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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE … · 2018-12-22 · 1 LICEO SCIENTIFICO STATALE...

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1 LICEO SCIENTIFICO STATALE “A. AVOGADRO” Via Brenta, 26 - 00198 ROMA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V C ANNO SCOLASTICO 2018/2019 Coordinatrice: Prof.ssa Rita Capraro
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1

LICEO SCIENTIFICO STATALE

“A. AVOGADRO” Via Brenta, 26 - 00198 ROMA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE V C

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Coordinatrice: Prof.ssa Rita Capraro

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA

Ore

settimanali

DOCENTE

Orario di ricevimento

Italiano 4 Rita Capraro

Mercoledì 10.00-11.00

Latino 3 Rita Capraro

Mercoledì 10.00-11.00

Storia 2 Stefano Vaselli

Martedì 9.00-10.00

Filosofia 3 Stefano Vaselli

Martedì 9.00-10.00

Inglese 3 Rita Barbieri

Venerdì 9.00-10.00

Matematica 4 Maria Chiara Balduini

Lunedì 10.00-11.00

Fisica 3 Paola Cristofori

Giovedì 10.00-11.00

Scienze 3 Chiara Rengo

Venerdì 12.00-13.00

Disegno/Storia

dell’arte

2 Domenico Carlucci

Martedì 11.00-12.00

Scienze motorie 2 Monica Tartaglione

Martedì 11.00-12.00

Insegnamento

Religione cattolica

1

Andrea Avellino

Martedì 9.00-10.00

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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

1. Alicicco Guglielmo

2. Catalano Gaia

3. Cesaretti Salvi Elena

4. De Amicis Filippo

5. Fabbrizi Andrea

6. Fuscagni Filippo

7. Hall Bernardo

8. Limatola Ferdinando

9. Morgante Lucrezia

10. Patti Carlo

11. Piacente Chiara

12. Putti Federico

13. Rosa Fosca Carolina

14. Rosati Sophia Anna

15. Santorre Irene

16. Segato Beatrice

17. Spani Marta

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4

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA E PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta da diciassette alunni tutti provenienti dalla 4C del precedente anno

scolastico, ad eccezione di un alunno che ripete l’anno, proveniente dalla 5C dello scorso anno

scolastico.

Gli alunni godono di continuità didattica in tutte le discipline non essendovi stato alcun

cambiamento all’interno del corpo docente.

Facendo riferimento ai risultati conclusivi dello scorso anno scolastico e ai primi sondaggi

effettuati nel corrente anno, la preparazione della classe appare nel complesso discreta pur

permanendo alcune carenze e fragilità di base, in particolare per quanto attiene al livello delle

conoscenze e all’uso dei linguaggi specifici.

Gli alunni dimostrano di aver raggiunto un approccio più maturo nei confronti dello studio,

migliorando complessivamente nella capacità di attenzione e nella partecipazione al dialogo.

Dal punto di vista disciplinare la classe, pur presentandosi generalmente corretta ed educata,

risente della mancanza di un ambiente di lavoro pienamente adeguato, in quanto posizionata

in un’aula di ridotte dimensioni e non ancora dotata di tutti i requisiti necessari per lo

svolgimento di una didattica serena.

OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI

In questa prima parte del documento di programmazione della classe vengono definiti gli

obiettivi generali, formativi e didattici, in linea con il PTOF e comuni all’intero Consiglio di

Classe.

Nelle programmazioni dei singoli docenti, allegate al presente documento, sono definiti in

dettaglio gli obiettivi specifici relativi alle rispettive discipline.

OBIETTIVI FORMATIVI

Promuovere l’autostima ed il senso di responsabilità, nel rispetto e nella valorizzazione

delle attitudini personali.

Acquisire un rigoroso metodo di lavoro, fondato sull’impegno sistematico e sulla ricerca

costante e sullo sviluppo di una consapevole autonomia di giudizio.

Acquisire una solida padronanza espressiva.

Sviluppare lo spirito di osservazione e di critica costruttiva.

Promuovere il desiderio di individuare spiegazioni e strategie risolutive, sviluppando

abilità, capacità e competenze mirate.

Educare alla convivenza civile, alla solidarietà, all’armonia con gli altri, alla

cooperazione, nella consapevolezza che la conoscenza è una conquista comune.

Armonizzare il proprio sapere con le esigenze della società.

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OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI

Conoscenze

Possedere i contenuti delle varie discipline, riconoscendone i nuclei fondanti.

Conoscere la terminologia specifica, quale veicolo della struttura logica dei significati.

Conoscere i testi in modo diretto, le dimostrazioni e le conferme sperimentali.

Riconoscere, nelle dinamiche di trasformazione, variazioni e permanenze.

Abilità-competenze

Saper utilizzare i codici linguistici di base.

Saper attribuire i termini, formulare definizioni, decodificare e tradurre l’informazione da

una forma all’altra.

Saper sintetizzare, analizzare e contestualizzare un testo.

Saper costruire procedure, associandole ai metodi appresi con correttezza ed efficacia.

Capacità

Comprendere che le conoscenze sono il risultato di una acquisizione graduale, continua

e sistematica.

Essere in grado di riflettere criticamente sui diversi saperi e di formulare giudizi motivati.

Essere capaci di utilizzare e collegare conoscenze e competenze in diversi ambiti

disciplinari.

Essere in grado di autovalutarsi conseguendo una sempre maggiore autonomia.

Saper formulare deduzioni, generalizzazioni ed ipotesi.

Saper utilizzare risorse culturali e nuove tecnologie.

Saper acquisire metodi operativi di progetto.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI – CONTENUTI DISCIPLINARI

Gli obiettivi didattici generali diventano operativi nelle singole discipline, con la scelta dei

contenuti specifici e delle coerenza interna da dare ad essi.

La programmazione disciplinare, svolta dai singoli docenti, è allegata al presente documento di

programmazione collegiale e costituisce parte integrante del piano di lavoro annuale del

Consiglio di classe.

I contenuti sono indicativi in quanto i docenti, nel rispetto degli obiettivi, si riservano di

apportare eventuali modifiche in base alla risposta degli alunni e a situazioni contingenti che

potranno presentarsi nel corso dell’anno scolastico.

METODOLOGIE E STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Organizzazione del tempo-scuola

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lezioni frontali;

discussioni guidate;

analisi e confronto di testi;

relazioni individuali e di gruppo;

attività interdisciplinari;

attività di laboratorio;

utilizzo di audiovisivi;

uso del mezzo informatico;

test di riconoscimento attraverso il mezzo informatico;

test di valutazione delle capacità motorie.

Lavoro a casa

esercizi;

relazioni orali e scritte;

risposte a quesiti;

risoluzione di esercizi e problemi;

soluzione di test strutturati e semi-strutturati;

ricerche e lavori di approfondimento.

Simulazioni delle prove dell’Esame di Stato

Nel corso del pentamestre si effettueranno simulazioni per la prima e la seconda prova scritta

dell’Esame di Stato sulla base delle indicazioni ministeriali.

Tali simulazioni, comuni a tutte le classi quinte dell’Istituto, saranno considerate parte

integrante delle valutazioni scritte delle discipline interessate.

STRUMENTI DI VERIFICA

Il numero e la tipologia delle verifiche scritte e orali sarà conforme a quanto stabilito nell’ambito

dei singoli Dipartimenti.

Alcune delle verifiche orali potranno essere sostituite e/o integrate con test, strutturati o semi-

strutturati, questionari e quesiti, a risposta singola o multipla, trattazioni sintetiche di argomenti,

anche nelle discipline che non prevedono, nella valutazione periodica, la differenziazione tra

scritto ed orale; il tutto sia per motivi di ordine didattico (essendo tipi di verifica che

garantiscono un’applicazione più oggettiva dei criteri di valutazione) che di ordine pratico (se

ne possono realizzare diverse e, in un’ottica di più ampio respiro, anticiperanno l’impostazione

delle prove di ammissione alle facoltà universitarie facilitando l’eventuale percorso

universitario).

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INTERVENTI INTEGRATIVI

I Docenti del Consiglio di classe si riservano di aderire agli interventi di sostegno e di recupero

nelle diverse modalità stabilite dall’Istituto.

PROGETTI ED ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI

L’offerta formativa del Liceo “Avogadro” ha un suo ampliamento in attività extracurricolari i cui

obiettivi sono coerenti con quelli formativi e didattici generali e rafforzano le qualità dei saperi

disciplinari.

Si prevede la partecipazione alle seguenti attività:

Olimpiadi della Matematica.

Olimpiadi di Italiano.

Olimpiadi di Filosofia.

Gare di Fisica.

Giochi della Chimica.

Campionati studenteschi.

Proiezioni cinematografiche.

Rappresentazioni teatrali.

Visite guidate e lezioni itineranti.

Attività concernenti l’orientamento universitario.

Attività coerenti con il PTOF su indicazione dei singoli docenti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ciascun Dipartimento fornisce i parametri di valutazione, relativamente alle attività degli

studenti, in base alle conoscenze, alle capacità ed ai comportamenti.

Tali criteri di valutazione sono inseriti dai docenti nelle singole programmazioni individuali parte

integrante del presente documento.

La valutazione finale rappresenterà un giudizio complessivo sullo studente secondo un’ottica

globale e non limitata alle singole discipline.

Il Consiglio di Classe, nel determinare gli esiti di fine anno scolastico per ogni singolo alunno,

terrà presenti i seguenti elementi di valutazione:

Il livello e la qualità delle conoscenze maturate.

La capacità di padroneggiare e utilizzare le conoscenze acquisite.

L’impegno nel lavoro in classe e nello svolgimento dei compiti assegnati.

La partecipazione attiva alla vita della scuola.

Le tabelle con i criteri di valutazione, i criteri per l’attribuzione del credito scolastico e per la

valutazione del comportamento sono consultabili sul sito web dell’Istituto.

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La classe ha già completato nell’a.s.2017/2018 il totale delle 200 ore obbligatorie nei Licei

secondo la legge 107/2015 (art. 1, cc. 33-43), da ripartire negli ultimi tre anni.

Il presente documento, integrato con le programmazioni individuali di seguito inserite, è

condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe.

La coordinatrice

Prof.ssa Rita Capraro

Roma, 25/10/2018

ALLEGATO AL DOCUMENTO DI CLASSE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLE SINGOLE DISCIPLINE

Italiano

Latino

Storia

Filosofia

Inglese

Matematica

Fisica

Scienze

Disegno/Storia dell’arte

Scienze Motorie

Insegnamento Religione cattolica

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

LETTERATURA ITALIANA

Classe V C - Anno scolastico 2018/2019

Liceo Scientifico Statale “Avogadro” Roma

DOCENTE: Prof.ssa Rita Capraro

OBIETTIVI DIDATTICI

a) Riflessione sulla letteratura:

riconoscere i caratteri specifici di un testo letterario e la sua polisemia;

individuare gli elementi basilari delle diverse realtà storiche e quelli che determinano il

fenomeno letterario.

b) Lettura dei testi:

sicura acquisizione di abilità nella lettura diretta, analisi e interpretazione dei testi

letterari;

capacità di collocare un testo nel contesto storico-culturale e coglierne gli elementi più

significativi;

mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità;

formulare un proprio giudizio.

c) Conoscenze e competenze linguistiche:

sicura padronanza delle strutture della lingua;

capacità di produrre testi scritti di vari tipi;

capacità di effettuare un discorso orale in modo corretto, efficace e coerente nei

contenuti;

impiego di un lessico specifico con terminologia appropriata.

METODOLOGIE E CRITERI PER LA SCELTA DEI CONTENUTI

Per la scelta dei contenuti si favoriranno gli aspetti formativi più che informativi allo scopo di

potenziare capacità analitiche e logico-intuitive che consentano di cogliere il messaggio trasmessoci

dalla tradizione letteraria.

Si lascerà spazio ad approfondimenti personali su contenuti di particolare interesse promuovendo un

tipo di lavoro che evidenzi la centralità dell’allievo nel processo formativo.

Contestualmente, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione per quanto

concerne la riforma della prima prova scritta dell’Esame di Stato, si cercherà di sviluppare negli

alunni, attraverso esercitazioni e lezioni dedicate alle tecniche di scrittura, la capacità di produrre testi

di vario genere in vista della prova d’esame.

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Per quanto attiene ai contenuti disciplinari il programma verterà sulle seguenti tematiche:

Storia e testi della letteratura dal Neoclassicismo al Novecento.

Lettura del Paradiso dantesco.

Educazione linguistica e tecniche di scrittura.

Lo studio della Letteratura Italiana riguarderà le principali espressioni culturali dal Neoclassicismo al

Novecento, con particolare attenzione al contesto storico-culturale di ciascun periodo. Per ogni

fenomeno letterario si analizzeranno:

mentalità del periodo;

evoluzione della lingua;

rapporto letteratura-società;

differenziazione tra generi letterari.

Parte integrante del lavoro sarà rappresentata dall’analisi di significativi testi letterari non solo per

esemplificare quanto appreso in una trattazione di tipo monografico, ma per sviluppare negli alunni la

capacità di effettuare il passaggio dal testo alla comprensione profonda di esso, alla sua

contestualizzazione storico-culturale e letteraria, alla sua attualizzazione.

Parallelamente allo studio della storia letteraria si procederà alla lettura del Paradiso dantesco che

sarà intrapresa dopo aver fornito agli alunni le coordinate per la sua perfetta e completa

comprensione.

Si cercherà di effettuare la lettura integrale di un discreto numero di canti e una scelta antologica di

passi significativi di altri canti.

Sulla base delle indicazioni ministeriali e di quanto stabilito dal Dipartimento di Lettere dell’Istituto

si prevedono lezioni dedicate all’educazione linguistica in preparazione alle nuove tipologie della

prima prova scritta dell’Esame di Stato.

STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI

Lezione frontale;

libri di testo;

ricerche individuali degli alunni;

lavori di gruppo;

fotocopie;

audiovisivi;

visite guidate.

MODALITÀ E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione sarà di tipo formativo, indirizzata ad accompagnare il processo di apprendimento della

classe mediante l’accertamento dei contenuti, delle capacità logico-espressive, della partecipazione al

dialogo educativo. Elementi utili alla valutazione saranno:

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impegno e assiduità nello studio;

partecipazione al dialogo educativo;

raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso verifiche scritte e orali.

