Partners del Progetto
Comune di Rimini, INAIL, Azienda USL della Romagna - Rimini,
DTL Rimini, ANMIL, Associazioni Sindacali
Progetto Legalità e Sicurezza sul Lavoro
2015 - 2016
lav_leg_2015-2016-rev-02
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 2
TUTTI INSIEME PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO
Presentazione dei partners del Progetto
Le attività lavorative nella nostra società
Un infortunio sul lavoro
Il ruolo dell’INAIL a tutela del lavoratore
Il ruolo dell’ANMIL nel caso di infortuni gravi
Il ruolo della AUSL per la Prevenzione, la Vigilanza, La Prevenzione e le Indagini
I diritti del lavoratore e le Associazioni Sindacali
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 3
CHI E’ INAIL
Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni
sul Lavoro e Malattie Professionali
E’ un ente pubblico non economico
La sede a Rimini è in Via Melozzo da Forlì 1/D con uffici amministrativi e ambulatori medici e gestisce le pratiche dei residenti nella Provincia di Rimini
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 4
CHI E’ AUSL
Dipartimento di Sanità Pubblica
U O Igiene e Sanità Pubblica
U O Alimenti e Nutrizione
U O Impiantistica Antinfortunistica
U O Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
U O Alimenti di Origine Animale
U O Sanità Animale
Sede di Rimini: Via Coriano, 38 - 47924
Rimini - Piano 1° , Scala D
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 5
CHI E’ AUSL
Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza
Negli Ambienti di Lavoro (U.O.P.S.A.L.)
Le principali attività possono essere così
sintetizzate:
- vigilanza e controllo negli ambienti di lavoro (tutti i luoghi di lavoro);
- attività di informazione ed assistenza per lavoratori e soggetti della
prevenzione (Professionisti, RSL, Associazioni Sindacali, Associazioni di
Categoria, Altri );
- attività di formazione per Lavoratori, Professionisti, Datori di Lavoro;
- indagini in pronta disponibilità per gravi infortuni sul lavoro;
- indagini per infortuni sul lavoro di iniziativa;
- indagini per malattie professionali;
- controllo ed interventi su materiali contenenti amianto
Sede di Rimini: Via Coriano, 38 -
47924 Rimini - Piano 1° , Scala D
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CHE COS’È L’ANMIL
L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL) è nata nel 1943 ed è attualmente riconosciuta come un Ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui è affidata la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti(D.P.R. 31 marzo 1979).
Dal 1° maggio 1999 è entrata nel Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell'INAIL quale unico rappresentante degli invalidi del lavoro.
L’Associazione assiste e tutela la categoria da 70 anni: promuovendo iniziative tese a migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo, offrendo numerosi servizi di sostegno personalizzati in campo previdenziale ed assistenziale.
Inoltre è impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, con particolare riferimento alla prevenzione degli infortuni e alle politiche per la sicurezza.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 7
COSA SONO LE
ASSOCIAZIONI SINDACALI
I sindacati sono associazioni volontarie
aventi lo scopo di difendere gli interessi
professionali della categoria che
rappresentano.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 8
CHI SONO LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Le maggiori associazioni sindacali dei lavoratori sono:
Non solo lavoratori, ma ci sono anche organizzazioni
sindacali datoriali.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 9
LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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LE ATTIVITA’ LAVORATIVE NELLA NOSTRA SOCIETA’
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UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Che cos’è un infortunio sul lavoro?
E’ diverso in ragione del punto di vista
di chi lo guarda…e di che ne subisce le
conseguenze
Si possono dare varie definizioni:
tecniche, giuridiche
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 17
UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Che cosa è un infortunio sul lavoro?
Un evento fisico
Come è schematizzabile? E’ uno scambio di energia
che passa, tutta o in parte, dall'ambiente alla
persona o viceversa; e tale scambio di energia è
sufficientemente grande da provocare danni alla
persona
Caduta dall’alto, ustione, investimento, urto con
attrezzature, caduta, scivolamento….
