Montalto Uffugo, 23-25 novembre 2016
Progetto in rete
FORMAZIONE, INNOVAZIONE,
CRESCITA
ICS «Taverna»
Montalto Uffugo
Giacomo Timpanaro
Obiettivi Analizzare i fondamenti teorici dell’azione
educativo-didattica della scuola
Analizzare l’attuale situazione scolastica in
situazione propositiva e prospettica
Approfondire la conoscenza dei principi, dei criteri,
delle modalità e delle fasi della progettazione
Leggere criticamente leggi e documenti
Confrontare documenti
Attingere armonicamente da più fonti
Giacomo Timpanaro
Obiettivi Progettare con coerenza e con coesione
Progettare sinergicamente
Agire con condivisione e con corresponsabilità
Giacomo Timpanaro
Definire principi, criteri, modalità, fasi, strumenti,
tempi della verifica e della valutazione
Definire principi, criteri, modalità, fasi, strumenti
della certificazione
Strutturare rubriche di valutazione
Strutturare prove di verifica
Strutturare prove/compiti di realtà/autentici
Predisporre portfoli degli alunni
Giacomo Timpanaro
Valutare il processo di apprendimento e la
maturazione globale degli allievi
Certificare le competenze
Giacomo Timpanaro
Leggere la realtà
Problematizzare la realtà
Socializzare esperienze di lavoro
Valorizzare le buone prassi
Teorizzare l’esperienza
Trovare soluzioni comuni
Verificare il lavoro realizzato
Riflettere sull’esperienza
Giacomo Timpanaro
Argomenti
I fondamenti teorici dell’azione educativo-didattica
della scuola
La normativa di riferimento
Principi, criteri, modalità, fasi e tempi della
progettazione
Le competenze per progettare
Coerenza e coesione progettuale
Continuità, sinergia, condivisione e
corresponsabilità educativa
Giacomo Timpanaro
Finalità, competenze longitudinali, trasversali,
disciplinari, obiettivi di apprendimento/obiettivi specifici
di apprendimento/abilità, valori
Principi, criteri, modalità, fasi, strumenti, tempi della
verifica e della valutazione
Principi, criteri, modalità, fasi, strumenti della
certificazione
Buone prassi
Metodologia di lavoro
Profilo del moltiplicatore
Giacomo Timpanaro
Metodologia di lavoro
Relazioni introduttive
Gruppi di lavoro
Socializzazione della produzione dei gruppi di lavoro
Lettura trasversale della produzione dei gruppi di
lavoro
Giacomo Timpanaro
STRATEGIE METODOLOGICHE Metodo maieutico
Metodo euristico
Didattica laboratoriale
Soluzione di problemi
Porre problemi
Metacognizione
Metaformazione
Metariflessione
Giacomo Timpanaro
GENERALI
Quali sono le concezioni della valutazione?
Perché si valuta?
Chi si valuta?
Chi valuta?
Quali sono le fonti della valutazione?
SPECIFICHE
Che cosa si valuta?
Come si valuta?
Qual è il rapporto tra progettazione, valutazione, certificazione?
Qual è il rapporto tra verifica e valutazione?
Come si costruisce una rubrica di valutazione?
Come si costruisce il portfolio degli allievi?
A cosa serve il portfolio degli allievi?
