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Progetto didattico ludico-sperimentale “Con gli occhi di ... · Progetto didattico...

Date post: 13-Aug-2018
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Patrocinio Patrocinio CAT Lazio – Viterbo La Dott.ssa Tiziana Romeo e il “Gruppo Archeo-didatticArteIn collaborazione con “Etruria Musei” ed “Etruria in” presenta Progetto didattico ludico-sperimentale “Con gli occhi di un bambino etrusco… ” Necropoli di Tarquinia Lezioni didattiche “all’aria aperta” di storia ed arte etrusco/romana Il progetto formativo “Con gli occhi di un bambino etrusco” prevede lezioni didattiche alle Necropoli di Tarquinia, mirate al recupero della storia della civiltà Etrusca. La varietà e la ricchezza di proposte formative, accompagneranno il pubblico dei giovani in un affascinante “viaggio” sulla linea del tempo, mirato alla scoperta del patrimonio archeologico e storico-artistico dell’antica Etruria e finalizzato alla formazione di studenti educati alla “salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali” nonché alla consapevolezza di una “coscienza storica” e al recupero della nostre radici. Conoscere il territorio d’Etruria significa valorizzarne la memoria, non si tratta di restringere l’orizzonte ad una dimensione locale ma di cominciare con “il conoscere e il riconoscersi in un luogo” non solo per cercare le concrete connessioni con la storia più ampia ma soprattutto per radicare nei giovani un senso di cittadinanza consapevole e solida, ed ancora, il rispetto verso il patrimonio culturale che abbiamo ereditato. Guidare alla corretta comprensione del patrimonio storico - artistico, proporre la storia del nostro passato alle nuove generazioni e dunque partecipare alla tutela attiva dell’arte, è un compito che coinvolge sempre più le istituzioni archeo - museali e richiede una stretta collaborazione con il mondo della Scuola che funge da “garante” della cultura, che ha il dovere di diffondere la consapevolezza che “tutti siamo chiamati alla salvaguardia di quanto abbiamo ereditato”. La sostanziale novità delle “Lezioni all’aria aperta” consiste proprio nel dimostrare la sinergia tra scuola e patrimonio artistico, sinergia finalizzata a guidare lo studente alla corretta comprensione degli eventi passati, formare giovani istruiti e orientati al rispetto della dimensione storico-culturale in cui viviamo. © Tiziana Giusy Romeo +39(347) 22.56. 498 +39(328) 24.91.116 [email protected] Pagina di 1 26
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Progetto didattico ludico-sperimentale “Con gli occhi di un bambino etrusco… ” !

Necropoli di Tarquinia Lezioni didattiche “all’aria aperta” di storia ed arte etrusco/romana !

! !Il progetto formativo “Con gli occhi di un bambino etrusco” prevede lezioni didattiche alle

Necropoli di Tarquinia, mirate al recupero della storia della civiltà Etrusca. !La varietà e la ricchezza di proposte formative, accompagneranno il pubblico dei giovani in un

affascinante “viaggio” sulla linea del tempo, mirato alla scoperta del patrimonio archeologico e storico-artistico dell’antica Etruria e finalizzato alla formazione di studenti educati alla “salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali” nonché alla consapevolezza di una “coscienza storica” e al recupero della nostre radici. !

Conoscere il territorio d’Etruria significa valorizzarne la memoria, non si tratta di restringere l’orizzonte ad una dimensione locale ma di cominciare con “il conoscere e il riconoscersi in un luogo” non solo per cercare le concrete connessioni con la storia più ampia ma soprattutto per radicare nei giovani un senso di cittadinanza consapevole e solida, ed ancora, il rispetto verso il patrimonio culturale che abbiamo ereditato. !

Guidare alla corretta comprensione del patrimonio storico - artistico, proporre la storia del nostro passato alle nuove generazioni e dunque partecipare alla tutela attiva dell’arte, è un compito che coinvolge sempre più le istituzioni archeo - museali e richiede una stretta collaborazione con il mondo della Scuola che funge da “garante” della cultura, che ha il dovere di diffondere la consapevolezza che “tutti siamo chiamati alla salvaguardia di quanto abbiamo ereditato”. !

La sostanziale novità delle “Lezioni all’aria aperta” consiste proprio nel dimostrare la sinergia tra scuola e patrimonio artistico, sinergia finalizzata a guidare lo studente alla corretta comprensione degli eventi passati, formare giovani istruiti e orientati al rispetto della dimensione storico-culturale in cui viviamo.

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Domandarsi dunque, quali siano gli obiettivi primari della scuola nel settore dell’arte, implica una riflessione globale sia dell’istituzione scuola, sia dell’insegnamento della disciplina.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, sono previsti itinerari didattici per lo studio e la conoscenza del patrimonio etrusco, una civiltà perduta da cui deriva il vivere quotidiano all’interno di un territorio limitato e definito – nello spazio e nel tempo – come quello d’Etruria.

Il progetto si propone come riferimento per la lettura e l’analisi di quel bagaglio culturale, storico, enogastronomico, antropologico e sociale, lasciatoci dalla civiltà etrusca. !

! !GLI ETRUSCHI !

Gli Etruschi rappresentano ancora oggi, una delle pagine più affascinanti e complesse del percorso storico evolutivo del bacino del Mediterraneo prima dell’avvento di Roma. !

Il grande senso di devozione e rispetto per i defunti è testimoniato dagli straordinari siti archeologici funerari che, con la loro struttura urbanistica e gli affreschi ipogei delle camere sepolcrali, rappresentano una testimonianza unica e straordinaria, tanto da conseguire nel 2004 l’Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. !

Oggetto di studio sarà la collina dei Monterozzi di Tarquinia, che lunga circa 6 Km, consta di 6 mila tombe censite, dove la serie di quelle dipinte (ne conosciamo circa 200), rappresenta il nucleo più importante e prestigioso dell’antica Etruria. !

Gli affreschi introducono alla vita quotidiana di questo popolo rivelandone abitudini ed occupazioni, restituendo l’immagine di una vita gaia e serena, lussuosa e raffinata, ingegnosa e laboriosa. !

Nel settore di necropoli attualmente aperto al pubblico, è possibile ammirare e studiare insieme i cicli pittorici di 12 Tombe:

I.Tomba dei Giocolieri II.Tomba del Cacciatore III.Tomba del Fior di Loto IV.Tomba delle Leonesse V.Tomba della Caccia e della Pesca VI.Tomba dei Caronti VII.Tomba 5636 VIII.Tomba dei Fiorellini IX.Tomba della Caccia al Cervo X.Tomba Bartoccini XI.Tomba dei Baccanti XII.Tomba dei Leopardi !

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L’esperta in didattica, partendo dall’analisi dei cicli pittorici affrescati, spiegherà in modo divertente e giocoso quanto segue: !