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 18
UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Ma gli infortuni sul lavoro sono soprattutto:
Eventi gravi, non cancellabili per le conseguenze
fisiche e psicologiche (per gli infortunati e per le
persone ad essi vicine)
Lesioni permanenti e morti
Reati da indagare per possibili responsabilità
Eventi che cambiano la vita del Datore di lavoro
dell’azienda e dei collaboratori
Eventi che causano rilevanti perdite economiche e
danni patrimoniali
…e sono così lontani da noi?
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 19
UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Vediamo qualche infortunio reale (filmati)
La sicurezza sul lavoro riguarda tutti noi, in tutti i tipi di attività
Esistono rischi specifici, più o meno rilevanti, in ogni attività lavorativa, anche nelle più semplici
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 20
UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Infortunio 1
Infortunio 2
Infortunio 3
Infortunio 4
Infortunio 5
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UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Il ruolo dell’Organo di Vigilanza Azienda USL (che agisce anche come
Organo di Polizia Giudiziaria)
Attività di vigilanza e controllo nei luoghi di lavoro
Controllo dell’organizzazione del lavoro
Controllo della conformità e del corretto uso delle attrezzature
Controllo degli impianti
Controllo della formazione dei lavoratori
Controllo degli adempimenti sanitari (sorveglianza sanitaria)
Controllo della VALUTAZIONE DEI RISCHI, cardine della
sicurezza e delle misure di prevenzione e protezione adottare
…con strumenti giuridici molto ampi ed anche, quando necessario, di
elevato impatto
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 22
UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Il ruolo dell’Organo di Vigilanza Azienda USL (che
agisce anche come Organo di Polizia Giudiziaria)
Attività di monitoraggio dei rischi da lavoro importanti
(piani mirati)
Piano mirato sui cantieri edili
Piano mirato attrezzature di lavoro
Piano mirato cancerogeni
Piano mirato amianto
…
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UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Il ruolo dell’Organo di Vigilanza Azienda USL (che
agisce anche come Organo di Polizia Giudiziaria)
Attività di informazione, formazione ed assistenza alle
aziende, ai lavoratori ed ai professionisti sulla sicurezza
del lavoro
Formazione ed addestramento (cardine della sicurezza
efficace) a lavoratori e professionisti
Relazioni a seminari sulla materia
Sportello informativo aperto a tutti
Incontri con professionisti ed Aziende
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UN INFORTUNIO SUL LAVORO
Il ruolo dell’Organo di Vigilanza Azienda USL (che
agisce anche come Organo di Polizia Giudiziaria)
Attività di indagine per infortuni
Indagini delegate dalla Procura e di iniziativa con servizio di
Emergenza per accertare responsabilità penali– coordinamento
della Procura della Repubblica, con gli strumenti e le
prerogative della PG
Attività di indagine per malattie professionali
Indagini delegate dalla Procura e di iniziativa per accertare
responsabilità penali - coordinamento della Procura della
Repubblica, con gli strumenti e le prerogative della PG
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 25
LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
Il ruolo dell’Organo di Vigilanza Azienda USL nel Sistema Prevenzione
Tutte le attività della AUSL, di vigilanza e controllo, di repressione, di
formazione, di monitoraggio dei rischi, di Polizia Giudiziaria, di assistenza
ai lavoratori etc costituiscono un tassello, certamente importante, nel
Sistema della Prevenzione sul lavoro
AUSL è un attore di tale Sistema con le attività che esplica, ma è un attore
insieme a INAIL, DTL, INPS, Enti del territorio, Associazioni di Categoria e
Sindacali, Università, professionisti etc….ed..insieme alla società tutta
La Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro si perseguono tutti insieme,
con il contributo prioritario dei lavoratori, dei Datori di Lavoro delle
Aziende e di tutti i soggetti aziendali
La Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro sono innanzitutto un
approccio di cultura della legalità e di cultura per il rispetto delle
persone e della loro dignità…che non può che partire dalla
formazione dei “futuri lavoratori”
Il mondo INAIL: la persona al centro del
nostro impegno
“Sosteniamo la cultura della prevenzione per ridurre gli
infortuni sul lavoro”
“Realizziamo attività di ricerca scientifica per proteggere la salute e
migliorare la sicurezza dei lavoratori”
“Assicuriamo i lavoratori che svolgono
attività rischiose”
“Garantiamo prestazioni economiche, sanitarie, cure riabilitative e assistenza
per il reinserimento lavorativo e sociale”
ASSICURAZIONE INAIL
La spesa dell’assicurazione è ad esclusivo carico del datore di lavoro (Art 27 DPR 1124/65).
