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Presso Europrint srl, Quinto di Treviso (TV) · Emanuela Carpani Cristina Chiavari Renata Codello...

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Finito di stampare nel mese di giugno 2017

Presso Europrint srl, Quinto di Treviso (TV)

33° convegno internazionale Scienza e Beni Culturali Collana Scienza e Beni Culturali Volume.2017

ISSN 2039-9790 ISBN 978-88-95409-21-4

LE NUOVE FRONTIERE DEL RESTAURO. Trasferimenti, contaminazioni, ibridazioni Bressanone, 27-30 giugno 2017 In questo volume vengono pubblicati i contributi estesi (Full-paper) che sono stati sottoposti a peer review da parte di referees qualificati.

THE NEW FRONTIERS OF CONSERVATION. Conveyances, contaminations, crossbreedings Bressanone, 27-30 june 2017 This volume includes extensive contributions (Full-paper) that have been subject to peer review by qualified referees. Tutti i diritti riservati 2017, EDIZIONE ARCADIA RICERCHE Srl Parco Scientifico Tecnologico di Venezia Via delle Industrie 25/11 – Marghera Venezia Tel.:041-5093048 E-mail: [email protected] www.arcadiaricerche.eu È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall'editore.

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SCIENZA E BENI CULTURALI

LE NUOVE FRONTIERE DEL RESTAURO Trasferimenti, Contaminazioni, Ibridazioni

33° convegno di studi internazionale

Bressanone 27 – 30 giugno 2017

a cura di Guido Biscontin e Guido Driussi

Organizzazione: Associazione Scienza e Beni Culturali

Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Chimiche

Università Ca’ Foscari di Venezia, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e

Statistica Università degli Studi di Genova, Dipartimento Architettura e Design Scuola di

Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Politecnico di Milano, Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito

ARI, Südtirol

Enti Patrocinatori: MiBACT Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Società Chimica Italiana – div. di Chimica dell’Ambiente e i Beni Culturali

Amministrazione Comunale di Bressanone,

Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige

Associazione degli Amici Università di Padova

Con la collaborazione di: Amministrazione Comunale di Bressanone, Associazione Turistica di Bressanone,

Arcadia Ricerche S.r.l., Associazione degli Amici Università di Padova,

Colorificio San Marco

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SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Andrea Alberti Salvatore Alberti Lorenzo Appolonia Maria Pia Barzan Paolo Bensi Renzo Bertoncello Guido Biscontin Antonietta Boninu Roberto Borgogno Roberto Bugini Emanuela Carpani Cristina Chiavari Renata Codello Stefano della Torre Carla Di Francesco Sara Di Resta Guido Driussi Fabio Fratini Marina Fumo

Prisca Giovannini Giuseppe Longega Alessandra Marino Claudio Menichelli Antonia Moropoulou Stefano Musso Roberto Parenti Anna Patera Serena Pesenti Daniela Pinna Antonia Pasqua Recchia Maria Pietrogiovanna Marco Pretelli Antonio Rava Lucia Saccani Emanuela Sorbo Francesco Trovò Andrea Ugolini Elisabetta Zendri

COMITATO SCIENTIFICO

Andrea Alberti Salvatore Alberti Lorenzo Appolonia Maria Pia Barzan Amedeo Bellini Paolo Bensi Renzo Bertoncello Guido Biscontin Caterina Bon Valsassina Antonietta Boninu Roberto Borgogno Roberto Bugini Agostino Bureca Cristina Chiavari Renata Codello Paola Raffaella David José Delgado Rodrigues Stefano Della Torre Carla Di Francesco Sara Di Resta Guido Driussi Fabio Fratini Marina Fumo

Prisca Giovannini Stefano Gizzi Giuseppe Longega Alessandra Marino Claudio Menichelli Antonia Moropoulou Stefano Musso Giorgio Palandri Roberto Parenti Anna Patera Serena Pesenti Daniela Pinna Antonia Pasqua Recchia Maria Pietrogiovanna Marco Pretelli Antonio Rava Luca Rinaldi Lucia Saccani Antonio Sgamellotti Emanuela Sorbo Francesco Trovò Andrea Ugolini Elisabetta Zendri

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INDICE

THE REHABILITATION OF THE HOLY AEDICULE

A. Moropoulou, E. Korres, A. Georgopoulos, C. Spyrakos, Ch. Mouzakis, K.C. Lampropoulos, M. Apostolopoulou, E.T. Delegou, Em. Alexakis ........................................................................ 1

LA CARTA DEL RESTAURO DEL CONTEMPORANEO. UNO

STRUMENTO UTILE?

A. Cadetti .................................................................................................... 17

È ANCORA ATTUALE, OGGI, LA CARTA INTERNAZIONALE DI

VENEZIA?

S. Gizzi ....................................................................................................... 27

LA CARTA DI CRACOVIA E LA CONVENZIONE EUROPEA DEL

PAESAGGIO: UNO SGUARDO ETNO-ANTROPOLOGICO.

G. Frulio ...................................................................................................... 41

CONSERVAZIONE, RESTAURO, RIGENERAZIONE, RICICLO.

UNA QUESTIONE DI TERMINI.

A. Squassina ................................................................................................ 51

LA RICONOSCIBILITÀ DELLE AGGIUNTE COME TEMA

PROGETTUALE NEL PROCESSO DI RIGENERAZIONE DI ROVINE

MODERNE.

B. Di Palma, F. De Silva ............................................................................. 63

QUANDO UN BENE CULTURALE È RICONOSCIUTO COME TALE

MA NON È ADEGUATAMENTE CONSERVATO E VALORIZZATO!

E. Romeo ..................................................................................................... 73

LA VALORIZZAZIONE DEI TESSUTI E DELLE AREE URBANE

ATTRAVERSO IL RECUPERO DEI VALORI, PRIMA CHE DELLE

ARCHITETTURE. UNA PROPOSTA PROGRAMMATICA PER

ALTAMURA

G. Martines .................................................................................................. 85

“IL RESTAURO DEVE ESSERE FATTO BENE, MA SOPRATTUTTO

DEVE ESSERE SOSTENIBILE, MA… CHE VUOL DIRE

SOSTENIBILE OGGI?”

T. Perusini ................................................................................................... 95

SIN DOVE È RAGIONEVOLE SPOSTARE LE FRONTIERE DELLE

PERDITE AMMISSIBILI DI BENI CULTURALI? A PRIMA O DOPO

CHE ESSI SIANO ORMAI DIVENTATI MACERIE A CAUSA DI

CALAMITÀ IMPREVISTE (O DEL TUTTO, O MENO)?

V. Borasi ...................................................................................................... 107

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COME “RESTAURARE” ANCHE I BENI NON TUTELATI?

