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Provincia autonoma

Date post: 24-Mar-2016
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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano (10/2012)
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PROVINCIA AUTONOMA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano 11/2012 Montagne in movimento Rete tra scuole ed imprese Tessera per gli invalidi civili AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI I.R.
Transcript
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provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano11/2012

montagne in movimento

Rete tra scuole ed imprese

tessera per gli invalidi civili

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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2 “Slomove” per monitorare il rischio geologico Avviato un progetto triennale denominato “SloMove” per lo studio di aree geologiche instabili attraverso rilevazioni satellitari e strumentazioni all’avanguardia.

4 Fare rete fra scuole ed imprese La creazione di una rete tra le scuole e le imprese sarà al centro del convengo “Skills for Jobs – Schools at Work” che si svolgerà il 15 novembre all’Eurac di Bolzano.

8 nuova tessera per gli invalidi civiliÈ plastificata, comoda e contiene, su richiesta esplicita delle persone con disabilità, solo poche ma significative informazioni.

11 nuove infrastrutture a LanaSono state inaugurate presso il ponte della tramvia sul fiume Adige a Lana una serie di infrastrutture realizzate dalla Ripartizione opere idrauliche della Provincia.

18 Quattro oasi della quieteIl progetto dell’Ufficio risorse idriche valorizza sorgenti di acque minerali altoatesine.

25 Scuola “Levinas” aperta al territorioLa Scuola per le professioni sociali “Emanuel Levinas” di Bolzano in breve tempo si è affermata nel settore sociale per l’alta qualità dei servizi offerti.

30 Sette musei in una notteSette musei a ingresso libero, con mostre, visite guidate, laboratori, musica e tanto altro: avrà luogo venerdì 30 novembre la Lunga notte dei musei di Bolzano.

sommariocolophon

Editrice: Giunta provinciale

Direttore responsabile: Silvana Amistadi

numero coordinato da: Franco Grigoletto

redattori: Michele Bolognini Maja ClaraPaolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle

inserto consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

abbonamento gratuito e info: Servizio StampaBolzano, piazza Silvius Magnago 1 [email protected] Tel. 0471 412213

La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

chiusura numero: 22 ottobre 2012 © USPL’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

In copertina:Grazie ad una strumentazione all’avanguardia è in fase di realizzazione il progetto Interreg Italia – Svizzera “SloMove”.

Inserto: “Informa“A questo numero di “Provincia Autonoma” è allegato il nuovo numero della rivista “Informa”.

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Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/

novembre 2012

RIVISTA SEMESTRALECultura

Formazioneprofessionale

Scuola

Area pedagogica

provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano11/2012

montagne in movimento

Rete tra scuole ed imprese

tessera per gli invalidi civili

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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I.R.

20 Europa: alpeuregio Sommer School 201330 giovani laureati dell’Euregio nel giugno 2013 potranno partecipare ad un corso sulle istituzioni europee.

22 Euregio: maggiori interscambi e mobilità Lo sviluppo scolastico è stato al centro della conferenza annuale dei dirigenti delle Scuole professionali per l’agricoltura dell’Euregio tenutasi a Laimburg.

33 Ladinia – L’Evaluazion à dat ndicazions ala ScolaRendicont dl Cumité per l’evaluazion dla scoles ladines

35 I presidenti dei Consigli a BolzanoDisponibili a risparmiare, ma tutelando le istituzioni

36 assistenza farmaceuticaNuove regole con le liberalizzazioni.

39 Più controlli sulle slot machinesGrazie a una mozione e una legge approvate trasversalmente

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il presidente

Care lettrici, cari lettori,

appuntamenti

Dal 1° al 30 novembreQuattro corsi di formazione nel campo delle professioni sociali alla Scuola “E. Levinas“ di Bolzano p. 25

15 novembreConvegno “Skills for Jobs – Schools at Work” all’Eurac di Bolzano

p. 4

Dal 12 al 23 novembreIlvo Diamanti (a Bolzano) e Tito Boeri (a Merano) “Eurovision – Lancia la tua idea per l’Europa 2020” p. 27

30 novembre Lunga notte dei Musei di Bolzano p. 30

30 novembreConferenza di apertura del progetto “SloMove” all’Eurac

p. 3

Elaborare una strategia comu-ne per l’arco alpino sui temi

dell’innovazione, dell’ambiente e dell’energia, del traffico tran-sfrontaliero: è la richiesta ai Go-verni nazionali e all’UE lanciata dai Governatori delle Alpi in ot-tobre a Innsbruck in occasione della Conferenza delle Regioni alpine. L’obiettivo è quello di pro-muovere una strategia macrore-gionale per la tutela dell’arco alpi-no con il coinvolgimento non solo di Alto Adige, Trentino, Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Veneto e Friuli, ma anche delle regioni alpine di Austria, Svizzera, Fran-cia, della Baviera e del Lichten-stein. Attraverso un’azione con-giunta si punta ad unire le forze e risolvere i problemi presentando-si assieme a Roma e a Bruxelles. È una nuova iniziativa partita dal basso, dai territori e non dagli Sta-ti come avvenuto per altre macro-regioni.A Innsbruck lo abbiamo spiegato al presidente della Repubblica au-striaca Heinz Fischer e al commis-sario UE alle politiche regionali Johannes Hahn: le Regioni alpine vogliono coordinarsi nelle politi-che regionali, nazionali e europee che riguardano un territorio abita-to da 70 milioni di persone e costi-tuito da aree molto sviluppate, con un tessuto imprenditoriale e centri di innovazione di prim’ordine. La strategia macroregionale, che non significa nuove strutture né mag-

giori spese per i cittadini, mira a garantire lo sviluppo economico e l’occupazione in un ambiente pre-servato. Sviluppo fondato su tre pi-lastri: innovazione e competitività, ambiente e energia, accessibilità e trasporti. Per questo abbiamo sol-lecitato la Commissione UE e i Go-verni nazionali ad adottare tutti i passi necessari per favorire l’attua-zione di questa strategia macrore-gionale per le Alpi. Perché in un’area sensibile come le Alpi l’innovazione passa solo at-traverso la sostenibilità, l’adozione di responsabilità delle Regioni e la collaborazione transnazionale. In questo impegno siamo sostenuti dallo stesso commissario UE Hahn, che promuove l’idea della strategia della macroregione alpina perchè convinto che possa motivare gli Stati e contribuire ad abbattere i confini amministrativi. Non è un caso che abbia proposto alla Com-missione europea di aumentare del 30% il finanziamento UE alla coo-perazione transfrontaliera nel pe-riodo 2014-2020, portando gli stan-ziamenti da 9 a 13 miliardi di euro. A novembre si entra nella fase de-cisiva, le Regioni si impegneran-no a fondo per presentare progetti adeguati.

Luis Durnwalder

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storia di copertina

La continuità del funzionamento delle infrastrutture di alta montagna è fondamentale per il sostentamento delle attività economiche nelle zone alpine.

Franco Grigoletto

Nelle aree di alta montagna, le scelte nella localizzazione di in-

frastrutture come strade di accesso a valli remote, ferrovie, funivie per l’uso turistico o invasi per la produ-zione di energia idroelettrica, sono spesso molto limitate dalla mancan-za di terreni con idonee caratteristi-che geologiche o da altri motivi di tipo vocazionale. D’altro canto, le crescenti necessi-tà di infrastrutture strategiche nei territori del settore alpino indu-cono continue trasformazioni del territorio che, nel contesto del cam-biamento del clima, pongono im-portanti questioni di sostenibilità e di sicurezza.Affinché le autorità di tutela e sal-vaguardia territoriale confinanti

possano confrontare i dati disponi-bili, e concordare sulle conseguen-ti valutazioni, devono condividere anche le scelte sui metodi e gli stru-menti impiegati per il monitoraggio. Il geologo David Mosna, addetto al projectmanagement sotto il profilo amministrativo e tecnico e Claudia Strada, cordinatrice e responsabile del progetto Interreg Italia – Sviz-zera “SloMove”, sottolineano che lo scopo principale del progetto è quello di “Creare in Regione un polo scientifico (Eurac) che sia in gra-do di analizzare la grande quantità di dati che si possono ricavare dai satelliti Cosmos Skymed lanciati dall’Ente Spaziale Europeo (ESA) in collaborazione con la Protezione Ci-vile anche sotto la spinta dei gestori delle infrastrutture (Ferrovie strade autostrade opere idrauliche) e della Provincia di Trento.

Monitoraggio geologico

Il progetto si propone di analizzare oltre ai dati satellitari anche altri si-stemi di monitoraggio di movimenti lenti di versante classici come il GPS e innovativi il telelaserscanning. Avere queste informazioni sul movi-mento è fondamentale nella pianifi-cazione del pericolo sul territorio di montagna”.Nell`ambito di questo progetto ven-gono analizzate due aree test, che sono ubicate nelle rispettive provin-ce dei partner coinvolti. L’area test altoatesina si trova in Val Senales a Nord della località di Maso Corto a circa 2500 m.sl.m. La zona interessata dal progetto si trova sotto la cosiddetta Punta delle frane, già il nome di questa monta-gna evidenzia che in quest`area il fe-nomeno di caduta massi è frequente. L’accumulo di più eventi di caduta massi ha determinato una frana gra-vitativa che tuttora sta scivolando lentamente verso valle. In questo caso si può parlare di più fenomeni geologici, i più noti sono

i “rock glacier” e “rock avalanche”. “Il rock glacier”, sottolinea Claudia Strada, dell’Ufficio geologia e prove materiali, “è un ghiacciaio ricoper-to di pietre.

Effetti del Permafrost

Può essere generato da un ghiaccia-io relitto o essere un effetto del Per-mafrost sull’acqua di infiltrazione che si ghiaccia creando una massa ghiacciata al di sotto del detrito di versante. Queste masse possono es-sere attive o inattive. Le masse attive si muovono a causa della plasticità del ghiaccio e della gravità creando problemi per le infrastrutture di alta montagna”. Un altro fenomeno geologico al cen-tro del progetto “SloMove” è quello dei movimenti lenti di versante o “rock avalanche”. “Si tratta di frane di scivolamento o scorrimento ovve-ro dei movimenti che comportano uno spostamento per taglio lungo una o più superfici oppure entro uno strato di terreno plastico. Spesso” prosegue Claudia Strada “si tratta di

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“Slomove” per monitorare il rischio geologico

antenna del GPSutilizzata per i rilevamenti

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tipici blocchi ricoperti di licheniche si trovano sul Rock Glacier

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storia di copertina

Deformazioni gravitative profonde di versante, attive o quiescenti, ov-vero movimenti molto grandi in cui la superficie di scorrimento è molto profonda. Questo tipo di movimen-ti, seppur lento, può causare danni alle infrastrutture o generare, per l’improvviso rilascio delle tensioni, spesso causato da interferenze an-tropiche grandi fenomeni di massa catastrofici relativamente veloci. Anche lievi danni ad infrastrutture strategiche come dighe possono cau-sare grosse catastrofi”.

Metodi di telerilevamento

L`area di studio svizzera si trova a Pontresina (Cantone dei Grigio-ni) sul monte Schafberg, anche quest`area è collocata sopra “la li-nea degli alberi” a ca. 2800 m.s.l.m. L`istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) analizza que-sto rock glacier con il nome “Fou-ra da L`amd Ursina” già da anni. Nell’ambito di questo progetto viene

osservato il movimento gravitativio. Si sfruttano i seguenti metodi di te-lerilevamento che vengono usati i contemporanea: TLS – terrestrial laser scanner, SAR (syntetic apertur radar) – multi-interferometry e GPS.

Rete di esperti sul campo

Il progetto interreg SloMove inten-de contribuire a risolvere queste esigenze puntando sulle tecniche di monitoraggio da telerilevamen-to in Alto Adige e nel Cantone dei Grigioni e sullo sviluppo di una rete di esperti sul campo. Si tiene conto delle caratteristiche tecniche dei sensori più moderni già attivi, come il TerraSAR-X® ed il COSMO SkyMed®, e di quelli che l’ESA, l’Ente Spaziale Europeo, si accinge a rendere disponibili nell’ambito della missione Sentinel-1, oltre che dei servizi di monitoraggio terre-stri di ultima generazione, come quelli basati sul laser scanning ter-restre. L’assessore provinciale ai la-

vori pubblici Florian Mussner ritie-ne che il progetto possa contribuire in maniera significativa ad elevare la sicurezza delle popolazioni di montagna. “Il progetto Interreg Italia – Svizze-ra “SloMove” afferma il direttore dell’Ufficio geologia e prove mate-riali, Volkmar Mair “si prefigge, in primo luogo, di aumentare la capa-cità e la qualità tecnica dei prodot-ti realizzati dagli enti di trasferi-mento tecnologico e dalle piccole e medie imprese operanti nel settore dell’ingegneria e del monitoraggio ambientale nonché la competitività economica delle regioni interessa-te, tramite lo sviluppo delle capa-cità delle piccole e medie imprese e società di ingegneria nell’offrire tali servizi in tutta l’area alpina”. Il progetto “SloMove” è operativo dal 20 febbraio sino al 20 maggio 2014 il costo complessivo del proget-to per la parte italiana è di 550.955 euro ai quali si aggiungono 127.625 euro erogati dalla Svizzera.

Progetto Interreg Italia-Svizzera: Slomovedel progetto SloMove avrá luogo il 30 novembre prossimo presso la sede dell’Eurac, in viale Druso, 1 a Bolza-no. La homepage è: www.slomove.itAl progetto partecipano i seguenti partner:- Leadpartner: Ufficio Geologia e pro-

ve materiali, Provincia Autonoma di Bolzano

Validazione di sistemi di monito-raggio satelllitare e terrestri per deformazioni del suolo

Il progetto triennale SloMove è cofi-nanziato dal programma Interreg IV Italia-Svizzera, Fondo Europeo per lo sviluppo regionale dell’Unione Europea. La conferenza d`apertura

- Partner 1: EURAC research, Istitu-to per il Telerilevamanto Applicato (Alto Adige)

- Partner 2: WSL - Istituto per lo studio della neve e delle valanghe, SLF (Davos, Cantone dei Grigioni, Svizzera)

- Partner 3: Abenis AG (Chur, Canto-ne dei Grigioni, Svizzera)

Rock Glacier: ammasso di blocchi composti da paragneiss e micascisti che derivano dal monte Punta delle Frane

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scuola/lavoro

Fare rete fra scuole e imprese

Silvana Amistadi

Il Dipartimento cultura, scuola e formazione professionale in lingua

italiana ha istituito il nuovo Servi-zio Innovazione e Buone Prati-che con l’obiettivo di incoraggiare percorsi di avvicinamento degli studenti al mondo delle imprese e del lavoro in generale, orientare sia a livello scolastico che a livello di eventuale inserimento futuro nel mercato occupazionale, sostenere iniziative che prevedano la possibili-tà per gli studenti di fare esperienze concrete all’interno di aziende del territorio. Si intende inoltre pro-muovere percorsi didattici attivati in sinergia con enti dell’extrascuo-la che sviluppino competenze in ambito imprenditoriale e con-sapevolezza delle conoscenze e abilità richieste per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. In tal senso il servizio fungerà da punto di riferimento sia per le istituzioni scolastiche sia per gli enti dell’extra-scuola. Si metteranno in relazione le esigenze espresse dalle scuole con le opportunità offerte dal territorio razionalizzando l’offerta formativa proveniente dall’extrascuola e valo-rizzando le iniziative più significati-ve per la formazione degli studenti inserendole in una proposta orga-nica e coerente. Il Servizio offrirà agli istituti scolastici un supporto di tipo pedagogico-didattico ed ammi-nistrativo-organizzativo.

Sigla protocollo d’intesa

Allo scopo di condividere i propri obiettivi con il mondo dell’extra-scuola, il Servizio Innovazione e Buone Pratiche ha già contattato numerose associazioni e istituzioni presenti sul territorio, proponendo un protocollo d’intesa che impegna tutti i partners coinvolti a collabo-rare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolasti-

che. Una ventina, finora, gli enti che hanno deciso di aderirvi.La presentazione ufficiale del nuo-vo servizio e la sigla del protocollo d’intesa fra l’Intendenza scolastica italiana e le associazioni di cate-goria, istituti bancari, cooperati-

ve enti previdenziali avverranno nell’ambito del convegno “Skills for Jobs - Schools at Work. Scuo-la, economia e lavoro insieme oltre la crisi” che si terrà il 15 novembre 2012, dalle ore 9.30, nell’Auditorium dell’EURAC di Bolzano. L’obiettivo è quello di fa-vorire la diffusione della cultura d’impresa e di cooperazione tra gli studenti, affinché possano acquisi-re e rafforzare lo spirito di impren-ditorialità; sensibilizzare i dirigenti scolastici e i docenti alla promo-zione delle tematiche legate alla cultura d’impresa, di cooperazione ed alle attività ad esse collegate. Si intende creare sinergie e collabora-zioni tra i diversi soggetti interessa-ti al fine di sviluppare e consolidare una proficua coesione economica e sociale nel territorio, come modello virtuoso dell’economia e del lavoro, individuando strategie educative di concerto con i soggetti imprendito-riali ed altri operatori economici per sostenere iniziative adeguate di orientamento e per valorizzare una concreta conoscenza dell’economia locale, mediante organizzazione di visite guidate presso le aziende e stages di alternanza scuola-lavoro presso le imprese del territorio e al-tri operatori economici.Come ha sottolineato l’assessore provinciale alla scuola Christian Tommasini, in una realtà sempre più competitiva l’orientamento for-

Se ne parlerà nell’ambito del convegno”Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi” che si terrà il 15 novembre 2012 nell’Auditorium dell’EURAC di Bolzano. Nuovo Servizio innovazione e buone pratiche e sigla protocollo d’intesa Intendenza scolastica – 20 enti

Sono una ventina gli enti che hanno finora deciso di aderire al protocollo d’inte-sa fra Intendenza scolastica italiana e mondo dell’imprenditoria e del lavoro.

In una realtà sempre più competitiva l’orientamento formativo è decisivo. assumono importanza

Christian tommasini assessore alla scuola

strategica un cambiamento culturale nella scelta formativa e l’attività in rete del mondo della scuola e di quello imprenditoriale e lavorativo da portare a sistema, accanto all’impegno di puntare sempre più verso il plurilinguismo.

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scuola/lavoro

mativo è decisivo per tale ragione si punta ad una sua riforma per por-tarlo verso la contemporaneità. In questo assume un’importanza stra-tegica, da un lato un cambiamento culturale nella scelta formativa, e dall’altro l’attività in rete del mon-do della scuola e di quello impren-ditoriale e lavorativo da portare a sistema, accanto all’impegno di puntare sempre più verso il pluri-linguismo. L’intendente scolastica Nicoletta Minnei ricorda come passi in que-sta direzione sono stati compiuti due anni fa con il riordino del 2° ciclo scolastico con un piano forma-tico più equilibrato con possibilità di avvicinamento a categorie lavo-rative. In futuro, come ha detto, ci cercherà di offrire tale possibilità anche agli studenti del 1° ciclo. Il direttore di Ripartizione, Renzo

Roncat, prendendo spunto dal tito-lo del convegno, pone in evidenza come la crisi economica costituisca un elemento di passaggio decisivo per le future generazioni e che par-lando di “occupabilità dei giovani” l’orientamento debba fornire gli strumenti per interpretare il mon-do attuale. In tale contesto è im-portante trovare ed inventare l’ele-mento di congiunzione fra scuola e realtà lavorativa imprenditoriale.Katia Tenti, direttrice del Dipar-timento cultura italiana, ricorda l’importanza del bando di concor-so dedicato alle scuole nell’am-bito della Candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nordest a Capitale Europea del-la cultura 2019, che consentirà ai giovani di portare proposte per un modello di sostenibilità scuola-for-mazione-impresa.

