Pronto soccorso
Insieme di attività complesse che hanno come obiettivo la diagnosi e la terapia delle modificazioni peggiorative
dello stato di salute ai fini del ripristino dello stato antecedente, da perseguire nel tempo con altre attività
Spetta solo al personale sanitario
Primo soccorso
E’ rappresentato da semplici manovre orientate a mantenere in vita l’infortunato e a prevenire le complicazioni, senza l’utilizzo di farmaci e/o di strumentazione, e anche dal se e come chiamare i servizi di emergenza
Praticabile da qualsiasi persona
Il 118 è il numero unico nazionale dell'emergenza sanitaria, è gratuito ed
attivo 24 ore su 24.
E' possibile chiamare il 118 da qualsiasi telefono privato o pubblico senza
alcuna spesa e senza utilizzare schede telefoniche.
Chiamando da qualsiasi parte d'Italia risponde una centrale operativa
organizzata per province, ed è proprio questa che assegna un codice di priorità
alla chiamata, decide il mezzo di soccorso più adeguato all'emergenza, sceglie
inoltre l'ospedale tenendo conto delle condizioni e delle necessità della
persona soccorsa e del luogo di provenienza della chiamata.
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Quando chiami il 118 tieni
presente che l'operatore
della Centrale ha bisogno di
informazioni chiare per poter
garantire al meglio il
soccorso richiesto.
Per riuscire ad operare
correttamente la Centrale
Operativa 118 ha la necessità
di capire DOVE è successo
COSA.
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Opinione molto diffusa: "Ma perché quando telefono per avere
un'autoambulanza quelli mi fanno tutte quelle domande? Io ne ho
bisogno subito e quelli stanno a perdere del tempo! Cosa gli
interessano tutte quelle informazioni? Che mi mandino subito
l'ambulanza e basta!"
Questo modo di pensare è legato al
concetto che tanto le ambulanze sono
tutte uguali, servono solo per trasportare
in fretta un ferito, un malato in ospedale
dove troverà l'assistenza idonea di cui ha
bisogno.
NON È VERO!
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Non è vero che tutte le ambulanze sono uguali:
• vi sono ambulanze essenzialmente dedicate a
trasporti non urgenti;
• vi sono ambulanze con personale, volontario e
dipendente, addestrato e preparato
professionalmente al soccorso;
• vi sono ambulanze con a bordo un medico in grado
di affrontare e risolvere i casi più gravi;
• vi è la possibilità di far intervenire un elicottero di
soccorso della Regione.
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Non è vero che è sufficiente trasportare in fretta il
paziente in ospedale
Vi sono pazienti che possono trovare il livello di
assistenza necessario per la loro condizione
solamente in ospedali particolarmente attrezzati, e
non nell'ospedale semplicemente più vicino.
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Preparati a dire all’operatore:
dove è richiesto il soccorso (località, via o piazza, numero civico)
ed eventuali punti di riferimento per meglio trovare il luogo
(chiese, ciminiere, ferrovia, fiumi, cantieri, incroci stradali);
il numero telefonico da dove stai chiamando;
cosa è successo (incidente stradale, malore in casa, malattia),
con particolare riferimento a ciò che vedi;
condizioni generali dell'infortunato (ti verranno poste domande
tipo: è cosciente? respira? ha dolore? sanguina?);
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
Fornire dati completi ed esaurienti non
significa perdere tempo prezioso, vuol
dire guadagnarlo.
A volte vuol dire salvare
una vita.
