PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE:
“Le vie dell’acqua”
SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO CLASSI 1 AK e CK CORCIANO
a. s. 20014/2015
AMBIENTE È tutto quello che è in relazione e
lega ogni vivente l’uno all’altro.
Abbiamo adottato il metodo
scientifico:
• OSSERVAZIONE
• IPOTESI
• VERIFICA
DIVERSI PUNTI DI VISTA …… come Picasso abbiamo osservato l’acqua da vari punti di vista
“Donna che
piange”
PICASSO
Le molecole d’acqua sono dotate di
polarità ed è grazie a questa che si legano
fra loro
Anche noi siamo uniti come tante
molecole di acqua
Osservando attentamente la superficie dell’acqua
vediamo..
..una pellicola sottile,meno trasparente dell’acqua
LA TENSIONE SUPERFICIALE
Aggiungiamo
all’acqua il pepe:
la pellicola appare
più evidente
Perché le gocce d’acqua hanno forma sferica?
• Insieme a Michele abbiamo
messo con una cannuccia
tante gocce d’acqua su un
foglio di carta da forno, tutte
avevano una forma sferica,
poi abbiamo soffiato con la
cannuccia sulle gocce, esse
si univano fino a formarne
altre di dimensioni più
grandi. Il motivo era sempre
da attribuire alla tensione
superficiale.
I TENSIOATTIVI
Aggiungendo il detersivo il pepe si allarga e
affonda questo perché il detersivo contiene
tensioattivi, ossia sostanze che riducono la
tensione superficiale .
Le molecole di tensioattivo sono formate da una
“testa” idrofila che si lega con l’acqua e una
“coda” idrofoba nemica dell’acqua.
Le molecole del tensioattivo infilano la “testa” tra
le molecole dell’acqua e rompono la tensione
superficiale.
I tensioattivi sono usati nei saponi perché la parte
idrofoba si lega alle molecole di grasso che
formano lo “sporco
Dove si trova il sapone?
• Abbiamo preso due provette :
1)acqua contenente probabilmente sapone
2)acqua del rubinetto
• Successivamente si è aggiunto del cloroformio
ad ambedue i campioni e si è passati
all’osservazione: in ambedue i casi le provette si
presentavano uguali , ma si notava in ciascuna
un anello di separazione , le sostanze non si
erano mescolate. Allora lo stesso Michele ci ha
chiesto di trovare una spiegazione guidandoci
alla ricerca di una risposta e siamo arrivati alla
conclusione che il cloroformio non può
legarsi all’acqua.
• A questo punto ha estratto dalla sua borsa una
sostanza colorata (blu di metilene) e ci ha suggerito di
metterne alcune gocce nelle due provette e di agitarle
bene .
• Passati circa dieci minuti siamo tornati ad esaminare i
campioni e ci siamo accorti che in una provetta il
colorante non si era mescolato, anzi era rimasto in alto,
mentre nell’altra si era formata una miscela azzurra
• . A questo punto , Michele ci ha fatto una domanda:
• “ quale sarà il campione con il sapone? E cosa è
successo?”
• Naturalmente tutti eravamo dello stesso parere cioè che
il campione inquinato era il secondo e abbiamo intuito
che il blu di metilene si era legato al sapone che a sua
volta è disciolto nell’acqua, da qui il colore della
soluzione.
Il cloroformio si lega alla parte lipofila e il blu di
metilene a quella idrofila formando un SALE
Spettrofotometro È uno strumento calcola la quantità di sale formatosi con l’aggiunta del blu di metilene ed estratto in
cloroformio. La sua concentrazione è proporzionale alla quantità di tensioattivo presente nel campione
Capillarità
Abbiamo preso un foglio
di carta scottex e
colorato due strisce
con due colori diversi ,
abbiamo immerso la
striscia nel bicchiere
con acqua ed
aspettato un po’ di
tempo: l’acqua è salita
trasportando in alto il
colore
Le molecole interne
di H2O salgono
grazie ad una forza
detta di COESIONE,
quelle laterali salgono
grazie alla forza di
ADESIONE delle
pareti del recipiente.
Il livello più alto si ha nel capillare
più piccolo dove le FORZE DI
ADESIONE prevalgono sulle
FORZE DI COESIONE
Vasi comunicanti: esperimento
Abbiamo fatto un foro alla base
di 2 bottiglie , tagliato un pezzo
di tubo di gomma, collegato le
due bottiglie con il tubo e
sigillate con la plastilina.
Infine abbiamo versato della
coca-cola in una delle due
bottiglie.
Si e’ potuto osservare che il
liquido è scorso all’interno
del tubo di collegamento
fino a quando ha raggiunto
lo stesso livello in tutti i
recipienti.