Al convegno “Skills for Jobs - Scho-ols al Work” vi sarà proprio l’in-tervento di Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Università di Tren-to e presidente del Comitato Pro-motore della Candidatura dell’Alto Adige assieme a Venezia ed al Nor-dest a Capitale Europea della Cultu-ra 2019. Gli studenti ed i giovani già si stanno muovendo, come sottolinea Lorenzo Vianini, presidente della Consul-ta degli Studenti di lingua italiana e membro della Consulta giovani italiana, ricordando l’iniziativa in programma di un festival che inda-ghi il mondo del lavoro in un’ottica regionale ed europea e l’incontro pubblico, tenuto a metà ottobre pres-so la Libera Università di Bolzano, su iniziativa della Consulta Giovani sul tema “I giovani e il mondo del la-voro: il mercato oggi e domani”

Cresce il successo di alto adige Pass

L’Alto Adige Pass non va inteso come un prodotto fatto e finito,

bensì come un progetto assoluta-mente innovativo che viene pro-gressivamente migliorato in base alle esigenze espresse dagli utenti e che tuttora possiede un notevole potenziale di sviluppo, afferma l’as-sessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann. Basti pensare che il software che sta alla base di questo servizio innovativo è sta-to sviluppato in Alto Adige sulla base delle esigenze del mercato lo-cale e le sue funzionalità saranno progressivamente sviluppate. Se si considerano anche gli scolari e gli anziani attualmente oltre la metà della popolazione altoatesina utiliz-za un abbonamento annuale per il trasporto pubblico.

“Le caratteristiche innovative di questo prodotto” aggiunge Wid-mann “hanno suscitato un enorme interesse per Alto Adige Pass anche al di là dei confini regionali”. Nei mesi scorsi, infatti, varie delegazio-ni di esperti del settore del traspor-to pubblico, politici provenienti dal Tirolo, di funzionari delle Camere di Commercio dei vari Länder austria-ci, ma anche del Baden Württember e dalla Svizzera, sono giunte in Alto

Adige per informarsi sugli ultimi sviluppi di questo progetto vincente. Recentemente l’assessore Widmann ha preso parte ad un simposio or-ganizzato a Salisburgo nel corso del quale ha informato gli esperti locali in merito al nuovo sistema tariffa-rio adottato in Alto Adige. Analogo interesse è stato espresso da parte dell’Associazione Internazionale del

trasporto pubblico (UITP) che ha sede a Bruxelles, la quale ha com-piuto una visita in Alto Adige. Nel contempo la stampa austriaca ha dedicato articoli estremamente posi-tivi al sistema tariffario altoatesino. “Questi risultati” prosegue Wid-mann “sono per noi un’ulteriore conferma ed uno sprone a prose-guire sulla strada dell’innovazione nel campo del sistema tariffario per il trasporto pubblico”. Entro l’au-tunno partirà un progetto pilota secondo il quale un certo numero di abbonamenti Alto Adige Pass sa-ranno dotati di una ulteriore funzio-ne. “Naturalmente ci sono ancora alcuni aspetti da perfezione sotto il profilo tecnico e della raccolta dei dati. Possiamo comunque affermare che grazie all’introduzione di questo progetto complessivo per il trasporto pubblico in Alto Adige, alla moder-nizzazione del materiale rotabile e delle infrastrutture, all’ampliamen-to dell’offerta abbiamo raggiunto il nostro obiettivo rappresentato fon-damentalmente dalla semplificazio-ne dell’accesso ai servizi attraverso moderni sistemi di obliterazione” conclude l’assessore. FG

L’Alto Adige Pass, che ha superato i 100.000 abbonati, suscita un interesse sempre più evidente da parte delle regioni confinanti dell’area linguistica tedesca.

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dalla giunta provinciale

sanità

Per prevenire la carenza di medi-ci la Giunta lavora per avviare

a Bolzano una “Medical School”, una scuola di livello universitario e di alta qualificazione per forma-re i futuri medici operanti in Alto Adige: verrebbe attivata attraver-so una rete interregionale e tran-sfrontaliera con la partecipazione di diversi atenei (LUB di Bolzano, le università di Trento, Firenze e Innsbruck). Nella nuova scuola sa-ranno attivati corsi trilingui (ita-liano, tedesco e inglese). Proprio

questi presupposti del progetto (co-operazione transfrontaliera e inse-gnamento plurilingue) offrono la possibilità di ottenere a Roma il via libera del Ministero a questa forma di struttura, considerato che il Go-verno non autorizza l’istituzione di nuove facoltà di medicina in Italia. La Medical School prevede curriculum formativi della durata di 6 anni, di cui uno da frequentare all’estero. Un Comitato guida in-sediato su proposta dell’assessore Richard Theiner valuterà il piano finanziario (con costi che dovreb-bero oscillare tra i 6 e gli 8 milioni di euro per l’intero percorso forma-tivo), pensato per poter formare an-nualmente una quarantina di me-dici. Gli spazi per l’insegnamento saranno ricavati nella Claudiana e all’ospedale di Bolzano. Sarà l’uni-versità di Firenze (capofila del pro-getto) a rilasciare il titolo di studio ai nuovi medici.

Progetto medical School

energia

Fotovoltaico sugli edifici pubblici

Nuovo passo avanti in tema di energia pulita e fonti alternati-

ve: la Giunta ha deciso di incarica-re l’assessore Florian Mussner di prendere contatto con un gruppo di imprese interessate ad installa-re pannelli fotovoltaici su tetti ed edifici in Alto Adige di proprietà della Provincia. A livello statale gli incentivi e le agevolazioni in questo settore sono stati tagliati in maniera drastica, ma per gli enti pubblici il vecchio regime di aiuti resterà in vigore fino al 31 dicembre prossimo. Sono diversi gli edifici provinciali con superfici utilizzabili per il fo-tovoltaico, e alla luce della disponi-bilità da parte di alcune aziende la Giunta provinciale sta valutando di lanciare un progetto di PPP (Public Private Partnership) con due op-

zioni: richiedere ai privati il paga-mento di un canone di affitto per la messa a disposizione delle superfici oppure come Provincia finanziare direttamente gli investimenti e poi gestire gli impianti.

casa

Sede Ipes e nuovi alloggi

La nuova sede dell’Istituto provin-ciale per l’edilizia sociale sará in

via Milano a Bolzano. Nell’edificio, già di proprietà dell’IPES, trove-ranno posto tutti gli uffici facili-tando gli utenti, che non dovranno più spostarsi nelle attuali tre sedi dell’istituto. In origine si voleva acquistare uno stabile vicino alla stazione ferrovia-ria, ma si poi si è scelta l’opzione del quartiere Don Bosco, in quella parte della città dove vi è il maggior numero di utenti.

Il programma planivolumetrico approvato dalla Giunta indica una spesa prevista di 22,7 milioni di euro. Su proposta dell’assessore com-petente Christian Tommasini la Giunta ha anche dato via libera alla permuta dell’edificio ex Telefoni di Stato in Corso Italia 34 a Bolzano, già delle Poste: verrà ceduto dalla Provincia in cambio di alloggi ulti-mati in vari Comuni altoatesini. Si pensava di abbattere l’immobile per realizzarvi 35 alloggi per il ceto me-dio, ma la relazione dei tecnici ha definito impraticabile questa stra-da in base ai costi, alla tempistica e all’iter. La Giunta ha quindi autorizzato l’indizione di una gara concepi-ta come una permuta: in cambio dell’edificio, valore stimato oltre 7 milioni di euro, l’aggiudicatario dovrà offrire un congruo numero di alloggi, dei quali almeno 8 nel Co-mune di Bolzano. Gli alloggi passeranno alla Provin-cia che li trasferirà in proprietà all’IPES.

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scuola

Successo di pubblico alla Fiera della Formazione “Futurum“

Franco Grigoletto

La Fiera della Formazione “Fu-turum”, che quest’anno ha re-

gistrato quasi 16.000 visitatori, è stata organizzata dalla Ripartizio-ne Diritto allo studio, università e ricerca scientifica, in collaborazio-ne con i Dipartimenti Istruzione e Formazione tedesca, italiana e ladina, la Ripartizione Formazio-ne professionale agricola, forestale e di economia domestica, gli Uffici Educazione permanente delle Ri-partizioni Cultura tedesca ed italia-na, con l’Associazione Provinciale Artigiani (APA) e la Fiera Bolzano.

Particolarmente soddisfatta di questa edizione della Fiera della Formazione l’assessora Sabina Kas-slatter Mur che pone l’accento sulla “Notevole rispondenza delle fami-glie che vedono questa manifesta-zione come una preziosa occasione per informarsi sui percorsi forma-tivi e per conoscere da vicino anche l’offerta formativa della formazione professionale a livello provinciale”. “Nonostante la Fiera della Forma-zione fosse organizzata all’inizio dell’anno scolastico, comportando difficoltà per quanto riguarda la preparazione della stessa, si è riu-sciti, a potenziare il carattere orien-

tativo della Fiera di quest’anno, considerandola una manifestazione di apertura per le diverse attività di informazione ed orientamento sco-lastico, universitario e professio-nale” afferma il coordinatore della Fiera della Formazione, Günther Andergassen. Lo scambio diretto di informazio-ni con i rappresentanti delle scuo-le o le agenzie di offerte formative ed il colloquio con gli insegnanti e con gli studenti delle scuole in lin-gua italiana, tedesca e delle valli ladine, sono gli aspetti più qualifi-canti di questa importante manife-stazione.

La quarta edizione della Fiera della Formazione “Futurum“ è stata caratterizzata dalla presenza di quasi 16.000 visitatori.

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sanità

nuova tessera per gli invalidi civili

Franco Grigoletto

Nel mese di marzo la Giunta provinciale ha deliberato di

introdurre un’apposita tessera per le persone con un’invalidità civile uguale o superiore al 46 %. La nuova tessera, una carta plastifi-cata nel comodo formato di una car-ta di credito, a partire dalla fine di ottobre viene spedita alle persone con disabilità che hanno richiesto formalmente la tessera.

Tutela della privacy

Oltre al nome, codice fiscale e data di nascita, contiene solo il grado di invalidità civile e la data di validi-tà: illimitata o con scadenza se è prevista una revisione.“Il vantaggio più importante della nuova tessera è che non viene de-scritta la patologia di cui si soffre” dice l’assessore Theiner. “La tessera tutela la privacy del ti-tolare il quale può mostrare la tes-sera senza specificare la diagnosi”. La nuova tessera non sostituisce quelle già esistenti delle varie as-sociazioni. Inoltre non è valida per l’uso gratu-ito dei mezzi di trasporto pubblico e non sostituisce il contrassegno esistente per il parcheggio per di-sabili rilasciato dal Comune che in futuro sarà sostituito da quello europeo. “L’interesse nei confronti della nuova tessera è molto alto” sostie-

ne Evelin Reinstaller dell’Azienda Sanitaria. “Quasi la metà dei 35.000 invalidi civili che hanno diritto alla tessera l’hanno già richiesta”.

Agevolazioni per i titolari

Tutti i nuovi richiedenti in futuro riceveranno la tessera insieme al verbale redatto dalla commissione medica.

“La tessera, assicurando delle age-volazioni al titolare, consente di al-leviare almeno in parte gli svantag-gi legati alla disabilità”, sottolinea Stefan Hofer, presidente della Fede-razione per il Sociale e la Sanità. La Federazione raccoglie tutte le informazioni sulle agevolazio-ni di cui potranno usufruire in

futuro le persone con disabilità. “Tutte le indicazioni sui vari van-taggi possono essere inserite nel sito http://www.fss.bz.it/ e le per-sone con disabilità potranno quin-di informarsi in merito alle age-volazioni legate al possesso della nuova tessera” informa Hofer. Insieme con il Consorzio dei Comu-ni e le varie associazioni per le per-sone con disabilità, la Federazione sta effettuando dei rilevamenti ed

elaborando delle proposte per le future agevolazioni presso gli im-pianti ed i servizi provinciali e co-munali. La nuova tessera è completamente gratuita. I costi a carico della Provincia sa-ranno di circa 30.000 euro, ai quali si aggiungeranno le spese postali.

È plastificata, comoda e contiene, su richiesta esplicita delle persone con disabilità, solo poche ma significative informazioni: la Ripartizione provinciale Famiglia e Politiche sociali e l’Azienda Sanitaria provvederanno ad inviare tra breve la nuova tessera per persone con invalidità civile ai richiedenti.

L’assessore theiner nel corso della confernza stampa

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cultura

Spazio alle idee: fino al 1° dicembre è aperto il concorso rivolto alle associazioni culturali locali, invitate a presentare progetti a sostegno della candidatura dell’Alto Adige, insieme a Venezia e al Nordest, a Capitale europea della cultura 2019.

Con il concorso di idee rivolto alle associazioni culturali e

che si chiude il 1° dicembre, sot-tolineano gli assessori provinciali alla cultura Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner, “prende il via la fase ope-rativa della candidatura a Capita-le europea della cultura 2019.” La somma a disposizione del bando è di 45mila euro e ad ogni progetto potrà essere assegnato un premio di 4.500 euro. Ma quello della Pro-vincia, che coinvolge le Ripartizio-ni cultura di tutti e tre i gruppi lin-guistici, non sarà l’unico concorso di idee: altri sono in fase di defini-zione da parte di Fondazione Cas-

sa di Risparmio (rivolto agli enti culturali), Camera di Commercio (per le scuole superiori) e centrali cooperative (per le cooperative).Al bando possono partecipare tutte le associazioni culturali con sede in Alto Adige che da almeno un anno ricevono contributi dalle Ripartizio-ni cultura della Provincia. Tutte le domande saranno gestite dall’Uffi-cio cultura italiana ([email protected]), mentre la decisione sui premi da assegnare spetterà ad una giuria guidata dal presidente del Comitato dei promoto-ri, Innocenzo Cipolletta, dai tre diret-tori di Ripartizione e da tre esperti del settore. Fra le principali temati-che che dovranno essere oggetto del-le idee spiccano la storia del territo-rio in ottica plurilingue ed europea, nonchè la presentazione dell’attività culturale e artistica locale in connes-sione con la macroregione del Nord-Est.

Decisione nel 2014

“Vogliamo coinvolgere chi opera sul territorio nel settore della cultura - osserva Tommasini - chiedendo loro di presentare idee per manifestazio-ni e iniziative da realizzare eventual-mente in caso di successo della can-

didatura a Capitale della cultura”. “Questo percorso – ricorda dal can-to suo l’assessore Sabina Kasslatter Mur - porterà buoni risultati solo se vedrà una partecipazione attiva delle persone e delle organizzazioni, in quanto renderà possibile una più forte identificazione con l’obiettivo 2019”.Dopo l’avvio della candidatura, si en-tra quindi in una seconda fase, che sarà caratterizzata da una maggio-re operatività. Sulla base di ciò che l’Alto Adige con Venezia e il Nordest produrrà nei prossimi mesi, infatti, verrà realizzato il dossier che sarà consegnato alla UE, chiamata a deci-dere nel 2014 quale città italiana sarà la Capitale europea della cultura nel 2019. “Per l’Alto Adige è una grande occasione da sfruttare per creare un binomio positivo tra cultura ed eco-nomia: siamo infatti convinti che la cultura sia in grado di sostenere non solo il benessere sociale, ma anche lo sviluppo economico di un territo-rio”, aggiunge l’assessore Tommasi-ni. Con la candidatura a capitale eu-ropea assieme al Nordest, la cultura viene messa in primo piano. L’Alto Adige è una zona di confine, un esem-pio di europeismo, e la particolarità di questo territorio potrà essere va-lorizzata.

Capitale 2019, via ai bandi

La presentazione del bando: da sinistra, michl Ebner, Sabina Kaslatter mur, Christian tommasini, Gerhard Brandstätter e andrea Grata.

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turismo & agricoltura

Cento per cento SarentinoAllevato dal contadino di Sarentino, preparato dal macellaio di Sarentino, servito nel ristorante di Sarentino: se si cerca un modello di filiera corta che funziona, il progetto Leader ”Carne di Sarentino” è esemplare in tal senso.

Il progetto ”Carne di Sarentino” è nato per ragioni molteplici: non

solo e non tanto per l’idea della fi-liera corta e della promozione della cooperazione tra agricoltura e turi-smo, quanto in primo luogo per la volontà di assicurare prospettive ai masi di montagna della val Sarenti-na, che concentrano la loro attività nella produzione di latte. “Proprio per le piccole aziende contadine del-le aree montane è importante poter contare su fonti di reddito diversi-ficate, quindi non dipendere soltan-to dai proventi della produzione di latte ma invece puntare anche ad altre attività”, conferma l’assessore

provinciale Hans Berger. Nel caso di Sarentino, si è cercato di indivi-duare alternative adeguate da offri-re al contadino e le si è trovate nella carne di manzo. L’idea si è concre-tizzata attraverso l’impegno dell’as-sociazione locale “Sarner Fleisch” (carne di Sarentino) e grazie al pro-gramma Leader promosso dall’UE. Per tutte le 20 aziende contadine coinvolte sono stati elaborati pro-grammi con l’obiettivo di migliora-re la qualità del prodotto ed è stata realizzata una nuova piattaforma per la commercializzazione della carne di manzo.

Dal contadino all’albergatore

In quest’ultima fase sono entrati in gioco cinque esercizi alberghieri della valle che hanno concretizza-to la cooperazione tra agricoltura e turismo: con il progetto “Sarner Fleisch” la carne di Sarentino vie-ne infatti presentata nei menù dei cinque ristoranti. “Agli ospiti è pertanto offerto un piatto locale di alta qualità che non trovano in al-tre aree – ricorda l’assessore Berger

– e che contribuisce ad aumentare l’autenticità dell’offerta turistica dell’Alto Adige.”Il progetto della carne di Sarentino viene sostenuto anche dalla Coo-perativa per lo sviluppo regionale e l’aggiornamento “Sarntal” e dal Servizio provinciale di consulenza tecnica per l’agricoltura di monta-gna. I risultati sono molteplici per l’intero territorio: “Da un lato i contadini riescono ad occupare una nicchia di mercato che promette en-trate interessanti e quindi un futu-ro stabile, dall’altro gli albergatori possono offrire nel menù un prodot-to molto apprezzato dall’ospite. E Sarentino e la sua valle contano su un punto di forza ulteriore”, sottoli-nea l’assessore Berger. Chi volesse saperne di più sul pro-getto può rivolgersi all’associazione “Sarner Fleisch” (presidente Ri-chard Kienzl, Tel. 349 2745435, e-mail [email protected]) o al Servizio consulenza tecnica conta-dini di montagna (Thomas Prünster, Palazzo provinciale 6, via Brennero 6, Tel. 0471 415026, e-mail [email protected] ).

