+ All Categories
Home > Documents > Progetto VECTORvector.conismamibi.it/files/diari bordo/sismica_terra-mare.pdf · masse battenti e...

Progetto VECTORvector.conismamibi.it/files/diari bordo/sismica_terra-mare.pdf · masse battenti e...

Date post: 14-Feb-2019
Category:
Upload: lengoc
View: 224 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
54
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climaTici e loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo Progetto VECTOR: Acquisizione sismica a riflessione multicanale terra e terra-mare nella Laguna di Grado e Marano Relazione OGS 2009/60 GDL 28 GEBA 17 aprile 2009
Transcript

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani

ai cambiamenti climaTici e loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo

Progetto VECTOR: Acquisizione sismica a riflessione multicanale

terra e terra-mare nella Laguna di Grado e Marano

Relazione OGS 2009/60 GDL 28 GEBA

17 aprile 2009

Responsabile del Progetto VECTOR

Prof. Cesare Corselli, Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMA) - Roma e Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche, Università degli Studi di Milano Bicocca

Responsabile scientifico OGS:

Beniamino Bruno Manca fino al 31/12/2007 Cosimo Solidoro dal 1/1/2008

Responsabile attività della Linea 2 VULCOST- Vulnerabilità dei 5 sistemi costieri alle variazioni indotte dai cambiamenti climatici relativamente a variazioni relative del livello del mare, a frequenza ed intensità delle precipitazioni e degli eventi estremi (impatto sul trasporto fluviale e sulle falde acquifere).

Prof. Bruno D’Argenio Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC) - CNR - Napoli

Responsabile scientifico OGS per la Laguna di Grado e Marano Martina Busetti

Responsabile scientifico OGS per la Laguna di Grado e Marano dell’Attività 2.2 -Cambiamenti negli eventi metereologici estremi relativamente ai processi geomorfologici delle zone costiere e dunque sulla geomorfologia costiera, struttura e funzione dei delta, habitat costieri.

Martina Busetti

Responsabile scientifico OGS per la Laguna di Grado e Marano Sub-attività 2.2.5 - Indagine sismo-stratigrafica mediante l'acquisizione di profili sismici terra-mare a sistema misto multicanale e monocanale ad alta risoluzione (3 profili per ognuna delle seguenti aree: Laguna di Grado e Marano, Fiume Ombrone, Fiumi Foglia e Metauro, Golfo di Salerno e di Policastro. Integrazione con profili sismici già esistenti. Taratura dei profili sismici con dati di pozzo per la caratterizzazione litostratigrafica e temporale, ove possibile.

Luca Baradello RELAZIONE A CURA DI:

Fabrizio Zgur Luca Baradello Martina Busetti Francesco Fanzutti Alfio Barbagallo

1

INDICE

1. INTRODUZIONE ........................................................................................... 3

1.1 Premessa ..........................................................................................................3 1.2 Obiettivi .............................................................................................................3 1.3 Area di studio ...................................................................................................4 1.4 Personale ..........................................................................................................5 1.5 Cronologia ........................................................................................................6

2. ACQUISIZIONE DATI ................................................................................... 7 2.1 Metodologia ......................................................................................................7

2.1.1 Sismica a terra .............................................................................................8 2.1.2 Sismica terra-mare .......................................................................................9

2.2 Parametri di acquisizione ..............................................................................13 2.3 Dati statistici ...................................................................................................14

3. ELABORAZIONE PROFILI SISMICI TERRA-MARE................................ 15

APPENDICE A - STRUMENTAZIONE …………………………………………………. 21

A.1 Posizionamento …………………………………………………………………….21

A.1.1 Posizionamento in mare ……………………………………………………….. 21

A.1.1 Posizionamento in terra ……….………………………………………….........21

A.2 Energizzazione .……………………………………………………………………..23

A.2.1 Energizzazione a terra …………………………….…………………………… 23

A.2.1 Energizzazione in mare…………………………….…………………………… 26

A.3 Ricevitori..…………………………….……………………………………………...27

A.3.1 Ricevitori a terra …………….………..…………….……………………….……27

A.3.2 Ricevitori a mare……………………………….………………………….……...29 A.4 Registrazione..……………………….………………………………….…………..31

APPENDICE B - MEZZI..………………………………………………...….………….…...33

B.1 Automezzi ……………………………………………………………………………33 B.2 Imbarcazioni …………………………………………………………………………34

APPENDICE C - MAPPE DI POSIZIONE …………………………...….………….…. 37

2

3

1. INTRODUZIONE

1.1 Premessa

Nella presente relazione vengono presentate le attività di esplorazione sismica

eseguite dai dipartimenti GDL e RIMA nell’ambito del progetto VECTOR all’interno della

Laguna di Grado-Marano.

Il progetto VECTOR è finanziato dal Fondo Integrativo Speciale per Ricerca – Bando

2002, ed afferisce al Programma Strategico: Svilupppo sostenibile e cambiamenti climatici,

Progetto-Obiettivo: Simulazioni, diagnosi e Previsioni del cambiamento climatico.

L’ente responsabile di progetto è il CONISMA (Consorzio Interuniversitario per le

Scienze del Mare), e gli enti partecipanti sono: Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e

l’Ambiente (ENEA), Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC) – CNR, Istituto Centrale

per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare (ICRAM), Stazione Zoologica

Anton Dohrn di Napoli, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

(OGS), Istituto di Science Marine (ISMAR) – CNR, Istituto Nazionale di Geofisica e di

Vulcanologia (INGV), e Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA) - CNR.

