Assessorato Ambiente e Qualità della CIttàComune di Mantova
PRODUZIONE ENERGETICA E QUALITA’ DELL’ARIA A MANTOVA
Teatro del Bibiena
26 Gennaio 2005
Giovanni Marsili
DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA
Effetti sanitari delle polveri fini
EVIDENZE DALLA RICERCA TOSSICOLOGICAStudi in vivo mostrano che le particelle possono indurre
uno stato di infiammazione polmonare, un danno tissutale ed un indebolimento delle difese antiossidanti ed immunitarie;
Studi in vitro hanno dimostrato che l’esposizione a particelle ambientali induce citossicità, diminuzione della funzionalità macrofagica, e rilascio nel mezzo di coltura di specie attivate dell’ossigeno;
Gli studi in vivo ed in vitro concordano nell’attribuire un ruolo fondamentale per la tossicità delle particelle alla loro capacità di produrre radicali dell’ossigeno per azione catalitica dei metalli di transizione e dei composti chinonici,facilmente solubili, adsorbiti sulla loro superficie.
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EVIDENZE DALLA RICERCA EPIDEMIOLOGICA
A large and reasonably convincing body of epidemiology evidence confirms earlier associations between short- and long-term ambient PM10 exposures and mortality/morbidity effects;
A growing body of epidemiology studies confirms associations between short- and long-term ambient PM2.5
exposures and adverse health effects;
A smaller body of epidemiology evidence appears to support an association between short-term ambient toracic coarse fraction exposures and short-term health effects.
Fonte: US-EPA 2003
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The weight of evidence from numerous epidemiological studies on short term responses point clearly and consistently to associations between concentrations of particulate matter and adverse effects on human health at low level of exposure commonly encountered in developed countries. (WHO- Air Quality Guidelines for Europe; 2000)
PARERE DELLE ISTITUZIONI SOVRANAZIONALI
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E’ anche ormai accertato il diretto rapporto tra elevata concentrazione di particolato e tasso di mortalità per complicanze polmonari che si verificano nei giorni successivi ad elevate concentrazioni: sono soprattutto gli anziani, i bambini e le persone con malattie croniche dell’apparato respiratorio ad essere maggiormente colpite (DPR 23/5/03: Piano nazionale Sanitario 2003-2005. G.U. n. 139 del 18/6/2003, so)
PARERE DELLE ISTITUZIONI NAZIONALI
EFFETTI AVVERSI PER ESPOSIZIONI ACUTE
EFFETTI ATTESI DALL’AUMENTO DI 10 µg/mc DI PM10
STUDIO EPIDEMIOLOGICO
APHEA2 NMMAPS
Incremento dei decessi
Incremento dei ricoveri per COPD ed asma di persone con età>65 anni
0,6 % 0,5 %
1,0 % 1,5 %
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EFFETTI AVVERSI PER ESPOSIZIONI CRONICHE
Incremento del rischio di decesso
Incremento del rischio di ammalare per bronchiti
10 %
29 %
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Fonte: WHO- Air Quality Guidelines for Europe; 2000
Riduzione delle capacitàpolmonari (FEV) 1 %
INCR
EMEN
TO
DEL R
ISCH
IOEFFETTI ATTESI DALL’ AUMENTO DI 10 µg/mc DI PM10
RISCHI AMBIENTALI PER LA SALUTE
ESPOSIZIONE INDOOR
PRODUZIONE,
IMPORTAZIONE,
CONSUMO
DESTINO AMBIENTALE
TRASPORTO E TRASFORMAZIONI NELL’ARIA, NEL SUOLO, NEI
SEDIMENTI, NELLE ACQUE SUPERFICIALI E PROFONDE, DA PARTE
DELLA VEGETAZIONE E DEGLI ANIMALI, ECC.
ESCREZIONE,
DISTRUZIONE
METABOLIZZAZIONE
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ESPOSIZIONE INALATORIA
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DEPOSIZIONE NELL’APPARATO RESPIRATORIO
Fonte: ISS (2003)
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DEF
INIZ
IONI
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Gli aereosol atmosferici, o materiale particellare aereodisperso, sono una miscela complessa di particelle liquide e solide che si differenziano per dimensioni, composizione, origine, ecc.
A B C
ADp < 0,1 µm;
Comp.: Solfati, C elem. , Metalli, COV;Solubilità: Poco solubileEmivita Atm. : minuti-ore
B
C
Dp < 2,5 µm;Comp.: solfati, nitrati, ioni H e NH4, C organico, C elem., metalli;Solubilità: solubile, igrosc.Emivita Atm. : giorni-sett.