PERSONA NELLA COMUNITÀ
PERSONA PERSONA
PERSONA
PERSONA PERSONA
PERSONA
PERSONA
PERSONA PERSONA
PERSONA
PERSONA
PERSONA PERSONA
Giacomo Timpanaro
PERSONA
Dimens. Spirituale, Esistenziale, Psicologica, Fisica
Educazione, Valori, Cultura, Competenze, Professionalità
IDENTITÀ
Diritti/Doveri Deontologia
FAMIGLIA
SCUOLA
SOCIETÀ
Giacomo Timpanaro
PERSONA
Dimensione cognitiva
Dimensioni
motivazionale, affettiva,
relazionale, attitudinale
Dimensioni
spirituale, etica
Giacomo Timpanaro
• La scuola deve mirare all’educazione integrale della persona, deve avere cura di tutte le sue dimensioni e della interazione tra queste dimensioni
• La persona è una, le differenziazioni sono solo metodologiche
FINALITÀ EDUCATIVA
Educare una persona che abbia cura di se stessa e della sua famiglia
e
che dia il suo contributo allo sviluppo morale, valoriale, spirituale, culturale,
economico, sociale
della realtà in cui vive,
in una visione universalistica
D. lgs. n. 297/94 (Testo unico)
Promozione della“ piena formazione
della personalità degli alunni” (art.1),
attraverso un “confronto aperto di
posizioni culturali” (art.1) e il rispetto
“della coscienza morale e civile degli
alunni” (art.2)
Giacomo Timpanaro
D.P.R. N. 275/99
La scuola mira “allo sviluppo della
persona umana” con specifici
interventi, adeguati ai diversi contesti,
alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche degli alunni, al fine di
garantire il successo formativo (art. 1)
Giacomo Timpanaro
Legge 53/03
“Favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei
ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte
educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori”
(art. 1) Giacomo Timpanaro
Legge 53/03
Formazione spirituale
Formazione morale
Sviluppo della coscienza storica
Appartenenza alla comunità locale, nazionale e alla civiltà europea
Sviluppo delle capacità e delle competenze generali e specifiche
Elevato livello culturale
(art.2) Giacomo Timpanaro
Conoscenza della realtà specifica
Chiarezza delle mete
Convergenza funzionale indispensabile
Differenziazione razionale
Flessibilità scientificamente fondata
Valutazione ed autovalutazione mirate e prospettiche
Giacomo Timpanaro
DOVE
COME
CON CHI
CHI
CONTENUTI STRATEGIE METODOLOGICHE
SPAZI ATTREZZATURE E SUSSIDI
ATTIVITÀ
TEMPI
VERIFICA – VALUTAZIONE- CERTIFICAZIONE Giacomo Timpanaro
Analisi del contesto generale
Conoscenza iniziale dell’alunno: documenti valutativi e certificativi, socializzazione, prove comuni, prove specifiche
Competenze (verticali – trasversali – specifiche)/Valori
Abilità/obiettivi specifici/obiettivi specifici di appr.
Contenuti (verticali – trasversali – specifici)
Attività (verticali – trasversali – specifiche)
Strategie metodologiche (verticali – trasversali- specifiche)
Attrezzature-sussidi-materiali
Tempi
Personale
Alunni
Spazi
Verifica, valutazione, certificazione
COMPETENZE
• trasversali
• disciplinari
• chiave
• tecnico-professionali
• integrate
• valori
Giacomo Timpanaro
COMPETENZE TRASVERSALI
Comunicare (ricezione- produzione) …
Leggere ...
Comprendere …
Osservare ...
Analizzare …
Sintetizzare …
Applicare …
Realizzare …
Progettare …
Riflettere ...
Orientarsi ...
Scegliere…
Formulare ipotesi ...
Verificare ipotesi ...
Rielaborare personalmente ...
Risolvere problemi ...
Vagliare criticamente…
Porsi problemi ...
Valutare … Giacomo Timpanaro
Organizzare il lavoro
personale
Eseguire
puntualmente le
consegne
Eseguire
ordinatamente il
lavoro
Seguire criteri logici
nella realizzazione del
lavoro
Partecipare
costruttivamente ai
lavori di gruppo
Coordinare i lavori di
gruppo
Strutturare i lavori di
gruppo
Giacomo Timpanaro
COMPETENZE TRASVERSALI/
VALORI
Lavorare insieme
Rispettare il prossimo, le leggi,
l’ambiente
Interiorizzare i valori
Vivere secondo valori
Costruirsi un progetto di vita
Curare la dimensione spirituale
Giacomo Timpanaro
Competenze chiave Confronto
Raccomandazione europea (2006/962/CE)
Comunicazione nella
madrelingua Comunicazione nelle lingue
straniere Competenza matematica e
competenze di base in scienza e tecnologia
Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e
imprenditorialità Consapevolezza ed espressione
culturale
Normativa Italiana (D.M. 139/07)
Imparare ad imparare Progettare Comunicare (comprendere-
rappresentare) Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo
e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e
relazioni Acquisire ed interpretare
l’informazione Giacomo Timpanaro
CONTENUTI
Indispensabili
Accessori
Di approfondimento
Scelta
Organizzazione
VALENZA
Valoriale
Educativa
Scientifica
In funzione della maturazione globale
della persona Giacomo Timpanaro
CONTENUTI
I contenuti possono essere:
uguali
diversamente strutturati
semplificati
potenziati
Giacomo Timpanaro
STRATEGIE
METODOLOGICHE
Valorizzazione del vissuto
Comunicazione educativo-didattica
Gradualità
Eclettismo funzionale
