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PROVINCIA DI MANTOVA · L’anno duemilatredici il giorno 30 del mese di ottobre alle ore 18.00 in...

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PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 30.10.2013 1 PROVINCIA DI MANTOVA ______________________________________________________________________ CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 30 OTTOBRE 2013
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PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 30.10.2013

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PROVINCIA DI MANTOVA

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CONSIGLIO PROVINCIALE

DEL 30 OTTOBRE 2013

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Sessione Ordinaria Seduta del 30 ottobre 2013

L’anno duemilatredici il giorno 30 del mese di ottobre alle ore 18.00 in Mantova

nella sala consiliare, convocato dal Presidente del Consiglio Simone Pistoni, nelle

forme di legge, si è riunito il Consiglio Provinciale di Mantova con la

partecipazione del Segretario Generale Francesca Santostefano per la trattazione

del seguente ordine del giorno:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Comunicazioni del Presidente

1)- Approvazione del Verbale della seduta consiliare del 18 settembre 2013

2)- Azienda Speciale “Ufficio d’Ambito di Mantova” – Destinazione utile d’esercizio 2012

3)- Edilizia Scolastica – Aggiornamento convenzioni ex Legge 23/1996

4)- Mozione presentata dal Capogruppo SEL Franceschino Tiana, sul ritardo del treno che passa a Castel D’Ario

5)- Mozione presentata dai Consiglieri PD Montagnini, Cavaglieri, Gazzoli, Bianchera, Zucca, sul tracciato della linea ferroviaria Tirreno-Brennero

6)- Mozione presentata dai Consiglieri PD Zucca, Montagnini, Bianchera, Gazzoli, Soffiati, sull’individuazione di ree non idonee e idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

7)- Ordine del giorno presentato dal Capogruppo SEL Franceschino Tiana, sulla richiesta di moratoria sull’Autostrada Mantova-Cremona

8)- Ordine del giorno presentato dal Capogruppo SEL Franceschino Tiana, sul Piano Nazionale per la chimica

9)- Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD Montagnini, Soffiati, Cavaglieri, Zucca, Bianchera, sull’annuncio della Raffineria IES di Mantova

10)- Ordine del giorno presentato dai Consiglieri PD Montagnini, Soffiati, Morselli, per chiedere al Governo ed al Parlamento la cancellazione della Legge Bossi-Fini

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11)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Capogruppo IDV Paolo Refolo, in merito allo stato di avanzamento dei lavori di riparazione dei danni del sisma su chiaviche e opere idrauliche

12)- Interrogazione presentata dal Consigliere Lega Nord Cedrik Pasetti, in merito al campo di calcio prospiciente la Scuola Superiore I.P.S.I.A. San Giovanni Bosco di Viadana

13)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata dal Capogruppo SEL Franceschino Tiana, in merito al rispetto dell’ordinanza della Provincia del 15 luglio 2010 nei confronti della Società Marconi Industrial Service, quale responsabile della potenziale contaminazione

14)- Interrogazione con richiesta di risposta scritta urgente, presentata dal Consigliere Lega Nord Cedrik Pasetti, in merito all’emergenza “Ies”

15)- Interrogazione presentata dai Consiglieri PD Montagnini, Negrini, Cavaglieri, Soffiati, in merito alle dimissioni del Presidente e del Vice Presidente della Fondazione Università di Mantova

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La seduta si apre con l’appello nominale del Segretario Generale

Pastacci Alessandro Presente Pistoni Simone Presente Barai Giampietro Presente Beduschi Alessandro Assente Bianchera Elisa Presente Bignotti Germano Assente Cavaglieri Luigi Presente Chiodarelli Adriana Presente Gazzoli Elga Assente Mancini Paola Assente Marchi Elisa Presente Meneghelli Stefano Presente Merlo Giulia Assente Montagnini Massimiliano Presente Morselli Beniamino Presente Negrini Francesco Presente Pasetti Cedrik Presente Pellizzer Maurizio Assente Pippa Davide Presente Refolo Paolo Presente Roveda Candido Assente Soffiati Gianni Presente Stefanoni Gabriele Presente Tiana Franceschino Assente Zucca Tiziana Presente Risultano assenti giustificati i Consiglieri: Tiana, Mancini Pellizzer Constatato che l’Assemblea è in numero legale per validamente deliberare, viene

dichiarata aperta la seduta.

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Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Nel punto delle comunicazioni del Presidente del Consiglio darei la parola, visto che si tratta di materia di Consiglio, ad un richiesta di intervento che ha fatto la Consigliera Marchi, per una comunicazione relativa al loro gruppo. Prego Consigliera Marchi. Consigliere Marchi: È una comunicazione inerente a dei cambiamenti all’interno del gruppo consiliare Lega Nord della Provincia di Mantova. Leggo. “Con la presente si comunica che noi sottoscritti Consiglieri provinciali Elisa Marchi, Stefano Meneghelli e Giulia Merlo”, che non è presente, ha avuto una bambina circa un mese fa, “pur sostenendo e condividendo la linea politica della Lega Nord non riconosciamo il ruolo del segretario provinciale della Lega Nord di Mantova, visto che avremmo preferito fosse stata fatta chiarezza totale sui verbali contestati, sulla sua elezione e sul ricorso presentato. A partire da oggi in questo Consiglio Provinciale costituiamo quindi il gruppo Civici Indipendenti. Pur mantenendo la nostra idea politica ed i nostri principi, continueremo il nostro lavoro per i cittadini della provincia di Mantova a viso aperto e con la consueta onestà e trasparenza”. Come ho detto al Presidente Pistoni prima comunicheremo a breve le nuove variazioni in merito al capogruppo e alle commissioni consiliari. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Ci può fare i nomi dei Consiglieri componenti, così almeno capiamo la struttura? Consigliere Marchi: Elisa Marchi, Stefano Meneghelli, Giulia Merlo. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie. Prego Consigliere Pasetti. Consigliere Pasetti: Grazie Presidente. Il gruppo Lega Nord prende atto della relazione all’interno del proprio gruppo e con immenso piacere io annuncio il nominativo del nuovo capogruppo nella persona del Consigliere Gabriele Stefanoni, come da documento che adesso depositerò al Segretario. Credo che sarebbe stato molto più elegante se, alla luce delle motivazioni che la collega Marchi ha annunciato, si fossero dimessi in quanto loro sono starti eletti sotto il simbolo Lega Nord, per cui se non si riconoscono più nel simbolo Lega Nord, loro in questa maniera hanno offuscato quello che è il desiderio dell’elettorato che li ha votati. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Prego Consigliere Meneghelli. Vi chiedo magari di non attivare una polemica ma di rimanere nell’alveo delle comunicazioni del Presidente in merito all’attività del Consiglio. Prego Consigliere.

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Consigliere Meneghelli: Una cosa velocissima. Io credo che anche in Comune di Mantova la Lega Nord è uscita dalla maggioranza, nonostante questo per coerenza dovrebbero essere lasciati tutti i posti delle Municipalizzate e quindi anche gente che è seduta qui stasera dovrebbe lasciare il posto dal momento che non appoggia più la maggioranza in Comune.. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Consigliere Meneghelli. Passiamo al punto successivo che sono le comunicazioni del Presidente, per una comunicazione relativa al prelievo dal fondo di riserva.

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Comunicazioni del Presidente

Alessandro Pastacci – Presidente: Io devo fare questa comunicazione del prelievo dal fondo di riserva, che è stato effettuato in data 25 ottobre per un importo complessivo di 56.194 euro, 36.194 per il finanziamento di un debito fuori bilancio relativo alle spese sostenute per vari interventi urgenti di manutenzione ordinaria sulle strade provinciali e per il ripristino buche su sedi stradali diverse, quindi interventi di somma urgenza, e per euro 20 mila per finanziare gli interventi necessari all’adozione del piano delle attività della rete degli osservatori regionali per l’integrazione, in attuazione della legge regionale del 12.3.2008 n. 3 della Regione Lombardia e procedere in tempi brevi alla conseguente sottoscrizione della convenzione con Regione Lombardia. Dopo questa comunicazione, prima di lasciare la parola al Presidente del Consiglio faccio gli auguri di buon lavoro al nuovo gruppo dei Civici Indipendenti, naturalmente nello spirito che tutti i gruppi consiliari possano continuare nel dialogo, nel confronto che è avvenuto fino adesso, anche all’interno del lavoro che si svolge nella capigruppo, naturalmente con riprovata volontà rispetto a quelle che possono essere delle tensioni che si sono generate all’interno dei gruppi consiliari, naturalmente nel bene della comunità mantovana e dell’attività dell’ente. Quindi buon lavoro e grazie ancora di essere rimasti in Consiglio, questo è importante anche rispetto al mandato che vi hanno dato gli elettori mantovani. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Presidente. Anch’io mi associo agli auspici e agli auguri di buon lavoro.

