Superprova Pershing 115’
200 BARCHE 201BARCHE
Un booster fa sfrecciare ed evoluire il 115’ di Pershing come se si fosse
a bordo di una barca da competizione, ma l’ambiente non tralascia nulla
di tutto quello che ci si aspetta da un superyacht di alto livello
di Francesco Popia
Prova a PRENDERMI
202 BARCHE
Superprova Pershing 115’
A sinistra, la sala da pranzo. Nel tondo, le scale
che portano sottocoperta. Qui sopra, la cucina.
Nella pagina a destra, in alto, il salotto; in basso,
una zona relax ricavata nel ponte intermedio.
mpressionante. Questo è l’aggettivo più adatto a
sintetizzare la barca dopo la prova. E non per la velo-
cità raggiunta – quasi 55 nodi, per la cronaca. Perché,
sebbene il dato sia decisamente sopra la media, ciò
che più mi ha colpito è quell’accelerazione che mi ha
inchiodato alla poltrona della plancia quando, già pro-
cedendo oltre i 30 nodi con la propulsione dei 2 Mtu
al 90% di regime, la manetta dedicata alla turbina
viene spinta tutta in avanti. Da non credere. Una forza
provata giusto nei test di barche di altro tipo, come i
Powerboat P1 o simili,
solo che questa volta
sono su un lussuoso 115’
a cui non manca nessun
comfort.
E poi come tralasciare
quelle virate a 50 nodi
con un raggio di curvatura di soli 40 metri? Le miglio-
ri barche possono chiudere un 360 con tale raggio di
curvatura se la velocità di ingresso sfiora i 40 nodi, e
già questo le renderebbe degne di nota: ma 40 metri
con un ingresso in virata a 50 nodi, per di più con 115’
di lunghezza, è davvero fuori dal comune.
La spiegazione di tanta manovrabilità è da ricer-
care sicuramente nella propulsione a idrogetto
della KaMeWa, tipo 71SII, che fa apparire questo
35 metri agile come una moto d’acqua; ma ciò a
poco varrebbe se la propulsione non fosse accop-
II piata a una carena dalle linee d’acqua ben studiate e
testate e a uno scafo la cui struttura è opportuna-
mente rinforzata. L’opera viva solca la superficie del-
l’acqua in maniera precisa, penetrando nelle onde con
innaturale semplicità; tutto lo scafo si inclina sensibil-
mente durante le strette virate consentendo anch’es-
so di disegnare scie di geometria perfettamente cir-
colare. È come sentirsi a bordo di un accoglientissimo
e confortevole ambiente in grado, però, di offrire
impressionanti sensazioni e soddisfazioni… senza
dimenticare di avvertire gli ospiti di tenersi ben saldi
da qualche parte nel momento in cui il valore aggiun-
to della barca, la turbina, inizia a superare i 10.000
giri/m.
Il layout
La linea esterna rispecchia in pieno l’anima delle per-
formance del Pershing 115’: il profilo longitudinale
offre il meglio in termini di aggressività e, in partico-
lare, la parte prodiera sembra davvero una lama di col-
tello che avanza senza esitazione sull’acqua. Le fine-
strature della plancia sono meno generose di quelle
in voga al momento, e ciò conferisce una certa aria
“cattiva” senza precludere un’ottima visibilità dalla
postazione di comando. La presenza del fly non appe-
santisce la linea, anzi, ne diventa struttura integrante
e copre parte del pozzetto da cui si accede ai cammi-
namenti laterali; questo passaggio è un po’ stretto ma
Quando la turbina inizia a superare i 10.000 giri/m
nnoonn bbiissooggnnaa ddiimmeennttiiccaarrssii ddii aavvvveerrttiirree gli
ospiti di tenersi ben saldi da qualche parte!
204 BARCHE205BARCHE
dopo pochi metri si allarga rendendo il transito sicu-
ro. In ogni caso si può accedere alla parte prodiera
anche dai portelloni laterali posti a murata alle spalle
della plancia.
Originale la presenza, oltre al garage poppiero per il
tender, della zona di stivaggio prodiera, al di sotto del
prendisole, munita di gru e spazio per water toy come
una moto d’acqua.