Equilibrio tra apprendimento attivo, iconico e
simbolico
Metacognizione
Metariflessione
Giacomo Timpanaro
METODOLOGIE
PARTECIPATIVE
Lezione partecipata
Lezione a spirale
Gruppi di lavoro
Lavori di gruppo
Lavoro a coppie
Didattica tutoriale
Metodologia della
ricerca
Didattica laboratoriale
Metodo maieutico
Metodo euristico
Metodo induttivo
Metodo deduttivo
Soluzione di problemi
Porre problemi
Giacomo Timpanaro
INDISPENSABILITÀ
Valutazione educativa
Patto educativo-didattico
Patto di corresponsabilità
Giacomo Timpanaro
NORMATIVA
AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO
(scientificamente, pedagogicamente, metodologicamente, didatticamente)
LETTERATURA BUONE PRASSI Giacomo Timpanaro
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMO CICLO
ATTUALE NORMATIVA FONDANTE
LEGGE n. 53/03
D.P.R. n. 275/99
LEGGE n. 59/97
(art.21)
D. lgs. n. 297/94
LEGGE n.104/92
LEGGE n. 62/00
D. lgs n. 59/04 LEGGE n.133/08
LEGGE n. 169/08
D.P.R. n. 81/09
D.P.R. n. 89/09
D.P.R. n. 122/09
Decreto n. 254/12
Legge n. 107/15 Giacomo Timpanaro
NORMATIVA FONDANTE GENERALE
DEL SECONDO CICLO
LEGGE n. 53/03
D.P.R. n. 275/99
LEGGE n. 59/97
(art.21)
D. lgs. n. 297/94
LEGGE n.104/92
LEGGE n. 62/00
D. lgs n. 226/05
D.M. n. 9/10
LEGGE n.133/08
LEGGE n. 169/08
D.P.R. n. 81/09
D.P.R. n. 122/09
LEGGE n. 40/07
LEGGE n.1/07
D.M. n. 139/07
LEGGE n. 107/15 Giacomo Timpanaro
LICEI
Normativa specifica
D.P.R. N. 89/10
Indicazione nazionali dei licei
(Decreto n. 211/10)
Giacomo Timpanaro
ISTTITUTI TECNICI
Normativa specifica
D.P.R. n. 88/10 Regolamento
Direttiva n. 57/10 Linee guida - I biennio
Direttiva n. 4/12 Linee guida – II biennio e V anno
Decreto Interministeriale del 24 aprile 2012,
prot. n. 7431 (opzioni)
Direttiva n. 69/12
Linee guida opzioni
Giacomo Timpanaro
D.P.R. n. 87/10 Regolamento
Direttiva n. 65/10 Linee guida – I biennio
Direttiva n. 5/12 Linee guida - II biennio e V anno
Decreto Interministeriale del 24 aprile 2012,
prot. n.7428 Opzioni
ISTITUTI PROFESSIONALI
Normativa specifica
Direttiva n. 70/12
Linee guida opzioni
Giacomo Timpanaro
TEORIA
PRASSI RIFLESSIONE SULLA PRASSI
TEORIZZAZIONE
LETTERATURA BUONE PRASSI
(INTERNE-ESTERNE) NORMATIVA Giacomo Timpanaro
I docenti
sono valutati dai dirigenti
sulla base dei criteri
definiti dal comitato per la valutazione
Nucleo per la valutazione dei dirigenti scolastici
«Il nucleo per la valutazione dei dirigenti scolastici è composto secondo le disposizioni dell'articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e può essere articolato con una diversa composizione in relazione al procedimento e agli oggetti di valutazione. La valutazione è coerente con l’incarico triennale e con il profilo professionale ed è connessa alla retribuzione di risultato»
(Legge n. 107/2015, comma 94)
VALUTAZIONE
NON MOMENTO
ESTERNO O GIUSTAPPOSTO
MA
DIMENSIONE FONDANTE E FONDAMENTALE DEL PROCESSO
EDUCATIVO-DIDATTICO
Giacomo Timpanaro
La Valutazione
Si basa sulla congruenza tra:
mete
percorsi seguiti
risultati conseguiti
Giacomo Timpanaro
DIFFERENZA
Verifica
Raccolta di dati e di informazioni
(Istantanea dell’esistente)
Valutazione
Lettura ed interpretazione di dati
e di informazioni
(Visione critica dell’esistente) Giacomo Timpanaro
La Valutazione
Tiene presente:
Le finalità
Il profilo in uscita
Le competenze trasversali/valori
Le competenze disciplinari
I percorsi seguiti
Le produzioni/le attività
I risultati conseguiti (competenze e valori)
I parametri di riferimento
Giacomo Timpanaro
Verifiche e valutazioni
Iniziali
In itinere
Finali
Generali
Trasversali
Specifiche
Giacomo Timpanaro
VERIFICA INIZIALE Variabili oggettive
ambientali
sociali
economiche
culturali
familiari
Variabili soggettive
capacità
abilità
conoscenze
competenze
comportamenti
motivazioni
attitudini
interessi
valori
Giacomo Timpanaro
MODELLO VALUTATIVO
Duplice prospettiva:
valutazione di processo
valutazione di risultato
nell’ottica
realizzazione progettuale ottimale
maturazione globale dell’alunno
miglioramento socio-culturale-valoriale-spirituale-economico generale
Giacomo Timpanaro
La Valutazione
Si realizza con:
verifiche incrociate
eclettismo strumentale
CRITERI DI RIFERIMENTO
Giacomo Timpanaro
VERIFICHE INCROCIATE
Temporalmente
Tematicamente
(Linguaggi)
per avere riscontri sempre più attendibili e rispondenti alle finalità valutative
Giacomo Timpanaro
Eclettismo funzionale strumentale
Equilibrio tra verifiche
strutturate
semistrutturate
aperte
Giacomo Timpanaro
Modalità e strumenti valutativi
strumenti strutturati
strumenti semistrutturati
modalità aperte
Il ricorso a modalità e a strumenti differenti ci permette di poter usufruire dei loro vantaggi, superando i loro limiti
Giacomo Timpanaro
VANTAGGI
Gli strumenti strutturati ci permettono di accelerare i tempi di raccolta e di tabulazione dei dati
le modalità aperte ci garantiscono un riscontro più ampio e qualitativamente migliore
