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Progetto ricerca-azione bis

Date post: 26-Mar-2016
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Indicazioni per il curricolo
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PROGETTO RICERCA-AZIONE Apprendimenti Comportamenti E Competenze a Scuola
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Page 1: Progetto ricerca-azione bis

PROGETTO RICERCA-AZIONE

Apprendimenti Comportamenti E Competenze a Scuola

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Motivazioni e finalità

Il progetto di ricerca “Apprendimenti Comportamenti e Competenze”, si inserisce nel dibattito culturale delle politiche dell’Unione Europea nel campo dell’educazione e della formazione per le competenze di base e nel quadro normativo nazionale del MPI con le Indicazioni per il curricolo e con le misure di accompagnamento alla costruzione del curricolo di scuola, per i traguardi di sviluppo delle competenze.

E’ finalizzato alla promozione della professionalità dei docenti attraverso la ricerca educativa sul campo, poiché le pratiche quotidiane possono dare luogo a processi di riflessione sul significato di “competenza” e su come essa possa essere promossa attraverso i saperi disciplinari e ai processi operativi, con il supporto dei laboratori di ricerca-azione, tutorati dall’Agenzia ex IRRE Marche.

Il laboratorio ha avuto lo scopo di:

1) potenziare pratiche operative esistenti 2) di raccogliere e far circolare materiali e proposte di lavoro.

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LE FASI DEL PERCORSO DI RICERCA-AZIONE Partendo da un traguardo di competenze di fine ciclo dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola Secondaria di 1° grado,.

1 Fase ideativa

2 Fase attuativa

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3 Fase valutativa

4 Fase riflessiva

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Prima fase: l’ ideazione

Partire da un traguardo di sviluppo delle competenze. Individuare una serie di attività da proporre, finalizzate al raggiungimento del traguardo e i tempi di attuazione.

Predisporre contestualmente la prova di verifica(compito in situazione).

Seconda fase: l’ attuazione

Mettere in pratica le attività previste. Osservare e autosservarsi. Prendere appunti, documentare ciò che emerge di significativo.

Terza fase: la valutazione

Somministrare la prova ( compito in situazione) Analizzare le risposte e i comportamenti degli alunni. Valutarli.

Quarta fase: la riflessione

Riflettere su ciò che è stato fatto: le tipologie delle azioni didattiche, le modalità, i tempi messi a disposizione, le questioni più evidenti…

Analizzare il comportamento docente: atteggiamenti, tipi di aiuto, gratificazioni, punizioni, costanza umorale, messaggi indiretti…

Individuare gli obiettivi di apprendimento che sono stati indirettamente sollecitati con le attività proposte( ciò aiuta a collegare gli obiettivi di apprendimento con il traguardo di sviluppo delle competenze).

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TRAGUARDI DI SVILUPPO DI COMPETENZE

ITALIANO: Leggere e comprendere per il piacere della lettura.

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MATEMATICA: Risolvere facili problemi aritmetici mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

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Laboratori di Ricerca-Azione in situazione: Esempio di applicazione per la lingua italiana

Prima fase: l’ideazione

TRAGUARDO SCELTO

l’alunno legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressiva, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

:

ATTIVITA’:

1) lettura da parte dell’insegnante di un testo narrativo e comprensione

a) leggere con e senza punteggiatura

b) leggere con espressione

c) leggere saltando parti del racconto

d) leggere cambiando i luoghi, il tempo, i personaggi

e) porre domande mirate alla comprensione del racconto

f) far intuire, attraverso il contesto, il significato di termini nuovi

g) chiedere agli alunni quale personaggio della storia vorrebbero essere motivando tale scelta

h) proporre l’ascolto di almeno tre musiche idonee alla rappresentazione della storia e far scegliere agli alunni quella che preferiscono

i) fare la drammatizzazione della storia a piccoli gruppi con l’ausilio di un aiutante estraneo alla rappresentazione e con il sottofondo musicale

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COMPORTAMENTI ATTESI

a) attenzione e ascolto

b) curiosità e interesse

c) capacità di porre domande pertinenti

d) capacità di esprimere le proprie opinioni

e) saper fare delle scelte senza farsi condizionare

f) sapersi organizzare

g) sapersi confrontare

h) accettare diversi punti di vista

i) sapersi esprimere con il corpo

VERIFICA: predisporre parti incomplete di dialoghi inerenti al racconto letto e proporli agli alunni che dovranno riconoscerli e abbinarli al personaggio giusto. Gli alunni dovranno poi ripetere la drammatizzazione svolgendo il ruolo del personaggio nuovo affidato.

