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Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

Date post: 19-Mar-2016
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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore
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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 20 dal 4 al 10 giugno 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 20 2 RACCOLTA FONDI È in corso la raccolta fondi per aiutare i colleghi in difficoltà dopo il sisma. Conto corrente postale intestato ad ANMVI, IBAN: IT75E07601114000000 40777971 - Conto corrente bancario intestato ad ANMVI, IBAN: IT03M062 3011402000030180174. Causale: "pro-colleghi terremotati E- milia Romagna". AMICOPETS La Federcalcio ha deciso di patrocina- re l'iniziativa di AmicoPets per il con- trasto all'abbandono degli animali di compagnia. La Figc metterà a dispo- sizione alcune maglie della Nazionale autografate dai giocatori, che saranno messe all'asta sul sito www.amico- pets.it e il cui ricavato andrà in benefi- cenza all'ENPA. BDN SUINI Il responsabile del macello deve regi- strare nella Banca Dati Nazionale una serie di informazioni "per ogni partita macellata", sia per quelle provenienti da allevamenti nazionali che prove- nienti da altri Stati. Il Ministero della Salute ha trasmesso ai Servizi Veteri- nari l'elenco, regione per regione, delle partite non registrate. Le inadempien- ze sono sanzionabili. ENTI VIGILATI Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, su proposta del ministro della Sa- lute, uno schema di decreto legislativo che riorganizza gli enti vigilati da Lun- go Tevere Ripa. Semplificazione e otti- mizzazione delle spese per gli Istituti Zooprofilattici e l'Istituto Superiore di Sanità. TUMORI Un "Registro tumori della Regione E- milia Romagna". L'ha istituito la Regio- ne Emilia Romagna, nell'ambito di una convenzione con le Facoltà di Veteri- naria di Bologna e di Parma per censi- re le neoplasie animali diagnosticate, su casistica del territorio, per fornire poi indicazioni utili ai medici veterinari. SICUREZZA Rinviata l'introduzione di nuove proce- dure per fare la valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro con meno di 10 lavoratori. Vale ancora l’autocertifi- cazione. La proroga è contenuta nel Decreto Legge 12/05/2012 n. 57 (Di- sposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e del- le microimprese). SEMPRE COLPA DEI VETERINARI A PAGINA 3 I PROFESSIONISTI NON SONO DEI SUBORDINATI A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 18 A PAGINA 20 PHENOLEPTIL STAND-BY SUL PREZZO SUMMER SCHOOL CON ANMVI INTERNATIONAL ANTISINDACALE VIOLARE L’ACN LE MIGLIORI TECNICHE CONTRO L’INQUINAMENTO INDAGINE 2012 BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA “Professione”: la più letta dai veterinari Il 79% dei titolari di struttura legge regolarmente il nostro settimanale. COME IN TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI ANCHE I MEDICI VETERINARI NON SONO TUTTI MARTIRI E SANTI e capita che siano responsabili di comportamenti illegali o contrari al Codice Deontologico o ai principi delle BPV. Siamo sempre i primi a segnalare, condannare o denuncia- re questi comportamenti che creano gravi danni non solo agli animali o alla sa- lute pubblica ma anche a tutta la nostra categoria ed all’immagine che ne de- riva sui proprietari di animali e sul pubblico. Non possiamo però d’altra parte accettare che la nostra categoria venga continuamente criticata, se non “cri- minalizzata”, per comportamenti o azioni che rientrano nel nostro ruolo e com- petenze a difesa della salute e del benessere animale. Riteniamo quindi inac- cettabili le critiche verso i colleghi che operano per la salute ed il benessere degli animali nei circhi e negli zoo, pensiamo sia doveroso difendere i veterinari che lavorano nei centri di ricerca con il solo compito di controllare il benessere degli animali, crediamo sia nostro ruolo difendere tutti i colleghi da attività svol- te da volontari, allevatori, farmacisti o medici in evidente abuso di professione. Sentiamo anche come nostro dovere ribadire che non si possano accusare i Medici Veterinari di sfruttare gli animali solo perché pretendono, giustamente, il pagamento delle loro prestazioni. Il veterinario è un libero professionista, non un volontario, e vive del suo lavoro. L’ultima accusa ai Medici Veterinari arriva da una associazione animalista che con una campagna “Scontrino sì grazie” sollecita i proprietari a denunciare i veterinari che, a fronte del pagamento della prestazione, non emettono regolare ricevuta. E questo in nome della salute e del benessere animale, ovviamente, anche se riteniamo che sia doveroso il ri- spetto della legge. COMBATTERE L’EVASIONE È NEL NOSTRO INTERESSE I numeri diffusi dall’Agenzia delle Entrate smentiscono il luogo comune che i professio- nisti sono la categoria di con- tribuenti che dichiara di meno. Anzi nella classifica degli Studi di Settore hanno un primato ragguar- devole su altre categorie. Una buo- na notizia nell’era delle liberalizzazio- ni, in cui voler guadagnare sul pro- prio lavoro intellettuale espone a una medievale condanna. Chi ha libera- lizzato ha chiesto ai professionisti di farsi concorrenza al ribasso, ma non ha fatto sconti sul gettito fiscale, anzi ha au- mentato l’IVA e minaccia di deprimere le detrazioni fi- scali. È inutile nascondersi, però, che ciascuna catego- ria ha, al proprio interno, un certo grado di infedeltà fi- scale. È inaccettabile. Il momento è di crisi e si deve aiutare chi lavora con dignità. Condividiamo con i no- stri cugini di ANDI, compagni di stra- da in Confprofessioni Sanità, un du- plice impegno: combattere chi, eva- dendo, danneggia la categoria e so- stenere i clienti con meccanismi fi- scali incentivanti, prima fra tutte la detraibilità fiscale delle spese che oggi non è abbastanza significativa in termini di recupero della spesa so- stenuta e va quindi rafforzata. Cosa genera questo? Un circuito virtuoso, perché il cliente avrà convenienza a www.anmvioggi.it L’informazione Veterinaria On Line Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e chiedere la parcella al suo medico ve- terinario. Ma se - come accade ora - il proprietario paga la prestazione più il 21% di IVA e non detrae quasi nulla è logico pensare che chiederà di ri- sparmiare. Invece, l’emersione del non dichiarato compenserebbe am- piamente il mancato introito fiscale, la detraibilità dei farmaci veterinari favo- rirebbe tutto il comparto. Lo Stato non ha soldi per gli animali da com- pagnia, ne ha pochissimi anche per il randagismo, quello che può fare è incentivare o perlomeno non penalizzare chi detiene pets. Come? Riducendo l’Iva alla aliquota più bassa, rendere significativamente detraibili le spese veterinarie, com- presi i farmaci veterinari, va- lutare un pacchetto di pre- stazioni totalmente esenti per i risvolti di sanità pubblica (es. le sterilizzazioni). Questa è la strada da seguire per permettere il risparmio che il cliente cerca, senza far crollare la prevenzione veterinaria. E questa è la strada da seguire anche per chi, lavorando in nero, non solo fa con- correnza sleale nei confronti degli o- nesti, ma spesso offre prodotti sca- denti ai propri pazienti comprando materiali non fatturati e quindi senza nessuna garanzia di qualità. L’evasio- ne è anche concorrenza sleale. di Carlo Scotti Giunta Esecutiva Confprofessioni
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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

001122SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 20 dal 4 al 10 giugno 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona2200 22

RACCOLTA FONDIÈ in corso la raccolta fondi per aiutarei colleghi in difficoltà dopo il sisma.Conto corrente postale intestato adANMVI, IBAN: IT75E0760111400000040777971 - Conto corrente bancariointestato ad ANMVI, IBAN: IT03M0623011402000030180174. Causale: "pro-colleghi terremotati E-milia Romagna".

AMICOPETSLa Federcalcio ha deciso di patrocina-re l'iniziativa di AmicoPets per il con-trasto all'abbandono degli animali dicompagnia. La Figc metterà a dispo-sizione alcune maglie della Nazionaleautografate dai giocatori, che sarannomesse all'asta sul sito www.amico-pets.it e il cui ricavato andrà in benefi-cenza all'ENPA.

BDN SUINIIl responsabile del macello deve regi-strare nella Banca Dati Nazionale unaserie di informazioni "per ogni partitamacellata", sia per quelle provenientida allevamenti nazionali che prove-nienti da altri Stati. Il Ministero dellaSalute ha trasmesso ai Servizi Veteri-nari l'elenco, regione per regione, dellepartite non registrate. Le inadempien-ze sono sanzionabili.

ENTI VIGILATIIl Consiglio dei ministri ha approvatoieri, su proposta del ministro della Sa-lute, uno schema di decreto legislativoche riorganizza gli enti vigilati da Lun-go Tevere Ripa. Semplificazione e otti-mizzazione delle spese per gli IstitutiZooprofilattici e l'Istituto Superiore diSanità.

TUMORIUn "Registro tumori della Regione E-milia Romagna". L'ha istituito la Regio-ne Emilia Romagna, nell'ambito di unaconvenzione con le Facoltà di Veteri-naria di Bologna e di Parma per censi-re le neoplasie animali diagnosticate,su casistica del territorio, per fornirepoi indicazioni utili ai medici veterinari.

SICUREZZA Rinviata l'introduzione di nuove proce-dure per fare la valutazione dei rischinegli ambienti di lavoro con meno di10 lavoratori. Vale ancora l’autocertifi-cazione. La proroga è contenuta nelDecreto Legge 12/05/2012 n. 57 (Di-sposizioni urgenti in materia di tuteladella salute e della sicurezza nei luoghidi lavoro nel settore dei trasporti e del-le microimprese).

SEMPRE COLPA DEI VETERINARI

A PAGINA 3

I PROFESSIONISTINON SONO

DEI SUBORDINATI

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 18 A PAGINA 20

PHENOLEPTIL STAND-BY SUL PREZZO

SUMMER SCHOOL CON ANMVI

INTERNATIONAL

ANTISINDACALEVIOLARE L’ACN

LE MIGLIORITECNICHE CONTROL’INQUINAMENTO

INDAGINE 2012

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

“Professione”:la più letta dai veterinariIl 79% dei titolari di struttura leggeregolarmente il nostro settimanale.

COME IN TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI ANCHE I MEDICIVETERINARI NON SONO TUTTI MARTIRI E SANTI e capita che sianoresponsabili di comportamenti illegali o contrari al Codice Deontologico o aiprincipi delle BPV. Siamo sempre i primi a segnalare, condannare o denuncia-re questi comportamenti che creano gravi danni non solo agli animali o alla sa-lute pubblica ma anche a tutta la nostra categoria ed all’immagine che ne de-riva sui proprietari di animali e sul pubblico. Non possiamo però d’altra parteaccettare che la nostra categoria venga continuamente criticata, se non “cri-minalizzata”, per comportamenti o azioni che rientrano nel nostro ruolo e com-petenze a difesa della salute e del benessere animale. Riteniamo quindi inac-cettabili le critiche verso i colleghi che operano per la salute ed il benesseredegli animali nei circhi e negli zoo, pensiamo sia doveroso difendere i veterinariche lavorano nei centri di ricerca con il solo compito di controllare il benesseredegli animali, crediamo sia nostro ruolo difendere tutti i colleghi da attività svol-te da volontari, allevatori, farmacisti o medici in evidente abuso di professione.Sentiamo anche come nostro dovere ribadire che non si possano accusare iMedici Veterinari di sfruttare gli animali solo perché pretendono, giustamente, ilpagamento delle loro prestazioni. Il veterinario è un libero professionista, nonun volontario, e vive del suo lavoro. L’ultima accusa ai Medici Veterinari arrivada una associazione animalista che con una campagna “Scontrino sì grazie”sollecita i proprietari a denunciare i veterinari che, a fronte del pagamento dellaprestazione, non emettono regolare ricevuta. E questo in nome della salute edel benessere animale, ovviamente, anche se riteniamo che sia doveroso il ri-spetto della legge.

COMBATTERE L’EVASIONE È NEL NOSTRO INTERESSE

I numeri diffusi dall’Agenziadelle Entrate smentiscono illuogo comune che i professio-nisti sono la categoria di con-tribuenti che dichiara di meno.Anzi nella classifica degli Studi diSettore hanno un primato ragguar-devole su altre categorie. Una buo-na notizia nell’era delle liberalizzazio-ni, in cui voler guadagnare sul pro-prio lavoro intellettuale espone a unamedievale condanna. Chi ha libera-lizzato ha chiesto ai professionisti difarsi concorrenza al ribasso,ma non ha fatto sconti sulgettito fiscale, anzi ha au-mentato l’IVA e minaccia dideprimere le detrazioni fi-scali. È inutile nascondersi,però, che ciascuna catego-ria ha, al proprio interno, uncerto grado di infedeltà fi-scale. È inaccettabile. Il momento èdi crisi e si deve aiutare chi lavoracon dignità. Condividiamo con i no-stri cugini di ANDI, compagni di stra-da in Confprofessioni Sanità, un du-plice impegno: combattere chi, eva-dendo, danneggia la categoria e so-stenere i clienti con meccanismi fi-scali incentivanti, prima fra tutte ladetraibilità fiscale delle spese cheoggi non è abbastanza significativa intermini di recupero della spesa so-stenuta e va quindi rafforzata. Cosagenera questo? Un circuito virtuoso,perché il cliente avrà convenienza a

www.anmvioggi.it L’informazione Veterinaria On Line

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

chiedere la parcella al suo medico ve-terinario. Ma se - come accade ora -il proprietario paga la prestazione piùil 21% di IVA e non detrae quasi nullaè logico pensare che chiederà di ri-sparmiare. Invece, l’emersione delnon dichiarato compenserebbe am-piamente il mancato introito fiscale, ladetraibilità dei farmaci veterinari favo-rirebbe tutto il comparto. Lo Statonon ha soldi per gli animali da com-pagnia, ne ha pochissimi anche per ilrandagismo, quello che può fare è

incentivare o perlomeno nonpenalizzare chi detiene pets.Come? Riducendo l’Iva allaaliquota più bassa, renderesignificativamente detraibilile spese veterinarie, com-presi i farmaci veterinari, va-lutare un pacchetto di pre-stazioni totalmente esenti

per i risvolti di sanità pubblica (es. lesterilizzazioni). Questa è la strada daseguire per permettere il risparmioche il cliente cerca, senza far crollarela prevenzione veterinaria. E questa èla strada da seguire anche per chi,lavorando in nero, non solo fa con-correnza sleale nei confronti degli o-nesti, ma spesso offre prodotti sca-denti ai propri pazienti comprandomateriali non fatturati e quindi senzanessuna garanzia di qualità. L’evasio-ne è anche concorrenza sleale.

di Carlo ScottiGiunta Esecutiva Confprofessioni

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di ANTONIO MANFREDI

Con questo ultimo artico-lo, il terzo, completiamol’analisi dei dati emersidall’indagine realizzatadall’ANMVI nel mese dimarzo sulle “Strutture

veterinarie private per animali da compa-gnia”, indagine realizzata con interviste te-lefoniche a 400 titolari di struttura. Dopo avervisto vari aspetti legati alla gestione dellastruttura, vediamo ora quelli relativi all’infor-mazione e formazione del Medico Veterinariotitolare di struttura. Prima di analizzare questidati sarebbe bene rivedere alcune caratteri-stiche dei veterinari titolari di struttura per lequali vi rimandiamo agli articoli precedenti macredo, per comprendere al meglio alcuni da-ti, che sia bene, almeno, ricordare che circail 92% di questi ha iniziato la sua attività pri-ma del 2005 e che il 70% ha più di 45 anni.Sono quindi per la maggior parte professio-nisti certamente non giovani, con esperien-za, in un certo senso arrivati e che quindi e-sprimono aspetti positivi ma anche note ne-gative, ad esempio, soprattutto per quanti la-vorano da soli (circa il 60%) scarsa attenzio-ne all’aggiornamento.