D. Pittaluga ................................................................................................. 119

VECCHIE E NUOVE FRONTIERE NEL RESTAURO: MONUMENTI,

BENI CULTURALI, PATRIMONIO, MEMORIA.

L. Napoleone .............................................................................................. 131

SPERIMENTAZIONE DI UN APPROCCIO PARTECIPATIVO ALLA

CONSERVAZIONE. GLI AMBIENTI INTERNI E GLI ARREDI DEI

COLLEGI UNIVERSITARI DI URBINO

L. Baratin, S. Bertozzi, A. Cattaneo, A. Devecchi, F. Gasparetto............................................................................................... 143

CENTRO STORICO? SOLO SE È “BRAND NEW”. IL CENTRO

STORICO DI VIMERCATE TRA TUTELA E PIANIFICAZIONE

R. Moioli .................................................................................................... 155

IL QUARTIERE NICOLOSI A LATINA (1934-1936): STORIE DI

INTEGRAZIONE E NUOVI ORIZZONTI PER LA CONSERVAZIONE

DELL’EDILIZIA POPOLARE DEL PRIMO NOVECENTO

S. Di Resta .................................................................................................. 167

LE LINEE GUIDA DI INDIRIZZO PER IL MIGLIORAMENTO

DELL’EFFICIENZA ENERGETICA NEL PATRIMONIO

CULTURALE. ARCHITETTURA, CENTRI E NUCLEI STORICI ED

URBANI: UN AGGIORNAMENTO DELLA SCIENZA DEL

RESTAURO

C. Crova ...................................................................................................... 179

RIUSO TEMPORANEO, RIGENERAZIONE SOSTENIBILE,

RECUPERO ADATTIVO DEL PATRIMONIO POST-INDUSTRIALE

E DI SERVIZIO

R. Maspoli .................................................................................................. 189

STRATEGIE DI RIGENERAZIONE: NOTE SUL PATRIMONIO

INDUSTRIALE DISMESSO IN ABRUZZO

C. Verazzo .................................................................................................. 199

NATO AI BORDI DI PERIFERIA. TUTELA E RESTAURO NELLA

RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE INDUSTRIALI DISMESSE. IL

CASO PORTO MARGHERA

F. Trovò ...................................................................................................... 211

‘REINTERPRETARE IL PAESAGGIO’. NOTE SUL RECUPERO E

LA VALORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESTRATTIVI.

M.G. Ercolino ............................................................................................ 221

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LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO COME NUOVA

FRONTIERA DI RESTAURO

F. Cerroni .................................................................................................... 233

RESTAURI DI FRONTIERA: PER UN RECUPERO DEL

PAESAGGIO RURALE E DELLE SUE “CATTEDRALI”

F. Ottoni ...................................................................................................... 245

CONOSCENZA E GESTIONE DEL PATRIMONIO COSTRUITO

STORICO. LE NUOVE FRONTIERE DEL BIM

A. Adami, S. Della Torre, L. Fregonese, A. Mazzeri, B. Scala, A. Spezzoni .................................................................................. 255

PAESAGGI URBANI DEL DOPOGUERRA: IDENTITÀ E VALORE

STORICO NEI FRAMMENTI DELLA RICOSTRUZIONE

D.R. Fiorino, M. Vargiu .............................................................................. 267

DISAPPEARING MATERIALS -THE REUSE OF

ARCHAEOLOGICAL FINDS THE CASE OF PULA, ISTRIA

Đ. Gobić-Bravar .......................................................................................... 279

IL CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE A

SALERNO, IPOTESI DI RESTAURO E RECUPERO. UNA SINTESI

ARMONICA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO.

E. Aurino, P. Cucco, S. Giuditta, I. Torsiello .............................................. 287

LA VIA DEI MARMI IN VERSILIA: IPOTESI DI RESTAURO E

VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DI MANUFATTI PER LA

LAVORAZIONE LAPIDEA

F. Giusti ....................................................................................................... 299

CINEMA THEATERS IN EMILIA ROMAGNA. STRATEGIES FOR

THE KNOWLEDGE OF A LARGESCALE NEGLECTED HERITAGE

E.Macchioni ................................................................................................ 309

YOUNG AND DEFENSELESS SERVICE STATIONS IN ITALY:

ABANDONMENT, DESTRUCTION, USE CONVERSION. THE

STATE OF PRESERVATION

S. Caccia Gherardini .................................................................................... 321

L’ARCHITETTURA DELLA SEDE DEL GRUPPO RIONALE

FASCISTA EVARISTO CAPPELLOZZA A PADOVA.

TRASFORMAZIONI NEL TEMPO

E. Pietrogrande ............................................................................................ 331

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IL CONSOLIDAMENTO DEI CALCESTRUZZI ARMATI STORICI:

CONTAMINAZIONI E IBRIDAZIONI DI ESPERIENZE TRA NUOVE

FRONTIERE DEL RESTAURO E TRADIZIONALI ORIZZONTI

DELLA CONSERVAZIONE.

G. Favaretto, M. Pretelli, L. Signorelli ....................................................... 341

STRENGTHENING HISTORIC STRUCTURES: NOT ONLY A

MATTER OF TECHNIQUES

L. Ferrari ..................................................................................................... 353

SMONTAGGIO E RICOMPOSIZIONE DI UNA STRUTTURA

LIGNEA DI COPERTURA IN UN EDIFICIO NON VINCOLATO A

GENOVA, TRA ADEGUAMENTO PRESTAZIONALE E

CONSERVAZIONE

M. Rocca, J. Battistini ................................................................................ 363

LA RIMOZIONE DELLE MACERIE NEL POST-TERREMOTO.

L’APPROCCIO PROPEDEUTICO ALLA FASE DELLA

CONSERVAZIONE E DEL RESTAURO DELL’EDILIZIA STORICA

E DEL PATRIMONIO CULTURALE.

S. Argenti, A. Betori, M.E. Corrado, C. Crova, G.M. Fazio ...................... 375

RICOSTRUZIONE POST SISMICA E RESTAURO NEI CENTRI

STORICI MINORI DELL’AQUILANO CONSIDERAZIONI SU

UN’AUSPICATA ‘CONTAMINAZIONE’.

A. Donatelli ................................................................................................ 389

CONOSCENZA E TUTELA DEGLI EDIFICI IN C.A. DEI PRIMI DEL

NOVECENTO COME FRONTIERA DEL RESTAURO.

