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PROGETTO ORIENTAMENTO D'ISTITUTOorientamento in ogni territorio al fine di garantire, in una logica...

Date post: 24-Aug-2020
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANOPPELLO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGETTO ORIENTAMENTO D'ISTITUTO
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ISTITUTO COMPRENSIVO

DI MANOPPELLO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PROGETTO

ORIENTAMENTO

D'ISTITUTO

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LINEE GUIDA NAZIONALI PER

L'ORIENTAMENTO PERMANENTE

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Premessa Nelle politiche europee e nazionali per la realizzazione degli obiettivi e delle

strategie di “Lisbona 2010” e di “Europa 2020", l’orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona, che si esercita in forme e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni.

In funzione di un orientamento permanente deve, altresì, prevalere una visione

moderna della formazione professionale che, in accordo con gli obiettivi della "Comunicazione di Bruges” (7 dicembre 2010) garantisca: il massimo accesso all'apprendimento permanente ("imparare in qualunque fase della vita attraverso percorsi di studio più flessibili”); maggiore mobilità dei giovani ("possibilità di imparare le lingue, acquisire fiducia in se stessi e capacità di adattamento"); maggiore qualità dei corsi e acquisizione di competenze necessarie a lavori specifici; maggiore inclusione e accesso per le persone svantaggiate; mentalità creativa, innovativa e imprenditoriale.

Oggi, infatti, l’orientamento non è più solo lo strumento per gestire la transizione

tra scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Per tale ragione, l’impegno ai vari livelli che vede oggi Istituzioni e Soggetti pubblici uniti consapevolmente in uno sforzo di integrazione, va sostenuto e ampliato, affinché l’intervento orientativo assuma un ruolo strategico, con un impatto crescente sull’intera società e, soprattutto, sul futuro di ogni persona.

In tale prospettiva, il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con

modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, agli articoli 8 e 8-bis, prevede il rafforzamento delle attività di orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per sostenere gli studenti nell'elaborazione di progetti formativi e/o professionali adeguati alle proprie capacità e aspettative, anche attraverso collegamenti stabili con istituzioni locali, associazioni imprenditoriali, Camere di commercio, Agenzie per il lavoro. E’ altresì rafforzata l’alternanza Scuola-Lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado e l’alternanza università - istituti tecnici superiori - lavoro.

Le presenti "Linee guida nazionali per l'orientamento permanente” si sviluppano

in coerenza con il processo di condivisione e d’integrazione in atto tra tutti i soggetti e le istituzioni competenti, tenendo conto in particolare:

- dell’Accordo tra Governo, regioni ed enti locali del 5 dicembre 2013 relativo al

documento recante "Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente”, di cui all’art. 4, comma 1, lett. a), dell’Accordo sancito dalla Conferenza Unificata nella seduta del 20 dicembre 2012;

- del Piano di attuazione italiano della "Garanzia per i Giovani”, di cui alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile 2013, finalizzata a garantire ai giovani con meno di 25 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato, di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema di istruzione formale;

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- dei contributi offerti dai vari Soggetti pubblici e privati competenti in materia di orientamento 1;

- degli obiettivi delle iniziative e della programmazione comunitaria, con riferimento in primis alle azioni finalizzate a prevenire il disagio giovanile in tutte le sue forme e in tutte le fasi di sviluppo e maturazione della persona e a quelle volte a rafforzare le competenze della popolazione adulta, con particolare riferimento al conseguimento dei titoli di istruzione primaria e secondaria per i NEET (Not in Education, Employment or Training).

Le previgenti indicazioni nazionali fornite con "Linee guida in materia di

orientamento lungo tutto l'arco della vita" e diffuse con circolare ministeriale n. 43 del 15 aprile 2009, inoltre, costituiscono lo strumento attraverso il quale il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha inteso avviare un insieme di azioni coordinate e aperte alla collaborazione e compartecipazione di tutti i soggetti coinvolti e competenti in materia nel settore formativo dell’orientamento.

