le aziende agricole né del settore ittico, è il

fanalino di coda l’Amministrazione pubblica regionale. Io stavo parlando

del lavoro pessimo dell’assessore Mai, che purtroppo non sta facendo

abbastanza, lo dicono gli stessi operatori e lo sappiamo tutti.

Con questo emendamento al disegno di legge n. 304, quindi, si

propone di aumentare la capacità e poter stanziare più di 1.000.000 di

euro, cercando di arrivare ad una quota più esaustiva per quelle che sono

le necessità in questo momento di grave difficoltà.

21.04.2020 n. 11 136

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consiglieri chiede di parlare,

pongo in votazione l’emendamento.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti …….. n. 27

voti favorevoli ….……... n. 9

voti contrari …………… n. 18

In conformità, dichiaro respinto l’emendamento.

Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri

Ferrando, Pastorino, Lunardon.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, sono collegato regolarmente, ma

non funziona il sistema di voto, non riesco ad accedere. Quando lei

annuncia che la votazione è aperta su Concilium continua a respingere il

mio voto. Non ho dubbi che lei aggiunge il mio voto ed garante del fatto di

come uno vuol votare, ma chiedo ai tecnici un supporto altrimenti

allunghiamo i tempi.

PRESIDENTE. Sono perfettamente d’accordo, consigliere

Pastorino. Cerchiamo di risolvere il problema...

Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 137

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, averi parlato in

dichiarazione di voto sull’emendamento, però visto che mi è saltato il

collegamento presumo di aver perso qualcosa…

Interruzione Presidente: sì, lo abbiamo già votato quando le è saltato il

collegamento. Non ho visto io la prenotazione.

LUNARDON (riprende) ... abbiamo votato l’emendamento o anche

l’articolo?

Interruzione Presidente: abbiamo votato solo l’emendamento.

LUNARDON (riprende) ... pregherei di aggiungere il mio voto

favorevole all’emendamento Salvatore. Ora mi prenoterei per

dichiarazione di voto sull’articolo.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto sull’articolo 2, ha chiesto

di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, noi voteremo a

favore di questo articolo, anche se consideriamo la cifra che viene messa

a disposizione modesta. Anche per questa ragione abbiamo presentato un

ordine del giorno che suggerisce di analizzare le poche risorse - il milione

di euro- al settore più colpito, che è quello del florovivaismo, in modo tale

da dare una risposta ad uno dei problemi che affligge questo settore, che

è lo smaltimento dell’invenduto.

21.04.2020 n. 11 138

Volevo approfittarne per ricordare all’assessore Mai, che ha

auspicato flessibilità da parte dell’Europa nella riprogrammazione dei fondi

comunitari, in questo caso parliamo dei fondi PSR e sappiamo che ci sono

almeno 10...

PRESIDENTE. Non sento più il consigliere Lunardon, ma immagino

che ci siano problemi proprio sulla sua linea, che sia un problema che

riguarda solo il consigliere Lunardon e non dipende dal programma.

Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, anche in

questo caso, come per l’articolo 1 (quello del bollo auto, su cui avevamo

proposto un emendamento) che è per la destinazione di risorse per il

settore agricolo e ittico, voteremo a favore nonostante non siamo

soddisfatti. Perché, come abbiamo specificato nei nostri emendamenti,

riteniamo che debbano essere fatti degli sforzi maggiori per venire

incontro alle reali esigenze. In ogni caso sosteniamo, seppur ridotta,

questa iniziativa.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha

facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, devo dire che

concordo con quello che è stato detto – immagino - dal collega Lunardon

e dalla collega Salvatore. Qua non siamo neanche nell’ambito del 6

politico, per essere sinceri.

21.04.2020 n. 11 139

Tralascio le polemiche che sono state aperte da alcuni Colleghi, ma

ho visto che ieri l’assessore Viale si è molto irritata per un intervento da

parte dell’onorevole Paita, che chiedeva l’invio degli ispettori; io pensavo,

invece, che il Ministero avesse inviato gli ispettori, dalla relazione

dell’assessore Viale. Credo sia sbagliato chiedere oggi, in una fase del

genere, degli interventi ispettivi, come credo sia sbagliato il ragionamento

che ha fatto il collega Vaccarezza prima sull’indagine della magistratura.

Mi preoccuperei delle indagini della magistratura che sta facendo la

Procura di Genova o la Procura ligure invece che su quelle che faranno le

Procure toscane, su cui non c’entreremo niente. Quindi starei un goccio

attento, perché quando qualcuno invoca l’intervento della magistratura poi

sono dei boomerang che “colpiscono i denti”.

Comunque non è neanche un 6 politico; però, visto che

politicamente votare contro sembrerebbe irrispettoso nei confronti delle

persone che magari prenderanno 5.000 euro, del tutto insufficienti alla

crisi ma sono 5.000 euro che, in qualche maniera, possono servirgli per un

momento, è chiaro che anche noi come Linea Condivisa voteremo a

favore.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha

facoltà.

DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per

specificare ulteriormente quanto ho detto in fase di discussione su questo

argomento, che abbiamo definito un “piccolo cerotto” di fronte a

un’emorragia delle attività produttive e agricole della nostra Regione.

21.04.2020 n. 11 140

Peccato che non sia stato approvato l’emendamento della collega

Salvatore prima, perché andava effettivamente in una direzione congrua

rispetto a questa emergenza, uno stanziamento di risorse congruo ed

utile. È chiaro, come diceva il collega Pastorino prima, che comunque

voteremo a favore perché è meglio di niente, però ci riserviamo e

speriamo che ci sia un secondo ulteriore provvedimento di fronte a questo

Settore così importante e così in grande difficoltà, che, ricordiamo, è

composto - come ha detto anche l’Assessore nel suo intervento di

stamattina - da circa l’80 per cento di piccole, medie, microimprese e

aggiungo anche a conduzione familiare.

Quindi dobbiamo sostenerle e dobbiamo fare in modo che non ci

siano solo delle piccole quote da spartire come in questo contesto, ma che

ci sia un ulteriore rinforzo che vada nella direzione dell’emendamento

Salvatore che è stato presentato prima, perché quello effettivamente porta

ad una misura più congrua delle risorse a disposizione dell’intero Settore

agricolo della nostra Regione.

In chiusura, dichiaro il voto favorevole a questo articolo, con la

speranza che possa essere in un secondo momento potenziato, ma

concretamente potenziato.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Melis. Ne ha

facoltà.

MELIS. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo confermare

quanto già espresso dai Colleghi e ricordare che collegato a questo

disegno di legge c’è un nostro ordine del giorno, a mia prima firma, dove,

proprio sul tema del sostegno al settore ad ampio spettro del mondo

agricolo, proponiamo, chiediamo vari filoni di intervento. Certamente

l’individuazione di ulteriori risorse - ma al di là di questo - anche strumenti

21.04.2020 n. 11 141

differenti come i fondi strutturali piuttosto che, come avevo accennato in

un precedente intervento, una strategia di marketing che possa aiutare il

settore e quindi anche l’incentivazione alla vendita, o meglio, all’acquisto

dei prodotti liguri ed, infine, anche per la promozione di tutte le iniziative

per dichiarare lo stato di calamità naturale ed accedere al Fondo di

solidarietà nazionale della pesca e della acquacoltura. Quindi

proseguiamo a fare proposte al netto di tutte le...

PRESIDENTE. Mi dispiace, consigliere Melis, ma non la sentiamo

più.

Ha chiesto di parlare il consigliere Righello. Ne ha facoltà.

RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, la dichiarazione

di voto è favorevole a questo provvedimento.

Naturalmente noi riteniamo insufficiente il provvedimento e in tal

senso avevamo già presentato in Commissione una proposta di

rimodulazione dei Fondi strutturali europei a favore dell’agricoltura e

abbiamo presentato anche un ordine del giorno a rimodulazione di queste

misure.

L’assessore Mai stamane ha citato la questione del florovivaismo,

lo smaltimento della produzione invenduta e citava una delibera di Giunta.

Segnalo che questo provvedimento è interpretato dagli organismi di

vigilanza sul territorio in maniera difforme, andrebbe puntualizzata meglio

questa misura per dare facoltà ai florovivaisti di conferire quello che è

ritenuto un non rifiuto nella maniera più congeniale affinché non avessero

un ulteriore danno economico.

21.04.2020 n. 11 142

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha

facoltà.

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, naturalmente

anch’io voterò a favore perché, come è già stato detto, anziché niente, è

meglio un milione di euro. Servirebbero molte più risorse, servirebbe

liquidità per gran parte delle imprese che stanno soffrendo nel settore

agricolo, per questo ribadisco la richiesta di fare il possibile per sbloccare i

Fondi PSR già destinati a queste attività, alle attività che hanno già

investito, hanno tirato fuori risorse proprie, hanno finito i loro lavori ed

attendono risorse dalla Regione per quello che hanno anticipato. Sono

risorse che garantirebbero liquidità che è fondamentale in questo periodo.

Naturalmente un milione di euro non è tanto e siccome il comparto

è in crisi in ogni settore, l’auspicio è che ci sia un’indagine – ma mi sembra

che è stato detto – e che verrà concordato con le Associazioni e con le

aziende in crisi dove destinare questo milione. Sono tante le aziende del

comparto che sono in sofferenza, quindi che il milione sia distribuito

davvero guardando alle necessità dei territori, ma anche dei settori in crisi,

perché ognuno di loro si aspetta da noi una risposta.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare

pongo in votazione l’articolo.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)

l’articolo 2.

21.04.2020 n. 11 143

Immagino che i colleghi Pastorino, Berrino, Ferrando abbiano

difficoltà nel votare, si tratta di un problema tecnico che non dipende da

loro.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, devo dire che sono stato

contattato dai tecnici della ditta e ho seguito le loro indicazioni. Sono stati

molto efficienti però non riesco ancora a votare; mentre riesco nelle altre

funzioni: presenza e richiesta di parola.

PRESIDENTE. Spero di risolvere nei prossimi minuti questo

inconveniente.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevoli dei colleghi Pastorino

e Ferrando.

Art. 3

(Autorizzazione concessione di credito)

Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere

Michelucci. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 144

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, voto a favore

di questo articolo, ma volevo puntualizzare due cose, visto l’intervento

dell’Assessore.

Confermo che era stato non solo definanziata l’opera da questa

Giunta, ma che era stata cancellata dalle opere finanziate con i FAS. È

stato rifinanziato e bloccato dal Governo Renzi, è stato bloccato due anni

in Commissione, nell’attesa, ripeto, di un ordine del giorno; e da ultimo i

Sindaci nelle riunioni hanno appreso che il ponte potrà essere, una volta

avviato, realizzato in due anni. Ecco, noi ne abbiamo persi cinque quando

questo ponte in due anni poteva essere realizzato ed oggi poteva essere

già funzionale.

C’è stata la battuta della Provincia. Potrei dire, allo stesso modo,

che abbiamo sbloccato questo ponte in quel famoso ordine al giorno solo

quando la Provincia è diventata di Centro-destra. Questo per alludere a

ciò che è stato detto dall’Assessore. Aggiungo che il secondo lotto citato,

seppur importante per il territorio è un’opera slegata dalla prima: una è il

ponte, poi ci sono le opere accessorie che servono per i cittadini di un

Comune del territorio.

E’ è citata la Ripa: la Ripa è stata chiusa nel 2014, sono stati

investiti dalla scorsa Giunta 2.000.000 euro per interventi che purtroppo

non sono stati risolutivi. Come purtroppo non sono risolutivi i 3.000.000

euro investiti da questa Giunta, perché 150 metri di gallerie sono costati

oltre 3.000.000 euro e fanno sì che ancora la viabilità è a senso alternato

e la strada è chiusa quando c’è un’allerta. Ricordo, però, che su

quest’opera c’era anche un progetto redatto da un geologo che garantiva

la riapertura a doppio senso di marcia e la messa in sicurezza per un

costo di 1.400.000 euro e 200.000 euro di manutenzione, non i 6.000.000

euro finali dell’opera della Ripa.

21.04.2020 n. 11 145

Chiudo con una battuta: Toti Commissario - domandiamoci perché

quando la Lega era al Governo (Toti è amico di Salvini) - Toti non è stato

fatto Commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha

facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, questo

articolo potrebbe a tutta prima risultare di buonsenso, ma, anzitutto, è un

intervento molto tardivo, perché le problematiche riguardanti la viabilità del

territorio spezzino sono state - come chi mi ha preceduto ha già

sottolineato - a lungo disattese e lasciate nel dimenticatoio. Al di là di

questo, ci pare opportuno che la Regione, prima di improvvisarsi - con

avventatezza - in un’azione che fino ad oggi aveva pressoché ignorato, si

coordinasse anticipatamente con il Tavolo gestito dal Sottosegretario alle

Infrastrutture Roberto Traversi affinché si possa - insieme al Governo

centrale - provvedere a ripristinare una viabilità alternativa che sia il più

efficace e migliore possibile per il territorio che è stato messo in grande

difficoltà.

Quindi c’è un problema proprio di tempistiche: dovrebbe intervenire

prima la concertazione, esserci un contatto e una comunicazione tra il

Governo regionale e il Governo centrale. Quindi non osteggiamo nel

merito l’iniziativa, però non ci sentiamo neanche di andare a supportarla;

pertanto, non apprezzando questa modalità di azione, che prescinde

invece dal Tavolo ministeriale, annuncio il voto di astensione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 146

BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, noi voteremo a

favore di questo articolo. Voteremo a favore perché la contingenza della

situazione del traffico e della viabilità nel nostro territorio è tale che non

possiamo permetterci di perdere quel tipo di opera. Certo è che non è

l’opera alternativa né al Ponte di Albiano, come abbiamo più volte

sottolineato, né a tutta la viabilità nella direttrice Sarzana-Santo Stefano-

Aulla.

Prima l’assessore Giampedrone diceva: “Nessuno ha citato la

strada della Ripa”. È errato, perché nel suo intervento il consigliere

Pastorino ha proprio fatto riferimento alla strada della Ripa e ai lavori su

quella arteria importantissima, che è l’unica - ed è vero - direttrice

alternativa alla Cisa. Abbiamo fatto proprio riferimento a questo perché è

una proposta che io stesso avevo portato in Aula nel settembre 2015,

proprio sulle gallerie paramassi, che poi sono state ovviamente accettate

dall’Assessorato e quindi il progetto è stato sviluppato in tutte le sue fasi

fino ad arrivare alla cantierazione.

Il lotto 1 si è concluso e il lotto 2 sta per partire; ovviamente

sollecito ancora, come ha fatto il mio collega Pastorino, nel dire che

dobbiamo assolutamente traguardare il lotto 2 nel più breve tempo

possibile con un “bypass” che consenta il doppio senso di marcia, però

vorrei stimolare ancora una volta l’assessore Giampedrone a fare ciò che

va fatto. È vero, il ponte di Albiano rimane nella sua totalità in territorio

toscano, però il suo apporto sulla viabilità ricade molto sul territorio ligure,

anche perché mette alcuni territori in comunicazione tra loro e senza

questo sono un po’ isolati.

Quindi invito l’assessore Giampedrone a richiedere un Tavolo con il

suo omologo della Regione Toscana, con il MIT, con l’ANAS e anche con

21.04.2020 n. 11 147

SALT, perché si prema sulla ricostruzione di quel viadotto da cui non

possiamo veramente prescindere, al di là poi della bretella Ceparana-

Santo Stefano, che comunque ha un nodo ancora irrisolto che si chiama

lotto 2, cioè la viabilità di raccordo tra la bretella...

PRESIDENTE. Mi spiace, consigliere Battistini, anche lei è caduto

vittima della clessidra del nostro tempo.

Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha facoltà.

DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, cerco di

essere sintetico e rientrare nei tempi. A quanto detto prima dalla

consigliera Salvatore, volevo dichiarare il voto di astensione su questo

provvedimento, perché il “focus” deve essere indirizzato verso quel Tavolo

interregionale che il 10 aprile 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti ha dichiarato come incarico al Sottosegretario Roberto Traversi.

Il Tavolo sulla viabilità alternativa dopo il crollo del ponte sul fiume Magra

deve coordinare anche la viabilità su La Spezia.

