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PROGETTO DISABILI E SPORTcdn.makeitapp.com/repository/52527f18068d8/download_files... ·...

Date post: 16-Feb-2019
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Con il sostegno di PREMESSA La pratica sportiva assume un valore primario nella vita di ogni individuo, sia dal punto di vista riabilitativo, come mezzo di recupero fisico e funzionale, sia dal punto di vista sociale, come strumento di integrazione e compartecipazione alla vita comunitaria. “DISABILI E SPORT” è un progetto di educazione motoria per le scuole medie inferiori e superiori della Provincia di Modena. Nasce dall'idea che l'attività motoria e sportiva possa contribuire in maniera determinante al benessere psicofisico della persona disabile. Il mondo della scuola e quello dello sport cooperano per favorire strategie educative comuni che valorizzano il piacere del movimento e dello star bene insieme. L'azione educativa rivolta all'alunno disabile è indirizzata alla totalità della persona, non limitando l'intervento alla sfera cognitiva, ma valorizzando altre funzioni, come quella emotiva, quella socio-relazionale e, naturalmente, quella motoria, le quali inevitabilmente interagiscono con la funzione intellettiva. IL PROGETTO DISABILI E SPORT È UN PROGETTO DI EDUCAZIONE MOTORIA PER LE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI 1 La SALUTE è l'elemento che, insieme alla socialità, si pone al centro del progetto: un'appropriata e continua- tiva attività fisica può rivelarsi primario mezzo di promozione umana e sociale ovvero di apertura alla possibilità di integrazione nella quotidianità della vita comunitaria. Il movimento favorisce la sperimentazione di un'immagine positiva di sé e, in questo senso, può produrre una variazione nella percezione del proprio corpo che viene riconosciuto in un modo “nuovo”, con nuove possibilità e risorse. La sperimentazione e l'apprendimento di nuove abilità producono un effetto a cascata sulle competenze sociali attraverso la valoriz- zazione di sé e nella relazione con gli altri. PROGETTO DISABILI E SPORT ANNO SPORTIVO 2015-2016
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Con il sostegno di

PREMESSALa pratica sportiva assume un valore primario nella vita di ogni individuo, sia dal punto di vista riabilitativo, come mezzo di recupero fisico e funzionale, sia dal punto di vista sociale, come strumento di integrazione e compartecipazione alla vita comunitaria.“DISABILI E SPORT” è un progetto di educazione motoria per le scuole medie inferiori e superiori della Provincia di Modena. Nasce dall'idea che l'attività motoria e sportiva possa contribuire in maniera determinante al benessere psicofisico della persona disabile.Il mondo della scuola e quello dello sport cooperano per favorire strategie educative comuni che valorizzano il piacere del movimento e dello star bene insieme. L'azione educativa rivolta all'alunno disabile è indirizzata alla totalità della persona, non limitando l'intervento alla sfera cognitiva, ma valorizzando altre funzioni, come quella emotiva, quella socio-relazionale e, naturalmente, quella motoria, le quali inevitabilmente interagiscono con la funzione intellettiva.

IL PROGETTODISABILI E SPORTÈ UN PROGETTO DI

EDUCAZIONE MOTORIAPER LE SCUOLE MEDIEINFERIORI E SUPERIORI

1

La SALUTE è l'elemento che, insieme alla socialità, si pone al centro del progetto: un'appropriata e continua-tiva attività fisica può rivelarsi primario mezzo di promozione umana e sociale ovvero di apertura alla possibilità di integrazione nella quotidianità della vita comunitaria. Il movimento favorisce la sperimentazione di un'immagine positiva di sé e, in questo senso, può produrre una variazione nella percezione del proprio corpo che viene riconosciuto in un modo “nuovo”, con nuove possibilità e risorse. La sperimentazione e l'apprendimento di nuove abilità producono un effetto a cascata sulle competenze sociali attraverso la valoriz-zazione di sé e nella relazione con gli altri.

Il CENTRO SPORTIVO ITALIANO – COMITATO PROVINCIALE DI MODENA da una decade rivolge la propria attenzione alla strutturazione di attività sportive per persone con disabilità fisiche e mentali. Lo sport, nella sua accezione ludico-motoria, vuole garantire il benessere psicofisico e fungere, nella quotidianità, da possibilità di riscatto sociale. Negli anni CSI MODENA ha strutturato un progetto che, a partire dall'ultimo ciclo di scuola dell'obbligo, permette a ragazze e ragazzi disabili di avvicinarsi al mondo dello sport, portando a conoscenza della cittadinanza la presenza e l'importanza di concepire l'attività motoria come un percorso integrato tra ragazzi disabili e coetanei normodotati. Testimonianza esemplare è per il Comitato la presenza, all'interno del proprio campionato di calcio a 7 adulti di un ragazzo amputato negli arti inferiori: Francesco ha avuto la possi-bilità di coniugare la necessità di svolgere un'attività fisica con la passione per il calcio, incontrando operatori del mondo della scuola e dello sport capaci di valorizzare le pecu-liarità del giovane atleta.