La zona di prua, i camminamenti laterali, le aree cal-
pestabili del pozzetto, la plancetta e i gradini di poppa
sono rivestiti in teak 8 mm con comenti sigillati con
gomma polimerizzante nera.
Addentrandosi nella tuga dal pozzetto, l’arreda-
mento del salone è disposto simmetricamente, a
parte per la presenza della scaletta sul lato dritto
che porta alla zona equipaggio dove sono presenti
una capiente cucina-stiva e tre cabine. Da qui è pos-
sibile accedere dall’interno alla zona impianti ausi-
liari-sala macchine.
La plancia offre tre poltrone rialzate che garantiscono
un’ottima visibilità a 360° da cui poter controllare la
propulsione e gli ausiliari in maniera ergonomica: tutti
i comandi sono ben visibili e facilmente raggiungibili.
Commento tecnico sullo scafoLa carena è a geometria variabile con un angolo di diedro
poppiero di 15°; ciò consente, per il modesto deadrise,
minor potenza per l’ingresso in planata e allo stesso
tempo, per le linee più affilate di prora,
una penetrazione efficace
nelle onde. A tutte le
andature, infatti, lo
scafo taglia la
superficie dell’acqua senza subire effetti amplificati di bec-
cheggio o sussulti. L’accoppiamento carena-propulsione è
perfettamente riuscito, e l’impressionante manovrabilità
alle alte velocità è testimone. Lo scafo è realizzato con resi-
na vinilestere su stampo femmina con laminazione tradi-
zionale del fondo, mentre i fianchi sono ottenuti per infu-
sione sotto vuoto con struttura a sandwich e anima in pvc
a cellula chiusa. Le strutture rinforzate sia longitudinali sia
trasversali hanno l’anima in poliuretano o in pvc.
L’opera morta, invece, è realizzata con laminazione per
infusione sotto vuoto “scrimpt system” con resina vinile-
stere a sandwich con anima in pvc a cellula chiusa.
Le paratie e i paglioli interni strutturali sono in
sandwich laminato per infusione; i serba-
toi di gasolio, acqua dolce, grigia e
nera sono stratificati con resi-
na vinilestere.
Superprova Pershing 115’
0 5 10 15 20 25 30 35 40
750
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
2.100
Gir
i
Nodi 0 20 40 60 80 100
750
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
2.100
30%
32%
37%
43%
70% - inserimento 2a turbina dei motori
76%
84% - consumi totali stimati di circa 1.200 lt/h
100%
Gir
i
Leprestazioni
Condizioni della prova Mare calmo • cielo sereno • vento 5 nodi • carburante 30% • acqua 100% •
carena pulita • persone a bordo 10 • propulsione con 2 idrogetti azionati dai due Mtu
80
70
750 1.000 1.200 1.400 1.600 1.800 2.000 2.100Giri
Rumore iinn dBA
60
Qui sopra, la cabina dell’armatore e, sulla destra, primo piano sull’angolo-
studio, la doccia e i due lavabi del grande bagno. Qui sotto, il Pershing 115’
in velocità. L’unità provata ha raggiunto Rio de Janeiro, in Brasile, un impor-
tante mercato per il cantiere di Fano.
6,4
10,4
12,3
13,9
17
25,7
33
35,7 - velocità max con i soli Mtu
consumi in % rispetto al max numero giri motore
dBA in planciadBA in cabina vipdBA in cabina armatore
Giri dBA in plancia dBA in cabina vip dBA in cabina armatore
750 61 60 60
1.000 63 62 64
1.200 62 63 64
1.400 64 64 65
1.600 65 65 67
1.800 68 68 70
2.000 70 72 71
2.100 71 73 72
A sinistra della plancia è sistemata una scaletta da cui
è possibile accedere a un originale piano di coperta
intermedio con una inaspettata zona relax e intratte-
nimento; proseguendo verso prora ci si addentra, tra-
mite una scala, nel corridoio centrale da cui si accede
alle quattro cabine: a prora quella vip con letto matri-
moniale disposto quasi in senso trasversale, a poppa
quella armatoriale, a tutto baglio, dagli ampi spazi e
con due finestrature simmetriche a pelo d’acqua che,
soprattutto in navigazione, offrono uno scenario affa-
scinante. Solitamente queste due cabine soffrono di
una certa rumorosità per la loro posizione ma, com-
plici la presenza di zona equipaggio e locale ausiliario
e l’ottima penetrazione dello scafo in acqua, il livello
di vibrazioni autoindotte è più che soddisfacenti anche
sopra i 50 nodi.