INTERNET È UNO STRUMENTOABITUALE D’INFORMAZIONE

PROFESSIONALE?Iniziamo da questa prima Tabella, la 1, che siriferisce all’utilizzo di Internet per l’informa-zione o formazione professionale. L’80% de-gli intervistati dichiara di utilizzare Internet co-me strumento abituale di informazione, il20% al contrario ammette di non utilizzarlo.Quali siano poi i limiti di queste risposte nonè facile saperlo come è difficile capire qualesia il reale utilizzo dell’informazione online.Quello che invece è certamente importante èil confronto di questi dati con gli stessi otte-nuti da una analoga indagine sempre realiz-zata dall’ANMVI nel 2005. I valori in sette an-ni sono cambiati radicalmente: dal 56,70% diutilizzatori siamo passati all’80%, mentre

quelli che non usano l’online per la propriainformazione si sono ridotti di oltre la metàpassando dal 43,30% al 20%. In sette anni ilmondo veterinario, per quanto riguarda que-sti aspetti, e fortemente mutato.Nell’indagine del 2012 abbiamo anche ag-giunto una ulteriore domanda (Tabella 1) rife-rita al possesso di strumenti mobili: IPhone oaltro smartphone, IPad o Tablet. Il 73,3% harisposto che non possiede nulla del genere,una percentuale ancora molto elevata, men-tre un veterinario su cinque (il 21%) ha dichia-rato di possedere uno smartphone, il 7,3% diavere un IPad e solo il 4% un Tablet. Fra l’al-tro la somma di questi valori evidenzia che u-na discreta percentuale di questi possessori(circa il 17%) possiede più di uno di questistrumenti che, al di là dei valori ottenuti, sap-piamo bene essere in ampio sviluppo. Fareun confronto con altri dati di differenti ricer-che precedenti è ovviamente impossibile.

STRUMENTI D’INFORMAZIONEON LINE

Abbiamo visto che l’80% dei titolari di strut-tura (320) utilizza Internet per la propria infor-mazione professionale ma a che siti si indiriz-za? Nella Tabella 2 le risposte a questa do-manda. All’intervistato sono stati proposti trediversi strumenti di informazione, due storici:@nmviOggi e Vetjournal ed uno molto recen-te, Vetpedia. Il 78,1% ha dichiarato di segui-re regolarmente @nmviOggi, che recente-mente ha festeggiato i suoi dieci anni di vitaproponendosi ai numerosi lettori con un sitocompletamente nuovo, molto bello ed inte-rattivo. Ogni giorno sono migliaia i lettori delquotidiano online che ha raggiunto la puntamassima di accessi giornalieri nel settembredel 2011 superando i 12mila. È anche inte-ressante vedere quanti sono i titolari di strut-tura che dichiarano di leggere regolarmente@nmviOggi. Abbiamo detto che l’80% segueInternet e che il 78,1% di questi legge rego-larmente @nmviOggi, questo vuol dire che il62,5% dei titolari di struttura legge @nm-viOggi. In numero cosa significa? I titolari so-no 1,6 per struttura e le strutture sono circa

6700 e quindi il numero dei titolari è di10.700 ed il 62,5% corrisponde a circa 6700veterinari, tanti, decisamente. Questo è il nu-mero di lettori regolari solo fra i titolari distruttura per animali da compagnia, le altremigliaia da tutte le altre categorie. Non di-mentichiamo che la NewsLetter di @nmviOg-gi viene inviata ogni giorno ad oltre 19300 in-dirizzi email.Importante è il confronto con i dati del 2005.Sette anni fa la percentuale di lettori, fraquanti utilizzavano internet per la propriainformazione, si limitava al 59,9%, una cre-scita quindi molto importante dovuta certa-mente ad una maggiore attenzione all’infor-mazione online ma anche, soprattutto, allaqualità dei contenuti che @nmviOggi propo-ne giornalmente.Lo stesso discorso può valere anche perVetjournal che con una percentuale di letturanon molto inferiore (73,1%) raggiunge nume-ri di accessi globalmente simili a quelli di@nmviOggi anche se spalmati in modo diver-so, non essendo quotidiano, nei vari giornidella settimana. Vetjournal fra circa un annofesteggerà i suoi dieci anni di vita e prevedenuove iniziative ed un rilancio totale del pro-getto. Nel 2005 Vetjournal aveva una percen-tuale di lettori del 58,2%. Anche in questocaso la crescita è stata veramente notevole.Completamente diversa la situazione di Vet-pedia che lanciata a Rimini nel 2011, in oc-casione del Congresso Internazionale dellaSCIVAC, dopo solo 1 anno ha già superatogli 8500 iscritti. Questo è certamente un da-to positivo ma l’elemento che si evidenziadall’indagine mostra anche un potenziale dicrescita ancora importante. Ad oggi, infattisolo il 52,2% dei titolari di struttura che utiliz-za Internet dichiara di seguire regolarmente

Vetpedia e questo significa che ci sono an-cora margini di ampliamento del numero dilettori veramente significativi. L’ultima percentuale riportata nella tabella in-dica che l’11,9% (direi solo l’11,9%) di chi u-tilizza Internet non legge nessuno dei tre stru-menti di informazione da noi proposti. È cer-tamente una percentuale molto bassa che e-videnzia al contrario che circa il 90% ne se-gue con regolarità almeno uno dei tre. E lettacosì è veramente una percentuale molto ele-vata anche se per noi non ancora soddisfa-cente. È giusto anche sottolineare che la maggiorparte dei lettori segue regolarmente più stru-menti di informazione tanto è vero che il to-tale delle percentuali riferite ad ognuno dei tresiti proposti supera il 200%.

STRUMENTI D’INFORMAZIONETRADIZIONALI

Dopo avere analizzato la lettura degli stru-menti di informazione online vediamo ora (Ta-bella 2) quella degli strumenti tradizionali, peressere più chiari su supporto cartaceo. Nelladomanda proposta ai 400 titolari di strutturaper animali da compagnia veniva quindi ri-chiesto quali periodici leggeva regolarmente.Fra questi ve ne erano alcuni pubblicati danoi (EV Edizioni Veterinarie): Professione Ve-terinaria e Veterinaria, mentre altri appartava-no ad altri editori. Nella tabella pubblicata ab-biamo deciso di limitarci ai dati delle nostrepubblicazioni per correttezza verso altri. A-vendo deciso di ometterli viene però a man-care il confronto e ci permettiamo quindi sol-tanto di dire che le nostre riviste sono in as-soluto quelle più lette dai Medici Veterinari ti-tolari di struttura.Partiamo da Professione Veterinaria, settima-

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 Indagini e Ricerche Anmvi Informa 3

Informazione e formazioneDall’indagine dell’ANMVI sui titolari di strutturaemerge che molti veterinari non fannoaggiornamento

TABELLA 1 - INTERNET E STRUMENTI MULTIMEDIALI TABELLA 2 - STRUMENTI D’INFORMAZIONE ON LINE E TRADIZIONALI

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

nale, inviato ogni anno ad un numero semprepiù elevato di abbonati. Indicativamente oggisiamo in media oltre le 15mila copie che arri-vano ad oltre 19mila per i numeri speciali. Nel2012 in un paio di occasioni abbiamo supe-rato le 20mila. Ovvio quindi che ProfessioneVeterinaria sia in assoluto la rivista più lettanel settore veterinario. Dall’indagine svolta ri-sulta che il 79% dei titolari di struttura veteri-naria la legge regolarmente, percentuale chetradotta in numeri significa circa 8500 veteri-nari, ovviamente limitandoci solo ai titolari.Un numero molto elevato che rende questarivista lo strumento di informazione in assolu-to più letto dalla categoria veterinaria.Confrontando questi dati con quelli del 2005,anno in cui la percentuale di lettura era del51,8%, possiamo renderci conto di come siafortemente cresciuta la diffusione di Profes-sione Veterinaria che in sette anni è aumen-tata di oltre 26 punti percentuali, più del 50%del valore iniziale. È giusto anche ricordareche con il 51,8% nel 2005 venivamo legger-mente superati da un’altra pubblicazione chesi posizionava al primo posto per diffusione.Nel 2012 questa situazione è completamen-te mutata: con la crescita di diffusione che haavuto Professione Veterinaria in questi ultimianni oggi siamo saldamente al primo postofra tutte le riviste del settore ed abbiamo for-temente distanziato ogni altra pubblicazione.

Veterinaria, bimestrale scientifico, ha avutonegli ultimi anni una crescita di diffusione ab-bastanza costante ma più lenta rispetto aProfessione. Nel settore veterinario per ani-mali da compagnia è ritenuta la pubblicazio-ne scientifica più qualificata e, se non sba-glio, credo che sia l’unica indicizzata. Con ol-tre 10mila copie di diffusione è certamente larivista scientifica più letta nel settore veteri-nario italiano. Dalla nostra indagine risultache è letta regolarmente dal 66,3% dei vete-rinari titolari di struttura che corrisponde nu-mericamente a circa 7100. Nel 2005 Veteri-naria aveva una percentuale di lettura del49,7% ed in questi anni ha quindi avuto unaforte crescita di diffusione e di lettura che l’haportata più o meno al secondo posto fra tut-te le pubblicazioni tradizionali del settore ve-terinario.

PARTECIPAZIONE A CONGRESSIE CORSI

Passiamo ora a vedere la partecipazione acongressi e corsi di formazione e di aggiorna-mento (Tabella 3). Il dato più eclatante e chesalta subito all’occhio è certamente il primo: iMedici Veterinari titolari di struttura che parte-cipavano regolarmente ai congressi ed aicorsi nel 2005 erano il 59,7%, lo stesso datoriferito al 2012 è sceso al 47,5%, ben 12punti percentuali in meno, una differenza ve-

ramente importante. In verità noi, intendo co-me SCIVAC, non stiamo notando in questi ul-timi anni un calo di partecipazione agli eventi(congressi, seminari, corsi, riunioni delle so-cietà specialistiche) tranne che per le iniziati-ve regionali. Queste ultime hanno nel tempoun po’ sofferto di una formula forse superatama è bastato riproporle come Seminari regio-nali, cambiandone l’impostazione, per ritro-vare un maggior interesse fra i veterinari.D’altra parte i numeri ci dicono che questaregolarità è diminuita ed è stata compensatadalla crescita del valore riferito all’“occasio-nalmente” passato dal 36,10 del 2005 al47,5% di oggi. I motivi di questa minor atten-zione alla partecipazione a congressi o corsirispetto al 2005 potrebbe essere spiegata,almeno in parte, dal fatto che allora si pensa-va ancora che gli ECM potessero essere ob-bligatori anche per il liberi professionisti poi,una volta chiarito che non era così, c’è forsestato un allentamento di attenzione. Non di-mentichiamo, d’altra parte, che in questi ulti-mi anni le difficoltà che il settore sta eviden-ziando non hanno certamente favorito l’im-pegno all’aggiornamento, sia per i costi dasostenere sia per il maggior tempo che si de-ve dedicare al lavoro. È invece, almeno per ilmomento, rimasta stabile la percentuale dicoloro che non seguono mai un congresso oun corso, il 4,8% nel 2012 e quindi appenaleggermente aumentata rispetto a sette annifa quando era il 4,2%.Certamente l’evoluzione del settore ed ildiffondersi sempre maggiore di strumenti perl’informazione e formazione in Internet po-tranno influenzare, forse anche in modo si-gnificativo, questi dati.

PERCHÉ NON SI PARTECIPA ACORSI E CONGRESSI?

