+ All Categories
Home > Documents > PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e...

PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e...

Date post: 21-Sep-2020
Category:
Upload: others
View: 1 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
30
PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020 I° SEMESTRE
Transcript
Page 1: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

PROGRAMMI corsi a crediti liberi

a.a. 2019/2020 I° SEMESTRE

Page 2: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Page 3: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Page 4: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

GENNARO NICOLA BIFULCO (Relatore)

MOBILITÀ E TRASPORTI. SAPER VALUTARE L’IMPATTO SULL’ACCESSIBILITÀ ALLE FUNZIONI URBANE E TERRITORIALI DELLE RETI DI INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E DELLE POLITICHE DI MOBILITÀ (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Ci si propone di dimostrare l’utilizzo di strumenti tipici dell’ingegneria dei trasporti per la valutazione dei livelli di accessibilità alle funzioni urbane e territoriali, come determinati dalle dotazioni infrastrutturali e dalla organizzazione della mobilità. Gli allievi saranno in grado di quantificare l’effetto di interventi sulla organizzazione della mobilità e di discernere tra diverse opzioni progettuali. Gli effetti saranno evidenziati in termini di variazione delle accessibilità attive e passive, in termini di equità nella distribuzione territoriale delle accessibilità (es.: rapporti centri/periferie) e nella distribuzione tra diverse classi di utenti e popolazione (es.: popolazione anziana). Una parte di lavoro è dedicata anche a tecniche digitali, con particolare riferimento ad accesso ed utilizzo di banche dati territoriali (es.: ISTAT) e servizi di piattaforme in cloud (es.: Google API). Agli studenti è richiesta una conoscenza basilare di matematica e la capacità di utilizzare in maniera spedita fogli di calcolo (es.: Excel) e strumenti GIS. A scopo strumentale saranno trasferiti alcuni concetti basilari di teoria delle probabilità e rudimenti minimi di programmazione.

Articolazione didattica Trasferimento di conoscenze Introduzione di concetti minimi di teoria delle probabilità. Teoria delle scelte discrete e modelli di utilità aleatoria, modello logit multinomiale, funzioni di probabilità e di soddisfazione. Accessibilità attive e passive di un’area di studio rispetto ad un territorio, modalità di calcolo per area geografica e per classe di utenti/popolazione. Trasferimento di strumenti digitali abilitanti Interrogazione di risorse in rete per i dati socioeconomici e del sistema delle attività. Interrogazione di risorse in cloud per la verifica di attributi di livello di servizio di sistemi di trasporto. Esercitazioni e didattica esperienziale Con l’ausilio dei notebook degli allievi, in team e accedendo a risorse di rete vengono messe in pratica le nozioni acquisite e si procede al calcolo delle accessibilità e degli indicatori di equità in diverse ipotesi e configurazioni di scenari di mobilità

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

La verifica è svolta grazie alla fase di didattica esperienziale e di verifica degli elaborati prodotti su supporto Excel. Requisiti per l’iscrizione Conoscenza di nozioni di base della matematica, capacità di utilizzare speditamente fogli di calcolo (es.: Excel), capacità di usare in maniera elementare strumenti GIS. Gli studenti dovranno essere dotati di un portatile personale, alimentato e connesso alla rete. La grandissima parte degli incontri sarà svolta in maniera interattiva e con l’utilizzo del calcolatore (soprattutto Excel). La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 5: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Page 6: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

ERMINIA ATTAIANESE (Relatore)

PROGETTAZIONE TECNOLOGICA E DESIGN FOR ALL (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso intende fornire le competenze di base della progettazione tecnologica dell’ambiente costruito finalizzata all’inclusione sociale, attraverso i principi dell’User Centered Design e del Design for All applicati al progetto dell’edificio e dello spazio pubblico. Grazie all’approccio olistico che queste metodologie propongono, e alla dimensione processuale, sistemica ed esigenziale-prestazionale, propri della progettazione tecnologica per l’ambiente costruito, il corso si propone di sviluppare negli allievi l’attitudine ad affrontare il tema della progettazione in chiave di inclusione, acquisendo gli elementi per comprendere la diversa natura dei limiti e delle capacità delle diverse utenze, e gli strumenti per sviluppare un progetto architettonico inclusivo e accessibile a tutti. Articolazione didattica Il corso sarà sviluppato secondo lezioni frontali, finalizzate all’acquisizione delle competenze di base per l’applicazione delle metodologie di progettazione inclusiva e partecipativa al progetto e/o alla riqualificazione di edifici e spazi pubblici, e laboratori di didattica esperienziale, volti a stimolare negli allievi esperienze cognitive, emotive e sensoriali legate alla fruizione dei luoghi pubblici da parte dell’utenza reale. Gli argomenti affrontati saranno sviluppati attraverso seminari monotematici tenuti anche da esperti, e laboratori di progetto, anche con il contributo di associazioni attive sul territorio, e verteranno su: 1) L’inclusione come diritto. Il concetto di inclusione sociale. Dalla disabilità alla diversa abilità. Dalla società inclusiva all’ambiente costruito inclusivo: accessibilità e superamento delle differenze; 2) Fattore umano e progetto. I principi della progettazione centrata sull’utente e della progettazione universale dell’ambiente costruito; 3) Variabilità e diversità degli utenti reali: individuare i bisogni delle persone nell’interazione utente-attività-ambiente costruito. Potenzialità dei diversi profili d’utenza e definizione del quadro esigenziale; 4) Andare oltre il superamento delle barriere architettoniche. Supportività dell’ambiente costruito: definire i requisiti e le specifiche tecniche del progetto inclusivo per la fruizione ampliata dell’ambiente costruito. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

La verifica di acquisizione di conoscenze sarà effettuata a fine corso, è sarà legata allo sviluppo di una esperienza di progettazione inclusiva “for all” da parte degli allievi. Gli elaborati prodotti, sotto la guida del docente, saranno oggetto di un evento conclusivo del corso, nel quale con una serie di ospiti ed esperti saranno discussi i risultati raggiunti dagli studenti e approfondite le tematiche rilevanti per la progettazione inclusivae il design for all nel progetto e nella riqualificazione dell’ambiente costruito. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 7: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

TERESA BOCCIA (Relatore)

MICHELANGELO RUSSO (Docente proponente)

GENERE E SICUREZZA URBANA: PRATICHE DI INNOVAZIONE SOCIALE PER IL PROGETTO URBANO (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività

Obiettivo del corso è ri-pensare il progetto architettonico e urbano, a partire dalle relazioni differenti che donne e uomini hanno con gli spazi nella vita quotidiana, nelle varie stagioni della vita e nei vari luoghi del mondo, attraverso pratiche di “innovazione sociale” indirizzate all’accoglienza, l’equità e la piena accessibilità per tutte e tutti dei luoghi e degli spazi della città. In questa ottica si esamineranno criteri, approcci e metodologie d’innovazione sociale che, con particolare riferimento alla sicurezza urbana, nella progettazione e/o riqualificazione dell’ambiente costruito, si stanno applicando a livello nazionale, europeo e internazionale nel quadro delle agende internazionali dello sviluppo sostenibile: la New Urban Agenda e l'Agenda 2030. La finalità è di stimolare le allieve e gli allievi ad una migliore comprensione dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro tecniche e strumenti di processi partecipativi trasformativi e innovatori per una progettazione dell’ambiente urbano che garantisca l’inclusione, la sicurezza e la sostenibilità. Articolazione didattica Il corso sarà sviluppato con lezioni frontali, finalizzate all’acquisizione delle competenze di base per l’applicazione di analisi intersezionali e metodologie di progettazione inclusiva e integrata per la sicurezza urbana dell’ambiente costruito e con laboratorio didattico di applicazione sperimentale di processi innovativi partecipati per la sicurezza (audit di genere con marcia esplorativa per la percezione soggettiva e oggettiva d’insicurezza, ecc.). Gli argomenti affrontati saranno sviluppati, altresì, attraverso seminari monotematici, anche con il contributo di esperti e associazioni femminili e LGBT attive sul territorio, e verteranno su:1) Identità e differenze nella città plurale: l’inclusione urbana come diritto umano. Urbanità, vita quotidiana, sicurezza urbana e innovazione sociale nel quadro dell’Agenda 2030 e della Nuova Agenda Urbana 2) I principi della progettazione per la sicurezza urbana centrati sui bisogni differenti delle persone e definizione del quadro esigenziale; 3) Le linee guida europee sulla progettazione delle città sicure. Norma UNI CEN TR 14383-2 ,4) Esempi e pratiche d’innovazione sociale per la diagnosi e la definizione di specifiche tecniche della progettazione della sicurezza urbana dell’ambiente costruito con il contributo dei movimenti urbani e femministi in Canada, America Latina, Spagna e Italia. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Elaborati grafici Descrizione delle modalità di verifica:

La verifica di acquisizione delle conoscenze sarà effettuata a fine corso e sarà legata allo sviluppo di una esperienza di analisi e progettazione partecipata per la sicurezza urbana “for each and all” da parte di allieve/i. Gli elaborati prodotti saranno oggetto di un evento conclusivo del corso, nel quale saranno discussi risultati raggiunti e approfondite le metodologie d’innovazione sociale più rilevanti e incisive per la progettazione inclusiva e il design for “for each and all” nel progetto e nella riqualificazione di spazi urbani sicuri. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 8: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Page 9: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

A. ACIERNO, G. DE MARTINO, P. DE TORO, A. PAGLIANO (Relatori)

REGENERATIVE DESIGN A KRASNOYARSK (RUSSIA): PROPOSTE PER IL PARCO URBANO DI AKADEMGORODOK (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso è sviluppato all’interno dell’accordo internazionale con l’Università Siberiana Federale (SFU) di Krasnoyarsk e si focalizza sulla progettazione rigenerativa di aree periferiche urbane, con particolare attenzione alle infrastrutture verdi. La progettazione rigenerativa si fonda su un approccio ecologico e sistemico al territorio che intende trasformare la città contemporanea secondo i principi della resilienza, dell’economia circolare e della chiusura virtuosa dei flussi di materia ed energia. L’applicazione all’ambiente costruito di tali principi tiene conto dell’urbanistica ecologica e del progetto di infrastrutture blu e verdi, nonché delle tecniche di valutazione dei servizi ecosistemici forniti dalle stesse. Con particolare riferimento agli edifici, il “regenerative design” focalizza l’attenzione sulla qualità e consistenza dei materiali e sulle opportunità di riciclo, recupero, restauro degli involucri edilizi e degli spazi interstiziali tra gli edifici. Inoltre, il “regenerative design” si avvale delle tecniche avanzate di rappresentazione e digitalizzazione di volumi e spazi aperti nonché si propone di intervenire sull’organismo urbano con approcci dell’agopuntura urbana.

Articolazione didattica

Il corso assume la forma del laboratorio e prevede lezioni frontali da parte dei 4 relatori nonché attività esercitative in aula. I seminari introduttivi dei relatori presenteranno le seguenti tematiche: “regenerative design” e urbanistica ecologica, il progetto di infrastrutture verdi e blu e l’approccio del s-RGB Design; approcci e tecniche di valutazione integrata, la valutazione dei servizi ecosistemici; analisi dei valori paesaggistici e storico-culturali di ambiti urbani, il restauro del moderno; rilievo e rappresentazione digitale avanzata (realtà virtuale, aumentata, ecc.), rivitalizzazione di spazi urbani degradati e agopuntura urbana, valorizzazione di beni culturali e infoscape.

Gli studenti affronteranno durante le attività di laboratorio, il progetto del parco di Akademgorodok, tema sul quale sono coinvolti anche alcuni studenti della SFU, coordinati dalla prof. Liudmila Makarova. I relatori presenteranno l’area di studio evidenziando le criticità e le opportunità presenti, fornendo la documentazione cartografica e iconografica disponibile. Gli studenti potranno sperimentare la praticabilità dei principi/tecniche acquisiti sviluppando un progetto in un interessante contesto internazionale.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

La prova di verifica consisterà nella discussione degli elaborati grafici (n. 3 tavole A1) e della relazione descrittiva (formato A4) prodotti sull’area di studio. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 10: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

ANTONIA ARENA (Relatore)

ALESSANDRO SGOBBO (Docente proponente)

BLUE INFRASTRUCTURES: TEORIA E CRITERI DI PROGETTAZIONE (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell’attività Il ciclo di seminari si inserisce nel filone di ricerche che riconosce nella progettazione delle infrastrutture verdi una delle principali soluzioni funzionali al miglioramento della qualità della vita in ambiente urbano e all’adattamento dei territori agli effetti generati da fenomeni - quali l’isola di calore urbano, l’aumento e l’intensificarsi delle precipitazioni, le ondate di caldo e freddo - conseguenti ai cambiamenti che il clima sta subendo. I seminari hanno due obiettivi principali: 1) trasmettere la conoscenza di base sul ruolo e l’importanza della pianificazione di infrastrutture ambientali sostenibili, ponendo l’accento, in particolare, sull’interazione tra ‘naturale’ ed ‘artificiale’, 2) produrre prefigurazioni progettuali di infrastrutture verdi e blu.

A tali fini saranno presentati: • principi, tecniche e interventi funzionali alla realizzazione di infrastrutture con particolare riferimento alle interazioni necessarie tra la dimensione naturale e quella antropica; • esperienze di progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi in contesto nazionale ed internazionale, alle diverse scale di pianificazione: territoriale, metropolitana, comunale e urbana. Articolazione didattica I seminari saranno articolati in 6 incontri di 4 ore. Ciascun incontro sarà suddiviso una parte teorica e una pratica. Nella prima il tema sarà inquadrato nel panorama scientifico e in riferimento ad esperienze concrete di pianificazione di infrastrutture verdi, condotte in contesto nazionale e internazionale. La parte pratica sarà dedicata all’elaborazione di proposte progettuali di infrastrutture ambientali funzionali all’applicazione dei principi teorici e alla sperimentazione di soluzioni tecniche integrate. Le sperimentazioni faranno riferimento alle diverse estensioni territoriali. Titolo degli incontri: • Infrastrutture blu nella ricerca scientifica e best practices; • Esempi europei di integrazione urbana delle infrastrutture verdi e blu; • Gestione delle acque e cambiamenti climatici; • Water Sensitive Urban Planning; • Integrazione delle infrastrutture blu nella pianificazione urbanistica comunale; • Criteri di progettazione delle infrastrutture blu; Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze*

Le modalità di verifica consistono: • nella consegna di elaborati grafici su supporto digitale in formato .pdf, .jpeg e nell’estensione del formato utilizzato per le elaborazioni (ad es: .shp; .dwg; .ai; .psd; …); • in una prova orale di verifica dell’acquisizione delle conoscenze di base e discussione degli elaborati consegnati avente ad oggetto l’esercizio progettuale svolto durante il corso. Requisiti per l’iscrizione Studenti del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura dal terzo anno in poi, studenti del Corso di LM PTUPA e del Corso di LM MAPA. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 11: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

PAOLO BUDETTA (Relatore)

GEOLOGIA APPLICATA ALLA PIANIFICAZIONE E MITIGAZIONE DEI RISCHI TERRITORIALI (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso ha come obiettivo formativo quello di illustrare agli allievi i principali strumenti e gli aspetti metodologico/applicativi della Geologia applicata ai fini: dello studio delle interferenze fra ambiente geologico ed il costruito; del riconoscimento e dell’utilizzo di rocce come materiali naturali da costruzione; dello studio, della valutazione e della mitigazione dei rischi naturali, con particolare riferimento agli impatti nelle aree urbanizzate. Lo studente dovrà dimostrare di conoscere in modo adeguato: le principali famiglie di rocce e relative classificazioni, le principali proprietà geologico-tecniche delle rocce, i processi di alterazione chimico-fisici delle rocce e i loro principali utilizzi nell’ambito dell’edilizia e dell’architettura. Inoltre, lo studente dovrà anche conoscere le basi della dinamica delle acque sotterranee, le tipologie di sorgenti, i fattori che possono intaccare lo stato quali-quantitativo della risorsa, i metodi e gli strumenti di valutazione dei principali rischi naturali (vulcanico, sismico, idrogeologico), analizzare ed interpretare la relativa cartografia tematica. Tali obbiettivi saranno conseguiti anche attraverso attività esercitative e di laboratorio. Articolazione didattica Lez. 1: Studio e riconoscimento dei geomateriali. Genesi di rocce ignee e metamorfiche, proprietà indice ed utilizzi nell’edilizia. Riconoscimento e classificazione delle rocce. Lez. 2: Cenni sugli ambienti di sedimentazione. Genesi di rocce sedimentarie e piroclastiche, proprietà indice ed utilizzi nell’edilizia. Riconoscimento e classificazione. Lez. 3: Descrizione dei domini geologici dell’Appennino meridionale con riferimenti ai rischi ed alle risorse. Lettura di carte geologiche. Lez. 4: Caratteristiche geologico applicative nei diversi contesti urbani. Interpretazione di fotografie aeree. Lez. 5: Risorse idriche sotterranee, acquiferi, sorgenti e opere di captazione, stato quali-quantitativo e inquinamento, problemi di subsidenza e salinizzazione. Lez. 6: La valutazione dei rischi naturali, pericolosità vulcanica e sismica, microzonazione, liquefazione. Lez. 7: I rischi da frana e da alluvione. Classificazione. Conoidi. Frane in roccia. Modelli di rottura, elaborazione di nuvole di punti con laser scanner e droni. Applicazioni e casi di studio. Lez. 8: I Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) delle Autorità di Bacino, Suscettibilità e Rischio su scala larga (GIS) e alla scala del pendio. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Prova orale relativa ai contenuti del corso; Descrizione delle modalità di verifica:

L’esame consiste in un colloquio sulle tematiche del corso. Esso sarà preceduto dal riconoscimento macroscopico di una roccia di comune impiego nell’edilizia.

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 12: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

MICHELE CANDELA (Relatore)

ILEANA CORBI (Docente proponente)

CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso metterà gli studenti in condizioni di effettuare una corretta analisi tipologica dei manufatti storici, procedendo ad una disamina dei dissesti più frequenti. Il tutto finalizzato a redigere una diagnosi dei vulnus strutturali da colmare, requisito questo indispensabile per attuare un progetto di consolidamento che, in armonia con i vigenti dettati normativi, potrà rendere operativi i principi del Restauro Conservativo con quelli della Sicurezza Statica ed Antisismica. Durante il corso sono previste visite in cantiere, ove sono in corso lavori di consolidamento. Gli studenti si confronteranno su un caso reale di edificato che necessita di opere di consolidamento strutturale. Tale esercitazione costituirà argomento di verifica finale del corso. Articolazione didattica II corso intende fornire agli studenti tutti gli elementi indispensabili per una corretta analisi tipologica dell'edificato storico oggetto: - di danneggiamento strutturale; - di adeguamento funzionale. Il corso è finalizzato a formulare un'esaustiva diagnosi delle carenze che si sono manifestate o che sono insite nel manufatto. Ciò anche mediante l'ausilio di campagne d'indagine sui materiali con i metodi propri delle prove non distruttive. Il tutto in conformità alla vigente legislazione di settore NTC 2008 ed alle Linee Guida emanate dal Ministero per i Beni Culturali, Ambientali e per il Turismo. Acquisiti gli elementi diagnostici si procederà ad illustrare le modalità esecutive di un progetto di consolidamento di edifici storici, realizzato con un approccio metodologico che tenderà a coniugare le esigenze della Conservazione con quelle della Sicurezza. Durante il corso sono previste visite in cantieri, ove sono in corso opere di consolidamento strutturale, su costruzioni storiche soggette a vincolo da parte del Ministero per i Beni Culturali. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze*

Descrizione delle modalità di verifica:

La verifica delle conoscenze acquisite durante il ciclo di seminari da parte degli studenti si compone di tre requisiti: le frequenze, l’elaborazione di un progetto esemplificativo inerente i contenuti esposti durante i seminari ed un colloquio orale sull’elaborato ed i contenuti dei seminari.

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 13: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

ALESSANDRO CASTAGNARO (Relatore)

ARCHITETTURA DEL NOVECENTO A NAPOLI (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività L’obiettivo primario del corso consiste nel fornire indicazioni di metodo per imparare a leggere l’architettura, come supporto per progettare secondo le esigenze attuali nella storicità del nostro tempo, è stata analizzata la città di Napoli nel Novecento attraverso lo studio di piani urbanistici, di linguaggi architettonici, o codici-stile, con l’approfondimento di teorie e metodologie, utili guide alla disciplina. Verranno esaminate opere paradigmatiche inserite nel codice stile di appartenenza, in modo da evidenziare le matrici culturali di riferimento, i modelli, i vincoli imposti al progettista in fase esecutiva, le distribuzioni interne, i rapporti del manufatto con il sito circostante, l’uso dei materiali e delle tecniche costruttive, eventuali compromessi con i committenti. Il corso si articola con lezioni teoriche, supportate da immagini, e da una serie di sopralluoghi che consentono all’allievo di visionare ed analizzare dal vero, nella loro spazialità interna, alcune delle architetture trattate. Articolazione didattica Gli argomenti che saranno trattati sono i seguenti: • Gli interventi del piano di Risanamento • Il Floreale a Napoli e le opere dei maggiori autori: Giulio Ulisse Arata (in part.: Palazzo Leonetti, Complesso Termale di Agnano, Palazzo Mannajuolo, Negozio del “Lotto 0”), Emanuele Rocco (Palazzina Rocco), Adolfo Avena (in part.: Palazzina Loreley, Villa Ascarelli, Villino Frenna Scognamiglio), Lamont Young (Castello Aselmeyer), Francesco De Simone (Parco Carelli, Palazzina Velardi), Leonardo Paterna Baldizzi (Negozio Knight, Prima Casa Marotta, Seconda Casa Marotta, Casa Cifariello, Terza Casa Marotta, Villa Palladino), Gregorio Botta (Villa Pappone) • Il Neoeclettismo e i quartieri di Case Popolari: dalla fondazione dell’I. A. C. P. fino al 1940. I progetti di Domenico Primicerio (in part.: Rione Diaz, Rione Vittorio Emanuele III, Rione Duca d’Aosta, Rione Luzzatti), i quartieri Rione Nicola Miraglia, Rione Principe di Piemonte, Rione Santa Caterina da Siena, Rione Duca di Genova, Rione Galleria Vittoria, Rione Garibaldi. Le opere di Roberto Pane (Facoltà di Scienze Economiche e Commerciali, Alfonso e Camillo Guerra (Mausoleo Schilizzi), Adolfo Avena (Corte dei Leoni, Villa Palazzolo), Lamont Young (Villa Ebe), Pier Luigi Nervi e Arnaldo Foschini (Teatro Augusteo), Cesare Bazzani (Stazione marittima) • Luigi Cosenza: il Mercato Ittico • Il Rione Carita'. Le opere di Marcello Canino (in part.: Palazzo degli Uffici Finanziari ed Avvocatura di Stato, Palazzo Ente Autonomo Volturno, Palazzo INA), Marcello Piacentini (Banco di Napoli), Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi (Palazzo Poste e Telegrafi), Ferdinando Chiaromonte e Marcello Canino (Palazzo della Provincia), Camillo Guerra (Casa del Mutilato), Alessandro Carnelli (Palazzo Troise) • La Mostra d'Oltremare: il planovolumetrico di Marcello Canino e le architetture della Mostra (in part.: Palazzo degli Uffici e Piazza Roma di Marcello Canino, Fontana dell’Esedra di Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, Arena Flegrea di Giulio De Luca, Torre delle Nazioni di Venturino Ventura, Ristorante con Piscina, Ristorante del Boschetto, Acquario Tropicale, Serre Botaniche di Carlo Cocchia, “Cubo d’oro” di Zanetti, Racheli e Milillo, Funivia con stazioni di Giulio De Luca, Chiesa e Padiglione della Civiltà Cristiana in Africa di Roberto Pane, Padiglione dell’America Latina di Michele Capobianco) • Le Ville Moderne a Napoli. Le opere di Luigi Cosenza (Villa Oro, Villa Savarese, Villa Ferri), Vittorio Amicarelli (Villa Ferri), Davide Pacanowsky (Villa Crespi, Villa Maderna), Massimo Nunziata (Villa Trentaremi), Stefania Filo Speziale (Villa Grimaldi) • Gio Ponti a Napoli: l’Hotel Royal e l’Hotel Parco dei Principi a Sorrento • I quartieri di Case Popolari nel secondo dopoguerra: Rione Cesare Battisti (Luigi Cosenza ed altri), Rione Gemito (Marcello Canino ed Alfredo Sbriziolo), Rione Mazzini (Luigi Cosenza ed altri), Isolato al Rione Luzzatti (Luigi Cosenza ed altri), Quartiere sperimentale a via Manzoni (Luigi Cosenza ed altri), Case popolari a via Consalvo (Luigi Cosenza e Raffaello Salvatori), Case