Le verifiche scritte e orali, oltre ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella

programmazione, avranno lo scopo di fornire agli alunni la misura dei loro miglioramenti ed

eventuali lacune da sanare.

Il numero delle verifiche scritte e orali nel trimestre e nel pentamestre, nonché l’attribuzione del voto,

saranno conformi a quanto stabilito dal dipartimento di Lettere dell’Istituto.

Il Docente

Rita Capraro

Roma, 16/10/2018

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

LETTERATURA LATINA

Classe V C - Anno scolastico 2018/2019

Liceo Scientifico Statale “Avogadro” Roma

DOCENTE: Prof.ssa Rita Capraro

OBIETTIVI DIDATTICI

Capacità di tradurre, analizzare e decodificare un testo classico;

Capacità di analizzare l’impianto retorico e lo stile di un autore;

capacità di identificare ed organizzare gli elementi fondamentali del sistema linguistico latino

confrontandoli con l’italiano;

collocazione di un testo nel contesto storico-culturale, nel genere e nell’epoca dell’autore;

capacità di riflessione sulla letteratura;

capacità di effettuare collegamenti fra la civiltà latina ed italiana nonché europea.

METODOLOGIE E CRITERI PER LA SCELTA DEI CONTENUTI

Per la scelta dei contenuti si favoriranno gli aspetti formativi più che informativi, cercando di

intensificare nei ragazzi l’interesse per la lingua e la cultura latina mostrandone l’inscindibile nesso

con quella italiana.

Per quanto attiene allo studio della letteratura latina verrà fornito un quadro il più ampio possibile

sugli autori e sui generi letterari più significativi dell’età imperiale opportunamente integrato con la

lettura e l’analisi di passi scelti in traduzione italiana allo scopo di potenziare la capacità di effettuare

il passaggio dal testo alla comprensione profonda di esso, alla sua contestualizzazione storico-

culturale e letteraria, alla sua attualizzazione.

Parallelamente allo studio della letteratura si prevede la lettura di classici latini in lingua originale,

opportunamente scelti sulla base delle capacità di comprensione del testo maturate dalla classe, per

consentire agli alunni di confrontarsi direttamente con le radici della cultura e della lingua italiana e

per analizzare l’evoluzione contenutistico-stilistica dei generi letterari, collocandoli nel clima storico-

culturale che li ha prodotti.

Le competenze sintattiche saranno potenziate ed eventualmente integrate attraverso la lettura dei

classici ed esercitazioni a casa finalizzate a sanare lacune pregresse.

STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI

Lezione frontale;

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libri di testo;

fotocopie;

audiovisivi;

visite guidate.

MODALITÀ E CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione sarà di tipo formativo, indirizzata ad accompagnare il processo di apprendimento della

classe mediante l’accertamento dei contenuti, delle capacità logico-espressive, della partecipazione al

dialogo educativo.

Elementi utili alla valutazione saranno:

impegno e assiduità nello studio;

partecipazione al dialogo educativo;

raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso verifiche scritte e orali.

Le prove di verifica saranno così strutturate:

in ordine alla produzione orale:

esposizione su tematiche letterarie;

traduzione, analisi e commento orale di un testo classico.

in ordine alla produzione scritta:

traduzione di testi latini con analisi testuale.

Le verifiche scritte e orali, oltre ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella

programmazione, avranno lo scopo di fornire agli alunni la misura dei loro miglioramenti ed

eventuali lacune da sanare.

Il numero delle verifiche scritte e orali nel trimestre e nel pentamestre, nonché l’attribuzione del voto,

saranno conformi a quanto stabilito dal dipartimento di Lettere dell’Istituto.

Il Docente

Rita Capraro

Roma, 16/10/2018

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Programmazione didattica generale della classe V°

Liceo Scientifico Sezione C Prof. Stefano VASELLI

A.S. 2018/19

STORIA ed EDUCAZIONE CIVICA e FILOSOFIA

Metodologia generale di insegnamento.

La trattazione delle problematiche storiche previste dal programma allegato avviene attraverso:

1. Lezione frontale

2. Lavoro individuale

3. Discussione

4. Scoperta guidata delle problematiche storiografiche.

5. Insegnamento per problemi concreti dall'attualità.

6. Attività di recupero in classe, ritornando sugli stessi argomenti con diverse modalità.

Modalità e criteri di verifica e valutazione

Le verifiche dell'apprendimento vengono finalizzate al controllo dell’acquisizione degli obiettivi

generali della classe e degli obiettivi specifici della disciplina e si sono articolate in:

• Test a risposta chiusa con distrattori multipli o del tipo "vero/falso".

• Verifiche scritte (al termine di ogni macro-argomento, con domande a risposta aperta);

• Interrogazioni orali con minimo 4 domande da 2 punti ciascuna (5 per il recupero delle prove orali

più insufficienti, o per offrire l'opportunità di conseguire il punteggio massimo).

Tipologia prove effettuate

• Lezioni frontali con frequenti domande agli studenti

• Esercizi guidati in classe su tutti i principali argomenti

• Risoluzione di problemi, anche complessi, a casa con successiva correzione-discussione in classe

• Correzione e discussione di tutti gli elaborati svolti in classe

• Simulazione della terza prova

Collegamenti con le altre discipline

Letterature italiana e inglese: i totalitarismi e le ideologie totalitarie (comunismo, fascismo, nazional-

socialismo, nazionalismi iberico e nipponico), nazionalismi tra otto e novecento, società di massa e

industrializzazioni, le guerre e le letterature di guerra. Il dopoguerra e il boom. La guerra fredda e gli

anni di piombo. La società post-industriale e post-fordista. La globalizzazione e la rivoluzione

informativa.

Storia dell'arte: Positivismo e naturalismo, fascismo e futurismo, società di massa e avanguardie

artistiche del primo novecento.

Fisica: le rivoluzioni scientifiche del '900, dalla fine del paradigma di Newton-Maxwell all'avvento delle

meccaniche relativistiche e quantistiche. L'energia atomica.

Informatica: l'Avvento delle Rete delle Reti e la globalizzazione delle informazioni e della

comunicazione.

I. Obiettivi culturali ed educativi.

1. Le conoscenze e abilità di base comuni alle tre classi sono così individuate (1-6) e finalisticamente

orientate (7-9):

1- conoscenza e critica della periodizzazione storica;

2- possesso e definizione dei termini e dei concetti storici fondamentali;

3- capacità di operare connessioni logico-temporali;

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4 - capacità di comprendere e differenziare i testi consultati: manuali, documenti, fonti storiografiche;

5 - apprendimento corretto dei contenuti curriculari e capacità di comprensione di un periodo storico

come insieme complesso di relazioni tra fatti politici, militari, economici, socio-culturali e religiosi;

6 - costante richiamo alla storiografia come riflessione sul significato della storia.

7 - acquisizione di competenze generali di inquadramento e ricostruzione dei fatti storici e degli eventi

storici insieme alla capacità di decodificare le stratificazioni e le modificazioni degli ambienti urbani e

rurali.

8 - proiezione consapevole, attraverso la conoscenza della loro genesi e del loro sviluppo, verso culture

europee ed extraeuropee, per consentire, attraverso il confronto e la valorizzazione di altri percorsi di

civiltà, la formazione di una coscienza, aperta e critica, della propria specifica identità nazionale.

9. Presa di consapevolezza di cosa sia un fatto storico e di cosa distingua il fatto storico dagli eventi

materiali che lo concretizzano fisicamente. Le sette condizioni individualmente necessarie e

congiuntamente sufficiente per comprendere un fatto storico tra cause, effetti e modalità d'azione.

Nell'ultimo anno di liceo scientifico, diventa centrale la formazione nel discente di una "coscienza

storica", e la promozione della capacità di individuare temi significativi di carattere interdisciplinare,

rivolta anche ad una comprensione del nostro tempo. Sempre per quanto riguarda la classe V°, va inoltre

tenuto presente che il secondo dopoguerra, presentando la rottura e la rifondazione di una serie di

linguaggi convenzionali, ben si presta a far cogliere le dinamiche del cambiamento culturale, politico ed

economico, nonché le regole della convivenza sociale, promuovendo gli approcci multidisciplinari. In

quest’ottica, l’insegnamento della storia nell’ultimo anno si presenterà più come una serie di unità

tematiche che come specifico oggetto di analisi storica.

Per quanto riguarda l'analisi dei testi, si ritiene essenziale l'acquisizione delle seguenti:

1. Capacità operative:

- individuare e comprendere le informazioni essenziali contenute nella trattazione del manuale;

- distinguere tra documenti e ricostruzioni storiche;

- saper collegare una argomentazione storiografica con i dati precedentemente acquisiti;

- saper istituire confronti tra interpretazioni storiografiche diverse

2. Capacità rielaborative

- esporre con ordine logico e cronologico i dati acquisiti, utilizzando un lessico appropriato;

• spiegare e motivare un processo storico.

II. Obbiettivi comportamentali dell'educazione civica della storia.

In relazione all'insegnamento della Storia, si indicano di seguito alcuni obbiettivi educativi generali che

possono considerarsi validi per tutto il triennio, sia pure con diversi gradi di consapevolezza da parte

degli allievi.

- Maturazione di una coscienza e di una cultura rivolte alla pace, al riconoscimento e al rispetto della

diversità, alla cooperazione;

- formazione di una coscienza civica educata ai valori democratici ed al rispetto dell'ambiente;

- apertura critica e responsabile ai problemi del nostro tempo;

- acquisizione di un metodo di ricerca fondato sull'esame dei fatti e sulla capacità di riflessione.

III. Fasi curricolari e SAPERI MINIMI

Classe III Trimestre Pentamestre

Linea evolutiva dai Comuni agli Stati regionali in

Italia

Formazione degli Stati nazionali

La nascita del commercio internazionale e il

protomercantilismo

L’età di Carlo V e di Francesco I.

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Le scoperte geografiche

I primi grandi etnocidi. Riforma protestante e Controriforma cattolica

Il consolidamento dello Stato moderno: Francia,

Elisabetta I e Filippo II.

La prima metà del XVII secolo: la guerra dei

trent’anni e la rivoluzione parlamentare inglese

Classe IV Trimestre Pentamestre

Le trasformazioni politiche del XVII secolo: la

Francia di Luigi XIV e l’Inghilterra della “gloriosa

rivoluzione”

L’espansione coloniale europea

I rapporti internazionali nella prima metà del XVIII

secolo

L’assolutismo riformatore

La nascita degli Stati Uniti

La prima rivoluzione industriale

La rivoluzione francese

L’epoca napoleonica

La Restaurazione

Il processo di unificazione nazionale italiana

Le teorie politiche ed economiche

Il risorgimento e l'Unità di Italia.

I governi della Destra e della Sinistra storica in

Italia

Classe QUINTA Trimestre Pentamestre

Il colonialismo

La società di massa e la III rivoluzione

industriale.

L'età giolittiana

L’età dell’imperialismo coloniale e il primo

conflitto mondiale

L’età dei totalitarismi e il secondo conflitto

mondiale

L’Italia repubblicana fino ai cosiddetti “anni

di piombo”

Guerra fredda e decolonizzazione: percorsi

tematici a discrezione del singolo docente

UNITA' DIDATTICA SULLA

COSTITUZIONE:

Dai principi fondamentali ai titoli successivi al I:

Gli organi fondamentali dello Stato.

Il Titolo V.

UNITA' DIDATTICA SULLA

COSTITUZIONE:

Le riforme costituzionali

I referendum (nella storia e nella Costituzione)

Come si può cambiare la Costituzione

Italiana? L'Articolo 138.

Macroargomenti e nuclei tematici per l'A.S. 2018/19 per la STORIA e l'Educazione alla

Cittadinanza

MATERIA MACRO-ARGOMENTI NUCLEI TEMATICI

STORIA Rivoluzione industriale e società di

massa.

Marxismo.

Liberalismo.

Nazionalismo.

Cattolicesimo politico.

Nazional-socialismo.

Antisemitismo.

Liberismo economico.

Welfare.

Post-colonialismo.

Guerra fredda.

Laicità.

Deportazioni ed esilio.

Pulizia etnica.

Olocausto.

Destra e sinistra nella storia e nel

lessico politico contemporaneo.

Scontro di civiltà.

Terrorismi.

La società di massa.

Il colonialismo europeo e

statunitense.

L’Italia liberale e l'età giolittiana.

Le due guerre mondiali.

I totalitarismi e il caso italiano (Il

fascismo).

I nuovi razzismi.

I Genocidi e le pulizie etniche.

Dalle rivoluzioni industriali a quelle

tecnologiche.

Le teorie macroeconomiche.

Il Marxismo, il socialismo

riformista, i revisionismi e il

marxismo-leninismo.

Il fascismo e i fascismi.

Il nazional-socialismo e le sue

analogie con il fascismo.

Il post-colonialismo.

Medioriente e questione arabo-

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palestinese

Boom economico e avvento del

centro-sinistra.

Il '68.

Anni di Piombo e strategia della

tensione

Fine della Guerra fredda. (1989- 91)

LA COSTITUZIONE DEL 1948.

IV. Modalità di verifica e criteri di valutazione per l’insegnamento della storia e dell'educazione

civica.

Pur tenendo conto della variabilità delle situazioni didattiche di partenza e delle diverse strategie

metodologiche dei singoli docenti, si ritiene che due verifiche nel primo quadrimestre e tre nel secondo,

opportunamente distribuite, possano consentire un'adeguata valutazione delle capacità argomentative ed

espositive degli alunni. Per valutare appieno, inoltre, l’ampiezza e la qualità dell’informazione, nonché

le capacità sintetiche, si stabilisce che, delle verifiche programmate, almeno una per ogni periodo sarà in

forma scritta, secondo le tipologie indicate per la terza prova dell’esame di Stato (che prevede l’uso,

cumulativo o alternativo, di questionari, trattazioni sintetiche di argomenti, prove sui testi).