1.2 Obiettivi

Il progetto si sviluppa nel corso del trienno 2006-2008, con estensione al 2009, e con

le sue 10 linee di ricerca, studia gli impatti più significativi dei cambiamenti climatici in atto

sull’ambiente marino mediterraneo e il ruolo di questo bacino nel ciclo globale della CO2,

uno dei principali gas serra responsabili dei cambiamenti climatici in atto.

Le problematiche legate alla vulnerabilità delle coste sono studiate ed analizzate per

sviluppare futuri scenari di impatto, legati ai diversi effetti del cambiamento climatico sulle

coste italiane. A questo fine sono state scelte 5 zone costiere rappresentative: Alto

Adriatico (Lagune di Marano e Grado: area caratterizzata da importanti sistemi lagunari e

da aree depresse a rischio di allagamento), Medio Adriatico (Fiumi Metauro e Foglia),

Calabria ionica (Torrenti Torbido, Amusa, Allaro, Precariti), Golfo di Napoli e Salerno

(Foce del F. Sele), Coste toscane (Foce dell’Ombrone), e anche la Laguna di Venezia.

Alcuni degli scenari proposti alla fine del progetto riguarderanno i cambiamenti nella

estensione delle aree costiere, nelle morfologie delle spiagge emerse e sommerse, e nei

trasporti litoranei.

4

Nell’ambito di tale progetto all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica

sperimentale - OGS, e in particolare al Dipartimento RIMA, è stato affidato il ruolo di

condurre un’indagine morfobatimetrica (mediante il sistema multibeam) nella zona antistante

alla Laguna tra Grado e Lignano (Alto Adriatico); dai dati batimetrici acquisiti, e da quelli

topografici di terra già disponibili, sarà ottenuto un modello digitale del terreno (DEM) per

individuare le principali morfologie del fondo mare e costiere; la successiva integrazione dei

dati morfologici con i dati sismici che verranno acquisiti dal Dipartimento GDL per la

ricostruzione sismostratigrafica di dettaglio del sottosuolo, favoriranno la comprensione

dell’evoluzione quaternaria (e in particolare olocenica) e, quindi, renderanno possibile la

previsione degli scenari futuri per i prossimi 25, 50 e 100 anni.

Il progetto è triennale con inizio dell’attività nel 2006.

1.3 Area di studio

Per l’esecuzione dei profili sismici sono state individuati tre siti campione in altrettante

aree rappresentative di ambienti a rischio di allagamento all’interno della Laguna di Grado-

Marano (vedi Fig.1), e più precisamente:

1. Porto Nogaro (UD), in prossimità della foce del fiume Ausa-Corno;

2. Palazzolo dello Stella (UD), allo sbocco del fiume Stella;

3. Aquileia (UD), nei pressi del fiume Natissa.

Fig. 1.1. l’area di studio.

5

1.4 Personale PERSONALE CHE HA PARTECIPATO ALL’ACQUISIZIONE DATI SISMICI MULTICANALE

Personale Afferenza gruppo/dipartartimento/ente Competenze

Nieto Daniel GEBA/GDL/OGS Responsabile gruppo GEBA/GDL/OGS

Baradello Luca GEBA/GDL/OGS Responsabile acquisizione sismica

Busetti Martina GEMAR/RIMA/OGS Responsabile scientifico Accaino Flavio REDAS/GDL/OGS Controllo di qualità

Affatato Alessandro GEBA/GDL/OGS Rilievo topografico, operatore di linea

Barbagallo Alfio GEBA/GDL/OGS Rilievo topografico, operatore di linea

Bratus Antonio GEBA/GDL/OGS Operatore di linea Caburlotto Andrea GEMAR/RIMA/OGS Operatore di linea Cappelli Giovanni ASTI/GDL/OGS Energizzazione Vibroseis Caressa Stefano Proprietario Castorino2 Pilota Castorino2

Del Negro Elvio GEBA/GDL/OGS Controllo di qualità, energizzazione

Fanzutti Francesco GEBA/GDL/OGS Operatore di linea

Giustiniani Michela GEBA/GDL/OGS Operatore di linea, controllo di qualità

Lascano MariaEugenia GEBA/GDL/OGS Stagista Limonta Stefano SOLGEO s.r.l. (Bergamo) Energizzazione a mare Marchioni Giorgio Proprietario imbarcazione Pilota imbarcazione Romeo Roberto GEA/RIMA/GDL Riprese video e foto

Sancin Ljuba Dip. Ingegneria Civile e Ambientale – Univ. Trieste Stagista

Sorgo Daniele GEBA/GDL/OGS Operatore di linea, registrazione

Vellico Armando DFP/OGS Pilota Aretusa Zgur Fabrizio ADEST/RIMA/OGS Controllo di qualità

PERSONALE CHE HA ELABORATO I DATI

Personale Afferenza gruppo/ dipartimento/ente Competenze

Baradello Luca GEBA/GDL/OGS Elaborazione dati sismici Barbagallo Alfio GEBA/GDL/OGS Elaborazione dati topografici

6

1.5 Cronologia

Le indagini sono state eseguite in tre fasi distinte della durata di cinque giornate

lavorative ciascuna, per un totale complessivo di quindici giornate. Si riportano di seguito i

dettagli delle operazioni condotte sito per sito.