Il flusso si arresta quando la
PRESSIONE IDROSTATICA è
uguale in tutti i contenitori
FILTRAGGIO ACQUA
Esperienza : abbiamo preso
una bottiglia di plastica e vi abbiamo
tagliato il fondo, abbiamo formato
vari strati inserendo prima la
carbonella , poi la sabbia fine, quindi
la sabbia grossa , i sassolini e infine
la ghiaia.
Abbiamo versato all’interno della
bottiglia dell’acqua sporca e molto
torbida di pozzanghera e abbiamo
visto che l’acqua dopo aver
attraversato i vari strati usciva
ripulita , era limpida e trasparente.
ACQUA POTABILE
• Deve essere trasparente, inodore e di sapore
gradevole
• Deve contenere una giusta quantità di sali
minerali
• Deve essere priva di sostanze nocive e di
batteri pericolosi per la salute.
La potabilità dell’acqua è controllata e certificata
dai gestori degli acquedotti e dalle ASL.
Lettura di un’etichetta
Residuo fisso a 180°
Misura la quantità di sali minerali contenuti in un litro
di acqua.
COME SI OTTIENE QUESTO VALORE?
Si porta l’acqua a 180° cosicché evapora e i sali
minerali precipitano nel recipiente; quindi si misura la
quantità di sali in mg per litro.
TIPO DI ACQUA
MINERALE
1. Acque minimamente
mineralizzate
2. Acque oligominerali
3. Acque medio minerali
4. Acque ricche di
minerali
RESIDUO
<50 mg/l
>50<500 mg/l
>500<1000 mg/l
>1000 mg/l
1-2. ACQUE MINIMAMENTE MINERALIZZATE E
OLIGOMINERALI
• Queste acque sono leggere e hanno un
sapore delicato,stimolano la diuresi e sono
indicate:
• Per chi ha la pressione alta o calcoli renali
• Nell’alimentazione dei neonati
3. ACQUE MEDIO MINERALI
Sono consigliate a chi pratica lo sport
4. ACQUE RICCHE DI MINERALI
Sono consigliate per chi ha carenze di sali minerali
e prescritte solo dal medico
PH Il PH è una stima del grado di acidità dell’acqua
0.1.2.3.4.5. 6.7. 8.9.10.11.12.13.14
ACIDO NEUTRO BASICO
L’acqua, per essere potabile deve avere
un pH compreso fra 6 e 7,8.
The water cycle
Water A fundamental human right
• THE UNITED NATIONS COMMITTEE ON ECONOMIC, CULTURAL AND SOCIAL RIGHTS
SAY: “Water is fundamental for life and health. The human right to water is fundamental for having
a healthy life in human dignity. It is a pre-requisite to the realization of all other human rights.”
• “We walk every day to find water from a well. Amina often misses school because she has to
carry water.”
• “Water is bringing new life to our village. This is the first time we have water near my house.”
• “I like sitting near this fountain where water runs all days. It’s so fresh.”
• “We don’t have running water at home and to the washing in the river.”
• “If we want plants to grow we need plenty of water.”
• “I like swimming and playing with water but my mother doesn’t let me. This water is dirty.”
OUR WATER SAVING TIPS
• Don’t leave water running when you BRUSH YOUR THEEH OR WASH
YOUR HANDS. Turn off the tap.
• Have a short shower instead of a bath. (a bath takes 150 LITRES OF
WATER!).
• STOP LEAKES! Tell your parents to repair any leakages at home.
• FLUSH THE TOILET when necessary.
• Water is precious. It is a finite resource that is likely to become
scarcer in the future. It is something we cannot live without and we
are using more of it than ever before. We use it for drinking, cooking
and washing but even more water is used to produce things we use
everyday like food, paper and even the clothes we wear.
My water Diary
La Seine
La Seine
La Seine
Monuments parisiens sur la Seine
La Seine
Elle sort de son lit
tellement sûre d'elle
la Seine, la Seine, la Seine
tellement jolie elle m'ensorcelle
la Seine, la Seine, la Seine
extralucide, la lune est sur
la Seine, la Seine, la Seine
tu n'es pas saoul
Paris est sous
la Seine, la Seine, la Seine
Je ne sais, ne sais, ne sais pas pourquoi
on s'aime comme ça la Seine et moi
je ne sais, ne sais, ne sais pas pourquoi
on s'aime comme ça la Seine et moi
extra Lucille quand tu es sur
la scène, la scène, la scène
extravagante quand l'ange est sur
la scène, la scène, la scène
chantée par Vanessa Paradis et M
je ne sais, ne sais, ne sais pas pourquoi
on s'aime comme ça la Seine et moi
je ne sais, ne sais, ne sais pas pourquoi
on s'aime comme ça la Seine et moi
sur le pont des arts
mon cœur vacille
entre deux eaux
l'air est si bon
cet air si pur
je le respire
nos reflets perchés
sur ce pont.
on s'aime comme ça la Seine et moi
on s'aime comme ça la Seine et moi
on s'aime comme ça la Seine et moi
on s'aime comme ça la Seine et moi
“....... Così , con un gesto devoto , bere l ‘acqua nel cavo delle mani o direttamente alla sorgente , fa sì che penetri in noi il sale più segreto della terra e la pioggia del cielo”. (Marguerite Yourcenar da Memorie di Adriano)
“ … Dalla terra nasce l’acqua , dall’acqua nasce l’anima ….