TEMPI: da lunedì 7 aprile a sabato 12 aprile si svolgeranno le attività in classe.

Nei giorni 14-15-16 aprile si svolgerà la verifica.

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2) lettura silenziosa ed espressiva da parte degli alunni

a) lettura silenziosa a tempo con risposte multiple

b) lettura silenziosa a tempo con risposte Vero o Falso

c) lettura silenziosa a tempo con risposte aperte

d) lettura silenziosa alla quale seguirà un lavoro a piccoli gruppi che consisterà nell’inserire i dialoghi in un breve testo narrativo (quest’attività vedrà coinvolti solo gli alunni di classe terza)

e) lettura silenziosa a tempo seguita dalla lettura ad alta voce espressiva

COMPORTAMENTI ATTESI a) attenzione

b) concentrazione

c) interesse

d) capacità di lavorare in silenzio

e) capacità di rispettare gli altri

f) capacità di lavorare autonomamente senza l’aiuto dei compagni e dell’insegnante

g) capacità di collaborare

h) capacità di decodificare un testo

i) saper leggere con espressioneVERIFICA

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a) si proporrà un brano da leggere con espressione dopo dieci minuti di lettura silenziosa

b) si proporrà un brano con domande di comprensione a cui rispondere in quindici –venti minuti

c) si proporrà agli alunni di terza un testo senza dialoghi da trasformare in dialogo e da rappresentare poi attraverso un fumetto (lavoro a piccoli gruppi).

TEMPI Da giovedì 17 aprile a giovedì 24 aprile si svolgeranno le attività in classe

Dal 28 al 30 aprile si svolgerà la verifica.

IMPORTANTE:per le attività di lettura silenziosa ed espressiva l’insegnante, dopo la prima spiegazione, dovrà essere solo spettatore.

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Seconda fase: l’attuazione

Lunedì 7 aprile 2008

Attività Prima lettura dell’insegnante di un brano narrativo: senza intonazione. Seconda lettura dello stesso brano: espressiva. Inserimento della punteggiatura. Comprensione: domande aperte.

Tempo 2,00 h ( 8,30-10,25)

L’insegnante comunica agli alunni che le attività che svolgeranno in alcuni giorni delle settimane che seguiranno, fanno parte della programmazione relativa al progetto “Apprendimenti e competenze” , e dà alcune spiegazioni in merito a quest’ultimo.

La docente raccomanda agli alunni di prestare attenzione alla lettura che lei stessa si appresterà a effettuare.

Una prima volta, il brano scelto, sarà letto senza alcuna intonazione, successivamente la lettura sarà eseguita nel rispetto della punteggiatura.

( la lettura espressiva si ripeterà per due volte).

Quindi viene consegnato a ciascun alunno il testo in fotocopia nel quale è omessa la punteggiatura. Ognuno di loro deve inserire i segni di interpunzione nei punti indicati dagli asterischi.

Nella rilettura individuale i bambini evidenziano eventuali termini a loro sconosciuti e possono chiederne spiegazione del significato all’insegnante che, dopo aver provato a farsi aiutare da qualcuno di loro,

lo scrive alla lavagna.

A questo punto si procede alla correzione collettiva: l’insegnante rilegge il brano con espressività lasciando la possibilità a chiunque di intervenire (per alzata di mano ) per specificare quale segno d’interpunzione è stato inserito nei vari punti indicati dagli asterischi. Ciascuno apporta le eventuali correzioni sul proprio testo.

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Successivamente risponde a domande aperte di comprensione, avendo la possibilità di rileggere il brano.

Osservazione alunni

Tutti hanno lavorato abbastanza concentrati e in silenzio per tutto il tempo. Si sono preoccupati di rivedere attentamente l’elaborato prima di consegnarlo all’insegnante ( cosa che non accade spesso spontaneamente, la premessa da me fatta all’inizio deve aver influenzato tale comportamento).

Qualcuno preoccupato ha chiesto chi avrebbe corretto o visionato i loro lavori.

Solo un alunno spesso si è distratto e come sempre accade, non ha completato il lavoro.

Quatto alunni hanno completato in notevole anticipo ( hanno letto alcune pagine di libri che fanno parte della “biblioteca di classe” come fanno di consuetudine ).

Osservazione docente (auto osservazione).

Visto il clima ho potuto seguire per un tempo maggiore un’alunna che ha particolari difficoltà, l’ho aiutata nella comprensione.

