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Programma_centrosinistra_per_Serenella_Vallo

Date post: 23-Feb-2016
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Comune di Cittadella Elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012 CANDIDATO SINDACO: SERENELLA VALLOTTO nata a Cittadella il 22 settembre 1966. LISTE COLLEGATE: Partito Democratico Italia dei Valori Sinistra Ecologia Libertà Insieme con Serenella senza paura PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012 Arriviamo a queste elezioni amministrative dopo un percorso lungo e partecipato. Ci siamo misurati nelle primarie di coalizione per scegliere il candidato a sindaco, espressione di scelta democratica e le persone che ci rappresenteranno. Il programma per la nostra città è il risultato della discussione e del confronto. Siamo una vera alternativa al leghismo che ci governa da 20 anni. Ci attendono sfide difficili e stimolanti perché, stante la drammatica crisi economica che stiamo vivendo, nei prossimi cinque anni non sarà facile per nessuno governare la nostra città. E’ necessario attuare un modello di sviluppo capace di coniugare in modo nuovo coesione sociale e sviluppo, difesa dei posti di lavoro, crescita economica, uso corretto del territorio, investimento sulle innovazioni e sulle eccellenze, tutela dei più deboli e lotta al disagio, il tutto in un programma strategico di lungo termine. Questo nuovo modo di stare insieme richiede il saper amministrare la cosa pubblica in maniera diversa ponendo al centro il cittadino. 1
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Comune di CittadellaElezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012

CANDIDATO SINDACO: SERENELLA VALLOTTO nata a Cittadella il 22 settembre 1966.

LISTE COLLEGATE:

Partito DemocraticoItalia dei ValoriSinistra Ecologia LibertàInsieme con Serenella senza paura

PROGRAMMA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012

Arriviamo a queste elezioni amministrative dopo un percorso lungo e partecipato. Ci siamo misurati nelle primarie di coalizione per scegliere il candidato a sindaco, espressione di scelta democratica e le persone che ci rappresenteranno. Il programma per la nostra città è il risultato della discussione e del confronto. Siamo una vera alternativa al leghismo che ci governa da 20 anni. Ci attendono sfide difficili e stimolanti perché, stante la drammatica crisi economica che stiamo vivendo, nei prossimi cinque anni non sarà facile per nessuno governare la nostra città.

E’ necessario attuare un modello di sviluppo capace di coniugare in modo nuovo coesione sociale e sviluppo, difesa dei posti di lavoro, crescita economica, uso corretto del territorio, investimento sulle innovazioni e sulle eccellenze, tutela dei più deboli e lotta al disagio, il tutto in un programma strategico di lungo termine. Questo nuovo modo di stare insieme richiede il saper amministrare la cosa pubblica in maniera diversa ponendo al centro il cittadino.

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1. ECONOMIA E LAVORO

La crisi del 2008-2011 non è stata ancora superata ed ha avuto effetti importanti sul nostro tessuto produttivo. Il sistema manifatturiero ha subito una battuta d’arresto significativa: a soffrirne sono state soprattutto le piccole aziende che hanno dovuto contemporaneamente sostenere la contrazione dei fatturati e la contrazione del debito da parte del sistema bancario. Alcuni settori hanno mostrato i limiti del nostro sistema produttivo, ci riferiamo in particolare a quello delle costruzioni, dei trasporti, del tessile e del legno, solo in parte bilanciati da miglioramenti ottenuti nei comparti dei servizi, delle energie rinnovabili e del turismo. Tra il 2008 ed il 2011 il settore manifatturiero nel comprensorio cittadellese ha perso il 13,7% degli occupati e il ricorso alla cassa integrazione, nelle sue diverse forme, ha raggiunto livelli mai visti nella nostra zona. Hanno resistito meglio le aziende più strutturate e presenti sui mercati internazionali. Alcune aziende storiche – ad esempio la De Nicola – hanno purtroppo chiuso i battenti. Certo il contesto cittadellese resta uno tra i più vivaci dell’intera provincia, con le sue 2.194 imprese di cui 620 artigiane. Il saldo tra le aziende nate e quelle cessate è stato positivo anche in questi anni difficili. Il tasso di disoccupazione provinciale è intorno al 5%. In tale contesto è importante chiedersi quale modello di sviluppo abbiamo in mente per il nostro paese. Vi è la necessità di progettare un nuovo sviluppo sostenibile non solo per Cittadella, ma per tutto il territorio dell’Alta Padovana, incentrato sui nuovi temi dell’energia, dei rifiuti, dell’acqua, della logistica intelligente, delle reti informatiche e sul turismo. Su questi temi noi, come nuova Amministrazione, non vogliamo solo attendere le scelte che il mercato vorrà intraprendere, ma farci promotori – di concerto con il mondo imprenditoriale e sindacale – di iniziative originali. Favoriremo perciò la creazione di imprese innovative che siano in grado di garantire la creazione di posti di lavoro qualificati e stabili. Promuoveremo in ogni modo il collegamento tra le imprese del territorio e le università e i centri di ricerca: pensiamo ad una struttura stabile con sede a Cittadella (BIC, Business innovation Centre) che metta in collegamento questi due mondi. Saremo sempre disponibili a fornire spazi per iniziative di marketing da parte delle aziende presenti nel territorio. Per quanto riguarda il settore del commercio vanno sostenuti i negozi di vicinato perché l’ eccesso di grandi strutture distributive ha penalizzato le peculiarità commerciali del nostro centro storico. Vogliamo prendere alcuni impegni con tutto il mondo imprenditoriale:

- la concertazione: non a parole, quella vera: assicuriamo un tavolo permanente di confronto a 360 gradi su tutti i temi economici ed urbanistici;

- la semplificazione: oggi le moderne tecnologie possono essere straordinarie quando si tratta di assicurare tempi veloci e trasparenza nel rapporto con la pubblica amministrazione;

- la tecnologia: non si può dialogare col mondo senza strutture tecnologiche adeguate (banda larga);

- la trasparenza nell’ assegnazione delle forniture e dei lavori al comune.

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1.1 L’ECONOMIA DEL NOI

Vogliamo essere vicini a tutte le esperienze di autorganizzazione, ancora più preziose in tempi di crisi e di contrazione del reddito perché sanno coniugare solidarietà e risparmio. In particolare sosterremo le esperienze dei Gruppi di Acquisto Solidali, gli Orti Sociali, i Last minute market, le iniziative di autocostruzione. Daremo spazio a tutti i produttori locali di cultura, arte ed artigianato che dimostreranno di rispettare i parametri di sostenibilità ambientale e sociale. Incentiveremo le iniziative di co-working (che significa condividere per esempio le strutture lavorative per ridurre i costi di produzione) per i giovani professionisti. Valorizzeremo l’ esperienza del mercato agricolo a km. 0 con l’indispensabile ausilio delle associazioni del mondo agricolo.

1.2 PER CHI HA PERSO IL LAVORO

Cittadella non può lasciare solo chi ha perso il lavoro. Queste sono le nostre proposte:

1. Impiego dei disoccupati e dei lavoratori in mobilità o in cassa integrazione in lavori socialmente utili. Proponiamo che, con fondi recuperati da spese non strettamente necessarie, il comune integri l’assegno di cassa integrazione e mobilità fino a raggiungere uno stipendio dignitoso. Questi lavoratori possono essere impiegati per la messa in sicurezza del territorio (pulizia rogge etc. in accordo con i Consorzi di Bonifica) e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico da recuperare per usi sociali.

