Prot. 4789 / A.19.b Napoli, 08-11-2018
al Collegio ai rappresentanti dei genitori
al presidente del C.d.I.
Comunicazione n.75
Oggetto: CURRICOLO VERTICALE DI RESPONSABILITA’ a.s. 2018 – 2019 In occasione della stesura del POF del secondo triennio, i docenti della Commissione di Responsabilità della scuola De Amicis hanno rivisto, ampliato ed integrato il Curricolo in oggetto, che la nostra scuola realizza da tre anni. Esso costituisce lo sfondo integratore del Curricolo della scuola, trasversale a tutti i campi di esperienza e gli ambiti disciplinari, in linea con le raccomandazioni del MIUR in merito alla normativa di riferimento: Le Indicazioni Nazionali del 2012 richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attività: “È compito peculiare della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione porre le basi per l’esercizio della cittadinanza. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime
forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. (...) Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti. La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità. È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.” (dal documento del MIUR “Indicazioni Nazionali e nuovi scenari”, 2017). In allegato il Curricolo di Responsabilità.
Il dirigente scolastico
Adelia Pelosi (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3, co. 2,DL.vo39/1993)
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CURRICOLO VERTICALE di RESPONSABILITA’
a.s. 2018-2019
Il nuovo documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, riguardante il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, si propone di riequilibrare gli insegnamenti esistenti,
dando maggiore centralità al tema della Cittadinanza, che diventa il punto di riferimento di tutte le
discipline. L’esercizio della cittadinanza necessita, infatti, di strumenti culturali, di competenze
metacognitive, metodologiche e sociali, da acquisire grazie allo studio interdisciplinare. In tutto il
documento, che coniuga il modello integrato e trasversale, viene ben delineato l’apporto delle
singole discipline allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Anche la L.169/2008 art. 1
“Cittadinanza e Costituzione”, la successiva legge 23.11.2012 n° 222 e la C.M 27.10. 2010 n° 86,
precisano che “l’insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione è un obiettivo
irrinunciabile di tutte le scuole, è un insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un
tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi”, e che tale insegnamento
implica sia una dimensione integrata, ossia interna alle discipline dell’area storico-geografico
sociale, sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline
Nel documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” (22/02/2018) particolare rilievo viene dato
al ruolo che la scuola e l’educazione alla legalità hanno nel rendere possibile l’attuazione dei 17
obiettivi enunciati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: “L’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità
sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri… L’avvio ufficiale degli Obiettivi
per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da
percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni… rappresentano obiettivi comuni di questioni importanti
per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento
climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti
gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario
per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.”
L’educazione alla legalità è, dunque, premessa e dimensione trasversale dell’intero percorso
formativo. Tutte le componenti della comunità scolastica, ognuna secondo il proprio ruolo, sono
chiamate a favorire la condivisione delle regole, la comunicazione e l’informazione, la
partecipazione e il rispetto per rinforzare in ognuno il valore della legalità e la pratica della
Cittadinanza Attiva. Tutte le discipline contribuiscono a far acquisire agli alunni competenze etiche
e comportamentali ed in questa prospettiva tutti i docenti sono chiamati ad una condivisione di
criteri di valutazione.
Una metodologia attiva prevede attività diverse, come giochi di gruppo e/o a coppie, giochi di
ruolo, utilizzo di nuove tecnologie, attività grafico-manipolative, problem solving, conversazioni,
narrazione e ricerca di materiale storiografico; incontri con figure istituzionali e visite ai “luoghi
3° CIRCOLO DIDATTICO “De Amicis”
Via Santa Teresa a Chiaia 8 - 80121 Napoli Tel.: 081/422053 Fax 081/412617
C.F. 80060990639 Cod. Mecc.NAEE00300E
Sito web: www.deamicisnapoli.gov.it
E-Mail : [email protected]
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della cittadinanza e della legalità”. Da non dimenticare le “Buone” pratiche quotidiane nella
gestione della classe. L’utilizzo delle LIM e di didattiche multimediali trasversali possono arricchire
inoltre il percorso formativo attraverso programmi specifici, la visualizzazione di materiali audio-
video e la costruzione di percorsi creativi e culturali di approfondimento.