Fra l’armatoriale e la vip, due cabine ospiti, dotate di
due letti affiancati, sono disposte simmetricamente,
con relativi bagni completi.
Lascheda
Costruttore Pershing Spa
www.pershing-yacht.com
Distributore esclusivo per l’Italia: Stardom Srl,
61032 Fano (PU), lungomare Mediterraneo 24/H,
tel. 0721 820810, fax 0721 801342,
@ [email protected], www.stardom-yacht.com
Progetto Fulvio de Simoni • ufficio tecnico e Ayt del Gruppo Ferretti
Scafo Lunghezza f.t. m 35,37• lunghezza di costruzione m
32,67 • lunghezza linea di galleggiamento (a pieno carico) m
28,04 • larghezza m 7,2 • immersione complessiva (a pieno cari-
co) m 1,6 • altezza di costruzione dalla chiglia all’hardtop m
6,86 • peso a pieno carico kg 148.600 • peso a vuoto kg
129.000 • rapporto lunghezza/larghezza 4,91• rapporto
peso/potenza 20,3 kg/cv • materiale di costruzione vtr • riser-
va acqua lt 3.000 • riserva carburante lt 16.500 • 2 generatori
Koheler da 50 kW a 50 Hz •1 dissalatore Idromar da 180 lt/h •
impianto antincendio • centrale di condizionamento da
180.000 Btu per salone e cabine • centrale di condizionamento
da 36.000 Btu/h per i locali equipaggio e un boiler per il riscal-
damento • timoneria idraulica servoassistita 24V
Alcune dotazioni standard Autopilota Simrad AP50 • chartplot-
ter / radar Simrad GB 40 15” (n. 2) • radio Ssb Furuno Dscr 1570
• sistema di comunicazione satellitare Sat Com Minim • coman-
do elica di prua • giro bussola Simrad RG 85 C + AR78 Gyro
Repeater • impianto audio video: amplificatore per diffusori
esterni • decoder sat/tv • dvd/cd audioserver /videoserver • tv
50” plasma scomparsa installato su sistema di sollevamento
elettrico • sistema diffusori composto da cinque satelliti e un
subwofer • telecomando unico per la gestione dell’impianto
audio video del salone • elica di manovra idraulica di prua (75
cv - 56 kW) • 2 idrogetti KaMeWa 71 SII • 2 boiler cabine ospiti
80 lt - 220 V • boiler locali equipaggio 60 lt - 220 V • 2 valvole
by-pass per aspirazione di emergenza sentina dai motori • dis-
salatore 180 lt/h • gruppo A/C salone superiore cabine ospiti
da 180.000 Btu /h • gruppo A/C locali equipaggio da 36.000 Btu
/h • jet Ski Sea - Doo • tender Zodiac Project 420
Motori Due Mtu 16 V 4000 M 90 • 16 cilindri • potenza cv 3.650
(2.720 kW) a 2.100 giri/m • cilindrata 65.000 cc • alesaggio x corsa
mm 165 x 195 • peso a secco kg 8.905 • 2 riduttori ZF- 7550 BW + 2
idrogetti KaMeWa 71SII • 1 turbina a gas TF 50 + 1 waterjet booster
KaMeWa 56BII
Certificazione Rina Classe 100 - A - 1.1 Y - Nelle foto di queste pagine, gli strumenti della
plancia di comando: in particolare si vedono
le due manette poste sui braccioli che con-
trollano la propulsione.
