Gravedona, 20 marzo 2015
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A cura di: Dr. Agr. Andrea Tantardini
Principali avversità fungine del castagno: cancro della corteccia, mal dell’inchiostro, fersa, micopatie dei frutti, Gnomognopsis spp.
Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Cancro della corteccia del castagno Chryphonectria parasitica (Murr.)
Posizione sistematica
Regno: Fungi Divisione: Ascomycota Classe: Sordariomycetes Ordine: Diaporthales Famiglia: Cryphonectriaceae Genere: Cryphonectria Specie: Cryphonectria parasitica (Syn.Endothia parasitica).
Origine: estremo oriente - Europa: segnalato dal 1938 - Diffusosi in Italia tra il ‘38 e il ’45 ubiquitario - Dagli anni ’60 diffusione ceppi ipovirulenti
Cancro su pollone
Foto: A.Tantardini
Sintomi
Cancro della corteccia del castagno
Infezione iniziale (freccia) Cancro normale con picnidi e micelio
Micelio cremeo ventagliforme sotto corteccia
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Sintomi
Cancro della corteccia del castagno
Disseccamenti rameali
Infezioni iniziali indifferenziate
Cancri normali con arrossamento,fessurazioni e picnidi
Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
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Particolari microscopici
Cancro della corteccia del castagno
Fruttificazioni (picnidi) e cirri di spore sulle cortecce infette
Colonia di C.p. su PDA metionina biotina Conidi di C.parasitica
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Foto Scheda OMP Reg.Lomb.1998
Foto Scheda OMP Reg.Lomb.1998
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Ipovirulenza
Fenomeno rilevato da Biraghi nel 1950 che osservò cancri in via di guarigione dovuti alla presenza di ceppi ipovirulenti di C.parasitica ai quali la pianta è in grado di reagire circoscrivendo le lesioni con formazione di callo cicatriziale.
Cancro normale e ceppo virulento di C.parasitica
Cancro cicatrizzato e ceppo ipovirulento di C.parasitica Cancro intermedio di C.parasitica
Foto pubblicazione OMP Reg.Lombaridia 1998
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Foto: A.Tantardini
Ipovirulenza
Nel caso di compatibilità* vegetativa tra ceppi virulenti e ceppi ipovirulenti, l’ipovirulenza passa dall’uno all’altro ceppo. Hypovirulent Conversion Compatibility (HCC). * Esiste compatibilità tra due ceppi quando le loro ife si saldano completamente: L’ipovirulenza è trasmessa attraverso anastomosi ifali
Foto . H.kauserud
Foto: M.Giovannetti et al.
Esempio di anastomosi ifale
Compatibilità tra ceppo Sl 161 e ceppo Sl 158
Prevenzione e lotta al cancro della corteccia del castagno - Nei castagneti da frutto rimondare periodicamente branche e rami disseccati;
- Eliminare polloni infetti, eventualmente lasciare quelli con cancri ipovirulenti;
- Introduzione di ceppi ipovirulenti;
- Per gli innesti utilizzare attrezzi disinfettati, mastici cicatrizzanti, o microrganismi antagonisti (Es.Trichoderma viride);
- nei castagneti da frutto, dove possibile, disinfezione delle ferite con sali di rame.
- uso di varietà o ibridi tolleranti:per le castagne “Cecio” “Pistoiese “ “Petrella” ( Toscana);”Cicona” “Negretta” “Rossola” “Plosino” (Emilia). Per i marroni: “Chiusa val Pesio” (Cuneo);”Pavullo” (Modena).
SINTOMI - Infezione interessa soprattutto polloni di età da 3 a 6 anni - Tacche depresse e fessurate di color bruno grigio - Le aree colpite tendono a screpolarsi e a staccarsi e legno sottostante appare grigio
- Sulle zone infette si sviluppano picnidi
Altri patogeni fungini di fusto e rami
Coryneum perniciosum Briosi et Farneti Coryneum modonium (Tul.) Griff et Mauble.
Chryptodiaporthe etrusca (Mor.) Phomopsis castanea (Mor.)
Diplodinia castaneae Prill. et Del.