Al Tavolo devono partecipare i rappresentanti di tutte le Istituzioni

del territorio coinvolte ed è chiamato ad individuare con rapidità le

soluzioni viabilistiche più adeguate per garantire la piena accessibilità

dell’area con la definizione dei percorsi alternativi e quindi anche di

progettazione, per cui il “focus” di questo articolo dovrebbe essere

indirizzato anche in questi termini. Inoltre, è questione non di ieri, ma

stiamo parlando di undici giorni fa, quest’articolo sarebbe stato più tarato

se avesse fatto richiamo a questo Tavolo e se la Regione Liguria avesse

partecipato - come ha detto anche il collega Battistini prima - a un Tavolo

interregionale con gli omologhi Assessori alle Infrastrutture delle due

Regioni, ascoltando anche i territori.

21.04.2020 n. 11 148

Perché – mi rifaccio a quanto detto nella discussione di questa

mattina – ci risultano proposte anche di buon senso che arrivano dal

territorio sulla mobilità sostenibile, anche alternative a un’opera che

magari può essere non risolutiva pienamente delle richieste del territorio.

Quindi richieste più tarate sulle caratteristiche reali della viabilità del

territorio in chiave sostenibile. Dichiaro voto di astensione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha

facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, annuncio il mio voto

favorevole a questo articolo e alla misura che lo accompagna, che credo

sia estremamente necessaria alla luce della vicenda che tutti conosciamo

del crollo del ponte sul fiume Magra, che, ribadisco come altri hanno detto,

è totalmente in Regione Toscana, ma che crea problemi che purtroppo

vanno a gravare sui cittadini della nostra Liguria. Era necessaria

un’iniziativa urgente e credo sia quello che i cittadini si aspettino in questo

momento, una misura pronta.

Devo dire che mi stupisce davvero, di fronte ad una situazione di

questo tipo, il voto di astensione dei Colleghi del “Movimento 5 Stelle”, che

ovviamente rispetto, ma che non riesco proprio a comprendere.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare

pongo in votazione l’articolo.

21.04.2020 n. 11 149

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti ………………. n. 30

votanti ………………… n. 26

astenuti ………….…... n. 4

voti favorevoli ……….. n. 26

In conformità, dichiaro approvato l’articolo 3.

Art. 4

(Disposizioni urgenti in materia in programmazione di investimenti)

Emendamento sostitutivo (presentato dal consigliere Garibaldi).

L’articolo 4 è sostituito dal seguente:

“In relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19 e alla

conseguente necessità di adottare misure con carattere d’urgenza, la

disposizione di cui all’articolo 4, comma 14, della legge regionale 27

dicembre 2016 n. 34 (Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno

finanziario 2017) e successive modificazioni e integrazioni, trova

applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2021. Nelle more, la Giunta

regionale definisce un Programma strategico Covid-19, sentite le parti

sociali, le componenti della società regionale e la Commissione consiliare

competente, all’interno del quale sono definite le principali finalità e le

modalità di utilizzo del Fondo di cui all’articolo 4 della legge regionale n.

21.04.2020 n. 11 150

34/2016 e successive modificazioni e integrazioni, nonché il regime delle

risorse impiegate, anche tramite apposite convenzioni con FILSE S.p.A.”

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, il consigliere

Garibaldi. Ne ha facoltà.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, questo

emendamento nasce da una riflessione che è stata fatta in Commissione

rispetto all’utilizzo del Fondo strategico, come già detto, e ha questo

obiettivo: considerato il fatto che si richiede di non fare un Piano triennale

di utilizzo del Fondo strategico, si è chiesto di sospendere una procedura

che era stata concertata nell’ultima Finanziaria, peraltro su proposta del

nostro Gruppo e con l’adesione della Giunta, e di attivare una procedura

più semplice.

Noi non siamo convinti del fatto che escludere le parti sociali, le

categorie e il Consiglio regionale sia la soluzione migliore e abbiamo

prima chiesto al Presidente della Giunta regionale se stralciava questo

provvedimento e, visto che non abbiamo avuto in Commissione questa

risposta, abbiamo avuto una disponibilità a ragionare su un termine.

Non so adesso quale sia la posizione del Presidente della Giunta

se quella dialogante che era in Commissione o quella comiziante che c’è

in Consiglio, quindi vorrei capire quale è il livello della disponibilità. Perché

il Presidente della Giunta in Commissione - nella sua versione dialogante -

aveva detto che era disponibile a discutere con le minoranze una

rimodulazione, che noi offriamo al Consiglio in questi termini: di

sospendere il Piano triennale e farlo a partire dal 1° gennaio dell’anno

prossimo e di attivare una procedura che preservi il confronto con le

categorie e con le parti sociali per un Piano straordinario di utilizzo del

21.04.2020 n. 11 151

Fondo strategico, che viene attivato e che ha un passaggio più semplice

rispetto al Consiglio, che è un passaggio in Commissione (ovviamente la

Commissione I) in tempi rapidissimi e che consente di fare le due cose:

concertazione e assunzione di responsabilità del Consiglio su fondi che

non sono di disponibilità rapida, ma sono fondi su cui ci sono i mutui, ci

sono gli investimenti e che quindi fanno parte del bilancio regionale.

Questa è la proposta. Ovviamente nella replica, su cui poi mi

riserverò di fare una valutazione del Presidente, non ho sentito quale sia il

giudizio e mi piacerebbe conoscere la posizione della Giunta su questa

misura, che è nata in Commissione come una misura di confronto tra

maggioranza ed opposizione e su cui non ho avuto risposta.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare la

consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, mi accodo a

quanto ha sostenuto il collega Garibaldi, perché purtroppo ci siamo dovuti

abituare forzatamente a questo silenzio perpetuo da parte della

maggioranza e da parte anche della Giunta, che non adduce motivazioni

per spiegare quali siano le loro scelte e decisioni politiche o il perché

vengano bocciati emendamenti di buon senso, che poi, magari, con un

ritardo o una differita di qualche giorno o settimana, sono tenuti comunque

a seguire e ad applicare.

Nello specifico, per quanto riguarda l’emendamento proposto dal

Collega, voglio fare una dichiarazione di voto favorevole perché mi

sembra doveroso che ci sia una maggior partecipazione e coinvolgimento

di tutte le parti sociali e di tutte le parti che sono interessate dalle misure

che la Giunta si appresta e si accinge a ragionare e ad attuare, anche per

21.04.2020 n. 11 152

quanto riguarda l’utilizzo del Fondo strategico. E questo – lo voglio ribadire

– è un meccanismo, è un sistema, quello della partecipazione e della

condivisione con tutti i soggetti interessati nella società civile, è un

momento che fa risparmiare del tempo e dei possibili errori da parte

dell’Amministrazione pubblica, errori che magari devono essere corretti in

“corner” in una seconda occasione, rallentando appunto tutto l’iter

istituzionale.

Quindi si tratta semplicemente di una misura di buon senso.

Purtroppo anche in questo caso devo dire che da parte della Giunta e

della maggioranza in generale c’è una tendenza a voler impedire i

momenti di confronto, i momenti di condivisione con la cittadinanza.

Questo, però, non viene percepito come un problema che si andrà a

ripercuotere nel breve periodo.

È successo poc’anzi, oltretutto, che ho proposto ai Capigruppo dei

un ordine del giorno di assoluto buon senso, che serve per aiutare, in

questo momento così difficile e drammatico, i malati oncologici del San

Martino, perché sono esposti alla possibilità di contagio, in quanto il

Reparto di Oncologia è accanto, è adiacente a quello delle patologie

complesse.

Si chiedeva semplicemente di fornire loro la possibilità di delegare i

parenti per ritirare i loro medicinali, cosicché non siano loro in prima

persona a doversi esporre, perché le loro difese immunitarie sono già

compromesse e quindi sono maggiormente a rischio di essere contagiati

dal Coronavirus e se…

PRESIDENTE. Credo sia scaduto il tempo della collega Salvatore.

21.04.2020 n. 11 153

Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.

Riusciamo a ripristinare il collegamento con il collega Lunardon?

Interruzione.

PRESIDENTE (riprende) … il collega Lunardon ha dei problemi con

la connessione, con il suo pc, non sono problemi tecnici.

Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta, il Presidente Toti. Ne ha

facoltà.

TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per ribadire la

cosa che avevo già detto quando l’ho illustrato in Commissione, pensavo

di essere stato sufficientemente chiaro, mi scuso se non lo sono stato.

La Giunta è disponibile a cambiare nel testo la data di entrata in

vigore del nuovo meccanismo di concertazione al 1° gennaio 2021 e non

al 2022, ovviamente non accompagnato da alcuna altra condizione.

Questa è un’esigenza di concretezza e rapidità d’azione a cui non posso

evidentemente rinunciare.

Se le opposizioni sono d’accordo nel limitare per i prossimi sei mesi

lo strumento concertativo per poi riapplicarlo dal 1° gennaio, quando ci si

augura che la situazione sia migliore, ovviamente siamo d’accordo. Ove

questo non sia di soddisfazione delle opposizioni, il testo rimarrà

inalterato.

21.04.2020 n. 11 154

PRESIDENTE. Dalla dichiarazione del Presidente, mi pare di aver

capito che viene accettata da parte della Giunta la prima parte

dell’emendamento, quindi diventa un subemendamento.

TOTI. Ove si ritiri tutto il resto, altrimenti no. È un emendamento

congiunto di tutti che prevede solo il cambiamento della data ritirando tutto

il resto, altrimenti resta inalterato.

PRESIDENTE. A questo punto dobbiamo mettere in votazione il

subemendamento del Presidente, che dice di accettare la prima parte

dell’emendamento.

TOTI. Sono d’accordo di porlo in votazione solamente se i

presentatori rinunciano alla seconda parte, altrimenti sono contrario.

PRESIDENTE. Lo votiamo come subemendamento.

TOTI. Va benissimo, lo votiamo come ritenete più opportuno, ma se

le opposizioni sono d’accordo. Altrimenti, se non sono d’accordo, non

accettiamo.

PRESIDENTE. Va bene. Ha chiesto di parlare il consigliere

Garibaldi. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 155

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, quello che ha

detto il Presidente è chiaro. Lei aveva avanzato come Giunta una

disponibilità ad accorciare, però il testo che avevamo votato era ancora

fino al 2022. Sicuramente il fatto di voler ridurre questa vicenda fino al

2021 aiuta tutti, ma non è completamente quello che vogliamo e, se vuole

presentare il subemendamento, lo si voterà.

Io penso, però, che il tema della concertazione rimanga: se lo si

vuole fare formalmente, lei mi dice che non ci sono le condizioni per farlo;

se lo si vuole fare dal punto di vista politico e si prende l’impegno per farlo

in forme diverse rispetto a quello che è garantito dalla legge, c’è un

impegno politico, perché il tema della concertazione andrebbe gestito. Su

questo vorrei un chiarimento politico prima che normativo, perché la

concertazione si può fare con le procedure e con la politica; se lei sostiene

che, al di là di queste regole che chiede di sospendere, c’è l’impegno

politico a gestirlo, è ovvio che c’è un impegno diverso rispetto a dire

“sospendiamo per sei mesi”. Non so se sono stato chiaro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta Toti.

Ne ha facoltà.

TOTI. Chiarissimo, non ho difficoltà ad un impegno politico. Sono

aperti numerosi Tavoli con i sindacati e normalmente anche sui fondi delle

aree di crisi non complesse e quant’altro abbiamo proceduto, ove i tempi

lo consentissero e fosse utile per le parti, ad accordi concertativi.

Dico che, probabilmente, siccome già in questa settimana verranno

cambiate destinazioni d’uso per il Fondo strategico al fine di agevolare

operazioni utili per il Covid, non ritengo di poter assumere, per serietà, un

impegno concertativo sui singoli punti, perché la concertazione,

21.04.2020 n. 11 156

ovviamente, prevede anche lo studio delle carte, l’approfondimento, la

possibilità delle parti di esprimersi per senso compiuto e non un mero

dovere informativo. Questa è la sola ragione per la quale non assumo un

impegno amministrativo in tal senso.

Ripeto, mi sembra ragionevole, in un clima di assoluta emergenza,

ritenere che nei prossimi sei mesi, fermo restando che, ove possibile, tutte

le volte che sarà non solo utile, ma anche possibile per tempi, noi

sentiremo le parti sociali - come abbiamo quasi sempre fatto, per la verità -

e dal 1° gennaio dell’anno prossimo riprenderemo la concertazione invece

nelle forme come avevamo concordato, che peraltro, come sapete, non mi

vedono ostile. Era una proposta delle opposizioni votata anche dalla

maggioranza. Chiedo solamente di avere presente i tempi e la situazione

del momento.

Ripeto, il mio è un subemendamento che vuole essere in qualche

modo di dialogo con chi ha presentato emendamenti; se la cosa è di

soddisfazione, ben volentieri; altrimenti possiamo sempre votare il testo

com’è, è più semplice anche da un punto di vista della procedura

legislativa e poi torneremo alla situazione normale appena il Consiglio -

prossimo, immagino -lo riterrà opportuno, comunque non oltre il 2022.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha

facoltà.

LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, parlerò in

dichiarazione di voto alla fine.

21.04.2020 n. 11 157

PRESIDENTE. Queste sono le dichiarazioni di voto sull’intero

articolo 4, perché, se viene votato il subemendamento, è sostitutivo

dell’intero articolo. Lei intende le dichiarazione di voto sul disegno di legge

n. 304 nel suo complesso, giusto per intenderci.

LAURO . Sì. Dopo il Presidente Toti non parlo, quindi va bene così.

Non ho capito l’intervento della collega Salvatore a “mò di sciacallaggio”

sui malati oncologici, ma parlerò dopo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha

facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, mi sembra che

non ci sia una distanza incolmabile tra l’emendamento che è stato

illustrato dal consigliere Garibaldi e quanto detto dal Presidente Toti. Lo

porterei a riflettere su questo, perché nel nostro emendamento chiediamo

che ci sia la sospensione per sei mesi – o meglio, non ci andrebbe, ma ne

prendiamo atto – e chiediamo soltanto che non si rinunci ad un confronto

con le parti sociali; e mi pare che il Presidente abbia detto di essere

d’accordo. Non chiediamo un voto degli organismi consiliari, ma che

venga sentita la competente Commissione …

Interruzione: non si sente.

PRESIDENTE. Ci sono sempre i soliti problemi tecnici per quanto

riguarda il collegamento con il consigliere Lunardon.

21.04.2020 n. 11 158

Ho visto che si è prenotato il consigliere Garibarldi, brevemente

perché ha già parlato, ci dica se accetta o meno il subemendamento del

Presidente Toti.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo cercare

di capire. Il subemendamento mette solo una data, se la Giunta lo

presenta noi non siamo contrari, ma penso che ci asterremo, perché è

meglio 2021 del 2022, però chiedo un impegno politico. È una fase di

coinvolgimento delle Forze sindacali, come è stato detto, per cui, se

questo è il tema, ovviamente non è di pieno soddisfacimento rispetto alla

nostra impostazione, ma non c’è contrarietà: meglio il 2021 del 2022. Non

è quello che chiedevamo.

Sulla vicenda della concertazione c’è una certa rigidità, ma se c’è

un subemendamento, anche se non era quello che chiedevamo, non ci

vede contrari. Noi comunque chiederemo un impegno politico sulla

vicenda della concertazione e un’informativa del Consiglio, perché

altrimenti...

PRESIDENTE. Mi pare che il Presidente Toti abbia già risposto in

merito a questa richiesta che era già stata posta.

TOTI. Sì, va bene.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 159

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, chiedo di

poter intervenire per fatto personale, perché la consigliera Lauro ha

pronunciato delle offese indirizzate alla mia persona e quindi chiedo al

Presidente di poter replicare per fatto personale.

PRESIDENTE. Consigliera Salvatore a fine Consiglio sicuramente

potrà intervenire.

Mi pare di aver capito che il subemendamento del Presidente è: “In

relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e alla conseguente

necessità di adottare misure con carattere d’urgenza, la disposizione di cui

all’articolo 4, comma 14, della legge regionale 27 dicembre 2016 n. 34,

legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2017 e

successive modificazioni e integrazioni, trova applicazione a decorrere dal

1° gennaio 2021”.

TOTI. È così, Presidente Piana.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare

pongo in votazione il subemendamento all’emendamento sostitutivo

dell’intero articolo 4.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti ………………… n. 29

votanti ………………….. n. 24

astenuti ………………... n. 5

21.04.2020 n. 11 160

voti favorevoli …………. n. 24

In conformità, dichiaro approvato il subemendamento.