Bella domanda questa. In ogni indagine la in-seriamo ed ogni volta le risposte sono sem-pre le stesse. Anche le percentuali. Comepossiamo vedere nella Tabella 4 il motivoprincipale è la mancanza di tempo: “La miaattività non me ne lascia il tempo” evidenzia-ta dal 65,7% dei titolari di struttura che nonhanno una regolarità di frequentazione di e-venti formativi. Nel 2005 la percentuale eradel 65,4%, identica. Questa risposta arrivaprincipalmente da quei titolari che sono da

soli e senza collaboratori e che dalla nostraindagine risultano essere quasi il 60%. In ef-fetti non è facile per un Medico Veterinario ti-tolare unico e senza collaboratori parteciparead iniziative residenziali di aggiornamento. Sesono giorni di lavoro dovrebbe chiudere lastruttura o trovare un sostituto, se sono gior-ni festivi, visto che dai nostri dati risulta nonessere molto giovane, forse preferisce starein famiglia e tirare un po’ il fiato. Con le diffi-coltà del settore si aggiunge anche un pro-blema economico. Se quando il mercato ti-rava si poteva anche chiudere ogni tanto, og-gi non potendo perdere alcuna prestazioneogni momento di lavoro è troppo importante.Per chi lavora invece con altri colleghi vi è an-che la motivazione che: “vi partecipano altrimiei colleghi di lavoro”. Abbastanza logico.Non potendo chiudere uno resta a presidiarela struttura e l’altro collega va al congresso.È comunque una motivazione che si limita al4,8% rispetto al 3,70% del 2005, sostanzial-mente uguale. Per “altri motivi” non specificati si arriva al40,5% come nel 2005 che era il 40,10%. Fraquesti motivi vi sono mille situazioni diverse:problemi economici, familiari, altre attività dilavoro o sportive, la distanza, motivi di salu-te, l’età avanzata, la stanchezza, ecc. Tuttimotivi più che validi presi soggettivamentenelle diverse condizioni di ciascuno.La motivazione a nostro avviso più preoccu-pante, non tanto per il valore che esprime(7,6% contro il 6,80% del 2005) ma perquanto può significare, è però la terza dellatabella: “non sono interessato” perché è ve-ramente impossibile che, di fronte a decinedi proposte formative ogni anno su tutti i te-mi e gli argomenti, non ci sia nulla che possainteressare. È una risposta che evidenzia cri-si, stanchezza, delusione, noia se non resadi fronte al continuo evolversi della professio-ne. È un segno preoccupante per un mondoprofessionale che evidenzia una caduta di in-teresse e passione per il proprio lavoro. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20124 Anmvi Informa Indagini e Ricerche

Indagine realizzata da: A. CassinariResearch & Consulting(associata ESOMAR)

Interviste realizzate da: KronosRicerche di mercato

(associata ESOMAR e ASSIRM)

TABELLA 3 - AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI TITOLARI

TABELLA 4 - MOTIVI CHE LIMITANO LA REGOLARITÀDELL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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Il Senato ha approvato in prima let-tura il disegno di Legge di Riformadel Mercato del Lavoro. La discipli-na delle cosiddette “false partite I-VA” è rientrata in uno degli emen-damenti (n. 1.900) presentati dal

Governo e approvati con la fiducia. Nel testodel Governo la presunzione di subordinazio-ne è espressamente esclusa per le prestazio-ni lavorative svolte nell’esercizio delle attivitàprofessionali per le quali è richiesta l’iscrizio-ne ad un Ordine. Tale esclusione andrà aconsolidarsi all’interno del Decreto Legislati-vo 276/2003 in materia di occupazione emercato del lavoro, sotto forma di articoloaggiuntivo, il 69-bis (Altre prestazioni lavora-tive rese in regime di lavoro autonomo). Le li-bere professioni ordinistiche non sarannodunque sospettabili di lavoro subordinatomascherato qualora ricorrano alcune condi-zioni come la collaborazione superiore a 8mesi, un fatturato superiore all’80%, la pre-senza di una postazione fissa presso la sededel committente. Un traguardo fondamentaleper Confprofessioni e per ANMVI, impegnatenella definizione dei rapporti di lavoro tra libe-ri professionisti in regime di monocommitten-za. Dopo l’approvazione della Camera deiDeputati, sarà un decreto del Ministero delLavoro, sentite le parti sociali, a stabilire le at-tività professionali escluse dalla presunzionedi subordinazione.

RISCHIO SCONGIURATOIl Governo intende regolarizzare le “false par-tite IVA”, ponendo delle condizioni in presen-

za delle quali il committente è tenuto ad as-sumere il collaboratore come co-co-co op-pure come lavoratore subordinato a tempoindeterminato. Il testo proposto dal MinistroFornero faceva salvi i rapporti di lavoro fraprofessionisti iscritti all’Albo fin dalla primastesura, tuttavia, la formulazione del testonon risultava sufficientemente esplicita. Duele circostanze compresenti che fanno scatta-re la presunzione e la conversione dei rap-porti di lavoro in rapporti di collaborazionecoordinata e continuativa, fra le seguenti tre:a) che la collaborazione abbia una duratacomplessivamente superiore a otto mesi nel-l’arco dell’anno solare; b) che il corrispettivoderivante da tale collaborazione, anche sefatturato a più soggetti riconducibili al mede-simo centro d’imputazione di interessi, costi-tuisca più del 80 per cento dei corrispettivicomplessivamente percepiti dal collaborato-re nell’arco dello stesso anno solare; c) che ilcollaboratore disponga di una postazione dilavoro fissa presso una delle sedi del com-mittente. Grazie all’emendamento approvatodalla Commissione Lavoro, in accordo con ilGoverno, la presunzione “non opera, con ri-ferimento alle prestazioni lavorative svoltenell’esercizio di attività professionali per lequali l’ordinamento richiede l’iscrizione ad unordine professionale, ovvero ad appositi regi-stri, albi, ruoli o elenchi professionali qualifi-cati e detta specifici requisiti e condizioni”. I-noltre, la presunzione “non opera qualora laprestazione lavorativa presenti i seguenti re-quisiti: a) sia connotata da competenze teo-riche di grado elevato acquisite attraverso si-

gnificativi percorsi formativi, ovvero da capa-cità tecnico-pratiche acquisite attraverso rile-vanti esperienze maturate nell’esercizio con-creto di attività; b) sia svolta da soggetto tito-lare di un reddito annuo da lavoro autonomonon inferiore a 1,25 volte il livello minimo im-ponibile ai fini del versamento dei contributiprevidenziali”.

IL CO-CO-COL’articolo 69-bis contiene inoltre una interpre-tazione autentica sulle collaborazioni coordi-nate e continuative in relazione alle professio-

ni intellettuali: le norme del lavoro a progettoe lavoro occasionale (Capo I del Titolo VII delDlvo 276/2003) non si applicano a libero pro-fessionista quando il contenuto “concreto” ditali collaborazioni è riconducibile all’attività in-tellettuali per la quali è iscritto all’Ordine. L’i-scrizione ad albo professionale, infatti, “nonè di per sé idonea a determinare l’esclusionedal campo di applicazione”. Ciò vuol dire chese il professionista intellettuale svolge un’atti-vità diversa da quella per cui è abilitato e i-scritto all’Ordine, allora la disciplina dei co-co-co può trovare applicazione. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20126 Attualità Lavoro e Previdenza

I liberi professionisti non sonolavoratori subordinatiPassa in Senato la modifica chiesta da Confprofessioni. Schiarita sulla monocommitenza

Dieci anni di evasione Enpav: chi non regolarizzasarà cancellato

Sul numero 13 di Professio-ne Veterinaria riflettevamosull’evasione previdenzia-le e sui risultati delle veri-fiche sui Modelli 1 dal 2001al 2005. In questo quin-

quennio è stato riscosso circa il 70% di quan-to dovuto: 875.797 euro invece di 1.177.544euro. Ora l’Enpav procede al recupero di an-nualità non pagate dagli iscritti con una "atti-vità mirante alla contestazione e al recuperodi annualità non pagate dagli iscritti all’Alboprofessionale". La Fnovi ne ha dato comuni-cazione ai Presidenti degli Ordini informandolicon una circolare che "trattasi di omessi pa-gamenti per circa 10 annualità". Le uniche for-me di regolarizzazione che l’Enpav ritiene dipoter accettare sono: il versamento del 50%del debito entro 60 giorni dalla prima convo-cazione dell’Ordine e dell’ulteriore 50% nei 60giorni successivi; in alternativa, qualora sussi-stano comprovate difficoltà economiche, ver-samento dell’intera somma dovuta in massi-mo 24 rate mensili comprensive degli interes-si arretrati e degli interessi di dilazione secon-do il piano di ammortamento fornito dall’En-te. Il Presidente della Fnovi, Gaetano Penoc-chio, invita i Presidenti ad attivarsi "per offrirela massima disponibilità", procedendo preli-

minarmente richiedendo all’Enpav “la docu-mentazione comprovante l’esatto ammontaredel credito vantato nonché evidenza del cor-retto espletamento della procedura di messadi mora”. Il Presidente dell’Ordine dovrà quin-di convocare l’iscritto, “specificando il prov-vedimento che si intende adottare ed i motividi esso, e avvertendolo che, ove non si pre-sentasse, si procederà - anche in sua assen-za - alla cancellazione dall’Albo per morosità".L’espressa accettazione del debito da partedell’iscritto con conseguente dichiarazione diimpegno a saldare dovrà essere quindi reindi-rizzato al Comitato Esecutivo della Cassa diPrevidenza "affinché possa prendere atto del-le dichiarazioni rese e formalizzare, in modo i-doneo e vincolante, il relativo piano di rientrocon piena soddisfazione delle esigenze siadell’iscritto che dell’ENPAV”. Qualora nel cor-so dell’audizione il sanitario, a causa di com-provate difficoltà economiche, proponesse u-na diversa formula di rientro, il Presidente Pe-nocchio invita “a raccoglierla e a trasmetterlatempestivamente all’ENPAV, con allegata tut-ta la documentazione necessaria ad accerta-re lo stato di difficoltà descritto dal sanitario”.Al Comitato Esecutivo dell’Ente competerà ilcompito di valutare quanto prospettato e de-ciderne l’accoglibilità. �

Lo scorso 10 maggio si sono svolte a Roma le assemblee di Fidiprof Nord e Fidi-prof Centro Sud, i primi due consorzi di garanzia fidi promossi da Confprofessio-ni dedicati ai liberi professionisti. Dopo l’approvazione del bilancio chiuso al 31

dicembre 2011, le rispettive assemblee hanno proceduto alla nomina degli amministra-tori. Per il triennio 2012-2014 il Consiglio di amministrazione di Fidiprof Nord risultacomposto dal presidente Francesco Giacomin e dai consiglieri Gerardo Ghetti, Giaco-mo Milillo, Maria Paglia ed Ezio Maria Reggiani. Il Cda di Fidiprof Centro Sud che ri-marrà in carica per il triennio 2012-2014 è composto dal presidente Gelsomina Maistoe dai consiglieri Luigi Alfredo Carunchio, Dario Grisillo, Dario Montanaro e Carlo Ghir-landa. Intanto fioccano le adesioni ai due confidi promossi da Confprofessioni, che siavvicinano a grandi passi all’obiettivo di raggiungere complessivamente 1.500 soci. AlNord le regioni più attive risultano Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, mentre nel

Centro Sud Puglia, Toscana e Campagna guidano la corsa alle adesioni. Sia al Nordche al Centro Sud le categorie più dinamiche risultano quelle dell’area Sanità e Salute(ANDI, ANMVI, FIMMG, PLP, FIMP), seguite dall’area Economia e Lavoro.L’aggregazione di garanzie collettive avviene attraverso una quota di adesione indivi-duale (quota sociale da 250 euro) che consente di ottenere finanziamenti ai quali si sa-rebbe probabilmente dovuto rinunciare per lo scarso potere contrattuale e finanziariodi un singolo professionista o studio professionale. Viene così superata l’empasse del-la valutazione del "merito di credito", tradizionalmente improntata su dati qualitativi delcliente (conoscenza dell’attività, del titolare, puntualità nei pagamenti, reputazione,ecc.).FIDIPROF Nord - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano - Tel. 0236692133FIDIPROF Centro Sud - Via A. De Gasperi, 55 - 80133 Napoli - Tel. 0815519570

NOMINATI GLI AMMINISTRATORI DEI FIDIPROF

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La recente procedura sempli-ficata per l’AIC di medicinaliveterinari destinati alle NSAnon è sufficiente”. “Purtrop-po non esistono sul mercatoitaliano medicinali specifici

per rettili e bisogna ricorrere a farmaci nonspecifici destinati alla medicina umana o ad al-tre tipologie di animali con prescrizioni in de-roga e difficoltà di applicazione della posolo-gia da parte del proprietario”. Lo si legge nel-l’ultima newsletter diffusa da AISA, in un arti-colo sulla corretta gestione delle tartarughe,che solleva anche il tema della disponibilità difarmaci. “Ben diversa - continua l’articolo - lasituazione in altre nazioni come Germania, O-landa, Austria o Svezia dove da anni la com-mercializzazione di medicinali destinati allenuove specie d’affezione (NSA) non richiedel’AIC, ma una semplice comunicazione deiprincipi attivi contenuti e dell’officina di produ-zione autorizzata secondo le norme europee;l’autorizzazione si basa, quindi, sul silenzio-as-senso.