2. Riduzione delle tariffe comunali (asili comunali, mezzi pubblici, etc.) per lavoratori che hanno perso il posto o che si trovano in mobilità.

1.3 INTERVENTI DI PREVENZIONE, SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALL’ OCCUPAZIONE

È indispensabile agire sulla formazione prima, durante e dopo il percorso lavorativo. Più un lavoratore è formato più aumentano le sue possibilità di migliorare le condizioni lavorative o di trovare un’altra occupazione. Ecco alcune iniziative concrete:

1. Scuola edile La scuola edile forma i lavoratori dell’edilizia. È presente a Padova e Stanghella (Bassa padovana), manca nell’Alta: proponiamo di aprirla a Cittadella, rivolta al recupero e al restauro del patrimonio edilizio esistente.

2. Sportello anticrisi per le imprese Non solo i lavoratori, anche le imprese vanno aiutate e sostenute. L’amministrazione si impegna a essere punto di riferimento offrendo informazioni e contatti, facendo da coordinamento con le parti sociali, le istituzioni locali e nazionali (provincia, regione, governo, Unione Europea), e col sistema creditizio. Non lasciamo soli gli imprenditori! Ascolto, confronto, aiuto concreto!

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3 Pagamenti entro 60 giorni La mancanza di liquidità sta strozzando le imprese: spesso le istituzioni pubbliche per prime dilazionano i pagamenti. Ci impegneremo a pagare lavori e fornitori entro sessanta giorni anche attraverso specifiche convenzioni con le banche.

2. SERVIZI ALLE FAMIGLIE, SALUTE, COESIONE SOCIALE

Da molto tempo il nostro comune ha delegato alla ASL gli interventi di politica socio-assistenziale. Vogliamo che il comune, in questi tempi di crisi, torni ad essere regista e principale interlocutore di questi processi, indicando priorità, costruendo reti, promuovendo a tutti i livelli la cultura della salute e del benessere. Le politiche sociali non sono un costo ma un investimento e non devono essere sacrificate alle logiche di bilancio perché la loro adozione tocca bisogni e diritti fondamentali. Intendiamo quindi sostenere un vero e proprio sistema di welfare comunale.

2.1 LA POLITICA PER LA SALUTE

Occorre costruire un rapporto di reciproca autorevolezza con la Regione, cui spetta gran parte delle competenze e delle risorse in materia. In tempi in cui la crisi sta mettendo in ginocchio le famiglie, il nostro obiettivo è quello di garantire a tutti i cittadini, in particolare alle fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, malati cronici, bambini) una rete diffusa ed efficiente di servizi in grado di assicurare equità nell’accesso alle prestazioni. Per fare ciò diventa fondamentale cambiare alcune visioni prospettiche nell’erogazione delle prestazioni: investire quindi, sull’esempio dei paesi nord europei, su servizi a domicilio come l’ADI (Assistenza domiciliare integrata), o sui Centri diurni. Si deve andare verso la domiciliarizzazione dei servizi in alternativa alla più costosa logica dell’istituzionalizzazione. Ovviamente difenderemo in ogni modo il nostro ospedale e la professionalità di quanti ci lavorano. L’ospedale e i sistemi di assistenza domiciliare, così come le case di cura, devono diventare l’ uno di super eccellenza professionale e specializzato per gli stati acuti, gli altri della degenza lunga e della riabilitazione specialistica. Questo permetterà di non contravvenire alle stringenti logiche del rispetto dei parametri economici (perché i costi tornerebbero più sostenibili), tutelando, contemporaneamente, il principio fondamentale del servizio al cittadino al quale dobbiamo assicurare i livelli di qualità e competenza a cui siamo abituati. Per fare questo è necessario incrementare gli investimenti – oggi la quota pro-capite riconosciuta alla nostra ASL è una delle più basse di tutta la regione – e difendere le eccellenze oggi riconosciute. In ogni caso, fin da subito, devo essere garantiti alcuni servizi essenziali come la guardia medica che dovrà essere sistemata in un posto adeguato.

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2.2 LE POLITICHE PER LA FAMIGLIA

1. Servizi per la prima infanzia

Vogliamo investire sugli asili nido (anche aziendali) e sulle scuole per l’infanzia: i 48 posti del nido al De Nicola non sono più sufficienti. Dobbiamo tener maggiormente in considerazione, nelle nostre scelte amministrative, la situazione delle famiglie che registrano la presenza di non autosufficienti o diversamente abili: le tariffe dei servizi comunali dovranno prendere in maggior considerazione il rapporto reddito/carico familiare. Per questo proponiamo l’incentivazione dei “Nidi Famiglia”, sul modello Taggesmutter nord europeo, cioè un servizio complementare al comune nido d’infanzia, che può fornire risposte flessibili e differenziate alle esigenze dei genitori moderni. Con la collaborazione dei soggetti territoriali (scuole, parrocchie, associazionismo, Asl) sostenere progetti (la Domenica dei Bambini ad esempio) che consentano ai bambini e alle loro famiglie di riappropriarsi degli spazi pubblici per organizzare momenti di gioco e di festa.

2. Conciliare lavoro e famiglia

Favoriremo le iniziative relative alla Conciliazione del Lavoro presso le aziende (L. 8 marzo 2000 n.53 art 9 e successive modifiche) che normano tutte quelle azioni a favore dei dipendenti come sistemi di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, quali part time reversibili, telelavoro, orario concentrato, orario flessibile in entrata ed uscita, flessibilità su turni, banca delle ore. Compatibilmente con le risorse disponibili studieremo una CARD familiare per le famiglie in difficoltà da spendere per l’uso dei servizi (trasporti, mense, rifiuti, acqua, gas, ecc…). Per i nuovi nati proponiamo un bonus-bebè mentre il terzo figlio per i nuclei familiari con redditi bassi – certificati ISEE – verrà esentato da qualsiasi pagamento. Pensiamo a forme convenzionate con gli ordini professionali o con singoli professionisti per fornire consulenze gratuite e prime informazioni al cittadino su problemi inerenti contratti, accordi, successioni , tributi, diritto di famiglia. Vogliamo poi prevedere forme di sostegno al genitore separato che dovesse risultare temporaneamente senza casa e con ridotte capacità economiche; è una delle nuove forme di povertà in aumento. E’ indispensabile mettere a disposizione gli immobili comunali per le iniziative di sostegno reciproco coinvolgendo il volontariato, per gestire forme di doposcuola a sostegno delle famiglie.

3. Donne

La necessità di conciliare il lavoro e la famiglia passa attraverso la presenza femminile: stabilire l’ interazione democratica con l’ amministrazione comunale diventa un valore aggiunto per qualsiasi società.