Agente del cancro nero del castagno
Laetiporus sulphureus (Bull.:Fr.) Murrill
Ordine : polyporales Famiglia: polyporaceae Poliporo sulfureo è un fungo di color giallo zolfo con fruttificazioni spesso disposte come le tegole di un tetto, Il fungo è in grado di provocare una carie bruna del duramen che può estendersi alle radici Gli alberi infetti perdono velocemente la loro stabilità.
Foto: A.Tantardini
Altri agenti di carie:
Carie bianca del legno Stereum hirsutum;
Carie bruna del legno (Fistulina hepatica)
Carie bianca del legno Phomes ignarius
Mal dell’inchiostro Phytophthora cambivora (Petri) Buism.
Segnalata per la prima volta ai primi del 1800, è stata descritta solo nel 1971. Tra la fine del secolo scorso ed i primi anni del 1900 ha causato notevoli distruzioni.
Posizione sistematica
Regno:Protista Sootoregno:Chromista Classe:Oomycetes Ordine: Pythiales Famiglia: Pythiaceae Genere: Phytophthora Specie: Phytophthora cambivora (Syn. Blepharospora cambivora)
Bleeding canker nella zona del colletto con essudazione di tannino
Foto: A.Tantardini
Sintomi
Mal dell’inchiostro del castagno
Bleeding canker nella zona del colletto con essudazione di tannino
Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
Sintomi
Mal dell’inchiostro del castagno
- Rallentamento della vegetazione ingiallimento microfillia - Avvizzimento delle giovani piante - Necrosi brunastre a forma di fiamma - Arrossamento dei tessuti sotto corteccia - Essudazione di liquidi nerastri dall’odore acre (tannini)
Tessuti arrossati presenti sotto corteccia“tipica fiammata”
Foto: A.Tantardini
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Epidemiologia Mal dell’inchiostro del castagno
- Diffusione attraverso sporangi che liberano zoospore
- Le zoospore si muovono nei films liquidi (acqua piovana, ruscellamenti) e infettano le radici. - Si conserva e sverna nel terreno, nelle oospore Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Colonia di Phythophthora cambivora in PARP Agar Sporangio di Phythophthora cambivora
Prevenzione e lotta
Mal dell’inchiostro del castagno
- Evitar la messa a dimora in terreni umidi o soggetti a ristagni - Miglioramento del drenaggio - Utilizzo di semenzali e giovani piante indenni
Foto: M.Molinari
Foto: M.Molinari
Foto: M.Molinari
Nuovo impianto di castagno in zona troppo umida
Prevenzione e lotta
Mal dell’inchiostro del castagno
- Uso di portinnesti resistenti (origine giapponese) C.crenata e C.mollissima; - Eliminazione piante infette (possibilmente comprendendo anche le ceppaie per piante di piccole dimensioni); - Evitar di produrre ferite nella zona del colletto (es. prodotte da decespugliatore) e nel caso disinfettarle con sali rameici; - Si sconsiglia di sostituire nel breve periodo le piante morte a causa di mal dell’inchiostro (data la persistenza del fungo nel terreno);
- Sistemazione del terreno per favorire il deflusso delle acque lontano dalle piante.
Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm 1971
Posizione sistematica
Regno:Fungi Sotto regno:Basidiomycota Classe:Basidiomycetes Ordine: Agaricales Famiglia: Marasmiaceae Genere: Armillaria Specie: Armillaria mellea
(Vahl) P. Kumm 1971
Fungo polifago su piante forestali, ornamentali e fruttiferi Sintomi: vegetazione stentata, clorosi appassimenti, disseccamenti, marciume radicale con presenza di feltro miceliare sotto corteccia Epidemiologia: rizomorfe , cordoni miceliari e basidiospore.
Famigliola di “Chiodini” e feltro miceliare
Foto: A.Tantardini
Foto:Schede informatore agrario
Ceppaia infettata da Armillaria mellea
Posizione sistematica
Regno:Fungi Sotto regno:Ascomycota Classe:Sordariomycetes Ordine: Xylariales Famiglia: Xylariaceae Genere: Rosellinia Specie: 'Rosellinia necatrix'‘
Berl. Ex Prill (1904)
Agente di marciume radicale lanoso Fungo polifago Determina marciumi radicali
''Rosellinia necatrix'‘ Berl. Ex Prill (1904)
Foto: A.Tantardini
Foto:Schede informatore agrario
Ife con tipici rigonfiamenti ampolliformi di R.necatrix
Feltro miceliare di R.necatrix
Trichoderma harzianum Trichoderma asperellum
Antibiosi e Micoparassitismo di Trichoderma contro Armillaria spp.