▪ il mistero delle origini e la questione della lingua: curiosità e aneddoti; ▪ villaggi, città e confini geografici dell’antica Etruria; ▪ attività lavorativa, scambi e rapporti commerciali; ▪ religione, templi e culto dei morti; ▪ Tagete e la divinazione; ▪ miti, eroi e leggende; ▪ l’arte e l’alfabeto etrusco; ▪ cenni di antropologia culturale: aspetto e caratteristiche fisiche; ▪ costumi, armi e abbigliamento; ▪ la condizione femminile in Etruria; ▪ musica, alimentazione e banchetti; ▪ giochi e sport; ▪ l’artigianato, i buccheri, la metallurgia e l’oreficeria; ▪ i motivi della loro scomparsa. !

“Come in una sorta di libro, che pagina dopo pagina racconta emozioni, gli affreschi racconteranno pagine di storia dimenticate, aiutando gli studenti a carpire desideri e passioni che si muovevano nell’animo e nel cuore delle gens etrusche”. !!

Mappa concettuale - civiltà etrusca !!!

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! !!!!! !!!

I. IL PROCESSO D’APPRENDIMENTO !▪La sostanziale novità delle “Lezioni all’aperto” consiste nel dimostrare l’ancora insondata sinergia tra scuola e patrimonio artistico, nell’ottica della formazione dello studente mirata alla sensibilizzazione, divulgazione e valorizzazione, nonché consapevolezza di una “coscienza storico-culturale” delle nostre radici, al fine di recuperare quel bagaglio di nozioni intellettuali e sociali avente valore di civiltà. !▪Nel percorso formativo riveste un ruolo fondamentale la “visita attiva nei luoghi della memoria”: parchi archeologici e musei diventano

protagonisti perché penetrano nella coscienza dello studente non solo per i valori – didascalici, comunicativi, divulgativi e formativi – di cui sono portatori, ma anche perché sono in grado di sviluppare nei giovani visitatori suggerimenti accattivanti, creativi e moderni e favorire svariate attività di sensibilizzazione e progettualità.

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!▪ Lo studente ha ovviamente una “posizione attiva”; l’apprendimento è stimolato

dalla curiosità che lo coinvolge emotivamente e lo pone nella posizione di apprendere attraverso l’implicazione dei 5 sensi. !▪ Le iniziative sviluppate nel percorso formativo propongono un modello

educativo originale che ha l’obiettivo di sollecitare la curiosità nei confronti della storia, stimolando negli alunni la capacità di osservare e istituire confronti, di porsi domande e costruire ipotesi. !▪ L’approccio è quello giocoso, dell’interazione, della flessibilità dei percorsi, della

contestualizzazione; la tipologia del modello educativo offre una opportunità per uscire dai canoni accademici per compararsi dinamicamente, alunni ed insegnanti, in dibattiti e confronti all’area aperta che sorgono spontanei favorendo una percezione della storia nella sua dimensione spazio-temporale. Particolare attenzione, va prestata al consolidamento dell’esperienza: le visite didattiche nelle aree archeologiche dovrebbero essere considerate alla stregua di un libro, con ciò che concerne le potenzialità formative: “il parco archeologico si legge e si può consultare come un manuale”. !▪ “Da un punto di vista pedagogico, mentre la comunicazione divulgativa si presenta

come lectio, ed è una comunicazione unidirezionale, la comunicazione didattica si presenta come quaestio, come comunicazione che prevede una interazione, uno scambio”. !▪ L’approccio giocoso offre al contempo informazioni e strumenti che consentono di

verificare e arricchire le conoscenze e, si pone come strumento di supporto a completamento del percorso di apprendimento scolastico in aula. !!!!

!!Il processo d’apprendimento è strutturato in cinque fasi

1. fruizione diretta !

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! !Prevede l’osservazione diretta e l’analisi dei cicli pittorici delle 12 tombe (sopra elencate). L’operatore didattico dimostrerà come la percezione visiva, la comunicazione verbale e

soprattutto “vivere gli oggetti di studio”, tendano a migliorare notevolmente la qualità dei processi di apprendimento. !

Pertanto, uno degli obiettivi del progetto proposto è dimostrare che muovendo dall’estetica e coinvolgendo i “cinque sensi” si può ottimizzare il sistema del processo educativo e mnemonico. !

Il forte impatto percettivo e il contatto diretto con gli oggetti di studio, conosciuti nel loro contesto originale, serve ad evidenziare che “l’attività del vedere” stimola il cervello a sviluppare una vera e propria elaborazione interpretativa di ciò che si sta percependo. L’ attività pone così il soggetto che sta osservando nella condizione di formulare concetti, riflessioni, pensieri che sono alla base della nostra ricerca. !

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L’elaborazione interpretativa e visiva, ovvero la lettura e l’interpretazione delle immagini etrusche affrescate, si manifesta dunque come strumento utile alla comprensione dei beni culturali del nostro territorio. !

Il principio che ispira i nostri laboratori risiede su un dato importante : “se ascolto” dimentico, se invece “vedo, ascolto e sento” imparo e ricordo! (Vedi ALLEGATO A) ! 2. Lezione “all’aria aperta” !L’organizzazione delle lezioni “en plein air” fa riferimento all’insegnamento manuale ed olistico e soprattutto ai laboratori all’aperto di Maria Montessori e agli atelier didattici di Célestin Freinet. !In questa fase, si favorisce una percezione del bene culturale nella duplice dimensione spazio-temporale e storico-culturale. !L’idea di apprendimento si può riassumere nel concetto “dell’imparare osservando e facendo” poiché permette agli studenti di intervenire attivamente in un ambiente cognitivo e stimolante, che pone il singolo in relazione agli altri, in un processo di conoscenza mediante la fruizione diretta di luoghi. !▪ Il forte impatto percettivo e il contatto diretto con gli oggetti di studio, conosciuti

contestualmente nell’ambiente che li circonda (ad esempio un sarcofago dentro la tomba), evidenzia come la percezione visiva aiuti le funzioni mnemoniche e di apprendimento. !

Gli strumenti didattici saranno molteplici, si illustreranno gli aspetti principali della tematica prescelta attraverso l’ausilio di diversi canali mediatici e strumenti interattivi quali: ▪ libri, musica, filmati, documentari, mappe, brochure, dvd, fumetti; ▪ puzzle e cartoni animati, qualora si tratti di scuola dell’infanzia o scuola primaria; ▪ simulazione di giochi etruschi come il tris, il dado, il tiro alla fune, la catalogazione di

oggetti ed ancora la ricostruzione di un bucchero e/o anfora. !!! 3. La performance teatrale ! Questa fase dell’offerta formativa prevede “d’imparare la storia giocando”. !Nella “scuola attiva” i bambini e gli adolescenti sono i protagonisti del processo d’insegnamento-apprendimento, poiché sono loro in prima persona a costruire le conoscenze attraverso “il fare” e attraverso la possibilità d’intervenire attivamente con un ambiente cognitivo stimolante che pone il singolo in relazione agli altri. !