La scuola dell’Infanzia con la scuola Primaria hanno il compito di porre le basi per l’esercizio della
Cittadinanza attiva, occupandosi non solo dell’apprendimento, ma anche di altre dimensioni
delicate dell’educazione quale “il saper stare al mondo”, costruendo “un’alleanza educativa con i
genitori” al fine di riconoscere i reciproci ruoli e di supportarsi vicendevolmente nelle comuni
finalità educative generando, in quanto comunità educante, “una diffusa convivialità relazionale,
intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è in grado di promuovere la condivisione di quei valori
che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria”, al fine di
promuovere le seguenti competenze:
• prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente;
• mettere in atto forme di cooperazione e di solidarietà;
• conoscere e rispettare i valori sanciti nella Costituzione.
COMPETENZE DI CITTADINANZA Il concetto di competenza è declinato come combinazione di “conoscenze, abilità e
atteggiamenti”, in cui l’atteggiamento è definito quale “disposizione/mentalità per agire o reagire
a idee, persone, situazioni”.
Per quanto riguarda le competenze, abilità e conoscenze necessarie a consentire lo sviluppo
personale e la cittadinanza attiva, sono assunte come riferimento:
• NUOVE COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (Nuova
Raccomandazione del Consiglio UE del 22/05/2018). Le otto competenze individuate modificano l’assetto definito nel 2006, evidenziando una
crescente necessità di maggiori competenze imprenditoriali, sociali e civiche ritenute
indispensabili “per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti”.
1.competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; 2. competenza alfabetico
funzionale; 3. competenza multi linguistica; 4.competenza matematica e competenza in scienze,
tecnologie e ingegneria; 5.competenza digitale; 6. competenza in materia di cittadinanza;
7.competenza imprenditoriale; 8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione
culturali.
• COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE (COMPETENZE EUROPEE) (Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio UE del 18/12/2006): 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza
matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a
imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8.
consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e
riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo
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efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più
diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie
alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva
e democratica.
La consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di
idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica,
le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivi di apprendimento
Le conoscenze e le abilità specifiche dell’insegnamento di Costituzione e Cittadinanza vengono
identificate a posteriori, desumendole dalle migliori pratiche che saranno messe in atto.
Le conoscenze e le abilità specifiche da trasmettere nella scuola dell’infanzia si possano
concentrare:
1. sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita;
2. sulle modalità con cui si possono acquisire conoscenze e modi di agire rispettivamente con i
genitori, con i compagni, con le maestre e con altri adulti
Campo di esperienza: Il sè e l’altro Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male,
sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del
vivere insieme.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e della città.
Campo di esperienza: Il corpo e il movimento Traguardi per lo sviluppo della competenza
Riconosce i segnali ei ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva
Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori Traguardi per lo sviluppo della competenza :
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
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Campo di esperienza: I discorsi e le parole Traguardi per lo sviluppo della competenza:
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative
SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di apprendimento al termine delle classi prima e seconda NUCLEO TEMATICO: DIGNITÁ UMANA (Il valore dell’uomo-I diritti umani)
OBIETTIVI A. Comprendere il valore della propria persona come corpo, emozioni e pensieri. B. Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri.
C. Riconoscere i propri bisogni e quelli degli altri.
D. Favorire un atteggiamento empatico.
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti
NUCLEO TEMATICO: IDENTITÁ E APPARTENENZA (Conoscenza di sé e dell’altro come persona o istituzione) OBIETTIVI A. Iniziare a conoscere le proprie capacità e difficoltà.
