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PROGRESSIONI TATTICHE: LO SCAMBIO ALA-PIVOT IN BANDA
Introduzione
Il tema che andremo ad approfondire in questo articolo tratta un singolo
movimento che, semplicemente, prevede lo scambio di posizione di due giocatori
all’interno di un possesso palla. Seppur trattasi di un movimento non di certo
avanguardista, molte delle squadre “moderne” che, comunque, non danno punti di
riferimento precisi, cercano spessissimo di portare un giocatore in posizione di pivot,
per lo stesso motivo per la quale quest’ultimo dovrà, così come ha preso quella
posizione, spostarsi successivamente: smuovere la difesa avversaria. L’esempio più
calzante di questo scambio tra due giocatori in una determinata zona di campo (in
genere, in banda dal lato opposto al punto di partenza del pallone) potrebbe essere
la sintesi perfetta per un modulo 3:1 senza pivot di riferimento ma, come appena
sottolineato, viene utilizzato anche in altri moduli. Tutte le posizioni sul campo
potranno essere occupate da qualsiasi giocatore e una volta che gli spazi saranno
occupati, i giocatori si dovranno solamente preoccupare di dove sia la palla, di che
cosa stia facendo la difesa nonché della scelta del miglior passaggio successivo e che
potrà portare a realizzare una rete.
Per prima cosa è essenziale che ciascun giocatore della squadra comprenda
l’importanza di mantenere una corretta spaziatura sul campo: la difesa trae
vantaggio nelle parti del campo più trafficate, e le soluzioni offensive tendono a
diventare caotiche. Uno degli aspetti più importati è quello di cambiare lato alla
palla e di usare, come minimo, tutta la metà campo di gioco avversaria sia in
ampiezza che in profondità.
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ESEMPIO DI SCHIERAMENTO INIZIALE E FORMAZIONE DELL’ALLINEAMENTO IN BANDA
Queste sono le posizioni che prenderemo ad esempio per un buon attacco in banda
dal lato opposto al pallone con uno scambio tra ala e pivot. Le progressioni tattiche
avranno come base di partenza sempre queste quattro posizioni occupate dai
giocatori di movimento.
LEGENDA:
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DIAGRAMMA 1
Come possiamo notare dal diagramma n. 1, il giocatore laterale in possesso palla, in
tal caso il n. 4, dopo aver scaricato al centrale (5), corre in copertura affinché il
proprio marcatore possa sentirsi meno coinvolto nella tattica difensiva collettiva. Il
giocatore n. 5, in questo attacco basilare, scarica la palla in banda ed anche lui non
affonda per non creare traffico in avanti. Il passaggio di 5 dovrà essere anticipato da
un movimento corto-lungo del n.8, con la palla che dovrà correre dietro al corpo di
quest’ultimo, ricevuta dal pivot (9) che a sua volta cercherà un’immediata palla alta
(scucchiaiata) sulla corsa dell’ala che si è appena inserita. Nel caso in cui, questa
giocata non fosse praticabile, potrà sempre ricominciare dal giocatore n. 5 e/o
aspettare il movimento di quest’ultimo e ricominciare dal n. 4.
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DIAGRAMMA 2
Nell’attacco disegnato sopra, le posizioni di partenza saranno quasi identiche al
precedente, se non fosse che l’ala e il pivot sul lato opposto al pallone saranno
collocati un po’ più bassi rispetto alla loro metà campo, per poter sfruttare una linea
di passaggio migliore così come andremo a descrivere. L’inizio dell’azione sarà come
nel diagramma 1, ma cambierà il movimento di 4 che dopo aver trasmesso palla a 5
cercherà un movimento corto-lungo sulla propria banda. L’ala opposta alla palla (8),
con un movimento dentro-fuori lascerà spazio alla ricezione di 9 e andrà a liberare lo
spazio necessario affinché il pivot possa cercare un passaggio in diagonale sul lato
opposto per l’inserimento di 4 (che a sua volta potrebbe sfruttare 8
opportunamente schierato sul secondo palo).