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Ad ogni bambino e/o adolescente verrà assegnato il nome e/o il ruolo di un personaggio etrusco: “lucumoni, eroi, divinità, sacerdoti, combattenti, prenderanno vita ritornando dal passato… e così, come un attore che recita in palcoscenico, l’alunno sarà protagonista della

storia e parteciperà attivamente alla riscoperta di eventi, battaglie, emozioni, miti e leggende che hanno caratterizzato la civiltà etrusca”. !

Ciò significa confrontarsi con un avvenimento attivando la fantasia, l’atteggiamento di esplorazione e la curiosità. Si tratta di una rievocazione storico-archeologica e non mancheranno scene di simulazione di arti e mestieri, sport e caccia, musica, aruspicina e tanto altro. Previa prenotazione, associazioni presenti sul territorio potranno intervenire con figuranti in costume etrusco i quali, simuleranno intrattenimenti ludico-sperimentali condotti sulla linea del tempo e realizzeranno un book fotografico in ricordo di questo tuffo indietro nella storia di 2.500 anni. !4. L’Erbario: classificazione delle piante officinali e aromatiche utilizzate dagli etruschi

!Durante la ricognizione archeo-ambientale nel parco archeologico dei Monterozzi, gli alunni impareranno ad osservare, riconoscere e catalogare le specie vegetali utilizzate al tempo degli etruschi, classificandole in: !

▪ piante officinali utilizzate a scopo terapeutico; ▪ piante erbacee utilizzate per produrre essenze, unguenti, oli essenziali e profumi; ▪ piante aromatiche utilizzate in cucina per insaporire le pietanze e conservare gli

alimenti. !▪ Verranno sollecitati a redigere un inventario delle seguenti piante, illustrandone le proprietà

benefiche e i campi di utilizzo: malva, camomilla, mentuccia, finocchio, olivo, vite, corbezzolo, alloro, melograno, carciofo selvatico, cipolla, aglio, rosmarino e una varietà notevole di papaveri, bacche, rovi, tuberi, ginestre, radici etc… !

▪ Si provvederà inoltre, alla raccolta di campioni dell’apparato fogliare da applicare all’interno di un piccolo album per creare, a scuola, il proprio erbario. !

▪ Non mancheranno gli approfondimenti sulla “medicina etrusca” e gli strumenti chirurgici !Non si esclude, se richiesto dal programma, l’intervento di “docenti di medicina e chirurgia” per approfondire l’evoluzione della disciplina medica (tra “aruspicina” e “scoperte scientifiche”) presso le antiche civiltà). ! !!

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!!!!!!!!!!!!! 5. Imparare la storia giocando: Laboratorio grafico-manipolativo: FUMETTISTI IN ERBA! !

! ! In seguito alla visita archeo - didattica, si prosegue con le attività grafiche, pittoriche e manipolative che prevedono la realizzazione di lavori autonomi, allo scopo di verificare in che misura le nozioni acquisite durante l’escursione, siano rimaste impresse nella “coscienza” dello studente. Ed è in questo clima di innovazione che si inserisce la figura professionale del fumettista che accompagnerà i giovani alunni in un percorso ludico-didattico e trasformerà la storia in fumetto! Gli alunni libereranno fantasia e creatività per ideare fumetti ispirati alla misteriosa civiltà etrusca. Il soggetto e le tematiche da realizzare saranno diversificate tenendo conto delle predilezioni e le inclinazioni dell’alunno: !

realizzare un disegno e/o fumetto che raffiguri un personaggio storico, mitologico o una divinità “Mappa degli Dei etruschi”. A tal proposito, il soggetto prescelto potrà ricondursi alla performance teatrale (punto 1) e raffigurare il ruolo della personalità etrusca precedentemente “assegnata” all’alunno, all’inizio della lezione; !▪la rappresentazione grafica che presenti la ricostruzione di una

tomba, di una abitazione, di un villaggio, di un tempio o dei famosi “Cavalli Alati” di Tarquinia; !

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▪ realizzare la caricatura di se stessi indossando abiti etruschi e istoriando usanze etrusche; !▪ scrivere il proprio nome utilizzando l’alfabeto etrusco;

▪istoriare scene battaglia, aneddoti e curiosità; !▪coordinare la rappresentazione di un fumetto inerente la vita quotidiana nell’antica Etruria, in cui siano presenti il tema della moda, il costume, le acconciature, i gioielli, gli strumenti musicali, i banchetti, le armature, i mezzi di trasporto, i giochi e lo sport; !▪per i più piccoli si prevede la

rappresentazione del “Villaggio dei Puffi Etruschi” dove i personaggi del celebre cartone, indosseranno abiti e costumi dell’antica Etruria; !

▪ la body painting: gli alunni potranno cimentarsi in esperimenti di body painting relativi alla decorazione del viso, braccia e mani, con soggetti floreali, faunistici e geometrici, poiché le antiche civiltà ricorrevano alla pittura corporea durante i riti religiosi, di caccia e di seduzione; !

▪ caccia al tesoro: gli alunni verranno coinvolti nella ricerca di un “tesoro etrusco”; !▪ il trucco etrusco: una parte del programma sarà dedicato al trucco, alle creme, ai profumi,

agli oli essenziali ed unguenti. Gli etruschi furono senz’ombra di dubbio “il popolo che ha saputo elevare la cura del corpo a simbolo eterno del proprio indiscutibile e aristocratico fascino”.

! !!!!!!!!▪ La cosmetica sarà raccontata attraverso gli oggetti che componevano la toeletta di una

donna etrusca che risulta a tutt’oggi straordinariamente moderna: specchi, rasoi, spilloni, pettini, creme, ombretti, cipria, tinture per capelli, rossetti, etc. Durante le esercitazioni pratiche i maestri d’arte si diletteranno ad insegnare le tecniche e le tematiche di

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questo interessante argomento. !▪ Ogni alunna e/o alunno potrà divertirsi a truccare i propri compagni e acconciarsi i

“capelli all’etrusca”. !!Previo avviso, faremo intervenire una truccatrice cinematografica, per simulare il trucco e le acconciature presso le antiche civiltà (etrusca, romana, greca, egiziana). !!!!!!

!!III. IMPARARE LA STORIA GIOCANDO: OBIETTIVI DEL LABORATORIO

GRAFICO-MANIPOLATIVO

! I personaggi realizzati dai ragazzi raccontano in maniera simpatica e divertente la vita dell’antico popolo etrusco ed evidenziano l’intento delle nuove tecniche d’insegnamento, d’imparare la storia senza perdere di vista il divertimento! !▪ E’ attraverso il disegno che rivive l’affascinante mondo dei Tirreni; questa tecnica di

istruzione permetterà di analizzare insieme gli aspetti più curiosi della civiltà attraverso l’ausilio delle immagini e il colore. !

▪ Questa fase dell’offerta formativa è organizzata in “attività incentrate sul fare” volte all’acquisizione e al potenziamento di capacità, abilità e competenze di natura cognitiva, espressiva, estetica, sociale, inerenti ad attitudini specifiche e al rafforzamento dei rapporti interpersonali e del lavoro di squadra. !