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA AL 118
In caso di sospetto avvelenamento, ma
anche per sapere se una sostanza
ingerita è tossica
CENTRO ANTIVELENI Careggi 055 7947819
Milano: 02 66101029
COME COMPORTARSI IN UNA TELEFONATA PER
Di fronte ad un avvelenamento, accertato o anche solo sospetto, per sapere quali
rischi corra l'intossicato e cosa fare, telefona ad un Centro Antiveleni e preparati a
fornire una serie di informazioni utili alla corretta valutazione:
• il numero di telefono e l'indirizzo
• nome, età e peso della vittima dell'avvelenamento
• dove si è verificato l'avvelenamento , in quali circostanze
• l'esatto nome della sostanza o del prodotto che ha causato l'avvelenamento
(se possibile telefona con la confezione a portata di mano)
• una stima della quantità di sostanza tossica coinvolta e del tempo trascorso
dall'esposizione
• le condizioni cliniche della vittima: come appare, come si comporta, quali
fastidi accusa
• eventuali problemi medici preesistenti o terapia farmacologica in atto
• ogni altra informazione che ritieni possa essere utile
ALCUNI INTERVENTI EFFICACI PER PREVENIRE GLI INFORTUNI DEI BAMBINI
Centri antiveleni Cure appropriate Centri grandi ustionati
Corsi di rianimazione cardio-polmonare
Centri traumatologici pediatrici; attrezzature pronto soccorso pediatrico
Assistenza medica d’urgenza
Conservazione sicura di farmaci e prodotti chimici
domestici
Riconoscere i rischi all’interno della casa
Pratica di cucina, primo soccorso
Corsi di nuoto e controllo delle piscine
Uso di caschetti, cinture di sicurezza e
seggiolini
Educazione e sviluppo delle competenze
Conservazione sicura delle sostanze potenzialmente velenose
Protezioni alle finestre, ringhiere e grate sui balconi, cancelletti sulle scale
Impianto elettrico della cuciza Separato da quello del resto della casa
Barriere e protezioni attorno all’acqua,griglie rigide per coprire i pozzi
Infrastrutture a misura di bambino: aree pedonali, aree di gioco, percorsi sicuri per andare a scuola
Modificazioni ambientali
Contenitori a prova di bambino per farmaci e sostanze chimiche
Riduzione dell’altezza delle attrezzature di gioco; modifica dei girelli, vetri di sicurezza
Valvole termostatiche
Dispositivi individuali per il galleggiamento
Modificazione dei veicoli per aumentare la protezione dei passeggeri
Modificazione dei prodotti
Produzione, stoccaggio e distribuzione di
sostanze tossiche; confezionamento sicuro
Attrezzature per cortili e parchi giochi
Riduzione della temperatura dell’acqua calda
per uso domestico (max 50 ); allarmi antifumo
Recinzioni per gli invasi d’acqua; sorveglianza nelle
piscine
Limiti di velocità, guida in stato di ebbrezza,
caschetti per la bicicletta, cinture e seggiolini per i
bambini
Legislazione, regolamentazione e applicazione
Avvelenamento Caduta Ustione Annegamento Incidente stradale Principi d’intervento
Modificata, da: OMS 2008 “European report on child injury prevention”
EMORRAGIE
A: arteriosa B: venosa C: capillare
Cosciente o Incosciente Agitato Pallido e sudato Dolente Tachicardico Tachipnoico Ridotta pressione arteriosa
SEGNI E SINTOMI
EMORRAGIE esterne semplici
1.SICUREZZA! (Guanti?)
2.Compressione sulla ferita
3.Sollevare la parte se non vi è frattura
4.Applicare freddo
EMORRAGIE arteriose gravi
ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!
Non basta comprimere sulla ferita
BISOGNA COMPRIMERE L’ARTERIA PRINCIPALE FRA IL CUORE E LA FERITA: carotide, succlavia, ascellare, omerale, femorale
EPISTASSI (sangue dal naso)
• reclinare il capo in avanti per far
defluire il sangue, comprimere la
narice interessata, eventualmente
impacchi con ghiaccio
LE FERITE
Si generano quando la pelle perde la sua integrità.
INFEZIONI
EMORRAGIE
PERICOLI
Dolore
Gonfiore
Rossore
Calore
Gravità delle FERITE
PROFONDITA’
ESTENSIONE
PRESENZA DI CORPI ESTRANEI
Classificazione delle FERITE
Medicazione delle FERITE
1.Lavarsi bene le mani
2.Far sanguinare la ferita
3.Lavare bene la ferita con acqua corrente, dal centro alla periferia
4.Disinfettare
5.Coprire con garze sterili
Medicazione delle FERITE
Non usare mai cotone idrofilo
Non disinfettare con alcol
Non mettere pomate cicatrizzanti
Non estrarre eventuali corpi estranei
Non strappare le medicazioni rimaste “attaccate” se non prima di aver inumidito con acqua ossigenata
avvertenze!!!
LE USTIONI
Possono riguardare diversi organi:
pelle,
muscoli,
vasi sanguigni,
nervi,
ossa
….
Cause delle USTIONI
•Caldo o freddo
•Esplosioni
•Sostanze chimiche
•Radiazioni
•Elettricità
Classificazione delle USTIONI
Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravità, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO GRADO
1 2 3
1
Primo soccorso:
acqua fredda e/o ghiaccio
27
2
Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a mani e gambe
Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioca al parco Cervi
Stava giocando all'interno del rinnovato parco Cervi quando ha toccato una piastra decorativa di rame resa rovente dal sole. Così un bambino di due anni ha riportato ustioni di secondo grado che hanno reso necessario il ricovero al Santa Maria nuova. Cosa fare?
1. Raffreddare sotto acqua corrente
2. Non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle
3. Coprire con garze sterili
28
3
Non ce l’ha fatta la bambina di origine tunisina di 11 anni
che nel pomeriggio dello scorso 23 settembre era rimasta
ustionata in oltre il 90 per cento del corpo mentre giocava
con la sorellina di 9 anni e le cugine con una bottiglia di alcol
denaturato e un accendino che serviva ad accendere una
candela profumata.
Cosa fare?