La valutazione alla fine del primo quadrimestre ed alla conclusione dell’anno scolastico, dovrà risultare

dall'analisi dei livelli di apprendimento in relazione agli obbiettivi cognitivi e a quelli comportamentali

indicati, tenendo conto della qualità dell'impegno e del metodo di lavoro.

Si stabilisce il seguente schema valutativo di base:

parametri riferibili ad una valutazione numerica <4:

- inesistente informazione manualistica di base o con molti gravi errori

- incapacità di organizzare in modo coerente i contenuti, di inferire e dedurre

- gravi fraintendimenti o incomprensione delle nozioni ripetute

parametri riferibili ad una valutazione numerica 4:

- scarsa informazione manualistica di base o con alcuni gravi errori

- incapacità di costruire un discorso intorno al tema richiesto, connettendo tra loro le informazioni,

selezionandole e riformulandole in base alla domanda

parametri riferibili ad una valutazione numerica 5:

- presenza di lacune nell’informazione che pregiudicano in parte il possesso dei contenuti di base

- esposizione ancora schematica, frammentaria, con alcune carenze lessicali

- discorso non rigoroso nelle definizioni, poco rielaborato ed autonomo, con collegamenti non

pienamente sviluppati e linea argomentativa incerta

- studio prevalentemente mnemonico, solo parzialmente rielaborato.

parametri riferibili ad una valutazione numerica 6:

- comprensione del significato delle nozioni utilizzate

- conoscenza manualistica di base dei contenuti curriculari

- esposizione ordinata, corretta linguisticamente e lineare.

parametri riferibili ad una valutazione numerica 7:

- precisione nella espressione, padronanza del linguaggio specifico

- trattazione rielaborata del tema richiesto, capacità di selezionare le informazioni, di analisi e di sintesi

- controllo delle procedure logiche.

ulteriori parametri riferibili ad una valutazione numerica 8:

- comprensione del “senso”, anche diversificato nel tempo, assunto dalle nozioni utilizzate, fluidità

nell’esposizione

- capacità di sviluppare organicamente gli argomenti richiesti, istituendo relazioni tra contenuti diversi

- capacità critica di confronto tra tesi contrapposte, equilibrio tra momento analitico e sintetico

ulteriori parametri riferibili ad una valutazione numerica >8:

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- preparazione arricchita da originali apporti personali, anche attraverso l’istituzione e/o

l’approfondimento di contenuti interdisciplinari, sostenuta da ottime capacità di analisi e di sintesi, dal

coordinamento sistematico degli argomenti e da un metodo rigoroso e documentato.

V. Proposte di attività integrative per entrambe le discipline

Al fine di valorizzare l’indirizzo scientifico dell’insegnamento liceale e di superare la tradizionale

classificazione del sapere scientifico in aree disciplinari separate e scarsamente comunicanti, si

promuove l’organizzazione, in orario scolastico, di un ciclo di conferenze sulla storia della scienza, che

si avvalga del contributo di docenti di filosofia, scienze, fisica e matematica, interni ed esterni al nostro

Istituto. A questo fine, almeno a livello ideale, dovrebbero essere previste almeno due lezioni-conferenze

di due ore ciascuna per ogni anno di corso del triennio; l’oggetto sul quale verteranno le lezioni sarà

stabilito sulla base dei programmi curricolari, in modo che il contributo dell’esperto possa valere come

approfondimento di tematiche già presentate o almeno introdotte in classe dai docenti delle discipline

interessate. Indispensabili sono da considerarsi anche visite didattiche, uscite didattiche di un giorno,

visione di lungometraggi di argomento storico, storiografico e filosofico-scientifico.

Infine, si ritiene opportuno dotare gli studenti del triennio, e quindi anche gli studenti di questa classe,

delle competenze necessarie per affrontare una ricerca bibliografica: conoscenza delle tipologie di

catalogazione sia cartacea che elettronica; uso di biblioteche telematiche e di reti di biblioteche on line;

modalità di ricerca per autore, per testo, per titolo o per argomento sia all’interno dei cataloghi delle

biblioteche sia sui motori di ricerca on line; consultazione del testo e schedatura. Naturalmente il luogo

privilegiato per avviare questo percorso formativo è la biblioteca di Istituto.

Content Language and Integrated Learning (CLIL).

Nel corso del Pentamestre, un intero modulo e le sue unità didattiche (nello specifico: il modulo 15 -

L'età della globalizzazione informatica ed economica dal crollo dell'URSS all'11 settembre 2001) sarà

impartito alla classe sotto forma di lezioni interattive multimediali in lingua inglese per mezzo della

metodologia CAFIS-CLIL per un totale (massimo) di 20 ore e di 15 ore (minimo) di lezione. La

metodologia CLIL non è solo una modalità di insegnamento di una disciplina specifica in lingua inglese,

ma trattasi di una metodologia che permette alla "L2" (la lingua straniera, in questo caso l'inglese) di

ampliare i confini didattici della lezione ben oltre i limiti della lezione - frontale, con ampia utilizzazione

di Lezioni in PPT-Powerpoint, ma soprattutto di materiale documentaristico e filmico (sia televisivo che

cinematografico). La lezione frontale viene sostituita con lezioni interattive e laboratorio di "Open

Discussion" con gli studenti. Il CLIL è, ormai, una modalità di insegnamento di almeno una disciplina

all'interno delle diverse materie insegnate, stabilita come OBBLIGATORIA dalla normativa vigente, per

almeno un modulo di unità didattiche.

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Liceo Scientifico Statale "Amedeo Avogadro" in Roma.

Programma

Docente professor Stefano Vaselli.

Classe V sezione C, Liceo Scientifico Riformato

Materia: STORIA ed Educazione Civica (ed educazione civica)

Programma in svolgimento durante l'A.s. 2018/19

Materiale didattico effettivamente utilizzato: manuali, monografie, volumi collettanei.

Manuale: Desideri, Codovini "Storia e Storiografia Plus". Messina. Casa Editrice G.D'Anna, 2018.

Argomento del corso:

Il '900, tra totalitarismi, società di massa, guerre e trasformazioni tecnologico-culturali in 15 unità

didattiche o moduli.

Modulo n.1.

La Società di Massa. Caratteristiche generali di un nuovo modello di vita ed organizzazione sociale.

1. La III e la IV rivoluzione industriale. Il modello fordista e il modello tayloriano della produzione e

del lavoro.

2. La trasformazione del territorio. Indotti industriali e nuove metropoli.

3. Le nuove invenzioni: dal telegrafo al telefono. Dal telefono alla radio.

4. La meccanizzazione dei trasporti.

5. L'età d'oro dell'industrialismo liberista tra Europa e USA.

Modulo n. 2.

L'Italia liberale ai primordi del secolo:

1. Il Gabinetto Pelloux e il delitto di Umberto I.

2. L'età giolittiana (1903 – 1913).

3. Trasformazioni e riforme.

4. La prosecuzione della politica coloniale. L'impresa libica.

5. Il ruolo del Partito Socialista e della destra nazionalista e la mediazione di Giolitti.

6. L'Italia giolittiana verso l'intervento nella Prima Guerra mondiale.

7. La fine del giolittismo e la politica estera della destra nazionalista.

La fine dell'egemonia europea tra colonialismo ed imperialismo e le ideologie nazionaliste:

1. La guerra Ispano-Americana, La guerra anglo-boera, e la guerra russo-giapponese.

2. L'episodio della rivoluzione sovietica del 1905.

3. I nazionalismi europei: pangermanesimo, panslavismo, il nazionalismo britannico e gli irredentismi

italiani e balcanici.

Modulo n. 4.

La prima guerra mondiale o "Grande Guerra" (1914-18).

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1. Ragioni di un conflitto. La crisi di un modello di egemonia.

2. L'instabilità dei Balcani. Crisi degli Imperi Centrali.

3. La triplice alleanza e la triplice intesa. L'Entente Cordiale.

4. Prima fase del conflitto (1914-1916). Dall'attentato di Sarajevo alla battaglia della Marna.

5. La Guerra di Posizione come tattica di logoramento.

6. I teatri bellici della prima fase: fronte occidentale e orientale.

7. Gli U-BOOT e l'affondamento del Lusitania.

8. L'ingresso dell'Italia in guerra. Le ragioni di un capovolgimento di fronte. Visione del II volume del

ciclo di videoconferenze Novecento Italiano: L'Italia in Guerra.

9. Seconda fase (1916-17). La battaglia della Somme.

10. La disfatta russa.

11. L'offensiva e la controfensiva di Caporetto. Dalla Strafeexpedition alla mobilitazione nazionale.

12. Terza fase: l'intervento degli USA e del Giappone.

13. La vittoria degli alleati sugli Imperi Centrali

14. I Trattati di Pace (Versailles, Saint German, etc.).

Modulo n. 5.

Le Rivoluzioni russe del 1917. Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione di ottobre (calendario

giuliano).

1. La rivoluzione di Febbraio.

2. Dal Governo provvisorio alle Tesi di Aprile di Lenin.

3. Il governo Kerenskij.

4. Le elezioni del 1917 e il colpo di stato bolscevico.

5. La rivoluzione leninista e l'uscita della Russia dalla Ima Guerra Mondiale.

6. La nascita dell'URSS, la NEP, e il periodo post-leninista.

7. L'avvento dello Stalinismo.

Modulo n.6.

Il primo dopoguerra.

1. Conseguenze del conflitto sulle economie e sull'occupazione.

2. Le tensioni sociali in Europa dal 1918 al 1921. Il biennio rosso in Italia e in Germania.

3. La Repubblica di Weimar.

4. La crisi della repubblica di Weimar.

Modulo n.7.

Il fascismo.

1. Dal 1919 al 1922. Dalla nascita ed affermazione del Partito Nazionale dei Fasci Combattenti con il

manifesto di Piazza San Sepolcro alla marcia su Roma e il governo Mussolini.

2. Dal 1922 al 1925. Il delitto Matteotti e la legge Acerbo. L'episodio dei parlamentari dell'Aventino.

3. I manifesti degli intellettuali antifascisti e degli intellettuali fascisti. Nascita ed affermazione del

termine "totalitario" per indicare il regime mussoliniano.

4. Le leggi fascistissime e l'affermazione del regime totalitario.

5. Il fascismo dal 1929 al 1939. Dalla fase liberista in economia ai Patti Lateranensi, e dalla

nazionalizzazione dell'economia all'alleanza con il regime nazionalsocialista di Hitler.

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Modulo n. 8.

La Grande Crisi Economica del 1929.

1. Cause, ragioni, conseguenze, profili analitici delle teorie e delle ipotesi. La teoria keynesiana.

2. Il crack di Wall Street e la grande Depressione.

3. L'elezione di F. D. Roosevelt e il New Deal.

4. Le conseguenze della grande crisi del '29 sulla politica mondiale.

Modulo n. 9.

Gli anni '30 in Europa.

1. Hitler, il nazismo e la fine della repubblica di Weimar.

2. Il caso spagnolo: da Primo de Rivera alla repubblica. Dalla Repubblica alla guerra civile e alla presa

del potere da parte di F. Franco.

3. L'espansionismo tedesco e la politica dello "spazio vitale" di Hitler.

4. La Conferenza di Monaco e il ruolo di Mussolini.

5. L'Anschluss austriaco, l'annessione della Cecoslovacchia, e il Patto Molotov-Ribbentrop.

6. Verso la II Guerra Mondiale.

Modulo n. 10.

La II Guerra Mondiale.

1. Prima fase: 1939 – 1941.

2. Dall'attacco alla Polonia all'intervento italiano.

3. Dall'attacco alla Russia all'intervento giapponese a Pearl Harbour. L'ingresso degli USA in guerra.

4. Seconda Fase: 1941-43.

5. La Guerra nel Pacifico, in Nord-Africa e l'attacco alleato in Sicilia.

6. Da El-Alamein a Stalingrado.

7. La fine del fascismo nel Regno di Italia: il 25 Luglio 1943.

8. L'8 settembre e l'armistizio di Badoglio.

9. Il fascismo repubblicano della repubblica sociale italiana.

10. Un problema storiografico: guerra civile o lotta di liberazione?

11. Terza fase 1943-45. La disfatta dell'asse.

12. Le conferenze di Pace: Casablanca, Teheran, Yalta, Potsdam (nascita del concetto di "Cortina di

Ferro"), Parigi.

13. Il caso dei confini orientali dell'Italia. Dalla pace di Parigi al trattato di Osimo. (collegamenti con i

14. La Shoah e il processo di Norimberga.

Modulo n. 11.

Il secondo dopoguerra.

1. I due blocchi. La dottrina Truman e il Piano Marshall

2. Il blocco di Berlino.

3. La Guerra Fredda nella sua prima fase e la ricomposizione della cartina Europea.

4. Stati democratici occidentali e "democrazie popolari".

5. L'Italia e il dopoguerra. Dal referendum del Giugno 1946 alle elezioni del 18 aprile 1948.

6. Dalla dottrina Truman all'Amministrazione Eisenhower.

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7. Il maccartismo negli USA.

8. Da Eisenhower a Kennedy (1960-63). La "Nuova Frontiera". La Baia dei Porci e il Muro di Berlino.

Il delitto Kennedy. Gli anni '60 come decennio di grandi cambiamenti culturali, negli USA e nel

mondo (la contestazione, le culture pop e alternative).

9. La Guerra nel Vietnam (1964-1975).

10. La questione mediorientale (1948 – 2000)

Modulo n. 12.

L'Italia dalla Ricostruzione al Boom.

1. Dal 1958 al 1968. Il centrosinistra (1962) e il grande sviluppo economico degli anni '60.

2. Il 1968. Genesi americana (1967, Berkeley), Maggio Parigino e ricaduta in Italia.

3. Il '68 italiano: visione della videoconferenza su DVD Novecento Italiano: Il '68 di M. Revelli;

Laterza, Roma-Bari, 2008.

4. Fine del Boom e inizio degli anni di Piombo (1969-1988): la strategia della tensione (1969 – 1984)*.

Modulo n. 13.

La fine della Prima Repubblica in Italia.

• Approfondimento: La fine della repubblica "dei partiti": tangentopoli e l'inchiesta "Mani pulite".

Modulo n. 14.