R. Vecchiattini, C. Romano, G. Stagno, E. Repetto, A. Tesfay .................................................................................................... 401

EDUCAZIONE E RICERCA. IL RUOLO FONDAMENTALE DEGLI

ARCHIVI PER LA TUTELA DEI BENI CULTURALI

M.P. Barzan ................................................................................................ 413

DIDATTICA, RICERCA, TUTELA. IL CASO DEL MULINO-

FERRIERA ALVIGGI A SANT’AGATA DE’ GOTI

G. De Martino, M. Suppa ........................................................................... 425

LA PULITURA DEI PARAMENTI MURARI DI CIVILI

ABITAZIONI: ANALISI DEGLI ESITI DI DIFFERENTI TECNICHE

F. Fratini, M. Mattone, S. Rescic................................................................ 435

ANALISI AMBIENTALI E MICROCLIMATICHE PER IL

RECUPERO DI FABBRICATI TRADIZIONALI RURALI

C. Bionaz, L. Appolonia, S. Migliorini ...................................................... 447

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DALLA TRADIZIONE ALLA SPERIMENTAZIONE: RECUPERO DI

TECNICHE DEL PASSATO E ELABORAZIONE DI

ACCORGIMENTI NEGLI INTONACI ESTERNI VENEZIANI.

L. Scappin .................................................................................................... 457

IL LICEO SCIENTIFICO STATALE “BELFIORE” DI MANTOVA E

LA PALAZZINA GONZAGHESCA DI BOSCO FONTANA. UN

ESEMPIO DI EDUCAZIONE ALLA TUTELA NELLA SCUOLA

L. Sala, M. Semeghini, S.Terenzoni, L. Veneri .......................................... 469

MAINTENANCE OF CONTEMPORARY DESIGN THE CASE OF

MAXXI

M. Avagnina, G.M. Fazio, M. Guccione, F.R. Liguori, E.Virdia ....................................................................................................... 479

IL ‘PALAIS DE TOKYO’ DI PARIGI. ESTETICA, ECONOMIA E

FUNZIONE NEL PROGETTO DI RESTAURO. LIMITI E NUOVI

ORIZZONTI.

E. Sorbo ....................................................................................................... 491

«E LA CANTINA BUIA DOVE…» BUNKER E RIFUGI IN TERRA

DI ROMAGNA: RICERCA, RESTAURO, CONTAMINAZIONI

C. Mariotti, A. Ugolini, A. Zampini ............................................................ 499

ALC.ESTE’S PORTRAIT. KNOWLEDGE, DOCUMENTATION,

REGENERATION IN A BROWNFIELD CASE STUDY

A. Massarente, M.Suppa, C.Vullo ............................................................... 511

RESTAURO E RILETTURA DEL PASSATO. CONTAMINAZIONI E

IBRIDAZIONI IN 150 ANNI DI RESTAURI A VILLA ADRIANA,

TIVOLI.

G. Danesi ..................................................................................................... 523

A NEW AGE OF COOPERATION: CUBA, FROM RESTORATION

TO SUSTAINABILITY

I. Alonso, A. Griletto, Y. Molina, A. Posada, S.Vallese ............................. 535

I MATERIALI INNOVATIVI E LA RIGENERAZIONE

DELL’APPROCCIO CONSERVATIVO

G. Ausiello .................................................................................................. 547

IL COMPLESSO DELL’EX-OSPEDALE S. SALVATORE A

L’AQUILA: IL CONTRIBUTO DEL RESTAURO PER IL

PROGETTO DI UN NUOVO POLO UNIVERSITARIO

C. Bartolomucci........................................................................................... 559

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CORSO DI TECNICHE TRADIZIONALI DI CARPENTERIA E LA

CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO IMMATERIALE

J. Bernardo, K. Drewello, F. Santos de Oliveira ........................................ 573

ACTIONS ON THE EXISTING: TRADITIONAL TECHNIQUES,

NEW MATERIALS IN THE RESTORATION PROJECT OF FORUM

BATHS AND GYMNASIUM IN POMPEII

F. Brancaccio, C. Cicirelli, F. Mangone ..................................................... 583

RESTAURO E CONSERVAZIONE DIFFUSI: UN’ESIGENZA DI

CIVILTÀ

M. Brigante, S. D’Agostino ........................................................................ 595

CONTAMINAZIONI CULTURALI E TRASFERIMENTO

TECNOLOGICO NEGLI INTERVENTI SU GRANDE SCALA: UN

DIALOGO APERTO FRA STORIA, TECNOLOGIA E NUOVI

APPROCCI AL RESTAURO

F. Bulfone Gransinigh, K. Gasparini .......................................................... 611

RESTORING, REUSING RURAL LANDSCAPES. A CASE STUDY:

THE AREA OF MENFI IN SICILY

A. Cangelosi, V. Scavone ........................................................................... 623

“RESTAURO VIRTUALE”: UNA PROPOSTA PER GLI AFFRESCHI

DI PALAZZO BELIMBAU

G. Caliendo, A. Canu, V. Cinieri, M. Fersini, C. Meli, D. Orazi, E. Zamperini ............................................................................... 635

NUOVE PROSPETTIVE PER NUOVI BENI CULTURALI.

PROPOSTE PER L’ABRUZZO.

S.Cecamore, A.G.Pezzi .............................................................................. 647

IL CONTRIBUTO DELLA METAGENOMICA ALLA

CONSERVAZIONE. UN CASO APPLICATIVO: LE PATINE

BIOLOGICHE DELLA CHIESA DEL CARMINE A MELPIGNANO

G. Lupo, M. Fersini, V. Cinieri, S. Panelli, L. Fassina, E. Capelli .................................................................................................... 657

INNOVATIVE TECHNOLOGIES FOR THE RECOVERY OF THE

ARCHITECTURAL HERITAGE BY 3D PRINTING PROCESSES

M. Calzolari, S. Codarin, P. Davoli ............................................................ 669

IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO ANTICO DI

ANDORA. LA TRASFORMAZIONE DI RUDERI IN PATRIMONIO

FRUIBILE.

L. Comino, M. Conventi, G. Ferrando, B. Repetto .................................... 681

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RECUPERARE L’EDILIZIA PUBBLICA RESIDENZIALE

D’AUTORE

C. D’Aniello ................................................................................................ 693

NUOVE FRONTIERE PER LA CONOSCENZA. IL RILIEVO DEL

PARCO DEL COMPLESSO DEL CASTELLO DUCALE DI AGLIÈ

S. Dassi, A. Gallo Orsi, A.Guerrini ............................................................. 705

SCENOGRAPHERS IN THE LIGHT OF CONSERVATION

CONSERVATION METHODS APPLIED TO AN OFTEN

EPHEMERAL KIND OF ART WORK

M. Bennicelli, A. Biselli, F.De Vita, L. Tireni ............................................ 717

INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL PROGETTO PER IL

RECUPERO DELL'ASILO DI S. MARTINO DI TRENTO

M. Della Rocca ............................................................................................ 729

LA RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO "CASE MINIME" DI

ASCOLI PICENO. IL RUOLO DEL RESTAURO NEL RIUSO DEI

QUARTIERI POPOLARI DELLA PERIFERIA STORICA, TRA

POLITICHE PER LA CASA E NECESSITÀ D'ADATTAMENTO.

