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Preziosa n.1

Date post: 19-Mar-2016
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Dicembre 2008 Gennaio 2009
100
dicembre | gennaio BRAND Alfieri & St.John Lo stile di rinnovarsi continuamente EVENTS Italian Jewellery Award Le eccellenze del design del gioiello premiate ad Amalfi OROLOGI Jaeger - LeCoultre Memovex Tribute to Polaris
Transcript
Page 1: Preziosa n.1

dicembre | gennaio

BBRRAANNDD

AAllffiieerrii && SStt..JJoohhnn LLoo ssttiillee ddii rriinnnnoovvaarrssii ccoonnttiinnuuaammeennttee

EEVVEENNTTSS

IIttaalliiaann JJeewweelllleerryy AAwwaarrddLLee eecccceelllleennzzee ddeell ddeessiiggnn ddeell ggiiooiieelllloo pprreemmiiaattee aadd AAmmaallffii

OORROOLLOOGGII

JJaaeeggeerr -- LLeeCCoouullttrreeMMeemmoovveexx TTrriibbuuttee ttoo PPoollaarriiss

Page 2: Preziosa n.1

2

Page 3: Preziosa n.1

Dalla sapiente arte dei Maestri orafi del BorgoOrefici di Napoli nasce una nuova linea di gioielliinteramente ispirata ai tesori dell'antichità.

CCoonnssoorrzziiooAANNTTIICCOO BBOORRGGOO OORREEFFIICCII -- NNAAPPOOLLII wwwwww..aauurreeaavveennuuss..ccoomm

Page 4: Preziosa n.1
Page 5: Preziosa n.1

Che il mondo intero sta vivendo una grande crisi economica è ormai un dato di fatto.

Con la stessa consapevolezza possiamo affermare che il mercato della gioielleria italia-

na ha subito, negli ultimi anni, importanti cambiamenti ed evoluzioni che oggi mal si

sposano con i nuovi scenari internazionali. Da una recente ricerca, realizzata da Gary

Gereffi e Joonkoo Lee del Department of Sociology della Duke university di Durham,

presentata nel corso dell’ultima fiera di Valenza, sono emersi dati che meritano più di

una riflessione.

Secondo i due studiosi il teatro economico attuale è caratterizzato da un forte calo

dei volumi di produzione, compensato dal valore globale di quest’ultima, in continuo

trend di crescita a causa dei costanti aumenti della materia prima. Dalla ricerca risulta

che anche se è vero che la domanda di oro da impiegare per la realizzazione di gioielli

è decresciuta del 24 per cento, è anche vero che il prezzo dell’oro è cresciuto del 168

per cento in dollari USA e del 93% in euro tra il luglio del 2003 e il luglio del 2008

(World Gold Council 2008). A questo particolare scenario, va aggiunto le nuove real-

tà produttive in via di sviluppo (India, Cina e Turchia) che, anno dopo anno, stanno

spostando il baricentro del mercato della gioielleria. Un dato per tutti: la presenza ita-

liana nella produzione globale è scesa del 6 per cento nel periodo 2000-2005, mentre

quella dell’India è aumentata dal 20 al 23 per cento. Complessivamente, nello stesso

periodo, le quote di mercato occupate da India, Cina e Turchia sono passate dal 33 al

38 per cento. Questa è dunque la situazione e, leggendo i numeri, al di là dei valori

della crisi generalista, si nota una modifica sostanziale del mercato in termini di vecchi

e nuovi scenari. La soluzione, secondo la professoressa Alba Cappallieri, per il futuro

delle nostre aziende orafe va ricercata nel passato. “L’Italia ha uno straordinario patri-

monio di tecniche e materiali che aspettano solo di essere riscoperti dalle nostre azien-

de orafe e il design potrebbe rappresentare lo strumento per farli rivivere in un’estetica

contemporanea. Pensate per esempio al corallo o alla filigrana, solitamente impiegati

per riprodurre gioielli antichi o popolari” - ha dichiarato alla nostra giornalista.

Insomma anche in questo caso vince chi si rimbocca le maniche.

Il futuro è innovare la tradizione

Page 6: Preziosa n.1

ufficio del Tarì: tel. 0823 517220 - 0823 837635 fax 0823 837637 e- mail: [email protected]

ANTWERP BANGKOK MUMBAI NAPOLI

www.emotions.it

artemisiacom

unicazione.com

PAOLOMINIERI

s.a.s.

group

Saremo presenti alle seguenti manifestazioni:

First Vicenza 11-18 gennaio 2009SiciliaOro Taormina 17-20 aprile 2009

Page 7: Preziosa n.1

brand

CCrriivveellllii GGiiooiieellllii La femminilità raccontata dalle emozioni pag. 9

Le armoniche bellezze di PPoonnttee VVeecccchhiioo pag. 14

Nell’iridescenza delle perle l’espressività del lussoCCoosscciiaa.. Una storia nata nel 1919 pag. 18

Universi da sognoCCaarrlloo BBaarrbbeerriiss preziosi fuori dal coro pag. 21

Flames of Passion Eleganza e glamour nelle nuove linee della NNaarrddeellllii GGrroouupp pag. 25

La classe esaltata dai gioielliLa tradizione dei materiali e la ricerca delle novità nelle creazioni RReeccaarrlloo pag. 28

AApprriillee GGiiooiieellllii naturalmente chic pag. 32

AAllffiieerrii && SStt..JJoohhnn Lo stile di rinnovarsi continuamente pag. 35

Magie di luce di forme e di contrastiLa semplicità elegante di DDaavviittee && DDeelluucccchhii pag. 38

breaking news

GGeemmeellllii.. Quando il bottone cede il posto ad un gioiello pag. 42

brand

MMaattttiiaa MMaazzzzaa l’arte orafa fra tradizione e innovazione L’azienda torrese fra i pionieri della lavorazione del corallo pag. 43

breaking news

OOrreecccchhiinnii Punti luce o chandelier ma mai senza pag. 46

trend

EEtteerrnnaall PPllaattiinnuumm 23 idee dell’amore, 23 fedi in platino realizzate dai maestri del Design, della Moda e del Gioiello italiano riunite in una grande mostra alla Triennale di Milano pag. 49

MMoonnttbbllaanncc:: gioielli da scrittura, gioielli da red carpet pag. 52

events

IIttaalliiaann JJeewweelllleerryy AAwwaarrddLe eccellenze del design del gioiello premiate ad Amalfi pag. 56

in copertina:

DDRRDD DDiiaammoonnddss sede: Via Grande Orefici, 1 - 80133 Napoli tel. +39 081 200104 / fax +39 081 204335

il Tarì: showroom 243/244 tel. +39 0823 513011 / fax +39 0823 513013

www.digennarodiamanti.it [email protected]

referenze fotografiche:

si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente messo a disposizione il materiale iconografico

L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate.

Page 8: Preziosa n.1
Page 9: Preziosa n.1

GGoollddeenn AAggeennccyy ssrrllvia Generale Orsini, 40 80132 Napoli

Giovanni [email protected]

Maria Rosaria [email protected]

Nunzia ArilloMartino BelmantoElisabetta BowinkelMarco CantarellaMario DidoneChiara Di MartinoRoberto EsseGiovanni Lepre Federica LongobardiPaolo MinieriSilvia PassalacquaAntinisca Pozzi

Luigi [email protected]

Artemisia Comunicazione srl

via Generale Orsini, 4080132 Napolitelefono 0810782962fax 0812471142

D’Auria Industrie Grafiche spaSant’Egidio alla Vibrata (TE)

AAccttiioonn ssrrllvia A. Diaz, 2480134 Napolitelefono 0814977186fax 0814203089email: [email protected]

responsabile commerciale: Mila [email protected]

bimestrale a distribuzione gratuita DICEMBRE 2008 | GENNAIO 2009 / n. 1 Reg. Tribunale di Napolin. 77 del 01/10/2008

Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazionesenza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.Golden Agency srl garantisce la massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gliindirizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di proposte commer-ciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessati richiedere la cessazione dell’invio e/o l’ag-giornamento dei dati.Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili isingoli autori.

LL’’OOrroo ddeell VVeessuuvviioo, la tradizione dell’arte torreseIntervista a Mimmo Esposito, assessore alle attività Economiche e Produttive di Torre del Greco pag. 60

IIlleeaannaa DDeellllaa CCoorrttee1990-2009: vent’anni di napoletanità chic pag. 62

trend

Innovare la tradizione. Il design come strumento per l’evoluzione e la crescita delle aziende orafe. Intervista ad AAllbbaa CCaappppeelllliieerrii, professore associato al Politecnico di Milano pag. 64

trade

L’oro come bene di risparmio per risollevare le sorti della filiera orafaIntervista a LLuuiiggii CCaassssaattaa, presidente FEDORA pag. 66

orologi

MMiissss PPrroottooccoollee l’arte di indossare il tempo pag. 68

JJaaeeggeerr -- LLeeCCoouullttrree Memovex Tribute to Polaris pag. 72

IIll nnuuoovvoo ee llaa rriicceerrccaa alla rincorsa delle ore pag. 74

gemmologia

II ddiiaammaannttii ssoonnoo uunn iinnvveessttiimmeennttoo??Che valore attribuirgli nell’attuale fase di stagnazione pag. 76

Cosa succede al rruubbiinnoo ““rriieemmppiittoo””? pag. 78

trade

Gioiellieri in giro per l’Italia. GGllii aappppuunnttaammeennttii ffiieerriissttiiccii aauuttuunnnnaallii:Tarì in Mostra, Valenza Oro e Sicilia Oro pag. 81

Tutti insieme! È arrivato il momento di fare squadraIntervista a BBrruunnoo GGuuaarroonnaa, presidente AOV pag. 83

tecnico amministrativo

SSttuuddii ddii sseettttoorree: stop all’applicazione automatica senza l’analisi delle condizioni reali delle aziende accertamenti non validi pag. 86

VViiddeeoossoorrvveegglliiaannzzaa e tutela della privacy pag. 88

IIll ccoorrrreennttiissttaa che movimenta denaro altrui deve provarlo pag. 90

rubrica

LLaa VVeettrriinnaa dd’’IInnvveerrnnoo... Natale pag. 91

new mediaLLiiffeessttyyllee ssuu PPQQ CChhaannnneell. Parte dal Sud una sfida internazionale pag. 92

tradeIl MMaacceeff in trasferta a Napoli pag. 94

wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm

Page 10: Preziosa n.1

MuzzicoMuzzico Gioielli

Muzzico Gioielli | Il Tarì, mod. 045 Edificio Perla | Marcianise (CE) tel. 0823 513118 | www.muzzicogioielli.it

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unicazione.com ph. tarì industriale

luce avvinta a scintille di mare per colorare i miei desideri

Page 11: Preziosa n.1

11

CCrriivveellllii GGiiooiieelllliiLLaa ffeemmmmiinniilliittàà rraaccccoonnttaattaa

ddaallllee eemmoozziioonnii ddii MMaarriiaa RRoossaarriiaa PPeettiittoo

GGiirrooccoolllloo aa ccaatteennaa iinn oorroo rroossssoo ccoonn mmoonneettaa aannttiiccaa iinnccaassttoonnaattaa ppeennddeennttee.. IIll ccaassttoonnee èè iimmpprreezziioossiittoo ddaa uunn ppaavvèè ddii bbrriillllaannttii bbiiaanncchhii ee bbrroowwnn..

BBrraacccciiaallee aa ccaatteennaa aalltteerrnnaattaa ccoonn mmoodduullii ee mmaagglliiee iinn oorroo rroossssoo ee bbrriillllaannttii..

brand

Page 12: Preziosa n.1

12

Page 13: Preziosa n.1

13

Sono gioielli di grande emozione che

parlano linguaggi raffinati e colti, di pas-

sioni e di infuocate emozioni; che

mescolano con piacevolezza il sacro ed il

profano raccontando di femminilità fra-

gili e volitive.

Ecco nuove forme di espressione per

metalli preziosi che con ardue architet-

ture creano equilibristiche circonferenze,

spire sibilanti, profili nobili e fauci fero-

cissime dal ruggito assordante.

Non conoscono confini di fogge o di

genialità le creazioni Crivelli, sono versa-

tili e rigorosamente singolari quando

danno vita a cascate di diamanti puri

come ruscelli di acque limpidissime, a

romantici collier degni di una zarina, a

petali d’oro ricamati come sete orientali.

Alternanze di pietre e di volumi per

anelli importanti ed eloquenti che sanno

di bello e di unico. Spaziali geometrie

per un design che perfettamente esprime

il buon gusto e i più reconditi desideri,

che distingue e sa distinguersi. Anche

nelle deliziose silhouette che rimandano

a giochi infantili o raffaelici angioletti.

E ancora cifre, segni zodiacali e divine

Orecchini in oro rosso con pavè di brillanti formato dacerchi concentrici impreziositi nel giro interno da dia-manti di taglio rosetta incastonati su griffe.

Anello a sigillo in oro rosa con antica moneta romanain bronzo. Il bordo è impreziosito da un motivo di bril-lanti bianchi brown e dark.

Page 14: Preziosa n.1

14

creature sospesi a lunghi rosari o a più

frivoli bracciali, a divertenti anelli o a

tintinnanti orecchini, tanti monili pre-

ziosi da portare con allegra disinvoltura

senza mai essere dissacratori.

Crivelli sa essere mero lusso da indos-

sare per una grande soiree, in un pigro

pomeriggio tra amici o in una mattinata

tutto shopping.

Componenti essenziali, pura contami-

nazione di granitici temperamenti e

desiderabili raffinatezze.

Superba, romantica, estrosa, provocato-

ria, sensuale, libera: donne speciali che

vogliono parlare di sé attraverso un gioiello.

CCrriivveellllii ggiiooiieellllii15048 Valenza (AL)

viale Dante, 24ph. +39 0131 945296

NY 10036576 Fifth Avenue

ph. +1 212 8693350web www.crivelligioielli.com

Anello a sigillo tondo in oro rosso con onice briolettata.Il bordo è impreziosito da un motivo in brillanti bian-chi, brown e dark.Bracciale contrairè a molla in oro rosso e 2 onici brio-lettati taglio goccia. Gli elementi decorativi ed i casto-ni sono impreziositi da pavè di brillanti bianchi.

Page 15: Preziosa n.1
Page 16: Preziosa n.1

dimenti di

sorta: Vivaldi,

sinfonia di forme;

Famosi, omaggio alle

gemme più celebri;

Trilogy, amore più pre-

zioso...

In ogni linea, in ogni esemplare è pro-

tagonista la luce che come un torrente in

piena travolge, abbraccia, si insinua,

esplode tra colori, forme ed ombre.

Vortici che abbagliano valorizzando le

nuance più gioiose delle gemme.

Asimmetrie armoniche, morbide disu-

guaglianze, movimenti e scomposizioni

concentriche, dimensioni dissimili ed

opposte, stravolgenti evoluzioni si incon-

I 700 anni di storia del medievale Ponte

Vecchio fanno da cornice al quartiere dei

maestri orafi fiorentini dove oltre 30

anni fa nacque l’azienda PVG, e dal

1994 presente sotto i colli di Scandicci e

in Italia e nel mondo con oltre 300

punti vendita.

Un laboratorio del bello dove i gioielli

sono ideati, disegnati e realizzati esclusi-

vamente a mano da esperti artigiani, dove

nascono sperimentazioni artistiche dal-

l’inconfondibile marchio ad arcate, dove i

metalli preziosi sposano solamente pietre

naturali dalle sfumature irripetibili.

Qui nulla è trascurato, finanche i

nomi delle collezioni sanno raccontare

di fantasie e raffinatezze senza frainten-

16

Le armoniche bellezze di Ponte Vecchiodi Federica Longobardi

Collezione VivaldiAnello in oro rosa con rubini, acquamarina, ametista,

tormalina rossa, granato e diamanti taglio rose.

brand

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17

Collezione AtlantidePendenti in oro e pietre preziose

Un laboratoriodel bello

dove i gioiellisono ideati,disegnati erealizzati

esclusivamente a mano da

esperti artigiani

Page 18: Preziosa n.1

18

trano in giochi di energia che incan-

tano come una fiaba.

Vere realizzazioni scultoree che

meritano uno sguardo più attento per

coglierne l’incanto, manufatti dalla

forte personalità che nessuna sintesi ne

soddisferebbe il pregio.

L’eccezionalità della lavorazione fa

degli anelli, dei girocolli e dei bracciali

inattese bellezze, preziosità sempre nuove

e diverse che si esprimono in pavé di

castoni, di sfericità, di spirali dove parte-

cipano le pietre più belle, dai colori più

caldi, dai tagli più inusuali.

Espressione di alta gioielleria italiana.

Collezione FamosiAnello in oro rosa e brillanti con ametista taglio Cullinan.

Collezione Cellini

PPoonnttee VVeecccchhiioo GGiiooiieellllii50018 Badia a Settimo, Firenzevia delle Fonti, 8/Bservizio clienti, ph. +39 055 7225626customer service, ph. +39 055 7225620/40web www.pontevecchiogioielli.it

Page 19: Preziosa n.1

qquuaannddoo llaa pprroommoozziioonnee ddiivveennttaa ssppeettttaaccoolloo

““FFuuooccoo NNaappoolleettaannoo”” eevveennttoo rreeaalliizzzzaattoo ppeerr iill ssiinnddaaccaattoo CCaassaarrttiiggiiaannii NNaappoollii nneellll’’aammbbiittoo ddii uunn pprrooggeettttoo ddii pprroommoozziioonnee ddeellllee eecccceelllleennzzee ccaammppaannee ppeerr iill mmeerrccaattoo rruussssooNNaappoollii,, CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo,, SSaallaa ddeellllee GGrriiddaa

““RRiittrraattttii ddii DDoonnnnee”” eevveennttoo rreeaalliizzzzaattoo ppeerr llaa MMaaiissoonn MMaarriioo VVaalleennttiinnoo eedd iill CCoonnssoorrzziioo AAnnttiiccoo BBoorrggoo OOrreeffiiccii

NNaappoollii,, CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo,, SSaallaa ddeellllee GGrriiddaa

wwwwww..aarrtteemmiissiiaaccoommuunniiccaazziioonnee..ccoomm

Page 20: Preziosa n.1

Una fanciulla ricevette in dono una perla nera,

la legò ad un filo d’oro e se ne cinse il collo.

Quel gioiello brillava di una luce strana-

mente viva, dai riflessi deliziosa-

mente sensuali e l’invidia

incominciò a serpeggiare

feroce più di una belva.

Dalle porte socchiuse le

donne spiavano quella bel-

20

CCoosscciiaa PPeerrllee CCoollttiivvaatteeshowroom 185 c/o “Il Tarì”

81025 Marcianise (CE)ph. +39 0823 513452fax +39 0823 513096

web www.coscia.it

Nell’iridescenza delle perlel’espressività del lussoCoscia. Una storia nata nel 1919

di Martino Belmanto

brand

lezza, a loro, ancora sconosciuta.