Come intendiamo muoverci:

a) Repertorio comunale delle associazioni femminili e Consulta delle donne- Costituire all'interno del registro comunale delle libere associazioni, lo specifico capitolo delle associazioni comunali femminili - Prevedere l'accesso delle rappresentanti designate

-nella Commissione consultiva per le pari opportunità;5

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-alle riunioni delle Commissioni consiliari, come uditrici;- Costituire la Consulta delle donneI pareri espressi dalla Consulta delle donne costituiranno contributo alla linea di indirizzo per la Commissione consultiva delle pari opportunità.-assegnare alla consulta delle donne uno spazio specifico.

b) Commissione consultiva per le pari opportunità Ampliare la composizione dell'attuale Commissione parità e pari opportunità, prevedendo l’ inclusione di rappresentanti delle associazioni femminili e del volontariato del mondo del lavoro

c) Bilancio sociale e bilancio di genere- Redigere il bilancio sociale del comune non solo relativamente alla dimensione economica e finanziaria, ma anche alla dimensione sociale dell'azione amministrativa. - In via sperimentale, integrare il Bilancio sociale con il Bilancio di genere

d) Sportello donnaAttivare il servizio di Sportello Donna, per dare informazioni, consulenza legale, sostegno alla donna, alla famiglia.

e) Centro antiviolenzaRendere attivo il Centro antiviolenza.

f) Toponomastica (anche) femminileIntitolare le prossime 3 strade o piazze che verranno inaugurate a 3 donne, si segnalano Gisla Franceschetto, Elena Lucrezia Piscopia e una piazza intitolata Unità d’ Italia.

4. Volontariato, un mondo con cui fare rete

Bisogna adottare approcci di rete nel sistema dei servizi valorizzando le competenze di tutti gli operatori. Vogliamo promuovere la cultura del volontariato, integrare i servizi del territorio con l’associazionismo locale per realizzare una logica di welfare integrato con il cittadino ( buoni sconto e buoni mensa, o agevolazione nell’utilizzo di servizi comunali sportivi o culturali, sconto teatro per studenti, o sconto spese libri, o altro) sul territorio).

2.3 LE POLITICHE PER GLI ANZIANI ED I DIVERSAMENTE ABILI

1. Pensionati, una risorsa da valorizzare

Pensionato non sempre coincide con anziano. C’è un enorme giacimento inutilizzato di esperienze e competenze: commercianti, artigiani, professionisti, insegnanti, lavoratori. Questo immenso patrimonio può essere utilizzato per il recupero e sostegno scolastico, per l’avviamento al lavoro e all’esercizio delle professioni. I “vicini di casa” adeguatamente organizzati possono diventare volontari e fungere da originali fattori di socializzazione: “volontari della porta accanto” e non “ronde padane”. Basta con le paure e le fumose “sparate” sulla sicurezza fomentate dalla lega, c’è bisogno di ritornare comunità, di solidarietà e condivisione tra le persone.

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Tutte queste azioni saranno possibili solo in stretta collaborazione con le associazioni del territorio che si sono impegnate in questi anni nel “welfare di comunità”. Prevediamo misure di sgravi fiscali per quelle imprese che dimostrano di sostenere progetti sociali di sviluppo della comunità promossi da associazioni di volontariato locale.

2. Non autosufficienza

Per quanto riguarda il capitolo della non autosufficienza vanno potenziate, di concerto con la Regione, le residenze per anziani che devono trasformarsi in centri servizi differenziati (Centro diurni per anziani, handicap, psichiatrici), Hospice, alloggi progettati per anziani semi autosufficienti. Bisogna potenziare i servizi domiciliari e investire anche su trasporti facilitati (servizio taxi, servizio farmacia e visite ospedaliere, spesa a domicilio, manutenzioni a domicilio). Il comune si impegnerà, inoltre, a trovare spazi e a sottoscrivere convenzioni per la gestione del tempo libero. Piena attuazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e soprattutto gestiremo con grande attenzione quei piccoli aspetti della vita quotidiana che possono diventare montagne insormontabili.

2.4 POLITICA PER LO SPORT

Tra i fattori di aggregazione e di crescita lo sport assume una grande importanza: è un elemento determinante della vita sociale e dell’educazione dei giovani. L’obiettivo per il futuro è aumentare la pratica sportiva a partire dall’età scolare con la collaborazione fra Amministrazione Comunale, istituzioni scolastiche, enti di promozione sportiva e le società Sarà istituita una “consulta dello sport” che affianchi l’Amministrazione nel programmare l’attività sportiva nel territorio. Nel nostro Comune lo sport è praticato a vari livelli (professionistico, agonistico e amatoriale) ed è organizzato in tante piccole, medie e grandi società ed associazioni. Fondamentale sarà il coordinamento delle tante iniziative, la gestione e la manutenzione efficienti degli spazi esistenti e la creazione di nuovi poli aggregativi. Da anni l’A.S. Cittadella offre al comune una ribalta nazionale, e per questo cercheremo di sfruttarne l’immagine per veicolare “Cittadella – Città d’Arte”. L’amministrazione comunale, sapendo che il lavoro e la passione di dirigenti e atleti aiuta la crescita dei ragazzi e dei giovani sia fisicamente che socialmente, li affiancherà nella ricerca di sponsor e mettendo a disposizione gli impianti sportivi a bassi costi. Pensiamo a un contributo per la pratica sportiva ai minori di famiglie meno abbienti.

2.5 POLITICHE PER L’IMMIGRAZIONE

A Cittadella gli stranieri registrati alla fine dl 2011 erano circa 1.450. L’immigrazione è un’opportunità. Occorre proporre e attuare, per il comprensorio cittadellese, un progetto politico serio d’integrazione che operi per la convivenza secondo regole certe che tengano conto delle esigenze di tutti. Queste regole sono l’unica garanzia di un incontro fondato sulla valorizzazione delle diverse culture, sul rispetto delle regole e sulla salvaguardia della legalità.

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1. Formarsi per inserirsi

Saranno utili corsi permanenti di integrazione culturale per aiutare i cittadini stranieri a inserirsi nel nostro tessuto sociale. Per le badanti vanno favorite iniziative di formazione professionale, con uno specifico albo comunale di registrazione, affinché si renda disponibile un bacino certificato di persone qualificate cui affidare le persone non autosufficienti. Serve una struttura di riferimento e di confronto per le famiglie. 2. Sportello amico

Presso i Servizi Sociali ed il Comune dovrà essere presente uno sportello amico per l’informazione e l’integrazione culturale.

3. Cittadinanza planetaria

Finanzieremo progetti di incontro e gemellaggio culturale tra i nostri studenti e quelli del resto del mondo per aiutare i giovani ad affrontare le sfide della società globale.

4. Mediatori civici

I Mediatori Civici sono figure istituite con l’obiettivo di promuovere una cittadinanza condivisa aumentando la conoscenza da parte dei cittadini stranieri della normativa in campo di sicurezza stradale e pubblica. Queste figure assisteranno lo straniero ad affrontare alcuni disagi quotidiani: ad esempio conflitti e controversie che si dovessero verificare in condomini, spazi pubblici, scuole, luoghi di lavoro.

3. NUOVE GENERAZIONI

Prevenzione e prossimità sociale devono diventare le parole chiave nelle politiche giovanili del nostro comune. Aggregazione e incontro: sono queste le risposte alle solitudini, a quel bisogno di relazione che spesso porta a risposte sbagliate: lo sballo, le dipendenze. Anche la partecipazione democratica, l’occuparsi della propria comunità è un modo per ritrovare un orizzonte di senso. La democrazia si costruisce, non è data una volta per tutte: quindi partecipare e connettersi. Valorizziamo gli spazi, aumentiamo le occasioni di incontro e aggregazione e promuoviamo wi fi (internet senza fili) diffuso nel territorio.