Nel confermare che, ancor di più che in passato, oggi l’orientamento assume una

funzione centrale e strategica nella lotta alla dispersione e all'insuccesso formativo degli studenti, si ritiene che il ruolo assegnato ai team regionali, designati dai rispettivi Uffici scolastici regionali, continui a rappresentare il presupposto indispensabile nello sviluppo di azioni coerenti, condivise e unitarie (dal livello nazionale fino ad arrivare a quello locale) atte a realizzare un'efficace "rete territoriale" di soggetti e di rapporti.

Il Piano del 2009, finalizzato a disseminare il concetto di orientamento formativo, ha sostanzialmente accompagnato l'applicazione della Riforma della Scuola secondaria di secondo grado e la sperimentazione delle Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo producendo eccellenti "buone pratiche” di raccordo fra scuole secondarie di primo e secondo grado ("facilitare le transizioni critiche", "elaborazioni di curricoli disciplinari in verticale” , “individuazione di metodologie di successo", ecc.).

Il documento che segue intende, quindi, contribuire allo sforzo congiunto avviato da più parti per la definizione di un coerente sistema integrato, unitario e responsabile di orientamento centrato sulla persona e sui suoi bisogni, finalizzato a prevenire e contrastare il disagio giovanile e favorire la piena e attiva occupabilità, l'inclusione sociale e il dialogo interculturale.

La necessità di affrontare efficacemente i cambiamenti in atto comporta il miglioramento del sistema d'istruzione e un'attenta riflessione sui servizi di orientamento in ogni territorio al fine di garantire, in una logica di sussidiarietà, il successo personale e professionale di ciascuno, in quanto "soggetto di relazioni".

Punto di partenza e base del nuovo sistema, come è riconosciuto nelle "Linee

guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente" della Conferenza unificata e nel Piano "Garanzia per i Giovani", e la centralità del sistema scolastico nella sua interezza, che costituisce il luogo insostituibile nel quale ogni giovane deve acquisire e

1 Si vedano, in particolare, i lavori e i documenti prodotti da: Ministero del lavoro e delle politiche sociali,

Conferenza Stato-Regioni, enti locali, Università, UPI, ANCI, Unioncamere, Confindustria, ISFOL, EuropaLavoro,

ItaliaLavoro, Centri per l’impiego, Servizi per il lavoro, ecc.

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potenziare le competenze di base e trasversali per l’orientamento, necessarie a sviluppare la propria identità, autonomia, decisione e progettualità. Senza questo "zoccolo" di competenze è difficile pensare di poter innestare con successo gli ulteriori processi di transizione, di consulenza, di professionalizzazione, di cambiamento, di successivi apprendimenti.

Infine, ma non per ultimo, la condivisione della necessità di articolare i percorsi scolastici con esperienze reali di lavoro a concreta valenza orientativa, che avvicinino i giovani al mondo delle professioni e del lavoro, sia in termini di maturazione sociale e di responsabilizzazione, sia in termini di sviluppo di competenze di auto-imprenditorialità.

Su queste premesse, sono declinate di seguito le "Linee guida nazionali per un orientamento permanente e centrato sulla persona”, dirette alle scuole di ogni ordine e grado attraverso cui si intende contribuire, in accordo con gli altri Soggetti istituzionali competenti e responsabili, alla definizione del "framework” all’interno del quale sviluppare e realizzare azioni condivise di orientamento permanente.

Le considerazioni di base, da cui partono le linee guida, mettono al centro: - il cambiamento del lavoro e dell’economia; - il cambiamento dell’orientamento, in risposta alle attuali esigenze della società, della famiglia e della persona; - il conseguente cambiamento del modo di orientare i giovani da parte degli insegnanti. L’orientamento, infatti, deve aiutare le persone a sviluppare la propria identità, a

prendere decisioni sulla propria vita personale e professionale, a facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di formazione e, successivamente, tra domanda e offerta di lavoro. 1. L’orientamento a scuola.

Se il contesto socio-lavorativo è cambiato ed è cambiata la cultura dell’orientamento, è inevitabile che debba mutare anche l’approccio tradizionale all’orientamento da parte della scuola, basato sull’informazione, spesso delegata a operatori ed esperti esterni.

È necessario, infatti, che la scuola investa sulla formazione iniziale e continua di

tutti i docenti, affinché essi si facciano carico di esigenze diverse, delle mutate richieste della società e del mondo del lavoro, nonché dei nuovi modelli di apprendimento dei giovani, come pure delle loro difficoltà e disagi.