F. Di Lorenzo .............................................................................................. 737

IL PROGETTO DI RESTAURO E LA PROGETTAZIONE "IN"

AREA ARCHEOLOGICA

F. Gotta ........................................................................................................ 749

PRESTAZIONE TERMICA DI DUE MATERIALI INNOVATIVI

APPLICATI AGLI EDIFICI STORICI: AEROGEL E COATING

RIFLETTENTE E SELETTVO

E. Lucchi, F. Roberti, A. Troi...................................................................... 761

IL RECUPERO DELLA CASERMA OSOPPO DI UDINE COME

OPPORTUNITÀ DI RIGENERAZIONE URBANA E

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE

C. Conti, G. La Varra, L. Petriccione, G.Tubaro ........................................ 771

VALUTAZIONE ECONOMICA DELL’ISOLAMENTO INTERNO IN

EDIFICI STORICI TRAMITE IL “COST OPTIMALITY”

APPROACH

E. Lucchi, M. Tabak, M. Pascucci, A. Troi, F. Haas................................... 781

LE NUOVE TECNOLOGIE NELLA RICOSTRUZIONE DEL

TEATRO GALLI DI RIMINI, UN ESEMPIO EMBLEMATICO

F. Amendolagine, L. Petriccione ................................................................. 793

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ARCHITETTURE LEGATE ALL’USO DELL’ACQUA NELLA

STORIA DEL PICENO: UN PATRIMONIO DIFFUSO DA

CONSERVARE E VALORIZZARE

E. Petrucci, C.Pancaldi ............................................................................... 805

THE DIFFUSE HERITAGE OF CEMETERIES BETWEEN

KNOWLEDGE AND CONSTRUCTION OF COMPUTERIZED

MEMORY

E. Piolatto ................................................................................................... 817

THE REDEVELOPMENT OF HISTORIC AND MODERN

BUILDINGS USING TIMBER-STRAW CONSTRUCTION SYSTEMS

R. Sabelli, J.G. Vitale ................................................................................. 827

NON SOLO BENI CULTURALI. VECCHI PERCORSI TRATTURALI

E NUOVE FRONTIERE PER L’INTERVENTO SULL’ESISTENTE.

L. Serafini, M. Di Paolo ............................................................................. 839

AN INNOVATIVE METHOD TO REMOVE PRESSURE-SENSITIVE

TAPE FROM CONTEMPORARY FELT-TIP PEN AND BALLPOINT

PEN DRAWINGS ON PAPER. THE CASE STUDIES OF FEDERICO

FELLINI FROM RIMINI FILM LIBRARY

M. Trabace, A. Mirabile, L. Montalbano, R. Giorgi, P. Ferrari ..................................................................................................... 849

IL RECUPERO DELLE IMBARCAZIONI. ASSONANZE,

DISSONANZE E TRASPOSIZIONI FRA DIVERSI (E NUOVI)

AMBITI DEL RESTAURO.

G. Zappia .................................................................................................... 861

L’HISTORIC INDOOR MICROCLIMATE DELL’EDILIZIA

CONTEMPORANEA. APPLICAZIONI E VANTAGGI DERIVANTI

DALLO STUDIO DIACRONICO DEL MICROCLIMA

A. Bonora, K. Fabbri, M. Pretelli ............................................................... 871

INTERVENIRE CONSAPEVOLMENTE NEL PAESAGGIO

URBANO: IL MANUALE DEL PIANO DEL COLORE PER LA

CITTA’ DI NAPOLI

M. Fumo, C. Casati ..................................................................................... 881

NUOVE FRONTIERE DELLA TUTELA: IL PAESAGGIO E I SEGNI

DELL’UOMO. IL CASO DI PAVULLO NEL FRIGNANO – CAVA

“LA ZAVATTONA”.

L. Malnati, F. Tomba, S. Campagnari ........................................................ 891

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METODOLOGIA DI ANALISI VISUALE: CASI DI STUDI DI TRE

EDIFICI STORICI NELLA REGIONE SUD DEL BRASILE

A. Gonçalves, J. Bernardo, F.A. Pscheidt , V.L.B. Susin ........................... 903

THE RESTORATION OF ANCIENT BUILDINGS FACADES IN

HISTORICAL CENTERS. IMAGE REINTEGRATION OF URBAN

SCENERY

R. Strati ........................................................................................................ 915

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SCIENZA E BENI CULTURALI.2017

IL LICEO SCIENTIFICO STATALE “BELFIORE” DI MANTOVA E LA PALAZZINA GONZAGHESCA DI BOSCO FONTANA. UN ESEMPIO DI EDUCAZIONE ALLA TUTELA NELLA SCUOLA Laura Sala1, Mariagrazia Semeghini2, Stefania Terenzoni3, Lorenza Veneri4 1 Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, Brescia, [email protected] 2 Liceo Scientifico Belfiore, Mantova, [email protected] 3 Architetto, Mantova, [email protected] 4 Liceo Scientifico Belfiore, Mantova, [email protected]

ABSTRACT This paper focuses on the effectiveness of cultural education processes made by the transmission of experiences in the field of conservation with the joint participation of local schools. It is here described the cooperation with the High School "Belfiore" aimed to acquire knowledge and awareness to protect the local cultural assets. For three years the students have participated, with the Superintendence of Brescia, to the opening to the public of the Gonzaga’s hunting building located in the nature reserve of Bosco Fontana in Marmirolo (MN). Exhibitions about the detailed studies on this monument emerged during the restoration of the Superintendence were organized to promote the widest participation of citizens. The students led guided tours after a class of training taught by the staff of the Superintendence of Brescia and volunteers associated with it; in the classroom, led by teachers of History of Art, they dealt with the research on the identified topics, their illustration through videos and posters and exhibitions. The experience has been made in a school that has been promoting enhancement of the local cultural heritage for years in collaboration with organizations (UNESCO, FAI and Società per il Palazzo Ducale). The success of the initiative urges to encourage educational and non-formal learning proposals that stimulate active citizenship skills and sensitize the new generations towards the cultural and environmental heritage, generating respect and protection. Parole chiave/Key-words: Restoration, protection, promotion, education, school

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470 SCIENZA E BENI CULTURALI.2017

