Progetto KOS 2008KOS - Knowledge Open ServicesPON (La scuola per lo sviluppo) – Mis./Azione 1.4 Locale – 2008-1
CENTRO POLIFUNZIONALE DI SERVIZIO DILOS CENTER SIMUCENTER REGIONALE PER LA PUGLIA
CENTRO POLIFUNZIONALE DI SERVIZIO DILOS CENTER SIMUCENTER REGIONALE PER LA PUGLIA
Progetto KOS 2008KOS - Knowledge Open Services
PON “La scuola per lo sviluppo” – Mis./Azione 1.4 Locale – 2008-1
Unione Europea Fondi Strutturali
Ministero della Pubblica Istruzione
Questa pubblicazione è uno strumento di diffusione delle azioni realizzate dal Centro Polifunzionale di Servizio DILOS Center – Simucenter Puglia nell’ambito del Progetto KOS 2008, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e gli istituti scolastici IISS Einaudi – Foggia, IPSSARCT Perrone – Castellaneta (TA), IPSSAR Brindisi, ITIS Panetti – Bari, Liceo Classico Socrate – Bari.
La raccolta dei dati e delle informazioni ha lo scopo di evidenziare l’ampio interesse e coinvolgimento delle scuole della regione nelle attività di formazione sulla realizzazione di percorsi didattici innovativi, orientati allo sviluppo di competenze, e sui cambiamenti indotti nel sistema scuola nei momenti di interazione con il contesto socio-economico del territorio.
Il team del Centro Servizi “Dilos” ringrazia tutti coloro che hanno fornito le informazioni sulle proprie esperienze didattiche e formative inserite in questa pubblicazione*.
Della stessa collana:Il PON nelle scuole Pugliesi – Rapporto 2000-2005 (2006)Alternanza e cultura di impresa in Puglia – Rapporto 2003-2007 (2007)Alternanza e cultura di impresa in Puglia – Diffusione del pacchetto “A.Scuo.La.” (2008)Seminari Regionali “Disposizioni ed Istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2007/2013 – Edizione 2007” (2008)
In copertina:Bari – CattedraleBAT – Castello di BarlettaBrindisi – Torre GuacetoFoggia – Parco nazionale del GarganoLecce – Barocco LecceseTaranto – Castello e Ponte GirevoleSimulazione di impresaTavola rotonda presso Confindustria - Bari, 22 ottobre 2008
* La responsabilità sui contenuti è degli autori.
IND
ICE
IL PROGETTO KOS 2008 7
I TEMI DELLA FORMAZIONE: Alternanza – Impresa Simulata – Competenze – Integrazione nel curricolo
Intervento del Direttore Generale dell’USR Puglia, Lucrezia Stellacci 15
Il progetto di alternanza SL (Vito Carnimeo, Confindustria-SPEGEA) 17
La rete dei servizi per il lavoro – BorsaLavoro (Maurizio Croce) 21
Appunti sull’Alternanza Scuola-Lavoro 23
Esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro: 27IISS “Falcone” – Sava (TA) 27ITIS “Ferraris” – Molfetta (BA) 27ITIS “Marconi” – Bari 32IISS “Moccia” – Nardò (LE) 34ITC “Olivetti” – Ortanova (FG) 36IPSSARCT “Perrone” – Castellaneta (TA) 37ITC “Romanazzi” – Bari 40ITCG “Vittorio Emanuele III” – Lucera (FG) 43
GLI INTERVENTI PER LA FORMAZIONE: Seminari – Gruppi di studio – Workshop
Agenda degli interventi formativi 51
Le schede dai seminari 53Lavori di gruppo c/o ITIS “Panetti” – Bari, 23 settembre 2008 53Lavori di gruppo c/o ITC “Romanazzi” – Bari, 23 settembre 2008 57Lavori di gruppo c/o Liceo Classico “Socrate” – Bari, 23 settembre 2008 62Lavori di gruppo c/o IPSSAR Brindisi, 1° ottobre 2008 68Lavori di gruppo c/o IISS “Einaudi” – Foggia, 1° ottobre 2008 74Lavori di gruppo c/o IPSSARCT “Perrone” – Castellaneta (TA), 1° ottobre 2008 80
Programma della Tavola Rotonda – Confindustria Bari, 22 ottobre 2008 83
Il Seminario Conclusivo – ITC Romanazzi Bari, 23 ottobre 2008 84Il Programma 84I partecipanti 85
LE AZIONI WEB ORIENTED
Il portale del Simucenter Regionale per la Puglia 91
Comunicazione visiva: web streaming e WEB-TV 93
7
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8Il Progetto KOS 2008
Il Centro Polifunzionale di Servi-zio “Dilos Center”1 dell’I.T.C. “D. Roma-nazzi” di Bari ha curato, con il progetto KOS 2008 le azioni di supporto, forma-zione, orientamento e diffusione delle metodologie didattiche orientate all’ac-quisizione di competenze e all’integra-zione nel curricolo dell’Alternanza e della Simulazione di Impresa.
I destinatari sono stati oltre 400 diri-genti e docenti operanti in circa 90 Isti-tuti superiori della Puglia.
È stata anche curata la diffusione, sia on line che in formato editoriale, dei materiali della formazione, la recen-sione dei progetti degli istituti coinvolti nella sperimentazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro, la realizzazione di por-tali e siti-web di supporto, documenta-zione, implementazione di applicazioni per la certificazione dei percorsi forma-tivi.
Le azioni hanno riguardato i se-guenti segmenti operativi:
1 L’I.T.C. “D. Romanazzi” di Bari è sede del Cen-tro Polifunzionale di Servizio “Dilos Cen-ter” e del Simucenter Regionale della Pu-glia per l’Alternanza e l’Impresa For ma- tiva Simulata, nell’ambito dei progetti “Sifnos – Simucenter Imprese formative Network Open Services” (approvato dall’USR per la Puglia) e “Kos – Knowledge Open Ser-vices” (PON “La Scuola per lo Sviluppo” – Mis./Az. 1.4L).
− Seminari e gruppi di lavoro per la diffusione dei percorsi formativi orientati all’acquisizione di compe-tenze e per l’integrazione currico-lare di Alternanza SL e IFS
− Simucenter per la Puglia per l’Alter-nanza e l’Impresa formativa simu-lata
− Supporto/counselling alle scuole in-teressate ad attivare percorsi di Al-ternanza-IFS (progettualità, risorse finanziarie, integrazione con pro-getti di Istituto-POF e/o PON C5-C6)
− Webstreaming-WebTV per la comu-nicazione multimediale e la condivi-sione on-line di materiali audiovi-sivi,
e sono state impostate con la diffusa partecipazione e collaborazione inte-grata di esperti esterni, aziende, istitu-zioni ed esperti del team del Centro Servizi, anche con attività opportuna-mente “delocalizzate” presso le sedi dei fruitori e portatori di interesse.
Una particolare attenzione, in me-rito ai contenuti, è stata dedicata ai temi dello sviluppo di competenze in ambito scolastico, della valutazione e delle forme di integrazione fra scuola e con-testo socio-economico quali l’Alter-nanza, l’intercultura, la diffusione delle tecnologie e delle lingue straniere, la comunicazione, le azioni di assessment
8
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8 qualitativo e miglioramento del sistema scolastico.
Seminari, gruppi di lavoro e azioni di supporto
Il segmento operativo è stato dedi-cato all’organizzazione, gestione, counselling per la realizzazione di inter-venti informativi, formativi e di diffu-sione di metodologie didattiche basate su obiettivi di sviluppo di competenze, integrazione dell’alternanza e della si-mulazione di impresa, apprendimento cooperativo.
Con il supporto dell’USR Puglia, la collaborazione delle scuole del territo-rio per gli aspetti organizzativi, la dislo-cazione/ decentramento delle sedi dei seminari, l’azione formativa è stata svi-luppata con l’apporto di esperienza e counselling delle risorse umane del team del Centro Servizi, di docenti di scuole partner e di esperti del mondo del lavoro.
Organizzazione – tutoring – forma-zione: Centro Servizi “Dilos Center” – ITC Romanazzi – Bari.
Sedi dei Seminari dislocate nel territorio:
ITIS Panetti – BariLiceo Classico Socrate – Bari
IPSSAR BrindisiIPSSARCT Perrone – Castellaneta (TA)IISS Einaudi – Foggia
In Puglia l’interesse degli Istituti sco-lastici per l’Alternanza e l’Impresa For-mativa simulata risulta notevole, come emerge dalla estesa partecipazione delle scuole alle attività della rete e a quelle proposte e supportate dal Simu-center2.
Per ogni segmento operativo il team del Centro Servizi ha realizzato e gestito portali e siti WEB – finalizzati alla condivisione e diffusione di mate-riali, contenuti multimediali, contributi e documenti, progetti e notizie fra le scuole, le istituzioni, le aziende della rete – coordinati mediante il portale www.diloscenter.it
Prospettive
L’azione del Centro Servizi utilizza modalità di intervento diversificate, ge-neralmente determinate dalle situa-zioni e dai bisogni specifici, con la pro-spettiva di assicurare comunque outcomes visibili e condivisi dai sog-getti coinvolti.
Ci si basa sulla “contestualizzazione” delle interazioni organizzative e forma-tive, sia in “orizzontale” (spendibilità dei risultati in diversi contesti) che in “verti-cale” (affinamenti e approfondimenti progressivi e adeguamento dell’inten-sità delle azioni alla sostenibilità nel contesto).
2 Simucenter Regionale della Puglia per l’Alternanza e l’Impresa Formativa Simu-lata, Progetto “Sifnos – Simucenter Imprese formative Network Open Services” (soste-nuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia)
9
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8Agenda dei seminari/gruppi di lavoro e workshop:
Data Sede Seminari/gruppi di lavoro pres.
17/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Gruppo di lavoro formatori/tutor Centro Servizi
15
18/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Gruppo di lavoro formatori/tutor Istituti Partner
30
23/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
45
23/9/2008 ITIS Panetti – Bari Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
42
23/9/2008 Liceo Classico Socrate – Bari Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
24
24/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Seminario/workshop: Impresa Formativa Simulata – Gestione piattaforma IFSNETWORK (AS – ex INDIRE)Workshop per studenti: creare siti web per l’IFS
6820
25/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Seminario/workshop: Impresa Formativa Simulata – Gestione piattaforma IFSNETWORK (AS – ex INDIRE)Workshop per studenti: creare siti web per l’IFS
7525
1/10/2008 IISS Einaudi – Foggia Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
45
1/10/2008 IPSSAR Brindisi Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
48
1/10/2008 IP Perrone – Castellaneta (TA) Seminario: Alternanza – Impresa Formativa – Competenze – Integrazione nel curricolo
45
15/10/2008 ITC Romanazzi – Bari Gruppo di lavoro: didattica per competenze – Alternanza e integrazione nel curricolo
15
22/10/2008 Associazione Industriali – Bari Tavola Rotonda: Integrazione Scuola-AziendaPartecipazione rappresentanti delle Aziende, Parti Sociali, MIUR, USR Puglia, Assindustria Bari, BorsaLavoro, MissioneLavoro, Istituti Partner
35
23/9/2008 ITC Romanazzi – Bari Seminario conclusivo 145
10
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8
La “concatenazione” di progetti co-stituisce il motore stesso del Centro e punta a sostenere l’integrazione fra scuola e attività aziendali ed economi-che, l’alternanza e la cultura d’impresa, ricercando procedure stabili per l’inte-razione fra le stesse istituzioni scolasti-che e fra esse e il mondo economico.
Attraverso lo sviluppo di relazioni tra persone e soggetti e la promozione di strumenti interattivi, la metodologia del Centro Servizi può coadiuvare effi-cacemente le istituzioni scolastiche nella progettualità e nell’apprendi-
mento organizzativo, nell’implementa-zione e utilizzo di ambienti tecnologici adeguati ai cambiamenti in atto nella formazione.
La prospettiva di rendere “perma-nenti” le interazioni passa, oltre che dal consolidamento di reti collaborative e di partenariati locali, nazionali e inter-nazionali, dalla volontà e determina-zione di introdurre e sostenere la cul-tura del team e del lavoro in gruppo, la metodologia dell’autovalutazione e delle pratiche di assessment qualitativo e miglioramento organizzativo.
gruppi di lavoro
11
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8
I.T.C. “Domenico ROMANAZZI” - Bari Centro Polifunzionale di Servizio Dilos Center
Simucenter Regionale Puglia
I.T.C. “Domenico “ROMANAZZI” – Via C.Ulpiani 6/a, 70125 – BARI
Tel.080/5425611 – Fax.080/5426492 e-mail: [email protected] - URL: www.itcromanazzi.it
Sintesi azioni svolte dal Centro Servizi Dilos – Simucenter Regionale per la Puglia 2006 2008
20062008
SIFNOSSimucenter Impreseformative NetworkOpen Services
Sviluppo di servizi e tecnologie basati su apparatiserver e sw applicativi compatibili con il pre esistentesistema telematico nazionale e inizialmente ad essoconnessi per il supporto alla gestione IFS.Attualmente il sistema è connesso alla PiattaformaIFSnetwork (Agenzia Scuola ex INDIRE)
USR Puglia – Direzione Generale
20062007
CollaborazioneconAS ex INDIRE
Progettazione nuova Piattaforma IFSNETWORK per lagestione delle attività formative e operative delleImprese Formative Simulate
Agenzia Scuola – ex INDIRE –FirenzeSimucenter Regionali Veneto,Lombardia e altri esperti.
20062007
KOS 2007(PON 1.4L 2006)
Micro seminari di diffusione e formazione avanzatasulle ICTSupporto on site per la progettazione eimplementazione di strutture ICTSviluppo Portali web di supporto alla diffusione ICTWeb streaming: comunicazione multimedialeaudiovisiva
Destinatari: scuole medie esuperiori del territorio
2007Seminario Reg.leVieste, 27 29/9
Percorsi di innovazione nel raccordo fra scuola emondo del lavoro
Ufficio Scolastico Regionale perla Puglia – Direzione Generale
2007Seminarioregionale diformazione
IFSNETWORK – sensibilizzazione, diffusione eformazione sulla Piattaforma realizzata da AS exINDIRE, in collaborazione con consulenti deiSimucenter regionali.
Ufficio Scolastico Regionale perla Puglia – Direzione Generale
20072008
SupportoGestione PON
Seminari di supporto alla Gestione PON e assistenzatelefonica/on line – Gestione FORUM referenti.
MIUR FSE PON 1.4 N
20072008
Seminari diformazionedislocati negliIstituti dellaRegione
Diffusione del Pacchetto “A.Scuo.La.” – AlternanzaScuola Lavoro (PON 1.4L 2006 07)
PON 1.4L – in collaborazionecon: IPSSAR Brindisi, IP Bottazzi –Casarano (LE), IISS De Pace –Lecce, ITC Bachelet – Taranto,IPSSAR Brindisi, ITC Cassandro –Barletta, IISS Einaudi Foggia
2008
SeminarioRegionale – Bari31/0301/04/2008
Alternanza e Simulazione di Impresa
Ufficio Scolastico Regionale perla Puglia – Direzione Generale,Agenzia Scuola – ex INDIREFirenze
2008KOS 2008 (*)(PON 1.4L 2007)
Micro seminari di diffusione e formazione sulle“competenze nella scuola e integrazione percorsi dialternanza” – Piattaforma IFSNETWORKSupporto per la progettazione di percorsi dialternanza IFS, PON C5/C6, documentazione.Sviluppo Portale Alternanza IFSWeb TV: comunicazione audiovisiva, TV on demand
Collaborazioni con il territorioscuole del territorio – Imprese –USR Puglia, Direzione Generale
2008Seminari diformazione
Alternanza Scuola lavoro USR Puglia (BA FG)
12
IL P
RO
GE
TTO
KO
S 2
00
8
I.T.C. “Domenico ROMANAZZI” - Bari Centro Polifunzionale di Servizio Dilos Center
Simucenter Regionale Puglia
I.T.C. “Domenico “ROMANAZZI” – Via C.Ulpiani 6/a, 70125 – BARI
Tel.080/5425611 – Fax.080/5426492 e-mail: [email protected] - URL: www.itcromanazzi.it
(*) Progetto KOS 2008 – (PON “La scuola per lo sviluppo” – Mis.Azione 1.4 Locale “Sviluppo di CentriPolifunzionali di servizio per il supporto all’autonomia, la diffusione delle tecnologie, la creazione di reti.”)
Seminari egruppi dilavoro
Organizzazione, gestione, counselling per larealizzazione di interventi informativi, formativi edi diffusione di metodologie didattiche basate suobiettivi di sviluppo di competenze, integrazionedell’alternanza e della simulazione di impresa,apprendimento cooperativo.Supporto dell’USR Puglia, collaborazione dellescuole del territorio per gli aspetti organizzativi, ladislocazione/ decentramento delle sedi deiseminari, l’apporto di esperienza e counsellingdelle risorse umane.
Organizzazione tutoring:ITC Romanazzi BariITIS Panetti – BariLiceo Cl. Socrate – BariIPSSAR BrindisiIP Perrone – Castellaneta (TA)IP Einaudi – Foggia
Scuole partecipanti ai seminari: 90Docenti partecipanti: 560(di cui 40 Tavola Rotondae 145 Seminario conclusivo)Studenti partecipanti: 45
Simucenter
Realizzazione di un portale di supporto/documentazione alla formazione/counsellingsull’Alternanza Scuola Lavoro e Simulazione di Impresa(http://alternanzasl.diloscenter.it).Realizzazione di una piattaforma per la gestione dei percorsi di alternanza S L(http://alternanzasl.diloscenter.it/asla/admin):DB scuole – studenti, docenti, tutor; DB aziende – tutor; DB movimenti;gestione documentazione; compilazione certificazione competenze.Sviluppo di materiali multimediali e documentazione per la sensibilizzazione, informazione ediffusione.
Supporto
Tutoring e supporto on demand per la gestione della Piattaforma IFSNetwork (Agenzia Scuolaex INDIRE) e la realizzazione di progetti formativi orientati allo sviluppo dei percorsi dialternanza e IFS, anche sulle modalità progettuali collegate ai finanziamenti PON – FSE(Obiettivi C1 C5 C6) per stage in Italia e all’Estero e per la Simulazione di Impresa.
WEB TV
Portale basato su tecnologie di podcasting eweb streaming sito web con caratteristiche dielevata interattività nei confronti dei visitatori ingrado di raccogliere, valorizzare e ridistribuirecontenuti audio e video prodotti nella scuola e sulterritorio con il ruolo e le funzioni di unaradio/televisione scolastica su Internet.Piattaforma in grado di garantire l’affidabilità e lacontinuità di funzionamento del sistema, integratain un sito Internet contenente approfondimenti einformazioni di servizio.
Palinsesti di programmi predefinitiin successione cronologica, a ciclocontinuo.
Programmi a richiesta (on demand)organizzati in canali tematici.
Programmi in diretta via webcam oda regie video per convegni edeventi.
Chat testuali per l’interazione live trapubblico ed emittente.
Testi di servizio e informazionesovrimpressi al video, anche con linkal web.
Grafica e slideshow sonorizzati.
15
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NELucrezia Stellacci
Direttore Generale USR Puglia1
Rivolgo un saluto cordiale a tutti i presenti, rappresentanti ministeriali, aziendali, istituzionali e sindacali ed esprimo un vivo e sincero apprezza-mento alla comunità scolastica del “Ro-manazzi”, sapientemente guidata dal suo Dirigente Cecilia Pirolo, che sta la-vorando tantissimo e molto bene, con il suo Centro Polifunzionale, “funzionale” al miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa, non solo per i propri studenti ma per la platea più am-pia delle scuole partecipanti alla rete regionale, che promuove ed anima an-che questa iniziativa.
Le reti scolastiche, previste nell’art.7 del Regolamento sull’autonomia come una possibile alternativa alla persistenza di strutture periferiche dell’amministra-zione scolastica,ritenute dai più invasive e limitative del potenziale autonomistico delle istituzioni scolastiche, salvo casi li-mitati, non sono di fatto decollate.
1 22.10.2008 – Confindustria – Bari – Sintesi dell’introduzione alla tavola rotonda
In controtendenza, la rete del Cen-tro servizi Dilos Center che costituisce un esempio di eccellenza della comu-nità scolastica pugliese, come questa stessa iniziativa conferma.
Il tema di questo convegno – Alter-nanza Scuola-Lavoro – è molto attuale, in quanto rappresenta uno dei profili più qualificanti, più condivisi, più ur-genti, ma non per questo meno trascu-rati, di quel progetto di riforma dell’istruzione secondaria superiore che inseguiamo da più di trent’anni e di cui ancora non si intravede una data certa di avvio.
Eppure fin da 10 anni fa, quando si è cominciato a mettere mano alle Ri-forme della scuola in connessione an-che al riconoscimento dell’Autonomia scolastica (art.21 della legge delega n.59/1997), si è registrato un sostanziale consenso nell’individuare nella man-canza di collegamento sistematico fra scuola e mondo del lavoro, nella iper-trofia del sistema dell’istruzione e nella
incontro presso Confindustria – Bari
16
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE conseguente residualità del sistema
della formazione professionale, gli aspetti di maggiore criticità del seg-mento secondario del sistema forma-tivo nazionale.
Occorreva superare la lunga tradi-zione pedagogica che interpretava il “sapere” come una categoria a sé stante e nettamente distinta dal “saper fare”, appannaggio di altre agenzie formative diverse dalla scuola, quando non addi-rittura lasciato alla iniziativa del singolo, costretto a transitare fra più esperienze lavorative, prima di capire l’organizza-zione del mondo del lavoro e le sue re-gole, e di maturare una sua precisa scelta, magari in contraddizione con il percorso scolastico già compiuto e con tutti i rischi collegati a questi cambia-menti di rotta non adeguatamente pro-grammati.
Oggi, alle dissertazioni teoriche de-gli anni 90 si aggiunge un ulteriore dato di fatto: il mondo del lavoro e la società reale esercitano una forte attrazione sui giovani, e sarebbe un vero peccato se la scuola non si avvalesse di questa op-portunità per dare senso alla sua azione formativa, per permettere agli studenti di sperimentare in un ambiente diverso da quello scolastico, ma sentito più vero e più ambito, la validità degli apprendi-menti acquisiti a scuola, nelle aule, nei laboratori e nelle imprese simulate.
L’Alternanza Scuola-Lavoro, così come disciplinata nel D.Leg.vo n.77/2005, è una metodologia didattica con cui costruire il piano personalizzato di acquisizione dei traguardi di cono-scenza e competenza previsti per uno specifico indirizzo ed anno di corso, e per questo non può essere impostata come uno “stage”, in “aggiunta” al curri-culum, e nemmeno come un periodo di“tirocinio” che segue e completa il percorso formativo teorico, e ancora
meno come un diverso canale forma-tivo. È uno strumento nuovo e formida-bile per rendere concreto, utile l’ap-prendimento e sollecitare fin dal percorso scolastico, quando ancora il giovane è sotto la tutela della scuola, esperienze che gli permettano di met-tersi in gioco, con il proprio bagaglio di conoscenze, di abilità, di emozioni, e di avere occasioni per accrescere l’ auto-stima, per riconoscere le proprie incli-nazioni e vocazioni,innescando quel circolo virtuoso che produce persona-lità ben orientate, motivate e pronte ad affrontare il futuro con consapevolezza e responsabilità.
Queste le ragioni deontologiche che dovrebbero spingere, noi operatori scolastici, a favorire l’adozione in tutti gli indirizzi scolastici di questa nuova metodologia, pur nella consapevolezza dei ritardi, degli ostacoli e delle resi-stenze che tutte le innovazioni puntual-mente incontrano nel loro cammino attuativo.
Rinnovo i complimenti a tutto il tavolo,in particolare alle scuole rappre-sentate che potranno illustrare meglio di me i punti di forza e di criticità delle esperienze già realizzate, evidenzian-dole all’attenzione dei decisori politici che avranno così elementi di cono-scenza su cui fondare le scelte che an-dranno prossimamente ad operare.
A tale riguardo sarebbe auspicabile tendere ad una maggiore partecipa-zione a questi incontri, degli enti locali e anche di istituzioni come la Camera di Commercio, che nella forma associativa di Unioncamere presente anche a li-vello regionale, in altri territori, come ad esempio l’Emilia Romagna, si è fatta promotrice di protocolli d’intesa diretti a favorire percorsi di Alternanza in tutti gli ordini di istruzione, investendo tempo, idee e risorse proprie.
17
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEPROGETTO ALTERNANZA
SCUOLA-LAVOROSintesi intervento di Vito Carnimeo
Tavola Rotonda, 22 ottobre 2008
Brevi considerazioni.
La partecipazione delle imprese lo-cali al successo dei programmi di Alter-nanza dal 2004 al 2008 è stato significa-tivo.
I dati ci dicono che sono tantissime le aziende che hanno aderito ospitando uno o più studenti per 120 ore (una an-nualità) o 240 ore (due annualità, per-corso completo).
In particolare:
121 aziende nella prima edizione 2003-06 (con oltre 370 studenti, nell’ultima delle 3 fasi di sensibi-lizzazione, orientamento e per-corso di alternanza);
124 aziende nella seconda edi-zione 2004-07 (con 370 studenti);
237 aziende nella terza edizione 2005-08 (con oltre 880 studenti).
Si tratta di imprese di tipologie di-versificate sia territorialmente che set-torialmente.
Situazione per Province:
Bari: 72 aziende coinvolte, Lecce: 32, Foggia: 27, Brindisi: 15, Taranto: 11.
In riferimento ai settori, emerge il settore servizi e commerciale, alber-ghiero, seguono meccanica, abbiglia-mento, alimentare.
Questi periodi di alternanza sono stati certamente utili per sviluppare le competenze trasversali: dal SAPERE al SAPER FARE.
Probabilmente, come è emerso da-gli incontri con le scuole dell’alternanza, questo sforzo delle imprese locali non è ancora sufficiente. Infatti fra gli ele-menti di criticità si cita proprio “la diffi-coltà di reperire un sufficiente nu-mero di imprese, specie nelle regioni meridionali caratterizzate da bassi tassi di industrializzazione e da una particolare conformazione del si-stema produttivo, costituito in gran parte da PMI e PPMI”.
Da parte delle imprese non c’è disin-teresse o snobismo ma una oggettiva difficoltà. Il tessuto industriale pugliese è caratterizzato almeno per l’85% da imprese di piccole e piccolissime di-mensioni, ove esiste prevalentemente solo la funzione di “produzione”, nella quale spesso opera lo stesso imprendi-tore. Quindi imprese nelle quali gli uf-fici, che sono le aree funzionali di staff nelle quali dovrebbero inserirsi gli stu-denti, sono praticamente ridotti alla sola direzione.
Inoltre si tratta di imprese nelle quali, per l’impegno richiesto dai tempi di produzione, si fa poca formazione.
Gli stessi imprenditori, nella mag-gior parte dei casi, provengono profes-
18
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE sionalmente dall’area produzione o
vendite (self made man) e sono sprovvi-sti di un titolo di studio superiore in al-meno metà delle aziende. Da una ri-cerca ISTAT sull’identikit dell’impren- ditore è risultato che il 32% degli imprenditori meridionali ha la licenza media e il 49% il diploma di scuola su-periore). Solo una piccola percentuale è laureata. Quindi il ruolo di “Azienda come agenzia formativa” può essere efficacemente svolto da una piccola percentuale di imprese locali adeguata-mente strutturate, una èlite di aziende di primissima qualità organizzativa, aperte all’internazionalizzazione.
A ciò si aggiunga la quantità di of-ferte di collaborazione che proven-gano da diversi enti formativi (Univer-sità e consorzi), che richiedono posti per stages di 3/6 mesi, molto più inte-ressanti per l’azienda sia per la mag-giore durata (che consente un più effi-cace inserimento del giovane nel ciclo dell’azienda) che per la tipologia di sta-gista (generalmente laureati, che fre-quentano un corso per Master).
Quindi fra POR, IFTS, PON, ed enti di formazione privata, l’èlite di aziende ec-cellenti, aperte al territorio, all’avan-guardia nelle prassi innovative riceve un numero elevatissimo di richieste.
La questione è: data la situazione contestuale come operare per favorire i percorsi di alternanza?