Comunico che gli astenuti sono i consiglieri Righello, Garibaldi,

Ferrando, Michelucci e Barbagallo.

Gli Uffici, giustamente, mi fanno notare come l’ultima parte

dell’articolo 4 rimane invariata, quindi dobbiamo votare l’articolo 4 come

subemendato dal Presidente Toti.

Pongo in votazione all’articolo 4 così come emendato.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti ………………… n. 26

votanti ………………..… n. 16

astenuti ………………… n. 10

voti favorevoli ……….… n. 16

In conformità, dichiaro approvato l’articolo 4 emendato.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dell’assessore

Berrino e della consigliera Lauro e il voto di astensione dei colleghi

Barbagallo e Ferrando.

Emendamento aggiuntivo (presentato dalla Giunta).

Dopo l’articolo 4 è aggiunto il seguente articolo:

21.04.2020 n. 11 161

“Art. 4 bis

(Determinazioni per l’indebitamento delle Aziende sanitarie)

1. La Giunta regionale può, secondo quanto stabilito dall’articolo 3,

commi da 16 a 21 della legge 24 dicembre 2003 n. 350

(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale

dello Stato – legge finanziaria 2004), autorizzare Enti di cui all’art.

19 del decreto legislativo n. 118/2011 e successive modificazioni e

integrazioni alla contrazione di mutui ed al ricorso ad altre forme di

indebitamento anche oltre i limiti di durata di cui all’articolo 2,

comma 2 sexies, lettera g), punto 2 del decreto legislativo n. 502

del 1992 e successive modifiche e fino ad un ammontare

complessivo delle relative rate, per capitale e interessi, non

superiore al 15 per cento delle entrate proprie correnti di tali

strutture”.

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’emendamento.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti ……………….…. n. 27

votanti ………………….... n. 23

astenuti ………………..... n. 4

voti favorevoli ………….... n. 23

In conformità, dichiaro approvato l’emendamento.

21.04.2020 n. 11 162

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri

Barbagallo, Lauro e Ferrando.

Art. 5

(Dichiarazione di urgenza)

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’articolo; ricordo che occorrono 16 voti.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)

l’articolo 5.

Prego gli Uffici di aggiungere i voti favorevoli dei consiglieri

Barbagallo, Lauro e Ferrando.

Passiamo all’esame degli ordini del giorno presentati ai sensi

dell’articolo 103 del Regolamento interno.

Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul

sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in se guito

all’emergenza sanitaria da Covid-19. (o.d.g. n. 293 3)

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

21.04.2020 n. 11 163

RICORDATO CHE il Governo, con ordinanza del Capo Dipartimento della

Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020, ha stanziato 400.000.000 di

euro a favore dei Comuni italiani al fine di sostenere la spesa alimentare

delle famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria

provocata dalla pandemia Covid-19;

PRESO ATTO CHE in numerosi Comuni sono già state esaurite le

spettanze assegnate dalla richiamata ordinanza di Protezione civile;

CONSIDERATO CHE aumenta ogni giorno il numero di persone e famiglie

che si ritrovano nell’impossibilità di fare fronte alla spesa alimentare a

causa dell’interruzione della propria attività ed hanno quindi immediato

bisogno di sostegno,

RITENUTO NECESSARIO un ulteriore stanziamento da parte del

Governo, poiché l’emergenza alimentare innescata dall’emergenza

sanitaria rischia di trasformarsi in breve tempo in ulteriore emergenza

sociale;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

a farsi parte attiva presso il Governo affinché il fondo per la spesa

alimentare dei cittadini di cui all’OCDPC n. 658 del 29 marzo 2020 venga

al più presto implementato con nuove ed adeguate risorse.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Muzio. Ne ha facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, questo ordine del

giorno vuole focalizzare l’attenzione su un tema di grande attualità, che è

21.04.2020 n. 11 164

quello della spesa alimentare e soprattutto della difficoltà che tante

famiglie hanno in questo periodo proprio per far fronte a questa esigenza

primaria. Il “lockdown”, la mancanza di entrate dovuta alle tante attività

chiuse, a risorse che non sono entrate nelle famiglie ha generato questo

problema anche a fasce sociali che qualche mese fa non avrebbero mai

pensato di dover ricorrere a questa forma di sostegno; che, ribadisco, non

è un sostegno sociale, ma è un sostegno emergenziale, è proprio una

risposta immediata ad una emergenza.

Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro. Senza voler far

polemica, ma sulla modalità con cui è stato annunciato questo

stanziamento ci sarebbe molto da dire, dato che i 400 milioni di euro sono

stati accompagnati da un proclama con il quale si sarebbero stanziati a

favore dei Comuni 4 miliardi e 300 milioni di euro, che, peraltro, erano

dovuti quale anticipazione del Fondo di solidarietà che spetta ai Comuni

per poter affrontare la gestione corrente. Sotto questo profilo, visto che

veniamo spesso accusati di manipolazione dell’informazione, devo dire

che c’è stato uno scatto in avanti da campioni del mondo con ampio

distacco sul secondo.

Questo ordine del giorno vuol stimolare il nostro Presidente a farsi

portavoce in Conferenza Stato-Regioni affinché questo stanziamento di

400 milioni venga implementato, perché purtroppo è insufficiente per i

Comuni, per molti Comuni. Alcuni hanno attivato un codice IBAN,

utilizzando e stimolando versamenti volontari da parte di cittadini che

potevano farlo, ma tutto questo è insufficiente. Ricordo che 400 milioni

sono grossomodo 7 euro a testa per ogni cittadino di questa nostra

Nazione. Credo che ce ne sia davvero bisogno, visto che il “lockdown” è

stato prorogato e di implementare questa cifra anche tenendo conto dei

fabbisogni dei Comuni più grandi che si sono trovati ad affrontare

emergenze davvero clamorose e impensabili, ribadisco, fino a qualche

mese fa. Per cui in questa direzione va l’ordine del giorno e auspico che

21.04.2020 n. 11 165

senza polemiche, ma con spirito costruttivo, trovi l’appoggio e il voto dei

Consiglieri.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il

consigliere Tosi. Ne ha facoltà.

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, dichiaro il voto

favorevole a questo ordine del giorno, perché chiaramente non possiamo

permetterci di lasciare nessuno indietro e questa è anche la volontà del

Governo. Sono sicuro che il Governo metterà nuove risorse a disposizione

per tutte quelle persone, per tutti i nostri concittadini che si ritrovano

veramente in una situazione drammatica.

Colgo l’occasione, però, per sensibilizzare il proponente di questo

ordine del giorno perché il mio ordine del giorno, che verrà messo in

votazione durante questa seduta, verte praticamente sullo stesso tema,

cioè che il risparmio concretizzato dal non utilizzo dei buoni pasto che

venga utilizzato per dare possibilità ai nostri concittadini di ricevere aiuti di

tipo alimentare. Quindi, se c’è un discorso di coerenza, mi aspetto che il

mio ordine del giorno trovi l’appoggio della maggioranza e in particolare

del proponente di questo ordine del giorno. Quindi, ripeto, il voto è

favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Paoli. Ne ha

facoltà.

DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, voglio essere

partecipe anch’io di questo ordine del giorno, perché lo trovo molto

21.04.2020 n. 11 166

interessante. Purtroppo la situazione – la conosciamo tutti – ha messo

molte famiglie in seria difficoltà, quindi sono molto favorevole all’ordine del

giorno del collega Muzio, che voterò sicuramente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha

facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, voteremo

anche noi a favore dell’ordine del giorno del collega Muzio, perché tutto

quello che si può fare in più per le fasce deboli ci trova d’accordo. Non ho

gradito, francamente, l’inutile polemica del consigliere Muzio sui 400

milioni di euro, perché è certo che ci sono state Amministrazioni comunali

che hanno impiegato quei buoni in modo ordinato, sensato, facendo un

buon lavoro e ci sono state Amministrazioni comunali che invece hanno

fatto una grande confusione, e tra queste certamente l’Amministrazione

comunale di Genova. Però questo attiene alla sfera dell’autonomia delle

Amministrazioni ed è un altro discorso.

Lo votiamo anche perché chiede in tutte le sedi di rafforzare

quell’azione a favore delle fasce deboli; anche qui il suo calcolo dei 7 euro

è calcolato sull’intero dei cittadini italiani, mentre il provvedimento

riguardava i cittadini in disagio sociale. Dopodiché mi aspetto che anche la

Regione Liguria faccia la sua parte: ci sono decine di milioni sul FSE non

ancora impegnati; sarebbe auspicabile che, anche alla luce dell’ordine del

giorno del consigliere Muzio, l’Amministrazione regionale, oltre a fare quel

pasticcio che ha fatto sui “tablet”, spendesse ragionevolmente bene soldi

FSE a favore delle fasce deboli.

21.04.2020 n. 11 167

PRESIDENTE. Finalmente un intervento completo, consigliere

Lunardon, senza interruzioni!

Ha chiesto di parlare il consigliere Senarega. Ne ha facoltà.

SENAREGA . Signor Presidente, signori Consiglieri, per dire che il

mio voto sarà favorevole e chiedo al proponente di apporre la firma a

questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del

consigliere Senarega.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, concordo

moltissimo con un ragionamento che è stato fatto da alcuni Colleghi che

mi hanno preceduto.

Devo dire che ero portato ad astenermi, poi credo che ci sia da

parte del proponente un ragionamento più alto del ragionamento che ha

fatto inizialmente e che sinceramente non ho capito. Stamattina io ho

sostenuto che la Regione Liguria non ha miliardi, perché un conto è avere

un bilancio da 5 miliardi e un conto è poter avere miliardi da investire; noi

non abbiamo miliardi da investire, ma il ragionamento che ha fatto il

collega Lunardon sul FSE lo trovo molto corretto.

Ora, continuare a lamentarsi di quello che ha fatto il Governo

diventa veramente una litania insopportabile, perché sembra un gioco al

massacro: “Questo non l’ha fatto il Governo, allora lo facciamo noi”;

21.04.2020 n. 11 168

“Questo non l’ha fatto”. Io non credo che la Regione Liguria ci stia

mettendo molto, diciamolo con molta sincerità, quindi non farei molte

polemiche. Va bene tutto ciò che porta ad aumentare, mi va bene il

ragionamento che ha fatto il consigliere Muzio, ma smettiamola con la

storia della polemica; semmai lamentiamoci su quello che siamo capaci o

non capaci di fare noi.

Quindi voterò a favore, con un po’ di difficoltà, devo dire, perché

credo che, visto che l’ha presentato il collega Muzio, ci sia da parte sua un

ragionamento sicuramente positivo. Però abbandoniamo un attimo la

polemica, scendiamo più sulla capacità di dire quello che potremo fare con

una rimodulazione proprio dei fondi FSE, perché noi avremo bisogno di

utilizzare questi fondi al meglio e questo ragionamento della Regione non

è ancora stato fatto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha

facoltà.

LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, ringrazio il collega

Muzio di questo ordine del giorno molto illuminato. Credo che il Governo

possa assolutamente fare di più. Però vedo e ho sentito che il collega Tosi

del Movimento 5 Stelle è sicuro – mi sono scritta queste parole – che il

Governo metterà altri soldi. Quindi finalmente qualcosa di sicuro in questi

decreti che si susseguono in modo schizofrenico. Sono molto contenta

che il Governo abbia deciso – e, come portavoce, il consigliere Tosi – che

metterà di più.

Ringrazio assolutamente anche le banche a Genova, tipo Banca

Passadore, che ha messo 100.000 euro per dare più possibilità alle nostre

fasce deboli di fare la spesa. Respingo al mittente, in questo caso al

21.04.2020 n. 11 169

consigliere Lunardon, il fatto che la Giunta Bucci ha fallito; anzi, sta

facendo un ottimo lavoro e tantissimi ci ringraziano. Logicamente Genova

è una città grande e purtroppo piena di nuove povertà.

Stiamo facendo bene e colgo l’occasione anche per ringraziare gli

Assessori che stanno mettendocela tutta per aiutare le famiglie a fare la

spesa.

Vorrei aggiungere la mia firma all’ordine del giorno, se il consigliere

Muzio me lo consente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Barbagallo. Ne

ha facoltà.

BARBAGALLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, è da

stamattina che sono seduto qui, ho un fondoschiena praticamente

quadrato, perché non sono abituato a stare tante ore seduto, e mi sono

fatto una grande convinzione dopo tutte queste ore di assoluto silenzio.

Come mi diceva la mia maestra, è molto più difficile tacere che

parlare, però adesso non ci riesco più e volevo dire una cosa: cosa ho

imparato oggi? Ho imparato che tutto quello che non ha funzionato di

questa pandemia è colpa del Governo e tutto quello che ha funzionato è

merito della Regione o dei Comuni amici della Regione. Questa è la

convinzione.

Allora io voterò a favore dell’ordine del giorno del consigliere Muzio,

però mi piace puntualizzare questo aspetto: se crolla un ponte è colpa

dell’ANAS, e l’ANAS è uno strumento del Governo, e quindi è colpa del

Governo; se, invece, un ponte si fa con i finanziamenti del Governo, ma il

21.04.2020 n. 11 170

Commissario magari è locale, allora si fa un bel lavoro perché il ponte

funziona e va avanti. Ma allo stesso modo ora mi ha veramente stomacato

e mi scuso di questo mio sfogo, perché dopo tante ore di assoluto silenzio,

di abnegazione, con tre “monitor” davanti son peggio di essere alla Nasa,

quindi ho voluto dirlo e rappresentarvelo, perché sinceramente mi sarei

aspettato una visione un pochino diversa. Invece, dopo tante ore vedo

pervicacemente questo percorrere la strada che in altre Regioni d’Italia

non avviene. Ormai ha gettato la maschera, perché, volendo noi

scimmiottare la Lombardia, molto spesso ci rendiamo conto che la

Lombardia non ha niente da insegnare a nessuno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne

ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri,

semplicemente per chiedere al collega Muzio di poter apporre la firma sul

suo provvedimento ed annunciare il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha

facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, assolutamente sì. Le

firme dei Colleghi non solo sono ben accette, ma sollecitate. Mi pare

anche il collega De Paoli fosse intenzionato a condividerlo, per cui

chiunque dei Colleghi lo voglia firmare è oltremodo ben accetto.

21.04.2020 n. 11 171

PRESIDENTE. ha chiesto di parlare il consigliere Rosso. Ne ha

facoltà.

ROSSO. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo ringraziare il

collega Muzio, perché è un ordine del giorno completo, che va veramente

nell’indirizzo di quello che serve alle persone. Quindi grazie, Consigliere

Muzio, e, a nome di Fratelli d’Italia, oltre a sostenerlo con il voto, ti chiedo

di poter mettere anche noi la firma.

PRESIDENTE. Consigliere De Paoli, mi scusi, è già intervenuto e

non può più intervenire.

Ha chiesto di parlare il consigliere Costa. Ne ha facoltà.

COSTA. Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per chiedere di

apporre la firma ed, ovviamente, sosterrò l’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Allora, a questo punto farei un appello a tutti i

Colleghi: visto che sono già le ore 16.30 e mi pare che l’intenzione

collettiva sia quella di votare il disegno di legge n. 304, chiederei di fare

sintesi, perché, e ci tengo a precisarlo, se interveniamo tutti sull’ordine del

giorno e gli ordini del giorno sono tredici, non riusciamo a votare il

provvedimento.

Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in

votazione l’ordine del giorno.

21.04.2020 n. 11 172

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri Lauro,

Ferrando e Michelucci.

Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,

Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui vouc her per l’acquisto

delle attrezzature per le lezioni a distanza, le at trezzature

informatiche e i servizi di assistenza domiciliare. (o.d.g. n. 2934)

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

PREMESSO CHE la Giunta regionale ha stanziato, a valere sul Fondo

sociale europeo, sette milioni di euro di voucher per le famiglie con figli in

età scolare, per l’acquisto di tablet, device e/o traffico dati per consentire a

chi ha più bisogno di poter seguire le lezioni a distanza;

APPRESO CHE 3,5 milioni sono stati ricavati dall’asse Istruzione del FSE,

così ripartiti:

- 1,5 milioni alle famiglie con figli iscritti alla Scuola statale;

- 1 milione alle famiglie con figli iscritti alle scuole private paritarie di

ogni ordine e grado;

- 1 milione alle famiglie con figli iscritti alla Istruzione e Formazione

professionale (IEFP), ITS e corsi di formazione professionale;

21.04.2020 n. 11 173

- per tutte e tre le graduatorie il 30 per cento delle risorse sarà

destinato agli studenti disabili o affetti da disturbi

dell’apprendimento (BES, DSA, legge n. 104),

APPRESO INOLTRE CHE gli altri 3,5 milioni e mezzo sono stati ricavati

dall’asse Inclusione del FSE e destinati alle famiglie che hanno a carico

studenti disabili la cui frequentazione ai servizi scolastici e formativi è stata

sospesa per l’emergenza Covid-19 e/o minori disabili, adulti disabili,

persone non autosufficienti (anziani/pazienti affetti da patologia

psichiatrica) iscritti ai servizi semiresidenziali socio-sanitari la cui

frequentazione è stata sospesa per l’emergenza Covid-19, così ripartiti:

- 3 milioni per l’erogazione di voucher per l’acquisto di servizi di

assistenza educativa domiciliare (o l’assunzione diretta di

personale) per servizi scolastici e formativi e semiresidenziali

sociosanitari sospesi,

- 500 mila euro per l’acquisto di attrezzature informatiche che

consentano il collegamento tra le famiglie e gli operatori dei centri

semiresidenziali chiusi;

VERIFICATO CHE secondo la Direzione generale dell’Ufficio scolastico

regionale per la Liguria, nell’anno scolastico 2019/2020, le scuole statali

sono 1.080, con 171.268 studenti iscritti; di gran lunga superiori rispetto

alle scuole private paritarie, pari a 313, con 20.772 studenti iscritti;

APPURATO CHE gli iscritti alla Scuola statale rappresentano l’89,1per

cento degli studenti, mentre gli iscritti alle scuole private paritarie

rappresentano solo il 10,9 per cento;

21.04.2020 n. 11 174

IMPEGNANO IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

a rivalutare la destinazione delle risorse e conseguentemente ripartirle in

modo equo e proporzionato alla reale distribuzione degli studenti iscritti tra

Scuola pubblica e scuole private paritarie.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

De Ferrari. Ne ha facoltà.

DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri,

sinteticamente, seguendo il giusto consiglio del Presidente (ci sono molti

ordini del giorno in votazione) faccio una sintesi anche perché lo ho già

illustrato in parte nella discussione.

Questo ordine del giorno si riferisce, in particolare, sui “voucher”

per l’acquisto di attrezzature didattiche per le lezioni a distanza, per la

didattica a distanza, quindi attrezzature informatiche e servizi di

assistenza domiciliare, o anche per incrementare il traffico dati per le

famiglie.

Ricordo in fase di discussione che c’è stata una risposta a quanto

avevo affermato, credo dal consigliere Vaccarezza, se rammento bene,

che comunque vorrei puntualizzare: il fatto che a livello statale ci siano

state – e voglio farlo presente – due tornate di aiuti statali per questa

didattica a distanza, la prima di 70 milioni di euro per tutte le Regioni, e

adesso ne è partita (da ieri) un’altra di 80 milioni di euro, che si spalmerà

su tutte le Regioni. Si chiuderà nell’arco di una settimana questo bando di

21.04.2020 n. 11 175

accesso a fondi statali per l’acquisto di PC e “tablet” per la didattica a

distanza.

Quindi siamo già alla seconda tornata, perché, chiaramente, è

fondamentale, visto che c’era una situazione di emergenza nazionale, che

vi fosse un intervento da parte del Ministero dell’Istruzione in quest’ottica,

visto che i docenti stanno facendo salti mortali per arrivare a rendere

capillare questa didattica a distanza, ed anche le famiglie hanno bisogno

di supporto.

Naturalmente i fondi statali si rivolgono alla scuola e la scuola può

acquistare “tablet” e PC, che possono dare in comodato d’uso alle varie

famiglie, e quindi, partendo questa tornata, si renderà ancora più capillare

questo intervento.

Riferendomi, però, a questo ordine del giorno, va nella misura

compensativa che è stata fatta da Regione Liguria, di cui non critichiamo

l’iniziativa in sé (anche questo sia chiaro), bensì il fatto di come sono state

distribuite certe risorse; in particolare, i due milioni e mezzo stanziati per i

vari tipi di scuole in Liguria sono stati suddivisi in misura non equa rispetto

alla distribuzione degli iscritti in Regione Liguria tra scuola pubblica e

scuole private paritarie. E mi riferisco a un milione e mezzo per la scuola

pubblica di due milioni e mezzo, che fa il 60 per cento di fronte al 90 per

cento di iscritti e per le scuole private paritarie un milione di euro, che è il

40 per cento di due milioni e mezzo e che va al 10 per cento di iscritti.

Con questo – e ripeto come avevo detto stamattina anche in

discussione – non vogliamo azzerare le quote per le scuole private

paritarie, ma chiediamo appunto un’impegnativa di riequilibrio di questa

distribuzione in base agli iscritti per un principio che è scritto nello stesso

bando, e cioè il fatto che le risorse a disposizione sono ad esaurimento,

quindi verranno soddisfatte un tot numero di domande e poi, quando

21.04.2020 n. 11 176

finisce la risorsa a disposizione, le altre domande non vengono più

accolte. Quindi rischiamo di tener fuori una grossa fetta di famiglie in

difficoltà che hanno i figli iscritti nella scuola pubblica, perché non c’è un

riparto equamente distribuito tra gli iscritti, 90 per cento e 10 per cento

circa, e la quota che è esattamente 60 e 40.

Per cui nell’impegnativa, che vado a leggere, chiediamo di

rivalutare la destinazione delle risorse e conseguentemente ripartirle in

modo equo e proporzionato alla reale distribuzione degli studenti iscritti tra

la scuola pubblica e le scuole private paritarie. Ci potrebbero essere due

modalità: o si ridistribuisce il fondo a costo zero in misura equa, e allora a

quel punto diventano 2.250.000 euro per la scuola pubblica e 250.000

euro per le scuole private paritarie; o, fermo restando l’attuale

distribuzione, si dovrebbe, invece, incrementare di sette milioni e mezzo la

quota per la scuola pubblica per arrivare ad una distribuzione tra nove

milioni e un milione. Ovviamente questo è improponibile, stando alle

risorse attualmente a disposizione, ma configuravo due metodi oggettivi

per la distribuzione delle risorse.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare la

consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, a rafforzare

quanto appena illustrato dal collega De Ferrari, vorrei rilevare che ancora

una volta si rischia di essere testimoni di un atteggiamento che va a far

prevalere aiuti alla scuola privata rispetto, invece, agli aiuti ed alle risorse

per la scuola pubblica.

Quantunque l’iniziativa di destinare i due milioni e mezzo da parte

di Regione sia un’iniziativa assolutamente condivisibile e meritoria che

21.04.2020 n. 11 177

supportiamo, però vi è questo fatto non comprensibile, per cui, come ha

detto il collega De Ferrari, se la stragrande maggioranza degli studenti

sono studenti presso la scuola pubblica, ovvero il 90 per cento degli

studenti, non è pensabile che le risorse che Regione va ad erogare per

aiutare nell’importante compito dell’istruzione a distanza, vista la

situazione che stiamo vivendo, non sia ripartito equamente secondo la

proporzione degli studenti, dei ragazzi che vanno alla scuola pubblica e

alla scuola privata.

Se la somma che Regione riesce a mettere a disposizione sono

due milioni e mezzo, ma il 90 per cento dei ragazzi va alla scuola pubblica

ed il restante 10 per cento, invece, va nelle scuole private, non è

accettabile che alle scuole private vada praticamente la stessa cifra che

va alle scuole pubbliche, perché le scuole pubbliche prendono un milione

e mezzo, mentre le scuole private, che sono il 10 per cento degli studenti,

prendono un milione di euro.

Quindi, attenzione, non bisogna assolutamente lasciare che si

persegua in queste politiche che diventano per forza di cose

discriminatorie, perché, se tutta la popolazione studentesca va alla scuola

pubblica ed una piccola minoranza va alla scuola privata, è logico che

bisogna dare molte più risorse per la scuola pubblica altrimenti non si

riesce ad aiutare tutte le famiglie e tutti gli studenti, ed una quota giusta,

commisurata rispetto al numero di studenti che, invece, va alla scuola

privata.

Altrimenti poi diventa facile davvero fare degli attacchi politici alla

Giunta, dicendo che la Giunta fa i favori agli amici, agli amici degli amici,

che vogliono dare i soldi a chi gestisce le scuole private. Allora, siccome

noi speriamo che non sia così e vogliamo che non sia così, chiediamo alla

Giunta di rivedere assolutamente queste proporzioni, perché così come

21.04.2020 n. 11 178

sono state poste sono inique, ma soprattutto inefficaci, perché l’obiettivo è

aiutare tutte le famiglie.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta,

l’assessore Cavo. Ne ha facoltà.

CAVO – Assessore alla Scuola, Università e Formazione.

Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo su questo ordine

del giorno, visto che è stato presentato ed è stato citato questo tema

anche in discussione questa mattina.

Ovviamente si parte dal presupposto, che è un presupposto

avanzato proprio dal Movimento 5 Stelle, che questa Regione non ha

stanziato sufficienti risorse per gli studenti della scuola pubblica. Io

rimarco il fatto che questa Regione si è impegnata a stanziare un totale

per tutti gli studenti di questa Regione di tre milioni e mezzo di euro per

quanto riguarda la fornitura dei “tablet” a tutti gli studenti iscritti ad ogni

tipo di corso di ogni ordine e grado e che, per quanto riguarda la scuola

pubblica, questa Regione ha stanziato un milione e mezzo di euro, che è

l’esatto ammontare che il Ministro dell’Istruzione, che mi sembra essere un

Ministro che corrisponda ad un Governo rappresentato da chi in questa

Aula si sta scagliando contro la cifra stanziata da questa Giunta, è

esattamente la cifra che il Ministro dell’Istruzione ha ritenuto idonea per la

scuola pubblica ligure.

La misura che il Ministero dell’Istruzione ha stanziato per i “tablet”

per gli studenti della scuola pubblica ligure ammonta ad un milione e

mezzo di euro. Regione Liguria è intervenuta con una risorsa aggiuntiva

per dare un contributo aggiuntivo alle famiglie degli studenti iscritti alla

21.04.2020 n. 11 179

scuola pubblica come contributo (lo ribadisco) aggiuntivo che va a

sommarsi ad una cifra ritenuta idonea dal Ministero dell’Istruzione, nei

confronti del quale non ho visto scagliarsi nessuna critica e nessuna

obiezione da chi in Aula, invece, sta intervenendo in questo Consiglio.

Ovvero, se la cifra per la scuola pubblica non è idonea, allora non era

idonea neanche la cifra stanziata dal Ministero dell’Istruzione.

Detto questo, noi abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per

le famiglie e direttamente alle famiglie con un limite ISEE di 30.000 euro

che vale per tutte le famiglie, tanto per le famiglie dei ragazzi iscritti alla

scuola pubblica come per quelli iscritti alla scuola paritaria e ai corsi di

formazione professionale. Quindi il criterio che comanda è il criterio del

reddito e dell’ISEE.

Per gli studenti delle scuole paritarie, sì, abbiamo stanziato un

milione di euro così come per gli studenti delle scuole di formazione

professionale nell’impegno e nel mandato che abbiamo di ottemperare al

diritto allo studio, che è diritto allo studio per tutti, inclusi gli studenti della

scuola paritaria e del...

PRESIDENTE. Purtroppo anche il tempo a disposizione

dell’assessore Cavo è terminato.

Si era prenotato, sempre per dichiarazione di voto, il consigliere

Lunardon, ma non riusciamo a sentirlo, rimaniamo in attesa di un suo

collegamento.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 180

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, devo dire che trovo

sempre un po’ sbagliato il ragionamento. Sembra che non usciamo fuori

né l’opposizione né tantomeno la maggioranza in questa dualità abbiamo

fatto, abbiamo non fatto.

Mi sembra evidente che chiedere un maggiore intervento per la

scuola pubblica sia comunque del tutto legittimo e corretto e da questo

punto di vista non ci vedo niente di tanto eclatante.

In alcune risposte, ultima quella dell’assessore Cavo, mi sembra

che si dica: “ho bevuto un bicchiere di vino, ma l’altro ne ha bevuto uno

che era più buono del mio” e questo mi sembra sbagliato. Ora si sta

facendo soltanto questo ragionamento e lo semplifico: visto che la

stragrande maggioranza delle studentesse e degli studenti frequenta la

scuola pubblica – e questo è un dato di fatto – e visto che forse troviamo

dentro queste fasce le persone meno abbienti, si tratta di capire se, in

realtà, in una situazione del genere, in cui il Covid-19 è vero che colpisce

tutti, perché colpisce tutti magari nel tempo, ma colpisce di più, come

solitamente accade, le persone che hanno meno risorse, in quanto

colpisce di più le famiglie monoreddito, le famiglie che hanno lavori precari

oppure che lavorano in aziende che non hanno retto le cinque, sei, sette

settimane di chiusura di questo Paese. Generalmente se queste persone

hanno figli in età scolare frequentano scuole pubbliche.

Quindi fare una richiesta di questo tipo vuol dire decidere che si

segue un “target” rispetto al fatto che si interviene in uno dei settori più

deboli e più colpiti dall’emergenza sanitaria, che si trasforma

drammaticamente in emergenza economica. Pertanto, in merito al

problema di metterci dei soldi, se il Governo ne ha messi pochi, visto che

qui si ritiene che non siano sufficienti, secondo me sarebbe compito di una

21.04.2020 n. 11 181

Regione, che guarda alle fasce più deboli e meno abbienti (che è la

stragrande maggioranza che considero più debole) aggiungerne una parte

per loro. Quindi uscirei dall’ambito della polemica e vedrei se nel merito è

possibile trovare una soluzione.

Mi sembrerebbe questo l’atteggiamento corretto: un

comportamento non polemico da parte di nessuno nel vedere dove si

riescono a soddisfare le esigenze di quelle fasce più deboli che sono nella

nostra popolazione e che naturalmente l’Assessore saprà meglio, perché

avrà una serie di studi che in qualche maniera conforteranno quanto dico.

Ritengo sarebbe positivo pensare di fare un intervento del genere.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha

facoltà.

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, io sono

fautore di un sostegno alla scuola pubblica generale e sul suo

potenziamento, non tanto per i numeri delle frequentazioni della scuola

pubblica, bensì perché è un servizio fondamentale per ogni ragazzo e

bambino, ragazza e bambina del nostro Paese e del nostro sistema. Però

non condivido la rappresentazione che emerge dall’ordine del giorno

stesso, nel senso che non ne farei una contrapposizione tra scuole

pubbliche e private, ed una ripartizione in base ai numeri.

È chiaro che il sistema delle scuole paritarie è altrettanto

fondamentale per il Paese perché dà un servizio che integra il pubblico,

ma in questa fase, benché non abbiano grandi aiuti di Stato in quanto

vivono sulle rette delle famiglie, le scuole paritarie sono in gravissima

difficoltà. Ci deve essere - io chiederei - più che una ripartizione, un

impegno ulteriore e rafforzativo della scuola pubblica. Se si fa riferimento

21.04.2020 n. 11 182

ad una ripartizione, non la farei creando questa contrapposizione in base

al numero di iscritti, ma terrei anche conto delle difficoltà che si stanno

vivendo in tutto il comparto scolastico.

Certo è che, secondo me, soprattutto alle scuole paritarie in questo

momento, più che i “tablet”, servirebbero altre cose, altrimenti molte di loro

a settembre rischiano di non riaprire e mancherebbe a tutto lo Stato un

servizio integrativo fondamentale per tutto il sistema scolastico. Quindi io

sono più per un potenziamento, senza creare questa contrapposizione,

per cui ritengo di astenermi sull’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il

Presidente Toti. Ne ha facoltà.

TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, lo dico senza voler

conculcare in alcun modo il dibattito, ma prego soprattutto i Consiglieri di

maggioranza, ma anche, ovviamente, per responsabilità, i Colleghi di

opposizione. Alle ore 18.00 si concluderà la seduta del Consiglio e,

francamente, non credo che nessuno voglia assumersi la responsabilità

del fatto che, se scade aprile, il bollo va in pagamento. E posso dirvi che

non durerà un minuto di più questo Consiglio, perché ho delle riunioni

improrogabili con l’Amministrazione della Sanità della Regione Liguria.