Il principe, allora, parlò al popolo e disse:

“Inginocchiatevi perché sarà lei la vostra regi-

na, non vedete che indossa il dono del cielo?”

Chiunque avrebbe reso l’anima per pos-

sederne una, ma un editto regale ne impo-

se il divieto relegando alle sole donne blaso-

nate il privilegio di indossare una gemma

di tale valore.

Bellezzemagnetiche estravaganti,preziosissimiornamenti dal rivoluzionariogusto estetico pervivaci e volitivefemminilità

Page 21: Preziosa n.1

Perle dai colori naturali che spaziano

dal grigio al bruno al giallo oro al rosa al

purple, e forme che tracciano disegni

fantasiosamente irripetibili dalle impal-

pabili iridescenze. Bellezze seducenti,

magnetiche e stravaganti, preziosissimi

ornamenti dal rivoluzionario gusto este-

tico per vivaci e volitive femminilità.

È così, infatti, che la ditta Coscia, oggi

come ieri, propone al mercato

mondiale un prodotto di altis-

sima qualità ma con lo sguar-

do verso quel quid che si

distacca con gusto e raffinatezza

dal classico. Una provocatoria

espressività nel mondo del lusso

attraverso queste intramontabili

icone di eleganza.

21

Una leggenda, dalle origini remote,

che racconta il pregio delle perle nere, a

volte ingiustamente cinte da sciocche

credenze di negatività che altro non

fanno, invece, che avvalorarne il pregio.

Di questa eccezionalità la ditta Coscia,

già presente a Torre del Greco dal 1919

ed oggi anche al Tarì di Marcianise, ne

ha fatto il suo emblema. Perle sì, bian-

che, belle e grandi, in fili graduati o

principessa, matinée o collane a più fili e

di lunghezze diverse ma più ancora

asimmetriche, stravaganti ed irripetibili.

L’intraprendenza e la lungimiranza di

Giancarlo Coscia, infatti, hanno ricono-

sciuto alla non perfezione qualcosa di

speciale, un impagabile pregio. Quasi un

elogio dell’imperfezione.

Page 22: Preziosa n.1
Page 23: Preziosa n.1

MMaaii oovvvvii,, ii ggiiooiieellllii BBaarrbbeerriiss sspprriiggiioonnaannoo

uunnaa iimmppeerrttiinneennttee ssttrraavvaaggaannzzaa..

CCoolloorraattii ee ggiiooiioossii ssaannnnoo ffaarr mmoossttrraa ddii

uunnaa iinnssoolliittaa aarrmmoonniiccaa ggeeoommeettrriiaa,, tteenn--

ddeennzziiaallmmeennttee ffuuttuurriissttiiccaa.. OOrreecccchhiinnii,,

aanneellllii,, ccoollllaannee ee bbrraacccciiaallii cchhee ssii pprrooppoonn--

ggoonnoo ccoommee eesspplloossiioonnii ddii ffeerrvviiddee ffaannttaassiiee,,

ggiioocchhii ddii ccoolloorrii ee ddii ccoonnttrraassttii,, ddii ssmmaallttii ee

ddii ggeemmmmee pprreezziioossee.. QQuuaannddoo,, ppooii,, ssii

ccoommbbiinnaannoo aallllaa aauusstteerriittàà ddeeii ddiiaammaannttii ssii

ffaannnnoo mmoonniillii iinnddiissccuuttiibbiillmmeennttee cchhiicc,, ddii

qquueellllii cchhee ssaannnnoo ccaattttuurraarree lloo ssgguuaarrddoo,,

cchhee iinnccaannttaannoo,, cchhee ffaannnnoo ppaarrllaarree ddii sséé..

ÈÈ qquuii,, aa VVaalleennzzaa,, nneeii llaabboorraattoorrii ddeellllaa

BBaarrbbeerriiss,, cchhee ddaall 11992299 pprreennddoonnoo ffoorrmmaa

uunniivveerrssii ddaa ssooggnnoo,, ooggggeettttii ffuuoorrii ddaall ccoorroo

ddeellllaa ssttaannddaarrddiizzzzaazziioonnee..

UUnnaa iinncceess--

ssaannttee ssppeerriimmeennttaa--

zziioonnee cchhee ssaa ddii bbeelllloo ee

ddii rraaffffiinnaatteezzzzaa,, cchhee ssaa ddeecclliinnaarree

uunn’’aarrttee eedd uunn gguussttoo ttuuttttii iittaa--

lliiaannii aapppprreezzzzaattiissssiimmii nneell

mmoonnddoo.. DDeelliizziioossee iinnffii--

nniittee iinntteerrpprreettaazziioonnii

nnaattee ddaallllaa ccoommpplliicciittàà

ddeellllaa ppiiùù ssffrreennaattaa iimmmmaa--

ggiinnaazziioonnee..

UUnnaa vviissiioonnaarriiaa aarrmmoonniiaa cchhee ssffiioorraa

aappppeennaa llaa rreeaallttàà,, cchhee ttrraavvaalliiccaa ooggnnii ccaannoo--

23

Universi da sognoCarlo Barberis, preziosi fuori dal coro

MRP

CCaappoollaavvoorrii cchhee rriimmaannddaannoollaa mmeemmoorriiaa aallllaa eelleeggaannzzaappiiùù rraaffffiinnaattaa ee ppuurraa

brand

Page 24: Preziosa n.1

ne stilistico. È un divertente e divertito

lavoro fatto di classe e di capricci.

Ma tra morbide rotondità e tratti flo-

reali, tra ali di farfalle e nuance che cola-

no come lava cocente ammantando di

allegria i preziosi metalli, la parola si inter-

rompe in un rispettoso silenzio innanzi

ad un mare di brillanti che si rincorre tra

tenere sinuosità e graziose virgole. Sono

capolavori che rimandano la memoria

alla eleganza più raffinata e più pura. Un

classico atemporale e sobrio nelle sue

complessità.

24

Una incessante sperimentazione che sa dibello e di raffinatezza, che sa declinare

un’arte ed un gusto tutti italianiapprezzatissimi nel mondo

Page 25: Preziosa n.1

25

CCaarrlloo BBaarrbbeerriissVV..llee BB..CCeelllliinnii,, 5577

VVaalleennzzaa ((AALL))pphh.. ++3399 00113311 994411661111ffaaxx ++3399 00113311 994411002299

wwwwww..ccaarrlloobbaarrbbeerriiss..ccoomm

CCiirrccuuss,, KKiimmoonnoo,, LLeeaavveess,, SSoommbbrreerrooss,,

HHaappppyy FFlloowweerrss,, MMiinnee,, PPaaiisslleeyy,, BBoouuqquueett,,

BBuubbbblleess,, CCaapprriicccciioo,, RRaammaaggee,, RRiittmmoo...... ee

ttaannttee ee ttaannttee aannccoorraa,, ccoolllleezziioonnii ddiivveerrssee

ppeerr mmoommeennttii ddiivveerrssii,, eesspprreessssiioonnii ddii aallttiiss--

ssiimmaa oorreeffiicceerriiaa ddaall ppeerrffeettttoo eeqquuiilliibbrriioo ddii

iimmppoorrttaannttii vvoolluummii..

PPrreeggiiaattii rriittrraattttii ccaarriicchhii ddii ffeemmmmiinniilliittàà..

Page 26: Preziosa n.1

V I A E N R I C O D E N I C O L A, 2 1 - 8 0 0 5 9 T O R R E D E L G R E C O ( N A ) I T A L Y T E L . + 3 9 0 8 1 8 8 1 1 7 9 7 - F A X + 3 9 0 8 1 8 8 1 1 9 0 8 - M A I L : [email protected] - [email protected]

D’ E L I A

In alto foto d’epoca di casa D’Elia in Giappone. Nella foto al centro perle faccettate. In basso: (1) perle Akoya, (2) perle gold, (3) perle barocche, (4) fili di perle Australia, Tahity e fresh water.

1 2 3 4

F I E R A D I V I C E N Z A P A D I G L I O N E F S T A N D 2 3 0 3

Page 27: Preziosa n.1

Giocano con i colori dell’oro e delle pie-

tre e con le forme, sono quattro e sono

stati scelti da Adriana Volpe per portare

ovunque il loro marchio: si tratta di

Domenico, Bruno, Salvio e Gianni della

Nardelli Group. Un recente restyling del

logo, un simbolo fusione di un diamante

e del sole, e quattro linee (Gioielli per

amore, Nardelli Uomo, LiuJo Luxury e

elli’s Nardelli) assicurano al gruppo un

posto di tutto rispetto nel panorama ita-

liano. Ne è testimonianza l’affluenza regi-

strata allo stand Nardelli durante il Tarì in

Mostra, svoltosi dal 10 al 13 ottobre a

Marcianise: il picco di presenze si è rag-

giunto quando, dall’esedra che ora ospita

il nuovo spazio espositivo, ha fatto il pro-

prio ingresso la conduttrice-attrice

Adriana Volpe, che al collo portava il

nuovo gioiello di punta della Nardelli:

“Flames of Passion”, un cuore di oro e dia-

manti attorniato da fiamme.

Due le novità di rilievo, peraltro oramai

già assestate, che hanno garantito a

Nardelli Group una visibilità nuova, e più

27

Flames of Passion Eleganza e glamour nelle nuove linee della Nardelli GroupRedazione

Domenico, Bruno, Salvio e Giannihanno scelto Adriana Volpe per

diffondere con bellezza ed eleganzail marchio della loro azienda

Page 28: Preziosa n.1

forte: il nuovo brand Elli’s, interamente

votato al femminile - come evoca il nome

- e con un forte richiamo agli anni ’60:

pietre e diamanti, in questa linea, hanno

lo scopo di celebrare la pace, l’amore e la

natura. Fiori, farfalle, lumache: il tutto

espresso dall’accostamento di oro bianco,

giallo e rosa e, ovviamente, diamanti.

Non è da meno la sinergia che il gruppo

Nardelli ha instaurato con la Liu Jo Spa,

sinergia da cui è nata la linea Liu Jo Luxury.

«Il gioiello deve assolutamente sposarsi con

la moda - così racconta Domenico Nardelli

- e soprattutto la donna deve fare attenzio-

ne al connubio tra eleganza e glamour: è

questo che perseguiamo ogni volta che

disegniamo un pezzo nuovo per questa

linea». È lo stile - discreto ma ricercato - ciò

che contraddistingue la donna che indossa

i gioielli Liu Jo Luxury.

28

Il recente restyling del logo, un simbolo fusione di undiamante e del sole, e quattro linee assicurano al gruppoun posto di tutto rispetto nel panorama italiano

NNaarrddeellllii ggrroouuppMod. 154 - Centro Orafo “Il Tarì”

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Page 29: Preziosa n.1

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Page 30: Preziosa n.1

Una firma inconfondibile per un’eleganza

che, di riflesso, si sovrappone a quella già

propria di chi indossa i gioielli Recarlo.

Tante linee per un brand sinonimo di

bellezza, la maggior parte delle quali

costruite intorno allo splendore del dia-

mante. Ma non solo. L’azienda Recarlo

ha saputo mettersi in gioco e ha accettato

30

La classe esaltata dai gioielliLa tradizione dei materiali e la ricerca delle novità nelle creazioni Recarlo

di Silvia Passalacqua

Page 31: Preziosa n.1

31

nuove sfide: la perla accanto ai diamanti -

come negli splendidi orecchini “bouquet”

- o i moderni e suggestionanti accosta-

menti di oro bianco e oro rosa. O, anco-

ra, l’esplosione di colori della linea “spir-

it”. Il tutto senza mai perdere di vista la

tradizione, la storia che da oltre 40 anni la

famiglia Recarlo porta avanti con dedi-

zione e un unico valore: la soddisfazione

di chi indossa le loro creazioni.

La classe è qualcosa di innato, certa-

ciondolo e anelli, collezione spiritorecchini, collezione bouquet

Page 32: Preziosa n.1

32

mente: ma non c’è dubbio che un gioiel-

lo possa esaltarla. Ed è esattamente questo

ciò che si pensa restando incantati davan-

ti alla linea “dama”: il classico abbinamen-

to tra diamanti, zaffiri, smeraldi e rubini

incastonati in forme nuove, danno al

bene “gioiello” un nuovo respiro. Quello

che autorevoli studiosi del design cercano

di affermare oramai da tempo: unire la

tradizione dei materiali preziosi intra-

montabili alla ricerca della novità,

negli accostamenti, nelle

fisionomie, nei richiami

di volta in volta differ-

enti. E su questo non

c’è dubbio: Recarlo

ci è riuscito.

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Page 33: Preziosa n.1
Page 34: Preziosa n.1

Il bello e la vera arte non sono mai

schiavi delle mode, le creano. E al catti-

vo gusto imperante Guglielmo Aprile

risponde con preziosità traboccanti di

purezza e semplicità, proprio come una

margherita; il fiore che racconta del-

l’amore, il fiore che agli innamorati

nasconde nell'ultimo petalo il temuto

responso.

I suoi gioielli sono significative

espressioni di contemporaneità, pregia-

ti oggetti dall’accattivante schiettezza.

Sono monili importanti e raffinati

che sprigionano il pro-

fumo di un prato in

primavera; eleganti

espressioni visive del

bisogno di semplicità che è

in ogni donna.

Margherite da indossare

sempre, dunque, da sole o

lasciate sbocciare timida-

mente nelle nuove linee

Legami di cuore, Antea ed

34

Aprile Gioiellinaturalmente chicFL

brand

Page 35: Preziosa n.1

Artemisia, collezioni che raccontano di

inscindibili abbracci di cuori in argento

bianco e rosé; di petali d’oro giallo e

rosa avvinghiati ad onice, agata, quarzi

viola e verde; di chiaroscuri di argento

dove fanno capolino divertenti charms

di pietre naturali. Tutti elaborati diver-

samente fantasiosi dall’animo romanti-

co. Anche quando entra in ballo il

più tenace acciaio.

Giardini tintinnanti di

bracciali, anelli, collane e

capricciosi orecchini ora impreziositi da

diamanti, ora accesi dai colori più sola-

ri delle gemme.

La chiave del loro successo è la versa-

tilità perché sono complementi perfetti

e fedeli all’eleganza, sobri negli accosta-

menti materici e briosi quando le suste

spiccano prepotenti nel gioco delle

parti.

Unicité dalla sferzante freschezza.

Gioielli che come pochi sanno essere

spontaneamente eleganti.

35

AApprriilleeCentro Orafo “Il Tarì”

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Page 36: Preziosa n.1
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37

Page 38: Preziosa n.1

38

Page 39: Preziosa n.1

39

Page 40: Preziosa n.1

40

Magie di luce di forme e di contrasti

Page 41: Preziosa n.1

41

È la purezza che rende desiderabili i gio-

ielli della Davite & Delucchi, quel raro

ammaliante candore materico.

Sono linee eccezionalmente armoniose

dall’inconfondibile valore estetico che

esplodono in inarrestabili emozioni.

Sobri, eterei, misteriosi, sofisticati,

romantici, elegantemente ricchi di fan-

tasiosa immaginazione; sono oggetti

esclusivi ai quali è difficile rinunciare.

Magia di luce, di forme e di contrasti

che si rincorrono tra pavé di brillanti

bianchi e neri, rubini, zaffiri, smeraldi e

le più calde e algide tonalità dell’oro che

si avvolge, si cerca, si ritrova in nuovi

abbracci dalla disinvolta regalità.

Trent’anni di esperienza e di passione

per un design che riesce a rubare alla mate-

ria ciò che gli altri non sanno trovare o

mostrare, che di ogni oggetto sa tracciare il

profilo più incantevole e nuovo, che fa sfa-

villare le prospettive più inconsuete.

Una eccitante avventura nel mondo

del fascino tra le più ardite innovazioni

che rimbombano di impercettibili echi Anello “Travolgente”: oro rosa con diamanti bianchi e neri

Magie di luce di forme e di contrasti La semplicità elegantedi Davite & DelucchiRedazione

Page 42: Preziosa n.1

di antichità. Colori e scintillii dove la bel-

lezza non è segnata dal tempo, dove svani-

sce la forza delle parole, dove ha inizio

l’immaginazione.

Arte da ammirare, da desiderare, da

indossare che trova la sua completezza

nella semplicità, il valore dell’eleganza.

DD Fashion e DD Gioielli, due marchi

per una sola essenza di raffinata creatività

per chi ama il lusso, per chi cerca l’assolu-

ta purezza. Incantevoli gioie senza tempo

pensate per stupire e abbagliare, per svela-

re la più recondita femminilità, preziosi

fatti di quella raffinata eleganza che vola

trasversale alle mode ed ai tempi.

Decò, Divina, Flowers, Vintage, Charme,

Jackie’o, Tentazione, Travolgente nomi

importanti per collezioni importanti.

42

DDaavviittee && DDeelluucccchhii ss..nn..cc.. 15048 ValenzaV.le Dante, 4 ph. +39 0131941731fax: +39 0131946779web: www.davitedelucchi.it

Collanina “Jackie’O”:oro rosa, oro bianco

e diamanti

Page 43: Preziosa n.1
Page 44: Preziosa n.1

44

cchhaanntteecclleerrwww.chantecler.it

vvaaiiddCollezione “Bon Bon”,gemelli in oro giallo concristallo, madreperla e lapis;cristallo e lastra oro satinata.www.vaid.it

breaking newsClasse. È forse l’espressione che meglio racconta di questi discreti accessori che nell’im-

maginario collettivo restano i protagonisti di raffinate serate. Hanno accompagnato

l’appeal del Maestro Arturo Toscanini, di Modugno e del suo uomo in frac, dell’agen-

te 007, sono sempre presenti alla notte degli Oscar come non mancano mai negli even-

ti più mondanamente ricercati; a nodo turco, snodabili, tondi o quadrati, in acciaio,

con pietre colorate, in madreperla, a tema, stemmati, francesi, inglesi o americani, con

chiusura a clip, con catenina, con inserti in tessuto, ad un solo bottone, in platino o in

argento. Si indossano con mise eleganti o con abiti casual ma sempre rigorosamente

con cravatta e orologio. Insomma, non sono mai fuori luogo, sia con abiti formali sia

con giacche sportive. Un ritorno alla grande per questi piccoli gioielli da polso escogi-

tati a metà Ottocento per sostituire i bottoni nella chiusura dei rigidi polsini allora in

voga. Sono un vezzo, un capriccio che fa tanto chic, che fa tanto dandy; alla camicia

azzurra si accostano bene quelli in argento, con camicia bianca o da frac sono d’obbli-

go in oro bianco o giallo, in tutte le altre occasioni in cui si indossa una

camicia con polsino doppio la scelta è libera purché il gioiello non

prevarichi, mai.

È solo una questione di classe.

