PRIMA CHESIA TROPPOTARDI

MANUALE GIOCO DI RUOLO

INVASIONE ALIENAESPANSIONE 1 INVASIONE ALIENA

“PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”È un gioco di ruolo realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE della Comunità Europea nell’ambito del progetto LIFE RES MARIS (LIFE13 NAT/IT/000433)AutoreDaniele Mocci, Alessandro BordigoniIllustrazioni Daniele TomasiProgetto graficocreativiassociati.biz

Hanno contribuito alla stesuraCittà Metropolitana di Cagliari: Alessandro Bordigoni, Patrizia Licheri, Giuseppina Liggi, Rosalba Pinna, Alberto SannaArea Marina Protetta Capo Carbonara: Maria Francesca Cinti, Francesca Frau, Valeria MasalaUniversità degli Studi di Cagliari - UNICA-CCB: Gianluigi Bacchetta, Francesca Meloni, Lina PoddaAssociazione TECLA: Laura Lentini

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INTRODUZIONE ALLO SCENARIO

MUTAZIONE ALIENA

Settembre 2070.Una normalissima mareggiata causata da un temporale di fine estate devasta la spiaggia della Fortezza Vecchia di Villasimius come non era mai successo prima.Gli esperti scoprono subito le ragioni: la prateria di Posidonia che (storicamente) popola il fondale di quello specchio di mare non ha funzionato come sempre da “barriera protetti-va” perché è stata quasi completamente distrutta e soppiantata da una specie vegetale aliena. Si tratta della Caulerpa Taxifolia, la famigerata “alga killer”.Fin da subito appare chiaro che si tratta di una variante mutata della Caulerpa Taxifolia. Le analisi svelano che tale mutazione non ha niente di naturale e che, invece, è opera dell’uomo. L’alga mutata è capace non solo di colonizzare le praterie di Posidonia ma di avvelenarle fino a portarle a una rapida morte.Chi ha ideato e attuato questo attacco ambientale? E per quale motivo?Il Centro Intervento Natura (CIN) mette all’opera i suoi migliori esperti sia sul web che sul campo (l’intera area del SIC).Le conseguenze e i risultati di queste indagini non saranno piacevoli per nessuno…

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NUOVA ABILITÀConoscenza della rete

DescrizioneNel 2070, grazie alla sempre maggiore integrazione dei sistemi informatici, la quantità di informazioni disponibili in rete è letteralmente centuplicata rispetto ai giorni nostri.Disgraziatamente, anche le informazioni irrilevanti, le notizie false e non verificate e i siti pericolosi si sono moltiplicati, in misura anche maggiore.Un sistema di filtraggio, gestito dai motori di ricerca e dalle maggiori compagnie di comu-nicazione, consente agli utenti - generalmente poco esperti - di accedere alle notizie e alle informazioni più comuni, mentre i file più interessanti (notizie classificate, guide passo-per-passo, schemi tecnici, progetti ecc.) rimangono al sicuro da occhi indiscreti, celati sotto montagne di notizie spazzatura e ciarpame complottista.L’abilità “conoscenza della rete”, permette ai Personaggi di recuperare dalla rete ogni informazione che il Narratore decide di rendere disponibile (es. l’elenco degli utenti e delle password di un sito, lo schema tecnico di un sistema d’allarme, i dati storici sulle mareg-giate in una certa zona, la data, il luogo di nascita e l’indirizzo attuale di una persona, ecc.).Il Narratore può predisporre una lista delle informazioni utili per la risoluzione dell’avventura (con i relativi gradi di difficoltà), o decidere volta per volta. Alcuni dati, file e informazioni, per decisione del Narratore, potrebbero non essere affatto disponibili (per non rendere l’avventura troppo facile), oppure custoditi al sicuro nei recessi di un sistema informatico.

Come usare l’abilitàIl giocatore annuncia di voler cercare una certa informazione in rete. Il Narratore decide quindi il grado di difficoltà della ricerca, e il corrispondente valore da superare (vedi la sezione “Come usare le abilità” e la relativa tabella a pagina 23 del Manuale del Gioco di Ruolo).

IMPORTANTESE NON SEI IL NARRATORE, INTERROMPI LA LETTURA A QUESTO PUNTO, PER NON ROVINARTI LA SORPRESA!