Affinché ci sia una reale diffusione nel territorio (perché è questa la finalità che ci poniamo) bisogna comprendere che cosa può sensibilizzare e stimolare le aziende, al di là dell’azione informa-tiva delle istituzioni, delle associazioni di categoria, di Confindustria e SPE-GEA.
A questo proposito vorrei riferire una piccola esperienza di collabora-zione fra aziende baresi e scuole supe-riori tedesche, con un modello compa-rativo di Alternanza avanzato che si collega ad un fenomeno della nostra storia. Fra il 2001 e il 2004 abbiamo par-tecipato al Progetto FENICE. Attraverso la collaborazione fra il Lander tedesco del Baden-Württemberg, le Acli pugliesi e la Fondazione Giovanni XXIII, sono giunti nelle nostre aziende alcuni stu-denti italo-tedeschi fra i 16 e i 18 anni italo-tedeschi, figli di immigrati pugliesi in Germania, che frequentavano scuole tecniche a Stoccarda, Colonia e din-torni.
Questi ragazzi parlavano un italiano non corretto, dialettale, ereditato dai loro genitori, mentre parlavano perfet-tamente il tedesco, l’inglese e il fran-cese. Superate le prime diffidenze, gli imprenditori locali hanno constatato che questi ragazzi erano portatori di competenze sia tecniche che trasversali di primo ordine e immediatamente OPERATIVE. Tutti sapevano utilizzare il PC e il pacchetto Office, erano in grado di utilizzare una terminologia azien-dale, erano in grado di collaborare a ri-cerche (di mercato) e svolgere attività di contabilità, procedure di esporta-zione e pratiche doganali.
studenti al Job&Orienta – Verona
19
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEInoltre, si integravano bene con gli
impiegati locali delle aziende ospitanti perché avevano appreso e acquisito atteggiamenti collaborativi di team-building, orientamento al problem solving, forte capacità di adatta-mento al contesto organizzativo, e, soprattutto, conoscenza dell’orga-nizzazione del lavoro.
Il Progetto FENICE ha avuto successo ed è stato replicato per 3 anni, coinvol-gendo un numero crescente di imprese che hanno anche proposto agli studenti contratti di lavoro.
Questa piccola esperienza di colla-borazione internazionale può aiutarci a riflettere sulla centralità delle compe-tenze, da quelle tecnico-professio-nali a quelle ancor più importanti di tipo trasversale.
Le aziende hanno bisogno di gio-vani che posseggano sia competenze tecniche di base (informatica e lingue straniere) ma soprattutto trasversali, il saper fare può essere trasmesso e completato dopo, ma il sapersi rela-zionare con gli altri, inserire e inte-grare nel contesto lavorativo, deve ritenersi il primo punto di forza per chi si affaccia al mondo del lavoro.
Se l’Alternanza è estremamente utile come metodologia per l’appren-dimento per competenze e per l’ac-quisizione di competenze trasver-sali, superando il tradizionale approccio dell’insegnamento per di-scipline, ritengo sia molto impor-tante riuscire a individuare, elen-care, codificare, strutturare queste competenze indispensabili nel mondo del lavoro, ed in particolare individuare le competenze adatte al nostro contesto economico-indu-
striale, avente le caratteristiche ci-tate.
Il passo successivo sarà definire “chi fa che cosa” ovvero andare a rafforzare quella divisione di compiti funzionale al successo delle iniziative: cosa deve fare la Scuola, cosa devono trasmettere gli esperti che si occupano di Alternanza, cosa può essere completato e trasmesso nelle aziende ospitanti.
Concludendo ritengo di dover sot-tolineare come il punto di partenza sia la mappa delle competenze, sempre aggiornata e riferita al contesto locale. Occorre in questo ambito aumentare lo scambio di esperienze, best practices, a livello locale e interregionale (Un riferi-mento all’interessante esperienza della Regione Veneto).
Come farlo? Con quali mezzi e me-todologie sviluppare nei ragazzi le competenze necessarie?
Se studenti e imprenditori non par-leranno lo stesso linguaggio, il dialogo sarà difficile.
L’azienda potrà davvero diven-tare agenzia formativa né per de-creto legge, né per pochi euro di rim-borso spese, ma solo se avrà interesse a farlo, ovvero quando l’imprenditore capirà che c’è convenienza a farlo, quando avrà un terreno comune e inte-ressi convergenti con le istituzioni for-mative.
Quindi, anche e soprattutto in que-sto ambito, è necessario FARE SISTEMA, costruire RETI, abbattere barriere appa-renti, eliminare gelosie o ostacoli artifi-ciosi, comunicare meglio, concentrare le risorse sugli obiettivi, condividere gli INSUCCESSI per individuare i percorsi per il miglioramento.
21
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NELA RETE DEI SERVIZI
PER IL LAVORO – BORSALAVOROSintesi intervento di Maurizio Croce
Tavola Rotonda, 22 ottobre 2008
Nel dibattito sul ruolo che i vari at-tori devono avere nel mercato del lav-oro si parla sempre più di “Rete dei Servizi per il Lavoro”. La Legge Biagi definiva la Borsa Nazionale Continua del Lavoro come “un sistema aperto di incontro domanda-offerta di lavoro fi-nalizzato, in coerenza con gli indirizzi comunitari, a favorire la maggior effi-cienza e trasparenza del mercato del lavoro, all’interno del quale
CITTADINI, lavoratori, disoccupati, persone in cerca di un lavoro
INTERMEDIARI (soggetti autorizzati o accreditati che erogano servizi per il lavoro)
IMPRESE (datori di lavoro)
possono decidere di incontrarsi in maniera libera e dove i servizi sono lib-eramente scelti dall’utente” (art. 2, d.lgs. 276/03).
Del resto per servizi per il lavoro si intende tutta una serie di attività: infor-mazione a cittadini e imprese, orienta-mento (di primo e secondo livello es. bilancio di competenze), promozione di azioni di accompagnamento al lav-oro (formazione iniziale e continua, ti-rocini, work-experience, work-fare), in-termediazione (incontro tra domanda ed offerta di lavoro), fornitura di man-odopera, consulenza alle imprese, etc…
Secondo quanto definito dal D.lgs.276/03 i soggetti che possono ader-ire al sistema di rete lavoro sono:
le Amministrazioni Regionali/Pro-vinciali
le Università pubbliche/private
le Associazioni dei datori e dei pr-estatori di lavoro più rappresenta-tive
relatori della tavola rotonda
22
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE l’Ordine Nazionale dei Consulenti
del Lavoro
le Agenzie per il Lavoro (Autoriz-zate)
in base ai regimi accreditativi stabil-iti dalla Regione
le Amministrazioni Comunali in forma singola o associata (Informa-giovani)
gli Istituti di scuola secondaria di secondo grado statali e paritari
le Camere di Commercio
le Agenzie per il Lavoro (Accredi-tate)
In base alle prassi e norme fanno al-tresì parte della Rete dei Servizi per il Lavoro anche Centri di Formazione Pro-fessionale, INPS, INAIL, ASL, Associazi-oni Terzo Settore). Oggi assistiamo a due modelli di accreditamento region-ale dei servizi per il lavoro:
1. REGIONE LOMBARDIA (equiparazi-one tra soggetti pubblici e privati)
2. REGIONE EMILIA ROMAGNA (ruolo prevalente dei soggetti pubblici).
Sarebbe utile che anche in Puglia si normasse in tal senso e che venisse at-tribuito un ruolo importante alle Scuole secondarie superiori che con le loro nu-merose attività si pongono ormai come soggetti attivi nel mercato del lavoro.
23
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEAppunti
sull’alternanza scuola-lavoro
Riferimenti normativi
L’istituto, la cui disciplina è conte-nuta nell’art.4 della Legge 53/2003 e nel successivo D.Lgs. 15.4.2005, n.77, prevede la possibilità di coinvolgere, a partire dal 15° anno di età, tutti gli stu-denti del 2° ciclo e può abbracciare l’in-tera formazione dai 15 ai 18 anni, sotto la responsabilità dell’istituzione scola-stica o formativa, sulla base di conven-zioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio, industria, arti-gianato e agricoltura, o con enti pub-blici e privati.
Il modello proposto dall’art.4 della Legge 53/2003 segna una vera e pro-pria svolta in tema di alternanza, nel senso che la pratica aziendale non è più aggiuntiva, bensì sostitutiva di una parte del curricolo scolastico l’attività formativa viene progettato congiunta-mente dall’azienda e dall’istituzione scolastica, anche se quest’ultima con-serva comunque la responsabilità nella gestione dell’intero percorso.
Finalità dell’alternanza (art.2 del D.Lgs. 77/2005)
a. attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il pro-filo culturale ed educativo;
b. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze
spendibili anche nel mercato del la-voro;
c. favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni perso-nali, gli interessi e gli stili di appren-dimento individuali;
d. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e forma-tive con il mondo del lavoro e la so-cietà civile;
e. correlare l’offerta formativa allo svi-luppo culturale, sociale ed econo-mico del territorio.
Un aspetto importante dei percorsi in alternanza è rappresentato dalla fun-zione tutoriale, assolta dal tutor scola-stico (o interno) e dal tutor aziendale (o esterno).
A norma dell’art.6 del D.Lgs. 77/2005, l’istituzione scolastica o formativa, te-nuto conto delle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno, valuta gli ap-prendimenti degli studenti in alter-nanza e certifica le competenze da essi acquisite.
Considerazioni
L’alternanza si configura come un’ul-teriore modalità di acquisizione delle conoscenze e delle compe-tenze previste dai percorsi tradizio-nali.
In questo senso risulta importante il raccordo di tale attività con le azioni rivolte – nell’ambito dell’obbligo di
24
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE istruzione – a far acquisire agli stu-
denti – entro il 15° anno – le compe-tenze chiave (key competences).
L’alternanza appare utile anche quale metodologia per l’apprendi-mento per competenze e l’acqui-sizione di competenze trasversali (cross curricular competences – soft competences), superando-inte-grando il tradizionale approccio dell’insegnamento per discipline.
Essa può contribuire all’innalza-mento sia dei tassi quantitativi di scolarità che dei livelli qualitativi dei processi formativi e alla prevenzione di forme striscianti di dispersione scolastica.
Elementi di criticità
la difficoltà di reperire un sufficiente numero di imprese, specie nelle re-gioni meridionali ed insulari, carat-terizzate da bassi tassi di industria-lizzazione e da una particolare conformazione del sistema produt-tivo, costituito in gran parte da pic-cole e medie imprese
l’esiguità delle risorse disponibili il superamento di una concezione
settoriale dell’orientamento (sco-lastico, professionale, universitario),
la difficoltà di pervenire in tempi brevi alla formazione di un cospicuo
numero di figure di sistema, scola-stiche e aziendali (tutor), in grado di supportare i percorsi;
la difficoltà di costruire un sistema oggettivo di certificazione delle competenze acquisite, al fine della loro riconoscibilità anche in altri contesti formativi;
integrazione nei curricoli di attività finalizzate all’acquisizione di competenze.
Esigenze per lo sviluppo del’alternanza
un forte impegno di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti;
disponibilità del sistema scolastico a coinvolgere, su un piano di pari di-gnità, altre agenzie nel processo di formazione, evitando posizioni di autoreferenzialità;
disponibilità del sistema produttivo a considerare la spesa sostenuta per la formazione quale investimento in grado di far conseguire rilevanti be-nefici nel medio e lungo periodo;
adeguate risorse umane e finanzia-rie.
Situazione in Puglia
In Puglia è in corso la 5^ edizione del Progetto, sostenuto finanziaria-mente dall’USR, a favore delle scuole del secondo ciclo, in numero purtroppo inferiore – in relazione alla dimensione delle risorse – rispetto alle scuole che ne hanno fatto richiesta.
Si è comunque passati da circa 20 progetti della prima edizione a oltre 80 progetti avviati nell’a.s. 2007-2008.
La Puglia vede inoltre attivi, accanto a percorsi specifici di alternanza scuola-lavoro, 105 progetti di Impresa forma-formazione in situazione
25
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE
tiva simulata distribuiti in 50 Istituti di Istruzione superiore di 2° grado.
Questa metodologia didattica, in molte regioni, è già equiparata ai per-corsi di alternanza.
Nel maggio 2008, in un incontro al Ministero dell’Istruzione, promosso dalla dott.ssa Nardiello e rivolto a tutti i Simucenter Regionali, è stata eviden-ziata la necessità della diffusione dell’Al-ternanza a tutti gli istituti di 2° grado, compresi i Licei, e il ruolo che devono avere i Simucenter in questo processo.
Il Simucenter della Puglia si è mosso autonomamente da tempo in questa direzione, con la propria progettualità, nell’ambito delle azioni possibili in qua-lità di Centro Polifunzionale di Servizio.
In questa annualità sono state dedi-cate al tema dell’Alternanza e Simula-zione di Impresa numerose iniziative a carattere regionale, spesso de localiz-zate sul territorio, finalizzate alla sensi-bilizzazione, formazione e supporto a favore delle scuole coinvolte o interes-sate.
La tavola rotonda, promossa dal Centro Servizi Dilos – Simucenter regio-nale per la Puglia, con il progetto “KOS 2008”, e ospitata dalla Confindustria di Bari, ha concluso una di queste azioni di
sensibilizzazione e diffusione e precede l’avvio di una nuova modalità di “for-mazione dei formatori” promossa dal’USR Puglia, di tipologia semplificata rispetto alle passate edizioni, finalizzata direttamente alla preparazione delle scuole e degli operatori alla gestione, organizzazione e integrazione nel curri-colo dei percorsi di alternanza.
La Tavola Rotonda sui temi dell’inte-razione fra scuola e azienda nei percorsi di alternanza, ospitata il 22 ottobre 2008 nella Sala Consiliare dell’Associa-zione degli industriali di Bari, ha regi-strato un notevole successo con oltre 50 presenze fra rappresentanti politici, ministeriali, aziendali e delle scuole. Ol-tre ai dirigenti e docenti di alcuni Istituti pugliesi hanno partecipato stakeholders del mondo del lavoro e rappresentanti sindacali.
L’evento è stato presieduto dal Di-rettore Generale dell’USR Puglia, Lucre-zia Stellacci, e dal Dirigente Tecnico Li-liana Borrello, coordinatrice nazionale della rete delle Imprese formative simu-late.
Di notevole rilievo, inoltre, le testi-monianze emerse nel Seminario Con-clusivo del Progetto KOS 2008 – ITC Ro-manazzi di Bari, 23 ottobre 2008 – con la partecipazione di circa 150 fra do-
tavola rotonda
26
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE centi, dirigenti scolastici e rappresen-
tanti degli Uffici Scolastici Provinciali e Regionale.
La giornata è stata dedicata alle co-municazioni degli esperti del MIUR – D.G. Affari Internazionali, Uffico IV, D.G. per l’Istruzione Tecnico Scientifica, Uffi-cio V e di rappresentanti aziendali e del mondo del lavoro. Sono state presen-tate le modalità operative e i risultati del progetto KOS e le nuove piatta-forme on line dedicate, dal Centro Ser-vizi, alla diffusione dell’Alternanza e alla certificazione dei percorsi formativi in-tegrati.
Ha partecipato ai lavori Ruggiero Francavilla, Dirigente dell’Ufficio III dell’USR Puglia, che si occupa della ge-stione dei Percorsi Sperimentali di Al-ternanza Scuola-Lavoro per le scuole della Puglia..
La conclusione delle attività forma-tive sostenute dal Centro Servizi attra-verso il Progetto KOS (settembre-otto-bre 2008), che hanno registrato complessivamente oltre 500 presenze, fra dirigenti e docenti provenienti da circa 90 scuole di tutta la regione, porta a riflettere su alcuni punti:
l’alternanza, in passato confusa con stages o terza area degli istituti pro-fessionali, è ora più “conosciuta” nell’ambito scolastico nei suoi tratti connotativi
è oggetto di interesse e di richiesta da parte delle scuole che si candi-dano sempre più numerose anche
se purtroppo non tutte vedono ac-colta la propria candidatura
è ancora troppo poco conosciuta in ambito istituzionale (Enti locali, Am-ministrazioni, anche quelle che maggiormente dovrebbero soste-nere, come avviene in alte Regioni, lo sviluppo dei percorsi formativi (Camere di Commercio, associazioni imprenditoriali, Regione Puglia, parti sociali)
non riesce ancora a trovare la “sponda” opportuna ed un rapporto continuo con le aziende, per i pro-blemi collegati alla “cultura locale” e al tessuto imprenditoriale (PMI, PPMI).
Il Simucenter Puglia ha come obiet-tivo lo sviluppo di azioni mirate a sensi-bilizzare gli stakeholders del territorio e diffondere l’interesse verso questi per-corsi formativi, per preparare il terreno prima del loro inserimento a regime nel sistema scuola. Ai fini di una potenziale crescita della realtà sociale ed econo-mica del territorio è necessario che tutti gli attori conoscano e svolgano il pro-prio ruolo interagendo collaborativa-mente; l’istituzione scolastica, in questo contesto operativo, “deve” sostenere, attraverso metodologie didattiche ade-guate ai nuovi bisogni dei giovani e della società, la formazione degli stu-denti orientata ad un soddisfacente in-serimento nel mondo del lavoro, pre-messa ineludibile per una piena partecipazione alla “cittadinanza attiva e consapevole”.
27
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEEsperienze di Alternanza
Scuola-Lavoro (2003-2008)
IISS “G. Falcone” – Sava (TA)Contributo della prof.ssa Mariangela Miccoli Coordinatrice Progetto Alternanza SL Il percorso di Alternanza, in fase di realizzazione nel nostro Istituto, punta ad offrire agli studenti coin-volti la possibilità di conoscere il tessuto imprenditoriale locale legato al settore terziario (servizi alla persona) ma anche di orientare le loro scelte di vita. Per questo si è deciso di coinvolgere nel ruolo attivo, formativo e “combinato” più classi, con un gruppo di allieve, dopo aver individuato alcune aree in cui era possibile attuare le iniziative di formazione secondo il profilo professionale di “Operatore socio-cul-turale in strutture residenziali per anziani”. Si tratta di strutture presenti nel territorio che gestiscono servizi rivolti ad anziani e che costituiranno l’ambito di studio e di ricerca-azione della figura profession-ale considerata.
ITIS “G. Ferraris” – Molfetta (BA)L’azienda adotta una classeOggi, l’alternanza scuola lavoro è diventata una pratica dell’insegnamento indispensabile per il percorso formativo degli studenti degli Istituti Tecnici ed in particolare per gli allievi dell’istituto frequentanti le specializzazioni di Elettrotecnica ed automazione e informatica.
Sia il MPI che la Confindustria a livello nazionale prevedono che l’alternanza scuola-lavoro diventi una pratica usuale dei percorsi formativi degli studenti italiani.
L’ITIS “G. Ferraris” di Molfetta, da anni impegnato sul territorio in attività atte a favorire l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro, la considera indispensabile per stimolare l’apprendimento delle discipline tecnico-applicative.
Da tempo i percorsi didattico-educativi che sfruttano tale disciplina per il miglioramento dell’offerta formativa, vengono attuati con discreto successo fornendo agli attori di tale pratica scambi sinergici e miglioramenti qualitativi.
l’ITIS “G. Ferraris” di Molfetta, avendo già in corso due percorsi di Alternanza Scuola – Lavoro “L’Azienda Adotta una Classe”, rivolto agli alunni frequentanti la specializzazione di Informatica e di elettrotecnica ed automazione, che stanno riscuotendo un discreto successo sia sotto l’aspetto didattico formativo, sia sotto l’aspetto pratico applicativo, ritiene utile ripetere l’esperienza anche per gli alunni frequentanti la specializzazione di Meccanica e Elettrotecnica e automazione.
Il percorso si ispira al principio che da anni è la linea guida degli insegnamenti curricolari ed extracurricu-lari dell’istituto, cioè unire al sapere, il saper fare e il saper essere.
28
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE OBIETTIVI
Il percorso di alternanza per il settore Meccatronico si pone una serie di obiettivi riassumibili in tre di-stinte tipologie.
Obiettivi educativi trasversali:• Sviluppareneigiovaninuoveoalternativemodalitàdiapprendimentoflessibili,attraversoilcollega-
mento dei due mondi formativi pedagogico scolastico ed esperienza aziendale, sostenendo un pro-cesso di crescita dell’autostima e della capacità di autoprogettazione personale
• Avvicinareigiovanialmondodellavoroattraversoun’esperienzaprotetta,mataratasuritmiepro-blematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di responsabilità e di impegno sociale e lavo-rativo
• sviluppareefavorirelasocializzazioneelacomunicazioneinterpersonale.
Obiettivi formativi trasversali:• Favorireesollecitarelamotivazioneallostudio• Avvicinareilmondodellascuolaedell’impresaconcepiticomeattoridiununicoprocessochefavo-
risca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani• Socializzareesvilupparecaratteristicheedinamicheallabasedellavoroinazienda(lavorodisqua-
dra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori distintivi ecc.)• Rendereconsapevoliigiovanidelprofondolegametralapropriarealizzazionefuturacomepersone
e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica• Acquisirecompetenzespendibilinelmondodellavoro• Migliorarelacomunicazioneatuttiisuoilivellieabituareigiovaniall’ascoltoattivo• Sollecitarecapacitàcriticaediagnostica• Acquisirelacapacitàdiessereflessibilinelcomportamentoenellagestionedellerelazioni
Obiettivi professionalizzanti
Si rimanda al paragrafo successivo, in cui vengono descritte in maniera più specifica le competenze le-gate all’area del sapere oggetto della sperimentazione
AREA DELLE COMPETENZEDEFINIZIONE DELL’AREA
“Area Meccatronico”
Le competenze specifiche da sviluppare durante il percorso di alternanza, affini al percorso di studi cur-ricolare dell’indirizzo di meccanica ed elettrotecnica ed automazione, fanno specifico riferimento all’area tecnica dell’automazione industriale e sono proprie di un profilo professionale presente in quasi tutti i settori produttivi presenti sul territorio.
In particolare, l’acquisizione di queste competenze comporta la conoscenza di tecniche di progetta-zione, realizzazione e gestione di impianti elettrici e di automazione civili ed industriali.
COMPETENZE SPECIFICHE DA ACQUISIRE• Sapere:
− Conoscenza dell’organizzazione aziendale− Conoscenza delle principali metodologie del problem solving− Conoscenza delle principali tecniche progettazione di impianti elettrici ed automatici
• Saper fare:− Analizzare le problematiche aziendali− Produrre algoritmi per la risoluzione di problemi tecnici− Valutare la corretta configurazione di un sistema automatico per una specifica applicazione− Conoscere le potenzialità degli strumenti informatici a servizio della progettazione degli impianti
meccanici, elettrici e di automazione
29
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE− Conoscere gli strumenti per la progettazione e la programmazione di sistemi automatici a controllo
numerico− Scegliere ed utilizzare la tecnologia, i macchinari e le apparecchiature più appropriate− Utilizzare il metodo più appropriato per organizzare i bisogni individuati in una realtà specifica in
funzione dell’obiettivo proposto− Produrre elaborati secondo le normative specifiche degli impianti
• Saper essere:− Saper lavorare in gruppo− Adattarsi all’organizzazione aziendale− Saper adattare le proprie capacità alle esigenze produttive dell’azienda
AZIENDE PROPOSTE PER IL PROGETTO
N.° Nome azienda Sede1 SITEC srl Molfetta – Via Oleifici dell’Italia Meridionale C9/C10 2 Mectronik srl Molfetta – Zona Industriale – Lotto E/5 3 Meccaniche Moderne Snc Molfetta – Strada Ovest Lama Martina 40/424 Global Technical Service srl Terlizzi – Contrada Spineto – Z.I. 5 Alfa Engineering s.r.l. Terlizzi – Contrada Spineto – Z.I. 6 Decomeccanica srl Molfetta – Z.A. Lotti C9/C10 7 A&D Automazione & Design srl Molfetta – Zona Industriale – Lotto DA-2 8 Mit Consulting Snc Molfetta – Via A. Saffi 52 9 Molmec Molfetta – Via Oleifici dell’Italia Meridionale Z.A. lotti C8/C10
10 Ormant srl Molfetta –Via Antichi Pastifici – Zona Artigianale – Lotto A/8 11 Promove srl Molfetta – Zona Industriale – Lotto CA/2 12 Tecnodema Srl Molfetta – Zona Artigianale – Lotti C9 – C10 14 Due A Srl Bisceglie – Via Imbriani 370/C int.115 Remec Bisceglie – Molfetta16 Omat Srl Molfetta – Via Antichi Pastifici B/1617 CoMeA Molfetta – Via Degli Agricoltori – Lotto B/518 Gigotti Officine Meccaniche Zona Artigianale – Lotto D/1 – Molfetta
N.B. Con le aziende che aderiscono al progetto sarà sottoscritto un concordato nel quale saranno indi-cate le competenze della scuola e della azienda e sarà regolamentato il rapporto tra i corsisti, l’istituto e l’azienda durante la fase di stage. Inoltre, sarà specificato la natura dell’attività che è di tipo prettamente formativo e che quindi non è soggetta alla normativa vigente in merito alla regolamentazione del nu-mero di stagisti.
Considerata la validità formativa del progetto, la rilevanza territoriale dell’azione, l’elevato numero di aziende coinvolte e l’esiguità del finanziamento. Tenuto conto che il MPI e le associazioni di categoria hanno firmato un accordo quadro a sostegno dell’alternanza scuola-lavoro, indicandola quale strumento formativo indispensabile per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro delle nuove generazioni, per le aziende partecipanti sarà previsto un compenso forfetario, da definire in base all’ammontare comples-sivo dei finanziamenti e al numero degli alunni impegnati in azienda, a titolo di rimborso spese.
DEFINIZIONE DI MASSIMA DI TEMPI E CONTENUTI DEL PERCORSO DI ALTERNANZAIl percorso di alternanza prevede lo svolgimento del progetto nell’arco di due anni scolastici:
Per il primo anno si prevede l’articolazione del progetto nelle seguenti fasi:1. Fase zero “Presentazione del progetto”2. Fase formativa3. Fase applicativa4. Fase di stage finale5. Fase di certificazione delle competenze
30
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE • LaFasezero”PresentazionedelProgetto”prevedeunaconferenza incui illustrare ilprogetto,gli
obiettivi formativi e applicativi, le motivazioni che hanno spinto l’azienda ad attuarlo. Si ritiene di tale fase propedeutica allo svolgimento dell’intero progetto. Infatti, si porterà a conoscenza dell’opi-nione pubblica gli obiettivo progettali, saranno date informazioni specifiche ai partecipanti al pro-getto, sarà siglato il patto formativo tra alunni, scuola e aziende. L’incontro è previsto per il mese di novembre 2007.
• Laprimafase “Fase Formativa”, riferita a 30 ore, si svolgerà in istituto e prevede il coinvolgimento di esperti delle aziende nelle quali si effettuerà lo stage e/o esperti interni dell’istituto. Tale fase si svolgerà durante le attività curricolari. Gli argomenti trattati durante questa fase saranno i seguenti:- Organizzazione aziendale- Norme per la sicurezza legge 626- Norme CEI (64/8), norme UNI e normative ISO 9000 per il controllo di qualità- Problem solving
A conclusione di questo primo periodo di orientamento gli alunni selezionati per il progetto esprime-ranno le proprie adesioni ai percorsi proposti dalle aziende partecipanti. Qualora si verificassero sbilan-ciamenti nella distribuzione degli alunni, si procederà al riequilibrio attraverso sorteggio.
• Lasecondafase“Fase applicativa” si svolgerà in azienda e nelle seguenti modalità:- Il gruppo classe, suddiviso tra le varie aziende svolgerà periodi di formazione didattica in azienda
secondo gli orari aziendali.- Ogni gruppo svolgerà la sua attività autonomamente seguendo la programmazione concordata
tra il Tutor aziendale e il Tutor scolastico. Il tutor scolastico provvederà ad accompagnare i corsi-sti in azienda e al loro prelievo quotidiano. I periodi indicati per lo svolgimento della prima fase sono prima delle vacanze di natale e di pasqua e precisamente svolgeranno una settimana nel periodo dal 01 al o5 dicembre 2008 e una nel periodo dal 03 al 06 marzo 2009.