Page 14: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

popolari a Viale Augusto (Luigi Cosenza e Carlo Coen), Rione Stella Polare (Carlo Cocchia, Giulio De Luca, Francesco Della Sala) • Le grandi opere: Stadio San Paolo (Carlo Cocchia), Stazione Centrale ed Edifico delle Ferrovie dello Stato (Cocchia, Zevi, Nervi, De Luca), Grattacielo Cattolica (Stefania Filo Speziale), Fabbrica Olivetti a Pozzuoli (Luigi Cosenza), Edificio Decina (Michele Capobianco e Giulio De Luca). Le opere di Giulio De Luca: Quartiere La Loggetta, Chiesa alla Loggetta, Nuovo Ospedale Cotugno, Villa Moro, Terminal Circumvesuviana) • Le Metropolitane dell’arte. Progettisti: Gae Aulenti (Cavour, Dante), Michele Capobianco (Vanvitelli), Alessandro Mendini (Materdei), Anish Kapoor (Monte Sant’Angelo), Alvaro Siza ed Eduardo Souto De Moura (Plebiscito), Dominique Perrault (Garibaldi), Oscar Tusquets Blanca (Toledo), Karim Rashid e Sergio Cappelli (Università), EMBT (Centro Direzionale), Richard Rogers (Aeroporto), Mario Botta (Tribunale, Poggioreale), Vittorio Magnago Lampugnani (Mergellina), Boris Podrecca (San Pasquale), Hans Kollhoff (Arco Mirelli), etc. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

L’esame finale prevede un colloquio che verificherà l’idoneità degli studenti. Lo studente sosterrà un colloquio sugli argomenti trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni, avvalendosi anche d’una bibliografia di riferimento fornita dal docente. E’ richiesta anche una tesina finale su argomento a scelta. Bibliografia di riferimento Alessandro Castagnaro, Architettura del Novecento a Napoli, il noto e l’inedito, E.S.I., Napoli 1998 Per ulteriori approfondimenti

S. Stenti, Napoli moderna: città e case popolari 1868-1980, CLEAN, Napoli 1993 P. Belfiore, B. Gravagnuolo, Napoli architettura e urbanistica del Novecento, Editori Laterza, Roma-Bari 1994 R. De Fusco, Napoli nel Novecento, Electa Napoli 1994 F. Mautone, Ponti e la committenza Fernandes, Electa, Verona 2009 Per aggiornamenti sulle progettazioni delle stazioni delle metropolitane d’arte

Rivista Rassegna Aniai n. 1/2011, n. 2/2011, n. 3/2011, n. 4/2011, Paparo Edizioni Per approfondimenti sull’opera di Luigi Cosenza

A. Buccaro G. Mainini, Luigi Cosenza oggi, CLEAN Edizioni, Napoli, 2006

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 15: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

CIRO CUCCINIELLO (Relatore)

VINCENZO MORRA (Docente proponente)

LITOLOGIA (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività

Conoscenze di base per una corretta classificazione dei materiali terrestri ed interpretazione dei principali processi petrogenetici. Interpretazione e definizione: del significato geodinamico delle associazioni di rocce; del riconoscimento macroscopico delle principali rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie; del riconoscimento delle principali strutture delle rocce. Capacità di interpretare le strutture in chiave di genesi delle rocce.

Al termine del corso lo studente sarà in grado di:

conoscere, descrivere e classificare i principali tipi di rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche;

saper distinguere e identificare le strutture delle rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche, utilizzando sia le competenze teoriche sia le abilità pratiche e metodologiche acquisite durante il corso;

saper collegare la composizione e struttura delle rocce a specifici ambienti geologici di formazione.

Articolazione didattica Il programma del corso prevede la presentazione e la discussione dei seguenti argomenti: Rocce ignee: Paragenesi mineralogiche e composizioni chimiche di rocce e minerali. Strutture e tessiture delle rocce ignee. Classificazioni modali, chimiche e normative. I magmi: definizione; caratteri fisici e chimici. Genesi dei magmi e processi di evoluzione magmatica. Serie magmatiche e province petrografiche. Magmatismo ed ambienti tettonici. Rocce metamorfiche: I fattori del metamorfismo. Tipi di metamorfismo; facies e zone metamorfiche. Strutture e tessiture delle rocce metamorfiche. Metamorfismo ed ambienti tettonici. Classificazione su base modale e delle principali strutture e tessiture delle rocce nel campione a mano. Metodi per il riconoscimento e la classificazione dei principali litotipi.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze*

Descrizione delle modalità di verifica:

Prova orale più riconoscimento rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. Le domande riguardano argomenti trattati nel corso e sono volti a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 16: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

MAURIZIO GIUGNI & FRANCESCO DE PAOLA (Relatori)

MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AREE URBANE MEDIANTE NATURE BASED SOLUTIONS (NBSs) (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività La corretta disciplina delle acque reflue e meteoriche urbane è uno dei punti cardine delle politiche di salvaguardia dell’ambiente e, più in generale, della qualità della vita nei territori urbanizzati. Un'analisi dell’impatto quali-quantitativo del rischio idraulico è piuttosto complessa, sia per i fenomeni di climatic change che per la progressiva espansione delle aree urbanizzate negli ultimi decenni con il corrispondente incremento delle aree impermeabili. I maggiori deflussi superficiali generati dalle mutazioni climatiche e dall’impermeabilizzazione non controllata delle superfici danno luogo, oltre a frequenti inondazioni (urban flash floods), al dilavamento degli inquinanti presenti sui suoli con la conseguente contaminazione dei corpi idrici superficiali. Obiettivo principale dell’attività sarà quindi quello di fornire agli allievi gli strumenti necessari (come ad es. il software SWMM) per l'analisi dei fenomeni di pluvial flood a scala urbana e un'adeguata gestione delle acque meteoriche. A tale scopo verranno analizzati approcci progettuali innovativi per il controllo dei deflussi urbani (Nature Based Solutions, NBSs), ossia tecnologie avanzate per lo “sviluppo a basso impatto” [Low Impact Development (LID)] di “migliori pratiche di gestione” [Best Management Practices (BMPs)], mirati all'incremento della resilienza delle aree urbane al rischio di inondazione. Articolazione didattica 1. Cenni ai fenomeni di climatic change 2. Idrologia tecnica e rischio flash floods 3. I sistemi di drenaggio urbano 4. Modellistica dei sistemi di drenaggio. Il software Storm Water Management Model (SWMM) 5. Il concetto di “invarianza idrologica-idraulica”. Le Nature Based Solutions (NBSs) e le tecnologie BMPs (Best Management Practices) 6. Modellazione delle Tecnologie BMPs mediante lo SWMM 7. Sviluppo di uno strumento decisionale di supporto (DSS) interfacciato al software SWMM 8. Applicazione ad un caso studio (per gruppi) Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

Gli allievi produrranno degli elaborati sotto forma di relazioni tecniche descrittive ed elaborati grafici che verranno discussi attraverso una prova orale. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 17: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

SOSSIO FABIO GRAZIANO (Relatore)

PIERGIULIO CAPPELLETTI (Docente proponente)

