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PROVA inVAlsi Di iTAliAnO - Loescher · 2011. 4. 15. · Testo B il sapore visto al microscopio È...

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Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2010-2011 Classe ................................................................................................ Studente ...................................................................................... PROVA INVALSI DI ITALIANO Scuola secondaria di secondo grado Fascicolo 5 Simulazioni di prove costruite secondo il Quadro di riferimento Invalsi pubblicato il 28-02-2011
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Rilevazione degli apprendimenti

Anno Scolastico 2010-2011

Classe ................................................................................................

Studente ......................................................................................

PROVA inVAlsi Di iTAliAnOScuola secondaria di secondo grado

Fascicolo 5

Simulazioni di prove costruite secondo il Quadro di riferimento Invalsi pubblicato il 28-02-2011

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il perito aeronauticoIl signor Pigozzi aveva letto sul giornale di un tedesco dell’Est, ingegnere

meccanico, che aveva costruito nel 1976 un piccolo aeroplano a moto-re con pezzi presi da vecchie automobili, ed era fuggito nella Germania dell’Ovest sorvolando il confine. Erano gli anni in cui i popoli erano gra-vati dal comunismo.

Poiché Pigozzi possedeva una vecchia automobile Fiat e non andava d’accordo né con la moglie né con la figlia, aveva incominciato a vagheg-giare l’idea di partire un bel giorno in volo e di non tornare mai più. Era perito tecnico e sapeva lavorare sui motori. Inoltre era stato influenzato da un’enciclopedia di geografia illustrata. L’idea che aveva era di alleggerire al massimo l’automobile Fiat, e perciò aveva tolto le portiere e tutta quanta la carrozzeria. Aveva tolto anche le ruote di dietro e ci aveva messo un ruo-tino centrale trovato dal ferrivecchi. Aveva spostato al centro il seggiolino di guida, anche questo molto alleggerito, e aveva tolto il pianale e l’albero di trasmissione. C’era rimasto il motore sulle due ruote davanti, e un tubo su cui stava il sedile con il ruotino alla fine.

Aveva portato l’automobile in periferia, dove c’era un grande campo non coltivato perché in attesa della licenza edilizia. Lavorava vicino a un deposito di auto in demolizione, ma il demolitore non era al corrente del suo progetto; anzi credeva volesse fare una macchina agricola per falciare l’erba, così gli aveva detto il Pigozzi, una macchina sperimentale di conce-zione avveniristica. Per questo ci voleva l’elica, che aveva montato davanti, sull’albero motore. L’elica l’aveva trovata all’aeroporto, buttata in un an-golo; gliel’avevano regalata perché aveva un difetto, ma questo difetto lui non l’aveva trovato. «All’aeroporto – diceva al demolitore (signor Caravi-ta) – le eliche si trovano gratis per terra, perché lì loro ne hanno tante che loro le sprecano». Poi aveva fatto le ali di tela su un telaio leggero di asticel-le metalliche. E dietro, sulla coda, sopra il ruotino, il timone direzionale. Il demolitore diceva che quello sembrava un aeroplano dell’inizio del secolo; Pigozzi diceva che invece era una falciatrice di concezione moderna, come ne fanno adesso in America.

La costruzione è durata più di un anno. Ma la tela l’ha messa l’ultimo giorno per non dare nell’occhio; poi improvvisamente al mattino, alle die-ci circa (era luglio, del 1978), ha avviato il motore. Hanno visto tutto gli zingari di un campo nomadi lì acquartierati. Il motore era senza marmitta e lui lo teneva al massimo, di modo che l’aeroplano si è mosso. Era diretto a sud-est.