Quando il bottone

cede il posto ad un gioiello

di Maria Rosaria Petito

gemelli

ggoovvoonnii ggiiooiieelllliiwww.govonigioielli.it

rroovviiaann ggiiooiieelllliiCollezione “Cufflinks”Gemelli in corallo e madreperla, oro bianco,diamanti e zaffiriwwwwww..mmoonnddiiaallccoorraall..iitt

Page 45: Preziosa n.1

45

Corallo che passione: splendido da

ammirare; affascinante da indossare; duro

da lavorare. Il dono giusto per ogni occa-

sione. Il tocco magico che tramuta in dea

ogni donna che ha la fortuna di poterlo

indossare. Nei racconti di Ovidio questo

prezioso nacque dal sangue di una delle

Gorgoni, Medusa, quando Perseo la

decapitò.

Sicuramente non si lasciò influenzare

da miti e leggende Mattia Mazza quando

nel 1905 mise su la sua Ditta, quella che

lo ha reso immortale nella memoria di

quanti hanno avuto la fortuna di indossa-

re le sue creazioni. Un grande amore,

nato a Torre del Greco ed esportato ben

oltre i confini di quella che, a giusta ragio-

ne, è considerata la patria del corallo. Una

passione che continua a tramandarsi di

generazione in generazione, fra i membri

della famiglia Mazza con la

stessa passione del fondatore,

nel solco della tradizione. Da

allora sono passati più di cento

anni e ben quattro generazio-

ni si sono succedute alla

guida di uno dei marchi sto-

rici della storia della produzio-

ne corallina. Con lo scorre-

re dei mesi sono stati

aggiunti elementi

che hanno saputo

ben coniugare l’in-

novazione con la

lavorazione tradizio-

nale.

Corallo e non solo, nel

destino della ditta Mattia

Mazza: anche altri articoli di gioielleria e

oreficeria, montati con pietre preziose,

Mattia Mazzal’arte orafa fra tradizione e innovazione L’azienda torrese è fra i pionieri della lavorazione del corallodi Roberto Esse

Page 46: Preziosa n.1

ffaannnnoo ppaarrttee ddeell rriiccccoo ccaattaallooggoo pprrooppoossttoo

aaii cclliieennttii.. NNoonn mmaannccaannoo ii pprreessttiiggiioossii

ccaammmmeeii:: ““SSiiaammoo nnaattii ccoommee aazziieennddaa pprroo--

dduuttttrriiccee ddii ccoorraalllloo -- ssppiieeggaa iill rreessppoonnssaabbiillee

ddeell mmaarrkkeettiinngg DDaanniieellee MMaazzzzaa-- mmaa ttrraatt--

ttiiaammoo aanncchhee mmoollttii aallttrrii mmaatteerriiaallii ccoommee

ttuurrcchheessee ppeerrllee ee ppiieettrree dduurree.. SSii llaavvoorraa

aallll’’iinnggrroossssoo ppeerr ii rriivveennddiittoorrii ee oollttrree aall

nnoossttrroo ppuunnttoo vveennddiittaa aammiiaammoo iinnccoonnttrraarree

ii nnoossttrrii cclliieennttii nneellllee vvaarriiee ffiieerree,, ccoommee

qquueellllaa ddeell TTaarrìì,, ddoovvee ssiiaammoo pprreesseennttii ppeerr

vveennddeerree ssuull pprroonnttoo””..

LLaa MMaattttiiaa MMaazzzzaa hhaa aammpplliiaattoo ccoonnttii--

nnuuaammeennttee ii ssuuooii oorriizzzzoonnttii ccoommmmeerrcciiaallii,,

ssiiaa nneell ccaammppoo ddeellllee mmaatteerriiee pprriimmee,, cchhee

iinn qquueelllloo ddeeii pprrooddoottttii ffiinniittii.. OOggggii iill ccaattaa--

llooggoo vvaannttaa oollttrree 11..550000 aarrttiiccoollii pprroonnttii ppeerr

ffaarree llaa ggiiooiiaa ddii ttuuttttee llee ddoonnnnee.. LL’’aazziieennddaa

èè lleeggaattiissssiimmaa aall lluuooggoo dd’’oorriiggiinnee:: ““TToorrrree

ddeell GGrreeccoo hhaa uunnaa ggrroossssaa ttrraaddiizziioonnee

46

Page 47: Preziosa n.1

orafa, in tanti però - sottolinea Daniele-

pian piano hanno cominciato a spostarsi

in strutture in grado di ospitare i vari pro-

duttori che appartengono alla stessa filie-

ra. Queste strutture hanno dato una col-

locazione più sicura a quanti operano fra

i preziosi. Adesso è in piedi un progetto

più concreto anche per Torre. Speriamo

che le varie beghe politiche che ne hanno

condizionato la realizzazione siano messe

da parte e che presto anche noi possiamo

usufruire degli spazi che hanno il Tarì ed

Oromare. Torre del Greco deve rimanere

al centro della nostra produzione per que-

sto non ci siamo mai spostati da qui”.

C’è ne è davvero per tutti i gusti. Da

Mattia Mazza è possibile trovare articoli

che spaziano dalle linee classiche a quelle

più moderne, abilmente combinate con

gli immancabili coralli che sottolineano

in maniera inequivocabile l’espressione

della grande tradizione italiana.

47

UUnnaa ppaassssiioonnee cchhee ccoonnttiinnuuaa aattrraammaannddaarrssii ddii ggeenneerraazziioonnee iinn

ggeenneerraazziioonnee,, ffrraa ii mmeemmbbrrii ddeellllaaffaammiigglliiaa MMaazzzzaa ccoonn llaa sstteessssaa

ppaassssiioonnee ddeell ffoonnddaattoorree,, nneell ssoollccooddeellllaa ttrraaddiizziioonnee

Page 48: Preziosa n.1

48

eevvaannuueevvaaCollezione “Athena”www.evanueva.it

breaking news

Il desiderio di abbellire il nostro corpo per ostentare importanza o sem-

plicemente per sentirsi più seducenti è una pratica antichissima della

quale nessuna moda ha saputo farne a meno e che in ogni cultura e in

ogni epoca ha goduto di un suo spazio espressivo, anche per comuni-

care l’appartenenza ad una razza o ad una religione. Anelli, collane,

bracciali ma più di ogni altro orecchini. Freud li riteneva una metafo-

ra della sessualità ma senza dubbio sono un chiaro simbolo di seduzio-

ne perché sanno dare luminosità al viso di chi li indossa. La loro scelta

obbedisce a pochissime regole, sobri di giorno e tanto più capricciosi la

sera, di materiali insoliti per le più giovani ma rigorosamente preziosi,

indipendentemente dai volumi, per le signore. Etnici o classici, di ten-

denza o misuratamente eleganti, sono proposti da sempre in svariate

soluzioni e nelle fogge più audaci e stravaganti, anche per gli

uomini che se prima li portavano per denunciare regalità o arte

oggi ne fanno sfoggio per trasmettere trasgressività e strava-

ganza. Uno, due o più per volta, ricchi di perle e pietre pre-

ziose, a cerchio, a bottone o pendenti, con turchesi o

coralli, traboccanti di colorate gemme o di lucidissimi

smalti, piccoli punti luce o grandi e vistosissimi chande-

lier, semplici cerchi o più complessi pendenti, poveri o

preziosi sono infiniti esemplari per infinite mise per infini-

te occasioni; accessori tanto antichi ma straordinariamente

attuali e sorprendenti che non conoscono limiti di età o di cul-

tura e che più di ogni altro sanno dipingere la nostra personalità.

Punti luce o chandelier ma mai senzaRedazione

Orecchini

ffuuooccooccaapprriiCollezione “Sugar”www.fuococapri.com

cielovenezia1270 www.cielovenezia1270.it

cchhaanntteecclleerrwww.chantecler.it

Page 49: Preziosa n.1

49

Collezione “Aurora”, orecchini in oro rosso satinato con cristallo di rocca sfaccettato.www.vaid.it

Collezione “Pizzo”spinello, onice e citriniwww.amle.it

Collezione “Pizzo”corno naturale, pizzo tombolo

lavorato a mano, quarzo lemon e zirconi. www.amle.it

Collezione “La tua buona stella”perez gioielli

Page 50: Preziosa n.1
Page 51: Preziosa n.1

Una tradizione antica, già in uso presso

gli antichi romani, attribuisce all’anello

nuziale la simbolicità dell’infinito: per la

sua forma circolare in cui l’inizio e la fine

non sono distinguibili, la fede è il simbo-

lo dell’amore eterno, del sentimento raro

che unisce due persone, sentimento dure-

vole e prezioso come il platino. Ed è alla

fede in platino che è dedicata Eternal

Platinum, una grande mostra organizzata

da Platinum Guild International, allestita

dal 5 al 30 Novembre 2008 presso la

Triennale di Milano.

Le fedi in platino diventano opere stra-

ordinarie realizzate da ventuno artisti:

sette maestri del design, sette della

moda e sette del gioiello, testimoni (e

fautori) dell’eccellenza italiana

secondo quelle caratteristiche di

“bello e ben fatto” che contrad-

distinguono il Made in Italy

anche nell’ambito dei preziosi. E’ questa

un’occasione unica: per la prima volta la

fede in platino viene pensata, meditata e

disegnata da veri e propri maestri del pro-

getto, esportatori di bellezza italiana in

tutto il mondo, qui riuniti dall’esposizio-

ne curata da Alba Cappellieri, professore

di design del gioiello al Politecnico di

Milano.

Non più solo oggetto simbolo di una

promessa, la fede in platino si fa occasio-

ne di riflessione progettuale da parte di

professionisti che elaborano il progetto

declinandolo secondo diverse anime: il

design, la moda e il gioiello. Ventuno

nomi di prestigio riconosciuto e condi-

viso, tra i quali: Pierluigi Cerri, Aldo

Cibic, e Patricia Urquiola per il design,

Salvatore Ferragamo, Gianfranco Ferré,

Alberta Ferretti, e Antonio Marras, per

la moda, Gabriele De Vecchi, GianCarlo

Montebello, Rossella Tornquist,

e Annamaria Zanella per il gioiel-

lo. Ventuno più due: Claudia

Bombara e Barbara Antolini, due

studenti del corso di perfeziona-

mento in design del gioiello del

Politecnico di Milano, a testimo-

niare l’interesse per la fede in pla-

tino anche di giovani progettisti.

Esplorare le qualità del platino:

questo è quanto ha fatto ognuno

degli ideatori coinvolti nel pro-

getto, ideando e creando un

manufatto di grande persona-

lità, così che in ogni fede si

rivela il pensiero dell’artista

nei riguardi di ciò che

essa rappresenta: l’amo-

re eterno. I disegni

che accompagnano

i modelli aiutano

51

23 idee dell’amore, 23 fedi in platino realizzate dai maestridel Design, della Moda e del Gioiello italiano riunite in una

grande mostra alla Triennale di Milanodi Antiniska Pozzi

Eternal Platinum

Page 52: Preziosa n.1

a comprendere il processo che ha portato

alla loro realizzazione e come l’approccio

di chi li crea riesca a permeare in profon-

dità l’oggetto finale.

Esplorare le qualità del platino: una lega

pura al 95%, il cui colore bianco rimane

invariato nel tempo, ragion per cui diven-

ta il metallo ideale per il design italiano

d’eccellenza. Filo rosso che lega design,

moda e gioiello, il platino è un metallo

eccezionalmente duttile e altrettanto

durevole, che si presta alla concretizza-

zione di idee originali, avvicinando pro-

fessionisti molto diversi per linguaggi e

ambiti di riferimento. I più insigni mae-

stri della gioielleria, da Fabergé a Cartier,

hanno sempre preferito, non a caso,

lavorare con il platino puro.

Ventitré fedi d’autore, risultato di un

processo che unisce la materia preziosa e

il pensiero filosofico, sono in

mostra alla Triennale di Milano,

vere e proprie opere d’arte, raccolte

in un catalogo inglese/italiano edito

da Skira. Ventitrè declinazioni dello

stesso oggetto, incredibilmente

diverse tra loro ma accomunate dal

medesimo intento, i cui progetti

sono disponibili sul sito internet

www.eternalplatinum.com, per per-

mettere anche a chi non ha potuto

recarsi in Triennale di avere una

visione completa dell’evento.

Una mostra che parte da

Milano per approdare nei

prossimi anni in altre parti

del mondo, nell’idea di

portare in giro la forza

creativa ed espressiva del

Made in Italy.

52

Page 53: Preziosa n.1

Gli OrafiGeometrie complementari sono quelle diGiampaolo Babetto. Gabriele De Vecchi farifulgere il platino a specchio per tre fedi inuna. Misteriosa ed elegante: Alba PoleghiLisca dona volume alla bidimensionalitàdella lastra. La perfezione imperfetta delcerchio nella creazione di GianCarloMontebello (10). Un nastro in platino piattoche si piega e si ripiega senza fermarsi mai:l’amore per Rossella Tornquist. Una fede acontrasto, il colpo da maestro di GiorgioVigna. Il tormento della materia scolpito nel-l’anello di Annamaria Zanella.

I DesignerUna linea a zig zag che sdoppia i livelli inuna composizione articolata ed elegante èla fede di Sergio Asti. L’idea dell’ingranag-gio, compenetrazione e movimento comenella coppia dà vita all’anello di AntoniaAstori (1). Due figure che si tengono permano sopra un cerchio sono la rappresen-tazione dell’amore per Andrea Branzi (2).Un cerchio nell’altro, uniti ma separati: èl’ispirazione raffinata di Pierluigi Cerri (3). Ilsimbolo dell’infinito nell’eternità del platino:Aldo Cibic. Arancio intenso nel perimetrointerno per il segreto da indossare diAntonio Citterio (4). Un ottagono sinuosodalla doppia anima è la proposta di PatriciaUrquiola.

Gli StilistiMicro boules saldate a catena, le perle inplatino di Albino D’Amato (5). Sfaccettaturedel metallo come dell’amore per SalvatoreFerragamo. Un nodo flessuoso ed elegantenel nome di Gianfranco Ferrè (6). Tre sezio-ni e nove diamanti, tradizione e rinnovamen-to nell’anello di Alberta Ferretti. Sonora edinamica coma la vita: è la fede di PierluigiFucci. Tecnica nella materia per la fedesarda di Antonio Marras (7). Pubblico e pri-vato, fede di coppia per Debora Sinibaldi.

Gli StudentiDentature sigillo d’amore per il talento diBarbara Antolini (8). La T e la U del ‘tu’ nellefede a due sezioni di Claudia Bombara (9).

53

Tre volte 7 (più due): opere e maestri

(1) (2) (3) (4) (5)

(6) (7) (8) (9) (10)

Page 54: Preziosa n.1

Una nuova stella nasce nel firmamento

Montblanc, che presenta una nuova col-

lezione di strumenti da scrittura: Etoile

de Montblanc. Veri e propri gioielli da

scrittura, nati con l’intento di celebrare

la femminilità delle estimatrici della

Maison. Tre modelli, Etoile de

Montblanc, Etoile Précieuse e Etoile de

Montblanc Collection Joaillière, che

hanno come caratteristica comune le

forme sinuose e le pietre preziose.

Eleganza e preziosità: doti apprezzate dal

pubblico femminile. Ed è proprio al

corpo femminile che s’ispira il profilo

del corpo della stilografica, dalle curve

sinuose ed eleganti in resina nera. Come

il braccio sul fianco di una donna, la clip

affusolata si posa delicatamente sulla

penna, mentre dettagli e piccoli anelli

platinati impreziosiscono lo strumento

da scrittura. L’estremità del cappuccio è

trasparente, per lasciar fluttuare e ammi-

rare in tutto il suo splendore, un diaman-

te bianco taglio Montblanc. Sul pennino

in oro rodiato, il tradizionale foro per

l’inchiostro si trasforma in una stella,

simbolo della Maison. Un modello per il

quale sono disponibili anche la sfera, il

roller e il portamine.

E dalle stelle di Montblanc alle stelle

del red carpet il passo è breve: per la più

prestigiosa delle occasioni il marchio ha

creato Montblanc Haute Joaillerie, una

collezione ispirata dal frizzante splen-

dore dei diamanti. Incantevoli gemme,

simbolo di purezza, eleganza ed estrema

sofisticatezza femminile. Tra le linee più

preziose c’è Bouquet, a cui appartiene il

collier indossato dalla provocante show-

girl Dita Von Teese e dalla cantante

Ophelie Winter. Un magnifico girocollo

in oro bianco tempestato di diamanti

per un totale di 25 carati, dall’originale

design a fiocco : massima espressione di

una linea che identifica nel bouquet di

diamanti tutto il potere di fascinazione e

sensualità che posseggono solo i

momenti d’amore passionale. Un bou-

54

Montblanc: gioielli da scrittura, gioielli da red carpetdi A.P.

Page 55: Preziosa n.1

55

Page 56: Preziosa n.1

quet che si presenta nelle forme morbide

e sensuali di un fiocco che si adatta per-

fettamente al corpo di chi lo indossa,

aderendo dolcemente alla linea del collo.

L’assoluta bellezza dei diamanti

Montblanc è lo specchio perfetto e lumi-

noso dell’emozione personale che si

prova sui momenti red carpet.

E poiché il Natale si avvicina,

Montblanc lo celebra all’insegna del-

l’esclusività, proponendo tre creazioni di

alta gioielleria in edizione limitata: i

bracciali charms, già molto apprezzati

nelle collezioni Silver, vengono ripropo-

sti, in una versione preziosa, in oro e dia-

manti. Nascono i Montblanc 4810

“Charming Holidays”, 3 nuovi bracciali

in edizione limitata, in 22 pezzi al

mondo: 4 bracciali in oro rosso, 8 brac-

ciali in oro giallo e 10 bracciali in oro

bianco. Tutte le versioni dei Montblanc

4810 Charming Holidays sono impre-

ziositi da 5 charms realizzati in oro e pavè

di diamanti. Il Natale, la fortuna e l’amo-

re sono i temi dei bracciali. In tutte le

versioni, infatti, sono presenti charms a

forma di: chiave e quadrifoglio, simboli

di fortuna; fiocco di neve, icona natali-

zia; cuore, simbolo per eccellenza del

sentimento dell’amore ed infine la Stella,

icona del brand.

56

Page 57: Preziosa n.1
Page 58: Preziosa n.1

58italian jewellery award

events

Italian Jewellery AwardLe eccellenze del design del gioiello premiate ad Amalfiddii CChhiiaarraa DDii MMaarrttiinnoo

Page 59: Preziosa n.1

Un vanto per il Sud Italia ospitare, nella

suggestiva cornice di Amalfi, la prima edi-

zione italiana degli Italian Jewellery Awards,

premi destinati alle eccellenze del design

del gioiello ma anche alle più innovative

strategie di comunicazione delle aziende

orafe italiane. Un’iniziativa fortemente

voluta dall’Assessorato all’Agricoltura e alle

Attività produttive della Regione

Campania guidato da AAnnddrreeaa CCoozzzzoolliinnoo:

il respiro internazionale dell’evento è tangi-

bile nella partnership instaurata con

EMAP - Spring Fair International di

Birmingham, già organizzatore dei presti-

giosi UK Jewellery Awards, di cui la

Regione Campania è sponsor.