3.1 IO CONTO!

Dare responsabilità ai giovani significa scatenare uno straordinario potenziale creativo!Creare una consulta giovanile, anche con i rappresentanti degli istituti superiori per un coinvolgimento vero nell’elaborazione di percorsi di aggregazione e nella progettazione e gestione degli spazi per i giovani (’aula studio, sala prove).

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3.2. GIOVANI AL LAVORO

Vogliamo promuovere nuovi lavori legati al turismo e alla cultura e all’ ambiente che coinvolgano gli studenti delle secondarie e universitari. Lo strumento può essere una cooperativa di giovani che gestisca servizi per il turismo (guide, gestione ostello, bici tour), per la cultura(biblioteca, teatro sperimentale) per l’ ambiente (recupero delle zone demaniali del Brenta e pulizia dei fossati e delle aree pubbliche).. Non bisogna poi lasciarsi sfuggire le occasioni che vengono dall’Europa: valorizzeremo le possibilità offerte dal Servizio di Volontariato Europeo.

3.3 GIOVANI A SCUOLA

Coinvolgiamo fattivamente le “professionalità in formazione” degli Istituti superiori. Affidiamo progetti concreti, come campagne di promozione turistiche di Cittadella: è un modo per tagliare sprechi (consulenze etc.) e aiutare gli istituti sempre più in difficoltà economiche a causa dei tagli. Sviluppiamo situazione di richiamo artistico (concorsi, festival…) che mettano in luce e diano spazio alla creatività dei nostri giovani artisti.

3.4 SPAZI. UN CENTRO POLIVALENTE

Per creare aggregazione servono proposte e iniziative, ma anche spazi concreti. Non possiamo offrire solo bar in Centro Storico (ce ne sono più di 30). A Cittadella manca una sala prove, un’aula studio aperta tutti i giorni fino a tardi e attrezzata di internet gratuito. Se gestiti bene, questi spazi possono diventare luoghi di incontro significativi.

4. CULTURA E TURISMO

Cultura e turismo sono ormai inscindibili in una moderna gestione delle città d’arte nel nostro paese. Difficilmente ci si muove o si rimane in un luogo turistico semplicemente per visitare una struttura architettonica e/o paesaggistica Sono gli eventi (festival, concerti, mostre…) a creare un turismo in grado di portare un beneficio economico reale.

1. Incontrarsi in frazione Vogliamo creare occasioni (culturali o ludiche) di incontro in frazione decentrando e moltiplicando le iniziative culturali. Gli spazi ci sono: Sala Pietro Scapin a Battistei, Palestra di Santa Croce, scuole elementari delle altre frazioni, almeno quelle non vendute. Valorizziamo luoghi straordinari per ospitare rassegne artistiche d’eccellenza: Chiesa di Santa Lucia in Brenta, l’oratorio di Ca’ Micheli. Laddove mancano sale pubbliche bisogna pensare ad offrire nuovi spazi di incontro tra le persone.

2. Musica Dobbiamo organizzare eventi musicali nel Teatro all’aperto e concerti con artisti significativi e di strada.

3. Cittadella città d’arte Bisogna potenziare le mostre (cfr. quello che succede a Castelfranco e Bassano). Cittadella per la sua dimensione si presta a ospitare iniziative congressuali.

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4. Città murate Serve una collaborazione con le città murate del Veneto per proporre itinerari integrati. Lo spazio mura va sfruttato e valorizzato: si può pensare all’organizzazione di un vero festival medievale. Aprire i nostri beni artistici e dotare il centro storico di punti informativi multimediali. 5. Premio turistico annuale di Cittadella città d’arte Premiamo le migliori idee dei gestori che operano nell’ambito del turismo (commercianti, albergatori) capaci di rilanciare all’esterno l’immagine del nostro comune.

6. Un Parco del Brenta Il Brenta è una straordinaria risorsa paesaggistica. Oggi è in espansione il turismo naturalistico (in particolare il cicloturismo). Bisogna collegarsi agli itinerari del Brenta già esistenti e valorizzare il tratto presente a Cittadella.

7. Strutture ricettive Dobbiamo aumentare le strutture ricettive turistiche del nostro paese e realizzare un ostello per la gioventù. Va individuata un’area per i camperisti diversa da quella prevista dall’ attuale amministrazione in via del Telarolo.

5. SCUOLA

Cittadella, con le sue numerose ed importanti scuole può evolvere da semplice polo scolastico a polo culturale e sociale, sapendo che c’è un mondo che cambia sotto i nostri piedi giorno dopo giorno. Pensiamo quindi ad un progetto complessivo rivolto alla promozione della cultura tecnica e scientifica nelle scuole, per creare un rapporto più stretto fra scuola e territorio, orientando i giovani verso professioni più legate alle nostre specificità produttive e ai bisogni delle imprese del Cittadellese. E questo anche per intercettare, a livello di scuole superiori, i bisogni formativi dei territori limitrofi al nostro. La scuola pubblica è lo strumento fondamentale per la formazione del cittadino come soggetto avente coscienza dei propri diritti, dei doveri civici e di relazione sociale. È alla tradizione municipale che si guarda per un progetto formativo che permetta di collegare i cicli di vita in un progetto di maturazione del cittadino. Lavoreremo con le scuole e le realtà educative del Cittadellese per un progetto di integrazione civile e culturale di valore generale: sotto il profilo materiale, vogliamo sicurezza e funzionalità degli ambienti scolastici, la realizzazione integrata di percorsi di facilitazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria; sotto il profilo partecipativo, sostenendo le azioni dei genitori fino dal ciclo delle materne. Fondamentale resta l’ ascolto delle proposte /richieste che verranno dalla cittadinanza. Il Comune, nel rispetto dell’autonomia di ogni ente e del principio di sussidiarietà, promuoverà un coordinamento fra le scuole di Cittadella e tutti gli attori che contribuiscono alla formazione delle nuove generazioni, sul versante umano, culturale e professionale. Tale coordinamento faciliterà:

- l’ avvio di iniziative comuni e/o trasversali- l’ apertura a canali privati di finanziamento delle iniziative stesse.

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Vogliamo:- incontrare periodicamente i dirigenti scolastici dei diversi istituti;- valorizzare il corpo insegnante a fini formativi, aggregativi e di educazione

permanente;- collaborare con il mondo industriale e tecnico - scientifico per realizzare:

o stage lavorativi con la possibilità di farli diventare curriculari;o Corsi di formazione in collaborazione con la Regione coinvolgendo scuola e

industria; - sostenere la scuola pubblica e la scuola privata (Oggi l’ Amministrazione comunale

non riuscirebbe a garantire il servizio a molte famiglie se non ci fossero anche le scuole private quali nido e infanzia);

- premiare i migliori progetti degli Istituti finalizzati al miglioramento del territorio comunale per dare concretezza al Piano dell’ Offerta Formativa degli stessi;

- istituire borse di studio per alunni e studenti in stato di necessità come previsto dalla Costituzione;

- continuare la promozione delle scelte post diploma;- incontrare ogni anno i neodiplomati per presentare le richieste del territorio,

eventuali proposte nazionale ed europee in materia di lavoro e prospettive di studio con finalità di orientamento;

- Incontrare ogni anno i neolaureati per far conoscere le loro tesi di Laurea.