Tale spesa (premio) riflette il rischio della lavorazione o delle lavorazioni esercitate, nel senso che, quanto più una lavorazione è ritenuta pericolosa, tanto più alto è il premio da corrispondere all’INAIL.
AUTOMATISMO DELLE PRESTAZIONI
Le prestazioni all’assicurato sono dovute anche quando l’assicurante non è in regola col versamento dei contributi (spesa/premio).
Per i lavoratori autonomi, che hanno la duplice veste di assicurante e assicurato, per gli eventi occorsi dall’1.1.1998, se non risultano in regola col versamento dei premi, il diritto alle prestazioni resta sospeso fino a quando non venga provveduto alla regolarità contributiva.
COSA FA INAIL: INFORTUNIO
è infortunio sul lavoro quello avvenuto
«per causa violenta in occasione di lavoro,
da cui sia derivata la morte o una inabilità
permanente al lavoro, ovvero una inabilità
temporanea assoluta, che comporti
astensione dal lavoro per più di tre
giorni»..
Esempio: tagli, fratture, contusioni, ecc.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 29
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 30
COSA FA INAIL: MALATTIA PROF.
è malattia professionale la malattia in
cui la causa è lenta e progressiva ed è
dovuta alla lavorazione svolta
Nel caso di malattia generica (non
collegata al lavoro, come l’influenza) la
competenza è dell’INPS
Esempio di malattia professionale:
ipoacusia professionale
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 31
IN CASO DI INFORTUNIO/MALATTIA PROFESSIONALE
Durante l’infortunio o malattia
professionale il lavoratore percepisce il
60% della retribuzione da Inail (il
rimanente 40% dal Datore di Lavoro se
previsto nel contratto)
Può essere chiamato a visita presso gli
ambulatori Inail
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 32
IN CASO DI INFORTUNIO/MALATTIA PROFESSIONALE
Alla guarigione si valutano i POSTUMI
Dal 16% di invalidità percepisce una
RENDITA
Se compresi dal 6% al 15% viene
erogata una somma una tantum
Dal 1% al 5% nessun indennizzo in
quanto è franchigia
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 33
IN CASO DI INFORTUNIO/MALATTIA PROFESSIONALE
E’ un’assicurazione obbligatoria per legge:
tutti i datori di lavoro devono assicurare i
lavoratori
Nel caso di LAVORO NERO, se il lavoratore
ha un infortunio/malattia professionale può
fare lui stesso la denuncia del fatto ed è
ugualmente tutelato
E’ indennizzato anche in caso di COLPA ma
non in caso di DOLO
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 34
QUANTI SONO GLI INFORTUNI
Nel 2014 si sono verificati in Italia circa
664.000 infortuni sul lavoro, di cui circa
87.000 infortuni in Emilia Romagna e
5.800 nella Provincia di Rimini che
potrebbero quasi riempire lo stadio
Romeo Neri
INFORTUNI IN ITINERE
Sono gli infortuni avvenuti lungo il normale
percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione
il luogo di lavoro (Art. 12 Dlgs 38/2000)
L’assicurazione opera anche nel caso di utlizzo del
mezzo di trasporto privato purchè necessitato
Restano esclusi gli infortuni direttamente cagionati
dall’abuso di alcolici e di psicofarmaci o dall’uso
non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni
La prevenzione
E’ l’insieme di azioni finalizzate ad impedire
o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si
verifichino eventi non desiderati.