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DIAGRAMMA 3
Il diagramma n. 3 mostra lo stesso attacco sviluppato nel diagramma numero 2, con
la variante dettata dal fatto che non avviene nessuno scambio tra ala e pivot, ma
questi ultimi con la loro presenza in banda cercano semplicemente di ingolosire la
difesa avversaria ad uscire sul lato forte. In tal caso, anziché scambiare con il pivot, il
giocatore 8 sul primo movimento sarà opportunamente servito da 5 e cercherà di
prima intenzione di trasmettere in diagonale palla a 4 sul lato opposto.
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DIAGRAMMA 4
Lo svolgimento di questo attacco posizionale è quasi identico ai precedenti, sia come
posizioni di partenza che come giro della palla nei primi due passaggi. Ciò che
cambia, essenzialmente, è che il giocatore n. 4 dopo aver trasmesso palla al n. 5 con
un movimento corto-lungo correrà tra le linee, sfruttando a sua volta un taglio di 8
che andrà a bloccare sul difensore di 4. Esattamente come prima, il secondo
passaggio (da 5 a 9) dovrà avvenire appena dopo il contro-movimento di 8 e la palla
dovrà correre dietro il corpo di quest’ultimo prima di essere ricevuta da 9. Questo
aspetto è fondamentale affinché lo scambio ala/pivot abbia la necessaria efficacia. Il
giocatore n.9, una volta ricevuto il pallone da 5 potrà sfruttare il blocco di 8 e servire
il giocatore n. 4 che potrà concludere verso la porta. Come prima, nel caso in cui non
ci sia questa possibilità, il pivot (9) potrà ricominciare dal centrale difensivo o, in
alternativa, cercare una palla lunga su 8, che potrebbe seguire l’azione dopo il
blocco effettuato. Ovviamente, questa è l’ipotesi meno percorribile per questo
genere di azione, ma è altrettanto ovvio che la distanza tra gli attaccanti dipende
anche dalla profondità della pressione difensiva della squadra avversaria.
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DIAGRAMMA 5
La palla, in questo caso, torna dal lato del primo passaggio (4) con il giocatore 5 che
dovrà essere bravo a fingere il passaggio sul primo movimento corto di 8 prima di far
ritornare il pallone al compagno. Nel frattempo il pivot (9) con un movimento corto-
lungo prima andrà a prendere una posizione centrale, per poi seguire la sua corsa
sul lato opposto al fine di liberare una linea di passaggio valida per la corsa di 8.
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DIAGRAMMA 6
Nel diagramma n. 6 l’intento è quello di mettere il pivot in situazione di 1vs1 con
una situazione di difesa non ideale per i nostri avversari. Di fatti, dopo aver girato la
palla sul lato opposto, e sfruttando il solito scambio ala/pivot, 4 (colui che inizia
l’azione) e 8 (l’ala opposta) corrono incrociandosi e dando profondità all’azione. Così
facendo, quando 9 (il pivot) riceverà il pallone si troverà in situazione di 1vs1 contro
il proprio marcatore e pronto a sfruttare gli eventuali appoggi in post basso dei due
compagni di squadra.
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DIAGRAMMA 7
Seguendo una progressione tattica, il numero dei passaggi aumenta, così come
aumenta progressivamente il movimento dei giocatori. Iniziando dalla solita base di
partenza, 4 gioca su 5 e arretra per ricevere nuovamente. Nel frattempo prima l’ala
(8), seguita subito dopo dal pivot (9) con un movimento corto-lungo sulla diagonale
opposta cercano di liberare uno spazio necessario per mettere in gioco quest’ultimo
sullo scarico di 4, che sfrutta il movimento fuori-dentro di 5 per condurre palla verso
il centro e trasmetterla in banda al pivot. Così facendo il giocatore che ha iniziato
come pivot avrà a sua volta un appoggio in post basso da 5 e, eventualmente, potrà
sfruttare quest’ultimo per andare a calciare con un’entrata di prima o con lo scarico
laterale su 8, collocato sul lato debole.