B. Assumere una postura corretta in diversi contesti.
C. Consumare cibi salutari per la merenda di metà mattina.
D. Conoscere adeguate norme igieniche e tradurle in comportamenti congruenti.
E. Comprendere la necessità delle regole, anche riguardo alla propria ed altrui sicurezza.
F. Imparare modalità di relazione positiva nei diversi ambiti di appartenenza (famiglia, scuola,
gruppi, comunità…)
G. Comprendere il significato di regola. H. Conoscere le regole della scuola, della classe, delle attività didattiche e ludiche .
I. Iniziare a comprendere i ruoli diversi che ogni individuo assume a seconda del contesto (
bambino, scolaro, compagno).
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo
Giochi attivi e di ruolo
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Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti (ciò che so e non so fare)
Attività di educazione motoria
Attività di educazione alimentare (Scienze)
Attività di educazione alla salute (Scienze)
Prova di evacuazione
Attività di educazione stradale
Stesura di regole condivise
Conoscenza dell'organizzazione della giornata e della settimana scolastica (Storia)
Incarichi di collaborazione nella classe
Uso del grembiule come ruolo di appartenenza
NUCLEO TEMATICO: ALTERITÁ E RELAZIONE (La relazione con l’altro, ruoli sociali, diritti e doveri)
A. Esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni.
B. Usare parole, gesti e comportamenti adeguati rispetto a persone e contesti.
C. Acquisire gradualmente la capacità di accettare e rispettare tutti i compagni.
D. Riuscire a rispettare il proprio turno di parola, ascoltare l'altro, condividere i materiali e i giochi.
E. Iniziare a collaborare con coetanei e insegnanti nel lavoro di classe e di gruppo.
F. Iniziare a comprendere come comportarsi in modo adeguato rispetto all'interlocutore
(compagno, insegnante, collaboratore scolastico, personale mensa, dirigente).
G. Assumere il ruolo adeguato a seconda del contesto (bambino, scolaro, compagno).
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo:
-verbalizzazione degli stati d’animo;
-riflessione sui comportamenti assunti;
-individuazione di cause e conseguenze relative a episodi conflittuali
-individuazione di possibili azioni da mettere in atto per la risoluzione
positiva del problema.
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti
Lavori a coppie e/o piccoli gruppi e classi aperte
Saluto formale e informale
NUCLEO TEMATICO: PARTECIPAZIONE (Regole sociali e leggi) OBIETTIVI A. Rispettare le regole della scuola, della classe, e delle attività ludiche.
B. Assumere un comportamento corretto verso le persone, gli ambienti, gli oggetti e gli arredi
scolastici.
C. Partecipare ad iniziative di accoglienza e solidarietà.
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D. Rispettare le regole riguardo alla propria e altrui sicurezza ( piano evacuazione, norme stradale,
...)
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Cura del proprio materiale, altrui e della scuola
Esecuzione completa di attività scolastiche e compiti
Assunzione responsabile degli incarichi di classe
Partecipazione attiva al lavoro di classe, di coppia, di gruppo e al gioco libero
Attività di continuità con la Scuola dell'Infanzia
Attività con le realtà del territorio ( progetti dell'offerta formativa)
Assunzione di comportamenti adeguati in situazioni simulate
Obiettivi d’apprendimento al termine della classe terza NUCLEO TEMATICO: DIGNITÁ UMANA (Il valore dell’uomo-Diritti umani) OBIETTIVI A. Riflettere sul valore della propria persona come corpo, emozioni e pensieri. B. Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri.
C. Riconoscere i propri bisogni e quelli degli altri.
D. Sviluppare un atteggiamento empatico
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti
NUCLEO TEMATICO: IDENTITA’ E APPARTENENZA (Conoscenza di sé e dell’altro come persona o istituzione)
OBIETTIVI A. Esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni.
B. Usare parole, gesti e comportamenti adeguati rispetto a persone e contesti.
C. Essere disponibili ad accettare e rispettare tutti i compagni.
D. Rispettare il proprio turno di parola, ascoltare l'altro, condividere i materiali e i giochi.
E. Collaborare con coetanei e insegnanti nel lavoro di classe e di gruppo.
F. Comprendere come comportarsi in modo adeguato rispetto all'interlocutore (compagno,
insegnante, collaboratore scolastico, personale mensa, dirigente).