Incentivi economici a fini prevenzionali
• Riduzione del premio assicurativo
• Incentivi alle imprese per la realizzazione
di interventi in materia di salute e
sicurezza sul lavoro (art. 11 Dlgs 81/2008)
LA PIRAMIDE DEGLI EVENTI
500 OCCASIONI DI
INFORTUNIO
50 INFORTUNI
10 INV. PERMAN.
1 MORTALE
NAPO
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 38
Napo è l'eroe dell'omonima serie di cartoni animati
È un lavoratore volonteroso, che può cadere vittima
di situazioni che sfuggono al suo controllo, ma è
anche in grado di identificare pericoli o rischi e sa
dare ottimi consigli per migliorare la sicurezza e
l'organizzazione del lavoro.
Chiunque, quindi, può identificarsi in lui, dal giovane
lavoratore a quello impiegato in azienda già da
diversi anni.
www.napofilm.net
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 39
TUTTI INSIEME PER LA SICUREZZA
E SALUTE SUL LAVORO
…e ora…siamo pronti per tutte le domande che
vorrete porre…
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE fra LAVORATORI MUTILATI e INVALIDI DEL LAVORO
www.anmil.it
41
CHE COS’È L’ANMIL
L’ANMIL è stata costituita nel 1943 per tutelare e rappresentare la categoria dei mutilati e invalidi del lavoro.
La Presidenza Nazionale e la Direzione Generale hanno sede a Roma.
Più di 800 sedi assicurano una presenza capillare dell’ANMIL su tutto il territorio nazionale:
- 21 sedi regionali;
- 106 sezioni territoriali;
- 200 sottosezioni;
- 500 tra delegazioni comunali e fiduciariati.
Con circa 400.000 iscritti, l’ANMIL rappresenta la metà delle vittime di infortuni assistite dall’INAIL ed un quinto di tutte le persone con disabilità presenti nel nostro Paese.
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PREMESSA
Sembra inarrestabile la strage degli infortuni sul lavoro. È una tragedia nazionale, sulla quale il Presidente della Repubblica interviene con costante preoccupazione, cui si unisce anche il richiamo del Papa, concorde nel denunciare condizioni di sicurezza inaccettabili e nel sollecitare le autorità competenti a vigilare di più, e con più costanza, sul rispetto delle norme.
Infatti in Italia la legge prevede che tutti i lavoratori subordinati siano assicurati presso l’INAIL a carico dei rispettivi datori di lavoro. Tale obbligo incombe anche su alcune categorie di professionisti e lavoratori autonomi addetti ad attività pericolose, nonché sui medici radiologi. Sono assicurati presso l’INAIL anche i collaboratori domestici e le persone che si occupano abitualmente del lavoro casalingo per il proprio nucleo familiare.
L'ANMIL offre supporto ed assistenza agli infortunati. Promuove il miglioramento della legislazione antinfortunistica, risarcitoria e di reinserimento lavorativo, anche mediante campagne di sensibilizzazione, informazione e pressione democratica.
43
Nell’anno compreso tra dicembre 2013 e novembre 2014 (ultimi dati accertati e
disponibili) l’INAIL ha riconosciuto 1.317 morti sul lavoro.
Si tratta di cifre allarmanti: per 222 giorni l’anno sono morti 4 lavoratori al giorno;
nei 143 giorni restanti ne sono morti quotidianamente «soltanto» 3.
E non sono solo lutti e dolore, ma anche di elevatissimi costi sociali per indennizzi
e rendite a vita: ogni anno si tratta di 6,3 miliardi di euro per invalidità temporanee;
1,9 miliardi di euro per invalidità permanenti, 1,3 miliardi di euro per rendite ai
superstiti; cioè 9,5 miliardi di euro per tutte le rendite in corso.
LE CIFRE IN ITALIA
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L’EUROPA: INSEGNARE
LA SICUREZZA A SCUOLA
Con la “Dichiarazione di Roma” del 2003 l’Unione Europea ha
chiesto a tutti i Paesi membri di:
- preparare i bambini ed i giovani alla futura vita lavorativa
garantendo loro salute e sicurezza sul lavoro;
- offrire a tutti i cittadini, e ai lavoratori in particolare, una
formazione durante tutto l’arco della vita;
- migliorare il coinvolgimento del sistema educativo e formativo,
sia nella fase iniziale che, successivamente, per la promozione
della salute e della sicurezza sul lavoro.