1.5.1. Sito di Porto Nogaro, Ausa-Corno 19/02 Mobilitazione mezzi e materiali con partenza dalla sede OGS. Stendimento della

linea a terra per 2 km con intertraccia 10 m.

20/02 Stendimento bay cable; test di acquisizione, inizio registrazione linea terra-mare

UD-07-01; energizzazione a mare con cannone, a terra con il Vibro.

21/02 Continuazione e termine della linea UD-07-01; scoppi a mare con cannone e a

terra con il Vibro. Stendimento linea UD-07-02, a terra.

22/02 Acquisizione linea UD-07-02 a terra, lunga circa 2 km con intertraccia di 10 m

23/02 Stendimento e acquisizione linea sismica terra UD-07-03, lunga 250 m con

intertraccia 2 metri e intervallo di scoppio di 4 m. Recupero materiale e rientro in

sede.

1.5.2. Sito di Palazzolo dello Stella 7/05 Mobilitazione mezzi e materiali con partenza dalla sede OGS.

8/05 Stendimento linea terra e test energizzazione con Minivib.

9/05 Stendimento bay cable a mare e acquisizione UD-07-04 terra-mare energizzando

con Fucile Isotta a terra e cannone in mare.

10/05 Acquisizione profilo a terra UD-07-05.

11/05 Termine delle operazioni e rientro in sede.

1.5.3. Sito di Aquileia, Natissa 14/05 Mobilitazione mezzi e materiali, rilievo topografico linea terra mare.

15/05 Stendimento a terra, posa del bay cable e inizio acquisizione profilo terra mare

UD-07-07 con energizzazione vibroseis in terra e cannone ad aria compressa in

mare.

16/05 Continuazione acquisizione profilo terra-mare e stendimento a terra con rilievo

topografico.

17/05 Stendimento e inizio acquisizione profilo UD-07-06 terra.

18/05 Termine acquisizione profilo UD-07-06, recupero materiale e rientro.

7

2. ACQUISIZIONE DATI

2.1 Metodologia

Le operazioni sono state condotte adottando per ciascun sito due diverse tipologie di

indagine: rilievi sismici a riflessione ad alta e altissima risoluzione in terra, e rilievi sismici a

riflessione ad alta risoluzione terra-mare, tipica di ambienti costieri e di transizione.

La scelta del tipo di sorgente sismica e la definizione dei principali parametri di

acquisizione sono state dettate:

1) dall’esigenza di conseguire la più elevata risoluzione possibile, sia temporale

(con l’impiego di sorgenti in grado di generare alte frequenze) che laterale

(adottando spaziature tra i gruppi di ricevitori estremamente ridotte, dai 5 m fino

a 2.5 m)

2) di confinare i target principali del rilievo all’interno della optimum window (Hunter

et al., 1984)1 onde garantire la massima copertura (con punti scoppio molto fitti)

sui riflettori di maggior interesse, in particolare relativi agli eventi di massima

ingressione marina nel Pleistocene Superiore alla profondità presunta compresa

fra qualche decina e qualche centinaia di metri.

Durante i test di campagna antecedenti la fase di acquisizione vera e propria, alcuni dei

parametri - specialmente quelli di sorgente - sono stati calibrati e ridefiniti anche sulla base

del responso del terreno. Per citarne un paio, il tipo di rampa da applicare allo sweep

generato dal vibratore, oppure il numero di ripetute (battute singole da sommare insieme)

per ciascun shot point nel caso di impiego della massa battente.

Nella tabella 2.1. sono riepilogati i parametri di acquisizione adottati, nella tabella 2.2.

sono riportati i dati statistici.

Per una descrizione dettagliata della strumentazione utilizzata, cui si dedica un breve

cenno nei seguenti paragrafi, si veda anche l’Appendice A: Strumentazione.

1 Hunter, J. A., Pullan, S. E., Burns, R. A., Gagne, R. M., and Good, R. S., 1984. Shallow seismic reflection mapping of the overburden–bedrock interface with the engineering seismograph - Some simple techniques. Geophysics, 49, 1381-1385.

8

2.1.1 Sismica a terra

Si è trattato di prospezioni sismiche terrestri di tipo convenzionale, che hanno

comportato l’impiego di sorgenti e ricevitori tipici per questo tipo di indagini, e cioè vibratore,

masse battenti e fucile sismico quali sorgenti, e sistema telemetrico digitale quale

acquisitore.

E’ stata impiegata una squadra di terra con un osservatore, un addetto

all’energizzazione, e il personale di linea (line checking) per la manutenzione e le eventuali

sostituzioni – se e quando richieste dall’osservatore – delle unità remote mal funzionanti o a

corto di batteria.

Fig. 2.1. Profilo a terra: disposizione delle unità remote lungo la linea. Ciascuna unità gestisce due canali, ricevendo i segnali provenienti da altrettanti geofoni (qui parzialmente nascosti dai picchetti che segnalano le stazioni).

9

Fig. 2.2. Acquisizione e registrazione dei dati. La visualizzazione dei dati consente una prima valutazione della qualità.