Pertanto, se i Consiglieri vogliono che tutti gli ordini del giorno

vengano votati, penso ci si debba attenere ad un elemento di sobrietà; chi

può ritirarlo e ripresentarlo credo faccia un atto dovuto, dopodiché è

facoltà del Consiglio. Il mio è solamente – come si dice - un appello della

Giunta, perché altrimenti usciremo da questo Consiglio ancora una volta,

dopo otto ore di dibattito su un disegno di legge di soli quattro articoli,

21.04.2020 n. 11 183

senza essere riusciti ad approvarlo, e non credo,francamente, sia volontà

di nessuno.

PRESIDENTE. Condivido quanto espresso dal Presidente Toti,

quindi riformulo l’appello ad intervenire il meno possibile, altrimenti saremo

costretti a ritirare degli ordini del giorno, pur condividendone l’essenza

stessa.

Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere

Lunardon. Ne ha facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, soltanto per

completare. Il problema della misura sul “tablet” è stato che, di fronte ad

un numero di famiglie che iscrivono i figli alla scuola pubblica decisamente

superiore a quello delle famiglie che li iscrivono a quella privata, hanno

ricevuto meno.

Al tempo stesso, però, le scuole private paritarie, che avrebbero

bisogno di un altro strumento, come auspicano da tempo, ma anche a

livello regionale, e cioè di risorse a fondo perduto, non è in questo modo

che trovano la garanzia di poter riaprire serenamente a settembre.

È per questa ragione che ci vorrebbe una sorta di riflessione, è per

questa ragione che apprezziamo l’ordine del giorno presentato dai

Consiglieri del Movimento 5 Stelle, che pone semplicemente il problema di

incrementare le risorse per le famiglie che hanno figli iscritti alla pubblica.

Poi, come abbiamo detto più volte, sollecitiamo la Giunta a

presentare un provvedimento che consenta di costituire un fondo a fondo

perduto per le paritarie e per le private, in particolare asili e scuole

21.04.2020 n. 11 184

materne, che sono il 50 per cento dell’offerta di asili e scuole materne

della Liguria.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Righello. Ne ha

facoltà.

RIGHELLO . Signor Presidente, rinuncio all’intervento per brevità

dei lavori ed aderisco all’appello del Presidente Toti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne

ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, era

sull’ordine dei lavori, anch’io rinuncio ad intervenire. Ha già detto quello

che volevo dire il Presidente Toti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha

facoltà.

BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, per

responsabilità anch’io rinuncio all’intervento.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

21.04.2020 n. 11 185

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti …………………. n. 28

votanti …………………… n. 26

astenuti ………….……... n. 2

voti favorevoli ………….. n. 10

voti contrari ………..…... n. 16

In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto contrario dei consiglieri Muzio e

Lauro.

Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro

Puggioni sulla possibilità di pesca in mare da riva o da natante e in

acque interne. (o.d.g. n. 2935)

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

PREMESSO che l‘emergenza sanitaria legata all‘emergenza Coronavirus

sta segnando profondamente il nostro tessuto sociale economico e

produttivo;

TENUTO CONTO che Regione Liguria ha adottato con decreto attuativo le

misure di autorizzazione all‘apertura di una serie di attività, nel rispetto

delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, che possono

garantire la graduale ripartenza del tessuto produttivo economico

regionale;

21.04.2020 n. 11 186

CONSIDERATO che è fondamentale sostenere la ripresa dell‘attività

lavorativa delle micro e piccole imprese e attività commerciali che

caratterizzano il tessuto economico e sociale della Liguria;

TENUTO CONTO del grande lavoro di coordinamento e di supporto,

anche economico, messo in campo dalla Giunta ligure, a sostegno della

sanità, delle famiglie e dei lavoratori della nostra Regione;

CONSIDERATO che numerose sono le aziende e negozi che producono e

vendono articoli per la pesca sportiva e ricreativa anche in Liguria, settore

che in Italia ha un‘incidenza importante, con circa 2,5 milioni di pescatori

sportivi e ricreativi, nonché oltre 100.000 che ogni anno praticano attività

agonistiche legate al settore della pesca sportiva, circa 1.500 punti vendita

specializzati nella pesca sportiva e 1.000 punti vendita generici che

trattano anche la pesca sportiva, con conseguente manodopera

impegnata nella produzione, importazione e distribuzione all‘ingrosso,

commercio al dettaglio e servizi in genere, di circa 15.000 unità. Il tutto

genera a livello nazionale un giro d‘affari del settore, per un volume di

circa 400 milioni di euro (solo accessori), a cui si aggiunge il giro di affari

dell‘indotto, stimabile in circa 2,8/3 miliardi di euro e comprende le spese

sostenute da ogni pescatore per spostamenti, pasti, pernottamenti,

barche, carburanti, permessi, manutenzioni, eccetera;

TENUTO CONTO che la Fase 2 dovrebbe prevedere anche la ripresa di

una serie di attività sportive e ricreative, che non creino assembramenti e

possano essere svolte rispettando il distanziamento sociale e l‘utilizzo di

appositi strumenti di prevenzione come le mascherine;

CONSIDERATO che la pratica della pesca ricreativa e sportiva rientra in

questo genere di attività, perché al pari di una passeggiata in solitaria può

essere praticata da soli e in totale sicurezza, e già prevede il rispetto di

21.04.2020 n. 11 187

una distanza obbligatoria minima tra pescatore e pescatore di circa 10

metri;

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

E L’ASSESSORE COMPETENTE

a farsi parte attiva presso il Governo centrale affinché l‘esercizio della

pesca in mare da riva o da natante e in acque interne e lo svolgimento

dell‘attività di produzione e vendita di articoli ed essa destinati siano tra

quelle attività che possano ripartire prima possibile.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Puggioni. Ne ha facoltà.

PUGGIONI. Signor Presidente, signori Consiglieri, in vista della

Fase 2, che dovrebbe partire prossimamente, ho presentato questo ordine

del giorno che riguarda un settore che ha numeri importanti in Italia, ma

anche in Liguria, e cioè il settore della pesca sportiva e ricreativa.

Con questo ordine del giorno, quindi, chiedo di prendere in

considerazione e possibilmente di fare in modo che, ripeto, nella Fase 2

anche la pesca sportiva e la pesca ricreativa possa riprendere la propria

attività, visto e considerato che stiamo parlando di uno sport e di una

passione che, sicuramente, visto l’oggetto, dal punto di vista della

sicurezza e delle distanze tra le persone credo che non ci siano

grossissimi problemi. Pensiamo ad un pensionato che con la sua

barchetta va in mezzo al mare a pescare o anche ai pescatori che dalle

nostre scogliere, le nostre spiagge pescano o anche nei torrenti

dell’entroterra.

21.04.2020 n. 11 188

Quindi questo ordine del giorno chiede la possibilità di fare in modo

che il Consiglio regionale, ovviamente il Presidente della Giunta regionale

e l’Assessore competente facciano presente al Governo che c’è anche

tutto questo mondo, che riguarda milioni di appassionati ed una filiera che

conta migliaia di negozi in tutt’Italia, in modo tale da poter anche qui

riaprire delle attività che in questo momento sono chiuse.

PRESIDENTE. Collega Puggioni, è apprezzata la sua sintesi.

Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere De

Paoli. Ne ha facoltà.

DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per dire che

condivido in pieno l’ordine del giorno del consigliere Puggioni, e se lo

stesso è d’accordo, chiedo di apporre la firma.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha

facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, è un tema a me

molto caro, come i Colleghi del Consiglio ben sanno. Chiedo anch’io di

apporre la firma. Condivido in pieno lo spirito, perché in questo tipo di

attività il rischio di contagio è pari sostanzialmente a zero, pertanto

annuncio il voto favorevole molto convintamente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha

facoltà.

21.04.2020 n. 11 189

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, annuncio ci sarà

anche il nostro voto favorevole, perché lo abbiniamo - come è stato fatto

tempo fa - al ragionamento degli orti: una persona da sola in un orto

difficilmente può andare incontro al rischio di contagio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti …….. n. 27

voti favorevoli ………... n. 26

voti contrari …………... n. 1

In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Consigliere

Lauro e Ferrando.

Ordine del giorno n. 878 presentato dai consiglieri regionali Vittorio

Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa e Angelo Vacca rezza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

21.04.2020 n. 11 190

CONSTATATO CHE questo periodo di pandemia Covid-19 è molto difficile

e complesso per tutti i cittadini della Liguria ;

RITENUTO CHE sia doveroso aiutare e sostenere la popolazione

attraverso importanti e coraggiosi provvedimenti regionali ;

VISTO CHE l'acqua è una risorsa vitale ed un bene comune;

CONSIDERATO CHE l'acqua svolge un ruolo indispensabile per prevenire

e contrastare il diffondersi della pandemia Covid-19 ;

IMPEGNANO IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute più opportune affinché sia possibile

l'erogazione gratuita dell'acqua per tutti gli utenti in Liguria durante

l'emergenza sanitaria Covid-19.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Mazza. Ne ha facoltà.

MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, l’acqua è una

risorsa vitale, è un bene comune; soprattutto in questo momento

particolare è un aiuto per prevenire la diffusione del virus. Per questo, con

l’aumento del consumo, si rischia di ritrovarsi a pagare bollette

spropositate.

Chiedo, pertanto, al Presidente della Giunta di attivarsi in tutte le

sedi ritenute più opportune affinché sia possibile l’erogazione gratuita per

tutti gli utenti durante il periodo di pandemia, evitando di fare utili come già

avviene annualmente.

21.04.2020 n. 11 191

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri Lauro

e Ferrando.

Ordine del giorno n. 879 presentato dai consiglieri regionali Vittorio

Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Giovanni De P aoli, Claudio

Muzio, Angelo Vaccarezza e Laura Lauro.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

CONSTATATO CHE questo periodo di pandemia Covid-19 è molto difficile

e complesso per tutti i cittadini della Liguria;

RITENUTO CHE sia doveroso aiutare e sostenere la popolazione

attraverso importanti e coraggiosi provvedimenti;

VISTO CHE il nostro entroterra è una grande risorsa e sicuramente potrà

essere tra i motori della ripresa;

RITENUTO INOLTRE che le aziende agricole dell'entroterra pur tra mille

difficoltà stanno facendo un ottimo servizio di supporto rifornendo gli

21.04.2020 n. 11 192

scafali dei nostri alimentari o direttamente i cittadini liguri con consegne a

domicilio;

CONSIDERATO CHE viene reputato dalle stesse un ottimo contributo a

superare questa fase anche solo lo sgravio di alcuni pagamenti come per

esempio vedersi concedere un anno senza versamenti di contributi

previdenziali (INPS), senza però perdere l'anno nel conteggio degli anni di

anzianità al fine del conteggio pensionistico.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute più opportune affinché sia possibile

individuare forme alternative di sostegno a questa categoria.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Mazza. Ne ha facoltà.

MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò molto breve, in

quanto, poi, darò per illustrati tutti gli altri ordini del giorno in modo da

permettere che tutti possano essere ascoltati.

Ritengo sia doveroso aiutare le aziende agricole delle aree interne

e montane, in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria. Il nostro

entroterra è una risorsa e potrà essere tra i motori della ripresa.

Per superare questa fase, queste aziende agricole hanno bisogno

di sostegno e di sgravi fiscali, per cui, per esempio, non pagare i contributi

INPS per un anno, potrebbe essere una cosa ragionevole senza troppi

danni per lo Stato, però tenendo conto, nel momento in cui andranno in

pensione, dell’anzianità ai fini del conteggio pensionistico, senza

21.04.2020 n. 11 193

nascondersi dietro a false promesse che poi non vengono portate avanti.

Quindi chiedo che anche in questo caso sia possibile attivarsi per

individuare la forma di sostegno per queste aziende.

PRESIDENTE. Vi sono altri Consiglieri che si sono prenotati, ma mi

comunicano che il consigliere Vaccarezza e la collega Salvatore

vorrebbero intervenire sull’ordine dei lavori, quindi hanno la priorità sugli

altri interventi.

Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere

Vaccarezza. Ne ha facoltà.

VACCAREZZA . Signor Presidente, volevo chiedere come poter

fare quando si vuole sottoscrivere un ordine del giorno e non dover

chiedere la parola. Chiedo: dobbiamo usare la “chat” di Concilium o quella

dei Consiglieri? Così noi Consiglieri non interveniamo più per questo

motivo e sottoscriviamo da remoto. Io vorrei sottoscrivere l’ordine del

giorno del consigliere Puggioni, per esempio, però, mi deve dire come fare

PRESIDENTE. Sulla “chat” di Concilium esprimete la volontà di

apporre la firma all’ordine del giorno evitando di intervenire.

Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per

modificare il voto all’ordine del giorno n. 877, perché mi ero sbagliata; se

può trasformarlo da contrario a favorevole.

21.04.2020 n. 11 194

PRESIDENTE. Va bene. Prego gli Uffici di tener conto della

richiesta della collega Salvatore; pertanto l’ordine del giorno n. 877 è

approvato all’unanimità.

Ha chiesto di parlare il consigliere De Paoli. Ne ha facoltà.

DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, se non c’è nulla

in contrario, vorrei apporre la firma anch’io.

PRESIDENTE. Come abbiamo detto, pregherei di scriverlo sulla

“chat” di Concilium ogni volta che volete apporre la firma ad un ordine del

giorno; evitate un intervento e quindi facciamo cosa buona e giusta.

Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente…

Interruzione Presidente: abbiamo difficoltà a comprenderla, consigliere

Lunardon.

LUNARDON (riprende) ... posso parlare, Presidente?

Interruzione Presidente: prego, prego.

21.04.2020 n. 11 195

LUNARDON (riprende) ... intervengo solo per dire che votiamo a

favore dell’ordine del giorno del consigliere Mazza e che, siccome…

PRESIDENTE. Consigliere Lunardon, non ho compreso la richiesta,

perché aveva problemi di collegamento, abbia pazienza.

Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in

votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Lauro, Garibaldi e Ferrando.

Ordine del giorno n. 880 presentato dai consiglieri regionali Vittorio

Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Claudio Muzio e Laura Lauro.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

RITENUTO CHE le emittenti televisive e radiofoniche locali stanno

svolgendo un servizio d'informazione di primaria importanza durante

questa emergenza sanitaria;

TENUTO CONTO CHE ogni giorno, per più volte, vengono riportate ai

cittadini tutte le ordinanze ed i decreti emanati dal Governo e dalla

Regione Liguria con le indicazioni sui comportamenti da adottare per

prevenire il contagio da Covid-19;

21.04.2020 n. 11 196

CONSTATATO CHE sono state anche trasmesse in diretta messe e rosari

portando conforto e speranza ai credenti;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso le sedi ritenute più opportune affinché venga

riconosciuto un sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali del

Tigullio .

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Mazza. Ne ha facoltà.

MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato

l’ordine del giorno. Voglio solo dire una cosa, che non sono riuscito a

scrivere nella “chat di Concilium” che vorrei apporre la mia firma, se il

proponente è d’accordo, all’ordine del giorno del consigliere Puggioni e

sull’emendamento del consigliere Muzio.

PRESIDENTE. Chiedo agli Uffici di prendere nota della richiesta del

consigliere Mazza.

Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in

votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

21.04.2020 n. 11 197

presenti ……………… n. 25

votanti ……………..... n. 17

astenuti ………….….. n 8

voti favorevoli …….... n. 17

In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole della consigliera

Lauro ed il voto di astensione dei colleghi Pastorino, Garibaldi, Lunardon e

Ferrando.

Comunico che gli ordini del giorno nn. 881 e 884 riguardano

entrambi il sostegno alle scuole paritarie, quindi suggerisco di trattarli

insieme.