Il laboratorio permetterà di fissare su carta, attraverso l’ausilio del colore la magica atmosfera della necropoli e del paesaggio circostante, il bambino e/o adolescente attraverso il disegno imprime meglio nella memoria le conoscenze appena acquisite.

Il disegno dal vero è inoltre, una fase importante per: ▪ verificare le conoscenze acquisite attraverso il gioco;

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▪ sviluppare la fantasia e la creatività e potenziare le abilità manuali; ▪ accettare di confrontare le proprie azioni con quelle degli altri in lavori di gruppo; ▪ inventare situazioni di gioco; ▪ collaborare con i compagni e le insegnanti per la riuscita di un progetto; ▪ imprimere nella memoria un concetto attraverso le immagini. !

L’obiettivo è quello d’imparare giocando, coadiuvando l’integrazione tra la conoscenza percettiva e il fare pratico.

La rappresentazione grafica si rivela lo strumento per comprendere quanto e quali nozioni gli alunni abbiano assimilato attraverso il contatto diretto con gli ambienti di studio, coinvolgendo i cinque sensi.

In questa fase è evidente che la percezione visiva si presenti, come una vera e propria elaborazione interpretativa d’impegno concettuale, di osservazione e di ricerca che viene traslata su carta e si concretizza in immagini.

A loro volta, le rappresentazioni grafiche, frutto delle capacità interpretative dei ragazzi, indicizzano il livello di acquisizione e consapevolezza delle nozioni storiche assimilate dagli stessi alunni. Vedi ALLEGATO B

!IV. I MATERIALI DIDATTICI E GLI SPAZI PER L’ELABORAZIONE !

Il materiale didattico necessario per disegnare è composto da: ▪ tavolette di legno (utilizzate come piano di appoggio); foglio da disegno formato A4 e/o A3

a scelta; matita bicolore (rossa e blu o rossa e nera); gomme da cancellare classiche e gomma pane per le sfumature; kit colori a cera; kit colori a matita; kit colori ad acquarello e tempera.

▪ Tutti i colori sono atossici e gli strumenti sono di origine naturale. ▪ Il laboratorio grafico-manipolativo è realizzato in spazi appositi e sicuri che variano in base

alle esigenze climatiche (al coperto o all’aperto). ▪ Nel caso della Necropoli si preferisce la “pittura itinerante” ovvero, disegnare mentre si

passeggia nel parco archeologico, lasciandosi ispirare dal contesto storico-naturale. ▪ Tutte le attività sono svolte con la presenza di più formatori e, ogni singolo alunno ha

la possibilità di sperimentare i materiali, interagire attivamente con la realtà circostante e, provare esperienze sensoriali.

▪ La durata di ogni attività si differenzia in base all’età dell’alunno è, calibrata in base al livello degli studi ed alle esigenze didattiche delle singole scuole.

Vedi “ALLEGATO B”. !!

V. APPROFONDIMENTI !1. Indagini paleo-nutrizionali: gli alimenti etruschi !

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! !Particolare attenzione sarà dedicata al cibo etrusco, al fine di riecheggiare nella memoria i

sapori di un popolo così misterioso e amante della buona tavola. Le gioiose scene di banchetti rivelate dai numerosi affreschi, confermano quanto scrive

Diodoro Siculo: “Due volte al giorno vengono preparate tavole sontuose e ogni cosa che si addice ad un lusso fastoso: fiori, drappi e numerose tazze d’argento di varie forme. Né piccolo è il numero degli schiavi che attendono al servizio. Tra i commensali alcuni si distinguono per la loro bellezza, altri per la magnificenza degli abiti… ”. !

L’analisi di alcune Tombe, tra cui “Caccia e Pesca”, “Bartoccini”, “Cacciatore”, “Leopardi”, permetterà un’attenta ricognizione storica:

▪ delle specie ittiche e della selvaggina che gli etruschi introducevano nell’alimentazione quotidiana;

▪ delle tecniche di pesca e caccia attraverso l’ausilio di ami, aghi e reti, fiocine, lenze, fionde e asce;

▪ nonché l’individuazione dei metodi di conservazione alimentare. !Una peculiare riflessione sarà riservata al miele, cibo prediletto dagli Etruschi per il suo colore e

la soavità del sapore. Era infatti, alla base di riti cerimoniali, di ricette delicatissime e, veniva mescolato al vino per ottenere il “mulsum”, la bevanda degli Dei, apprezzata in tutto il Mediterraneo. !

▪ Le indagini paleo-nutrizionali delucideranno le abitudini alimentari e per deduzione le consuetudini protrattesi nella tradizione culinaria fino ai giorni nostri. !

▪ Si illustreranno ed analizzeranno fornelli, stoviglie e altri utensili da cucina esposti al Museo Archeologico di Tarquinia (per es. i famosi mestoli, pentole, etc...) !

A richiesta, interverrà una studiosa di “archeo-gastronomia” per illustrare le abitudini alimentari presso le antiche civiltà. !

2. Dibattito e confronto: la condizione femminile in Etruria e ritratti di donne celebri tra

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storia e leggenda! !Gli alunni verranno coinvolti in un dibattito culturale che tenderà a definire il singolare ruolo politico e sociologico della donna nell’antica Etruria. ▪Confronto con la donna greca e romana A dispetto della donna greca e romana, quella etrusca aveva una posizione particolarmente rilevante e si trovava in una situazione di quasi uguaglianza con l’uomo: lungi dall’essere relegata alle umili attività domestiche si caratterizzava per la libertà, la titolarità di diritti e per la netta predisposizione al comando. Bella, intelligente, colta, ambiziosa e dissoluta, grande bevitrice e partecipe di banchetti assieme ai maschi. ▪Ma Chi era veramente? Studieremo gli aspetti salienti di questo controverso e discusso ruolo sociale attraverso le testimonianze

archeologiche presenti sul territorio: la donna etrusca risulta giustappunto titolare di tombe, sarcofagi ed urne, oggi conservati nel Museo Archeologico di Tarquinia. Ne consegue l’analisi dei Sarcofagi femminili attraverso schede didattiche. !

▪ L’importanza dei corredi funerari rinvenuti alle necropoli e soprattutto, le numerose raffigurazioni sulle pareti degli ipogei, attestano chiaramente il rilevante prestigio sociale della donna nell’antica Etruria. Ne deriva l’analisi dei corredi funerari femminili conservati al Museo Archeologico attraverso schede didattiche. !

▪ Questo ruolo trova significative conferme con l’analisi visiva degli affreschi della “Tomba della Caccia e della Pesca”, “Tomba dei Leopardi”, “Tomba dei Baccanti” in cui troviamo singolari figure femminili che passeggiano in coppia o banchettano sedendo sul triclinio e bevendo vino accanto al marito, che le riconosce una posizione paritaria nella società. !