La fine della Guerra Fredda (1989- 1991).

Thatcher e Reagan e i nuovi modelli economici e politici della "Rivoluzione conservatrice".

Dagli anni '80 all'età della globalizzazione informatica.

Modulo n. 15:

L'età della Globalizzazione economico-informatica, dal crollo dell'URSS all'11 settembre (1991 - 2001)

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FILOSOFIA

Metodologia generale di insegnamento.

La trattazione delle problematiche filosofiche previste dal programma è avvenuta attraverso:

• Lezione frontale

• Lavoro individuale

• Discussione

• Spiegazione seguita da esempi applicativi

• Scoperta guidata

• Insegnamento per problemi

• Attività di recupero in classe, ritornando sugli stessi argomenti con diverse modalità.

Modalità e criteri di verifica e valutazione

Le verifiche dell'apprendimento sono state finalizzate al controllo dell’acquisizione degli obiettivi

generali della classe e degli obiettivi specifici della disciplina e si sono articolate in:

• Test a risposta chiusa con distrattori multipli o del tipo "vero/falso".

• Verifiche scritte (al termine di ogni macro-argomento, con domande a risposta aperta);

• Interrogazioni orali con minimo 4 domande da 2 punti ciascuna (5 per il recupero delle prove orali

più insufficienti, o per offrire l'opportunità di conseguire il punteggio massimo).

Tipologia prove effettuate

• Lezioni frontali con frequenti domande agli studenti

• Esercizi guidati in classe su tutti i principali argomenti

• Risoluzione di problemi, anche complessi, a casa con successiva correzione-discussione in classe

• Correzione e discussione di tutti gli elaborati svolti in classe

• Simulazione della terza prova

Collegamenti con le altre discipline

Fisica: discussione sulla natura della luce, del tempo, dello spazio (geometrie non euclidee), la teoria

della relatività, la meccanica quantistica e il principio di indeterminazione di Heisenberg, le 4 rivoluzioni

tecnologico-industriali e i problemi energetici.

Matematica: La nascita della moderna logica-matematica e teoremi di incompletezza di Godel. Apogeo

e fine di Logicismo e formalismo.

Letterature italiana e inglese: Storicismi, filosofia marxiana, il positivismo, l'evoluzionismo,

superomismo dannunziano e nichilismo.

Letteratura inglese e angloamericana: L'importanza dell pensiero pragmatista di Peirce, James e

Dewey e delle filosofie intuizionistiche e spiritualistiche di Bergson per la prosa e la lirica poetica

inglese e americana.

Storia dell'Arte e disegno: influssi ed impatti delle filosofie del '900 sulle avanguardie storiche del XX

secolo.

I. Obbiettivi culturali ed educativi

1. Le conoscenze e abilità di base comuni alle tre classi sono così individuate (1-3) e finalisticamente

orientate (4):

1- acquisizione degli elementi storici, culturali, teorici e logici fondamentali della storia della filosofia;

2- corretta utilizzazione della terminologia specifica della materia;

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3- acquisizione della capacità di comprendere ed interrogare i testi

4 - acquisizione di strumenti concettuali finalizzati alla formazione di una personalità intellettualmente

autonoma, propositiva e critica, sia sul piano etico-sociale che epistemologico (attraverso opportune

scelte di temi e problemi dal programma).

Questi obbiettivi e finalità rimangono fondamentali in tutto il triennio; negli ultimi due anni si richiede

però una maggiore capacità di operare connessioni trasversali, con particolare riguardo alle

problematiche dell'etica, della politica e della scienza. A questo fine e nella prospettiva di un

superamento della "frattura" tra cultura scientifica ed umanistica, si ritiene fondamentale l'acquisizione,

da parte degli studenti, di un abito mentale che li induca a considerare tutte le scienze, pur nella loro

specificità metodologica ed epistemologica, come funzionali alla comprensione dell'unica realtà che li

circonda.

Per quanto riguarda l'analisi dei testi, si ritiene essenziale l'acquisizione delle seguenti:

1. Capacità operative:

- decodificazione dei termini del linguaggio filosofico, anche con l'ausilio di un dizionario specializzato

ed abitudine alle definizioni.

- lettura e comprensione delle linee fondamentali del manuale adottato e dei testi integrativi (brani

antologici o classici);

- capacità di destrutturare per unità tematiche e ristrutturare secondo un ordinamento gerarchico la linea

argomentativa dei singoli pensatori;

- capacità di confrontare tra loro i testi presi in esame;

- capacità di confrontare testi provenienti da ambiti culturali diversi.

2. Le Capacità rielaborative:

- esporre in forma logica e coerente le linee essenziali di una riflessione filosofica, utilizzando il lessico

specifico;

- capacità di individuare analogie e differenze fra le diverse teorie studiate

- capacità di esercitare una indagine critica sulle diverse forme di sapere, indagandone le condizioni di

possibilità e il loro "senso", in una visione unitaria che salvaguardi le rispettive autonomie.

II. Obbiettivi comportamentali

1- Acquisizione di una disposizione intellettuale e di un abito critico aperto al dialogo e al confronto con

le diverse situazioni storico-culturali e socio-ambientali;

2- accettazione consapevole delle regole della civile convivenza e del rispetto reciproco, che porta

anche a vivere la scuola come occasione di crescita personale e di educazione alla responsabilità;

3- promozione della curiosità e del gusto per la ricerca personale;

4- costruzione della capacità di sviluppare razionalmente e coerentemente il proprio punto di vista.

Educazione al confronto del proprio punto di vista con tesi diverse, alla comprensione ed alla

discussione di una pluralità di prospettive.

Questi obbiettivi rimangono costanti per tutto il triennio. In particolare nell'ultimo anno diventano

fondamentali la promozione della curiosità dei discenti, come desiderio di interrogare e di interrogarsi

che è alla base della filosofia, in una inscindibile connessione tra obbiettivi culturali e formativi, e la

costruzione di soggettività responsabili, capaci di scegliere e di motivare adeguatamente le proprie

scelte, pur nel rispetto e nell’accettazione della pluralità di punti di vista diversamente motivati.

III. Fasi curriculari e saperi minimi

Classe III Trimestre Pentamestre Pitagora, e la nascita del concetto di philosophia

Parmenide e la Scuola di Elea

Democrito di Abdera e l'atomismo

Aristotele: la critica a Platone; la logica; la metafisica;

la fisica; l’etica; la politica

Le filosofie ellenistiche

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I Sofisti

Socrate e il metodo socratico

Platone: il mito; la dottrina delle idee; il dualismo

ontologico e gnoseologico; il pensiero politico; la

cosmologia.

Il cristianesimo

La Patristica e Sant'Agostino

Caratteristiche della Scolastica e sua crisi

Classe IV Trimestre Pentamestre

La filosofia della natura nel Rinascimento

La rivoluzione scientifica Nascita e sviluppo della

scienza moderna: il problema del metodo e del

linguaggio scientifico; la concezione meccanicista della

natura.

Razionalismo ed empirismo nella filosofia del

Seicento: Descartes, Leibniz, Locke, Berkeley e Hume

Classe V Trimestre Pentamestre

Arthur Schopenauer e le filosofie

irrazionalistiche

Karl Marx e F. Engels nelle scienze sociali

Caratteri generali del positivismo e suoi autori

principali

La teoria dell'evoluzione di Darwin e il suo

impatto sulla cultura europea.

Nietzsche, le fasi del pensiero nietzscheano e

la nascita dei dibattiti post-positivisitci

Filosofia analitiche ed ermeneutiche

La crisi dei fondamenti della matematica e

della fisica

La filosofia politica del XX secolo

Macroargomenti e nuclei tematici per l'A.S. 2018/19 per la FILOSOFIA

MATERIA MACRO-ARGOMENTI NUCLEI TEMATICI FILOSOFIA Sinistra hegeliana

Marxismo.

Darwinismo.

Nichilismo.

Pragmatismo.

Intenzionalità.

Logicismo.

Formalismo.

Ermeneutica.

Filosofia analitica.

Filosofia politica

La filosofia di Marx

I positivismi classici. Comte, Mill,

Spencer.

Il nichilismo, l’eterno ritorno, il

relativismo nietzschiano.

Lo psicologismo.

Il logicismo.

Il riduzionismo.

La teoria dell’evoluzione di

Darwin.

Le moderne filosofie analitiche.

L’epistemologia contemporanea.

Nell’ambito delle scansioni cronologiche sopra indicate per le tre classi, ciascun insegnante potrà

articolare e/o approfondire specifici nuclei tematici, a seconda degli interessi preminenti degli alunni, di

opportunità o esigenze interdisciplinari e delle scelte didattiche operate dal Consiglio di classe.

IV. Modalità comuni di verifica e criteri di valutazione per l’insegnamento di entrambe le discipline

Pur tenendo conto della variabilità delle situazioni didattiche di partenza e delle diverse strategie

metodologiche dei singoli docenti, si ritiene che due verifiche nel primo quadrimestre e tre nel secondo,

opportunamente distribuite, possano consentire un'adeguata valutazione delle capacità argomentative ed

espositive degli alunni. Per valutare appieno, inoltre, l’ampiezza e la qualità dell’informazione, nonché

le capacità sintetiche, si stabilisce che, delle verifiche programmate, almeno una per ogni periodo sarà in

forma scritta, secondo le tipologie indicate per la terza prova dell’esame di Stato (che prevede l’uso,

cumulativo o alternativo, di questionari, trattazioni sintetiche di argomenti, prove sui testi).

La valutazione alla fine del primo quadrimestre ed alla conclusione dell’anno scolastico, dovrà risultare

dall'analisi dei livelli di apprendimento in relazione agli obbiettivi cognitivi e a quelli comportamentali

indicati, tenendo conto della qualità dell'impegno e del metodo di lavoro.

Si stabilisce il seguente schema valutativo di base:

parametri riferibili ad una valutazione numerica <4:

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- inesistente informazione manualistica di base o con molti gravi errori

- incapacità di organizzare in modo coerente i contenuti, di inferire e dedurre

- gravi fraintendimenti o incomprensione delle nozioni ripetute

parametri riferibili ad una valutazione numerica 4:

- scarsa informazione manualistica di base o con alcuni gravi errori

- incapacità di costruire un discorso intorno al tema richiesto, connettendo tra loro le informazioni,

selezionandole e riformulandole in base alla domanda

parametri riferibili ad una valutazione numerica 5:

- presenza di lacune nell’informazione che pregiudicano in parte il possesso dei contenuti di base

- esposizione ancora schematica, frammentaria, con alcune carenze lessicali

- discorso non rigoroso nelle definizioni, poco rielaborato ed autonomo, con collegamenti non

pienamente sviluppati e linea argomentativa incerta

- studio prevalentemente mnemonico, solo parzialmente rielaborato.

parametri riferibili ad una valutazione numerica 6:

- comprensione del significato delle nozioni utilizzate

- conoscenza manualistica di base dei contenuti curriculari

- esposizione ordinata, corretta linguisticamente e lineare.

parametri riferibili ad una valutazione numerica 7:

- precisione nella espressione, padronanza del linguaggio specifico

- trattazione rielaborata del tema richiesto, capacità di selezionare le informazioni, di analisi e di sintesi

- controllo delle procedure logiche.

ulteriori parametri riferibili ad una valutazione numerica 8:

- comprensione del “senso”, anche diversificato nel tempo, assunto dalle nozioni utilizzate, fluidità

nell’esposizione

- capacità di sviluppare organicamente gli argomenti richiesti, istituendo relazioni tra contenuti diversi

- capacità critica di confronto tra tesi contrapposte, equilibrio tra momento analitico e sintetico

ulteriori parametri riferibili ad una valutazione numerica >8:

- preparazione arricchita da originali apporti personali, anche attraverso l’istituzione e/o

l’approfondimento di contenuti interdisciplinari, sostenuta da ottime capacità di analisi e di sintesi, dal

coordinamento sistematico degli argomenti e da un metodo rigoroso e documentato.

V. Proposte di attività integrative per entrambe le discipline

Al fine di valorizzare l’indirizzo scientifico dell’insegnamento liceale e di superare la tradizionale

classificazione del sapere scientifico in aree disciplinari separate e scarsamente comunicanti, si

promuove l’organizzazione, in orario scolastico, di un ciclo di lezioni a classi aperte e parallele sulla

storia della scienza, che si avvalga del contributo di altri docenti di filosofia, scienze, fisica e

matematica, interni ed esterni al nostro Istituto.

La classe potrà avvalersi, inoltre, delle selezioni per le Olimpiadi di Filosofia e accederà anche durante

le ore di filosofia ad alcune delle cinque ore previste per l’U.D.A. di Cittadinanza e Costituzione. (Vedi

allegato).

Infine, si ritiene opportuno dotare gli studenti del triennio, e quindi anche gli studenti di questa classe,

delle competenze necessarie per affrontare una ricerca bibliografica: conoscenza delle tipologie di

catalogazione sia cartacea che elettronica; uso di biblioteche telematiche e di reti di biblioteche on line;

modalità di ricerca per autore, per testo, per titolo o per argomento sia all’interno dei cataloghi delle

biblioteche sia sui motori di ricerca on line; consultazione del testo e schedatura. Naturalmente il luogo

privilegiato per avviare questo percorso formativo è la biblioteca

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27

PROGRAMMA DI FILOSOFIA MODERNA E CONTEMPORANEA

Classe 5° sez. C

Anno Scolastico 2018/19

Prof. Stefano Vaselli.

Argomento del corso: Dalle filosofie post-hegeliane alla filosofia analitica del linguaggio e della

scienza

Autori e problemi Attività, valutazioni e loro periodo dell'anno

scolastico e del mese. 12 settembre – 30

ottobre

LE FILOSOFIE POST-HEGELIANE.

SCHOPENHAUER

ARTHUR SCHOPENHAUER E SØREN KIERKEGAARD;

Schopenhauer: Vita e Opere. Le radici culturali del sistema.

Il "velo di Maya". "Tutto è volontà".

Dall'essenza del corpo a quella del mondo.

Caratteri e manifestazioni della volontà di vivere.

Il pessimismo e il rifiuto dei 3 ottimismi: cosmico, sociale e storico.