• Laterzafase“Fase di Stage finale” si svolgerà in azienda poco prima della chiusura dell’anno scola-stico. Periodo dal 04 al 08 maggio 2009- I gruppi di alunni si recheranno in azienda per un periodo di una settimana lavorativa. Ogni
gruppo sarà seguito da un tutor scolastico che affiancherà il tutor aziendale con il quale si svilup-perà l’attività conclusiva che il gruppo dovrà svolgere.
- Sia nella prima fase sia nella seconda ogni sabato, i gruppi relazioneranno al resto dei compagni e ai tutor scolastici sull’esperienza settimanale.
• Laquarta fase“Fase di certificazione delle competenze” prevede la stesura da parte dei tutor scolastici e aziendali di una scheda valutativa del singolo allievo e di una relazione finale atte a certi-ficare le competenze acquisite durante tutto il percorso educativo. Tali competenze, oltre ad essere certificate, saranno utilizzate quale valutazione specifica per la partecipazione al progetto.
Le fasi 1, 2, 3 e 4, si ripeteranno per l’anno successivo con obiettivi e finalità didattiche diverse che sa-ranno stabilite tra i tutor aziendali e scolastici in fase di certificazione delle competenze acquisite.
DEFINIZIONE DI MASSIMA DEI CONTENUTI DEL PERCORSO DI ALTERNANZAI° ANNO DI ALTERNANZA = III Classe
Monte ore totale = 150 120 ore Azienda
30 ore Con esperti
AreaElettrotecnica ed
automazione
Moduli(breve descrizione)
Data Nr ore (specificando il nome del docente)
Attività
formazione Modulo 1: organiz-zazione aziendale
17/11/2007e 24/11/2007
12 Esperti aziende(a scuola)Dott. Marino SPEGEA
Principali funzioni dell’azienda e organigramma
31
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEformazione Modulo 2: norme
antinfortunistiche e di sicurezza
Settimana dal 26/11 al 30/11
12 docenti interni Legge 626Normativa UniNormativa Iso 9000
formazione Modulo 3: tecniche di risoluzione dei problemi
Settimana dal26/11 al30/11
10 docenti interni Problem solving
stage Modulo 4: attività aziendale
Settimana03/12/200707/12/2007
40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Conoscenza dell’organigram-ma aziendaleNorme per il disegno tecnico e meccanicoautocad
Modulo 5: attività aziendale
Settimana03/03/200807/03/2008
40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Studio di un casoFormulazione del progetto
Modulo 6: attività aziendale
Settimana05/05/200809/05/2008
40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Esecuzione del progetto e implementazione
II° ANNO DI ALTERNANZA = IV Classe (da definire meglio alla fine del primo anno di alternanza)
Monte ore totale = 150 120 ore Azienda
30 ore Con esperti
AreaElettrotecnica ed
Automazione
Moduli(breve descrizione)
Data Nr ore A scuola (specificando il
nome del docente)
Attività
formazione Modulo 1: tecniche di progettazione computerizzata
Ottobre/ novembre 30 Esperti interni (in aula a scuola)
Le macchine a controllo numericoLa programmazi-one dei CN
stage Modulo 2: attività aziendale
dicembre 40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Analisi e progettazione di un pezzoDisegno del pezzo da produrre
Modulo 4: attività aziendale
marzo 40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Programmazione del Cn per la realizzazione del pezzo progettato
Modulo 4: attività aziendale
maggio 40 Tutor scolastico e tutor aziendale
Esecuzione della lavorazione del pezzo progettatoPresentazione progetto definitivo
N.B. le attività in azienda sono inerenti alla programmazione concordata tra la singola a azienda e il con-siglio di classe rappresentato dal tutor scolastico.
Molfetta, giugno 2008
Il Dirigente Scolastico Prof. Ing. Angelo M. Manlio Massari
32
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE ITIS “G. Marconi” – Bari
2002/2003 Inizia, dopo 4 anni di collaborazione, in progetti di Orientamento in uscita e stage trime-strali, da effettuarsi dopo gli Esami di Stato, la progettazione di un tentativo di attuazione di interventi TGA in Italia, magari riadattandoli alle necessità della scuola italiana.Il progetto viene presentato al Collegio dei Docenti del “Marconi” ad aprile 2003 e alla Fondazione BOSCH che lo finanzia.All’inizio dell’a.s. 2003/2004 inizia l’avventura con la Comunicazione e l’informazione agli alunni, docenti, genitori, al quale fa seguito il Bando. Si procederà poi ad una progettazio-ne allargata con i docenti delle discipline Tecnico- professionali del “Marconi”. Vengono definite le modalità di attuazione, verifica dei moduli, valutazioni di fine anno, accerta-mento delle competenze, ecc.
2003/2004 Nello stesso anno, alcuni mesi dopo, il “Marconi” comincia la 1a esperienza di Alternanza Scuola Lavoro, così come approvata a marzo 2003, in collaborazione con l’ U.S.R. Puglia, SPEGEA e CONFINDUSTRIA Bari. Nel 2003/04 si effettuerà, da un lato, attività di informa-zione, sensibilizzazione, Orientamento, Bando, Selezione e, dall’altra, ricerca delle aziende che vogliono rischiare l’esperienza di Alternanza.Le aziende che aderiranno sono: TUBIN SUD che ospiterà 9 alunni; Graziano Trasmissioni che ospiterà 2 alunni; Bari Tools che ospiterà 2 alunni; Lorusso Industrie che ospiterà 2 alunni; F.lli Lippolis che ospiterà 3 alunni; Bottling & Packaging Machinery che ospiterà 1 alunno. Nel complesso, gli alunni coinvolti sono 19.Cominciano, intanto, gli incontri con le aziende per definire le modalità di attuazione.Il Collegio dei Docenti approva la sperimentazione nella modalità del “Gruppo dell’Alter-nanza”: i ragazzi selezionati sono smistati in tutte e tre le classi del corso di Specializza-zione Meccanica.
2004/2005 Mentre inizia la II Annualità della 1a sperimentazione dell’Alternanza, che porterà gli alunni aderenti a conoscere il mondo azienda, il “Marconi aderisce alla 2a sperimentazio-ne dell’Alternanza.Le aziende che hanno dato la disponibilità sono: Bottling & Packaging Machinery che ospi-terà 1 alunno; DIAMEC che ospiterà 2 alunni; IDT.s.r.l. che ospiterà 2 alunni; GRAZIANO TRASMISSIONI che ospiterà 2 alunni; GIEFFE Automotive che ospiterà 3 alunni; SITEC s.r.l. che ospiterà 3 alunni; TEICOM che ospiterà 3 alunni; TECNARREDO che ospiterà 2 alunni; TECHNIVER che ospiterà 3 alunni; TECNOACCIAI che ospiterà 2 alunni. Nel complesso, gli alunni coinvolti sono 23.Alla 2a sperimentazione viene dato il nome “Missione possibile”
2004/2005 Continua, intanto felicemente, l’esperienza della TGA MARCONI – BOSCH che si con-cluderà a settembre 2005, dopo gli Esami di Stato dei 10 alunni coinvolti, che vivranno l’esperienza di 1 mese di Stage in Germania presso la casa madre di BOSCH. Gli alunni, per poter vivere questa esperienza, hanno effettuato un corso full immersion di tedesco, dopo averne seguite, per 2 anni,altre 80 ore con una docente madrelingua.Al rientro dalla Germania, i 10 giovani si vedranno certificare le competenze acquisite e ricevono, nel novembre 2005, un Attestato firmato dal Direttore dello Stabilimento Bosch e dal Dirigente Scolastico del “Marconi”.In quella stessa occasione la T.D.It (ovvero Bosch Bari) formalizza ufficialmente la disponi-bilità ad effettuare un’altra esperienza similare per altri 10 alunni delle quarte. Questa volta non sono coinvolti solamente gli alunni della Meccanica, ma vengono, sperimentalmente, allargate le opportunità di effettuare domanda di partecipazione al Bando di Selezione, anche alunni delle quarte Informatiche, Termotecniche ed anche dello Scientifico Tecno-logico presenti in istituto.Novembre 2005.Nell’ambito di un progetto Leonardo, “Stop & Resturt”, in cui sono coinvolte alcune scuole italiane oltre a rappresentanti della Francia, Spagna, Ucraina, ecc. viene presentata a MontMorillon, in Francia, in una platea di esperti internazionali, l’esperienza TGA, pa-ragonata a ciò che il “Marconi” sta avviando con Confindustria e U.S.R. della Puglia, che suscita notevole interesse.
33
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE2004/2005 Progetto MARCONI – ROSEMBERG: l’Alternanza viene presentata all’istituto Rosenberg
di San Gallo (Svizzera), e dopo in Italia.L’Alternanza che era uno dei 4 argomenti proposti per il confronto tra i due sistemi for-mativi/educativi, finisce per diventare il più richiesto.
2005/2006 A novembre 2005, il “Marconi” è presente, con altre scuole pugliesi, nello Stand apposi-tamente adibito dall’U.S.R. Puglia al “Job & Orienta”. di Verona. Per l’occasione, vengono approntare delle locandine che schematicamente presentano le 2 esperienze di Alternan-za effettuate dall’istituto, nonché un DVD con lo stesso titolo: “Le due faccie dell’Alternan-za: dal caso “BOSCH” al caso “Bari”.I giornalisti Grignani e Di Gennaro di RAI Educational si interessano ai progetti, incuriositi dalla presentazione e dedicano al “Marconi” e alle sue esperienze, 2 trasmissioni del “Fuo-riclasse”. Le due trasmissioni sono state riproposte più volte su RAI 2.
2005/2006 Si completa la 1a Sperimentazione dell’Alternanza Scuola Lavoro Ministeriale, anche se l’Itis e le Aziende, in Convenzione tra loro, decidono in autonomia di proseguire l’esperienza anche durante il quinto anno scolastico, per portare veramente a compimento quanto con successo iniziato, nella speranza che le competenza trasversali, in primo luogo acquisite nel tempo, unite a quelle tecnico-professionali, offrano agli alunni una grossa opportunità di felice inserimento lavorativo, una volta terminati gli studi o una più motivata continua-zione degli studi universitari.
2006/2007 Comincia l’esperienza in azienda degli alunni del “Marconi” coinvolti nella 3a Sperimenta-zione dell’Alternanza. Al progetto viene dato, come titolo: Missione possibile: dall’Alter-nanza alla Meccatronica!Questa volta si sperimenterà la classe dell’Alternanza, nella fattispecie la classe III Mecc. Sez. A.Le aziende coinvolte sono: Bottling & Packaging Machinery (2 alunni); GIEFFE Automotive (3 alunni); GRAZIANO Trasmissioni (2 alunni); F.lli LIPPOLIS (3 alunni); MAGNETI Marelli (2 alunni); TECHNIVER (3 alunni); TEICOM (3 alunni). Nel complesso, gli alunni coinvolti sono 18.Più forte sarà il coinvolgimento del Consiglio di classe. Tutti i docenti delle discipline tec-nico professionali saranno coinvolti nelle aziende per seguire gli alunni, monitorandone le attività, verificando gli impegni e valutando le competenze acquisite.
2006/2007 L’ALTERNANZA viene esportata in Argentina.Come? Attraverso un progetto di trasferimento di una “Best Practice” Tale progetto è sta-to approvato e finanziato dalla Regione Puglia, attraverso la legge 23, facendo seguito ad un precedente progetto durante il quale fu siglato un accordo tra l’U.S.R. della Puglia e l’Argentina, sempre per l’Alternanza, alla quale la Nazione sudamericana ha provato vivis-simo interesse.La Buona Prassi riguarda la TGA MARCONI – BOSCH e l’Alternanza Ministeriale.I risultati sono positivi e, nel mese di Aprile 2007, verrà a Bari, il Vice Ministro dell’Educa-zione, accompagnato da 2 Dirigenti di altrettante scuole per “apprendere” dal vivo le nostre esperienze di Alternanza.Sono state effettuate Videoconferenze di presentazione del Progetto, dalla sede BOSCH di Bari, con l’intervento delle Autorità scolastiche e Regionali della Puglia.
2006/2007 L’Alternanza che il “Marconi” realizza con alcune aziende del barese, viene così apprez-zata dalla scuola Rosemberg di San Gallo, e da altre scuole di tutta la Svizzera, che viene presentato il progetto “A scuola per il lavoro” al governo Confederale e al nostro MAE (Ministero Affari Esteri) che ottiene così il finanziamento. Dieci ragazzi, italiani e svizzeri, partecipano, a San Gallo, ad una serie di incontri di orientamento al mondo del lavoro.Al progetto viene assegnato il premio “Missione lavoro 2007” da parte di Intrapresa Group srl.
34
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE 2007/2008 Comincia l’esperienza in azienda degli alunni del “Marconi” coinvolti nella 4a Sperimen-
tazione dell’Alternanza.Al percorso sono destinati 22 alunni provenienti da diverse classe terze (gruppo classe). Sono coinvolte 11 aziende.Molto proficuo il lavoro dei tutor scolastici tanto da ottenere, dalle diverse aziende, un sentito riconoscimento delle professionalità impegnate nel percorso.
2007/2008 Alcuni alunni della 2^ sperimentazione arrivati al quinto anni di studi continuano, in au-tonomia, il percorso di Alternanza dietro richiesta dell’azienda e con l’approvazione del Consiglio di Classe.
2007/2008 Seconda fase del progetto con la Svizzera, “A scuola per il lavoro”. Tre ragazze prove-nienti da diverse scuole svizzere vengono accolte, per un periodo di 15 giorni al Marconi ed alla Bosch, per sperimentare un “mini” percorso di alternanza scuola lavoro.
2007/2008 Si realizza la fase di sensibilizzazione per la 5^ edizione del percorso di Alternanza Scuo-la-lavoro coinvolgendo i ragazzi delle seconde classi e le loro famiglie. Viene effettuata la selezione in collaborazione con la Dott.ssa Sonia Ferraro.
2008/2009 Inizia la seconda annualità della 4^ edizione dell’alternanza e il terzo percorso TGA Mar-coni-Bosch al quale sono ammessi, dopo una selezione, tre ragazzi delle quarte classi della meccanica.
2008/2009 Al progetto “A scuola per il lavoro” viene assegnato il premio “Missione lavoro 2008” da parte di Intrapresa srl.
IISS “N. Moccia” – Nardò (LE)Contributo della prof.ssa Simonetta Rescio Referente Alternanza SL – Indirizzo Servizi SocialiL’alternanza Scuola-Lavoro è stata nel nostro Istituto una grande opportunità ed occasione di approccio reale e diretto al tessuto produttivo culturale e sociale del territorio.
Sia l’indirizzo meccanico-termico che per primo ha sperimentato l’intervento che da ultimi gli indirizzi Servizi Sociali ed Alberghiero che negli ultimi tre anni stanno realizzando il progetto, hanno sempre manifestato interesse e favorito la realizzazione dei percorsi in piena sinergia con le aziende coinvolte.
L’indirizzo Servizi Sociali ha progettato un percorso di attività di segretariato sociale con le Amministra-zioni Locali di provenienza degli allievi iscritti.
Durante il secondo anno l’alternanza è così stata svolta negli uffici Comunali (Servizi sociali, Anagrafe, etc.) di alcuni paesi della Provincia di Lecce. Nell’attuale anno scolastico l’alternanza si sta svolgendo con una modalità innovativa.
Dopo un’adeguata progettazione e rimodulazione del percorso, sono in corso di svolgimento, da parte di tutto il gruppo classe, presso il Centro Termale di Montecatini, 60 delle 120 ore previste.
Lì la tutor aziendale dott. Dell’Atti Assunta, Dirigente dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Nardò, in accompagnamento di un nutrito gruppo di anziani, ha progettato ed attivato con la scuola un percorso di Segretariato Sociale e di animazione socio-educativa per gli anziani.
Così la finalità di correlare l’offerta formativa della scuola allo sviluppo culturale e sociale del nostro ter-ritorio è stata comunque realizzata e caratterizzata da uno scenario e da un contesto assolutamente pe-culiare e stimolante: le Terme di Montecatini.
Grazie al supporto ed alla funzione tutoriale della tutor esterna e delle due tutors scolastiche, prof.sse M. A. Manieri e M. Marsigliante, gli allievi e le allieve hanno interpretato il modello alternanza a 360 gradi.
35
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEDal viaggio insieme all’Assessore ai Servizi Sociali, al lancio dell’iniziativa con la presenza del Sindaco del
Comune di Nardò, ai vari momenti di orientamento attraverso attività più specifiche, l’esperienza ha consentito l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mondo del lavoro.
Scoprendo così abilità e attitudini non sempre emerse o chiaramente individuabili in un “tradizionale” percorso scolastico, il gruppo classe ha potuto svolgere parte dei moduli di varie discipline: Diritto ed Economia, Italiano, Cultura Medico Sanitaria, Psicologia, in “aule” assolutamente speciali quali gli Uffici delle Terme e i centri benessere collegati, nonché gli spazi aperti della struttura alberghiera ospitante gli anziani ed insieme gli alunni in un incontro generazionale particolarmente sentito.
Le competenze relazionali e comunicative hanno avuto modo di svilupparsi velocemente ed intensa-mente quasi per 12 ore al giorno.
Ovviamente il successo dell’iniziativa è dovuto al lavoro di squadra che ha visto coinvolti sin dall’inizio in particolare il Dirigente Scolastico prof. Donato Ingrosso, la referente di SPEGEA dott.ssa A. Amoruso, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Nardò, Carlo Falangone e la Dirigente Ufficio Servizi Sociali dott.ssa Tina dell’Atti, che ringraziamo particolarmente per aver consentito l’attuazione dell’esperienza con questa modalità.
A parere della scrivente l’unica criticità del progetto non sta tanto al suo interno quanto nel mancato collegamento con l’altra attività fondamentale del quarto anno degli Istituti professionali: la III Area.
L’efficacia del progetto di alternanza si consoliderebbe ulteriormente se lo si integrasse, con una regola-mentazione generalizzata, nella Terza Area, così da articolare tutto il percorso formativo del Quarto anno in modo più organico anziché disgiunto, ne beneficerebbero il sistema scuola nonché il sistema produt-tivo locale.
Contributo del prof. Antonio R. Orlando Indirizzo AlberghieroL’alternanza scuola-lavoro per gli istituti professionali in genere e per gli alberghieri in particolare, è, so-litamente, considerata uno tra i numerosi progetti attivati con lo scopo di fornire alle studentesse e agli studenti la possibilità di fare esperienze lavorative durante il normale percorso scolastico.
Con questa idea anch’io, non appena nominato referente del suddetto progetto, mi sono adoperato ad elaborarlo su carta come tutte le altre volte.
Tuttavia, durante la sua elaborazione, mi sono reso conto della grande opportunità che non solo mi tro-vavo ad avere io, come progettista-referente, ma che aveva anche il consiglio di classe per svolgere una analisi approfondita dei bisogni, delle carenze o delle eccellenze presenti in classe.
Guidato da questa idea quindi, ho cercato quindi, di sfruttare a pieno le trenta ore di formazione curricu-lare perciò, nel progettarle, ho sempre tenuto conto delle esigenze reali dei ragazzi /e.
Esse, pertanto, in un primo momento, sono state programmate in questo spirito, tuttavia alla fine della se-conda annualità con l’aiuto dei tutor aziendali e dei loro suggerimenti le ore di formazione dell’ultima an-nualità sono state invece, completamente riviste e rimodulate in funzione delle carenze riscontrate negli allievi/e durante il periodo di alternanza. Ciò è stato reso possibile grazie alla disponibilità della referente SPEGEA la quale, ha permesso di apportare “in itinere” piccoli ma significativi cambiamenti. Visti i risultati ottenuti, sarebbe auspicabile che tale modus operandi divenisse prassi consolidata.
Occorre a questo punto ringraziare SPEGEA nella figura della Prof.ssa Alessandra Amoruso che ha svolto un ottimo lavoro di selezione e ci ha fornito un sicuro per il supporto per le regole da seguire. Nella messa in opera del progetto, si è poi deciso di puntare su un periodo di alternanza “stanziale” compreso il per-nottamento il che ha permesso ai discenti di vivere un’esperienza aziendale a tutto tondo. Partner in questa avventura è stato il consorzio turistico ristorativo di Porto Cesareo.
36
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE Dovendo fare una analisi del periodo svolto in azienda, bisogna dire che non sempre si trova quella compe-
tenza professionale richiesta o quanto meno auspicata, sia per quanto riguarda le aziende sia in relazione ai tutor aziendali in modo da poter dare una valutazione completamente positiva dell’esperienza. Infatti le aziende che sul nostro territorio possono vantare tali competenze sono poche e oberate dalle richieste delle scuole del territorio, per cui le nostre istanze, almeno per questa volta, non hanno trovato riscontro.
Credo, pertanto che sia necessario e opportuno offrire la possibilità di poter realizzare tali esperienze su tutto il territorio italiano almeno in una delle due annualità. Ciò sarebbe auspicabile per almeno due motivi: 1) avere maggiore possibilità di scelta delle aziende; 2) dare la possibilità di far confrontare i ragazzi/e con diverse realtà produttive del paese, visto che poi la maggior parte di essi/e lo farà nel pros-simo futuro.
IPSSCT “A. Olivetti” – Orta Nova (FG)PERCORSO: Animatore turisticoClassi: 3B e 3DAlunni: 15Ore di aula: 30Ore di stage: 120Docente Referente: Prof. Michele Piteo
Stage: centro Turistico “Pugnochiuso” gruppo Marcegaglia – Vieste(Tre allievi hanno continuato l’attività nel periodo estivo nello stesso centro, ad altri è stata data l’oppor-tunità di proseguire in altre località).
Elementi positivi: il percorso è risultato idoneo per le aspettative dei ragazzi e della scuola, ha avuto una ricaduta sulla formazione personale, l’azienda si è dimostrata molto interessata all’iniziativa. Ottimo il rapporto di fattiva collaborazione avuta con il tutor aziendale. Il mondo delle aziende e del lavoro è risul-tato a portata di mano, concretizzando la teoria effettuata nelle 30 ore d’aula con il tutor aziendale.
Elementi di criticità: esiguità delle somme destinate al progetto che impegna in un percorso triennale; nell’istituto professionale la coincidenza nelle classi quarte dello stage della “terza area” pone problemi di gestione dei momenti didattici e curriculari.
REPORT IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
CLASSI DESCRIZIONE SEDI N. ALUNNIClasse 3A Gruppo intero (sede Orta Nova) 19Classe 3A-3E Gruppo interclasse (sede Orta Nova-Deliceto) 22
ANNUALITÀ DEL TERZO CON LA MISURA C-5 (SEDE ORTA NOVA)1 ESPERTO DI LINGUA INGLESE 15 ORE2 ESPERTO DI MATERIE ECONOMICHE-AZIENDALI 15 ORE3 TUTOR AZIENDALE 5 ORE4 TUTOR SCUOLA (referente del progetto) 25 ORE
ANNUALITÀ DEL TERZO CON LA MISURA C-5 (SEDE DI DELICETO)1 ESPERTO DI LINGUA INGLESE 15 ORE2 ESPERTO DI MATERIE ECONOMICHE-AZIENDALI
20 ORE3 TUTOR AZIENDALE4 TUTOR SCUOLA (referente del progetto) 25 ORE
37
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NENell’attività di ORIENTAMENTO E SENSIBILIZZAZIONE gli alunni delle due sedi hanno mostrato interesse
per le dinamiche aziendali per tutti gli aspetti relativi alla SENSIBILIZZAZIONE AZIENDALE. Le lezioni svolte presso le aziende tutor, hanno contribuito a motivare gli alunni con un taglio più pragmatico ri-spetto alle lezioni svolte a scuola.
Elementi positivi: molto positivo è stato lo scambio di informazioni, avvenuto presso la Fiera Interregio-nale di Prato (FI), dove gli studenti hanno socializzato con diverse realtà di imprese formative simulate presenti in Fiera, scambiando informazioni, interessi e commercializzando anche in maniera simulata i prodotti e i servizi con assegni predisposti per l’occasione.
Elementi negativi: il numero delle ore relativo agli esperti di materie economiche-aziendali non in com-presenza rispetto al tutor scolastico, pone quest’ultimo a compiere un numero maggiore di ore non quantificabili in 25. Si devono predisporre una serie di azioni (il piano delle attività e degli impegni, calen-darizzare le assenze, orientare gli alunni interessati sul percorso formativo triennale, (www.ifsnetwoks.it) per cui risulta difficile che queste attività le possa svolgere il tutor aziendale.
Per la seconda annualità (studenti del quarto anno), gli aspetti metodologici e didattici, sono laboriosi anche se stimolanti. La partecipazione e il coinvolgimento dell’intero Consiglio di Classe si rende neces-saria per il buon fine del progetto.
La coincidenza nell’Istituto della “Terza Area Professionalizzante” può comportare problemi di gestione dei momenti didattici e curriculari con il relativo Stage per entrambe le attività.
Docenti referenti: Prof. Paolisso Gaetano, Paoletta Antonella.
IPSSARCT “M. PERRONE” – Castellaneta (TA)Prof.ssa Donatella Donnini
FINALITÀIl percorso di alternanza dell’Istituto “Mauro Perrone” di Castellaneta si propone di creare sinergie tra la preparazione scolastica ed esperienze assistite in impresa o in strutture appartenenti al diversi settori coinvolti nella sperimentazione: economico aziendale, turistico, ristorativo (settore cucina -settore sala).
Gli studenti coinvolti attraverso il learning by doing devono acquisire conoscenze, abitudini, abilità e competenze necessarie per il loro sviluppo formativo e professionale e superare il gap tra la figura attesa e quella preparata solo in modo teorico.
Una sfida del progetto è quella di avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e pro-fessionale dei giovani.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTOIl progetto si articola su tre annualità:
• 1a annualità: sensibilizzazione e orientamento rivolta a docenti, alunni e famiglie di tutte le classi seconde
• 2a annualità: attivazione del percorso di alternanza per gli alunni selezionati che sono distribuiti in più classi con una incidenza massima del 50% sul totale dei componenti la classe e nel rispetto dei diversi indirizzi scelti. Gli alunni delle diverse classi non inseriti nel percorso di alternanza perse-guono gli stessi obiettivi in un aprogrammazione d’aula. Il percorso prevede, in aggiunta alle attività di alternanza in azienda, seminari di approfondimento in aula sulle seguenti tematiche: Sistema im-presa e Comunicazione efficace e relazione interpersonale.
38
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE • 3a annualità: prosecuzione e conclusione del percorso di alternanza in azienda a cui si aggiungono
seminari di approfondimento in aula sulle seguenti tematiche: Il nuovo mercato del lavoro e Il Marke-ting di se stessi.
Obiettivi educativi trasversali (1a annualità):• Avvicinareigiovanialmondodellavoroattarversounasensibilizzazionechecoinvolgeattivamente
tutor aziendali• Educareglistudentiall’assunzionediresponsabilitàversoscelteconsapevoli• Insegnareaviverelediversefasidelprocessodiselezione(testecolloquio)imparandoacontrollare
stati di ansia ed emotività
Obiettivi educativi trasversali (2a e 3a annualità):• Avvicinare igiovanialmondodel lavoroattraversoun’esperienza “protetta”,ma taratasu ritmie
problematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di responsabilità e di impegno sociale e lavorativo
• Farnascereunanuovaculturadellavoropiùconfacenteaicambiamentiinattoepiùadeguataalleesigenze del territorio
Obiettivi formativi trasversali (2a e 3a annualità):• Favorireerafforzarelamotivazioneallostudioinmodopiùconsapevoleepartecipativo• Promuovere lo sviluppodicaratteristicheedidinamichechesonoallabasedel lavoro (lavorodi
squadra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e di gerarchie, strategie aziendali e valori distintivi ecc.)
• Rendereconsapevoliigiovanidelprofondolegametralapropriarealizzazionefuturacomepersonee come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica
• Pervenireall’acquisizionedicompetenzespendibilinelmondodellavoro• Migliorarelacomunicazioneatuttiisuoilivellieabituareigiovaniall’ascoltoattivo• Sollecitarecapacitàcriticheediproblemsolving• Acquisirelacapacitàdiessereflessibilinelcomportamento,nellagestionedellerelazioni,nellemo-
dalità di apprendimento
Obiettivi professionalizzanti
Per ciascun settore sono state individuate, in accordo con i tutor aziendali, competenze specifiche da sviluppare durante le attività di alternanza nella seconda e nella terza annualità, affini al percorso di studio curricolare dell’indirizzo di riferimento articolate in competenze professionali di base, specifiche e trasversali.