45
L’Ufficio Internazionale del Lavoro (BIT) stima che ogni anno si
verifichino nel mondo:
- 250 milioni di incidenti sul lavoro, cioè 685 mila al giorno, 475 al
minuto, 8 ogni secondo;
- 12 milioni di incidenti sul lavoro a minori, cioè 33 mila al giorno;
- 1 milione e 100 mila morti legate al lavoro, cioè 3 mila al giorno.
Un’ecatombe che supera il numero dei morti per gli incidenti stradali
(990 mila) o per le guerre (502 mila).
LE CIFRE NEL MONDO
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I NUOVI FATTORI
DI RISCHIO
Recentemente sono stati accertati nuovi fattori di rischio emergente sul lavoro:
- l’innovazione tecnologica, l'utilizzo di nuove sostanze pericolose e l'introduzione di nuove forme di contratto;
- l’uso del computer sempre più spinto, che può comportare danni visivi e muscolo-scheletrici;
- l'utilizzo di nuove sostanze potenzialmente cancerogene, che possono determinare l'insorgere di tumori professionali;
- alcune patologie finora scarsamente considerate, come le malattie psichiche e psicosomatiche da stress e da disagio lavorativo, determinate dalle condizioni organizzative ed ambientali del lavoro.
47
L’articolo 35 della Costituzione recita: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni”.
L’articolo 38 precisa che la Repubblica deve tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo: “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.
In materia di sicurezza sul lavoro, quindi, non vi è tanto un problema di assenza di regole quanto della loro applicazione.
A prescindere dalle sanzioni civili e penali previste dalla legge, la prevenzione deve essere una condizione mentale e culturale sia per il datore di lavoro che per il lavoratore.
Occorre acquisire la consapevolezza che la prevenzione abbia un costo altamente inferiore a quello derivante dalle conseguenze degli infortuni.
IL VALORE GIURIDICO
DEL LAVORO
48
LA PREVENZIONE “Prevenzione” è divenuta oggi la parola d’ordine per le
imprese e per i lavoratori.
Infatti, non è solo lo strumento per combattere gli
infortuni e gli incidenti, ma è anche un investimento
economico per tutte quelle aziende che lavorano nella
sicurezza e per la sicurezza.
In particolare è vigente dal 2008 il decreto n. 81 con il quale è stata interamente rivista la normativa sulla sicurezza, che nel 1994 era stata regolamentata dal decreto legislativo n. 626.
49
FORMAZIONE = PIÙ PREVENZIONE
In base al nuovo decreto 81 la vera svolta contro gli infortuni è la “formazione”:
nessun lavoro può essere affrontato in modo sicuro senza un’adeguata
preparazione sul suo svolgimento e sulle misure di prevenzione da osservare.
Ma la vera rivoluzione della normativa entrata in vigore dal 1° maggio 2008 è
basata sul fatto che la responsabilità in materia di sicurezza oggi viene
equamente distribuita tra il datore di lavoro e il lavoratore.
Infatti, se spetta al datore di lavoro predisporre tutte le misure necessarie per
garantire la sicurezza dei lavoratori, ciascun lavoratore è tenuto a prendersi
cura della propria sicurezza e salute nonché di quella delle altre persone
presenti nel luogo di lavoro.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 50
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Costituzione: artt. 32, 35 e 41
L’art 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti…….
L’art. 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed
applicazioni.
“Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.....”
L'art. 41: "L'iniziativa privata è libera". "Non può svolgersi in contrasto
con l'utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla
libertà, alla dignità umana".
La tutela dei lavoratori, per mezzo della prevenzione del
singolo e specifico rischio, è quindi un obbligo generale
che si basa sulla Costituzione.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 51
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Art. 9. Legge 20.05.1970 n° 300 (Statuto dei lavoratori)
Tutela della salute e dell'integrità fisica.
I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle
norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di
promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare
la loro salute e la loro integrità fisica.