Controllodella propulsione
La configurazione del controllo della propulsione può avvenire tramite il
volante, le due manette poste sui braccioli, i 4 joystick posti a sinistra
del monitor centrale e la manetta della turbina posizionata sul bracciolo
di dritta in posizione arretrata vicino allo schienale. Come consuetudine
degli impianti KaMeWa, si possono avere diverse configurazioni di
comando:
• direzione con volante e numero giri con una manetta (la destra o la sini-
stra);
• direzione con una delle due manette e giri con una manetta;
• comando di direzione degli ugelli e potenza dei motori comandati sepa-
ratamente dalle due manette;
• direzione e potenza comandate dai joystick;
• direzione degli ugelli comandati direttamente dalle due centraline oleo-
dinamiche site nel locale macchine.
Avrei preferito la manetta della turbina in posizione più avanzata, in
quanto, oltre i 40 nodi, ho voluto pilotare in maniera tradizionale lo
yacht, cioè con il volante in posizione eretta, ma così facendo la suddet-
ta manetta risultava troppo arretrata rendendo scomoda la gestione.
207BARCHE
Superprova Pershing 115’
206 BARCHE
La turbina a gas Vericor TF50
Più che della sola turbina a gas, dovremmo parlare di
tutto l’insieme assemblato dalla Diesel Center di La Spe-
zia, che ha dato vita al package P115/8 costituito da
(facendo riferimento alle figure 1 e 2):
- turbina a gas Vericor modello TF 50, della potenza di
4.176 kW (pos. 1 e 2);
- gearbox di riduzione ZF modello Hsmt 430-710 con
rapporto di riduzione da 9,5:1 a 19,9:1 (pos. 3);
- valvola sezionamento condotta gas di scarico – fuori-
bordo (pos. 4);
- idrogetto KaMeWa 56BII (pos. 5);
- condotta di gas di scarico in titanio raffreddato ad
acqua di mare (pos. 6);
- gruppo filtraggio combustibile;
- pannelli di controllo a pulsanti e touch screen.
La ttuurrbbiinnaa è di derivazione aeronautica, opportuna-
mente modificata per l’ambito navale, a partire dall’uso
di combustibile diesel.
A differenza di altre turbine, la serie TF ha i due assi,
della parte compressore (pos. 1) e della parte turbina
(pos. 2), rispettivamente separati in modo da avere l’ot-
timale numero di giri indipendentemente l’uno dall’al-
tro. La turbina gas è costituita, infatti, da una parte che
funge da compressore (pos. 1) per l’aria in ingresso e
da una parte turbina vera e propria (pos. 2) che tra-
smette poi la coppia motrice al propulsore finale trami-
te un riduttore di giri (pos. 3).
L’aria, facendo riferimento alla figura 2, viene aspira-
ta e compressa nella prima sezione (pos. 1) per poi
essere inviata alla turbina (pos. 2) dove, tramite l’ag-
giunta di combustibile diesel nebulizzato in pressio-
ne, avviene la combustione. Il combustibile, nebuliz-
zato nel comburente che giunge in pressione dal
compressore (pos. 1), brucia costituendo un fluido
caratterizzato da alte temperature e pressioni, carat-
Fig. 2 Vista della TF 50 in cui sono evidenzia-
te la sezione della parte compressore (1) e
della parte turbina (2).
SUPERPROVA208 BARCHE 209BARCHE
0 10 20 30 40 50 60
4.500
5.000
7.500
10.000
12.500
15.000
15.800
Gir
i
Nodi 0 300 600 900 1.200 1.500
4.500
5.000
7.500
10.000
12.500
15.000
15.800
160
190
319
475
760
1.080
1.270
Gir
i
Consumi in lt/h solo turbina
Leprestazioni
Condizioni della prova Mare calmo • cielo sereno • vento 5 nodi • carburante 30% • acqua 100% •
carena pulita• persone a bordo 10 • propulsione con 3 idrogetti: 2 azionati dai due Mtu a 2.000
giri/m fissi e quello centrale azionato dalla turbina
80
4.500 5.000 7.500 10.000 12.500 15.000 15.800Giri
Rumore iinn dBA
70
34 - turbina al minimo dei giri
34,5
36,3
41
46,4
51,9
54,7 - velocità massima
dBA in planciadBA in cabina armatoredBA in cabina vip
Giri dBA in plancia dBA in cabina vip dBA in cabina armatore
4.500 70 72 71
5.000 72 73 72
7.500 72 73 73
10.000 73 74 74
12.500 74 76 74
15.000 75 77 76
15.800 75 77 76Fig. 1 Insieme completo del sistema
turbina a gas e accessori.