Organizzazione del percorso.La 1a annualità prevede attività così organizzate:
FASE DI SENSIBILIZZAZIONE: Un incontro con i docenti – Un incontro con le classi seconde suddivise in due grandi gruppi – Un incon-tro con le famiglie – Un incontro con ogni classe seconda
FASE DI ORIENTAMENTO:Incontri programmati per piccoli gruppi per la somministrazione di questionari e test
Incontri per colloqui individuali
La 2a annualità prevede in media circa 130 ore di percorso in alternanza, così suddivise:
PRIMA FASE:
10 ore Orientamento in aula con la presenza di tutor aziendali e docenti coinvolti nel progetto
SECONDA FASE:
39
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE30 ore Laboratorio delle competenze da realizzare nell’arco di una settimana prevista dal calen-
dario scolastico presso le aziende partner
90 ore Acquisizione delle competenze in azienda. Le ore sono distribuite su 15 settimane per un giorno a settimana Nell’orario di tale giorno, definito di alternanza, diverso per i diversi indirizzi sulla scorta di indicazioni di opportunità dettate dalle imprese, sono previste le discipline che con-corrono al conseguimento delle competenze professionali descritte per il modulo di al-ternanza scuola-lavoro. La 3a annualità prevede 144 ore di percorso in alternanza, così suddivise:
72 ore TRATTE DALL’AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE. Per 12 giorni dedicati alla Terza Area (un giorno a settimana / full immersion previsti dall’impianto organizzativo del curricolo) – competenze professionalizzanti da acquisire con l’ausilio di esperti del mondo del lavoro, vengono invece acquisite attraverso espe-rienze in azienda da parte degli allievi che seguono il percorso di alternanza, mentre ri-mane l’esperienza d’aula per gli studenti esterni al percorso.
72 ore TRATTE DAL CURRICOLO DISCIPLINARE. Le ore sono distribuite su 12 settimane per un giorno a settimana Nell’orario di tale giorno, definito di alternanza, diverso per i diversi indirizzi sulla scorta di indicazioni di opportunità dettate dalle imprese, sono previste le discipline che con-corrono al conseguimento delle competenze professionali descritte per il modulo di al-ternanza scuola-lavoro.
Aziende partnerSicuro Dr.ssa Caterina Studio commerciale – CASTELLANETA
Rag Felici Francesco – CASTELLANETA
Dr.ssa Lentini Rosa Alba – CASTELLANETA
Dr. Stano Giuseppe Revisore contabile – LATERZA
Studio Commerciale Tributario Rag. CAPRIOLI Vito Nicola – CASTELLANETA
NOVA MUSA (c/o Museo di Taranto)
PRO LOCO TARANTO
Circolo velico lucano – POLICORO
Agenzia APPIA VIAGGI – TARANTO
Agenzia JAMAICA TRAVEL – PALAGIANO
Agenzia SALE & PEPE – MASSAFRA
PANTHEON viaggi – MASSAFRA
Ristorante La strega – PALAGIANELLO
HOTEL Villa Petruscio – MOTTOLA
HOTEL Parco Diana Bellavista – MATERA
HOTEL Parco la Fenice – ACQUAVIVA
HOTEL Svevo – GIOIA DEL COLLE
HOTEL Tenuta Moreno – LATIANO
HOTEL Montefusco – TARANTO
NICOTEL PINETO – CASTELLANETA MARINA
PARCO HOTEL San Michele – MARTINA FRANCA
HOTEL ARA SOLIS – TARANTO
HOTEL Le rose – PALAGIANO
VILLAGGIO VECCHIA MOTTOLA
Locanda del melograno – GIOIA DEL COLLE
40
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE Attività metodologiche
- Attività formativa teorico-pratica effettuata dal formatore aziendale presso l’azienda tutor- Learning by doing
Verifica, valutazione e certificazione delle competenze.Prove formative in itinere e sommative al termine dei moduli e/o del percorso, concordate con il tutor aziendale.Le competenze trasversali sono certificate dal tutor aziendale; le competenze tecnico-professionali sono testate presso l’Istituto con prove comuni agli allievi che hanno seguito il percorso di alternanza scuola-lavoro e agli studenti che hanno seguito il percorso d’aula.Sono certificate solo le competenze per le quali risulta una valutazione minima sufficiente.
ITC “D. ROMANAZZI” – BariFinalità delle iniziativeLo spirito con cui il Centro Servizi DILOS dell’Istituto Romanazzi di Bari promuove dagli anni ’90 iniziative di alternanza e stage nel territorio e in Europa è quello di sostenere un processo formativo completo e complesso che coinvolge gruppi operativi (studenti – docenti – tutor) in un percorso educativo e didattico che rivolge la massima attenzione allo sviluppo della “persona” e delle sue conoscenze e competenze specifiche e/o trasversali, all’orientamento verso una autonomia nell’apprendimento, all’ampliamento del bagaglio culturale, alla sensibilizzazione verso una “cultura del lavoro” che, nel pieno rispetto del dettato costituzionale, diventa condizione essenziale per la partecipazione attiva alla “Cittadinanza Europea”.
L’obiettivo complessivo, negli ultimi anni, è diventato sempre più raggiungibile e realizzabile grazie alla concomitanza di questi fattori:
1. strutture tecnologiche all’avanguardia di cui il CS (Dilos Center) si è dotato, attraverso una progetta-zione e un project management di livello elevato
2. l’individuazione ed attuazione di percorsi connotati da metodologie innovative, quali la Simulazione di Impresa (IFS-Impresa Formativa Simulata), dedicata agli studenti del triennio informatico guidati dai docenti delle discipline professionali (economia aziendale, diritto, informatica, ma anche matema-tica e insegnanti di laboratorio), e forme varie di interazione con il mercato del Lavoro (progetti CIPE, Progetti regionali, Convenzioni con Enti, aziende, Borsa lavoro, ecc.). In particolare nell’attuare il per-corso IFS (azienda simulata )gli studenti compiono tutto il percorso imprenditoriale, dalla costituzione all’operatività dell’impresa, sviluppando, nei ruoli operativi, le proprie attitudini e progettualità.
3. la sperimentazione del percorso di alternanza scuola-lavoro, attivata sin dalla sua origine, nell’a. s. 2003-04 e rinnovata ogni anno per la riconosciuta valenza formativa e per l’entusiasmo riscontrato nell’utenza scolastica.
Un ulteriore elemento qualificante è l’integrazione dei due percorsi di alternanza e Simulazione di Impresa, che consente una visione complessiva della realtà del mondo del lavoro e un orientamento valido alle scelte succes-sive al diploma, siano esse rivolte al prosieguo degli studi universitari, al conseguimento di una specializzazione settoriale o a un proficuo inserimento nel sistema lavorativo e/o imprenditoriale.
I percorsi di formazione in alternanza si sviluppano mediante un’azione concertata tra scuola ed azienda: avvicinando la scuola all’azienda e al territorio, anche mediante una parziale rimodulazione dei tempi e dei contenuti disciplinari.
Le attività progettuali poste in essere presso l’ITC Romanazzi, oltre che a sviluppare nuovi approcci scuola-azienda, sia attraverso l’alternanza che la simulazione di impresa, si propongono di sostenere strutture connettive orientate all’economia della regione e indirizzi di studio che favoriscano, anche in un contesto europeo, l’alternanza attraverso la cooperazione tra istituti di formazione europei.
41
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NELa diffusione e l’utilizzazione delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione fra i giovani – pros-
simi ad affacciarsi sul mercato del lavoro – costituiscono l’ambito specifico di intervento di questo istituto, tra i primi in Italia, sin dagli anni sessanta, ad attivare un indirizzo informatico.
Anche nel settore dei servizi ICT per il Turismo l’Istituto ha sostenuto e promosso la formazione in alternan-za per gli studenti dei corsi linguistico-aziendale e, attualmente, anche per il Liceo Linguistico.
Le strutture tecnologiche che l’Istituto mette a disposizione degli studenti, congiunte alla rete di collabo-razioni consolidate con alcune aziende del territorio, rendono possibili l’integrazione della preparazione scolastica con una formazione sulle ICT che renda il titolo di studio, acquisito col diploma, maggiormente spendibile sul mercato del lavoro. Queste iniziative si innestano anche su pregresse esperienze di Tiroci-nio aziendale e collaborazione con aziende, partner ed Enti locali ed Europei: la richiesta di nuovi profili professionali specializzati nei vari settori tecnologici è consistente, e spinge a sviluppare nuovi itinerari formativi con una azione sinergica fra la scuola e le Imprese (PMI) del territorio, utilizzando come luogo fisico e funzionale di connessione il Centro Servizi multimediale – DILOS CENTER dell’ITC ROMANAZZI, e integrando gli interventi formativi con il contributo di esperti esterni, provenienti dalle aziende, e inseren-do nella realtà aziendale i giovani in fase di formazione.
Obiettivi formativi specifici e trasversaliLa connessione con il mondo del lavoro e le metodologie operative finalizzate a realizzare risultati in ter-mini di prodotti e metodi per la formazione hanno come obiettivi specifici:- Bilancio delle competenze pregresse nel quadro dei pre-requisiti necessari per la formazione sulle
nuove tecnologie- Incremento nell’utilizzo delle risorse offerte dal WEB (web-searching, mailing, etc.)- Sviluppo di abilità nella progettazione e realizzazione di oggetti per la comunicazione multime-
diale (presentazioni, pagine Web, video, cortometraggi)- Formazione in situazione operativa con metodologie attive- Realizzazione di processi formativi che simulino funzioni per la gestione di servizi aziendali in rete- Sviluppo di abilità aspecifiche di tipo cognitivo e comportamentale e competenze trasversali- Diffusione della cultura di impresa sia in termini tecnici come strumento di promozione dell’au-
toimprenditorialità che in termini di cultura del lavoro come elemento fondamentale dell’edu-cazione alla partecipazione e alla cittadinanza attiva.
Articolazione e contenuti del progettoFASE A – INFORMAZIONE/ORIENTAMENTO/SELEZIONEDURATA n. 40 oreorientata agli studenti dell’Istituto frequentanti le classi seconde (16-18 anni)
FASE B – BILANCIO COMPETENZE/FORMAZIONEDURATA PREVISTA: 6 mesi – terzo anno di corsoorientata agli studenti delle terze classi, selezionati in base a caratteristiche motivazionali e di interesse per la specificità del percorso
FASE C – SIMULAZIONE di IMPRESA / FORMAZIONE IN AZIENDADURATA PREVISTA: n. 300 ore durante il terzo e il quarto anno di corso.l’attività di simulazione di impresa, avviata dal terzo anno, si integra con l’attività svolta presso aziende e le strutture del Centro Servizi per l’IFS, seguita da esperti, tutor aziendali e tutor scolastici.
FASE D – MONITORAGGIO/CERTIFICAZIONEDURANTE IL PERCORSO FORMATIVORilevazione customer satisfaction, questionari di monitoraggio delle attività in alternanza, report redatti da tutor e formatori.Certificazione finale delle competenze acquisite (modello di certificazione realizzato in collaborazione con l’USR per la Puglia).
42
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE FASE CONCLUSIVA – DIFFUSIONE
Presentazione dei servizi/prodotti realizzati attraverso il percorso di alternanza e diffusione della docu-mentazione progettuale. Produzione di materiale divulgativo.
Linee metodologiche – Utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologicheIl percorso si articola, in una prima fase, in moduli formativi relativi alle attività che si andranno affrontare nell’ambito dell’esperienza in azienda e di simulazione di impresa, preceduti da una analisi preliminare delle competenze di base.
Ogni modulo si articola nel percorso didattico curricolare con il contributo dei docenti delle classi e inter-venti di esperti aziendali, con attività in classe e laboratoriali e una fase finale per la sistematizzazione dei contenuti.
Sono previste fasi di training attivo “in situazione”, ore dedicate all’apprendimento guidato e all’autofor-mazione nelle strutture tecnologiche a disposizione.
Ogni partecipante segue il percorso programmato e realizza nelle fasi di auto-formazione, in base a com-petenze pregresse e/o acquisite, percorsi individualizzati. Il processo formativo si realizza prevalentemen-te “in situazione” utilizzando gli ambienti operativi realizzati dal Centro Servizi dell’I.T.C. “D.Romanazzi”.
Risorse tecnologiche:
Comunicazioni frontali e interattive nei laboratori multimediali che dispongono di Stazioni in rete per l’interazione docente-studente, per la consultazione di Internet, l’uso di software per la grafica e il video-montaggio digitale, traduzione simultanea, SAT, VTR e sistema di videproiezione.
Approfondimento in situazione: nelle aziende del territorio e nel laboratorio di Simulazione di Impresa – riscontri operativi sulle stazioni di lavoro multimediali.
ORIENTAMENTO, VERIFICA / VALUTAZIONEiniziale- colloquio personale in ingresso di tipo motivazionale per individuare le attese- questionario strutturato sulle conoscenze- verifica in laboratorio delle capacità possedute
intermedio- questionari individuali sulle conoscenze- valutazione a cura delle aziende coinvolte mediante questionari
finale- questionario strutturato sulle conoscenze acquisite- verifica in laboratorio delle capacità possedute mediante prove esecutive sulle abilità- colloquio finale
MONITORAGGIOIl processo prevede un monitoraggio fisico sui dati dei partecipanti, sulle conoscenze di strutture e pac-chetti applicativi pre-esistenti alle attività formative, sulle modificazioni indotte o integrate dopo il per-corso in alternanza.
È previsto un monitoraggio iniziale per verificare ex-ante le aziende disponibili e i bisogni reali al fine di adeguare l’itinerario formativo alle situazioni comuni emergenti.
Valutazione della coerenza tra percorso progettato e risultati raggiunti- questionario strutturato sulle conoscenze e competenze acquisite- intervista strutturata agli studenti, ai tutor, ai docenti coinvolti- valutazione dei consigli di classe coinvolti.
43
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEValutazione del livello di soddisfazione degli allievi
- questionario iniziale sui bisogni formativi e sulle attese- questionario intermedio dopo la fase di orientamento- questionario strutturato finale
Modalità di informazione e pubblicizzazione- Diffusione attraverso Internet dell’iniziativa e pubblicazione sul sito ufficiale dell’Istituto delle modali-
tà di svolgimento delle attività progettuali e di selezione dei formatori.- Pubblicazione di pagine WEB realizzate dagli studenti, nella Intranet e in Internet- Diffusione attraverso i media delle attività e dei prodotti realizzati.- Realizzazione di pubblicazioni e articoli divulgativi delle esperienze progettuali.
ITCG “Vittorio Emanuele III” – Lucera (FG)Contributo della prof.ssa Anna Maria Giannini – Referente Alternanza SL Percorso di Alternanza SL 3a edizione (2005-2008)
INFORMAZIONI GENERALI
SETTORE DI RIFERIMENTO PER L’ALTERNANZA I.C.T.
TITOLO/DENOMINAZIONE PROGETTO: OFFICE AUTOMATION – UTILIZZO, MANUTENZIONE e VENDITA DI SOFTWARE GESTIONALE
DATI SUL PROGETTO
NR ALLIEVI COINVOLTI: 19, DI CUI GIUNTI ALLA CERTIFICAZIONE 17
SCELTE /MODALITA’ ORGANIZZATIVE: GRUPPO INTERCLASSE COSTITUITO DA 12 ALLIEVI FREQUENTANTI L’INDIRIZZO PROGRAMMA-TORI E 7 FREQUENTANTI L’INDIRIZZO IGEA.
REFERENTE DI PROGETTO: PROF.SSA ANNA MARIA GIANNINI
TEAM DI PROGETTO (tutor scolastici): DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. ANTONIO TOLVE, DOCENTE VICARIO PROF. MARIO MANSUETO, D.S.G.A. DOTT. ALDO VITARELLI, DOCENTE REFERENTE PROF.SSA ANNA MARIA GIANNINI.
SINTESI DEL PROGETTO
Le attività del progetto di alternanza scuola – lavoro sono state svolte nell’ambito dell’area dell’office automation e del marketing multimediale al fine di fornire agli allievi abilità operative ma, soprattutto, orientamento al lavoro nell’ambito dei servizi informatici. In tale ambito la creazione e l’uso dei Sof-tware applicativi per il supporto al sistema informativo di impresa con le relative tecniche di ven-dita ha costituito il filo conduttore del percorso di alternanza che ha condotto alla creazione di una fi-gura di ragioniere operatore di office automation specializzato nella gestione e manutenzione dei programmi di contabilità integrata automatizzata ed anche nella attività di promozione e ven-dita degli stessi. In particolare gli allievi sono stati impegnati mediante attività di formazione in Istituto e pratica operativa presso le imprese nell’apprendimento:
44
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE 1. della struttura e dell’ utilizzo del programma gestionale integrato GestioMax 2.0 elaborato dalla
società di consulenza informatica e di servizi alle piccole e medie imprese TECNOWORKS di Foggia, azienda tutor del progetto, in classe 3^
2. delle tecniche di marketing on line e nella elaborazione di un piano di marketing per la promozione del software di impresa in classe 4^.
Gli allievi,
3. nel corso della seconda annualità del percorso di alternanza, hanno sviluppato conoscenze ed abi-lità operative nell’ambito della struttura dell’ applicativo per il sistema operativo MS Windows GestioMax 2.0. con particolare riferimento a:- Gestione delle anagrafiche CLIENTI e FORNITORI- Gestione delle anagrafiche ARTICOLI e SOTTOARTICOLI- Supporto del lettore di codici a barre (EAN13 e EAN8) e relative stampe dei codici a barre- Gestione dei LISTINI- Gestione dei DOCUMENTI di ACQUISTO e di VENDITA (Documenti di Acquisto, Fatture, DDT, Note
Credito, Ordini, etc.)- Possibilità di importare gli articoli da un documento ad un altro velocemente e facilmente- Gestione dello SCADENZIARIO clienti e fornitori e personalizzazione dei tipi di pagamento- STATISTICHE (Fatturato Clienti, Fatturato Articoli, Sottoscorte, Confronto Movimenti, Andamento
Azienda, Movimenti Articolo, Ricarico Articoli, Fatturato)- Possibilità di CREARE anche graficamente nuovi documenti di acquisto e di vendita- Possibilità di esportare le stampe in diversi formati (EXCEL, WORD, PDF, etc.)- Gestione Prima Nota, Conti e causali contabili;
4. nel corso della terza annualità hanno acquisito conoscenze ed abilità operative nell’ambito della elabo-razione di un piano di marketing on line ed hanno appreso e sperimentato sul campo, presso le aziende sede di stage, tecniche di vendita e di presentazione di prodotti informatici in presenza e on line.
Inoltre il percorso, attraverso gli incontri con il personale esperto di Tecnoworks e l’inserimento opera-tivo presso le aziende utilizzatrici dei software da essa realizzati, ha consentito agli allievi di sviluppare le seguenti abilità comportamentali:
1. relazionali- collaborazione e confronto con gli altri- spirito d’iniziativa- capacità di interrelazione
2. organizzative- assunzione d’incarichi e delega di compiti- programmazione degli incarichi- programmazione dei tempi di attuazione- controllo dell’attuazione delle varie fasi di lavoro
3. operative- individuazione del problema e ricerca di soluzioni adeguate- sviluppo di un metodo di lavoro razionale- presentazione in forma e con espressione linguistica corretta- rispetto dei tempi di lavoro
4. linguistiche- interazione funzionale al contesto e allo scopo comunicativo- utilizzo dei diversi format e del lessico specifico relativo ai documenti legati all’attività d’im-
presa- interazione con il linguaggio delle Tic.
45
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NECONTENUTI E CALENDARIO DEL PERCORSO DI ALTERNANZA
A.S. 2006/07 – III Classe
Ore totali Esperto – azienda attività
150 30 ore Esperto: dott. Massimiliano Corvino Formazione di base
20 ore Azienda Tecnoworks – Foggia Formazione specifica con operatività
100 ore Aziende di cui al punto n.4) Pratica operativa specifica connessa all’attività di impresa
Data ore Contenuti Esperto – Azienda sede
13 Novembre23 Novembre
33
Introduzione al gestionale: funzionalità ed utilizzo all’interno dell’aziendaLa struttura del gestionale Client/Server Gestiomax 2.0: la piattaforma di sviluppo
Massimiliano Corvino Laboratorio IFS
30 Dicembre18 Dicembre
32
La struttura del software gestionale Client / Server GestioMax 2.0: il DBMS utilizzatoComunicazione interpersonale
Massimiliano CorvinoRenzo Baldi
Laboratorio IFSAula Magna
7 Febbraio16 Febbraio22 Febbraio
333
Data Base: il modello relazionale di GestioMaxGestioMax – archivi base: impostazioni, gestioni anagrafiche, gestione articoli, listiniGestioMax – documenti: documenti di acquisto, documenti di vendita, impostazioni
Massimiliano Corvino Laboratorio IFS
2 Marzo9 marzo12 marzo16 marzo20 marzo28 marzo
323233
GestioMax – strumenti vari: scadenzario, statisticheBackup/ Restore dei dati, procedure di fine annoIl mercato del lavoroGestioMax – contabilità: Causali contabili, Prima Nota, ImpostazioniIl sistema impresaDimostrazioni pratiche di procedure di Programmazione in ambito di amministrazioneDimostrazioni pratiche di procedure di programmazione in ambito di amministrazione
Massimiliano CorvinoSPEGEAM. CorvinoSPEGEAMassimiliano CorvinoMassimiliano Corvino
Laboratorio IFS
11 Aprile12 Aprile13 Aprile14 Aprile
5555
Applicazioni in azienda con operativitàApplicazioni in azienda con operativitàApplicazioni in azienda con operativitàApplicazioni in azienda con operatività
Tecnoworks
28/5/20078/6/2007
100 Stage presso le aziende
A.S. 2007/08 – IV Classe
Ore totali Esperto – azienda attività150 30 ore Esperto: dott. Massimiliano Corvino Formazione di base
20 ore Azienda Tecnoworks – Foggia Formazione specifica con operatività
100 ore Aziende Pratica operativa specifica connessa all’attività di impresa
46
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE Data ore Contenuti Esperto – Azienda sede
13 Novembre23 Novembre30 Novembre
222
COS’È IL PIANO DI MARKETING ON-LINE?COME SI PIANIFICA L’ATTIVITA’ IN RETE?• Obiettivi–Cosavogliofareeperche’?• Target–Achimirivolgoeperchè?• Strategie–inqualemodoraggiungeròi
miei obiettivi?• Tempi–inqualitempiraggiungeròimiei
obiettivi?Risultati – cosa ho ottenuto e perche’?
Massimiliano Corvino Laboratorio IFS
17-18 Dicembre19-20 Dicembre
22 Applicazione delle tecniche approfondite durante il corso
Tecnoworks
13 Gennaio31 Gennaio12 Febbraio20 Febbraio28 Febbraio
10 Come trovare e analizzare i Concorrenti su Internet• CHISONOICONCORRENTISUINTERNET• COMETROVAREIPROPRICONCORRENTI?• LARICERCA“OFF-LINE”• LARICERCASUINTERNET• COMEUSAREIMOTORIDIRICERCA• COMEUSARELEDIRECTORY• COMEUTILIZZAREIMETA-MOTORI• LARICERCACONILNOMEDIDOMINIO
– www.nomeazienda.com• LARICERCACONILNOMEDISETTORE
Massimiliano Corvino Laboratorio IFS
11 -12 – 13 – 14 Febbraio
22 Applicazione delle tecniche approfondite durante il corso
Tecnoworks
10 aprile14 aprile20 aprile23 aprile
10 Come progettare e ottimizzare un Sito Web• COMESIPROGETTAUNSITOWEB• COMEOTTIMIZZAREEGESTIREUNSITO
WEBREGOLE DI SOPRAVVIVENZA DEI SITI WEB
Massimiliano Corvino Laboratorio IFS
Dal 26 Maggioal 7 Giugno
80 Stage presso le aziende con applicazione delle tecniche approfondite durante il corso
TecnoworksEidos SystemTrafilcoopCreattivi Ccommunication
AZIENDE ADERENTI ALL’INIZIATIVA
ALUNNI * AZIENDE DOVE EFFETTUARE STAGEN° 2 STARTSYSTEMsostituitanellaIIIannualitàconaziendaTRAFILCOOPN° 4 CREATTIVI COMMUNICATIONN° 7 TECNOWORKSN° 4 EIDOSSYSTEM
Percorso di Alternanza SL 4a edizione (2006-2009)
A) DEFINIZIONE DELL’AREA
AREA DELLE ICT – PERCORSO DI ORIENTAMENTO ALLA FIGURA DI TECNICO MULTIMEDIALE
Il tecnico multimediale è una nuova figura professionale che nasce dai rapidi sviluppi tecnologici che hanno coinvolto il mondo della comunicazione e che hanno determinato una crescente contaminazione e interazione tra tecnologie e linguaggi diversi. In un contesto dinamico, il tecnico multimediale si pre-
47
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NEsenta come un professionista dalle molte facce, con competenze non solo informatiche ma anche
nell’area dell’economia, del marketing, della comunicazione. Il suo compito, infatti, è quello di proget-tare e realizzare prodotti che utilizzano in maniera integrata testi, immagini e suoni adattandoli alle esi-genze del mercato. In particolare, nella realizzazione di un prodotto multimediale, come ad esempio un cd-rom interattivo per la catalogazione di prodotti di qualunque tipo, il tecnico multimediale si occupa di: progettare l’architettura e la grafica più adatta allo sviluppo del progetto commissionato; registrare la necessaria documentazione audio video; raccogliere materiali iconografici, fotografici, cartografici; cu-rare tutte le operazioni occorrenti alla realizzazione del prodotto multimediale (elaborazione grafica delle immagini, animazione, digitalizzazione, ritocco fotografico). Riuscire, a differenza di altre nuove fi-gure nate dall’interazione tra tecnologia e comunicazione, a curare un progetto che non sia solo statico ma anche dinamico.
Il tecnico multimediale lavora per la realizzazione di:
servizi tecnologici di tipo multimediale quali siti web, cd.rom, dvd attraverso la conoscenza dei materiali, delle tecniche produttive e dell’esatta terminologia professionale acquisita attraverso lo studio delle se-guenti materie:- grafica- multimedia web- multimedia offline- video-editing- marketing di base- conoscere il cliente- Content analist- Marketing- Programmazione in VB
In particolare gli alunni lavoreranno per la realizzazione di un progetto di comunicazione multime-diale della immagine dell’azienda ITCG “ Vittorio Emanuele III “ che sarà il cliente simulato per il quale dovranno costruir, al termine del biennio, un CD rom e un sito web da utilizzare nell’ambito delle attività di orientamento in entrata della scuola stessa.
B) COMPETENZE SPECIFICHE DA ACQUISIRE
SAPERE e SAPER FARE:
gli allievi, nel corso delle attività inerenti la seconda e la terza annualità del percorso di alternanza, svilup-peranno abilità operative attraverso lezioni teoriche e pratica operativa presso l’azienda tutor me-diante: l’uso dei software Adobe Photoshop, Illustrator, InDesign, Macromedia Flash 8, Adobe Premiere Pro la relazione con un team di colleghi con competenze diverse con i quali acquisiranno:
- capacità di interlocuzione con il cliente, dall’analisi delle necessità alle successive riunioni• peraggiornamentisuglistepchesistannoeseguendoesueventualimodifichedaapportare
- capacità nel riuscire a trasformare un progetto redatto su carta in prodotto multimediale- capacità lavorative per obiettivo- capacità comunicative- conoscenza di se stessi per potersi così meglio relazionare con gli altri in una età in cui il lavoro
interiore sulla prima persona è parte integrante di un percorso formativo degli studenti- sviluppo di doti di introspezione e acquisizione di una buona dimestichezza con le problemati-
che personali ancora irrisolte al fine di sviluppare atteggiamenti che dovranno essere utilizzati con il cliente quali ascolto, empatia, accettazione e rispetto.
