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Problemi algoritmi LEZIONE e modelli Est computazionali ... · go e Q e lo stato iniziale della...

Date post: 22-Feb-2019
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LEZIONE Problemi , algoritmi e modelli computazionali Nelle unità precedenti abbiamo parlato della relazione esistente tra algoritmo- linguaggi di programmazione e programma' Tale relazione può essere riassunra dal seguente schema: t:fTfT**"**"***\§\ f:t,Mttooo risolutivo 1 "*§r;-- trroe*to) j Est llr-=< Eap (ki. ffir{, Lne a- M I1r Un pr( ter Tr; (M LU] a In ch (qr a a a a La bl, lndMduazione di un algoritmo Bontà di un algoritrm tcomplessità .compuhazionale) ,ir.t:..it,iBguBgru^ r\ di:$rogrammazione ! \t {eodifica) Dati (input) Il precedente schema puo essere generalizzato nel seguente modo: -**J #iìiliaJ6i*,ri'#r -\ l, _9"r3lgolg1; Dati (input) §celta det linguaggio .Èiù adatto (sintassi e semantica) Risultati (output) Risultati (output) 106 BLOCCO TEMATICO B Teoria della comPutazione
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LEZIONEProblemi , algoritmie modellicomputazionali

Nelle unità precedenti abbiamo parlato della relazione esistente tra algoritmo-

linguaggi di programmazione e programma' Tale relazione può essere riassunra

dal seguente schema:

t:fTfT**"**"***\§\f:t,Mttooo risolutivo 1"*§r;-- trroe*to) j

Estllr-=<Eap(ki.ffir{,

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lndMduazionedi un algoritmo

Bontà di un algoritrmtcomplessità

.compuhazionale),ir.t:..it,iBguBgru^ r\di:$rogrammazione !\t

{eodifica)

Dati (input)

Il precedente schema puo essere generalizzato nel seguente modo:

-**J #iìiliaJ6i*,ri'#r

-\ l, _9"r3lgolg1;

Dati (input)

§celta det linguaggio.Èiù adatto (sintassi

e semantica)

Risultati (output)

Risultati (output)

106 BLOCCO TEMATICO B Teoria della comPutazione

LOTe oINSl lloNSuddv lo vltNn P}!llqeloctec eilep euool

-ord Ip erdup lrd asself, el ere^losrJ rp opeJfi ur pllenb Q Eu1-rn1 Ip pul

l GPt'ìl) §ut'rn1tP aur

I :lfels e eur

I :llluu l]?ls B (lruoile) aulI :erJoteurquoo eur

:(erdtue r-ud rualqo;d rp esselc eun ellosrr aqc oyyanb;ocueueE Ud p ocrgrceds nld pp otnFas Ip ouerL{ouele I'I 'oulrlcceu ereurerLloouerssod (opuecr;rldues) eqo rllepou-lJolnJese lp erqc"re"re§ eun elsrse qlleeJ ul

'e^rsse)f,ns tuovel elleu ouIeJpe^ eluoc ISo) 'ellerlse eulqcceu Ip euorz-lulJap eun eJJnpo.rlut ;elod ;ed enerqc Ille3uoo r auorzrsodsrp p osseì,u ouueLl .

:euorzeJalr 'olels 'o-lueu;eu8asse 'erJorueur rp euorzeool :lpnb Iplzu.es-sa luaouoo opue)npoJlur 'e41eredu! euolzeuuerEord ellep espq elle ouos .:ocrueo3eì.u oporu ur alrqrn§ese olof,lm II ersso 'ocrr.uluo§1e oloclpJ Ilelpnls aì.{l'pllllqepduoc elep epoal el :pcrtpurroJut.llep eurldrcsrp aluet;odtur

"rtlp.un rp orpnls o1"red rlprzuesse ouos e ;alnduroo ruJepoul r ted rseq el olsod ouueìl .:llleJul IpW eT 'euorueJoqele "red epuatul rs ?soc aqc a;rdec:ad epnllacuoc