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1) Approvazione del Verbale della seduta consiliare del 18 settembre 2013

DECISIONE Approvazione dei verbali delle sedute consiliari del 18 settembre 2013; CONSIDERATO che non vi sono richieste di rettifica; PARERI Visto il parere allegato, formulato sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi dell’art.49 comma 1° del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, adottato con decreto legislativo 18-8-2000, N.267 da: • Dirigente del Settore Risorse Umane e Organizzazione, Affari Generali e

Istituzionali che attesta la regolarità tecnica;

D E L I B E R A - di approvare i verbali delle sedute consiliari del 18 settembre 2013, nel testo allegato al presente atto. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio

pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto

all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 17 (Pastacci – Pistoni – Bian-

chera – Cavaglieri – Monta-gnini – Morselli – Negrini – Roveda – Soffiati – Zucca - Refolo – Barai – Chiodarelli – Marchi – Meneghelli – Pasetti – Stefanoni)

Astenuti: n. 1 (Pippa)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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2) Azienda Speciale “Ufficio d’Ambito di Mantova” – Destinazione utile d’esercizio 2012

DECISIONE Il Consiglio Provinciale approva la destinazione dell’utile d’esercizio 2012 dell’Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova» al Bilancio della Provincia di Mantova, così come contemplato dall’art. 27 comma 7) lettera e) dello Statuto dell’Azienda medesima. MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Il comma 7 dell’art. 27 dello Statuto dell’Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova» individua le possibili destinazioni dell’utile maturato. Lo stesso articolo al comma 8 stabilisce che «le quote da accantonare ai sensi del precedente comma sono deliberate dal Consiglio Provinciale su proposta del Consiglio di Amministrazione». CONTESTO DI RIFERIMENTO Con deliberazione n. 58 del 21/12/2011 il Consiglio Provinciale ha approvato la costituzione dell’Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova», per l’organizzazione ed attuazione del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Mantova, ed ha approvato lo statuto dell’«Ufficio d’Ambito di Mantova - Azienda speciale per l’organizzazione ed attuazione del servizio idrico integrato della provincia di Mantova», contenente le norme fondamentali di organizzazione e funzionamento dell’Azienda stessa. Con successiva deliberazione n. 63 del 02/08/2012, il Consiglio Provinciale ha approvato le linee di indirizzo e il piano-programma, comprendente il contratto di servizio, dell'Azienda per l’anno 2012. Richiamato l’art. 114 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267 che prevede, in capo all’Ente locale che ha conferito il capitale di dotazione, la determinazione delle finalità e degli indirizzi nonché l’approvazione degli atti fondamentali dell’ente strumentale. ISTRUTTORIA Con deliberazione n. 25 del 30/04/2013, il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio d’esercizio dell'Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova» per l’anno 2012. Il suddetto bilancio evidenziava un utile d'esercizio di € 53.154,00. L’art. 27 dello Statuto dell'Azienda al comma 7 individua le possibili destinazioni dell’utile maturato ed al comma 8 stabilisce che «le quote da accantonare ai sensi del precedente comma sono deliberate dal Consiglio Provinciale su proposta del Consiglio di Amministrazione». Vista la proposta di utilizzo dell’utile di esercizio 2012 formulata dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova» con la deliberazione di C.d.A. n.3 del 28/02/2013, che chiede di destinare lo stesso all’incremento delle riserve del patrimonio netto dell’Azienda, come previsto dalla lettera b) del comma 7 dell’art. 27 dello Statuto dell’Azienda, laddove, nell’ordine, la lettera a) prevedeva il ripiano di eventuali precedenti perdite riportate a nuovo, la lettera b) la costituzione o l’incremento delle riserve del patrimonio netto, la lettera c) la costituzione o l’incremento del fondo rinnovamento impianti, la lettera

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d) il fondo per lo sviluppo degli investimenti aziendali secondo l’entità prevista nel piano-programma, fermo restando che ai sensi della lettera e) «l’eventuale eccedenza dovrà essere versata alla Provincia». Vista la nota del 16/09/2013 della Provincia di Mantova, a firma dell’Assessore alle politiche economico-finanziarie e infrastrutturali, con la quale l’Amministrazione, in considerazione dei pesanti tagli ai trasferimenti effettuati dal Governo centrale agli Enti Locali e considerata la necessità di reperire risorse per garantire i servizi essenziali affidati, chiede al Presidente del C.d.A. dell’Azienda di destinare l’utile di esercizio 2012 alla Provincia. Vista la nuova proposta di utilizzo dell’utile di esercizio 2012 formulata dal Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova» con la deliberazione di C.d.A. n.19 del 23/09/2013, che propone di destinare lo stesso al Bilancio Provinciale, come previsto dalla lettera e) del comma 7 dell’art. 27 dello Statuto dell’Azienda. Atteso l’esame della Commissione consiliare competente in data 19/06/2013 e successivamente in data 17/10/2013. RIFERIMENTI NORMATIVI Richiamati: - l’art. 114 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267; - gli artt. 4, 11 e 27 dello Statuto dell’Azienda speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova»; PARERI Acquisiti gli allegati pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 49, comma 1, del Testo Unico Enti Locali, approvato con D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 da:

• Dirigente del Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale – Autorità Portuale che attesta la regolarità tecnica;

• Dirigente del Settore Risorse Economiche e Finanziarie che attesta la regolarità contabile;

DELIBERA

1) di approvare la destinazione dell’utile d’esercizio dell’Azienda speciale «Ufficio d’Ambito di Mantova», al Bilancio della Provincia di Mantova - così come contemplato dall’art. 27 comma 7) lettera e) dello Statuto dell’Azienda medesima, dando atto che pertanto la Provincia introiterà l’utile di esercizio pari a € 53.154,00. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Prego Assessore Dall’Aglio. Assessore Dall’Aglio: Grazie Presidente. Buonasera a tutti, mi scuso per il ritardo ma ero a rappresentare la Provincia a Brescia in un’assemblea dei soci abbastanza impegnativa. I tempi si sono dilungati, vi ho fatto aspettare e mi scuso. Passiamo al punto. Io credo che questo argomento debba essere affrontato con la

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massima serenità e credo che debba essere contestualizzato nel momento storico ed economico finanziario in cui l’Amministrazione provinciale e la pubblica amministrazione nel suo complesso si trova ad operare. Non a caso il Presidente della Provincia Pastacci ha appena comunicato al Consiglio di aver utilizzato parte del fondo di riserva per lavori di somma urgenza. Io non voglio fare il solito pianto che non serve a nulla, anche perché l’Amministrazione provinciale ha avviato innumerevoli opere pubbliche che erano ferme da tempo (Marmirolo, la Gronda Nord, ora Roverbella, oggi l’argine di S. Matteo), però per determinati capitoli di spesa ci sono dei grossi problemi di soldi. Da qui la riflessione condivisa in Giunta di utilizzare e di proporre al Consiglio di utilizzare l’utile dell’Azienda Speciale destinandola all’Amministrazione provinciale. Ora, io scinderei il percorso poi dallo scopo e dall’utilizzo. Voi sapete bene quanto me che la coperta è corta e quando dico che la coperta è corta se la tiri da una parte la scopri dall’altra. È un’ovvietà ma per dire cosa? Per dire che la situazione è veramente drammatica e stiamo veramente raschiando il fondo del barile per cercare di assicurare tutti gli interventi che la Provincia per legge e per competenza è chiamata a farsi carico ed adempiere. Quindi in quest’ottica la Giunta ha maturato questa riflessione di portare al Consiglio la proposta di destinazione dell’utile dell’Azienda Speciale al Bilancio della Provincia. Questo è oggi il tema di discussione che si illustra al Consiglio e ai Consiglieri. Ora, questo è previsto dagli statuti, quindi rientra da un punto di vista formale nelle possibilità che sia lo Statuto dell’Ufficio d’Ambito votato da questo Consiglio sia la Provincia e il suo Regolamento e la norma che ci permettono di poterlo utilizzare, quindi da un punto di vista normativo c’è la piena percorribilità di questa proposta. Dall’altro c’è una riflessione legata a come si forma questo utile. Questo utile si forma in buona sostanza grazie all’oculata capacità di chi sta gestendo l’Azienda Speciale nel far a mio avviso remunerare la grossa giacenza di cassa, legata ad investimenti che dovranno essere attuati, che oggi è nelle disponibilità dell’Azienda Speciale. Quindi oggi l’utile che si forma e che è oggetto di discussione non è una quota parte degli investimenti, non è null’altro che frutto degli interessi attivi sui conti correnti che l’Azienda Speciale ha, quindi noi non andiamo a portare via nulla agli investimenti che devono essere fatti sul territorio. Abbiamo fatto anche un’altra valutazione, abbiamo detto proviamo a riflettere se questi 53 mila euro li spalmiamo sulle 180 mila utenze di famiglie che utilizzano e che pagano la bolletta. Voi fate 53 mila diviso 180 mila, fanno circa 30 centesimi all’anno. C’è un condizione di necessità perché sulla spesa corrente non sappiamo più dove andare a prendere i soldi. Le norme ce lo consentono perché statuti e regolamenti dell’Azienda Speciale e della Provincia ce lo permettono. Entrando nel merito dell’utile, si forma grazie agli interessi attivi dei depositi su conto corrente, quindi non sono denari che noi andiamo a sottrarre agli investimenti ma sono denari che se peraltro le convenzioni di tesoreria fossero state meno favorevoli sarebbero state inferiori, quindi […] è un elemento molto