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lavori pubblici

Franco Grigoletto

Negli ultimi anni sono state rea-lizzate a Lana e lungo il fiume

Adige una serie di opere e di infra-strutture come, ad esempio, l’allar-gamento dell’alveo del fiume all’al-tezza di Lana, il ponte della tramvia e l’installazione “La natura in contatto con la tecnica” nei pres-si del ponte stesso, la pista ciclabile ed il sottopasso nei pressi di Sinigo. Nel corso della cerimonia di inau-gurazione di queste infrastrutture, tenutasi nei pressi del ponte della tramvia, il presidente della Provin-cia, Luis Durnwalder, ha sottolinea-to che le opere sono state realizzate

grazie alla proficua collaborazione tra la Provincia e le autorità fore-stali, la Comunità comprensoriale, i Comuni di Lana, Postal e Merano, nonché il Curatorium per i beni tec-nico-culturali. Una delle opere di maggiore rilievo realizzate negli ultimi anni lungo il corso dell’Adige è rappresentata dal ripristino del cosiddetto ponte della tramvia all’altezza di Lana realizzato originariamente nel 1913 della ferrovie di Stato austriache per la linea tramviaria che collega-va Lana, Postal e Lana di Sopra. Il ponte, oggi percorribile anche dai camion, è stato ripristinato circa 200 metri più a valle del suo sito ori-ginario, grazie all’impegno dell’Uf-ficio sistemazione bacini montani della Ripartizione opere idrauliche. Il costo dei lavori ammonta a circa un milione di euro.Nel contempo è stato anche am-pliato il letto del fiume Adige nella zona di fronte alla stazione ferro-viaria per un tratto di circa 520 metri con un costo complessivo di 400.000 euro. Per l’esecuzione dei lavori sono stati utilizzati 25.000

mc di materiale e la riva orografica destra dell’Adige è stata rinforzata con la creazione di una parete di protezione alta da 5 ad 8 metri co-struita utilizzando massi ciclopici. Una terza opera è stata realizza-ta poco a monte del ponte della tramvia grazie all’impegno della Ripartizione opere idrauliche in collaborazione con il Curatorium per i beni tecnico-culturali e la Sta-zione forestale di Lana. Si tratta di un’area ricreativa denominata “La natura in contatto con la tecnica” nella quale sono state collocate una vettura tranviaria restaurata, ta-vole esplicative, panchine, tavoli ed una fontana. Nel corso della cerimonia è stato inaugurato ufficialmente anche il tratto Sinigo - Postal della pista ci-clabile che si snoda lungo la riva orografica sinistra dell’Adige con il quale viene completata l’intera opera. Tra le nuove opere vi è anche il sottopasso della linea ferroviaria all’altezza del mercato degli artigia-ni. Il sottopasso ha una larghezza di cinque metri ed un’altezza di tre metri e mezzo.

Sono state inaugurate presso il ponte della tramvia sul fiume Adige a Lana una serie di infrastrutture realizzate a Lana e lungo il fiume Adige da parte della Ripartizione opere idrauliche della Provincia.

nuove infrastrutture a Lana

Il presidente Durnwalder ha preso parte alla cerimonia

L’area ricreativa nei pressi del ponte di Lana

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salute

Franco Grigoletto

L’assessore provinciale alla sani-tà, famiglia e politiche sociali,

Richard Theiner, ha aperto i lavori della “1a Conferenza provinciale della salute” con un intervento nel quale ha tracciato a grandi linee il quadro della sanità provinciale, una sanità che si colloca ai vertici a livello nazionale e può contare su strette collaborazioni con numero-se strutture a livello europeo. Nel suo intervento Theiner ha posto l’accento sull’esigenza, in linea con quanto affermato dall’Organizza-zione Mondiale della Sanità, che vi sia una corresponsabilizzazione di tutta la popolazione nei confronti della sanità e della prevenzione. “La salute è compito di tutta la so-cietà e di tutti gli ambiti della politi-ca perché tutti i settori concorrono a definire il quadro complessivo di salute di una società, dai trasporti all’ambiente, dalla scuola al lavoro” ha affermato Theiner. Nel corso del 2011 la Provincia di Bolzano ha impegnato ben 1,172 miliardi di euro del proprio bi-lancio nel settore della sanità col-locandosi in questo modo ai vertici nazionali. “Nel contempo la pubbli-ca amministrazione” ha proseguito l’assessore “ha cercato progressiva-

mente di razionalizzare e di conte-nere i costi sempre crescenti della sanità pubblica legati all’aumento dell’età della popolazione ed all’esi-genza di rispondere adeguatamente alle richieste della popolazione in questo settore. La spesa pro-capite per la sanità in Alto Adige è quindi passata dai 2237 euro del 2010 ai 2181 del 2011”. Gli obiettivi della sanità provincia-le entro il 2020 sono principalmente rappresentati dall’ampliamento dei servizi sanitari sul territorio e dal completamento della riforma clini-ca già avviata.

OMS - Salute 2020

Un plauso particolare è stato espres-so dall’assessore Theiner nei con-fronti dell’impegno svolto dalla Fon-dazione Vital per contribuire a dare una dimensione sempre più sociale alla sanità altoatesina. Nel suo intervento la dott.ssa Zsuz-sanna Jakab, direttrice Regionale OMS per l’Europa, responsabile del lavoro dell’OMS nei 53 Paesi membri della Regione Europea ha trattato il tema “OMS - Salute 2020”. Salute 2020 è un piano di politica

sanitaria messo a punto attraverso un processo di partecipazione che ha visto il coinvolgimento dei 53 Pa-esi membri della Regione Europea dell’OMS e di altri partner, tra cui l’Unione Europea, varie organizza-zioni della sanità pubblica, network di professionisti e accademici, non-ché la società civile. Zsuzsanna Jakab ha quindi sottoli-neato che “Salute 2020 rappresenta uno sforzo sistematico di tradurre nella realtà, per la Regione Euro-pea dell’OMS, un disegno che aspi-ra a sostenere l’intera popolazio-ne a raggiungere le sue massime potenzialità sul piano della salute e del benessere e in cui i Paesi si impegnano - sia singolarmente che congiuntamente - a ridurre le di-suguaglianze sanitarie all’interno della Regione ed anche oltre i suoi confini”.Il piano “Salute 2020” individua due principali obiettivi strategici: una maggiore equità - lavorando per migliorare la salute di tutti e ridu-cendo le disuguaglianze a livello sanitario; una governance miglio-re - migliorando la leadership e la gestione partecipativa nel settore sanitario.

Si è svolta presso il Centro Pastorale di Bolzano la “1a Conferenza provinciale della salute” incentrata sul tema “2020: quale sanità, quale salute?” alla quale hanno preso parte l’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, e Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell’OMS per l’Europa.

Interesse per la conferenza provinciale sulla salute

L’assessore Richard theiner nel corso della conferenza

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salute

Il Piano identifica altresì quattro priorità di politica comune: inve-stire nella salute tramite un ap-proccio che si sviluppa sull’intero arco della vita e dare alla popola-zione gli strumenti necessari per divenire autonoma e responsabile; far fronte alle maggiori sfide in ma-teria sanitaria - quali le malattie trasmissibili e non trasmissibili; rafforzare i sistemi sanitari incen-trati sui bisogni della popolazione, migliorare le capacità della sanità

pubblica e la prontezza nel rispon-dere alle emergenze; creare comu-nità resilienti e ambienti in grado di fornire sostegno.

Crisi economica e sanità

La dott.ssa Jakab ha quindi posto l’accento nel suo intervento sul fat-to che “Le attuali difficoltà econo-miche, che la maggior parte dei Pa-esi si trova ad affrontare, rendono il quadro d’azione Salute 2020 ancora

più importante e urgente. L’impat-to che la crisi economica attuale ha sulla salute potrebbe potenzialmen-te erodere i progressi duramente raggiunti a livello di sanità pubbli-ca, esponendo ai rischi maggiori soprattutto i gruppi più vulnerabili della nostra società. In un tale contesto economico i si-stemi sanitari sono posti di fronte alla prospettiva di una minore spe-sa sanitaria pubblica, di minori aiuti allo sviluppo in campo sani-tario, di una erogazione di servizi ostacolata dalla carenza di risorse, di maggiori esigenze sanitarie da parte della popolazione e di pres-sioni sui meccanismi di protezione sociale. Salute 2020 è un quadro d’azione strategico che può aiutare i Paesi a sostenere e a promuovere la salute intesa come risorsa sociale di pri-maria importanza e come capitale a disposizione per affrontare il pe-riodo attuale di sfide economiche”. La Conferenza della salute ha visto la partecipazione di numerosi ope-ratori nel campo della sanità e del sociale, rappresentanti della poli-tica, dell’economia, della ricerca, delle organizzazioni dell’ambito sanitario e sociale.

La sala gremita di operatori della sanità

È stato consegnato all’artista Markus Bacher di Kitzbühel il premio “Paul-Flora 2012”. La cerimonia si è svolta ad Innsbruck alla presenza delle assessore alla cultura dell’Alto Adige, Sabina Kasslatter Mur e del Tirolo del Nord, Beate Palfrader.

Si è svolta, presso lo Studio 3 di ORF ad Innsbruck, la cerimonia

di consegna del premio artistico “Paul-Flora 2012” all’artista di Kit-zbühel, Markus Bacher. L’ambito riconoscimento, con una dotazione di 10.000 euro, è stato consegnato

all’artista dalle assessore alla cul-tura dell’Alto Adige, Sabina Kas-slatter Mur e del Tirolo del Nord, Beate Palfrader. Il premio, indetto dalla Provincia di Bolzano e dal Land del Tirolo del Nord, viene assegnato ad un artista al di sot-to dei 40 anni operante nel campo delle arti figurative, da una giuria composta da esperti del Tirolo, dell’Alto Adige e della famiglia Flora. Nel corso della cerimonia l’assessora Kasslatter ha sottolineato l’importanza del Premio Flora grazie al quale l’opera artistica di Markus Bacher potrà essere mag-giormente conosciuta anche in Alto Adige. Il Premio, ha ribadito l’assessora, è un simbolo significativo della stretta col-laborazione esistente tra l’Alto Adige ed il Land del Tirolo nel campo della

cultura e dell’arte contemporanea in particolare. La giuria di quest’anno è stata composta da Beate Ermacora, Andreas Hapkemeyer e Katharina Flo-ra Seywald. FG

a markus Bacher il premio Paul-Flora

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lavoro

tirocini estivi, trend costante

Silvana Amistadi

La maggior parte dei tirocinanti proveniva da una scuola superio-

re (62%), un quarto da una scuola professionale e solo poco più di un decimo dall’università. Più di 2 400 studenti (ovvero circa il 60% di tutti i tirocinanti estivi) hanno svolto un tirocinio per la prima volta. L’assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo sottolinea l’impor-tanza per i giovani di poter avere la possibilità di fare esperienze di orientamento e di lavoro durante le vacanze estive.La percentuale delle imprese che ha offerto ripetutamente posti di tirocinio, è aumentata negli ultimi dieci anni dal 59% al 75%. Tale fenomeno mostra il crescente interesse da parte delle imprese per questa forma occupazionale. Il 31% delle imprese interessate

opera nel settore alberghiero e ri-storativo, il 25% nel commercio, il 17% nell’artigianato e il 15% nell’industria. Meno rilevante è il numero di tirocini estivi nei setto-ri “Agricoltura” e “Altri servizi”, sebbene quest’ultimo settore abbia registrato un progressivo aumento. Per quanto riguarda i profili pro-fessionali, nel commercio preval-gono le professioni di commesso, operatore d’ufficio e magazziniere, mentre nel settore alberghiero sono richiesti maggiormente camerieri, cuochi e baristi. Nell’artigianato i tirocini sono ri-chiesti soprattutto per la professio-ne di elettricista, falegname, mura-tore, fabbro e carpentiere.Il 17% dei giovani svolge il tirocinio

Come nei due anni precedenti, anche nell’estate 2012 sono stati più di 4 000 i giovaniche hanno svolto un tirocinio formativo e di orientamento presso una delle 2 700 aziende coinvolte.

2008 2009 2010 2011 2012 ’08-‘12

1 884 1 763 2 021 2 156 2 139 49,4% Uomini

2 069 2 037 2 094 2 012 1 989 50,6% Donne

Età al primo giorno di tirocinio

2 646 2 483 2 670 2 711 2 657 65,3% 14-17 anni

1 053 1 050 1 171 1 156 1 157 27,7% 18-21 anni

254 267 274 301 314 7,0% più di 21 anni

Scuola frequentata

791 811 967 940 1 019 22,5% Scuola prof.le

2 684 2 526 2 656 2 674 2 552 64,9% Scuola superiore

478 463 492 554 557 12,6% Università

3 953 3 800 4 115 4 168 4 128 100,0% Totale

Tirocini estivi autorizzati per sesso, età e scuola – 2008-2012

Fonte: Ufficio servizio lavoro

come operatore d’ufficio, un’attività presente trasversalmente in tutti i settori. Su tutto il territorio circa un terzo dei giovani risulta aver maturato esperienza nel mercato del lavoro nel periodo estivo.Particolarmente elevata è la quota di tirocinanti nella parte orientale della provincia, dove la percentuale degli studenti residenti che ha svol-to un tirocinio è stata superiore al 20%. In Val Venosta e nel Burgraviato tale quota scende al 10%. Come per i contratti di apprendistato, la quota di tirocinanti estivi residenti nelle città e nei centri distrettuali (fatta eccezione per Brunico) risulta piut-tosto ridotta.

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sanità

A partire dal 1° novembre la verifica del diritto all’esenzione ticket per motivi di reddito avviene solo in via telematica tramite il supporto del Sistema della Tessera Sanitaria.

Questa la principale novità pre-vista dal decreto del Ministro

dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Socia-li, emanato l’11 dicembre 2009. La Giunta Provinciale, con propria deliberazione del maggio scorso, ha recepito tale decreto.

Cosa cambia?

La validità dell’attuale modulo per l’autocertificazione ai fini dell’esen-zione ticket per motivi di reddito è stata prorogata dal 31 agosto al 31 ot-tobre 2012 ma, a partire dal 1° novem-bre 2012 solo le persone il cui nomina-tivo compare nell’elenco telematico del Sistema della Tessera Sanitaria, hanno diritto a tale esenzione (ad eccezione del codice 99). Sempre dal 1° novembre il codice d’esenzione ti-cket per motivi di reddito deve essere annotato sulla prescrizione solo ed esclusivamente dal medico. Sarà però il cittadino a dover far presente al medico prescrivente che è in posses-so dei relativi requisiti e che intende beneficiare dell’esenzione ticket per motivi di reddito.Dal 1° novembre è compito del medico

verificare se il cittadino sia effettiva-mente presente nell’elenco sopracita-to. Qualora il cittadino risulti iscritto, il medico può trascrivere il relativo codice d’esenzione sulla prescrizione.

Criteri per l’elaborazione dell’elenco

L’elenco degli aventi diritto all’esen-zione per reddito è stato stilato in base ai dati contenuti in uno speci-fico archivio separato dell’Anagrafe Tributaria e ad un flusso informativo appositamente dedicato dell’Istituto Nazionale per la Previdenza sociale (I.N.P.S.). In particolare, vi dovrebbe-ro già comparire i nominativi degli appartenenti alle seguenti categorie:

• Soggetti con meno di 6 o più di 65 anni con reddito complessivo fami-liare annuale inferiore a 36.151,98 euro (codice E01).

• Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico (co-dice E03).

• Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni – e loro familia-ri a carico – con reddito comples-sivo familiare annuale inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del co-niuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (codice E04).

• Soggetti di età tra i 6 e i 14 anni non compiuti con reddito comples-sivo familiare annuale inferiore a 36.151,98 euro (codice E21).

• Figlie e figli a carico (codice E22).

Come verificare se il proprio nominativo è presente nell’elencoPer verificare se il proprio nominati-vo è riportato nell’elenco delle perso-ne aventi diritto all’esenzione ticket per motivi di reddito è possibile rivol-gersi al distretto sanitario di appar-tenenza, o chiamare uno dei numeri elencati di seguito comunicando il

proprio numero di codice fiscali:• Bolzano - 0471 907 392 • Merano - 0473 671 706 • Bressanone - 0472 813 655 • Brunico - 0474 586 503 Il servizio telefonico è attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.00, dal 01 ottobre al 30 novembre 2012.

Se non si è nella lista?

Se si è sicuri di avere diritto all’esen-zione ma il proprio nome, o quello di un familiare a carico, non compare nella lista è sufficiente recarsi presso il distretto sanitario di appartenenza dove, previa autocertificazione e rila-sciato un “certificato di esenzione”, si provvederà all’immediato inserimen-to del nominativo in detto elenco.

Indigenti e disoccupati

Per quanto riguarda l’esenzione ti-cket con codice 99, riservata agli indi-genti, si continueranno ad applicare le vigenti disposizioni in merito al re-lativo accertamento tramite i Servizi per l’assistenza economica sociale. Nella lista non sono riportati i di-soccupati ed i loro familiari a carico che, per essere inseriti nel database, devono rivolgersi al proprio distretto sanitario per richiedere, sulla scorta di un’autocertificazione, il rilascio di un apposito “certificato di esenzio-ne”.

nuovo elenco telematico per verifica esenzioni ticket

Ripartizione Comunicazione e Marketing

dell’Azienda sanitaria - Tel. 0471 907 138.

info

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ambiente

Silvana Amistadi

Il Progetto Ortles è un progetto di ricerca internazionale, coordina-

to dal Byrd Polar Research Center dell’Università dell’Ohio (USA) e dalla Ripartizione protezione antin-cendi e civile della Provincia auto-noma di Bolzano, e supportato dalla National Science Foundation ame-ricana che si avvale della collabo-razione scientifica dell’Università e l’IDPA-CNR di Venezia, l’Università di Innsbruck, l’Università di Berna,

l’Accademia Russa delle Scienze di Mosca, l’Università di Padova (Te-SAF), l’Ufficio Geologia e prove ma-teriali della Provincia autonoma di Bolzano, l’Università di Pavia, Wa-terstones s.r.l. di Varna e il gruppo di Remote Sensing dell’EURAC di Bolzano. Questo progetto ha come scopo lo studio del ghiaccio profondo dell’Ortles quale prezioso archivio di informazioni delle condizioni climatiche e ambientali del passa-to sulle Alpi Orientali. “Lo studio delle carote di ghiaccio è accom-pagnato da un monitoraggio della calotta dell’Ortles quale osserva-torio strategico dei cambiamenti climatici in atto in alta quota, con particolare attenzione alle variazio-ni fisiche del ghiacciaio sommitale ed al permafrost” spiega Roberto Dinale dell’Ufficio Idrografico della Provincia.

Strato radioattivo ed età

I risultati relativi alle prime anali-si delle carote di ghiaccio estratte esattamente un anno fa lungo lo spessore di 75 metri del ghiacciaio sommitale dell’Ortles, a 3859 m di quota in Alto Adige, sono stati pre-sentati nell’ambito del convegno internazionale di paleoclimatogia “IPICS 2012”, tenutosi di recente a Marsiglia (Francia).Nonostante i ripetuti fenomeni di fusione superficiale che hanno in-teressato il ghiacciaio dell’Ortles soprattutto durante le estati più recenti, il ghiaccio più profondo ha conservato memoria annuale delle caratteristiche dell’atmosfera del passato. Le analisi, coordinate da Paolo Gabrielli del Byrd Polar Re-search Center di Columbus in Ohio (USA), hanno ad esempio mostrato che nel ghiaccio estratto a 41 metri di profondità è presente lo strato leggermente radioattivo risalente all’anno 1963. Quest’anomalia, co-munemente identificata nei siti di

perforazione glaciali del pianeta dall’Antartide fino alla Groenlan-dia, è infatti riconducibile al perio-do storico di massima frequenza dei test nucleari in atmosfera ed è utile per la datazione delle carote di ghiaccio. “Sempre a questo scopo, il ritrovamento a 74 metri di pro-fondità di un’aghifoglia di conifera trasportata in alta quota dai venti durante l’antichità, ha permesso di ottenere, tramite la tecnica di anali-si del carbonio 14, una prima indi-cazione dell’età del ghiaccio basale dell’Ortles che potrebbe risalire a 2664 anni fa, all’epoca della transi-zione tra la prima e la seconda Età del Ferro”, aggiunge Gabrielli.“Questi primi risultati- commenta Hanspeter Staffler, direttore della Ripartizione Protezione antincen-di e civile - sono incoraggianti in quanto abbiamo potuto verificare di essere riusciti a recuperare questo importante archivio di informazio-ni climatiche ed ambientali prima che venisse compromesso dalla fu-sione causata dal forte riscalda-mento osservato in quota durante le estati degli ultimi 30 anni.”Le prossime analisi forniranno in-dicazioni più precise sulla lunghez-za della storia climatica ed ambien-tale delle carote di ghiaccio estratte dall’Ortles.