G. Assumere il ruolo adeguato a seconda del contesto ( bambino, scolaro, compagno).
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
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Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti (ciò che so e non so fare)
Attività di educazione motoria
Attività di educazione alimentare (Scienze)
Attività di educazione alla salute (Scienze)
Prova di evacuazione
Attività di educazione stradale
Stesura di regole condivise
Riflessione sull'organizzazione scolastica (rispetto degli orari, dei materiali scolastici, degli spazi
comuni …)
Incarichi di collaborazione nella classe
NUCLEO TEMATICO: ALTERITÁ E RELAZIONE (La relazione con l’altro, ruoli sociali, diritti e doveri)
OBIETTIVI A. Esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni.
B. Usare parole, gesti e comportamenti adeguati rispetto a persone e contesti.
C. Essere disponibili ad accettare e rispettare tutti i compagni.
D. Rispettare il proprio turno di parola, ascoltare l'altro, condividere i materiali e i giochi.
E. Collaborare con coetanei e insegnanti nel lavoro di classe e di gruppo.
F. Comprendere come comportarsi in modo adeguato rispetto all'interlocutore (compagno,
insegnante, collaboratore scolastico, personale mensa, dirigente).
G. Assumere il ruolo adeguato a seconda del contesto ( bambino, scolaro, compagno
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo:
-verbalizzazione degli stati d’animo;
-riflessione sui comportamenti assunti;
-individuazione di cause e conseguenze relative a episodi conflittuali
-individuazione di possibili azioni da mettere in atto per la risoluzione positiva del problema.
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti
Lavori a coppie e/o piccoli gruppi e classi aperte
Utilizzo del registro formale
NUCLEO TEMATICO: PARTECIPAZIONE (Regole sociali e leggi) OBIETTIVI A. Rispettare le regole sociali.
B. Assumere un comportamento corretto verso le persone, gli ambienti, gli oggetti e gli arredi
scolastici.
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C. Partecipare ad iniziative di accoglienza e solidarietà.
D. Rispettare le regole riguardo alla propria e altrui sicurezza ( piano evacuazione, norme stradale,
...)
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Cura del proprio materiale, altrui e della scuola
Esecuzione completa di attività scolastiche e compiti
Assunzione responsabile degli incarichi di classe
Partecipazione attiva al lavoro di classe, di coppia, di gruppo e al gioco libero
Attività con le realtà del territorio ( progetti dell'offerta formativa)
Assunzione di comportamenti adeguati in situazioni simulate
Obiettivi d’apprendimento al termine delle classi quarta e quinta NUCLEO TEMATICO: DIGNITÁ UMANA (Il valore dell’uomo-Diritti umani ) OBIETTIVI A. Riflettere sul valore della propria persona come corpo, emozioni e pensieri.
B. Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri.
C. Riconoscere i propri bisogni e quelli degli altri.
D. Sviluppare un atteggiamento empatico.
E. Conoscere il significato di diritto e di dovere
ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Conversazioni guidate sul valore dell’Uomo nel corso della storia
Riflessioni personali con il singolo alunno o di gruppo
Giochi attivi e di ruolo
Letture di storie
Verbalizzazione di vissuti
Lettura e approfondimento di articoli della Costituzione, della Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia
.
NUCLEO TEMATICO IDENTITA’ E APPARTENENZA (Conoscenza di sé e dell’altro come persona o istituzione)
OBIETTIVI A. Riconoscere e valorizzare i propri punti di forza.
B. Accettare i propri limiti e attivarsi per superarli.
C Assumere e mantenere comportamenti che favoriscano un sano e corretto stile di vita..