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variabile, che è il tasso attivo applicato al conto corrente. Abbiamo poi provato a pensare se questi 53 mila euro di cui abbiamo comunque bisogno fossero stati spalmati sulle famiglie: avremmo dato 30 centesimi all’anno alle utenze domestiche. Ora, torniamo al concerto di coperta corta, ovvero a una banalità che ho detto poc’anzi. Va da sé che la sensibilità della Giunta è quella di proporre al Consiglio che questi 53 mila euro vengano destinati a materia ambientale e che quindi vengano utilizzati non su altri capitoli di spesa di cui abbiamo comunque una grande necessità, comunque rimanendo nell’alveo di quella che è la filosofia dell’Assessorato all’Ambiente. Tenete presente anche un’ultima cosa, che noi tecnicamente oggi non destiniamo un bel nulla perché l’ultima occasione per fare variazioni di bilancio è l’assestamento che si fa entro il 30 di novembre, quindi oggi il Consiglio darà un indirizzo, potrà dire va bene quello che propone la Giunta attraverso l’Assessore Dall’Aglio, d’accordo destinarli in materia ambientale, tanto la coperta è corta, copriamo dei problemi che abbiamo sulla materia ambientale e quindi questo ci permette comunque di far fronte nel suo complesso ad altri impegni, perché oggi la coperta è corta, però li destiniamo lì e verificherete in sede di assestamento, perché oggi non si può, perché il momento in cui si fa la variazione di bilancio è l’assestamento in cui andiamo a destinare questi 53 mila euro. Quindi questa è la proposta che vi facciamo nel suo complesso. Io spero di essere stato chiaro, di essermi spiegato e chiedo all’Assessore all’Ambiente Grandi magari di fare qualche proposta al Consiglio o di ascoltare e recepire dal Consiglio eventuali proposte, secondo lo spirito della commissione consiliare che peraltro ha già discusso dell’argomento, su dove destinare questi 53 mila euro. Io ho concluso. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Assessore. Prego Assessore Grandi. Assessore Grandi: Ovviamente come si è fermato questo utile, che è evidentemente un una tantum, lo ha già spiegato l’Assessore Dall’Aglio. Per quanto riguarda la destinazione avremmo un po’ di voci di spesa nuove o semi nuove alle quali far fronte in materia ambientale. La prima come sapete è la questione della convenzione con ARPA che da quest’anno è onerosa e ci costa anche qualcosina e che quindi sarebbe una buona cosa destinare a questa voce di spesa in parte, o anche tutto, l’introito perché sarà sicuramente più oneroso dei 53 mila euro questo utile dell’Azienda Speciale. Nella sostanza significa poter finanziare indagini e verifichi per quanto riguarda la qualità dell’aria e dell’acqua e quindi questo sicuramente ha a che fare e molto con la materia ambientale in generale ma nello specifico anche per quanto riguarda la qualità delle nostre acque. Ricordo anche che da giugno è in vigore una nuova procedura per quanto riguarda le autorizzazioni in materia ambientale (si chiama AUA) e che attribuisce

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alle Province un carico di lavoro molto pesante che impone anche un’implementazione dei lavori abbastanza complessi e anche su questo potrebbe essere un ulteriore utilizzo, quindi anche questo è un altro elemento sul quale si può riflettere. Come ultima questione ci sarebbero anche i lavori di pulizia dei laghi, opera abbastanza onerosa e che ci vede in contenzioso, tra virgolette, da parecchio tempo con il Parco del Mincio e con la Regione. Nella sostanza, però, buona parte di questi lavori in questo momento sono bloccati e questo ha delle ripercussioni ambientali molto pesanti sulla qualità delle nostre acque, anche acque superficiali, e quindi anche questo potrebbe essere un ulteriore elemento che si può finanziare attraverso l’utilizzo di questo utile. Direi che queste sono fondamentalmente le idee, dopo di che è chiaro che in assestamento di bilancio bisognerà fare le definizioni più precise. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Assessore. Chiedo se ci sono interventi. Stefanoni, prego. Consigliere Stefanoni: Grazie Presidente. È vero che tra i banchi della minoranza manca Tiana che di solito è un lottatore accanito per quanto riguarda l’acqua. Si vede che oggi non aveva questo spirito… Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: No, forse lo dovevo comunicare all’inizio. Ha avuto un qualche problemino fisico, ha avuto un piccolo intervento, anzi gli rinnovo qui gli auguri di pronta guarigione. Consigliere Stefanoni: Chiedo scusa. Il mio intervento vuole un po’ essere provocatorio, nel senso che noi sappiamo che il referendum ha detto che l’acqua non deve produrre alcun utile, però noto con particolare attenzione che invece appena ci sono 50 mila euro, che non sono una grande cifra, 0,30 euro a famiglia, gli occhi cominciano a brillare, servono per la Provincia, servono per questo, per quell’altro. Io credo che invece questi soldi, visto che fanno parte di un capitale che è stato costituito dal pagamento di bollette da parte dei contribuenti per degli investimenti, debba essere utilizzato ancora per questi investimenti, quindi andare ad aumentare quel capitale in modo tale che altri investimenti sul territorio, anche pochi, possano essere realizzati. Quindi credo che tutto ciò che la famiglia in questo momento sta sborsando per l’acqua e per gli investimenti che verranno fatti in particolare su tutte le strutture legate all’acqua debba essere assolutamente utilizzato per quel fine, per quello scopo. Anche se dicevamo 30 centesimi sono pochi, è giusto non inserirli magari all’interno di uno sconto nella bolletta ma quei 50 mila euro potrebbero essere utili nel campo di questo settore dell’acqua per investimenti particolari in luoghi dove magari c’è necessità di…penso al discorso dell’arsenico, zone in cui ci sono questi problemi magari hanno necessità di fare

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operazioni particolari per le quali servono dei denari. Quindi ritenevo più opportuno destinare questi soldi, anche se sono pochi, nell’ambito dell’acqua proprio perché se è vero come è vero che il referendum ha detto che…cioè la gente vuole che l’acqua non produca utile, evidentemente questo non può essere un utile utilizzato per altri scopi se non per l’acqua e basta. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Consigliere. Ridò la parola all’Assessore Dall’Aglio per una precisazione. Assessore Dall’Aglio: Io volevo solo precisare che questa è una proposta che l’Amministrazione fa al Consiglio, che questa è materia di Consiglio e che la proposta è stata elaborata sulla base di una necessità contingente complessiva che tutti conoscete. Quindi se il Consiglio dice no, questa cosa non si fa perché preferiamo metterli lì vorrà dire che noi taglieremo e non faremo altre cose. Questo deve essere chiaro come è vero che siamo qua. Consigliere Stefanoni: Questa cosa mi lascia un po’ perplesso perché tagliare vuol dire che si contava su questi soldi per fare questi lavori, o erano già in preventivo e quindi servivano le coperture per questo. Quindi il fatto di tagliare mi dà l’impressione che invece ci si aspettava la presenza di questi denari per poi poterli spendere in questa maniera. Assessore Dall’Aglio: Ora per chiarezza affinché non diventi un dibattito tra me e il Consigliere che legittimamente deve fare tutte le domande che ritiene, se fosse stato previsto e ci avessimo fatto conto l’entrata sarebbe scritta in Bilancio e quindi non staremmo parlando di niente, ma siccome invece questa è una possibile entrata che si genera sulla base di un lavoro fatto dall’Azienda Speciale che chiude il Bilancio e determina un utile, nelle prerogative e negli statuti dei due enti c’è scritto che si può destinare alla Provincia e non mi pare che quando si è fatto lo statuto ci fossero stati dei problemi nel votare anche questa…Quindi è nella piena legittimità. Per quanto riguarda la questione del taglio io ricordo che ci sono, come ha appena detto l’Assessore Grandi, delle maggiori spese da sostenere e ci sono anche delle nuove spese da sostenere, che non potevano essere state previste nel Bilancio di Previsione ma che devono trovare una copertura nella manovra di assestamento. Io non parlo di materie che non mi competono però faccio un esempio: la maggiore spese riveniente in materia di trasporti a causa del problema del ponte di San Benedetto, oppure l’aumento dell’IVA, oppure altre cose. È ovvio che non tutto si può prevedere nel Bilancio di Previsione, però a tutto bisogna porre rimedio con le manovre che si fanno. L’ultima manovra dell’anno l’ho detto prima è al 30 di novembre, quella di assestamento, dove ci guarderemo in faccia e vedremo le maggiori spese a cui dobbiamo far fronte e