Schopenhauer e Leopardi: rapporti e confronto.

Kierkegaard. Vita e Opere.

Uomo estetico, etico, religioso.

Enten –Heller (Aut-Aut) e Briciole di filosofia.

L’esistenzialismo nella cultura contemporanea (influssi del pensiero

kierkegaardiano)

Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo")

POSITIVISMO, EVOLUZIONISMO, PRAGMATISMO.

IL POSITIVISMO E I POSITIVISMI. DEFINIZIONI, TEORIE,

PERIODIZZAZIONE, AUTORI.

Da Saint-Simon e Comte all’utilitarismo britannico di Bentham e

James Mill a. John Stuart Mill. Vita e opere,

L’utilitarismo

La logica, induttiva e deduttiva

Economia e politica

On liberty "Sull'asservimento delle donne".

Mill tra liberalismo, utilitarismo e empirismo.

b. Evoluzionismi. Le radici della dottrina. Charles Darwin. Vita e

opere. la teoria dell'evoluzione per selezione naturale

Le attuali forme di evoluzionismo, tra “Grande Sintesi”,

Adattazionismo, teoria degli equilibri punteggiati o puntuali e

sociobiologia.

Evoluzionismo e creazionismo.

c. Charles Sanders Peirce tra semiotica, logica formale, teoria della

ricerca e dell'inferenza scientifica (teoria dell'abduzione) e nascita del

Pragmatismo.

La semiotica.

La massima pragmatica.

La teoria dell’inferenza.

Il realismo di Peirce.

Gli eredi di Peirce: James e Dewey.

1 ottobre – 30 ottobre Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo")

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KARL MARX

Vita e opere

Le caratteristiche generali del pensiero marxiano

La critica allo stato moderno e al liberalismo

La critica all'economia borghese

La concezione materialistica della storia

Il Manifesto del Partito Comunista

Il Capitale

La rivoluzione e la dittatura del proletariato.

Le fasi della società comunista

20 Novembre – Gennaio Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo")

Attività, valutazioni e loro periodo

dell'anno scolastico e del mese

FRIEDRICH NIETZSCHE

Vita e opere

"La nascita della tragedia"

"Sull'utilità e il danno della storia per la vita" (Considerazioni

inattuali)

"La gaia scienza"

"Genealogia della morale"

Il cristianesimo e la morale del risentimento

La "morte di Dio" e l'avvento dell'oltreuomo

La volontà di potenza

La dottrina dell'eterno ritorno

Nichilismo attivo e passivo

Il relativismo nietzscheano o "prospettivismo".

Il caso Nietzsche: follìa, letteratura e uso politico.

Gennaio - Primi di Marzo

Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo"

LE FILOSOFIE ANALITICHE. MATEMATICA, LINGUAGGIO, MENTE E

CONOSCENZA.

LA CRISI DEI FONDAMENTI IN FISICA.

LA CRISI DEI FONDAMENTI IN MATEMATICA E IN LOGICA.

Frege: vita e opere aritmetica e logica, il problema del significato.

Senso e Significato

L'ideografia

Gli assiomi fondamentali della teoria degli insiemi: estensionalità e

comprensione.

L’antinomia di Russell rispetto alla classe che non può essere elemento

di sé stessa.

Le Ricerche Logiche: "Il Pensiero"

Russell: vita e opere, la logica delle relazioni e la teoria dei tipi,

linguaggio e conoscenza.

Wittgenstein: vita e opere, il linguaggio e il mondo, linguaggio ed

esperienza.

Il Tractatus Logico-Philosophicus e la fase logicista. Il mondo come

totalità dei fatti e non delle cose. Il significato come raffigurazione di

un fatto nella proposizione. Le tavole della verità. Tautologie e

contraddizioni. Misticismo e "i limiti del mio linguaggio come limiti

del mio mondo".

Il II Periodo: le Ricerche filosofiche: il concetto di gioco linguistico,

seguire una regola, significato come uso, somiglianza di famiglia,

impossibilità di un linguaggio privato.

Quine:

I due dogmi dell’empirismo

Olismo semantico ed epistemologico

L’inscrutabilità del riferimento (“Gavagai”).

Il rasoio con cui Ockham può tagliare la barba di Platone

Putnam.

Il riferimento diretto e il “primo realismo”: L’esperimento mentale

della Terra Gemella.

Il realismo interno: l’esperimento mentale dei cervelli in una vasca.

Il dualismo fatto-valore e la sua superabilità.

7 Marzo – 8 Maggio

Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo").

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EPISTEMOLOGIA DELLE SCIENZE NATURALI E DELLE SCIENZE SOCIALI

NELLA PRIMA META’ DEL XX SECOLO.

Il Circolo di Vienna e il Neopositivismo Logico.

Karl Popper e il falsificazionismo.

Asimmetria tra falsificazione e verificazione e critica

dell’induttivismo.

La conoscenza oggettiva: concezione evoluzionistica della scienza e

teoria dei tre mondi (analogie con Frege).

La filosofia delle scienze sociali di Popper: da Miseria dello storicismo

a La Società aperta e i suoi nemici

L’individualismo metodologico nelle scienze sociali.

Società aperta e liberalismo.

Fine Maggio - Giugno

Interrogazioni intervallate alle lezioni

frontali

Inserimento dell'autore in una

interrogazione scritta con domande a

risposta singola ("aperte") e con

domande a risposta chiusa ("a

distrattore multiplo") o in una

Simulazione della III prova scritta

dell'esame di stato

Trimestre

LETTURA IN CLASSE DI:

Schopenhauer (brani scelti).

Mill (brani scelti)

Pentamestre

LETTURA IN CLASSE DI:

Nietzsche: Sulll'utilità e il danno della

storia per la vita

Così Parlo Zarathustra.

Frege: Senso e significato §§1, 3, 5.

Wittgenstein: Tractatus Logico-

Philosophicus, Proposizioni: 1-2.012,

2.014- 2.023; 2.1 – 2.1512; 2.18 –

2.21; 4 – 4.001; 4.1 – 4.112; 4.12 –

4.121; 4.2 – 4.22; 4.46, 4.462, 5.6 –

5.61; 6.41 – 6.421; 6.4311 – 77

Ricerche filosofiche, Parte Prima: §§

11, 23, 43, 65 – 67, 199, 293.

Roma, addì 16 Ottobre 2018 Il docente di ruolo

Dott. Stefano Vaselli

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PROGRAMMAZIONE ANNUALE INDIVIDUALE 2018 - 2019

Prof.ssa Rita Barbieri

DISCIPLINA: INGLESE Classe VC TESTI IN ADOZIONE:

- Lorenzoni/Pellati/Bacon /Corrado :“ Insights into Literature” vol A e vol B, DeaScuola ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

La classe ha un comportamento educato e corretto. Segue con interesse e dimostra di voler apprendere e migliorare. La partecipazione e l’interazione non è sempre adeguata per tutti in quanto alcuni studenti sono troppo passivi e hanno bisogno di essere continuamente coinvolti e invitati a fornire un proprio contributo. Tutti hanno fatto progressi nel tempo, anche se il profitto si differenzia a seconda dell’impegno e delle inclinazioni personali. Il clima di lavoro è sereno e produttivo OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA - Riconoscere la tipologia di testo analizzato e il suo registro linguistico - decodificare e riutilizzare i linguaggi specifici; - comprendere il senso generale e/o individuare informazioni richieste; - riassumere i contenuti - argomentare le proprie opinioni in modo completo, chiaro e coerente - discutere sequenze di film o articoli di giornali e riviste con lessico adeguato - organizzare le conoscenze in mappe concettuali/percorsi personali OBIETTIVI DIDATTICI Obiettivi didattici minimi

capacità di orientarsi nell’analisi di un testo

comprensione del senso generale del testo

conoscenza degli argomenti di letteratura e di attualità trattati

saper riferire in maniera coerente e con lessico adeguato Obiettivi didattici superiori

migliore conoscenza della lingua sia dal punto di vista morfo-sintattico che lessicale

acquisizione dei linguaggi specifici

acquisizioni di informazioni e dati utili ad effettuare validi collegamenti e confronti con altre discipline

acquisizione di “socializing and presentation skills”

consolidamento dell’uso dell’inglese come lingua veicolare CONTENUTI

1. Letteratura

VOLUME A

L’Età Romantica (1776-1837):

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MODULE 1: ROMANTIC POTRY:

P.B. Shelley: “Ode to the West Wind”

J. Keats: “Ode on a Grecian Urn”

G.G Byron: da ”Childe Harold’s Pilgrimage”: Once more upon the waters (Canto III);

MODULE 3: ROMANTIC FICTION:

M. Shelley: Frankenstein, or the Modern Prometheus, extracts from chapter 5 and 24

E- Bronte : Wuthering Heights, extracts from chapter 2 and 9.

E. A. Poe: The Oval Portrait

VOLUME B

L’ Età Vittoriana : quadro storico-sociale e letterario

SECTION 4

MODULE 1: FICTION IN A TIME OF CHANGE

C. Dickens: “Oliver Twist”; “Hard Times”

MODULE 3: THE AGE OF AESTHETICISM AND DECADENCE

O. Wilde: “The Picture of Dorian Gray”

R. L. Stevenson: The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde

TEATRO: O.Wilde:“The Impotance of Being Earnest”: visione del film omonimo in lingua originale.

SECTION 5

MODULE 1: MODERNISM

T.S. Eliot: The Waste Land

V. Woolf: Mrs Dalloway : A walk through the park; Death in the Middle of Life

J. Joyce: “Dubliners”: Eveline; The Dead; “Ulysses”: Molly Bloom’s monologue

MODULE 2: THE IMPACT OF WAR ON POETRY AND FICTION:

R. Brook: The Soldier

S. Sassoon: They

E. Hemingway: A Farewell to Arms*

MODULE 3: THE AGE OF ANXIETY

S. Beckett: Waiting for Godot

MODULE 4: REBELLIONS:

J.D.Salinger: The Catcher in the Rye*

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SECTION 6

MODULE 1: COLONIALISM AND LITERATURE

J. Conrad: Heart of Darkness

MODULE 3 : POSTMODERNISM:

M Cunningham: The Hours

MODULE 4: DYSTOPIAS

G. Orwel : 1984

K. Ishiguro: Never let me go

2. Consolidamento linguistico:

1. Verranno individuate e presentate alla classe tematiche di attualità in forma di articoli di

giornale, interviste televisive, dibattiti e conferenze di diversa natura, economica, socio-

politica, scientifica, artistica, di costume.

2. U.D.A.

Il dipartimento di inglese ha scelto di approfondire tematiche relative ai diritti umani , con

particolare riferimento alla condizione della donna e alle discriminazioni di genere

METODOLOGIE L’approccio metodologico sarà prioritariamente di tipo comunicativo, privilegiando lo sviluppo della competenza linguistica rispetto alla conoscenza morfosintattica della lingua. Lo studente non si limiterà a “conoscere”, ma imparerà a “saper fare”, acquisendo conoscenze e competenze attraverso attività da cui estrapolare e stabilire regole e modelli che saranno poi strutturati in un adeguato quadro di riferimento. L'approccio comunicativo: a) è basato sull’uso della lingua come strumento per il raggiungimento di obiettivi extralinguistici; b) è basato su diversi tipi di interazione: tra mente e linguaggio, tra studente e insegnante, tra studente e studente, tra studente e testi; c) tende a valorizzare il contributo dello studente al processo educativo attraverso diversi tipi di interazione; d) stimola un atteggiamento attivo da parte degli studenti, ponendoli in situazioni in cui è necessario comunicare. L'approccio partecipativo: In questa prospettiva la classe viene vissuta come una comunità interdipendente. Le attività potranno svolgersi: a) attraverso un'interazione diretta/frontale tra docente e studenti nella fase dell’unità didattica in cui è necessario un input diretto da parte dell’insegnante, una discussione o una verifica da parte del docente o della classe stessa; b) mediante l'interazione tra piccoli gruppi di studenti nella fase di ampliamento e consolidamento dell’input attraverso la condivisione di attività, la presentazione di esperienze individuali, discussioni e confronti su tematiche diverse, al fine di moltiplicare il tempo di impegno attivo e di pratica linguistica da parte degli studenti;

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c) proponendo attività da svolgersi in coppia quando sarà necessaria una breve chiarificazione e/o un confronto, come nel caso della verifica della correttezza dei compiti assegnati per casa; d) con attività individuali quando si chiede allo studente una riflessione sulle proprie esperienze e/o di produrre un testo scritto. STRUMENTI DIDATTICI Libro di testo, giornali, riviste, film e documenti in lingua originale, internet, cd, dvd e Power Point. MODALITA’ E NUMERO DI VERIFICHE (si fa riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti e alla programmazione del Dipartiimento di lingua Inglese). Almeno tre prove, tra scritte e orali, nel trimestre e 5 nel pentamestre VERIFICHE ORALI: Conversazione interventi dal posto Colloqui orali su temi definiti Presentazioni orali riguardanti anche ricerche, letture e approfondimenti individuali o di gruppo Riassunti Analisi del testo con contestualizzazione storica e rielaborazione personale VERIFICHE SCRITTE: Prove a risposta aperta Prove a risposta chiusa Analisi di testi Scrittura di brevi relazioni e commenti su tematiche trattate (gli elaborati verranno di tanto in

tanto raccolti dall’insegnante, corretti, valutati come produzione scritta e restituiti agli studenti) MODALITA’ DI RECUPERO Corsi di recupero e corsi di sostegno in itinere saranno attivati secondo le necessità e le indicazioni fornite dal Collegio dei docenti. Roma, 16 ottobre 2018 Prof.ssa Rita Barbieri

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PROGRAMMAZIONE MATEMATICA

LICEO SCIENTIFICO

CLASSI QUINTE

CONTENUTI E OBIETTIVI

La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico

e specifica il percorso per la classe quinta. I contenuti presentati sono stati organizzati per unità

didattiche.

Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C6 le competenze di base che ciascun tema/unità

didattica concorre a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.

C1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica.

C2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

C3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

C4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con

l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico.

C5. Utilizzare gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici

C6. Saper costruire ed analizzare semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche

utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo.