IL RESTAURO Il recupero della palazzina da caccia di Bosco Fontana, a Marmirolo (MN), ha impegnato la Soprintendenza di Brescia dagli anni ’70 del Novecento fino al 2009, generando in tutte le sue fasi una sorta di suggestione sollecitata dai molti stimoli che il cantiere di restauro ha saputo offrire1 nonché dall’incontestabile fascino ispirato dal bene oggetto delle cure. La dimora detta la Fontana (Fig.1) era stata commissionata dal duca Vincenzo I Gonzaga all'architetto cremonese Giuseppe Dattaro, intorno al 1590, e completata nel 1595 da Antonio Maria Viani. A pianta rettangolare con quattro torri tonde agli angoli e una doppia loggia che la divide in due corpi speculari, la palazzina corrisponde all'idea archetipo di castello, materializzata nella foresta che in quel tempo si estendeva a nord di Mantova, verso Marmirolo e fino a Soave, dove il duca amava organizzare brevi escursioni e battute di caccia per i suoi illustri ospiti. Con l’occasione dell’intervento di restauro è stato possibile indagare la storia del monumento e svelare, a poco a poco, i suoi contenuti più intimi e i caratteri che costituiscono la chiave di lettura della costruzione cinquecentesca. Naturalmente un progetto così complesso come quello oggetto di questa iniziativa ha posto in evidenza le problematiche connesse alla programmazione di un intento conservativo sempre coerente, anche sul lungo termine. L’aspirazione conclusiva dell’intervento è stata tuttavia costantemente indirizzata al riconoscimento e al recupero dei valori documentari e qualitativi dell’edificio cosicché le modalità operative del processo restaurativo e l’impegno rivolto alla sua realizzazione si sono perpetuati anche in tempi di esecuzione estremamente dilatati. La progettazione delle operazioni di consolidamento delle strutture e di restauro degli apparati decorativi della palazzina di Bosco Fontana ha previsto fasi di studio preliminari, finalizzate all’acquisizione dei dati indispensabili alla definizione dell’oggetto del restauro, svolte secondo procedure metodologiche analitiche2. All’indagine, che ha preso avvio dalla verifica delle poche fonti documentarie disponibili, è seguita la campagna di rilievo materico e l’accurata mappatura del degrado e, con esse, l’analisi dell’evoluzione dei parametri ambientali che hanno inciso sulla conservazione dell’edificio. La ricerca ha tuttavia trovato indicatori

Fig 1 Marmirolo (MN), la palazzina di Bosco Fontana

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SCIENZA E BENI CULTURALI.2017 471

inequivocabili soprattutto nei dati materiali, nei segni e nelle tracce di lavorazione della fabbrica cinquecentesca che sono stati pazientemente esplorati e decifrati. L’analisi autoptica delle superfici delle murature esterne della struttura, messe a nudo dalla caduta, per degrado, delle finiture ad intonaco, ha saputo fornire elementi di conoscenza dei materiali e delle tecniche esecutive del manufatto permettendoci di intuire le modifiche in corso d’opera, come i ripensamenti progettuali nelle dimensioni e nella forma delle aperture delle torrette, le stratificazioni, i prodotti di restauro e i loro effetti sulla progressione del degrado. Così pure, i dettagli delle decorazioni, i loro difetti e incongruenze, rivelano le pratiche in uso nel cantiere che ha senza dubbio visto la partecipazione dinamica di più squadre di lavoro. Il momento di verifica scientifica, realizzata mediante indagini di laboratorio condotte sugli impasti artificiali e sulle finiture dipinte, ha confermato quanto già intuito riguardo alle procedure esecutive messe in opera dagli artigiani di Vincenzo I, ribadendo la valenza degli aspetti architettonici, tipologici e decorativi della palazzina che rimandano ad un concetto unitario in cui si riassume il tema fondamentale del manierismo, il rapporto tra architettura e natura. Sulla base di scrupolose analisi e di riscontri in corso d’opera, i restauri al complesso monumentale di Bosco Fontana hanno portato al recupero dell’impianto decorativo cinquecentesco e ristabilito la corretta funzione delle facciate dipinte che partecipano al gioco di illusione tra irreale e reale riaffermando il rapporto originario della palazzina con quel contesto paesaggistico che l'ha fortemente caratterizzata fin dalla sua costruzione. Questa connessione e stata evidenziata anche dall’intervento di restauro alla vasca quadrilobata della fontana che, insieme all’elegante giardino situato di fronte alla facciata principale, annunciava l’effetto fiabesco che l’edificio principale doveva generare. LA PROMOZIONE La consapevolezza dell’importanza del sito, nella sua totalità, ha indotto processi di promozione più sviluppati che hanno coinvolto l’intero parco e le testimonianze storiche in esso presenti (Fig. 2).

Fig.2 Iniziative culturali presso la palazzina di Bosco Fontana

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Anche in collaborazione con l’Ufficio Territoriale Biodiversità di Verona, che ha in gestione la Riserva Naturale di Bosco Fontana, la Soprintendenza di Brescia si è impegnata a proporre iniziative culturali per promuovere la fruizione e la qualificazione culturale dell’importante complesso monumentale di Marmirolo. A questo progetto si è poi unita l’Amministrazione comunale e la sede universitaria di Mantova del Politecnico di Milano su progetti specifici di formazione e ricerca. Le iniziative hanno preso avvio nel 2008 e sono proseguite, negli anni seguenti, rinnovando l’appuntamento durante la Settimana della Cultura e le Giornate Europee del Patrimonio3. Le visite guidate alla palazzina sono occasioni per avvicinare i fruitori alla conoscenza e consapevolezza su temi della tutela del bene culturale e di identità locale, incoraggiando occasioni di esperienza e rivalutazione di parti meno conosciute del patrimonio o approfondimenti che diventino opportunità di crescita e ricerca. Così la tesi di laurea magistrale “Studi e proposte di riuso della palazzina di caccia di Bosco Fontana”4 ha dato modo di raccogliere e strutturare in un regesto approfondito e dettagliato, i documenti a stampa e d’archivio riguardanti il bosco della Fontana; di restituire un rilievo preciso delle geometrie e degli spazi della palazzina e monitorare le condizioni microclimatiche della stessa. La pubblicazione di “La memoria del Bosco. L’Eremo della Fontana”5 si collega alla ricerca documentaria prodotta dalla tesi che ha sollecitato il desiderio dell’Amministrazione comunale, finanziatrice dell’operazione, di mettere in luce le vicende dell’Eremo, oggi scomparso, ma il cui ricordo è ancora vivo negli abitanti più anziani di Marmirolo (Fig. 3). Tra le tante altre iniziative organizzate al bosco, si vuole ricordare "Villa Galvagnina e le sue ferite. Il sisma nelle terre dei Gonzaga", tesa alla segnalazione e sensibilizzazione sui danni provocati dal sisma del 2012 ai beni culturali mantovani (Fig. 4) Il liceo scientifico Belfiore da alcuni anni attiva percorsi di avvicinamento per gli allievi alla conoscenza e valorizzazione dei beni culturali con varie associazioni presenti sul territorio (FAI, UNESCO, Società per il Palazzo Ducale). L’esperienza realizzata al Bosco tende a promuovere una nuova consapevolezza nei futuri cittadini dei propri diritti. Il bene culturale, viene avvicinato dagli allievi attraverso