ESPANSIONE 1Mutazione Aliena.INFORMAZIONI RISERVATE AL NARRATORE

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Settembre 2070.

In aggiunta ai continui attacchi ambientali che falcidiano da due anni il territorio del SIC, si manifesta una nuova grave minaccia.Una normale mareggiata, causata da un tipico temporale di fine estate, devasta la spiag-gia della Fortezza Vecchia di Villasimius come non era mai successo prima.I risultati del sopralluogo compiuto da un pool di esperti tra i quali c’è anche il Direttore del Centro Intervento Natura (CIN) parlano chiaro: la prateria di Posidonia che (storica-mente) popola il fondale di quello specchio di mare è stata quasi completamente soppian-tata da una specie vegetale aliena. Si tratta della Caulerpa Taxifolia, la famigerata “alga killer” introdotta nel Mediterraneo da quasi due secoli, ma che da tempo si è riusciti a tenere relativamente sotto controllo.Tuttavia, fin da un primo esame a occhio nudo, appare chiaro che si tratta di una variante mutata della Caulerpa Taxifolia. Oltre a questo, risulta evidente che tale variante mutata è capace non solo di colonizzare le praterie di Posidonia ma di avvelenarle fino a portarle a una rapida morte.La spiaggia della Fortezza Vecchia è stata spazzata via proprio perché la mareggiata non ha più trovato lo sbarramento della cosiddetta “récif-barrière”, la barriera naturale protettiva costituita proprio dalla Posidonia. La cosa strana è che gli operatori del Centro avevano eseguito i controlli di routine su quella spiaggia appena tre mesi prima (all’inizio dell’estate), senza riscontrare nessuna anomalia nella rigogliosa e sanissima prateria di Posidonia.A questo punto vengono effettuate analisi approfondite sulla Caulerpa Taxifolia mutata e finalmente si scopre il motivo per il quale la distruzione della “récif-barrière” si è compiu-to in un così breve lasso di tempo: la mutazione non è naturale. Si tratta di una mutazione eseguita in laboratorio.Ora occorre trovare il bandolo della matassa. Chi ha ideato e attuato questo attacco ambientale? E per quale motivo?Il Centro mette all’opera i suoi migliori esperti informatici perché eseguano delle ricerche specifiche sul web allo scopo di individuare l’origine delle varie sostanze che compongono il materiale sintetico che sta alla base della mutazione dell’alga aliena: da dove arrivano tali sostanze? Chi le produce? Chi le ha lavorate e assemblate?Per ottenere qualche risposta occorrerà agire sul web ai limiti (ma anche oltre i limiti) della legalità, con una serie di operazioni di hackeraggio piuttosto azzardate che presu-mono una grande conoscenza della rete e delle misure da adottare per eludere le barriere di protezione di determinati siti.

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All’inizio di queste ricerche viene scoperto che alcune delle sostanze utilizzate per realiz-zare la mutazione sono reperibili nei canali ufficiali. E questo non aiuta le ricerche. Ma, nel corso dell’indagine si comincia a scoprire che altre sostanze (quelle illegali o molto perico-lose) arrivano dal mercato clandestino. Tuttavia, ogni tentativo di risalire alle origini dei traffici import-export di tali sostanze sembra mancare il bersaglio. Ogni sito web che viene individuato è solo una scatola vuota che rimanda a un altro sito-scatola vuota. Probabil-mente c’è un programma di difesa che crea di continuo questi siti fantoccio, in modo da tenere lontani i “curiosi” dai siti in cui si svolge il traffico.Per demolire questo “muro di gomma” occorreranno una grande conoscenza della rete, il recupero di alcune chiavi d’accesso e di certi documenti apparentemente introvabili.Oltre al lavoro online, il Centro mette a punto anche gli interventi sul campo, che vengono affidati ai membri maggiormente votati all’azione. Costoro effettuano appostamenti sistematici nell’area della Fortezza Vecchia.Grazie agli appostamenti si scopre che il tratto di costa della Fortezza Vecchia di Villasi-mius è meta di continui traffici notturni: alcune imbarcazioni attrezzate con mini sommer-gibili stazionano al largo della costa per poi ripartire all’alba.Intanto, le ricerche su internet conducono a un’unica labile traccia. Emerge infatti che alcune delle sostanze utilizzate per la mutazione dell’alga killer sono state sintetizzate da una multinazionale del settore chimico che detiene il controllo di un numero imprecisato di società di varia natura in tutto il mondo. Tra questa lunga lista di società, due in partico-lare catturano l’attenzione del Direttore del Centro e dei suoi collaboratori: a quanto risulta da diversi atti ufficiali, entrambe stanno cercando di avviare delle attività nel territorio del SIC. Una si occupa di turismo d’elite nei luoghi più esclusivi del mondo, mentre l’altra effettua bonifiche ambientali di aree ecologicamente compromesse (zone di guerra, siti ad elevato tasso di inquinamento industriale o radioattivo, ecc.).La scoperta più “strana ed enigmatica” viene fatta a proposito di questa seconda società (che fa bonifiche ambientali). Pare infatti che alcune consistenti somme di denaro fatte pervenire al CIN dal misterioso magnate-benefattore siano transitate in un conto cifrato che appartiene a essa. A tutti pare quantomeno singolare che gli aiuti economici che il Centro riceve passino da un conto corrente che appartiene ai peggiori nemici del SIC!Nonostante queste tracce, le ricerche sul web si rivelano molto difficoltose e il Centro comincia a subire una serie di violenti attentati: alcuni mezzi meccanici (automobili, moto-scafi, ecc.) vengono dati alle fiamme, una bomba esplode nottetempo nella sede del Centro ferendo gravemente la guardia notturna e distruggendo diversi computer oltre che gli archivi e numerose attrezzature. Tali avvenimenti scatenano una serie di conflitti (personali e professionali) all’interno del gruppo che, se non saprà rimanere unito (e sarà