Ordine del giorno n. 881 presentato dai consiglieri regionali Claudio

Muzio, Vittorio Mazza, Laura Lauro e Angelo Vaccare zza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

CONSIDERATO CHE:

- a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 le scuole paritarie si

trovano in una situazione di criticità che in molti casi mette a rischio

la possibilità stessa di proseguire l’attività educativa;

- a seguito delle necessarie misure adottate per il contenimento della

pandemia, tra cui la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, gli

istituti paritari si sono trovati a dover fare i conti con le pesanti

conseguenze derivanti dal mancato introito delle rette, dovuto

21.04.2020 n. 11 198

anche alle difficoltà di molte famiglie a farvi fronte a causa

dell’emergenza;

- in questa fase le scuole paritarie si trovano ad affrontare notevoli

costi aggiuntivi se vogliono organizzare l’insegnamento a distanza

attraverso piattaforme certificate di qualità;

RICORDATO CHE:

- attualmente la scuola paritaria conta in Italia quasi 900.000

studenti, 180.000 tra docenti e operatori scolastici, 12.000 sedi

scolastiche distribuite su tutto il territorio nazionale;

- la scuola paritaria fa parte a pieno titolo del sistema educativo

nazionale e svolge a tutti gli effetti una funzione pubblica

d’istruzione;

- la presenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un

significativo risparmio di risorse: il costo spesato per alunno nella

scuola statale (8.500/10.000 euro) è quasi doppio rispetto al costo

standard di sostenibilità (5.500 euro) e 18 volte superiore rispetto a

quanto oggi è destinato dallo Stato agli allievi della scuola paritaria

(500,00 euro);

RITENUTO CHE:

- la chiusura di molti istituti paritari rappresenterebbe un

impoverimento culturale per la nostra Regione e per il Paese.

RICHIAMATE:

21.04.2020 n. 11 199

- le misure messe in campo dalla Giunta regionale nell’emergenza

Covid-19 a sostegno delle famiglie e degli studenti sia delle scuole

statali che paritarie, tra cui i voucher per l’assistenza educativa e le

dotazioni informatiche e il bando per l’erogazione di bonus baby

sitter.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

- ad adottare ulteriori misure di sostegno alle scuole paritarie liguri, al

fine di mantenere attivo sul territorio regionale l’importante servizio

educativo svolto da questi istituti;

- a farsi parte attiva con il Governo affinché venga istituito un Fondo

straordinario per l’erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole

paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, con l’obiettivo di tutelare il

servizio svolto e il lavoro dei dipendenti, e sia prevista per tutta la

durata della chiusura delle scuole la detraibilità integrale del costo

delle rette versate alle paritarie dalle famiglie in difficoltà a causa

dell’epidemia.

Ordine del giorno n. 884 presentato dai consiglieri regionali Vittorio

Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Laura Lauro e Angelo

Vaccarezza.

IL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA

LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

APPRESO CHE attraverso i decreti ministeriali aggiornati fino ad oggi è

stata disposta la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle

attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio

nazionale per prevenire il diffondersi della pandemia da Coronavirus;

21.04.2020 n. 11 200

CONSIDERATO CHE le scuole paritarie, come tante altre realtà sociali,

stanno subendo gravi conseguenze per la crisi dovuta alla pandemia

Covid-19;

VENUTI A SAPERE CHE purtroppo in questo difficile periodo di

emergenza sanitaria ed economica, alcune famiglie di fronte alla mancata

erogazione del servizio non sono più disposte a pagare le rette agli istituti

paritari;

PRESO ATTO CHE questa situazione porta ad una mancanza di entrate

per la scuola paritaria che non ha più la possibilità di sostenere tutti i le

spese di gestione ;

IMPEGNA IL PRESIDENTE

E L’ASSESSORE COMPETENTE

ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute opportune affinché vengano

adottati interventi idonei al sostegno delle scuole paritarie in Liguria.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno n. 881, il

consigliere Muzio. Ne ha facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò rapido, credo

che questo ordine del giorno assuma grande importanza proprio per la

salvaguardia di questo patrimonio costituito dalle scuole paritarie, che in

molte occasioni surrogano la mancanza dell’offerta formativa pubblica.

Fornisco alcuni dati molto velocemente. Quando parliamo di

studenti che frequentano le paritarie, parliamo di quasi un milione di

21.04.2020 n. 11 201

studenti, di 180.000 tra docenti e personale e di 12.000 sedi sparse in

tutta Italia, di un costo pro capite a studente che è un sedicesimo del costo

delle paritarie rispetto a quello delle scuole pubbliche, ma soprattutto

parliamo di una pluralità didattica e di formazione che costituisce, a mio

avviso, una ricchezza. La chiusura delle scuole paritarie, di tante scuole

paritarie che sono in grande difficoltà, costituirebbe, secondo me, un

impoverimento anche culturale.

Quindi il mio ordine del giorno invita il Presidente della Regione ad

una forte attenzione e a farsi portavoce presso il Governo affinché questo

stanziamento pubblico statale per le scuole paritarie sia implementato alla

luce della difficoltà che stanno attraversando a seguito della chiusura

imposta dai DPCM che si sono susseguiti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del

giorno n. 884, il consigliere Mazza. Ne ha facoltà.

MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò brevissimo.

Condivido pienamente il discorso che ha anticipato il collega Muzio,

volevo solo aggiungere una cosa e cioè ricordare che le scuole paritarie,

in questo momento di difficoltà, continuano a sostenere le spese di

gestione. Quindi, nonostante le famiglie non paghino le rette, loro hanno

una continua spesa della gestione, e questo potrebbe portarle

definitivamente alla chiusura.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il

consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 202

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo far

presente che il Governo, come più volte viene ricordato, è di un partito che

si sta battendo per creare e aiutare a livello governativo le scuole paritarie.

Già prima del mio intervento si è capito perché ho fatto anche

un’interrogazione in merito per riuscire a creare un fondo - come lo ha

definito anche il consigliere Lunardon - comunque di prevedere aiuti per le

scuole paritarie. Mi fa specie, però, che oggi si propone l’ordine al giorno

solamente all’indirizzo del Governo, quando già la Regione si può attivare

in quella direzione come abbiamo chiesto per un fondo come mi ha

anticipato il Collega del Partito Democratico.

Quindi non sono contrario a questo ordine del giorno, ma, devo dire

la verità, rimango stupefatto, perché, se si vuole dare una mano concreta

fin da subito, senza aspettare discussioni di livello superiore, essendo i

Consiglieri proponenti della maggioranza, non capisco perché questo

ordine del giorno non sia indirizzato direttamente al Presidente, sia per

una sorta di pressione nei confronti del Governo, ma anche per stabilire a

livello regionale un fondo specifico. Altrimenti finiamo solo per fare

propaganda e prendere in giro coloro che dovrebbero ricevere gli aiuti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha

facoltà.

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, soltanto per dire che

noi ci asterremo e che comunque la dichiarazione che ha fatto il

consigliere Mazza è in parte vera, perché a me risulta che ci sono diverse

famiglie che non pagano la retta intera, ma gli è stata o dimezzata o

scontata. Quindi non diciamo, per chiarezza, che le famiglie non pagano

più e che le paritarie hanno dei costi.

21.04.2020 n. 11 203

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha

facoltà.

LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, io trovo

minimamente ...

Interruzione Presidente: non si sente.

LUNARDON (riprende) ... è un ragionamento che stiamo facendo

anche come gruppi …

PRESIDENTE. Non riusciamo a sentire, consigliere Lunardon, ha

dei problemi collegamento.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, fornisco un po’

di materiale mediatico. Magari diranno che sono vetero, ma capisco

assolutamente l’attività delle scuole paritarie, però mi sembra che una

serie di interventi che vengono fatti – io lo ho ribadito già prima – siano

molto strumentali – mi si perdoni – alla ricerca di un terreno elettorale, per

cui se qualcuno difende a spada tratta la scuola pubblica, ma dall’altra

parte si riesce a trovare un po’ di risorse anche per la scuola paritaria e se

faccio i conti di quante famiglie sono interessate cerco di dire che si

destinano dei fondi anche questo settore.

21.04.2020 n. 11 204

Devo dire che mi fa piacere che ci sia così molta attenzione per

un’attività sicuramente importante, ma un’attività d’impresa come altre

importanti che ci sono in questo Paese, e si chieda di fare uno sforzo da

questo punto di vista per sostenerla. Mi piacerebbe che questo fosse fatto

anche, con molta dovizia di particolari, nei confronti della scuola pubblica,

che pare essere sempre dimenticata.

E, se devo essere sincero, così fornisco a qualcuno la possibilità di

criticarmi, ma perlomeno non si può dire che non dica le cose, mi sembra

che sia un terreno molto, molto strumentale. Ho trovato una serie di ordini

del giorno, che ho votato anche a favore – quello dell’acqua, quello delle

imprese agricole – estremamente a tema rispetto a questa situazione che

stiamo vivendo. Mi sembra che invece, in questo siamo in un altro terreno.

Quindi come Linea Condivisa obiettivamente questo ordine del giorno non

ci piace, pertanto valuteremo il da farsi.

Quello che, invece, ha detto il consigliere Tosi rappresenta il vero,

perché ci sono state delle scuole paritarie che hanno sospeso le rette,

altre che, invece, hanno fatto degli sconti, altre che hanno chiesto il

pagamento delle stesse rette. Quindi è abbastanza variegato il percorso.

Vorrei che i Colleghi lo sapessero, perché già l’altra volta anche con il

collega Rossetti avevamo affrontato questa vicenda in una discussione:

quindi dentro questa realtà ci sono situazioni differenti.

Per cui non farei un ragionamento di carattere generale. Alcune

scuole hanno fatto soltanto degli sconti molto piccoli, come dice il collega

Tosi, e hanno ancora adesso un ritorno finanziario. Quindi credo che

sarebbe meglio accertarsi da questo punto di vista cosa sta succedendo in

quel settore.

21.04.2020 n. 11 205

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha

facoltà.

MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, prendo la parola

dopo aver illustrato l’ordine del giorno per dire al collega Michelucci che

probabilmente, a seguito di questa modalità con cui teniamo al Consiglio

regionale, non ha letto bene il mio ordine del giorno, perché presenta nella

parte espositiva due punti: il primo è riferito a richiedere al nostro

Presidente Toti misure di sostegno per le scuole paritarie; il secondo si

rivolge, invece, al Presidente quale latore di un messaggio a livello di

Conferenza Stato-Regioni.

Quindi l’intervento del mio ordine del giorno era a trecentosessanta

gradi, senza voler attribuire il peso di questo sostegno esclusivamente al

Governo, ma anche richiamando il nostro Presidente, come - peraltro - è

già accaduto attraverso misure messe in campo, a continuare a sostenere

le scuole paritarie.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno n. 881.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti ………………. n. 29

votanti ………………... n. 22

astenuti …………….… n. 7

voti favorevoli …..….... n. 22

21.04.2020 n. 11 206

In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Ferrando.

Pongo in votazione l’ordine del giorno n. 884.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti …………….. n. 27

votanti …………….… n. 21

astenuti ……………... n 6

voti favorevoli ...……. n. 21

In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti e

del consigliere Ferrando.

Ordine del giorno n. 882 presentato dal consiglieri regionali Paolo

Ardenti e Angelo Vaccarezza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

VISTA la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità del 30

gennaio 2020 con la quale l’epidemia da COVID–19 è stata valutata come

un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

21.04.2020 n. 11 207

VISTA la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della

Sanità dell’11 marzo 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata

valutata come pandemia in considerazione dei livelli di diffusività e gravità

raggiunti a livello globale;

VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la

quale è stato dichiarato, per sei mesi lo stato di emergenza del territorio

nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie

derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTO l’articolo 117, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.

112, in base al quale le Regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti

d’urgenza in materia sanitaria;

CONSIDERATO che Regione Liguria ha già avviato uno screening

sierologico su degenti, personale sanitario e amministrativo delle strutture

residenziali.

IMGEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

perché sia garantita una valutazione, nelle forme che saranno ritenute più

opportune da parte degli esperti del nostro sistema sanitario, tramite

ALISA, dello stato di esposizione del Covid–19 nelle Forze di Polizia, nella

Polizia locale e nei Vigili del Fuoco che sono impegnati nei consueti servizi

di pubblica utilità ed in questo momento anche per le azioni richieste per il

contenimento dell’epidemia Covid–19.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Ardenti. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 208

ARDENTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato

questo ordine del giorno, ma anche il prossimo, il n. 883.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il

consigliere Senarega. Ne ha facoltà.

SENAREGA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sull’ordine dei

lavori, ci eravamo detti prima che con questo ritmo rischiavamo di non

licenziare la legge, ma temo che non sia cambiato nulla. Quindi invito i

Colleghi a riflettere: o ritiriamo qualche ordine del giorno o cerchiamo di

andare veramente più spediti. Con questo ho finito.

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il

consigliere Righello. Ne ha facoltà.

RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, per annunciare il

voto favorevole all’ordine del giorno, anche se è davvero il minimo

sindacale, nel senso che è molto blando. I sistemi di protezione per le

Forze dell’ordine, d’accordo, ma non solo a quelli. Comunque “okay”,

andiamo avanti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha

facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, la

dichiarazione di voto è a favore di questo ordine del giorno, anche se devo

21.04.2020 n. 11 209

dire che francamente l’impegnativa che proviene da parte di un membro

della maggioranza mi stupisce, perché leggo che si chiede che sia fatta

una valutazione dello stato di esposizione delle Forze dell’ordine e dei

Vigili del Fuoco tramite ALISA.

Io voto a favore perché è lapalissiano essere d’accordo con questo,

ma mi domando se sia possibile che questa cosa della valutazione da

parte del Sistema sanitario regionale non fosse già in atto. È una cosa

incredibile, mi sembra molto grave, è un’autodenuncia questo ordine del

giorno.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti,

della Vicepresidente Viale e del consigliere Ferrando.

Ordine del giorno n. 883 presentato dai consiglieri regionali Paolo

Ardenti, Alessandro Puggioni e Angelo Vaccarezza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

VISTA la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità del 30

gennaio 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata valutata come

un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

21.04.2020 n. 11 210

VISTA la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della

Sanità dell’11 marzo 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata

valutata come “pandemia” in considerazione dei livelli di diffusività e

gravità raggiunti a livello globale;

VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la

quale è stato dichiarato, per sei mesi lo stato di emergenza del territorio

nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie

derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTO l’articolo 117, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.

112, in base al quale le Regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti

d’urgenza in materia sanitaria;

CONSIDERATO che la Fase 2 dell’emergenza prevederà quasi

sicuramente l’obbligo di DPI da parte di tutta la popolazione, durante il

lavoro, durante gli acquisti nei negozi e nella vita di tutti i giorni;

CONDISERATO INOLTRE che si potranno considerare tali DPI

indispensabili ed equiparabili a dispositivi salvavita;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso il Governo perché al fine di fronteggiare l’emergenza da

Covid-19, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del

Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020, per l’acquisto di Dispositivi

di protezione individuale “marcati CE” (mascherine, guanti e gel

disinfettante), si applichi l’imposta sul valore aggiunto con aliquota

agevolata al 4 per cento oppure la totale esenzione IVA.

21.04.2020 n. 11 211

Ricordo che il consigliere Ardenti ha dato per illustrato l’ordine del

giorno.

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti e

del consigliere Ferrando.

Ordine del giorno n. 886 presentato dai consiglieri regionali Gabriele

Pisani, Andrea Costa e Vittorio Mazza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

CONSTATATO CHE grazie al grande lavoro di tutti, sopratutto degli

operatori sanitari, e al diffuso sacrificio dei cittadini rimasti a casa siamo

riusciti a contenere il picco di Coronavirus;

RITENUTO CHE sia innegabile che abbiamo bisogno che il Paese si

rimetta in moto, sia dal punto di vista della vita lavorativa che di quella

sociale, al fine di non rendere vano tale sacrificio, passando da una crisi

sanitaria ad una economica dai risvolti sicuramente non meno nefasti;

CONSIDERATO CHE questa ripartenza deve essere fatta in modo

ordinato e graduale ed inevitabilmente prevederà ulteriori sacrifici, e che

21.04.2020 n. 11 212

anche con questo fine nasce la creazione della “Task force” per la Fase 2

in Liguria;

RITENUTO CHE la fascia più a rischio rimane quella dei nonni, primo e

spesso unico aiuto a cui lasciare i figli di molti genitori che lavorano;

CONSIDERATO INOLTRE che le nuove limitazioni sociali dettate da

questa pandemia vedranno sparire o renderanno impossibili molti dei

servizi classici di accudimento e cura dei bambini, come asili nido e baby

sitter, e vedranno la necessità di un rivalutazione e adeguamento anche

dei permessi di lavoro fino ad oggi in essere ;

VISTO CHE anche alla luce di questa stessa pandemia la situazione

economica delle famiglie è ulteriormente peggiorata, ed è facile

immaginare che alla ripartenza entrambi i genitori avranno la necessità di

ritornare al loro posto di lavoro ;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

- ad attivarsi già da ora, direttamente e presso tutte le sedi ritenute

più opportune, affinché siano previsti aiuti straordinari nella fase di

ripartenza a tutta la rete di sostegno alle famiglie, in particolar modo

per la gestione dei figli della fascia preadolescente, al fine di

potenziarla e renderla adatta a superare le nuove regole dettate dal

distanziamento sociale.