▪ La donna in Etruria ha perfino il potere di dare il nome ai propri figli, come testimoniano le epigrafi funerarie che riportano spesso anche il matronimico e nelle stessi epigrafi le donne vengono ricordate con il nome della loro gens, o con il proprio prenome, a testimonianza della volontà di ricordarle come individui indipendenti nella società; esse ci appaiono così come erano state in vita: belle, fiere, intriganti oppure senza ritocchi e con il viso segnato dalle rughe e con il corpo appesantito dall’età, oppure arrotondato dalle gravidanze. Ne consegue l’analisi delle epigrafi attraverso apposite schede didattiche. !

▪ La posizione paritetica della coppia etrusca la rivelano i sarcofagi conservati nei musei che ritraggono i coniugi, uniti nella morte così come lo erano stati nella vita, l’uno accanto all’altro per l’eternità. In ogni caso emerge la piena equivalenza sociale dei sessi, da cui si può trarre una riflessione in riferimento e di confronto con i movimenti femministi odierni. Studio del “ Sarcofago degli sposi”. !

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3. L’abbigliamento e l’oreficeria ! !!!!!!!!!!!! !!

Per quanto riguarda l’abbigliamento etrusco, si analizzeranno: !▪ i principali tessuti impiegati nella manifattura, gli indumenti e gli accessori, con singolari

accenni alle calzature, i copricapo e i chitoni che mutavano seguendo i capricci della moda. !

▪ L’analisi della moda e del costume si svilupperà attraverso lo studio delle Tombe: “Giocolieri, Leonesse, Caccia e Pesca, Leopardi”. !

▪ Le fonti greche e latine presentano gli etruschi come una popolazione incline al lusso e alla raffinata accuratezza tanto che l’eleganza degli etruschi era proverbiale; il motto “vestire all’etrusca” fu in voga fra i romani per indicare grande eleganza e ricercatezza. Dai rinvenimenti si sa che ricamassero tessuti a filo d’oro. !

▪ L’abbigliamento era completato da gioielli di squisita fattura: orecchini, collane, anelli, bracciali, fibule, pettorali, nella cui produzione gli etruschi furono maestri; erano infatti esperti nelle tecniche della lavorazione dell’oro quali la martellatura, lo sbalzo, la cesellatura e rimasero insuperabili nella granulazione di cui non si è ancora svelato appieno il procedimento. !

▪ Lo studio dei gioielli avverrà attraverso l’osservazione dei monili conservati al Museo Archeologico e tramite simulazioni di gioielli etruschi riprodotti con le tecniche della granulazione da orefici locali. L’uso dei monili è anche testimoniato dagli affreschi. !

▪ Dalle tombe sono emersi stupefacenti tesori, tra cui le “scatole ciste” gli attuali “beauty case” destinati a contenere i gioielli, i cosmetici e tutti gli oggetti necessari alla toilette femminile, che i ragazzi saranno invitati ad osservare nel Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia.

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! !!VI. LEZIONE DIDATTICA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARQUINIA

CONFRONTO E DIBATTITO !

! ! !!La giornata si concluderà con le lezioni di storia al Museo Archeologico Nazionale di

Tarquinia. Sito nel quattrocentesco Palazzo Vitelleschi, il Museo si presenta all’ingresso con un cortile

porticato a duplice ordine ad arco acuto ove sono conservate le ricostruzioni di Tombe, lastroni in nenfro con fregi a rilievo ed importanti sarcofagi ordinati per famiglie di appartenenza. ▪ L’oggetto di studio sarà costituito dalla “lettura attiva” delle innumerevoli testimonianze

ivi conservate e gli studenti saranno invitati dagli operatori didattici, a spiegare loro stessi gli oggetti che si presenteranno davanti ai loro occhi; saranno dunque coinvolti in un dibattito alunno-insegnante e spinti a formulare ipotesi, elaborare confronti, sviluppare tesi e a proporre nuovi argomenti di discussione.

▪ “Sosteniamo che bisogna considerare i musei come una risorsa educativa da utilizzare sistematicamente nell’insegnamento per i valori di cui sono portatori: l’autenticità e la concretezza dei documenti presentati, la coscienza storica e la multidimensionalità dei linguaggi espositivi”. !

Proponiamo dunque, un vero e proprio viaggio nel tempo: ▪ al primo piano, una ricca collezione di reperti che datano dal periodo villanoviano a quello

romano attraverso l’Orientalizzante, con il corredo della Tomba di Bocchoris (VIII-VII secolo a.C.) e l’età arcaica e classica; possiamo inoltre contemplare straordinari esempi della pittura vascolare greca ed etrusca nelle sue varie forme; sono esposti materiali etruschi e romani di oreficerie, bronzi arcaici e oggetti votivi provenienti dal santuario dell’Ara della Regina (III-II sec); una serie di vasi etruschi a figure rosse di produzione tarquiniese; !▪ al secondo piano, nella magnifica Sala delle Armi, potranno apprendere corredi di

tombe villanoviane, l’esposizione dei reperti provenienti dagli scavi della Città etrusca della

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Civita e l’elegante scultura dei famosi Cavalli Alati, unico capolavoro fittile pervenuto intatto fino ai giorni nostri e rinvenuto nel 1936 presso l’Ara della Regina, di cui costituiva parte della decorazione del frontone; !▪ lo studio si concluderà in fondo al loggiato, sulla cui sinistra sono ricostruiti gli

ambienti di quattro tombe della Necropoli di Monterozzi, ovvero delle “Bighe”, del “Triclinio”, delle “Olimpiadi” e della “Nave”

!!!VII. VERIFICA: SCHEDE DIDATTICHE

!!!!!!!!!Gli studenti saranno coinvolti, attraverso l’ausilio di apposite schede d’apprendimento,

nell’analisi e il riconoscimento dei corredi funerari, degli utensili da cucina, degli strumenti di lavoro, dei buccheri, e delle armature, per verificare le conoscenze acquisite nei cinque momenti didattici sopra elencati: “lezione all’aria aperta, fruizione diretta, performance teatrale, l’erbario, laboratorio didattico grafico-manipolativo”.

Gli alunni dovranno compilare a scelta le seguenti schede didattiche: !▪ il cruciverba etrusco, il rebus, schede sull’abbigliamento, il labirinto di Tagete,

restaurare il tempio etrusco, trovare l’intruso, scrivere il proprio nome e frasi in etrusco, elaborare mappe del tesoro etrusco. !

A scelta sviluppare i seguenti laboratori manipolativi: !▪ la ricostruzione di un bucchero e/o anfora; ▪ il puzzle etrusco; ▪ la catalogazione di oggetti. (Vedi ALLEGATO C) !

!!VIII. A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO? !