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molto difficile!), rischierà di soccombere a un nemico che, nonostante alcuni piccoli passi avanti nelle indagini, resta ancora invisibile e senza identità. Un nemico che pare inaffer-rabile e molto più forte rispetto al CIN.Gli unici “colpevoli” che vengono fermati o catturati, si rivelano pesci piccoli o semplici “untori”, cioè balordi che per qualche soldo compiono atti contro l’ambiente eseguendo “ordini superiori”. Ma da dove arrivino quegli ordini non è dato sapere a nessuno.Per le sue azioni meritorie il Centro e i suoi singoli membri ottengono encomi e riconosci-menti dalle autorità e dalla popolazione, ma un certo malcontento comincia a diffondersi in maniera strisciante tra le popolazioni locali e tra gli stessi operatori del Centro perché comunque il nocciolo del problema non è stato ancora neppure sfiorato.Alla fine di questo segmento narrativo, una serie di ulteriori dubbi comincia a serpeggiare tra i membri della squadra del CIN. Qualcuno, facendo riferimento alle scoperte fatte sulla rete, si interroga perfino sulle intenzioni del misterioso magnate che finanzia da sempre il Centro. Fino a questo punto, nonostante un naturale moto di curiosità, nessuno aveva avanzato dei dubbi su di lui. Ma ora c’è chi comincia a domandarsi seriamente che razza di persona sia e quali possano essere le sue reali intenzioni.E se gli attacchi ambientali fossero orchestrati proprio dal “grande benefattore” grazie al cui denaro è stato possibile creare il CIN? Ma se così fosse, quali sarebbero le ragioni di una simile (apparente) contraddizione?E se gli stessi membri del Centro fossero in realtà le pedine inconsapevoli di un gioco ancora più grande che mira a compromettere l’intera area del SIC a loro insaputa?Per ora non è possibile dare risposta certa e definitiva a queste domande. Si possono solo avanzare delle ipotesi. L’unica cosa da fare, per la squadra del Centro, è risolvere tutte le emergenze nel modo migliore e cercare di rimanere uniti di fronte alle difficoltà…

RIFERIMENTI E DOCUMENTAZIONE UTILE

Fortezza Vecchia:- cartina a pag. 8 del Manuale di Gioco- http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?v=2&c=2488&t=1&s=17948- Guida dell’AMP di Capo Carbonara, scaricabile da www.resmaris.eu/giocodiruolo, pagina 16

Posidonia / récif-barrière / Caulerpa Taxifolia / specie aliene invasive:- Guida dell’AMP di Capo Carbonara, scaricabile da www.resmaris.eu/giocodiruolo, pagine 16, 71, 73

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Villasimiuswww.ampcapocarbonara.it • resmaris@ampcapocarbonara.it

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