Ha incominciato a prendere velocità. Era uscito a guardare anche il de-molitore che lo aveva visto andar giù velocissimo, secondo lui a settanta o ottanta chilometri l’ora. Gli zingari dicono cento. Il campo era in leggera discesa e questo facilitava la velocità. Ha fatto quasi un chilometro sem-pre più forte. C’era un errore probabilmente nelle ali perché non si è mai alzato. Comunque nessuno ha visto bene. Il demolitore tra l’altro pensava volesse falciare l’erba; gli zingari invece gli son corsi dietro e l’hanno trova-to morto, poveretto, contro il terrapieno della strada sopraelevata. L’aereo era distrutto, ma si riconosceva il motore Fiat e le ruote Fiat anteriori. Dal-la perizia fatta poi su Pigozzi risulta che l’ha ucciso l’elica. Aveva in tasca quattro milioni, la patente per l’auto e un tubetto di latte condensato, forse per sostenersi durante il volo. Aveva anche la carta geografica dell’Asia.

Secondo la testimonianza del demolitore l’errore era la mancanza dei freni: non aveva considerato l’eventualità di frenare; e questo era un errore

Testo A

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A1. Quando si svolge la vicenda?

q A. Nel testo non viene indicato, ma comunque ai nostri giorni.q B. Nel luglio del 1978.q C. Nel 1976.q D. Tra il 1976 e il 1978.

A2. Che cosa significa nel contesto «un tedesco dell’Est» (riga 1)?

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A3. Da dove Pigozzi ha preso l’idea di trasformare la sua automobile in un aeroplano?

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A4. Perché Pigozzi vuole costruire un aeroplano?

q A. Per sfuggire a un regime politico oppressivo.q B. Non vuole costruire un aeroplano, ma una falciatrice.q C. Per sfuggire alla moglie e alla figlia.q D. Per arricchirsi con il progetto di una macchina avveniristica.

A5. Che cosa significa l’espressione «aveva incominciato a vagheggiare l’idea di partire» (righe 7-8)?

q A. Aveva cominciato a pensare con desiderio di partire.q B. Aveva cominciato a riflettere sull’idea di partire.q C. Aveva deciso di partire.q D. Aveva una vaga idea di partire.

anche nel caso si fosse trattato di una falciatrice. La moglie e la figlia non ne sapevano niente; e quello che ripetevano a tutti era che il marito (e padre) era morto in un incidente stradale mentre guidava la loro Fiat 850 alla curva della sopraelevata. Loro credevano che l’avesse venduta da un pezzo; non sapevano che invece la usava ancora, nonostante fosse vecchia e pericolosa. Alla curva hanno messo una piccola lapide, come usa per un familiare che esce di strada. Sopra ci sono quelle parole che scrivono i marmisti di solito: «… la moglie Virginia e la figlia Sara, addoloratissime della scomparsa… eccetera eccetera… di Pigozzi Ettore».

(Testo tratto e adattato da: Ermanno Cavazzoni, Il perito aeronautico, in Vite brevi di idioti,

Milano, Feltrinelli, 2009)

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A6. Completa la tabella indicando quali parti del veicolo vengono eliminate, quali aggiunte e quali rimangono nella trasformazione dell’automobile in aeroplano.

Parti EliminatE aggiuntE rimanEnti

albero di trasmissione

albero motore

ali di tela

carrozzeria

elica

freni

marmitta

motore

pianale

portiere

ruote anteriori

ruote posteriori

ruotino

seggiolino di guida

telaio per le ali

timone direzionale

A7. nella frase «una macchina sperimentale di concezione avveniristica» (righe 21-22), che cosa si-gnifica l’espressione di concezione avveniristica?

q A. Progettata in modo avventato e improvvisato.q B. Fantascientifica.q C. Progettata in modo moderno, come in America. q D. Progettata in modo innovativo, tale da anticipare il futuro.

A8. Perché Pigozzi aveva ottenuto in regalo l’elica?

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A9. Perché Pigozzi non rivela a nessuno, neppure al demolitore, che sta costruendo un aereo?

q A. Perché ha paura di essere preso in giro.q B. Perché teme che, se fosse scoperto, la sua fuga dalla famiglia verrebbe impedita.q C. Perché ha paura che gli rubino il suo progetto avveniristico.q D. Perché teme, se fosse scoperto, di essere arrestato dalla polizia.