2.1.2 Sismica terra-mare

La realizzazione di un’indagine in zona di transizione ha reso indispensabile la messa

a punto di un sistema di acquisizione opportunamente configurato per la registrazione

simultanea terra-mare, utilizzando indifferentemente sorgenti terrestri o marine.

Fig. 2.3. Posa del bay cable (visibile un idrofono – in giallo).

10

La continuità terra-mare del profilo è stata ottenuta allestendo un sistema assemblato

(Fig.2.1) costituito da tre componenti principali:

1. Un sistema di acquisizione telemetrico DMT-Summit a 24 bit per la registrazione in

terra costituito da unità remote (RU), ciascuna delle quali gestisce due canali i cui

segnali, amplificati e digitalizzati, vengono trasmessi al registratore attraverso piattina

bipolare. La possibilità di connettere le RU in qualsiasi posizione lungo la linea, grazie

a connettori di tipo snap-on, rende questo sistema molto versatile in quanto permette

di realizzare profili con intervalli di traccia variabili entro un range molto ampio (da

poche decine di centimetri alle decine di metri).

2. Un bay cable analogico a 48 canali adagiato sul fondale per la registrazione in mare,

della lunghezza complessiva di 235 m.

3. Un’unità di interfaccia, realizzata da OGS, tramite la quale è stato possibile collegare

il sistema telemetrico al cavo marino. I 48 canali di quest’ultimo sono stati connessi a

24 RU del sistema terrestre raggruppate a riva. Le rimanenti RU sono state disposte

lungo lo stendimento a terra, rendendo così disponibile un sistema a più di 200 canali

complessivi. Fig. 2.4. Sistema misto terra mare. In primo piano le 24 unità remote del sistema telemetrico Summit. Ciascuna unità riceve in ingresso due canali dal bay cable (48 canali in tutto). E’ visibile l’unità di interfaccia e distribuzione che collega il bay cable al sistema telemtrico e, in secondo piano, il punto di approdo del cavo stesso.

Approdo Bay cable

Interfaccia terra-mare

11

Tale configurazione ha permesso di realizzare un’unica linea idro-geofonica in

grado di registrare simultaneamente dati terra/terra, terra/mare, mare/terra e mare/mare,

mantenendo costante la copertura.

Fig. 2.5. Un modello schematico del sistema di acquisizione terra mare realizzato dall’OGS.

Le operazioni di registrazione sono state interamente gestite dal sistema terrestre.

Sono state impiegate simultaneamente due squadre, la prima su imbarcazione per la

gestione delle operazioni in mare (energizzazione, posizionamento e recupero cavo), la

seconda per la registrazione e la posa della linea in terra.

Un modello di acquisizione schematico è riportato in Fig. 2.2.

Fig. 2.6.: Modello schematico di acquisizione. La realizzazione del profilo ha richiesto l’impiego simultaneo di due squadre per la gestione delle operazioni a mare e a terra.

Interfaccia terra-mare

Energizzazione mare

Bay cable analogico

Registratore

Energizzazione terra

SCHEMA DI ACQUISIZIONE

Sistema telemetrico

12

Fig. 2.7. Energizzazione con minivib.

Fig. 2.8. Gestione della registrazione: controllo della linea e verifica delle comunicazioni.

13

2.2 Parametri di acquisizione

Nella seguente tabella si riportano i parametri di acquisizione adottati in ciascun sito.

Sono indicate la tipologia del rilievo, la sorgente e il tipo di ricevitore utilizzati.

Sito Porto Nogaro, Ausa-Corno Palazzolo dello Stella Aquileia, Natissa Periodo 19-23 Febbraio 2007 07-11 Maggio 2007 14-18 Maggio 2007 Linea UD-07-01 UD-07-02 UD-07-03 UD-07-04 UD-07-05 UD-07-06 UD-07-07

Tipologia T-Mare Terra Terra T–Mare Terra Terra T-Mare Energizzazione

Sorgente terra Minivib Minivib Minivib Fucile PWD 80 Minivib Minivib

Sweep/ripetizioni 10-200 Hz

10-200 Hz

10-200 Hz - 4 20-200

Hz 20-200 Hz

Rampa Lineare Lineare Lineare - - 3 db/oct 3 db/oct

Gr. Force 3000 3000 3000 - - 3000 3000

Intervallo SP 10 m 5 m 10 m 5 m 5 m

Offset laterale 1.2 m - 1.2 m sx 1.2 m 1.2 m Sorgente Mare Air Gun - - Air Gun - - Air gun

Volume 5/10/20 e 30 cu - - 5/10/20

e 30 cu - - 5/10/20 e 30 cu

Pressione 120 atm - - 120 atm - - 120 atm

Intervallo SP 10 m/10 s - - 10 m/10 s - - 10 m/10 s Ricevitori

Ricevitori Terra GS-100 SM-4 SM-4 SM-4

Freq. Naturale 100 Hz 10 Hz 10 Hz 10 Hz

Intervallo staz. 10 m 10 m 2 m 2.5 m 5 m 2.5 m 5 m Ricevitori Mare MARK P-44 - - MARK P-44 - - MARK P-44

Freq. Naturale 8 Hz - - 8 Hz - - 8 Hz

Intervallo gruppi 5 m - - 5 m - - 5 m Registrazione Campionamento 0.5 ms 0.5 ms 0.5 ms 0.25 ms 0.5 ms 0.5 ms 0.25 ms