Dalla strategia di Lisbona in poi, tutti i documenti europei ribadiscono alcuni concetti chiave tra cui "lifelong learning”, "lifewide learning", ”lifelong guidance” e "career guidance”. L’orientamento è considerato, infatti, come: “un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita

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nelle situazioni di apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate”2.

La condizione necessaria per garantire successo nel processo di orientamento permanente, è quella di ripensare la stessa istruzione attraverso: un più forte accento sullo sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile); l’apprendimento delle lingue straniere; l’innalzamento dei livelli di apprendimento in ambito lavorativo e la costituzione di sistemi di istruzione e formazione professionale di eccellenza; la permeabilità delle qualifiche e il riconoscimento delle competenze acquisite al di fuori dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale; un crescente utilizzo delle tecnologie digitali, per facilitare l'apprendimento attraverso risorse educative aperte e collaborative; la presenza di docenti formati e motivati; una più stretta integrazione fra l’istruzione, la formazione professionale, l’istruzione superiore, le università e le imprese.

Alla scuola è riconosciuto un ruolo centrale nei processi di orientamento (da 3 a

19 anni) e ad essa spetta il compito di realizzare, autonomamente e/ o in rete con gli altri Soggetti pubblici e privati, attività di orientamento, finalizzate alla costruzione e al potenziamento di specifiche competenze orientative, che si sviluppano attraverso:

- orientamento formativo o didattica orientativa/orientante per lo sviluppo delle competenze orientative di base;

- attività di accompagnamento e di consulenza orientativa, di sostegno alla progettualità individuale, esercitate attraverso competenze di monitoraggio/ gestione del percorso individuale.

L'orientamento formativo 0 didattica orientativa/orientante si realizza nell'insegnamento/ apprendimento disciplinare, finalizzato all’acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive, logiche e metodologiche, ma anche delle abilità trasversali comunicative metacognitive, metaemozionali, ovvero delle competenze orientative di base e propedeutiche - life skills - e competenze chiave di cittadinanza3.

Le attività/azioni di accompagnamento, invece, servono a costruire/potenziare le competenze di monitoraggio e di sviluppo e si realizzano in esperienze non curricolari/ disciplinari (competenza Senso di iniziativa e di imprenditorialità4). Condotte dai docenti, esse aiutano i giovani a utilizzare/valorizzare quanto appreso a scuola per costruire progressivamente la propria esperienza di vita e per operare le scelte necessarie. Si concretizzano in azioni rivolte all’accoglienza e ad abituare i ragazzi a "fare il punto” su se stessi, sugli sbocchi professionali, sui percorsi formativi successivi, sul mercato del lavoro, a trovare una mediazione sostenibile tra tutte queste variabili e a individuare un progetto concreto/ fattibile per realizzarle (compiti orientativi). Si tratta di attività che possono riguardare l’intera classe (orientamento di gruppo), piccoli gruppi

2 Risoluzione del Consiglio d’Europa dei 21/11/2008: “Integrare maggiormente l’orientamento permanente

nelle strategie di apprendimento permanente”. 3 Decreto Ministeriale n. 139 del 22/08f2007- Allegato 2.

4Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, “Competenze chiave per l‘apprendimento permanente (2006/962/CE)”, in particolare la descrizione della competenza chiave n. 7, “Senso di iniziativa e di imprenditorialità”.

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(orientamento di piccolo gruppo in risposta a bisogni orientativi specifici), singole persone (consulenza breve individuale e/ o con i genitori).

Mentre la didattica orientativa è per tutti, le attività di accompagnamento sono realizzate in risposta a specifici bisogni dei singoli o dei gruppi. La funzione del docente in queste attività di accompagnamento è sempre più staccata dallo specifico scolastico e sempre più di mediazione/ facilitazione del percorso che i giovani fanno in prima persona (dall'insegnamento al tutorato). Nei casi più complessi alcune attività/ azioni debbono essere svolte da persone esperte ed esterne alla scuola, ma con competenze professionali specifiche e necessarie ad accompagnare i giovani nella transizione scuola lavoro per una piena inclusione socio lavorativa.