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A10. nella frase «Era uscito a guardare anche il demolitore che lo aveva visto andar giù velocissimo, secondo lui a settanta o ottanta chilometri l’ora» (righe 38-40), a chi si riferiscono rispettiva-mente i pronomi lo e lui?

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A11. A tuo parere, è possibile formulare un’ipotesi sulla meta di Pigozzi? Motiva la tua risposta con due precisi riferimenti al testo.

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A12. Come è morto Pigozzi?

q A. Si è schiantato contro il terrapieno della strada sopraelevata.q B. È rimasto schiacciato quando l’aereo si è schiantato a terra.q C. È stato colpito dall’elica.q D. È uscito di strada alla curva della sopraelevata.

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Testo B il sapore visto al microscopioÈ con gli occhi rivolti alla scienza – e la mente divisa tra piacere e rigore –

che una folta schiera di studiosi e professionisti si sta dando da fare per svelare il funzionamento del nostro senso più misterioso: il gusto. Miste-rioso perché, come ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica, a determinare gusti e preferenze è un mix di componenti genetiche, fattori pre e post-natali e influenze ambientali.

Gli scienziati concordano nel ritenere che il sapore sia la combinazione di più sensi chimici anatomicamente distinti. Gli stimoli del gusto, una volta dissolti nella saliva, vengono captati dai recettori localizzati in varie parti della lingua, del palato e dell’intestino. La componente olfattiva, in-vece, è formata da composti volatili percepiti da recettori che si trovano nelle regioni superiori del naso. «Si pensa che esistano centinaia o migliaia di odori diversi», ha spiegato Julie A. Mennella, biologa al Monell Chemi-cal Senses Center di Philadelphia. «È proprio grazie a questo mix di gusto e olfatto che siamo in grado, per esempio, di distinguere una fragola da un lime.» Da solo, infatti, il senso del gusto si divide in cinque categorie fon-damentali: amaro, aspro, dolce, salato e umami, che in giapponese signi-fica “saporito” e indica il gusto del glutammato monosodico. Per il resto, la partita si gioca in gran parte nel naso, considerando che a codificare i recettori olfattivi sono più di 1000 geni, la più grande super-famiglia ge-nica presente nei mammiferi.

Ad affascinare molti studiosi è la considerazione di come le abitudini alimentari abbiano «fatto la differenza» tra noi e gli altri animali. Secon-do Richard Wrangham, primatologo dell’Università di Harvard, è stata la comparsa della cucina a permettere ai nostri antenati di triplicare le di-mensioni del loro cervello. Al di là della data in cui fu cotto il primo pasto (alcuni la fanno risalire addirittura a 1,9 milioni di anni fa), su una cosa Wrangham e colleghi non hanno dubbi: «Spianando la strada all’espan-sione del cervello umano, la cucina ha reso possibili risultati cerebrali come la pittura nelle caverne, il componimento di sinfonie e l’invenzione di internet». Oggi, tuttavia, si assiste a una situazione inversa: poiché il no-stro corpo non si è ancora abituato all’abbondanza alimentare che rende opulente alcune regioni del mondo, quelli che un tempo erano stimoli di sopravvivenza a desiderare cibi zuccherini o salati sono diventati complici nella comparsa di disturbi come diabete, obesità e ipertensione.

C’è accordo nel ritenere che le nostre preferenze in fatto di cibo siano determinate da un insieme di aspetti, tra cui componenti innate, fattori pre e post-natali, cultura ed esperienze. «In termini generali, gli alimenti dol-ci, salati e saporiti sono attraenti di per sé», ha spiegato Gary Beauchamp, genetista e biologo del Monell Chemical Senses Center. «Per quanto ri-guarda le sostanze aspre e acide, invece, c’è la tendenza innata a evitarle, poiché sono spesso legate a composti tossici delle piante. Come abbiamo dimostrato negli ultimi anni, tuttavia, le preferenze di gusto dipendono in gran parte anche dall’alimentazione della madre prima e dopo il parto.» In particolare, il team di Beauchamp ha mostrato come i sapori assorbiti tra-mite il latte materno siano fondamentali per formare i gusti del bambino. È anche sulla diffusione di una corretta alimentazione delle neo-mamme, dunque, che i ricercatori di Philadelphia contano di costruire le basi per una salute pubblica «gustosamente più sana».