È fiume ,è mare,è lago,stagno,ghiaccio e quant’altro …
è dolce ,salata,salmastra,è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia,è piacere e paura, nemica ed amica
è confine ed infinito,è cambiamento e immutabilità ricordo ed oblio”
(Eraclito da Frammenti VI-V sec. A.C)
“…Stamani mi sono disteso in un'urna d'acqua e come una reliquia ho riposato. L'Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso. Ho tirato su le mie quattr'ossa e me ne sono andato come un'acrobata sull'acqua.”
(Giuseppe Ungaretti da I Fiumi 1916)
“Acqua di monte acqua di fonte acqua piovana acqua sovrana acqua che odo acqua che lodo acqua che squilli acqua che brilli acqua che canti e piangi acqua che ridi e muggi. Tu sei la vita e sempre fuggi”
(Gabriele d’Annunzio ”Acqua”)
“…L’acqua è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi:
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo,
come un’equorea creatura
che la salsedine non intacca
ma torna al lito più pura.”
(Eugenio Montale –da Ossi di seppia Falsetto 1925)
Più ci saranno gocce d'acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza
“L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani:senza acqua non c’è futuro . L’accesso all’acqua è un obbiettivo comune . Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese,del continente, del mondo. L’acqua è democrazia“.
(Nelson Mandela 29 Agosto 200Johannesburg)
Opera eseguita dai ragazzi di 1AK
FIUME
Irrigare
bere
trasportare
Per produrre
energia
lavare
Navigare
egizi fenici
Assiro -
Babilonesi
romani
LE CIVILTÀ NATE LUNGO
IL FIUME
LE GRANDI METROPOLI
SULL’ACQUA
LONDRA PARIGI
NEW YORK
HONG KONG
PECHINO
Il fiume Menotre
• Il fiume scorre interamente nel territorio del comprensorio montano folignate , nasce dalle sorgenti del fosso Favuella ad 800 m.s.l.m. nei pressi di Orsano( circa 30 km da Foligno) e del monte Mareggia. Nei pressi di Rasiglia , il fiume si arricchisce di un certo numero di acque tributarie e si allarga a scorrere nell’omonima valle , ad un’altezza di 530 m. Il bacino copre una distanza di 30 km ; presso Pale il fiume subisce una serie di salti che lo fanno precipitare per circa 300m nella Valle Umbra, prima che il fiume sfoci nel Topino.
IL fiume Menotre nasce in prossimità di S. Lazzaro poi attraversa i centri di :
Rasiglia , Ascolano, Casenove, Leggiana , Scopoli, Ponte S. Lucia , Pale e in
prossimità di Belfiore si getta sul Topino
Fiume Menotre Stato Italia
Regione Umbria
Lunghezza 30 km
Portata Media 0,5 m3/sec
Bacino Idrografico 113 Km2
Altitudine della sorgente 800 m.s.l.m.
Nasce Monte Mareggia
Sfocia Fiume Topino in loc. Scanzano
agricoltura mulini a grano
lavatoi
MENOTRE centrale idroelettrica
lavorazione tessile cartiere
Vegetazione del paesaggio fluviale
Pioppo italico
salice
roverella
faggio
La leggenda di Rasiglia
Una leggenda narra che
anticamente la sorgente sgorgava
in località Acqua Pagana toponimo
di un insediamento nell’alta valle
del Chienti ; gli abitanti che
consideravano queste acque
“Pagane” una maledizione , in
quanto esse fuoriuscendo senza
controllo allagavano i campi e
impedivano così ogni tipo di
coltivazione, ostruirono la sorgente
con dei sacchi riempiti di lana ,
bloccandone il flusso così le acque
ricomparvero a Rasiglia .
Rasiglia è una frazione montana del comune di Foligno (PG), facente parte della circoscrizione 8 "Valle del Menotre".
Il paese è situato a 648 m s.l.m., a circa 18 km da Foligno lungo la Strada statale 319 Sellanese che conduce in alta Valnerina, dopo essersi distaccata dalla Strada statale 77 della Val di Chienti a Casenove e lungo il fiume Menotre nell'omonima valle.