Lunghezza reg. 0.5 s 1.0 s

Filtri Anti alias

Anti alias

Anti alias

Anti alias

Anti alias

Anti alias

Anti alias

14

2.3 Dati statistici

Profilo Data Da Staz. Lat (°) Lon (°) A

Staz. Lat (°) Lon (°) Dist. m

UD-07-01 20-21/02/07 001 45,455809 13,141846 148 45,451156 13,142254 1470

UD-07-02 22/02/07 131 45,463539 13,140290 350 45,452660 13,142545 2190

UD-07-03 23/02/07 001 45,453388 13,142432 225 45,452660 13,142545 226

UD-07-04 09/05/07 001 45.441098 13.054102 148 45.435926 13.055572 735

UD-07-05 10/05/07 101 45.440699 13.054039 294 45.443488 13.052027 965

UD-07-06 17-18/05/07 101 45.441438 13.204169 324 45.445035 13.203698 1120

UD-07-07 15-16/05/07 001 45.441785 13.204145 115 45.440503 13.203766 570

Lunghezza Totale 7276

15

3. ELABORAZIONE PROFILI SISMICI TERRA-MARE

L’elaborazione dei dati sismici TM raccolti comporta un passo fondamentale:

l’omogeneizzazione delle due zone mare e terra (Baradello, 2009)2.Infatti si utilizzano

due tipi di sensori per raccogliere il segnale riflesso: gli idrofoni (mare) e i geofoni (terra).

La differenza è nel loro principio di funzionamento dato che i primi misurano una

pressione (quindi accelerazioni) mentre i secondi una velocità. Per questo motivo i due

tipi di segnali raccolti sono in quadratura di fase. L’uniformità può essere raggiunta o con

un’integrazione o con una derivazione. La via seguita è l’applicazione dell’algoritmo di

integrazione ai dati del bay-cable (schema in Figura 3.1, esempio in Figura 3.2) che

mostra maggior stabilità rispetto alla derivata. L’integrazione comporta l’introduzione nelle

tracce di una componente offset che viene eliminata successivamente con un filtro

passa-alto o un notch. Nelle Figure 3.4-3.5 sono mostrati due shot appartenenti al

medesimo profilo energizzati con airgun (shot 140) e con miniVib (shot 218).

Figura 3.1: Schema per omogeneizzare i dati sismici terra-mare.

2 Luca Baradello 2009. Elaborazione profili sismici Terra-Mare. Relazione OGS 2009/53 GDL 22 GEBA, 10 pp.

16

Figura 3.2 : In rosso i segnali raccolti dall’idrofono, in blu gli stessi dopo l’integrazione.

17

Figura 3.3: Dettaglio della Figura 3. Blu è integrato.

Poiché le sorgenti sono “disomogenee”, a mare è sempre di carattere impulsivo a

fase minima mentre a terra è di tipo vibrazionale a fase zero, i dati vibro devono essere

riportati a fase minima con un filtro di fase.

Dopo aver reso omogenei i dati TM si può procedere con le sequenze di

elaborazione standard. Le ampiezze possono essere rese omogenee tranquillamente

durante questa fase.

18

Figu

ra 3

.4: E

sem

pio

di s

hot a

mar

e co

n ai

rgun

. I

prim

i 48

cana

li so

no in

eren

ti al

bay

-cab

le. A

sin

istr

a i d

ati

raw

, al c

entr

o do

po l'

appl

icaz

ione

del

l'int

egra

zion

e ai

pri

mi 4

8 ca

nali,

a d

estr

a do

po u

n fil

tro

tagl

ia b

asso

.

19

Figu

ra 3

.5: E

sem

pio

di s

hot a

terr

a co

n m

iniV

ib.

I pr

imi 4

8 ca

nali

sono

iner

enti

al b

ay-c

able

. A s

inis

tra

i dat

i ra

w, a

l cen

tro

dopo

l'ap

plic

azio

ne d

ell'i

nteg

razi

one

ai p

rim

i 48

cana

li, a

des

tra

dopo

un

filtr

o ta

glia

bas

so.

20

In Figura 3.6 è riportato un esempio di profili sismico terra-mare con energizzazione

airgun-vibroseis. I CDP a sinistra fino alla caduta di copertura appartengono all’ambiente

marino. Si può notare una risposta sismica a più alta frequenza nella zona mare e la

discreta continuità dei riflettori lungo tutto il profilo. La frequenza maggiore è causata

dall’anomalo funzionamento dell’airgun in acque basse (Baradello, 2009)3.

Figura 3.6: Sezione stack profilo sismico terra-mare.

3 Luca Baradello 2009. Test di acquisizioni sismiche multicanale in shallow water. Relazione OGS 2009/1–GDL1 GEBA, 16

pp.

21

APPENDICE A - STRUMENTAZIONE

A.1. Posizionamento

A.1.1. Posizionamento in mare

Le posizioni dell’energizzazioni durante le linee sismiche a mare sono state ottenute con un

GPS differenziale TRIMBLE AgGPS123. Il sistema traccia 12 canali paralleli ed è dotato di

antenna combinata GPS Compact Dome/beacon e satellite Spot Beam. Si è utilizzata la ricezione

delle correzioni differenziali da satellite geostazionario OMNISTAR con accuratezza in posizione

submetrica.