(Testo tratto e adattato da: Giulia Belardelli, Il sapore visto al microscopio,

“la Repubblica”, 6 marzo 2011)

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B1. nel percepire e distinguere il gusto dei diversi cibi, è più importante il senso del gusto o quello dell’olfatto? Motiva la tua risposta con precisi riferimenti al testo.

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B2. Elenca le categorie fondamentali del gusto.

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B3. Che cosa significa l’espressione recettori olfattivi (riga 20)?

q A. Organi, situati in lingua, palato, intestino, che reagiscono agli odori.q B. Organi, situati in lingua, palato, intestino, che reagiscono ai sapori.q C. Geni che presiedono al riconoscimento degli odori.q D. Organi, situati in gran parte nel naso, che reagiscono agli odori.

B4. Che cosa significa l’espressione primatologo (riga 24)?

q A. Scienziato che studia i meccanismi che permettono di stabilire record.q B. Scienziato che studia le epoche primitive dell’evoluzione umana.q C. Scienziato che studia i primati, cioè proscimmie, scimmie, ominidi, uomo.q D. Scienziato che studia l’evoluzione.

B5. A tuo parere, c’è accordo tra gli scienziati sulla data in cui l’uomo ha incominciato a preparare cibi cotti?

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B6. Perché, secondo Wrangham, la comparsa della cucina è alla base di molte delle acquisizioni della mente umana, dalla pittura nelle caverne a internet?

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B7. indica quali delle seguenti affermazioni descrivono correttamente le nostre scelte innate in fat-to di gusto.

q 1. Tendiamo a preferire cibi aspri e acidi.q 2. Tendiamo a evitare cibi aspri e acidi.q 3. Tendiamo a preferire cibi dolci o saporiti.q 4. Tendiamo a evitare cibi dal gusto troppo saporito.

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B8. Completa le seguenti frasi.

1. L’uomo ha sviluppato una tendenza a preferire alimenti zuccherini e salati perché ............................

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2. Nelle società ricche di oggi la tendenza a preferire alimenti dolci, salati e saporiti è negativa

perché ...............................................................................................................................................................................................................................

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B9. in base a quanto viene detto nel testo, è corretto affermare che le preferenze di gusto sono per lo più innate? Motiva la tua risposta.

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B10. il testo che hai letto è

q A. uno studio tratto da una rivista scientifica.q B. una voce di enciclopedia.q C. un articolo argomentativo.q D. un articolo divulgativo.

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Testo C Bat-box: un pipistrello per amicoI pipistrelli sono mammiferi estremamente specializzati. Possiedono,

infatti, caratteristiche del tutto peculiari come la capacità di volare, di “ve-dere” nella più completa oscurità grazie a un sistema “radar” a ultra-suoni e di sopravvivere in stato di letargo ai lunghi mesi invernali, quando le pre-de scarseggiano e le temperature sono particolarmente rigide. L’avanzato grado di specializzazione e la loro particolare sensibilità al disturbo nelle fasi critiche dell’ibernazione e della riproduzione, fanno dei chirotteri uno dei gruppi più vulnerabili alle rapide modificazioni ambientali e all’inte-razione con le attività umane. Così, tra tutti gli ordini di mammiferi che vivono nel nostro Paese, quello dei pipistrelli conta il maggior numero di specie minacciate.

Di fatto, questi piccoli mammiferi volanti sono in forte declino in tutta Europa, ed è per questo che, rispetto a loro, l’attività scientifica degli ul-timi anni si deve occupare non solo dello studio ambientale e della clas-sificazione, ma anche delle problematiche legate alla conservazione. Tra i maggiori nemici delle 35 specie di pipistrelli che vivono in Italia, ci sono senz’altro l’inquinamento e la scomparsa di buoni rifugi dove riposare du-rante il giorno o sopravvivere all’inverno in stato di letargo: l’uso massic-cio di veleni per decimare gli insetti dannosi, zanzare comprese, avvelena l’ambiente e tra i primi a patirne le conseguenze sono proprio i pipistrelli che, efficienti predatori di ogni tipo di insetti, accumulano veleno nei loro tessuti fino a restarne uccisi.