-o)lEol otueulnJts eluetod un etuesa;dde; eqc eoBetueteul auorz?Jlsp,un '(Iptfl)Fu;rn1 !p eulqcceu a1lap o11enb Q osourpJ trld Il l:ltetuetpu Illapou-r ltsenb e;1

'el!q!^los!r uou eJessa eqqe;lod otsanb 'eualqo"rd un aAIostJ ,,etuel-od nrd,, eurllf,3pru pl eqoueeu es el 'eJeAIosrJ p ef,selJ uou eJlle,l eqc euralqo"rdun eJeAIosrJ e eJlle,un rp ,.e.ro1131u-1,, eJesse aqqe.rtod 'llleJur 'e)lslJ eulr13f,etu eurì'PcrsrJ Pun]cseur PleuruJelep Pun Bp rf,Jelosur^s e ouo^Jes lclleualeu !llepout I

lclleueleu !llepohl

' (e8eqqeg) Ernrpue Eun{Jf,Pur:(eosed) eJrleurlrJe eurLIJf,eì.u:rcluecceu luFeFuoc atuerparu .

i(Sutrnl Ip purì{oopru) pJnuu3s a eJnnel Ippurlsal pun e oJlspu un uo: Eun{f,Jeu eun ns oleseq (Eu1.rn3 apuolze;ado -

:lJelleJeo Ip aq8-urrts rp auorzelodruelu ellns Iteseq ("' '^owel l 'tsod) pJntllJf,slJ Ip Iurelsrs

:ruorzunJ ellep olool?f, Ins oteseq ("' 'auaey 'L{JrnL{J) elpuolzunJ:e)ItpureteLu erlFol ellns olpseq (lepeoD) orlEol

:oclleuoleu ollepou un eluelpet.U .'.olezz\eal aJasse gnd a;olncesa un

'olllnlosrJ olueurrpeoo;d Ir otetuaualdr-ur a tndtno,l otele;d:elul 'lndur,;oletuasa;ddeJ eJasse alep etuof, eJa^rJJSap Qoro eAeC 'lrullJofiIe e"rrn§ese rp op-e;3 ur eleuopepduoc ollspou un euroJ eu; ';alnduro3 elerule.l orduesa.red 'ec-rsrJ eurL{of,pru eun eu;oo alueurerJesseoeu olesuad eJessa e^ep uou aJolnoese.'I

uolncesf

!leuolzelnduoc !llepou e luluoFle Iluelqord

wflr

Un modelloLEZIONE computazionale:

la macchina di Turing

La macchina di ruring fu introdotta una decina di anni prima che fosse realil primo prototipo di elaboratore a "programma mem orizzato" , ed è stataderata un modello, con una struttura molto semplice e facile da percepire,tiene conro di rutre le proprietà logiche di una matchina reale capàce di esegqualunque algoritmo

La macchina di ruring assume un ruolo decisamente molto importante nel.Jooti'r,dnUr,onlpoÉohitttir-rrb srùcr:upra crdu'anarrsl oeglt-algontmt per decideresulla loro computabilità, cioè sul fatto che siano o mendrisoTvibili indipendenre-mente dalla macchina fisica su cui saranno eseguiti.

L'attuale struttura del computer (macchina di Von Neuman) deriva dal formali-smo della macchina di Turing.

La macchina di Turing rappresenta un prototipo astratto di macchina calcolatri-ce, costruito in modo da riprodurre cio che vi è di essenziale nel comportamentocomputistico dell'uomo.

Osserviamo che un computo eseguito da parte di un uomonumero finito di operazioni su un numero finito di simboli.si effetrua la moltiplicazione 31 x 17..

avviene mediante unCosi, per esempio, se

31 x17:

21731

527

si scrivono successivamente dei simboli su un foglio di carta, muovendosi in duedimensioni. Una prima semplificazione sta nelÈosservare che per eseguire uncalcolo è sufficiente disporre i simboli in una sola dimensione su una sriscia dicarta. Cosi l'operazione precedente potrebbe essere scritta nel seguente modo:

31, 17 217, 31, 5ZT

Se consideriamo che, nell'eseguire un'operazione,l'uomo osserva solo un nu-mero finito di simboli alla volta, possiamo effettuare un'ulteriore semplificazioneosservando un solo simbolo per volta.Questa e l'idea essenziale nel concetto di macchina di Turing: la sua condotta èinfluenzata solo dall'informazione locale e non globale. poich?, infine, la memo-ria dell'uomo sembra essere finita, si assume ctré ta macchina di Turing abbia unnumero finito di stati interni.