Il ghiaccio più profondo sull’Ortles ha conservato memoria annuale delle caratteristiche dell’atmosfera del passato. Evidente, lo strato leggermente radioattivo risalente all’anno 1963. L’età del ghiaccio basale dell’Ortles potrebbe risalire a 2664 anni fa.

ortles: primi esiti dalle carote di ghiaccio

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natura

Sviluppo rurale sostenibile in uganda e tanzania

Silvana Amistadi

L’obbiettivo della conferenza era quello di identificare strategie di

contenimento del gas responsabile dell’effetto serra da una parte, ma soprattutto di identificare strate-gie che i contadini possano con-cretamente attuare per adattare le pratiche di coltivazione agli effetti della variabilità climati-ca, drasticamente aumentata negli ultimi decenni. Tra le varie misure di adattamento si possono citare al-cune particolarmente importanti: la costruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana, come dighe o sem-plici tank; l’uso di piante e sementi resistenti alla siccità e ad alcune

malattie; l’uso ridotto di fertiliz-zanti chimici; misure per prevenire l’erosione dei terreni. Nonostante l’Africa contribuisca solamente con il 4 % alle emissioni di CO2, Uganda e Tanzania stanno facendo grandi sforzi per prevenire la deforestazio-ne a favore dell’utilizzo sostenibile dei terreni oltre ad investire nella riforestazione di zone altamente de-gradate. Dopo aver ascoltato esperti del settore provenienti dal Ministero dell’Agricoltura e del Ministero dell’Ambiente e dalle più rinoma-te Università dei due paesi, gli 85 partecipanti provenienti dai Di-partimenti tecnici dei tre distretti coinvolti nel programma e da altri distretti partner in progetti soste-nuti dal Trentino e dall’Alto Adige, hanno potuto constatare durante una visita sul campo gli effetti de-vastanti della deforestazione dove la distruzione delle foreste lascia spa-zio alla coltivazione commerciale di ananas. La pretesa dei contadini di poter praticare l’agricoltura cosiddetta commerciale sostituendo quella di sussistenza è legittima. La sfida è quella di trovare delle soluzioni che

possano conciliare un uso commer-ciale delle risorse naturali con meto-di di produzione eco sostenibili, che non vadano a danno dell’ambiente, della società e che non comprometta-no il futuro delle nuove generazioni, promuovendo inoltre una gestione comunitaria delle risorse ambien-tali. L’intenzione è quella di presen-tare alle autorità locali strategie in grado di definire le politiche future e un piano d’azione condiviso sul cam-biamento climatico che possa anche influenzare le politiche nazionali in questo settore. Un piano simile esiste già in altri 3 distretti nell’est dell’Uganda che, in un partenariato simile con il sostegno del governo inglese hanno potuto identificare delle prassi di contenimento degli effetti devastanti della variabilità climatica. La Provincia di Trento, che si e’ posta l’obiettivo di diventa-re una provincia ad emissioni zero come anche la Provincia di Bolzano, che vanta un economia fortemente “green” possono contribuire in ma-niera decisiva allo sviluppo eco so-stenibile delle aree del programma trasferendo il know-how, l’esperien-za e le nuove tecnologie verdi ai loro partner in Uganda e Tanzania.

Nell’ambito del programma transfrontaliero di sviluppo rurale sostenibile realizzato in Uganda e Tanzania dalle tre province dell’Euregio si è tenuta a Masaka in Uganda una conferenza sull’impatto del cambiamento climatico in Uganda e in Tanzania.

I partecipanti alla conferenza sui cambiamenti climatici alla presenza del ministro ugandese dell’ambiente e dell’acqua Prof. Ephrahim Kamuntu (5° da sx, prima fila davanti), Pöder alexandra coordinatrice del programma transfrontaliero (sempre in prima fila) e maximilian Lösch, entrambi dell’ufficio affari del Gabinetto della Provincia autonoma di Bolzano con competenza per la Cooperazione allo Sviluppo (in terza fila)

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ambiente

Silvana Amistadi

In Alto Adige sono state riconosciu-te come minerali 32 sorgenti; sono

state scelte tra molte, utilizzate già da tempo come Bagni rustici, sta-bilimenti di cura o imbottigliate e

commercializzate come acque mi-nerali. Queste acque “fanno parte del patrimonio indisponibile della Provincia di Bolzano” e devono per-ciò essere tutelate. In conformità ad un’apposita legge provinciale per le acque minerali dell’ Alto Adige sono istituite le relative aree di tu-tela. Per l’assessore provinciale all’am-biente Florian Mussner, l’acqua è un bene comune insostituibile e non vi è alcun dubbio sull’im-portanza che esso debba rimanere “pubblico”; è, pertanto, importante sensibilizzare la popolazione risco-prendo culture e tradizioni legate all’acqua.

L’Ufficio Gestione risorse idriche, diretto da Wilfried Rauter, si è as-sunto il compito, di descrivere la va-rietà delle acque minerali dell’Alto Adige installando cartelli informa-tivi e di valorizzare le sorgenti alla loro origine, risanandole e captan-dole nuovamente secondo il motto “L’acqua racconta, scorre, agi-sce”. Il risanamento delle opere di presa delle sorgenti minerali con l’installazione di fontanelle consen-te così modo a chiunque di apprez-zare, assaggiandole, la ricchezza di queste acque. Come afferma Rauter, il territorio altoatesino è assai ricco dal punto di vista geologico in particolare per l’elevato contenuto di elementi, im-piegati in passato nei Bagni rustici. La creazione delle Oasi della Quiete consente di far conoscere ed apprez-zare la ricchezza di acque minerali del territorio altoatesino.Il progetto, di cui è responsabile Thomas Senoner, interessa undici sorgenti. Senoner ricorda che a sal-vaguardia delle acque minerali con particolari Piani di tutela viene salvaguardato il relativo bacino im-brifero che in pratica va a interdire tutte le attività che potrebbero met-tere a rischio la sorgente. Tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre 2012 sono state inaugura-te quattro nuove Oasi della quiete: Plan de Salt/Bagni di Cortina a San Vigilio di Marebbe, Bagno Lad e Ba-gnetti/Lotterbad a San Pancrazio in val d’Ultimo, e quella dei Bagni di Stava/Naturno. Sono in fase di progettazione altre tre Oasi della quiete, quelle della Sorgente Valluz-za a Funes, quella dei Bagni di Salto a Martello e quella dei Bagni di Raz-zes a Castelrotto.

Oasi Plan de Salt

L’Oasi Plan de Salt è stata allesti-ta sul sentiero “Tres la Val” lungo il Rio di San Vigilio, poco sopra la località S. Vigilio di Marebbe in di-rezione Pederü. È stata realizzata nell’estate 2012. Dalla sorgente mi-nerale Bagni di Cortina che si trova ca. 50 m a monte dell’Oasi, l’acqua

Sono quattro le nuove Oasi della quiete inaugurate ultimamente. Il progetto dell’Ufficio gestione risorse idriche valorizza sorgenti di acque minerali altoatesine. Altre tre in progettazione.

nuove oasi della quiete

Inaugurazione dell’oasi di quiete Bagno Lad a San Pancrazio d’ultimo con l’assessore provinciale all’ambiente Florian mussner (1° da dx). accanto a lui da dx a sx: la sindaca del Comune di ultimo, Beatrix mairhofer, il direttore dell’ufficio Gestione risorse idriche, Wilfried Rauter, e Christian Holzner, referente per l’acqua potabile del Comune di San Pancrazio/ultimo.

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ambiente

viene condotta sia alla fontana che alla pietra sagomata tipica del progetto. L’acqua minerale è mi-crobiologicamente conforme alla normativa e può essere assaggiata alla fontana. L’acqua di Bagni di Cortina venne apprezzata nell’Otto-cento per la cura di vari disturbi. È descritta come solfata, fluorata, cal-cica con iodio e tracce di boro, bario e bromo. Viene classificata come acqua mediamente mineralizzata; la temperatura dell’acqua alla sor-gente è di 6,5°C.

Oasi Bagno Lad

Oasi della quiete sorgente minerale Bagno Lad si trova nel Comune di S. Pancrazio 920 m s.l.m. Nell’acqua minerale si trovano oltre a fluoro, stronzio, ferro e manganese anche litio, bario, rame, zinco e boro ed inoltre tracce di rubidio e cesio. L’acqua minerale di Bagno Lad de-termina incrostazioni tipiche di colore rosso. L’acqua di Bagno Lad venne utilizzata in passato soprat-tutto per la cura di articolazioni, reumatismi, malattie del sangue e stati di debolezza. Quest’acqua è batteriologicamente pura. Rispetto all’acqua potabile però essa ha un elevato contenuto di ferro e man-ganese. La sorgente minerale di Ba-gno Lad nasce circa 40 metri sopra l’Oasi della quiete direttamente dal-la roccia. La sua temperatura alla sorgente è di 10°C

L’Oasi della quiete Bagno Lad si trova direttamente sul sentiero n.2 che collega S. Pancrazio con S. Valburga. Dal centro del paese di S. Pancrazio sono circa 30 minuti se-guendo le indicazioni.Il nome di una proprietà chiama-ta Lad (“Ladguot”) è documentato dall’anno 1357 e citato come luogo di trasbordo sulla vecchia strada della Val d’Ultimo. All’inizio del XX° sec. il bagno era conosciuto a livello europeo, ma a causa delle Guerre Mondiali perse molto di no-tarietà. Lo stabilimento per bagni fu demolito nel 1948

I Bagnetti – Ultimo/Lotterbad

La sorgente “I Bagnetti” viene no-minata per la prima volta come Ba-gno “Innerbad” nel 1697. Da allora sino al 1914 il bagno venne frequen-tato specialmente dalla popolazio-ne semplice, come ne testimonia il nome tedesco “Lotterbad” ovvero bagno dei poveri. L’acqua minerale risulta batteriologicamente confor-me alla normativa, chimicamente evidenzia un elevato contenuto di ferro e manganese rispetto ai limiti stabiliti per l’acqua potabile. Sulla Strada Provinciale della Val d’Ulti-mo tra S. Pancrazio e S. Valburga si svolta in direzione Proves; dopo po-chi metri si segue una piccola stra-da a destra, passato il Rio Valsura a sinistra si trova l’Oasi della quiete.

L’attivitá dei Bagnetti si protrasse fino al 1914. La sorgente dei Bagnet-ti è classificata come ferruginosa leggermente mineralizzata. Contie-ne iodio e tracce di alluminio, ba-rio, piombo e litio. la temperatura alla sorgente è di 8°C.

Oasi della quiete Bagni di Stava - NaturnoL’acqua minerale dello stabilimento per bagni noto dal 1695 con il nome “Kochenmoos” viene descritta come “…acqua sulfurea dalle gran-di capacità curative”. Essa veniva indicata per la cura di disturbi della circolazione, reumatismi, disturbi addominali ed urologici, malattie del metabolismo e come rimedio a debolezza e disturbi allo stomaco. Le analisi di laboratorio descrivono l‘acqua come leggermente minera-lizzata, sulfurea, fluorata e iodata con tracce di boro, litio, bario, ura-nio, bromo, arsenico e molibdeno. la temperatura dell’acqua alla sor-gente è di 13°C. Si raggiunge per-correndo la strada statale n. 38 della Val Venosta, a 300 m dal bivio per la località Stava a Nord della stra-da. La sorgente minerale veniva utilizzata nel bagno rustico Bagni di Stava che dal 1695 aveva uno sta-bilimento per bagni. Le due guerre mondiali incisero molto sull’attivi-tà del bagno che proseguí però fino alla fine del XX sec.

Sorgente minerale Bagni di Stava - naturno

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europa

continueranno a ricevere finanzia-menti dall‘UE, com’è avvenuto fino-ra, anche se soprattutto nei nuovi Stati membri ci sono regioni molto meno benestanti? E last but not least, cosa può offrire una città come Bru-xelles, oltre alla sua qualità di sede di importanti istituzioni europee e della NATO? Risposte a queste ed altre domande sull’Unione Europea e Bruxelles verranno fornite dall’Al-peuregio Summer School, che verrà organizzata quest’anno ormai per la terza volta dall‘Euroregione Tirolo – Alto Adige – Trentino.

Dietro le quinte delle istituzioni UEQuest’iniziativa comune di forma-zione per giovani laureati e laureate si pone non solo l’obiettivo di appro-fondire le conoscenze sulla politica e le istituzioni europee, acquisite du-rante lo studio universitario, bensì soprattutto di offrire ai partecipanti la possibilità di gettare uno sguardo dietro le quinte di queste istituzioni. Oltre alle lezioni su tematiche come la storia dell’integrazione europea, le istituzioni europee e le procedure decisionali dell’UE, il mercato inter-no e i principali ambiti della politica dell’UE, nonché il lobbismo dell’UE, è prevista anche la visita a istituzio-ni europee, come il Parlamento, la Commissione e il Consiglio. Oltre a ciò i partecipanti potranno entrare diffusamente in contatto nell’ambito dell‘Alpeuregio Summer School con i relatori, che sono prevalentemen-te alti funzionari dell‘UE, acquisire informazioni sul loro futuro profes-sionale e farsi consigliare sul modo migliore per stabilirsi a Bruxelles. I funzionari dell‘UE, i membri del Parlamento Europeo e i lobbisti in-formeranno estesamente sui loro ambiti di attività e racconteranno aneddoti tratti dalla loro quotidiani-tà lavorativa nel contesto intercultu-rale delle istituzioni europee.

Contesto lavorativo europeo

Grazie a questa iniziativa comune dell‘Euregio Tirolo-Alto Adige-Tren-

tino, i partecipanti e le partecipanti all‘Alpeuregio Summer School ver-ranno familiarizzati con il contesto lavorativo europeo, conformemen-te alla strategia Europa 2020, che si pone come obiettivo fondamentale anche quello di aumentare il tasso di occupazione delle persone tra 20 e 64 anni. Dovranno essere inoltre anche motivati al lifelong learning e inco-raggiati ad usufruire dei relativi pro-grammi dell’Unione Europea. Con un budget di circa 7 miliardi di euro (2007-2013) il programma “lifelong learning“, declinato nei programmi Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig, prevede una serie di misure, come programmi di scam-bio, visite di studio e attività di net-working. Questi progetti, accessibili non solo a singoli studenti o discenti, bensì anche agli insegnanti, ai for-matori e a tutti gli altri operatori del-la formazione a carattere generale e professionale, offrono non solo la possibilità di accumulare preziose esperienze professionali o di studia-re in un’università estera, bensì so-prattutto di conoscere la popolazione e il paese, di ampliare il proprio oriz-zonte personale e di rendersi conto che in altri Stati membri dell’UE non si vive e pensa in modo così diverso come si potrebbe ritenere a prima vi-sta. Attualmente si sta negoziando il nuovo periodo finanziario 2014-2020 del programma “Erasmus per tutti“ e non c’è che da sperare che venga mantenuto il budget del periodo pre-cedente.

Dati e fatti

L’Alpeuregio Summer School è prevista per 30 giovani laurea-ti provenienti dal Tirolo, dall’Alto Adige e dal Trentino, e si terrà tra il 17 e il 26 giugno 2013 nella rap-presentanza comune dell‘Eure-gio Tirolo-Alto Adige-Trentino a Bruxelles.Alla procedura di selezione per il corso di approfondimento gratuito sono ammessi esclusivamente citta-dini e cittadine dell‘UE che abbiano concluso uno studio universitario, non abbiano ancora compiuto il

Veronika Meyer

L’Unione Europea e Bruxelles sono quotidianamente presenti

nei media, negli ultimi tempi pre-valentemente con brutte notizie e previsioni catastrofiche sulla crisi economica e le misure di risparmio da adottare. Oggetto di discussio-ne sono il previsto ombrello per il salvataggio dell’euro e le ipotesi su una possibile uscita della Grecia dall’unione monetaria. L’integrazio-ne europea potrà andare avanti, no-nostante l’attuale situazione di crisi? Cosa s’intende fare a livello europeo per promuovere la crescita economi-ca e contrastare la disoccupazione giovanile? E come vanno le cose a Bruxelles? Chi sono le persone che nelle varie direzioni generali della Commissioni lavorano a proposte di direttive e regolamenti su tematiche come l’istruzione, la salute, la tute-la dell’ambiente e dei consumatori, che dovranno essere applicate a più di 500 milioni di persone in 27, pre-sto 28, Stati membri? Come vengono scelte? Quali priorità hanno i rap-presentanti eletti dell’Alto Adige, del Tirolo e del Trentino che hanno la possibilità di votare nel Parlamento Europeo le proposte della Commis-sione? Quale ruolo svolgono il Consi-glio, il Comitato delle Regioni e il Co-mitato economico e sociale in questi procedimenti, quale influenza hanno i lobbisti? E cosa accade di preciso se uno Stato membro non applica le direttive e i regolamenti? Quali compiti hanno gli uffici di contatto regionali e come si svolge la giornata di un ambasciatore? Regioni, come l’Alto Adige, il Tirolo e il Trentino,

alpeuregio Summer School 2013Tra il 17 ed il 26 giugno 2013 presso la rappresentanza comune dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino a Bruxelles 30 giovani laureati residenti nelle tre realtà territoriali potranno partecipare ad un corso di approfondimento sulle istituzioni europee.

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europa

per bambini, dalle competizioni fo-tografiche alle mostre di progetti.Grazie ad esempi concreti la popo-lazione europea ha avuto modo di comprendere come vengono impie-gati i fondi comunitari e vedere gli esiti positivi della cooperazione tra paesi e regioni europee. Fin dall’inizio degli anni Novanta oltre 20.000 progetti, cofinanziati dall’Unione europea, hanno contri-buito a migliorare la vita dei citta-dini europei al di là delle frontiere, grazie alla creazione di posti di la-voro e ai miglioramenti nell’ambito della tutela dell’ambiente, dell’ener-gia, dei trasporti e dei servizi di as-sistenza sanitaria.

La partecipazione di Interreg IV italia-AustriaIl Programma Interreg IV Italia-

Austria ha partecipato alla Giorna-ta della Cooperazione Europea (Eu-ropean Cooperation Day) con tre eventi presentando l’attività svolta dai tre Consigli Interreg. L’inizia-tiva era coordinata dal programma INTERACT in collaborazione con la Commissione europea e sostenu-ta dal Comitato delle Regioni e dal Parlamento Europeo.Il Consiglio Interreg “Terra Raeti-ca” ha illustrato molteplici proget-ti posti in essere nell’ambito della tutela della natura e del turismo naturalista, tra i quali le settima-ne dell’orso “Bärenwochen” o gli interventi a salvaguardia di una specie di pipistrello. Il Consiglio In-terreg “Wipptal” ha proposto una “Escursione senza confini intorno al Tribulaun”, coinvolgendo tutti i 18 comuni della regione.Il Consiglio Interreg “Dolomiti-Live” nell’ambito di una giornata delle porte aperte ha presentato lo scambio transfrontaliero delle lingue nelle scuole per l’infanzia partner di Sillian, Heinfels, Dob-biaco e San Candido che ha coin-volto bambini e famiglie. Per due anni i bambini delle quattro scuole hanno svolto uno scambio lingui-stico seguiti da due pedagogiste una italiana ed una tedesca. I pic-coli senza difficoltà alcuna hanno potuto interagire oltre i confini lin-guistici. Per consentire ai bambini di continuare il progetto anche a casa, sono state organizzate delle lezioni in italiano o in tedesco per i rispettivi genitori.A fronte del successo riscosso dalla manifestazione congiunta si conta di riproporla anche per il 2013.

Hanno aderito all’iniziativa se-condo il motto “Festeggiare la

cooperazione territoriale - Crescere insieme oltre le frontiere!” oltre l’80 per cento dei programmi di coopera-zione territoriale europea (Interreg) organizzando oltre 180 eventi locali, dalle gare automobilistiche tran-sfrontaliere alle esibizioni teatrali

trentesimo anno di età alla fine del periodo previsto per la presentazio-ne delle candidature e che risulti-no residenti nel Land Tirolo, nella Provincia Autonoma di Bolzano o nella Provincia Autonoma di Tren-to. I candidati dovrebbero inoltre di-sporre di conoscenze di inglese suf-ficienti per partecipare attivamente alle lezioni. Un’importante novità

dell‘Alpeuregio Summer School 2013 è che per la prima volta possono par-tecipare anche interessati che abbia-no conseguito la laurea triennale. La selezione dei candidati avviene in base al certificato di laurea. Il fatto di avere già svolto un tirocinio in colle-gamento con le istituzioni europee o con organizzazioni affiliate ad esse rappresenta un vantaggio.