Ha chiesto di parlare, a nome della la Giunta, l’assessore Viale. Ne

ha facoltà.

VIALE – Assessore alla Sanità.

21.04.2020 n. 11 213

Signor Presidente, signori Consiglieri, purtroppo non sono riuscita,

con questi strumenti, a chiedere la parola dopo l’intervento della

consigliera Salvatore sull’ordine del giorno n. 882. È chiaro che dovevo

precisare che non si tratta di nessuna messa in mora, è un ordine del

giorno che non fa altro che chiedere qualcosa che è già in corso, ossia i

test sierologici che devono essere fatti per cluster. Abbiamo iniziato con le

RSA per anziani, adesso per disabili, per pazienti psichiatrici; oggi si sono

avviati i test sierologici per popolazione carceraria ed agenti di Polizia

penitenziaria e successivamente anche per le categorie indicate

nell’ordine del giorno.

Quindi nessuna messa in mora e si tratta di un percorso che è “in

itinere”. Scusate se non sono riuscita prima a intervenire.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del

giorno, il consigliere Pisani. Ne ha facoltà.

PISANI. Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò molto veloce.

Presentiamo questo ordine del giorno a sostegno delle famiglie soprattutto

per quanto riguarda la Fase 2 o quella di ripartenza, nel senso che

abbiamo chiesto un grande sacrificio a tutti i cittadini fino adesso di

rimanere chiusi a casa e grazie a questo abbiamo contenuto il

Coronavirus; per dare seguito a tutto ciò solleviamo alcune preoccupazioni

che riguardano la Fase 2, quella di ripartenza, dove le famiglie dovranno

tornare sicuramente al lavoro, ma si troveranno in difficoltà a mantenere i

bambini o a chi darli in gestione, perché i nonni sono la parte più delicata

e quindi non sempre si ci potrà appoggiare su di loro. Quindi c’è il rischio

che il nuovo distanziamento sociale che questa pandemia ha portato nelle

nostre abitudini trasformerà in anacronistici tutti i sistemi di accudimento

21.04.2020 n. 11 214

dei bambini che avevamo fino ad oggi, fino ad arrivare ai permessi di

lavoro a cui usufruiranno le famiglie.

Quindi impegniamoci in modo da trovare dei nuovi sistemi per

sostenere la rete delle famiglie, soprattutto nella fascia preadolescenziale,

per potenziarla e renderla adatta a superare le nuove regole dettate dal

distanziamento sociale.

Approfitto per illustrare anche l’ordine del giorno n. 893 a prima

firma del consigliere Costa – così ottimizziamo i tempi - sulla sospensione

degli effetti giuridici dei titoli di credito soprattutto per le piccole attività, che

sono un po’ l’anima dei nostri Centri storici. Per abitudine, i negozi iniziano

la stagione pagando i fornitori con questi titoli di credito con scadenze di

pagamento nei mesi successivi e oggi si trovano ovviamente in difficoltà,

essendosi la loro attività bloccata e anche alla ripartenza avranno perso

gran parte della stagione. Quindi viene chiesto di prorogare queste

scadenze nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2020.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta,

l’assessore Viale. Ne ha facoltà.

VIALE . Signor Presidente, signori Consiglieri, a proposito

dell’ordine del giorno n. 886, con la collega Cavo abbiamo ovviamente a

cuore questa tematica delle famiglie e anche la rete di sostegno, la

gestione dei figli ed è per questo che insieme abbiamo proposto

l’attivazione di un Tavolo dedicato alle tematiche. L’Assessore Cavo è

molto attenta su questa tematica e quindi è chiaro che sarà oggetto

dell’approfondimento nei Tavoli di lavoro della “Task force” della

ripartenza.

21.04.2020 n. 11 215

PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il

consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, io voterò a

favore dell’ordine del giorno presentato dal collega Pisani.

Devo dire, però, Colleghi, che sinceramente il dispositivo mi sembra

molto, molto generico. L’individuazione del problema è assolutamente

vero e ce lo stiamo chiedendo tutti e probabilmente tutti - dagli Assessori

che hanno la questione di governo ai Consiglieri - saranno stati sollecitati

al riguardo. Perché in un sistema sociale – e questo non dipende dalla

Regione sicuramente, così non c’è ombra di polemica – in mancanza

sempre di più di servizi sociali basati sull’utilizzo dei nonni, chi non ha

nonni, parenti, sorelle più grandi, il fratello più grande, rischia nella Fase 2

di trovarsi, in assenza di ripresa delle attività scolastiche, volgarmente

detto, con “una mano davanti e una mano dietro”.

Quindi capisco esattamente quale è il problema e ringrazio il

collega Pisani di averlo centrato, però il dispositivo mi sembra più che altro

un “mettiamo su, valutiamo, facciamo, diamoci un po’ una mano”. Però se

la Fase 2 – su cui il Presidente Toti insiste tanto; devo dire che è una sua

scelta, la mia non è una frase critica – parte fra due settimane circa, forse

meno, iniziare adesso una riflessione ho paura che o ci riflettiamo giorno,

mattino, notte (e i giorni sono di quarantotto ore) o ho paura che il 4

maggio le famiglie che hanno figli in età adolescenziale, per chi riprende a

lavorare, si trovino in grandi difficoltà. Quindi va bene l’individuazione del

problema e naturalmente, visto che c’è la certezza della buona fede del

presentatore, voterò a favore, ma sinceramente mi sembra un po’ debole

la parte dispositiva.

21.04.2020 n. 11 216

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il

Presidente Toti. Ne ha facoltà.

TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, io credo che il mio

appello non sia stato colto. Vorrei che poi non risultasse, alle ore 18.00,

quando chiederò l’interruzione di questo Consiglio perché ho una riunione

con tutti i vertici della Sanità ligure, che non si sia votato il disegno di

legge nel suo complesso, perché io non ci sarò alle ore18.01 e chi non

ritira i suoi ordini del giorno e continua a tenere questo atteggiamento,

credo che poi ne risponderà. Ovviamente, si voterà a maggio e si pagherà

il bollo auto, perché la Giunta non ha la possibilità di sospenderne il

pagamento sua sponte, non avendo le deleghe del Consiglio e non

essendo previsto dal Regolamento.

Lo dico a tutti i Capigruppo, lo dico ai Gruppi di maggioranza e di

opposizione, perché alle ore 18.00 questo Consiglio, per quanto mi

riguarda, cesserà ovviamente. Così è stato stabilito.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Ferrando.

21.04.2020 n. 11 217

Provo a formulare un’altra proposta: se tutti i Consiglieri rinunciano

ad illustrazione gli ordini del giorno e agli interventi sugli stessi, riusciamo

a votarli tutti. Questa è la proposta che mi sento di fare.

Ordine del giorno n. 887 presentato dai consiglieri regionali Fabio

Tosi, Andrea Melis, Alice Salvatore e Marco De Ferr ari.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

RILEVATO CHE le disposizioni per la riduzione della diffusione del

contagio da Coronavirus hanno accresciuto il numero di dipendenti

regionali che lavorano in modalità di “lavoro agile”, determinando una

riduzione dei buoni pasto usualmente distribuiti, poiché questa modalità di

lavoro, da norme vigenti, non permette la maturazione del diritto a

riceverli;

CONSIDERATO CHE ciò, di conseguenza, comporta un risparmio da

parte della Regione rispetto a risorse già messe a bilancio, tenuto conto

che, da fonti ufficiali, sono 1200 (ovvero l’80 per cento del totale) i

dipendenti di Regione Liguria che dall'inizio dell'emergenza Coronavirus

continuano il loro lavoro in “smart working” e che tale modalità

organizzativa potrebbe essere prolungata, vista l’emergenza in corso;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi affinché:

- nel rispetto della normativa vigente e previo confronto con le

Organizzazioni sindacali per individuare al meglio i destinatari

dell’iniziativa, le risorse economiche risparmiate dalle somme

21.04.2020 n. 11 218

corrispondenti ai buoni pasto dei dipendenti della Regione in “smart

working” vengano destinate ad iniziative solidali, come l’acquisto di

beni di prima necessità, verso le fasce più deboli della popolazione,

che si trovano ad affrontare difficoltà economiche per le

conseguenze legate alla diffusione del contagio;

- si compia opera di sensibilizzazione riguardo ad iniziative analoghe

nei confronti degli Enti locali della Regione, anche attraverso il

coinvolgimento di ANCI Liguria.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Tosi. Ne ha facoltà.

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato

l’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente Toti. Ne ha

facoltà.

TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, per non bocciare un

ordine del giorno che ritengo nel suo spirito meritevole, se il consigliere

Tosi accetta di mettere un vincolo di bilancio, quindi ove queste ci siano.

Perché io credo che ci sia addirittura un aggravio di costi dovuto al costo

del personale: sanificazione, gel, mascherine e quant’altro e viene fornito

dalla Direzione del Personale al personale della Regione, nonché le

dotazioni tecnologiche dell’Ufficio e quant’altro. Però siccome di per sé

trovo che sia positivo l’ordine del giorno, se ci mettiamo “ove vi siano

risparmi di bilancio”, siamo disponibili a dare parere favorevole.

21.04.2020 n. 11 219

TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, accolgo l’invito del

Presidente e chiedo agli Uffici di emendarlo come da sua richiesta.

PRESIDENTE. Già fatto.

Ha chiesto di parlare a nome della Giunta l’assessore Berrino. Ne

ha facoltà.

BERRINO – Assessore all’Organizzazione e Personale.

Signor Presidente, signori Consiglieri, come giustamente ha detto

anche il Presidente Toti, mi sono fatto fare una nota dal Settore

Personale. Sicuramente ci sono dei risparmi sui buoni pasto, però non

sappiamo ancora a quanto potranno ammontare i costi superiori che

dovremo affrontare nella Fase 2, come la sanificazione, le mascherine, i

termometri, i gel disinfettanti, insomma tutte queste spese che stiamo

affrontando in Fase 1 e che affronteremo in Fase 2. Quindi giustamente la

richiesta del Presidente Toti di fare salvo se ci saranno dei risparmi alla

fine tra maggiori spese e somme risparmiate per i buoni pasto, anch’io

sono favorevole a poterli utilizzare per gli scopi dell’ordine del giorno. Però

solo se ci saranno dei risparmi nel bilanciamento tra spese e risparmi.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno così come modificato dal Presidente

Toti.

21.04.2020 n. 11 220

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Ferrando.

Ordine del giorno n. 888 presentato dai consiglieri regionali Andrea

Melis, Marco De Ferrari, Alice Salvatore e Fabio To si.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

VISTO CHE è in discussione il disegno di legge n. 304/2020, il cui articolo

2 prevede, previa elaborazione di un Programma di promozione delle

attività da parte della Giunta regionale, la concessione di contributi

economici alle imprese ittiche e agricole che hanno dovuto sospendere o

ridurre l’attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica COVID-19,

nella misura di un milione di euro per l’anno 2020;

EVIDENZIATO CHE diverse Regioni si sono attivate al fine di offrire

stanziamenti a favore delle imprese sopracitate: ad esempio, con il Piano

di emergenza socio-economica la Regione Campania ha previsto (azione

5) lo stanziamento di 50 milioni di euro per le imprese agricole e della

pesca; in specie, ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali

iscritti all’INPS verranno assegnati contributi una tantum dai 1.500 euro

(per aziende fino a 5 dipendenti) ai 2.000 euro (con più di 5 dipendenti);

VENUTI A SAPERE CHE Regione Liguria avrebbe dichiarato lo stato di

calamità naturale del settore del florovivaismo, ai fini dell’attivazione del

21.04.2020 n. 11 221

Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura, di cui

all’articolo 14 del decreto legislativo 26 maggio 2004 n. 154;

POSTO CHE non è chiaro se lo stato di calamità naturale sia stato

dichiarato solo per il settore del florovivaismo o anche per altri settori

come ad esempio la viticoltura o l’acquacoltura;

CONSIDERATO CHE per via dell’emergenza sanitaria in corso le imprese

agricole, vitivinicole, floricole, della pesca e acquacoltura stanno andando

incontro a una forte contrazione delle vendite; molteplici sono le

problematiche che investono la logistica e lo stoccaggio, ma anche gli

adempimenti amministrativi e fiscali; a ciò si aggiungono le difficoltà legate

all’acquisizione di manodopera e alla mancanza di liquidità;

RICORDATA l’importanza, per il ruolo che riveste sul nostro territorio,

dell’Associazione Enoteca regionale della Liguria, i cui soci (140) sono

principalmente aziende vitivinicole delle quattro Province liguri che

rappresentano le denominazioni regionali con lo scopo di valorizzare il

nostro vino;

RITENUTO CHE sia opportuno promuovere le produzioni locali sia

mediante i canali comunicativi di Regione Liguria sia attraverso la messa

in evidenza dei prodotti locali nei negozi di vendita al dettaglio e nella

grande distribuzione;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi affinché:

- siano organizzate, in sinergia con le Associazioni di settore,

campagne di promozione delle produzioni locali, anche costituendo

21.04.2020 n. 11 222

accordi con i negozi di vendita al dettaglio e della grande

distribuzione, al fine di valorizzarne l’esposizione al pubblico;

- siano incrementate le risorse a favore delle imprese floricole,

agricole, del settore vitivinicolo, della pesca e acquacoltura,

sostenendo il reddito delle imprese, anche attraverso le risorse del

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;

- sia dichiarato lo stato di calamità naturale, qualora Regione non vi

abbia ancora provveduto, per le imprese della pesca e

acquacoltura, ai fini dell’attivazione del Fondo di solidarietà

nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Comunico che il consigliere Melis dà per illustrato l’ordine del

giorno.

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti …….. n. 28

voti favorevoli ……….... n. 11

voti contrari ……….….. n. 17

In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.

21.04.2020 n. 11 223

Ordine del giorno n. 889 presentato dai consiglieri regionali Luca

Garibaldi, Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

PREMESSO CHE in questi giorni si sta procedendo alla progressiva

riapertura dei cantieri navali, e che in particolare assume rilevanza

strategica per la nostra Regione l’intenzione di procedere alla progressiva

riapertura dei cantieri navali di Fincantieri;

RILEVATO ALTRESÌ che le procedure di riapertura sono condizionate al

rispetto delle prescrizioni in materia sanitaria previste dalle normative e dai

Protocolli nazionali;

VISTO che in molti casi gli stabilimenti Fincantieri sono collocati in contesti

urbani, su cui generano un grande impatto;

VISTO altresì che sia per la tipologia delle produzioni, sia per la presenza

negli stabilimenti di lavoratori diretti e dell’indotto, provenienti da diverse

Regioni d’Italia e da diversi Paesi, impongono misure specifiche, sia per

quanto riguarda la logistica degli spostamenti sia dal punto sanitario, e

controlli certi per il rispetto delle prescrizioni nell’organizzazione del lavoro;

CONSIDERATO che ad oggi, non risulta essere messo in atto alcuna

campagna di screening sierologico negli stabilimenti Fincantieri;

SOTTOLINEATO CHE, vista la delicatezza della situazione, occorre far

prevalere in questa fase il massimo principio di precauzione, e adottare

tutte le misure idonee a prevenire il rischio di recrudescenze e focolai,

soprattutto quando esiste una forte pressione nei contesti urbani, anche al

fine di rispondere alle preoccupazioni nelle stesse comunità locali;

21.04.2020 n. 11 224

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

E L’ASSESSORE COMPETENTE

- ad adottare una cabina di regia e di confronto con i Comuni sede di

cantiere e l’Azienda, le rappresentanze sindacali e la Prefettura, per

la definizione di misure ulteriori, anche includendo per quanto

possibile il percorso casa lavoro di concerto con le aziende di

trasporto pubblico;

- a mettere in campo tutte le iniziative ritenute idonee, nell’ambito

delle rispettive competenze, al fine di richiedere a Fincantieri anche

l’adozione di misure di “screening” sierologico nei propri

stabilimenti, come elemento ulteriore per la ripresa dell’attività, vista

l’importanza e l’impatto che assume per la nostra Regione.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Garibaldi. Ne ha facoltà.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, per istituire una

cabina di regia di confronto sulla riapertura di Fincantieri nei tre

stabilimenti liguri con tutti i soggetti interessati, perché è una vicenda

piuttosto complicata e che impatta sulle comunità locali.