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guarderemo i soldi che abbiamo in saccoccia. Dopo di che io non voglio entrare nel merito, non voglio dire che lei ha detto una sciocchezza, lei ha fatto un’osservazione nobile ma se ci fosse la disponibilità di risorse da parte della Provincia allora non staremmo spesso e volentieri ad accapigliarci con interrogazioni sullo stato delle strade, con interrogazioni sui servizi che non vengono garantiti, con decine di problemi relativi a Sindaci che legittimamente chiedono di aumentare le fermate dell’autobus che comporta un costo maggiore, quindi una serie di maggiori costi che legittimamente i cittadini e le comunità ci chiedono. Però purtroppo noi non possiamo far altro che registrare continui tagli, fra l’altro non abbiamo ancora l’ufficialità dei tagli dello spending perché ufficialmente il dato del taglio delle Province non è ancora stato ufficializzato. Mettetevi nei panni di chi ha la responsabilità del bilancio, un altro popo’ di robe che sono felice ovviamente di avere. Va da sé che bisogna tenere conto anche degli euro. Questa è una questione di responsabilità. Quindi non dico che lei abbia detto una cosa sbagliata, per me è un cosa giusta ma in questo momento la Giunta ha fatto una proposta, se il Consiglio ritiene di lasciare questi soldi all’Azienda Speciale e di destinarli per altre opere future che per il momento non si fanno va altrettanto bene, però consapevoli che poi dopo ci mancano dei soldi. Nella vita si fanno delle scelte, vanno tutte bene. Consigliere Stefanoni: Un’ultima cosa. Questa sembra una questione di lana caprina, in realtà non sono io che dico una fesseria ma è la gente che è andata a votare il referendum che non ha detto una fesseria. La gente che è andata a votare il referendum dice che non ci deve essere utile. L’utile non può essere utilizzato se non per quel fine, per quello scopo, non ci deve essere utile. Capisco i problemi che può avere la Provincia in questo momento, capisco la situazione che può essere più o meno grave, però proprio nel rispetto dei cittadini che sono andati a votare e hanno votato in una certa maniera ecco che questi soldi… è una questione di correttezza, di giustizia nei confronti di chi è andato a votare e di chi ha votato in una certa maniera. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Consigliere Negrini. Consigliere Negrini: Grazie. Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine in questa delibera, che è una delibera che nessuno di noi ha voluto, nel senso che c’è capitata un’occasione, una situazione. Il referendum è corretto quando si dice che i cittadini si sono espressi che questo servizio non deve generare utili e su questo non c’è ombra di dubbio. È altresì vero che in quel caso ci si riferisce ai soggetti gestori, nel senso che chi eroga questo tipo di servizio non può costruire una tariffa in modo tale da avere un utile che non debba essere reinvestito. In questo caso i soldi non finisco ai diversi gestori del servizio idrico mantovano, finiscono

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alla Provincia. È altresì vero che una persona si potrebbe chiedere perché non li lascia all’Azienda d’Ambito, tanto lavori da fare sul territorio mantovano ce ne sono a bizzeffe, il piano degli investimenti è lì, arranca perché ne servono tantissimi di soldi e seppur pochi perché non lasciarli lì. Bene, ipotizziamo che seguiamo questa strada, li lasciamo all’Azienda d’Ambito. L’Azienda d’Ambito con questa liquidità (stiamo parlando di una cifra abbastanza piccola, 50 mila euro) in questo momento non potrebbe fare altro che reinvestirla in qualche fondo come ha fatto fino ad oggi. Purtroppo gli utili di questo fondo vengono anche tassati e quindi ci sarebbero da pagare anche delle imposte, anche perché l’altra domanda che una persona si potrebbe porre è: ma questi soldi da cosa derivano? È vero che il gettito iniziale deriva dalle tariffe ma è un surplus dovuto a un mancanza di spesa in quanto non è stato pagato il direttore dell’Ambito per un certo periodo di mesi e in secondo luogo proprio perché erano stati investiti, quindi teoricamente non è stata taglieggiata la gente in modo improprio. Però è altresì vero che per me ma anche per diversi colleghi del Partito Democratico proprio per il tema che stiamo trattando, che è il servizio idrico, proprio perché c’è stato un referendum è assolutamente necessario che venga esplicitato in modo formale come questi soldi vengano utilizzati dall’ente Provincia. Le emergenze, le necessità, ci sono in tantissimi settori e tutti i settori sono importanti e prioritari. È altresì vero che essendo questa cifra stata generata dall’Azienda d’Ambito che regola il servizio idrico integrato è assolutamente necessario che questi soldi rientrino in questo circuito attraverso altre attività, come ha spiegato ad esempio l’Assessore Grandi prima, però deve essere molto specifico dove finiscono questi soldi, seppur pochi ed è necessario che questa cosa se non ora, magari con una comunicazione, magari in sede di assestamento, però nel più breve tempo possibile, venga assolutamente formalizzata in modo tale che i cittadini nonché i soggetti gestori nonché noi stessi, sappiamo che questi 50 e passa mila euro sono stati generati in quel modo e finiscono sempre in un determinato […]. Per essere ancora più chiari, capisco che ci sono delle emergenze nelle opere pubbliche, le strade le percorriamo tutti, però non possono essere estesi in opere di natura infrastrutturale, che sono importanti, non possono essere spesi per una mostra, che sono importanti, ancora di più non possono essere spesi nel campo dei servizi sociali ma non perché noi non riteniamo prioritario spenderli nel campo dei servizi sociali, non possono essere spesi per il fondo dei disoccupati nonostante dopo discuteremo una mozione riguardante la IES. Sono tutte emergenze, sono tutte priorità, però è necessario anche perché – non me ne voglia l’Assessore Dall’Aglio, non è una correzione alla sua relazione – è altresì importante che non vengano spesi in spesa corrente proprio perché è un’entrata una tantum. Quindi è necessario che ci sia un progettino, un’attività che riguarda il campo ambientale e che non sia una cosiddetta spesa ripetitiva, proprio perché non è automatico che un domani ci sia ancora questo gettito di […]. Questa è la mia opinione.

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Consigliere Negrini. Do la parola al Consigliere Refolo. Consigliere Refolo: Grazie Presidente. Io concordo con le parole del capogruppo del PD perché noi dobbiamo tenere conto sì della situazione in cui versano le casse della Provincia, è vero anche che c’è stato un referendum che ha stabilito che non ci debbano essere dei profitti dalla gestione del sistema idrico integrato, però dobbiamo tener conto anche del fatto della straordinarietà di questo surplus che si è generato all’interno di questo Ufficio d’Ambito ed è proprio dato dal fatto che appunto c’è stato un mancato pagamento che ha generato un investimento e poi dopo tutto quello che ci è girato intorno. Anche in commissione avevo esternato questa idea, che poi è stata rafforzata dal Consigliere Negrini, che comunque questi soldi venissero incamerati dall’Amministrazione ma spesi comunque nello stesso ambito e credo che sotto un certo punto di vista una delle idee che ci ha formalizzato l’Assessore Grandi, quella appunto dell’ARPA, vada proprio in quel senso, perché comunque non dimentichiamo che le riserve idriche fanno parte dell’ambiente e l’ambiente va controllato tramite dei sistemi tecnici precisi, di cui ARPA fortunatamente dispone. Quindi trovo giusto definire che questi soldi debbano essere spesi in questi ambiti e non in altri, perché è vero, abbiamo delle casse esangui però non possiamo cambiare la destinazione di utili che si sono formati in quell’ambito. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Consigliere Refolo. Do la parola al Consigliere Barai, prego. Consigliere Barai: Io voglio ribadire, nel dichiarare che Comunità e Territori appoggerà questo utilizzo a favore della Provincia, che questi sono soldi che fanno parte del Bilancio ATO e ATO ha dei compiti precisi. Ora, è vero che all’interno del Bilancio di ATO ovviamente si forma il bilancio partendo dai versamenti dei Comune, se non erro forse anche delle società gestori. Per qualsiasi la provenienza di questi soldi, che siano i Comuni, che siano le società, sono sempre soldi che poi derivano dalle tasche dei cittadini e derivano soprattutto da altri enti che sicuramente non hanno una capacità contributiva elevatissima. Allora nell’utilizzare questo fondo io chiedo – per questo avevo chiesto poi a Candido di intervenire – di evitare però il prossimo anno di chiedere l’aggiunta di versamenti perché l’ATO ovviamente senza risorse non può svolgere i compiti che è deputata a svolgere. Quindi può andar bene, attenzione che stiamo rischiando di farci la guerra tra poveri. Adesso l’Assessore è stata un po’ perentorio, direi anche minaccioso, perché dire se non li spendiamo da una parte li spendiamo dall’altra cosa vuol dire? certo, nessuno di noi qua adesso vuole prendere i soldi e buttarli

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dalla finestra, se non sono utilizzati per attività così descritte da Grandi spero che l’ATO li avrebbe utilizzati in maniera consona, non penso che l’ATO li avrebbe gettati dalla finestra. Tenendo conto che questi non erano soldi che avevamo messo in bilancio non si può partire da quest’ottica, si può partire magari da un’ottica di aiuto fra enti ma deve essere chiaro questo e cioè non succeda che il prossimo anno ATO venga a chiedere agli enti locali e alle società a cui gli enti locali fanno riferimento altri denari. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Aveva chiesto la parola per una replica il Consigliere Refolo. Consigliere Refolo: Semplicemente volevo formalizzare un richiesta. In questa delibera si potrebbe formalizzare proprio in maniera formale, visto che noi Consiglieri andremo a votare questa delibera si o no a seconda dell’intendimento di ogni Consigliere, ma credo che sia giusto aggiungere che il Consigliere delibera che questa somma venga destinata alle casse provinciali a patto che però questi soldi abbiano una destinazione in ambito ambientale. Chiedo al Presidente o all’Assessore se si può aggiungere questa postilla all’interno di questa delibera. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Direi di dare una parola al Consigliere Roveda per l’intervento, poi la replica dell’Assessore Dall’Aglio. Consigliere Roveda: Grazie. Premesso che su questo punto per ovvietà etica darò l’astensione, mi metto assente, ancora meglio, però volevo spiegare alcune cose. La questione del Bilancio dell’Azienda Speciale si è inframmezzata in una situazione per la quale noi avevamo ancora dei crediti da percepire dai Comuni quando erano i Comuni a versare una quota di funzionamento dell’attività dell’ATO in riferimento al numero di abitanti, questo fino a quando sono stati in consorzio. Dopo di che, invece, la remunerazione dell’attività dell’ATO avviene da parte dei soggetti gestori. Cosa è successo l’anno scorso? Che noi avevamo previsto una cifra ipotetica in Bilancio per il completamento della parte dell’apparato, quindi anche con l’assunzione del nuovo direttore, cosa che in realtà non è avvenuta perché si è verificata solamente dal 1° gennaio, quindi c’è stato un risparmio in questo senso. Non solo, ci sono stati anche ulteriori risparmi, scusate se lo cito, per esempio anche i soldi per il rimborso spese agli amministratori che tutti insieme abbiamo deciso di non volere, quindi non solo non percepiamo indennità ma abbiamo deciso per nostro senso di responsabilità di non recepire neanche le spese, quindi ci sono stati altri 4-5 mila euro di utile, in più abbiamo ottenuto un utile maggiore dai proventi bancari, di interesse. Tutto questo ha generato questa piccola cosa. Dal prossimo anno noi avremo – lo vedrete nel Bilancio di Previsione 2014 – ridotto notevolmente queste spese riducendole a soli 250 mila euro contro i