Successo per la 1° Giornata della Cooperazione EuropeaCon oltre 180 eventi a fine settembre 2012 è stata celebrata per la prima volta in tutta Europa la Giornata della Cooperazione Europea (European Cooperation Day - ECD). Vi ha partecipato anche il Programma Interreg IV Italia – Austria.

Il bando e il programma dell‘Alpeuregio

Summer School 2013 verranno

presumibilmente pubblicati entro febbraio

2013 sulla homepage della rappresentanza

comune dell‘Euroregione Tirolo – Alto

Adige – Trentino a Bruxelles

http://www.alpeuregio.org).

info

tra i progetti di Interreg IV Italia-austria è stato presentato lo scambio transfronta-liero delle lingue nelle scuole per l’infanzia partner di Sillian, Heinfels, Dobbiaco e San Candido che ha coivolto bambini e famiglie.

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euregio

maggiori interscambi e mobilità

Conosci la tua Euregio

Lo sviluppo scolastico, gli scambi interscolastici e la formazione

comune del personale insegnante sono stati i temi su cui si è incen-trata la conferenza annuale dei di-rigenti delle Scuole professionali per agricoltura ed economia do-mestica dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino tenutasi presso la Scuola per la frutti- viti- e orticoltu-ra LaimburgCome ha sottolineato l’assessore provinciale competente Hans Ber-ger è importante favorire gli scam-bi interscolastici per offrire ai gio-vani la possibilità di conoscere gli sviluppi in atto in altri paesi. In quest’ottica ha salutato la decisione di estendere a tutto il territorio Eu-regio la settimana di mobilità spe-rimentata in Tirolo. Per favorire la collaborazione fra scuole ed econo-mia, come ha detto Berger, è oppor-tuno incentivare lo svolgimento di tirocini aziendali presso le aziende delle regioni partner.

L’Ufficio Euregio di Bolzano in oc-casione della Lunga notte della

ricerca, svoltasi a fine settembre presso l’Accademia Europea Eu-rac a Bolzano, ha offerto la possi-

Un aspetto di rilievo trattato nel cor-so della conferenza annuale è stata la formazione degli insegnanti, con-giunta, specialistica e interregiona-le. A tal riguardo Birgit Oberkofler del GECT Gruppo europeo di coope-razione territoriale ha sottolineato le misure già applicate ricordando il convegno per gli insegnanti di te-

desco 2013 che si terrà a Bolzano e al quale sono invitati tutti gli inse-gnanti di tedesco dell’Euregio.Parlando di sviluppo scolastico è sta-to presentato il progetto innovativo finanziato dal Fondo Sociale Europeo “InnPro22” che ha quale obiettivo il costante miglioramento dell’offerta formativa e di consulenza. SA

bilità ai cittadini di partecipare ad un quiz sull’Euregio sotto il motto “Conosci la tua Euregio”. Sono sta-te alcune centinaia le persone che hanno aderito all’iniziativa aggiu-

dicandosi i simpatici premi loro ri-servati, coprisella per la bicicletta, borse porta computer, libri di cuci-na dell’Euregio.La predisposizione del quiz sull’Eu-regio “Conosci la tua Euregio?” si basava sulla considerazione che in Tirolo, Alto Adige e Trentino ben-ché si parlino varie lingue, viene condivisa la gran parte della storia.Tra i quesiti posti, ad esempio, “Quale antica strada romana colle-ga le tre regioni?”, o “Chi è consi-derato il fondatore del Tirolo?”, ma anche “Per che cosa sta l’acronimo GECT?” oppure “Dove si trova l’uf-ficio comune dell’Euregio?”.L’obiettivo dell’iniziativa, come spiega Birgit Oberkofler, segretaria generale dell’Euregio, era quello di migliorare la conoscenza su questa istituzione e realtà territoriale po-nendo in evidenza le radici comuni e le opportunità ed i vantaggi della collaborazione interregionale fra Tirolo, Alto Adige e Trentino. SA

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cultura

Lascito alfons Benedikter

Il “Campus delle lingue” per imparare divertendosi

Il lascito di Alfons Benedikter, uno dei padri dell’Autonomia altoa-

tesina, è in consegna permanente all’Archivio provinciale e a disposi-zione della ricerca sulla storia con-temporanea. Consta di 500 raccogli-tori che comprendono tematiche che costituiscono l’ABC dell’Autonomia.Come sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder, ai no-stri giorni caratterizzati dai rapidi mutamenti, non siamo più consa-pevoli che la nostra Autonomia è il risultato di numerosi singoli passi

intrapresi in decenni. È pertanto importante documentare questo di-venire e favorire le ricerche per con-sentire la comprensione degli ante-fatti e dei retroscena.Il lascito di Alfons Benedikter va ad aggiungersi ai recenti lasciti di Silvius Magnago ed Alcide Berloffa, nonché agli archivi dei partiti poli-tici queli SVP, SFP, UfS e Verdi non-ché alle documentazioni provenienti dagli Uffici e Ripartizioni dell’Am-ministrazione provinciale, come ha sottolineato l’assessora Kasslatter

Mur. In tal modo l’Archivio provin-ciale offre un’ampia fonte documen-tale per scrivere la storia dell’Auto-nomia.Alfons Benedikter (1918-2010) assie-me a Silvius Magnago (1914-2010) appartiene alla generazione fonda-trice del partito della “Südtiroler Volkspartei”; negli anni Sessanta assieme a Friedl Volgger (1914-1997) ha partecipato al dibattito riferito alla questione altoatesina davanti all’ONU e dal 1972 ha partecipato fattivamente all’attuazione dell’au-tonomia. 1948-1998 fu membro del Consiglio provinciale di Bolzano; 1960-1988 assessore provinciale per l’edilizia abitativa agevolata, urba-nistica e programmazione econo-mica, ed anche per la tutela del pa-esaggio. Critico nei confronti delle trattative autonomistiche della fine degli anni Ottanta, Benedikter rup-pe con la SVP per fondare un partito di opposizione, l’”Union für Südti-rol”, che rappresentò in Consiglio provinciale 1988-1998. SA

Nel periodo di Ognissanti si è svolta a Bolzano, Merano,

Bressanone e Laives l’iniziativa “Campus delle lingue rivolta agli alunni delle scuole per l’infanzia, delle elementari e delle medie. Il progetto ideato dal Dipartimento cultura e scuola in lingua italiana è stato organizzato in collaborazio-ne con molte realtà attive su tutto

il territorio provinciale nell’ambi-to dell’educazione linguistica, tra cui Alpha Beta Piccadilly, il Cen-tro Multilingue di Bolzano, il VKE (Bolzano) il Punto d’incontro Cilla e la Mediateca Multilingue (Mera-no), mentre per le scuole medie la manifestazione è stata realizzata in collaborazione con i centri giova-nili Vintola 18 e Pippo. A Laives il campus è stato realizzato dal Centro giovani Don Bosco e a Bressanone dal Circolo Acli. A tutte le iniziative hanno preso parte anche anche Ho-cus & Lotus con i supporto logistico di leitmotiv. “Grazie al Campus delle lingue” sottolinea il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini “gli alunni e gli studenti delle scuo-le per l’infanzia, delle elementare e delle medie hanno avuto un’ulterio-re opportunità per approfondire in maniera ludica la conoscenza della

Consegna simbolica del lascito di alfons Benedikter all’archivio provinciale. Da sx: Kasslatter mur, Rudi Benedikter, pres. Durnwalder, Christine Roilo

Foto

: uSP

/a.P

ertl

Durante il periodo delle vacanze di Ognissanti il Dipartimento cultura e scuola in lingua italiana ha ideato un campus linguistico rivolto agli alunni della scuola italiana, primo e secondo ciclo, che si è svolto a Bolzano, Merano, Bressanone e Laives.

seconda lingua ed anche dell’ingle-se. Il Campus si è inserito a pieno titolo tra le iniziative promosse dal Dipartimento per potenziare la co-noscenza linguistica, intesa come elemento fondamentale di cittadi-nanza in questa terra plurilingue”. Questa esperienza per i più piccoli è stata ospitata anche nelle scuole, mentre per i ragazzi delle medie, è stata ideata una formula specifica con alcune giornate a disposizione da dedicare a tedesco e inglese con ritmi diversi dalla scuola. Durante il periodo sono state quindi organiz-zate tre giornate nei Comuni princi-pali in collaborazione con i Centri Giovanili Pippo. stage e Vintola 18, perseguendo una delle linee guida del Dipartimento che promuove una stretta sinergia tra scuola ed extra scuola per agevolare il più possibile l’apprendimento lingui-stico. FG

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ambiente

Successo del progetto “Regiograno”

Franco Grigoletto

268 tonnellate di segale e 48 tonnellate di farro sono stati

raccolti dai 40 agricoltori aderen-ti al progetto “Regiograno” soste-nuti dalla Cooperativa Produttori Sementi della Val Pusteria e dal Maschinenring Südtirol. Il grano verrà lavorato dal mulino di Mera-no e poi trasformato in specialità tipiche altoatesine dai 40 panettie-ri coinvolti nel progetto. A causa dell’andamento meteorologico sfa-

vorevole 46 tonnellate del raccolto non hanno raggiunto gli standard qualitativi richiesti.Oltre alla consulenza degli agri-coltori in tutte le questioni prati-che dalla scelta varietale fino alla coltivazione e alla raccolta, il team guidato da Giovanni Peratoner ha studiato in Val Pusteria 15 varietà di segale ed 6 varietà di farro. “I ri-

sultati di tali ricerche costituisco-no la base della consulenza varie-tale locale”, ha spiegato nel corso di un convegno tenutosi a Brunico convegno Simone Seling collabora-trice del progetto Regiograno pres-so il Centro di Sperimentazione Laimburg.La coltivazione di cereali nell’ambi-to del progetto “Regiograno” rende, ha ribadito Simone Seling: “Gli stu-di sui costi di produzione nel pro-getto “Regiograno” mostrano, infat-ti, che i costi non superano un terzo dei ricavi.” Il principale obiettivo del progetto “Regiograno” è di cre-are una solida rete tra i principali partner del settore”grano regiona-le” dell’Alto Adige e di deliberare sulle attività pilota del circolo del grano locale con il fine di accresce-re il valore aggiunto regionale. I cereali coltivati in provincia ven-gono lavorati nel Molino di Mera-no. La farina serve per produrre delle specialità di pane tradizio-nale. Il TIS coordina il progetto ed ha avviato la cooperazione tra agricoltori, Molino e panettieri con i rispettivi accordi di utenza e prezzo.

40 agricoltori della Val Pusteria, Valle d’Isarco e della Val Venosta coltivano segale e farro altoatesino su 71 ettari, pari a circa un terzo della superficie cerealicola dell’Alto Adige. Recentemente sono stati presentati nell’ambito di un convegno tenutosi a Teodone/Brunico i lusinghieri risultati di questa prima sperimentazione.

La sede del Centro di sperimentazione di Laimburg

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formazione

La Scuola per le professioni sociali “Emanuel Levinas” di Bolzano ha aperto i battenti due anni fa ed in breve tempo si è affermata nel settore sociale per l’alta qualità dei servizi offerti e la moderna dotazione di laboratori.

Scuola “Levinas” aperta al territorio

Franco Grigoletto

Si tratta di una struttura aperta al territorio anche grazie ad un’of-

ferta di corsi di formazione conti-nua sul lavoro che contano circa un migliaio di iscritti nell’arco dell’an-no. Di seguito riportiamo i corsi che stanno per iniziare nel mese di no-vembre.

Prendersi cura alla fine della vita: le cure palliative (dal 7 al 28 novembre)Sempre più spesso persone anche giovani o giovanissime, sono coin-volte da diagnosi di malattie ingua-ribili. Chi si occupa sia degli aspetti sanitari, sia assistenziali delle per-sone ammalate deve farsi carico da un lato di accogliere e di far fronte all’impatto psicologico e sociale pro-vocato sul malato e sulla sua fami-glia, e dall’altro di fornire prestazio-ni e cure atte a garantire una qualità di vita rispettosa socio del malato, anche negli ultimi istanti di vita. Il corso offre l’opportunità a chi si prende cura di una persona alla fine della sua vita di approfondire l’ap-proccio delle cure palliative.

Tra le mura di casa maltratta-menti ed abusi all’infanzia (15 e 16 novembre)Il maltrattamento e l’abuso su bam-bini ed adolescenti è un fenomeno dai contorni non chiaramente defi-niti. Un fenomeno complesso per i differenti contesti, situazioni e mo-dalità con cui può manifestarsi e per i processi di disadattamento che im-plica a livello personale, familiare e sociale. E’ largamente sommerso,

spesso si cela all’interno di situazio-ni familiari di maltrattamento fisico e psicologico perpetrate nel tempo. Il corso mira ad aumentare la sensibi-lità dell’operatore verso i fenomeni di violenza domestica, al fine di in-staurare con la vittima un rapporto di fiducia che sia in grado di soste-nerla e accompagnarla nel percorso di ricostruzione dell’integrità psico-fisica.

Riabilitazione psicosociale (mo-dello V.A.D.O.) base (dal 21 no-vembre al 5 dicembre)Il metodo V.A.D.O. (Valutazione di Abilità e Definizione di Obiettivi) è uno strumento messo a punto da un gruppo di lavoro costituito da ricer-catori ed operatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scien-tifico Fatebenefratelli di Brescia, dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma e dell’Istituto di Psichiatria del II Ateneo di Napoli. Tale metodo comprende due componenti: una re-

lativa alla valutazione del paziente (VA) ed una alla pianificazione del programma riabilitativo e alla sua verifica (DO). Il corso è rivolto a tut-te le figure professionali operanti nell’équipe psichiatrica e nei servizi socio-psichiatrici e si propone di ap-profondire la conoscenza di un mo-dello strutturato e validato a livello nazionale per la valutazione e la pia-nificazione degli interventi riabili-tativi, di verificarne e perfezionarne le modalità di utilizzo nelle proprie realtà lavorative.

Prendersi cura della propria vita: ascolto e narrazione di sé (30 novembre e 1° dicembre)Sperimentarsi in percorsi di ricerca attraverso la narrazione di sé è utile per rintracciare le linee di continu-ità e cambiamento che caratteriz-zano ogni storia individuale. Nel corso, aperto ad operatori sociali e sanitari, vengono valorizzate e con-testualizzate le esperienze dei parte-cipanti che potranno portare con sé scritti personali, immagini, fotogra-fie, spezzoni di film rappresentativi dei propri paesaggi interiori, perso-nali e professionali. Le testimonian-ze verranno utilizzate come stimoli narrativi.

Scuola Provinciale

per le Professioni Sociali E. Levinas -

Bolzano, Piazza Angela Nikoletti, 1

Uff. Formazione Continua sul Lavoro,

tel.0471 440900

fax 0471 4440929;

www.sociale-levinas.fpbz.it

info

Page 28: Provincia autonoma

provincia autonoma | novembre 201226

lavori pubblici

Innovazione per la sicurezza

Silvana Amistadi

Gli esperti dell’Ufficio geologia e prove materiali, come fa presen-

te il direttore Volkmar Mair, si oc-cupano di prove distruttive e non di-struttive su materiali da costruzione. L’ufficio deve garantire che gli utenti finali di questi materiali li possano utilizzare in sicurezza per lungo tem-po. Esso si occupa atresì di proget-tazione, direzione dei lavori, conta-bilità e collaudi; rilevazioni e pareri geologici; carte delle zone a rischio; analisi di materiale di riciclaggio.

Laboratorio Prove materiali

Compito del Laboratorio Prove Ma-teriali è quello di offrire all’indu-stria, agli Uffici pubblici e dell’Am-ministrazione, ai Comuni nonchè ai privati, un’ampia serie di prove sui materiali da costruzione. In quest’ambito vengono svolte ricer-che sulle pietre presenti in natura in territorio altoatesino al fine di in-durre al loro impiego nelle opere a livello locale.

Inoltre, in caso di grandi opere, so-prattutto la costruzione di strade, vengono ad esempio analizzati suoli e terreni.Vengono studiati innovativi mate-riali di substrato per la costruzione di strade forestali e piste ciclabili. Altresì vengono testati nuovi asfalti per contenere l’inquinamento acu-stico o materiali più adatti per la co-struzione di gallerie.Nel laboratorio, come fa presente Ivan Centomo, vengono eseguiti i test previsti dalla legge per garanti-re la massima sicurezza e la miglior qualità dei prodotti, in particolare quelli sul calcestruzzo. A seguito di una certificazione ISO le attestazio-ni rilasciate dal laboratorio hanno valore a livello europeo.

Settore Geologia

Il settore Geologia si occupa delle principali attività geologiche svolte

in Alto Adige ed è attivo, altresì in progetti interregionali, come quel-lo di rilevamento del permafrost. Come ricorda Volkmar Mair, diretto-re dell’Ufficio geologia e prove mate-riali, in collaborazione con l’Ufficio protezione civile è stato istituito un servizio di reperibilità, con lo sco-po, in caso di emergenze, di fornire una consulenza geologica, sul luogo dell’evento entro due ore.Per le costruzioni di proprietà del-la Provincia vengono redatti pareri geologici e realizzati progetti di tipo geologico e geotecnico. L’Ufficio geologia e prove materia-li, nella sede a Cardano, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

L’innovazione e la ricerca sono di casa all’Ufficio geologia e prove materiali della Provincia, il tutto al servizio della sicurezza.

Innovazione e sicurezza sono abbinate ed è necessario sensibilizzare sempre più verso l’innovazione al fine di

assessore provinciale ai lavori publici, Florian mussner

incrementare la sicurezza.

www.provincia.bz.it/edilizia/temi/geologia.asp

info

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provincia autonoma | novembre 2012 27

scuola

Dai giovani visioni per l’Europa 2020

LiberaMente è un progetto, voluto e promosso dal vicepresidente

della Provincia Christian Tomma-sini, pensato da e per giovani dai 16 ai 25 anni che vuole promuovere il

principio dello “youth-led develop-ment” secondo il quale i giovani devono essere i reali promotori del cambiamento e dello sviluppo. La nuova edizione del progetto, la terza, è incentrata sul tema “Euro-vision. Lancia la tua idea per l’Euro-pa 2020!”. Previsti due campus resi-denziali uno locale a Merano ed uno europeo a Bruxelles caratterizzati da seminari, incontri e workshop basati su innovative metodologie di partecipazione che coinvolgeranno i ragazzi nell’affrontare tematiche attuali quali mondo del lavoro, lo sviluppo sostenibile e il ruolo delle nuove tecnologie. 60 i ragazzi sele-

zionati per partecipare alla nuova edizione del progetto. Informazioni su www.libera-mente.bz.it e facebook.it/libera-mentebz

Il programma

Il progetto prenderà il via con l’in-contro del 12 novembre 2012, alle ore 21.00, presso la Libera Universi-tà di Bolzano, con Ilvo Diamanti incentrato sul tema “I giovani e la partecipazione in Europa”. L’incontro, aperto alla cittadinan-za, è organizzato in collaborazione con l’iniziativa Candidatura del-la Capitale Europea della Cultura 2019. Ilvo Diamanti è professore di Scienza politica a Urbino, dove è pro-rettore alle relazioni inter-nazionali e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali, nonché docente del master in Etudes Poli-tiques presso l’Università Paris II e collaboratore di numerose testate nazionali. Vi sarà quindi un campus residen-ziale locale a Merano dal 23 al 25 novembre 2012 abbinato a due incontri aperti alla cittadinanza. Il primo incontro, in collaborazione con l’iniziativa Candidatura del-la Capitale Europea della Cultura 2019, sarà il 23 novembre 2012, alle ore 21.00, al Pavillon des Fleures presso il Kurhaus a Merano: Tito Boeri nella sua relazione parlerà de

“I giovani e il mercato del lavoro in Europa”. Tito Boeri è docente di Economia alla Bocconi, diretto-re della Fondazione Rodolfo Debe-nedetti, già consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissio-ne europea e del Governo italiano. Boeri, insieme ad altri economisti, ha fondato tra l’altro il sito www.lavoce.info, rivista online su cui si confrontano le opinioni sull’econo-mia italiana e internazionale, ed è direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento. Il 24 novembre 2012, alle ore 21.00, sempre a Merano, nella Sala Civica vi sarà un dialogo con le associa-zioni, gli abitanti e le istituzioni sulle idee dei partecipanti di Libe-raMente 2012, dal titolo “Visioni per un’Europa condivisa”. Dal 6 al 9 dicembre 2012 si ter-rà il campus residenziale euro-peo a Bruxelles dove i ragazzi avranno possibilità di presentare le loro “eurovisioni” alle istituzioni dell’Unione Europea. SA

La nuova edizione del progetto “Liberamente” promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia si incentra sul tema “Eurovision. Lancia la tua idea per l’Europa 2020!”. Tra le novità i campus residenziali, uno a Merano e uno a Bruxelles.