La premiazione si è svolta sabato 15

novembre nell’hotel Santa Caterina di

Amalfi: a presentare i finalisti delle sette

categorie in gara la giornalista televisiva

IIllaarriiaa DD’’AAmmiiccoo. La giuria, presieduta da

AAllbbaa CCaappppeelllliieerrii, professore associato di

Design del Gioiello presso il Politecnico

di Milano, e composta da esperti del set-

tore orafo, del marketing e del giornali-

smo, ha svolto un duro lavoro di selezio-

ne nell’ambito delle sette categorie indivi-

duate. Per “il miglior giovane designer

italiano” ha raccolto gli applausi del pub-

blico MMaassssiimmiilliiaannoo BBoonnoollii, direttore arti-

stico della Mattia Cielo; per “il miglior

giovane designer britannico” il premio è

andato a MMaarriissaa HHoorrddeenn, di Missoma,

inconfondibile marchio della gioielleria

britannica; “miglior designer professioni-

sta italiano” è stato proclamato GGiiaannccaarrlloo

MMoonntteebbeelllloo, art director che vanta oltre

40 anni di esperienza nel settore; il pre-

mio del “più innovativo punto vendita

del settore” è stato consegnato a DDooDDoo, la

linea easy di Pomellato, che ha rinnovato

i propri punti vendita ispirandoli alle

forme e ai colori della natura; è stata rite-

nuta “la più innovativa campagna di

comunicazione del settore” quella di

DDaammiiaannii, maison internazionale che ha

dato via ad una strategia di comunicazio-

ne realmente ispirata ai valori dell’affer-

mazione dell’identità e dei nuovi scenari

dell’advertising; il premio destinato al

miglior prodotto realizzato con materiali

e tecniche proprie della gioielleria campa-

59italian jewellery award

I vincitori sono

stati scelti tra una rosa di

cinque finalisti per ogni

categoria: sul palco, a

consegnare i premi i

rappresentanti dei

consorzi orafi campani e

gli esponenti istituzionali

dei comuni e delle

province coinvolte

Page 60: Preziosa n.1

60

Le sette categorie degli Italian Jewellery Awardsono state così assegnate:

11.. IILL MMIIGGLLIIOORR GGIIOOVVAANNEE DDEESSIIGGNNEERR IITTAA--LLIIAANNOO 0088:: MMaassssiimmiilliiaannoo BBOONNOOLLIIArt director del gruppo Cielo Venezia, Bonolisi è distinto per la combinazione di un approc-cio altamente tecnologico e una visione inte-grata del progetto. Curando tutte le fasi delprocesso di creazione. Ha consegnato il premioAndrea Romano, Scuola Il Tarì

22.. IILL MMIIGGLLIIOORREE GGIIOOVVAANNEE DDEESSIIGGNNEERRBBRRIITTAANNNNIICCOO 0088:: MMaarriissaa HHOORRDDEENNI progetti di Marisa Horden per Missoma, mar-chio tra i più ricercati in Gran Bretagna, si sonodistinti per il loro inconfondibile design cheassocia oro e argento a colori vibranti e imme-diatamente riconoscibili. Ha consegnato il pre-mio Giovanna Martano, Assessore al TurismoProvincia Napoli

33.. IILL MMIIGGLLIIOORR DDEESSIIGGNNEERR PPRROOFFEESSSSIIOONNII--SSTTAA IITTAALLIIAANNOO 0088:: GGiiaannccaarrlloo MMOONNTTEE--BBEELLLLOOEditore dal ’67 di gioielli d’artista, Montebellorappresenta uno dei maestri imprescindibili delDesign del Gioiello italiano. I suoi lavori sonopresenti in numerosi musei internazionali,sempre caratterizzati dalla sperimentazione difunzioni e materiali innovativi. Ha consegnato

11

22

66

77

33

44

55

il premio Ciro Esposito, Presidente consorzioVulcano Promart

44.. IILL PPIIÙÙ IINNNNOOVVAATTIIVVOO PPUUNNTTOO VVEENNDDIITTAADDEELL SSEETTTTOORREE 0088:: DDOODDOOIl punto vendita fiorentino di DODO, lineaeasy di pomellato, si è distinto per la filosofiasorprendente che ha voluto sovvertire i cano-ni del negozio tradizionale, istallando un“prato gigante” fatto di morbidi fili di siliconeche cresce dal soffitto, mettendo al centrol’esperienza polisensoriale e l’elemento ludicoche ben rappresenta lo spirito giocoso ed anti-conformista della linea Dodo. Ha consegnatoil premio Mimmo Esposito, Assessore Torredel Greco

55.. LLAA PPIIÙÙ IINNNNOOVVAATTIIVVAA CCAAMMPPAAGGNNAA DDIICCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNEE DDEELL SSEETTTTOORREE 0088::DDAAMMIIAANNIIDamiani si è aggiudicato il premio per lacomunicazione, distinguendosi per la capacitàdi coniugare nelle sue campagne comunicativeil valore del design associato al glamour dei suoifamosi testimonial. Ha consegnato il premioMichele Lomuto, Presidente di Proteus aziendaspeciale della Camera di Commercio di Napoli

66.. IILL MMIIGGLLIIOORR PPRROODDOOTTTTOO RREEAALLIIZZZZAATTOOCCOONN MMAATTEERRIIAALLII EE TTEECCNNIICCHHEE PPRROO--PPRRIIEE DDEELLLLAA GGIIOOIIEELLLLEERRIIAA CCAAMMPPAANNAA0088:: CCHHAANNTTEECCLLEERRCasa di gioielleria nata a Capri nel 1947,Chantecler si caratterizza da sempre per le suestraordinarie creazioni in corallo che hanno finda subito attirato il jet set internazionale di pas-saggio a Capri. Oggi Chantecler è distribuitanei punti vendita delle migliori gioiellerie mon-diali più eleganti al mondo. Ha consegnato ilpremio Roberto De Laurentis, Presidente delConsorzio Antico Borgo Orefici

77.. LLAA PPIIÙÙ IINNNNOOVVAATTIIVVAA AAZZIIEENNDDAA OORRAAFFAAIITTAALLIIAANNAA 0088:: VVHHEERRNNIIEERRNasce come laboratorio d’arte orafa sotto laguida di Angela Camurati, esperta di pietre.Nel 2001 viene acquistata da Carlo Traglio chene mantiene la qualità artigianale consolidandol’espansione a livello internazionale. Inauguratala prima boutique a Milano nel 2002, oggiVhernier conta altri monomarca a Capri,Ginevra, St. Moritz ed è presente nelle miglio-ri gioiellerie al mondo. Ha consegnato il pre-mio Pietro Celiento, Consigliere d’amministra-zione Centro Orafo Oromare

italian jewellery award

Page 61: Preziosa n.1

italian jewellery award

na è stato assegnato a CChhaanntteecclleerr, casa di

gioielleria fondata a Capri e gestita da

sempre dalla famiglia Aprea; VVhheerrnniieerr,

azienda particolarmente ispirata alla ricer-

ca e all’innovazione, è stata riconosciuta

dalla prestigiosa giuria come la “più inno-

vativa azienda orafa italiana”.

Tutti i vincitori sono stati scelti tra una

rosa di cinque finalisti per ogni categoria: sul

palco, a consegnare i premi agli emozionati

vincitori, i rappresentanti dei consorzi orafi

campani e gli esponenti istituzionali dei

comuni e delle province coinvolte: l’evento,

prodotto da Universal Marketing che rap-

presenta EMAP in Italia, è stato sponsoriz-

zato, infatti, da “Vulcano Promart”,

“Consorzio Oromare”, “Consorzio Antico

Borgo Orefici”, “il Tarì”, “Torre del Greco -

Città del Corallo”, “Proteus” (azienda spe-

ciale della Camera di Commercio,

Industria, Artigianato e Agricoltura di

Napoli) e da “Cantine a casa”, naturalmen-

te con l’indispensabile supporto del

Comune di Amalfi.

L’atmosfera della serata, già scintillante

per la presenza di ospiti davvero illustri, è

stata ulteriormente vivacizzata dalla voca-

list americana Cheryl Porter, che ha

intrattenuto gli ospiti durante il cocktail e

al termine della premiazione, e da un

innovativo spettacolo di danza moderna,

con ballerine in movimento tra gli ospiti

in sala. Una serata tutta speciale per l’ec-

cellenza orafa italiana, con lo sfondo della

costiera amalfitana di notte, tra le luci

della costa e il rumore del mare.

Page 62: Preziosa n.1

un compar-

to forte del-

l’economia italiana,

ma sta scontando,

negli ultimi anni, un

processo di erosione dei propri

margini di competitività, dovendosi

adeguare alla nuova era di globalizzazione.

Per promuovere e salvaguardare il patri-

monio orafo campano tutti gli imprendi-

tori del settore devono essere uniti; Torre

del Greco, città storicamente legata alla

lavorazione del cammeo e del corallo, è

un punto di riferimento per tutti gli atto-

ri della filiera orafa campana. La mostra

ha coinvolto aziende orafe torresi e non,

favorendo questa interazione”.

““QQuuaallii ssoonnoo ii ttrraattttii ddiissttiinnttiivvii ddii qquueessttoo

eevveennttoo??””

“Questo evento ha scoperto il “dietro le

quinte” della lavorazione dei gioielli. I

giornalisti italiani e stranieri, giunti a Torre

del Greco, hanno visitato i laboratori

dell’Istituto Statale d’Arte e quelli di una

62

Negli ultimi tempi il Comune di Torre del

Greco si è distinto per una serie di impor-

tanti iniziative e progetti tesi ad aiutare e a

far conoscere le peculiarità della gioielleria

e dell’oreficeria torrese; tra questi, la

mostra espositiva “L’Oro del Vesuvio”,

legata alla Manifestazione Internazionale

“Italian Jewellery Awards”. Nella mattina-

ta del 14 novembre una delegazione di

giornalisti italiani e stranieri è giunta a

Torre del Greco ed ha visitato i laboratori

dell’Istituto Statale d’Arte e quelli di una

nota azienda orafa torrese. Nel pomerig-

gio ha partecipato all’inaugurazione della

mostra, allestita nella Sala del Crocefisso

del Duomo di Amalfi.

All’Assessore alle attività Economiche e

Produttive di Torre del Greco, Mimmo

Esposito, abbiamo chiesto di fare il

punto su questo evento.

““PPuuòò iilllluussttrraarrccii lloo ssccooppoo ee ll’’iimmppoorrttaannzzaa

ddeellllaa mmoossttrraa eessppoossiittiivvaa ““LL’’OOrroo ddeell

VVeessuuvviioo”” ppeerr iill sseeggmmeennttoo oorraaffoo ttoorrrreessee??””

“Il sistema orafo campano rappresenta

italian jewellery award

L’Oro del Vesuviola tradizione dell’arte torrese

Intervista a Mimmo Esposito, assessore alle attività Economiche e Produttive di Torre del Greco

Page 63: Preziosa n.1

mentando un modello integrato di pro-

mozione in grado di coniugare, in un

mix equilibrato, la valenza istituzionale

dell’evento e la visibilità dei prodotti del-

l’oreficeria torrese.

Il consuntivo di questa esperienza è

sicuramente positivo, tanto che

l’Amministrazione Comunale di Torre

del Greco ha già previsto di ripeterla. Il

mio obiettivo, condiviso dal Sindaco,

Dott. Ciro Borriello, è fare in modo che

Torre del Greco sia presente in tutte le

più importanti manifestazioni fieristiche

internazionali a sostegno degli imprendi-

tori orafi torresi e delle loro necessità nel-

l’affrontare mercati nuovi e complessi.

Noi, a buon diritto, proponiamo la sal-

63

famosa azienda orafa torrese, luoghi dove

vengono meticolosamente incisi cammei

e coralli; hanno osservato vecchi maestri e

giovani allievi all’opera; insomma, si sono

resi conto che ogni gioiello è frutto di una

lunga lavorazione e per questo unico, a

differenza dei prodotti seriali che creano

ogni giorno le industrie”.

““LLaa ssppoonnssoorrsshhiipp ttrraa iill CCoommuunnee ddii TToorrrree

ddeell GGrreeccoo ee llaa MMaanniiffeessttaazziioonnee ““IIttaalliiaann

JJeewweelllleerryy AAwwaarrddss”” hhaa mmeessssoo llee aazziieennddee

oorraaffee ttoorrrreessii ssoottttoo ii rriifflleettttoorrii.. CCii ppuuòò ffaarree

uunn ccoonnssuunnttiivvoo ddii qquueessttaa eessppeerriieennzzaa??””

“Con questa sponsorship si è inteso

dare una prima risposta del sistema orafo

torrese alle sfide poste dalla sempre cre-

scente globalizzazione dei mercati, speri-

vaguardia di un bene prezioso, prezioso

non solo per noi, ma anche per la

Campania e per l’intero Paese. Per il set-

tore orafo diciamo no alla globalizzazio-

ne per i motivi di cui ho già parlato

ampiamente e proponiamo di porre par-

ticolare attenzione alle piccole aziende

che, se sottovalutate, rischiano di scom-

parire”.

““CChhee ccoossaa ccoonnttrraaddddiissttiinngguuee iill ggiiooiieelllloo

ttoorrrreessee ddaa qquueelllloo ddeell rreessttoo ddeell mmoonnddoo??””

“Il gioiello fatto a Torre del Greco si

riconosce fra tutti non solo per la qualità,

ma anche per l’originalità, la fantasia.

L’artigianalità del gioiello torrese, e degli

stessi strumenti con cui è stato realizzato,

rende indubbia la sua origine”.

italian jewellery award

Mimmo Esposito, assessore alle attivitàEconomiche e Produttive di Torre del Greco con

una delegazione di stampa estera

Page 64: Preziosa n.1

Per raccontare Napoli con uno sguardo

diverso bisogna sovvertire lo stereotipo di

un costume troppo spesso autocommise-

revole e guardare oltre proponendo più

stimolanti talenti.

E l’originale approccio narrativo scelto

nel 1988 da Ileana e Carla Della Corte è,

appunto, una insolita visione che esprime

il desiderio di riscatto di una città geniale

che quando ha voglia, fa.

Così Partenope mostra una delle sue

tante facce e si presenta attraverso luoghi

e persone in prospettive eccentriche di

forte impatto. Immagini lontanissime

dalla ordinarietà che per questo suscitano

emozioni, forse, ancora sconosciute.

20 anni di classe, 240 mesi di creativi-

tà, 1040 settimane di eleganza, 7300 gior-

ni di bello per una Napoli che sa essere

metropoli del futuro, ma ricca di storia, di

professionalità e di nobiltà.

Gente interessante per un calendario

naturalmente chic, per uno strumento di

promozione nato dalla voglia di una

azienda carica di ottimi propositi e desti-

nato, sin dalla prima edizione, a diventare

un cult grazie all’audacia tutta femminile

delle due brillanti ideatrici che hanno

saputo esorcizzare le negatività di un terri-

torio che non ha eguali.

Quest’anno si celebra il suo ventennale

e non è un caso che in questo storico anni-

versario gli si affianchi una nuova gemma,

“L’oro di Napoli”, una sofisticata pubbli-

64

Ileana Della Corte1990-2009: vent’anni di napoletanità chic di Maria Rosaria Petito

IIlleeaannaa ddeellllaa CCoorrtteeVia Calabritto, 16

80121 Napoliph. +39 081 7641092

web: www.ileanadellacorte.it

events

Un lungo percorso,accattivante e

metamorfico, tramode, facce e spazi

che sanno risvegliareun orgoglio troppo

spesso assopito

Page 65: Preziosa n.1

ccaazziioonnee,, ppaattrroocciinnaattaa ddaallllaa PPrroovviinncciiaa ddii

NNaappoollii,, ppeerr rriippeerrccoorrrreerree lloo ssppiirriittoo ddeeii

tteemmppii.. UUnn lluunnggoo ppeerrccoorrssoo,, aaccccaattttiivvaannttee ee

mmeettaammoorrffiiccoo,, ttrraa mmooddee,, ffaaccccee ee ssppaazzii cchhee

ssaannnnoo rriissvveegglliiaarree uunn oorrggoogglliioo ttrrooppppoo

ssppeessssoo aassssooppiittoo..

MMaannccoo aa ddiirrlloo,, iill rriiccaavvaattoo ddeellllaa ssuuaa

vveennddiittaa ssaarràà ddeevvoolluuttoo aadd uunn pprrooggeettttoo

ddeell VViiccaarriiaattoo ppeerr llaa CCaarriittàà ddeellllaa CChhiieessaa

ddii NNaappoollii,, iinnddiivviidduuaattoo ddaall CCaarrddiinnaallee

CCrreesscceennzziioo SSeeppee,, cchhee ssii ccoonnccrreettiizzzzeerràà

aattttrraavveerrssoo llaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii uunnoo ssppaa--

zziioo ppoolliiffuunnzziioonnaallee ppeerr ii rraaggaazzzzii ddii SSaannttaa

MMaarriiaa LLaa BBrruunnaa;; uunnaa iinniizziiaattiivvaa ddii ssoollii--

ddaarriieettàà sspprroonnee ppeerr uunn ddoommaannii sseennzzaa

iinncceerrtteezzzzee..

65

Page 66: Preziosa n.1

Chi, meglio di una donna che insegna

Design del gioiello, poteva presiedere

una giuria di premi di eccellenze orafe?

AAllbbaa CCaappppeelllliieerrii, professore associato

presso il Politecnico di Milano, è stata a

capo del gruppo di esperti del settore che

ha individuato i vincitori degli Italian

Jewellery Awards, durante la scintillante

serata di Gala svoltasi ad Amalfi sabato

15 novembre.

E nessuno meglio di Alba Cappellieri

può spiegare qual è il legame effettivo,

concreto ed attuabile, tra il design e il gio-

iello. Ci ha risposto così, poco prima che

iniziasse la premiazione, nello splendido

scenario disegnato per onorare gli Italian

Jewellery Awards:

«Dipende da cosa si intende per design.

Nel mondo orafo il design rappresenta

principalmente una scelta stilistica, il gio-

iello di “design” che si contrappone al gio-

iello “tradizionale”: se è così che lo inten-

diamo, non ha alcun valore, in quanto è

cifra formale legata alla transitorietà della

moda. Ma se per design intendiamo un

processo che può migliorare prodotti,

processi e servizi di un’azienda e aumen-

tarne il vantaggio competitivo, allora il

design conta enormemente. Le aziende

che praticano il design come processo ne

hanno degli evidenti benefici in termine

di innovazione, produttività e fatturato».

IIll ccoonnssuummaattoorree ccoommpprreennddee iill vvaalloorree ddeell

ddeessiiggnn oo ffaa uunnaa sscceellttaa ssppiinnttoo ssoolloo ddaall pprroo--

pprriioo gguussttoo??