A.1.2. Posizionamento in terra

Il sistema GPS impiegato nel rilievo, è composto da un ricevitore Trimble Pathfinder Pro XRS

(12 canali-L1 code and carrier) e da un datarecorder (controller TDS-Recon).

Usa la tecnologia proprietaria Trimble EVEREST per l’eliminazione del segnale di multipath

in ambiente ostile, supporta output NMEA-0183 e input /output RTCM SC-104.

Il PRO XRS consente l’uso del sistema GPS e della correzione differenziale attraverso

OMNISTAR, WAAS, EGNOS, oppure mediante l’uso di un telefonino cellulare con chiamata diretta

o GPRS.

Il sistema DGPS in tempo reale, permette di navigare facilmente sul sito per una verifica o un

aggiornamento dei dati acquisiti.

Il controller TDS-Recon associato al software GeogisCE versioni 9.10/10.00, studiato per

operazioni di rilevamento topografico e GIS, consente all’operatore di “navigare” su mappe raster

georeferenziate (create a partire da formati vettoriali con l’applicatico GEOSW), e costruire il rilevo

direttamente sullo schermo. Ciò è reso possibile mediante l’immissione in GeogisCE dei 7

parametri di roto-traslazione calcolati con il software VERTO 3 dell’I.G.M.; si ottiene così il

passaggio da coordinate geografiche sistema WGS84 a coordinate cartografiche nel sistema

nazionale Gauss-Boaga. Se gli RMS rientrano nelle tolleranze, la posizione del punto desiderato

può venire salvata direttamente nella memoria dello stesso controller.

Il sistema permette inoltre di eseguire la routine inversa, ovvero determinate nella fase di

pianificazione del rilievo topografico i punti di progetto, le loro coordinate possono essere esportate

al software di campagna, pronte per essere utilizzate nel sito.

22

Nell’ambito del progetto tale metodologia operativa è stata applicata nella fase di

acquisizione delle coordinate assolute dei punti di energizzazione (shot point), e nel

picchettamento di una serie di punti atti al posizionamento delle stazioni remote.

La correzione differenziale di codice DGPS è stata ottenuta sia attraverso il provider

OMNISTAR (type VBS), sia sperimentando l’utilizzo del sistema GPRS per connettersi alle

Reference Station della Regione FVG e trasferire via Bluetooth i “pacchetti” a GeogisCE.

POSIZIONAMENTO Posizionamento mare

Modello GPS Trimble AgGPS123

N° canali 12

Correzione DGPS OMNISTAR

Accuratezza Submetrica Posizionamento terra

Modello GPS Trimble Pathfinder Pro XRS

N° canali 12

Correzione DGPS OMNISTAR, WAAS, EGNOS

L’imbarcazione utilizzata per i rilievi nei siti di Palazzolo e Aquileia. E’ visibile l’antenna GPS al centro.

Operazioni topografiche in terra.

23

A.2. Energizzazione

A.2.1. Energizzazione a terra

A.2.1.1. Vibroseis

Il vibratore MiniVIB, montato su camion UNIMOG a 4 ruote motrici, può energizzare sia con

onde P che S, mediante la sostituzione del piatto e la rotazione della massa di controreazione, ed

ha la possibilità di generare sia SV che SH, variando l’azimuth di vibrazione, mediante rotazione

dell'attuatore. Il controllo e la gestione dei parametri del vibratore avviene tramite un PC

interfacciato all’unità di controllo SIB-100. Questa controlla effettivamente l’idraulica del sistema ed

è a sua volta collegata all'interfaccia RTS-100, che costituisce il radio link con il sistema di

registrazione, a sua volta connesso con un’analoga interfaccia, per trasmettere/ricevere i segnali

pilota ed i riferimenti temporali. È possibile generare sweeps da 10 a 550 Hz, (nominale 5-600 Hz)

lineari o non lineari (linear, db/Octave, db/Hertz, T-Power), inserire diversi tipi di rampe, e sono

possibili diversi controlli sull’ampiezza del segnale emesso, sia manuali che automatici.

Il vibratore è dotato di due accelerometri, montati rispettivamente sul piatto e sulla massa di

controreazione, i cui dati possono venire inviati sia al PC, per essere registrati, che al registratore

sismico (in varie modalità), per le funzioni di correlazione. Si possono trasmettere 3 diversi segnali

pilota: a) il segnale sintetico (SYN); b) la composizione degli accelerometri non filtrata (GF); c) la

composizione degli accelerometri filtrata con un filtro taglia alto, per rimuovere le armoniche

superiori.

CARATTERISTICHE Produttore Industrial Vehicles International (IVI)

Modello MiniVib T2500

Intervallo di frequenza 10-550 Hz

Lunghezza massima sweep 60 sec.

Precarico del piatto 1200 kg ca.

Massimo picco di forza teorico 26689 N

Peso della massa di reazione 141 kgf

Superficie della baseplate 6567 cm2

Peso della baseplate 168 kgf

Il vibratore MiniVib T2500 in dotazione all’OGS, in vista laterale e posteriore. L’equipaggio vibrante viene abbassato sul punto di vibrata da un’apposita gru installata sul cassone del camion.