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340 mila di prima. Quindi noi sfrutteremo appunto questo parte di utili, di interessi che abbiamo dalle banche fino a quando avremo questa disponibilità dei soldi degli accordi di programma quadro, per cui noi non andremo a chiedere ulteriori… anzi c’è una riduzione di richiesta ai soggetti gestori di questi proventi e quindi questo non andrà sicuramente ad alterare il sistema tariffario, al di là del fatto che deve essere ancora definito. La seconda precisazione è che secondo me fra le varie cose che citava l’Assessore Grandi ritengo che proprio la questione dell’Autorizzazione Unica Ambientale sia l’elemento, essendo questa la nuova procedura per la definizione dell’autorizzazione degli scarichi nei corpi idrici, che coinvolge gli sportelli unici dei Comuni, l’ARPA, Provincia e l’Azienda, sia la destinazione più ovvia che al limite avremmo potuto mantenerla anche in Azienda. Pertanto questo giro che passa in Provincia credo che sia assolutamente logico e neutro. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Consigliere. Do la parola al Consigliere Dall’Aglio.

Esce Roveda Presenti 17

Assessore Dall’Aglio: Volevo accogliere l’invito per quanto riguarda la proposta fatta dal Consigliere Refolo, se condivisa ovviamente da parte del Consiglio, di identificare la destinazione. Però, ripeto, quando ho iniziato il mio intervento ho detto che è un argomento da affrontare con la massima serenità perché io sono convinto che sia così, quindi l’Amministrazione in questa partita visto che è competenza del Consiglio ha formulato una serie di riflessioni e ha fatto una proposta, ora il Consiglio decide. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Consigliere Pasetti. Consigliere Pasetti: Grazie Presidente. Il mio intervento sembrerà ripetitivo però io vorrei porre l’accento su una questione di cui bisogna prenderne conto. Mi rendo conto e sinceramente mi dolgo per l’Amministrazione provinciale per la diminuzione dei trasferimenti statali, mi rendo conto che sia molto difficile far quadrare il Bilancio in questo momento, soprattutto perché abbiamo un governo che nonostante aumenti quelle che sono le competenze delle Province diminuisce quelli che sono i fondi. Per fortuna noi a Mantova allo stato abbiamo avuto dei fondi da parte della Regione Lombardia perché anche per la questione urbanistica delle strade sarebbe stato molto preoccupante. È anche vero che c’è stato un referendum. Il referendum dell’acqua ha fatto tanto parlare, la questione dell’Azienda d’Ambito ha fatto scorrere veramente fiumi d’inchiostro, è stata molto

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travagliata …[cambio lato audiocassetta1]… dello Statuto. Se mi ricordo bene c’è stato qualcuno che diceva che in ogni caso l’acqua non poteva avere assolutamente un utile. Scusatemi Consiglieri, quando parlano gli altri io sto zitto… tutte le volte che parlo c’è qualcuno che…si sente un ronzio…smetterò di parlare. Per cui allo stato vi dico che bisogna tener presente il referendum. È anche vero che se l’acqua non deve dare un utile bisogna fare in modo che non lo dia l’utile. Personalmente ho sempre detto che l’utile è necessario ma è necessario per gli investimenti sull’acqua, sulla manutenzione degli acquedotti, sulla creazione degli acquedotti nuovi, noi abbiamo nel nostro territorio molti Comuni che sono soggetti all’arsenico. Per cui io ribadisco, questi 53 mila euro che risulterebbero anche per numero di abitanti, per numero di famiglie, per numero di utenze molto basso, però è anche vero che dobbiamo rispondere a quanto ci dice il referendum. Lo Statuto poi ha avuto un suo percorso alternativo e in mole parti d’Italia è stato approvato o meno. Io vi dico personalmente credo che se questi soldi derivano da un utile debbano essere reinvestiti non in maniera generale sull’ambiente ma sull’acqua, per cui eventualmente sulla manutenzione o sui progetti di acquedotti nuovi. L’utile dell’acqua deve essere reinvestito sull’acqua. Se la Provincia ha dei capitoli di spesa destinati all’acqua o al settore acqua o quello che può essere d’ausilio a tutta quella che è l’infrastruttura acqua io sarei disponibile. Valuteremo poi in variazione di bilancio. Allo stato io non posso che votare contro. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Assessore Voleva replicare? Assessore Dall’Aglio: No, volevo solo dire un particolare, volevo permettermi di correggere il Consigliere Pasetti. Nulla cambia rispetto alla Regione Lombardia che ci ha dato dei soldi. No, i soldi li aveva la Provincia, la Regione Lombardia, e io sono grato alla Regione Lombardia, ci ha concesso degli spazi di patto, non dei fondi, i fondi sono 469 mila euro per le strade, da Bilancio, i 3 milioni impiegati sono della Provincia. Quindi oltre al ruolo importante della Regione nella concessione del patto di stabilità, che non sono soldi, c’è anche la virtuosità del Bilancio della Provincia che ha consentito di spenderli, oltre i 2 milioni e mezzo aggiuntivi che ci ha dato. Quindi grazie alla Regione, però lei ha detto che la Regione ci ha dato dei soldi ma ci ha dato la possibilità di spendere i nostri soldi tramite il patto di stabilità. Solo una questione tecnica che non è lana caprina ma è molto importante. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Assessore. Chiedo se ci sono altri interventi. Presidente prego. Alessandro Pastacci – Presidente: Volevo aggiungere che quando abbiamo

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approvato lo Statuto non avremmo potuto pensare che l’Azienda Speciale potesse generare delle risorse, la gestione era alquanto difficile. Non a caso tutti abbiamo approvato uno Statuto dove si dice che questa cosa la Provincia la può utilizzare come soggetto di riferimento. Quindi già nello Statuto si metteva in evidenza che questa condizione sarebbe potuta accadere. Allora essendosi generata in questo modo estremamente particolare… perché voi sapete che oltre all’analisi che faceva il Consigliere Roveda e il Consigliere Negrini, ossia tutta una serie di economie che si sono generate sulla gestione, quale è stata la valutazione? Era scontato che se l’ATO ha delle entrate in più che derivano dalla tariffazione e queste entrate in più dalla tariffazione generano non un investimento immediato, una destinazione immediata e quindi un presunto utile, che poi può diventare un utile dell’Azienda, io credo corretto che rimangano nell’Azienda in tutto e per tutto. Una valutazione un po’ più approfondita invece di come si è generato questo utile, questa plusvalenza si è generata perché all’interno dell’Azienda d’Ambito ci sono depositati più di 5 milioni di euro che ad oggi non sono stati utilizzati per gli investimenti. Questo è un deposito che deriva in forme diverse, ha un derivazione di accantonamento (sono 5 milioni e 100 mi sembra) che l’ATO ha per investimenti che ancora oggi dai gestori non sono stati utilizzati, quindi questo è un altro dato sottolineerei abbastanza preoccupante perché se ci sono 5 milioni e 100 ed è già da un po’ di tempo che sono lì probabilmente c’è una questione legata ai piani industriali che non vanno avanti, alla definizione delle tariffe che è avvenuta o qualcuno che ha qualche problema sull’interpretazione se queste tariffe sono applicabili o meno e così via, quindi una serie di problematiche. Però una parte di queste risorse derivano anche dagli accordi quadro regionali, che la Regione aveva già trasferito ad ATO una serie di risorse che nei famosi piani sono già ripartite su delle opere ben precise. Quindi c’è da dire che quelle opere non richiederanno di più rispetto a quello che gli è stato concesso perché gli verrà quello concesso indipendentemente dalle rivalutazioni monetarie e naturalmente finanziarie. Allora sulla scorta di questa valutazione abbiamo detto quella parte che si è generata se il Consiglio è favorevole noi possiamo pensare di reimpiegarla in una gestione all’interno della Provincia, del territorio che fa riferimento all’ATO in ambito ambientale. Qui è vero che si potrebbe fare l’elenco perché nella riduzione complessiva della spesa che si è avuta dal 2011 al 2013 sulla parte corrente siamo passati da 59 milioni di spesa corrente del 2011 a 43 milioni di spesa corrente nel 2013, cioè 16 milioni in meno, quasi il 30% in meno di parte corrente. Allora non è che con 16 milioni in meno i problemi e gli interventi sull’ambiente sono diminuiti di conseguenza, cioè il lago non ha più problemi, le autorizzazioni le aziende non le chiedono più, le autorizzazioni per le acque superficiali di derivazione non le chiedono più, sui pozzi non le chiedono più. No, queste cose sono rimaste le medesime di prima, anzi devo dire che la situazione dal punto di vista normativo…cioè, c’è un processo in cui si dice alle Province