«Ci sono aziende che abusano del termi-

ne design per posizionare i propri prodotti

in un segmento di mercato sensibile al

design, come per esempio i giovani. In que-

sto caso, più che di un “credo”, si tratta di

una pura operazione di make-up. Sono

poche le imprese che “praticano” realmen-

te i metodi e i processi del design e non ne

fanno un volano pubblicitario ma uno

strumento di qualità e innovazione. E la

qualità se non si vede, si percepisce.

Sempre. Quello che è cambiato nel gioiello

contemporaneo è il sistema valoriale. Nel

gioiello tradizionale il valore era affidato

alla preziosità dei metalli e delle gemme;

66

Nel gioiellotradizionale il

valore era affidatoalla preziosità dei

metalli e dellegemme; nella

contemporaneitàsi è aggiunto il

valore delprogetto, che non

è un parametrocommerciale, ma

culturale

Innovare la tradizioneIl design come strumento per l’evoluzione e la crescita delle aziende orafeIntervista ad Alba Cappellieri, professore associato al Politecnico di Milanodi Chiara Di Martino

trend

Page 67: Preziosa n.1

nella contemporaneità si è aggiunto il valo-

re del progetto, che non è un parametro

commerciale, ma culturale».

CC’’èè aannccoorraa uunnaa ddiissttiinnzziioonnee ffrraa ggiiooiieelllloo ee

bbiijjoouuxx??

«C’è e sempre ci sarà. Quello che è

cambiato è il confine tra gioiello e acces-

sorio. Che piaccia o no la contemporanei-

tà orafa è fondata sulla compresenza di

valori diversi, dove la nobiltà dei metalli e

delle gemme non è più condizione neces-

saria e sufficiente a sancire il valore di un

oggetto e a rendere esaustiva, se non a

livello lessicale, la differenza tra un gioiel-

lo e un non gioiello. Nel passato il bijoux

era quello che riproponeva in materiali

poveri le forme del gioiello prezioso: oggi,

invece, materiali poco consueti al panora-

ma orafo quali carta, plastica, resine e

metalli non nobili sono entrati prepoten-

temente nel gioiello contemporaneo

attraverso quello che viene chiamato “gio-

iello di ricerca”. Non bisogna dimentica-

re, del resto, che le principali innovazioni

tecniche e tecnologiche nel gioiello del

Novecento vengono dal gioiello accesso-

rio e da aziende che, come la Swarovsky

hanno combinato la tradizione del bijoux

con l’innovazione della tecnologia, passa-

to e futuro».

CChhee vvaalloorree hhaa ooggggii uunn ppeezzzzoo dd’’aarrttiiggiiaannaa--

ttoo uunniiccoo??

«Quello di un prototipo il cui valore è

dato dalla valorizzazione dei materiali o

dalla capacità manifatturiera, raramente

dalla qualità progettuale. I gioielli piece

unique sono sempre esistiti e sempre esi-

steranno perché sono storicamente il

corollario di pietre straordinarie, messe in

evidenza da forme più o meno gradevoli.

È importante sottolineare che l’eteroge-

neità del panorama orafo contemporaneo

contempla tanto la serie industriale quan-

to la piccola serie o le serie limitate d’arti-

sta. Ma l’unicità appartiene all’arte, la

riproducibilità è del design. È per questa

ragione che le aziende orafe dovrebbero

praticare di più il design, come insegna il

settore dell’arredo».

QQuuaall èè llaa ““rriicceettttaa CCaappppeelllliieerrii””??

«In sintesi? “Innovare la tradizione”. Per

esteso: l’Italia ha uno straordinario patri-

monio di tecniche e materiali che aspetta-

no solo di essere riscoperti dalle nostre

aziende orafe e il design potrebbe rappre-

sentare lo strumento per farli rivivere in

un’estetica contemporanea. Pensate per

esempio al corallo o alla filigrana, solita-

mente impiegati per riprodurre gioielli

antichi o popolari. Designer come Alba

Lisca e Rossella Tornquist hanno dimo-

strato che tali materiali e tecniche posso-

no essere elegantemente reinterpretate

secondo il gusto corrente con evidenti

benefici sia per l’innovazione aziendale

che per la valorizzazione territoriale».

67

Page 68: Preziosa n.1

È alla guida della federazione nazionalegrossisti da 5 anni e ha le idee chiare sucome affrontare la crisi che, più che una crisidel settore, è un momento di crollo genera-lizzato della nostra società. Ma a LuigiCassata, presidente FEDORA (Federazionenazionale distributori orafi argentieri), nonpiace piangersi addosso: le difficoltà vannoaffrontate con ottimismo. Non perde unasola fiera, convinto che i problemi si possa-no risolvere soltanto con il confrontocostante tra tutti i livelli coinvolti.

PPrreessiiddeennttee CCaassssaattaa,, qquuaall èè llaa ssoolluuzziioonnee,, iinnqquueessttoo mmoommeennttoo ssttoorriiccoo,, ppeerr rriissoolllleevvaarree lleessoorrttii ddeellllaa ffiilliieerraa oorraaffaa??«Io lo sostengo da tempo, ma se ne stan-

no accorgendo tutti: in una fase in cui iforti valori della globalizzazione affermatisinegli ultimi decenni sono venuti a manca-re, l’oro rappresenta un prezioso bene dirisparmio. Attenzione: non di investimen-to, adesso, ma di risparmio. E voglio sotto-lineare che con oro intendo proprio ilmetallo prezioso, non il gioiello in genera-le. Se da un lato bisogna differenziare epersonalizzare l’offerta, dall’altro lato vaanche constatato che, se due gioiellierinella stessa strada offrissero lo stesso ogget-to, cosa potrebbe fare la differenza? Il rap-porto di fiducia con il cliente, certamente».

EE iinn qquueessttoo sscceennaarriioo ddoovvee ssii ccoollllooccaa iillbbrraanndd??«Il brand vive un crollo profondo. È un

altro segnale: bisogna ritornare all’oggettod’oro. Ben vengano i marchi, ma non puòbasarsi tutto su questo. Negli anni ’80 veni-vano vendute tonnellate di oggetti d’oro,tutti diversi gli uni dagli altri. È necessariofare un passo indietro: il mondo del gioiel-lo non è come la moda, dove può esserciuno stile a differenziare i vari marchi. Amio avviso, l’unico marchio possibile nelnostro settore è il 750/1000. Come si dice-va un tempo: “l’oro fa bene al cuore”. Masoprattutto le fasce d’età più giovani non locapiscono: ormai amano regalare e ricevereoggetti di altro tipo». AAii ggiioovvaannii ggiiooiieelllliieerrii qquuaallee mmeessssaaggggiioovvuuoollee mmaannddaarree??«Ecco, ci stavo arrivando. I giovani, nel

nostro settore, sono pochissimi. Non c’èricambio. Il nostro è un campo conosciutosoltanto dagli “addetti ai lavori”. Oggi lepersone possono informarsi su qualsiasicosa, eppure la nostra rimane sempre unaprofessionalità sconosciuta. Proprio in talsenso va rivisto il ruolo delle fiere: il lorocompito dovrebbe essere quello di farci“conoscere”. Non parlo di apertura al pub-blico, parlo di iniziative studiate per comu-nicare. Innanzi tutto ritengo che le fiere

non debbano essere colossali, ma piccole,snelle e ben organizzate. E poi vanno coin-volte le scuole: facciamo vedere ai giovanicome si fa il nostro lavoro».QQuuaall èè iill rruuoolloo ddeeii ggrroossssiissttii?? ÈÈ uunn lliivveellllooddeellllaa ffiilliieerraa ““iinn vviiaa dd’’eessttiinnzziioonnee””??«Sa che per un po’ di tempo lo abbiamo

pensato anche noi? Ma, in tutta onestà, cisiamo poi accorti che il ruolo di sintesi e diselezione ricoperto dai grossisti è indispen-sabile. Come potrebbero altrimenti i detta-glianti muoversi in un’offerta nazionale edinternazionale così vasta? Siamo un anellodi congiunzione importante e molti setto-ri sono andati in crisi proprio in seguitoall’eliminazione dell’ingrosso. La culturadel servizio è quella che ci guida, tant’è che,alla dicitura classica della nostra federazio-ne, abbiamo voluto recentemente aggiun-gere “distributori”. È il nostro obiettivoprimario essere dei professionisti».CC’’èè uunn ddiiaallooggoo ccoonn ii ddeettttaagglliiaannttii ssuu qquuee--ssttee tteemmaattiicchhee?? «C’è, e dovrà continuare ad esserci. Loro

sono i nostri interlocutori: sono in atto ini-ziative di confronto tra le rispettive federazio-ni nazionali. Ma creare conflitti e piangerciaddosso per la crisi del momento è inutile:abbiamo la possibilità di rinascere, ora piùche mai, e dobbiamo farci trovare pronti acambiare, con ottimismo. E insieme».

68

L’oro come bene di risparmioper risollevare le sorti della filiera orafaIntervista a Luigi Cassata, presidente FEDORACDM

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menti: l’elegante cappello a cilindro, i

seducenti sandali dai tacchi vertiginosi,

il raffinato abito da sera, l’avvolgente

braccialetto, la vezzosa cravatta, il

foulard bicolore, il comodo porta i-

phone, il guanto in pelle dal sapore

fetish, la borsa dal mega fiocco ed una

seducente cintura.

Diamanti, oro, smalto e madre perla

sono i protagonisti di queste multiple e

stravaganti trasformazioni. Tutti modi

per rivoluzionare il modo di leggere il

tempo e di indossarlo.

Negli ultimi 10 anni, Miss Protocole

ha completamente rivoluzionato i codici

dell’orologeria femminile, in maniera

inconfondibilmente insolente ed origi-

nale. Raramente un orologio si è distin-

to per audacia e stile, nell’arte di rein-

ventarsi.

I suoi stravaganti, inusuali, ed inter-

cambiabili cinturini sono in mink, alli-

gatore, feathers e raso satin.

Miss Protocole,l’orologio Piaget

famoso percarattere edoriginalità,

festeggia il suodecimo

anniversario,trasformandosiin 10 accessorimoda di lusso

70

Miss Protocole l’arte di indossare il tempo di Nunzia Arillo

Il fiocco sulla borsa è impreziosito dall’orologio dal quadrante in oro giallo e diamanti

Page 71: Preziosa n.1

71

Il cappello a cilindro è infiocchettato da un lungo nastro in raso nero e da un quadrante rettangolare in oro bianco e diamanti

Page 72: Preziosa n.1

72

5 qu

adranti si susseg

uono

sul lun

ghissim

o gua

nto d

i pelle

Page 73: Preziosa n.1

73

Il braccialetto avvolge il braccio con le sue spire ricoperte di cristalli neri e termina con il quadrante in oro bianco e diamanti

Page 74: Preziosa n.1

Anno importante il 2008 per la Maison

Jaeger - LeCoultre, ricorre infatti il 175°

anniversario dalla fondazione, era il 1833,

e da allora sempre a lavorare nella Vallée

de Joux, quando l’atelier originale di

Antoine LeCoultre era al centro del vil-

laggio di Le Sentier.

Con alle spalle ben 300 brevetti e oltre

1000 calibri, gli artigiani portano avanti

una grande tradizione con competenza e

passione producendo capolavori e leggen-

darie collezioni.

Tra queste la linea Memovox, nata nel

1950, proseguita nel 1956 con un orolo-

gio automatico sveglia, e nel 1965 con il

famoso ed amatissimo modello da

immersione Polaris, seguito da una

seconda versione del 1968.

Punti forti per quei tempi, la sua imper-

meabilità, la grande luminescenza del qua-

drante con il classico triangolo posto al suo

centro, e la generosa misura della cassa

considerata l’epoca.

E proprio al salone dell’alta orologeria

di Ginevra lo scorso Aprile viene presen-

tato il Memovox Tribute to Polaris, fede-

le riedizione del celebre modello conside-

rato uno dei migliori orologi per gli

amanti degli sport acquatici e stimato dai

collezionisti.

Sul mercato ci saranno soli 165 pezzi al

mondo per la versione in Platino (model-

lo del 1965) e 768 esemplari in acciaio

(versione del 1968), questo orologio ha

una sveglia con timbro acustico sospeso,

ed è animato da un movimento automa-

tico dotato delle più moderne innovazio-

ni tecniche rispetto all’originale, realizza-

te dagli ingegnosi orologiai della maison.

Le 268 parti che compongono il movi-

mento, sono racchiuse nella cassa dal dia-

metro di 42 mm, altezza anse comprese

46.5 mm, larghezza corona compresa

45.5, spessore 18 mm, peso complessivo

90 gr impermeabile fino a 200 metri, le

alternanze ora 28800 e sono ben 45 le ore

di riserva di carica, da sottolineare la

massa oscillante montata su cuscinetti a

sfera in ceramica (niente lubrificazione) il

calibro è il 956, l’originale era l’825, le

funzioni sono ore, minuti, secondi, data,

sveglia.

Il quadrante di rara bellezza, con ghie-

ra girevole di sicurezza, tre cifre, indici e

lancette ad alta luminescenza, ed il vetro

in materiale sintetico (non zaffiro) rispec-

chiano appieno il passato e ci trasporta-

no a quei memorabili anni ’60, fedeli

all’originale anche le tre corone sul lato

della cassa.

Le linee e l’estetica sebbene risalgano a

circa 40 anni fa, ritengo siano all’altezza

del nuovo millennio, esprimendo impor-

tanza, solidità, ed affidabilità, degne della

tradizione Jaeger, sempre perfetta nei

minimi particolari, e sono certo che ren-

deranno felici i fortunati che riusciranno

ad accaparrarsi il proprio esemplare.

74

Jaeger - LeCoultreMemovex Tribute to Polarisdi Mario Didone

Page 75: Preziosa n.1

75

Page 76: Preziosa n.1

È uno degli oggetti preziosi più regalati

e uno dei regali più apprezzati: il Natale

si avvicina e anche nel settore orologi

vengono presentate alcune novità.

Come la linea PPaarriiss HHiillttoonn oorroollooggii, una

collezione colorata e preziosa nata dalla

fortunata collaborazione tra la bionda

imprenditrice e il Gruppo Binda. Una

linea, tre ispirazioni: RRoouunndd CCoolllleeccttiioonn

si distingue per il quadrante tondo arric-

chito da cristalli, disponibile in diversi

colori dall’interno in madreperla,

TToonnnneeaauu CCoolllleeccttiioonn racchiude piccoli

gioielli art-decò che si fanno notare per

la ricchezza di dettagli come i disegni in

rilievo di spirito vintage, men-

tre MMuullttiiffuunnccttiioonn CCoolllleeccttiioonn

propone quattro modelli in pelle e

pietre e tre modelli con bracciale in

acciaio e cassa impreziosita da pietre

ultra brillanti che incorniciano elegante-

mente il quadrante. Tutti i nuovi pro-

dotti rivelano un’attenzione particolare

per il dettaglio, il glamour e l’eleganza:

lo dimostrano forme più lineari e pulite,

e l’utilizzo di pietre e colori che strizzano

l’occhio a uno stile fresco e originale.

Per uno stile più sportivo, arrivano

OOrroollooggii DDuuccaattii ee DDuuccaattii CCoorrssee: l’azienda

leader nella costruzione di motociclette

Il nuovo e la ricercaalla rincorsa delle ore di A.P.

Ducati, Versus e ParisHilton orologi, ecco lenuove proposte

Paris Hilton Collection,linea Round

76

Page 77: Preziosa n.1

77

sportive ad alte prestazioni, e riconosciu-

ta per lo stile italiano, il design e l’eccel-

lenza tecnologica, presenta la sua prima

collezione di orologi. Vincenti nello stile

e nella performance gli or ologi DDuuccaattii e

DDuuccaattii CCoorrssee racchiudono l’essenza del

mito italiano. Oggetti dall’anima sporti-

va, coniugano lo spirito di Ducati con le

caratteristiche degli orologi di alta

gamma: movimento swiss made, vetro

zaffiro e una particolare cura ai dettagli.

I materiali utilizzati richiamano il mondo

dei motori: fibra di carbonio, titanio,

gomma, acciaio affiancandosi ai compo-

nenti dell’orologeria più evoluta. L’intera

collezione è disponibile dallo scorso set-

tembre attraverso una distribuzione selet-

tiva, nelle gioiellerie e orologerie più pres-

tigiose.

Nuove collezioni anche per VVeerrssuuss,

ormai riconosciuto come marchio di

accessori moda che affonda le radici nel

mondo Versace, e affermato come brand

con una propria identità, indipendente e

definita. Tra le linee di maggior eleganza e

preziosità si distinguono HHoorriizzoonnttaall il

maxi bracciale segnatempo: il bracciale a

maglie e il piccolo quadrante con logo

rendono questo orologio un vero e pro-

prio gioiello da polso. La versione placca-

ta in oro rosa e l’acciao sono le nuove

nuance, che si aggiungono al classico

placcato oro giallo, mentre tra le nuove

varianti di quadrante, il nero o silver

“clou de Paris”. Sempre più preziosa è la

linea DDaazzzzllee con maxi quadrante (30

mm) con grande logo in strass. La cassa

placcata in oro rosa è impreziosita da

Swarosky bianchi mentre il cinturino è

in vernice nera. Disponibile anche nelle

versioni in acciaio e placcato oro giallo

oppure con cinturino bianco che gioca

con il contrasto nero creato con gli strass.

Dedicato espressamente al mondo fem-

minile è Always, orologio di piccole

dimensioni con bracciale e cassa placcati

oro rosa, e quadrante silver con logo

Versus a ore 12.

Versus, linea Horizontal

Linea Ducati

Page 78: Preziosa n.1

Non è infrequente, tra gli osservatori

meno giovani, che l’attuale fase di stagna-

zione economica mondiale venga messa a

confronto con la fase recessiva degli anni

‘70, contraddistinta dallo shock petrolife-

ro e da una generale debolezza dei merca-

ti. A quel tempo un gruppo di operatori

israeliani giocò la carta del diamante

come bene rifugio, una sorta di “valuta”

di riferimento in una contingenza con-

trassegnata da alta inflazione. Ma la

mossa produsse, oltre che l’accaparra-

mento per fini estranei alle dinamiche del

consumo, anche l’indebolimento dell’of-

ferta di diamanti nel tentativo di far sali-

re i prezzi. De Beers e l’allora CTO vide-

ro in ciò una minaccia a quella che consi-

deravano loro prerogativa indiscussa: il

controllo dell’offerta. Legare i diamanti

alle risorse di scambio avrebbe a lungo

termine fatto crollare i prezzi perché alcu-

ni paesi produttori emergenti (ex Unione

Sovietica, Australia, ex Zaire) avrebbero

avuto di fatto l’opportunità di creare que-

sta “valuta” dal nulla. La reazione, decisa

ed efficace, sfociò addirittura nell’esclusio-

ne dei produttori israeliani dal cartello dei

sightholders generando la reazione positiva

di calmierare il mercato depurandolo

dagli effetti collaterali della speculazione

finanziaria.