Valuteremo l’opportunità di fondare il Centro integrato per l’educazione permanente [CiEP] di Cittadella, uno strumento di coordinamento e di integrazione rispetto a tutte le azioni di promozione della crescita, della diffusione e del consolidamento della conoscenza e delle competenze funzionali al benessere sociale e individuale nel territorio del Cittadellese, nel quadro di riferimento delle «Competenze chiave per l'apprendimento permanente” - Un quadro di riferimento europeo» *. In collaborazione con Provincia e Regione, coordineremo in termini di efficienza i servizi pubblici (trasporti, sicurezza stradale, prevenzione e salute), nonché a garantire il diritto allo studio e il riconoscimento del merito (borse di studio).Gli spazi scolastici si devono utilizzare durante tutto il giorno compatibilmente con gli orari scolastici e con le attività previste dal POF.Alcuni ambienti devono poter essere messi a disposizione come centri di aggregazione. La viabilità in prossimità degli edifici scolastici deve essere modificata, se necessario, per rendere il transito veloce, sicuro e autonomo per gli studenti.

* Si assume come testo di riferimento la RACC0MANDAZI0NE DEL PARLAMENT0 EUROPEO E DEL C0NSIGLI0 del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE).

6. URBANISTICA E TERRITORIO

Riguardo agli aspetti urbanistici, gli ultimi 5 anni sono stati molto intensi e problematici. L’amministrazione uscente nel 2009 ha definitivamente approvato il PATI (Piano assetto territorio intercomunale, strumento urbanistico che ha sostituito il vecchio PRG) insieme ai comuni di Fontaniva, Tombolo, Galliera Veneta con l’esclusione di San Giorgio in Bosco e l’inserimento di Campo San Martino, un comune che non è strettamente confinante. A luglio 2010 è stato approvato il primo Piano degli Interventi (PI) o Piano del Sindaco che serve a dare attuazione concreta al PATI. A settembre 2010 è stata approvata già una

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prima variante al PI. A dicembre 2011 è stata approvata una seconda variante al PI con centinaia di micro interventi sul territorio. Con il PATI sono stati programmati 1,3 mil mq. di nuove aree trasformabili residenziali, una quantità enorme, anche alla luce degli interventi già deliberati con varianti urbanistiche prima dell’approvazione del Pati ed in fase di realizzazione: si pensi al San Marco (180.000 mq – 600 appartamenti), all’area della Casa di Riposo (30.000- 100 appartamenti) e ad altre decine di piccole e medie lottizzazioni. Si è trattato di una scelta di “disgoverno” del territorio con nuove aree residenziali programmate solo per incassare l’ICI sui terreni edificabili. La crisi del settore edilizio e più in generale dell’economia ha bloccato tutto: molti cittadini si sono lamentati e l’amministrazione è stata costretta, suo malgrado, a ritornare sui suoi passi, non solo riducendo il valore ai fini Ici di queste aree (valore passato da 30 a 15 euro/mq) ma anche modificando le destinazioni di molti terreni, circa 300.000 mq, che sono ritornati agricoli su istanza dei cittadini stessi. Insomma un dietrofront in piena regola, con i singoli cittadini che si dimostrano più assennati del comune. Nell’ultimo biennio poi, sulla base delle norme nazionali e regionali, è stato approvato e poi rivisto il Piano Casa che ha consentito modesti ampliamenti e ristrutturazione a centinaia di proprietari. Per quanto riguarda le zone industriali la seconda amministrazione Bitonci ha dato seguito alla programmazione urbanistica già deliberata nella precedente: è stata completata la nuova zona artigianale di Santa Croce Bigolina (160.000 mq. un’area nata per soddisfare le necessità delle aziende localizzate in zona impropria nel nord del comune e che alla fine ha visto insediate per il 90 % aziende provenienti fuori comune), e soprattutto sono cominciati gli interventi in zona Rometta (circa 600.000 mq. dove sono stati già venduti con fatica 22 lotti sui 50 originari previsti). Quindi in 10 anni, Bitonci ha programmato la trasformazione di oltre 2 kmq di territorio (5,5% di cittadella); Cittadella ha una superficie complessiva di 36 kmq e queste scelte graveranno sul futuro del nostro territorio. Senza contare che alcuni interventi non hanno alcuna logica urbanistica ma solo speculativa (pensiamo all’area ex casa di riposo o alla lottizzazione a sud di Santa Maria in piena palude di Onara). L’amministrazione, inoltre, ha continuato a concedere ampliamenti ad attività produttive in zona impropria (suap) lautamente monetizzati. Siamo convinti che sia finita l’era dell’espansione edilizia indiscriminata e che da qui in avanti il business e l’interesse pubblico stiano nel recupero degli spazi, nell’efficienza energetica degli edifici, nella qualità degli interventi. Allora quale strategia? Proviamo a disegnare alcune direttrici.

1. Pensiamo ad una città che smette di crescere nel territorio e valorizza l’agricoltura di prossimità, più ricca di verde e spazi sociali. Basta cemento, ne abbiamo fin troppo. Non condividiamo la strategia della diffusione urbana senza fine della città. Bisogna sviluppare un forte processo di ricostruzione urbana, una intensa attività di recupero, valorizzando e sostituendo il patrimonio edilizio obsoleto e/o abbandonato. Fermiamo il consumo del suolo: ciò che serve alla città è il recupero ed il riuso dei quartieri esistenti. Ci sono poi ancora funzioni produttive in zona impropria da riqualificare e recuperare all’interesse della collettività (Fro per esempio).

2. Pensiamo a progetti partecipati e attenti alla qualità della vita della città futura. Qualche progetto in corso va rivisto come il San Marco impantanato da 10 anni, un cratere per il quale dovremo trovare una soluzione alternativa alla pura residenza. Questo progetto ci ha insegnato che Cittadella non è pronta, non si presta e non vuole i mega-progetti edilizi. Lo stesso Borgo Sole, edificato per circa un terzo stenta a

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decollare e questo dimostra l’eccesso di cubatura concessa. Ovunque questi progetti sono diventati “deserti urbani”, ovvero centinaia di appartamenti, uffici e negozi sfitti ed invenduti che generano alla fine disagio e tristezza. Basta con le grandi scelte decise da pochi e calate dall’alto: i progetti di trasformazione non devono essere imposti alla comunità da scelte imprenditoriali legate all’interesse di pochi o dettate da logiche speculative immobiliari e finanziarie. È la grande sfida della modernizzazione partecipata (cfr. Agenda 21)

3. Pensiamo ad una città che offre una casa sostenibile ed accessibile a tutti i suoi cittadini, specialmente alle giovani famiglie. La casa deve essere un bene accessibile: è necessario realizzare nuovi interventi di edilizia residenziale pubblica, sostanzialmente dimenticata. Ridiamo significato all’edilizia popolare, magari di concerto con l’Ater. È stato un errore vendere le vecchie scuole, che potevano essere trasformate in alloggi di edilizia pubblica. I primi provvedimenti di autocostruzione vanno assolutamente incoraggiati.

4. Pensiamo alla promozione di una edilizia di qualità ambientale ed energetica. Molti requisiti (efficienza energetica e rinnovabili) devono essere considerati come standard e chiaramente inseriti in modo più deciso nel nostro regolamento edilizio.