GEOMATERIALI PER L’ARCHITETTURA (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso ha per obiettivo quello di fornire informazioni sui geomateriali naturali e di trasformazione impiegati come materiali da costruzione (lapidei ornamentali, leganti e materiali fittili), con specifica attenzione a quelli dell’architettura storica, soprattutto della Regione Campania. Particolare riguardo verrà posto allo studio delle loro proprietà (caratterizzazione mineralogico-petrografica, proprietà fisiche), al reperimento degli stessi, ed alle probabili patologie di degrado che li potranno coinvolgere. Articolazione didattica Il corso si articolerà in lezioni frontali finalizzate ad acquisire le conoscenze sui principali materiali di origine geologica impiegati nel settore delle costruzioni, sia con impieghi strutturali che decorativi, con particolare riguardo a quelli dell’edilizia storica della Regione Campania. Nella parte di laboratorio verranno introdotti i concetti relativi alle caratterizzazioni mineralogico-petrografiche e fisico-meccaniche. Una altra parte del corso si dedicherà all’individuazione a) delle provenienze delle materie prime di origine geologica e b) alle principali fenomenologie di degrado a carico delle diverse tipologie di geomateriali, in funzione delle diverse composizioni mineralogiche. Programma sintetico: La conoscenza dei geomateriali per la conservazione dei beni culturali, introduzione alla problematica. Le rocce come materiale da costruzione e per la produzione di lapidei ornamentali. I principali leganti (aerei ed idraulici, materie prime per la loro produzione). I processi di produzione dei materiali ceramici e le materie prime. Fattori endogeni del degrado. Fattori esogeni del degrado. Il weathering delle rocce carbonatiche e silicatiche. Esempi di alterazione di lapidei in monumenti della Campania. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Prova orale relativa ai contenuti del corso. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 18: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

MARIO LOSASSO (Relatore)

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E STRATEGIE DI ADATTAMENTO LOCALE (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Studi di letteratura indicano l’area mediterranea come un hot spot dei cambiamenti climatici. In particolare tra gli impatti che sono attesi in aumento e che maggiormente interessano le aree urbane, vi sono una riduzione della disponibilità idrica, un aumento degli eventi di flash flood e un aumento delle ondate di calore. Il ciclo di seminari si propone di fornire metodologie operative e strumenti tecnici per strategie e soluzioni di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici alla scala edilizia e urbana. Lo stato attuale degli studi sul clima e sui suoi impatti dalla scala globale fino a quella locale richiede di interpretare e quindi utilizzare correttamente tali analisi nei processi di trasformazione in chiave adattiva delle città. Nel Ciclo di Seminari sono approfondite le principali implicazioni sulla concezione del progetto urbano in relazione alle tematiche ambientali e alla gestione sostenibile di edifici e quartieri attraverso innovativi interventi tecnologici e ambientali di adattamento. L’analisi di alcuni progetti urbani per eco-distretti nonché l’apporto di strumenti IT per il controllo prestazionale degli interventi, rappresentano la modalità attraverso cui comprendere la sostenibilità di scelte progettuali adottate in specifici interventi di adattamento dei contesti edificati al climate change. Articolazione didattica Lo scopo del ciclo di seminari è mostrare quelle che sono le evidenze della presenza del cambiamento climatico in atto, constatando come un fenomeno possa essere associato correttamente al cambiamento climatico di natura antropica e non ad una naturale variabilità climatica. Saranno affrontati i metodi che vengono utilizzati per effettuare una valutazione quantitativa dei cambiamenti climatici alle diverse scale e, quindi, degli impatti indotti. Il ciclo di seminari prevede un’offerta didattica differenziata in varie forme di comunicazione e con diverse modalità di verifica dell’apprendimento da parte degli allievi. In particolare, il ciclo di seminari riguarderà alcune lezioni frontali relative agli argomenti di base anche con il contributo di docenti ed esperti nazionali e internazionali; per la verifica dell’apprendimento è richiesta l’elaborazione di una relazione relativa ad un caso studio internazionale nonché un elaborato di applicazione delle conoscenze acquisite durante le comunicazioni e le discussioni collettive seminariali in un distretto urbano della città di Napoli. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze*

Descrizione delle modalità di verifica:

Colloquio orale relativo ai contenuti dell’attività e produzione di una relazione relativa a un caso studio internazionale, nonché un elaborato di applicazione delle conoscenze acquisite durante le comunicazioni. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

CRISTINA MATTIUCCI

Page 19: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

(Relatore)

LAURA LIETO (Docente proponente)

COME STUDIARE I LUOGHI: PERCORSI DI ETNOGRAFIA URBANA (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività La città contemporanea, e la (nuova) questione urbana che essa genera, sollecitano la comprensione di delle relazioni dinamiche tra società e luoghi e la sperimentazione di strumenti analitico-interpretativi, mediante i quali il dato materiale e spaziale possa essere compreso attraverso la lettura dei processi e delle pratiche d'uso, nella prospettiva operativa degli studi urbani, e dell'urbanistica, in particolare. Tra le tematiche che sembrano infatti rifuggire gli strumenti di analisi tradizionali, e che stimolano lo sguardo a continue sperimentazioni ed interpretazioni, da ricondurre in modo fertile ai processi ed ai progetti di trasformazione urbana, ci sono – tre le altre - l’interazione e le culture urbane nello spazio, i trend di trasformazione dei quartieri, i processi di valorizzazione dei luoghi, i grandi eventi, gli stili di vita e la configurazione dello spazio pubblico. Nel solco di una tradizione di studi che afferma la centralità delle tecniche di ricerca qualitativa, ed in particolare dell'osservazione etnografica, il seminario si propone di accompagnare studenti e studentesse attraverso un percorso pratico-operativo di conoscenza sperimentale dello spazio urbano, finalizzato all'impostazione di una indagine di campo di matrice etnografica, che arricchisca la “cassetta degli attrezzi” per l'indagine della città e del territorio. Articolazione didattica Il seminario si articola in 6 incontri, durante i quali, a partire dai fondamenti teorici dello studio etnografico della città, con una prospettiva internazionale e transdisciplinare, saranno rilette alcune ricerche che indagano con un approccio etnografico la dimensione urbana. La rilettura critica dei casi di studio, che segue l'introduzione di un apparato teorico, metodologico e lessicale di riferimento, intende presentare lo stato dell’arte della produzione di conoscenza e indagine sulla città, al fine di mettere in luce le potenzialità analitico-interpretative dello sguardo etnografico per l'urbanistica e la pianificazione territoriale, in una prospettiva transcalare. La parte finale del seminario verterà sull'impostazione di un esercizio di etnografia urbana per l'osservazione delle dinamiche socio-spaziali di uno spazio pubblico a Napoli. Tema degli incontri: 1. L'approccio etnografico alla questione urbana: radici & lessico. 2. Idiografie sperimentali di fine Novecento. 3. Etnografia urbana e spazio pubblico: questioni metodologiche. 4. Interpretare le pratiche dell'abitare. 5. Sul campo: osservare la città/1 6. Sul campo: osservare la città/2 Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Report critico dell'esercitazione Descrizione delle modalità di verifica:

Ogni studente/studentessa, che deve garantire la partecipazione attiva alle lezioni e la partecipazione alle osservazioni sul campo dovrà restituire, mediante l'elaborazione di un report, di cui sarà fornita la struttura durante il seminario, la rilettura critica dell'esperienza, mettendola in relazione con i temi del seminario. Requisiti per l’iscrizione Il corso è indirizzato a chi frequenta i corsi di Laurea Magistrale attivi presso il DiARC: Architettura 5UE; Pianificazione Territoriale Urbanistica e Paesaggistico/Ambientale_PTUPA; Magistrale in Architettura - Progettazione Architettonica_MAPA; Design per l’ambiente costruito_DBE. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 20: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

SANDRO RAFFONE (Relatore)

MICHELANGELO RUSSO (Docente proponente)

L’AURIATA, OVVERO I SEGRETI DELL’ARTE DI FABBRICARE (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività L’architettura è l’arte di moltiplicare lo spazio che si esprime con regole stabilite da convenienze d’uso, di economia, di tecniche costruttive, di materiali e dalla giusta misura, in ragione di un bisogno materiale o spirituale. La progettazione, che è il mezzo del comporre, si compie in coordinate ortogonali nel confronto dei quesiti del cosa, come, perché e quando. Il cosa individua il soggetto, il tema o il tipo (tempio, teatro, monumento, gazebo, strada, giardino, museo, case a schiera, caffettiera, villa, ponte, maniglia, grattacielo, officina, ecc.). Il come è il fattore centrale per portare a soluzione il cosa. Il perché coniuga lo stato di necessità con le valutazioni di giudizio che, legate al quando, mettono in rapporto i significati del passato nel presente con la consapevolezza della durata fisica dell’architettura e la conservazione del suo significato nel futuro. Articolazione didattica Saranno mostrate realizzazioni del docente con spiegazioni dell’iter che dall’idea porta alla costruzione, compreso il governo delle variazioni dovute agli inevitabili imprevisti. Sarà narrata la frequentazione delle officine e dei cantieri dove il progetto si converte in materia e soprattutto saranno spiegate le ragioni critiche delle scelte e quelle a posteriori di verifica dei risultati. Il metodo della tematizzazione del tema, che consiste nel mettersi dal punto di vista dell’opera, esclude i “prelievi” stilistici di qualsiasi natura e i riferimenti del “copia e incolla”; unico riferimento è nei principi dalla natura, cioè la livella dell’orizzonte e il piombo della gravità e, per estensione, il Razionalismo Mediterraneo interpretato come sviluppo ucronico, in cui si suppone che la storia abbia seguito un corso alternativo. Le priorità attribuite al tema ed alle regole dell’architettura porteranno ad incontrare la forma che non è una premessa, ma una conquista della composizione. Titolo degli incontri 1 . tematizzazione del tema 2 . le misure immisurabili dei nodi costruttivi 3 . pietre, mattoni e cemento 4 . ferro e legno 5 . porte, finestre e telai 6 . discussione ed esiti critici Note per la frequenza Eventuale preferenza per l’anno di corso degli studenti frequentanti TERZO ANNO Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

