Date post: | 01-May-2015 |
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Prezzi alimentari, dalla crisi alla
stabilità:
impatto dei prezzi sulla sicurezza
alimentare
Dario Casati
Milano , 17 ottobre 2011
Sicurezza alimentare: utopia o necessità?
• Sicurezza alimentare significa cibo per tutti in quantità e secondo qualità idonee a soddisfare fabbisogni che sono crescenti a fronte di disponibilità insufficienti
• La sicurezza alimentare è un obiettivo fondamentale per l’umanità, eppure appare spesso trascurato, accantonato, ricordato perché non si può sottacerlo
• Cibo per tutti, però, non è un’utopia, ma una necessità
• Una rincorsa che non finisce mai, con obiettivi che si spostano continuamente e vincoli inattesi che si presentano
La sicurezza alimentare: un problema unico,
ma affrontato con modalità diverse
• Sicurezza alimentare è un’espressione ambigua che può avere due interpretazioni:
a) garanzia dell’approvvigionamento e della disponibilità di alimenti
b) garanzia della sanità degli stessi alimenti
• Ma è un concetto che cambia anche in relazione al contesto in cui si affronta: paesi sviluppati, paesi emergenti, paesi in via di sviluppo
• Diversi problemi, diverse modalità di affrontarli, diversi vincoli sono le caratteristiche di una questione molto complessa
La riscoperta del problema
• Il problema viene visto essenzialmente nei suoi aspetti più drammatici collegati alle situazioni in cui vi sono carenze alimentari gravi, ma non è solo questo
• La questione della fame, e cioè di consumi al disotto del livello di sopravvivenza, viene spesso ridotta al solo “calcolo” del numero di esseri umani coinvolti
• Occorre valutare la situazione contestualizzandola
• Le prospettive alimentari del mondo erano già preoccupanti, ma è la crisi a fungere da detonatore e, allo stesso tempo, ad aggravarle
Crisi economica e agricoltura mondiale
• L’agricoltura entra nella crisi in due modi: per le conseguenze generali e per le due crisi agricole del 2007/10 e del 2010/11
• Le crisi agricole ruotano attorno a periodi di forte salita dei prezzi, innescata dal petrolio e dalle altre materie prime, ma le due crisi sono diverse:
– Nel 2008 agli aumenti segue un crollo rapido dei prezzi che si mantengono bassi sino alla metà 2010
– Nel 2010 i prezzi salgono, fino a dicembre, poi la tendenza è al ribasso con molti rimbalzi nei 9 mesi del 2011
• Tutte le materie prime, energia, minerali e metalli, hanno toccato i loro massimi degli ultimi 30 anni nel 2008 e poi fra 2010 e 2011 di nuovo
• La volatilità dei prezzi agricoli è simile a quella delle altre materie prime, ma con impatti più estesi e gravi
Andamento dell'indice dei prezzi agricoli ed alimentari e del petrolio
50,0
70,0
90,0
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1
ind
ice:
200
5=10
0
FoodAgricultural Raw materialsPetroleum
Fonte: nostre elaborazioni su dati IMF
Food Price Index (2002-2004=100) e confronto con i prezzi agricoli
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2002
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Food Price Index Meat Price Index Dairy Price Index
Cereals Price Index Oils Price Index Sugar Price Index
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO
Andamento dei prezzi delle principali commodities agricole (US $/tonn.)
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Maize US No.2, Yellow, U.S. Gulf (Friday) White Broken Rice, Thai A1 Super, f.o.b Bangkok (Friday closing price)
White Rice, Thai 100% B second grade, f.o.b. Bangkok (Friday closing price) Soybeans US No.1, Yellow, U.S. Gulf (Friday)
Wheat US No.2, Hard Red Winter ord. Prot, US Fob Gulf (Tuesday) Wheat US No.2, Soft Red Winter Wheat , US Gulf (Tuesday)
Fonte: elaborazioni Oecv-Depaaa su dati: USDA, International Grain Council.
Evoluzione recente dei prezzi di riso, frumento e mais (US $ per tonn.)