SAPER ESSERE
Gli allievi attraverso gli incontri con il personale esperto di CREATTIVI COMMUNICATION e l’inserimento operativo presso la stessa azienda svilupperanno le seguenti abilità comportamentali:
48
I TE
MI D
ELL
A F
OR
MA
ZIO
NE capacità relazionali
- collaborazione e confronto con gli altri- spirito d’iniziativa- capacità di interrelazione
capacità organizzative- assunzione d’incarichi e delega di compiti- programmazione degli incarichi- programmazione dei tempi di attuazione- controllo dell’attuazione delle varie fasi di lavoro
abilità operative- individuazione del problema e ricerca di soluzioni adeguate- sviluppo di un metodo di lavoro razionale- presentazione in forma e con espressione linguistica corretta- rispetto dei tempi di lavoro
competenze linguistiche- interazione funzionale al contesto e allo scopo comunicativo- utilizzo dei diversi format e del lessico specifico relativo ai documenti legati all’attività d’im-
presa- interazione con il linguaggio delle Tic
ALUNNI DESTINATARI
Il percorso di alternanza si rivolge a 21 studenti/esse dell’ITC “ Vittorio Emanuele III “ di Lucera
dell’ indirizzo IGEA –MERCURIO che negli a.s. 2007-2008 e 2008-2009 saranno coinvolti nell’attività speri-mentale di alternanza per circa 150 ore totali per anno scolastico (4 settimane circa).
Gli alunni destinatari del percorso di alternanza sono di seguito elencati in ordine di punteggio riportato in sede di selezione avvenuta sulla base dei seguenti parametri:
- motivazione- disponibilità all’impegno- consapevolezza delle proprie risorse- chiarezza dei propri obiettivi- capacità di creare collegamenti tra scelte attuali e conseguenze future- predisposizione al nuovo e al cambiamento- coerenza, linearità e profondità del processo logico- orientamento ai risultati- maturità ed equilibrio
4) AZIENDA COINVOLTA NELL’INIZIATIVA
L’ azienda che collaborerà allo svolgimento della seconda e terza annualità del percorso di alternanza nel corrente anno scolastico 2007/08 e 2008/09 è stata scelta in quanto, tra quelle impegnate nel corso della precedente edizione del progetto di alternanza, è risultata particolarmente sensibile, impegnata ed effi-ciente durante le attività di stage con gli alunni.
Creattivi Communication Via Guglielmi, 10 – Foggia Tutor Az.: Fabio De Cio n.studenti: 20
51
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
USR
per
la P
uglia
– C
entr
o Po
lifun
zion
ale
di S
ervi
zio
“Dilo
s Cen
ter”
– S
imuc
ente
r Reg
iona
le p
er la
Pug
lia
Ag
end
a in
teg
rata
Pro
get
to K
OS
20
08
– P
ON
Mis
./Az.
1.4
L
Data
/ora
rio
Sede
Att
ività (
*)D
estinata
riD
oce
nti d
i rif
.Pro
dott
o18
set
t. 08
/1
2.00
-17.
30IT
C R
oman
azzi
– B
ari
Sem
inar
io d
i avv
ioFo
rmat
ori/
tuto
rBe
rard
iRe
port
a cu
ra
Sim
ucen
ter
23 s
ett.0
8 /
9.00
– 1
7.30
ITC
Rom
anaz
zi –
Bar
iA
ltern
anza
, sim
ulaz
ione
Com
pete
nze
Inte
graz
ione
de
ll’al
tern
anza
con
il
curr
icol
o
Istitu
ti te
cnic
i com
m.li
e
indi
rizzi
affi
niD
alfin
o –
Mon
opol
iRe
lazi
one-
prog
etto
se
cond
o format
di
rifer
imen
toL.
C. S
ocra
te –
Bar
iLic
ei e
indi
rizzi
non
te
cnic
iPa
papi
cco
Sant
acro
ce
ITIS
Pan
etti
– Ba
riIst
ituti
Tecn
ici i
ndus
trial
i e
prof
.liLa
ttanz
io –
De
Car
ne –
Be
rard
i24
set
t.08
/ 9.
00 –
17.
30IT
C R
oman
azzi
– B
ari
Form
azio
ne p
iatta
form
aIF
Snet
wor
k1°
gru
ppo
scuo
le IF
SA
cqua
viva
– C
lariz
io –
D
e C
arne
25 s
ett.
08 /
9.
00 –
17.
302°
gru
ppo
scuo
le IF
S
01 o
tt. 0
8 /
9.00
– 1
7.30
IISS
Eina
udi –
Fog
gia
Alte
rnan
za, s
imul
azio
neC
ompe
tenz
eIn
tegr
azio
ne
dell’
alte
rnan
za c
on il
cu
rric
olo
Istitu
ti pr
ovin
cia
di
Fogg
iaC
hiar
aval
le –
De
Car
ne
– Be
rard
iRe
lazi
one-
prog
etto
se
cond
o fo
rmat
di
rifer
imen
toIP
SSA
R Pe
rron
e C
aste
llane
taIst
ituti
prov
inci
a di
Ta
rant
oD
onni
ni –
Acq
uavi
va
– Fa
lvo
IPSS
AR
Brin
disi
Istitu
ti pr
ov. B
R e
LEC
lariz
io –
Bis
cotti
52
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
15 o
tt. 0
8 /
15.0
0 –
19.0
0IT
C R
oman
azzi
– B
ari
Sem
inar
io-la
bora
torio
Gru
ppo
inte
rdis
cipl
inar
eD
alfin
o –
Mon
opol
iIp
otes
i di l
avor
o
22 o
tt. 0
8 /
12.0
0 –
17.0
0C
onfin
dustr
ia –
Bar
iTa
vola
roto
nda
sull’
inte
graz
ione
scuo
la-a
zien
da
Form
ator
i/tu
tor
Azi
ende
-Istit
uzio
niTeam
Cen
tro S
ervi
zi D
ilos
Repo
rt a
cura
Si
muc
ente
r
23 o
tt. 0
8 /
9.00
– 1
3.00
23 o
tt. 0
8 /
13.3
0 –1
7.30
ITC
Rom
anaz
zi –
Bar
i- L
avor
i con
clus
ivi
sem
inar
i reg
iona
li- A
vvio
form
azio
ne
Alte
rnan
za U
SR
Tutti
gli
Istitu
ti co
n la
pr
esen
za d
i Isti
tuzi
oni,
Azi
ende
ed
espe
rti
Team
Cen
tro S
ervi
zi D
ilos
Repo
rt a
cura
Si
muc
ente
r
(*) A
gend
a de
gli
inco
ntri:
• Sc
uola e te
rrito
rio•
Com
petenz
e scolastiche
e com
petenz
e az
iend
ali
• Integraz
ione
delle attività di a
lternan
za-simulaz
ione
con
i curricoli
Le attività prevedo
no brevi fa
si di a
vvio e con
clusione
, e la
vori di grupp
o pe
r la reda
zion
e di un
docu
men
to-p
roget
to che
sarà pu
bblicato ne
l re
port
final
e.
Segu
irann
o, c
on c
alen
dario
da
defin
ire, e
ntro
dic
embr
e 20
08, i
ncon
tri s
emin
aria
li sp
ecifi
ci s
ull’A
ltern
anza
Scu
ola-
Lavo
ro p
rom
ossi
dal
l’USR
Pug
lia,
cura
ti da
:•
USR
Pug
lia e IT
C “D. R
oman
azzi” pe
r le prov
ince di B
ari e
Fog
gia
• USR
Pug
lia e IISS
“A. D
e Pa
ce” pe
r le prov
ince di Lecce – Brin
disi – Taran
to.
53
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NELE SCHEDE DAI SEMINARI
Seminario 23/09/2008 – Sede: ITIS PANETTI – BariITIS e Istituti Professionali ad indirizzo Meccanico-ElettronicoGruppo di lavoro 1: ITIS “FERRARIS” – Molfetta (BA) – Prof Gioacchino Failli
ITIS “ALTAMURA” – Foggia – Professori Claudio Salvato, Carlo Fierro, Giuseppe FerroITIS “MARCONI” – Bari – Professori Consuelo Rodriguez, Sergio Spaccavento, Gabriele Natale, Vito CassanoIPSIAM di Molfetta (BA) – Professori Domenico Palmiotti, Paolo De Robertis, Pasquale TeatinoIstituto Superiore di Trani (BA) – Prof Benedetto FioreITIS “MATTEI” – Maglie (LE) – Professori Cosimo Longo, Tiziano Annesi
Il Progetto di Alternanza - Settore Meccatronica
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Analisi dei bisogni del territorio.Coniugare le competenze dei settori meccanico ed elettronico.Conferenza di servizio con aziende di settore e istituzioni. Contatti con le organizzazioni delle PMI.Banca dati di istituto con riferimento alle precedenti collaborazioni attivate nell’ambito della terza area.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Seminari di informazione rivolti a genitori alunni e docenti
Modalità di selezioneStudenti
Domanda e test motivazionali
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1° annualità Rispetto delle regole e dei ruoliSapersi integrare e relazionare
Analisi dei comporta-menti
2° annualità Interpretazione di schemi costruttivi e realizzazione di complessi elementari elettromeccanici.Criteri di scelta dei materiali.Controllo delle tolleranze dimensionali.Esecuzione di misure elettriche.Rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela dell’ambiente.
Realizzazione di semplici impianti elettrici ed elettro-nici e realizzazione pezzi meccanici.
54
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE 3° annualità Saper realizzare e manutenere piccoli impianti e sistemi
automatizzati di movimentazione e di produzione;Saper gestire sistemi informatici per la progettazione e la produzione elettro meccanica nonché programmi esecutivi per macchine utensili.Rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela delle persone e dell’ambiente.
Implementazione su un manufatto meccanico di un sistema di controllo automatico gestito da un PLC
Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management Elaborazione e gestione del progettodocenti consigli di classe coinvolti Docenti fortemente motivati
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere – tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso: Meccaniche ed elettronicheEventuali collaborazioni con enti e istituzioni Aziende, Consorzi ed enti
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzioni scuola – azienda, scuola – famigliaReport dell’azienda, Report alunni e report tutor scolastici
Certificazione percorso formativo Riflettere sul modello proposto in cartellina al fine di individuare possibili integrazioni e/o migliora-menti
ITIS e Istituti Professionali ad indirizzo Informatico-ElettronicoGruppo di lavoro 2: ITIS “RIGHI” – Taranto – Professori Massimo Zoriaco, Irma Troso,
Rita BianchiITIS “FALANTO” – Talsano (TA) – Prof. Giuseppe SciarroneIstituto Superiore “LEONARDO DA VINCI” – Mola di Bari (BA) – Professori Francesco Susca, Antonio MatteacciIPSIA Santeramo (BA) – Professori Michele D’Ambrosio, Giovanna PiacenteITIS “Panetti” – Bari – Professori Giuseppe Baldinetti, Maria Pia Russo, Maria Grazia Merla, Maria Pia Merla
Il Progetto di Alternanza – Settore Informatico-Elettronico
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners Aziendali / istituzionali
Analisi dei bisogni degli alunniAnalisi delle aziende presenti sul territorioContattare le aziende secondo i canali istituzionali o in modo diretto.Richiesta alle aziende e loro sensibilizzazione circa l’importanza dell’alternanza come strumento per la formazione dei futuri dipendenti.Scelta dell’aziendaScelta del percorso aziendale coinvolgendo i tutors aziendali e il consiglio di classe
55
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEModalità di informazione e
sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere e famiglie
Incontri con alunni e famiglie volti alla diffusione del progetto con la partecipazione degli alunni già coinvolti e delle aziende disponibili con particolare attenzione alla divulgazione dei vantaggi e possibilità future degli alunni scelti
Modalità di selezioneStudenti
Adesione spontaneaSelezione sulla base delle competenze e colloquio personale
Metodologia Braing storming e analisi dei punti di forza e debolezzaStrumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Banche datiInternetSupporto Centro Servizi DILOS – ITC “Romanazzi” – Bari (Simucenter Regionale Puglia)
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1° annualità Analizzare il contesto correlandolo alle proprie capacità e allo scopo
Visite aziendaliRaccolta dati delle aziende presenti nel territorioColloquio motivazionale
2° annualità Relazionarsi in modo funzionale al contesto
Studio dell’attività aziendale di riferimento ed individuazione delle figure operative e delle dinamiche comportamentali
3° annualità Classificare ed organizzare informazioni attinenti all’ambito in cui si è sviluppato il progetto per costruire rappresentazioni funzionali alla soluzione di un problema o una simulazione
ITIS e Istituti Professionali: Impresa Formativa Simulata – Società MultiserviziGruppo di lavoro 3: IISS “Moccia” – Nardò (LE) – Professori Donato PICCINNO,
Simonetta RESCIO, Antonio R. ORLANDOITIS “Sen. O. Jannuzzi” – Andria (BA) – Prof. Mario BACCOITIS “Fermi” – Francavilla F. (BR) – Prof. Daniele RISIITIS “Volta” – Bitonto (BA) – Prof.ssa Pasqualina PIGLIONICAITIS “Panetti” – Bari – Prof. Giovanni MUSCHITIELLOITIS “Falanto” – Taranto – Prof. Roberto BONICA
Area/Settore di indirizzo Servizi in relazione agli indirizzi di studio e, comunque, integrabili con i contenuti didattici curricolari:Società MultiserviziQuesta tipologia ci consente di coinvolgere più indirizzi con specializzazioni diverse.
Il Progetto di Impresa Formativa Simulata
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Finalità: individuare il prodotto/servizio da fornire attraverso l’attività imprenditoriale Individuare l’azienda partnerRicognizione del contesto territoriale – Indagini di mercato – riferi-menti normativi e agevolazioni per particolari esperienze imprendi-toriali (impr. Femminile, impr. Giovanile, settori in via di sviluppo).
56
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Cosa si stimola nello studente in questa fase:
Conoscenza del territorioConoscenza degli aspetti socio-economici e dei fabbisogniAcquisizione di metodi di ricerca e di indagineSviluppo della capacità diagnostica in base alle osservazioni e all’analisi e sintesi degli esiti delle ricercheModalità di approccio alle aziende:Contatti diretti o con aziende o con associazioni di categoriaManca una struttura/referente istituzionale con il quale interfac-ciarsi.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
E’ da preferire il gruppo classe, per motivi organizzativiIn ogni caso, anche se si vuole aprire l’esperienza a più classi, è opportuno che siano coinvolti i docenti dei CdC, con vari compiti organizzativi e relazionali, nel progetto.
Modalità di selezioneStudenti
Colloquio/test motivazionale – propensione all’imprenditoria o alle mansioni esecutive
Metodologia Formazione in situazione – Ricerca attiva – Project workStrumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Uso delle ICT – Laboratori di settore
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1° annualità Competenze diagnosticheCompetenze linguistiche e comunicative
Ricerche – osservazioni – rac-colta dati – lettura, analisi e interpretazione dei dati.Presentazione e report sulle attività svolte e sugli esiti delle ricerche.
2° annualità Competenze relazionaliCompetenze specifiche (riferite al settore dell’attività)
Lavoro di gruppo per la realizzazione dei servizi/prodotti – Rapporti con l’esterno, PR, contatti con altre imprese e/o con l’impresa tutor
3° annualità Capacità di muoversi autonoma-mente e di utilizzare la abilità raggiunte in un contesto diverso da quello formativo.
Analisi e riflessioni sul processo produttivo e sulla validità dell’idea imprenditoriale e sulla coerenza dell’itinerario percorso rispetto agli obiettivi.Autodiagnosi – autovalutazione
Attività in azienda Competenze relazionali e comunicativeCompetenze organizzativeCompetenze specifiche di settore
Uso di codici linguistici appropriati alle situazioni – com-portamenti adeguati al contesto
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzioni – Patto formativo – Schema essenziale di report sulle attività svolte in azienda e a scuola – Registro firme di presenza
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
Diario di bordo – eventuali mm per la comunica-zione/diffusione
57
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NECertificazione percorso formativo Riflettere sul modello proposto in cartellina al fine
di individuare possibili integrazioni e/o migliora-menti
Riflessioni sui punti di criticità dei percorsi di alternanza/IFS
Problematiche nella diffusione dell’alternanza – vantaggi e modalità di realizzazione dell’IFSScarsa sensibilizzazione, informazione delle aziendeCosa fare: Migliorare le strategie per il coinvolgimento delle aziende e la formazione dei tutor aziendaliCome: proposta di incentivi per le aziende che partecipano ai percorsi integrati (siano IFS o alter-nanza) di tipo “defiscalizzazioni”, “premi di produttività”.Dimensione delle aziende (Piccole-piccolissime imprese)Cosa fare: adeguare l’organizzazione didattica alle esigenze di collocamento in azienda degli studenti – strutturare percorsi integrati di Alternanza e IFS in modo da utilizzare anche il “laboratorio” come situazione formativa sostitutiva dell’azienda.Collaborazione e partecipazione dei docenti alle attività integrateCosa fare: realizzare team anche informali per la gestione e organizzazione delle attività.L’EMERGENZA DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E’ LA MANCANZA DI UN ORGANIGRAMMA FUNZIONALE E DI FIGURE DI SISTEMA.
Seminario 23/09/2008 – Sede: ITC “ROMANAZZI” – Bari
Gruppi di lavoro ITC “GIULIO CESARE“, BARI – ITC “CALAMANDREI”, Carbonara.IPC “LOTTI”, ANDRIA – ITC “TANNOIA”, CORATO – ITC “COLAMO-NICO”, ACQUAVIVA.ITC “de Viri de Marco”, Triggiano-Valenzano – ITC “Vivante”, Bari – ITC “Lenoci”, Bari – ITC “A. Moro ”, Trani – ITC “Montale”, Rutigliano – IISS Giovinazzo – IISSCT “Tridente”, Bari.
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:
Area linguistica
Area culturale e tecnico- professionalizzante.
Essenziale• Comprendetestisemplici
e stabilisce relazioni e collegamenti;
• Comunicaverbalmentesu contenuti noti;
• Raccogliedatiecomprende problemi semplici;
• Interpretalenormeeleapplica in situazioni note
Intermedio• Coglieinformazioni
implicite e esplicite,• Comprendetesti
mediamente complessi e stabilisce relazioni e collegamenti;
• producecomunicazionicorrette e coerenti;
• Utilizzaautonomamentee correttamente procedimenti in contesti noti;
• stabilisceinterconnessioni tra i diversi livelli istituzionali e le organizzazioni sociali e economiche del territorio.
• Identificaiprincipalivincoli normativi che regolano la comunità sociale e economica
Avanzato• Comprendetesti
complessi e stabilisce collegamenti articolati
• Esprimeideeeopinionipersonale in forma coerente e coesa utilizzando un appropriato registro linguistico;
• Utilizzaeapplicaautonomamente procedimenti logici in situazioni nuove;
• Saorientarsinelmondodel lavoro e/o dell’Università
• Possiedecompetenzeinambiti specialistici ad es: informatico,lingua straniera ecc.
OsservareSelezionareProblem solving
58
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Competenze
socio-relazionali:
Area organizzativa e operativa
• Sainstaurareuncorrettoe proficuo rapporto di collaborazione
• Prendecoscienzadellafunzionalità delle regole
• Haconsapevolezzadelcontesto socio-economico di riferimento
• Salavorareeinteragireinequipe,comprendendo i diversi punti di vista.
• Samodificareilproprioatteggiamento in rapporto alle situazioni
• Prendedecisioniautonome nella pianificazione delle attività
• E’consapevoledeipropripunti di forza e debolezza per un corretto e proficuo inserimento professionale
• Saadeguarsirapidamente ai cambiamenti.
• Saporsiinun’otticadiapprendimento continuo
Gruppi di lavoro IPSSCTSP “GARRONE” BARLETTA – ITC “GIORDANO” BITONTO – IPSS “DE LILLA” BARI – IPC “MONSIGNOR BELLO” MOLFETTA – IPSSCT “TRIDENTE” BARI – IPSSCTS “TANDOI” CORATO – ITC “CASSANDRO” BARLETTA
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:
Area linguistica
Area culturale e tecnico- professionalizzante.
Essenziale• Comprendetestisemplici• Comunicasucontenuti
noti• Raccoglieeorganizza
dati• Conoscelenorme• Riconosceunaprocedura
operativa
Intermedio• Comprendetesti
articolati• Comunicainmodo
corretto e coerente• Gestiscedatiinmodo
autonomo e corretto• Applicalenorme• Esegueunaprocedura
operativa
Avanzato• Comprendetesti
complessi• Comunica
coerentemente idee e opinioni personali utilizzando un appropriato registro linguistico
• Elabora,analizzaedinterpreta i dati
• Interpretalenorme• Realizzaunaprocedura
operativa
Competenze socio-relazionali:
Area organizzativa e operativa
• Sainstaurareuncorrettoe proficuo rapporto di collaborazione
• Prendecoscienzadellafunzionalità delle regole
• Riconosceicambiamenti
• Salavorareeinteragireinequipe,comprendendo i diversi punti di vista.
• Samodificareilproprioatteggiamento in rapporto alle situazioni
• Siadeguaaicambiamenti
• Prendedecisioniautonome nella pianificazione delle attività
• E’consapevoledelleproprie competenze per un corretto e proficuo inserimento professionale
• Saporsiinun’otticadiapprendimento continuo per adeguarsi rapidamente ai cambiamenti
Comunicare
Relazionarsi
OsservareSelezionareProblem solving
Comunicare
Relazionarsi
59
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
Gru
ppi d
i lav
oro
IIISS
“PIN
TO- A
NEL
LI”,
Cast
ella
na G
rott
e –
IISS
“Den
ora”
, Alta
mur
a –
ITCG
T “G
. SA
LVEM
INI“,
Mol
fett
a –
ITCS
“CA
LAM
AN
DRE
I”, C
arbo
nara
–
IISS
“ CH
IARU
LLI”,
Acq
uavi
va –
ITG
“PIT
AGO
RA“,
Bari.
LABO
RATO
RIO
: CO
MPE
TEN
ZE N
EGO
ZIA
TE
Com
pete
nze
ISTI
TUZI
ON
E SC
OLA
STIC
AA
ZIEN
DA
ALU
NN
O/A
disc
iplin
ari
tras
vers
ali:
Are
a lin
guis
tica
Are
a cu
ltura
le e
te
cnic
o-pr
ofes
-si
onal
i.A
rea
orga
nizz
ativ
a e
oper
ativ
a
Esse
nzia
le•Co
mpr
ende
te
sti s
empl
ici
e st
abili
sce
rela
zion
i e
colle
gam
enti
•Co
mun
ica
verb
alm
ente
su
con
tenu
ti no
ti•Ra
ccog
lie
dati
e co
mpr
ende
pr
oble
mi
•Inte
rpre
tale
no
rme
e le
ap
plic
a in
si
tuaz
ioni
no
te
Inte
rmed
io•Co
glie
info
rmaz
ioni
im
plic
ite e
es
plic
ite,
•pr
oduc
eco
mun
ica-
zion
i cor
rett
e e
coer
enti
•Util
izza
au
tono
ma-
men
te e
co
rret
ta-
men
te
proc
edim
enti
in c
onte
sti
noti
•St
abilisc
ein
terc
onne
s-si
oni t
ra i
dive
rsi l
ivel
li is
tituz
iona
li e
le
orga
nizz
a-zi
oni s
ocia
li e
econ
omic
he
del t
errit
orio
•Id
entifi
cai
prin
cipa
li vi
ncol
i no
rmat
ivi c
he
rego
lano
la
com
unità
so
cial
e e
econ
omic
a
Ava
nzat
o•Co
mpr
ende
te
sti
com
ples
si•Es
prim
eid
ee
e op
inio
ni
pers
onal
e in
fo
rma
coer
ente
e
coes
a ut
ilizz
ando
un
ap
prop
riato
re
gist
ro
lingu
istic
o•Util
izza
e
appl
ica
auto
nom
a-m
ente
pr
oced
imen
ti lo
gici
in s
itua-
zion
i nuo
ve•Sa
orie
ntar
si
nel m
ondo
de
l lav
oro
e/o
dell’
Uni
ver-
sità
•Po
ssiede
co
mpe
tenz
e in
am
biti
spec
ialis
tici
ad e
s-:
info
rmat
ica,
lin
gua
stra
nier
a, e
cc.
Esse
nzia
le•Co
mpr
ende
un
ord
ine
di
serv
izio
e/o
se
mpl
ici
proc
edur
e•Es
egue
co
rret
ta-
men
te
sem
plic
i or
dini
di
serv
izio
Inte
rmed
io•Rielab
orale
info
rmaz
ioni
pe
r il
ragg
iung
i-m
ento
deg
li ob
iett
ivi
prefi
ssat
i.•Es
egue
co
rret
ta-
men
te u
n pr
oced
i-m
ento
Ava
nzat
o•Co
mpr
ende
pr
oced
ure
e pr
oces
si
com
ples
si e
li
sa a
pplic
are
•E’in
gra
dodi
adat
tare
un
proc
edi-
men
to a
d un
a ec
cezi
one
Esse
nzia
le•Co
mpr
endo
te
sti s
empl
ici
e st
abili
sce
rela
zion
i e
colle
gam
enti
•Co
mun
ico
verb
alm
ente
su
con
tenu
ti no
ti•Ra
ccol
godat
ie
com
pren
do
prob
lem
i;•In
terp
reto
le
norm
e e
le•ap
plicoin
situ
azio
ni
note
Inte
rmed
io•Co
lgo
info
rmaz
ioni
im
plic
ite /
espl
icite
,•pr
oduc
oco
mun
ica-
zion
i cor
rett
e e
coer
enti
•Util
izzo
au
tono
ma-
men
te e
co
rret
ta-
men
te
proc
edim
enti
in c
onte
sti
noti
•St
abilisc
oin
terc
onne
s-si
oni t
ra i
dive
rsi l
ivel
li is
tituz
iona
li e
le
orga
nizz
a-zi
oni
soci
o-ec
ono-
mic
he d
el
terr
itorio
•Id
entifi
coi
vinc
oli
norm
ativ
i che
re
gola
no la
co
mun
ità
soci
ale
e ec
onom
ica
Ava
nzat
o•Co
mpr
endo
te
sti
com
ples
si•Es
prim
oop
inio
ni
pers
onal
i in
form
a co
eren
te e
co
esa
utili
zzan
do
un
appr
opria
to
regi
stro
lin
guis
tico
•Util
izzo
e
appl
ico
auto
nom
a-m
ente
pr
oced
imen
ti lo
gici
in s
itua-
zion
i nuo
ve•So
orie
ntar
mi
nel m
ondo
de
l lav
oro
/ de
ll’U
nive
r-si
tà•Po
ssiedo
co
mpe
tenz
e in
am
biti
spec
ialis
tici
(info
rmat
ica,
lin
gua
stra
nier
a)
60
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
soci
o-
rela
zion
ali
Are
a so
cial
e
•Sa
instau
rare
un
cor
rett
o e
profi
cuo
rapp
orto
di
colla
bora
-zi
one
•Pr
ende
co
scie
nza
della
fu
nzio
nalit
à de
lle re
gole
•Sa
lavo
rare
e
inte
ragi
re in
eq
uipe
, co
mpr
en-
dend
o i
dive
rsi p
unti
di v
ista
•Sa
mod
ifica
re
il pr
oprio
at
tegg
ia-
men
to in
ra
ppor
to a
lle
situ
azio
ni
•Pr
ende
de
cisi
oni
auto
nom
e ne
lla
pian
ifica
-zi
one
delle
at
tività
•Èco
nsap
e-vo
le d
ei
prop
ri pu
nti
di fo
rza
e de
bole
zza
per u
n co
rret
to e
pr
oficu
o in
serim
ento
pr
ofes
sion
ale
•Sa
ade
guar
si
rapi
dam
ente
ai
cam
bia-
men
ti.•Sa
por
siin
un
’ott
ica
di
appr
endi
-m
ento
co
ntin
uo
•Sa
instau
rare
un
cor
rett
o e
profi
cuo
rapp
orto
di
colla
bora
-zi
one
•Pr
ende
co
scie
nza
della
fu
nzio
nalit
à de
lle re
gole
e
della
st
rutt
ura
orga
nizz
ativ
a az
iend
ale
•Sa
lavo
rare
e
inte
ragi
re in
eq
uipe
, co
mpr
en-
dend
o i
dive
rsi p
unti
di v
ista
.•Sa
mod
ifica
re
il pr
oprio
at
tegg
ia-
men
to in
ra
ppor
to a
lle
situ
azio
ni•Sa
mod
ifica
re
il pr
oprio
at
tegg
ia-
men
to in
ra
ppor
to a
lle
dive
rse
situ
azio
ni
azie
ndal
i
•Sa
lavo
rare
in
equi
pe, s
a co
mpo
rre
i di
vers
i pun
ti di
vis
ta
favo
rend
o la
co
llabo
ra-
zion
e Sa
ad
egua
rsi
rapi
dam
ente
ai
cam
bia-
men
ti•Èco
nsap
e-vo
le d
ei
prop
ri pu
nti
di fo
rza
e de
bole
zza
per u
n co
rret
to e
pr
oficu
o in
serim
ento
pr
ofes
sion
ale
•Sa
por
siin
un
’ott
ica
di
appr
endi
-m
ento
co
ntin
uo
final
izza
to
alla
cre
scita
pr
ofes
sion
ale
•So
instau
rare
un
cor
rett
o e
profi
cuo
rapp
orto
di
colla
bora
-zi
one
•Pr
endo
co
scie
nza
della
fu
nzio
nalit
à de
lle re
gole
•So
lavo
rare
e
inte
ragi
re in
eq
uipe
, co
mpr
endo
i di
vers
i pun
ti di
vis
ta.