La seconda cosa è di richiedere come pressione, elemento politico

molta attenzione in questa Fase in modo da monitorate e controllare per

vedere con l’azienda se si possa arrivare anche alla definizione di test

sierologici, perché il numero di lavoratori - indotto e diretti - che andranno

a lavorare nel cantiere nelle prossime settimane sarà numeroso e molti

cantieri sono in contesti urbani dove l’impatto di questa riapertura

21.04.2020 n. 11 225

potrebbe avere ripercussioni su vari elementi. Quindi, ad ulteriore tutela,

se si potesse fare un’azione anche di regia e di convincimento, sarebbe

importante non solo per i lavoratori, ma per le comunità locali.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente Toti. Ne ha

facoltà.

TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, senza rubare tempo, la

Giunta dà parere negativo. Non so se il consigliere Garibaldi lo vuole

ritirare, ma temo che questo ordine del giorno impatti esattamente sul

DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, che assegna questo ruolo

alle Prefetture da questo punto di vista.

Sui test sierologici ho già detto: stiamo aspettando le procedure

ministeriali ed è già normato dall’accordo condiviso tra Sindacati e

imprese firmato a Palazzo Chigi il 15 marzo scorso, le normative

attualmente in vigore per il ritorno in fabbrica. Credo che creare

un’ulteriore cabina di regia su una singola impresa turbi l’equilibrio dei

poteri che il Governo stesso ha deciso, quindi suggerirei un’ulteriore

riflessione. In ogni caso il parere è negativo, anche per non andare in

conflitto di competenze con Organi designati dal Governo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha

facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, chiedo di

apporre la mia firma all’ordine del giorno.

21.04.2020 n. 11 226

PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del

consigliere Pastorino.

Ha chiesto di parlare il consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, nella cabina di

regia è prevista la Prefettura, quindi non va ad inficiare. È un’azione

politica su uno stabilimento strategico in questa prima fase, quindi la

valutazione è più politica. Poi prendo atto del parere negativo.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti ……... n. 27

voti favorevoli …………. n. 11

voti contrari ……………. n. 16

In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Ferrando e il voto contrario dell’assessore Mai e della consigliera Lauro.

Ordine del giorno n. 891 presentato dai consiglieri regionali Mauro

Righello, Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi,

Giovanni Barbagallo e Francesco Battistini.

21.04.2020 n. 11 227

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

PREMESSO CHE l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-

19 ha reso necessaria una riorganizzazione del servizio sanitario che ha

imposto di sospendere l'attività ambulatoriale ordinaria per quanto

riguarda visite ed esami non urgenti;

VISTO CHE non si può conoscere, al momento, l'esatta data in cui l'attività

ambulatoriale potrà riprendere normalmente;

CONSIDERATO CHE le strutture sanitarie sono al momento prive di

indirizzi ufficiali che indichino loro se le prenotazioni ricevute prima

dell'inizio dell'emergenza COVID-19 siano semplicemente da

riprogrammare alla ripresa dell'attività ordinaria o siano di fatto decadute

(e debbano quindi essere nuovamente effettuate dai cittadini);

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

a predisporre i provvedimenti necessari affinché, al momento della ripresa

della normale attività ambulatoriale, le visite e gli esami già prenotati prima

dell'emergenza sanitaria e attualmente sospesi vengano automaticamente

calendarizzati nell'ordine di priorità che già avevano, fatto salvo il

sopraggiungere di urgenze o eventuali aggravamenti.

Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere

Righello. Ne ha facoltà.

21.04.2020 n. 11 228

RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, è un ordine del

giorno in materia sanitaria. Le attività di prenotazione da parte dei cittadini

rispetto alle visite ordinarie - sospese per ovvie ragioni Covid-19 -

chiederei che i cittadini non le debbano ripresentare, ma che le Strutture

sanitarie ne acquisiscano la priorità e siano le Strutture sanitarie stesse a

ricontattare i cittadini, fatto salvo evidentemente l’aggravamento e

quant’altro. Su questo ci vuole un’indicazione chiara da parte di ALISA e

delle Strutture sanitarie.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti ……... n. 27

voti favorevoli …………. n. 10

voti contrari ……………. n. 17

In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto contrario dell’assessore Mai e

dei consiglieri Ferrando e Lauro.

Ordine del giorno n. 892 presentato dai consiglieri regionali Luca

Garibaldi e Giovanni Lunardon.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLE ALEGISLATIVA DELLA LIGURIA

21.04.2020 n. 11 229

PREMESSO CHE il settore florovivaistico è stato duramente colpito dalle

misure restrittive conseguenti all’emergenza Covid-19, con una stima dei

danni che si aggira intorno a 200 milioni di euro per circa 4.000 aziende

del settore;

TENUTO CONTO CHE la Regione Liguria ha dichiarato lo stato di

calamità per il settore florovivaistico;

PRESO ATTO CHE oltre ai danni conseguenti alla mancata

commercializzazione di piante e fiori le aziende dovranno occuparsi dello

smaltimento di migliaia di quintali di materiale invenduto;

RILEVATO CHE la messa a disposizione di aree pubbliche o private per il

deposito del materiale invenduto è una importante misura che alleggerisce

le aziende dai costi di conferimento in discarica ma rimangono a carico

delle aziende ulteriori costi per la cura dei processi di smaltimento o

reimpiego e riutilizzo nelle aziende del materiale stesso;

CONSIDERATO CHE è previsto un fondo di un milione di euro per la

attuazione di misure urgenti per le imprese agricole e ittiche a seguito

della diffusione del virus Covid-19;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

a destinare le risorse destinate a misure urgenti per imprese agricole e

ittiche prioritariamente alle aziende florovivaistiche come contributo per le

spese che le aziende stesse dovranno sostenere per i processi di

smaltimento o, laddove possibile, di reimpiego e riutilizzo dei fiori e delle

piante invendute.

21.04.2020 n. 11 230

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si

constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):

presenti e votanti ……... n. 26

voti favorevoli …………. n. 10

voti contrari ……………. n. 16

In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Barbagallo e il voto contrario dell’assessore Mai e della consigliera Lauro.

Ordine del giorno n. 893 presentato dai consiglieri regionali Andrea

Costa, Gabriele Pisani e Vittorio Mazza.

IL CONSIGLIO REGIONALE

ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

CONSIDERATA la situazione particolare delle imprese commerciali ed in

particolar modo dei piccoli negozi di vicinato, anima dei Centri storici delle

città, i quali, al momento degli acquisti delle merci per prassi diffusa

rilasciano ai fornitori titoli di credito con scadenza di pagamento nei mesi

successivi;

CONSIDERATO altresì:

21.04.2020 n. 11 231

- che dai primi giorni di marzo tali negozi sono stati costretti a

chiudere da decreto governativo;

- che anche una eventuale riapertura a maggio riscontrerebbe

difficoltà commerciali enormi causa le restrizioni nei trasferimenti

delle persone, mancanza di turismo, di eventi, obblighi di

distanziamento, mascherine, guanti, eccetera;

- che ormai la stagione commerciale primavera estate è totalmente

pregiudicata e porterà alla filiera ingentissime perdite;

- che non è giusto far accollare tutta la perdita all’ultimo anello della

filiera e cioè al negoziante, ma anche per salvaguardare l’equilibrio

economico di tutti, è giusto ed opportuno che la perdita venga

distribuita e condivisa da tutti i partecipanti alla filiera commerciale;

- che per ottenere il sopra descritto risultato occorre che tutti i

partecipanti alla filiera rivedano gli accordi commerciali che erano

stati stipulati in momenti in cui il mercato era ancora “normale;”

VISTO CHE il dettagliante, avendo consegnato titoli di credito, si trova in

una posizione di debolezza contrattuale rispetto ai suoi fornitori, che

spesso non consente un sereno confronto per realizzare nuovi accordi alla

luce delle conseguenze del Covid-19. Solo senza la minaccia del protesto

sarà possibile trovare un accordo dignitoso su prezzi e scadenze di

pagamento con i fornitori che hanno in mano i titoli di credito;

PRESO ATTO che l’articolo 11 del decreto legge n. 23/2020, pubblicato in

Gazzetta Ufficiale in data 8 aprile 2020, ha esteso a tutto il territorio

nazionale la sospensione dei termini per tutti titoli di credito emessi (vaglia

cambiari, cambiali e tutte le tipologie di titoli di credito aventi efficacia

esecutiva) prima dell’8 aprile 2020, con scadenza intercorrente nel periodo

21.04.2020 n. 11 232

1° marzo - 30 aprile 2020. Di conseguenza, il debitore, senza la necessità

di inviare alcuna comunicazione, potrà veder posticipata fino al 30 aprile

p.v. la data del pagamento della cambiale o dell’altro titolo di credito;

RILEVATO CHE l’emergenza Coronavirus e la conseguente chiusura dei

negozi imposta dai decreti governativi per contenere la diffusione del

Covid-19 ha creato pensanti ripercussioni economiche ai titolari di attività

commerciali;

PRESO ATTO che le ripercussioni economiche derivanti dal Covid-19

faranno sentire i propri effetti per tutto l’anno in corso e senza adeguati

interventi governativi moltissimi operatori commerciali rischiano di vedersi

andare in protesto i titoli di credito in scadenza nei prossimi mesi visto e

considerato che la ripartenza è ancora da definire e a tutt'oggi non ha

ancora tempi certi;

CONSIDERATI gli effetti nefasti dei rischi conseguenti al protesto dei titoli

di credito che possono compromettere irreversibilmente il futuro di un

esercizio commerciale;

Per quanto sopra

IMPEGNA IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE COMPETENTE

- a richiedere al Governo un provvedimento finalizzato a sospendere

gli effetti giuridici e le conseguenze dell’atto di protesto dei titoli di

credito emessi e in scadenza nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre

2020.

Ricordo che l’ordine del giorno è stato illustrato in precedenza dal

consigliere Pisani.

21.04.2020 n. 11 233

Ha chiesto di parlare il consigliere Barbagallo. Ne ha facoltà.

BARBAGALLO . Signor Presidente, intervengo solo per

comunicare di cambiare il mio voto sull’ordine il giorno che abbiamo

appena votato perché forse ho sbagliato: il voto è favorevole.

PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del

consigliere Barbagallo.

Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione

l’ordine del giorno.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Per dichiarazione di voto sul disegno di legge nel suo complesso,

ha chiesto di parlare il consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.

GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò

telegrafico. Nonostante non siano state accolte gran parte delle richieste e

nonostante un tono piuttosto arrogante e al limite dell’insolenza con cui il

Presidente della Giunta regionale ha sbertucciato le opposizioni questa

mattina, dicendo che non avevamo senso di responsabilità, a noi

interessano i contenuti che erano proposti nel provvedimento. Per cui sul

tema del bollo auto e sulle misure che abbiamo introdotto avrete il voto

favorevole nonostante la conduzione dell’Aula di oggi e il fatto che non ci

sia stato alcun tipo di disponibilità a un confronto.

21.04.2020 n. 11 234

L’esigenza dei cittadini è quella di non avere ritardi, per cui il voto

favorevole è solo un voto di responsabilità rispetto alle misure che sono

iniziali e che però sono necessarie.

Interruzione Presidente: mi permetto di dissentire sulla conduzione

dell’Aula, visto che mi riguarda da vicino.

GARIBALDI (riprende) ... sul contingentamento dei tempi, noto che

è stata fatta quando sono finite le tre ore di ordini del giorno della

maggioranza e solo quando si è riguardato al voto dell’opposizione. Quindi

dovreste fare anche un ringraziamento all’opposizione, che ha contenuto i

tempi rispetto ai propri ordini del giorno.

Interruzione Presidente: ripeto, mi permetto di dissentire per quanto

riguarda la conduzione dell’Aula, anche perché il primo appello l’ho fatto

un’ora e mezza prima dei termini. Andatevi a vedere le registrazioni.

GARIBALDI (riprende) ... la replica del Presidente Toti che è stata

sicuramente non degna del livello della discussione che abbiamo avuto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha

facoltà.

SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, come al solito,

è stata insoddisfacente non la gestione dell’Aula, assolutamente, perché,

21.04.2020 n. 11 235

tra l’altro, in questa situazione di videoconferenza direi che il Presidente si

sta gestendo molto bene il lavoro; ma l’assente intervento da parte della

maggioranza o invece le pochissime volte che è intervenuta la

maggioranza - o gli Assessori - è stato per fare attacchi di propaganda o

comizi elettorali e poi c’è stato un atteggiamento, come al solito, di netto

rifiuto rispetto a qualsiasi iniziativa da parte del Presidente Toti.

Nonostante questo, nonostante ci siano margini di miglioramento

assolutamente importanti, vista l’emergenza e visto che, seppur minime, ci

sono delle misure che possono dare un aiuto alla cittadinanza, nostro

malgrado voteremo a favore, anche se la tentazione di votare astensione

per via delle misure insufficienti e dell’atteggiamento indisponente sarebbe

forte.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha

facoltà.

PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, quando si

hanno forti dolori di pancia, un pannicello caldo dà un attimo di sollievo.

Intanto voglio dire una cosa: credo che la gestione dell’Aula sia

stata adeguata e assolutamente corretta. Credo invece che il Presidente

Toti parlasse più ai suoi Colleghi della maggioranza che agli altri, perché

la quantità di ordini del giorno presentati dai Colleghi della maggioranza,

talvolta anche un po’ ripetitivi, danno il senso di qualche insoddisfazione

presente all’interno della sua stessa maggioranza. Penso che fosse

questo che il collega Garibaldi volesse in qualche maniera sottolineare,

anche se mi permetto di interpretare il suo pensiero.

21.04.2020 n. 11 236

Quindi non è un problema di gestione di Aula, perché immagino

che, se io fossi stato al posto del Presidente Piana, avrei avuto mille

difficoltà nella gestione in videoconferenza. Ieri ho visto le difficoltà che ha

avuto in Commissione Sanità e quindi mi metto nei suoi panni e credo che

abbia fatto assolutamente bene.

Voteremo anche noi, proprio nella logica del pannicello caldo, a

favore con molte, molte difficoltà, perché crediamo che la discussione

poteva essere migliore e potevano essere rinforzate alcune misure come

sono state richieste dall’opposizione e forse anche da come sono state

richieste da alcuni degli ordini del giorno della maggioranza che vanno in

quel senso, perché c’è un po’ di contraddizione in tanti ordini presentati.

Credo che di questo il Presidente Toti se ne renda perfettamente conto di

questo, perché - lo ripeto - credo che il richiamo fosse più ai suoi che

all’opposizione. Comunque come Linea Condivisa voteremo a favore.

PRESIDENTE. Consigliere Pastorino, le sue sono parole sincere e

per questo apprezzate.

Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.

MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, solo due

parole. Ho già avuto modo di dire nei vari interventi il pensiero su questo

provvedimento e quindi sull’inefficacia, il rischio di inefficacia o di efficacia

limitata del provvedimento, per esempio, dell’agricoltura o del bollo per la

ristrettezza del tempo e sui ritardi evidenziati dalla Giunta per quanto

riguarda l’opera per cui oggi si dà un anticipo di credito al ponte di

Ceparana, Santo Stefano. Però, naturalmente, come chi mi ha anticipato,

oggi il bene deve essere quello delle famiglie liguri, quindi qualunque tipo

di aiuto, anche solo un euro, anche solo un’agevolazione minima nei loro

21.04.2020 n. 11 237

confronti è e deve essere sostenuta, nonostante, ripeto, che si voglia

spesso da parte della Giunta scaricare il barile verso il Governo e

intestarsi solo quello che a questa Giunta interessa, senza troppo spesso

verificare e guardare i dati liguri in merito all’emergenza sanitaria. Ripeto,

siamo ancora in una fase di massima allerta e servirebbe ancora un

grande intervento sotto l’aspetto sanitario e soprattutto nelle RSA.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,

pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso.

Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con

l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,

do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).

Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere

Rosso, Lauro, Ferrando e Lunardon.

Essendo giunte le ore 18.00, la seduta è tolta.

Interruzione Salvatore.

Interruzione Lauro.

(La seduta termina alle ore 18.07)

IL CONSIGLIERE SEGRETARIO

Claudio Muzio

21.04.2020 n. 11 238


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