I diritti dei lavoratori in diversi casi corrispondono agli obblighi per il datore di lavoro, in
particolare:
Avere un RLS/RLST che tuteli la loro sicurezza e li rappresenti in questo senso;
utilizzare dei DPI conformi alle norme di legge e adatti alle mansioni che svolgono;
lavorare in un ambiente i cui rischi siano stati adeguatamente valutati e dove siano state
adottate tutte le misure necessarie affinché i pericoli siano evitati, arginati o affrontati in
maniera adeguata;
utilizzare in maniera limitata agenti chimici, fisici e biologici;
ricevere informazioni e formazione, di partecipare ed essere consultati sulle questioni che
riguardano la sicurezza e la salute nel luogo di lavoro;
Inoltre l’art. 44 del D.lgs. 81/08 tutela i lavoratori che si trovano in situazioni di pericolo
grave, dando loro la facoltà sia di allontanarsi dal posto di lavoro sia di intervenire per
ridurre il rischio per sé e per gli altri, anche senza le competenze necessarie, ma solo se è
impossibilitato a contattare il superiore gerarchico.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 52
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Il datore di lavoro deve adottare le seguenti principali misure
generali di tutela:
- valutazione dei rischi
- programmazione della prevenzione
- eliminazione e/o riduzione dei rischi
- l'organizzazione del lavoro in base ai principi ergonomici
- l'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici
- il controllo sanitario
- l'informazione e la formazione
- le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso,
di lotta antincendio
- l'uso di segnali di avvertimento
- la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti
Gli obblighi del datore di lavoro
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 53
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Anche il lavoratore naturalmente deve fare la sua parte per garantire
la sicurezza propria e dei colleghi. Poiché gli obblighi di sicurezza
sono importanti e garantiti da norme penali, vale la pena di
riassumere quelli principali. I lavoratori devono:
prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti
sul luogo di lavoro conformemente alla loro formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal
datore di lavoro;
osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dai superiori per la sicurezza
utilizzare correttamente i macchinari, le attrezzature, i prodotti pericolosi, nonché i dispositivi di sicurezza
e di protezione messi a loro disposizione
segnalare immediatamente ai superiori le condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza,
intervenendo direttamente, in caso di urgenza, se è possibile farlo in sicurezza
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo
non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza o che
possono compromettere la sicurezza propria o di altri
sottoporsi ai controlli sanitari (se previsti) l lavoratori somministrati, prima di iniziare la prestazione, devono
conoscere l'ambiente di lavoro (vie di fuga, uscite di emergenza), le regole e procedure per lavorare in
modo sicuro e i comportamenti da tenere in caso di emergenza.
Gli obblighi del lavoratore
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 54
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Tutti i lavoratori, prima di iniziare un lavoro, devono ricevere adeguate
informazioni, formazione e addestramento, per poter lavorare in sicurezza.
I lavoratori devono sapere quali sono i rischi e le persone di riferimento
(informazione), devono poter rapidamente acquisire la mentalità e la cultura della
sicurezza dell'azienda (formazione) e devono saper svolgere il lavoro nel modo
corretto e sicuro (addestramento).
Informazioni ai lavoratori
Il lavoratore deve ricevere adeguate informazioni (cioè nozioni utili, direttive,
comunicazioni, istruzioni verbali, segnaletica, etc.) riguardo:
rischi generali e specifici per la sicurezza e la salute connessi alla propria attività
misure e attività di protezione e prevenzione adottate
pericoli connessi all’uso dei prodotti pericolosi
utilizzo in sicurezza di macchine, attrezzature e dispositivi di protezione individuale
procedure di emergenza (pronto soccorso, antincendio, evacuazione)
nomi del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del medico competente, degli addetti
all'emergenza
Informazione, formazione e addestramento
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 55
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Formazione e addestramento (quindi colloqui, corsi, affiancamento con capi o lavoratori più esperti,
prove pratiche, etc.) devono mettere il lavoratore in grado di individuare e valutare i rischi presenti e di saper
adottare le misure di sicurezza, le modalità di lavoro, le procedure, i dispositivi di protezione e tutto quanto può
far sì che il suo lavoro si svolga nel modo migliore. Naturalmente formazione e addestramento devono avere
specifico riferimento al posto di lavoro e alle mansioni e devono essere ripetute in caso di trasferimento o
cambiamento di mansioni, di introduzione di nuove attrezzature, nuovi prodotti o di nuovi rischi.