Primo periodo

UNITA’

DIDATTICA Conoscenze Capacità Competenze specifiche

Competen

ze di base

Le funzioni e

le loro

proprietà

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi

Individuare le

principali

proprietà di una

funzione

- Individuare dominio, segno, iniettività,

suriettività, biettività, (dis)parità,

(de)crescenza, periodicità, funzione

inversa di una funzione

- Determinare la funzione composta di

due o più funzioni

- Trasformare geometricamente il grafico

di una funzione

C1,C2

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I limiti delle

funzioni

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi

Apprendere il

concetto di limite

di una funzione

- Operare con la topologia della retta:

intervalli, intorno di un punto, punti

isolati e di accumulazione di un insieme

- Verificare il limite di una funzione

mediante la definizione

- Applicare i primi teoremi sui limiti

(unicità del limite, permanenza del

segno, confronto)

C1,C2,

C4

Il calcolo dei

limiti

Conoscere i

concetti e i

metodi del

calcolo

algebrico e

delle funzioni

elementari

dell’analisi

Calcolare i limiti

di funzioni

- Calcolare il limite di somme, prodotti,

quozienti e potenze di funzioni

- Calcolare limiti che si presentano sotto

forma indeterminata

- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti

notevoli

- Confrontare infinitesimi e infiniti

- Studiare la continuità o discontinuità di

una funzione in un punto

- Calcolare gli asintoti di una funzione

- Disegnare il grafico probabile di una

funzione

C2,C4

Progressioni

aritmetiche e

geometriche

Principio di

induzione

- Applicare il principio di induzione

- Determinare i termini di una

progressione noti alcuni elementi

- Determinare la somma dei primi n

termini di una progressione

C1,C4,C5,

C6

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36

Le

successioni e

le serie

Conoscere i

concetti e i

metodi del

calcolo

algebrico e

delle funzioni

elementari

dell’analisi

Calcolare i limiti

di successioni

Studiare il

comportamento di

una serie

- Rappresentare una successione con

espressione analitica e per ricorsione

- Verificare il limite di una successione

mediante la definizione

- Calcolare il limite di successioni

mediante i teoremi sui limiti

- Calcolare il limite di progressioni

- Verificare, con la definizione, se una

serie è convergente, divergente o

indeterminata

- Studiare le serie geometriche

C2,C4

La derivata

di una

funzione

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

differenziale

Calcolare la

derivata di una

funzione

- Calcolare la derivata di una funzione

mediante la definizione

- Calcolare la retta tangente al grafico di

una funzione

- Calcolare la derivata di una funzione

mediante le derivate fondamentali e le

regole di derivazione

- Calcolare le derivate di ordine superiore

- Calcolare il differenziale di una

funzione

- Applicare le derivate alla fisica

C2, C3,

C4,C6

I teoremi del

calcolo

differenziale

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

differenziale

Applicare i

teoremi sulle

funzioni derivabili

- Applicare il teorema di Rolle

- Applicare il teorema di Lagrange

- Applicare il teorema di Cauchy

- Applicare il teorema di De L’Hospital

C2,C3,

C4,

I massimi, i

minimi e i

flessi

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

differenziale

Studiare i

massimi, i minimi

e i flessi di una

funzione

- Determinare i massimi, i minimi e i

flessi orizzontali mediante la derivata

prima

- Determinare i flessi mediante la derivata

seconda

- Determinare i massimi, i minimi e i

flessi mediante le derivate successive

- Risolvere i problemi di massimo e di

minimo

C2,C3,

C4,C6

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37

Secondo periodo

Lo studio

delle funzioni

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

differenziale

Studiare il

comportamento

di una funzione

reale di variabile

reale

Applicare lo

studio di funzioni

Risolvere

un’equazione in

modo

approssimato

- Studiare una funzione e tracciare il suo

grafico

- Passare dal grafico di una funzione a

quello della sua derivata e viceversa

- Risolvere equazioni e disequazioni per

via grafica

- Risolvere i problemi con le funzioni

- Separare le radici di un’equazione

- Risolvere in modo approssimato

un’equazione con il metodo

C2,C3

C4,

C5,C6

Gli integrali

indefiniti

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

integrale

Apprendere il

concetto di

integrazione di

una funzione

Calcolare gli

integrali

indefiniti di

funzioni anche

non elementari

- Calcolare gli integrali indefiniti di

funzioni mediante gli integrali

immediati e le proprietà di linearità

- Calcolare un integrale indefinito con il

metodo di sostituzione e con la formula

di integrazione per parti

- Calcolare l’integrale indefinito di

funzioni razionali fratte

C2,C3,

C4,C5,

C6

Gli Integrali

definiti

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

integrale

Calcolare gli

integrali definiti di

funzioni anche

non elementari

Usare gli integrali

per calcolare aree

e volumi di

elementi

geometrici

Calcolare il valore

approssimato di

un integrale

- Calcolare gli integrali definiti mediante

il teorema fondamentale del calcolo

integrale

- Calcolare il valor medio di una funzione

- Operare con la funzione integrale e la

sua derivata

- Calcolare l’area di superfici piane e il

volume di solidi

- Calcolare gli integrali impropri

- Applicare gli integrali alla fisica

- Calcolare il valore approssimato di un

integrale definito

- Valutare l’errore di approssimazione

C2,C3,

C4,

C5,C6

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38

Le equazioni

differenziali

Conoscere i

concetti e i

metodi delle

funzioni

elementari

dell’analisi e

del calcolo

differenziale e

integrale

Apprendere il

concetto di

equazione

differenziale

Risolvere alcuni

tipi di equazioni

differenziali

- Risolvere le equazioni differenziali del

primo ordine del tipo y’ = f(x), a

variabili separabili, lineari

- Risolvere le equazioni differenziali del

secondo ordine lineari a coefficienti

costanti

- Risolvere problemi di Cauchy del primo

e del secondo ordine

- Applicare le equazioni differenziali alla

fisica

C2,C4,

C5, C6

Le

distribuzioni

di

probabilità

Utilizzare i

concetti e i

modelli delle

scienze

sperimentali

per

investigare

fenomeni

sociali e

naturali e per

interpretare i

dati

Operare con le

distribuzioni di

probabilità di uso

frequente di

variabili casuali

discrete

Operare con le

distribuzioni di

probabilità di uso

frequente di

variabili casuali

continue

- Determinare la distribuzione di

probabilità e la funzione di ripartizione

di una variabile casuale discreta,

valutandone media, varianza, deviazione

standard

- Valutare l’equità e la posta di un gioco

aleatorio

- Studiare variabili casuali che hanno

distribuzione uniforme discreta,

binomiale o di Poisson

- Standardizzare una variabile casuale

- Studiare variabili casuali continue che

hanno distribuzione uniforme continua o

normale

C4, C5,

C6

Geometria

analitica

nello spazio

Conoscere le

equazioni di

un piano,

condizione di

perpendicolari

tà e

parallelismo,

distanza tra

punti,la sfera

Calcolare

l’equazione di un

piano, di una sfera

- Risolvere semplici problemi C2,C3,

C4

La programmazione potrebbe subire modifiche in base all’andamento della singola classe.

S T R U M E N T I D I V E R I F I C A

Negli scrutini del primo periodo come in quelli finali, la valutazione dei risultati raggiunti è formulata,

in ciascuna disciplina, mediante un voto unico che, secondo le indicazioni ministeriali, deve fondarsi su

una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-

didattiche adottate dai docenti e volte ad accertare conoscenze, capacità e competenze specifiche; si

stabilisce che le valutazioni di matematica per il trimestre saranno almeno 3 di cui almeno 1 orale e nel

pentamestre saranno almeno 4 di cui almeno 1 orale.

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Le prove scritte potranno essere potranno essere strutturate come esercizi o problemi.

Nelle interrogazioni si darà peso all'esposizione che dovrà essere scorrevole ed organica.

C R I T E R I D I V A L U T A Z I O N E D E L L E P R O V E

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

- conoscenza e comprensione degli argomenti

- capacità di applicare quanto appreso

- logicità dell’elaborato o dell’esposizione

- uso del linguaggio specifico.

C R I T E R I D I V A L U T A Z I O N E F I N A L I

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

- situazione di partenza

- grado di progressione del processo di apprendimento

- raggiungimento degli obiettivi

- continuità nell’impegno a scuola e a casa

- partecipazione al dialogo educativo.

C R I T E R I D I S U F F I C I E N Z A ( S T A N D A R D M I N I M O )

- Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del programma.

- Esporre in modo corretto quanto appreso.

- Applicare, in contesti algebricamente e concettualmente semplici, i contenuti appresi, con

pochi errori e, comunque, di calcolo.

Ottobre 2018

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LICEO SCIENTIFICO

PROGRAMMAZIONE DI FISICA

QUINTO ANNO

La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e

specifica il percorso per il secondo biennio e la classe quinta. I contenuti presentati sono stati organizzati per

temi, talvolta articolati in unità didattiche.

Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C7 le competenze che ciascun tema/unità didattica

concorre a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.

C1. Osservare e identificare fenomeni.

C2. Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e

analogie.

C3. Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti

per la sua risoluzione.

C4. Comprendere, anche attraverso problemi tratti anche dall’esperienza quotidiana, la natura

quantitativa e predittiva delle leggi fisiche.

C5. Comprendere il significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso

come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali.

C6. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze

fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.

C7. Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive,

anche in relazione a ricadute sul problema delle risorse energetiche

Primo periodo

Unità Conoscenze Abilità/capacità Competenze

Unità 1

Il magnetismo

La forza magnetica e le linee

del campo magnetico.

Forza magnetica fra fili

percorsi da corrente e

definizione di Ampere.

L’intensità del campo

magnetico.

Campi magnetici di alcune

distribuzioni di corrente.

Forze magnetiche sui fili

percorsi da corrente.

Momento torcente magnetico

Forza di Lorentz.

Moto di una carica elettrica

nel campo magnetico.

Teorema di Gauss per il

magnetismo e teorema della

circuitazione di Ampere.

Proprietà magnetiche della

materia.

Saper utilizzare il teorema della circuitazione

di Ampere per determinare i campi magnetici

generati da particolari distribuzioni di

corrente.

Determinare il campo magnetico prodotto in

un punto dalla corrente che scorre in un filo

rettilineo o in un solenoide.

Determinare la forza su un filo percorso da

corrente o su una carica elettrica in moto in un

campo magnetico uniforme.

Calcolare il raggio e il periodo del moto

circolare di una carica che si muove

perpendicolarmente a un campo magnetico

uniforme.

Comprendere il principio di funzionamento di

un motore elettrico in corrente continua e il

suo impatto nelle diverse situazioni della vita

reale.

Descrivere come la magnetizzazione residua

possa essere utilizzata nella realizzazione di

memorie magnetiche digitali.

C1, C2, C3,

C5,C6,C7

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Unità 2

Induzione

Elettromagnetica

La corrente indotta.

Flusso di campo magnetico

concatenato con un circuito.

Legge di Faraday-Neumann.

Legge di Lenz.

Autoinduzione e mutua

induzione.

Circuiti RL.

Energia e densità di energia

del campo magnetico.

Circuiti elettrici a corrente

alternata.

Alternatore e dinamo. Il trasformatore.

Comprendere la fenomenologia

dell’induzione elettromagnetica e origine

della forza elettromotrice indotta.

Applicare le leggi di Faraday-Neumann e di

Lenz.

Determinare l’induttanza di un solenoide,

note le sue caratteristiche geometriche e

costruttive.

Calcolare l’energia immagazzinata in un

solenoide percorso da una corrente continua.

Risolvere semplici circuiti in corrente

alternata.

C2, C3, C5, C6,

C7

All’inizio dell’anno si potrà rendere necessario il completamento di alcuni argomenti di

elettrostatica, eventualmente non approfonditi durante il quarto anno, necessari per lo svolgimento del

programma del quinto anno di corso.

Secondo periodo

Unità Conoscenze Abilità/capacità Competenze

Unità 3

Onde

elettromagnetiche

Campo elettrico indotto .

Propagazione del campo

elettromagnetico e velocità

della luce.

Equazioni di Maxwell.

Onde elettromagnetiche.

Produzione e ricezione di

onde elettromagnetiche

Spettro elettromagnetico.

Esporre e discute le equazioni di Maxwell.

Definire le caratteristiche di un’onda elettro-

magnetica e analizzarne la propagazione.

Saper classificare le onde.

Elettromagnetiche in funzione della loro

lunghezza d’onda.

Descrivere l’utilizzo delle onde

elettromagnetiche nel campo delle

telecomunicazioni.

C2, C3, C4

C6,C7

Unità 4

Relatività

ristretta

Esperimento di Michelson e

Morley.

Trasformazioni di Lorentz e

i postulati di Einstein.

Simultaneità degli eventi,

dilatazione dei tempi e

contrazione delle lunghezze.

Massa, quantità di moto ed

energia relativistiche.

L’equivalenza massa-

energia.

Introduzione alla relatività

generale.

Comprendere il significato dell’esperimento

di Michelson e Morley.

Comprendere le implicazioni dei postulati

relativistici nei concetti di simultaneità,

intervallo di tempo e distanza.

Saper applicare la legge di composizione

relativistica delle velocità e le leggi di

dilatazione dei tempi e di contrazione delle

lunghezze.

Formulare e discutere le espressioni

dell’energia totale, della massa e della

quantità di moto in meccanica relativistica.

Capire in che modo le teorie sulla relatività

hanno influenzato il mondo scientifico.

C2,C3,C5,

C6,C7

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Unità 5

Crisi della fisica

classica

Esperimenti di Thomson,

Rutherford, Millikan.

Il corpo nero e l’ipotesi di

Planck.

Effetto fotoelettrico ed

effetto Compton.

Spettri atomici e modelli

atomici.

Comprendere le carenze concettuali della

fisica classica nella descrizione

dell’interazione fra radiazione e materia e

genesi del concetto di quanto di energia.

Comprendere l’interpretazione quantistica

dell’effetto fotoelettrico e dell’effetto

Compton.

Saper utilizzare il modello di Bohr nell’analisi

degli spettri dell’atomo di idrogeno.