È ovvio che nei Paesi citati i medicinali specifi-ci per rettili e altri animali da terrario, pescid’acquario, uccelli da gabbia e da voliera, pic-cioni viaggiatori, piccoli roditori, furetti e coniglida compagnia, sono ampiamente presenti esoddisfano le specifiche esigenze terapeuti-che”. “La recente procedura semplificata perl’AIC, di medicinali veterinari destinati alle N-SA, non è sufficiente ad incentivare le aziendeproduttrici ad impegnare risorse per ottenereregistrazioni sul mercato italiano di farmaci de-stinati a tali animali. Quindi, in assenza di spe-cifici medicinali, il privato non ha altre stradese non acquistare (con propria discrezionalitàdel trattamento terapeutico e della posologia)oltralpe, personalmente o tramite ordinazioneon line presso un pet shop, il medicinale oc-corrente. È auspicabile quindi una procedurasemplificata più snella ed una documentazio-ne meno onerosa, che abbinata a tariffe piùcontenute susciti l’interesse delle aziende pro-duttrici a richiedere l’AIC di specifici farmaciper le tartarughe e le altre nuove specie d’af-fezione". (fonte: AISA) �

Sarà perseguita lasomministrazionedi sostanzecontenenti GABA

La somministrazione di qualunquesostanza contenente GABA, o Hy-droxy-GABA, aggiunte nella lista

FEI delle sostanze proibite, sarà perseguita.La FEI ha messo in guardia le FederazioniNazionali contro l’uso di acido gamma aminobutirrico (GABA) e acido gamma-idrossi-butirrico (GABA-idrossi), neurotrasmettitoreinibitorio. L’avviso è stato emesso al di fuoridel consueto processo di revisione annualedel List Group (sostanze proibite). La FISE èstata allertata personalmente via email daGraeme Cooke, direttore del dipartimento

veterinario FEI: a partire dal 27 aprile, la som-ministrazione di qualunque sostanza conte-nente GABA, o Hydroxy-GABA, aggiuntenella lista FEI delle sostanze proibite, saràperseguita se riscontrata nell’ambito dei con-corsi FEI. Dalla data di implementazione ditale lista, decorre, ovviamente, un periodo di90 giorni, per permettere un’informazioneglobale capillare e mettere in condizione i ca-valieri di non farne uso sui loro cavalli. Le duesostanze sono state portate a conoscenzadel Gruppo List FEI, il gruppo di esperti inca-ricato di verificare quali sostanze dovrebberoessere incluse nella Lista FEI e in quale cate-goria (Medication Banned o controllate). LaFederazione Statunitense, per prima, ha do-cumentato le reazioni avverse al prodotto ene ha vietato l’uso (GABA e idrossi-GABAsono gli ingredienti in un prodotto commer-ciale venduto negli Stati Uniti sotto il nomecommerciale 'Caroline Gold'). �

La FDA proibiscel’uso “extralabel”negli animali dareddito

La FDA ha emesso l’annunciata or-dinanza che proibisce l’uso degliantibiotici appartenenti alla classe

delle cefalosporine per bovini, suini, polli etacchini, a partire dal 5 Aprile 2012. Gli alle-vatori americani avranno bisogno di una pre-scrizione dal veterinario prima di sommini-strare antibiotici sugli animali da reddito. L’i-niziativa dell’ente americano è stata presaper preservare l’efficacia delle cefalosporineper il trattamento delle infezioni nell’uomo.Proibendo l’uso di questi antibiotici negli ani-mali, si riduce il rischio di favorire l’insorgen-za di batteri patogeni cefalosporine-resisten-ti. Proibito l’uso chiamato ‘extralabel’, ovveroutilizzare i farmaci al di fuori delle indicazioniterapeutiche approvate per quanto riguardaquelle specie animali oggetto di allevamenti ascopo alimentare. Le proibizioni riguardano:• uso di cefalosporine a dosi, frequenze, du-rata e tasso di somministrazione non ap-provate;

• uso di cefalosporine in bovini, suini, polli etacchini che non sono state approvate perqueste specie (ad esempio farmaci appro-vati per l’uso umano o per animali da com-pagnia);

• uso di cefalosporine per la prevenzionedelle malattie.

“Crediamo che questo sia un passo fonda-mentale per preservare l’efficacia di questaimportate classe di antimicrobici, tenendoconto della necessità di tutelare la salute siadegli esseri umani sia degli animali” ha di-chiarato Michael R. Taylor, Deputy Commi-sioner for Foods, alla FDA. Questo ordine didivieto è stato sottoposto a un “periodo diconsultazioni” (dal 6 Gennaio al 6 Marzo2012), durante il quale chiunque può inviare isuoi commenti sul dispositivo al sito www.re-gulations.gov. FDA valuterà le osservazioniprima dell’entrata in vigore del divieto il 5 A-prile 2012. La decisione FDA è stata accoltada proteste da parte delle associazioni di ca-tegoria. Delle due milioni di persone che ac-quisiscono un’infezione negli Stati Uniti ognianno, 99mila ne muoiono, principalmente acausa di ceppi batterici resistenti. Anche senon è chiaro quanti di questi decessi siano ilrisultato dell’uso eccessivo di antibiotici nel-l’allevamento, circa l’80 per cento degli anti-biotici venduti negli States è somministratoad animali. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20128 Osservatorio farmaco Disponibilità e impiego

Farmaci per le NSA? AICancora troppo complessaAISA: altri Paesi hanno già introdotto il silenzio-assenso

Tenuto conto delle istanze solleva-te da ANMVI, l’azienda ha comuni-cato che il prodotto è “in stand-

by”. Esteve veterinaria ha fatto sapere diavere valutato le considerazioni espres-se dall’Associazione e di avere deciso"autonomamente", di tenere in “stand-by” il Phenoleptil. Il prodotto in questio-ne, per cura del paziente epilettico, risul-ta regolarmente registrato dal Min. San.Italiano, ma non è ancora sul mercato. Lasua commercializzazione è rinviata, “inattesa di verificare - riferisce la DirezioneVendite dell’azienda - con il Titolare dellaA.I.C. (cioè l’Azienda proprietaria dellaRegistrazione) la possibilità di ridurre inmaniera sensibile il prezzo al Pubblico”.

PHENOLEPTIL, ESTEVEVETERINARIA: STAND-BY

SUL PREZZO

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Eradicazione e controllodella tubercolosi, dellabrucellosi e della leucosienzootica negli allevamen-ti bovini e ovi-caprini. Que-sta la finalità della delibera

dell'Assessorato alla Sanità della Sicilia finitasul tavolo del Tribunale del Lavoro di Ennaper accertarne la natura antisindacale. Il pro-getto di eradicazione era stato proposto dal-

la ASL di Enna senza sentire le organizzazio-ni sindacali. Vi avevano aderito "25 mediciveterinari specialisti ambulatoriali, già con-venzionati con l'azienda, che erano stati con-tattati individualmente e avevano sottoscrittoun separato contratto di lavoro per un impe-gno di dodici ore settimanali fino al31.12.2011". Tutto ciò, secondo il sindacatoricorrente, "in violazione dell'articolo 35 del-l'Accordo Collettivo Nazionale vigente che

prescrive l'obbligo, a carico dell'azienda, diconsultare preventivamente i sindacati ognivolta che questi ultimi lo chiedano". Senza u-na specifica contrattazione aziendale, venivainoltre stabilita una retribuzione accessoria infavore dei dipendenti dell'Ente, in ulterioreviolazione dell'Accordo - secondo cui fra imedici e il SSN non può intercorrere più di unrapporto di lavoro. Infine, il Comitato zonaleera stato costituito senza la presenza di uncomponente sindacale della UIL-FPL. Unaserie di contestazioni, quelle avanzate daUIL-FPL, che la Asp di Enna ha confutato ad-ducendo, fra l'altro, la carenza di legittima-zione del Sindacato ad agire in giudizio. Le-

gittimazione che il Giudice ha invece ricono-sciuto, soffermandosi - nel decreto del Tribu-nale depositato nei giorni scorsi - sulla anti-sindacalità del comportamento della Asl con-sistente nella esclusione della previa consul-tazione in relazione alla predisposizione dideterminati progetti-obiettivo che, nel casoin questione rientrano nella contrattazione a-ziendale (e non in quella decentrata come so-stenuto dalla ASL), che prevede il raggiungi-mento di intese con le organizzazioni sinda-cali. La conclusione del Tribunale è che vi siastata condotta antisindacale, pertanto il Giu-dice "ordina" alla Asl "di non reiterare in futu-ro la condotta censurata". �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 Sentenze Legale 9

L’Azienda sanitaria ha violato l’ACNsulla specialistica ambulatorialeUIL FPL vince un ricorso: incarichi assegnati senza consultazione sindacale

Italian Horse Protection ha presentatoun esposto "affinché vengano puniti iresponsabili dei reati connessi, tra gli

altri, con l'illegittimo sequestro sanitario dellacavalla di nome Rocket". La cavalla, ricordaIHP è stata "decretata positiva all'Anemia In-fettiva Equina nonostante i test di riferimentoabbiano avuto esito negativo" ed è sotto se-questro sanitario dal 7 agosto 2010, "co-stretta a vivere in condizioni non compatibili

con la natura etologica degli equidi perchénonostante ben due test di Coggins negativi(unico test di riferimento in tutto il mondo, I-talia compresa, per l'Anemia Infettiva Equina)le è stato fatto un test non autorizzato, percui il laboratorio dell'IZS competente non èaccreditato e per il quale non esistono in Eu-ropa anticorpi specifici atti alla valutazionedei risultati, che ha dato esito positivo". Laquestione del test, dopo un articolo del quo-tidiano "La Repubblica", è diventata una in-terrogazione parlamentare. Da qui, "la deci-sione di IHP di rimettere il tutto nelle manidella Magistratura". I parlamentari hannochiesto al Ministro della salute di “accertarelo stato di salute di Rocket” e che “si proce-da al dissequestro e, come più volte richie-sto dai proprietari, siano ripetuti gli accerta-menti da laboratori diversi da quelli che nehanno certificato lo stato di malattia, sulla ba-se dei test e delle procedure che il Ministerodella salute vorrà dichiarare essere i test uffi-cialmente adottati dello Stato membro Italia”. E inoltre, dato che le competenze del Cen-tro di riferimento per l'anemia infettiva degliequini, sono state riassegnate all'Istitutozooprofilattico sperimentale del Lazio e dellaToscana, gli interroganti chiedono al Ministrodi “rivedere tale ultimo provvedimento, an-che alla luce della diversa interpretazionedelle norme e delle procedure manifestatadai due istituti”. �

Test AIE non autorizzato,IHP presenta un esposto

Deve essere annullata la sanzioneamministrativa, con la relativa or-dinanza ingiunzione, inflitta al cit-

tadino sorpreso dalla poliziamunicipale a dar da mangiare ai piccio-ni. È la massima di una sentenza dellaCassazione (sentenza 433 del 24-05-2012) che con un nuovo orientamento èintervenuta su una disputa urbana. Perla Suprema Corte, l’ordinanza sindacaleche ha introdotto il divieto fa riferimen-to al «perimetro urbano», senza tuttaviadelimitarlo, con evidenti esigenze di tu-tela del centro cittadino. “I colombi pro-liferano ove trovano cibo e rifugio, men-tre il fatto sanzionato risulta non punibi-le perché accertato sul confine fra gli in-sediamenti urbani e le campagne”. Epoi, il richiamo al «piccione urbanizza-to» contenuto nel verbale, secondo la

DARE DA MANGIARE AI PICCIONI? NON SEMPRE È SANZIONABILE

Cassazione è “in contrasto con l’obbli-go di motivazione dei provvedimentiamministrativi di cui all’articolo 3 dellalegge 241/90”.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2012 Eventi Veterinari 11

Edizioni Veterinarie E.V. srl

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTADALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE

IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTOAosta, 24 Giugno 2012

RELATOREFrancesco Albanese

OBIETTIVILo scopo della giornata è quello di dare in-dicazioni al medico veterinario di base cir-ca la possibilità di poter effettuare una dia-gnosi visiva di alcune malattie dermatologi-che (valutando solo visivamente una lesio-ne) ed al contempo di come sia assoluta-mente impossibile ottenere una diagnosi vi-siva in altre malattie.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Se c’è questa lesione abbiamo giàla diagnosi?

11.00 Pausa11.30 I principali errori di interpretazione:

lesioni uguali….malattie diverse!!!! 13.00 Relazione Commerciale a cura di

ROYAL CANIN: La dietetica in der-matologia: Quali novità?

13.30 Pausa14.30 Presentazione di casi clinici interat-

tivi15.30 Pausa16.00 Presentazione casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Milleluci Loc. Porossan Roppoz, 15-11100 Aosta

Registrazione On line:http://registration.evsrl.it/?id=167

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC BASILICATAAPPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO

Matera, 24 Giugno 2012

RELATOREMarco Poggi

OBIETTIVIObiettivi della giornata è quello di affronta-re i concetti di base in cardiologia veteri-naria. Verranno inoltre analizzati i passag-gi essenziali nella gestione del pazientecardiologico, soffermandosi soprattutto suaspetti fondamentali quali la diagnosi e lastadiazione che, se non condotti in manie-ra adeguata, possono compromettere ilsuccesso terapeutico.I casi clinici avranno lo scopo di fissare iconcetti di base ed enfatizzare l'importan-za della metodologia clinica (uso della ra-diologia toracica e dell'approccio fisiopato-logico) e di tutte le metodiche applicabilinella pratica clinica quotidiana con esempiche vanno dal riscontro di un soffio nel cuc-ciolo durante la visita vaccinale, alla gestio-ne di un paziente anziano con sindromecardio-renale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Strumenti per la diagnosi in cardio-logia veterinaria

11.00 Pausa11.30 Approccio clinico e terapeutico alle

più comuni cardiopatie 13.00 Spazio per Eventuale relazione

commerciale 13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi (L'importanza

del esame clinico e radiograficonella valutazione del paziente car-diopatico).