l’utilizzo incrociato delle due modalità ci permette di realizzare nel modo migliore il rapporto qualità/tempo
Giacomo Timpanaro
PROVE STRUTTURATE
vero-falso
a scelta multipla
di completamento
di corrispondenza
a risposta aperta singola definita
Giacomo Timpanaro
PROVE STRUTTURATE
Domande chiare
Domande non collegate
Risposte modulate
Riposte lineari, non equivoche e non opinabili
Punteggi
Giacomo Timpanaro
PROVE/COMPITI APERTI (Esempi)
Soluzioni di problemi
Esercitazioni
Simulate
Interviste
Produzioni disciplinari specifiche (es.
soggetto di una commedia)
Giacomo Timpanaro
Conosciuta dagli allievi
Dettagliata
Tempi diluiti
Personale e/o comunitaria
Con prodotto finale
Partecipazione attiva degli allievi
Metariflessione degli alunni
Giacomo Timpanaro
Griglie di osservazione e valutazione con criteri, indicatori, descrittori, parametri
Eventualmente livelli e numeri
Giacomo Timpanaro
Osservazioni sul campo
Verifiche in situazione:
dirette, osservazioni della realizzazione di compiti assegnati
indirette, osservazioni in contesti predisposti o liberi
(sempre secondo parametri e con griglie di rilevamento)
Giacomo Timpanaro
Osservazioni sistematiche Singoli docenti/più docenti
Socializzazione
Base fondamentale della valutazione e della successiva certificazione
Giacomo Timpanaro
Portfolio degli alunni
Compiti, prove, produzioni, documenti significativi
Valutazioni/giudizi significativi
Giacomo Timpanaro
PROVE
Nazionali
Internazionali
Limitata possibilità di valutazione
Valore relativo non assoluto
Miglioramenti
Giacomo Timpanaro
COERENZA TRA
PTOF
Progettazioni trasversali
Progettazioni disciplinari
UDA/Percorsi didattici/Moduli/UD
Rubriche di valutazione,
Rubriche (autobiografie) metariflessive
degli alunni
Portfolio degli allievi
Giacomo Timpanaro
Art. 1
“La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche” (comma 2)
Giacomo Timpanaro
Art. 1
«La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo» (comma 3)
Giacomo Timpanaro
Le verifiche e le valutazioni “ devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa” (comma 4)
Giacomo Timpanaro
«Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa” (comma 5)
Giacomo Timpanaro
Art. 2
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza” (comma 1)
Giacomo Timpanaro
“La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica … è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico” (comma 4)
Giacomo Timpanaro
«I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni», in caso di più docenti per lo stesso alunno viene espresso un voto unico (comma 5)
Giacomo Timpanaro
Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno» (comma 5)
Giacomo Timpanaro
“L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge” (comma 6)
Giacomo Timpanaro
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa nella scuola primaria “dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione” (comma 8, punto a)
Giacomo Timpanaro
La valutazione del comportamento degli alunni nella scuola secondaria di primo grado è espressa con voto numerico deciso “collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione” (comma 8, punto b)
Giacomo Timpanaro
Legge n. 168/08, art. 3. comma 1-bis “Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all'unanimità possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”
Giacomo Timpanaro
ART. 4
“La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe … presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza” (comma 1)
“I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni”, in caso di più docenti per lo stesso alunno essi esprimono un voto unico (comma 1)
Giacomo Timpanaro
“Il personale docente esterno e gli esperti di cui si
avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento
della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno” (comma 1)
Giacomo Timpanaro
“La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi” (comma 2)
Giacomo Timpanaro
«La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica … è … espressa senza attribuzione di voto numerico” (comma 3)
Giacomo Timpanaro
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e … una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto” (comma 5)
Giacomo Timpanaro
UNA VALUTAZIONE
SCIENTIFICAMENTE FONDATA
E COLLEGIALE
È GARANZIA DI UN’OTTIMALE RIUSCITA DELL’AZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
Giacomo Timpanaro
La professionalità e la deontologia dei docenti e dei dirigenti scolastici,
fondate sulla metariflessione personale e comunitaria,
sulla messa in comune delle buone prassi, sono fondamentali
per una valutazione che miri alla maturazione integrale di ogni persona,
ad una scuola realmente educativa, allo sviluppo positivo della società,
per il conseguimento del bene comune Giacomo Timpanaro
Legge n. 425/97 - Art. 6