D. Saper controllare le proprie emozioni.
E. Essere consapevoli che ogni comportamento ha delle conseguenze su di sé e sugli altri.
F. Relazionarsi positivamente nei diversi ambiti di appartenenza (famiglia, scuola, gruppi, comunità
…)
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ATTIVITÁ DIDATTICHE, METODOLOGIE, ORGANIZZAZIONE Cura del proprio materiale, altrui e della scuola
Esecuzione completa di attività scolastiche e compiti
Assunzione responsabile degli incarichi di classe
Confronto di alcuni articoli della Costituzione con regole stabilite all’interno della classe, della
scuola, della famiglia, della comunità
Visita ad Enti Locali (municipio, caserma dei carabinieri, biblioteca, scuola media…)
Esperienze d’incontro e collaborazione con le realtà del territorio per promuovere azioni concrete
di cittadinanza responsabile (progetti dell'offerta formativa)
Partecipazione attiva al lavoro di classe, di coppia, di gruppo e al gioco libero
Assunzione di comportamenti adeguati in situazioni simulate
Attività di educazione alla legalità (uso corretto di Internet e dei Social Media, prevenzione di
bullismo e cyber-bullismo …)
Attività di continuità con la Scuola Secondaria.
GIORNATE del CALENDARIO di RESPONSABILITA’ 2018-2019
Giornata della gentilezza (21 settembre)
Giornata in memoria delle vittime dell’immigrazione (3 ottobre)
Giornata mondiale dell’alimentazione (16 0ttobre)
Giornata internazionale dei diritti dei bambini (20 novembre)
Giornata della memoria (27 gennaio)
Giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo (7 febbraio)
Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili (23 febbraio)
Giornata contro l’omofobia (17 maggio)
Giornata della legalità (23 maggio).
Esempi di percorsi stabili:
GIORNATA DELLA GENTILEZZA (21 settembre)
La giornata della gentilezza è un’occasione per introdurre il tema della relazione con gli altri, del
rispetto delle regole e per discutere con i bambini delle “parole gentili” e degli atteggiamenti che
abbiamo verso gli altri.
Obiettivi
Vivere bene insieme: ascoltare ed essere pazienti.
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Favorire l’uso delle parole gentili partendo dalle storie raccontate: essere aperti verso gli altri,
salutare, ringraziare.
Educare all’accettazione, al rispetto e alla collaborazione
Attività
Conversazione guidata sulla gentilezza: Cos’è la gentilezza? Quando si è gentili? Con chi si è
gentili? Cosa accade quando non si è gentili?
Lettura e drammatizzazione dei racconti: Federico il topino gentile, Storia di Margherì
Realizzazione collettiva dello striscione: EVVIVA CHI E’ GENTILE da porre nell’atrio della scuola
Costruzione delle margherite delle parole gentili: grazie, prego, per favore, scusa)
Le parole gentili in inglese.
La storia di Margherì
C’era una volta Margherì.
Margherì era….provate a dirlo voi bambini…
Si, avete ragione, Margherì era una margherita bianca con un cuore tutto giallo.
Ma era una margherita molto molto speciale.
Sapete il perché? Perché era nata in un regno incantato : il REGNO DELLA CORTESIA. Insomma,
Margherì era una margherita della cortesia.
Nel regno della cortesia dove abitava tutti, quando si incontravano, si salutavano: CIAO,
BUONGIORNO, BUONASERA… e dal cuore giallo di Margherì e delle sue amiche nasceva un petalo
bianco.Nel regno della cortesia le persone, quando avevano bisogno di qualcosa chiedevano
sempre PER FAVORE, PER PIACERE. ..ed ecco che a Margherì spuntava un altro petalo.
Non sto a raccontarvi di quando i bambini e gli adulti rispondevano: GRAZIE, PREGO…. a Margherì
spuntava un petalo e poi un altro ancora!!!
Ogni tanto, anche in un regno di persone così gentili, capitava che, per sbaglio, qualcuno
combinasse qualche guaio, ma molto piccolo tipo urtare contro qualcosa e farlo cadere, urtare
qualcuno, ma subito, per rimediare, tutti chiedevano SCUSA…e a Margherì spuntava l’ultimo
petalo!