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi (Approccio dia-

gnostico e terapeutico delle più co-muni emergenze cardiologiche)

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEHilton Garden InnVia Germania- Borgo Venusio75100 Matera

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

RELATORITom A.E. Stout Marco LiviniMarta Villani

PROGRAMMA SCIENTIFICOChairman: Denis Necchi8.30 Registrazione dei partecipanti9.20 Saluto del Presidente SIVE9.30 Introduzione al Colour Doppler e

Doppler pulsato9.45 Valutazione ecografica ed EcoDop-

pler della fattrice durante il ciclo 10.15 Valutazione ecografica ed Eco-Dop-

pler della fattrice gravida e del feto:PARTE 1

11.00 Coffee Break11.30 Valutazione ecografica ed EcoDop-

pler della fattrice gravida e del feto:PARTE 2

12.15 Valutazione ecografica ed EcoDop-pler dello stallone

13.00 Pausa Pranzo

Chairman Marco Livini14.00 Il mancato concepimento nella fat-

trice: possibili cause e trattamenti14.45 Laparoscopia dell’apparato ripro-

duttore: focus su anomalie ovarichee criptorchidismo

15.30 Coffee break16.00 Endometrite infettiva micotica: ag-

giornamento su diagnosi e terapia16.45 Endometrite infettiva batterica: ag-

giornamento su diagnosi e terapia17.30 Discussione18.00 Termine del Seminario

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi 20 26100 Cremona

L’iscrizione da diritto a:• Cd degli atti• Pausa pranzo• Traduzione• Attestato di partecipazione

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISegreteria SIVE (Monica Borghisani) Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected] Web: www.sive.it

RELATORITom A.E. Stout, Marco Livini, Marta Villani

PROGRAMMA SCIENTIFICO(NON è prevista la Traduzione) 8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Introduzione ai workshops: Eco-

Doppler nella fattrice durante il cicloe la gravidanza e nello stallone

9.45 Divisione dei partecipanti in 3 grup-pi: A, B e C

10:00 Gruppo A: Workshop 1 - la Fattricedurante il Ciclo (Tom Stout): valuta-zione dell’attività del corpo luteo, va-lutazione di anomalie uterine e ova-riche, visualizzazione dell’arteria u-terina e dell’arteria ovaricaGruppo B: Workshop 2 - la FattriceGravida (Marco Livini): valutazionedello sviluppo e della viabilità fetale,sessaggio fetale, valutazione dellafunzionalità placentareGruppo C: Workshop 3 - lo Stallone(Marta Villani): valutazione del testi-colo, epididimo, funicolo spermaticoe ghiandole accessorie. Ricerca deitesticoli inguinali/intra-addominalinegli stalloni criptorchidiDopo una breve dimostrazione te-nuta dall’istruttore tutti i partecipantiavranno a turno tempo sufficienteper praticare le diverse tecniche di-mostrate.

11.00 Coffee Break11:30 Gruppo A: Workshop 2

Gruppo B: Workshop 3Gruppo C: Workshop 1

12.30 Pausa Pranzo 13.30 Gruppo A: Workshop 3

Gruppo B: Workshop 1Gruppo C: Workshop 2

14.30 Coffee break15:00 Casi Clinici (Marco Livini, Tom Stout

e Marta Villani)16.30 Termine del Workshop

SEDE DEL WORKSHOPCrema Centro Ippico

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISegreteria SIVE - Monica BorghisaniPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 - 26100CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 403530E-mail: [email protected]

SEMINARIO: RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI

Palazzo Trecchi - Cremona - 12 Ottobre 2012

WORKSHOP: ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA

Crema - 13 Ottobre 2012

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CON

TRAD

UZIONE

(MAX 15 PART

ECIPANTI)

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 201212 Eventi Veterinari

Edizioni Veterinarie E.V. srl

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIAMEDICINA PUBBLICA

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCAE DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE

PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2012

CORSO AVANZATO, PER CHI HA GIÀ SEGUITO IL CORSO DI BASE,PER IL CONTROLLO DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA NEL CANE

DI RAZZA E DI AGGIORNAMENTO SUL CONTROLLO HD/ED Sabato 30 Giugno 2012

Palazzo Trecchi - Cremona

CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTICE 882 E 854

14 Settembre 2012 - Roma, Ospedale Cto Andrea Alesini

DIRETTORE DEL CORSODr. Aldo VezzoniMed. Vet., Dipl. ECVSChairman della Commissione di letturaHD/ED FSALibero professionista, Cremona

ALTRI RELATORI Dott.ssa Federica RossiMed. Vet., Dipl. ECVDIMembro della Commissione di letturaHD/ED FSALibero professionista, Bologna

Michele PolliMed. Vet., PhD, Università degli Studi diMilano

Silvia BoiocchiMed. Vet., PhD, Libero professionista,Milano

OBIETTIVI DEL CORSOIl controllo e la prevenzione delle malattieereditarie, ed in particolare della displasiadell’anca e del gomito del cane, vengonosempre più richieste ai medici veterinari perun’aumentata consapevolezza, da parte diallevatori e proprietari di cani, dell’impor-tanza di una selezione riproduttiva finaliz-zata anche alla salute e al benessere.Il Corso, nell’ambito della Centrale di Lettu-ra della FSA e del protocollo ENCI per ilcontrollo della displasia dell’anca e del go-mito del cane, si propone di fornire ai medi-ci veterinari la competenza specifica perpoter meglio inserirsi nel sistema di control-lo di queste malattie scheletriche ereditariee di aumentare le proprie conoscenze suqueste patologie per poter offrire ai propriassistiti una consulenza competente ed ag-giornata. Il Corso comprende anche duesessioni pratiche interattive di interpretazio-ne radiografica della displasia dell’anca edel gomito del cane.

PROGRAMMA SCIENTIFICOPRIMO GIORNO

Venerdì, 29 Giugno 20128.30 Registrazione dei partecipanti 8.50 Saluto ai partecipanti, presentazio-

ne di relatori ed istruttori, informa-zioni pratiche sul Corso

9.00 La riproduzione selezionata ENCIed il controllo delle patologie sche-letriche ereditarie - A. Vezzoni

9.30 Aspetti di genetica delle patologiescheletriche ereditarie - M. Polli

10.30 Pausa caffè11.00 Displasia dell’anca: sviluppo ed a-

spetti clinici - A. Vezzoni11.45 Displasia dell’anca: aspetti radiogra-

fici - F. Rossi12.30 Displasia dell’anca: proiezioni e po-

sizionamento corretto per l’esameradiografico - A. Vezzoni

13.00 Pausa pranzo14.00 Displasia dell’anca: classificazione

internazionale - F. Rossi 14.30 Esercitazione collettiva sull’interpre-

tazione radiografica dei gradi di di-splasia dell’anca

15.30 Esercitazione individuale sull’inter-pretazione radiografica dei gradi didisplasia dell’anca

16.30 Pausa caffè17.00 Displasia del gomito: sviluppo ed a-

spetti clinici - A. Vezzoni 17.30 Displasia del gomito: proiezioni ed

aspetti radiografici - F. Rossi18.15 Displasia del gomito: classificazione

internazionale - F. Rossi

18.30 Esercitazione collettiva sull’interpre-tazione radiografica della displasiadel gomito

19.30 Termine della prima giornata

SECONDO GIORNO Sabato, 30 Giugno 2012

8.30 Esercitazione individuale sull’inter-pretazione radiografica della displa-sia del gomito

Parte comune con il Corso FSA Avanzato(9.30-19.30)9.30 Contestazione dei giudizi ufficiali e

perfezionamento dell’esecuzionedell’esame radiografico - A. Vezzoni

10.30 Impiego della radiologia digitale perl’esame ufficiale HD/ED - F. Rossi

11.00 Pausa caffè11.30 Necrosi asettica della testa del fe-

more - S. Boiocchi 12.00 Eziologia, patogenesi, epidemiolo-

gia e classificazione della lussazio-ne della rotula - A. Vezzoni

13.00 Pausa pranzo14.00 Protocollo FSA-ENCI per il controllo

della displasia dell’anca e del gomi-to - A. Vezzoni

15.15 Protocollo FSA-ENCI per la certifi-cazione della lussazione della rotu-la e della necrosi asettica della testadel femore - A. Vezzoni

15.45 Rapporto dei veterinari con gli alle-vatori e con i proprietari dei cani A. Vezzoni

16.30 Pausa caffè17.00 Esercitazione sulla visita di soggetti

con e senza lussazione della rotulae relativa classificazione e certifica-zione

19.00 Domande e risposte sugli argomen-ti della giornata

19.30 Termine della seconda giornata

TERZO GIORNO Domenica, 1 Luglio 2012 8.30 Valutazione precoce della displasia

dell’anca nel cane in accrescimentoA. Vezzoni

9.30 Valutazione precoce della displasiadel gomito nel cane in accrescimen-to - F. Rossi

10.30 Pausa caffè 11.00 Possibilità terapeutiche e prognosi

per la displasia dell’anca - A. Vezzoni 12.00 Possibilità terapeutiche e prognosi

per la displasia del gomito S. Boiocchi

12.45 La displasia dell’anca nel gatto: de-finizione, classificazione e controlloS. Boiocchi

13.15 Discussione conclusiva 13.30 Termine del Corso

L’iscrizione comprende• abstract delle relazioni su CD • goniometro per la misurazione dell’ango-lo di Norberg

• attestato di frequenza• coffee break e light lunch offerti

PER INFORMAZIONISegreteria FSA - Elena BonettiVia Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403511 - Fax 0372/403530E-mail: [email protected]

FSAFONDAZIONE SALUTE ANIMALE

In collaborazione con

RELATOREBartolomeo Griglio - ASL 8 Chieri, Torino

MODERATOREAldo Benevelli - Servizio Veterinario Ispe-zione Alimenti ASL RM/C

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOEvidenziare le criticità emerse nell’ultimoquinquennio nell’applicazione dei regola-menti CE 882 e 854, inerenti i controlli uffi-ciali in materia di sicurezza alimentare eproporre delle soluzioni al fine di uniforma-re i omportamenti sul territorio.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore ed inizio lavori9.00 Criteri per l’organizzazione dei con-

trolli ufficialiB. Griglio

11.00 Pausa Caffè - Coffee Break11.30 Criticità rilevate nel quinquennio e

possibili soluzioniB. GriglioPausa Pranzo - Lunch

14.30 Il Regolamento 854/2004 e succes-sive modificazioniB. Griglio

16.30 Pausa Caffè - Coffee Break17.00 Criticità emerse

B. Griglio17.30 Discussione18.00 Questionario ECM, consegna atte-

stati e termine della giornata

GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPE-GNANO A RISPETTARE IL PROGRAMMAPUBBLICATO CHE RIMANE SUSCETTIBILE DIVARIAZIONI PER CAUSE DI FORZA MAGGIO-RE. È PROIBITO FILMARE O FOTOGRAFARELE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.

PARTECIPAZIONEIniziativa riservata ai laureati in MedicinaVeterinaria.

SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE• Accreditamento ECM• Attestato di frequenza• Light lunch• Pause caffè

SEDEOspedale Cto Andrea AlesiniVia S. Nemesio, 21 - Roma

Evento organizzato in collaborazione conl’Ordine dei Medici Veterinari della provin-cia di Roma e dei Servizi Veterinari della A-SL RM/C.

INFORMAZIONISegreteria AIVEMP - Paola OrioliTel. +39 0372 403541Fax +39 0372 403540E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 6 CREDITI FORMATIVI

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

di SERGIO GHIDINIDipartimento di Produzioni Animali,

Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezzadegli Alimenti, Sezione Sicurezza degli

Alimenti, Università di Parma

La rapidità delle innovazioni incampo scientifico e tecnolo-gico con la continua introdu-zione di nuove tecnologie inagricoltura, hanno un forteimpatto sugli alimenti che

acquistiamo al giorno d’oggi. L'intensificazione dell'agricoltura, con l'uso difertilizzanti e pesticidi, e l'industrializzazionedelle produzioni alimentari, l’uso di additivi econservanti per migliorare il gusto, l'aspetto ela shelf-life degli alimenti, sono tutti fattori chepossono essere causa di preoccupazione per iconsumatori. Inoltre, le tecnologie più innovative in via di in-troduzione nel settore alimentare, come gliOGM, le nanotecnologie e la clonazione ani-male, stanno modificando l'agricoltura e sonodestinate a cambiare gli alimenti che mangere-mo nel futuro. Tuttavia, i consumatori tendono ad essere mol-to più prudenti e conservatori quando si parladi alimenti, rispetto a tutti gli altri aspetti dellavita. Infatti, anche se sono sempre più prepa-rati a utilizzare le tecnologie in ogni momentodella giornata, non lo sono altrettanto nell’ap-proccio agli alimenti (Gruner, 2002; Deliza et al,2003). In questo contesto, la sicurezza chimi-ca dei prodotti alimentari è probabilmente laprincipale preoccupazione per i consumatori ditutto il mondo.L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare(EFSA, 2010) ha recentemente pubblicato i ri-sultati di un sondaggio condotto tra i consu-matori dell'Unione europea per quanto riguar-da la percezione dei consumatori dei rischi le-gati all'alimentazione. Secondo questa indagine, i maggiori rischi per-cepiti legati all'alimentazione riguardano la con-taminazione chimica degli alimenti, piuttostoche la contaminazione batterica o aspetti nu-trizionali. Nessun rischio legato all'alimentazione è statomenzionato spontaneamente dalla maggioran-za degli intervistati; il 19% ha citato prodottichimici, pesticidi e altre sostanze chimiche ingenere. Quando gli intervistati sono poi stati interrogatisu un elenco di possibili problematiche legateal cibo, hanno dichiarato di essere "moltopreoccupati" riguardo: − residui chimici da pesticidi in frutta, verdura

e cereali (31%, in crescita di 3 punti percen-tuali rispetto al 2005);

− antibiotici o gli ormoni nella carne (30%, increscita di 3 punti rispetto al 2005);

− clonazione di animali per i prodotti alimen-tari (30%) e

− inquinanti come il mercurio nel pesce e lediossine nella carne di maiale (29%, in cre-scita di 3 punti rispetto al 2005).

Un numero inferiore era "molto preoccupato"per la contaminazione batterica dei cibi (23%),ancor di meno per l’aumento di peso (15%) oil non avere una dieta sana ed equilibrata(15%). Come logica conseguenza, come chia-ramente riassunto da Yridoe et al (2005) eMagkos et al (2006), la preoccupazione deiconsumatori sulla qualità e sicurezza degli ali-

menti convenzionali si è intensificata, diventan-do la forza principale per la crescente doman-da di alimenti di produzione biologica, percepi-ti come più sani e sicuri. Dal punto di vista del-l’interesse del consumatore, pertanto, il princi-pale quesito da indagare è studiare se i pro-dotti biologici rappresentino o meno un fattoredi protezione nei confronti della contaminazio-ne chimica.