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DIAGRAMMA 8
DIAGRAMMA 9
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DIAGRAMMA 10
Nei diagrammi 8-9-10 ho sviluppato un attacco con un doppio scambio
ala/pivot su entrambi i lati del campo. Come si può notare questo genere
di scambi laterali si possono formare su entrambi i lati anche all’interno
della stessa azione di gioco; in tale maniera si tiene la difesa ancora più
allargata. Si noti anche che si crea un soprannumero sul campo ogni volta
che si forma un scambio ala/pivot in banda e da ciò deriva la possibilità
e/o la convenienza di ribaltare il gioco.
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DIAGRAMMA 11
DIAGRAMMA 12
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DIAGRAMMA 13
Un altro attacco posizionale spiegato in tre diversi diagrammi (11-12-13): sfruttando
le posizioni basilari di questo genere di attacco, l’idea è quella di spostare i quattro
giocatori di movimenti dal lato opposto a quello di partenza del pallone e attraverso
passaggi brevi, lo scambio ala/pivot e un blocco, muovere la difesa avversaria.
S’inizia come sempre dal giocatore 4, largo in banda che scarica per il centrale
difensivo (5) e corre in posizione in avanti verso il centro del campo a prendere una
posizione da pivot. Il giocatore n. 5 dopo aver ricevuto il pallone fa una breve
conduzione verso il centro prima di scaricare in banda sull’ala (8) che a sua volta
riscaricherà a 5 e correrà a bloccare il proprio marcatore. Nel frattempo 4 corre
nell’angolo a prendere la posizione di 9 e quest’ultimo scambia la sua posizione con
8. Il giocatore 5 a questo punto sfruttando la riorganizzazione della squadra
avversaria scarica a 9 che ha appena preso la posizione in banda e quest’ultimo
tenderà una scucchiaiata al giocatore 8 che, uscendo dal blocco appena effettuato
sfrutterà l’inerzia di questo movimento per lasciarsi alle spalle il proprio marcatore
(che sarà ingolosito dal desiderio di uscire dal blocco e sarà maggiormente
impegnato a pensare alla palla in banda che a scivolare con l’avversario da marcare).
Quest’azione è un po’ più complessa delle altre da realizzare perché porta tutti i
quattro giocatori di movimento in un quarto di campo, ma offre diverse giocate
alternative (come la palla nell’angolo su 4 e l’inserimento sul secondo palo di 8)
mantenendo comunque una forte copertura difensiva.
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Conclusione
In questo articolo ho cercato di parlarvi di un piccolo movimento/scambio di posizione di due giocatori che ha la forza di muovere le difese avversarie e creare ad hoc diversi attacchi posizionali. Detto questo, a mio parere, lo scambio ala/pivot non dev’essere visto solo come un movimento utile a chiudere un’azione di palleggio ma può essere comunque un elemento centrale all’interno di un qualsiasi giro-palla. E’ ovvio che, i 9 attacchi mostrati sopra, sono solo alcuni piccoli esempi di un’infinita serie di attacchi posizionali e/o movimenti che si possono sviluppare con questo piccolo scambio di posizione.
Ritengo altrettanto ovvio che ogni gioco di attacco proposto è una occasione offerta ai giocatori, ma non dev’essere uno schema fisso. Ogni attacco posizionale, così come altri concetti che riguardano uno sport come il calcio a 5, devono essere degli ottimi ingredienti da offrire ai nostri giocatori, ma che loro dovranno interpretare e reinterpretare ogni volta in maniera diversa mantenendo una certa libertà di scelta in campo data dal diverso posizionamento dei propri compagni e degli avversari, dalle spaziature e dal timing di gioco.
"Uno non è un grande allenatore quando fa muovere un giocatore secondo le proprie intenzioni, ma quando insegna ai giocatori a muoversi per conto loro. L'ideale assoluto, che come tale non è mai raggiungibile, viene nel momento in cui l'allenatore non ha più nulla da dire, perché i giocatori sanno già tutto quello che c'è da sapere. Tutti devono conoscere, oltre alla tecnica, come si gioca, la tattica, insomma."
Julio Velasco