“Il rilascio e il contenuto delle certificazioni di promozione, di idoneità e di superamento dell'esame di Stato sono ridisciplinati in armonia con le nuove disposizioni, al fine di dare trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite, secondo il piano di studi seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell'ambito dell'Unione europea”
Giacomo Timpanaro
D.P.R. N. 275/99 – ART.10
“Con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali, indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate” (comma 3)
Giacomo Timpanaro
Legge 53/03 – Art.3
«La valutazione … e la certificazione delle competenze … sono affidate ai docenti»
(comma 1, lettera a)
Giacomo Timpanaro
«Dall' anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno» (art.3, comma1)
Giacomo Timpanaro
Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi»
(art.3, comma2)
Giacomo Timpanaro
«Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria,
della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento
dell'obbligo di istruzione …, nonché al termine del
secondo ciclo dell’istruzione, la scuola certifica i livelli di
apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenere i processi di apprendimento, di favorire
l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di
consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e
sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro»
(art. 1, comma 6)
Giacomo Timpanaro
Art. 8
“Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi” (comma 1)
Giacomo Timpanaro
Art. 8 «Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione
vengono utilizzate come parametro di riferimento, ai
fini del rilascio della certificazione di cui all'articolo 4
del decreto del Ministro della pubblica istruzione 22
agosto 2007, n. 139, le conoscenze, le abilità e le
competenze di cui all’allegato del medesimo decreto»
(comma 2)
Giacomo Timpanaro
Art. 8
«La certificazione relativa agli esami di Stato conclusivi
dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo
grado è disciplinata dall'articolo 6 della legge 10
dicembre 1997, n. 425, e successive modificazioni»
(comma 4)
Giacomo Timpanaro
«La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze»
«Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di
primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo»
C.M. 3/2015
Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo
Giacomo Timpanaro
Valenza educativa della certificazione
Non semplice atto amministrativo
Armonizzazione
Spazi aperti
Consiglio orientativo
Proposta di superamento dei voti per le competenze
Giacomo Timpanaro
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
D – Iniziale
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello
1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in
semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione nelle
lingue straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
3 Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza
matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
4 Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Competenze digitali. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e
attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base
ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo
e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato
da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
12 Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come
presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente a:
………………………………………………………………………………………………………………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
D – Iniziale
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal
Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le
proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in
una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Comunicazione nelle
lingue straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenza
matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Competenze digitali. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove
informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo.
Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di
vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle
diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali
e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali
nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni
sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di
Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:
..……………………………………………………………………………
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
La coerenza e la sinergia
tra progettazione, realizzazione valutazione e certificazione
sono la garanzia
di un’ottimale riuscita
dell’azione educativo-didattica,
finalizzata ad attuare le potenzialità di ognuno
per una piena valorizzazione personale
e per una responsabile partecipazione sociale, che mirino al conseguimento del bene comune
Giacomo Timpanaro