Insomma, tutte le mattine Margherì e le sue amiche potevano sbocciare completamente ed erano
molto felici!!!
Un giorno, nel prato in cui viveva, Margherì sentì uno strano racconto a proposito di un paesedove
la gente non si ricordava più del regno della cortesia non usava più le parole gentili.
Margherì non voleva credere a questa cosa e per questo decise di andare a verificare di persona.
Cammina, cammina si trovò davanti ad un edificio tutto giallo, proprio come il suo cuore, con
tante finestre rosse.
Margherì era molto stanca ed affaticata dal lungo viaggio tanto che aveva perso tutti i petali, così
decise di entrare in questa strana costruzione per riposare.
Entrata scelse di fermarsi in una stanza dipinta di azzurro con alle pareti disegni, foto, cartelloni
colorati… e poi tanti giochi.
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Dormì tutta la notte e quando si svegliò sentì strani rumori: passi, campanelle che suonavano, voci
di bambini e bambine e anche qualche pianto.
Impaurita rimase a guardare e vide due signore che cominciavano ad armeggiare con fogli, colori,
pennelli…poi sentì una voce che diceva ” CIAO MAESTRA sono arrivato, ti posso dire una cosa?” e
Poi ancora CIAO, CIAO, Ciao….E fu allora che a Margherì spuntò uno dei suoi petali bianchi. Poi
sentì ancora “maestra PER FAVORE mi dai un foglio?” , “Gregorio, per piacere mi presti il
trattore?”, “Nicolò per piacere mi dai il rosso?” “GRAZIE,PREGO”… e per tutta mattina Margherì
sentì le stesse parole, quelle che usavano gli abitanti del regno di cortesia e che le facevano
spuntare i petali! A mezzogiorno sentì una voce che diceva :” guarda maestra, una margherita!!!”
Allora Margherì sorridendo raccontò ai bambini e alle maestre la sua storia rivelò loro il suo
segreto: ANCHE LORO POTEVANO FAR SBOCCIARE TUTTI GIORNI UNA MARGHERITA!
Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione
La legge n. 45 de 21/03/2016 istituisce la “Giornata nazionale in memoria delle vittime
dell’immigrazione” nel giorno in cui, il 3 ottobre 2015, persero la vita, al largo di Lampedusa, 368
migranti per sensibilizzare gli studenti alla problematica dell’immigrazione e sviluppare la
sensibilità, la solidarietà e la consapevolezza delle giovani generazioni.
Obiettivi
Conoscere ed accettare le diversità di origine e di cultura
Vivere l’incontro con persone di culture diverse come momento di arricchimento
Attività
Lettura della storia: Elmer, l’elefantino variopinto
Drammatizzazione della storia.
Elaborazione grafica individuale.
Circle-time per riflettere sulle possibili soluzioni delle situazioni problematiche in cui incorre il
protagonista della storia, accogliendo e valorizzando quelle incentrate sui valori dell’amicizia, della
collaborazione e della solidarietà.
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Condivisione delle esperienze dei bambini relative all’incontro con bambini provenienti da altre
nazioni,
Realizzazione di un cartellone cui parteciperanno tutte le sezioni della scuola dell’infanzia.
Filastrocca del benvenuto a chi viene da lontano
Filastrocca delle differenze
ELMER, L’ELEFANTINO VARIOPINTO
C’era una volta un branco di elefanti, tutti dello stesso colore, tutti, all’infuori di Elmer.
Elmer era diverso! Elmer era multicolore! Elmer
era giallo,arancione, rosso, rosa, porpora, blu,verde, bianco e nero. Elmer non era color
elefante! Dovunque ci fosse un sorriso, era Elmer che l’aveva acceso.