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I progetti didattici proposti dalla Dott.ssa Tiziana Romeo e dalla sua equipe: • sono rivolti agli studenti di ogni ordine e grado, interessati ad approfondire gli aspetti

della civiltà etrusca misteriosamente scomparsa. !• “Si pongono sul piano organizzativo, strutturale e contenutistico, con forme di

soluzione flessibili e offerte differenziate, tendenti a rendere qualitativamente più ricche le esperienze d’integrazione scolastica con i portatori di handicap; poiché organizzati in attività incentrate sul “fare”, prevedono l’integrazione del disabile bambino e/o adolescente con percorsi volti all’acquisizione e al potenziamento di capacità, abilità e competenze e al rafforzamento dei rapporti interpersonali”. !

• Nati infatti, con l’intento di sviluppare nei ragazzi disabili l’arte di esprimersi, i percorsi didattici sono oggi rivolti a

✓ gruppi di studenti integrati (disabili e non) di età compresa fra i 4 e 6 anni scuola infanzia ;

✓ scuola primaria; ✓ scuola media; ✓ scuola secondaria superiore; ✓ all’università della “Terza età”

con programmi differenziati e calibrati in base alle classi di appartenenza. !• L’equipe è attrezzata per svolgere attività di laboratorio con il sistema LIS - lingua dei

segni Italiana. !!

IX. EVENTI CORRELATI E VISIBILITÀ DEL PROGETTO !Durante l’anno, si prevede la realizzazione di una MOSTRA DIDATTICA ITINERANTE

DOVE VERRANNO ESPOSTI GLI ELABORATI GRAFICO-PITTORICI REALIZZATI DAGLI STUDENTI DI OGNI ORDINE E GRADO.

All’inaugurazione saranno invitati i media e tutte le scuole che hanno preso parte al progetto. La location ovviamente varierà in continuazione durante l’anno, poiché esibiremo i nostri

elaborati nei siti pubblici e privati disposti a mettere in mostra i lavori degli studenti. La finalità è quella di organizzare esposizioni all’interno dei musei, dove accanto ai reperti originali verranno esposti a raffronto gli elaborati simulati e “RACCONTATI ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI BAMBINI”.

Sarebbe educativo esporre gli elaborati pittorici al “Museo Archeologico di Tarquinia, in modo da proporre un istruttivo “dialogo” tra il reperto e quello raccontato in maniera stravagante dagli studenti. (Fruizione ed interpretazione visiva attraverso la coscienza del bambino; vedi allegato A e B).

Si prevede inoltre, la pubblicazione del progetto didattico. Questa iniziativa evidenzia la necessità di rendere pubblico un percorso d’approfondimento relativo alla civiltà etrusca, al fine di sensibilizzare e di promuovere la “ coscienza storica”.

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La pubblicazione degli strumenti e degli elaborati didattici, grafici, contenutistici, pittorici, sarà interamente a spese del gruppo di studio e senza oneri da parte delle scuole partecipanti. Anche se si accetteranno di buon grado sponsor e contributi economici volontari.

▪ Lo scopo è quello di raccogliere le esperienze e il materiale didattico grafico-documentario elaborato dagli alunni delle scuole che negli anni hanno partecipato al percorso didascalico, con l’intento di valorizzarne i contenuti.

▪ Disegni, elaborati grafici, temi, foto e immagini scattate durante i laboratori, saranno i soli protagonisti di questo vademecum.

▪ L’intento è quello di dimostrare la validità delle “lezioni en plein air” e l’attendibilità del metodo “imparare facendo”. !!

!!X. OBIETTIVI !

Le iniziative preposte nel percorso formativo, propongono un modello educativo originale che ha l’obiettivo di sollecitare la curiosità nei confronti della storia, stimolando la capacità di osservare e istituire confronti, di porsi domande e costruire ipotesi, offrendo al contempo informazioni e strumenti che consentano di verificare e arricchire le conoscenze, attraverso l’ausilio di lezioni di storia e storia dell’arte all’aria aperta, come strumento di supporto e a completamento del percorso di apprendimento scolastico.

Il seguente progetto intende pertanto: ▪ dimostrare come le nuove frontiere della comunicazione e l’approccio giocoso,

possano rivoluzionare le metodologie di insegnamento, di studio e di apprendimento; ▪ riscoprire e tutelare la storia e le radici e della nostra civiltà; ▪ individuare politiche e strategie mirate alla comprensione, fruizione e

conservazione del patrimonio culturale; ▪ scoprire insieme curiosità culturali e storiche del patrimonio che ci circonda; ▪ acquisire la sensibilità partendo dal sistema formativo scolastico; ▪ avvalersi della scuola come istituzione “garante” della cultura che abbiamo

ereditato. !!

XI. OBIETTIVI SOCIO-COMUNITARI ! Qualora le scuole fossero d’accordo, vorremmo raccogliere fondi, da devolvere in beneficienza

ad Associazioni Onlus che si dedicano al sostegno di bambini e di ragazzi afflitti da disabilità fisica e/o mentale. Ci occuperemo noi di versare i contributi volontari alle strutture beneficiarie attraverso conti correnti e/o bonifici bancari tracciati. Le Onlus a cui destinare i contributi saranno a scelta della scuola che deciderà di aderire all’iniziativa.

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Ovviamente questa iniziativa non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di sostegno sociale finalizzate all’assistenza, all’istruzione e all’inserimento nella vita attiva di alunni diversamente abili.

▪ Vi informiamo che gli studenti afflitti da disabilità (lieve o media) potranno partecipare ai nostri progetti didattici gratuitamente; gli operatori didattici si impegneranno a sostenere la gestione di attività educative indirizzate all’integrazione sociale.

▪ Siamo attrezzati a svolgere attività di laboratorio con il sistema LIS – lingua dei segni Italiana – per sostenere l’integrazione dei bambini sordo-muti nella scuola comune. ! !!

XII. COSTI ED INFORMAZIONI !▪ Costo visita didattica e laboratorio: € 9,00 nette a partecipante, giornata intera.

L’esplicazione del progetto potrà svolgersi in una o più giornate, da concordare con il referente scolastico. (La cifra richiesta rappresenta un contributo di rimborso spese per garantire la continuità delle lezioni, dei laboratori e soprattutto per promuovere la ricerca, con il fine ultimo di redigere e pubblicare un “testo didattico di frontiera” per dimostrare la validità delle nostre lezioni “en plein air” e l’attendibilità del metodo “imparare facendo”). !

▪ Per informazioni rivolgersi alla Dott.ssa Tiziana Romeo, Responsabile della Didattica Ass. “Etruria in” (+39) 347 2256498 (+39) 328 2491116 E-mail: [email protected]

Oppure Alla segreteria di Etruria Musei (+39) 0688522517 E-mail: [email protected] !

▪ La Prenotazione è obbligatoria. !▪ Parte delle lezioni possono essere svolte in classe con la collaborazione delle insegnanti di

storia. ▪ I programmi possono essere modificati tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni

classe. !!!!!!!