Come sottolineato dalla citata circolare ministeriale n. 43 del 2009, la scuola è il luogo nel quale si acquisiscono le competenze orientative di base attraverso:

- la predisposizione di un curricolo formativo unitario e verticale che, ai vari livelli

realizzi azioni di orientamento in grado di recuperare il “valore” del lavoro per la persona e la "cultura del lavoro”;

- un insegnamento finalizzato al valore orientativo delle singole discipline; - l'erogazione di servizi di orientamento e di attività di tutorato e di

accompagnamento; - la predisposizione, da parte di ciascun Istituto, di un organico "Piano" inserito

nel POF, con l’indicazione degli standard di orientamento. Tale "Piano" dovrà inserirsi all’interno di un quadro territoriale di interventi,

articolato, flessibile e reticolare, al quale ogni Soggetto contribuisce per la propria parte di responsabilità e competenza. Per realizzare un piano di percorsi e servizi che accompagnino il minore/ il giovane/ l’adulto nelle diverse situazioni della vita e nello sviluppo del proprio progetto personale e professionale, è necessario definire un sistema di analisi dei fabbisogni socio-economici del territorio e dei bisogni (reali e/o percepiti) delle singole persone. Questo è possibile solo all'interno di un quadro operativo che investa sulla cittadinanza attiva, favorendo lo sviluppo delle competenze chiave per l'apprendimento permanente e delle competenze necessarie alle persone per reperire, interpretare e gestire le informazioni e per auto-orientarsi nella complessità.

Individuare le priorità fra i bisogni territoriali è la prima azione da promuovere

tra tutti i Soggetti responsabili, al fine di garantire la qualità, l'efficacia e l'efficienza dei servizi erogati dai differenti interlocutori, a seconda del rispettivo compito istituzionale. L’ottimizzazione delle risorse disponibili e della organizzazione dei servizi, in funzione di una strategia condivisa di "rete" a sostegno della persona, può essere perseguita con successo solo attraverso opportune sinergie, all'interno di ciascun sistema e tra i sistemi di educazione, formazione, Centri per l’impiego, Amministrazioni locali, Servizi socio-sanitari e altri servizi.

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Scuola dell’Infanzia

Realizzare un progetto di orientamento nella Scuola dell’Infanzia “significa sottolineare

il carattere formativo e processuale dell’orientamento, significa sottolineare che

l’apprendimento tutto, anche quello più precoce, concorre a formare individui in grado

di elaborare un proprio progetto di vita, perciò occorre che si programmino e si

predispongano le condizioni di apprendimento necessarie ad acquisire capacità

trasversali sin dai primi anni di scuola”.

“La scuola dell’Infanzia si avvale di tutte le strategie e gli strumenti che consentono di

orientare, sostenere e guidare lo sviluppo del bambino”, mediante una didattica attiva in

cui “l’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli

oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma

tipica di relazione e di conoscenza”. In questo senso il ricorso a materiali sia informali

che strutturali, da manipolare, esplorare e ordinare, innescano specifici procedimenti di

natura logica e avviano una sequenza graduata di occasioni, suggestioni, situazioni che

consentono una maggiore sicurezza ed una prima organizzazione delle conoscenze”. In

questo contesto è da sottolineare che la dimensione affettiva rappresenta una

componente essenziale dei processi di crescita anche sul piano cognitivo.

CURRICOLO ORIENTANTE

MI ORIENTO …

FINALITÀ

- Sviluppare le potenzialità e le capacità di orientarsi nel mondo circostante.

- Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri.

- Assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

COMPETENZE DI BASE

Il bambino:

- Sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei

propri sentimenti;

- Ha maturato una sufficiente fiducia in sé e diventa progressivamente consapevole

delle proprie risorse e dei propri limiti;

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- Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati e ha raggiunto una prima

consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA

- Assumere un atteggiamento positivo e di fiducia verso il proprio corpo accettando

i propri limiti.

- Cooperare e interagire positivamente con gli altri, consapevoli del valore delle

regole.

- Utilizzare il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo e

sentimenti.

- Sviluppare competenze trasversali e metacognitive (ascolto, attenzione,

concentrazione).

- Conoscere e rispettare culture diverse dalla propria.

- Valorizzare le differenze.

- Favorire l’integrazione tra linguaggi diversi.