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verranno tolte le competenze, si dice che le Province verranno svuotate, le Province avranno solo due o tre cose, però le Province preciso che avranno o forse avranno meno competenze, fatto sta che il 2013 è stato l’anno che ha visto nuove competenze per le Province, mantenute tutte le medesime competenze e aumentate le competenze, perché quella che è arrivata a giugno, che è una cosa della massima importanza, che la famosa norma che prevede l’attuazione e l’applicazione dell’autorizzazione unica ambientale che di per sé viene visto come un processo di semplificazione e lì avremo qualche cosa da dire probabilmente perché in realtà non c’è nulla di autocertificato ma anche lì prevede conferenze di servizi, in realtà ha aumentato il carico dell’attività, lo abbiamo fatto presente anche nel documento quando è venuto il Ministro Orlando. Allora a fronte di un’autorizzazione di un processo che sicuramente si è aggravato, a seguito della necessità dei controlli ambientali, perché nel processo autorizzativo di istruttoria delle pratiche per arrivare all’atto autorizzativo noi ci stiamo avvalendo ormai da qualche anno di una convenzione con l’ARPA. Allora pur potendo andare a cercare soggetti per velocizzare l’iter autorizzativo dobbiamo ricorrere ad ARPA, ma ARPA non è un semplice soggetto o istituto regionale che può supportare l’ente Provincia, è un soggetto che si fa pagare e quindi anche in questo caso noi dobbiamo ancora firmare la convenzione con ARPA proprio per capire qual è l’entità e il supporto da chiedere ad ARPA rispetto alle risorse che avevamo. Rispetto a questo quadro di un aggravamento e un appesantimento della procedura amministrativa riguardo l’autorizzazione unica ambientale che si aggrava per mantenere gli stessi tempi, allora abbiamo iniziato anche a rivedere dal punto di vista anche delle risorse umane come modificarle, però questo richiede anche un po’ di tempo e probabilmente anche qualche risorsa, speriamo non tante, ma soprattutto dal punto di vista dei controlli in quella convenzione noi avevamo previsto già una fortissima riduzione però se si può pensare a qualche risorsa in più già questo è un elemento positivo. Aggiungo, e termino, che la questione anche della pulizia dei laghi…cioè la qualità delle acque superficiali non è cosa secondaria rispetto alla qualità dell’ambiente e rispetto alla qualità delle nostre falde. In questo momento in cui queste attività hanno visto una forte contrazione perché l’attività di pulizia dei laghi oltre al contenzioso competenze e così via, però già nel nostro Bilancio 2013 aveva visto una fortissima contrazione. Il fatto di poter pensare a delle risorse che si sono generate come vi ho detto prima, ci ha messo nella condizione di valutare insieme a voi, insieme al Consiglio, l’opportunità, visto che là ci sono ancora 5 milioni e 100 di risorse non spese, che nell’immediato qualche intervento legato a quel piccolissimo pacchetto di risorse che si generano su una plusvalenza finanziaria e che quando avranno speso tutti i 5 milioni e 100 e me ne vengono a prendere 53 glieli ritiro fuori come Provincia, però prima mi spendono i 5 milioni e 100. Questo sarebbe un dato non secondario, perché vorrebbe dire che la macchina degli investimenti e dei piani

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industriali degli enti si è riattivata e finalmente nei Comuni vengono realizzate le opere che devono essere realizzate. Non è che ci fa piacere che i soggetti gestori realizzino i piani industriali, ci fa piacere perché migliorano la qualità dei servizi e delle infrastrutture nei Comuni. Allora chiudo e scusate della lettura anche un po’ legata a questo processo di plusvalenza finanziaria che si è generata, rispetto a una plusvalenza che darebbe un beneficio immediato perché è vero che possono diventare 5.153.000 però voglio vedere in quanto tempo spendono i 5.100.000, questo è il dato, se no continuiamo ad accumulare i tesoretti e poi abbiamo il problema che facciamo più fatica a rilasciare autorizzazioni ambientali, facciamo più fatica o in parte non facciamo gli interventi di riqualificazione ambientale o lo facciamo con tanta più lentezza sui laghi, abbiamo un problema di controlli ambientali, quindi mi sembra che da questo punto di vista ci possa essere una motivazione almeno da prendere in considerazione ed è per questo che l’abbiamo portato alla vostra attenzione. Grazie. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Grazie Presidente. Una breve replica del Consigliere Stefanoni.

Consigliere Stefanoni: Prendiamo atto della situazione e l’ultima affermazione del Presidente credo che possa essere ritenuta interessante, anche perché è una proposta che avremmo voluto fare anche noi, nel senso che siamo anche disponibili a votare a favore questo atto purché questi soldi vengano poi restituiti, nel momento in cui ci sarà la necessità per gli investimenti sull’acqua, all’Agenzia dell’ATO. Noi, ripeto, siamo disponibili se mettiamo nella delibera l’impegno da parte della Provincia alla restituzione, nel momento in cui gli investimenti verranno realizzati da parte dell’ATO, noi saremo anche favorevoli. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Quindi di fatto c’è la proposta di emendare la delibera, che tra l’altro poi non so se era coincidente nei termini e nei contenuti… quindi si tratta di capire se il testo viene emendato e se sì come. Quindi va formalizzata la proposta di emendamento sulla delibera. Se volete sospendiamo un attimo, magari con i capigruppo cerchiamo di raccordarci su questa cosa. Sospendiamo per dieci minuti.

Sospensione di 10 minuti

Alla ripresa dei lavori risultano presenti gli stessi Consiglieri

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: È stato concordata la modifica del testo della delibera che leggo qui di seguito e poi poniamo in votazione il punto. Allora viene tenuta buona la prima parte della delibera come era stata proposta, a seguire, dopo “introiterà l’utile di esercizio pari a 53.154” continua “dando atto che in sede di assestamento generale del Bilancio di Previsione 2013 tali somme

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verranno destinate al finanziamento di spese inerenti la funzione ambientale; di dare altresì atto che in sede di predisposizione del Bilancio di Previsione dell’esercizio 2016 si terrà conto della somma di euro 53.154 quale restituzione dell’utile a favore dell’Azienda Speciale ATO subordinando l’effettiva assegnazione alla presentazione del piano degli investimenti di oltre 5 milioni giacenti presso l’ATO”. Qui c’era “subordinando l’effettiva assegnazione alla presentazione del piano degli investimenti di oltre 5 milioni dell’utilizzo”. Quindi cambiamo quella parte lì con “subordinando all’effettiva assegnazione alla presentazione del piano degli investimenti….”… Prego Consigliere Pasetti…. Consigliere Pasetti: Faccio una domanda preventiva, faccio l’avvocato del diavolo. Qualora le Province dovessero essere abolite…? Interventi fuori microfono Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: … “subordinando la verifica dell’effettivo utilizzo delle risorse di oltre 5 milioni giacenti presso l’ATO”. Riprendo dall’inizio: “dando atto che in sede di assestamento generale del Bilancio di Previsione 2013 tali somme verranno destinate al finanziamento di spese inerenti la funzione ambientale; di dare altresì atto che in sede di predisposizione del Bilancio di Previsione dell’esercizio 2016 si terrà conto della somma di euro 53.154 quale restituzione dell’utile a favore dell’Azienda Speciale ATO, subordinando la verifica dell’effettivo utilizzo delle risorse ammontanti ad oltre 5 milioni di euro giacenti presso l’ATO”. …[pausa]… Allora “dando atto che in sede di assestamento generale del Bilancio di Previsione 2013 tali somme verranno destinate al finanziamento di spese inerenti la funzione ambientale; di dare altresì atto che in sede di predisposizione del Bilancio di Previsione dell’esercizio 2016 si terrà conto della somma di euro 53.154 quale contribuzione a favore dell’Azienda Speciale ATO, subordinando alla verifica l’effettivo utilizzo delle risorse attualmente ammontanti ad oltre 5 milioni di euro giacenti presso l’ATO”. Questo è il testo. Poniamo in votazione l’emendamento Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio

pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico,

l’emendamento al punto all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 16 (Pastacci – Pistoni – Bian-

chera – Montagnini – Morselli – Negrini – Soffiati – Zucca - Refolo – Barai – Chiodarelli – Pippa – Marchi – Meneghelli – Pasetti – Stefanoni)

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Astenuti: n. 1 (Cavaglieri)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvato l’emendamento.

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Adesso votiamo il testo della delibera, come letto per intero. Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio

pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto

all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 17 (Pastacci – Pistoni – Bian-

chera – Cavaglieri – Monta-gnini – Morselli – Negrini – Soffiati – Zucca - Refolo – Barai – Chiodarelli – Pippa – Marchi – Meneghelli – Pasetti – Stefanoni)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata all’unanimità la

deliberazione stessa.

Infine il Consiglio, con voti

Favorevoli: n. 17 (Pastacci – Pistoni – Bian-chera – Cavaglieri – Monta-gnini – Morselli – Negrini – Soffiati – Zucca - Refolo – Barai – Chiodarelli – Pippa – Marchi – Meneghelli – Pasetti – Stefanoni)

Dichiara immediatamente eseguibile la deliberazione stessa.