PROGETTODISABILI E SPORT

ANNO SPORTIVO 2015-2016

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PREMESSALa pratica sportiva assume un valore primario nella vita di ogni individuo, sia dal punto di vista riabilitativo, come mezzo di recupero fisico e funzionale, sia dal punto di vista sociale, come strumento di integrazione e compartecipazione alla vita comunitaria.“DISABILI E SPORT” è un progetto di educazione motoria per le scuole medie inferiori e superiori della Provincia di Modena. Nasce dall'idea che l'attività motoria e sportiva possa contribuire in maniera determinante al benessere psicofisico della persona disabile.Il mondo della scuola e quello dello sport cooperano per favorire strategie educative comuni che valorizzano il piacere del movimento e dello star bene insieme. L'azione educativa rivolta all'alunno disabile è indirizzata alla totalità della persona, non limitando l'intervento alla sfera cognitiva, ma valorizzando altre funzioni, come quella emotiva, quella socio-relazionale e, naturalmente, quella motoria, le quali inevitabilmente interagiscono con la funzione intellettiva.

ANNO SCOLASTICO NUMERO ALUNNIDISABILI COINVOLTI

NUMERO ALUNNICOINVOLTI

NUMERO INSEGNANTICOINVOLTI

NUMERO SCUOLECOINVOLTE

2006/20072007/2008

2008/20092009/20102010/20112011/20122012/20132013/20142014/2015

115150200

300350250260260210

230300400

600600500320320220

141721

222525211818

56

13

263129282218

IL PROGETTO DISABILI E SPORT - I NUMERI

FINALITÀLa finalità principale del progetto è l'integrazione del ragazzo disabile all'interno della propria classe attraverso un'accura-ta programmazione delle attività e un'attenta analisi delle necessità effettive di ogni soggetto complice.L'attività motoria e sportiva deve essere proposta come esperienza in grado di coinvolgere attivamente il ragazzo, in modo che egli possa vivere questi momenti come un esem-pio di conquista dell'autonomia personale e di gratificazione per il miglioramento dell'autostima. Un'occasione di cresci-

ta non solo per l'alunno disabile, ma anche per il compagno normodotato che ha l'opportunità di superare pregiudizi e preconcetti legati alla diversità. La centralità del corpo e dei suoi linguaggi favoriscono la relazione con l'altro e il consolidamento di capacità cognitive utili alla realizzazione di un progetto di vita completo. A questo proposito il CENTRO SPORTIVO ITALIANO vuole ampliare la proposta, offrendo alle famiglie la possibilità di vedere nel progetto un punto di riferimento a livello sportivo, sanitario ed extrasco-lastico; attorno ad ogni ragazzo “DISABILI E SPORT” vuole costituire una rete di azioni in grado di identificare il movimento, nelle sue molteplici forme, come fulcro dello sviluppo armonico della persona nelle diverse fasi di vita nonché come veicolo delle relazioni amicali e professionali.

La SALUTE è l'elemento che, insieme alla socialità, si pone al centro del progetto: un'appropriata e continua-tiva attività fisica può rivelarsi primario mezzo di promozione umana e sociale ovvero di apertura alla possibilità di integrazione nella quotidianità della vita comunitaria. Il movimento favorisce la sperimentazione di un'immagine positiva di sé e, in questo senso, può produrre una variazione nella percezione del proprio corpo che viene riconosciuto in un modo “nuovo”, con nuove possibilità e risorse. La sperimentazione e l'apprendimento di nuove abilità producono un effetto a cascata sulle competenze sociali attraverso la valoriz-zazione di sé e nella relazione con gli altri.