5. Pensiamo ad una città che migliora la qualità della vita e dell’aria e nella quale ci si muove facilmente a piedi ed in bicicletta e di questo si deve tener conto nella programmazione urbanistica.

6. Pensiamo ad una città più moderna che adotta la green economy ed il risparmio energetico come leve del cambiamento. Le città europee più moderne hanno compreso da tempo che energia e rifiuti sono due importanti fattori di crescita. È possibile usare meno energia aumentando l’efficienza degli edifici. È questa la nuova frontiera dell’innovazione che consente risparmi a famiglie e ad imprese, riduce l’inquinamento e sviluppa filiere artigianali capaci di generare occupazione stabile.

7. Ripensiamo il Centro storico diversificando la sua offerta economico-commerciale. Pensiamo di arricchire il centro storico con attività che si inseriscano nel contesto culturale di Cittadella valorizzando le mura e potenziando il turismo.

8. Valorizziamo specificità e potenzialità delle nostre frazioni (ad esempio vocazione naturalistica di Santa Croce Bigolina o quella storico-culturale di San Donato).

7. MOBILITÀ E VIABILITÀ

7.1 LA GRANDE VIABILITÀ

Alcuni tasselli della grande viabilità sono andati al loro posto, in particolare lo snodo di Borgo Bassano. Restano però da realizzare altri interventi strategici ed in parte già finanziati, mentre altri sono in fase di studio:

- C’è il tratto che collega San Donato alla nuova zona industriale di Rometta e va a completare la circonvallazione est, già finanziato;

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- Dobbiamo poi completare il collegamento di Cittadella verso ovest alla zona industriale di Fontaniva, tema molto sentito dalle forze economiche, bloccato dalle liti tra Bitonci e Mezzasalma;

- La Provincia ha poi allo studio la variante sud alla SS 47 da Limena a Cittadella, ad ovest dell’attuale tracciato;

- Per quanto riguarda il collegamento alla Pedemontana non condividiamo l’idea di Bitonci del collegamento ad ovest a partire dal ponte di Fontaniva: questa soluzione, estremamente invasiva, spacca il nord del nostro territorio comunale isolando Santa Croce Bigolina e compromettendo l’ultimo lembo di paesaggio libero;

- Il tema del collegamento con la pedemontana va risolto con i comuni contermini alla luce dei nuovi progetti in corso: nuova Valsugana da Bassano e prosecuzione – nonché allargamento- della SS 308. Parte del traffico pesante da Padova verso nord sarà certamente indirizzato su questa nuova arteria;

- Non dimentichiamoci inoltre del SFMR e della necessità di collegare Cittadella alla metropolitana di superficie, una soluzione che ci avvicinerebbe decisamente a Vicenza, Padova e Treviso decongestionando di molto le strade consentendo l’eliminazione del passaggio a livello di Borgo Padova.

Lavoriamo per diminuire progressivamente il traffico privato dalle strade, in modo che le attuali arterie ritornino ad essere sufficienti

7.2 DALLA VIABILITÀ ALLA MOBILITÀ PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

La mobilità locale deve essere completamente riprogettata: l’auto privata – a Cittadella ci sono circa due auto ogni tre abitanti – deve diventare l’opzione B perché gli studi dimostrano che l’auto viene usata nella quasi totalità dei casi per spostamenti di 3/4 km. Con quello che costano i carburanti muoversi a piedi o in bicicletta diventa una scelta ecologica ed economica.

Dobbiamo realizzare un sistema completo ed integrato di percorsi ciclo-pedonali sicuri e fruibili, valorizzando la viabilità secondaria: basta con i marciapiedi multiuso o le piste ciclabili ad ostacoli. Tutte le frazioni devono avere direttrici sicure di accesso. Il Brenta e la l’area di Onara vanno collegati con itinerari ad hoc alternativi agli attuali tracciati stradali.

Tutta la segnaletica stradale va curata, razionalizzata e sistemata.

Riteniamo inoltre che ci siano strumenti alternativi ai dossi di plastica, come i semafori ad intermittenza, per assicurare la sicurezza della viabilità e consentire il passaggio delle autoambulanze senza ostacoli.

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Lavoreremo inoltre per un maggiore coordinamento tra le società di trasporto urbano. Promuoveremo l’uso dei veicoli elettrici, meno inquinanti.

7.3 INTERVENTI PUNTUALI

- Ripristino doppio senso in Borgo Bassano

- Sottopasso ciclo-pedonale in Via Zucca

- Rivogliamo la biglietteria della stazione dei treni

- Collegamento sperimentale centro-frazioni-periferia con bus navetta e bike sharing

- Collegamento diretto tra stazione ferroviaria e polo scolastico, sempre promesso e mai realizzato

- Sostituzione nel tempo di tutti i veicoli comunali con mezzi elettrici

- Messa in sicurezza di Via Postumia di Ponente e via Trieste

- Nuovi spazi di sosta per le bici in centro

- Intervento risolutivo su passaggio a livello di Borgo Padova

8. TRASPARENZA E COSTI DELLA POLITICA

Vogliamo ispirare la nostra azione amministrativa a principi di trasparenza, razionalizzazione amministrativa e riduzione dei costi della politica. Intendiamo passare da un’Amministrazione formale, unilaterale ed autoritaria quale che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni ad un’Amministrazione diversa più leggera, economica e partecipata che operi per obiettivi e che i cittadini possano facilmente controllare alla luce dei risultati conseguiti.

- Vogliamo l’uso del Bilancio Sociale e del Bilancio di Mandato per promuovere la crescita di una vera e propria cultura del “rendere conto”. Sempre in quest’ottica incentiveremo anche altre forme di trasparenza amministrativa come i rendiconti quadrimestrali e la verifica del grado di soddisfazione del cittadino utente al quale vengono erogati i servizi.

- Ove e quando possibile per missioni o trasferte del Sindaco e dei rappresentanti dell’Amministrazione si utilizzeranno esclusivamente i mezzi pubblici.

- Riduzione degli emolumenti ai rappresentanti politici dell’Amministrazione tenendo conto dell’impegno effettivo richiesto dalle attività strettamente attinenti alla carica

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- Effettueremo una puntuale e costante verifica dei rimborsi riconosciuti dal Comune ai soggetti interni o esterni. Sarà resa pubblica la lista di chi abbia percepito nel corso dell’anno, in una o più soluzioni, rimborsi pari o superiori alla cifra di 1000€.

- Nessun spreco di denaro pubblico per consulenze esterne.

- Privilegeremo tutte le azioni utili per addivenire ad accordi consensuali in procedimenti con parti avverse.

- Pubblicheremo annualmente lo stato patrimoniale e le denuncie dei redditi del Sindaco e degli Assessori

- Istituiremo l’anagrafe degli eletti per favorire l’accesso alle informazioni sui politici del Comune. Nell’anagrafe saranno riportati: carica istituzionale; appartenenza politica; contatti (indirizzo, orari, telefono, e-mail); curriculum vitae (se fornito dall'interessato); interrogazioni presentate dai consiglieri nelle sedute di Consiglio comunale; le mozioni discusse in Consiglio, approvate e respinte; deliberazioni consiliari delle mozioni approvate; presenze in Consiglio dei consiglieri; deliberazioni di Consiglio presentate dagli Assessori e dal Sindaco; presenze in Consiglio degli Assessori

- Ci impegneremo a trasmettere solo tramite la posta certificata atti e documenti indirizzati a soggetti giuridici (imprese, professionisti, ecc.) e ad archiviare solo su supporto magnetico tutti i nuovi atti o documenti emessi dal Comune

- Elimineremo tutti gli stanziamenti di marketing pubblicitario effettuati dal Comune.