- Sviluppare la capacità di assumersi responsabilità.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

- Attività personalizzata;

- Piccolo gruppo;

- Gruppo sezione;

- Gruppo di età omogenea;

- Gruppi di cooperazione;

- Gruppi di intersezione.

ATTIVITÀ

Secondo le indicazioni del P.O.F. e della Programmazione educativo – didattica della

Scuola dell’infanzia, nel corrente anno scolastico saranno svolti le seguenti attività e

progetti:

- Progetto Didattico: “Se ti ascolto, insieme possiamo …”.

- Progetto di L2: “I like english”.

- Progetto Continuità.

- Attività finalizzate alla conoscenza del sé (desideri, paure, bisogni…).

- Esperienze volte alla conoscenza e alla valorizzazione delle diversità.

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STRATEGIE METODOLOGICHE

- Attività ludiche e ludiformi;

- Circle – time;

- Brain – storming;

- Ascolto attivo;

- Problem – solving;

- Ricerca – azione;

- Roler play;

- Attività laboratoriale;

- Didattica metacognitiva (motivazione e autostima, interesse, memoria, attenzione

e concentrazione).

MEZZI E STRUMENTI

- Materiale strutturato e non;

- Schede operative;

- Strumenti audiovisivi;

- Libri illustrati.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche effettuate a inizio anno, a metà anno e a fine anno, saranno basate sulle

seguenti strategie:

- Osservazioni;

- Conversazioni guidate;

- Riflessioni e analisi;

- Produzioni spontanee;

- Somministrazione di prove strutturate;

- Griglie di rilevazione.

L’uso di tali strategie è finalizzato alla:

- Crescita del livello di autostima;

- Riduzione dell’ansia scolastica;

- Crescita della capacità di lavorare in gruppo;

- Crescita della capacità di relazionarsi positivamente con compagni e inseganti;

- Comprensione dell’importanza dell’esistenza delle regole e della necessità di

rispettarle;

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- Comprensione dell’esistenza di punti di vista differenti e del rispetto delle

opinioni altrui;

- Crescita della capacità di operare autonomamente per prendere decisioni.

APPRENDIMENTO

Verranno indicati gli obiettivi specifici per ciascun campo di esperienza.

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE

Per ottimizzare i rapporti con le famiglie, è stato predisposto un calendario di incontri

sia individuali (bimestrali), che assembleari (inizio e fine anno).

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Profilo globale sulle competenze chiave di cittadinanza

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZA

DESCRIZIONE/DESCRITTORI LIVELLO

Comunicazione

nella lingua

italiana

Ascolta e comprende comunicazioni, consegne e

narrazioni. Pronuncia correttamente le parole, utilizza

parole sempre più appropriate, rielabora in modo

personale un racconto, sa esprimere e comunicare

agli altri emozioni, sentimenti e argomentazioni.

Legge e decodifica semplici immagini e simboli vari, si

avvicina al significato dei simboli della lingua.

Competenze

matematiche e

scientifiche

Raggruppa oggetti e materiali secondo criteri diversi,

ha familiarità con le strategie del contare e

dell’operare con i numeri, individua le posizioni di

oggetti e persone nello spazio usando i termini

appropriati. Osserva con attenzione il suo corpo, gli

organismi viventi, i loro ambienti, i fenomeni naturali,

cogliendone le trasformazioni.

Competenze

sociali e civiche

Stabilisce relazioni interpersonali positive e

partecipa alla vita sociale nel rispetto di regole

condivise.

Consapevolezza

ed espressione

culturale

Sa esprimersi attraverso: il disegno, le attività

manipolative, la produzione musicale e la

drammatizzazione utilizzando voce, corpo e oggetti.

Imparare ad

imparare

Riconosce le situazioni che possono facilitare

l’apprendimento.

Autonomia e

spirito di

iniziativa

Riconosce le potenzialità e i limiti della propria

fisicità, adotta comportamenti corretti riferiti alla

propria educazione alla salute, formula piani d’azione

e porta a termine il lavoro.

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Scuola Primaria

Realizzare un Progetto di Orientamento nella scuola primaria significa individuare il

carattere formativo e processuale dell’orientamento; “sostenere l’importanza della

continuità dei processi orientativi sottolineando la rilevanza dei momenti di passaggio da

una scuola all’altra … ; riaffermare la rilevanza della centralità degli studenti nei processi

educativi; porre adeguata attenzione all’individuazione delle motivazioni e agli interessi

degli studenti, stimolandoli ad un impegno a conoscere le proprie caratteristiche e alla

progettualità personale riguardo al proprio futuro.