Il CENTRO SPORTIVO ITALIANO – COMITATO PROVINCIALE DI MODENA da una decade rivolge la propria attenzione alla strutturazione di attività sportive per persone con disabilità fisiche e mentali. Lo sport, nella sua accezione ludico-motoria, vuole garantire il benessere psicofisico e fungere, nella quotidianità, da possibilità di riscatto sociale. Negli anni CSI MODENA ha strutturato un progetto che, a partire dall'ultimo ciclo di scuola dell'obbligo, permette a ragazze e ragazzi disabili di avvicinarsi al mondo dello sport, portando a conoscenza della cittadinanza la presenza e l'importanza di concepire l'attività motoria come un percorso integrato tra ragazzi disabili e coetanei normodotati. Testimonianza esemplare è per il Comitato la presenza, all'interno del proprio campionato di calcio a 7 adulti di un ragazzo amputato negli arti inferiori: Francesco ha avuto la possi-bilità di coniugare la necessità di svolgere un'attività fisica con la passione per il calcio, incontrando operatori del mondo della scuola e dello sport capaci di valorizzare le pecu-liarità del giovane atleta.

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3) Rete di opportunitàLa prospettiva di un'attività extrascolastica è l'ultimo step che il progetto vuole perseguire: grazie all'analisi territoriale, alla conoscenza delle opportunità messe in campo dall'asso-ciazionismo locale, alle ragazze e ai ragazzi maggiormente motivati viene concessa l'opportunità di proseguire nella pratica di un'esperienza sportiva integrata. Intensificare questi percorsi al di fuori dell'ambiente scolastico significa principalmente dare continuità al lavoro motorio strutturato durante le ore curriculari e dare l'avvio ad un'attività sportiva e motoria adeguata alla potenzialità della persona.L'inserimento in un contesto attivo e positivo porta i giovani studenti disabili a uscire di casa, a costruire relazioni con gli altri, ad avere uno stile di vita sano e attivo e a creare ulteriori ambienti in cui coltivare le proprie autonomie nonché a impa-rare a rendersi indipendenti dalla famiglia d'origine.Coinvolgere l'associazionismo locale può significare la partecipazione attiva della cittadinanza, la sensibilizzazione della comunità rispetto alla creazione di azioni futuribili e future che vedano la persona disabile protagonista della propria realtà di appartenenza, in contesti strutturati a cui la famiglia abbia la serenità di affidare una parte del percorso di crescita del proprio figlio. L’idea di CSI MODENA è di costi-tuire una “banca etica e gratuita del tempo”, fruibile da ogni individuo che esprima volontà di dedicare il proprio tempo (libero) al sostegno e alla realizzazione di attività sportive per il territorio, con il territorio. La particolare attività coinvol-ge persone assai diverse per età e provenienza che mettono a disposizione qualche ora per a uno o più soci una certa competenza. L’esempio dell’Associazione riguarda lo scam-bio inteso come sinonimo di reciproca convivenza, una relazione attiva tra i diversi soggetti, una solidarietà “circola-re”, reciproca e alla pari per soddisfare bisogni materiali e immateriali in quanto luoghi di socializzazione che favorisco-no i rapporti e la messa in comune di saperi e conoscenze.

OBIETTIVI PROGETTUALIGli obiettivi del progetto definiscono i risultati da raggiungere, necessari per il consegui-mento dei benefici attesi dai committenti. Riguardano i diversi stakeholder che gravitano attorno alla proposta; a seconda degli interlocutori interessati, gli obiettivi devono essere SMART (semplici/specifici, misurabili, accettabili, rilevanti, tempificato/tracciabile) e si dividono in:

Obiettivi generali:

- contribuire, attraverso l'attività motoria e sportiva, al benessere psicofisico della persona disabile;- ampliare le opportunità di integrazione sociale;- partecipare al compito di sviluppare e valorizzare le autonomie degli studenti nel rispetto del processo evolutivo;- favorire il passaggio del ragazzo disabile verso un'esperienza extrascolastica e trasferire le competenze acquisite attraverso l'attività motoria;- sensibilizzare al concetto di integrazione/inclusione il corpo docente.

LO SPORT CONTRIBUISCEAL BENESSERE DELLA

PERSONA DISABILEE ALLA SUA INTEGRAZIONE

SOCIALE IN CLASSE

3

Obiettivi specifici:

- elaborare un graduale passaggio dalla non cono-scenza del proprio corpo all'elaborazione di uno schema corporeo;- raggiungere un buon grado di equilibrio, coordina-zione e lateralità;- riconoscere e valorizzare le differenze di potenzia-lità e di capacità nell'altro;- coinvolgere gli studenti nella realizzazione dei giochi motori per favorire la collaborazione recipro-ca e la comprensione delle regole.