24

A.2.1.2. Massa battente accelerata

La massa battente accelerata (Power assisted Weigth Drop, PWD) è installata sul cassone

di un autocarro Bremach. Il sistema immagazzina energia su un elastico che viene messo in

tensione attraverso il sollevamento idraulico di un pistone solidale alla massa stessa. L’operazione

richiede circa 8 secondi. Il rilascio al suolo avviene attraverso l’impatto quasi istantaneo (8 msec.)

del martello su di una piastra metallica. Il tempo 0 viene fornito da un geofono solidale alla piastra.

CARATTERISTICHE Produttore Geometrics

Modello Power Assisted Weight Drop (PWD)

Installazione Automontato

Tensionamento elastico Idraulico, con motore a benzina (da 5.5 a 18 HP)

Peso massa battente 100 o 300 lbs

Tempo di immagazzinamento energia elastica 8 sec

Tempo medio di rilascio energia al suolo all’impatto 8 msec.

Massa battente accelerata. Gli elementi fondamentali sono indicati in figura. E’ visibile il geofono di time break, a destra della piastra, che viene collegato alla trigger unit (non in figura) del sistema di acquisizione per fornire l’istante esatto di inizio registrazione al momento dell’impatto.

MARTELLO

PIASTRA

ELASTICO

25

A.2.1.3. Fucile sismico

Il fucile sismico in dotazione è del tipo Isotta Gun, il quale utilizza cartucce industriali tipo

S800m/80 calibro 8 prodotte dalla SEI Esplosivi che per l'impiego non necessitano di alcuna

licenza o porto d'armi. La canna del cannoncino viene introdotta ad una profondità di circa 30 cm

in un piccolo foro precedentemente preparato con una piccola trivella a mano.

Per evitare il rinculo ed avere la massima propagazione dell'energia prodotta dall'esplosione

della cartuccia, la base di supporto del cannoncino è trattenuta solidale al terreno dal peso

dell'addetto allo scoppio che vi deve salire sopra. In questo caso, lo scoppio viene eseguito

colpendo con un martello di gomma il percussore del cannoncino. Il TB (tempo di inizio

registrazione) viene registrato de un Box Trigger, attivato dall'impulso captato da un geofono posto

in prossimità della piastra di appoggio del cannoncino.

CARATTERISTICHE Produttore e modello Isotta Gun

Cartucce:

Produttore SEI Esplosivi

Tipo S800m/80

Calibro 8

Profondità media foro 30 cm ca.

Il fucile Isotta Gun per prospezioni ad alta risoluzione. Nella figura a sinistra, durante le operazioni. Visibile il geofono (in rosso) per la trasmissione del time break al sistema di acquisizione.

26

A.2.2. Energizzazione in mare

E’ stato utilizzato un cannone sismico (air gun) alimentato da compressori con il supporto di

bombole ad aria compressa. Per il posizionamento è stato utilizzato un GPS differenziale installato

sul natante. L’impulso FTB di comando all’air gun, inviato dal sistema di navigazione ad intervalli di

10 m (o 10 secondi), è stato trasmesso via radio link all’unità di registrazione sismica situata in

terra ferma.

SORGENTE SISMICA MARE

Produttore BOLT

Modello PAR-BOLDT, Air gun 1200 DH

Volume complessivo 80 cu. in.

Pressione d’esercizio 120 bar

Compressore N°2 Coltri MCH 16

Allestimento del sistema di energizzazione per la sismica a mare.

27

A.3. Ricevitori

A.3.1. Ricevitori a terra

A.3.1.2. Geofoni da 100 Hz

CARATTERISTICHE Produttore e modello Geospace GS-100

Frequenza naturale 100 Hz

Resistenza 600 Ohm

Smorzamento a circuito aperto 60%

Sensibilità 35,83 V / m/s

Sopra, curve di risposta dei geofoni Geospace GS-100. A destra, geofono in campagna.

28

A.3.1.3. Geofoni da 10 Hz

CARATTERISTICHE Produttore e modello SM-4

Frequenza naturale 10 Hz

Resistenza 375 Ohm

Smorzamento a circuito aperto 25%

Sensibilità 28,8 V / m/s

Sopra, curve di risposta dei geofoni SM-4. A destra, geofono in campagna.

29

A.3.2. Ricevitori mare

A.3.2.1. Bay Cable

CARATTERISTICHE E SPECIFICHE

Sensori MARK P-44

Distanza tra le tracce 5 m

Connettori Anphib IV

N° sezioni 8

Lunghezza sezione 60 m

Sensibilità idrofoni 7.5 Volt/bar

Sensitbilità / profondità <1.5 db da 5 a 200 ft

Frequenza naturale 8 Hz ± 15%

Connettore di sezione.

Curve caratteristiche del sensore MARK P-44

Idrofono

30

A.3.2.2. Cavo sismico multicanale

CARATTERISTICHE E SPECIFICHE

Produttore TELEDYNE

Modello 178

Lunghezza 120 m

Numero di canali 24

Modello Idrofoni B-1

Lunghezza gruppi attivi 3.25 m

Idrofoni / gruppo 14

Distanza idrofoni / gruppo 0.25 m

Intervallo gruppi attivi (intervallo tracce) 5 m

Profondità di esercizio 0.5 m

Cavo sismico multicanale assicurato alla poppa dell’imbarcazione Castorino II.