Da un punto divista informale, una macchina di Turing è costituita da:. un nastro;. una testina di lettura/scrittura;. un'unità di memoria interna;o un'unità di calcolo;o un,unità logica.

BLOCCO TEMATICO B Teoria della computazione108

607I OINSI llONSUddV lO YINn ?Ilqetoctec ellop euoel

'Ipw ellep ourelur oleqeJl?,1 euJoJ-JeLU ellep llp1s IISep § aurelsur,l uof, olrun 'euarsur olsanÒ 'olueulloru !p-u!s rep aì.uersul ollep {c 's 'c} = I eulersur,l ouocsrnlllsos rlueuale aJ1 |

'elleo pl ezz\eue e EJlsep e ltetsodg = 6:pllao ?l ez leue e eJlsrurs e llelsods = S

louu;eg = g

:rurpJo lluan§es I eIeq) olprluoc !p etlun,un rp plsrn^o"rd q tpyq el 'S'IJ ?llp rpueì.uoc r a;l1.ledur1

'gb olets ol ote;tsl8e;Q puJelul erJoueì.u elleu e (o.Dseu ps tluase;d IJelleJm Iep eJtsep ezuenbasol-1os pl e eJlsrurs ezuanbesollos el 'lso3 'opuenpr^rput; !x oyoquls II etueueluooellao eun ur e^oJl Is SulJnJ rp eulllf,f,pur ellap eurlsat e1 'lpurnb 'aluptsl IuFo ul

'1 oldu;ase "red'eletcads èJelleJeoun ep 'eJlsep e a eJlsrurs e 'elellullep Q aJeuruesa ep rloquls tp ezuanbes e1

'etureJ eJelseJ o elleo eun Ip EJlsluls e o eJtsep e ls.retsodse 'eur.rd o1els assoJ IJ etuetupnluena eq3 oylenb aJlnltlsos ep opour ul 'oJo^el Ip

otaqe;le.llp elueuai;edde oun euJeAIJf,s e olnuatuof, Q I^ eL{o oloqurls 1r e,re§Eel

Qnd 'ollorluoc !p ptlun,un Ep oleu:eno§ a oJlseu Iap ellespt eun ns oleuotztsodatuaureunuoddo 'aqc ousluerf,eu un a (S1I) etnp;rcs/ernpel !p eullsel P'I

'pJlsruls e ers eJtsep e els olJepuedsa eylqlssod e;du;es Q eqo lsueq 'IPUJ PululJeluou aLIJ ecrglu§ls uou olsenb :ollulJut elueule)IJoel Q oJlsPU II aLIs ouep oLuelqqv

'rleurJ e rpeuJelul Il?llnslJ I a eleJoqele aJesse ouo^ep eLp IuolzeulJoJulel euerluoo 'rpurnb 'oJtseu II 'elon^ eJessa a"rnddo 'oro^el !p oleqetle olpuIelt{)

{u* , ... ,zx,tx,or} = X

orlulJ etuarsul o1Jef, un e atuaueuedde oloquIlsolos un eJeueluoJ gnd lpnb ellep eunoseto 'ellec uI oslllp Q 'olelluJIIII elueuleJ-lJoel 'o^lllsodslp otsan§ 'tuotzeuJoJul el euelluoc eqJ olueu;nJls ol Q orlseu ll

unanl

esun

o1l

-IJ:

-a'.