Grave anche la situazione dei rifugi negli edifici, una volta sicuramente più numerosi quando le case rurali offrivano una quantità di tranquille soffitte, fresche cantine e fessure di ogni genere dove ripararsi. Oggi i nuo-vi edifici sono certamente più confortevoli per noi, ma assai più avari di rifugi per i nostri amici pipistrelli.

Per contribuire alla conservazione di questo straordinario gruppo ani-male, il Comune di Fiesole ha messo a punto con gli zoologi della Specola un progetto per la diffusione delle bat-box, piccole casette di legno che a titolo sperimentale verranno utilizzate per offrire nuovi rifugi a questi efficienti predatori di zanzare. Le bat-box dovranno essere appese agli al-beri del proprio giardino o alla parete esterna della casa, meglio se sotto la grondaia del tetto. Quando tali rifugi saranno colonizzati avremo per alleato un formidabile cacciatore di insetti. Basti pensare che in una notte un solo pipistrello riesce a mangiarne anche 2000!

(Testo tratto e adattato da: pubblicazione dell’Università degli Studi di Firenze,

Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia “La Specola”)

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C1. Che cosa sono le bat-box?

q A. Casette dove i pipistrelli, una volta catturati dall’uomo, possono vivere comodamente.q B. Casette dove i pipistrelli possono trovare cibo.q C. Casette dove i pipistrelli possono trovare rifugio.q D. Trappole per pipistrelli.

C2. Con quale delle seguenti parole non è possibile sostituire l’aggettivo peculiari (riga 2)?

q A. Distintive.q B. Singolari.q C. Tipiche.q D. Stilizzate.

C3. l’idea dell’introduzione delle bat-box è

q A. del Comune di Fiesole e degli zoologi dell’Università di Firenze.q B. degli zoologi dell’Università di Firenze.q C. del Comune di Fiesole.q D. degli zoologi della Specola.

C4. Alle righe 5-9 si dice che

q A. l’estinzione dei chirotteri è probabile perché sono animali vulnerabili per il loro lungo letargo.q B. l’estinzione dei chirotteri è abbastanza improbabile perché sono animali con caratteristiche

molto peculiari, che permettono loro di adattarsi a ogni cambiamento ambientale.q C. l’estinzione dei chirotteri è probabile perché sono animali vulnerabili e con caratteristiche

molto peculiari, non facilmente adattabili ai cambiamenti ambientali.q D. l’estinzione dei chirotteri è probabile perché non sono animali con caratteristiche molto

peculiari, che permetterebbero loro di adattarsi a ogni cambiamento ambientale.

C5. i chirotteri (riga 7) sono

q A. un ordine di mammiferi comunemente noti con il nome di «pipistrelli».q B. un ordine di uccelli comunemente noti con il nome di «pipistrelli».q C. un ordine di mammiferi che comprende pipistrelli e topi. q D. un ordine di uccelli che comprende pipistrelli e pinguini.

C6. nel testo si afferma che i pipistrelli sono utili all’uomo perché

q A. gli hanno insegnato l’uso del radar.q B. mangiano molti insetti.q C. mangiano molti topi.q D. mangiano differenti tipi di frutti di cui spargono i semi sul territorio, contribuendo così alla

diffusione degli alberi da frutto.

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C7. i disegni proposti illustrano

q A. due dei modi possibili per costruire le bat-box.q B. le misure e l’assemblaggio delle bat-box costruite dai ricercatori dell’Università di Firenze e

messe a disposizione dei cittadini del Comune di Fiesole.q C. le misure e l’assemblaggio delle bat-box costruite dagli addetti del Comune di Fiesole, su

indicazione dei ricercatori dell’Università di Firenze, e messe a disposizione dei cittadini che ne facciano richiesta.

q D. le due differenti tipologie di bat-box, le misure esatte dei pezzi che le compongono e le mo-dalità di assemblaggio dei pezzi.