C2,C3,C5,

C6,C7

Unità 6

La natura

quantistica

dell’atomo

Proprietà ondulatorie della

materia (de Broglie).

Il principio di

indeterminazione

Onde di probabilità.

Numeri quantici dell’atomo.

Saper illustrare il dualismo onda-corpuscolo

e formulare la relazione di de Broglie.

Comprendere il principio di

indeterminazione di Heisenberg.

Saper enunciare e discutere il principio di

sovrapposizione delle funzioni d’onda.

Saper identificare i numeri quantici che

determinano l’orbita ellittica e la sua

orientazione.

Discutere i limiti di applicabilità della fisica classica e moderna.

C2,C3,C5,

C6,C7

In corsivo sono indicati gli argomenti opzionali: il loro svolgimento sarà a discrezione del singolo docente che

valuterà la situazione della classe.

Il piano di lavoro potrà essere ampliato in base alle contingenze ed alle risposte effettive della classe, e si

individuano i seguenti temi per possibili approfondimenti:

Fisica nucleare

Relatività generale

Fisica dello stato solido

Particelle elementari

Astrofisica

STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche saranno effettuate mediante colloqui orali, relazioni delle esperienze di laboratorio e prove

scritte. Queste ultime potranno essere strutturate come esercizi, problemi o quesiti da risolvere, test a

risposta breve e/o a scelta multipla, simulazioni della Seconda Prova – se proposte dal Ministero.

Nelle interrogazioni si darà molto peso all’esposizione degli argomenti che dovrà essere scorrevole

ed organica.

NUMERO MINIMO DI VERIFICHE

Nel trimestre: almeno 3 prove, di cui almeno 1 orale

Nel pentamestre: almeno 4 prove, di cui almeno 1 orale

CRITERI DI SUFFICIENZA (Standard minimo)

Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del programma

Esporre in modo corretto quanto appreso

Saper utilizzare le conoscenze per risolvere semplici problemi relativi agli argomenti trattati

Settembre 2018

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA per l’insegnamento di SCIENZE nella CLASSE V sez. C Anno scolastico 2018/2019 Insegnante: prof.ssa Chiara RENGO SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe, di cui sono docente dallo scorso anno, non ha fino ad allora goduto di una grande continuità didattica, cosa che non ha mancato di ripercuotersi sull’acquisizione di un metodo di studio specifico per la disciplina. Il quadro complessivo mostra infatti, accanto ad un certo numero di alunni piuttosto capaci, altri che denotano ancora una certa fragilità nelle competenze necessarie; per tutta la classe, inoltre, si evidenziano diverse carenze e lacune nelle conoscenze in quanto molti argomenti del programma previsto sinora sono stati trattati in maniera incompleta e/o discontinua. OBIETTIVI DIDATTICI e OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA Lo studio delle Scienze Naturali si compone di discipline distinte, Biologia, Chimica e Scienze della Terra, caratterizzate da contenuti concettuali e metodologie di lavoro differenziate. Esiste però un aspetto essenziale comune alle tre discipline: la medesima strategia di indagine: sono infatti materie fondate sul metodo scientifico – sperimentale, un sistema di ricerca basato sull’osservazione, la sperimentazione, l‘elaborazione di ipotesi, leggi e teorie. L’acquisizione di questo metodo, declinato nei diversi ambiti, costituisce l’aspetto formativo dell’insegnamento delle Scienze, prima ancora del possesso dei contenuti disciplinari specifici. Lo studio delle Scienze Naturali, in particolare, si propone diverse finalità: concorre in modo fondamentale alla formazione dello studente, in quanto fornisce strumenti essenziali per orientarsi nella complessa realtà scientifica e tecnologica; costituisce una delle premesse per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile; contribuisce a sviluppare le capacità di osservazione; contribuisce alla genesi di una coscienza naturalistica che maturi nello studente il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle sue risorse; consente di interpretare leggi naturali e fenomeni legati all’attività scientifica e tecnologica. FINALITA’ dell’insegnamento scientifico :

Fornire agli studenti gli strumenti essenziali per orientarsi nella complessa realtà scientifica.

Sviluppare le capacità di osservazione.

Porsi in modo razionale di fronte ala realtà ed in modo critico rispetto alle informazioni, valutando correttamente l’affidabilità delle fonti.

Sviluppare consapevolezza della complessità dei fenomeni naturali, dei sistemi materiali e viventi e delle relazioni interne ad essi.

Saper comprendere ed utilizzare un linguaggio appropriato e corretto dal punto di vista scientifico per comunicare e sintetizzare informazioni, spiegare fenomeni, partecipare a discussioni esprimendo le proprie idee.

Prendere coscienza della continua evoluzione del pensiero scientifico.

Costituire una delle premesse per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile.

Contribuire alla genesi di una coscienza naturalistica che maturi nello studente il senso di responsabilità nei confronti della conservazione degli equilibri e nella gestione dell’ambiente e delle sue risorse.

Fornire le basi di una corretta educazione alla salute.

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Per raggiungere queste finalità sono programmati i seguenti obiettivi specifici, comportamenti ed azioni misurabili e valutabili, punti di riferimento in termini di conoscenze ed abilità: OBIETTIVI SPECIFICI (con l’asterisco* sono contrassegnati gli standard minimi):

Acquisire conoscenze e competenze*.

Acquisire capacità critiche, intese come riflessione e valutazione personale.

Acquisire capacità di sintesi e d’analisi*.

Saper organizzare le conoscenze acquisite*.

Risolvere problemi.

Saper effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni*.

Comprendere ed avere padronanza del linguaggio specifico*.

Individuare le correlazioni tra i fenomeni*.

Classificare, formulare ipotesi, trarre conclusioni*.

Applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale.

Esaminare le caratteristiche della materia.

Comprendere le leggi che regolano le trasformazioni della materia*.

Analizzare le relazioni tra le diverse trasformazioni.

Conoscere il comportamento della materia nei tre stati fisici.

Saper rappresentare una reazione chimica*

Definire il controllo delle reazioni chimiche

Acquisire capacità di osservare ed analizzare l’ambiente dei viventi.

Analizzare le relazioni tra le diverse componenti biologiche*.

Conoscere gli aspetti dell’anabolismo e del catabolismo degli esseri umani e le caratteristiche delle funzioni che sono collegate a questi aspetti*

Analizzare le relazioni tra le diverse componenti ambientali

Analizzare le relazioni tra le diverse componenti biologiche.

Educare alla Salute*.

Partecipare al dialogo educativo*. CONTENUTI Per poter comprendere il significato dei fenomeni scientifici, dei processi vitali e degli interventi sull’ambiente è necessario interpretare correttamente i meccanismi fisici e chimici e biologici che ne sono alla base; occorre guidare gli allievi all’osservazione ed alla comprensione dei fenomeni ed all’educazione ai processi logico – causali, anche per poter stabilire le relazioni che intercorrono tra i diversi processi naturali. Si partirà dall’osservazione macroscopica dei corpi, delle sostanze e dei fenomeni per arrivare in modo graduale all’aspetto particellare della materia, ed infine offrire spunti di connessione tra conoscenze scientifiche ed applicazioni tecnologiche. Poiché, secondo le indicazioni ministeriali, le tappe del percorso di apprendimento delle Scienze nel Liceo Riformato non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva, accanto a temi e argomenti nuovi delle Scienze della Terra e della Biochimica saranno ripresi ed approfonditi concetti della Chimica e della Biologia già appresi oppure non adeguatamente acquisiti negli anni precedenti, introducendo per essi nuove chiavi interpretative. Chimica e Biochimica Si cercherà di recuperare quegli argomenti non trattati precedentemente (in particolare il concetto di reazione chimica e di bilanciamento e la stechiometria, nonché gli aspetti quantitativi e qualitativi delle trasformazioni); si tratteranno inoltre il controllo delle reazioni chimiche; l’energia; la velocità delle reazioni; l’equilibrio chimico; le reazioni di ossido – riduzione; la chimica degli elementi. Si darà adeguato spazio agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi ed alle applicazioni. Si approfondirà la chimica organica, si

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studieranno la biochimica e i biomateriali, con struttura e funzione di molecole di interesse

biologico; si analizzeranno i processi biologici e biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità. Scienze della Terra e Geologia Si riprenderà il concetto di Sistema Integrato Terra e si analizzeranno le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera). Si studieranno la struttura interna della Terra, la composizione della litosfera, e si inizierà a catalogare, classificare e riconoscere minerali e rocce, dopo aver approfondito in Chimica le caratteristiche della materia e dei materiali allo stato solido. Si studieranno i fenomeni vulcanici e quelli sismici, i modelli della tettonica globale e i fenomeni meteorologici. METODOLOGIE DI LAVORO - STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Nel presentare i contenuti, e per la loro acquisizione, si ritiene fondamentale ricercare la partecipazione attiva degli allievi, cercando di stimolare l’interesse allo studio e, per quanto possibile, il coinvolgimento personale. Si ricorrerà pertanto a lezioni frontali e a lezioni partecipate; le prime saranno costituite dalle introduzioni di carattere generale, dall’esposizione di concetti, dalla costruzione di mappe concettuali, dalla sistematizzazione dei risultati emersi, dagli approfondimenti. Nelle lezioni partecipate si utilizzeranno, soprattutto, domande-stimolo e modi di risoluzione di casi o problemi specifici mediante applicazione concrete delle conoscenze acquisite. Si organizzeranno, se e quando possibile, lavori di gruppo per raccogliere ed esaminare materiale, per redigere e presentare relazioni. Si cercherà, inoltre, di approfondire tematiche specifiche per realizzare progetti che abbiano una ricaduta sul mondo esterno. Come strumenti di lavoro si utilizzeranno principalmente i libri di testo, ed eventualmente sussidi quali enciclopedie e dizionari (anche multimediali) materiale di documentazione (libri, articoli di quotidiani e di riviste specializzate, siti web specialistici, film), ed altro materiale didattico come schede di lavoro, schemi riepilogativi e riassuntivi, presentazioni in PowerPoint, LIM, mezzo informatico, audiovisivi. Si utilizzerà per quanto possibile il laboratorio di Scienze per esperienze e lezioni. Sono previste se possibile uscite didattiche brevi con visite a mostre e partecipazione a convegni ed incontri presso Enti scientifici. Approfondimenti di carattere disciplinare e multidisciplinare, scientifico e tecnologico, avranno anche valore orientativo al proseguimento degli studi. Per questo motivo si cercherà di attivare, ove possibile, collaborazioni con Università, Enti di Ricerca, Musei della Scienza e mondo del lavoro. Si tiene a precisare che molto dipenderà dal tempo effettivamente a disposizione, e quindi, al netto di eventi esterni non prevedibili, dalla risposta della classe e dalla sua capacità di lavorare proficuamente nelle lezioni standard. MODALITA’ DI VERIFICA Sono necessarie verifiche periodiche delle abilità conseguite dagli allievi in corrispondenza degli obiettivi prefissati. Il raggiungimento degli obiettivi va accertato rilevando:

il livello di conoscenza;

il livello di comprensione;

il livello di applicazione. La verifica formativa sarà effettuata, pertanto, per conoscere grado e stile d’apprendimento da parte degli allievi e per individuare eventuali lacune (in modo da programmare interventi di recupero); gli alunni potranno così rendersi conto dei risultati ottenuti, rispetto all’impegno, e dell’efficacia del metodo di studio. Tali verifiche formative contribuiranno con un peso ridotto (33%) alle valutazioni finali del trimestre e del pentamestre.

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Oltre alle verifiche formative in itinere, si ricorrerà alle interrogazioni con cui far emergere la capacità di impostare i problemi in modo personale, la logica che guida l’esposizione, la quantità di nozioni assimilate e la loro rielaborazione, la precisione del linguaggio, le capacità di collegamento , di analisi , di sintesi. Si prevedono verifiche orali e scritte con modalità di diverso tipo (domande a risposta aperta, relazioni, esercizi di applicazione delle conoscenze, lavori di approfondimento), per far emergere le capacità sintetiche e per quantificare in modo generale la preparazione dell’allievo o la parte compiuta del programma, e per accertare il livello d’acquisizione delle nozioni. Il numero delle verifiche previste, stabilito in sede di programmazione di Dipartimento, è almeno due prove (articolate tra prove scritte ed orali) nel trimestre ed almeno tre prove nel pentamestre (articolate tra scritte ed orali). Le verifiche orali saranno continue ed in itinere, per consentire il monitoraggio dell’apprendimento e del profitto lezione per lezione. Eventuali verifiche scritte saranno di tipo sommativo, e pertanto, comprensive di più unità didattiche, moduli o segmenti curricolari, sia per consentire una valutazione più oggettiva, sia per adeguarle alle modalità dei futuri test di ammissione e/o valutazione, nonché per favorire impegno, attenzione e apprendimento continui e costanti, indispensabili per ottenere le basi di una preparazione completa. VALUTAZIONE La metodologia da seguire nella valutazione sarà basata su prove scritte di varia natura, eventualmente anche valide per l’orale, esercizi, problemi e relazioni, e su prove orali, con modalità diversificate a seconda degli argomenti oggetto delle verifiche. Tutte le prove contribuiranno, con pesi anche differenziati, alla determinazione della valutazione finale. La verifica sommativa sarà impostata sui seguenti criteri di valutazione in relazione al raggiungimento degli obiettivi:

risultati conseguiti

preparazione di base

progressi manifestati in rapporto al livello di partenza

potenzialità degli allievi

interesse e partecipazione al dialogo educativo

comportamento

impegno Per le valutazioni, adattando all’insegnamento delle Scienze Naturali i parametri di voto considerati nella programmazione collegiale, si utilizzerà la TABELLA DOCIMOLOGICA di riferimento, in decimi, presente sul sito web della scuola. I voti allo scrutinio verranno espressi con numeri interi e rappresenteranno il risultato di verifiche e valutazione basati sui criteri sopra indicati con relativo arrotondamento. Nel registro elettronico i voti saranno invece trascritti integralmente, con l’uso di decimali, se necessario, per cogliere e marcare le differenze all’interno della banda di oscillazione docimologica. MODALITÀ DI RECUPERO Il recupero verrà effettuato prevalentemente in itinere, al termine dello svolgimento di unità o moduli; al termine del trimestre, non essendo probabilmente possibile attivare corsi di Scienze nell’Istituto, il recupero delle carenze, per gli allievi che presentino insufficienze alla valutazione del primo periodo, sarà basato sullo studio individuale nel periodo di sospensione della didattica, con verifica nel pentamestre.