- Verificheremo tutti i contratti di esclusiva o le convenzioni in essere firmate dalle Amministrazioni precedenti per eliminare clausole sfavorevoli al pubblico

- Favoriremo il coordinamento delle associazioni per un lavoro sinergico e per gruppi tematici. Eviteremo in questo modo finanziamenti a pioggia non controllabili o finanziamenti che privilegiano solo alcuni ambiti specifici dell’associazionismo.

- Anche nel caso in cui la legge lo permetta non consegneremo dati personali (indirizzi, telefono, ecc.) dei cittadini di Cittadella a società private perché li possano poi utilizzare a scopi commerciali o pubblicitari.

- Regolamenteremo in maniera chiara e trasparente la gestione e la prenotazione degli spazi e del suolo pubblici.

- Modificheremo tutti i regolamenti comunali per allinearli alle esigenze attuali e per eliminare qualsiasi lettura discrezionale.

- Garantiremo uno spazio alle minoranze nei periodici del Comune in modo che possano esprimere la loro opinione.

- Registreremo le sedute dei consigli comunali per permetterne visione e ascolto a chi lo desidera.

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- Effettueremo, qualora si rivelasse utile una maggiore partecipazione, sedute del Consiglio Comunale nelle frazioni su problematiche di speciale interesse locale

9. COMUNE: AZIONE AMMINISTRATIVA, ORGANIZZAZIONE, RISORSE

9.1 QUALITÀ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA

Dalla funzionalità della macchina amministrativa dipende la possibilità di attuare i programmi e la qualità dei servizi resi ai cittadini.Premessi i principi di imparzialità e trasparenza, la struttura del Comune sarà organizzata nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia e produttività: i dipendenti, soprattutto i dirigenti, saranno selezionati in modo trasparente sulla base della competenza tecnica. La struttura andrà semplificata organizzandola chiaramente per funzioni ed obiettivi.Sul sito del comune verranno pubblicati gli elenchi degli organismi, degli incarichi da ricoprire, dei compensi corrisposti. Gli incarichi di maggior rilievo verranno decisi con procedure di rilevanza pubblica e comunque sulla base di curriculum che certificano chiaramente le competenze richieste. La qualità e la quantità dei servizi erogati dovrà essere misurata attraverso un apposito organismo di controllo che svolgerà rilevazioni sistematiche con lo scopo finale di migliorare il rapporto con i cittadini-utenti, ridurre i costi ed ottimizzare l’uso delle risorse.La gestione delle gare d’appalto per i lavori ed i servizi affidati all’esterno sarà improntata alla massima trasparenza e dovrà prevedere, in modo rigoroso, il rispetto dei contratti di lavoro e l’incentivazione dell’occupazione stabile. Prima di affidare a terzi qualsiasi lavoro, servizio o incarico professionale si dovrà fare una attenta analisi per accertare se all’interno esistano professionalità adeguate. E’ obiettivo dell’amministrazione, oltre alla riduzione dei costi, valorizzare le risorse interne. Il comune dovrà essere di esempio nel territorio per quanto riguarda il superamento del precariato lavorativo.Tutti le lavoratrici ed i lavoratori del comune (oltre un centinaio per Cittadella) rappresentano un patrimonio fondamentale ricco di competenza e professionalità: si dovrà pertanto investire nella loro formazione come leva per costruire una amministrazione sempre capace e competente. Si dovranno stabilire corrette relazioni sindacali ed investire meglio sulla contrattazione integrativa utilizzando le scarse risorse economiche in relazione alla effettiva produttività delle strutture e dei singoli. A tal fine andranno definiti criteri obiettivi di produttività ed elaborati seri indicatori di risultato.

9.2 IL GRANDE COMUNE

È una idea forte che può costituire una soluzione innovativa per il nostro territorio. Con i comuni contermini abbiamo elaborato un PATI intercomunale. Abbiamo organizzato un coordinamento delle polizie municipali e condiviso alcune attività come la gestione della biblioteca. Per quanto ci riguarda si può fare molto di più: una Unione di Comuni per la gestione delle funzioni di amministrazione, gestione del territorio e sviluppo economico. La nostra ambizione è quella di:

- diventare la seconda realtà politica comunale oltre al capoluogo (40.000 abitanti);- di gestire in modo razionale le risorse tecniche ed economiche;- di conseguire risparmi di gestione significativi;- di fornire ai cittadini servizi di maggior qualità.

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Chiaramente si tratta di un processo lungo del quale ci piacerebbe gettare le fondamenta.

9.3 INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Trasparenza, partecipazione ed utilizzo intelligente delle tecnologie sono principi tra loro correlati e di grande rilevanza

- per mettere al centro dell’azione politica ed amministrativa i cittadini e le loro attese rendendo semplice e diretto il rapporto;

- per costruire una democrazia effettiva dove il diritto all’informazione è un requisito essenziale per la trasparenza effettiva dei percorsi decisionali ed una interazione positiva tra cittadini e comune.

Spazio dunque a tutti gli strumenti tecnologici che avvicinano il cittadino al palazzo comunale.

9.4 LA GESTIONE DEL BILANCIO COMUNALE

Non è facile affrontare oggi il tema del bilancio e delle risorse. Prima di tutto andranno pagati i debiti finanziari del comune (25 mil.): da 7 anni non si contraggono più mutui proprio perché il carico eccessivo di interessi passivi non ci consente di indebitarci ulteriormente. Le risorse per nuovi investimenti andranno trovate in altro modo, razionalizzando e vendendo il patrimonio non strategico. Sul tema dell’Imu il quadro normativo è ancora troppo confuso per pronunciarci ma la nostra parola d’ordine sarà l’equità: utilizzeremo, sempre compatibilmente con le risorse del bilancio comunale, la possibilità offerta dal decreto istitutivo Imu di aumentare le detrazioni perv al prima casa e di prevedere aliquote ridotte per anziani e disabili ricoverati in casa di cura. Sicuramente però abbiamo in mente altre priorità rispetto all’Amministrazione Bitonci: per fare un esempio noi non avremmo mai speso 617.000 euro per il sistema di videosorveglianza o 10.000 euro annuali per l’assicurazione contro i furti che non porta alcun beneficio concreto. Meglio usare questi soldi per la mobilità, per aumentare la dotazione di posti al nido, per aiutare famiglie e singoli in difficoltà. Nella scarsità di risorse ci possono essere priorità e risposte diverse. Per quanto riguarda il tema dell’evasione fiscale il comune si impegnerà a collaborare strettamente con l’Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza sia per controllare quanti usano agevolazioni senza averne diritto sia per segnalare casi di evasione evidente delle imposte. Il comune deve assumere un ruolo attivo tra i soggetti interessati per l’equità e la giustizia contributiva, perseguendo il recupero di risorse che poi andranno investite nel territorio, per la qualità della vita della comunità nelle frazioni e nei suoi borghi. Ci impegniamo ad aprire un tavolo di confronto permanente con le forze sociali ed economiche, prima di redigere i bilanci di previsione, sui temi delle risorse e delle scelte fiscali. Riteniamo necessario intercettare risorse provenienti dai bandi dell’unione Europea. Ci impegniamo inoltre a redigere un vero bilancio sociale ed ambientale.