Il paese conserva l'aspetto tipico di borgo medievale umbro, raccogliendosi in una struttura ad anfiteatro. Le prime notizie sull’esistenza del paese risalgono agli inizi del XIII secolo, nelle cosiddette "carte di Sassovivo", cioè l'archivio dell'Abbazia di Sassovivo. Qui è menzionata per la prima volta la curtis de Rasilia, che risultava avere come edificio di culto la chiesa di S. Pietro.
Rasiglia era fiancheggiata dall'antica via della Spina,a circa tre chilometri, importante per i traffici commerciali tra Adriatico e Tirreno ed in particolare tra Roma e la Marca Anconetana. Nel XIV secolo anche a difesa della strada furono costruite alcune fortificazioni. Tra queste va ricordato, a Rasiglia, il castello dei Trinci (signori di Foligno), che con la sua posizione strategica permetteva il controllo della valle del Menotre.
Nella prima metà del Seicento, diminuita l'importanza militare, Rasiglia si affermò per le attività artigianali (mulini, opifici) grazie alla forza idrica proveniente dal fiume Menotre.
Dal 1945 al 1980 circa, Rasiglia ebbe il massimo sviluppo economico. Negli ultimi decenni, invece, con la chiusura delle attività industriali, gran parte degli abitanti si è spostata a Foligno. A seguito del terremoto del 1997, la popolazione ha vissuto prima all'interno dei container, poi presso il "villaggio delle sorgenti" costituito da fabbricati in legno e ubicato esternamente al nucleo urbano.
Le cartiere
Il territorio compreso tra Pale e Foce dal XV
al XVII sec. subisce un forte incremento
dell’attività produttiva ad opera di una Bolla
papale emessa da Clemente XIV che
concesse nel 1673 ai cartari di Belfiore la
libertà di commercio della carta , questo
sviluppo si protrae per tutto l’800.
Nel 1810 tra Pale e Belfiore si contano 16
cartiere attive che scendono a 11 nel 1858 ,
successivamente vennero dotate di motori
idraulici e l’occupazione arrivò a 130 operai.
La crisi colpì le cartiere nel 1911 , i motivi
dipendevano dall’innovazione tecnologica e
dalla loro localizzazione su viabilità
secondarie . Solo due rimasero attive fino a
pochi anni fa.
LABORATORIO DI CARTA FATTA A MANO
Quanta acqua……
…….serve per produrre 1 kg di carta vergine?
Ben 440 litri !!!! Se invece produciamo carta a partire da carta da macero ne servono solo 18 litri !!
Ciclo della carta da macero
MATERIALI
# carta usata # bacinella # frullatore a immersione # stracci # spugnette # mattarello # setaccio
....e TANTA ACQUA !!!!
PROCEDURA 1. Facciamo a pezzetti i fogli di carta
usata e li mettiamo dentro una bacinella insieme a tanta ACQUA calda
2. Sminuzziamo con un frullatore ad immersione.
3. Con il setaccio prendiamo la poltiglia di carta macerata e la facciamo scolare. Così le fibre di cellulosa rimangono «intrappolate» nel setaccio
4. Dopo averla fatta scolare, ribaltiamo rapidamente il setaccio su uno straccio.
5. Pressiamo il foglio con il mattarello
6. Lasciamo asciugare per 24 h
IMMAGINI
Riciclo nel mondo
CON LA CARTA RICICLATA SI POSSONO FABBRICARE VARI OGGETTI……
….altra carta…..
..imballaggi…..
….e qualcosa in piu’….
1. Lavarsi i denti è un bisogno sia igienico che sanitario ma si può fare anche con una minima quantità d’acqua e per questo ti consigliamo di arrestare l’acqua quando ti spazzoli i denti e te ne vai via dal bagno ,la stessa cosa vale anche il fatto che quando ti insaponi le mani puoi fare a meno di far scorrere l’acqua dal rubinetto.
2. La mamma spesso e volentieri fa una bella pasta al sugo, al pesto…, dille di non buttare l’ acqua della pasta nel lavandino ma al contrario di lavare i piatti con quella. Risparmierai tanta acqua, e inoltre è un ottimo sgrassante.
3. Quando vai al supermercato prendi dallo scaffale sempre carta igienica riciclato perché per farla serve meno acqua e quindi contribuiamo a non prosciugare l’acqua sulla terra.
4. Appena vedi che il rubinetto perde dì a mamma e papà di chiamare un bravo idraulico così da aggiustare il danno.
Hanno collaborato al progetto le insegnanti delle classi 1AK e 1CK della Scuola di
Corciano, coordinati dalla Professoressa Tiziana Giovagnoni
Un ringraziamento speciale al dott. Michele Sbaragli che ha seguito ogni fase del
progetto con competenza ed ha saputo coinvolgere tutti i ragazzi suscitando
curiosità ed interesse.