EJ

el

-$

EJ

at-l!ol

-ca;o:

Y9e9eveeeòere

Y

Fu;rn1!p eulqcceu Bl :eleuolzepduoc ollepou un

a;, Q; - al,al, t

Gomportamento dellaLEZIONE macchina di Turing

L',ultim,a unità componente questa macchina e I'unità logica,preposra atta aeJsione da passi che la macchina dere compiere. rerpren-aeià tu/e dectsbne, o*sta per fornire I'istruzione corrispondente il successiiopasso da eseguire,l,unitàIogica necessita di due ingressi:

o il simbolo a, corrispondente al contenuto della cella sulla quale è posizionatain quell'istante la TLS;o il simbolo q,corrispondente allo stato della macchina in quell,istante.

Le varie combinazio_ni di questi due valori (a,, gJ definiscono univocamente ilcomportamento della Mdr. Infatti, dopo l'introduzione della coppia, l,unità Io-gica fornisce una terna di valori che corrispondono all'istruzione^da eseguire. Inparticolare:

e il simòolo a, che deve essere scritto nella cella su cui è posizionata Ia TLS;o il simbolo q, che indica lo stato q, in cui deve passare la macchina;o il simbolo ni, che rappresenta la àirezione in cui si deve muovere la TLS.

Possiamo concludere che la MdT è definita dalla seguente funzione logicaf:

LE34

St

Piu formalmente, la macchina di Turing (MdT) è una sestupla:

MdT = (Q,x,Y, f, qo, F)

dove:

. Q è I'insieme finito non vuoto degli statidella macchina;o X è l'insieme finito di simboli (alfabeto di lavoro, comprende tutti i simboliutilizzati sia in ingresso sia in uscita). Tale alfabeto comprende anche il simbo-lo speciale 1., precedentemente definito, che indica la cella vuota;

' Y (sottoinsieme di X) è l'insieme finito e non vuoto di simboli detto alfabetodi ingresso;

o f è una funzione, detta funzione di transizione, che mostra come evolvonostato e uscite:

e " y- e * X * {Desra, Sinistra, Fermo}

. go e Q e lo stato iniziale della macchina;o F (sottoinsieme di O è I'insieme degli stati finalidella macchina.

L',in

Qutstril90.chetal r

nes:fina

Costruiamo per esempio una{a,b,c}, scambia ciascun a con

BLOCCO TEMATICO B Teoria della computazione

MdT che, su una stringa costruita sull'alfabetob, ciascun b con c, ciascun c con a.

LLO

TTTI OlNll lloNluddv lo vllNn Pr[qeloclec ellop euoal

otets ollep Q rb'otsenb.red :rb e ayen8nrb otels ol eluesa;d eldntuynb euoluenb ur (puruuel euolzelndu-loc pl) elselJe !s e lb ole1s olyeu essed oserul :(elon^ ellasec) y oloqtuts pp elepuFas eFul.rts ellep eulJ el eJluof,ul uoue ourJ enunuoo e oleJoprsuoc ptF oloqluls Iep pJtsep e1p etsods ls lpurn§ur opueueulJ olsertlf,rJ olqurpos o1 enEese (el?tztut orels) 0b otels olleu '

ellep oloquns ou:ud II eiueueluoJ elleJ ellns puorztsod ts Puttlocetu'rpl l EIIop eurelu! euouoru ellou olezzrJotueur q eldnlulnb ellop etu

7 'u e1dn1u1nb eq opuect;dde

r;-", lIY

g 'u e1dn1u1nb e1 opueclldde

lT;-l +

T 'u eldnlurnb eg opuecgldde

T 'u eldnlulnb e1 opuec;ldde

Z 'u eldnlulnb el opueclldde

:en8es euoc euarlLe euorzelnduoc e1

l-'6-q I+

:eprzrur auorzenlrs aluenBes el eJe^e lp otdu;ese "rad oueluoddng

louJeJ ots e (epur; otets) Ib olels olleu ope^ Y o^lJf,s Y o33et es 0b otets o1leu

S'Ir el eJlsep e otsods e 0b olels olleu olseJ e ollrcs c oF8al as 0b olels olleu