Fonte: FAO - Crop Prospects and Food Situation, No. 3, October 2011
La volatilità dei prezzi agricoli:
• I prezzi agricoli si sono impennati due volte in quattro anni e rimangono instabili
• Le crisi di prezzo non sono una novità, ve ne furono di maggiori nel 1979 e nel 1995, ma erano nascoste dalla vecchia Politica agricola europea
• La volatilità attuale costringe a fare i conti con l’incertezza:
– gli scossoni del mercato mondiale si trasmettono a quello europeo e diventano frequenti
– durata breve, ampiezza elevata, forte volatilità
– contraccolpi sul mercato mondiale
La volatilità e la crisi: dove inizia il grande gioco dei
prezzi?
• I prezzi agricoli sono sottoposti al duplice influsso dei fenomeni generali dell’economia e di quelli specifici
• La volatilità è una caratteristica nota e studiata dei mercati agricoli, ma questa volta l’influsso dell’economia generale supera la componente agricola
• I mercati dei principali prodotti agricoli non sono in crisi strutturale, la scossa dei prezzi del 2008 ha dimostrato che il sistema reagisce agli stimoli positivi e regge, se non fosse che….
• Occorre cercare altri elementi extra agricoli
Le cause specifiche della crisi agricola
• L’offerta è in flessione nei paesi sviluppati, i bassi investimenti degli ultimi due decenni rallentano i tassi di incremento della produzione
• L’offerta aumenta nei Pvs, ma non basta per compensare la domanda crescente
• Nei paesi emergenti dell’Asia si manifesta una forte domanda di alimenti animali
• Emerge la domanda di cereali per usi energetici, in funzione ambientale, e di contrasto al petrolio che interferisce con gli usi alimentari
• Un momentaneo squilibrio fra domanda e offerta nel 2007 innesca la prima impennata dei prezzi
Gli effetti della crisi agricola
• Di fronte all’aumento dei prezzi in tutto il mondo aumentano gli investimenti; insieme al calo della domanda e alla maggior offerta finisce lo squilibrio
• Si muovono proteste in tutti i paesi, sia pure con ragioni diverse, l’impatto è comunque rilevante:
– nei PVS si riduce la possibilità di accedere al cibo, aumenta il numero di coloro che hanno fame
– nei paesi emergenti esplode la questione sociale, col terrore di un ritorno alla fame, fino ad arrivare ad innescare il “1848” arabo nel 2011
– nei paesi ricchi emergono psicosi che fanno salire i prezzi interni
Gli impatti a livello aggregato
• Nel 2008 aumenta di circa 50 milioni di persone il numero di coloro che sono sospinti verso la fame e di 100 nel 2009
• Il problema maggiore è nei paesi in via di sviluppo che importano sia alimenti sia petrolio
• I paesi produttori, e non solo quelli instabili, adottano politiche protezionistiche per timore di crisi interne
• Il ritorno al protezionismo aggrava i problemi generali, riduce i flussi di scambio, fa salire i prezzi per la ridotta disponibilità che ne consegue, ferma le trattative internazionali in ambito Gatt, rende instabili i mercati
Numero di persone sottonutrite (mondo)
Crisi e volatilità: di chi è la colpa?
– Il crollo dei prezzi, insieme alla minore discesa dei costi, frena la produzione nel 2009 e fa scendere i redditi agricoli, ma non impedisce che il raccolto mondiale 2009 sia il secondo di ogni tempo
– I prezzi alti hanno stimolato gli investimenti agricoli: è cresciuta la superficie coltivata, è aumentato l’impiego di mezzi tecnici, e cioè dei ritrovati della scienza, la produzione 2008 tocca un record storico
– La nuova crisi del 2010/2011 innesca gli stessi meccanismi, ma si inizia a comprendere che non è un problema agricolo in senso stretto
– Entra in gioco con evidenza la speculazione
Le proposte anti speculazione: il piano Sarkozy al G8/ G20• La instabilità del mercato agricolo prosegue: la speculazione per
recuperare le perdite gioca su tutto, a partire dal debito sovrano degli Stati, e anche sui prodotti agricoli
• Nel 2011 alla borsa di Chicago il volume dei futures è stato 46 volte la produzione US di frumento e 24 volte quella di mais
• L’85% delle posizioni a breve è in mano a operatori non appartenenti alla filiera
• Sarkozy ha posto al centro del G8 e G20 di giugno la questione e ha presentato un piano in due punti: a) maggiori investimenti in agricoltura, b)regole per la trasparenza dei mercati.