CONTAMINANTI INORGANICIIl piombo può esser presente, pur se a basseconcentrazioni in una vasta gamma di alimenti.Tra gli alimenti di origine animale quelli media-mente più contaminati sono le frattaglie ed iprodotti ittici. La contaminazione da piombodegli alimenti mostra un trend decrescente: ilbando all’utilizzo di piombo nelle benzine è sta-ta la misura più efficace per la riduzione dellacontaminazione. I lavori scientifici volti a para-gonare i livelli di contaminazione tra prodottibiologici e convenzionali sono scarsi e non mo-strano diversi livelli di contaminazione. Perquanto riguarda il cadmio la maggiore fonte diingresso del metallo nelle aziende zootecnicheè rappresentata dai fertilizzanti fosfati spessocontaminati. In linea teorica, quindi, le aziendeconvenzionali dovrebbero esser maggiormen-te esposte a questo tipo di contaminazione.Tuttavia i dati in letteratura non confermanocompletamente questa previsione, anzi Lindennel 2001 trovò concentrazioni di cadmio più e-levate nei reni di suinetti biologici rispetto aquelli convenzionali. L’evidenza analitica fu giu-stificata col fatto che la possibilità di grufolareall’aperto data ai suini biologici potesse deter-minare una maggiore esposizione al contami-nante attraverso il terreno. Nello stesso annoOlsson trovò riscontri di natura opposta nellevacche in lattazione. Da considerare anche ilfattore età degli animali dato che tutti gli studiconcordano nel dimostrare una correlazionepositiva tra età e concentrazioni di cadmio. Perquanto riguarda mercurio ed arsenico le princi-pali fonti di esposizione sono rappresentate daiprodotti ittici e dalle acque (arsenico) pertantonon verranno qui trattati.

DIOSSINE E PCBAl momento, nessun confronto tra contamina-zione da diossina nella carne e nel latte con-venzionale e biologica è presente in letteratura.Solo uno studio su diossina in uova biologichepuò essere qui citato. Kijlstra (2004) ha rilevatocontaminazioni da diossina più alte in uova bio-logiche rispetto a quelle convenzionali. Questirisultati sono stati spiegati con le differenti tec-niche di allevamento adottate in agricolturabiologica, dove i polli hanno più spazio all'aper-to e sono esposti a contaminazione da diossi-na via aria e suolo, nonché ingestione di vermie insetti.

PESTICIDITra i pesticidi solo gli organoclorurati possonoessere regolarmente rilevati nella carne e nellatte perché si accumulano nei tessuti grassi.Altri pesticidi non persistono come residui nellecarni e nel latte.I pesticidi organoclorurati sono attualmentevietati, ma tracce di queste molecole (o dei lo-ro metaboliti) nel siero umano possono esserespiegate con l'esposizione ambientale dellapopolazione. Secondo un recente studio, i pe-sticidi organoclorurati sono completamentescomparsi da alcuni alimenti, come frutta e ver-dura, anche se, continuano ad essere rilevatiin altri tipi di alimenti, quali latte e carne (Vicen-te et al., 2004). In un recente studio dalla Foodand Drug Administration statunitense (2008)sui residui di pesticidi organoclorurati negli ali-menti, si è constatato che sostanze chimiche,seppur vietate da decenni sono state sistema-ticamente rilevate nei campioni alimentari ana-lizzati. Una nostra ricerca del 2005 volta acomparare i livelli di pesticidi organocloruratinel latte e carni non ha rilevato differenze tra leproduzioni biologiche e le convenzionali. Resi-dui di organoclorurati son stati rinvenuti in en-trambe le categorie seppur a livelli di concen-trazione estremamente bassi.

IDROCARBURI POLICICLICIAROMATICI

Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) costitui-scono una vasta classe di composti organiciche sono costituiti da due o più anelli aromati-ci. Si formano essenzialmente a seguito dicombustione incompleta o pirolisi di sostanzaorganica e durante vari processi industriali. GliIPA generalmente si rinvengono in miscelecomplesse che possono consistere di centi-naia di composti. Stante il meccanismo di for-mazione normalmente non vengono rinvenutiin carne e latte non processati.

FARMACI VETERINARII residui di farmaci veterinari sono generalmen-te controllati da piani nazionali sui residui in tut-to il mondo. Questi dati sono generalmentepubblici, ma vengono presentati solo comenumero di campioni positivi per categoria tera-peutica, pertanto, è impossibile utilizzare que-sti dati a scopo di valutazione del rischio. Laletteratura scientifica, in questo caso, non aiu-ta perché, mentre è molto facile trovare metodianalitici, è quasi impossibile trovare indaginisulla presenza di residui farmaci veterinari nellacarne e nel latte.Dal momento che è difficile valutare il livello dirischio derivante dalla presenza di residui di far-maci veterinari convenzionali, un confrontocompleto tra prodotti convenzionali e biologicinon può essere eseguito. Gli alimenti biologici dovrebbero essere prati-

camente esenti da questi residui dal momentoche la normativa sul biologico vieta in generalel'uso di farmaci chemioterapici di sintesi. Dasottolineare che, in questo caso, la legislazionenegli Stati Uniti è più conservativa di quella eu-ropea perché negli Stati Uniti se un animalebiologico viene trattato anche una sola voltacon farmaci di sintesi, non può essere etichet-tato come biologico, mentre nella UE singoleeccezioni sono ammesse.

CONCLUSIONIL'agricoltura biologica è importante per molteragioni (minore impatto ambientale, un minoreutilizzo di energia e fattori etici) tuttavia, anchese la letteratura scientifica in questo campo èlimitata, non vi è alcuna chiara evidenza scienti-fica che carne e latte biologici siano in grado diproteggere i consumatori dalla contaminazio-ne chimica. Purtuttavia, come visto, questa èuna delle forze principali che spingono i con-sumatori ad acquistare prodotti biologici. In particolare, l'agricoltura biologica non puòproteggere i consumatori dai contaminanti am-bientali che sono sostanzialmente ubiquitari. Ilfatto che le aziende agricole biologiche acqui-stino meno alimenti e materie prime in genereprovenienti da fonti esterne, piuttosto chequelli tradizionali non è affatto protettivo neiconfronti delle contaminazioni chimiche.Per (certamente condivisibili) motivi di rispettodel benessere animale, nell’agricoltura biologi-ca, si possono adottare tecniche di allevamen-to (ad esempio il pascolo all'aperto) che po-trebbero esporre gli animali a livelli di contami-nazione ancora più elevati rispetto agli animalidi allevamento convenzionale, dando così pro-dotti più contaminati. Considerando che gli animali allevati secondo imetodi biologici sono esposti a questa via dicontaminazione dall'ambiente, è fondamentalepianificare con cura la collocazione di aziendebiologiche. Dal momento che molte sostanzechimiche si accumulano nelle carni e frattaglie,come una funzione diretta del tempo, il fattoreetà degli animali deve essere considerato. I da-ti sulla età degli animali utilizzati per ottenerecarne biologica rispetto a quelli convenzionalinon sono disponibili. Tuttavia, è ragionevolesupporre che: a) gli animali allevati biologica-mente solo per la produzione di carne raggiun-gano performance produttive inferiori rispettoa quelli allevati con il metodo convenzionale equindi vivano più a lungo; b) gli animali biologi-ci allevati per fini diversi dalla carne (cioè vac-che in lattazione), la cui carne è utilizzata al ter-mine del loro ciclo di produzione abbiano unacarriera più lunga di quelli tradizionali. Certo,sono necessarie ulteriori ricerche in questocampo, ma, al momento, il messaggio che lacarne biologica potrebbe ridurre l'esposizionealle sostanze chimiche dovrebbe essere evita-to. Questo potrebbe solo portare ad incom-prensioni tra produttori e consumatori e perfi-no scandali mediatici che potrebbero essereoltremodo negativi per un settore così impor-tante come l'agricoltura biologica.

Bibliografia disponibille su richiesta

Abstract tratto dagli atti del Convegno ANMVIInternational “Sicurezza alimentare e controlliufficiali nelle filiere corte e produzioni locali. A-spetti specifici, benefici e rischi emergenti” te-nutosi dal 2 al 4 Aprile 2012 a Cremona

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 Sicurezza alimentare Focus 13

Confronto tra i livelli di contaminanti chimicinegli alimenti convenzionali e biologiciBenefici e rischi emergenti nelle filiere corte e produzioni locali

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio epidemiologicoha determinato l’inciden-za e la distribuzione dellemalattie correlate alla de-generazione dei dischi in-tervertebrali in un’ampia

popolazione dei cani di razza, età e sesso di-versi, determinando il tasso di mortalità in que-sti soggetti.Si analizzavano i dati assicurativi di una com-pagnia svedese per identificare i cani conmalattie correlate alla degenerazione dei di-schi intervertebrali; si determinavano l’inci-denza e la mortalità dei cani affetti di età ri-spettivamente < 12 e < 10 anni.L’incidenza delle malattie correlate alla de-generazione dei dischi intervertebrali era di27,8 casi/10.000 cani negli anni a rischio

(DYAR), implicando che erano colpiti lo 0,3%circa dei cani all’anno in questa popolazio-ne. La razza più frequentemente affetta era ilBassotto nano, seguito da Bassotto stan-dard e Doberman (rispettivamente 237,1,141,5 e 88,6 casi/10.000 DYAR). L’incidenza delle malattie correlate alla de-generazione dei dischi intervertebrali eramaggiore nei maschi che nelle femmine eaumentava con l’età. Il tasso complessivo di mortalità attribuito aquesta condizione era di 9,4 decessi/10.000DYAR ed era superiore nel maschio rispettoalle femmine.La differenza di incidenza tra le diverse raz-ze suggerisce un coinvolgimento genetico,concludono gli autori. La conoscenza delladistribuzione di questa malattia tra i cani didiverse razze ed età può facilitare una dia-gnosi precoce e un trattamento preventivo

nei pazienti a rischio.“Incidence of intervertebral disk degenera-tion–related diseases and associated mor-tality rates in dogs” Niklas Bergknut, Agne-ta Egenvall, Ragnvi Hagman, Pia Gustås,Herman A. W. Hazewinkel, Björn P. Meij,Anne-Sofie Lagerstedt. Journal of the Ame-rican Veterinary Medical Association. June1, 2012, Vol. 240, No. 11, Pages 1300-1309 �

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI SCIVAC

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.Edizioni Veterinarie E.V. srlAzienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008 Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta

le schede disponibili su www.vetpedia.it

CARDIOLOGIA 1 - Anatomia normale e patologica,fisiologia e fisiopatologia, clinica e diagnostica

strumentaleValido anche come 1a parte dell’Itinerario di

CardiologiaCremona, 18/21 Settembre 2012

Centro Studi SCIVAC

ECM: Richiesto accreditamento per 29,5 Crediti

DIRETTOREFrancesco Migliorini, Med Vet, Roma

RELATORIDavid Chiavegato, Med Vet, Dr Ric, Padova

Gino D’Agnolo, Med Vet, TriesteFrancesco Migliorini, Med Vet, RomaMarco Poggi, Med Vet, Imperia

Roberto Santilli, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM-CA(Cardiology), Samarate (VA)

Alberto Tarducci, Med Vet, TorinoMassimo Tursi, Med Vet, Torino

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 23 Luglio 2012

QUOTESoci SCIVAC: € 750,00 + IVA 21%Non soci: € 1.000,00 + IVA 21%

(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo illimite di iscrizione)

Corso Avanzato

CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI

LINFOPOIETICI - II Edizione

Dall’interpretazione alla refertazione, dalla descrizione

alle conclusioni

Cremona, 8/9 Ottobre 2012

Centro Studi SCIVAC

ECM: Richiesto accreditamento per 10 Crediti

DIRETTORI E RELATORI

Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

ISCRIZIONE

Partecipazione a numero chiuso (30)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 3 Settembre 2012

QUOTE

Soci SCIVAC: € 350,00 + IVA 21%

Non soci: € 600,00 + IVA 21%

(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il

limite di iscrizione)

International CourseAO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION

TREATMENTCremona (Italy), October 15th/17th 2012

Centro Studi SCIVAC

CHAIRMANAldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

LABORATORY ASSISTANCESilvia Boiocchi, Med Vet, Cremona (I)

Enrico Panichi, Med Vet, Dr Ric, Torino (I)Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona (I)

FACULTYKenneth A. Bruecker, DVM, MS, Dipl ACVS, California

(USA)Michael P. Kowaleski, DVM, Dipl ACVS, Ohio (USA)

Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino (I)Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano (I)

Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona (I)

MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 36

DEADLINE FOR REGISTRATION:September, 3rd 2012

LANGUAGE: English

REGISTRATION FEEFor SCIVAC, AOVET or ESVOT Members: € 1.500,00 +

IVA 21%For non Members: € 1.750,00 + IVA 21%

(The Registration after the indicated deadline will incura charge of: € 50,00 + VAT 21%)

OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASEValido anche come 3a parte dell’Itinerario di Ortopedia

Cremona, 17/20 Ottobre 2012Centro Studi SCIVAC

ECM: Richiesto accreditamento per 33,6 Crediti

DIRETTOREBruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIUllrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVS, Bobingen (D)

RELATORIErmenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, MilanoFilippo Maria Martini, Med Vet, PhD, Dr Ric, Parma

Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, TorinoUllrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVS, Bobingen (D)

Pier Mario Piga, Med Vet, TorinoAldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (48)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 7 Settembre 2012

QUOTESoci SCIVAC e AOVET: € 1.000,00 + IVA 21%

Non soci: € 1.250,00 + IVA 21%

(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo illimite di iscrizione)

A.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201214 Vet Journal www.vetjournal.it o

SARCOMA INIEZIONE - INDOTTO DOPO CISPLATINO IN UN GATTO

Una gatta domestica a pelo cortosterilizzata di 14 anni veniva visi-tata per un carcinoma squamoso

del planum nasale e veniva trattata conchemioterapia intralesionale. Nel corsodelle infiltrazioni nasali con cisplatino in-tralesionale misto a siero del paziente sisviluppava una nuova lesione carcinoma-tosa al canto mediale dell’occhio destro,che veniva altrettanto trattata con che-mioterapia intralesionale. Due mesi dopo il ciclo di trattamento, ilpaziente sviluppava una nuova massanella sede della chemioterapia palpebra-le; si diagnosticava un sarcoma dei tes-suti molli. Si effettuava, su richiesta delproprietario, un’asportazione marginale

del tumore ma la neoplasia recidivavadopo10 mesi. Al momento dell’eutanasianon si evidenziavano metastasi linfono-dali o polmonari. L’istotipo del tumore, la correlazione conle iniezioni e la descrizione istologicarendono verosimile l’ipotesi di un sarco-ma iniezione-indotto. A conoscenza dell’autore, la presente èla prima descrizione di un sarcoma inie-zione-indotto nella sede di iniezione dicisplatino. (M.G.M.)“A case of feline injection-site sarcomaat the site of cisplatin injections” Marta-no M, Morello E, Iussich S, Buracco P. JFeline Med Surg. 2012 May 24. [Epubahead of print]