•So
mod
ifica
re
il m
io
atte
ggia
-m
ento
in
rapp
orto
alle
si
tuaz
ioni
•Pr
endo
de
cisi
oni
auto
nom
e ne
lla
pian
ifica
-zi
one
delle
at
tività
•So
no
cons
apev
ole
dei m
iei p
unti
di fo
rza
e de
bole
zza
per u
n co
rret
to e
pr
oficu
o in
serim
ento
pr
ofes
sion
ale
•So
ade
guar
mi
rapi
dam
ente
ai
cam
bia-
men
ti.•So
por
miin
un’o
ttic
a di
ap
pren
di-
men
to
cont
inuo
61
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEGruppi di lavoro 3 Chiara CATALANO, Donatella DONNINI, Raffaella CAPUTO, Antonio
LINCIANO, Rosanna PISCONTI, Domenico FARINA, Laura MADANO.Scheda Progetto PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO – SETTORE TURISTICO
Progetto di Alternanza
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
1. Ricerca di mercato,2. Comunicazione con bando informativo,3. Incontro di sensibilizzazione con presentazione del progetto,4. Individuazione della figura professionale.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
1. Approccio al tema specifico con esperti del settore e presentazione del profilo,
2. Incontri di sensibilizzazione nelle singole classi con presentazione della metodologia,
Modalità di selezioneStudenti
1. Motivazione,2. Impegno al raggiungimento di risultati positivi,3. Capacità di assumere responsabilità,4. Attitudini ed aspirazioni.
Metodologia Questionari e colloquio finale con la eventuale presenza di un esperto (psicologo, specializzato per l’orientamento)
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Test validati
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1a annualità Orientamento
2a – 3a annualità CAPACITÀ DIAGNOSTICA: Capacità di esprimere un giudizio analitico con cui definire un fenomeno.Esempio: Comprensione di un testo1. Riconoscere la tipologia
testuale2. Essere in grado di Individuare
il significato di termini non noti mediante l’utilizzo di strumenti adeguati
3. Saper riconoscere l’informa-zione principale e distinguerla dalle secondarie e dalle implicite
4. saper mettere in relazione e stabilire collegamenti tra le diverse informazioni
Del testo ricevuto l’allievo (documento contabile)1. deve identificare il docu-
mento,2. deve identificare il contesto in
cui lo stesso documento è prodotto,
3. deve sottolineare i termini non noti e fornirne una spiega-zione,
4. individua i soggetti interessati,
5. individua l’oggetto della prestazione e la correlazione temporale tra i fatti,
6. determina l’importo della prestazione.
Dai punti 1 a 3 si determina il livello essenziale,dal 4 al 5 si determina il livello intermedio, l’aggiunta del punto 6 individua il livello ottimale.In azienda: osservazione e decodifica documenti di vendita/acquisto.
62
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Seminario 23/09/2008 – Sede: Liceo Classico SOCRATE – Bari
Liceo Classico: progetto ARCHEOGruppo di lavoro: Liceo Classico “Socrate” di Bari – Prof. Marcello Tendi
Liceo Classico “Capece” di Maglie (LE) – Prof. Sergio ColucciaLiceo Classico “Bonghi” di Lucera (FG) – Prof.ssa Lucia Ciuffreda, Prof. Nicola LoiaconoStudenti: Nardone Nicola – Marino Donato
Il Progetto di ALternanza – Valorizzazione dei beni culturali
Ricognizione del contestoModalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Analisi del patrimonio culturale del territorio e coinvolgimento delle istituzioni che si occupano della conoscenza, della salvaguar-dia, del restauro e della valorizzazione di questi.Ovvero: le soprintendenze, l’università e i musei statali/provinciali/comunali.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Incontri di orientamento e sensibilizzazione con genitori e alunni dei gruppi classe coinvolti; anche attraverso l’illustrazione del progetto nel suo complesso (finalità/obiettivi/ricadute didattiche/spendibilità delle competenze acquisite) rivolti agli studenti del 2° anno.
Modalità di selezioneStudenti
Questionari, colloqui individuali, parere dei consigli di classe.
Metodologia Laboratorio e lavori di gruppo, incontri con esperti anche nella forma di analisi in loco di siti di interesse storico/archeologico/scientifico, visite guidate in musei.
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Materiale cartaceo, filmati storici, consultazione di siti internet specifici e di eventuale materiale di altro tipo fornito dagli esperti.
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attività e sua valutazione
1° annualità Consapevolezza del sélettura del territorio e delle istituzioni che si occupano della sua valorizzazione.
Roleplaying finalizzato alla individuazione della personalità e del ruolo da assumere nel gruppo.Costruzione di una scheda storico-artistico del territorio per una mappature dello stesso. Somministrazione della scheda.
2° annualità Apprendere le tecniche di tutela, di conservazione, di valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, artistico e paesaggistico locale.
Simulazioni in loco di attività di: scavo, tutela, conserva-zione, catalogazione e rilevamenti fotografici.Verifica tramite reportage multimediale realizzato dagli alunni coinvolti.
63
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE3° annualità strutturare un itinerario archeolo-
gico e storico-artistico finalizzato alla valorizzazione del territorio circostante.
Presentazione alla cittadi-nanza e alle autorità del percorso effettuato e del prodotto multimediale/fotografico realizzato, anche tramite riviste specializzate locali.Verifica: layout – linguaggio settoriale – qualità delle informazioni e delle immagini – sicurezza espositiva
Attività in azienda Scavo, tutela, conservazione, catalogazione e rilevamenti fotografici.
Report del tutor aziendale con indicatori predefiniti quali:-iter – -tecniche – linguaggio specifico-relazionarsi con il gruppo di lavoro-rispetto dei ruoli e dei tempi
Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management D.S., DSGA, tutor scolastici e aziendali.
Liceo Artistico e Istituto d’ArteGruppo di lavoro: Liceo Artistico “De Nittis” di Bari – Professori Angelo Amoruso, Anna
Maria Amato, Maria Pia Battista, M. Antonia ValenteIstituto d’Arte di Parabita (LE) – Professori Antonio Legittimo, Francesco Manca
Il Progetto di Alternanza – Arredamento e/o grafica – Manufatto per arredamento
Ricognizione del contestoModalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Conoscenza del territorio pugliese tramite analisi di segni, simboli, cultura e tradizioni. Analisi della dinamica demografica, sociale ed economica del territorio. Coinvolgimento delle aziende che operano nel settore. Condivisione del progetto con il C.d.D. e C.d.C.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Si attueranno tutti i possibili canali istituzionali e non (quotidiani, locandine, siti web, video e comunicazioni scritte, incontri presso la sede scolastica e/o le aziende interessate) per portare a conoscenza del progetto i possibili fruitori finali dell’iniziativa. Sensibilizzazione ed orientamento di alunni, genitori e docenti e agenzie del territorio.Studenti delle classi seconde, terze e quarte del corso di studi artistici.
Modalità di selezioneStudenti
Schede di valutazione, Test, non partecipazione ad altre attività extra scolastiche nel periodo specifico, pertinenza dei corsi di studio con il progetto di alternanza.
Metodologia Lezioni frontali, lavori di gruppo, didattica cooperativa, brain storming, problem solving, feedback.
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Aula multimediale, libri ed audiovisivi, riviste specializzate e visite guidate a musei ed aziende con le quali interfacciarsi.
64
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività
funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)Descrizione compe-tenza
Attivitàe sua valutazione
1° annualità Identificare informa-zioni
1. condivisione di una griglia di osser vazione da far costruire
2. Visite guidate a musei e luoghi depu tati inerenti il settore arredamento
Verifica:SOMMINISTRAZIONE DI UNA GRIGLIA APPOSITAMENTE COSTRUITA SULLA BASE DI INDICATORI UTILI A VALUTARE come l’alunno riesce a gestire la competenza maturata
2° annualità Selezionare analogie desumibili dal patrimonio artistico e dal contesto
1. Consultazione e classsificazione di fonti e materiali esistenti
2. Interpretare i dati raccolti3. costruzione di una banca dati personaleVerifica:ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE SISTEMATIZZATO IN UN DATABASE
3° annualità Organizzare i dati raccolti producendo messaggi coesi e coerenti
1. Progettare un manufatto attraver so una rielabora-zione personale delle informazioni
2. Utilizzazione di linguaggi funzionali a contesti diversi
3. Elaborazione di testi strutturati e funzionali allo scopo comunicativo
Verifica:IDEAZIONE DI UNA LAMPADA SUPPORTA TA DA UNA VESTE GRAFICA CONTESTUALIZZATA
Attività in azienda Relazionarsi con le agenzie del territorioStabilendo un corretto e proficuo rapporto di collaborazione
1 Partecipazione a fiere e ad eventi promozionali di settore
2 Attività di marKeting3 Integrazione della propria rappresentazione con
quella altruiVerifica:COSTRUZIONE DI APPOSITA GRIGLIA DI OS SERVAZIONE DEL GRADO DI PADRO NANZA NELLA GESTIONE DELLA PRESTAZIONE CONDI VISA CON IL TUTOR AZIENDALE, SULLA BASE DEI SEGUENTI INDICATORI:- esiti formali- grado di coinvolgimento- uso del linguaggio specifico settoriale- qualità dell’informazione fornita- spirito di iniziativa nel risolvere i problemi
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso:Aziende e agenzie attinenti all’arredamento-graficaEventuali collaborazioni con enti e istituzioni
65
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEDocumentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzioni, accordi e report
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
multimedia, project work, allestimenti, cadget
Certificazione percorso formativo Riflettere sul modello proposto in cartellina al fine di individuare possibili integrazioni e/o migliora-menti
Riflessioni su punti di criticità nell’attuazione del percorso progettualeProblematica la gestione della logistica legata ai trasportiDisponibilità economicaDisponibilità delle aziende partners
Liceo Scientifico: progetto TURISMO AMBIENTALEGruppo di lavoro: Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bari – Prof.ssa Carmen Genchi,
prof.ssa Laura Raimondi
Il Progetto di Alternanza – Turismo Ambientale
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Ricerca delle oasi e riserve ambientali
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Associazioni ambientalistiche (WWF – Provincia sez ambiente – Lapu – Guardie forestali – …) presenti sul territorioSensibilizzazione e approvazione Collegio docenti – Consiglio di classe opportunamente configuratoSensibilizzazione alunni e genitori classi II
Modalità di selezioneStudenti
Questionari motivazionaliIndividuazione di prerequisiti (autostima e autroimprenditoriali)
Metodologia Cooperative learningLearning by doing
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Consulenze esperti esterniAttività laboratoriali e consultazione siti disponibili in reteRiviste e dispense scientifiche
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1° annualità Spirito di iniziativa ed imprenditorialità(competenze matematiche e competenze di base di natura scientifica e tecnologica)
- Diffusione del progetto- Sensibilizzazione ed orientamento- Valutazione di questionari somministrati relativi a
situazioni problematiche messe in relazione agli obiettivi da raggiungere
- Selezione degli alunni
66
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE 2° annualità Spirito di iniziativa ed
imprenditorialità(competenze matematiche e competenze di base di natura scientifica e tecnologica
Scelta delle aziendeFormazione in aula con esperti (settore scientifico e linguistico)Simulazione di misure, lettura e interpretazione dei dati nei vari laboratori (fisica, chimica, informatica)Valutazione:• Capacitàcomunicativeeinterpersonali• Promozioneversol’esterno(creazionediunblog
…)• Capacitàdianalizzarefontiinformativediversifi-
cate selezionando i dati pertinenti allo scopo3° annualità Spirito di iniziativa ed
imprenditorialità(competenze matematiche e competenze di base di natura scientifica e tecnologica
Formazione in aula con espertiCreazione di una cooperativaValutazione:• Capacitàcomunicativeeinterpersonali• Promozioneversol’esterno(creazionediunblog
…)• Capacitàdianalizzarefontiinformativediversifi-
cate selezionando i dati pertinenti allo scopoAttività in azienda
Spirito di iniziativa ed imprenditorialità(competenze matematiche e competenze di base di natura scientifica e tecnologica
Formazione (“Stage”) presso aziende turistiche, oasi ambientali, università, enti pubblici e di volontariatoValutazione:• Capacitàcomunicativeeinterpersonali• Promozioneversol’esterno(creazionediunblog)• Capacitàdianalizzarefontiinformativediversifi-
cate selezionando i dati pertinenti allo scopo
Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management D.S. – D.S.G.A. – Funzione strumentale e Docente referente
sensibilizzazione/ orientamento Dipartimenti interessatiConsigli di classe coinvolti
Istituti Superiori: progetto SERVIZI TURISTICIGruppo di lavoro: Maria Sangiorgio, Augelli Grazia, Carme Frigiola – Istituto “ G.B.
VICO” – Laterza (Ta)Marta Baldi – Liceo Artistico “Lisippo” – Taranto Lidia Vinci – Liceo “Tommaso Fiore” – Terlizzi (Ba) Russo Anna – IISS “C. Poerio” – Foggia
Il Progetto integrato IFS – Servizi turistici
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Individuazione dei Beni culturali di maggiore interesse – Ricogni-zione delle strutture recettive – Reperimento dati sulla fruizione del territorio-Contatti con APT, Comune, Università e Sovrintendenza-
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Presentazione dei punti di forza e debolezza del territorio in relazione all’obiettivo-Coinvolgimento di una classe-
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Raccolta dati – Utilizzo di Internet
67
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEPERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività
funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)Descrizione competenza
Attivitàe sua valutazione
1° annualità Imparare ad osservare
3. Costruzione condivisa di una griglia di osservazione
4. Visite – Escursioni in siti di interesse culturale
5. Videoriprese dei luoghi e della attività svolta
Verifica: SOMMINISTRAZIONE DELLA GRIGLIA2° annualità Ricercare dati sul
patrimonio artistico culturale
4. Ricerca di fonti e materiali già esistenti5. Interpretare i dati raccoltiVerifica:ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE RACCOLTO ATTRAVERSO UN DATABASE
3° annualità Comunicare in modo promozio-naleComunicare in lingua straniera
4. Preparare itinerari turistici-Verifica:IDEAZIONE DI UNA BROCHURE IN DUE LINGUE E CON UNA VESTE GRAFICA
Attività in azienda Relazionarsi con enti ed istituzioniInteragire in lingua straniera
5. Partecipazione a fiere e ad eventi6. Attività di guida turisticaVerifica:RELAZIONE E SCHEDA DEL FORMATORE AZIENDALE SU ITEM PREDEFINITI QUALI:- registro linguistico- capacità di coinvolgimento- linguaggio settoriale- qualità dell’informazione fornita- spirito di iniziativa nel risolvere i problemi
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso:Enti, Musei, Sovrintendenza, Proloco,….Eventuali collaborazioni con enti e istituzioni Comune, Provincia, Fondazioni, Sovrintendenza
Documentazione
Certificazione percorso formativo Riflettere sul modello proposto in cartellina al fine di individuare possibili integrazioni e/o migliora-menti
Riflessioni su punti di criticità nell’attuazione del percorso progettualeIndividuazione delle competenze e delle attività ad esse connesseCoinvolgimento del Consiglio di ClasseCarenza di dati in reteDisponibilità di aziende, enti etc. nell’accoglienza in azienda.
68
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Seminario 1/10/2008 – Sede: IPPSSAR Brindisi
Gruppo di lavoro 3: RISOLO Antonio IPSSART-OTRANTO; PAIANO Giuseppe e GRECUCCIO Nicola IPSSAR “Bottazzi” – UGENTO; PAIANO Maria Giovanna e IERVOGLINI Antonio IISS “Trinchese” – MARTANO; MANCA Francesco e LEGITTIMO Antonio – IST. ARTE PARABITA; VIZZI Francesco – IPSSAR S.TA CESAREA TERME.
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:
Area linguistica
Area culturale e tecnico- professionalizzante.
Essenziale• Leggeecomprendetesti
semplici e approccia relazioni e collegamenti
• Comprendemessaggidiuso quotidiano e li trasmette utilizzando un linguaggio verbale semplice
• Comprenderegoleenorme
• Affrontaproblematichedi facile soluzione
Intermedio• Sviluppal’attenzionealla
corretta pronuncia. Coglie informazioni implicite ed effettua adeguati collegamenti
• Riconosceesiproponealle organizzazioni sociali ed economiche del territorio
• Elaboraimessaggielitrasmette utilizzando un linguaggio verbale specifico
• Applicaregoleenormenel contesto in cui opera
• Affrontaerisolveproblematiche di facile soluzione
Avanzato• Siesprimeconsicurezza
in forma autonoma e critica
• Comprende,analizza,erielabora testi complessi
• Interagisceinmodoautonomo e responsa-bile con le organizzazioni sociali, politiche ed economiche del territorio
• Affrontaerisolveproblematiche complesse
• Possiedecompetenzeprofessionali in ambiti specifici
Competenze socio-relazionali:
Area organizzativa e operativa
• Collaboraeinteragiscecon il gruppo
• Svolgeinmodoadeguato le attività previste dal ruolo assegnato
• Svolgeinmodoautonomo e propositivo le attività che gli competono. Elabora e comunica nuove soluzioni al team
• Saporsialgruppocomeleader
OsservareSelezionareProblem solving
Comunicare
Relazionarsi
69
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEGruppo di lavoro 4: Stasi Claudio; Francioso Vincenzo; Errico Floriana; Trevisi Daniele;
D’Agostino Roberto; Serafini Giorgio; Boccarella Elena; Congedo Antonio; Tundo Massimo
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:
Area linguistica
Area culturale e tecnico- professionalizzante.
Essenziale• Utilizzalinguaggi
semplici in adeguati contesti.
• Raccoglieinformazioniecomprende problemi semplici.
• Capacitàedattitudineallavoro di gruppo
• Saperutilizzarelenuovetecnologie informatiche
Intermedio• Applicacorrettamenteil
linguaggio tecnico.• Riescearisolvere
adeguatamente problemi in contesti noti.
• Saperlavorareingruppo,ponendosi in maniera propositiva
Avanzato• Utilizzaunlinguaggio
avanzato in svariati contesti.
• Riescearisolvereautonomamente nuove problematiche in situazioni critiche.
• Saperorganizzareegestire il lavoro di gruppo.
• Saperreperire,valutare,conservare, produrre e scambiare informazioni di base utilizzando la rete informatica
• Saperutilizzareconconsapevolezza, responsabilità e spirito critico le Tecnologie della Società dell’Informazione nel lavoro
Competenze socio-relazionali:
Area organizzativa e operativa
• Riconoscerelepropriepotenzialità
• Riconoscereilvaloredelle regole; saperle ricercare, interpretarle e applicarle in situazioni note
• Saperindividuareeporsidegli obiettivi
• Riconosceredirittiebisogni altrui, riconoscendo le opportu-nità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità
• Progettareilpropriopercorso di vita e di lavoro
• Sapersiinserireinmodoconsapevole e attivo nella vita sociale
Gruppi di lavoro 1-2: Professori STEFANO GIOVANNI, CALO’ MARIA JOSE’, PASSARO BRUNO, MONTESARDO GIAMPIERA, TRISOLINO ADELAIDE, ARGENTINA IOLE, INGROSSO NICOLA, PALMISANO ROMANO MARIO, TOMBOLINI GIOVANNI, SION ROSSELLA
OsservareSelezionareProblem solving
Comunicare
Relazionarsi
70
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
LABO
RATO
RIO
: CO
MPE
TEN
ZE N
EGO
ZIA
TE
Com
pet
enze
ISTI
TUZI
ON
E SC
OLA
STIC
AA
ZIEN
DA
ALU
NN
O/A
disc
iplin
ari
tras
vers
ali:
Are
a lin
guis
tica
Are
a cu
ltura
le e
te
cnic
o-pr
ofes
sio-
nali.
Are
a or
gani
zzat
iva
e op
erat
iva
Esse
nzia
le•Co
mpr
ende
te
sti s
empl
ici e
st
abili
sce
rela
zion
i e
colle
gam
enti;
•Ra
ccog
liedat
ie
li cl
assi
fica
per
argo
men
ti om
ogen
ei;
•Co
mun
ica
verb
alm
ente
su
cont
enut
i not
i;•Co
nosc
ele
norm
e es
senz
iali
•Riso
lvese
mpl
ici
prob
lem
i in
rela
zion
e ai
dat
i no
ti•Co
mpr
ende
e
prod
uce
brev
i m
essa
ggi i
n lin
gua
stra
nier
a•Co
nosc
ee
utili
zza
sem
plic
i pr
ogra
mm
i ap
plic
ativ
i in
cam
po
info
rmat
ico
Inte
rmed
io•Co
glie
info
rmaz
ioni
im
plic
ite e
es
plic
ite,
•Pr
oduc
eco
mun
icaz
ioni
co
rret
te e
co
eren
ti;•Util
izza
au
tono
ma-
men
te e
co
rret
tam
ente
pr
oced
imen
ti in
co
ntes
ti no
ti;•In
terp
reta
le
norm
e e
leap
plic
a in
si
tuaz
ioni
not
e;•Id
entifi
cai
prin
cipa
li vi
ncol
i no
rmat
ivi c
he
rego
lano
la
com
unit
à so
cial
e e
econ
omic
a•Po
ssiede
co
mpe
tenz
e di
ba
se in
am
biti
spec
ialis
tici
(info
rmat
ico,
lin
gua
stra
nier
a,
ecc.
)
Ava
nzat
o•Co
mpr
ende
te
sti c
ompl
essi
•Es
prim
eid
eee
opin
ioni
pe
rson
ale
in
form
a co
eren
te
e co
esa
utili
zzan
do u
n ap
prop
riato
re
gist
ro
lingu
istic
o;•Util
izza
e
appl
ica
auto
nom
a-m
ente
pr
oced
imen
ti lo
gici
in
situ
azio
ni
nuov
e;•Sa
orie
ntar
sinel
mon
do d
el
lavo
ro e
/o
dell’
Uni
vers
ità
•Po
ssiede
co
mpe
tenz
e av
anza
te a
nche
ce
rtifi
cabi
li in
am
biti
spec
ialis
tici a
d es
.: in
form
atic
o,
lingu
a st
rani
era
ecc.
•stab
ilisc
ein
terc
onne
s-si
oni t
ra i
dive
rsi
livel
li is
tituz
iona
li e
le
orga
nizz
azio
ni
soci
ali e
ec
onom
iche
del
te
rrito
rio.
Esse
nzia
le•Sa
com
pren
-de
re te
sti
sem
plic
i e
stab
ilisc
e re
lazi
oni e
co
llega
men
ti;•Sa
com
unicar
esu
con
tenu
ti no
ti ve
rbal
i e
scrit
to/g
rafic
i;•Sa
doc
umen
tare
il
lavo
ro s
volto
(il
rapp
orto
gi
orna
liero
)•Sa
ada
ttar
sia
situ
azio
ni
nuov
e•Co
nosc
eesa
ut
ilizz
are
sem
plic
i pr
ogra
mm
i ap
plic
ativ
i in
cam
po
info
rmat
ico
•Co
mpr
ende
esa
prod
urre
bre
vi
mes
sagg
i in
lingu
a st
rani
era
Inte
rmed
io•Co
gliee
clas
sific
a in
form
azio
ni
impl
icite
e
espl
icite
,•In
terp
reta
le
norm
e e
leap
plic
a in
si
tuaz
ioni
not
e;•Org
anizza
il
lavo
ro p
er
grup
pi
omog
enei
•St
imol
ala
mot
ivaz
ione
per
il
ragg
iung
i-m
ento
di
obie
ttiv
i pr
edefi
niti
•Co
nosc
eesa
ut
ilizz
are
in
man
iera
ad
egua
ta
prog
ram
mi
appl
icat
ivi i
n ca
mpo
in
form
atic
o•sa
dec
odifica
re
un te
sto
in
lingu
a st
rani
era
Ava
nzat
o•Es
prim
eesa
re
nder
e op
erat
ive
idee
e
opin
ioni
pe
rson
ale
in
form
a co
eren
te
e co
esa
utili
zzan
do u
n ap
prop
riato
re
gist
ro
lingu
istic
o;•In
terp
reta
e
riela
bora
anc
he
in fo
rma
orig
inal
e le
no
rme
•Sa
coo
rdin
arele
attiv
ità,
le
valu
ta e
le
conf
ront
a co
n gl
i obi
ettiv
i pr
efiss
ati
•Co
nosc
eed
ut
ilizz
a la
ling
ua
stra
nier
a in
m
odo
fluen
te•Sa
elabo
rare
ida
ti ut
ilizz
ando
st
rum
enti
mul
timed
iali
al
fine
anch
e di
es
porli
in
cont
esti
rela
zion
ali
Esse
nzia
le•Co
mpr
endo
te
sti s
empl
ici e
st
abili
sco
rela
zion
i e
colle
gam
enti;
•Ra
ccol
godat
ie
li cl
assi
fico
per
argo
men
ti om
ogen
ei;
•Co
mun
ico
verb
alm
ente
su
cont
enut
i not
i;•Co
nosc
ole
norm
e es
senz
iali
•Riso
lvose
mpl
ici
prob
lem
i in
rela
zion
e ai
dat
i no
ti•Co
mpr
endo
e
prod
uco
brev
i m
essa
ggi i
n lin
gua
stra
nier
a•Co
nosc
oe
utili
zzo
sem
plic
i pr
ogra
mm
i ap
plic
ativ
i in
cam
po
info
rmat
ico
Inte
rmed
io•Co
lgole
info
rmaz
ioni
im
plic
ite e
es
plic
ite,
•pr
oduc
oco
mun
icaz
ioni
co
rret
te e
co
eren
ti;•Util
izzo
au
tono
ma-
men
te e
co
rret
tam
ente
pr
oced
imen
ti in
co
ntes
ti no
ti;•In
terp
reto
le
norm
e e
leap
plic
o in
si
tuaz
ioni
not
e;•Id
entifi
coi
prin
cipa
li vi
ncol
i no
rmat
ivi c
he
rego
lano
la
com
unit
à so
cial
e e
econ
omic
a•Po
ssiedo
co
mpe
tenz
e di
ba
se in
am
biti
spec
ialis
tici a
d es
.: in
form
atic
o,
lingu
a st
rani
era
ecc
Ava
nzat
o•Co
mpr
endo
te
sti c
ompl
essi
•Es
prim
oid
eee
opin
ioni
pe
rson
ale
in
form
a co
eren
te
e co
esa
utili
zzan
do u
n ap
prop
riato
re
gist
ro
lingu
istic
o;•Util
izzo
e
appl
ico
auto
nom
a-m
ente
pr
oced
imen
ti lo
gici
in
situ
azio
ni
nuov
e;•So
orie
ntar
mi
nel m
ondo
del
la
voro
e/o
de
ll’U
nive
rsit
à•Po
ssiedo
co
mpe
tenz
e av
anza
te a
nche
ce
rtifi
cabi
li in
am
biti
spec
ialis
tici
(info
rmat
ico,
lin
guis
tico,
ecc
.)•stab
ilisc
oco
nnes
sion
i tra
i di
vers
i liv
elli
istit
uzio
nali
e le
or
gani
zzaz
ioni
so
cio-
econ
omi-
che
del
terr
itorio
.
soci
o-
rela
zion
ali
Are
a so
cial
e
•Pr
ende
co
scie
nza
della
fu
nzio
nalit
à de
lle re
gole
•Sa
mod
ifica
reil
prop
rio
atte
ggia
men
to
in ra
ppor
to a
lle
situ
azio
ne
•Sa
por
siin
un
’ott
ica
di
appr
endi
men
to
cont
inuo
•Pr
endo
co
scie
nza
della
fu
nzio
nalit
à de
lle re
gole
•So
mod
ifica
reil
mio
at
tegg
iam
ento
in
rapp
orto
alle
si
tuaz
ioni
•So
por
miin
un’o
ttic
a di
ap
pren
dim
ento
co
ntin
uo
71
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEGruppo di lavoro 5: Professori Saverio Versienti, Ornella Mazzarello, Lucio Stefanelli,
Luigi Rubino, Tonia Vinella, Paolo Marcianò, Aldo Caputo, Evangelista Nicolellis, Daniele Isola.