C8. Quale delle due bat-box è più larga?

q A. Il dato non è fornito.q B. Quella per alberi.q C. Quella per edifici.q D. Sono larghe uguali.

C9. Alcune superfici delle bat-box hanno i lati incisi per

q A. offrire un aggancio ai pipistrelli.q B. consentire una miglior aerazione.q C. dare alle bat-box un aspetto migliore.q D. preservare il calore interno.

C10. la parete divisoria interna della bat-box per alberi deve essere spessa

q A. 1 cm esatto.q B. meno di 1 cm.q C. più di 2 cm.q D. 2 cm esatti.

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Quesiti grammaticali1. Quale funzione svolge il che nelle seguenti frasi? Metti una crocetta per ogni frase.

CongiunzionE PronomE rElativo

soggEtto

PronomE rElativo

ComPlEmEnto

PronomE in-tErrogativo / EsClamativo

aggEttivo in-tErrogativo / EsClamativo

A. Dobbiamo accettare l’invito di Andrea? Tu che ne pensi?

B. Che regalo favoloso!

C. Dica liberamente ciò che pensa.

D. Nessuno di noi sa-peva che lo spettacolo era stato annullato.

2. nelle seguenti frasi la particella (pronominale o avverbiale) ci sostituisce una o più parole. Per ogni frase indica quali parole sostituisce, come nell’esempio.

nElla frasE ci sostituisCE

Es. Molti leggono l’oroscopo per abitudine, ma in realtà non ci credono. all’oroscopoA. I fumatori conoscono i danni provocati dal fumo, ma non ci pensano. ………………………………...

B. Non so dirle se ieri sera l’automobile era ancora posteggiata qui di fronte perché non ci ho fatto caso. ………………………………...

C. Dopo aver lasciato Milano, gli zii hanno vissuto in questo quartiere di Roma per qualche anno, ma adesso non ci abitano più. ………………………………...

D. Ha paura delle scale mobili e non ci sale volentieri. ………………………………...

3. leggi le seguenti frasi e analizza le espressioni sottolineate. Poi completa la tabella indicando se le affermazioni proposte sono vere o false.

è usata in sEnso figurato

è una mEtafora è una mEtonimia

V F V F V F

A. Questo ristorante è amato dalle buone forchette.

B. Cristiano si crede un adone.

C. Ogni gioco prevede delle regole.

D. Con la sua scelta si è attirato una pioggia di critiche.

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4. indica in quale delle seguenti frasi non è presente un predicato di forma passiva.

q A. Osservando meglio, si vedono alcune macchioline.q B. Tutti i suoi libri sono stati ispirati da esperienze reali.q C. I maratoneti sono già partiti da mezz’ora.q D. Le colpe e i meriti vanno ripartiti equamente tra tutti noi.

5. Analizza il seguente periodo: «Quando i genitori del piccolo gli chiesero un consiglio, lo psico-terapeuta li tranquillizzò e rispose che non aveva mai incontrato casi simili, ma che a suo parere non dovevano preoccuparsi perché tutto si sarebbe risolto seguendo il bambino con affetto». Distingui le diverse proposizioni che lo compongono completando la tabella.

Principale .........................................................................................................................................................................................

Coordinata alla principale

.........................................................................................................................................................................................

Subordinata di primo grado

1. ........................................................................................................................... esplicita q

implicita q

2. ........................................................................................................................... esplicita q

implicita q

3. ........................................................................................................................... esplicita q

implicita q

Subordinata di secondo grado ..................................................................................................................................

esplicita q

implicita q

Subordinata di terzo grado ..................................................................................................................................

esplicita q

implicita q

6. Considera le frasi «la giornata era gelida» e «i bambini non sentivano freddo». Collega i due eventi in un’unica frase, in modo da rendere esplicita la relazione logica tra di essi.