Vogliamo dare vita a un vero e proprio ‘think tank’ che garantisca ai giovani la possibilità di confrontarsi con esperti di rilievo

Christian tommasini, vicepresidente Provincia

e tra di loro sui temi che saranno decisivi per il loro futuro e quello di tutto il nostro territorio.

Eurovision.

Lancia la tua idea per l’Europa 2020!

campusper ragazzi

dai 16 ai 25 anni

merano23-25 nov. 2012

bruxelles7-10 dic. 2012

Iscrizioni entro il11 novembre 2012

www.liberamente.bz.it facebook.it/liberamentebz

Cos’è LiberaMente? LiberaMente è un progetto pensato da e per giovani

dai 16 ai 25 anni che vuole promuovere il principio

dello youth-led development secondo il quale i giovani

devono essere i reali promotori del cambiamento e

dello sviluppo. È voluto e promosso dal Vicepresidente

della Provincia Christian Tommasini.

Giunto alla terza edizione, quest’anno si presenterà in

una nuova veste: due campus, uno locale a Merano e

uno europeo a Bruxelles!

Di cosa si parla? Quest’anno i ragazzi saranno chiamati a immaginare

nuovi scenari possibili per l’Europa del 2020. Dentro

questa cornice si toccheranno tanti temi attuali che

da sempre sono l’anima di LiberaMente: il mondo del

lavoro, lo sviluppo sostenibile e il ruolo delle nuove

tecnologie.

Come si lavora?I protagonisti siete voi partecipanti! Al gruppo dei 60

partecipanti selezionati verranno proposti seminari e

discussioni con esperti; seguirai workshop basati su

innovative metodologie di partecipazione che ti

permetteranno di confrontarti con altri ragazzi e

sviluppare le tue idee; imparerai nuovi modi per

presentare le tue visioni in maniera efficace, che ti

saranno utili in tantissime altre occasioni.

Programma

lunedì 19/11/2012 h 21.00Libera Università di Bolzano

Ilvo Diamanti “I giovani e la partecipazione in Europa”[Incontro aperto alla cittadinanza in collaborazione con l’iniziativa Candidatura della Capitale europea della cultura 2019]

22-25/11/2012Campus a Merano

Eurovisioni Tre giorni di workshop e seminari durante i quali i partecipanti di LiberaMente potranno confrontarsi per dare vita a nuove idee e nuove visioni per l’Europa del 2020.

In più, durante il Campus, due incontri aperti alla cittadinanza:

venerdì 23/11/2012 h 21.00Pavillon des Fleurs, Kurhaus Merano

Tito Boeri“I giovani e il mercato del lavoro in Europa”[in collaborazione con l’iniziativa Candidatura della Capitale europea della cultura 2019]

sabato 24/11/2012 h 21.00Merano, Sala Civica“Visioni per un’Europa condivisa”Un dialogo con le associazioni, gli abitanti e le istituzioni sulle idee dei partecipanti di LiberaMente 2012.

07-10/12/2012Campus europeo a Bruxelles

Eurovisioni / parte 2 Le nostre visioni, presentate alle istituzioni dell’Unione Europea.

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provincia autonoma | novembre 201228

cultura

Dialogo fra culture

Silvana Amistadi

I partecipanti al Tavolo di coordina-mento, dopo un’ampia discussione,

hanno concordato, a larga maggio-ranza e tra le varie proposte presen-tate dalle organizzazioni, la nuova tematica prioritaria per il prossimo biennio (2013-2014). La nuova tema-tica “Il diritto ad un’informazio-ne critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture” si affiancherà alla tematica prioritaria individua-ta l’anno scorso e valida per gli anni 2012-2013 “Il cambiamento dei modelli di crescita: massimizza-zione del profitto o economia del bene comune?”. La scelta della nuova tematica fa riferimento, come spiega Elisabeth Spergser, direttrice dell’Ufficio af-fari del gabinetto della Provincia, ad alcune considerazioni: “Che le persone debbano pensare in modo indipendente e critico è stata una delle richieste fondamentali dell’Il-luminismo che ha caratterizzato il mondo occidentale dal 18° secolo. L’Occidente ritiene importante la tolleranza verso altre fedi, la tute-la dei diritti umani e la libertà di stampa. Nelle diverse culture sus-sistono modelli di pensiero diversi. Questo porta a volte alla reciproca incomprensione, fraintendimenti e a conflitti. Lì dove si incontrano culture diverse, diventano visibili diversi modi di pensare e ragionare. Tolleranza e rispetto diventano con-

dizioni indispensabili per favorire proficue collaborazioni tra tutte le parti coinvolte. I media, indicati an-che come il quarto potere dello sta-to per sottolineare la loro influenza sulla vita politica e sociale, hanno una particolare responsabilità nel-le situazioni di conflitto nel Sud del mondo. Tramite le loro notizie, i let-tori e gli ascoltatori, vengono quo-tidianamente informati e sensibi-lizzati e possono quindi contribuire ad una migliore comprensione delle diverse posizioni del conflitto e di-sinnescare scontri oppure, tramite messaggi distorti, inasprirli.”All’incontro hanno partecipato le rappresentanti della Cooperazio-ne allo sviluppo della Provincia (Ufficio Affari di gabinetto 1.1) e delle seguenti organizzazioni: OEW - Organisation eine Welt/Organizzazione per un mondo so-lidale, Caritas, Associazione per i popoli minacciati/Gesellschaft für bedröthe Völker, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Opera-tion Daywork, Amici del Burkina Faso/Freunde von Burkina Faso, Botteghe del Mondo dell’Alto Adi-ge/Südtiroler Weltläden, Frauen-museum/Museo delle donne e Hu-man Rights International, Missio

- Centro missionario della Diocesi Bolzano Bressanone, Cooperativa Onlus blufink, Confcooperative Bolzano, Sabina Morosini (Oxfam), blufink e Adel Jabbar (esperto di cooperazione). Presenti anche due componenti del Comitato tecnico per la Cooperazione allo sviluppo della Provincia (Wolgang Penn e Sissi Prader).

Domande entro novembre

Ogni anno la Provincia destina circa il 15% del proprio budget di cooperazione allo sviluppo al soste-gno di progetti e iniziative legate all’educazione allo sviluppo e alla mondialità. I progetti per le attività riferite all’anno 2013 dovranno esse-re consegnati all’Ufficio Affari del gabinetto entro e non oltre il 30 no-vembre 2012. Il relativo modulo e la domanda di finanziamento è sca-ricabile dal sito: www.provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo. La misura del finanziamento pro-vinciale delle iniziative può oscil-lare dal 60 all’’80% della spesa am-messa per progetti che si occupano delle tematiche prioritarie e dal 50 al 70% per i progetti che si occupa-no di tematiche diverse.

La nuova tematica prioritaria concordata nell’ambito del Tavolo di coordinamento tra Provincia e Organizzazioni e valida per l’attività di educazione allo sviluppo e alla mondialità sul territorio provinciale per gli anni 2013-2014 è “Il diritto ad un’informazione critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture”.

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provincia autonoma | novembre 2012 29

Panorama 4: chiusura interattiva

Il primo bilancio dell’esposizione “Panorama 4” che presso il Forte

di Fortezza per tre mesi ha presen-tato 33 posizioni artistiche di arte “nuova” dell’Alto Adige, viene de-finito positivo dagli organizzatori che constatano come non solo l’ar-te proposta abbia dimostrato di es-sere avvincente, ma che ha anche catturato l’interesse del pubblico.La festa campestre tradizionale si è

abbinata alle proposte degli artisti. Così il gruppo di danza popolare in costume (Arge Volkstanz) si è esibito sulla piattaforma realizza-ta dall’artista Hannes Egger quale opera dal titolo “Perform yourself ” con l’invito al pubblico di rappre-sentare se stessi sul palco.Da parte sua Jacopo Candotti ha proposto il progetto “Un caffè in cerca d’autore”, dove in uno spazio

comunicativo informale preparan-do caffè per il pubblico ha instau-rato un dialogo ed uno scambio di visioni sul contemporaneo pren-dendo quale spunto la sua scultura “Cambio d’umore”.L’artista Agata Erlacher prose-guendo la sua performance, av-viata all’apertura dell’esposizione, incentrata sul suo naso ha posto i quesiti “che cosa fa si che l’arte sia arte” e “il naso dell’artista è arte?”.Il duo Scaf.Scaf (Arta Ngucaj e Ar-ben Beqiraj) per concludere in bel-lezza l’esposizione hanno coinvolto il pubblico per far si che i visitatori stessi entrassero a far parte della mostra; a tal fine hanno invitato i visitatori a portare delle foto di sè stessi che saranno integrate in un archivio apposito che sarà integra-to nel Forte. SA

Panorama 4 - in mille alla festa finale, fra tradizione e performances

Foto

: ale

xand

ra p

anCentro giovani temporaneo in Stazione

Temporary playroom and exhibi-tion – Isole di Meraviglia” l’even-

to finale che ha trasformato l’ex Sala d’aspetto al binario 1 della Stazione ferroviaria a Bolzano in centro gio-vani temporaneo e sede della mostra dei lavori dei ragazzi nell’ambito dell’omonimo progetto ha registrato interesse.È il risultato del lavoro comune dei cinque centri che, con il sostegno Dipartimento cultura italiana della Provincia, hanno prodotto il proget-to triennale “Isole di Meraviglia - Le Camere dell’Alto Adige”: Corto Cir-cuito, Orizzonte e Vintola di Bolzano, Connection di Bressanone e Gruppo Giovani Salorno di Salorno. La cura-tela era di Denis Isaia in collabora-zione con Massimiliano Gianotti. Ol-tre un centinaio i ragazzi coinvolti. Con “Temporary playroom and exhi-bition - Isole di Meraviglia”, attraver-so una sperimentazione innovativa, lavori artistici, attività ludiche e pas-satempi di vario tipo sono stati a di-sposizione degli studenti, dei turisti, dei pendolari e di chiunque passava per la stazione tra il 12 ottobre ed il 2

novembre 2012, che hanno così avuto la possibilità di trascorrere il tempo in forma inconsueta e originale fa-cendo conoscenza con l’attività dei Centri giovani. Come sottolinea l’assessore provin-ciale alla cultura italiana, Christian Tommasini, è importante questa sor-ta di “appropriazione” da parte dei giovani di uno spazio urbano e della sua trasformazione in un centro di cultura giovanile nell’ambito di un progetto di sviluppo di cittadinanza e di arricchimento. Se la camera, nu-

cleo tematico dei workshop seguiti dai ragazzi assieme a quattro arti-sti (Serena Osti, Jacopo Candotti, Hannes Egger e Dido Fontana) e del progetto intero, è luogo di rielabora-zione, di riflessione e di intimità il centro giovani è invece il luogo della conoscenza, della ricezione di stimo-li nuovi, del confronto con gli altri e della scoperta. La sintesi di queste dimensioni è trasportata all’interno di uno spazio insolito, la stazione, crocevia di storie ed esperienze di-verse. SA

Gli organizzatori in posa con le sagome artistiche disponibili presso il centro giovani temporaneo

cultura

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provincia autonoma | novembre 201230

musei

Sette musei in una notteSette musei a ingresso libero, con mostre, visite guidate, laboratori, musica e tanto altro: avrà luogo venerdì 30 novembre 2012, dalle ore 16 all’una di mattina, la Lunga notte dei musei di Bolzano. Fino alle ore 20 il programma è pensato apposta per le famiglie.

Igor Bianco

C’è la mostra sulle testimonian-ze di storia ebraica a Castel

Roncolo, con figuranti in costume a riprodurre scene medievali; ma an-che quella che il Museo Civico de-dica al “Krampus” (il diavolo che, nella tradizione tirolese, accompa-gna il corteo di San Nicolò), o una rappresentazione teatrale con pro-tagoniste scarpe, berretto e frecce di Ötzi al Museo Archeologico. E a chi desidera imparare a scrive-

re in modo ordinato, il Museo del-la scuola offrirà un laboratorio di calligrafia, mentre i più curiosi potranno scoprire le cantine me-dievali del Palazzo Mercantile, da poco aperte al pubblico. Al Museo di Scienze Naturali tutto ruoterà intorno al suolo e ai suoi abitanti, mentre Museion inaugurerà ben tre progetti proponendo visite gui-date a due esposizioni e, in chiusu-ra di nottata, una proiezione sulla facciata mediale. Questo è solo un assaggio della Lunga notte dei musei di Bolzano: venerdì 30 novembre 2012, dalle ore

16 all’una di notte, ben sette musei del capoluogo altoatesino terranno aperte le proprie porte gratuita-mente offrendo un ampio program-ma ideato apposta per la serata. Fino alle ore 20 protagoniste sa-ranno le famiglie con bambini, con cacce al tesoro, giochi, visite inte-rattive e workshop per divertirsi e imparare nei musei.Bus navetta gratuiti collegheranno Castel Roncolo al centro città. Le fermate si trovano in via Cassa di Risparmio davanti al Museo Ar-cheologico e nel parcheggio sotto il maniero. La Lunga notte dei musei di Bol-zano giunge quest’anno alla sua undicesima edizione e fin dal suo debutto nel 2002 è generosamente sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.Il programma dettagliato della Lunga notte dei musei di Bolzano è anche consultabile alla pagina web www.lunganotte.it o nella brochu-re blu “Lunga notte dei musei di Bolzano” distribuita in tutti i mu-sei aderenti.

Page 33: Provincia autonoma

provincia autonoma | novembre 2012 31

musei

Castel Roncolo, via S. antonio 15Denaro e commercio nel medioevo. Castel

Roncolo, che ospita la mostra “Simon e Sarah”,

è una testimonianza di storia ebraica grazie

all’affresco con una raffigurazione unica di tre

ebrei che assistono ad un torneo cavalleresco.

Le competenze linguistiche ed in materia

economica e monetaria nonché le loro ampie

relazioni rendevano gli ebrei degli importanti

partner commerciali. La Lunga Notte dei Musei

a Castel Roncolo sarà dedicata al tema del

denaro e del commercio nel Medioevo. Le

associazioni medievali “Niedertor mit Gefolge”

e “Ulrich von Starkenberg” mostreranno come

venivano coniate le monete, quali merci erano

allora particolarmente amate e che aspetto

aveva un contratto di vendita nel Medioevo.

ore 17: La vita quotidiana degli ebrei nel medioevo. Guida alla mostra “Simon e Sarah

a Bolzano”.

ore 18–24: animazione medievale e workshop sul tema denaro e commercio

con le associazioni medievali “Niedertor mit

Gefolge“ e “Ulrich von Starkenberg“.

Kostenloser Shuttle-Dienst – Servizio di bus

navetta gratuito

museo Civico, via Cassa di Risparmio 14“Krampus”. Il Krampus, come viene chiamato

in Alto Adige, ovvero il diavolo, in lingua

italiana, il Teufel, in lingua tedesca, è il bizzarro

protagonista di una interessante mostra divisa

tra Museo civico e Galleria civica di Bolzano,

dove, del mostruoso accompagnatore di San

Nicolò, vengono esposte splendide maschere

e curiose antiche cartoline, firmate: “Saluti dal

Krampus”, una tradizione che era presente

in tutta la Mitteleuropa dall’Ottocento a circa

metà del Novecento.

Iniziative per i più piccoli: in contemporanea

con le due sezioni della mostra, ci sarà un

concorso per bambini, intitolato “Disegna il

tuo Krampus”: ai bambini (fino a 12 anni) che

verranno al Museo ed in Galleria civica durante

la Lunga notte verrà consegnato un foglio

dove potranno disegnare il loro Krampus. Il

foglio potrà poi essere riconsegnato entro il

4 dicembre alle ore 16 al Museo civico dove

una commissione sceglierà vincitore e 2° e 3°

classificato. La premiazione avverrà al Museo

civico il 6 dicembre, giorno di San Nicolò,

con una bella sorpresa… Inoltre, come lo

scorso anno, tutti i bambini che verranno alla

Lunga notte del Museo civico tra le 16 e le 20

potranno partecipare ad una caccia al tesoro

a premi.

museo archeologico dell’alto adige, via museo 43Piacere, io sono la scarpa destra di Ötzi. Cosa ci racconterebbero le scarpe, il berretto o

le frecce di Ötzi se potessero parlare? Questa

notte gli oggetti prendono vita e acquisiscono

una voce. Venite a conoscerli privatamente,

ascoltate i loro pensieri. Gli attori del teatro di

movimento Caracho li impersoneranno.

ore 17–23: Vi racconto la mia storia… Seguite i pensieri, ascoltate i racconti e

scoprirete un lato nuovo e diverso degli oggetti

di Ötzi.

ore 23.15: Il bacio della buona notte. Visita

guidata in lingua tedesca.

ore 23.30: Il bacio della buona notte. Visita

guidata in lingua italiana.

museo della Scuola, via Cassa di Risparmio 24Per vivere e ri/vivere il tempo della scuola…ore 16–19: Caccia al Tesoro nel Museo della

Scuola

ore 16–22: In viaggio con i fratelli Grimm

ore 19–22: “Pennino, inchiostro e calamaio”:

laboratorio di calligrafia per bambini

ore 21: “I sussidiari degli anni ’50-’60: oltre

l’Abc”: conversazione con Milena Cossetto

dalle ore 22.30: proiezione di immagini di

oggetti delle collezioni del Museo della Scuola

museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano, via Dantetre “prime” a museion. In occasione

della “Lunga notte dei musei di Bolzano”

inaugurano al piano terra di Museion tre

progetti: la mostra personale di Gabriela

Oberkofler, la mostra di Natale delle

gallerie altoatesine (Antonella Cattani

Gallery, Galleria Goethe, Galleria Leonardo

ed ES contemporary art) e l’installazione

natalizia Presepe sull’albero di Marcello Jori.

Nell’ambito dell’esposizione The New Public

verrà presentata una performance dell’artista

svizzero San Keller. Fino a mezzanotte sarà

inoltre possibile visitare le mostre: Migros

Meets Museion. 20th Century Remix e Art

= Life = Art. Dada > Fluxus. Alle ore 1.00

verrà infine “attivata” la facciata mediale di

Museion

ore 16–20: laboratorio per bambini

ore 18–22: dialoghi sull’arte (in tedesco e

italiano)

ore 18–23: visite guidate (ogni ora, in tedesco

e italiano)

ore 24: visita guidata “notturna” con la

direttrice di Museion Letizia Ragaglia

ore 01: Proiezione sulla facciata mediale

museo mercantile, via Portici 39/via argentieri 6Le cantine medioevali del Palazzo mercantileore 16–01: Il nuovo percorso nelle

cantine sotterranee del Palazzo Mercantile,

recentemente restaurate, porta il visitatore a

rivivere il periodo del Medioevo (XIII secolo)

nella città di Bolzano.