SIJ el eJtsep e olsods a 0b olets olleu olser f, oAIJJS q o8Fet es 0b olels o11au

STJ pl ?Jlsap e olsods a 0b o1els olleu olsal q oAIJcs e oF8al es 0b olels olau

grbYYob',cobecob'es

ob 2-q-%-B

oobqeob'T^:aldnturnb ltuanEes allpp elulJep ISoo Q (euorzrsup.n tp euotzunJ) J

osser8ul Ip olaqqleoJo^el Ip oieqeJle

{'b} = gob = elPlzlul o1e1s

{r'q'n'Y} = ^ {:'q'e'Y} = x

J1e1s {auu = rb'etqu;ecs =ob} : Ò

:anop (g 'ob 'J '..1 'x'Ò) : Jpt/,t

,b ,y

YYYYceeq1Y

1YYYeqecYY

Y1YYcqecYY

0b ,e

YYYYceqcYY

ob ,e

YYYYceecYY

YYYYceeqYY

Fuynl !p eulqcceu ellep olueueyodtuoC

LEZIONEGomportamentodella macchina di Turing

ESEMPIO 1

Definisciuna MdT che esegua l'addizione di due numeri naturali

Rappresentazione dell' InPut

I numeri sono rappresentati sul nastro da una sequenza di barre l. Al numeroviene fatta corrispondere una barta, al numero 1 due barre, al numero 5 sei

re e cosi via. Due numeri sono rappresentati da due sequenze di barre sepa

dalla cella vuota.Per esempio, per eseguire 2 + 3 awemo la seguente situazione di pattenza.

Gomputazione

Per effettuare la somma la MdT riempie con una barra la cella vuota che separa i

due numeri e cancella le due barre finali del secondo numero.

Rappresentazione dell'outPut

E la seguente situazione di arrivo o fine computazione:

). 1. l, ),"

À, Q+

MdT = (Q, X,Y, l, qo' F) dove:

e = Ìqo : "rrìi sfi"osto sulprimo numero", q,.: "^i sposto sul secondo numero",

q, = ' ià19"11o la prima barra" , gs = "cancéilo la seéon dabarta" , qo : finale)

r: {À.. l} alfabeto di lavoroY = {I l} alfabeto di ingressoStato iniziale = go

F = {qn}f tfunàiòire di gansizione) e così definita dalle seguenti quintuple:

4 ^ I I n Tr

- ln Qs, s€ leggo l, rimango in qo cioè nello stato che mi fa

*' Yo I I Y0 spostare sul primo numero

2. eo ). I q, D - ll itj?rffi à,ilffi, [:nxlJlt' cioè nerro stato che

ln q, se teggo | , scrivo l, rimango in q, cioè nello stato che

3' 9r I I gr D -

mi fà spostare sul secondo numero

ln q, se leggo 1', vuol dire che ho finito di leggere il secondo

4. gt )" 1, 9z S

- nuniero e quindivado in q2 cioè nello stato che mi dice che

- devo cancellare una barra

5. ez | ), es s - [#',:ìJ:*[ |d,T:[*J"Ì;:;H".'"ffi[t:T: barra e

.lnq3,seteggol,cancellolasecondabarra,vadonellostato6' 9z | )' 9s F

- finaÌe qo e mif"rmo

BTOCCO TEMATICO B Teorla della computazioneLLz

8TTI OINSI ilONIUddV tO V-IlNn P]illqetoctec eilap euoel

eluJol rs e zb eleur1 o]e]s ollou eA

'(,,tr gp greds;p orounu un o$el eq,, ?olc Tb ul ? gqcrod) p o^Ucs

'Ìndur ur ezuanbes ellap oulJ e; eBBe; es Qolc i epFel es ''t ,t -

J

euJe, !s a zb eleurl olels olloueA'(,,T rp ued oreunu un o11al eq" Qotc

ob ul Q qqctod)d enucs \ C'1ndu1 u1 ezuenbas ellop aug e; aFFa; os ?otc l eBFeg es '0b u;