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!!!!!!!LA DIMENSIONE PSICOLOGICA: COME APPRENDIAMO !“Nella prospettiva di un approccio interdisciplinare alla didattica museale un importante

contributo è offerto dagli psicologi come Marcello Cesa Bianchi e Palma Bregani, i quali sulla base delle più recenti acquisizioni della psicologia mettono in evidenza come l’atto del percepire non si risolve nella semplice riproduzione di un dato stimolo, in quanto ogni percezione viene elaborata dal vissuto soggettivo di ciascun individuo.

La percezione risulta, pertanto, determinata dall’interagire di fattori strutturali (intrinseci allo stimolo) e fattori funzionali (legati alla personalità e all'esperienza precedente di chi percepisce, dai suoi bisogni, dalle sue aspettative).

In Italia un notevole contributo a questo tipo di studi è stato dato da Metelli, Kaniza, Canestrari, e da studiosi dell’Università di Milano (facoltà di Medicina). Da qui, importanti implicazioni per la Didattica museale. Innanzitutto il riconoscimento dell’importanza di conoscere meglio le caratteristiche cognitive – attenzione, memoria, linguaggio – i modi di apprendere dei destinatari del messaggio culturale.

Il museo, come la scuola, infatti, deve promuovere forme di apprendimento “significativo”, in grado di “legarsi” agli interessi e alle esperienze reali dei visitatori, di qualsiasi età. Quindi la necessità di sviluppare forme di apprendimento secondo molteplici canali di comunicazione.

A tal proposito, numerose indagini internazionali hanno rilevato quali fattori entrano più in gioco nell’apprendimento, e con quale efficacia, su un gruppo di studenti e quali metodi di insegnamento risultino più efficaci”   1

!COME APPRENDIAMO !

CON QUALI SENSI QUANTO RIUSCIAMO A RITENERE NELLA MEMORIA

1% mediante il gusto

10% di ciò che si legge

1- 2 % mediante il tatto

20% di ciò che si ascolta

2-3 % mediante l’olfatto

30 % di ciò che si vede

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! Cfr. “Nascita della didattica museale. Il carattere interdisciplinare. La dimensione psicologica” Roma, Archivio Pubblica 1

Istruzione, 2002.

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!!

Cfr. “Didattica museale e nuove metodologie” a cura di Antonio Ciocca; studio integrale su integrale www.rassegnaistruzione.it/rivista/Rassegna03

Le tabelle dimostrano come la percezione visiva e la comunicazione verbale tendano a migliorare notevolmente la qualità dei processi di apprendimento; pertanto uno degli obiettivi del progetto preposto “Con gli occhi di un bambino etrusco…” è dimostrare che muovendo dall’estetica e coinvolgendo i cinque sensi, si può ottimizzare il sistema educativo. !

Si afferma il principio “dell’apprendimento attivo” di Maria Montessori che si sviluppa per mezzo di tutti sensi. !!!

“CON GLI OCCHI DI UN BIMBO ETRUSCO… ” L’arte etrusca raccontata attraverso i disegni dei bambini e degli adolescenti

Il Laboratorio grafico, pittorico e manipolativo è parte integrante delle più aggiornate programmazioni educative poiché la creatività e l’espressione artistica, attraverso i linguaggi non verbali, rappresentano un’esperienza perfettamente integrata nel cammino formativo della scuola. !

▪ Attraverso la manipolazione, la rappresentazione grafico-pittorica, la ricerca, ogni bambino può maturare abilità e competenze di natura cognitiva, linguistica, espressiva,estetica, sociale, morale. !

▪ Alla luce di tali presupposti il progetto “Con gli occhi di un bambino etrusco...” è organizzato in attività centrate sul “fare”, volte all’acquisizione e al potenziamento di capacità, abilità e competenze, inerenti ad attitudini specifiche e al rafforzamento dei rapporti interpersonali. !

▪ Il percorso nato per sviluppare nei bambini e/o ragazzi l’Arte di esprimersi, sarà rivolto a gruppi costituiti da massimo 50 partecipanti, di età compresa fra i 6 e i 12 anni.

11 % mediante l’udito

50% di ciò che si vede ed ascolta

83 % mediante la vista

70 % di ciò che viene detto e di cui si discute

90 % di ciò che viene detto e viene fatto

METODO D’INSEGNAMENTO

TIPO DI METODO DATI RITENUTI DOPO 3 ORE

DATI RITENUTI DOPO 3 GIORNI

A) Solo oraleB) Solo visivo

C) Orale e visivo insieme

70 %

72 %

85 %

10 %

20 %

65 %

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!▪ Lo stesso progetto può essere sviluppato anche per utenti tra i 13 e i 18 anni, con programmi

differenziati adatti ad adolescenti e ragazzi. !!DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO !

Il laboratorio grafico, pittorico, manuale nasce per le scuole elementari, medie con l’esigenza di creare uno spazio in cui il bambino si sente libero di esprimersi e comunicare “da protagonista attivo”. L’attività grafica è una proposta formativa, realizzata per offrire esperienze nuove e stimolanti, che coinvolgono piccoli gruppi di bambini in una esperienza originale. ! Nella fascia di età 6-12 anni le attività grafiche, pittoriche e manipolative sono intrecciate e non separabili tra di loro. Queste esperienze permettono un coinvolgimento totale del bambino: il colore ha diverse sfumature e tonalità, ha un odore, è riconoscibile e lo si sentire al tatto; ha una densità, può essere manipolato e si possono lasciare segni più spessi o più sottili. ! La gestione dei movimenti con le matite colorate e i pennarelli, sviluppa la coordinazione occhio-mano; la possibilità e l’opportunità di esprimere attraverso il segno e il colore le proprie emozioni e se stessi favorisce la costruzione della propria identità. Attraverso l’utilizzo di svariati materiali (tra cui matite, matitoni, gessetti, matite colorate, colori a cera e ad olio – ove previsto dal programma anche argilla e creta) e avvalendosi di tecniche e metodologie diversificate, si propone di consolidare la conoscenza dei colori, la loro classificazione in primari e derivati, il loro collegamento con gli elementi naturali e fantastici. ! Anche per quanto concerne l’apprendimento dei colori, si partirà dalla ferma convinzione che il bambino apprende tramite esperienza diretta e sensoriale, così i bambini saranno inizialmente liberi di manipolare pitture e colori e sperimentare diverse tecniche. Una volta interiorizzata l’esperienza realizzeranno lavori autonomi con i suggerimenti dell’insegnante e dell’operatore didattico. !!

FINALITÀ DEL PROGETTO ! Manipolando, ricercando, progettando, i bambini conseguiranno finalità riguardanti la loro identità, l’autonomia e le competenze. !

IDENTITA’ ▪ Il bambino consolida la propria motivazione alla curiosità; ▪ si avventura nell’esplorazione sensoriale e percettiva di un materiale con caratteristiche

specifiche; ▪ acquisisce autostima e sicurezza nell’agire. !