Luoghi e attrezzature di lavoro
Il datore di lavoro deve fornire luoghi di lavoro, impianti, macchine ed attrezzature sicure. Quindi i luoghi
pericolosi, come scale e posti a rischio di caduta, devono essere protetti da parapetti, gli elementi pericolosi
delle macchine (quelli che possono schiacciare, tagliare, pungere, afferrare, etc.) devono essere segnalati e
protetti, gli elementi caldi vanno rivestiti, i prodotti pericolosi vanno aspirati e così via: tutte le fonti di pericolo
devono essere adeguatamente controllate.
I luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi devono essere sottoposti a regolare pulizia e manutenzione e devono
essere prontamente eliminati i pericoli.
Le vie di circolazione e di esodo e le uscite di emergenza devono essere sgombre, accessibili e segnalate. I
luoghi di lavoro devono essere strutturati tenendo conto di eventuali lavoratori portatori di handicap. I lavoratori
devono utilizzare le attrezzature di lavoro in modo corretto (in base alle informazioni ricevute) e devono averne
cura, segnalando immediatamente pericoli e deficienze
Informazione, formazione e addestramento
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 56
I DIRITTI DEL LAVORATORE E LE ASSOCIAZIONI SINDACALI
Tutti gli oneri sono a carico del Datore di lavoro, “le misure relative alla
sicurezza, all'igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in
nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori”
Ai sensi dell’art. 37, comma 4, della disciplina indicata, l’obbligo formativo deve
avvenire in occasione:
a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;
c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi prima della
costituzione del rapporto di lavoro e deve essere ripetuto in base all’evoluzione o all’insorgenza di nuovi rischi”.
È, inoltre, specificamente previsto dal comma 12 che l’erogazione della formazione
debba avvenire “durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri
economici a carico dei lavoratori”.
Se ciò non fosse possibile, le ore di formazione vanno retribuite.
Oneri
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 57
FIGURE DELLA SICUREZZA
R.S.P.P.
Dirigenti -
Preposti Medico
Competente
Lavoratori
Addetti
Antincendio
RLS Addetti Primo
Soccorso
Datore di
lavoro
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 58
PATRONATI I patronati esercitano attività di informazione, di assistenza e di tutela, anche con
poteri di rappresentanza, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei
pensionati, dei singoli cittadini italiani, stranieri e apolidi presenti nel territorio
dello Stato e dei loro superstiti e aventi causa, per il conseguimento in Italia e
all'estero delle prestazioni (di qualsiasi genere in materia di sicurezza sociale, di
immigrazione e emigrazione) erogate da amministrazioni e enti pubblici, da enti
gestori di forme di previdenza complementare o da Stati esteri nei confronti di
cittadini italiani. Inoltre, possono svolgere, senza scopo di lucro, attività di
sostegno, informative, di servizio e di assistenza tecnica finalizzate alla
diffusione della conoscenza della legislazione in materia di sicurezza sociale.
I patronati sono attivi presso le sedi dei sindacati, delle
associazioni di categoria, delle associazioni.
I servizi dei “Patronati d’Italia” sono garantiti a tutti, non sono per pochi, o solo per
alcuni. Il “fondo patronati”, istituito dalla legge n. 152/2001, è composto dallo
0,226% del monte dei contributi obbligatori versati dalle imprese e dai lavoratori agli
enti previdenziali. A fronte di 21.788.740 lavoratori che versano al fondo, possono
accedere ai servizi del patronato 50.630.227 persone.
È un servizio universale, gratuito rivolto alla persona, per la
comunità.
Legalità e Sicurezza sul Lavoro 59
TUTTI INSIEME PER LA SICUREZZA
E SALUTE SUL LAVORO
…e ora…siamo pronti per tutte
le domande che vorrete porre…
Fine presentazione