Una notte, Elmer ebbe un pensiero sciocco: era stanco di essere diverso. Elmer si allontanò dal
branco e andò nella giungla… vide un arbusto con le bacche color elefante, allungò la proboscide e
scosse l’arbusto per far cadere le bacche. Quando le bacche furono tutte a terra, Elmer ci si rotolò
in mezzo fino a far sparire ogni traccia di colore; alla fine, Elmer sembrava un qualsiasi elefante
color elefante. Elmer tornò nel branco, nessuno lo riconobbe, era molto felice. Tutti gli animali,
quando lo incontravano, gli dicevano: “Ciao elefante!”.
Elmer era uguale a tutti gli altri elefanti, era color elefante. Dopo qualche giorno Elmer si accorse
che c’era qualcosa che non andava… Tutti erano seri e silenziosi. L’intero branco era triste perché
Elmer non si vedeva più in giro.Anche Elmer era triste, allora con tutto il fiato che aveva in corpo
urlò BUUM!!! Tutti gli elefanti felici urlarono: “Evviva questo è Elmer!”.
Iniziò a piovere e così Elmer tornò multicolore. Allora gli elefanti furono ancora più felici e decisero
di festeggiare quel giorno ogni anno; da allora quindi ogni anno viene festeggiato – Il giorno di
Elmer – tutti gli elefanti si tingono con i colori di Elmer, mentre lui si colora… color elefante!!!
La sua diversità lo rende unico e speciale; tutti gli vogliono bene non solo perché è colorato, ma
perché è lui, con il suo carattere allegro e burlone, che colora le giornate del branco che
altrimenti sarebbero grigie e monotone.
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La favola di Elmer insegna che ogni persona è speciale, perché è unica e diversa dagli altri e si
deve lottare per mantenere la propria unicità per non appiattire la propria personalità.
Giornata internazionale dei diritti del bambino
Scuola dell’infanzia e primo ciclo della scuola primaria
Obiettivi
� Sviluppare negli alunni la consapevolezza dei diritti consacrati nella Carta delle Nazioni
Unite
� Sviluppare negli alunni le capacità di comprensione, pace e tolleranza.
� Sviluppare nei bambini il rispetto dell’ambiente naturale.
Attività
• Coloriamo l’albero dei diritti-Lavoro collettivo di tutte le sezioni
• Lettura di brani del libro di Bianca Pitzorno “L’isola degli smemorati”
• Conversazione guidata ed elaborazione grafica.
• Invitiamo i bambini ad individuare i diritti di cui si parla nel testo attraverso la visione del
percorso “Nella piazza dei diritti essere bambini è una cosa bella” (Amnesty International)
• Filastrocca “Nella piazza dei diritti”
• Lettura della storia “Le stelle ed il seme che voleva diventare una piantina”
Le stelle e il seme che voleva diventare una piantina
C’era una volta un seme, piccino picciò, che se ne stava al calduccio nella terra. Un giorno due
fratellini, Martina
e Guido, giocando tra le zolle e rotolandosi sull’erba, smossero la terra che copriva il semino. La
luce del sole
filtrò in profondità e raggiunse il seme, a cui piacque quel tepore luminoso e l’energia che ne
ricevette.
Sopraggiunse la notte e, meraviglia e stupore, comparvero la luna e tante tante stelle, lontane e
misteriose.
Il semino trovò straordinaria la luce delle stelle e desiderò poter uscire dal buio della terra, per
godere più da vicino
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dello spettacolo del cielo stellato, e fantasticò sul diventar così grande da poter toccare una stella…
Si alternarono i giorni e le notti, e venne anche la pioggia a bagnare la terra e con lei il seme, che
sentiva crescere le sue forze e trasformarsi il suo involucro…Arrivò la primavera e, meraviglia e
stupore, il seme non era più un seme, ma una piantina, giovane, ancora fragile, ma ben decisa a
veder realizzare il suo sogno… poter un giorno diventar così grande da toccare una stella…
• Raccogliamo informazioni su ciò che è necessario per far crescere una pianta: acqua, luce,
nutrimento e soprattutto attenzione e cura.