Gli studenti dovranno produrre una RELAZIONE CRITICA A CORREDO DI UN PICCOLO PADIGLIONE DA PROGETTARE IN DETTAGLIO. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 21: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

MARICHELA SEPE (Relatore)

ANALISI E PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO URBANO CONTEMPORANEO (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Gli obiettivi del corso sono: fornire metodi e strumenti per interpretare, rappresentare e progettare il paesaggio urbano della città contemporanea. Sopralluoghi su aree di Napoli a scelta ed elaborazioni in aula dei dati raccolti durante i sopralluoghi consentiranno di sperimentare un metodo di analisi e progettazione del paesaggio urbano contemporaneo. Articolazione didattica L’attuale condizione urbana appare oggi ricca di differenziazioni rispetto al passato, nei tempi e nei modi di uso della città, nelle modalità di abitare, lavorare, muoversi, divertirsi. Alla nascita di nuove tipologie di luoghi e ai cambiamenti nelle modalità di utilizzo di quelle già esistenti hanno fatto seguito città con diverse condizioni urbane. La città contemporanea non è solo il luogo della complessità, ma anche della simultaneità e della instabilità, le quali danno luogo a situazioni di mutazioni e transitorietà. La città diventa in questo modo il risultato di complesse intersezioni create da molteplici operatori che modificano il sistema per motivi differenti. Si rende quindi necessario imparare a decodificare, interpretare, rappresentare la città contemporanea e la sua identità al fine di realizzare un progetto di trasformazione consapevole e sostenibile. Il tutto partendo da un microsistema all’interno del macrosistema città in grado di far comprendere le variazioni urbane: il luogo, poroso, ma allo stesso tempo resistente e recettore di interazioni complesse. Il programma si articola in 6 seminari teorico-pratici nei quali, da una parte, si forniscono nozioni di base sul paesaggio urbano contemporaneo, sull’urban design - inteso come arte di realizzare i luoghi per le persone - dalle origini (Lynch e Cullen), all’evoluzione odierna (Gehl, B. Hillier, etc..) e, dall’altra, si verificano e sperimentano su aree studio del territorio napoletano le nozioni acquisite attraverso una “lettura complessa” e una progettazione “sensibile” di quest’ultimo. Gli spazi pubblici costituiscono in questa ottica i luoghi privilegiati per tali tipi di esercitazioni. 1 Paesaggio urbano e progetto urbano: definizioni ed evoluzione 2 I metodi di lettura e progettazione del paesaggio urbano: virtuale, laterale, nomade 3 I metodi di lettura e progettazione del paesaggio urbano: people-oriented, multiscala e configurazionale 4 Spazi pubblici e Carta dello Spazio Pubblico per il progetto di uno spazio pubblico di qualità. 5 Il metodo di analisi e progettazione del paesaggio urbano PlaceMaker su un’area a scelta: il rilievo nominale e percettivo 6 Il metodo PlaceMaker su un’area a scelta: l'analisi urbana; il questionario agli utenti dei luoghi Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

1 - Colloquio orale relativa ai contenuti dell’attività con 1 Elaborato grafico Gli studenti presenteranno e spiegheranno una tavola A3 contenente la sintesi del lavoro svolto su un’area di Napoli scelta come caso studio. Gli studenti interessati potranno (come per i corsi precedenti) esporre una versione aggiornata dell'elaborato alla VI Biennale dello Spazio Pubblico (Maggio 2021) La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 22: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

SERGIO STENTI (Relatore)

MICHELANGELO RUSSO (Docente proponente)

SOCIAL HOUSING e PERIFERIE (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il Social Housing (Edilizia sociale privata) è una delle due forme esistenti di abitazioni a basso costo: le case pubbliche a totale carico dello Stato e le case private a prezzo calmierato. Gli obbiettivi del Corso sono relativi alla comprensione del processo realizzativo e alla risposta del progettista. Si tratta di capire la base economica che muove e realizza il Social Housing, dove si sommano aspetti sociali, investimenti privati e ruolo mediatore e calmieratore dell’Ente pubblico. In questo intervento pubblico-privato anche il progetto di architettura subisce delle variazioni. Soprattutto per il progettista diviene fondamentale capire il rapporto tra committente, gestore, ente pubblico, e acquirenti o inquilini, nel quale ogni attante svolge una funzione di interesse. Il progettista deve sapersi inserire nelle diverse esigenze degli attanti e, a differenza del passato delle case pubbliche dove la soggettività e la sperimentazione incidevano di più, dare maggiore attenzione ad una progettazione più efficiente che economica, più competitiva che innovativa. Articolazione didattica Prima lezione: La situazione attuale del fabbisogno sociale di alloggi e analisi critica del quadro storico legislativo. Seconda lezione: L’architettura del Social Housing in Italia, analisi ed esempi Terza lezione: Caratteristiche operative, processuali, economiche del Social Housing Quarta lezione: Comparazione tra Social Housing e Interventi di edilizia pubblica nel Novecento Quinta lezione: Il Social Housing in Europa, analisi di alcuni esempi. Sesta lezione: La riqualificazione della periferia pubblica: il periodo problematico della “Grande Dimensione” Settima lezione: Sulla cura possibile della periferia pubblica: alloggi, verde e trasporti. Ottava Lezione: Indicazioni operative e critiche per un dossier su esempi di Social Housing Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Prova orale relativa ai contenuti del corso; Relazione (indicare le modalità redazionali, articolazione ed estensione); Elaborati grafici; Altro Descrizione delle modalità di verifica:

Relazione analitico/critica sugli esempi studiati e dossier illustrativo in formato A3 Requisiti per l’iscrizione Corso aperto agli studenti iscritti al II, III, IV, V anno La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 23: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

PATRIZIA SERENA VOLLERO (Relatore)

MICHELANGELO RUSSO (Docente proponente)

PROGETTAZIONE DELLE AREE DI INTERFACCIA PORTO CITTÀ: IL CASO DI NAPOLI (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività

Il corso svilupperà i temi della riqualificazione e della trasformazione urbana in un'area significativa che è quella dell'ambiente della linea di costa del territorio napoletano in particolare nel tratto di watefront che va da Posillipo fino al limite orientale dell'area demaniale portuale.La riqualificazione della linea di costa e la ricostituzione di un rapporto concreto della città con il suo mare è uno degli obiettivi della strategia che il piano regolatore generale (Prg) si prefigge per dare a Napoli un’elevata qualità ambientale. Il corso tratterà questa parte del waterfront cittadino stimolando negli studenti la conoscenza dei temi legati alle diverse specificità urbane di questo territorio fortemente caratterizzato dall'integrazione tra la città storica e l'attività industriale e commerciale del Porto, ricco di potenzialità e allo stesso tempo di criticità. La visione dal mare può aprire nuove prospettive per individuare potenzialità e risorse della costa metropolitana. Il corso cercherà di fornire elementi utili per la ricostituzione del rapporto tra la città di Napoli e il mare attraverso l'indicazione di diverse modalità -da attuare nelle parti non demaniali-: 1) il miglioramento delle condizioni di accesso al mare, che oggi sono complesse in vasti settori della costa; 2) la formazione di un sistema di infrastrutture e attrezzature costiere, pensate in modo tale da consentire di usare la costa come un’unica, speciale infrastruttura per il godimento delle risorse naturali. Nello specifico il corso approfondirà le tematiche del Porto di Napoli affrontando le questioni centrali della disciplina urbanistica relative al trattamento pianificatorio del territorio portuale e del suo contesto, con esemplificazioni legate alla vigente normativa. Verrà affrontato lo studio dell'area portuale e dell'ambiente circostante nella sua evoluzione storico urbanistica con particolare riferimento all'approvando Piano Regolatore Portuale. Inoltre verrà trattata anche l'area dell'ambito 28 -via Marittima- per il quale la Variante persegue l'obiettivo della conservazione dell'impianto storico di costa e delle antiche tipologie a schiera. Verranno approfonditi i seguenti temi progettuali:

1 – La disciplina urbanistica vigente e le sue potenzialità nel territorio della linea di costa in particolare nel tratto di watefront che va da Posillipo fino al limite orientale dell'area demaniale portuale. Il Prg assoggetta l’intera linea di costa all’approvazione di un piano urbanistico attuativo (Pua) richiesto per dare soluzioni pianificatorie e operative all’azione di tutela ambientale vigente.