Scheda Progetto PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO – SETTORE TURISTICO: Produzione di viaggi organizzati a domanda
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Analisi del Territorio,Raccolta di informazioni,, Conoscenza dei Servizi,Incontri informativi, Protocolli di intesa.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Presentazione del progetto e del percorso, Sensibilizzazione attraverso incontri seminariali, pubblicità.Unica classe, secondo anno di studi
Modalità di selezioneStudenti
Gruppo classe,
Metodologia Questionario, colloqui motivazionaliStrumenti di lavoro/ strumenti di supporto Somministrazione questionari
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attività e sua valutazione
1a annualità − Sapersi presentare ed esplicitare le proprie motivazioni ed aspettative;
− Conoscere ed accettare le regole per modificare il proprio comportamento in rapporto ai diversi contesti.
ATTIVITA’:− seminari e colloqui individualiz-
zati e di gruppo;− visite aziendali.VALUTAZIONE:Osservazione e somministrazione di test motivazionali.
2a annualità − Ricercare, selezionare, elaborare informa-zioni per poterle utilizzare nei diversi contesti operativi.
ATTIVITA’:− ricerca delle fonti;− analisi del territorio e del
mercato;− contatti con i diversi enti e
aziende.Valutazione:Analisi delle performanceconseguite ai vari step nella realizzazione delle attività svolte (colloqui e report intermedi)
3a annualità − La comunicazione: competenza indispensa-bile per consentire un’adeguata interazione in contesti diversificati.
ATTIVITA’:− promozione e commercializza-
zione del prodotto finale.Valutazione:Efficacia degli stili comunicativi, dei codici e dei linguaggi funzionali a diversi contesti
Attività in azienda
− promozione e commercializzazione del prodotto finale.
72
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management GRUPPO DI PROGETTO, ESPERTI TUTORsensibilizzazione/ orientamento Esperto in bilancio di competenze e orienta-
mentotutoring e rapporti con le aziende Gruppo di progetto o esperto di comunicazionedocenti consigli di classe coinvolti tutti
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso: Tour operator, agenzie di viaggioEventuali collaborazioni con enti e istituzioni Aziende di promozione turistica, consorzi di
aziende turistche, come ad es. COTUP
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzioni con le aziende,certificazioni del percorso
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
Prodotti multimediali che certificano lo svolgi-mento del percorso
Certificazione percorso formativo Il modello di certificazione potrebbe essere integrato con un portaolio delle competenze valutate in azienda
Gruppo di lavoro 6: Marangione, Minò, Ventrella, Macchitella, Balestra, Metrangolo, Monopoli
Scheda Progetto PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO – SETTORE TURISTICO-ALBERGHIERO
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Analisi del Territorio,Raccolta di informazioni,, Conoscenza dei Servizi,Incontri informativi, Protocolli di intesa.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Presentazione del progetto e del percorso, Sensibilizzazione attraverso incontri seminariali, pubblicità.Unica classe, secondo anno di studi
Modalità di selezioneStudenti
Gruppo classe,
Metodologia Questionario, colloqui motivazionaliStrumenti di lavoro/ strumenti di supporto Somministrazione questionario
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attività e sua valutazione
1° annualitàComunicare
Ascoltare e decentrarsi nella comunicazioneEssere in grado di: comunicare con gli altri in diversi contesti in situazione diretta o mediata.
Scheda di osservazione dell’alunno a cura dell’intero c.d c. in merito alla competenza richiesta.Dare e ricevere informazioni in un conteso interpersonale e di gruppo.
73
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE2° annualità
Analizzare una situazione problematica, mettendola in relazione con le proprie capacità e i propri scopi (senso di autoefficacia e motivazione)
Esplorare problemi complessi, comparare soluzioni differen-ziate e scegliere tra le possibili opzioni
Selezionare e usare una gamma di metodi per giungere alla definizione del problema: metodi visuali o scritti, discussione ecc.
3° annualitàComunicare con gli altri in diversi contesti, in situazione diretta o mediata.
Operare in base ad obiettivi condivisi, stabilendo e mantenendo una relazione di lavoro cooperativo, negoziando le modalità per affrontare le difficoltà presenti, scambiando informazioni e concordando sui cambiamenti da operare in corso d’opera per conseguire gli obiettivi.
Riconoscere e modificare le proprie modalità di relazione sulla base dei feed-back ricevuti
Attività in aziendaCompetenza tecnico-professio-nale
Riconoscere i diversi prodotti turisticiCollegare i prodotti turistici ai relativi mercati
Ricercare le diverse tipologie di prodottoINDIVIDUARE LE DIVERSE TIPOLOGIE DI MERCATO TURISTICOReperire i servizi da collegare al prodotto
Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management GRUPPO DI PROGETTO, ESPERTI TUTORsensibilizzazione/ orientamento Esperto in bilancio di competenze e orienta-
mentotutoring e rapporti con le aziende Gruppo di progetto o esperto di comunicazionedocenti consigli di classe coinvolti tutti
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso:Eventuali collaborazioni con enti e istituzioni Aziende turistico-alberghiere e/o enti localii
pubblici e privati
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzioni con le aziende,certificazioni del percorso
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
Prodotti multimediali che certificano lo svolgi-mento del percorso
Certificazione percorso formativo Il modello di certificazione potrebbe essere integrato con un portaolio delle competenze valutate in azienda
74
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Seminario 1/10/2008 – Sede: IISS “EINAUDI” – Foggia
Gruppo di lavoro IFS: Professori Leonardo Tarolla, Nicola Napolitano IISS LECCISOTTI – Torremaggiore (FG), Maria Paparella, Leo Rotundo ITC PASCAL – Foggia, Candida De Notaris, Luciana Onorato IISS EINAUDI – Foggia, Walter Presutto, Anna Sagazio ITC FRACCACRETA – San Severo (FG), Pasqua Papagni ITC DANTE ALIGHIERI – Cerignola (FG), Annamaria Giannini, Anna Lamacchia ITC VITTORIO EMANUELE III – Lucera (FG), Giovanna Cormio, Pasquale Annese (DS), Anna Liegi e Barbara Corvasce (studentesse) Liceo STAFFA – Trinitapoli (FG)
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:Ricerca:ricerca delle fontiuso di internet e ICTcomprensione delle informazioni e dativalutazione/capacità criticascelta/selezioneanalisisintesipresentazioneArea linguisticaArea culturale e tecnico-professionaliz-zante
Essenziale• Saperusareunmotoredi
ricerca in modo elementare
• Comprendetestisemplici
• Raccogliesequenzial-mente le informazioni valutandone l’attinenza con l’oggetto della ricerca
• Riescealeggere/interpretare i dati raccolti opportunamente supportato
• Capacedicomunicareverbalmente su contenuti noti con un linguaggio semplice e corretto
Intermedio• Focalizzarelaricerca
restringendo il campo delle informazioni attraverso un uso appropriato delle chiavi di ricerca
• Comprendetestianchecomplessi, stabilisce relazioni e coglie informazioni esplicite
• Coglielerelazionifraleinformazioni acquisite e le schematizza/organizza
• Riescealeggereinterpretare le informazioni autonoma-mente
• Capacitàdiarticolareunarelazione essenziale sulle attività svolte evidenziandone gli aspetti più significativi, con un linguaggio semplice ma appropriato
Avanzato• Selezionepuntualedelle
informazioni stretta-mente pertinenti all’oggetto della ricerca
• Conosceeinterpretaillinguaggio specifico di settore e si orienta autonomamente fra le informazioni coglien-done anche gli aspetti impliciti
• Rielaboraleinformazioniin uno schema funzionale alla ricerca
• Capacitàdirielabora-zione personale e autonoma delle info collegandole anche ad esperienze pregresse e contestualizzandole
• Capacitàdiarticolareunacomunicazione efficace (anche usando strumenti mm, in grado di trasmettere gli esiti e le prospettive della ricerca con un linguaggio specifico tecnico di settore
75
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEGruppo di lavoro IFS: Professori Leonardo Tarolla, Nicola Napolitano IISS LECCISOTTI –
Torremaggiore (FG), Maria Paparella, Leo Rotundo ITC PASCAL – Foggia, Candida De Notaris, Luciana Onorato IISS EINAUDI – Foggia, Walter Presutto, Anna Sagazio ITC FRACCACRETA – San Severo (FG), Pasqua Papagni ITC DANTE ALIGHIERI – Cerignola (FG), Anna Lamacchia ITC VITTORIO EMANUELE III – Lucera (FG), Giovanna Cormio, Pasquale Annese (DS), Anna Liegi e Barbara Corvasce (studentesse) Liceo STAFFA – Trinitapoli (FG).
Scheda Progetto IMPRESA FORMATIVA SIMULATA – SETTORE aderente al curricolo
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Finalità: individuare il prodotto/servizio da fornire attraverso l’attività imprenditoriale Individuare l’azienda partnerRicognizione del contesto territoriale – Indagini di mercato – riferi-menti normativi e agevolazioni per particolari esperienze imprendi-toriali (impr. Femminile, impr. Giovanile, settori in via di sviluppo).Analisi della concorrenzaCosa si stimola nello studente in questa fase:Conoscenza del territorioAcquisizione di metodi di ricerca e di indagineSviluppo della capacità diagnostica in base alle osservazioni e all’analisi e sintesi degli esiti delle ricercheSensibilizzazione alla cultura di impresa e del lavoroApproccio informale con la realtà aziendaleConoscenza di se
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
E’ da preferire il gruppo classe, per motivi organizzativiIn ogni caso, anche se si vuole aprire l’esperienza a più classi, è opportuno che siano coinvolti i docenti dei CdC, con vari compiti organizzativi e relazionali, nel progetto.
Modalità di selezione Studenti Questionari, colloqui motivazionali, osservatorio comportamentaleMetodologia Formazione in situazione – Ricerca attiva – Project work – Role PlayStrumenti di lavoro/ strumenti di supporto
Uso delle ICT – Laboratori di settore
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attività e sua valutazione
1° annualità Competenze nella ricercaCompetenze linguistiche e comunicative
Ricerche – osservazioni – raccolta dati – lettura, analisi e interpreta-zione dei dati.Presentazione e report sulle attività svolte e sugli esiti delle ricerche.
2° annualità Competenze relazionaliCompetenze specifiche (riferite al settore dell’attività)
Lavoro di gruppo per la realizza-zione dei servizi/prodotti – Rapporti con l’esterno, PR, contatti con altre imprese e/o con l’impresa tutor
3° annualità Capacità di muoversi autonomamente e di utilizzare la abilità raggiunte in un contesto diverso da quello formativo.Ideare un proprio progetto di vita
Analisi e riflessioni sul processo produttivo e sulla validità dell’idea imprenditoriale e sulla coerenza dell’itinerario percorso rispetto agli obiettivi.Autodiagnosi – autovalutazione
76
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Attività in azienda Competenze relazionali e comunicative
Senso di responsabilità – AutostimaContestualizzazione delle conoscenze in un ambito realeConsolidamento delle conoscenze specifiche di settore
Uso di codici linguistici appropriati alle situazioni – comportamenti adeguati al contesto
Gruppo di lavoro ALTERNANZA 1
Professori Annamaria Giannini ITC VITTORIO EMANUELE III – Lucera (FG), Annamaria Florio ITC FRACCACRETA – San Severo (FG), Sergio Virgilio, Anna Grillo ITC DANTE ALIGHIERI – Cerignola (FG), Domenico Massari, Maria Iole Silvi IISS SILONE – San Ferdinando di Puglia (FG), Maria Di Vieste, Aurora Clima, Libera Iervolino, Giovanna Napoleone IISS FAZZINI – Vieste-Peschici (FG).
Scheda Progetto ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – SETTORE ICT
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
RICOGNIZIONE DELLE AZIENDE PRESENTI SUL TERRITORIO E ACQUISIZONE DELLA LORO DISPONIBILITA’ ALLA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO; PROTOCOLLO DI INTESA CON CAMERA DI COMMER-CIO ED ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
A CURA DELLA SPEGEA SARANNO EFFETTUATI, PREFERIBILMENTE ON LINE E NEL POMERIGGIO, INCONTRI CON I GRUPPI CLASSE ( II ANNO) CHE POI FORMERANNO LA CLASSE DELL’ALTERNANZA. CONTEMPORANEAMENTE SARANNO SENSIBILIZZATE ANCHE LE FAMIGLIE
Modalità di selezione Studenti SOMMINISTRAZIONE DI TEST E COLLOQUI INDIVIDUALI. SCREENING DEI TEST SOMMINISTRATI E FORMULAZIONE DELLA GRADUATORIA
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza
Attivitàe sua valutazione
1° annualità CAPACITA’ DI ASCOLTO E DI INTERAZIONE
DARE INFORMAZIONI, SOMMINISTRAZIONE DI TEST E COLLOQUIO
2° annualità CORRELARE LA CONOSCENZA TEORICA CON LA PRATICA AZIEN-DALE IN RELA-ZIONE ALL’UTI-LIZZO DI UN SISTEMA INFORMATICO
ATTIVITA’ SVOLTA IN AZIENDA CON VALUTAZIONE DEL TUTOR E DELL’ESPERTO
3° annualità SAPER INTERPRE-TARE LA DOCU-MENTAZIONE TECNICAE DI UN PRODOTTO SOFT-WARE
RISOLUZIONE DI UN CASO CONCRETO
77
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NECaratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management DIRIGENTE SCOLASTICO, DIRIGENTE AMMINISTRATIVO, REFERENTE PROGETTO E TUTOR SCOLASTICO
sensibilizzazione/ orientamento SPEGEAtutoring e rapporti con le aziende
TUTOR SCOLASTICO E TUTOR AZIENDALE
docenti consigli di classe coinvolti
COORDINATORI DELLE SECONDE, TERZE E QUARTE CLASSI E RELATIVI DOCENTI
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso:Eventuali collaborazioni con enti e istituzioni AZIENDE DI TIPO INFORMATICO E ENTI VARI
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
CONVENZIONE, MODELLO PER LA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO, INFORMAZIONE DEI GENITORI, DICHIARAZIONE DELLEA FAMIGLIA DELL’ALUNNO, PATTO FORMATIVO
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
SCHEDE DI RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI, MONITORAGGIO MODULI, REPORT DOCENTE E REPORT IN ITINERE E FINALE DELL’ALLIEVO, QUESTINARIO DI GRADIMENTO DELL’AL-LIEVO, RELAZIONE DEL TUTOR SCOLASTICO E DEL TUTOR AZIEN-DALE
Certificazione percorso formativo
VALUTAZIONE GLOBALE DELL’ESPERIENZA E CERTIFICAZIONE DELLA STESSA
Riflessioni su punti di criticità nell’attuazione del percorso progettualeDIFFICOLTA’ NEL REPERIRE AZIENDE DISPONIBILI. – DIFFICOLTA’ NELL’INTEGRARE L’ALTERNANZA IN PIU’ CONSIGLI DI CLASSE
Gruppo di lavoro ALTERNANZA 2
Professori Michele Policelli, Filomena Catanese, Marina Lanzillo IPSSAR BONGHI - Lucera , Giuseppe Andreano, Ilaria Di Germano ITAS PAVONCELLI - Cerignola, Marco Travaglio IISS MORO - Margherita di Savoia, AntonioNigro, Pietro Ventrella ITG MASI - Foggia, Nicola Sabatino, Luigi Carlucci IISS EINAUDI - Foggia, Pietro Ferone, Giovanna Tortorella IPSIA PACINOTTI - Foggia, Carmine Nardella IPSSAR MATTEI - Vieste, Alfredo Coppola, Michele Piteo IPSSCT OLIVETTI - Ortanova..
Scheda Progetto ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – SETTORE Turistico-Alberghiero
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
Presa visione del Piano di sviluppo socio-economico del territorioContatto diretto per sondare la disponibilità delle aziende e consequen-ziali incontri collegiali al fine di individuare il tutor aziendale e scolastico, che come partners del progetto proporranno la convenzione da sotto-porre agli enti interessati (CCIAA, Comune, Comunità montana, Direzione regionale, Ente di formazione SPEGEA, Consorzi operatori di settore)
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
Informazione: incontri con le famiglie per attivare un patto di corresponsa-bilità del processo formativo di alternanza, illustrare agli studenti la legge n. 53/2003 e gli obiettivi da raggiungere.Sensibilizzazione: individuare un’agenzia di formazione o accettare la SPEGEA definita dal protocollo d’intesa tra Regione, Confindustria e CCIAA; individuare gli indicatori e descrittori dei tests attitudinali da sommini-strare agli alunni da individuare come gruppo classe (max 25 alunni)
78
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Modalità di selezione
StudentiTra tutte le classi seconde somministrare i tests di cui sopra per un percorso triennale di indirizzo
Metodologia Sia la selezione degli alunni sia i percorsi di lezione frontale in aula, sia gli stages e i tirocini verranno definiti da una programmazione comune tra i tutors aziendali e i tutors scolastici, che nella stessa individueranno le modalità e i periodi dei percorsi
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto
L’équipe dell’ agenzia di formazione, il gruppo di progetto della scuola e i tutors aziendali e scolastici sono figure di sistema del progetto d’alternzaGruppo di coordinatori delle classi, laboratori, internet, mezzi di trasporto
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza
Attività e sua valutazione
1° annualitàOrientamento e sensibiliz-zazione/selezione
Sa ricercare informazioni, rielaborarle e presentarle.
Ricerca dati con ogni mezzo compreso quello informatico e li organizza in una relazioneValutazione:I livello:raccoglie ed elabora le informazioni richieste in maniera semplice ed essenzialeII livello:raccoglie ed elabora le informazioni richieste in maniera completa ed articolataIII livello: raccoglie ed elabora le informazioni richieste in maniera critica e approfondita.
2° annualitàAttività teoriche, attività in azienda
Sa operare nel reparto di settore
Preparazione di un piatto tipico del territorio.I livello: opera in autonomia nella realizzazione di piatti semplici;II livello: opera in autonomia nella realizzazione di piatti complessi;III livello: opera in autonomia nella realizzazione di piatti elaborati.
3° annualitàAttività teoriche, attività in azienda
Sa ricercare e valorizzare i prodotti tipici locali con creatività e autonomia.
Preparazione di un menu tipico del territorio.I livello: ricerca, realizza e presenta menui in maniera semplice;II livello: ricerca, realizza e presenta menu in maniera complessa;III livello ricerca, realizza e presenta menu in maniera elaborata.
Attività in azienda Sa inserirsi nel reparto collabo-rando con altre figure professio-nali.
Lavoro di equipe(osservazione)I livello: sa instaurare un corretto e proficuo rapporto di collaborazione;II livello: sa lavorare e interagire in equipe, comprendendo diversi punti di vista.III livello: interagisce in maniera costruttiva adeguandosi ai cambiamenti.
Caratteristiche /competenze specifiche e funzioni per i ruoli operativi del progetto
project management D.S., DSGA, referente del progetto, tutor scolastico, tutor aziendale, funzione strumentale dell’area interessate
sensibilizzazione/ orientamento SPEGEA e referente scolasticotutoring e rapporti con le aziende Insegnanti tecnico pratici
79
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEdocenti consigli di classe coinvolti Coordinatori di classe e consigli di classe
Altro Personale ATA
Aziende
Aziende/Enti da coinvolgere (tipologie in riferimento al settore e alle caratteristiche del percorso: strutture turistiche e alberghiereEventuali collaborazioni con enti e istituzioni Enti Comunali, provinciali e regionali.
Documentazione
Documentazione essenziale(Convenzioni/accordi, report, etc.)
Convenzione tra scuola e azienda, modelli di progettazione, report di tutors e alunni
Prodotti da realizzare (multimedia, questionari, test, project work, etc.)
Scheda di rilevazione, monitoraggi, report e ralazioni
Certificazione percorso formativo Riflettere sul modello proposto in cartellina al fine di individuare possibili integrazioni e/o migliora-menti
80
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Seminario 1/10/2008 – Sede: IPPSSARCT “PERRONE” –
Castellaneta (TA)
Gruppo di lavoro 1: Professori ANDREACE Lucia, AUGELLI Grazia, CAMICIA Cosimo, DI FONZO Vincenzo, FRIGIOLA Carmela, GIANFREDA Maria, MICCOLI Mariangela, NAPPA Ciro, POCOROBBA Franco G., SANGIORGIO Maria, SIMILI Giuseppe, TRISOLINI Flavia.Sottogruppo studenti diversamente abili: Professori ANDREACE Lucia, NAPPA Ciro
LABORATORIO: LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
LIVELLI
Competenze:
Area linguistica
Area culturale e tecnico- professionalizzante.
Essenziale• Riconosceilproblema
semplice• Individual’obiettivo• Riconosceeconsulta
almeno una fonte• Decodificaadeguata-
mente nella L1 e L2 in contesti noti
Studenti diversamente abili• Essereconsapevoledella
situazione• Saperinterpretareil
contesto
Intermedio• Riconosceilproblema• Ipotizzapiùobiettivi• Riconosceeconsultale
fonti• Decodificaecodificain
contesti diversi nelle lingue conosciute.
Studenti diversamente abili• Ipotizzarevarie
soluzioni individuando quella ottimale
Avanzato• Riconosceilproblema
complesso• Ricerca,selezionaeutilizza
le fonti di informazione• Individuaedadottale
strategie e le relative risorse ottimali per la soluzione del problema
• Decodificaecodificaincontesti complessi nelle lingue conosciute
Competenze socio-relazionali:
Area organizzativa e operativa
• Sapresentarsi• Riconosceilproprio
ruolo all’interno del gruppo e ne rispetta le regole
• Sacomunicareilpropriopensiero in forma semplice e chiara
Studenti diversamente abili• Essereingradodi
descrivere la situazione• Essereingradodi
comunicare la propria esperienza
• Saproporsiperlasoluzione del problema
• Utilizzal’esperienzeacquisite per la soluzione di problemi
• Sacomunicareutilizzando i linguaggi specifici in contesti di riferimento
Studenti diversamente abili• Proporreecondividere
soluzioni• Essereingradodi
trasmettere e condividere il proprio punto di vista
• Essereingradodiaccettare una soluzione migliore
• Organizzaedelaboraidati• Saargomentareeprendere
decisioni all’interno del gruppo
• Coordinailgruppo,rispettando le regole dello stesso
• Siassumeleresponsabilitàprese e condivise
• Saadeguarsiaicambia-menti
• Hacapacitàdiautoforma-zione
OsservareSelezionareProblem solving
Comunicare
Relazionarsi
81
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE
Gru
ppo
di la
voro
2:
Prof
esso
ri D
’Aur
ia S
cipi
one,
Mas
tron
uzzi
Giro
lam
o, C
arris
i Fra
nce-
sca,
Cas
sano
Mic
hele
, Nuc
ara
Elis
abet
ta, M
andu
rrin
o G
iova
nni,
Gia
nnes
e D
omen
ico,
Car
ella
Rita
, Mus
colin
o Ro
bert
o, D
’Aut
ilia
Fior
enzo
, Erc
ole
Robe
rta,
Pot
enza
Ant
onia
, Rite
lli A
nton
ia M
aria
.
LABO
RAT
ORI
O: C
OM
PETE
NZE
NEG
OZI
ATE
Com
pet
enze
ISTI
TUZI
ON
E SC
OLA
STIC
AA
ZIEN
DA
ALU
NN
O/A
disc
iplin
ari
tras
vers
ali:
Are
a lin
guis
tica
Are
a cu
ltura
le e
te
cnic
o-
prof
essi
onal
i.A
rea
orga
nizz
ativ
a e
oper
ativ
a
Esse
nzia
le•Sa
per
com
pren
dere
e
redi
gere
un
test
o se
mpl
ice
•Co
nosc
erei
cont
enut
i bas
e de
l pro
prio
ru
olo
prof
essi
onal
e•Sa
per
iden
tifica
re e
de
scriv
ere
un
prob
lem
a
Inte
rmed
io•Sa
per
com
pren
dere
ed
ela
bora
re u
n te
sto
artic
olat
o•Sa
ope
rare
au
tono
ma-
men
te c
on
met
odo
in
situ
azio
ni n
ote
•Rico
nosc
ereed
an
aliz
zare
i pr
oble
mi
Ava
nzat
o•Sa
per
com
pren
dere
e
stru
ttur
are
un
test
o co
n pa
dron
anza
le
ssic
ale
e ch
iare
zza
espo
sitiv
a•Sa
ope
rare
au
tono
ma-
men
te c
on
met
odo
in
situ
azio
ni
nuov
e•Rico
nosc
ereed
an
aliz
zare
pr
oble
mi
indi
vidu
ando
le
stra
tegi
e pe
r la
loro
sol
uzio
ne
Esse
nzia
le•Sa
per
inte
rpre
tare
la
mod
ulis
tica
azie
ndal
e•Co
mpi
ele
azio
ni le
gate
al
prop
rio ru
olo
rispe
ttan
do la
no
rmat
iva
sulla
pr
ivac
y e
la s
icu-
rezz
a•Sa
rico
nosc
erei
prob
lem
i de
scriv
endo
li in
m
odo
sem
plic
e
Inte
rmed
io•Sa
perc
ompi
lare
un
doc
umen
to
azie
ndal
e ut
ilizz
ando
un
lingu
aggi
o te
cnic
o ap
prop
riato
•E’in
gra
dodi
oper
are
auto
nom
a-m
ente
nel
ris
pett
o de
lla
norm
ativ
a•Sa
indi
vidu
are
le ri
sors
e pe
r la
solu
zion
e de
l pr
oble
ma
Ava
nzat
o•Sa
perr
edig
ere
auto
nom
a-m
ente
do
cum
enti
•Ope
ra
auto
nom
a-m
ente
, ce
rcan
do
stra
tegi
e pe
r la
solu
zion
e di
pr
oble
mi
•Defi
nisc
epr
oced
ure
e in
divi
dua
poss
ibili
so
luzi
oni
valu
tand
one
i ris
ulta
ti
Esse
nzia
le•Co
mpr
endo
e
redi
go u
n te
sto
sem
plic
e•So
svo
lger
ese
mpl
ici
com
piti
iner
enti
al m
io ru
olo
prof
essi
onal
e•So
rico
nosc
eree
desc
river
e un
pr
oble
ma
Inte
rmed
io•Co
mpr
endo
e
redi
go u
n te
sto
artic
olat
o•So
svo
lger
ein
mod
o ap
prop
riato
i m
iei c
ompi
ti•Rico
nosc
oed
an
aliz
zo i
prob
lem
i
Ava
nzat
o•So
strut
tura
re
un te
sto
con
padr
onan
za
less
ical
e e
chia
rezz
a es
posi
tiva
•So
svo
lger
ein
mod
o au
tono
mo
i m
iei c
ompi
ti in
divi
duan
do
poss
ibili
so
luzi
oni
•Rico
nosc
oe
anal
izzo
i pr
oble
mi
indi
vidu
ando
le
stra
tegi
e pe
r la
loro
sol
uzio
ne.
soci
o-re
lazi
onal
iA
rea
soci
ale
•Pa
rtec
ipaso
lo
se in
terp
ella
to
senz
a fo
rnire
un
cont
ribut
o pe
rson
ale
•Pa
rtec
ipa
attiv
amen
te e
fo
rnis
ce
cont
ribut
i pe
rson
ali
•In
tera
gisc
ein
man
iera
effi
cace
e
con
spiri
to d
i in
izia
tiva
•Sa
asc
olta
ree
rapp
orta
rsi c
on
gli o
pera
tori
azie
ndal
i os
serv
ando
le
rego
le
•Sa
lavo
rare
in
grup
po
colla
bora
ndo
attiv
amen
te
con
gli a
ltri
•Sa
perg
estir
ele
dina
mic
he d
i gr
uppo
su
pera
ndo
gli
even
tual
i co
nflit
ti
•Pa
rtec
ipoalle
attiv
ità
in m
odo
adeg
uato
•Pa
rtec
ipoalle
attiv
ità
con
cont
ribut
i pe
rson
ali
•Pa
rtec
ipoalle
attiv
ità
lavo
rand
o in
m
odo
auto
nom
o
82
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE Gruppo di lavoro 3: Chiara CATALANO, Donatella DONNINI, Raffaella CAPUTO, Antonio
LINCIANO, Rosanna PISCONTI, Domenico FARINA, Laura MADANO.