• Proviamo a piantare alcuni semi, invitando i bambini a prendersene cura ed ad osservare e
registrare la crescita delle piantine.
• Ascolto della canzone “Batti cinque”(Quattro quarti di silenzio)
• Intervista: ogni giorno i bambini e la docente intervisteranno un alunno. Alla fine
dell’intervista i compagni faranno un disegno su ciò che li ha particolarmente interessati
dell’intervista e lo regaleranno all’intervistato con un abbraccio.
La mia carta d’identità interiore
Io sono ……………………………………………………………………….
Io non sono …………………………………………………………………
Mi piace ……………………………………………………………………….
Non mi piace …………………………………………………………………
Mi arrabbio quando ………………………………………………………
Ho paura quando …………………………………………………………..
Mi sento sola/o quando ………………………………………………..
Mi sento ascoltata/o quando…………………………………………
Mi sento esclusa/o quando…………………………………………..
Mi sento accettata/o quando…………………………………………
Ho bisogno di ………………………………………………………………..
Vorrei……………………………………………………………………………..
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Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili –
Il 23 febbraio 2018 si festeggia la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita
Sostenibili, nell'ambito della XIII edizione della campagna "M'illumino di meno", promossa dalla
trasmissione radiofonica "Caterpillar" di RAI Radio2. Il tema del risparmio energetico e
dell'educazione allo sviluppo sostenibile rientra nelle iniziative previste dal Piano per l'educazione
alla sostenibilità, in relazione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU. Il MIUR invita le
scuole ad aderire, coinvolgendo gli alunni soprattutto in tre aspetti:
1. l'invito a spegnere le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili il 23 febbraio 2018, per
abbattere i consumi energetici, come accaduto negli scorsi anni, quando la campagna "M'illumino
di meno" ha spento le luci dei più famosi monumenti di Italia e d'Europa, nonché di intere città,
grazie alla collaborazione di tantissime cittadine e cittadini;
2. la promozione delle azioni che ciascuno di noi, adulto, bambino o adolescente, può mettere in
atto nella propria vita quotidiana per ridurre l'impatto sull'ambiente
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3. l'adesione alla campagna "M'illumino di meno" 2018, che quest'anno si focalizza sul
"camminare"come gesto di rispetto dell'ambiente e di mobilità sostenibile. Quest’ultimo aspetto
ha un forte valore simbolico: la campagna prevede una grande mobilitazione di persone che
cammineranno per testimoniare il rispetto per l'ambiente: i passi verranno contati attraverso un
contapassi digitale, con l'obiettivo di arrivare simbolicamente sulla luna: 555.000.000 passi da
compiere tutti insieme
Scuola dell’infanzia
La giornata per il risparmio energetico è un’importante occasione per coinvolgere i bambini in una
conversazione guidata sulle fonti di energia: la luce che illumina le nostre aule, il calore dei
termosifoni da dove provengono?
Quali sono le fonti di energia che i bambini conoscono?
Quali possono essere i comportamenti virtuosi che possiamo adottare per preservarle?
Elaborazione grafica individuale e collettiva.
Contiamo i passi che servono per… es. arrivare dall’aula al bagno, dall’aula alla palestra, ecc…
Affissione nell’aula del decalogo non solo per gli alunni ma anche per i genitori
Il decalogo di M’illumino di Meno
1.spegnere le luci quando non servono.
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici.
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in
modo che possa circolare l’aria.
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia
più ampia del fondo della pentola.
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre.
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria.
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne.
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni.
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni.
10. utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto. Utilizzare
la bicicletta per gli spostamenti in città.
Ascolto della canzone: Risparmiamo l’energia, di cui è disponibile anche il video al seguente
indirizzo:
https://www.youtube.com/watch?v=VxdusxIRIkQ
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Tanti passi fino alla Luna! Realizzazione di un cartellone collettivo con tante orme che arrivano
alla luna
La Commissione di Responsabilità: M.Bellini, C.Neri, S.Nappa
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