--Q

zbpytb

zbdl%

Iboorb T rp rJedsrp oJatunu un oBol e lsor.lc ocrp or.lc olels ollou qotc rb ur oueuu 'g elFel os 'rb u;

T lp Ued oJaunu un ollq? !s aqc aclp aL{c o}e}s ollou go;c ob ,;

"n'tr eFBel es ''b'ui- C

,S p ued ototilnu un opal Q ts ,ato a?paLlc olels ollau ?olc

ob ul auewp'i rnr,,;;;bb= i- o

ob I I 'b'g

ob o o ob'z

I tp tredslp oJorunu un opel? rs aqc eclp eLlc olels ollou qorc Tb ur e^ 'T eF8eg es 'ob u;

-C Ib t I ob.T

:aydnturnb rtuan8es ellpp ellulJap ISoo q (euorzlsueJt rp euorzunJ) J

{'b} : aeleztul Olels : ob

"T:iruiil:lffii[ t, a{l 3;;i : j., 1 rp r"redsrp orerunu orler oq,, = rb '..1 1p 1"red oreurnu * "rl1':ì:]:lH : 3

:enop (g'ob 't'L'X'Ò) = Ipt\

:Ups aleurJ euorzentrs el otsr^ euedde orduasa,llap'ossa;§ur ur rloqì.urs rep ezuanbes ellep eJtsep e ellesm euuy.rd elyeu

,,d,, anucs purqocpru ey '(etonn q ezuenbas ey as a;nddo) r.red a I Ip oJeunu Jr eS'ossa"iEur ur rloqurs rep ezuenbes ellep

eJtsep e ellespf, eurud elJeu ,,p,, aATJJS eurLlf,f,eul ey 'uedsrp a I Ip oJeunu Ir aS

pd1no, 1;ep euolzelueserddeg

e7'oln8as Ip eleJlsotu

'e"re§Eel ep eJamerp3 ou-r1.ld 1ns eteuorzrsod g eullsale11anb eresse Qnd IpW el1pp ezual;ed 1p auorzentrs e'I

pdug, 1;ep euolzelueserddeg

'3JOllf,SOu03rJ etuolneo^BeleJ 1r rnb ouer1rodu rnc rp 'nuolne II3 uocolpluoUJe eJesse gnd etuelqo;d ossals otsan§'uedsrp a I Ip oJerunu II 'l e 6 rp ezuenbaseun ur 'es eJe3rJrJen ,red 1pyrl ?un rf,srurJeg

e Oldl,ìl3sf

Fu;rn1 !p eulqcceuJ ellep olueueyodruoC

ob ,p

Y1pTT00T1

0b ,tr

Y1YTT00IY

LEZIONE

6

iStati iai """- ^"

i b,qo,D

:, . :l?p

stato dipende siarealtà questa funzifunzione di ras

, À,q',rStop

Rappresent aztonedella tunzionedi transizione

Consideriamo la MdT della lezione precedente. Il nuovostato in cui ci si trova, sia dal simbolo letto in input. Inincorpora sia la funzione di transizione dello stato, sia lazione delle uscite, usate per lo studio degli automi.

Rappresentazione della funzione di transizioneLe quintuple che descrivono il comportamento di una MdT possono esserepresentate:

o in forma tabellare con una tabella di transizione (o matrice funzionale);o in forma grafica con i diagrammi di stato (che vedremo tra breve).

Rappresentazione con tabella di transizioneIn una matrice funzionale le colonne indicano i possibili input che possono eletti e le righe i differenti stati in cui puo rrovarsi la macchina. In ogni cella è cnuto il nuovo simbolo da scrivere, il nuovo stato e il tipo di movimento da eLa tabella di transizione per la MdT vista nella lezione precedente è:

"'! '-" ""'l'-"-"' -'''

isi"il

c. go, D ,. go,DStop_ Stop

Rappresentazione dell'input e dell'outputRisolvere problemi con la macchina di Turing sisnifica:o definire un'opportuna rappresentazione dei dati inizialisu nastro;o definire la funzione di transizione che mostra il reale processo di calcolo (

nt IfrTi^npl della menrhino.o definire la rappresentazione del risultato finale o dell'output.Consideriamo una MdT che "somm a una unitit a un numeto scritto in notazionedecimale". La rappresentazione dell'input è definita dall,insieme delle seguentiquintuple:

,90.,9r

7. go 6 7 9, F8. 9o 7 B q; F9.90899, F10.9090g0S11.Q0). 1QrF

Pe:

a, l

elaser(Vediamo la tabella di ransizione

oL2345I.q .F 2.9,.F 5.q F 4.q .F 5.q F 6,9,.F

8t9il,,;i

9.q,.F 0. q..S t. q,, F,l

Stop,Stop,Stop

1,. go01gr F2.go12QrF3.go239rF4.go34grF5.go45grF6.go56grF

LL4 BTOCCO TEMATICO B Teoria della computazione

9T,T8 OrNSl 'loNruddv

lo YIINn ?iltqepqec eilep euoel

'elEulJ ole1s ol

:eplzlul ole1s ol

:ru; 'fb 'tp oruelanu3s Inf, ns luolzlsueJl al

:I]E1S IIF

uof,

uof,

uo3

uo)

: ourereLlslpr, rr:lfflH;ij$j:à :1"??,il

e11anb e elrurls opoul ul olels ;p ;uluerfielp I uo3 elue11-1mlJpl§ aqcue eleluasa;d

-àn, "r.ri"

and (IplN eun Ip olueu;egodulof, II o:anno) auolzlsueJl Ip auolzunJ P'I

euolzlsuett lp euolzunl EllepeclIeJF euolzelueserddEu

(a;e1z1u1 olels auoc rb elqqe aqc eldnlulnb auncle Q,c uou) eleug q rb

olels ol .eurel ls o e^onu Lin e'Aunta3e eu 'elJeq ellep au[ elle e^lrJe

- J tb I V

0b

erieq eun eEBe; gqcug elsods rs

- A ob

I I ob

'e1on^ ouels ellef, el el1nl

eJJeq el odop aqc ou;etuoddnS 'eldntupb Ip sulalsul eluen§as I eJezaltn o1nlod

ouruleJ^e oletuasa"rddeJ ISoc oJeulnu p Pllun eun eJeuluJos Jed 'PIA Isof, e eJJeq

eJ1 Z OJeuInu Ip .eJJeq enp I oJaunu p 'eJJeq eun aJepuodst't'toc e1leJ euel^ 0

o,"-n,p.Ie"r,leqlpezuenbesectldueseu]o3etu.epulf,apauolzelouuIuouoJeurnu Ir o11;elluese.rdde; etlon etsenb eLU ',.oJetunu un ? Pllun eun euIulos,, eLIf,

rpw et etdures oulerJeprsuof, 'ELUIsSIlueiJodul Q lndul,flep euolzeluese"rdde"r e1'olJodlJ Iap oluo3

eJeuel ep opour ul .pJlsrurs ens elp p{rf, ellns eurlsel ellep olueuielsods oun eL{ IS

e 0 ul eleinu-t auatl 6eJ1oel llueullJlle 'PlseJJe Is olueullpeco"rd 1t 'lb otets olleu

purqf,Jpur n1 oprnrrùd 'e enlsseccns e11enb uI etelqtum eluar-uactldulas auell '6

ep esJe^rp Q eleultl1esa P:313 el as :oJeLunu Iap eJlsap e pld e'r;1c elps eleuotztsod

,L "

.n oiefs o11eu r^oJl IS eurllf,f,e., e1 elreurietzlul eqJ auoddns IS ose3 olsanb ul

euolzlsuerl !p euolzunl Bllep euolzelueserddeu

:en8as euro3 eleluasa;dde: ares

-se Qnd ,,eJJeq,, uoJ oleluese-rdde.r oJelunu un e qllun Pun eululos eqo IplN eI e

o 'q'e

:opoul aluenEes lau Pl?1uesa;dde; aressa gnd 'e

uo3 3 unssprf, .3 uo) q unf,s?l, 'q uoJ e uncselc elqusJs elll JplN e1 'otduase 'le6