FINALITÀ

L’art. 1 della direttiva n. 487 del 6 agosto 1997, recita: “L’Orientamento, quale attività

istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado, costituisce parte integrante dei curricoli

di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola

dell’infanzia” contribuisce a formare e potenziare nei discenti le capacità di:

- Conoscere se stessi e l’ambiente in cui vivono;

- Conoscere i mutamenti culturali, socioeconomici e le offerte formative …

Affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo

studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile (art. 1 della

direttiva 487 del Ministero della Pubblica Istruzione).

OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA

- Sviluppare la capacità di riflettere su se stessi e crescita del livello di autostima

- Stimolare la dimensione creativa e divergente del pensiero

- Migliorare la capacità di individuare e organizzare le informazioni, sviluppando

abilità meta cognitive

- Favorire l’integrazione fra linguaggi diversi

- Partecipare ad un progetto, tenendo conto di mezzi, tempi, soggetti coinvolti, fini

- Sviluppare le abilità interpersonali

- Accrescere la capacità di lavorare nel gruppo in modo cooperativo

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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

- Gruppo classe

- Piccolo gruppo

- Gruppo di età omogenea

- Gruppi di cooperazione

ATTIVITÀ

Secondo le indicazioni del POF e della Programmazione educativo – didattica della

Scuola Primaria saranno svolti le seguenti attività e progetti:

- Progetto Continuità

- Progetto Accoglienza

- Esperienze volte alla conoscenza e valorizzazione delle diversità

- Attività volte alla conoscenza del sé (aspettative, desideri, bisogni, paure …)

- Esperienze di valorizzazione del contesto sociale, civile e produttivo

- Percorsi curricolari atti al potenziamento di competenze trasversali e meta

cognitive (motivazione ed autostima, interesse, memoria, attenzione e

concentrazione)

- Attività integrate con le risorse del territorio

STRATEGIE METODOLOGICHE

- Circle – time

- Brain – storming

- Ascolto attivo

- Problem solving

- Ricerca – azione

- Roler play

- Attività laboratoriale

- Didattica metacognitiva (motivazione e autostima, interesse, memoria, attenzione

e concentrazione).

MEZZI E STRUMENTI

- Materiale strutturato e non

- Schede

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- Strumenti audiovisivi

- Libri

VERIFICA E VALUTAZIONE

Si effettueranno a vari livelli secondo le indicazioni presenti nel POF e nelle

Programmazioni educativo – didattiche, anche mediante questionari, con riferimenti ad

iniziative di tipo trasversali o extracurricolari, tendenti a:

- Miglioramento della capacità di fare uso di strategie cognitive e meta cognitive

- Miglioramento della capacità di individuare e riorganizzare le informazioni

- Costruzione personale dei saperi

- Crescita del livello di autostima

- Riduzione dell’ansia scolastica

- Crescita della capacità di operare in gruppo

- Crescita della capacità di relazionarsi positivamente con compagni e insegnanti

- Comprendere l’importanza dell’esistenza di regole e della necessità di rispettarle

- Comprendere che esistono punti di vista differenti e rispettare quelli altrui

- Operare autonomamente prendendo decisioni

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE

Incontri individuali (mensili)

Assemblee

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SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di

raccontare le proprie esperienze e di adottare

un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di

istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

LINGUA ITALIANA

2 È in grado di esprimersi a livello elementare

in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue

straniere.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

LINGUA INGLESE

3

Utilizza le sue conoscenze matematiche e

scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e

competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

MATEMATICA SCIENZE

TECNOLOGIA

4 Usa le tecnologie in contesti comunicativi

concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TECNOLOGIA

5

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva,

descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni

artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

STORIA GEOGRAFIA ARTE E

IMMAGINE

6

Possiede un patrimonio di conoscenze e

nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Ha

consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per

comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e

di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione

culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti

motori, artistici e musicali che gli sono

congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

TUTTE

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

TUTTE

10

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa

fornire aiuto a chi lo chiede.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

TUTTE

11

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e

dell’ambiente come presupposto di un sano e

corretto stile di vita.