Dp > 2,5 µm;Comp.: Si, Fe, Al,Ti, NaCl, gomme, ceneri, pollini e part. vegetali;Solubilità: insol., nonigrosc.Emivita Atm. : minuti-ore
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AB C
ORIGINI E DIMENSIONI
Sito Remoto
Parco urbano
Strada urbana
ParametriPeriodo
183946PM10 µg/mcAnno intero 112528PM2.5 µg/mc
636159PM2.5/PM10 %
224453PM10 µg/mcPeriodo invernale
173439PM2.5 µg/mc
767170PM2.5/PM10 %
594949PM2.5/PM10 %
91719PM2.5 µg/mcPeriodo estivo
163539PM10 µg/mc
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PERSISTENZA DEL PARTICOLATO IN ARIA
PARTICOLATO DA MOTORI DIESEL
Fonte: US-EPA (2003)
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Tipologia degli effetti avversi
IrritantiChimici
Asfissianti Semplici
AnesteticiSensibilizzantiCancerogeniMutageniTeratogeni
Sistemi fisiologici bersaglio
Epatotossici
Nefrotossici
Neurotossici
Tossic. per sistema omopoietico
Tossic. per i polmoni
ecc.
La via d’esposizione
IntravenaInalazioneIntroperitonealeSubcutaneaIntramuscolareIntradermicaIngestioneAssorbimento dermico
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PROPRIETÀ TOSSICOLOGICHE
COMPOSIZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO
Motori Diesel
3%2%
76%
19%
C org. C elem. SO4--, NO3 Metalli , elem.
Fonte: US-EPA (2003)
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COMPOSIZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO
11%
4.2%
7.6%
13%14%
6.1%
45%
C totale NH4+ NO3- SO4= Al, Si, Ca, Elem. tr. altro
9.1%
1.2%1%
19%16%
11%
43%
PM10
PM2.5
Milano, 2003
Fonte: ARPA LOMBARDIA (2003)
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DALL’ESPOSIZIONE AL RISCHIO
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Log. Dose
Incide
nza
risp
osta
%
CONCLUSIONI
Numerosi studi epidemiologici condotti in aree e con modalità diverse suggeriscono un’associazione causale tra esposizioni acute e croniche a particolato fine sospeso in atmosfera ed effetti avversi per la salute.
Sebbene gli studi tossicologici non abbiano ancora identificato la frazione, i componenti e/o le proprietà chimico fisiche delle particelle sospese responsabili degli effetti sulla salute, è ragionevole ritenere che un ruolo fondamentale debba essere attribuito:
1. alla loro concentrazione in aria, a livello del suolo;
2. alle loro geometria (diametro aerodinamico e superficie);
3. alla loro composizione chimica (metalli e composti organici).
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CONSIDERAZIONI OPERATIVESostituzione CTE ENIPOWER con Turbogas
1. SCALA LOCALE:• Le attuali emissioni di ossidi di zolfo e materiale
particellare delle CTE saranno eliminate;
• Le emissioni degli ossidi di azoto aumenteranno come massa, ma diminuiranno come concentrazioni al camino. Ciò, insieme alle modalità di emissione adottate, rende ragionevolmente prevedibile che non si raggiungeranno al suolo concentrazioni significative dal punto di vista sanitario;
• Gli studi condotti nella fase di VIA, che hanno comparato la situazione emissiva esistente con quella prevedibile dopo la costruzione degli impianti ENIPOWER ed ECOGEN, suggeriscono un apprezzabile miglioramento delle emissioni attribuibili alla produzione di energia.
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CONSIDERAZIONI OPERATIVESostituzione CTE ENIPOWER con Turbogas
2. SCALA GLOBALE:
• Riduzione degli impatti ambientali connessi alla produzione di energia elettrica poiché gli impianti operanti in ciclo combinato hanno rendimenti maggiori delle CTE che attualmente operano in Italia;
• La cogenerazione che si attua fornendo vapore allo stabilimento Polimeri Europa ed al sistema cittadino di Teleriscaldamento consente all’impianto di raggiungere rendimenti termici che ne esaltano le prestazioni ambientali;
• La sostituzione delle CTE attualmente operanti nello stabilimento consentirà di ridurre significativamente i precursori delle polveri sottili e, ragionevolmente, produrrà effetti positivi sulla formazione di particolato fine nell’area vasta.
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