AZIONI PROGETTUALI1) Attività motoria e sportiva a scuolaL'alunno disabile viene accompagnato da un compagno di classe normodotato nello svolgimento di giochi motori e attività sportiva adattata. Dopo una fase preliminare in cui viene sottoposta alla scuola una scheda di adesione in cui segnalare le disabilità presenti nelle diverse classi coinvolte, il Coordinatore di progetto identifica la figura professionale adeguata alla realizzazione delle attività. Prendendo in considerazione tutte le specificità dei ragazzi coinvolti, l'istruttore studia programmi di intervento idonei e mirati: ogni Istituto scolastico ha un progetto specifico, in quanto ogni professionista segue un gruppo specifico.Peculiarità di “DISABILI E SPORT” è la valorizzazione della diversità anche nella progettualità: non esiste un solo percorso standard, applicabile a tutti i gruppi-soggetti coinvolti.La presenza di simile proposta durante le ore curriculari vuole facilitare l'accostamento al tema dell'integrazione da parte dei docenti di ruolo, in modo particolare per gli insegnanti di educazione fisica: la possibile convivenza dell'attività moto-ria adattata e della “tradizionale” ora di lezione possono accompagnare verso la conoscenza di strategie d'azione che garantiscono la partecipazione attiva di tutti i componenti del gruppo classe.

2) Screening medico sportivo continuativoGrazie alla collaborazione con il SERVIZIO DI MEDICINA DELLO SPORT DELL'AUSL DI MODENA ogni ragazza o ragazzo possiede una cartella personale attraverso la quale è possibile monitorare lo stato fisico, nonché gli sviluppi e le evoluzioni emerse grazie all'attività motoria adattata svolta nei progetti scuola o in esperienze extrasco-lastiche. Lo screening consiste nella somministrazione di tutte le prove caratterizzan-ti l'analisi medico sportiva, da sforzo e a riposo, integrate e commisurate alla specifi-cità della singola disabilità. Questa azione progettuale permettere, inoltre, alle fami-glie degli studenti coinvolti di riferirsi a un nutrizionista, che garantisce un consulto e la compilazione di una scheda per una sana e corretta alimentazione, necessaria - unita all'attività fisica – per un'elevata qualità della vita.

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3) Rete di opportunitàLa prospettiva di un'attività extrascolastica è l'ultimo step che il progetto vuole perseguire: grazie all'analisi territoriale, alla conoscenza delle opportunità messe in campo dall'asso-ciazionismo locale, alle ragazze e ai ragazzi maggiormente motivati viene concessa l'opportunità di proseguire nella pratica di un'esperienza sportiva integrata. Intensificare questi percorsi al di fuori dell'ambiente scolastico significa principalmente dare continuità al lavoro motorio strutturato durante le ore curriculari e dare l'avvio ad un'attività sportiva e motoria adeguata alla potenzialità della persona.L'inserimento in un contesto attivo e positivo porta i giovani studenti disabili a uscire di casa, a costruire relazioni con gli altri, ad avere uno stile di vita sano e attivo e a creare ulteriori ambienti in cui coltivare le proprie autonomie nonché a impa-rare a rendersi indipendenti dalla famiglia d'origine.Coinvolgere l'associazionismo locale può significare la partecipazione attiva della cittadinanza, la sensibilizzazione della comunità rispetto alla creazione di azioni futuribili e future che vedano la persona disabile protagonista della propria realtà di appartenenza, in contesti strutturati a cui la famiglia abbia la serenità di affidare una parte del percorso di crescita del proprio figlio. L’idea di CSI MODENA è di costi-tuire una “banca etica e gratuita del tempo”, fruibile da ogni individuo che esprima volontà di dedicare il proprio tempo (libero) al sostegno e alla realizzazione di attività sportive per il territorio, con il territorio. La particolare attività coinvol-ge persone assai diverse per età e provenienza che mettono a disposizione qualche ora per a uno o più soci una certa competenza. L’esempio dell’Associazione riguarda lo scam-bio inteso come sinonimo di reciproca convivenza, una relazione attiva tra i diversi soggetti, una solidarietà “circola-re”, reciproca e alla pari per soddisfare bisogni materiali e immateriali in quanto luoghi di socializzazione che favorisco-no i rapporti e la messa in comune di saperi e conoscenze.