Fersa o ruggine delle foglie del castagno Mycosphaerella maculiformis (Pers.) Schrot (F.s)
Phyllosticta maculiformis Sacc. (F.c)
Posizione sistematica
Regno:Fungi Phylum: Aascomycota Classe:Dothideomycetidales Ordine: Capnodiales Famiglia: Mycosphaerellaceae Genere: Mycosphaerella Specie: Mycosphaerella maculiformis
Foto: A.Tantardini
Foglie con sintomi iniziali di fersa
Fersa o ruggine delle foglie del castagno
Questa malattia causa filloptosi a volte anche molto spinte e si rende pericolosa solo in annate particolarmente umide e piovose Prevenzione e difesa In vivaio eventualmente intervenire con rameici, limitare concimazioni azotate. Favorire arieggiamento chiome con potature.
Diffusione aerea attraverso conidi prodotti nei picnidi. Diffusione e infezione favorita dalla pioggia.
Maculature fogliari con ingiallimento e necrosi dei lembi
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Conidi di Phyllosticta maculiformis
Foglie affette da fersa
Mal bianco Microsphaera alphitoides Griff et Maulb
Oidio quercinum Thum
Posizione sistematica
Regno: Fungi Divisione: Aascomycota Sotto divisione: Pezizomycotina Ordine: Erysiphales Famiglia: Erysiphaceae Genere: Mycosphaerella Specie: M. alphitoides
Sintomi: Macchie sulle foglie con efflorescenza biancastra che poi ingialliscono si deformano e cadono precocemente
Ospiti: quercia,castagno faggio Foto
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Mal bianco Oidio quercinum Thum
Epidemiologia Infezioni primarie da ascospore contenute nei cleistoteci o da micelio svernante sotto le gemme Infezioni secondarie dovute a conidi in catenelle che si sviluppano in maniera epifita sulle foglie e germogli colpiti. Dispersione dei conidi per opera del vento. Difesa: nei vivai e su giovani piante in caso di infezione trattamenti a base
di zolfo. La malattia è generalmente infrequente e di scarsa rilevanza.
Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
Cleistoteci sulla superficie fogliare in autunno
Catenelle di conidi di oidio
Micopatie del frutto Phomopsis endogena (Speg.) Cif.
Il fungo causa la mummificazione delle castagne La polpa diventa dura e gessosa e il gusto sgradevole. Prevenzione Evitar di causare lesioni ai frutti Conservare le castagne in luoghi asciutti arieggiati e freschi Cura con immersione in acqua calda per 45 minuti a 50°C che devitalizza il micelio
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Castagne con sintomi di mummificazione
Foto: A.Tantardini
Le micopatie dei frutti possono essere favorite da lesioni ai frutti prodotti dal balanino (Curculio elephas) e
da cydia (Cydia splendana e C.fagiglandana) Foto
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Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini Foto: A.Tantardini
Micopatie del frutto Gnomoniopisis sp.
- Una nuova patologia -
All’inizio piccole macchie su endosperma e cotiledoni del frutto In seguito marciume bruno che si estende a tutto il frutto, poi mummifica e si schiarisce. Aumenta nel corso della conservazione fino a danneggiare anche il 70% dei frutti. Dal 2005 viene ritenuto agente del marciume Gnomoniopsis (Discula) pascoe, specie simile a una segnalata da alcuni anni in Australia e Nuova Zelanda prima come Gnomonia pascoe e ora come Gnomoniopsis smithogilvyi son in corso studi tassonomici e di caratterizzazione del fungo nomenclato come G.castanea sp. nov.. Diffuso nei castagneti del Piemonte,Alpi marittime, Ticino, Trentino
Micopatie del frutto Gnomoniopisis spp.
Evasione di cirri di Gnomognopsis
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Colonia di Gnomognopsis isolata su PDA
Foto: A.Tantardini
Micopatie del frutto Ciboria batschiana (Zopf.) Buch. Agente di nerume delle castagne La parte interna del frutto diventa di colore nero, la buccia non viene attaccata. La malattia può evolvere in fase di conservazione. Il patogeno sverna nei frutti caduti a terra dove sviluppa apoteci che liberano le ascospore
Prevenzione Raccogliere prontamente i frutti e immergerli in acqua per 7 giorni, le castagne che galleggiano vanno eliminate. Poi asciugarle al sole indi conservarle al fresco (+4°).