Questo mondo nascosto, con il suo fascino

misterioso, diventa ora accessibile a tutti.

In particolare per i bambini sono previste dalle ore 16 alle 20 visite interattive nelle cantine.

museo di Scienze naturali dell’alto adige, via Bottai 1Il mondo sotterraneoDalle ore 16–24: osservazione di terrari con

diversi organismi del suolo

Dalle ore 16 alle 20: tanti coloratissimi

animaletti da costruire con materiali semplici e

tanta fantasia. Dai 6 a 99 anni.

Dalle ore 17 alle 21: adulti e bambini

potranno farsi dipingere sulla faccia e sulle

mani animali, piante e creature del sottosuolo

Dalle ore 18: teatrino (kamishibai) sul

favoloso mondo del suolo e suoi abitanti.

Dalle ore 20 alle 1: musica con il gruppo

Mood Filter.

Lunga notte dei musei di Bolzano 2012 - ProgrammaIngresso gratuito dalle ore 16 alle 01 nei sette musei aderenti.

Page 34: Provincia autonoma

provincia autonoma | novembre 201232

Cultura Ladina

Cuntenuc de scola per nglëisc

Edith Ploner presidënta ladina

Cianté l avënt ladin a Bulsan

Ti luesc ladins iel unì mantenì na cultura particulera de cian-

té l Avënt. L Assessorat provinziel Ladin pieta ai 14 de dezëmber l’uca-jion de audì chësta particularità ladina te n cunzert d’Avënt tl Dom de Bulsan. Dala sies da sëira inant puderan audì sies grupes ladines.Chësta scumenciadiva culturela la-dina se à nce metù l fin de pité n’al-ternativa al gran muvimënt cumer-ziel dan Nadel.

A livel naziunel iel udù dant che tla scoles autes possa vel mate-

ries nce unì nseniëdes tla rujeneda nglëija. Tla situazion particulera dl Südtirol cun la segonda rujeneda, ne lascia i regulamënc chësc mo nia pro. Ma tla scoles autes ladines se an bele metù sun la streda dl nse-niamënt de cuntenuc nce tla ruje-neda nglëija. Chëst ann vëniel per l prim iede nsenià vel argumënc tla rujeneda nglëija cun l fin de ti pité ai jëuni de miëura pruspetives per l daunì.Tla cuarta y cuinta tlasses de duta la scoles autes di luesc di ladins vë-

Le Consëi scolastich provinzial à lité sü presidën nüs por i prosci-

mi cater agn. La in iaria de presi-dënt vëgn curida a rotaziun danter i grups linguistics. L’ultimo ann sarà Edith Ploner a e de chësc majer or-gann consultif dles scores tla Pro-vinzia de Balsan. Le Consëi scolastich provinzial à cun sü 63 comëmbri na funziun consultiva por les gran dezijiuns

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che reverda les scores. Tres indô él debojëgn da se adatè ai tëmps y insciö vëgn chësc consëi cherdè a dè jö na minunga da espert sön pro-grams de scora, materies o in e sce ara se trata da mëte sö o tó jö scores. Tl plenum vëgnel tratè i gragn ar-gomën che reverda düć trëi i grups linguistics. Tratan i pröms trëi agn sarà n iade Christoph Hartung von Hartungen presidënt y spo Carlo Runcio. Le sistem de presidënt a rotaziun danter i trëi grups lingui-stics vëiga danfora che i atri dui surantoles dagnora l’inćiaria de vi-zepresidënt. La Scora ladina à indöt 8 comëmbri te chësc consëi.

niel chëst ann tratà vel argumënt per nglëisc aldò dl metodologia CLIL (Content and Language Inte-grated Learning). Tl Lizeum d’ert Cademia vëniel dantaprima nsenià argumënc de chimica urganica per nglëisc. Ti isitutc tecnics a Urtijëi y a La Ila uniral fat uniteies che reverda la geografica economica, la corispundënza, storia, sozietà y economia. L proiet de nsenië singuli argu-mënc per nglëisc à l fin de ti pité ai jëuni na miëura basa per l’ami-scions a universiteies y per l mond dl lëur.

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Reconescënza al Comitê por l’evaluaziun: (d.m. ) Roland Verra, Silvia Demetz, Lois Ellecosta, Rosmarie mussner, Florian mussner, Gerda Videsott y Eveline moroder (al man ia theodor Rifesser); Da chësc ann inant se crüzia na

colaboradëssa dl’Intendënza, che tignarà n contat plü strënt cun i sorvisc di atri grups linguistics, dl laûr d’evaluaziun.

Le comitê che à ina ëgn acompa-gné le laûr dl Sorvisc por l’evalua-ziun, à svilupè dal 2004 inant, can-che al ê gnü metü sö, standarg por les scores. Do avëi inrescì i bojëgns dles scores tres tröpes incuntades, àn spostè le focus dl’evaluaziun sön l‘analisa dles competënzes di scolars. A chësta manira él ti ot agn de ati-vité dl comitê gnü laurè tröp sön les competënzes linguistiches, la pert sterscia dla scora paritetica ladina.

“L’evaluaziun é sciöche n zagher che va debojëgn por mostrè sö la direziun olache la scora dess jì” à dit l’assessur Florian Mussner dala presentaziun dla relaziun de contlujun a Balsan. L’evaluaziun dles scores ne dess aladô dl assessur por la scora ladi-na nia gnì odüda sciöche sistem de control, mo bëgn sciöche n sorvisc che dëida, olache al vëgn laurè fora impulsc de svilup y de programa-ziun. Tl tëmp che le comitê à lau-rè por l’evaluaziun él gnü dè fora

Por ot agn alalungia à n comitê sostignì le Sorvisc por l’evaluaziun dles scores. Les analises sön les competënzes di scolars à fat da fondamënta por les indicaziuns sön co svilupè le sistem scolastich ti paîsc ladins. Te chësc momënt éson tl laûr da analisé les competënzes d’inglesc di scolars ladins.

sües publicaziuns sön la scora ladi-na y sön le livel arjunt dai scolars. “Chëstes publicaziuns mostra sö te na manira obietiva che al é gnü fat vari inant” à dit l’intendënt Roland Verra.

La gran importanza che ti vëgn dada al plurilinguism tl monn dla scora ladina é aladô dl intendënt n spidl dl bojëgn dla comunanza. Sce an ti iara de revers al laûr fat él danterater in e da laldè i vari por presentè le sistem scolastich ladin al monn dles scores todësces y ta-lianes. Te süa relaziun finala à le presi-dënt dl comitê, Lois Ellecosta in e recordè la formaziun che é gnüda fata a na moda che al foss te vigni scora porsones de referimënt por l’evaluaziun y che al gniss analisé internamënter les perts stersces y debles dla singola scora cun le fin da portè dant propostes.

In e sce le comitê é gnü tut jö, él tres iamò na porsona che se dà jö cun l’evaluaziun dles scores la-dines tl’intendënza. Sciöche odü danfora gnaràl intensifiché la cola-

boraziun cun les atres intendënzes. Te chësc momënt é Rosmarie Mus-sner tl laûr da analisé deboriada cun esper dl’université scri de 560 scolars por i che reverda sües competënzes d’inglesc. Por n ater ann él spo odü danfora na publica-ziun di resulta dl’analisa te cater lingac.

Por le dagnì se imaginëia l’asses-sur Florian Mussner n sorvisc de evaluaziun por les scores de dütrëi i grups linguistics. Aladô de chësta vijiun dess la sco-ra ladina avëi na porsona de re-ferimënt y tl medemo tëmp in e le meso da se confrontè cun i atri sistems scolastics. Te chësta pro-spetiva ti vëgnel dè importanza ala poscibilité da se daurì y mantignì porimpò la singolarité dl sistem ti paîsc ladins. “I messun in e ester daver ai atri, ajache te nosta si-tuaziun de mendranza sunse mas-sa pici en cunt de cumpëdes” à dit Mussner. L’intendënt à anunzié, che canche an arà stlüt jö l’analisa dles competënzes ti cater lingac, gnarà l’evaluaziun slariada fora ine ala scolina.

Scora Ladina

L’evaluaziun ti à dè indicaziuns ala scora

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sport

a Vipiteno, Watles e Lana il milione ConI del 2012

Laura Savoia

Il protocollo d’intesa, rinnovato ogni quattro anni, prevede un im-

pegno comune di Provincia e CONI nella promozione dello sport in Alto Adige. L’accordo comporta, tra l’al-tro, la concessione gratuita al CONI provinciale dell’utilizzo della Casa dello sport in piazza Verdi a Bolza-no, di proprietà della Provincia, e l’impegno del CONI a contribuire con un milione di euro all’anno alla realizzazione e al miglioramento delle strutture sportive sul terri-

torio provinciale, con particolare riguardo verso gli impianti ad alto livello e/o legati alla preparazione olimpica.Il milione di euro che il CONI met-te a disposizione per il 2012 sarà investito in tre diversi progetti: l’ampliamento dello stadio del ghiaccio di Vipiteno (360.000 euro), la costruzione di una pista da ski-cross nel comprensorio sciistico Watles (360.000 euro) e il rifacimen-to dell’impianto di atletica a Lana (280.000 euro).Lo stadio del ghiaccio di Vipiteno sarà dotato di un nuovo fabbricato in legno, nel quale troveranno spa-zio due spogliatoi aggiuntivi, uffici amministrativi e una sala fitness. Lo skicross è una disciplina del freestyle, sport olimpico giovane e sempre più praticato anche dal-le nostre parti. La pista di Watles aprirà nuove possibilità a tutti gli appassionati di questo sport e in particolare agli atleti della scuola provinciale dello sport di Malles. In

questo senso, il comitato provincia-le della Federazione italiana sport invernali e l’Ufficio sport della Pro-vincia si sono fatti promotori di un progetto di diffusione, avvalorato anche dalle gare di coppa del mon-do a San Candido.L’impianto di atletica nella zona sportiva di Lana, sempre più spes-so al centro di attività provinciali della Federazione di atletica legge-ra, sarà completamente rinnovato: saranno rifatti la pista per le disci-pline di corsa e le pedane per i salti e i lanci.Alla riunione della commissione mista permanente hanno parte-cipato il presidente della Provin-cia Luis Durnwalder, il segretario generale della FISI Fausto Carta-segna, il presidente del comitato provinciale del CONI Heinz Gutwe-niger, il funzionario del CONI cen-trale di Roma Attilio Magni e i due esperti altoatesini di impiantistica sportiva Ralf Dejaco Alessandro Marzola.

Nel corso della sua recente seduta la commissione mista permanente Provincia-CONI ha concordato il programma di intervento congiunto per il 2012 e definito i progetti da ammettere a contributo CONI.

La seduta della commissione mista permanente Provincia - ConI

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i controlli della Corte dei Conti e la tutela dei dipendenti dei gruppi consiliari. Cascio ha anche chiarito che i vitalizi sono già stati aboliti, a partire dalla prossima legislatura, da tutti i Consigli regionali, e che essi si sono già messi in moto per la riduzione del numero dei consiglie-ri. È previsto anche un incontro dei presidenti delle Province e Regioni autonome, per valutare “come agi-re con le Regioni ordinarie alla luce loro particolari prerogative”, ag-giunge Minniti, ricordando che nel decreto legge 174 è già stato inserito un comma relativo alle Autonomie speciali, che specifica come esse debbano agire “compatibilmente con i propri statuti di autonomia e le relative norme di attuazione”. Per quanto riguarda il Consiglio provinciale di Bolzano, esso non si sottrae alla responsabilità di contri-buire alla riduzione dei costi della politica: ora che il Consiglio re-gionale ha fatto la sua parte anche quello provinciale si muoverà. Esi-stono diverse proposte in merito, avanzate dai gruppi consiliari: in una conferenza stampa, il pres. Min-

niti ha illustrato la sua, ovvero una riduzione (“del 20% o più”), delle spese di rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza, una riduzione delle indennità di funzione, l’introduzio-ne di limiti di spesa riguardo alle uscite per i km percorsi e le spese di vitto e alloggio dei consiglieri, da rimborsare solo a fronte di fatture e ricevute, la trasparenza dei bilanci dei gruppi consiliari, che dovreb-bero documentare le spese fatte, come già alcuni fanno. In direzione del contenimento delle spese sarà infine necessario, secondo Minniti, evitare i monogruppi (attualmente 6 in Consiglio provinciale). In quan-to alla rendicontazione esterna dei bilancio dei gruppi, il presidente si è detto favorevole, pur sottolinean-do che questo presupporrebbe delle spese. Gli interventi proposti dal presi-dente saranno discussi in conferen-za dei capigruppo: questa passerà poi le sue proposte all’Ufficio di Pre-sidenza e alla commissione regola-mento, cui spetta elaborare le relati-ve delibere da sottoporre al voto del Consiglio.

I presidenti consiliari a BolzanoLa Conferenza: sì ai risparmi, no ad attacchi alle Regioni come istituzione. E Minniti propone una riduzione delle spese e più trasparenza.

Riunita a Bolzano su invito del presidente Mauro Minniti, la

Conferenza dei Presidenti delle As-semblee legislative regionali e delle Province autonome si è confrontata sulla riduzione dei costi della po-litica e in particolare sul decreto legge 174 del Governo, che discipli-na come i tagli devono avvenire: i presidenti hanno espresso, spie-ga Minniti, la “comune volontà di marciare insieme sulla strada della riduzione dei costi, sottolineando nello stesso tempo la necessità che il Governo riconosca il ruolo istitu-zionale delle Regioni e le peculiari-tà delle Autonomie speciali”. Una posizione evidenziata anche dal presidente dell’Assemblea Francesco Cascio (Sicilia), secon-do cui i presidenti condividono le preoccupazioni del Capo dello Sta-to Napolitano relativamente alla riduzione dei costi delle Regioni, e dal vicepresidente Eros Brega (Umbria), per il quale “la storia quarantennale delle Regioni non può essere sporcata da 10 mascal-zoni”. Il vicepresidente Clodovaldo Ruffato (Veneto), dal canto suo, ha ribadito la comune volontà di Con-sigli e Giunte di attuare il decreto velocemente, confermata dall’isti-tuzione a Roma di un tavolo tecnico composto proprio dai relativi pre-sidenti, al quale è delegato anche il compito di verificare i punti poco chiari del decreto: tra questi, hanno detto i presidenti delle Assemblee, le disposizioni relative ai vitalizi,

al centro, il pres. minniti con il presidente dell’assemblea Cascio. ai lati, i vicepresidenti Brega (sx) e Ruffato (dx).

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Liberalizzazione: più farmacie

aiuti allo sviluppo

La legge sull’assistenza farma-ceutica, approvata con 28 sì e 4

astensioni, recepisce il “decreto li-beralizzazioni” in merito: abolisce la pianta organica delle farmacie aumentandone il numero (17 in più in provincia), delega alla Giunta, sentiti Consiglio dei Comuni e Or-dine dei Farmacisti, la determina-zione del numero spettante a ogni Comune, stabilisce un orario di apertura minimo, chiarisce l’obbli-go di servizio nelle lingue ufficiali e introduce sanzioni in assenza di “bugiardino” in tedesco. Nell’illu-strarla, l’ass. Richard Theiner ha segnalato il timore che con le novità del Governo le farmacie si concen-trino nei centri urbani, “ma l’obbli-go del bilinguismo per il titolare fre-nerà l’abbandono delle periferie”. Un abbandono temuto anche da Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit),

che ha proposto di contrastarlo permettendo ai medici di vendere medicinali, come in Svizzera: Thei-ner ha replicato che la legge non lo permette. Anche Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha espresso riser-ve sulle periferie, criticando poi il potere dell’industria farmaceutica dimostrato dall’incentivazione de-gli psicofarmaci ai bambini. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha invece paventato che un aumento di far-macie faccia aumentare i farmaci venduti, e quindi i costi per il siste-ma: Theiner ha chiarito che in Alto Adige c’è comunque il consumo di farmaci più basso d’Italia.

PdL: vanno sostenuti

oratori

Con il disegno di legge “Sostegni per le funzioni sociali ed educa-

tive degli oratori”, Mauro Minni-ti (PdL), ha proposto di sostenere queste strutture finanziariamente e con un protocollo di intesa tra Provincia e Diocesi. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha se-gnalato che l’attività degli oratori è già incentivata, e l’ass. Christian Tommasini ha riferito che gli ora-tori rientrano in una rete di istitu-zioni e centri giovanili: la Provin-cia non differenzia tra centri laici o parrocchiali, mentre la legge propo-sta farebbe fare un passo indietro. Minniti ha sottolineato che è neces-sario fare ancora di più per i giova-ni, soprattutto nelle periferie, ma il dlp è stato bocciato con 18 no, 9 sì e 1 astensione.

In alto adige ci saranno 17 farmacie in più.

La Giunta, sentito il Consiglio dei Comuni, ne determinerà il numero.

La legge è stata approvata con un emendamento di Thomas Egger (F), in base al quale la Giunta do-vrà motivare una eventuale deci-sione contrastante con il parere del Consiglio dei Comuni sul numero di farmacie in un comune: emen-damento apprezzato da Riccardo Dello Sbarba (GV), che in com-missione aveva proposto addirit-tura l’intesa con il Consiglio. Eva Klotz (STF) ha chiesto come mai tale proposta non era stata accol-ta: Theiner ha chiarito che se la competenza passasse ai Comuni il servizio periferico potrebbe rimet-terci.

Secondo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde), la cooperazio-

ne allo sviluppo è una Cenerentola nel bilancio provinciale, poiché ne riceve da 20 anni solo lo 0,01%: egli ha quindi proposto di vincolare a questo scopo lo 0,25% delle entrate, come già previsto dalla Provincia di Trento e indicato dal Global Mar-shall Plan. La modifica impedirebbe la fluttuazione dei finanziamenti, passati dai 2,3 mio. € del 2009 all’1,7 del 2012.Hans Heiss (Gruppo Verde) ha chiarito che la percentuale si può anche rivedere, importante è che se ne stabilisca una, e Andreas Pöder

Gruppo Verde: finanziare la cooperazione con lo 0,25% delle entrate.

(BürgerUnion) ha ricordato che “ab-biamo una responsabilità per i Paesi in via di sviluppo”. Sigmar Stocker (F) ed Eva Klotz (STF) si sono detti contrari al dlp, il primo perché una percentuale fissa non è garantita nemmeno alla po-polazione locale, la seconda perché la Provincia non ha ancora la com-petenza in materia. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ricordato che il mo-dello di aiuti altoatesino è esempla-re e fatto riferimento alla prossima legge sul personale pubblico, che so-sterrà i dipendenti che fanno volon-tariato. Esso è stato citato anche da Luis Durnwalder, che ha ricordato anche che ai Paesi in via di sviluppo vengono ceduti macchinari dismes-si e finanziati corsi di formazione professionale. Il dlp è stato respinto con 3 sì, 25 no e 5 astensioni.

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approvato il rendiconto 2011

Laimer si è dimesso

Il dlp relativo a entrate (5,2 mld €) e uscite 2011, presentato dall’ass.