9.5 LE AZIENDE PARTECIPATE

Noi abbiamo una sola azienda partecipata di rilievo, ovvero la Zitac, una società di trasformazione urbana, costituita circa 10 anni fa’ per gestire le operazioni di Santa Croce

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Bigolina e Rometta. I lavori stanno andando molto a rilento soprattutto per quanto riguarda la zona di Rometta e la società è esposta con mutui ipotecari per circa 20 mil (dati del 2010). Non c’è molta trasparenza nella gestione di questa società e l’Amministrazione non ha mai fornito dati né accettato confronti sulla gestione della stessa. A nostro parere la società, che è stata gestita come un feudo leghista con presidenti di maggioranza e parenti assunti, deve assolvere il compito assegnato e, successivamente, liquidata o ceduta compatibilmente con gli impegni finanziari assunti. Per quanto riguarda Etra naturalmente è strategico per il nostro comune seguire le vicende della nostra società di servizi con un occhio di riguardo alle tariffe praticate, all’efficienza ed all’efficacia della gestione ed agli investimenti (l’indice attuale di sostituzione delle condotte è di qualche secolo).

9.6 SICUREZZA

Per quanto riguarda la sicurezza dei nostri concittadini, le statistiche dicono che non ci sono stati aumenti significativi dei reati nella nostra zona e non ci sono emergenze o problemi gravi di ordine pubblico. Riteniamo che una presenza costante dei nostri vigili urbani nei quartieri e soprattutto un coordinamento efficace con le forze dell’ordine presenti sul territorio (carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale) siano sufficienti per garantire la sicurezza della nostra città. L’incontro, la relazione, la comunità sono le migliori risposte al bisogno di sicurezza.10. AMBIENTE ED ENERGIA

Oggi è del tutto miope misurare le performances di un Comune solo conteggiando il numero di infrastrutture possedute: il cosiddetto “capitale fisico”. Nel bilancio complessivo si deve, invece, dare uno spazio sempre maggiore alla qualità del capitale sociale, intellettuale ed ambientale che le amministrazioni sono in grado di sviluppare e custodire. Nello specifico il terzo di questi fattori, quello ambientale, non può più essere considerato come un bene di puro consumo da depredare in continuazione perché “siccome è di tutti alla fine non è di nessuno”. Il cambiamento culturale in questo senso deve essere profondo e immediato. In quest’ottica anche Cittadella può e deve diventare un cantiere dove sviluppare una nuova filosofia ambientale. Un cantiere attivo capace di “rendere” sia in termini economici che di qualità della vita. Ecco perché dobbiamo promuovere, ad ogni livello, la cultura del risparmio e del riciclo, favorendo uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio.

Cosa vogliamo fare sul tema dell’ambiente e dell’energia:

- Redigere un piano energetico che serva come base per le progettualità future del Comune di Cittadella, un piano che coinvolga pubblico e privato;

- Verificare le certificazioni di tutti gli edifici pubblici per definire iniziative concrete volte alla riduzione dei consumi energetici generali;

- Elaborare un regolamento comunale per le buone pratiche da adottare contro gli sprechi e per l’uso intelligente dell’energia;

- Istituire nuovi parchi per aumentare la superficie forestale comunale. Un azione indispensabile anche per elevare il Sink, cioè l’assorbimento della CO2;

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- Progettare l’allargamento dei giardini pubblici del centro anche al lato nord-ovest tra porta Bassano e Porta Vicenza;

- Istituire i percorsi casa-scuola e pedonali riconvertendo, se necessario, in piste pedonali le “piste ciclabili” non a norma realizzate in questi ultimi anni;

- Promuovere nelle nostre mense scolastiche l’utilizzo per almeno il 70% di prodotti locali e introduzione di pasti esclusivamente vegetariani almeno due giorni alla settimana;

- Ridurre i consumi energetici delle piscine comunali dovuti all’evaporazione utilizzando prodotti specifici e non pericolosi (Heatsavr) già testati nel resto d’Europa e che permettono risparmi energetici almeno del 15%;

- Organizzare corsi gratuiti di guida economica ed efficiente. Consentono risparmi di almeno il 10% sul consumo di carburante;

- Convertire col tempo tutti gli autoveicoli comunali in veicoli ecologici;

- Introdurre sistemi di telecontrollo a onde convogliate per l’illuminazione pubblica e uso massiccio di lampioni a basso consumo. L’intera illuminazione pubblica va ripensata in modo intelligente: i risparmi previsti possono arrivare al 25%-30%;

- Programmare la copertura dei parcheggi pubblici con pensiline fotovoltaiche, anche gestiti da privati o da consorzi di abitanti dei quartieri o delle frazioni, per produrre energia elettrica e, eventualmente, per alimentare parchi di auto elettriche;

- Installare specchi lineari (es. Comune di Pontebba) per la produzione di acqua calda ed energia termica negli edifici pubblici;

- Progettare di concerto con le organizzazioni di categoria la disincentivazione delle colture ad alto consumo d’acqua favorendo, nel contempo, tecniche di aridocultura;

- Promuovere la valorizzazione ecologica dell’area demaniale del Brenta aprendola ad un turismo rispettoso dell’ambiente ed aumentando l’area boschiva;

- Migliorare il sistema di microcippatura dei cani e dei gatti presenti nel territorio comunale. Prevedere progetti di pet terapy (terapia con gli animali) per gli anziani e pet rehabilitation (riabilitazione con l’ausilio di animali).

- Incentivare la riduzione degli imballi da parte delle attività commerciali presenti sul territorio usando la leva degli sgravi sulla tassa per i rifiuti (vedi su questo progetto Comune Leggero portato avanti dall’Amministrazione di Colorno);

- Istituire il progetto “Acqua di Cittadella” con distribuzione gratuita tramite apposite fontanelle di acqua potabile naturale e gasata ad uso privato quotidianamente analizzata. Riducendo nel contempo l’uso d’imballaggi plastici;

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- Incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti avvicinando sempre di più la tariffa alla effettiva produzione familiare dei rifiuti stessi. Bisogna inoltre reprimere severamente l’abbandono dei rifiuti;

- Verificare periodicamente la qualità dell’aria, delle onde elettromagnetiche e del rumore in collaborazione con l’Arpav pubblicando i dati raccolti;

- Attivare un progetto pilota di piantumazione di pioppi e salici da usare come biofiltri per il riciclo di acque e fanghi pretrattati provenienti dal depuratore comunale. Progetto che potrebbe avere un eventuale sviluppo sia con la creazione di una centrale a biomasse o, in alternativa, con l’uso del legname per il riscaldamento tradizionale;

- Sostenere l’azione di disinquinamento del territorio a nord del nostro comune, nel quale si sono verificati gravi casi di inquinamento (ad esempio da cromo esavalente);

- Promuovere progetti pilota per rendere piccoli quartieri residenziali completamente autosufficienti dal punto di vista energetico.

Cittadella, 31 marzo 2012

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