Rispetta le regole condivise, collabora con

gli altri per la costruzione del bene comune.

Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE

12 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

………………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Page 17: PROGETTO ORIENTAMENTO D'ISTITUTOorientamento in ogni territorio al fine di garantire, in una logica di sussidiarietà, il successo personale e professionale di ciascuno, in quanto

Scuola Secondaria di primo grado

Il Progetto si propone di far acquisire agli alunni, sin dal primo anno, le competenze e le

conoscenze necessarie per maturare la capacità di prendere decisioni per scegliere

autonomamente e liberamente il proprio futuro diventando protagonisti di un personale

progetto di vita, ma anche prevenire e ridurre le cause degli insuccessi scolastici e degli

abbandoni.

PERCORSI ORIENTATIVI

A) Conoscenza di sé

B) Conoscenza del mondo

Primo percorso: la conoscenza di sé

OBIETTIVI GENERALI

- Acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie caratteristiche personali

- Sviluppare l’autostima

- Sviluppare le capacità di autovalutazione

- Sviluppare le capacità progettuali e decisionali

- Sviluppare le capacità dinamiche e relazionali

OBIETTIVI SPECIFICI

Primo anno

- Acquisire i primi elementi di conoscenza del sé (interessi, attitudini, bisogni,

emozioni, hobby)

- Individuare interessi, preferenze e difficoltà relativamente alle materie scolastiche

- Conoscere e utilizzare le regole della comunicazione nel rapporto tra pari e con gli

adulti

Secondo anno

- Valutare il proprio lavoro scolastico individuando successi e difficoltà ed eventuali

strategie di recupero

Page 18: PROGETTO ORIENTAMENTO D'ISTITUTOorientamento in ogni territorio al fine di garantire, in una logica di sussidiarietà, il successo personale e professionale di ciascuno, in quanto

- Individuare gli elementi che caratterizzano un metodo di studio produttivo e

compiere pianificazioni a riguardo

- Riconoscere le proprie modalità di comunicazione e individuare le abilità da

migliorare

Terzo anno

- Esplorare le risorse personali (interesse, attitudini, valori, motivazioni …) in

funzione della scelta

- Individuare vincoli e condizionamenti individuali e sociali insiti alla scelta

- Individuare la scelta di orientamento e progettarne le fasi attuative

- Valutare punti di forza e debolezze relativamente alla scelta ipotizzata

ATTIVITÀ

Primo anno

Letture, componimenti, discussioni, relativi a:

- L’importanza di un efficace metodo di studio (tutte le discipline)

- L’importanza della motivazione e della stima di sé

- Conoscenza del proprio corpo (scienze motorie e sportive): misurazione peso,

statura, battito cardiaco a riposo e sotto sforzo, conoscenza dell’apparato

muscolare e scheletrico, prove di resistenza e di velocità, esercizi di

coordinazione, di agilità e di destrezza, esercizi di psicomotricità.

- Nozioni generali di igiene personale

Secondo anno

Letture, questionari, componimenti e discussioni relativi a:

- “Che cosa mi sta succedendo? … Cambiamenti, problemi, dubbi, sogni e desideri

della mia vita attuale.” (Italiano)

- “Mi guardo allo specchio: com’ero e come sono. (Italiano)

- La mia situazione scolastica (tutte le discipline)

- Il mio stile di apprendimento (tutte)

- I miei punti di forza e i miei punti di debolezza

- La mia capacità di risolvere i problemi

- La mia capacità di affrontare gli imprevisti

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Terzo anno

Letture, componimenti, discussioni relative a:

- Relazioni tra interessi e risultati scolastici

- Le mie abilità – capacità

- Il mio atteggiamento nei confronti delle novità e dei cambiamenti

- Le mie aspirazioni e competenze

- Il mondo dei giovani (antologia italiana)

- Educazione all’affettività (Lettere, Sc. Mat.)