• Il successo è modesto: servono risorse finanziarie che nessuno ha, ma questa è la strada giusta, insieme ad un mercato più trasparente
Un equilibrio instabile, ma non è solo un problema agricolo
• I fattori che agiscono sulla sicurezza alimentare sono fortemente condizionati dall’evoluzione della crisi mondiale
• L’incertezza su durata, entità delle conseguenze che determina, forme che assume, condiziona l’economia compresa quella agricola, ogni previsione risulta difficile
• Ci si deve rendere conto che non si può intervenire solo sul settore agricolo, ma che è urgente agire subito perché la crescita della produzione è resa necessaria dalla crescita demografica
Un tavolo sempre più stretto
Crisi agricola e crisi generale: un nodo difficile da sciogliere
• Un dato di fatto: nel 2050 la popolazione mondiale salirà del 50% a 9,1 miliardi dagli attuali 6,5 miliardi e la domanda alimentare del 70% per tenere conto dell’incremento demografico e dei miglioramenti in atto nei consumi
• La sicurezza alimentare dipende da disponibilità e accessibilità degli alimenti
• La crisi agricola mossa dalla dinamica dei prezzi agisce su entrambi i fronti: con prezzi alti aumenta la disponibilità e si riduce l’accessibilità, con il calo dei prezzi accade il contrario
PopolazioneSuperficieagricola
Sup. agricolapro capite
MLD di abitanti MLD di ettari m²/abitante
1950 2,5 1,3 5.200
1975 4,1 1,4 3.400
2005 6,3 1,5 2.500
2025 8 1,4 1.900
2050 9,1 1,5 1.600
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO & World Bank
Popolazione mondiale, superficie agricola e superficie agricola per abitante
1,66Popolazione
1,97Rese cereali
2,12Produzioni cereali
0,15Superfici a cereali
Tasso % (1961-2007)
1,66Popolazione
1,97Rese cereali
2,12Produzioni cereali
0,15Superfici a cereali
Tasso % (1961-2007)
Tassi di variazione media annua di lungo periodo dei cereali e della popolazione
mondiale
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO
Tassi medi annui di variazione di lungo periodo delle rese dei principali cereali
Fonte: nostre elaborazioni su dati FAO
1,97Totale
2,05Frumento
2,04Mais
1,75Riso
Tasso % (1961-2007)
1,97Totale
2,05Frumento
2,04Mais
1,75Riso
Tasso % (1961-2007)
Il mercato mondiale dei cereali
2008/09 2009/10 2010/11¹ 2011/12²
Produzione totale 2288,6 2263,4 2239,6 2307,0
Frumento 683,7 685,1 652,3 680,6Riso 458,5 455,9 467,0 478,8
Stock finali 497,4 525,6 487,8 488,3Frumento 172,8 199,4 185,0 182,5Riso 126,5 132,3 137,3 144,9
¹: stime all’8 settembre 2011
²: previsioni all’8 settembre 2011
Fonte: FAO
L’obiettivo della sicurezza alimentare si può raggiungere
• Per raggiungerlo dobbiamo considerare domanda e offerta di cibo
• La domanda è mossa da due driving forces: a) l’esigenza di disporre di cibo per tutti, b) il miglioramento degli standard alimentari collegato a quello dei redditi;
• L’offerta per aumentare ha bisogno di stabilità e prezzi certi, di liberalizzare gli scambi, di eliminare i problemi interni dei paesi più instabili, di superare i conflitti locali
• A causa dei vincoli, esistenti specie per la superficie, occorre incrementare la disponibilità con riduzione perdite e soprattutto con aumenti di produttività,insieme ad una migliore accessibilità ai prodotti alimentari
• La potenzialità c’è, occorre fare in modo che si esprima