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Frutto affetto da nerume e ricoperto di apoteci di C. batschiana
Micopatie del frutto Ciboria batschiana (Zopf.) Buch. Agente di nerume delle castagne
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Presenza di sclerozi nella zona dell’ilo e all’interno dei frutti
Micopatie del frutto Trichotecium roseum, Fusarium spp. agenti di
muffa rosa delle castagne
Efflorescenza rosa di Trichotecium roseum su frutto di castagna
Micopatie del frutto Penicillium sp.
Muffa verde delle castagne
Efflorescenza verdastra di Penicillium su frutto di castagna
Micopatie del frutto Penicillium crustaceum L.Fr.. Muffa verde delle castagne
Il micete si sviluppa sui cotiledoni e li ricopre di un feltro verdastro.
Prevenzione - Raccogliere prontamente i frutti dopo la caduta - Asciugare i frutti dopo la raccolta - Conservare le castagne in luoghi freschi e arieggiati
Foto: A.Tantardini
Foto: A.Tantardini
Bibliografia
- Il castagno in Lombardia.Prime indagini fitosanitarie. Quaderni di ricerca e sperimentazione ’98 - M.Ferrari et al.1999. Malattie e parassiti delle piante da fiore ornamentali e forestali.Edagricole. - Scheda fitosanitaria sul cancro del castagno della Reg. Lombardia.1999. - I.Ponti et al..Schede fitopatologiche dell’informatore agrario. Avversità delle piante ornamentali 1995.
Colonie e micelio di Penicillium
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Phytophthora ramorum (Werres,De Cock&Man in’t Veld sp.nov.)
Inserito nell’alert list 01-2001 Patogeno oggetto di misure d’emergenza:
Decisioni della Commissione 2002/757/EC 2004/426/EC e n. 2007/201/CE.
Foto: A.Tantardini
Sintomi di P.ramorum su faggio (Bleeding cankers)
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Articolo 1:PIANTE SENSIBILI nella versione consolidata del 30.03.2007
Decisione 2007/201/CE modifica l’elenco delle piante sensibili della Decisone 2002/757/CE
Si intende per «piante sensibili»: vegetali, ad eccezione dei frutti e delle sementi, di
Acer macrophyllum Pursh, Acer pseudoplatanus L., Adiantum aleuticum(Rupr.) Paris, Adiantum jordanii C. Muell., Aesculus californica(Spach) Nutt., Aesculus hippocastanum L., Arbutus menziesii Pursch., Arbutus unedo L., Arctostaphylos spp. Adans, Calluna vulgaris(L.) Hull, Camellia spp. L.,
Castanea sativa Mill., Fagus sylvatica L., Frangula californica (Eschsch.) Gray, Frangula purshiana (DC.) Cooper, Fraxinus excelsior L., Griselinia littoralis(Raoul), Hamamelis virginiana L., Heteromeles arbutifolia (Lindley)M. Roemer, Kalmia latifolia L., Laurus nobilis L., Leucothoe spp.D. Don, Lithocarpus densiflorus (Hook. & Arn.) Rehd., Lonicera hispidula (Lindl.) Dougl. ex Torr.&Gray, Magnolia spp. L., Michelia doltsopa Buch.-Ham. ex DC, Nothofagus obliqua (Mirbel) Blume, Osmanthus heterophyllus (G. Don) P. S. Green, Parrotia persica (Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco, Quercus spp. L., Rhododendron spp. L., ad eccezione di Rhododendron simsii Planch., Rosa D. Don) Endl., Syringa vulgaris L., Taxus spp. L., Trientalis latifolia(Hook), Umbellularia californica (Hook. & Arn.) Nutt., Vaccinium ovatum Pursh e Viburnum spp. L.;
Dr. Agr. Andrea Tantardini Servizio Fitosanitario Regione Lombardia Laboratorio Fitopatologico c/o Fondazione Minoprio V.le Raimondi 54 22070 Vertemate con Minoprio CO tel 031 320521 cell.3477441908 E mail: [email protected]
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