Alcuni alunni facevano domande sull’uso corretto della punteggiatura per cui ho deciso di ricordare le regole principali a tutta la classe.

MARTEDì 8 APRILE 2008

Attività Individuazione nella storia delle parti da drammatizzare. Scelta di una base musicale che accompagni la rappresentazione.

Tempo 1,30 h ( 14,30-16,00)

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L’insegnante comunica agli alunni la possibilità di rappresentare con una drammatizzazione la storia letta il giorno precedente e chiede a ciascuno di essi, di individuare, rileggendo il brano, i personaggi che agiscono nella storia e le battute che pronunciano e di evidenziarle. Quest’ultimo lavoro viene svolto insieme all’ insegnante.

La stessa forma poi due gruppi, assegna le parti in modo casuale e propone di “accompagnare” la drammatizzazione con un sottofondo musicale: viene richiesto agli alunni l’ascolto di sei brani, selezionati dal docente, tra i quali scegliere quello che, secondo ciascun gruppo, si adatta meglio alla storia e anche di motivare la scelta. La docente assegna le postazioni nelle quali ciascun gruppo lavorerà ( due banchi per ogni gruppo).

Osservazione alunni

L’idea di drammatizzare ha reso gli alunni eccitati ed entusiasti, qualcuno non è stato contento della parte che gli era stata assegnata.

Durante l’ascolto delle basi musicali alcuni bambini, quelli solitamente più spigliati e vivaci, non riuscivano a stare fermi sui banchi, si muovevano a ritmo di musica. In particolare Gabriele che scimmiottava movimenti con tutto il corpo attirando l’attenzione dei compagni. Dopo un po’ anche gli altri, seppure timidamente, guardandosi intorno, si sono lasciati andare.

L’attenzione è diminuita da parte di alcuni dopo l’ascolto dei primi quattro

brani musicali.

Alla fine entrambi i gruppi hanno voluto riascoltare una seconda volta le basi prima di decidere.

Nel momento della discussione per la scelta della musica, nel gruppo 2 c’è stato disaccordo; inoltre un alunno ( Gabriele ) non era coinvolto nelle decisioni, piuttosto sembrava disinteressato ( gironzolava per l’aula allontanandosi dal gruppo ), così come l’alunna con difficoltà di apprendimento che spesso preferiva avvicinarsi alla finestra e guardare “il paesaggio” (fanno parte dello stesso gruppo). Un loro compagno (Davide) cercava di coinvolgerli richiamandoli e chiedendo aiuto all’insegnante. L’intervento di quest’ultima ha evitato che i due

componenti si allontanassero dal gruppo, ma non ha avuto effetti positivi sul loro coinvolgimento. Alla fine il gruppo ha deciso di continuare a lavorare senza il loro contributo. L’accordo all’interno di questo gruppo si è avuto dopo l’intervento dell’insegnante.

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Nel gruppo 1 alcuni alunni ascoltavano i compagni che discutevano e si accordavano, senza però intervenire (Noemi, Martina, Elena).

Nel momento della motivazione della scelta un po’ tutti si sono trovati in difficoltà, soprattutto i componenti del gruppo 2 ( Gabriele) ai quali infatti ho chiesto di spiegare meglio i motivi della scelta da loro effettuata, più di una volta.

Osservazione docente (auto osservazione)

Ho cercato di osservare gli alunni senza intervenire se non quando mi veniva richiesto da loro stessi.

Per aiutarli nella scelta ho suggerito di ricordare i momenti salienti della storia. Una volta sono intervenuta nel gruppo 1 per cercare di coinvolgere tutti i componenti ponendo domande ad alcuni di loro ( Su quale scelta siete orientati? Perché? …)

Nel gruppo 2 sono intervenuta per cercare di far modificare il comportamento di alcuni componenti prima, cercando di non essere troppo direttiva e facendo capire l’importanza del contributo che ciascuno dà all’interno del proprio gruppo e quanto ciò può influenzare la riuscita del lavoro, poi mostrando tutta la mia delusione riguardo la loro scarsa responsabilità.

Ho indicato al gruppo 2, che non riusciva ad accordarsi sulla base da scegliere, di decidere attraverso una votazione.

Per evitare che i due gruppi si influenzassero nella scelta del brano musicale ho chiesto di scrivere la loro decisione su un foglio.