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3) Edilizia Scolastica – Aggiornamento convenzioni ex Legge 23/1996

Premesso che: - l’art. 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23 «Norme per l’edilizia scolastica» stabilisce: «In attuazione dell’art. 14, comma uno, lettera i), della legge 8 giugno 1990, n. 142, provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici: i Comuni, per quelli da destinare a sede di scuole materne, elementari e

medie; le Province, per quelli da destinare a sede di istituti e scuole di istruzione

secondaria superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d’arte, di conservatori di musica, di accademie, di istituti superiori per le industrie artistiche, nonché di convitti e di istituzioni educative statali»;

- l’art. 8, comma 1 della medesima legge dispone che «gli immobili dei Comuni e dello Stato utilizzati come sede delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 3, comma 1, lettera b), sono trasferiti in uso gratuito, ovvero, in caso d'accordo fra le parti, in proprietà con vincolo di destinazione ad uso scolastico, alle Province, che si assumono gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché gli oneri dei necessari interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alle norme vigenti. I relativi rapporti sono disciplinati mediante convenzione»; - il Consiglio della Provincia di Mantova con deliberazione n. 70 in data 28/12/1998 ha approvato lo schema di convenzione per il trasferimento di immobili scolastici dai Comuni alla Provincia in forza delle norme citate; - con atto prot. 68811 rep. 3340 del 6-10-2003 è stata stipulata convenzione tra la Provincia ed il Comune di Mantova per il trasferimento d’immobili scolastici ubicati in Mantova a termini della legge citata, tra i quali le allora sedi del Conservatorio di musica L. Campiani di piazza Dante e di Palazzo del Podestà, e la sede dell’Istituto Bonomi - Mazzolari di via Bonomi; - con atto prot. 6906 rep. 3307 del 07/02/2003 è stata stipulata convenzione tra la Provincia ed il Comune di Sermide per il trasferimento degli immobili scolastici di via Zambelli, succursale Istituto Greggiati, e via IV novembre, sede dell’Istituto per geometri; - con atto prot. 69158 rep. 3285 del 13/11/2002 è stata stipulata convenzione tra la Provincia ed il Comune di Suzzara per il trasferimento dell’immobile scolastico di via Zonta, sede dell’Istituto Manzoni; - con atto prot. 72382 rep. 3296 del 04/12/2002 è stata stipulata convenzione tra la Provincia ed il Comune di Poggio Rusco per il trasferimento dell’immobile scolastico di via Trento e Trieste, sede Istituto Greggiati; - con atto prot. 17965 in data 16/02/2004 è stata stipulata, secondo apposito schema approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 53 del 30-9-2003, convenzione tra la Provincia ed il Comune di Castel Goffredo riguardo l’immobile comunale in via Puccini a Castel Goffredo destinato ad ospitare il corso sperimentale «Industria Tessile» dell’Istituto Superiore G. Falcone di Asola; considerato che: - conformemente al mutare delle esigenze e dell’organizzazione didattica, in armonia con il quadro normativo nazionale e regionale e nell’ottica del

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miglioramento logistico e della razionalizzazione delle spese, dalla sottoscrizione delle convenzioni ad oggi vi sono state modifiche nella distribuzione delle sedi scolastiche per accorpamenti, realizzazione di nuove complessi, chiusura di plessi non più utilizzati; - sono stati stipulati tra Provincia e Comuni ulteriori e più specifici accordi riguardanti singole sedi od istituti; dato atto che nell’ambito dei rapporti con il comune di Mantova sono intervenute modifiche riguardo: 1) la sede dell’istituto Bonomi-Mazzolari: la citata convenzione con il Comune prevedeva che la Provincia realizzasse una sede scolastica unitaria per l’Istituto Bonomi Mazzolari nella zona di via Amadei, e che, una volta realizzata la sede unitaria, restituisse al Comune il fabbricato di via Bonomi. La nuova sede è stata completata e consegnata alla scuola nel gennaio 2007 e quindi l’immobile di via Bonomi è stato riconsegnato al Comune a termini di convenzione con verbale in data 27/10/2008. 2) la sede del conservatorio di musica L. Campiani: Al momento della sottoscrizione della citata convenzione la sede principale del conservatorio si trovava nel Palazzo dell’Accademia, di proprietà del Comune, con accesso da piazza Dante. Il conservatorio occupava inoltre provvisoriamente alcuni spazi nel palazzo del Podestà, anch’essi di proprietà del Comune ed a questi definitivamente restituiti a termini della convenzione in data 09/12/2005; Ad oggi il conservatorio ha trovato una nuova più ampia ed idonea sede nello storico immobile di via Conciliazione, già caserma Palestro e precedentemente convento delle Barnabite, che è stato sottoposto a lunghi ed impegnativi lavori di restauro da parte della Provincia con il concorso del Conservatorio stesso e di numerosi altri Enti pubblici e privati. La collocazione unitaria di tutte le attività del conservatorio in tale nuova sede (Cittadella della musica) è stata sancita con convenzione tra Conservatorio e Provincia sottoscritta in data 5 aprile 2011; In forza di tale atto e di un complessivo accordo di valorizzazione del bene, l’immobile di via Conciliazione è stato trasferito gratuitamente dal Demanio dello Stato alla Provincia. Da febbraio 2013 tutti i corsi curricolari del Conservatorio, nonché gli uffici di direzione e segreteria sono operativi nella nuova sede di via Conciliazione , e l’edificio di piazza Dante ospita solamente i corsi di propedeutica, riservati ai bambini che iniziano il percorso di educazione musicale. Entro la fine del 2013 saranno recuperati ulteriori spazi presso la nuova sede ed anche i corsi di propedeutica verranno ivi trasferiti, liberando completamente la sede di piazza Dante. Le caratteristiche fisiche e distributive dell’immobile di piazza Dante, come le scarse dimensioni delle aule e la loro distribuzione su tre piani, lo rendono inadatto ad ospitare corsi di studio che prevedono classi numerose, quale ormai è lo standard per tutti gli istituti d’istruzione superiore, inoltre la presenza di un’unica scala che collega tutti i tre piani dell’immobile impedisce di fatto un impiego scolastico a massima capienza dell’immobile, in ragione delle prescrizioni normative in tema di sicurezza ed in special modo sul numero e le caratteristiche delle vie di esodo in caso d’incendio. L’unico istituto superiore con sede a Mantova che ospita un indirizzo di studi musicale per il quale tali spazi potrebbero essere

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appetibili è l’istituto Isabella d’Este, la cui dirigenza, interpellata in proposito, ha giudicato impraticabile questa soluzione a causa sia delle menzionate caratteristiche dell’immobile, sia dei problemi logistici della gestione di una sede separata e distante da quella principale. Per quanto sopra il mantenimento di tale sede risulta essere non più necessario per la Provincia quanto piuttosto antieconomico, per i costi di gestione. Il Comune di Mantova del resto con nota prot. 37906 in data 07/10/2013 ha espressamente richiesto la restituzione, dell’immobile per assegnarlo all’Accademia Nazionale Virgiliana che vi amplierebbe gli spazi della propria confinante sede, ospitandovi attività culturali ed educative di interesse per tutta la città. Il Comune si è inoltre reso disponibile ad ospitare in via residuale alcuni corsi di propedeutica del Conservatorio fino alla fine del 2013, con accordo separato da stipularsi direttamente con il Conservatorio Campiani e senza ulteriori oneri per la Provincia; L’immobile in Piazza Dante sarà pertanto restituito nel brevissimo termine al Comune di Mantova. dato atto che nell’ambito dei rapporti con i comuni di Ostiglia, Poggio Rusco e Sermide ha avuto luogo quanto segue: La Provincia si è impegnata negli ultimi quindici anni in una complessiva revisione e razionalizzazione degli immobili oggi assegnati agli istituti superiori «G. Galilei» e «G. Greggiati». Infatti la situazione logistica complessiva al momento della sottoscrizione delle convenzioni era molto articolata e con costi di gestione non ottimali, distribuita in tre sedi ad Ostiglia, due a Sermide ed una a Poggio Rusco, delle quali solamente una era di proprietà della Provincia (plesso di via Verona ad Ostiglia) ed adeguata allo scopo; una seconda era alloggiata presso una struttura privata («la Ciminiera» di piazzale Mondatori ad Ostiglia) con alti costi d’affitto per la Provincia, mentre le altre erano di proprietà comunale e generalmente di piccole dimensioni ed uso promiscuo; la Provincia ha perciò realizzato:

1 la costruzione di un nuovo plesso (I.T.I.S) ad Ostiglia (via Collodi), in ampliamento dell’Istituto Galilei (sede licei),

2 la ristrutturazione dell’edificio attualmente adibito a sede principale dell’Istituto Greggiati ad Ostiglia (via Roma);

3 l’adeguamento della sede dei corsi tecnici per geometri a Sermide (via IV novembre);

4 la costruzione, per il tramite del Comune, di un nuovo plesso a Poggio Rusco (piazza 1° Maggio) per l’indirizzo alberghiero dell’Istituto Greggiati, sulla base dei due protocolli d’intesa in data 12/01/1999 e 11/05/2006 di cui alle deliberazioni n. 427 del 17/12/1998 e n. 307 del 24/11/2005;

ciò ha consentito di: 1 realizzare ad Ostiglia due poli scolastici con presidenza e segreteria per i

due istituti, 2 disdettare l’oneroso contratto di locazione dell’immobile di piazzale