2 – Una lettura del waterfront e dell'area portuale ed il suo sviluppo storico urbanistico anche nella iconografia storica. Le vedute storiche illustrano il dialogo fra mare e terra, tra porto e città.

3 –L'area del Porto di Napoli temi di sviluppo e progetti in corso di realizzazione da parte dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Il tema dei Magazzini Generali. Il porto di Napoli come cerniera tra il mare e la città metropolitana, strumento su cui fondare la crescita economico-produttiva nel rispetto delle valenze ambientali.

4 –Ripensare il fronte costiero attraverso indicazioni, suggerimenti in modo tale da consentire di usare la costa – nelle parti al di fuori del demanio portuale- come un’unica, speciale infrastruttura per il godimento delle risorse naturali. Le esperienze di Barcellona, Buenos Aires che hanno realizzato interessanti soluzioni progettuali per il waterfront.

5 –Il progetto urbanistico dell'ambito 28 testimonianza del tessuto di costa e delle antiche tipologie a schiera, il significato della classificazione tipologica nella Variante al Prg.

6 –Il Piano Regolatore Portuale e I progetti in corso di realizzazione per la Calata Beverello e I Magazzini Generali.

7 –La formazione nell'ambito portuale di un approdo per imbarcazioni da diporto- previsto dalla Variante al Prg-valutando l'utilizzo del Molo San Vincenzo.

8 -La definizione delle caratteristiche degli immobili e delle preesistenze esistenti in ambito portuale con riferimento agli edifici di archeologia industriale.

Page 24: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Articolazione didattica

Il corso ha l'obiettivo di coinvolgere in maniera attiva gli studenti in una conoscenza partecipativa dei processi dell'urbanistica e delle sue potenzialità nel tentativo di offrire nuovi spunti di lettura dell'ambiente urbano nella città consolidata ed in particolare della linea di costa nel tratto che va da Posillipo fino all'area demaniale portuale, nel quadro delle strategie e delle regole della pianificazione, sulla scorta di un’esperienza pluriennale nel campo delle pratiche urbanistiche, dell’elaborazione istituzionale di strumenti di pianificazione e della gestione e attuazione degli stessi. L’articolazione della didattica sarà incentrata sui temi, le tecniche, le pratiche, nonché la storia delle trasformazioni urbanistiche lungo la costa e lo sviluppo del territorio portuale. L’aspetto comunicativo nell’ ambito della articolazione didattica degli incontri, sarà basato su lezioni articolate su una attenta integrazione tra momenti teorici e momenti sperimentali.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

Prova orale relativa ai contenuti del corso.

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 25: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

Page 26: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

AUROSA ALISON (Relatore)

GIOCONDA CAFIERO (Docente proponente)

ESTETICA DELLO SPAZIO ABITATO: L’ESPERIENZA DELLA CITTÀ (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Il corso ha come fine quello d’introdurre le caratteristiche principali dei fenomeni sensibili dello spazio attraverso i concetti fondamentali della Filosofia Estetica. Gli argomenti teorici affrontati saranno: 1) La poetica degli spazi, 2) L’esperienza estetica dell’abitare, 3) L’ Estetica del paesaggio urbano, 4) I non luoghi e le eterotopie estetiche, 5) L’importanza dello spazio interno nell’abitare collettivo, 6) La Fenomenologia dello spazio abitato. Il filo conduttore sarà quello dell’importanza del concetto dell’esperienza soggettiva e collettiva, degli spazi individuali, familiari, urbani, interni e paesaggistici. Articolazione didattica Il corso sarà organizzato attraverso la modalità del workshop. Attraverso un primo sopralluogo di alcuni punti nevralgici del centro storico di Napoli, gli studenti avranno modo di prendere confidenza con le diverse aree da leggere, individuandone spunti e criticità per un meta-progetto. Durante il sopralluogo, attraverso un approccio fenomenologico/ estetico, saranno presi in considerazione gli elementi caratterizzanti del contesto urbano, sia negli spazi esterni che interni: (sistemi insediativi, presenza di siti di particolare interesse, elementi rappresentativi). Programma delle lezioni: 1) Presentazione del corso, presentazione delle aree, presentazione delle modalità del site mapping. 2) Sopralluogo delle aree. 3) Prima lezione teorica Fenomenologia e Poetica degli spazi + creazione dei gruppi di lavoro e assegnazione aree. 4) Seconda lezione teorica L’Architettura come esperienza + Esercitazione 5) Terza lezione teorica Living Landscape + Esercitazione 6) Quarta lezione teorica Non luoghi ed eterotopie: Where is the sensibility? + Revisione. 7) Quinta lezione teorica Il Potere dell’interno + Revisione. 8) Sesta lezione teorica Per una Fenomenologia dello spazio abitato+ Revisione. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Durante il corso gli studenti lavoreranno in gruppi e avranno il compito di preparare la presentazione di un mapping dell’area assegnatagli. Il site mapping avrà come scopo quello di presentare l’area attraverso i concetti estetici discussi in aula durante le lezioni teoriche. L’esame sarà incentrato sulla presentazione delle Mappe in aula. Sarà gradita ogni forma di presentazione che sarà valutata in merito alla libertà creativa e all’attinenza dei concetti estetici messi in rilievo per ogni area. Requisiti per l’iscrizione Corso aperto agli studenti iscritti al II, III, IV, V anno La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 27: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

MARIO FERRARA (Relatore)

MASSIMILIANO CAMPI (Docente proponente)

RAPPRESENTAZIONE FOTOGRAFICA DELL’ARCHITETTURA (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività La rappresentazione fotografica di un’architettura, dell'ambiente o di un contesto urbano, presuppone che le immagini rispondano ad un progetto organico ed autonomo e che siano in grado di rappresentare visivamente l'oggetto della ricerca per quanto possibile nella interezza e completezza delle sue parti. Un approccio di questo tipo “supera” il concetto dell'immagine fotografica d'architettura singola e quello della documentazione fotografica dell'architettura che molto spesso illustra gli scritti d'architettura. Fin dalla prima immagine stabile di Niépce del 1826 e quelle di qualche anno dopo di Daguerre, Nadar e Talbot, ad arrivare ai giorni nostri con le ricerche di Basilico, Jodice, Guidi, Barbieri e Ghirri, l'architettura è stato un soggetto costante nella storia della fotografia. Una rappresentazione fotografica indirizzata all'architettura o comunque ad un contesto urbano, non può prescindere da tutto quello che è già stato fatto in più di centocinquanta anni di storia e che a sua volta porta con se secoli di storia della rappresentazione. Articolazione didattica 1 – Introduzione al percorso formativo. Il linguaggio della fotografia. 2 – Tecnica fotografica. 3 – Tecnica fotografica. 4 – La Rappresentazione fotografica dell’architettura. Storia e tecnica specifica. 5 – La Rappresentazione fotografica dell’architettura. Storia e tecnica specifica. 6 – Il progetto per la rappresentazione fotografica dell’architettura. 7 – Il progetto per la rappresentazione fotografica dell’architettura. 8 – Il progetto per la rappresentazione fotografica dell’architettura. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

Progetto fotografico relativo ad un tema assegnato. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 28: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

ERMANNO GUIDA (Relatore)

ALFONSO MORONE (Docente proponente)