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o

@G 'e'c

-àI!

a

Ia

tI

L

LÉZIONERappresentazione del Iafunzione di transizione

ESEMPIO 1Consideriamo la MdT definita nella sezione degli esempi della lezione

te. Tale macchina esegue l'addizione di due numeri naturali rappresenta

come sequenze di barre.Vediamo la tabella di transizione e il diagramma di stato.

il"q;;*:;;TQ6

Q1

1, Q,,D P, q2, F

1,90, D , d, qr, F

---stop ] .stop. ;

l, l,o

Anche il diagramma distato è un diagramma non

<-completo. lnfatti negli stati92 e q3 non sono Previstetrànsizioni per gli ingressi l"

Qui

Qr

9z

9z

9z

9z

9q

9aE§EMPIO 2Consideriamo la MdT definita nella sezione degli esempi della lezione preceden-

te. Tale macchina verifica se, in una sequenza di 0 e 1 , il numero di 1 è dispari.

Vediamo la tabella di transizione e il diagramma di stato.

9s

Qs

9a

9o

Tal

=

=:Qo

:9r

:o'aq'iqoiqu

::t

g, 90, D

g, 9r, D

Stop.Q,

0,0, D

LL6 BLOCCO TEMATICO B Teoria della computazione

0,0, D

LTTI OINSI llONSUddV lO V-UNn Pllllqeloclec ellap euoel

0 'eb 'l

o 'eb 'lc 'eb'*

s'tn'ls 'tn 'l

v 'zb '*

llnu

;sserÉu;

olels lp euuertelp e euoplsuerl lP

S

-CCI

C

oreutnu out.td

|epgUolze}ueSalddele||opau!}e11eeuotzlsodtse*!tFlÈn}ollocS

oraunu opuoces lep euu elle eA

(enp r e4 ocsualse un aBunlSBe eJreq eun

ellecuec aqc eìlo^ quEo) olaunu opuocas 11 e ou:pd l! eD elsods tS

Ib**9b

eb I lebeb+*sb

eb I I eb

.IJ1

-ue

olounu oLuud lep eJleq pun ellocuec C

S

oreunu opuocos lop olzlul,lle eA-S

auorzelnduoc el epnlcuoc e euJro] lS -_0b

eÌro^ u ereraÌ! s

lp ereqrl g erg '(ereq T + u uoc eluesa.lddei ls orolJ.lnu |t gqctod)

olournu opuocas lep ouotzeluesoldde.l ellap ereq eun ellacueC -\ S

eb

hb

eb

Y!Sal

!1eluo

*+bb

" Itb**''blleb**zb

llzbI

,b

zb _ | rb

epnluln§

'olel1nslJ Iep eJJeq pun ns eteuolzlsod eb o1e1s olleu euJeJ Is eulqcceur e'I

Udlno,llop ouoFeluo§etddeg

.EIJPSSEJAU IUOIZ

-pJe1l Ip oJeulnu Iep eJoteluoc ep 'lpurnb 'e^Jes oJeulnu opuoJes Il'eun ellafue)eu e ou;ud InS Blsods IS oJeulnu opuoJes Iep eJJeq tuflo "lad 'oJeuInu opuoJes

Iep auorzetuesardde; ellep eJJeq eun EIIecueJ eulqfceul e'I 'oJeuInu opuooes IeppJJpq eìlrlln.llns eleuotztsod eJesse e^ep eutlsel el euoruelndu;oc ellep olzlul.lly

euo;zepduog

'u < uJ ers eL{3 Q elerzrul Iselodl.'I'eJJeq t + u ep e * €P ellnFes eJJsq I + tU Pp Iteluasa"rddeJ ouos IJeunu enp I

pdu;,1PP euo;zelueserddeg

'u - Lu IIPJnleu IJeLunu enp eJl PzuaJeJJlp el elof,le3 eLIl Jpl l el ouelJeplsuoJ

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euolzlsuerl !p euolzunl Ellep euolzelueseJddEu


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