Brani musicali ascoltati dagli alunni:

Rossini – La Boutique fantasque – Ouverture / Ni… 6.30

Rossini – La Boutique fantasque – Galop / Nigel… 4.55

Rondò Veneziano 4.50

Vivaldi: The Four Seasons #1 In E, Op. 8, RV 2… 3.28

Saint-Saens: Carnival Of The Animals – 7. Aqua… 2.12

Saint-Saens: Carnival Of The Animals – 14. Fin… 2.00

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Fase valutativa

Giovedì 10 aprile 2008

Tempo 1,30 h ( 8,30-10,00)

Valutazione 1 ( compito in situazione ) Drammatizzazione.

L’insegnante insieme agli alunni predispone gli spazi per la drammatizzazione ( raggruppa i banchi da una parte ).

Informa gli alunni che sono liberi durante la rappresentazione di muoversi e di decidere di utilizzare oggetti che possano essere utili per la riuscita dell’attività.

I due gruppi devono alternarsi nella drammatizzazione: a turno saranno attori e poi spettatori.

In entrambi i momenti hanno il compito di valutare: se stessi (autovalutazione) e i compagni, quando recitano.

Espressività nella recitazione (voce e movimenti) e rispetto dei tempi di entrata, sono i criteri da adottare nella valutazione delle prove.

Alla fine della drammatizzazione ciascuno deve scrivere su un foglio quale parte avrebbe voluto interpretare e perché.

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Osservazione alunni

Nel momento della spiegazione dello svolgimento della prova tutti sono stati molto attenti. Qualcuno mostrava segni di preoccupazione

( rileggeva la parte ); in uno dei due gruppi (1) i componenti si sono confrontati per meglio ricordare il momento dell’entrata in scena di ciascuno. In entrambi i gruppi i bambini sono stati molto attenti al momento in cui dovevano pronunciare la battuta e molto meno a dare l’espressività giusta. Nessuno di loro si è lasciato andare per esprimersi anche con i movimenti del corpo ( tutti fermi ai loro posti ).

Alcuni alunni non hanno espresso autovalutazione spontaneamente, si dimostravano d’accordo con il giudizio che davano gli altri componenti del proprio gruppo.

Altri hanno dato giudizi positivi, a mio avviso, anche a coloro i quali non avevano effettuato una prova soddisfacente, forse per non deluderli.

Osservazione docente ( auto valutazione ).

Non sono mai intervenuta durante la recitazione.

Nel momento della valutazione ho cercato di coinvolgere tutti i bambini a esprimere un giudizio sui compagni e su se stessi. Per alcuni non è stato facile autovalutarsi, pertanto ho cercato di farli riflettere su alcuni aspetti positivi della prova da loro effettuata.

Considerazioni finali

Ho rilevato che i bambini sono molto più critici verso se stessi che verso gli altri.

Molti alunni sono stati contenti della parte che a loro era stata assegnatanon sempre riuscendo a spiegare il perchè, altri avrebbero voluto interpretare il narratore e hanno motivato la scelta dicendo che quella era la parte “più lunga “ e quindi più importante.

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Mercoledì 16 aprile 2008

Valutazione 2, Inserimento dei dialoghi originali.

Tempo 30 minuti ( 10,45-11,15 )

L’insegnante legge alla classe, una sola volta, il testo “ I vestiti nuovi dell’Imperatore “ raccomandando di stare molto attenti.

Poi distribuisce in fotocopia lo stesso testo dal quale sono stati omessi i dialoghi e predisposti gli spazi per il loro inserimento.

Osservazione alunni

I bambini hanno lavorato per quasi tutto il tempo autonomamente e in silenzio.

Qualcuno ha chiesto aiuto all’insegnante perché non ricordava con precisione le battute.

Osservazione insegnante ( auto osservazione )

Sono stata quasi tutto il tempo seduta a osservare. Qualcuno cercava di farsi aiutare dal compagno vicino.

Ho spiegato, a chi non ricordava, che non era necessario riportare esattamente i dialoghi così come erano scritti nel testo originale.