Mondatori ad Ostiglia, 3 riconsegnare al comune di Sermide la sede di via Zambelli dell’Istituto

Greggiati, ormai non più utilizzata; 4 restituire al Comune di Poggio Rusco l’immobile di via Trento e Trieste, non

più utilizzato dall’istituto Greggiati;

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conformemente ai citati protocolli d’intesa, è ora necessario: 1 procedere al trasferimento di proprietà dal Comune di Poggio Rusco alla

Provincia della porzione della nuova sede dell’istituto alberghiero corrispondente al secondo lotto di costruzione (foglio 12 mappale 448 sub. 302, 307 del N.C.E.U. Poggio Rusco), interamente finanziato dalla Provincia,

2 sottoscrivere una nuova convenzione per l’utilizzo da parte dell’istituto Greggiati delle porzioni d’immobile che rimangono di proprietà del comune (primo e terzo lotto), secondo lo schema già approvato con D.C.P. n. 70 del 28/12/1998;

dato atto che nell’ambito dei rapporti con il comune di Suzzara è intervenuto quanto segue : alla data di entrata in vigore della legge 23/96 a Suzzara erano presenti due istituti di istruzione superiore, il Manzoni ed il Marangoni, le cui attività erano ospitate in una sede di proprietà della Provincia, in via Mantova/viale Virgilio, ed in una di proprietà comunale, in via Zonta (convenzione del 13/11/2002). Con Accordo di programma pubblicato in data 26/01/2005 sul BURL n. 4 la Provincia ed il Comune di Suzzara concordavano di realizzare un ampliamento della sede di via Mantova per unificare in un unico plesso tutto il polo di istruzione superiore della cittadina, gli enti concordavano di ripartirsi l’onere finanziario dell’opera nella misura del 50% per ogni amministrazione. I lavori di costruzione sono terminati nel settembre 2007;ed in data 25/01/2008 l’ampliamento è stato ufficialmente preso in carico dalla Provincia, di conseguenza il fabbricato di via Zonta è stato riconsegnato al Comune di Suzzara. dato atto che nell’ambito dei rapporti con il comune di Castel Goffredo ha avuto luogo: A decorrere dall’anno scolastico 2003/2004 l’Istituto superiore G. Falcone è stato autorizzato ad avviare un corso tecnico industriale con specializzazione in produzioni tessili. La sede del corso è stata individuata nell’edificio scolastico di via G. Puccini 4 a Castel Goffredo, immobile di proprietà del Comune che l’ha ceduta in uso alla Provincia sulla base di apposita convenzione. Dopo un iniziale favorevole accoglimento da parte dell’utenza, il corso in parola ha progressivamente perso iscrizioni, e dall’anno scolastico 2012/2013 l’Istituto Falcone ha cessato l’utilizzo della sede di Castel Goffredo. Tale immobile è dunque ritornato in uso al Comune e la relativa convenzione ha cessato di avere effetto. visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 - 1° comma - del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, adottato con D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 da: • dal Dirigente del Settore Tecnico e Unico delle Progettazioni e delle

Manutenzioni, che attesta la regolarità tecnica e dal Dirigente del Settore Programmazione economica e finanziaria che attesta la regolarità contabile;

D E L I B E R A

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1) di prendere atto ed approvare le variazioni intervenute nel corso degli anni nei rapporti convenzionali con i Comuni della Provincia di Mantova per la gestione degli immobili sede di Istituti di Istruzione Secondaria, secondo il quadro delineato in premessa narrativa, ed in particolare: in comune di Mantova: della avvenuta restituzione al comune del Plesso di via Bonomi (ex Gil), dei locali presso il palazzo del Podestà e dell’imminente restituzione del fabbricato in Piazza Dante; in comune di Poggio Rusco: dell’avvenuta restituzione al comune del fabbricato di piazza Trento e Trieste, e della necessità di acquisire in proprietà la porzione dell’immobile denominato «Cittadella della Cultura» la cui realizzazione è stata finanziata alla Provincia di Mantova e di formalizzare l’uso delle restanti porzioni del medesimo fabbricato ad uso dell’Istituto Greggiati mediante la sottoscrizione di una nuova convenzione sulla base della bozza approvata con DC n. 70 in data 28/12/1998; in comune di Sermide dell’avvenuta restituzione dell’immobile di via Zambelli; in comune di Suzzara: dell’avvenuta restituzione al comune del plesso scolastico di via Zonta, e quindi dell’estinzione della convenzione prot. 69158 rep. 3285 del 13/11/2002; in comune di Castel Goffredo della restituzione al comune dell’immobile di via G. Puccini 5, e quindi dell’estinzione della convenzione prot. 17965 in data 16/02/2004; 2) di autorizzare l’acquisizione al Demanio della Provincia di Mantova della porzione di immobile in Poggio Rusco identificata catastalmente al foglio 12 mappale 448 sub. 302, 307 del N.C.E.U., così come previsto nei protocolli di intesa citati in premessa; 3) di autorizzare, ove necessario, la ridefinizione e o l’aggiornamento delle convenzioni stipulate con i comuni di cui in premessa, secondo lo schema tipo approvato con DC n. 70 del 28/12/1998. Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Passo la parola al Vice Presidente Zaltieri:

Escono Pasetti, Barai Entra Roveda

Presenti 16 Francesca Zaltieri – Vice Presidente: [salto registrazione] Consigliere Stefanoni: [salto registrazione] Alessandro Pastacci – Presidente: [salto registrazione]

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Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Interventi? Se non ce ne sono… scusate un attimo che riprendo gli atti… Bene, se non ci sono contributi, interventi, metterei in votazione… Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio

pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto

all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 15 (Pastacci – Pistoni – Bian-

chera – Cavaglieri – Montagnini – Morselli – Negrini – Roveda – Soffiati – Zucca - Refolo – Chiodarelli – Pippa – Marchi – Meneghelli)

Astenuti: n. 1 (Stefanoni)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvata la deliberazione stessa.

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9) Ordine del Giorno presentato dai Consiglieri PD Montagnini, Soffiati,

Cavaglieri, Zucca, Bianchera, sull’annuncio della Raffineria IES di Mantova

PREMESSO CHE la raffineria IES – Italiana Energia e Servizi - di Mantova, situata nella zona industriale di Frassino alla periferia sud – est della città, occupa una superficie di 525.000 mq ed ha una capacità di lavorazione di 2.600.000 t/anno di petrolio grezzo con ciclo produttivo orientato alla massimizzazione dei distillati intermedi (gasoli) e bitumi. la raffineria in questione produce tutta la gamma dei prodotti autotrazione (benzine 95 e 98 RONC, gasolio auto standard ed artico, agevolati per uso agricolo) e riscaldamento (kero e gasolio) ed è specializzata nella produzione di diversi gradi di bitume, sia per applicazioni stradali che per applicazioni industriali. dal 2007, la raffineria IES di Mantova è di proprietà del gruppo ungherese MOL Group ed impiega circa 390 lavoratori, oltre a circa 400 lavoratori dell’indotto.

CONSIDERATO CHE in data 4 ottobre 2013, il gruppo MOL Group tramite un comunicato stampa annuncia la progressiva trasformazione della raffineria di Mantova in polo logistico giustificando tale scelta “come conseguenza del difficile contesto economico in cui il settore della raffinazione opera in Italia, a seguito di una profonda analisi sulla sostenibilità di lungo periodo delle operazioni mantovane di IES”. Tale processo avrà inizio a partire dal 1 gennaio 2014.

RILEVATO CHE in data 7 ottobre 2013, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova e dei parlamentari mantovani vi è stato il tavolo istituzionale per affrontare il problema della chiusura della raffineria IES di Mantova e che tale tavolo è stato riaggiornato al 18 o al 21 ottobre al fine di consentire all’azienda di fornire ulteriori elementi in merito all’accordo commerciale siglato tra Eni e MOL.

SOTTOLINEATO CHE tale chiusura avrebbe non pochi risvolti negativi dal punto di vista occupazionali e socio - economici sull’intera comunità della provincia di Mantova. Tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MANTOVA

ESPRIME la propria forte preoccupazione sulle ricadute che la chiusura della raffineria IES di Mantova avrà dal punto di vista occupazionale e socio - economici sull’intera comunità della provincia di Mantova; solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti in questa vertenza;

IMPEGNA

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tutte le forze politiche presenti in Consiglio Provinciale ad adoperarsi al fine di garantire e tutelare i livelli occupazionali – produttivi dell’intero territorio mantovano.

Esce Pippa Presenti 15

Presidente del Consiglio – Simone Pistoni: Do la parola al Consigliere Montagnini, prego.

Consigliere Montagnini: [salto registrazione] Non avendo nessun altro Consigliere chiesto la parola, il Presidente del Consiglio

pone in votazione in forma palese, eseguita con sistema elettronico, il punto

all’ordine del giorno e ne proclama il seguente esito:

Favorevoli: n. 15 (Pastacci – Pistoni – Bian-

chera – Cavaglieri – Montagnini – Morselli – Negrini – Roveda – Soffiati – Zucca - Refolo – Chiodarelli – – Marchi – Meneghelli – Stefanoni)

In conformità di ciò, il Presidente proclama approvato all’unanimità l’Ordine del

Giorno stesso.

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La seduta è tolta alle ore 20:30

Letto, approvato e sottoscritto

IL PRESIDENTE

F.to Simone Pistoni

IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Francesca Santostefano


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