METODI E STRUMENTI

- Lezioni frontali

- Lavori di gruppo

- Didattica laboratoriale

- Libri di testo

- Questionari di indagine

- Prove di esercizi corporei

- Questionari per evidenziare alcuni aspetti del carattere, del grado di

socializzazione e delle attitudini

Secondo percorso: la conoscenza del mondo

OBIETTIVI GENERALI

- Acquisire chiavi di lettura della realtà

- Comprendere la situazione socioeconomica del proprio territorio e le potenzialità

occupazionali riferite ai vari settori

- Leggere criticamente i fenomeni storici, politici, sociali

- Conoscere i vari percorsi formativi e professionali

OBIETTTIVI SPECIFICI

Primo anno

- Esplorare l’ambiente circostante e descriverlo nei suoi aspetti fondamentali

- Conoscere la propria scuola e la sua organizzazione

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Secondo anno

- Conoscere la realtà socioeconomica del proprio territorio e i settori produttivi

- Conoscere il mondo del lavoro e le sue trasformazioni

- Sviluppare la conoscenza delle professioni e dei mestieri

- Individuare il rapporto tra professione e relativo percorso formativo – scolastico

Terzo anno

- Analizzare le caratteristiche giuridico – organizzative del lavoro

- Conoscere le opportunità lavorative principali presenti nel territorio

- Conoscere l’ordinamento della scuola secondaria di secondo grado e della

formazione professionale

- Verificare se le proprie aspirazioni formative sono congruenti con le

caratteristiche personali ed il consiglio orientativo espresso dalla scuola

ATTIVITÀ

Primo anno

- Conoscenza della realtà ambientale in cui l’allievo dovrà inserirsi (Lettere)

- Realizzazione di piantine dei vari ambienti scolastici (Tecnologia – Geografia)

- Commento del Regolamento d’Istituto, per l’avvio all’assunzione di norme

comportamentali da tenere individualmente e collettivamente (Tutte le discipline)

- Presentazione della funzione e dei compiti specifici degli Organi Collegiali, perché

gli allievi valutino la necessità di un lavoro collegiale affiancato a loro, che

definisca le scelte educative, didattiche, metodologiche dei docenti nei loro

riguardi e imparino a qualificare e quantificare non solo il loro lavoro, ma anche

quello dei loro insegnanti e di tutti gli operatori scolastici (Coordinatore di classe)

Secondo anno

- Conoscenza organizzativa della Provincia e della Regione (Cittadinanza e

Costituzione)

- Evoluzione del lavoro e delle professioni presenti sul territorio (Tecnologia –

Lettere)

- Visite guidate ad aziende e laboratori artigianali presenti sul territorio

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Terzo anno

- Il mondo del lavoro: trasformazioni e nuove professioni (Lettere – Tecnologia)

- Incontri con docenti dei diversi Istituti Superiori presenti sul territorio

- Visite a Istituti Superiori presenti sul territorio

- Partecipazione degli alunni alle attività laboratori ali presso gli Istituti Superiori

- Incontri con i genitori per la consegna del consiglio orientativo

METODI E STRUMENTI

- Lezioni frontali

- Lavori di gruppo

- Didattica laboratoriale

- Libri di testo

- Questionari di indagine

- Attività di ricerca

- Brainstorming

- Circle time

- LIM

VERIFICA E VALUTAZIONE

Si effettuano a vari livelli secondo le indicazioni presenti nel POF e nelle

Programmazioni educativo – didattiche, anche mediante questionari, con riferimenti ad

iniziative di tipo trasversali o extracurricolari.

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE

Ora di ricevimento (quindicinale)

Colloqui con le famiglie (incontri bimestrali)

Assemblee per presentare Progetti:

- Sportello d’Ascolto

- Progetto all’Affettività

Consiglio orientativo (classi terze)

Incontri tra genitori e docenti Scuole Superiori (classi terze)

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Funzione Strumentale Area 3

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le

proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle

diverse situazioni.

Comunicazione nella

madrelingua o lingua

di istruzione.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

LINGUA ITALIANA

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in

una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle

lingue straniere.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a

LINGUE STRANIERE

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli

consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare

problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza

matematica e

competenze di base in

scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

MATEMATICA,

SCIENZE

TECNOLOGIA

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che necessitano di

approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e

ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è

allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente

nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli

altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni

culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in

ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie

responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e

imprenditorialità.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione

del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile

di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza

civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa

nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi

informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

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13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

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