teristiche fisiche che consentono alle palette, oppor-
tunamente sagomate, di essere messe in rotazione
fino alla soglia dei 16.000 rpm. Il profilo delle palet-
te calettate sulle ruote, in questo caso, è orientato ad
hoc da un sistema servoassistito e automatico, con-
sentendo di presentare al fluido, diverso per pressio-
ni e temperature secondo i comandi impostati dal
timoniere, il migliore profilo alare (che cambia a
seconda delle condizioni del fluido).
In particolare questa turbina (pos. 2) è dotata di quattro
stadi (quattro serie di ruote palettate); i primi due ser-
vono per mettere in rotazione il compressore (pos. 1),
gli altri due, invece, sono calettati sull’asse che tra-
smette la coppia motrice all’impeller dell’idrogetto (pos.
5) tramite il riduttore (pos. 3).
Questa configurazione ad assi separati consente un
ampio range di numero di giri. Il peso della sola turbina
a gas è di 710 kg.
12
Fig. 2
210 BARCHE
Superprova Pershing 115’
I gas di scarico, dopo aver attraversato la turbina, sono
convogliati nella ccoonnddoottttaa (pos. 6) per poi uscire fuori
bordo tramite la vvaallvvoollaa ddii iinntteerrcceettttaazziioonnee (pos. 4). Nella
condotta confluisce anche l’eccesso d’aria prodotta dal
compressore qualora reso necessario dai bassi numeri
di giri della turbina richiesti. Un altro componente appo-
sitamente studiato per applicazioni su yacht è il rriidduuttttoorree
della ZF Hsmt 430-710; esso è significativamente più leg-
gero dei precedenti ed è progettato per reggere e bilan-
ciare il peso della turbina a esso collegata tramite una flan-
gia. La turbina, infatti, non ha nessun supporto dedicato,
ma scarica il suo peso totalmente sul riduttore facendo
risparmiare ulteriore e peso. Il riduttore è realizzato in lega
d’alluminio la cui solidità è verificata tramite Fem. L’as-
se degli ultimi due stadi della turbina è calettato al ridut-
tore attraverso una frizione idraulica. È presente anche
un freno che impedisce la rotazione della turbina quan-
do la pompa dell’olio non è trascinata. Il riduttore alloggia
anche 2 Pto che asservono la pompa dell’acqua di raf-
freddamento e quella dell’olio del riduttore stesso. Il peso
totale, completo di tutti gli accessori, è di 2.100 kg, un
terzo in meno delle precedenti applicazioni. Il sistema di
comando e controllo è definito user friendly: il processo
di prima accensione e la successiva conduzione/regola-
zione sono del tutto automatici; tutto può essere tenuto
sotto controllo tramite il pannello touch screen posto
sopra la ruota del timone in plancia o direttamente dalla
sala ausiliari. L’interfaccia con il sistema è davvero imme-
diata e intuitiva; il software mantiene costantemente
aggiornato l’interlocutore su quello che è in corso.
Schermata principale del software di interfaccia siste-
ma-utente. I tre indicatori (simil-analogici) riportano
rispettivamente, a partire da sinistra, il numero di giri
dell’asse del compressore (N1), il numero di giri del-
l’asse della turbina (N2) e il valore della temperatura
dei gas di scarico (Egt-exhaust gas temperature). Sono
altresì riportate, fra l’altro, la posizione della frizione
(in alto a destra), i consumi, la posizione della manetta
in percentuale e la posizione del flap dei gas di scari-
co (cfr. figura 1, posizione 4). Toccando lo schermo su
uno dei componenti principali del sistema (i.e. turbina,
riduttore, idrogetto, condotta di scarico) è possibile
avere delle informazioni aggiuntive su quel particola-
re componente.