Roberto Bizzo, è stato discusso so-prattutto per gli articoli aggiuntivi, che secondo le opposizioni (F, Grup-po Verde, STF, FLI), poco c’entrava-no con la contabilità. In particolare è stato contestato l’articolo 9ter, che recependo la spending review, auto-rizzava la Giunta ad accorpamenti di strutture: secondo Hans Heiss (Gruppo Verde) era un assegno in bianco all’esecutivo, e Alessan-dro Urzì (FLI), ritenendo che esso mirasse all’accorpamento delle Intendenze scolastiche, ha propo-sto un emendamento soppressivo e un ordine del giorno contro tale accorpamento. Anche 6 consiglieri SVP (Julia Unterberger, Elmar Pichler Rolle, Veronika Stirner Brantsch, Arnold Schuler, Rosa

Thaler Zelger e Hanspeter Mun-ter) hanno chiesto con ordine del giorno che la Giunta attuasse l’ar-ticolo in modo da “da non violare alcuna legge provinciale vigente”, richiesta che Leitner, Dello Sbarba e Urzì hanno ritenuto da un lato ri-dicola, dall’altro un atto di accusa alla Giunta. È stato poi lo stesso Biz-zo, negando, come l’ass. Christian Tommasini, di voler accorpare le scuole, a chiedere di votare contro l’articolo. Discussa poi la tabella re-lativa agli 1,2 mld € accantonati per il patto di stabilità: per Bizzo, sono “soldi che ci sono, ma non possono essere spesi”, Eva Klotz (STF) ha ribattuto che sono il 26% del bilan-cio, e certamente mancheranno ai cittadini. Nell’ambito della discussione del-la legge è stato anche contestato il congelamento di 300.000 € di asse-gnazioni al Consiglio provinciale da parte della Giunta: alla prote-sta del segretario questore Roland Tinkhauser (F) per avere appreso il taglio dai giornali si sono asso-

No ai decreti “sviluppo” e “spending review bis”.

Impugnazioni

È stata ratificata con 29 sì, 2 no e 1 astensione la delibera giuntale

che impugna i decreti “sviluppo” e “spending review bis”: secondo il pres. Luis Durnwalder, essi ledono lo Statuto poiché dettano i criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche, inter-feriscono sui compensi dei presi-denti dei comprensori, impongono vincoli non concordati. Eva Klotz (STF), Elmar Pichler Rolle (SVP), Thomas Egger (F) e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) si sono schierati a difesa delle competenze della Provincia, mentre Alessandro Urzì (FLI) ha invitato a rivedere il sistema delle Comunità comprensoriali.

5,2 mld € sono entrati nel 2011 nelle casse provinciali.

Stralciato l’articolo sulla spending review, per le opposizioni un assegno in bianco alla Giunta.

ciati Heiss, Knoll, Urzì e Pius Lei-tner (F), oltre al presidente Mauro Minniti e alla vice Unterberger, che hanno confermato di non esse-re stati informati. In una riunione dei capigruppo l’ass. Bizzo è torna-to sui suoi passi, impegnandosi a versare la quota non assegnata. “Il Consiglio”, ha commentato il pre-sidente Minniti, “ha rivendicato la propria dignità istituzionale da-vanti alla Giunta, contestando non i risparmi, ma la loro imposizione dall’alto”.

In seguito agli ultimi sviluppi del “caso SEL” e alle ipotesi di proce-

dure truccate nell’assegnazione di 11 concessioni idroelettriche, dato che i progetti della SEL sarebbero stati cambiati nell’ufficio dell’ex ass. Michl Laimer a termini sca-duti, questi si è dimesso anche da consigliere provinciale.In aula, sollecitato da Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) che ha definito “gravi” le ultime notizie sulla politica energetica, il pres. Luis Durnwalder ha so-

Istituita inoltre la commissione d’inchiesta sulla politica energetica provinciale.

stenuto di essere stato sorpreso dall’avvio del procedimento e dal-le accuse: “Se fossero vere, sono cose molto gravi, ma la Giunta non ne sapeva nulla”. Su richiesta dei gruppi consi-liari Freiheitlichen, SüdTiroler Freiheit, Gruppo Verde, PdL-Berlusconi per l’Alto Adige, FLI, Lega Nord e BürgerUnion è quin-di stata istituita una commissione d’inchiesta, con rappresentanti di tutti i gruppi (Pichler Rolle, Egger, Bizzo, Dello Sbarba, Knoll, Urzì, Minniti, Vezzali, Pöder, Artioli e Seppi), con i compiti di una ge-nerale verifica della politica ener-getica della Provincia e una va-lutazione politica del rilascio di concessioni di grande derivazione e dell’attività delle fiduciarie nel settore.

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Consulta per separatiSVP: utile per considerare le loro difficoltà.

Riferendosi alle difficoltà di separati/e e divorziati/e, Julia

Unterberger (SVP) ha chiesto di istituire presso la Ripartizione Fa-miglia una Consulta loro dedica-ta, composta da giudici, avvocati, componenti di associazioni e dal direttore dell’Ufficio Famiglia, e di creare un gruppo di lavoro con or-ganizzazioni maschili per trattare il ruolo dell’uomo in famiglia. Questa parte della mozione è stata stralcia-ta con emendamento di Ulli Mair (F), che con Sigmar Stocker l’ha definita “derisoria”. Critici anche Alessandro Urzì (FLI), che ha ritenuto saccente lo sti-le di Unterberger, Thomas Egger e Pius Leitner (F), che ha evidenzia-to che troppe consulte rischiano di dividere e difeso il fatto che la legge parta dal presupposto di famiglie in-

tatte, Donato Seppi (Unitalia) per il quale non serve una Consulta per separarsi. Eva Klotz (STF) ha chie-sto lumi sulla prossima legge sulla famiglia, Andreas Pöder (BU) si è detto favorevole a una “Consulta del-la famiglia”, non solo di divorziati, Maurizio Vezzali (PdL-Berlusconi per l’Alto Adige) ha chiesto di so-stenere le associazioni già attive, e Hans Heiss (Gruppo Verde) ha pro-posto di creare un centro di compe-tenza presso la Difesa civica. Le cofirmatarie Martha Stocker e Rosa Thaler Zelger hanno sotto-lineato che la Consulta potrà dare consigli alla Giunta su questioni concrete, come il calcolo degli sti-pendi degli ex coniugi per le presta-zioni sociali, e che la proposta era concordata con la Männerinitiative.L’ass. Richard Theiner ha eviden-ziato che manca la disponibilità del Tribunale, ma essa è quindi stata ap-provata (19 sì, 2 no e 8 ast.).

Semafori a LEDPdL: incentivarne l’uso da parte dei Comuni.

La Giunta inviterà i Comuni al-toatesini a sostituire le lampade

tradizionali dei semafori con i LED: è quanto ha confermato l’ass. Flo-rian Mussner accogliendo la pro-

posta di Mauro Minniti (PdL) in questo senso. il consigliere ha spie-gato che i LED garantiscono un ri-sparmio energetico del 90% e il con-tenimento delle emissioni di CO2. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha ap-prezzato la proposta, ma segnalato che essa è già contenuta nella re-cente legge sull’inquinamento lu-minoso, e l’ass. Florian Mussner ha confermato che la Giunta si sta muovendo in questa direzione già da qualche anno: per le nuove pro-gettazioni sono sempre previste le lampade a LED, mentre per una sostituzione totale si attende che i costi di tale lampade diminuiscano, come è probabile accada entro un paio d’anni. La mozione, ha detto Mussner, va quindi nella direzione che la Giunta si prefigge, anche se non è possibile dare contributi fi-nanziari ai Municipi. La mozione di Minniti ha ricevuto 23 sì e 1 astensione.

Presentate da BU, PdL-Berlusconi e Lega Nord.

altre mozioni

Andreas Pöder (BürgerUnion), ha chiesto che la Giunta rinego-

zi i contratti dei manager di società pubbliche o partecipate riducen-done gli stipendi. Elmar Pichler Rolle (SVP) ha segnalato che non si può intervenire su contratti in cor-so, cosa fattibile, invece, per Elena Artioli (Lega Nord). L’ass. Rober-to Bizzo ha risposto che rescindere i vecchi comporta penali alte, e la mozione è stata respinta (7 sì, 16 no, 6 ast.). Maurizio Vezzali (PdL- Berlu-sconi per l’Alto Adige) ha chiesto di prevedere benefici (anche solo di punteggio) per i docenti che si aggiornano sui Disturbi Specifici di Apprendimento. La proposta è stata apprezzata da Andreas Pöder (BU), Veronika Stirner Brantsch (SVP), secondo cui pre-venire costa meno che curare, ed Elena Artioli: “La dislessia è spesso scambiata per svogliatez-za”. Eva Klotz (STF) ha chiesto dati sul fenomeno. L’ass. Chri-stian Tommasini ha sottolinea-to che gli insegnanti di sostegno aumentano e ci sono molti corsi e progetti, e gli ass. Mussner e Kasslatter Mur hanno assicura-to pari attenzione nella scuola la-dina e tedesca; la mozione è stata approvata all’unanimità. Elena Artioli ha criticato il fasto degli aperitivi in occasione del “giusto riconoscimento” attribui-to a Merano ai pres. Napolitano e Fischer, e chiesto di dimezzare i costi dei banchetti ufficiali. Sven Knoll (STF) sostenuto che in cer-te occasioni bisogna offrire qual-cosa, seppur criticando i costi, ed Eva Klotz ha segnalato le inter-ferenze del Quirinale nella scelta del menù pagato dalla Provincia, ma Pius Leitner (Die Freihei-tlichen), Elmar Pichler Rolle e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) hanno ritenuto la mozione populista, così come il pres. Luis Durnwalder. Essa è quindi stata respinta con 1 sì e 25 no.

Ridurre il consumo energetico dei semafori.

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Stop all’accattonaggioLo hanno chiesto i Freiheitlichen, ma l’aula ha respinto.

In alto Adige esiste l’accattonag-gio organizzato: l’ha denuncia-

to Pius Leitner (Die Freiheitli-chen), chiedendo di incaricare la Giunta di intervenire per limitar-lo, pretendere controlli e chiedere al Governo di vietarlo. Sull’esistenza del fenomeno han-no concordato Elena Artioli (Lega Nord), che ha evidenziato che la competenza è dei sindaci, ed Eva Klotz (STF) secondo cui è difficile capire si tratta di ac-cattonaggio organizzato o meno. Maria Hochgruber Kuenzer,

Elmar Pichler Rolle, Julia Un-terberger e Veronika Stirner Brantsch (SVP) hanno eviden-ziato che c’è chi elemosina per bisogno, che non si può vietare, come confermato da Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba (Grup-po Verde), e che la competenza è comunale. Thomas Egger, Ulli Mair e Sigmar Stocker (F), cofir-matari della mozione hanno inve-ce invitato la politica ad interve-nire; anche secondo Alessandro Urzì (FLI) il Consiglio deve dire la sua. Secondo l’ass. Florian Mussner, un divieto di elemosina sarebbe esagerato; bisogna inoltre tutela-re la libertà personale. La mozio-ne è stata respinta con 21 no.

Limiti al gioco Proposte trasversali per controllare le slot machines.

Alessandro Urzì (FLI), Roland Tinkhauser (F), Mauro Min-

niti (PdL), Julia Unterberger, Elmar Pichler Rolle e Martha Stocker (SVP) hanno chiesto, con diverse mozioni poi riassunte in un unico documento, di rilevare le slot machines nelle aree di rispetto, ve-rificare come trasferire ai sindaci la competenza per l’autorizzazione di sale gioco, impegnare i Comuni a comunicare annualmente licenze e slot machines revocate, stanziare almeno l’1,5% delle entrate da gio-co per prevenzione e cura. Pichler Rolle e Tinkhauser hanno inoltre co-firmato un voto per chiedere a Roma di inasprire disposizioni e controlli e trasmettere alla Provincia le com-petenze (contrario a questo Urzì). Thomas Egger, Pius Leitner e Ulli Mair (F) hanno aderito, pur segna-lando che non tutto il gioco è dipen-denza. Mair ha anche criticato il Forum prevenzione, difeso dall’ass. Richard Theiner e da Riccardo

Dello Sbarba (Gruppo Verde). Eva Klotz e Sven Knoll hanno invita-to a non puntare solo su indagini e prevenzione. Andreas Pöder (BU) ha posto l’accento su successi e inos-servanza della legge, e il pres. Luis Durnwalder si è espresso per pre-venzione e ruolo dei Comuni. Mozio-ne e voto hanno avuto 28 e 30 sì.L’aula ha poi dato il via libera, con 25 sì e 3 astensioni, alla legge (di Unterberger) che dà ai sindaci più sostegno per intervenire contro gli apparecchi illegali: essi andranno rimossi entro due mesi.

STF per la libera scelta

SVP: chi li svolge vada in pensione prima.

Cura dei figli

Lavori pesanti

Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit), ha chiesto che si dia ai genitori ef-

fettiva possibilità di scelta tra affida-mento all’asilo e cura domestica dei bimbi piccoli. A favore si sono schie-rati Pius Leitner e Thomas Egger (F), che ha ritenuto un inganno la campagna “Danke Mami“ proposta dalla SVP, Ulli Mair (F), Elena Ar-tioli (Lega Nord) e Andreas Pöder (BU). Per la SVP, Martha Stocker ha ricordato le agevolazioni regio-nali per le mamme e chiarito che “Danke Mami” aveva scopo di sen-sibilizzazione, Veronika Stirner e Julia Unterberger hanno ricordato l’importanza del lavoro femminile, Elmar Pichler Rolle ha messo in guardia dalle ideologie, Maria Ho-chgruber Kuenzer ha chiesto di ap-poggiare le diverse scelte, così come Hans Heiss (Gruppo Verde), che però ha criticato l’approccio della mozione. L’ass. Richard Theiner ha annunciato che quanto richiesto sarà inserito nella prossima legge sulla famiglia, e la mozione è stata respinta (11 sì, 19 no).

Elmar Pichler Rolle (SVP) ha proposto con voto di sollecitare

Roma a consentire a chi fa lavori usuranti il part-time pre-pensio-ne o una progressiva cessazione dell’attività, come in Germania. Favorevoli Maria Hochgruber, Georg Pardeller (SVP), Hans Heiss (Gruppo Verde) Andreas Pöder (BürgerUnion), Alessan-dro Urzì (FLI). Eva Klotz, Sven Knoll (STF), Thomas Egger e Pius Leitner (F) hanno messo in dubbio la realizzabilità della ri-chiesta. L’ass. Roberto Bizzo ha condivi-so il voto, approvato con 27 sì e 3 astensioni.

Più poteri ai sindaci per contenere la diffusione degli apparecchi da gioco.

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provincia autonoma | novembre 201240

La Garante per l’infanzia al convegno dei colleghi austriaci.

Vera nicolussi-Leck ad Eisenstadt

La Garante per l’infanzia e l’ado-lescenza Vera Nicolussi-Leck ha

partecipato al convegno d’autunno dei Garanti per l’infanzia e l’adole-scenza austriaci. Nei due giorni di incontri, i Ga-ranti hanno affrontato molti temi riguardanti il mondo dei minori,

elaborando strategie comuni. Tra le altre cose, ci si è confrontati sull’op-portunità di organi di mediazione per bambini e ragazzi accolti in isti-tuti o comunità, i criteri di qualità per esperti in procedure di affido, il comportamento irrigidito dei geni-tori separati, il sostegno a vittime di violenza famigliare. Accanto ai temi tecnici sono state discusse anche le opportunità di collaborazione e appoggio recipro-co transfrontalieri.

Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde

Quattordicesime

Sono circa 200.000 i pensionati cui l’INPS ha chiesto di restituire la quattordicesima 2009: Elena Ar-tioli, sottolineando che a chi riceve una pensione tra i 300 3 i 500 € ver-ranno trattenuti circa 31 € mensili, ha chiesto quanti sono i casi in Alto Adige. Ha quindi domandato a cosa serve l’Autonomia, se non si può in-tervenire in queste occasioni. Secondo il pres. Luis Durnwal-der, si tratta di 2.272 pensionati altoatesini, tra cui alcuni residenti all’estero. Gli importi da detrarre variano tra i 28 e i 42 € al mese.

Pendolari

Riferendosi all’abolizione dell’inden-nità per pendolari, Elmar Pichler Rolle ha chiesto informazioni sui nuovi criteri, i tempi di attesa e la possibilità di inserire i contributi in busta paga; Pius Leitner ha doman-dato quanti sono gli esclusi e perché, nonostante l’aumento del costo della benzina, è da anni invariato il contri-buto di 0,0389 €/km. L’ass. Thomas Widmann ha spiega-to che si è agito per via della spending review di Monti, aggiungendo che se non ci sono soldi è inutile accogliere le domande, tra il resto aumentate nonostante i forti investimenti nel trasporto pubblico. È stato creato, ha aggiunto, un gruppo di lavoro per stabilire nuovi criteri: i contributi andranno solo a chi ne ha bisogno.

familiare e altro), e quando si darà vita a Consulta per l’immigrazione, Centro antidiscriminazioni e pro-gramma pluriennale. L’ass. Roberto Bizzo ha riferito di un’udienza il 9 ottobre, e segnalato che i programmi di attuazione sono stati elaborati: tre di essi (Consulta, Centro anrtidiscriminazioni, pro-gramma pluriennale) sono stati de-liberati dalla Giunta, sul registro dei mediatori interculturali si sta lavorando.

Contributi agli Schützen

Andreas Pöder ha chiesto infor-mazioni sul taglio dei contributi agli Schützen, ipotizzando che av-venga per motivi politici. Il presidente Luis Durnwalder ha replicato che gli Schützen ven-gono trattati come le altre associa-zioni, ricevendo contributi (che per tutti hanno subito dei tagli); i progetti di attività politiche non sono però finanziati, mentre si so-stengono quelli culturali (108.000 € nel 2012).

Accordo di Milano

Eva Klotz ha domandato come mai, in un’intervista, Durnwalder avesse parlato di “interpretazione” dell’Accordo di Milano, criticando inoltre che l’Accordo fosse nato da trattative del solo presidente. Il pres. Luis Durnwalder ha ri-sposto che l’Accordo ha grandissi-mo valore, e che l’interpretazione riguarda certe imposte introdotte successivamente, che lo Stato stesso vorrebbe trattenere per intero. Da definire sono anche le competenze e i finanziamenti ai comuni confinan-ti: “Io vorrei un fondo provinciale e non regionale”.

Legge sull’integrazione

Riccardo Dello Sbarba ha chiesto notizie sull’impugnazione governa-tiva della legge sull’integrazione (relativamente a rappresentanza unica di Questura e Commissariato del Governo, 5 anni di residenza per le prestazioni sociali economiche, restrizioni sul ricongiungimento

Degli Schützen si finanziano solo progetti culturali, non quelli politici.

nicolussi-Leck (prima a sx) con i Garanti dei minori austriaci.

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provincia autonoma | novembre 2012

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e Touriseum e Giardini di castel TrauttmansdorffMerano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

r Museo archeologico dell’alto adigeBolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

t Museo provinciale del vino Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

u castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della provincia di Bolzano castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze naturali dell’alto adigeBolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provincialedegli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654298 | www.museominiere.it

centro climatico predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

s Museum Ladin ciastel de Tor S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

a Museo provinciale delle minierewww.museominiere.it

Mondo delle miniere ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

avventura in miniera Monteneve passiria Moso in PassiriaRifugio Monteneve Corvara 42/43tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Passo Resia1507m

Mt. Palla Bianca3738m

Silandro

Lana

Merano

Bolzano

Brunico

CuronVenosta

Castel Coira

Adige

Isarco

Rienza

Prato allo Stelvio

Laces

Castelbello

Tirolo

Ridanna

Mareta

Novacella

Teodone

ValdaoraMonguelfo

Dobbiaco

San Candido

Heinfels

Predoi

Campo Tures

Cadipietra

SillianVelturno

San Martinoin Badia

Sciliar

Castel Forte

MallesAbbazia

Monte Maria

Passo Stelvio2757m

Ortles3905m

Mt. Cevedale3757m

Catinaccio3002m

Marmolada3343m

Do

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mi

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LaivesCaldaro

Ora

Mezzocorona

Cortinad’Ampezzo

Mt. Cristallo3221m

Mt. Gran Pilastro3509m

Brennero1374m

Tre Cime2998m

Bressanone

Vipiteno

Adige

musei provinciali

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