Scheda Progetto PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO – SETTORE TURISTICO
Ricognizione del contesto;Modalità di approccio e coinvolgimento dei partners aziendali/istituzionali
1. Ricerca di mercato,2. Comunicazione con bando informativo,3. Incontro di sensibilizzazione con presenta-
zione del progetto,4. Individuazione della figura professionale.
Modalità di informazione e sensibilizzazioneClassi / gruppi classe / studenti da coinvolgere
1. Approccio al tema specifico con esperti del settore e presentazione del profilo,
2. Incontri di sensibilizzazione nelle singole classi con presentazione della metodologia,
Modalità di selezioneStudenti
1. Motivazione,2. Impegno al raggiungimento di risultati
positivi,3. Capacità di assumere responsabilità,4. Attitudini ed aspirazioni.
Metodologia Questionari e colloquio finale con la eventuale presenza di un esperto (psicologo, specializzato per l’orientamento)
Strumenti di lavoro/ strumenti di supporto Test validati
PERCORSO DIDATTICO (Esempio di progettazione: individuare una competenza e ideare una attività funzionale allo sviluppo di tale competenza e alla sua valutazione)
Descrizione competenza Attivitàe sua valutazione
1a annualità Orientamento2a – 3a annualità CAPACITA’ DIAGNOSTICA: Capacità di
esprimere un giudizio analitico con cui definire un fenomeno.Esempio: Comprensione di un testo1. Riconoscere la tipologia testuale2. Essere in grado di Individuare il
significato di termini non noti mediante l’utilizzo di strumenti adeguati
3. Saper riconoscere l’informazione principale e distinguerla dalle secondarie e dalle implicite
4. saper mettere in relazione e stabilire collegamenti tra le diverse informazioni
Del testo ricevuto l’allievo (documento contabile)1. deve identificare il documento,2. deve identificare il contesto in cui
lo stesso documento è prodotto,3. deve sottolineare i termini non
noti e fornirne una spiegazione,4. individua i soggetti interessati,5. individua l’oggetto della
prestazione e la correlazione temporale tra i fatti,
6. determina l’importo della prestazione.
Dai punti 1 a 3 si determina il livello essenziale,dal 4 al 5 si determina il livello intermedio,l’aggiunta del punto 6 individua il livello ottimale.In azienda: osservazione e decodifica documenti di vendita/acquisto.
83
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEUSR PER LA PUGLIA – SIMUCENTER REGIONALE
CENTRO SERVIZI DILOS CENTERTAVOLA ROTONDA
Progetto KOS 2008 – Alternanza Scuola-Lavoro e Simulazione d’ImpresaPON “La scuola per lo sviluppo” – Mis. Az. 1.4L-2008-1
Bari – Associazione Industriali – Via Amendola 22 ottobre 2008 – ore 14.00 – 17.00
PROGRAMMA
12,30 Registrazione partecipanti – Accoglienza
13.45 Cecilia Pirolo – D.S. ITC Romanazzi Moderazione della tavola rotondaRete regionale – Alternanza e competenze
Saluti istituzionali Lucrezia Stellacci – Direttore Generale USR per la Puglia Pasquale Martino – Assessore all’Istruzione Comune di Bari Liliana Borrello – MIUR – D.T. Coordinatrice Rete nazionale IFS
14.15 Gli attori dell’AlternanzaLe esperienze della scuola – (Germana Berardi, Anna Papapicco, Donatella Donnini) Dilos Center: finalità e azioni – Progetto KOS – Modelli di Alternanza-Simulazione Alternanza in indirizzi di studio liceali – Competenze in ambito europeo Integrazione fra Alternanza e terza area degli Istituti professionaliInterventi delle aziende Edoardo Nicoletti – Eidolab srl Andrea Sasanelli – IBM Italia SpA Massimo Tavolaro – Bravi servizi logistici srl
14.45 Gli stakeholders Vito Carnimeo – Confindustria – Bari – Direttore SPEGEA Giuseppe Diretto – Unione Giovani Commercialisti – Bari Gennaro Carmosino – Giovani Imprenditori Confindustria –BA Domenico Liantonio – CISL Puglia Maurizio Croce – Agenzia Italia Lavoro SpA Michele D’Attolico – Progetto Missione Lavoro
15.15 Le Istituzioni Francesco Africano – MIUR – Ufficio IV D.G. Affari Internazionali Silvio Serra, Elena Gaudio – MIUR – D.G. per l’Istruzione Tecnico.Scientifica Liliana Borrello – MIUR – D.T. Coordinatrice Rete nazionale IFS Pasquale Martino – Assessore all’Istruzione Comune di Bari Lucrezia Stellacci – Direttore Generale USR per la Puglia
15.45 Repliche, dibattito
17.00 Conclusioni
Temi per l’incontro: L’Alternanza nel sistema della formazione Ruolo delle aziende, delle associazioni di categoria e delle Istituzioni Aspetti positivi e criticità
84
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE USR PER LA PUGLIA – SIMUCENTER REGIONALE
CENTRO SERVIZI DILOS CENTERSEMINARIO REGIONALE
Progetto KOS 2008 – Alternanza Scuola-Lavoro e Simulazione d’Impresa PON “La scuola per lo sviluppo” – Mis. Az. 1.4L-2008-1
Bari – ITC Romanazzi – Via C. Ulpiani 23 ottobre 2008 – ore 9.00 – 17.30
PROGRAMMAMattina
9.00 Registrazione partecipanti
Intreventi istituzionali Cecilia Pirolo – Rete regionale – Report sugli esiti della Tavola Rotonda del 22 ottobre Ruggiero Francavilla – Dirigente Ufficio III – USR per la Puglia Francesco Africano – MIUR – Ufficio IV – D.G. Affari Internazionali Silvio Serra, Elena Gaudio – MIUR – D.G. per l’Istruzione Tecnico.Scientifica
10.1510.45
Aziende, stakeholders Maurizio Croce – Agenzia Italia Lavoro SpA Giuseppe Diretto – Unione Giovani Commercialisti – Bari Massimo Tavolaro – Bravi servizi logistici srlIl sistema della formazione – Team Dilos Center Francesco Maiorano – Alternanza Scuola-Lavoro in Puglia Germana Berardi – Centro Servizi: Finalità, azioni – Progetto KOS – Modelli di Alternanza Elisabetta Dalfino, Irene Monopoli – Alternanza e competenze trasversali Anna Maria Papapicco – Alternanza in indirizzi di studio di tipologia liceale Donatella Donnini – Integrazione fra Alternanza e terza area degli Istituti professionali Vito Clarizio – Impresa formativa simulata Antonio Romei – Competenze in ambito europeo
11.15 Break
11.30 Testimoninaze ed esperienze delle scuole
12.30 Repliche, conclusioni
13.00 Buffet
Temi per l’incontro: L’Alternanza nel sistema della formazione: Ruolo delle aziende, delle associazioni di categoria e delle Istituzioni Aspetti positivi e criticità
Pomeriggio
14.00 Alternanza in Puglia Ruggiero Francavilla – Dirigente Ufficio III USR per la Puglia Cecilia Pirolo – Dirigente ITC Romanazzi – Bari
15.00 Francesco Maiorano – Modalità per gli incontri di formazione regionale Antonella Acquaviva – Piattaforma per la certificazione dei percorsi
15.30 Interventi delle scuole
17.00 Repliche, conclusioni
85
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NEProgetto KOS 2008 -Seminario conclusivo –
ITC Romanazzi – Bari, 23 ottobre 2008
Prov. Istituto / Ente Città partecipanti
1 BA LICEO SOCIO-PED. DON MILANI ACQUAVIVA LA GALA GIULIANA
2 BA LICEO SOCIO-PED. DON MILANI ACQUAVIVA PACE MARIA TERESA
3 BA IISS DE NORA ALTAMURA COLUCCI ROSANGELA (DS)
4 BA IISS DE NORA ALTAMURA POPOLIZIO VITO DOMENICO
5 BA IPC LOTTI ANDRIA TARANTINI NUNZIA (DS)
6 BA IPC LOTTI ANDRIA TEDONE LUCIA
7 BA ITIS IANNUZZI ANDRIA PIAZZOLLA COSIMO D.
8 BA ITIS IANNUZZI ANDRIA RESTA
9 BA ITIS IANNUZZI ANDRIA SALANDRA VITO
10 BA IISS VIVANTE BARI PESCE VINCENZO
11 BA IP TRIDENTE BARI LAMPIGNANO LUIGI
12 BA IPSSS DE LILLA BARI ACCIARRINI MARIA
13 BA IPSSS DE LILLA BARI GIGANTE ISABELLA
14 BA ITC GIULIO CESARE BARI AULENTA ANTONIO
15 BA ITC GIULIO CESARE BARI ARMIENTI ADDOLORATA
16 BA ITC GIULIO CESARE BARI LOMBARDI VITTORIA
17 BA ITC GIULIO CESARE BARI DE MEO MARIKA
18 BA ITC ROMANAZZI BARI FALVO RENATA RAFFAELLA
19 BA ITC ROMANAZZI BARI LOCONTE GIUDITTA
20 BA ITIS PANETTI BARI GALLO VINCENZA
21 BA ITIS PANETTI BARI MATTEO ELEONORA
22 BA ITIS PANETTI BARI MUSCHITIELLO GIOVANNI
23 BA LICEO ARTISTICO DE NITTIS BARI AMATO ANNA MARIA
24 BA LICEO CLASSICO SOCRATE BARI TENDI MARCELLO
25 BA LICEO SCIENTIFICO FERMI BARI GENCHI CARMELA
26 BA LICEO SCIENTIFICO FERMI BARI DE MARINIS GIUSEPPE (STUDENTE)
27 BA LICEO SCIENTIFICO FERMI BARI GIACOMINO VITO (STUDENTE)
28 BA LICEO SCIENTIFICO FERMI BARI RAIMONDI LAURA
29 BA SPEGEA BARI ARBOREA MARIAPIA
30 BA UGRC BARI AVOLOS FRANCESCO
86
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE 31 BA USP BARI ATTIMONELLI MARINA
32 BA IP GARRONE BARLETTA MARI SABINO
33 BA ITC CASSANDRO BARLETTA CORTELLINO GIUSEPPINA
34 BA ITC CASSANDRO BARLETTA IULIANO MARIA
35 BA ITC GIORDANO BITONTO CLEMENTE EMANUELE
36 BA ITC GIORDANO BITONTO BIQUICCHIO ANTONIA
37 BA IISS PINTO ANELLI CASTELLANA GROTTE DE LEONARDIS GIUSEPPE
38 BA IPSSCTS L. TANDOI CORATO DOMENICO MENDUNI
39 BA ITC TANNOIA CORATO LOIUDICE DOMENICA
40 BA IISS GIOVINAZZO GIOVINAZZO DE PALMA VITO
41 BA IISS GIOVINAZZO GIOVINAZZO GIANOSSI LUCIANO
42 BA IISS GIOVINAZZO GIOVINAZZO LUSITO MARIO
43 BA IISS BASILE CARAMIA LOCOROTONDO MUTINATI GIOVANNI
44 BA IISS MAJORANA-DA VINCI MOLA-RUTIGLIANO MATTEACCI ANTONIO
45 BA IP MONSIGNOR BELLO MOLFETTA CATALDO LUIGI
46 BA IP MONSIGNOR BELLO MOLFETTA MINERVINI IGNAZIO
47 BA IPSIAM VESPUCCI MOLFETTA PALMIOTTI DOMENICO
48 BA IPSIAM VESPUCCI MOLFETTA DE ROBERTIS PAOLO
49 BA IPSIAM VESPUCCI MOLFETTA TEATINO
50 BA ITIS FERRARIS MOLFETTA BELLIFEMINE COSIMO DAMIANO
51 BA ITIS FERRARIS MOLFETTA DE CEGLIA CORRADO
52 BA ITIS FERRARIS MOLFETTA VENTURA DOMENICO
53 BA IISS AGHERBINO NOCI CARENZA MARIA GRAZIA
54 BA IISS AGHERBINO NOCI PLANTONE MARIA
55 BA IISS SANTERAMO SANTERAMO D’AMBROSIO MICHELE
56 BA IISS SANTERAMO SANTERAMO GIOVE MARIA G.
57 BA IISS FIORE TERLIZZI SANTACROCE M. TERESA
58 BA IISS A.BOVIO TRANI PAGANINI PIETRO
59 BA ITC ALDO MORO TRANI CICCIOMESSERE ANTONIO
60 BR IP MORVILLO-FALCONE BRINDISI ABBADESSA LUIGI
61 BR IP MORVILLO-FALCONE BRINDISI TAFURO SALVATORE
62 BR IPSSAR BRINDISI BRINDISI COPPOLINO VINCENZO
63 BR IPSSAR BRINDISI BRINDISI MALERBA FRANCESCO
64 BR IISS G.SALVEMINI FASANO MACCHITELLA VITA
65 BR IISS DA VINCI FASANO MONOPOLI MARIA
66 FG ITC DANTE ALIGHIERI CERIGNOLA CIRILLO ANNA
67 FG ITC DANTE ALIGHIERI CERIGNOLA PAPAGNI PASQUA
68 FG ITC DANTE ALIGHIERI CERIGNOLA VIRGILIO SERGIO
69 FG IISS EINAUDI FOGGIA CHIARAVALLE FRANCESCO
70 FG IISS EINAUDI FOGGIA DE NOTARIS
87
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE71 FG IPSIA PACINOTTI FOGGIA FERONE PIETRO
72 FG IPSIA PACINOTTI FOGGIA PAGLIA TERESA
73 FG ITIS ALTAMURA FOGGIA FERRO GIUSEPPE
74 FG ITC GIANNONE FOGGIA CAMPAGNA GIORGIO
75 FG ITC VITTORIO EMANUELE III LUCERA GIANNI ANNAMARIA
76 FG IISS ALDO MORO MARGHERITA DI S. RUSSO RAFFAELE
77 FG IISS ALDO MORO MARGHERITA DI S. TRAVAGLIO MARCO
78 FG IPSCT OLIVETTI ORTANOVA COPPOLA ALFREDO
79 FG IPSCT OLIVETTI ORTANOVA PITEO MICHELE
80 FG IPSCT OLIVETTI ORTANOVA TRAISCI FRANCESCO
81 FG IISS SILONE S. FERDINANDO DI.P. GISSI CARMINE (DS)
82 FG IISS SILONE S. FERDINANDO DI.P. SILVI MARIA JOLE
83 FG ITIS DI MAGGIO S. GIOVANNI R. BALDINETTI GIUSEPPE
84 FG ITIS DI MAGGIO S. GIOVANNI R. MERLA MARIA GRAZIA
85 FG ITIS DI MAGGIO S. GIOVANNI R. RUSSO PIA MARIA
86 FG ITC FRACCACRETA SAN SEVERO FILORIO ANNA MARIA
87 FG ITC FRACCACRETA SAN SEVERO PRESUTTO WALTER
88 FG IISS STAFFA TRINITAPOLI SALVATORE VALENTINO
89 FG IISS FAZZINI VIESTE D’AVOLIO GIUSEPPE (DS)
90 FG IISS FAZZINI VIESTE NAPOLEONE GIOVANNA
91 FG IPSSAR MATTEI VIESTE NARDELLA CARMINE
92 FG IPSSAR MATTEI VIESTE CARIGLIA ANDREA (DS)
93 LE LICEO SCIENTIFICO VALLONE GALATINA CATALDI ANNAMARIA
94 LE IISS LEONARDO DA VINCI GALLIPOLI FRANCIOSO VINCENZO
95 LE IISS LEONARDO DA VINCI GALLIPOLI STASI CLAUDIO
96 LE IISS DE PACE LECCE AUGENTI ANTONELLA
97 LE IISS DE PACE LECCE ANTONACI GIUSEPPINA (DS)
98 LE IISS DE PACE LECCE BRAY ANNA
99 LE ITC CALASSO LECCE MARCIANO’ PAOLO
100 LE ITC CALASSO LECCE MAZZARELLO ORNELLA
101 LE ITC OLIVETTI LECCE FIORE FERNANDO
102 LE ITC OLIVETTI LECCE MAZZARELLO ROSANNA
103 LE LICEO DELEDDA LECCE CICALA RITA
104 LE ITIS MATTEI MAGLIE ANNESI TIZIANO
105 LE ITIS MATTEI MAGLIE LONGO COSIMO
106 LE LICEO CAPECE MAGLIE COLUCCIA SERGIO
107 LE IISS TRINCHESE MARTANO PAIANO M. GIOVANNA
108 LE IISS MOCCIA NARDÒ ORLANDO RINALDO
109 LE IISS MOCCIA NARDÒ PICCINNO DONATO
110 LE IISS MOCCIA NARDÒ RESCIO SIMONETTA
88
GLI
INT
ER
VE
NT
I PE
R L
A F
OR
MA
ZIO
NE 111 LE IPSSART OTRANTO OTRANTO DOLCE GIUSEPPE
112 LE IISS GIANNELLI PARABITA LEGITTIMO ANTONIO
113 LE IISS GIANNELLI PARABITA MANCA FRANCESCO
114 LE IPSSART MORO S.CESAREA PICCINNO RENATO
115 TA IISS ORAZIO FLACCO CASTELLANETA DI FONZO VINCENZO
116 TA IISS ORAZIO FLACCO CASTELLANETA FARINA DOMENICO
117 TA IISS ORAZIO FLACCO CASTELLANETA PISCONTI ROSANNA
118 TA IPSSAR PERRONE CASTELLANETA CATALANO CHIARA
119 TA IPSSAR PERRONE CASTELLANETA DONNINI DONATELLA
120 TA ISISS CRISPIANO CRISPIANO MADARO LAURA
121 TA ISISS CRISPIANO CRISPIANO PATIANNA CONCETTA (DS)
122 TA IISS BELLISARIO GINOSA MUSCOLINO ROBERTO MASSIMO
123 TA IISS DON MILANI-PERTINI GROTTAGLIE D’AUTILIA FIORENZO
124 TA IISS DON MILANI-PERTINI GROTTAGLIE ERCOLE ROBERTA
125 TA IISS DON MILANI-PERTINI GROTTAGLIE FERILLI ALESSANDRINO
126 TA IISS G.B. VICO LATERZA AUGELLI GRAZIA
127 TA IISS G.B. VICO LATERZA SANGIORGIO MARIA
128 TA IISS G.B. VICO LATERZA FRIGIOLA CARMELA
129 TA ITC EINAUDI MANDURIA MONTESARDO GIAMPIERA
130 TA IPS MOTTOLESE MARTINA FRANCA BERTONE LEDA
131 TA IPS MOTTOLESE MARTINA FRANCA LENOCI FRANCESCO
132 TA ISISS SFORZA PALAGIANO ALEMANNO GIUSEPPINA
133 TA ISISS SFORZA PALAGIANO DI SARNO ELISABETTA
134 TA IISS FALCONE SAVA MICCOLI MARIANGELA
135 TA ITIS ORESTE DEL PRETE SAVA SIMILI GIUSEPPE
136 TA IPSS LISIDE TARANTO CARELLA RITA
137 TA IPSS LISIDE TARANTO GIANNESE DOMENICO
138 TA ITC BACHELET TARANTO CAPUTO RAFFAELLA
139 TA ITIS RIGHI TARANTO TROSO IRMA
140 TA LICEO ARTISTICO LISIPPO TARANTO BALDI MARTA
91
LE A
ZIO
NI W
EB
OR
IEN
TE
DIL PORTALE DEL Simucenter REGIONALE PER LA PUGLIA
Il Centro Polifunzionale di Servizio Dilos Center, come Simucenter per la Puglia nel periodo di avvio della rete re-gionale IFS, ha svolto un ruolo di ge-store delle funzioni collegate alle atti-vità delle imprese formative simulate attraverso l’implementazione di un si-stema di web server – con dominio di terzo livello – che interagivano con i data-base della rete nazionale in modo trasparente agli utenti. I docenti del gruppo operativo del Centro Servizi, in seguito, hanno contribuito, insieme ai referenti dei Simucenter di altre regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, etc.) alla
realizzazione del portale nazionale IFSNETWORK1, gestito centralmente da Agenzia Scuola – ex INDIRE, che attual-mente svolge le funzioni inizialmente a carico dei centri regionali.
La centralizzazione dei servizi colle-gati alle interazioni fra imprese forma-tive ha fatto si che il nuovo portale del Simucenter Puglia potesse sviluppare più ampiamente gli aspetti legati all’in-
1 Ambiente on line di gestione/simulazione delle attività della rete delle Imprese Forma-tive (http://www.ifsnetwork.it).
portale alternanza SL
92
LE A
ZIO
NI W
EB
OR
IEN
TE
D formazione, formazione, diffusione e documentazione dedicati sia all’Alter-nanza Scuola-Lavoro che all’IFS, con ri-ferimento particolare alle scuole della Puglia ma fruibile da tutti gli utenti in-teressati. Questo portale, realizzato at-traverso il Progetto KOS 2008 (http://alternanzasl.diloscenter.it), costituisce un supporto alle scuole e agli operatori, ospita nella “vetrina IFS” i siti web sviluppati dalle Imprese Si-mulate e rende disponibili risorse ed esperienze degli Istituti coinvolti nei percorsi sperimentali di Alternanza e/o di Simulazione di Impresa, oltre alla documentazione istituzionale e ai do-cumenti prodotti in altri ambiti territo-riali (nazionali ed europei).
Una sezione del portale è dedicata alla sperimentazione di una procedura di documentazione e certificazione dei percorsi di alternanza, alla quale gli Istituti scolastici possono accedere mediante credenziali riservate (http:// alternanzasl.diloscenter.it/asla/admin).
Questa sezione può costituire una importante base di dati (aziende, scuole, studenti, tutor) alla quale potranno ac-cedere i portatori di interesse delle isti-tuzioni scolastiche e del territorio, sia per la condivisione delle esperienze di alternanza, che per l’eventuale succes-sivo inserimento dei ragazzi nel mondo imprenditoriale.
piattaforma di gestione delle certificazioni
93
LE A
ZIO
NI W
EB
OR
IEN
TE
DCOMUNICAZIONE VISIVA: web Streaming E WEB-TV
La piattaforma web TV, realizzata con il Progetto KOS 2008, nasce come proposta innovativa, implementata in un ambiente telematico basato su tec-nologia podcasting, in grado di garantire l’affidabilità e la continuità di funziona-mento del sistema di web-streaming, integrato in un sito Internet contenente approfondimenti e informazioni di ser-vizio. Sviluppata sulla base di un pro-getto originale del Team del Centro Servizi Dilos Center, in collaborazione con esperti del settore della comunica-zione audiovisiva e multimediale (Eido-Lab srl – Bari), la piattaforma è struttu-
rata, in conformità alle finalità generali del progetto, per offrire una moltepli-cità di strumenti di comunicazione.
In particolare è possibile veicolare:
Palinsesti di programmi predefiniti in successione cronologica, a ciclo continuo.
Programmi a richiesta (on demand) organizzati in canali tematici.
Programmi in diretta via webcam o da regie video per convegni ed eventi.
portale web TV
94
LE A
ZIO
NI W
EB
OR
IEN
TE
D Chat testuali per l’interazione live tra pubblico ed emittente.
Testi di servizio e informazione so-vrimpressi al video, anche con link al web.
Grafiche e slideshow sonorizzati.
La definizione dei palinsesti, la regia delle trasmissioni live e le operazioni di gestione dei canali tematici sono effet-tuate tramite un pannello di controllo accessibile da remoto con qualsiasi computer connesso ad Internet.
L’utente può inoltre effettuare il download dei video dalla pagina dei credits.
Fra le finalità principali vi è quella di diffondere, attraverso la produzione e la comunicazione multimediale, gli aspetti qualitativi, operativi e innovativi delle azioni in atto; contribuire, alla rac-colta e condivisione di video-docu-menti relativi a esperienze, studi e in-formazioni sul territorio, “output” progettuali realizzati da scuole (mate-riali didattici, lezioni, interventi, lavori di gruppo), enti, associazioni, etc.
sito web-streaming
Riferimenti istituzionali
MPI – D.G. Istruzione post secondaria Maria Grazia Nardiello – Direttore Generale Liliana Borrello – Coordinamento nazionale IFS Silvio Serra, Elena Gaudio – Ufficio V
MPI – D.G. per gli Affari Internazionali Antonio Giunta La Spada – Direttore Generale Anna Maria Leuzzi – Dirigente Ufficio IV Francesco Africano – Ufficio IV
MPI – Direzione Generale USR per la Puglia Lucrezia Stellacci – Direttore Generale Ruggiero Francavilla – Dirigente Ufficio III
Riferimenti operativi
ITC D. Romanazzi – Bari Cecilia Pirolo – Dirigente scolastico, Maria Introna – Direttore SGA
Centro Polifunzionale di Servizio “Dilos Center” – Simucenter Regionale per la Puglia Progetto KOS 2008 – Mis./Az. 1.4L-FSE – PON “La Scuola per lo sviluppo” Formazione per l’Alternanza Scuola-Lavoro – USR per la Puglia
www.diloscenter.it – [email protected]
Team Dilos Center – Simucenter per la Puglia
Francesco F. Maiorano Layout, coordinamento, ottimizzazioneGermana Berardi Documentazione, redazione, sviluppo web-TV e multimediaGiuseppe V. Clarizio Supporto alla rete IFS, azioni onlineAntonella Acquaviva Supporto al Simucenter, web contentAnna Maria Papapicco, Elisabetta Dalfino, Irene Monopoli Sviluppo e formazioneRenata Falvo, Giuditta Loconte, Antonio Romei, Angela Pugliese Supporto organizzativoGina Evangelista, Rosa Cristallo, Mariella Madio, Nicola Ditillo Supporto ATATina Lattanzio, Antonio De Carne, Fausto Campanozzi Staff di Presidenza
Rete degli istituti scolastici che hanno collaborato al piano di formazione
N. Istituto Località Dirigente1 ITC “D. Romanazzi” Bari Cecilia Pirolo2 ITC “Giulio Cesare” Bari Antonio Aulenta3 ITIS “G. Marconi” Bari Michele Roberti4 ITIS “M. Panetti” Bari Eleonora Matteo5 L.C. ”Socrate” Bari Bice Mezzina6 IISS “M. De Nora” Altamura (BA) Rosangela Colucci7 IP “Mons. A. Bello” Molfetta (BA) Anna Maurilia Minervini8 IPSSAR Brindisi Brindisi Vladimiro Caliolo9 IS “L. Einaudi” Foggia Adriana Ravviso10 IPSSAR “E. Mattei” Vieste (FG) Andrea Cariglia11 IPSSAR “M. Perrone “ Castellaneta (TA) Rocco Loreto
Si ringraziano inoltre, per il prezioso contributo, i Dirigenti e i docenti degli istituti pugliesi che hanno partecipato ai seminari di avvio del progetto e alla Tavola rotonda presso la Confindustria – Bari: IISS “A. De Pace” – Lecce, ITAS “G. Deledda” – Lecce, ITC “G. Bachelet” – Taranto, ITC “M. Cassandro” – Barletta (BA), IISS “E. Mattei” – Vieste (FG).