Roma, 11 ottobre 2018 L’insegnante Prof.ssa Chiara Rengo

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LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO

PIANO DI LAVORO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Prof. Domenico Carlucci – Classe 5^ C – A. scol. 2018-19

FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA 1. Acquisizione di strumenti e di metodi per l’analisi, la comprensione e la valutazione di prodotti artistico - visuali particolarmente rappresentativi di una determinata civiltà. 2. Sviluppo di un atteggiamento consapevole e critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva, anche in quella divulgativa e di massa. 3. Potenziamento della sensibilità estetica nei confronti degli aspetti visivi, della realtà e dell’ambiente. 4. Avvio alla comprensione della significatività culturale del prodotto artistico sia come recupero della propria identità che come riconoscimento delle diversità. 5. Attivazione di un interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico locale nazionale, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico e culturale. 6. Acquisizione degli strumenti di base relativi alla teoria e alla tecnica della rappresentazione degli oggetti tridimensionali sul piano, tramite i diversi metodi, delineandone il percorso storico lungo il quale tale teoria si è andata formando. 2. OBIETTIVI

1. Acquisire e utilizzare un linguaggio storico-artistico corretto, adeguato e sufficientemente articolato;

2. Acquisire e utilizzare strumenti idonei alla rappresentazione grafica, lettura, comprensione e valutazione del linguaggio specifico dell’oggetto artistico, del suo contenuto, del suo significato e del suo codice;

3. Sviluppare l’esigenza di utilizzare l’immagine come supporto costante all’analisi dell’oggetto artistico;

4. Sviluppare l’esigenza di contestualizzazione storica dell’oggetto artistico. 3. METODI

Saranno utilizzati i più importanti metodi storiografici (formalista, sociologico, strutturalista, iconologico) e grafici, in modo da offrire allo studente un approccio fortemente dialettico allo studio della materia. Gli studenti saranno motivati allo studio della materia privilegiando l’esperienza diretta: pertanto saranno organizzati cicli di visite guidate a monumenti e mostre. 4. CONTENUTI Disegno

- Studio integrale di alcuni complessi architettonici nella loro evoluzione storica, dalla scala di massima fino ai dettagli esecutivi, definiti utilizzando i vari metodi della geometria descrittiva (proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive ecc.) e strumenti multimediali.

Storia dell’Arte: IL REALISMO IN FRANCIA (COURBET, MILLET, DAUMIER).

L’ IMPRESSIONISMO ( MANET, MONET, DEGAS, RENOIR).

IL POSTIMPRESSIONISMO (SEURAT, SIGNAC, CEZANNE, GAUGUIN, VAN GOGH).

ECLETTISMO E ARCHITETTURA DEGLI INGEGNERI.

ART NOUVEAU IN ITALIA, FRANCIA, SPAGNA, BELGIO, AUSTRIA.

L’ESPRESSIONISMO IN FRANCIA, GERMANIA, AUSTRIA.

IL CUBISMO (PICASSO, BRAQUE).

IL FUTURISMO (BOCCIONI, CARRA’, BALLA, SANT’ELIA).

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ASTRATTISMO – METAFISICA – DADA - SURREALISMO – SCUOLA DI PARIGI

FUNZIONALISMO - ARCHITETTURA ORGANICA

SCULTURA DEL XX SECOLO

POP ART - IPEREALISMO

ARCHITETTURA CONTEMPORANEA (PIANO, CALATRAVA, FUKSAS).

5. STRUMENTI

Sarà privilegiato, nei limiti del possibile, l’approccio diretto all’opera d’arte. Particolari valore e rilievo saranno conferiti alle azioni didattiche che si svolgeranno in situ e in laboratorio di disegno, ove saranno utilizzati tutti i possibili sussidi documentali tradizionali (libri di testo, repertori, cataloghi, schede, audiovisivi) e multimediali (video, CAD). 6. VALUTAZIONE E VERIFICHE

Data la necessaria connessione dell’insegnamento/apprendimento e il raggiungimento graduale degli obiettivi proposti, è fondamentale collegare la valutazione alla programmazione. Le verifiche proposte nel corso dell’anno devono perciò essere strettamente correlate ai vari percorsi didattici e tematici e dovrebbero tenere conto del fatto che ogni prova proposta sia destinata a verificare il raggiungimento di uno più obiettivi di apprendimento. Gli obiettivi da raggiungere devono essere chiari allo studente (che così può partecipare più consapevolmente e attivamente al processo didattico), così come i criteri di valutazione, esplicitati in maniera comprensibile alla classe. - Tipologia delle prove La valutazione annuale intermedia e finale deriva da una serie di prove di verifica che possono essere di vario tipo, sia orali che scritte. Orali: colloqui/discussioni sia individuali che collettivi;

- relazioni/lezioni singole e di gruppo svolte sia in classe che nelle visite didattiche, etc:

Scritte: schede di lettura di opere studiate, analisi di opere prese in esame per la prima volta all’interno di una tematica storico-culturale affrontata;

- test a risposte chiuse, test di riconoscimento e saggi brevi. Grafiche: applicazioni anche estemporanee in laboratorio di disegno.

Saranno valutati anche altri prodotti (fotografici o multimediali) impiegati dagli studenti come procedimenti di indagine sulle opere.

- Criteri di valutazione Si farà riferimento ai criteri stabiliti in sede dipartimentale - Numero delle prove Sono previste almeno due verifiche diversificate nel trimestre e tre nel pentamestre.

7. ATTIVITA' DI RECUPERO - Sarà effettuata generalmente in itinere. LIBRO DI TESTO CRICCO – DI TEODORO – ITINERARIO NELL’ARTE – ZANICHELLI. (voll. 4-5) Il docente

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PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Anno scolastico2018/19

Classe 5C

Scienze Motorie

Prof.Tartaglione Monica

I livelli rilevati dalle esigue lezioni svolte al momento sono stati per lo più discreti

con qualche eccellenza. La componente maschile per quanto riguarda il

comportamento risulta più vivace

Gli obiettivi formativi disciplinari saranno volti a favorire:

- la socializzazione e l’integrazione del singolo nel gruppo

-stimolare la collaborazione

-migliorare l’autostima prendendo coscienza delle proprie capacità e limiti

-far diventare l’attività motoria uno stile di vita

Gli obiettivi didattici saranno:

-potenziamento fisiologico

-rielaborazione degli schemi motori di base

-consolidamento del carattere,sviluppo della socialità e del senso civico

-conoscenza e pratica delle attività sportive

I contenuti riguarderanno:

-potenziamento fisiologico(resistenza,forza,velocità,mobilità articolare)

-rielaborazione degli schemi motori di base(coordinazione dinamica

generale,equilibrio,coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica,dissociazione

arti).

I metodi d’insegnamento adottati saranno:

globali analitici e misti a seconda delle necessità della lezione.

Gli strumenti utilizzati saranno quelli presenti in palestra utili alla lezione .

Le verifiche terranno conto del miglioramento delle capacità condizionali e

coordinative,del comportamento mostrato,dell’interesse,dell’impegno e della

regolarità nell’applicazione.Per la valutazione degli argomenti teorici saranno

effettuati colloqui con gli alunni.Le verifiche previste saranno più di due nel trimestre

e tre nel pentamestre.Gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche saranno valutati su

argomenti teorici ,sulla collaborazione all’organizzazione della lezione e

sull’arbitraggio.

Il recupero sarà in itinere durante il corso delle lezioni sia con attività individuali che

di gruppo.

Roma 10/10/2018 Monica Tartaglione

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Liceo Scientifico Statale “A. Avogadro”

ANNO SCOLASTICO 2018-2019

Materia: INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof. Andrea Avellino

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Profilo generale:

L’insegnamento della Religione cattolica, nel biennio, e ancor più nel triennio, concorre a

promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni.

Tale insegnamento concorre, inoltre, a promuovere negli alunni l'acquisizione della cultura religiosa

in senso universale ed offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-

culturale in cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita;

contribuisce alla formazione della coscienza morale ed offre elementi per scelte consapevoli e

responsabili di fronte ai vari problemi religiosi e civili odierni.

Obiettivi formativi:

La disciplina promuove l'acquisizione della cultura religiosa secondo il più alto livello di

conoscenze e di capacità critiche proprio di questo grado di scuola, offrendo contenuti e strumenti

che aiutino lo studente a decifrare il contesto storico, culturale e umano della società italiana ed

europea; concorre ad arricchire - insieme alle altre discipline - la formazione globale della persona e

del cittadino, in vista di un efficace inserimento nel mondo civile, universitario e professionale e di

una partecipazione attiva e responsabile alla costruzione della convivenza umana.

Poiché la scuola fornisce chiavi di lettura per la comprensione della realtà italiana, europea,

occidentale e – nei limiti del possibile – mondiale, l’insegnamento della religione promuove

anzitutto la conoscenza oggettiva e sistematica della Tradizione cristiana (in specie cattolica) e della

Bibbia, in quanto parti rilevanti del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo. Per lo stesso

motivo, la disciplina abbraccia lo studio delle differenti confessioni cristiane e delle principali

Tradizioni religiose mondiali (ebraismo, islam, induismo, buddismo) con i loro Testi Sacri, che in

epoche e con peso diverso hanno influenzato la cultura e lo sviluppo del pensiero occidentale. In tal

modo partecipa – specie nell’attuale contesto multiculturale della società italiana ed europea -

al dialogo e al confronto tra tradizioni culturali e religiose diverse.

Come ogni disciplina curricolare all’interno del proprio sapere, l’insegnamento della religione viene

incontro alle esigenze di a-letheia e di ricerca degli studenti, soprattutto in relazione alle domande

di senso che essi si pongono; contribuisce all’informazione circa gli aspetti spirituali ed etici

dell’esistenza e concorre a formare una coscienza etica e una propria spiritualità (credente, atea o

agnostica); offre elementi per scelte consapevoli di fronte al problema religioso.

Obiettivi di apprendimento – Triennio

Conoscenze Abilità Competenze Nuclei tematici essenziali

1) Gesù della fede:

l’incarnazione

Il mistero della Trinità

- imposta criticamente la

riflessione su Dio nelle sue

dimensioni storiche,

filosofiche e

teologiche;

- Delineare i tratti

fondamentali della

rivelazione di Dio in Gesù

Cristo.

- Strutturazione e

comprensione del Credo

- Elementi fondamentali di

cristologia e teologia

trinitaria

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2) Lo sviluppo del

cristianesimo nel tempo - Riconoscere la tensione tra

realtà e ideali, tra limiti

dell’uomo e azione dello

Spirito nella vita ecclesiale

- Affrontare il rapporto del

messaggio cristiano

universale con le culture

particolari e con gli effetti

storici che esso ha prodotto

nei vari contesti sociali e

culturali

- Individuare le cause delle

divisioni tra i cristiani e

valutare i tentativi operati

per la riunificazione della

Chiesa

- Conoscere la

comprensione che la Chiesa

ha di sé, sapendo

distinguere gli elementi

misterici e storici,

istituzionali e carismatici;

- Conoscere lo sviluppo

storico della Chiesa nell’età

antica, medievale, moderna

e contemporanea cogliendo

i motivi storici delle

divisioni ma anche le

tensioni unitarie in

prospettiva ecumenica;

- Tappe fondamentali della

Storia della Chiesa e

questioni rilevanti di

ecclesiologia

- Confronto con le

principali tradizioni

religiose orientali.

- Analisi filosofica,

religiosa, storica,

strutturale delle principali

religioni orientali

3) Relazione tra fede e

razionalità scientifica - Riconoscere differenze e

complementarità tra fede e

ragione e tra fede e scienza

- Prosegue il confronto

critico sulle questioni di

senso più rilevanti, dando

loro un Inquadra- mento

sistematico;

- Studiare la relazione della

fede cristiana con la

razionalità umana e con il

progresso

scientifico-tecnologico

studiando alcuni casi

specifici attraverso testi

specifici

- Elementi e personaggi

fondamentali del rapporto

fede e ragione

4) Conoscenze

fondamentali della morale

cristiana.

Bioetica ed etica sociale

- Saper riconoscere la

serietà di alcune tematiche

morali e confrontarsi con

chi fa scelte morali

differenti

- Riconoscere le linee di

fondo della dottrina sociale

della Chiesa e gli impegni

per la pace, la giustizia e la

salvaguardia del creato

- Prosegue il confronto

critico sulle questioni di

senso più rilevanti, dando

loro un inquadramento

sistematico;

- Approfondire la

concezione cristiano-

cattolica della famiglia e del

matrimonio;

- Elementi di teologia

morale fondamentale e

speciale

Metodologia: - Lezione frontale

- Lezione partecipata

- Lezione multimediale

- Ricerca individuale

- Metodo induttivo

- Lavoro di gruppo

- Discussione

- Simulazioni

Valutazione:

In rapporto agli obiettivi didattici e disciplinari si osserverà, negli alunni, il loro interesse alle

attività della disciplina, le conoscenze acquisite, gli atteggiamenti maturi. Ciò potrà essere verificato

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a un ritmo mensile, quadrimestrale e finale, con verifiche scritte, questionari, interviste su

specifiche tematiche, conversazioni ed interrogazioni. Oltre al raggiungimento degli obiettivi, delle

competenze e delle capacità sopra esposte, vengono valutate positivamente anche la disponibilità al

lavoro, all’attività didattica e al confronto; la presenza alle lezioni; la buona conduzione delle

relazioni interpersonali; la capacità di realizzare lavori in collaborazione; la capacità di

rielaborazione creativa e critica delle tematiche trattate.

La valutazione saprà comunque andare al di là della semplice quantificazione e cogliere il prodotto

finale del processo educativo e formativo promosso non solo dall’I.R.C., ma altresì dalle restanti

discipline in connessione tra loro.

Prof. Andrea Avellino


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