31

A.4. Registrazione

SPECIFICHE TECNICHE Produttore SUMMIT DMT

Massimo numero di canali 300 (su 150 box a 2 canali)

Intervallo di campionamento 1/48, 1/32, 1/16, 1/8, ¼, ½, 1, 2, 4, 8 ms

Pre amplificazione 0, 20, 40 dB

Filtri

Anti Alias analogico 7.2 kHz 6 db/Oct

Taglia basso analogico 1 Hz 6 db/Oct

Conversione A/D (Risoluzione) 24-Bit delta-sigma technology

Escursione dinamica IFP 120 db

Distorsione armonica totale 0.0008 %

Formato di registrazione SEG2

Archiviazione Hard disk su PC host

Sistema operativo DOS

COMPONENTI DEL SISTEMA Unità remote (Remote Data Acquisition Unit - RDAU) 2 canali 144

Ripetitori (Repeater Unit - RU) 13

Unità trigger (Trigger Time Break Unit – TBU) 5

Computer palmari per l’assegnazione degli indirizzi 5

Componenti del sistema di registrazione SUMMIT DMT.

32

CONFIGURAZIONE

Un esempio di configurazione del sistema di acquisizione SUMMIT.

CARATTERISTICHE CAVO Produttore DMT

Modello Summit

Tipologia Piattina bipolare

Resistenza di terminazione 120 Ohm

Lunghezza bobina singola Circa 250 m

Numero di bobine 25

Connettori per collegamento Di tipo snap-on

33

APPENDICE B - MEZZI

B.1. Automezzi

Modello Targa Tipo Funzione

FIAT PANDA 4x4 BW404WM AUTOVETTURA Line checking

HYUNDAI GALLOPER ZA935FL AUTOVETTURA Line checking, registro

LAND ROVER DEFENDER 110 ZA416NA AUTOVETTURA Line checking

BREMACH GR35V TS343227 PROMISCUO Trasporto materiale, Energizzazione con fionda

SCAM BW628PM PROMISCUO Trasporto materiale

MERCEDES BENZ UNIMOG BY406ZB AUTOCARRO Energizzazione minivib

OPEL VIVARO DF722SV FURGONE Registro

FIAT DUCATO CR808TL FURGONE Trasporto materiale

Autocarro SCAM per il trasporto dei materiali

Allestimento del registro.

34

B.2. Imbarcazioni Nelle tabelle seguenti sono riportate le caratteristiche principali delle tre imbarcazioni

utilizzate per l’acquisizione dei dati.

ARETUSA

Generalità

Cantiere di costruzione Saver

Modello SAVER 22 Cabin

Proprietario CORILA1 Armatore Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Matricola ITSVRU0057G404 Anno di costruzione 2004 Iscritta presso Reg. Veneto, Ispettorato di Porto di Venezia, n. RV20928

Dimensioni

Lunghezza 6.75 m Larghezza 2.52 m Pescaggio 0.80 m Motori e Navigazione Motore principale 1 x 140 HP Suzuki DF140 - 4 tempi

Velocità massima 28 nodi ( di crociera 22 nodi, a pieno carico 18 nodi)

Potenza elettrica 2 KW (220 V) + Inverter statico e stabilizzatore di corrente Comunicazioni e Posizionamento Doppio sistema di rilevamento GPS Calcolatore di bordo con software di posizionamento e navigazione integrata Ecoscandaglio digitale con sistema di navigazione integrato – Lowrance LCX 110XC Apparato telefonico mobile Apparato radio

L’imbarcazione Aretusa utililizzata per le operazioni di acquisizione nel sito di Porto Nogaro, lungo il Fiume Aussa Corno.

1 Il CORILA è un'associazione tra Università Ca' Foscari di Venezia, Università IUAV di Venezia, Università di Padova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, vigilata dal Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, con sede a Venezia.

35

CASTORINO 2

Generalità

Proprietario Stefano Caressa

Dimensioni

Lunghezza 11 m Stazza lorda 10.4 TSL Motori e Navigazione Motore principale 2 x 230 HP

Velocità massima 35 nodi (di crociera 26 nodi a pieno carico)

Potenza elettrica 5 KW (220 V) + Inverter statico e stabilizzatore di corrente

Comunicazioni e Posizionamento Doppio sistema di rilevamento GPS Calcolatore di bordo con software di posizionamento e navigazione integrata Radiotelefono VHF marino Apparato telefonico mobile Apparato radio SSB

L’imbarcazione Castorino 2 è stata utilizzata per il trasporto del materiale da e per la località di Grado, le cui banchine consentivano la movimentazione delle attrezzature più pesanti.

36

Generalità

Modello CONERO DRIFTING

Proprietario Giorgio Marchioni

Dimensioni

Lunghezza 6.04 m Larghezza 2.17 m Pescaggio 0.15 m Motori e Navigazione Motore principale Evinrude hi-tech 150

Velocità massima 43 nodi

Comunicazioni e Posizionamento Sistema di rilevamento GPS Ecoscandaglio digitale con sistema di navigazione integrato Radar e video plotter Apparato radio

L’imbarcazione utilizzata per le operazioni di acquisizione nel sito di Palazzolo dello Stella e di Aquileia.

37

APPENDICE C - MAPPE DI POSIZIONE


Recommended