1. Avvolgere in un panno se la persona è in fiamme
2. Trasporto urgente con ambulanza in ospedale
3. Se possibile posizione anti shock
E’ morta la bimba bruciata dall’alcol
USTIONI da agenti chimici
1.Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente, per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reagire con l’acqua
2.Togliere eventuali indumenti contaminati
RISCHIO PER LA VITA
Si valuta dall’estensione dell’ustione più che dalla profondità:
In un adulto se >30% In un bambino basta il 20%
Punture - Ape, vespa,
calabrone • Disinfettate la cute e, se è possibile, togliete il
pungiglione sollevandolo o smuovendolo con un ago sterile. Fate scorrere acqua fredda sopra e attorno alla puntura per alleviare il dolore e ostacolare i fenomeni infiammatori, oppure applicate del ghiaccio
• Alcune persone allergiche reagiscono in modo violento alle punture d’insetto: in questi casi può presentarsi la necessità di un intervento urgente del medico. (Shock anafilattico)
Morsi - Cani, gatti, ecc.
Lavate subito la ferita sotto l’acqua corrente di un rubinetto per asportare la saliva dell’animale. Quindi lavate la ferita per cinque minuti con una compressa di garza e con acqua e sapone abbondanti. Risciacquate accuratamente con acqua corrente, disinfettate e ricoprite la ferita con garza sterile.
Consultate subito un medico. Egli curerà meglio la ferita e stabilirà quali precauzioni sarà opportuno prendere per impedire che insorgano la rabbia, il tetano o altre malattie infettive.
Se il morso è dovuto a un cane o a un gatto sconosciuti, cercate di catturare l’animale e consegnatelo alla polizia o all’ufficio d’igiene perché venga tenuto in osservazione. Se l’animale riesce a sfuggire o se risulta idrofobo, la vittima deve essere sottoposta a iniezioni antirabbiche.
Un falso pericolo
I ritmi sempre più serrati della nostra società fanno sì che un bambino con un semplice raffreddore o
una malattia febbrile non grave è fonte di problemi per i genitori perché il suo stato altera la rigida
organizzazione della giornata
• FEBBRE
• La febbre è il motivo più frequente di preoccupazione
• per le famiglie e di chiamata del pediatra.
• E’ anche la causa più frequente, in età pediatrica, di
• accesso ai servizi di pronto soccorso.
• Circa il 50 %dei bambini giungono al pronto soccorso
• per il problema “febbre”.
1 L’innalzamento della temperatura corporea fa seguito all’innalzamento del set point ipotalamico, ovvero di quel livello di temperatura corporea che l’ipotalamo fissa come normale 2 La febbre è causata dalla liberazione di alcune interleuchine, prodotte dai macrofagi stimolati 3Definire con precisione la temperatura oltre la quale si può parlare di febbre è difficile perché la temperatura corporea non ha un cut-off ma un range di normalità, peraltro variabile in funzione di una molteplicità di fattori 4 E’ un innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei suoi valori normali, nel bambino 37.5 C se misurata ascellare o 38 C se misurata per via rettale.
5 La febbre è una risposta fisiologica “regolata” dal termostato ipotalamico, e per tale motivo solo raramente supera la temperatura di 41 C 6 La febbre moderata (< 39 C) favorisce molte risposte immunologiche 7 I genitori spesso interpretano la febbre come “la malattia” e non come “un sintomo della malattia” 8 Non esiste un motivo urgente che imponga il trattamento di tutti gli stati febbrili, né la necessità di riportare sempre la temperatura corporea a livelli normali
9 Non è raccomandato considerare l’entità della febbre come fattore isolato per valutare il rischio di infezione batterica grave 10 L'impiego di mezzi fisici per la terapia della febbre è sconsigliato, ma rimane invece valido per l’ipertermia 11La terapia antipiretica è indicata per diminuire la temperatura quando questa superi i 38,5 - 39 C e/o per risolvere il malessere e gli altri sintomi che accompagnano lo stato febbrile
12 Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica 13 L'uso combinato o alternato di ibuprofene e paracetamolo non è raccomandato sulla base delle scarse evidenze disponibili riguardo la sicurezza e l'efficacia rispetto alla terapia con un singolo farmaco 14 La via di somministrazione da preferire è quella orale, in quanto l’assorbimento è più costante ed è possibile maggiore precisione nel dosaggio in base al peso corporeo mentre la via rettale va riservata solo a particolari situazioni che rendono difficile o controindicata la via orale
15 L’impiego preventivo di paracetamolo o ibuprofene in bambini sottoposti a vaccinazione al fine di ridurre l’incidenza di febbre o reazioni locali non è consigliato 16 Dal momento che l’impiego di paracetamolo o ibuprofene in bambini febbrili non previene le convulsioni febbrili, essi non devono essere utilizzati per questa finalità 17 I suggerimenti sulla gestione della febbre sono utili per ridurre la paura della febbre nei genitori, ma andrebbero dati in occasione di visite di controllo