Fig.3 Presentazione del volume La memoria del Bosco

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un percorso prima di conoscenza e poi di rielaborazione e restituzione, acquisendo valore di bene comune e di elemento fondamentale di identità civica. La scuola deve perpetuare la coscienza del patrimonio culturale in tutti i cittadini e promuovere una sempre maggior conoscenza di esso. La ricerca conoscitiva è l’asse portante, la vera e sostanziale attività che muove verso una coscienza diffusa. Inoltre la conoscenza è il presupposto per intervenire: la conoscenza analitica e integrata di un patrimonio è il presupposto imprescindibile di un’azione veramente incisiva e di fruizione culturale in cui i cittadini siano i custodi del proprio patrimonio con ricadute positive sulla protezione e valorizzazione. Un’efficace promozione ed educazione culturale può avvenire attraverso un’esperienza pragmatica in cui il conoscere divenga contatto con le cose, con la presenza e l’evidenza degli oggetti. Per rendere l’esperienza più incisiva, accanto alle guide a cura degli allievi, si è proposto di sviluppare una ricerca sul tema della “caccia del principe”, nel 2015, e, nel 2016, sulle trasformazioni della città nelle sue porte, mura e ponti, attraverso l’esame delle immagini dell’archivio fotografico della Soprintendenza di Brescia6. Il tema ha avuto un ottimo riscontro perché i luoghi nei quali gli allievi vivono sono diventati qualche cosa di interessante, un sistema simbolico di segni che hanno trasmesso un valore antico di comunicazione e di fondazione di un rapporto collettivo. Il luogo è stato sentito come un’appartenenza, una testimonianza sedimentata nella materia e spia degli enigmi del tempo trascorso e impronta sensibile che il passato accende nella nostra memoria con una carica emozionale attraverso il racconto.

Fig. 4. Locandine di alcuni eventi realizzati presso la palazzina di Bosco Fontana

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L’ESPERIENZA VISSUTA DAGLI STUDENTI Il nostro primo incontro con la realtà di Bosco Fontana di Marmirolo (Mantova) è stato indotto da una circostanza fortuita. Gli studenti del Liceo Giannone di Caserta, corso sperimentale di Storia dell’Arte, indagando la Palazzina di San Leucio (Caserta) hanno riscontrato assonanze con il casino di caccia di Bosco Fontana. La conoscenza di questi materiali ci ha sollecitato ad approfondire la nostra realtà: infatti, pur indagando nel percorso curricolare aspetti relativi o correlati al contesto storico-artistico della nostra provincia, alcuni frammenti della sua storia restano sempre nascosti o poco noti. Azioni programmate nel primo anno (a. s. 2014-2015) In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Brescia, Cremona, Mantova sono stati concordati i seguenti interventi: • visita dell’area con il supporto di restauratori della Soprintendenza, operatori

della Forestale e architetti che hanno seguito il percorso di valorizzazione dell’area;

• approfondimento delle conoscenze apprese; • comunicazione di quanto appreso ai visitatori dell’area nell’ambito del

protocollo d’intesa tra Soprintendenza di Brescia-Cremona-Mantova e l’Ufficio Territoriale Biodiversità di Verona (13 ottobre 2015):

a) visita guidata della palazzina di caccia, aspetti storico–artistici e confronto con la realtà del luogo, come oggi si presenta;

b) approfondimento del tema della caccia nella storia (lettura di immagini pittoriche di epoche diverse, significato della caccia e sua genesi);

c) specificità del ruolo della palazzina nel passato; d) produzione di materiali video da poter utilizzare anche in altre

circostanze. Da questa esperienza, che ha visto coinvolte due classi terze, abbiamo appreso l’importanza del rapporto passato-presente e, visto l’interesse che ha suscitato in noi, ci siamo proposti di continuare l’attività con un nuovo progetto. Azioni programmate nel secondo anno (a. s. 2015-2016) Questo nuovo progetto ci ha permesso di conoscere l’evoluzione urbanistica del territorio di Mantova attraverso la lettura di immagini fotografiche dell’archivio della Soprintendenza: abbiamo individuato nell’osservazione delle emergenze architettoniche di mura, ponti e porte segni importanti del territorio e delle sue trasformazioni. Per rendere evidenti le diverse trasformazioni sono state effettuate: • fotografie e riprese video prendendo in considerazione lo stesso luogo e punto

di vista delle fotografie d’archivio (epoca fine 1800, prima metà 1900);

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• raccolto informazioni storiche in merito alle motivazioni delle scelte

urbanistiche effettuate; • realizzazione di poster e video esplicativi:

a) immagini fotografiche di ieri e oggi poste a confronto; b) breve video di una delle aree che ha subito maggiormente l’intervento

dell’uomo fino a modificarne il profilo; c) presentazione e spiegazione di quanto appreso ai visitatori della

palazzina di caccia. Avevamo già previsto per l’anno scolastico 2016-2017 la possibile ricostruzione in 3D di un segmento relativo alla terza cerchia di mura (l’area di più evidente trasformazione). Tale impegno è in fase di realizzazione e sarà presentato e spiegato nelle sue modalità realizzative ai visitatori della Palazzina di Bosco Fontana nell’ambito dell’iniziativa di quest’anno (13 maggio). Azioni programmate nel terzo anno (a. s. 2016-2017) Quest’anno un gruppo costituito da alunni di classi diverse ( cl. 2^,3^ e 4^) hanno iniziato un percorso di studio sulle trasformazioni del tessuto urbano relativo all’aspetto architettonico delle principali piazze coinvolte dalle origini nella storia del territorio della città di Mantova. Come nel precedente anno scolastico l’attività prevede percorsi di:

a) osservazione e confronto; b) approfondimento storico; c) realizzazione di immagini fotografiche; d) realizzazione di un breve video; e) ricostruzione in 3D (zona Palazzo San Sebastiano - Palazzo Te); f) presentazione ai visitatori del lavoro svolto.