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Fase riflessiva

CONSIDERAZIONI GENERALI

Credo che il valore aggiunto delle attività proposte sia stata la modalità organizzativa che ne ha costituito l’aspetto principale e cioè il

lavoro di gruppo. Il fatto di utilizzare poco questa modalità nella mia pratica didattica quotidiana, ha generato un notevole entusiasmo

nei bambini che, sia a parole che con il loro atteggiamento, mi hanno comunicato il loro gradimento per questo tipo di attività. Un altro

valore aggiunto è stato quello della musica attraverso la quale i bambini sono riusciti a comunicare e a esprimere le proprie emozioni Un

altro elemento positivo è stato il compito di valutare il lavoro dei compagni: i bambini l’hanno recepito nel modo giusto, dimostrando

serietà e senso di responsabilità. Per quanto mi riguarda confesso di aver affrontato quest’attività con un po’ di ansia per due ordini di

motivi: da una parte il fattore tempo che , legando il mio lavoro a quello di un gruppo, mi imponeva di rispettare i tempi degli altri;

dall’altra la difficoltà in certi momenti di prestare la dovuta attenzione all’aspetto nuovo , cioè all’osservazione e all’autosservazione,

dovendo appuntare ciò che emergeva sulla scena educativa o dal mio stesso comportamento, mentre ero occupata a rispondere a qualche

domanda o a richiamare qualcuno.

QUALI OBIETTIVI SONO STATI SOLLECITATI?

- Sapersi confrontare e discutere con gli altri

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- Rendersi conto che esistono punti di vista diversi e tenerne conto

- Saper dare spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista

- Progettare in modo costruttivo insieme ai coetanei

- Svolgere con responsabilità il proprio compito sia nel lavoro individuale che in gruppo

- Porre domande pertinenti

- Saper interagire in una conversazione

- Comprendere l’argomento di discorsi affrontati in classe

- Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti

- Riconoscere le sequenze narrative

- Usare correttamente la punteggiatura

- Leggere in maniera silenziosa ad alta voce con tono di voce appropriato

- Leggere testi dialogati a più voci inserendosi opportunamente con la propria battuta

- Utilizzare la tecnica del fumetto

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Commenti conclusivi sull’esperienza

Punti di forza:

Riguardo ai bambini:

Gli accordi e le anticipazioni, preliminari al compito, sugli aspetti da osservare e sui criteri di valutazione da usare, favorivano l’attenzione al compito, miglioravano le performance e i tempi di esecuzione e predisponevano ad una maggiore accettazione del giudizio dei compagni e insegnanti;

le osservazioni hanno favorito la concentrazione nelle prove e migliorato il comportamento in quelle successive, soprattutto se rese, poi, manifeste;

i momenti di brainstorming, i forum attivati e le conversazioni guidate, all’inizio e alla fine delle varie attività hanno favorito la circolazione e la condivisione delle idee, migliorato le capacità critico-riflessive sui testi, comportamenti, abilità sociali, motivato al confronto;

Riguardo gli insegnanti:

ha favorito lo scambio delle conoscenze tra gli insegnanti dei vari ordini di scuole. c’è stato maggior rigore nella progettazione, nella scelta delle procedure e nella predisposizione dei materiali; i momenti di forum hanno migliorato la conoscenza dei bambini l’osservazione e la riflessione che seguivano le attività svolte permettevano di migliorare e calibrare maggiormente quelle

successive; considerando l’alto indice di gradimento espresso dagli alunni per le attività, pensiamo che le azioni intraprese abbiano

stimolato maggiormente gli alunni, motivandoli il percorso “all’indietro” (partendo dal traguardo), ci ha permesso di focalizzare gli interventi, sollecitando gli obiettivi di

apprendimento collegati allo stesso traguardo abbiamo riscontrato più attenzione e meticolosità da parte dell’insegnante, nel programmare e predisporre i materiali positiva è stata la condivisione dell’esperienza in un team di docenti.

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Punti deboli:

tempi di applicazione troppo ristretti per la scelta e per la preparazione dei materiali strutturati, per l’applicazione delle attività e per l’attivazione di forme di comunicazione, collaborazione e condivisione di idee e percorsi, ottimali di gruppo;

il periodo individuato per l’attuazione (aprile ), si è rivelato troppo denso di attività curricolari, extracurricolari e di iniziative di fine anno, che non hanno permesso ai soggetti ineressati di vivere l’esperienza con la giusta serenità e di canalizzare al meglio le energie;

l’osservazione non è stata sempre possibile per via delle modalità organizzative scolastiche odierne che prevedono scarsi momenti di contemporaneità;

c’è stata difficoltà a conciliare orari, tempi, spazi per gli incontri di gruppo disciplinari eterogenei, a causa della verticalità riferita agli ordini di scuole e alle classi coinvolte e

per condividere idee, comunicare e relazionarsi in modo costruttivo;

è emersa la difficoltà di auto osservarsi, dato che, durante l’attività, l’insegnante seguiva gli alunni e i loro comportamenti la prova non può considerarsi esaustiva per verificare il raggiungimento del traguardo.


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