Per la verità la filosofia di De Beers (che

detiene pur sempre il 40% delle vendite di

diamanti grezzi) e stata solo poche setti-

mane fa esplicitata da Stephen Lussier,

direttore Affari Esterni, che ha ribadito di

non credere che i diamanti siano un inve-

stimento ma che si debbano semmai pre-

ferire a altri generi di consumo in ragione

del concetto di “store of value”, riserva di

valore. L’ottica è quella di rapportare il

pregio del diamante a quello di prodotti

78

I diamanti sono un investimento?Che valore attribuirgli nell’attuale fase di stagnazionedi Sergio Sorrentino*

È registrato da unanno il lancio sul

mercatofinanziario di

fondi (DiamondCircle Capital) efutures legati ai

diamanti dialtissimo pregio. Iloro rendimentisono al di sopradegli altalenanti

indici di borsa diquesti ultimi mesi

Page 79: Preziosa n.1

ccoonnccoorrrreennttii qquuaallee ll’’eelleettttrroonniiccaa cchhee

ddiivveennttaa rraappiiddaammeennttee oobbssoolleettaa aa ccaauussaa ddeeii

ccoonnttiinnuuii aavvaannzzaammeennttii tteeccnnoollooggiiccii.. IInn

aallttrree ppaarroollee nnoonn èè ssttaattaa cceerrttoo ffaavvoorriittaa llaa

tteennddeennzzaa aa ssoottttrraarrrree iill ddiiaammaannttee ddaallllaa

vveettrriinnaa ddeell ggiiooiieelllliieerree ppeerr iimmmmeetttteerrlloo nneell

ppoorrttaaffoogglliioo ttiittoollii ddeell ccoonnssuummaattoorree.. LLee

rraaggiioonnii ssoonnoo mmoolltteepplliiccii:: qquueessttaa ggeemmmmaa

ffaavvoolloossaa nnoonn èè uunnaa vveerraa ee pprroopprriiaa ““ccoomm--

mmooddiittyy”” ((nnoonn hhaa lloo ssttaattuuss ddeellllee mmaatteerriiee

pprriimmee,, uunnaa ssuuaa BBoorrssaa rriiccoonnoosscciiuuttaa ee uunn

mmeerrccaattoo ddeeddiiccaattoo)),, nnoonn hhaa qquuoottaazziioonnii

ffrraazziioonnaabbiillii ((ccoommee ll’’oorroo,, cchhee ttrraa ll’’aallttrroo

bbeenneeffiicciiaa ddii eesseennzziioonnee IIVVAA ssee mmoovviimmeenn--

ttaattoo iinn lliinnggoottttii)) mmaa sseemmpprree rriiffeerriibbiillii aallllee

ddiivveerrssee ggrraannddeezzzzee ee rriisseennttee ddeell ddiivvaarriioo ttrraa

llaa vvaalluuttaazziioonnee ddeellllaa ggrraannddee ddiissttrriibbuuzziioonnee

ee iill mmeerrccaattoo aall ccoonnssuummoo.. LL’’oossttaaccoolloo tteecc--

nniiccoo rriissiieeddee pprroopprriioo nneellll’’aasssseennzzaa ddii aaggeenn--

ttii aattttii aall rraappiiddoo rriiccoollllooccaammeennttoo ddeellllee

ggeemmmmee ddaallll’’aaccqquuiirreennttee ffiinnaallee,, vviiaa vviiaa

aallll’’iinnddiieettrroo nneellllaa ccaatteennaa ddiissttrriibbuuttiivvaa..

EEppppuurree ii tteemmppii ccaammbbiiaannoo eedd iill ggrruupp--

ppoo DDee BBeeeerrss hhaa ggiiàà mmoossttrraattoo aaggllii ooppeerraa--

ttoorrii ddii ssaappeerr ccoonnttrroosstteerrzzaarree ccoonn uunnaa

nnuuoovvaa ssttrraatteeggiiaa ((FFoorreevveerrmmaarrkk)) rriivvoollttaa aall

ccoonnttrroolllloo ddeellllaa ddoommaannddaa ee aallllaa ggeessttiioonnee

ddeellllee nnuuoovvee mmiinniieerree iinn uunnoo sscceennaarriioo

lloonnttaannoo aannnnii lluuccee ddaaggllii aannnnii 7700.. MMaa iinn

qquueessttoo ccoonntteessttoo vvaa ccoommuunnqquuee rreeggiissttrraa--

ttoo ddaa uunn aannnnoo iill llaanncciioo ssuull mmeerrccaattoo

ffiinnaannzziiaarriioo ddii ffoonnddii ((DDiiaammoonndd CCiirrccllee

CCaappiittaall)) ee ffuuttuurreess lleeggaattii aaii ddiiaammaannttii ddii

aallttiissssiimmoo pprreeggiioo.. II lloorroo rreennddiimmeennttii ssoonnoo

aall ddii ssoopprraa ddeeggllii aallttaalleennaannttii iinnddiiccii ddii

bboorrssaa ddii qquueessttii uullttiimmii mmeessii.. CCii ppoottrreebb--

bbee eesssseerree uunn’’iinnvveerrssiioonnee ddii tteennddeennzzaa?? AAvvii

PPaazz,, pprreessiiddeennttee ddeellllaa WWFFDDBB,, llaa ccoonnffee--

ddeerraazziioonnee mmoonnddiiaallee ddeellllee BBoorrssee ddeell ddiiaa--

mmaannttee,, hhaa ddiicchhiiaarraattoo iill 1188 nnoovveemmbbrree::

““llaa ccrriissii nnoonn ccrreeeerràà ddaannnnoo ssee ccii aassssiiccuu--

rriiaammoo cchhee iill ppuubbbblliiccoo aapppprreezzzzii iill vvaalloorree

ddeell ddiiaammaannttee,, nnoonn ssoolloo ccoommee ppiieettrraa

pprreezziioossaa mmaa ccoommee iinnvveessttiimmeennttoo ffiinnaann--

zziiaarriioo””.. NNoonn èè ddeettttoo cchhee,, ssuull lluunnggoo tteerr--

mmiinnee,, nnoonn ssii ddeelliinneeii qquuiinnddii ll’’iippootteessii ddii

uunn lleeggaammee ssttrreettttoo ttrraa ddiiaammaannttee ee mmeerr--

ccaattoo ffiinnaannzziiaarriioo.. GGllii ooppeerraattoorrii ddeell sseettttoo--

rree rreessttiinnoo ccoommuunnqquuee sseerreennii ppeerrcchhéé qquuee--

ssttaa ggeemmmmaa eevviiddeennzziiaa ppeerrffoorrmmaannccee vvaallii--

ddiissssiimmee iinn mmeerriittoo aa tteennuuttaa ddeeii pprreezzzzii

aallll’’iinnggrroossssoo ((llee mmiissuurree rreessttrriittttiivvee ssuull

ccoommmmeerrcciioo ddeell ggrreezzzzoo lloo ddiimmoossttrraannoo)),,

uunnaa ccrreesscciittaa aannnnuuaa ddeellllaa ddoommaannddaa ddeell

66%% ee uunn ggiirroo dd’’aaffffaarrii ccoommpplleessssiivvoo vviiccii--

nnoo aaii 112200 mmiilliiaarrddii ddii ddoollllaarrii.. SSee nnoonn èè

ppoossssiibbiillee ddeeffiinniirrlloo uunnoo ssttrruummeennttoo ddii

rriissppaarrmmiioo vveerroo ee pprroopprriioo rreessttaa ppuurr sseemm--

pprree ttrraa ii mmiigglliioorrii iinnvveessttiimmeennttii cchhee ssii

ppoossssaannoo rreeaalliizzzzaarree aall ccoonnssuummoo..

79

* Operatore del settore

Page 80: Preziosa n.1

Il rubino trattato per riempimento (vedi

box) pone un bel po’ di problemi all’ope-

ratore coscienzioso. Come classificare

questa pietra quando un acquirente chie-

de spiegazioni? Come sarà la sua durata

nel tempo se sottoposto agli agenti chimi-

ci tipici della lavorazione orafa?

Il pensiero degli addetti ai lavori andrà

subito ai bagni decappanti utilizzati

dagli orafi per disossidare oggetti sotto-

posti a saldatura. Infatti, come si potrà

vedere nelle prove che abbiamo realizza-

to, i riempienti tuttora più diffusi (vetro

al piombo) sono particolarmente sensi-

bili a quel tipo di acidi, anche ai più eco-

logici e tendono a dissolversi nel giro di

pochi minuti lasciando profondi solchi,

simili a canyon, sulle superfici della

gemma. Inoltre la sensibilità del tratta-

mento ad agenti chimici aggressivi ne

rende pericolosa l’esposizione anche a

prodotti come l’ammoniaca o la varechi-

na che fanno largamente parte dell’espe-

rienza quotidiana come costituenti di

comuni detersivi.

Il nostro test ha impiegato campioni di

materiale comunemente reperibile di gran-

dezze da 0.85 ct a 1.17 ct. L’immersione

negli elementi chimici è stata effettuata per

intervalli di 15, 30 e 60 minuti. Sono stati

presi in considerazione prodotti utilizzati

comunemente nei laboratori orafi e per la

pulizia della casa, in particolare: soluzione

biologica Sparex per imbianchimento,

soluzione galvanica per rodiatura, lavaggio

chimico a ultrasuoni, acetone, varechina,

ammoniaca e succo di limone. Una diffe-

renza sostanziale rispetto a quello che è

considerato lo studio più documentato su

questo trattamento (Gems & Gemology,

Vol XLII, spring 2006) riguarda la reazio-

ne dei rubini all’esposizione ad acetone e

varechina. Nei nostri test non si sono veri-

ficati danneggiamenti, neppure superfi-

ciali, anche dopo 60 minuti di immersio-

ne. La spiegazione potrebbe risiedere nella

differente composizione chimica del riem-

piente migliorata per consentire maggior

durabilità alle pietre. In sostanza il proble-

ma maggiore deriva dall’esposizione alla

80

Cosa succede al rubino “riempito”?di Paolo Minieri* e Alberto Scarani**

gemmologia 2

Page 81: Preziosa n.1

soluzione per imbianchimento (vedi foto

1-6) che causa danneggiamenti consi-

stenti a carico del riempiente anche solo

dopo i primi 5 minuti di immersione. Il

solo altro agente chimico che abbia pro-

vocato danni, anche se in maniera drasti-

camente inferiore, è stato il succo di

limone (vedi foto 7/8).

Tuttavia si sono riscontrati comporta-

menti differenti tra materiali provenienti

da fornitori diversi. In alcuni casi, ad

esempio le gemme hanno resistito al

lavaggio ad ultrasuoni, in altri ne sono

risultate irrimediabilmente danneggiate.

La spiegazione è quasi certamente dovuta

alle numerose varianti di composizione

del riempiente chimico per cui, in con-

clusione non è possibile eesscclluuddeerree dan-

81

Dalla Tailandia, il rubino rosso trattato si è diffuso in tutto il mondoUno spettro si aggira nei laboratori orafi e nelle gioiellerie di tutto il mondo. Infatti a par-tire dal 2004 una valanga di rubini, che si sono presto rivelati essere riempiti consostanze vetrose, si è riversata dalla Tailandia su tutti i mercati, compreso il nostro, aprezzi esageratamente competitivi (attualmente dai 30 ai 70 € per carato per gemmeanche di 10 carati) se si considera la cronica penuria di rubini nelle qualità gemma e dipeso superiore ai 3 carati. Manco a dirlo, il successo è stato immediato. Il procedimen-to riprende in Tailandia una tecnica per il miglioramento della purezza nei diamantimessa a punto nel 1982 da Zvi Yehuda. Nel caso del rubino il materiale di partenza(quasi esclusivamente di provenienza Malgascia di Andilamena) con un buon colore emolto incluso, una volta portato ad elevate temperature viene infiltrato con un compo-sto di sostanze che facilita il percorso della luce all’interno della pietra. Il risultato è mira-coloso: materiale praticamente invendibile a causa di estese fessurazioni assumel’aspetto di gemme ormai quasi introvabili sul mercato. Il rubino “riempito” al vetro-piom-bo sta irrompendo con decisione nel mercato italiano, al punto che nelle ultime edizio-ni della Fiera di Vicenza troneggiava sovranamente in molte vetrine non solo del padi-glione internazionale, illudendo i più sprovveduti sulla disponibilità di rubini naturali aprezzi da ribasso. Così non è. Anzi, al contrario, le quotazioni di gemme naturali didimensioni ragguardevoli stanno raggiungendo vette impensabili a causa dell’inaridi-mento dei siti tradizionali di reperimento in Birmania (la Tailandia praticamente non pro-duce più rubini da un decennio).

foto 1-6) Effetti dell’immersione in soluzione Sparexper imbianchimento a 60°C. Dall’alto, rubino prima

dell’immersione, dopo 15 e 60 minuti; foto 7-8)Effetti a seguito immersione in succo di limone per 5

minuti; foto 9) Bolle gassose nel riempiente.

*Consigliere Federazione Orafi Campania**Gemmologo IGI di Anversa

Page 82: Preziosa n.1

neggiamenti anche da parte di solventi

che non ne hanno provocati nei nostri

test. In definitiva ci sono più evidenze

che fanno congetturare che i materiali

riempienti e le tecniche stesse di riempi-

mento, abbiano subito un’evoluzione. Le

differenze sostanziali tra il trattamento

originario e il più recente riguardano

modifiche apportate agli ingredienti del

riempiente che hanno consentito una

drastica riduzione dell’effetto flash osser-

nente sul mercato, un rubino trattato,

abbastanza grande e per tutte le tasche.

Ma il punto chiave per i professionisti

rimane quello di prendere coscienza della

natura gemmologica del prodotto, della

sua relativa resistenza e scarsa durata nel

tempo. E’ dunque cruciale per il gioiel-

liere accertarsi di cosa si acquisti, interve-

nire con cautela sul rubino “riempito” per

evitare spiacevoli sorprese e veicolare al

cliente finale informazioni corrette.

82

vabile al microscopio. Per contro la pre-

senza di bolle gassose è notevolmente

aumentata (foto 9) ma questo potrebbe

essere in parte derivante dal materiale di

partenza che presenta fessurazioni più

ampie rispetto a quello più datato. In con-

clusione, anche pur violando una delle

leggi base riguardanti i trattamenti comu-

nemente accettate dal commercio e cioè la

stabilità/durevolezza, questo materiale ha

ormai trovato una collocazione perma-

Pilloledi Paolo Minieri* e Alberto Scarani**

Rapaport: nasce il RapNet Price ListRapaport introduce da Novembre unsecondo listino per i diamanti, il RapNetPrice list, più alto di quello tradizionale ecentrato sulla media dei prezzi richiestidagli inserzionisti RapNet, il proprio net-work per il commercio che elenca pietreper un valore di oltre 4 miliardi di US$.

De Beers: dimezza le sightsCauti tutti gli operatori del diamante grez-zo tra ottobre e novembre: De Beersquasi dimezza a 300 milioni di US$ ilmateriale delle sights (riducendo l’offertadi grezzo per gemme superiori al carato)e annuncia il taglio della produzionecanadese, Alrosa stocca fino al 40% delmateriale russo nelle proprie riserve.

Dubai: nasce il Gem Show Un centinaio di espositori hanno

debuttato al Gem Show di Dubai (13-15 ottobre 2008). L’evento organizzatodall’ICA (Intrentional Colored GemAssociation) ha risentito pesantementedel clima teso dell’economia mondiale.

Moissanite: crolla la domanda americanaCharles & Colvard, produttore della mois-sanite, indietreggia del 37% in quanto avendite nel terzo trimestre del 2008 acausa soprattutto del crollo della doman-da americana perdendo oltre 3 milioni diUS$. Tra le misure prese la chiusuradelle operazioni in Estremo Oriente.

Van Cleef & Arples presenta RedVan Cleef & Arpels ha lanciato Red, laprima linea di gioielleria esclusivamenteprogettata e distribuita sul mercato cine-se. Il colore, prescelto monitorando lepreferenze culturali del consumatorelocale, si riflette nell’uso di corallo,ambra e rubini. Per fine anno la catenadi negozi Van Cleef in Cina verrà ulte-riormente potenziata.

De Beers, al via la nuova campagnaDe Beers ha presentato all’inizio di

novembre la campagna di promozionenatalizia “Enduring Value” tesa a preser-vare la fiducia dei consumatori sullatenuta del valore del diamante neltempo dopo che una ricerca di mercatoha evidenziato che la gemma è ancoraal vertice della desiderabilità tra ledonne anche in tempi di crisi.

Argyle in crescita grazie ai diamanti fancyArgyle, il produttore australiano di dia-manti fancy, ha fatto registrare un signi-ficativo incremento delle proprie venditenel corso della 24° edizione dell’ “ArgylePink diamond Tender” tenutasi daAgosto a Settembre nel segno di unatteso progressivo prosciugmento delleriserve minerarie. I prezzi, spesso astro-nomici, non sono stati resi pubblici.

Page 83: Preziosa n.1

Un impegno che da Nord a Sud ha porta-

to i gioiellieri in giro per l’Italia, attraverso

gli appuntamenti fieristici autunnali inizia-

ti con il Tarì in Mostra (poco dopo Choice,

la fiera tenutasi a Vicenza dal 5 al 10 set-

tembre, con oltre 1500 espositori, di cui si

è parlato nel numero precedente) e termi-

nati a Taormina con Sicilia Oro.

Le occasioni di incontro degli ultimi

mesi, per gli operatori del settore, hanno

inevitabilmente risentito della crisi eco-

nomica globale, ma, malgrado le diffi-

coltà riscontrate in tutti i livelli della

nostra società, si è lavorato, e non poco.

E le novità offerte dalle storiche fiere

orafe testimoniano che risollevarsi dal

crollo è possibile, passando attraverso il

cambiamento. Il trend è, in sostanza,

positivo: il volume d’affari ha avuto delle

flessioni, ma, secondo quanto sostenuto

dai numerosi espositori intervistati nel

corso di tutte le fiere, il numero di clien-

ti non ha subìto il calo che, in una situa-

zione socioeconomica così complessa,

poteva verificarsi.

A Marcianise, in occasione del Tarì in

Mostra, la Rassegna del gioiello contem-

poraneo tenutasi dal 10 al 13 ottobre

all’interno del Consorzio guidato da

Gianni Carità, è stato inaugurato il secon-

do padiglione espositivo fortemente volu-

to dal presidente e dalla Regione

Campania, oltre che dall’Unione Europea:

9500 metri quadrati progettati e realizzati

83

Gioiellieri in giro per l’ItaliaGli appuntamenti fieristici autunnali:Tarì in Mostra, Valenza Oro e Sicilia Orodi Chiara Di Martino

la fiera orafa “Valenza Oro”

trade

Page 84: Preziosa n.1

in soli 18 mesi, che daranno modo al

Consorzio di gestire un numero di eventi

molto più ampio e diversificato. Espositori

e visitatori hanno risposto “all’appello”:

510 i primi, ventiseimila le presenze nel-

l’arco dei quattro giorni della manifestazio-

ne, oltre ad ospiti d’eccezione, come le atle-

te Giulia Quintavalle e Alessia Filippi, oro

e argento alle Olimpiadi di Pechino 2008,

la Miss Italia Miriam Leone per Cielo

Venezia 1270, e Adriana Volpe, testimo-

nial di Nardelli Group.