Valutazioni del lavoro svolto Il lavoro si è rivelato impegnativo ma anche di alta soddisfazione:

1. scoprire la trasformazione della nostra città, compresa l’area di Bosco Fontana, e riscontrare che anche adulti a cui attribuiamo una buona conoscenza del territorio e della sua storia non possiedono l’articolazione delle nostre informazioni;

2. vedere la sorpresa di molti dei visitatori a fronte del gruppo delle immagini proposte;

3. riuscire a superare incertezze e timori nell’esposizione di quanto appreso: saper accettare il confronto ed acquisire buone proprietà comunicative;

4. diventare consapevoli dell’importanza del lavoro in equipe per migliorare non solo le proprie conoscenze ma rinforzare l’autonomia operativa;

5. sentirsi parte attiva nel comunicare l’importanza sia del significato di bene culturale/paesaggistico che della necessità di saperlo valorizzare e trasmettere ad altri.

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L’attività di questi tre anni (Fig. 5), inserita – accanto ad altri momenti analoghi- nel Piano delle proposte Formative del nostro Liceo, area Cittadinanza attiva, ci ha

permesso di esercitare il nostro ruolo di cittadini; ci ha reso responsabili nella volontà di promuovere, anche in altri contesti, interventi di tutela del territorio; ci ha educati a trasmettere il nostro sapere ma anche la nostra passione per sollecitare l’intervento dei nostri compagni d’istituto e continuare nel progetto anche i prossimi anni. CONCLUSIONI Di prassi, l’operatività del cantiere di restauro comporta conoscenza e rispetto per il bene da tutelare, senso critico, condivisione e verifica dei risultati. Origini e valori di un bene culturale sono ricostruiti attenendosi a processi che costituiscono i capisaldi comuni a tutti i processi scientifici. Se la scienza è un collettore per l’animo umano di razionalità, senso critico e capacità di ascolto possiamo riconoscere che anche le procedure applicate nell’ambito della tutela e la loro conoscenza sono fondamentali per la crescita di un popolo. La salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico-artistico passa attraverso il concetto di bene comune, e come tale di interesse pubblico che coincide con il diritto individuale, fondamentale e inviolabile, alla fruizione e alla tutela del eredità culturale che è elemento portante, irrinunciabile, della società civile e dell’identità civica dei cittadini.

Fig. 5 Momenti di attività svolta dagli studenti presso la palazzina di Bosco Fontana

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BIBLIOGRAFIA - Davari, S. (1903). Notizie storiche topografiche della città di Mantova nei secoli XIII.XIV,XV, Mantova: Adalberto Sartori Editore. - Berselli, C. (1967). La pianta di Mantova di Gabriele Bertazzolo, in «Civiltà mantovana», quaderno 10, Modena: Il Bulino editore. - Marani, E. (1974). Sulla palazzina del bosco della fontana, in «Civiltà mantovana»,VIII,43, Modena: Il Bulino editore. - Pecorari, G. (1977). La pianta di Mantova disegnata e incisa dal Bertazzolo nel 1596, in «Civiltà mantovana», n. 65-66, Modena: Il Bulino editore. - Carpeggiani, P., Pagliari, I. (1983). Mantova. Materiali per la storia urbana dalle origini all’Ottocento, Mantova: Gianluigi Arcari Editori. - Suitner, G., Nicolini, D. (1987). Mantova: l’architettura della città. Milano. - Vaccari, M.G. (1987). La palazzina del Bosco Fontana. in «Civiltà mantovana», quaderno 17, Modena: Il Bulino editore. - Malacarne, G. (1998). Le cacce del Principe. L’Ars venandi nella terra dei Gonzaga, Modena. - Brunelli, R. (1999). Piazze e strade di Mantova. Percorsi tra arte, storia e leggenda, Mantova: Tre Lune edizioni. - Malacarne, G. (2000). Sulla mensa del Principe. Alimentazione e banchetti alla Corte dei Gonzaga, Modena: Il Bulino editore. - Bazzotti, U., Ferrari, D. (a cura di), (2001). La Palazzina e L’Eremo del Bosco della Fontana presso Mantova, Mantova: Gianluigi Arcari editore. - Raimondi, E. (2006). Camminare nel tempo. Reggio Emilia: Aliberti editore. - Bersani, E., Bogoni, B. (a cura di), (2007). Morfologia urbana. Mantova, vol I. Milano: Edizione Unicopli. - Biscontin G., Driussi G. (a cura di) (2008). Restaurare i restauri: metodi, compatibilità, cantieri. Atti del Convegno di studi Bressanone 24-25 giugno 2008, Venezia: Edizioni Arcadia Ricerche. - Zanardi, L. (2010). La foresta bosco della Fontana. Tra storia e leggenda, Mantova: Sometti editore. - Rinaldi, L., Vecchio D. (a cura di), (2012). Bollettino 2008/2009. Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Brescia, Cremona e Mantova, IV/2012, Brescia: Grafo editore. - Maddalena, P.(2014). Il territorio bene comune degli italiani, Roma: Donzelli editore. - Terenzoni, S., Mirandola, E., Solera, M, (2014). La memoria del Bosco. L’Eremo della Fontana, Bozzolo (MN): arti grafiche Chiribella. - Archivio SABAP-BS, Fald. 33/B (MN)