Incidenza e mortalitàdelle degenerazionidiscali nel caneRazza, età e sesso influenzavano i due parametri,in uno studio epidemiologico

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2012 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Uno studio retrospettivo havalutato se la tomografiacomputerizzata (CT) for-nisse informazioni pecu-liari circa il trattamento ola prognosi dell’ematoma

dell’etmoide (EH) nel cavallo. Si includevano16 cavalli con una diagnosi di EH sottoposti aCT.La CT forniva nuove informazioni diagnosticheche influenzavano la scelta del trattamento in10 soggetti su 16. In 8 cavalli su 16 era pre-sente una patologia bilaterale che in 5 casinon era stata identificata prima della CT. L’in-teressamento dei seni paranasali era presentein tutti i cavalli ma era stato definito in manieraincompleta prima della CT in 7 cavalli su 16. Ilseno sfenopalatino era coinvolto in 6 dei 16soggetti, come si determinava all’esame CT, ein 4 di questi la condizione era bilaterale.Si effettuava un trattamento medico e chirurgi-

co. Sei cavalli su 10 avevano un esito positivo,con recidiva in 4 su 10. Cinque dei 6 pazientiin cui il trattamento veniva effettuato per tuttele sedi di lesione identificate mediante CT ave-vano esito positivo. La bilateralità della patolo-gia non conferiva una prognosi negativa quan-do si sottoponevano a trattamento tutte le se-di interessate. L’interessamento del seno sfe-nopalatino era probabilmente associato alla re-cidiva. La CT fornisce informazioni anatomicheche possono favorire un trattamento efficacenei cavalli affetti da EH, concludono gli autori,soprattutto nei soggetti con patologia bilatera-le e coinvolgimento dei seni paranasali. La CTè raccomandata nei pazienti in cui la lesionenon può essere visualizzata endoscopicamen-te, quando si sospetta l’interessamento dei se-ni o una patologia multifocale o quando la le-sione non ha risposto al trattamento. (M.G.M.)“Results of computed tomography in horseswith ethmoid hematoma: 16 cases (1993–2005)” Jamie A. Textor, Sarah M. Puchalski,Verena K. Affolter, Melinda H. MacDonald,Larry D. Galuppo, Erik R. Wisner. Journal ofthe American Veterinary Medical Association.June 1, 2012, Vol. 240, No. 11, Pages 1338-1344. �

Tomografia nelladiagnosi di ematomadell’etmoide del cavalloLa CT fornisce informazioni che possono favorirela scelta di un trattamento efficace

Cheratomicosisubepiteliale nel cavalloEntità clinica distinta o un continuum con le altreforme micotiche corneali equine

Uno studio retrospettivo hadescritto gli aspetti clinicidella cheratomicosi sube-piteliale nel cavallo (SEK).Si identificavano 21 cavalliaffetti da SEK, di cui 3

maschi castrati Quarter horse, 2 maschi ca-strati Morgan, 1 cavalla Morgan, 2 cavalle Ara-be, 3 maschi castrati Arabi, 2 cavalle warmblood, 2 maschi castrati warm blood, 2 maschicastrati Thoroughbred, 1 cavalla Thorough-bred, 1 cavalla Appaloosa, 1 maschio castratoHolsteiner e 1 cavalla Holsteiner.

In tutti gli occhi si osservava un’opacizzazionesubepiteliale puntata multifocale e/o con distri-buzione geografica. In 16 occhi si riscontrava-no fasi intermittenti di colorazione debole confluoresceina e/o Rosa Bengala. I segni clinici diiridociclite erano assenti in tutti gli occhi. Laconferma citologica della presenza di funghi e-ra presente in 10 casi, da 1 occhio si coltivavaCandida e in 3 occhi Aspergillus.In 19 occhi sui 21 affetti, la SEK si risolvevaquando si istituiva la terapia antimicotica topi-ca. In 2 dei 19 occhi guariti si verificava una re-cidiva e si effettuava un’ulteriore terapia, men-tre in altri 2 occhi la condizione progrediva acheratomicosi ulcerativa.La presente è la prima descrizione, concludo-no gli autori, di una forma sottile di cheratomi-cosi nel cavallo. La cheratomicosi subepitelialepuò essere un’entità clinica distinta oppurerappresentare uno stadio delle forme descrittedi cheratomicosi equina. (M.G.M.)“Equine subepithelial keratomycosis” BrooksDE, Plummer CE, Mangan BG, Ben-ShlomoG. Vet Ophthalmol. 2012 May 14. �

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Chi va dicendo che la mo-dernizzazione dell’ispe-zione delle carni al ma-cello comporterà unaminor presenza di vete-rinari nella filiera del

controllo ufficiale ha sbagliato i conti; in e-strema sintesi è questo il messaggio che èvenuto fuori al convegno che l’11 marzoscorso si è svolto in EFSA, patrocinato dallastessa Authority ed organizzato dal Ministe-ro della Salute.Quasi duecento tra veterinari, docenti, pro-fessionisti ed altri operatori dei servizi pub-blici, in aggiunta a rappresentanti di catego-rie di produttori e ad esperti di EFSA si sonotrovati nella sede dell’Authority europea a di-scutere del tema spinoso dell’evoluzionedell’ispezione al macello; per ora solo sullecarni suine ma presto anche sulle altre filie-re, si sta infatti annunciando la rivoluzioneche dovrebbe dare più autorevolezza al ruo-lo del veterinario lungo tutta la filiera, allar-gando il suo giudizio finale ad un esame piùcompleto, dall’allevamento al sezionamentodella carcassa.Dopo i rituali saluti di Catherine Geslain-La-neelle, direttore di EFSA e di Romano Mara-belli, Capo Dipartimento del Ministero, si so-no alternati subito al tavolo dei relatori tre e-sperti di EFSA, Ernesto Liebana-Criado (cheha trattato il tema dei pareri scientifici), Lau-ra Smillie (comunicazione del rischio al con-sumatore) e Alberto Mantovani (i pericoli ed irischi della prima parte della filiera, i conta-minanti ed i residui e l’alimentazione del be-stiame). A questi ha fatto seguito la testimonianzadella Food Standard Agency inglese; JavierDominguez, capo unità del settore, ha pas-sato in rassegna gli step che caratterizzano

l’attuale stato dell’arte inglese; se pur in a-vanzato stato di evoluzione ispettiva, l’Inghil-terra sta affrontando gli stessi problemi chesono emersi anche dallo studio che l’Italiasta portando avanti: molti dati raccolti, an-cora non strutturati, la necessità di giungeread un giudizio più integrato sull’intera filierama con la volontà di cambiare rafforzando lafigura del veterinario ispettore, che in quelpaese è stata in buona parte affidata a con-trollori non istituzionali. È stata poi la volta degli italiani. Silvio Borrello, direttore generale della sicu-rezza alimentare, ha fatto il punto sulla tradi-zionale ispezione, partendo dai primi prov-vedimenti dell’800 ad oggi, mettendo in evi-denza l’esigenza di rafforzare le tutele delconsumatore ma non tralasciando di eviden-ziare i pericoli biologici delle attuali filiere. La conclusione di Borrello si è concentratasu 3 elementi: formulare il giudizio veterina-rio su criteri di rischio evidenti, mantenere ipunti di forza che la tradizionale ispezioneha sempre messo in luce ed utilizzare il la-voro che sta portando avanti il CNSA sullepeculiarità della nostra produzione, che stavalutando i due modelli di produzione italia-na, quello ad alta ed a bassa intensità pro-duttiva. Adriana Ianieri, che con Giancarlo Belluzzista portando avanti una delle due indaginisul settore per conto del Comitato Naziona-le per la sicurezza alimentare, ha presentatola fotografia della produzione delle carni sui-ne in Italia e si è soffermata in particolare suquella ad alta produttività: su questa filiera,ha concluso la docente, si può cominciare asperimentare e a valutare l’impatto di questaevoluzione ispettiva, allargando però il ven-taglio di giudizio alle conoscenze che pos-sono venire dall’allevamento. Insomma, sesi vuole che il consumatore sia tutelato lo sipuò fare anche meglio di oggi, sfruttandotutte quelle informazioni sulla catena alimen-tare che derivano dalle osservazioni “clini-che” degli animali in allevamento, classifi-candone il livello di rischio, fornendole all’i-spettore ed utilizzando la preziosa massa didati raccolti per l’allevatore, per la filiera eper un osservatorio epidemiologico più effi-cace ed efficiente.La tavola rotonda finale, poi, ha sottolineato3 punti: la disponibilità del mondo produttivoad un progetto di ricerca, l’interesse delmondo veterinario per un maggior coinvolgi-mento dei veterinari di sanità animale ed ilcontributo che può venire da quelli della pro-fessione clinica in allevamento. ANMVI auspica che tutto ciò si trasformi inuna modernizzazione che valorizzi la profes-sione su tutto l’arco di filiera, dall’allevamen-to al macello, alleggerendola di compiti ma-nuali non indispensabili, innalzando la figuradel Medico Veterinario al ruolo di direzionesanitaria effettiva di allevamento o di impian-to, prima che si abbatta sul nostro Paeseun’anonima decisione comunitaria (il ventodel Nord) della Commissione EU. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 Sicurezza alimentare Attualità 17

Ispezione: piùveterinaria dalcampo alla tavolaConvegno in EFSA: è necessario un controllo più completo ed allargato sulla filiera

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Il progetto è stato sostenuto anche dall’Uni-versità Cattolica Del Sacro Cuore e dal Mini-stero della Salute. Enti, Istituzioni e aziende delsettore alimentare hanno partecipato attiva-mente portando testimonianze e relazioni suargomenti di grande interesse.L’iniziativa è stata tenuta a battesimo dai rap-presentanti istituzionali che hanno sottolineatol’importanza dell’evento e si sono dimostratipositivamente colpiti dagli interventi dei pro-fessionisti al riguardo dell’esperienza a cuihanno avuto modo di partecipare. 25 esperti,del Ministero, di EFSA, della Cattolica, dellaCommissione o del mondo professionale sisono alternati nelle relazioni; tre aziende di pri-maria importanza (un allevamento ibrido latte-cereali-energia, un grosso macello ed unagrande cooperativa lattiero-casearia) hanno a-perto le porte agli ospiti, mentre un centinaiodi colleghi pubblici e non hanno dimostrato sultraining la capacità di interagire sotto gli occhidegli stranieri.La settimana è iniziata la domenica 20 mag-gio, con lezioni tenute da relatori internazionalitra cui anche operatori del commercio inter-nazionale ed un funzionario della prestigiosaFood and Drug Administration americana, re-

sponsabile dei controlli sulle filiere alimentari. Le sessioni di lavoro si sono susseguite a rit-mo serrato: una giornata è stata interamentededicata alla comunicazione del rischio ali-mentare, alle strategie e alle dinamiche divul-gative guidata dai più prestigiosi giornalisti del

settore. Un’altra sessione è stata improntataai controlli ufficiali ed alle certificazioni; in que-st’occasione è intervenuto anche il CapitanoSergio Tirrò del Comando Centrale del NAS aRoma che ha accompagnato, unitamente allostaff di ANMVI, i partecipanti in visita alla Lat-teria Soresina e macello Prosus, realtà azien-dali del territorio cremonese con eccellentistandard qualitativi. Appuntamento in azienda anche con il Dr.Marco Pizzamiglio, veterinario e imprenditoredell’azienda Castello che produce latte ed e-nergia. L’obiettivo del corso era quello di mettere aconfronto le realtà italiane con quelle straniereper mostrare dal vivo le peculiarità che con-traddistinguono le produzioni nazionali daquelle globalizzate. Il “Progetto di Internazionalizzazione della pro-fessione medico veterinaria: la formazione perla sicurezza alimentare. Il modello RegioneLombardia” reso possibile da E.V. con il con-tributo di Regione Lombardia è arrivato consuccesso alla sua sesta edizione e ha visto, ol-tre all’appuntamento annuale con i professio-nisti stranieri, momenti di alta formazione tracui anche il Training di simulazione di un’aller-ta alimentare della durata di tre giorni in colla-borazione con il ministero della salute e vedrà,a fine anno, un altro importante momento diformazione per tutti gli addetti ai lavori della si-curezza alimentare.ANMVI International sta predisponendo unnuovo progetto triennale per giungere ad EX-PO 2015 con un modello formativo internazio-nale; modello che sarà sempre meno teoricoe sempre più improntato alla pratica e, pertan-to, utile al professionista come strumento diconfronto e di crescita professionale. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201218 Dalle Associazioni ANMVI International

Summer School: esperti di 26 Paesi si confrontano sulla sicurezza alimentareI 35 professionisti hanno seguito lezioni, visitato impianti e partecipato al Training sul RASFF

Il gruppo in visita all'Azienda Agricola Pizzamiglio

I partecipanti capitanati da GiancarloBelluzzi, Paola Gherardi e FrancescoPlanchensteiner a Palazzo Trecchi.