Nuova collocazione anche per la storica

Valenza Gioielli, che per la prima volta, dal

18 al 21 ottobre, ha aperto i battenti del

centro espositivo “Expo Piemonte”, uno

spazio interamente dedicato alla storica

Mostra internazionale di gioielleria e orefi-

ceria organizzata dall’Associazione Orafa

Valenzana presieduta da Bruno Guarona.

Oltre che dall’AOV, l’apertura della nuova

struttura è stata possibile grazie all’impe-

gno della Regione Piemonte, della Finorval

(società di operatori locali del settore orafo)

e delle Fondazioni delle Casse di Risparmio

di Alessandria e di Torino, della Provincia

di Alessandria e del Comune di Valenza.

Centosessanta gli espositori ospitati nella

splendida cornice dai toni del rosso e del

nero: nell’ambito della Mostra sono stati

presentati i dati sullo “stato di salute” del

settore orafo, raccolti ed analizzati in una

ricerca svolta dal Dipartimento di Ricerca

Sociale dell’Università degli Studi del

Piemonte Orientale.

Giunti alla loro terza edizione gli

“Incontri d’Autunno” di Oro Arezzo,

manifestazione - svoltasi dal 28 al 30

ottobre - che si inserisce nella storica

Mostra internazionale dell’oreficeria,

argenteria e gioielleria aretina. L’evento,

organizzato dal Centro Promozioni e

Servizi di Arezzo in collaborazione con la

Camera di Commercio di Arezzo, l’agen-

84

Oro Arezzo “Incontri di Autunno” la fiera orafa “Valenza Oro”

Il trend è positivo:il volume d’affari

ha avuto delleflessioni, ma,

secondo quantosostenuto dai

numerosi espositoriintervistati, il

numero di clientinon ha subìto ilcalo che, in una

situazionesocioeconomicacosì complessa,

poteva verificarsi

Page 85: Preziosa n.1

zia Toscana Promozione, l’ICE e la

Banca Etruria, ha visto la partec ipazione

di centoventi espositori e di oltre 50 top

buyers provenienti da tutto il mondo. Il

risultato, anche in relazione alla propo-

sta di creare un “pacchetto unico” con la

classica edizione di marzo, è stato «un

pieno successo», come testimoniato

anche da Franco Fani, responsabile del

Centro Promozioni e Servizi di Arezzo.

Ultima ma soltanto in ordine di tempo

la 64esima edizione di Sicilia Oro, ancora

una volta organizzata e gestita dal Tour

del Gioiello. Collocazione ormai divenu-

ta classica - presso il PalaLumbi di

Taormina - ma con una novità: quest’an-

no, per ragioni organizzative e di oppor-

tunità, la Mostra, l’unica privata in Italia,

è stata concentrata su un unico piano, a

differenza delle precedenti edizioni che la

vedevano svolgersi su due livelli. Circa 70

gli stand - in lilla, colore di tendenza del-

l’inverno - per altrettanti espositori: sod-

disfazione è stata espressa da Andrea

Piccardi, responsabile del Tour del

Gioiello, che gestisce la fiera siciliana da

15 anni.

85

“Il Tarì in Mostra”

Guida l’Associazione orafa valenzana (in

sigla, AOV) dal 2006 ed è stato tra i soste-

nitori della costruzione del nuovo Centro

Espositivo “Expo Piemonte” a Valenza

(AL): Bruno Guarona, la “G” del mar-

chio Bibigì (gli altri due soci sono Franco

Beltrami e Aldo Bernardotti), si aggira

fiero nella grande struttura. Eppure nel-

l’aria si avverte l’eco della sfida lanciata

dai paesi emergenti nel settore orafo.

PPrreessiiddeennttee,, qquuaannttee nnoovviittàà ttuuttttee iinnssiieemmee??

Tutti insieme! È arrivato il momento di fare squadraIntervista a Bruno Guarona, presidente AOVCDM

Page 86: Preziosa n.1

«Tante, finalmente. Il vuoto logistico era

un paradosso, per una filiera del settore

orafo con una storia così antica: un passa-

to di 200 anni senza una cornice adatta. È

stata dura: gli esterni sono ancora da com-

pletare, ma prevediamo di finire per il feb-

braio 2009. Per poter inaugurare la strut-

tura abbiamo dovuto prevedere uno slitta-

mento di due settimane rispetto alla data

classica della fiera, che si è sempre svolta a

cavallo della prima domenica d’ottobre.

Prima, tra l’altro, gli appuntamenti annua-

li erano due, ora ce n’è uno solo, e uno

resterà in futuro».

LLeeii èè uunnaa ppeerrssoonnaa sscchhiieettttaa,, ccii ddiiccaa llaa

vveerriittàà:: qquuaallii ssoonnoo llee rreeaallii ccoonnddiizziioonnii ddii

ssaalluuttee ddeell sseettttoorree??

«È completamente cambiato il rapporto

tra l’Italia e il resto del mondo: il rallenta-

mento dell’economia, l’aumento del prezzo

dell’oro e una domanda globale stagnante

hanno fatto sì che l’ingresso di nuovi Paesi

nel mercato abbia costituito una vera e pro-

pria minaccia. Va anche detto, però, che

Valenza è il distretto che ha meno sofferto

rispetto alla diminuzione delle esportazioni

verso gli Stati Uniti».

CCoommee ssii ppuuòò ffrroonntteeggggiiaarree qquueessttoo

mmoommeennttoo ddii ddiiffffiiccoollttàà??

«I valenzani, e nel gruppo includo anche

me naturalmente, non sono mai stati aman-

ti delle novità. Per questo motivo il mio

auspicio è rivolto specialmente a loro: è arri-

vato il momento di fare squadra. Non lo

abbiamo fatto per due secoli, perché ognuno

di noi è stato troppo preso dalla passione per

il proprio lavoro, chiudendosi come in un

guscio. Ora c’è bisogno di un’inversione di

tendenza. Lo dico con forza: dobbiamo

finalmente fare squadra, tutti insieme».

EE lloo vveeddee uunn oobbiieettttiivvoo vveerroossiimmiillee??

«Noi abbiamo un marchio, “DiValenza”,

che deve servirci per battere la falsificazio-

ne, per affermare qui e nel mondo la quali-

tà e l’eccellenza di questo distretto. Ce l’ab-

biamo? Benissimo, dobbiamo creare un

valore attorno alla nostra storia. Il nuovo

centro è una sorta di rinascita, di nuovo

battesimo. Abbiamo bisogno di novità: per

questo stiamo promuovendo la nascita del

Museo di Valenza».

Il centro espositivo “Expo Piemonte”Costruito grazie agli sforzi economicidella Regione Piemonte, dell’AOV, dellaFinorval (società di operatori locali delsettore orafo) e delle Fondazioni delleCasse di Risparmio di Alessandria e diTorino, oltre che dalla Provincia diAlessandria e dal Comune di Valenza,per ospitare, a partire da quest’anno, lamanifestazione “Valenza Gioielli”, il cen-tro espositivo “Expo Piemonte” ha stupi-to tutti per eleganza e funzionalità. Suitoni del rosso e del nero, i moduli circola-ri hanno ospitato 160 espositori prove-nienti in gran parte dal distretto valenza-no, ma anche da altre parti d’Italia e delmondo. Durante la fiera è stato anchepresentato il secondo numero dellaNewsletter dell’Osservatorio del Distrettodi Valenza, cui ha lavorato il Dipartimentodi ricerca sociale dell’Università degliStudi del Piemonte Orientale, che hamesso in evidenza i dati relativi allo“stato di salute” del settore orafo: fino al2002, infatti, l’Italia è stato il primo paeseesportatore verso gli Usa. Al declino ditale primato, e al contemporaneoaumento della produzione da parte diIndia, Cina e Turchia, si è compensatocon l’aumento delle esportazioni in altripaesi diversi dagli Stati Uniti, come ilMedio Oriente. Il dollaro debole, il bassocosto del lavoro dei paesi emergenti e ilSistema Generalizzato delle Preferenze(“Generalized System of Preference”, oGSP, ovvero il sistema tariffario che favo-risce le importazioni negli USA da partedelle nazioni in via di sviluppo), però, seda un lato ha sferrato un duro colpo alsettore orafo made in Italy è anche veroche non è riuscito, in termini di “valore”, aspodestarlo del tutto. Nell’ultimo biennio,infatti, e per ciò che riguarda specialmen-te la filiera valenzana, è stato ritrovatouno slancio competitivo forte, soprattuttoin relazione ai rapporti con paesi europeicome Belgio e Svizzera.

86

Bruno Guarona, Presidente Associazione orafa valenzana (AOV)

Page 87: Preziosa n.1

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oli)

Page 88: Preziosa n.1

Per tante piccole imprese gli studi di setto-

re hanno rappresentato una imposizione

avulsa dalla concreta realtà dell’impresa,

con la famigerata “congruità” alla quale

adeguarsi in ogni caso, a prescindere dal

reale andamento dell’azienda. Ora final-

mente si parla di “territorializzare” gli

studi, adattandoli il più possibile alla

varietà delle condizioni economiche delle

diverse aree del Paese: un passo in avanti

importantissimo per avvicinare gli studi

all’effettiva situazione delle imprese.

Anche la giurisprudenza delle

Commissioni Tributarie negli ultimi

tempi ha prestato maggiore attenzione

all’effettivo andamento economico azien-

dale rispetto ad una pedissequa applica-

zione degli studi. Sono cresciute le senten-

ze favorevoli al contribuente (anche grazie

al principio, ormai generalmente ricono-

sciuto, del carattere di “presunzione sem-

plice” dei risultati desumibili dall’applica-

zione degli studi) contro avvisi di accerta-

mento fondati sostanzialmente sui meri

risultati degli studi e non su un’analisi

documentata della situazione aziendale.

Al riguardo, è particolarmente significa-

tiva, per chiarezza e logica argomentativa,

una sentenza della Commissione

Tributaria Provinciale di Cosenza sez. II

(sent. n. 162/2/2007 dep. in data

20.09.2007), di cui citiamo i passi salienti.

Un commerciante di abbigliamento al

dettaglio ricorreva contro un avviso di

accertamento, la cui motivazione era “costi-

tuita da un mero richiamo agli studi di set-

tore, senza che si fossero tenute in alcuna con-

siderazione le circostanze specifiche che ave-

vano influenzato in negativo l’andamento

economico dell’impresa, quali l’esistenza di

merce invenduta, l’accumulo di scorte in

magazzino, la situazione di malattia della

titolare, priva di dipendenti, la concorrenza

nello specifico settore economico per la presen-

za di ben sette negozi di abbigliamento nel

raggio di circa cento metri dall’esercizio gesti-

to dalla ricorrente, il crollo economico del set-

tore, palesato anche dalla chiusura dello sta-

bilimento di filatura esistente in città”.

L’Agenzia delle Entrate replicava che

88

SSttuuddii ddii sseettttoorree:: stop all’applicazione automaticasenza l’analisi delle condizioni reali delle aziendeaccertamenti non valididi Marco Cantarella*

Page 89: Preziosa n.1

“l’accertato scostamento dei ricavi o com-

pensi dichiarati rispetto a quelli attribuibi-

li al contribuente sulla base dello studio di

settore relativo alla specifica attività svolta

costituiva presunzione “grave, precisa e

concordante”, tale da legittimare l’accerta-

mento. Detta presunzione, poi, era da rite-

nersi una presunzione legale, con conseguen-

te inversione dell’onere della prova a carico

della contribuente...”. In pratica, l’Agenzia

assumeva come prova le risultanze dello

studio e perciò ribaltava sul contribuente

l’onere di dimostrare l’eventuale scosta-

mento, secondo una prassi comune a gran

parte dell’Amministrazione Finanziaria

sino ad oggi.

La C.T.P. accoglieva il ricorso del contri-

buente, con motivazioni che rappresenta-

no un precedente importantissimo.

Innanzitutto, scrive la C.T.P., l’accerta-

mento in base agli studi di settore “si basa

pertanto su presunzioni semplici e non -

come afferma l’Ufficio- su presunzioni lega-

li, donde il loro carattere meramente orien-

tativo e la necessità che esse siano integrate

con tutti gli altri elementi a disposizione

degli Uffici finanziari per ricostruire la

capacità contributiva del soggetto passivo”

come stabilito anche da varie sentenze

della Cassazione, da ultimo Cass. Sez.

Trib. n. 17229 del 9.2.2006.

Inoltre, “negli studi di settore il preteso

fatto noto non riveste il requisito della cer-

tezza, in quanto si tratta di un valore

medio, come tale stimato, mentre i fattori

che incidono sulla capacità contributiva

dei soggetti che esercitano attività di

impresa di lavoro autonomo sono difficil-

mente tipizzabili: sono fattori di tipo eco-

nomico-oggettivo, ma anche di natura sog-

gettiva (es. esperienza e abilità del titolare)

ed operano dall’interno (tipo di organizza-

zione, tecniche produttive, etc.) o dal-

l’esterno (ampiezza e trasparenza del mer-

cato, facilità di accesso al credito, ecc.)

Non bisogna poi dimenticare che gli

Uffici hanno l’obbligo di motivare gli avvi-

si di accertamento in relazione alla plausi-

bilità dei risultati degli studi di settore.

Pertanto occorre che lo stesso Ufficio provi

di aver calato lo studio nella realtà concre-

ta della specifica situazione del singolo con-

tribuente ed in particolare di aver valutato

attentamente i dati di cui è venuto in pos-

sesso a seguito di contraddittorio con il con-

tribuente”

La C.T.P. evidenzia un rischio più volte

indicato nel dibattito sugli studi:

“L’applicazione automatica degli studi di

settore determinerebbe, invece, una sorta di

“catastalizzazione” del reddito di impresa e

di lavoro autonomo, andando oltre le stesse

intenzioni del legislatore”.

Pertanto, “nella motivazione dell’accerta-

mento fondato sugli studi di settore non

potrà l’amministrazione finanziaria fare

89

La sentenza della CTR di Bari è particolarmente interessante poichè riguarda un nego-zio costretto a ridurre i prezzi e poi a chiudere per la concorrenza di un vicino centrocommerciale. Scrivono i giudici : “la determinazione del maggior imponibile, effettua-ta sulla base degli studi di settore, può assumere valenza giuridica solo nel momentoin cui questi ultimi, configurando indizi e presunzioni, vengono ad essere sorretti daelementi concreti di riscontro riferibili alla reale situazione del contribuente. Per cui, (..)risulta evidente che l’Ufficio non può fare acritico ricorso a tali strumenti accertativi,senza valutare la loro attendibilità e congruità con riferimento alla specifica realtà ope-rativa del contribuente, il cui esame richiede, di conseguenza, un apposito approfon-dimento in sede di accertamento, prima dell’automatica applicazione degli stessi. Daciò emerge, in definitiva, che la motivazione dell’atto accertativo non può essere anco-rata ad una adozione acritica degli studi di settore, senza alcun collegamento deimedesimi al concreto atteggiarsi dell’attività svolta dal contribuente, così come pro-spettata e documentalmente dimostrata, nella specie, dalla società contribuente, laquale evidenziava esattamente la circostanza che, avendo essa iniziato la propria atti-vità nell’anno ..., aveva dovuto subire, proprio nel corso del successivo anno ... ogget-to dell’accertamento, la concorrenza di grandi centri commerciali, situati a brevedistanza dal proprio punto di vendita, con la necessità di dover ridurre drasticamente iprezzi e trovarsi, quindi, al di fuori dei parametri medi stimati dallo studio di settore.”Concludono i giudici: “l’utilizzo dei parametri, fatto con riferimento ad una intera cate-goria di contribuenti, non può di per sè rendere legittimo l’accertamento fiscale opera-to nei confronti di un singolo contribuente, solo perchè egli appartiene a quella cate-goria di contribuenti”. Gli accertamenti dovranno sempre fare riferimento alla specificasituazione di ciascun contribuente.

Page 90: Preziosa n.1

Con il diffondersi degli impianti di video-

sorveglianza, crescono anche gli interroga-

tivi degli operatori sugli adempimenti e gli

obblighi connessi all’installazione di tali

impianti. I dubbi riguardano in particola-

re alcuni aspetti: occorrono specifiche

autorizzazioni per installare un impianto?

Dopo quanto tempo le registrazioni vanno

cancellate? Si corre il rischio di violare i

diritti dei lavoratori?

Gli aspetti critici della videosorveglianza

possono essere raggruppati in due ambiti:

la ttuutteellaa ddeellllaa pprriivvaaccyy e la ttuutteellaa ddeeii llaavvoo--

rraattoorrii..

La videosorveglianza si incrocia con la

tutela della privacy in quanto le immagi-

ni registrate potrebbero consentire

l’identificazione delle persone riprese. Per

questo motivo, il GGaarraannttee ddeellllaa PPrriivvaaccyy

ha emanato nel 2004 il PPrroovvvveeddiimmeennttoo

ggeenneerraallee ssuullllaa vviiddeeoossoorrvveegglliiaannzzaa (vedi su

www.garanteprivacy.it) che, in assenza di

una normativa specifica, è il principale

punto di riferimento sulla materia.

Vediamo ora in sintesi le questioni princi-

pali relative all’installazione di apparecchia-

ture di videosorveglianza in azienda.

AAuuttoorriizzzzaazziioonnii:: la videosorveglianza

adottata per ragioni di sicurezza e di difesa

da furti e rapine non necessita di autorizza-

zioni preventive né di notifiche al Garante.

La verifica preliminare del Garante è

richiesta solo se la raccolta delle immagini

è collegata o incrociata con altri dati perso-

nali (ad es. dati biometrici, impronte, etc)

o codici di carte elettroniche.

IInnffoorrmmaattiivvaa aall ppuubbbblliiccoo:: il pubblico

deve essere informato che si trova in area

videosorvegliata e dell’eventuale registra-

zione. L’informativa può essere resa utiliz-

zando il modello semplificato di cartello

90

esclusivo riferimento alle loro risultanze, ma

sarà necessario dare adeguata spiegazione

degli elementi e delle valutazioni operate in

merito alla realtà concreta della singola atti-

vità economica”. Citando la Corte di

Cassazione la C.T.P. conclude che “ogni

sforzo quindi va compiuto per individuare

la reale capacità contributiva del soggetto

sottoposto a verifica, pur tenendo presente

l’importantissimo ausilio che può derivare

dagli strumenti presuntivi, che non possono

però avere effetti automatici, che sarebbero

contrastanti con il dettato costituzionale, ma

che richiedono un confronto con la situazio-

ne concreta (Cass. sent. n. 191163 del

15.12.2003) “ed annulla l’avviso perchè

carente di motivazione sia in ordine agli ele-

menti di fatto che in ordine alla sussistenza

dei presupposti di legge per la corretta appli-

cazione degli studi di settore”.