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1 Rancilio D. La Fabbrica racconta, pp. 63-72, in Rinaldi, L., Vecchio D. (a cura di) (2012). 2 Fontanini, A., Rancilio, D., Sala, L. Il consolidamento e il recupero della “rustica” alla Palazzina Gonzaghesca di Bosco della Fontana a Marmirolo (MN), pp.907-916, in Restaurare i Restauri. Metodi, compatibilità, cantieri. (2008); Sala L. La natura, l’artificio. Il recupero del colore delle superfici esterne, pp. 89-95, in Rinaldi, L., Vecchio D. (a cura di) (2012) 3 Questo è il programma delle iniziative promosse a partire dal 2008 presso la palazzina di caccia del Bosco Fontana: "Visite guidate alla Palazzina", (2008); "Il Castello, il Bosco. Musica e letture alla Palazzina del Bosco Fontana", con la collaborazione del Conservatorio "L. Campiani" di Mantova, (2009); La Palazzina Gonzaghesca di Bosco Fontana. Restauri 2003-2009, conferenza di presentazione, (2009); Visite guidate alla Palazzina di Caccia Gonzaghesca, intervento musicale a cura dell’Orchestra dei giovani del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova e dell’Istituto Comprensivo Scuola Media “Don Milani” di Castiglione delle Stiviere, (2010); "In attesa del conflitto. La difesa del patrimonio artistico in tempo di guerra", (2010); "L'archivio di vetro. Il restauro del Fondo Lastre dell'Archivio Fotografico della Soprintendenza di Brescia", (2011); “Studi e proposte di riuso della palazzina di caccia di Bosco Fontana” Giornata di presentazione della tesi di laurea magistrale dedicata alla Palazzina. (2011); "La finzione della natura. Il decoro dell'architettura in ambito mantovano nel XVI secolo", (2012); "Il restauro della cinquecentesca fontana di Bosco della Fontana e altre storie d'acqua". (2012); "Villa Galvagnina e le sue ferite. Il sisma nelle terre dei Gonzaga", esposizione di materiali relativi allo stato di dissesto della cinquecentesca villa rinascimentale di Moglia e alla campagna di rilevamento dei danni del patrimonio culturale mantovano a seguito del sisma del maggio 2012, (2013); “Un percorso culturale a Bosco della Fontana. L’Eremo dei camaldolesi”, esposizione di materiali illustrativi di progetto del nuovo itinerario storico-artistico alla scoperta delle testimonianze culturali del complesso monumentale di Marmirolo, (2013); “Inaugurazione del nuovo percorso storico artistico nella riserva naturale di Bosco Fontana, (2014); "Acquaviva versus Gonzaga", in collaborazione con il Liceo Giannone di Caserta, (2014); “A caccia con il duca”, in collaborazione con il Liceo Belfiore di Mantova, (2015); “Il leone, il falco e la libellula. Il mondo animale nell'iconografia gonzaghesca”, (2015); “Porte, mura e ponti. Le trasformazioni di Mantova nelle immagini dell’Archivio Fotografico della Soprintendenza di Brescia”, in collaborazione con il Liceo Belfiore di Mantova, (2016); “La Palazzina racconta, nove anni di incontri culturali e cura della Soprintendenza di Brescia”, (2016). 4 “Studi e proposte di riuso della palazzina di caccia di Bosco Fontana”, tesi di laurea magistrale del Politecnico di Milano, Scuola di Architettura e Società. Corso di laurea specialistica, discussa nell’ a.a. 2010-11, da Elena Mirandola, Mattia Solera, relatore prof. Alberto Grimoldi e co-relatore arch. Stefania Terenzoni. 5Terenzoni, S., Mirandola, E., Solera, M. (2014). La memoria del Bosco. L’Eremo della Fontana, Bozzolo (MN): arti grafiche Chiribella. 6 Archivio Fotografico SABAP-BS, Sez. Storica, Fondo Positivi MN, scatole 38, 39, 40.

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TESTI DI

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TESTI DI

Adami A. 255Alexakis Em. 1Alonso I. 535Amendolagine F. 793Apostolopoulou M. 1Appolonia L. 447Argenti S. 375Aurino E. 287Ausiello G. 547Avagnina M. 479Baratin L. 143Bartolomucci C. 559Barzan M.P. 413Battistini J. 363Bennicelli M. 717Bernardo J. 573,903Bertozzi S. 143Betori A. 375Bionaz C. 447Biselli A. 717Bonora A. 871Borasi V. 107Brancaccio F. 583Brigante M. 595Bulfone Gransinigh F. 611Caccia Gherardini S. 321Cadetti A. 17Caliendo G. 635Calzolari M. 669Campagnari S. 891Cangelosi A. 623Canu A. 635Capelli E. 657Casati C. 881Cattaneo A. 143Cecamore S. 647Cerroni F. 233Cicirelli C. 583Cinieri V. 635,657Codarin S. 669Comino L. 681

Conti C. 771 Conventi M. 681 Corrado M.E. 375 Crova C. 179,375 Cucco P. 287 D’Agostino S. 595 D’Aniello C. 693 Danesi G. 523 Davoli P. 669 De Martino G. 425 De Silva F. 63 De Vita F. 717 Delegou E.T. 0 Della Rocca M. 729 Della Torre S. 255 Dassi S. 705 Devecchi A. 143 Di Lorenzo F 737 Di Palma B. 63 Di Paolo M. 839 Di Resta S. 167 Donatelli A. 389 Drewello K. 573 Ercolino M.G. 221 Fabbri K. 871 Fassina L. 657 Favaretto G. 341 Fazio G.M. 375,479 Ferrando G. 681 Ferrari L. 353 Ferrari P. 849 Fersini M. 635,657 Fiorino D. R. 267 Fratini F. 435 Fregonese L. 255 Frulio G. 41 Fumo M. 881 Gallo Orsi A. 705 Gasparetto F. 143 Gasparini K. 64 Georgopoulos A. 1

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Giorgi R. 849Giuditta S. 287Giusti F. 299Gizzi S. 27Gobić-Bravar Đ. 279Gonçalves A. 903Gotta F. 749Griletto A. 535Guccione M. 479Guerrini A. 705Haas F. 781Korres E. 1La Varra G. 771Lampropoulos K.C. 1Liguori F.R. 479Lucchi E. 761,781Lupo G. 657Macchioni E. 309Malnati L. 891Mangone F. 583Mariotti C. 499Martines G. 85Maspoli R. 189Massarente A. 511Mattone M. 435Mazzeri A. 255Meli C. 635Migliorini S. 447Mirabile A. 849Moioli R. 155Molina Y. 535Montalbano L. 849Moropoulou A. 1Mouzakis Ch. 1Napoleone L. 131Orazi D. 635Ottoni F. 245Pancaldi C. 805Panelli S. 657Pascucci M. 781Perusini T. 95Petriccione L. 771,793

Petrucci E. 805 Pezzi A.G. 647 Pietrogrande E. 331 Piolatto E. 817 Pittaluga D. 119 Posada A. 535 Pretelli M. 341,871 Pscheidt F.A. 903 Repetto B. 681 Repetto E. 401 Rescic S. 435 Roberti F. 761 Rocca M. 363 Romano C. 401 Romeo E. 73 Sabelli R. 827 Sala L. 469 Santos de Oliveira F. 573 Scala B. 255 Scappin L. 457 Scavone V. 623 Semeghini M. 469 Serafini L. 839 Signorelli L. 341 Sorbo E. 491 Spezzoni A. 255 Spyrakos C. 1 Squassina A. 51 Stagno G. 401 Strati R. 915 Suppa M. 425,511 Susin V. L.B. 903 Tabak Ma. 781 Terenzoni S. 469 Tesfay A. 401 Tireni L. 717 Tomba F. 891 Torsiello I. 287 Trabace M. 849 Troi A. 761,781 Trovò F. 211 Tubaro G. 771

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Ugolini A. 499Vargiu M. 267Vecchiattini R. 401Veneri L. 469Verazzo C. 199Virdia E. 479Vitale J. G. 827Vullo C. 511Zamperini E. 635Zampini A. 499Zappia G. 861

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