DESIGN DEL PRODOTTO CERAMICO: TRA STORIA E NUOVE PROPOSTE (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività L’attività progettuale vuole integrarsi con lo sforzo di innovazione in atto nel comparto ceramico tradizionale di Capodimonte. L’attuale condizione di transizione di una tipica manifattura artigianale, come quella ceramica, basata su una natura del prodotto decorativa ed aggiuntiva, al cospetto della rivoluzione digitale. Decine di botteghe artigiane lavorano in prosecuzione della tradizione, una Scuola d’Arte a Indirizzo Raro è attiva nel formare nuove maestranze. Questo sistema storicizzato ha partorito un patrimonio di forme, cristallizzate nella dizione di ceramica artistica, oramai definitivamente anacronistico. Questa inadeguatezza è misurabile dalla crisi che coinvolge l’intero sistema, da un punto di vista occupazionale, con tante piccole botteghe il cui capitale umano, seppure potenzialmente straordinario, tende progressivamente a invecchiare, non essendo più attrattivo per i giovani. Soluzioni tattiche sembrano inefficaci. L’unico modo per riparare a tale situazione sembra proprio ripercorrere il concetto, fondativo di identità della produzione, che pure viene richiamato, a sproposito, come l’elemento giustificativo per scelte di prodotto decorative. Eppure proprio il legame all’identità come fattore dinamico dovrebbe far comprendere che l’unica strada possibile per uscire da tale situazione è il rapporto con l’innovazione e con il futuro. Articolazione didattica L’attività seminariale intende approdare a concept progettuali e verifiche sperimentali di prodotti, ripercorrendo tutti i passaggi compresi dalla ideazione alla realizzazione dei modelli, degli stampi, alla realizzazione del manufatto, fino alla decorazione. Tutto ciò si svolgerà all’interno dei laboratori dell’Istituto Caselli, in stretta relazione, quindi, con uno degli elementi centrali del sistema produttivo e formativo della Ceramica di Capodimonte, assistiti e coadiuvati dai «maestri» depositari degli antichi mestieri e dai tecnici di nuova generazione. Si affronteranno, infatti, accanto alle lavorazioni tradizionali, anche le tematiche connesse alla attuale evoluzione della scena imprenditoriale, quindi le lavorazioni mediante stampanti 3D in argilla. Titolo degli incontri 1 Introduzione al ciclo di seminari 2 I materiali ceramici, le tecniche di lavorazione 3 Professione e mercato. Incontri con istituzioni, designer e aziende 4 Professione e mercato. Incontri con istituzioni, designer e aziende 5 Le stampanti 3D per argilla e i principali impasti disponibili Mod.C 6 Preparare un modello 3D digitale per essere stampato correttamente in argilla 7 L’utilizzo della stampante a estrusione 8 Presentazione proposte progettuali Attività laboratoriale Numero sei incontri da svolgersi presso l’Istituto Caselli. Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Ciascun allievo dovrà produrre un oggetto o una serie realizzato in modo compiuto, in terracotta o porcellana, unitamente a una documentazione grafico/fotografica che illustri l’intero processo seguito, dalla ideazione alla realizzazione. La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 29: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

FRANCESCO STEFANO SAMMARCO (Relatore)

DANIELA LEPORE (Docente proponente)

CORSO INTRODUTTIVO ALL’UTILIZZO DI PHOTOSHOP E ILLUSTRATOR (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività

Il corso ha l’ambizione di introdurre alle basi dell’utilizzo degli applicativi fondamentali della suite Adobe, ovvero di Photoshop e Illustrator. In particolare, il corso, intende mostrare, con esempi concreti e soprattutto con esercitazioni pratiche, l’utilità di questi software nell'ambito dell’urbanistica, del design e della fotografia.

La gestione di un'immagine può cambiare direzione alla comunicazione, soprattutto in un’epoca in cui può rappresentare correttamente, in maniera accattivante e immediatamente comprensibile, un progetto.

L’obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti e le tecniche base per post produrre un progetto; dall’esportazione/importazione dai principali software CAD e GIS alla gestione delle immagini raster e dal fotoritocco in Photoshop, all’utilizzo delle immagini vettoriali in Illustrator, fino all’impaginazione e alla corretta creazione di un file per la stampa. Articolazione didattica 1. Introduzione ai fondamentali della comunicazione visiva 2. La grafica vettoriale 3. Principi base e caratteristiche della tipografia 4. La teoria dei colori: concetti base e principi di associazione 5. Tonalità, luminosità, saturazione, profondità (I modelli di CMYK e RGB) 6. L’importazione delle basi dai principali programmi di CAD e GIS 7. Photoshop, editing e postproduzione immagini (Adobe Lightroom) 8. Illustrator, disegno con vettori

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze* Descrizione delle modalità di verifica:

La modalità di verifica delle conoscenze acquisite dal corso volgeranno sulla realizzazione di elaborati grafici inerenti a un particolare caso o ambito studio.

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.

Page 30: PROGRAMMI corsi a crediti liberi a.a. 2019/2020€¦ · dell'adeguatezza tra realtà fisica e sociale per una vita quotidiana senza alcuna discriminazione e di far acquisire loro

Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II

CLAUDIA SANSÒ (Relatore)

RENATO CAPOZZI, FEDERICA VISCONTI (Docente proponente)

L’ESTETICA DELLA RAPPRESENTAZIONE. COLLAGE E MONTAGGIO PER IL PROGETTO DI ARCHITETTURA (Titolo del Corso o del Ciclo di Seminari)

Obiettivi dell'attività Dall’esperienza della pittura d’avanguardia, con le nuove tecniche artistiche adottate da Georges Braque, Pablo Picasso e Juan Gris insieme alla tendenza DADA e al montaggio analogico nel mondo del cinema, il collage e il fotomontaggio diventa per alcuni architetti del Movimento Moderno una modalità espressiva attraverso la quale comunicare una precisa idea di architettura e di città. La vasta produzione di disegni che, ad esempio, Mies van der Rohe realizza attraverso la tecnica del collage e del fotomontaggio è nota per essere capace di esprimere un’idea sulle forme e sullo spazio in relazione sia allo spazio architettonico sia a quello urbano. Disegni che non sono descrittivi di una fattibilità architettonica ma piuttosto rappresentazioni che mirano all’astrazione e alla successiva rappresentazione estetica (ovvero sensibile e im-mediata) dell’essenza spaziale, materiale e figurale di quegli spazi. La tecnica del fotomontaggio che invece nasce evidentemente dall’esperienza cinematografica, viene adoperata in architettura quale strumento esplicativo di un’idea di architettura e di città contenente in sé un’intenzionalità progettuale. Nell’Italia degli anni ’50 e ’60 del Novecento, Superstudio esprime il proprio pensiero sull’architettura e sulla crisi della città attraverso fotomontaggi in cui si insiste sull’importanza della monumentalità, come nel caso della celebre serie ‘Monumento Continuo’ del 1969. Nella recente produzione italiana si può guardare ai collage e montaggi di Beniamo Servino e Carmelo Baglivo, spesso provocatori ma entrambi critici e propositivi nei confronti di alcune parti di città sulle quali insistono i rispettivi lavori. Il ciclo di seminari intende dunque riflettere e ‘verificare’ in che modo queste due tecniche possano essere adoperate sia in quanto metodo compositivo del progetto di architettura sia come strumento espressivo, critico, di un'idea di architettura e di città.

Articolazione didattica

Gli incontri saranno strutturati attraverso comunicazioni ex-cathedra atte all’introduzione dell’argomento in oggetto con l’intento di definire una base teorica di riferimento nonché esemplificativa che possa essere di ausilio agli studenti nell’elaborazione grafica che verrà loro richiesta come esercitazione. Pertanto, i successivi incontri avranno un carattere operativo presupponendo un costante lavoro in aula finalizzato alla realizzazione di alcuni disegni – intesi sempre all’interno di una metodologia d’indagine e di verifica del progetto di architettura – realizzati attraverso le tecniche studiate.

Modalità di verifica di acquisizione delle conoscenze*

Consegna degli elaborati grafici prodotti durante il corso e discussione sui materiali prodotti per

verificare la comprensione dei contenuti fondamentali e basilari trasmessi durante gli incontri in

aula.

La verifica dovrà avvenire necessariamente entro un anno dalla conclusione del corso.


Recommended