AUTONOMIA ▪ Il bambino compie scelte autonome nella manipolazione di un materiale che si presta ad essere

modellato sulla base di progetti personali; ▪ accetta di confrontarsi con gli altri sia nei momenti di esplorazione e di scoperta sia in fase di

esecuzione del lavoro. !COMPETENZE

▪ Sviluppa e consolida specifiche abilità percettive, sensoriali e motorie, finalizzandole ad uno scopo e organizza e controlla un’esperienza in sequenza;

▪ idea, progetta e realizza un prodotto; ▪ esprime la propria creatività. !

OBIETTIVI ▪ Educare il bambino all’arte e in particolare alla conoscenza della Civiltà Etrusca; ▪ dopo la visita guidata alle Necropoli etrusche, obiettivo è quello di far realizzare un disegno che

abbia come soggetto un personaggio etrusco;

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▪ l’attività incentrata sul fare serve a capire quanto e quali concetti il bambino abbia assimilato attraverso l’ausilio della vista;

▪ attraverso il disegno imprime meglio nella memoria le conoscenze appena acquisite; ! Il disegno dal vero è una fase importante per:

▪ sviluppare la fantasia e la creatività e potenziare le abilità manuali; ▪ accettare di confrontare le proprie azioni con quelle degli altri in lavori di gruppo; ▪ inventare situazioni di gioco; ▪ collaborare con i compagni e le insegnanti per la riuscita di un progetto; ▪ imprimere nella memoria un concetto. ! !

ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ Le attività saranno articolate in quattro moduli:

▪ è il segno che fa il disegno; ▪ giochiamo con album da disegno, matite bicolori, gessetti, pastelli, colori ad olio e/o cera, etc. ▪ alla scoperta del colore e della consistenza della materia; ▪ giochiamo con la carta....forme e formati... !!

INNOVATIVITÀ L’idea di un laboratorio grafico e manipolativo nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui il

bambino possa liberamente esprimersi ed inventare attraverso forme comunicative che gli sono congeniali. Fin dalle prime rappresentazioni grafiche e alle prime creazioni, si assiste all’evoluzione del bambino, alle progressive conquiste, alla crescita ed all’organizzazione del suo mondo interiore.

▪ Il bambino, attraverso il colore e/o la creta, esprime sensazioni e stati d’animo; ▪ narra, ragiona e mostra le proprie conoscenze. Questa esperienza può considerarsi un cammino,

un percorso, un’avventura… in cui il soggetto è pronto a ricevere gli stimoli fornitogli dal contesto; in questo caso il contesto è variegato: ambiente, storia, cultura, tradizioni, miti, leggende curiosità e soprattutto il “colore” dominano lo scenario straordinario delle Necropoli Etrusche, Patrimonio dell’Umanità.

▪ L’acquisizione di una buona padronanza delle varie tecniche e degli strumenti risponde alle esigenze e ai bisogni del bambino stesso.

▪ Il percorso delle attività deve tenere conto della maturazione “percettivo-motoria” visiva e manipolativa, nonché dello sviluppo del bambino, rendendolo libero ed autonomo nella scelta di tecnica e materiali. Le potenzialità del bambino, se stimolate da un ambiente ricco e vario, trovano profonde possibilità di sviluppo nell’ambito dell’attività grafico-espressiva. !PIANO PER LA VISIBILITÀ E PUBBLICIZZAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI !

Le azioni prevedono una strategia pubblicitaria efficace e accurata. Impegnando gli uffici stampa locali, si prevede nelle varie fasi del progetto un piano di pubblicizzazione e comunicazione delle iniziative. ▪ Alla conclusione del progetto è prevista la realizzazione di una MOSTRA CON I DISEGNI DEI

BAMBINI alla cui inaugurazione parteciperanno i media e tutti i soggetti che avranno preso parte al progetto;

▪ l’area espositiva sarà il suggestivo SITO ARCHEOLOGICO DELLA VITERBO SOTTERRANEA (Piazza della Morte, Viterbo in prossimità di Palazzo Papale) nei locali preposti ai laboratori didattici;

▪ si prevede inoltre la stesura di una PUBBLICAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO finale capace di raccogliere tutto il materiale prodotto dalle scuole partecipanti al percorso didascalico e valorizzarne i contenuti;

▪ L’OBIETTIVO FINALE È QUELLO DI RISCOPRIRE LA STORIA E LE RADICI DELLA NOSTRA CIVILTÀ;

▪ L’APPROCCIO “GIOCOSO” intende costituire un occasione di divertimento con lo scopo di rilevare le curiosità legate ai vari aspetti della cultura popolare e al folclore;

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! La Dott.ssa Tiziana Romeo e il “Gruppo Archeo-didatticArte” ! In collaborazione con “Etruria Musei” ed “Etruria in”

presenta

▪ L’AUSILIO DEL COLORE si propone come uno strumento conoscitivo per l’analisi dei miti, delle leggende, dei culti religiosi e cerimoniali, per conoscere quegli aspetti anticonvenzionali a cui raramente si dà importanza in un corso scolastico istituzionale. !!

OBIETTIVI FINALI ATTESI Gli obiettivi fondamentali che scaturiscono dalla sinergia tra sistema educativo scolastico e istituzioni museali, si possono così riassumere: !▪diffondere la conoscenza del nostro patrimonio culturale; !▪fornire una coscienza storica per stimolare riflessioni sulle nostre radici e la nostra identità: “… e un uomo senza la coscienza della sua storia rischia di essere un uomo senza identità o con un’identità semplificata”; !▪tutelare la nostra eredità e quindi tutto quel bagaglio di nozioni culturali e sociali avente valore di civiltà; !▪periodizzare sulla linea del tempo; !▪conoscere il territorio nel quale si vive per valorizzarne la memoria; !▪individuare politiche e strategie mirate alla comprensione, fruizione e conservazione del patrimonio culturale; !▪acquisire la sensibilità partendo dal sistema formativo scolastico; !▪riconoscere i danni provocati dall’azione del tempo e dall’incuria dell’uomo; !▪avvalersi della scuola come istituzione “garante” della cultura che abbiamo ereditato. ! !

ABILITÀ TRASVERSALI !▪ arricchire l’offerta formativa sostenendo l’uso dei contenuti culturali a fini didattici; !▪ stimolare la capacità di osservare e istituire confronti, di porsi domande e costruire ipotesi,

offrendo al contempo informazioni e strumenti che consentano di verificare e arricchire le conoscenze; !

▪ sviluppare suggerimenti accattivanti e creativi, divulgativi e comunicativi; !▪ promuovere lo sviluppo umano e civile; !▪ considerare i musei come una risorsa educativa da utilizzare sistematicamente

nell’insegnamento per i valori di cui sono portatori: l’autenticità e la concretezza dei documenti presentati, la coscienza storica e la multidimensionalità dei linguaggi espositivi; !

▪ sostenere le istituzioni scolastiche, nel rispetto della loro autonomia didattica ed organizzativa, nell’attività di formazione di una coscienza storica del patrimonio culturale come fondamento dell’identità e delle radici della comunità nazionale. !!! !!!

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