Èdurata una settimana la“Summer School” dell’e-vento internazionale 2012firmato Anmvi Internatio-nal che ha visto riuniti alTrecchi dal 20 al 26 mag-

gio 2012, veterinari e professionisti del settorealimentare di tutto il mondo.Algeria, Arabia Saudita, Belgio, Bulgaria,Croazia, Egitto, Estonia, Francia, Gran Breta-gna, Indonesia, Israele, Lettonia, Libano, Li-tuania, Marocco, Olanda, Polonia, Romania,Russia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera,Taiwan, Tajikistan, Turchia, U.S.A.: sono que-sti i paesi da cui provenivano i 35 professioni-sti che hanno partecipato con interesse al pro-gramma della Summer school articolato da le-zioni teoriche intervallate da visite didattichenelle aziende cremonesi di eccellente rilievo eculminata col consueto Training sul RASFF.Le recenti emergenze ed allerte in ambito ali-mentare testimoniano che lo scambio, il con-fronto e l’aperto dialogo tra i paesi è la chiavedi volta che sostiene il sistema della sicurezzaalimentare e permette un continuo aggiorna-mento di sistema nel mutevole scenario epi-demiologico mondiale.

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di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

L’articolo 10, comma 9 delD.L. 16 dicembre 2011 n. 201ha introdotto un regime pre-miale per i contribuenti chedisposto che dichiarano, an-che per effetto dell’adegua-

mento, ricavi o compensi pari o superiori aquelli risultanti dall’applicazione degli studi disettore.Il nuovo regime si applicherà già alle dichiara-zioni 2012 per il periodo d’imposta 2011.Perché si realizzino le condizioni di accesso atale regime:a) il contribuente deve avere regolarmente

assolto gli obblighi di comunicazione deidati rilevanti ai fini dell’applicazione deglistudi di settore, indicando fedelmente tut-ti i dati previsti;

b) sulla base dei dati di cui alla precedentelettera a), la posizione del contribuente ri-sulti coerente con gli specifici indicatoriprevisti dai decreti di approvazione dellostudio di settore o degli studi di settoreapplicabili.

Quindi occorre che il contribuente sia con-gruo e coerente.Le agevolazioni prevedono:a) la preclusione degli accertamenti basati

sulle presunzioni semplici di cui all’artico-lo 39, primo comma, lettera d), secondoperiodo,1 del decreto del Presidente dellaRepubblica 29 settembre 1973, n. 600, eall’articolo 54, secondo comma, ultimoperiodo, del decreto del Presidente della

Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (IVA); b) la riduzione di un anno dei termini di de-

cadenza per l’attività di accertamentoprevisti dall’articolo 43, primo comma, deldecreto del Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n. 600, e dall’articolo57, primo comma, del decreto del Presi-dente della Repubblica 29 settembre1972, n. 633;2

c) la determinazione sintetica del reddito

complessivo di cui all’articolo 383 del de-creto del Presidente della Repubblica 29settembre 1973, n. 600, è ammessa acondizione che il reddito complessivo ac-certabile ecceda di almeno un terzo quel-lo dichiarato. �

1 La norma citata dispone che. “Per i redditi d’impresadelle persone fisiche l’ufficio procede alla rettifica: …d) L’esistenza di attività non dichiarate o la inesistenza dipassività dichiarate è desumibile anche sulla base di pre-sunzioni semplici, purché queste siano gravi, precise econcordanti.2 Quindi il termine di accertamento per i redditi 2011 di-chiarati con il Modello UNICO 2012 che normalmentescadrebbero il 31 dicembre 2016 sono anticipati al 31 di-cembre 2015.3 L’articolo 38 dispone sull’accertamento in base a reddi-tometro.

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 UK22U Fisco 19

Studi di settore Un premio per chi è congruo o per chi si adegua

Il Dipartimento delle Finanze ha reso di-sponibili alcuni dati statistici relativi a-gli Studi di Settore per il periodo d'im-

posta 2010. Sono risultati soggetti allostudio di settore (UK22U) 8.530 contri-buenti veterinari, un valore stabile rispet-to all'anno precedente, il 2009, quando sicontavano 8.533 Studi di settore veterina-ri. Una variazione numericamente più si-gnificativa si registra nel confronto con il2008, quando lo studio veterinario eraclassificato come TK22U e i contribuentierano 8.742; ma lo stacco più netto si hanel confronto con il 2007, quando gli studiveterinari erano 11.179. La differenza è daricondurre all'introduzione del cosiddettoregime dei minimi, un regime fiscale age-volato che esonera dalla presentazionedello studio di settore.MEDIE - Nel 2011 i contribuenti veterinarihanno dichiarato ricavi/compensi medi di43.460 euro e un reddito medio di 19.900euro. Il valore medio dei compensi è au-mentato (nel 2009 era di 41.200 euro), cosìpure, anche se con valori non significativi,il reddito medio dichiarato: nel 2009 era di19.200 euro. Nel 2008, i compensi medi e-rano di 39.000 euro e il reddito medio di18.800 euro. Il dato è in progressiva cre-scita anche rispetto ai valori del 2007:compensi medi di 32mila euro e redditomedio di 16mila euro.LA SOGLIA DEI 30 MILA EURO - A dichia-rare compensi oltre i 30.000 euro, nel 2011sono stati 4.433 contribuenti veterinari; èquesto il segmento con il più alto indice dicongruità (naturale o per adeguamento)ovvero il segmento di contribuenti veteri-nari che dichiarano compensi dichiarati u-guali o superiori a quelli stimati dagli Stu-di di Settore, tenuto conto delle risultanzederivanti dall'applicazione degli indicatoridi normalità economica. Dichiarano com-pensi fino a 30.000 euro 4.097 contribuen-ti veterinari.

LE DICHIARAZIONINELL’UK22U

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La Giunta regionale del Vene-to sostiene le "migliori tec-niche disponibili" per la pre-venzione e la riduzione del-l'inquinamento degli alleva-menti.

Il provvedimento (Modalità di realizzazionedegli allevamenti zootecnici intensivi e la defi-

nizione delle distanze sulla base del tipo e di-mensione dell'allevamento rispetto alla qua-lità e quantità di inquinamento prodotto), in-dividua i criteri per la realizzazione degli alle-vamenti zootecnico-intensivi "in relazione alletipologie costruttive e alla qualità e quantitàdi inquinamento potenziale"L'adozione di misure preventive, attraverso

l'applicazione delle "migliori tecniche dispo-nibili" (MTD), consente di attuare la preven-zione e la riduzione dell'inquinamento degliallevamenti, specie se intensivi, come previ-sto dalla Direttiva 96/61/CE. L'applicazionedelle migliori tecnologie disponibili incide sul-la riduzione dell'inquinamento potenziale de-gli allevamenti e, di conseguenza, anche sul

sistema di attribuzione dei punteggi finalizzatialla determinazione delle distanze minimedegli allevamenti dagli abitati.Le MTD che interessano il settore zootecni-co riguardano la riduzione delle emissioni diammoniaca dagli allevamenti avicoli e suini-coli, i trattamenti aziendali degli effluenti, la ri-duzione delle emissioni dagli stoccaggi e dal-lo spandimento agronomico delle deiezionizootecniche.L'introduzione delle MTD nell'ambito dellametodologia di valutazione degli allevamentiha riguardato, fondamentalmente, la catenadi gestione delle deiezioni animali, ai fini dellariduzione delle emissioni di ammoniaca e dialtri gas (anidride carbonica, protossido di a-zoto) attribuibile alle varie MTD, nonché la lo-ro applicabilità, valutata in particolare con ri-ferimento al benessere animale, alle emissio-ni di odori e di particolato sospeso, ai consu-mi di acqua e di energia. Nell'adozione di talimigliori tecniche sono stati presi in conside-razione anche il ciclo di vita animale e le tipo-logie di ricovero, sia degli allevamenti suini-coli che di quelli avicoli. Ciò ha portato allarevisione del sistema dei punteggi da attribui-re a tali insediamenti zootecnici, con un con-seguente aggiornamento delle distanze reci-proche dalle civili abitazioni e dalle zone nonagricole.Per quanto attiene le altre tipologie di alleva-menti, diversi da quelli suinicoli e avicoli, per iquali non sono state ancora approvate inambito comunitario le tecniche classificateMTD, è stato comunque possibile individua-re, sulla base della vasta bibliografia tecnico-scientifica disponibile, i sistemi di allevamen-to in grado di ridurre l'impatto dei medesimi,tenuto conto dei differenti processi di produ-zione delle emissioni gassose e dei sistemi distoccaggio e trattamento delle deiezioni.Nell'ambito dell'applicazione della specificadisciplina per la realizzazione degli alleva-menti intensivi "è emerso che, nella realizza-zione degli allevamenti zootecnici, l'innova-zione delle caratteristiche progettuali, produt-tive e tecnologiche, in molti casi è stata ingrado di ridurre sensibilmente l'impatto am-bientale generato dall'attività di allevamento".Infatti, il miglioramento della gestione dei pro-cessi biologici negli allevamenti intensivi è ingrado di assicurare un elevato livello di pro-tezione dell'ambiente considerato nel suo in-sieme. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 201220 Info Regioni Veneto

Allevamenti intensivi e inquinamento potenziale Le MTD per definire le distanze minime e ridurre l’impatto ambientale

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Veraflox è un nuovo anti-biotico progettato dalla ri-cerca di Bayer salute ani-male per essere sempreall’avanguardia nella lottacontro le infezioni batte-

riche di cani e gatti.I veterinari combattono quotidianamente conle infezioni batteriche e notano anche comesia sempre più difficile tenere testa ad infezio-ni che possono essere sostenute da batteriche mutano e diventano resistenti agli antibio-tici abitualmente impiegati.Proprio per far fronte a queste esigenze di au-mentare le armi contro i batteri resistentiBayer salute animale ha messo a punto Vera-flox (pradofloxacina), antibiotico di nuova ge-nerazione appartenente alla classe dei fluor-chinoloni, in grado di colpire i batteri che svi-luppano resistenze, con accorciamento deitempi di guarigione e forte diminuzione delleforme di ricaduta.Mentre molte aziende farmaceutiche hannosmesso di investire nello sviluppo di nuovi an-tibiotici a causa dei crescenti ostacoli norma-tivi e le sfide significative per individuare nuovicomposti, Bayer è orgogliosa di dimostrare ilproprio impegno verso l'innovazione, portan-do una molecola nuova per i veterinari.Grazie ad un meccanismo d’azione duplice“dual targeting molecolare”, Veraflox presentaun ampiamento dello spettro antibattericoproprio contro i ceppi batterici multiresistentied anche verso i batteri anaerobi (Spettro in-crementato: Gram + e Gram - sia aerobi siaanaerobi); esso infatti attacca due enzimi bat-terici chiave nella replicazione del DNA batte-rico con forza equivalente, a concentrazioniterapeutiche. noti come DNA girasi e topoi-somerasi IV ed essenziali per la replicazionecellulare e la sopravvivenza batterica.Ciò suggerisce che Veraflox ha attività anchecontro batteri in fase non replicativa, il chemigliora il trattamento di condizioni in cui bat-teri dormienti persistono, come nelle infezionicroniche.Per le sue prerogative Veraflox ha dimostratouna rapida e significativa efficacia contro infe-zioni della cute del cane e del gatto, infezioniperiodontali del cane ed infezioni delle alte vierespiratorie del gatto, con in più una riduzionesignificativa del rischio di recidive. Nuovi approcci terapeutici sono necessari altempo stesso per fornire una combinazionedi elevata efficacia clinica e di un buon profilodi sicurezza: Veraflox è sicuro e ben tolleratoe può essere usato nel gattino già dalle 6 set-timane di vita.Veraflox è disponibile in due diverse formula-zioni: compresse appetibili alla posologia di 3mg/kg/die e sospensione orale alla posologiadi 5 mg/kg/die studiata apposta per il gatto.La somministrazione una volta al giorno el’eccellente appetibilità sia delle compresse a-romatizzate sia della sospensione orale pergatti favoriscono notevolmente la complianceda parte dei proprietari.Lo sviluppo di Veraflox è l'esempio più recen-te dell'impegno continuo di Bayer AnimalHealth nel progresso della medicina veterina-ria e nella considerazione del fenomeno delle

resistenze e delle strategie impiegate per laloro prevenzione. �

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 2012 Dalle Aziende 21�

Trattamento delleinfezioni batterichedi cani e gattiVeraflox è il nuovo antibiotico lanciato da Bayer

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 20

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 20| 201222 Calendario attività Dal 4 luglio al 17 ottobre

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nari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

14 SETSEMINARIO NAZIONALE AIVEMP CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

16 SETINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: Accreditamento IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

18 - 21 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATO-

LOGIA, CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per29,5 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 23 SETCONGRESSO NAZIONALE SIDEV 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, MontesilvanoIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-

greteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 23 SETINCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palaz-

zo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Ta-ravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

23 SETINCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richie-

sto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

25 - 26 SETCORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palaz-

zo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli- Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

5 - 7 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - Via

Statuti Marittimi 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazio-ni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 - 7 OTTCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Ac-

creditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco -

ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 -E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass, Ca-

stelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segre-teria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA

PRATICA AMBULATORIALE - hotel Franz - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 OTTCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA RE-

FERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congr. e Sem. - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 13 OTTSEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TE-

RAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni:Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

12 - 14 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

12 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo

Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SI-VE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

13 - 14 OTTINCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento

ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail:[email protected]

13 OTTCORSO SIVE CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento

ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO SISCA ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA

IN UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accr. ECM- Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTINTERNATIONAL COURSE SCIVAC AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2. Rispetto ai tradizionali tipi di latte alimentare,il latte crudo per la vendita diretta presenta:

a Maggiori rischi chimici ed in particolare da Aflatossina M1

b Maggiori rischi dipresenza di materialeestraneo a causa dellemanipolazioni

c Maggiori rischimicrobiologici a causadell’assenza di untrattamento termico

1. Quale dei seguenti componenti richiede l’ottimiz-zazione della realizzazione del tessuto cartilagineo?

a Cellule, supportotridimensionale (scaffold) efattori di crescita

b Ossigeno iperbarico ed ondashock

c Corticosteroidi ed antibiotici

d Ialuronano ed aptoptosi

QUIZ 1Risposta corretta: a)

Seminario SIVE: “Statodell’arte nel trattamento dellelesioni di tendini e cartilaginiincluso l’impiego di cellule

staminali” - Busto Arsizio (VA),Marzo 2007

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Convegno Nazionale SIVAR:Fiera Internazionale del Bovinoda Latte - Cremona, Ottobre

2009

SOLUZIONI

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