.................................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................................................

7. Completa il seguente testo inserendo la punteggiatura mancante; scegli i segni più adatti in modo da favorire la leggibilità.

Chi visita l’Estonia esclama q q Sembra una Scandinavia in formato mignon q q Infatti molte cose evocano la penisola scandinava q la lingua incomprensibile q tutta consonanti q appar-tenente allo stesso ceppo del finlandese q le casette di legno di colori pastello q simili a quelle dei fiordi norvegesi q l’aspetto fisico degli estoni q molti dei quali sono alti q biondi q con gli occhi azzurri q

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8. leggi la seguente voce di dizionario e indica quali delle seguenti affermazioni sono vere o false.

Sottìle /sot΄tile/ [lat. subtīle(m) ‘sottile’, da sŭb ‘sotto’ e da un deriv. da tēla; propriamente ‘che passa attraverso la tela’] A agg. 1 Che ha uno spessore molto limitato, o più limitato del normale, o limitato relativamente alle altre dimensioni: corda, filo, lama, strato, parete ─; ─ come un foglio di carta, come una ragnatela │Spiaggia ─, di estensione bassa, con pendio dolce e lungo, e poca acqua│(mar) Cavi ─, quelli leggeri e maneggevoli, usati per facilitare le manovre quando la nave sta per partire │Essere sui cavi ─, stare per partire, detto di navi. 2 est. Di forma snella, slanciata: collo ─; vita, figura ─; gambe, caviglie ─│Barca, imbarcazione ─, leggera e veloce │fig. Voce ─, di tono esile, lieve │pop. Mal ─, tisi. 3 fig. Puro, fresco, leggero: aria ─; brezzolina ─ e penetrante; venticello ─ │Profumo ─, delicato. contr. Pesante. 4 fig. Acuto, fine: vista, odorato ─. 5 fig. Che è in grado di penetrare addentro alle questioni, ai problemi, e sim., cogliendone ogni particolarità, sfumatura, minuzia, e sim.: ingegno, mente, intelligenza, spirito ─; persona molto ─ │Che è pensato, detto o fatto in modo sottile: astuzia, malizia ─; fare una ─ distinzione; investigando tra me cose ─ e rare (alfieri) est. Sofisticato, astruso, cavilloso: discorso, disputa, argomentazione ─. 6 fig. † Meschino, scarso: facendo sottilissime spese (boccaccio). 7 fig. raro † Manchevole, debole. B in funzione di avv. ● lett. In modo acuto e penetrante: io no lo intendo, sì parla ─ (dante). C s.m. ● Nelle loc. guardare, andare, per il ─, badare alle minuzie, a particolari di scarso rilievo o peso. D s.m. 1. parte sottile 2. raro † parte migliore.

V F

A. Sottile è un aggettivo, ma in alcune accezioni può essere usato come nome o avverbio.

B. Sottile deriva dal francese.

C. Nella frase «Ho spalmato il toast con un sottile strato di burro» il termine sottile è usato nel significato di base.

D. Nella frase «Ha una figura sottile» il termine sottile è usato nell’accezione 5.

E. Il contrario di sottile, in tutte le accezioni, è pesante.

F. Come termine marinaresco, sottile ha significati particolari.

9. Riconosci quale rapporto di significato lega le coppie di parole riportate nella prima colonna a sinistra, indicando con una crocetta la risposta corretta.

sono sinonimi

sono Contrari

sono omonimi

uno inCludE il signifiCato dEll’altro

la fine / il fine

guerra / pace

albero / faggio

fato / destino

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10. Indica i tipi di subordinata presenti in ciascun periodo riportato nella prima colonna a sini-stra, mettendo una crocetta nella casella esatta.

intErrogativa

indirEttamodalE oggEttiva rElativa soggEttiva tEmPoralE

Quando entrò, salutò tutti quelli che conosceva.

Mi piace passare le vacanze camminando in montagna.

Vorrei sapere quando devo restituire il libro.

Non credere di avermi convinto.


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