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AZIONI PROGETTUALI1) Attività motoria e sportiva a scuolaL'alunno disabile viene accompagnato da un compagno di classe normodotato nello svolgimento di giochi motori e attività sportiva adattata. Dopo una fase preliminare in cui viene sottoposta alla scuola una scheda di adesione in cui segnalare le disabilità presenti nelle diverse classi coinvolte, il Coordinatore di progetto identifica la figura professionale adeguata alla realizzazione delle attività. Prendendo in considerazione tutte le specificità dei ragazzi coinvolti, l'istruttore studia programmi di intervento idonei e mirati: ogni Istituto scolastico ha un progetto specifico, in quanto ogni professionista segue un gruppo specifico.Peculiarità di “DISABILI E SPORT” è la valorizzazione della diversità anche nella progettualità: non esiste un solo percorso standard, applicabile a tutti i gruppi-soggetti coinvolti.La presenza di simile proposta durante le ore curriculari vuole facilitare l'accostamento al tema dell'integrazione da parte dei docenti di ruolo, in modo particolare per gli insegnanti di educazione fisica: la possibile convivenza dell'attività moto-ria adattata e della “tradizionale” ora di lezione possono accompagnare verso la conoscenza di strategie d'azione che garantiscono la partecipazione attiva di tutti i componenti del gruppo classe.

2) Screening medico sportivo continuativoGrazie alla collaborazione con il SERVIZIO DI MEDICINA DELLO SPORT DELL'AUSL DI MODENA ogni ragazza o ragazzo possiede una cartella personale attraverso la quale è possibile monitorare lo stato fisico, nonché gli sviluppi e le evoluzioni emerse grazie all'attività motoria adattata svolta nei progetti scuola o in esperienze extrasco-lastiche. Lo screening consiste nella somministrazione di tutte le prove caratterizzan-ti l'analisi medico sportiva, da sforzo e a riposo, integrate e commisurate alla specifi-cità della singola disabilità. Questa azione progettuale permettere, inoltre, alle fami-glie degli studenti coinvolti di riferirsi a un nutrizionista, che garantisce un consulto e la compilazione di una scheda per una sana e corretta alimentazione, necessaria - unita all'attività fisica – per un'elevata qualità della vita.

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RISULTATI ATTESIL’intervento progettuale si inserisce nel percorso di crescita di preadolescenti ed adolescenti, un’età di grandi

cambiamenti in modo particolare a livello corporeo. Grazie alle azioni sopracitate il CENTRO SPORTIVO ITALIANO spera che gli studenti coinvolti, siano essi

disabili o normodotati, abbiamo l’opportunità di esprimere le proprie capacità attraverso la pratica sportiva. Prendere coscienza del proprio io significa allo stesso tempo comprendere l’esistenza di un “altro” e rispettar-lo, oltre a saper riconoscere le proprie esigenze e strutturare le attività quotidiane tenendo conto delle cono-

scenze personali nonché delle condizioni di salute.La segnalazione di opportunità sportive al di fuori della scuola significa dare al ragazzo l’opportunità di ampliare

la propria rete amicale e introdurre nuove competenze, spendibili a livello lavorativo nella quotidianità.

PERSONALE COINVOLTOPer l’attuazione del progetto CSI MODENA ingaggia personale qualificato in grado di lavorare con le diverse aree afferenti al progetto. Gli operatori (istruttori ISEF, laureati in scienze motorie, terapi-sti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, educatori, psicologi, medici dello sport) costituisco-no un’equipe di lavoro che struttura un percorso completo, tenendo conto dell’ambito di intervento del professio-nista e delle peculiarità dello studente implicato. Il referente di progetto segue l’andamento progettuale e coordina i rapporti con gli Istituti scolastici, le società sportive e le associazioni di volontariato del territorio. Assieme al coordinatore i professionisti valutano gli interventi mirati secondo i ragazzi partecipanti e le loro competenze.

SPORT INCLUSIVO=

SPORT DI TUTTI

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REFERENTI DI PROGETTODott. Paolo Zarzana - Cel. 339 6594033 - [email protected]

D.ssa Paola D’Elia - Cel. 345 2621601 - [email protected]

MODALITÀ DI VALUTAZIONEIl progetto prevede alcuni step valutativi in base alle azioni messe in campo:- Questionario di gradimento dedicato alle famiglie degli studenti aderenti al progetto rispetto alle diverse opportunità proposte (ampliamento della pratica sporti-va, congiunzione con il servizio di Medicina dello Sport, presenza attiva dei ragazzi nel territorio di appartenen-za);- Colloquio valutativo in itinere e conclusivo per gli inse-gnanti di ruolo coinvolti assieme alla classe;- Incontro bimestrale tra il referente di progetto e i responsabili delle società sportive e dell’associazionismo locale che vedono integrati gli studenti del progetto;- Supervisione continua dei tecnici impiegati nelle diverse scuole aderenti.

CSI MODENAVia del Caravaggio, 71 - Modena

tel. +39 059 395357www.csimodena.it

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