Recenti sentenze, tra cui una particolar-

mente incisiva della Commissione

Tributaria Regionale di Bari del 19 febbra-

io 2008 n 10, ribadiscono che i ricavi deter-

minati in base agli studi non possono in

nessun caso essere ritenuti presunzioni

gravi, precise e concordanti; il maggior

imponibile dovrà sempre essere giustificato

con la reale attività del contribuente, di cui

si dovrà dare conto nelle motivazioni del-

l’accertamento.

Il testo delle sentenze citate può essere

richiesto a: [email protected].

* direttore Federazione Orafi Campani

Videosorveglianza e tutela della privacydi Marco Cantarella*

Page 91: Preziosa n.1

91

predisposto dal Garante, riprodotto in

questa pagina. Il cartello va utilizzato sia

negli spazi interni che in quelli esterni. In

presenza di più telecamere o in ambienti

diversi vanno installati più cartelli.

DDuurraattaa ddeellllaa ccoonnsseerrvvaazziioonnee ddeellllee iimmmmaa--

ggiinnii:: solo in caso di attività a rischio,, come

nel settore orafo, è ammesso un tempo di

conservazione delle immagini non supe-

riore ad una settimana; in tutti gli altri casi,

le immagini possono essere conservate al

massimo per 24 ore. Un ulteriore allunga-

mento dei tempi di conservazione può

essere giustificato solo in relazione a circo-

stanze eccezionali o a richieste dell’Autorità

Giudiziaria o delle Forze dell’Ordine.

PPrrooppoorrzziioonnaalliittàà aall rriisscchhiioo:: l’uso della

videosorveglianza deve essere stretta-

mente proporzionale alla prevenzione

del rischio e sempre connesso con que-

st’ultimo; pertanto, non si possono col-

locare telecamere in ambienti ove non

possano determinarsi situazioni di peri-

colo (ad es., bagni, spogliatoi).

AArreeee eesstteerrnnee:: in ossequio al principio di

proporzionalità sopra richiamato, l’area

coperta dalla visuale delle telecamere deve

essere limitata a quella strettamente neces-

saria per una sorveglianza adeguata degli

accessi all’azienda; se non vi sono partico-

lari esigenze di sicurezza, la videosorve-

glianza non può coprire indiscriminata-

mente l’intera area circostante l’accesso.

Nel caso in cui l’accesso all’azienda sia col-

locato in un condominio, l’angolo visuale

delle riprese sarà limitato ai soli spazi di

propria esclusiva pertinenza, (cioè l’accesso

ai propri locali), con esclusione delle aree

comuni e di altri spazi privati.

RReessppoonnssaabbiillee ttrraattttaammeennttoo ddaattii:: le perso-

ne autorizzate ad utilizzare gli impianti ed

a visionare le registrazioni devono essere

indicate per iscritto. A nessun altro deve

essere consentito di accedere all’impianto

ed alle registrazioni.

TTuutteellaa ddeeii llaavvoorraattoorrii:: la normativa vigen-

te vieta l’uso di impianti audiovisivi per il

controllo a distanza dei lavoratori (art. 4 L.

300/1970 “Statuto dei lavoratori”). Ciò

non vuol dire che non si possano installare

tali impianti ove vi sono lavoratori subordi-

nati, purché siano evidenti le ragioni di

sicurezza alla base della videosorveglianza e

che questa non appaia invece finalizzata al

controllo dei lavoratori. Quindi, non si

dovranno installare telecamere ove non vi

siano palesi esigenze di sicurezza (servizi,

uffici amministrativi, etc.). Ovviamente, in

materia non esistono regole rigide e le situa-

zioni andranno valutate caso per caso,

seguendo il principio di proporzionalità.

IInn ccoonncclluussiioonnee, il gioielliere che intende

installare un sistema di videosorveglianza,

con o senza registrazione, non dovrà richie-

dere alcuna autorizzazione, ma dovrà stare

attento a non travalicare il principio di pro-

porzionalità ed il diritto alla privacy dei terzi:

collocherà i cartelli informativi in posizione

ben visibile in tutte le aree videosorvegliate,

installerà le telecamere in modo che non

siano riprese aree non rilevanti ai fini della

sicurezza, curerà l’eliminazione delle registra-

zioni al massimo con cadenza settimanale.

* direttore Federazione Orafi Campani

Page 92: Preziosa n.1

Chi utilizza il proprio conto corrente per

far transitare somme di terzi deve prova-

re l’imputabilità di ciascuna specifica

movimentazione effettuata in tal senso.

In caso contrario, le relative somme

saranno considerate corrispettivo non

dichiarato, quindi sanzionabile sotto il

profilo fiscale. A fare chiarezza in mate-

ria è una recente sentenza della Corte di

Cassazione, la n. 14847 del 5 giugno

2008. La Corte ha stabilito che

l’Amministrazione finanziaria non ha

bisogno di instaurare un contraddittorio

precontenzioso per poter configurare il

denaro movimentato su un conto cor-

rente come compenso da lavoro autono-

mo. Così infatti stabilisce l’articolo 32

del Dpr 600/1973, per il quale è il con-

tribuente a dover eventualmente provare

che le somme destinate sul suo conto

non debbano valutarsi come reddito da

lavoro autonomo (inversione dell’onere

della prova). Né basta a ribaltare la situa-

zione il fatto che, nella specifica circo-

stanza, il contribuente non abbia firmato

il verbale di constatazione perché dece-

duto subito dopo l’avvio della verifica. In

sostanza, la Suprema Corte ha ritenuto

che la mancata firma del verbale non fac-

cia venire meno la presunzione legale,

che stabilisce appunto la configurabilità

degli importi come proventi di attività

da lavoro autonomo, salvo prova contra-

ria. La Corte ha stabilito in tal modo

anche la piena liceità, da parte

dell’Amministrazione finanziaria, del-

l’utilizzo delle movimentazioni rilevate

sul conto corrente, pur in assenza di con-

traddittorio. “L’art. 32 - recita la sentenza

- prevede il contraddittorio come oggetto

di una mera facoltà dell’Amministrazione

finanziaria, non di un obbligo”.

Nel caso di specie la moglie ed erede

del defunto aveva fatto valere le sue

ragioni impugnando l’avviso di accerta-

mento dell’Agenzia delle entrate e veden-

Il correntista che movimenta denaro altrui deve provarlodi Giovanni Lepre*

* commercialista

do accolte le sue tesi sia in sede di

Commissione tributaria provinciale che

in appello. Si era riconosciuto che parte

delle poste del conto erano riferibili

all’attività politica svolta dal marito o

dovevano essere imputate al contribuen-

te in ragione del 50%, essendo la moglie

cointestataria del conto stesso, vigendo il

regime di comunione legale dei beni.

La Suprema Corte ha accolto il succes-

sivo ricorso dell’Agenzia delle entrate,

basato sul fatto che, nel ricorso iniziale

avanzato dalla moglie, non si era fatto

alcun cenno alle attività extraprofessio-

nali del defunto, limitandosi alla generi-

ca e insufficiente affermazione che sul

conto transitavano “somme di pertinen-

za di terzi”, senza alcuna prova di “quali

e quante fossero” tali somme.

92

tecnico/amministrativo 3

Page 93: Preziosa n.1

Passano i giorni, e dai toni del bronzo e

dell’arancio arriviamo a quelli del rosso e

dell’oro!

L’occhio si prepara a ricevere gli abba-

glianti riflessi delle vetrine invernali, quel-

li che daranno luce alle nuove scenografie

natalizie.

L’oro d’Inverno, è il tema al quale fare-

mo riferimento, caldo e suggestivo, che si

sposerà con i cristalli, con i toni del rosso

e del bordeaux, quelli che useremo per

allestire la vetrina di un gioielliere per

creare una scenografia d’impatto, valoriz-

zando quelli che saranno “i protagonisti”

dei desideri!!... I Gioielli.

Vediamo come fare: Supponendo di

avere uno spazio di circa 90x80 cm sud-

diviso su due mensole. Su quella in basso

posizioneremo un tralcio di ramo d’abete

in diagonale, decorato da un filo di perle

sufficientemente lungo da creare un effet-

to a spirale intorno ad esso. Ai due lati

troveranno posto un paio di sottobicchie-

ri rosso/oro sui quali alloggiare gli anelli.

Sarà originale la presenza di una coppia di

calici, in cristallo, capovolti per agganciar-

ci dei bracciali.

Sull’altra mensola potrà essere alloggia-

to un cestello portabottiglie, magari in

argento, dal quale si riverserà una cascata

di collane e catene in oro.

I bracciali rigidi possono essere allog-

giati in piano con un piccolo fiore in cen-

tro, preferibilmente una rossa stella di

Natale, sparsi qua e là per riempire gli

eventuali spazi vuoti rimasti. Piccole coc-

carde rosse ed oro daranno un ulteriore

tocco di colore e suggestione che riporti

all’idea del regalo. I cristalli, luminosi, tra-

sparenti, in goccia o in fili, rafforzeranno

le scenografiche cascate di collane, crean-

do un bell’effetto alla composizione.

Come rivestimento di base della vetrina

stessa si utilizzerà un letto di velluto rosso

amaranto liscio. Materiali come il velluto

liscio, fiori finti, cristalli e qualche ogget-

to di uso casalingo quali bicchieri, sotto-

bicchieri e un bel cestello porta spuman-

te, possono diventare le star della nostra

vetrina, nulla togliendo all’ormai deside-

rabile gioiello, che sempre e ovunque

manifesta la sua bellezza e importanza!!!!

93

* visual merchandiser

rubrica

La Vetrina d’Inverno... Nataledi Elisabetta Bowinkel*

Page 94: Preziosa n.1

Arte, architettura, design, moda, turismo è

l’offerta di PQ Channel, la nuova emitten-

te satellitare “made in Campania”, in onda

dalla metà dello scorso novembre sul cana-

le 934 di Sky.

La nuova televisione dalla vocazione

“glocal”, termine che vuol dire globale e

locale, nasce per raccontare l’anima pro-

duttiva e internazionale di una regione

che vuole distaccarsi dagli stereotipi e

confrontarsi con lo sviluppo e la qualità

della vita delle grandi metropoli.

Una sfida ambiziosa che affonda le

radici nella ultraventennale esperienza

del gruppo di Canale 8, storica tv del

panorama regionale campano. Editore e

presidente della nuova televisione satelli-

tare è Lilli Albano, direttore generale è

un giovane manager come Riccardo

Romano mentre come direttore artistico

e creativo è stato scelto Gianfranco Di

Vito, regista televisivo e autore con espe-

rienze nei più importanti network

nazionali ed europei. Il volto di PQ

Channel è Marjo Berasategui, l’elegante

attrice spagnola, ormai napoletana

d’adozione, che si è imposta all’attenzio-

ne del pubblico italiano come protago-

nista del film campione d’incassi di

Leonardo Pieraccioni “Ti amo in tutte le

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Lifestyle su PQ ChannelParte dal Sud una sfida internazionale

new media

Riccardo Romano e Gianfranco Di Vito

Page 95: Preziosa n.1

lingue del mondo”. Sede dell’emittente è

il Polo della Qualità di Marcianise (CE)

Fiore all’occhiello del nuovo network gli

studi di produzione, innovativi e tecnolo-

gicamente avanzati, inseriti in un contesto

di ricercato design e di architetture poli-

funzionali ispirati al nord Europa.

L’intero palinsensto ruota attorno ai

concetti di “Lifestyle” e “Made in Italy”

ma anche delle eccellenze produttive in

Campania. Un contenitore elegante e

prestigioso dunque, dove avrà visibilità

l’anima produttiva e internazionale della

Campania.

‘’PQ Channel rappresenta una sfida -

spiega Di Vito - è la prima volta che

parte dal Sud dell’Italia una rete televisi-

va che si occupa di lifestyle e che è rivol-

ta ad un pubblico internazionale.

Personalmente sono anni che mi occu-

po sia come documentarista che come

autore televisivo dei mutamenti del

costume e delle tendenze nel mondo

della moda e dell’arte contemporanea,

quindi quando l’editore di Canale 8

Lilly Albano mi ha presentato questo

ambizioso progetto, da napoletano non

ho esitato ad accettare di entrare nella

squadra con orgoglio e con il massimo

impegno.

Una città come Napoli e più in gene-

rale la Campania, non può essere conti-

nuamente rappresentata come luogo di

degrado e invivibilità: è evidente che esi-

ste una parte della società civile produt-

tiva, che appartiene a pieno titolo

all’Europa e che realizza prodotti di qua-

lità, grandi opere architettoniche ed

eventi culturali e mondani di assoluto

prestigio, elementi che costituiscono

uno stile di vita, locale e globale ed

anche l’identità di una regione.

PQ Channel nasce come cassa di riso-

nanza di questa realtà, una televisione

non a caso satellitare, che ha la volontà

di contestualizzare il Made in Campania

come parte integrante del Made in Italy,

e rappresentarlo nell’universo interna-

zionale dei media, attraverso la formula

consolidata dell’infotainment: unire cioè

informazione ed intrattenimento.

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PQ Channel offre 24 ore su 24 una ricca programmazione “Style”, programma

di punta del nuovo network, è una grande finestra sul mondo della moda dove

stilisti, aziende e prodotti sono idealmente associati sotto il valore comune della

qualità. “Linea”, arte e design” segue invece le molteplici direzioni dell’arte, dalla

fotografia alla pittura, dalla video arte al design, dalla scultura all’architettura, per

esserne contemporaneamente vetrina.

Spazio al turismo con “Campania on air”, programma creato per la valorizzazio-

ne dell’aeroporto di Capodichino e delle sempre più numerose compagnie

aeree che in esso operano. Il Format presenterà sempre nuove mete diretta-

mente raggiungibili da Napoli, mescolando le formule del documentario, del

diario di viaggio con l’ informazione giornalistica.

Tra gli altri rotocalchi anche “Home Edition”, alla scoperta delle case piu belle

della regione, “Automotive”, per gli appassionati delle auto di lusso, “Made in

Campania”, su gastronomia e produzioni caratteristiche, “Campania sailing” per

scoprire le bellezze costiere a bordo di uno splendido veliero.

Page 96: Preziosa n.1

Hanno voluto “esportare” la storica fiera

Macef di Milano a Napoli e la risposta è

una sola: ci hanno preso. È stato un suc-

cesso MacefMed, l’appuntamento “sul

mare” del Salone internazionale della

Casa (la cui prossima edizione si svolgerà

dal 16 al 19 gennaio). Una tre giorni di

appuntamenti alla Stazione Marittima di

Napoli, dal 22 al 24 novembre, dedicati

allo «sviluppo dell’innovazione»: nel set-

tore del design, con particolare riguardo

per il mondo del gioiello. Circa la metà

dei quarantuno espositori - in rappre-

sentanza dell’enorme offerta di qualità

della regione Campania -, infatti, erano

aziende orafe: da Eliana della Corte fino

ad Artecora, nonché alcuni dei consorzi

più rappresentativi del territorio:

Consorzio Antico Borgo Orefici, Tarì e

Vulcano Promart.

Fiera Milano International Spa e

Regione Campania hanno siglato un

accordo globale finalizzato allo sviluppo

delle eccellenze campane e alla promo-

zione del territorio e dell’apparato pro-

duttivo della Regione come porta del

Mediterraneo per il sistema paese.

L’iniziativa, promossa in particolare dal-

l’assessorato all’Agricoltura e alle Attività

produttive guidato da Andrea

Cozzolino, ha visto la partecipazione di

numerosi buyer stranieri, provenienti da

ogni parte del mondo. Le quaranta

aziende partecipanti sono state seleziona-

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trade

Il Macef in trasferta a Napolidi Chiara Di Martino

te in parte attraverso questionari di auto-

presentazione, in parte tramite il lavoro

del Comitato scientifico, composto da

autorevoli personalità. La giornata di

lunedì è servita a “tirare le somme”: al

convegno finale hanno preso parte i

maggiori esperti italiani dell’innovazio-

ne, nei tre campi coinvolti: il gioiello, del

quale hanno discusso Alba Cappellieri,

professore associato di Storia del design al

Politecnico di Milano, e Andrea Maria

Romano, direttore del Centro formazione

il Tarì; moda e accessori, con un focus di

Patrizia Ranzo, Seconda Università di

Napoli, e Davide De Blasio della

Tramontano Spa; ed infine sulla ceramica

e i materiali della tradizione: in merito,

Page 97: Preziosa n.1

hanno relazionato Ermanno Guida,

Università di Napoli Federico II, Luca

Pinto, Presidente “Amici Real Fabbrica di

Capodimonte” e Vincenzo De Bernardo,

Presidente del Polo Capodimonte.

Nella seconda parte dell’incontro tre

accademici - Marina Parente,

Politecnico di Milano, Mario Buono,

Seconda Università degli Studi di

Napoli, e Alfonso Morone, Università

di Napoli Federico II - hanno appro-

fondito il tema della ricerca e delle

esperienze di innovazione “design dri-

ven” campane, immediatamente prima

che il direttore Operations di Fiera

Milano International, Paolo Taverna,

desse il via agli “exit poll” sui risultati

della manifestazione. In diretta, alla

presenza di buyer e giornalisti, in gran

parte stranieri, sono stati annunciati i

dati definitivi del MacefMed, elaborati

grazie ad un sistema di valutazione e

certificazione compilato da tutti i visi-

tatori qualificati: per quanto riguarda le

41 aziende presenti in qualità di esposi-

tori, il 92% si è dichiarato complessiva-

mente soddisfatto dell’evento; il 40%

ha ricevuto ordini per contratti di

acquisto e il 70% ha in programma

ulteriori contatti di affari.

Dal canto loro, i 150 buyer si sono

detti soddisfatti per il 74%; il 24% di

essi ha effettuato acquisti e il 70% ha in

programma ulteriori incontri finalizzati

97

al business. Al tempo stesso le aziende

sono state visitate da 30 giornalisti

internazionali (provenienti da 18

paesi), in rappresentanza delle principa-

li riviste di settore europee. Soddisfatto

il presidente dell’Unione Industriali di

Napoli, Gianni Lettieri, che ha dichia-

rato: «Eventi come Macef Med - mira-

ti, a costi molto contenuti per i parteci-

panti e con l’intervento a sostegno delle

istituzioni - sono un nuovo elemento,

aggiuntivo, del panorama fieristico di

un paese, come l’Italia, basato su picco-

le e piccolissime imprese che hanno

oggettivi problemi, a causa delle loro

dimensione, nell’approccio con il mer-

cato globale».

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