L’attrattività turistica in
provincia di Vibo Valentia
nel 2011
Febbraio 2012
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INDICE
PREMESSA .............................................................................................................. 4 1 – IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA ............................................................................. 6 2 – LA STRUTTURA DELL’OFFERTA RICETTIVA ................................................ 11
2.1 L’offerta ricettiva provinciale .......................................................................... 11 2.2 L’offerta ricettiva alberghiera ......................................................................... 16 2.3 L’offerta ricettiva complementare .................................................................. 19
3 – I FLUSSI TURISTICI IN PROVINCIA ................................................................. 22 3.1 Il quadro provinciale ...................................................................................... 22 3.2 Il dettaglio comunale ..................................................................................... 28
Focus: L’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia nel 2011 ........................ 32
3.3 Il posizionamento rispetto ai principali competitors ........................................ 35 4 – ANALISI STRATEGICA: INDAGINE E ANALISI SWOT .................................... 39
4.1 L’analisi congiunturale: consuntivo 2010 e previsioni 2011 ........................... 39 4.2 Segmentazione di mercato e posizionamento competitivo ............................ 44 4.3 Le politiche per il territorio ............................................................................. 53 4.4 L’analisi SWOT ............................................................................................. 60
5 – IL TURISMO NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE ................................ 62 5.1 Il “PIANO STRATEGICO DI MARKETING TURISTICO” per il rilancio del turismo calabrese ................................................................................................ 62
APPENDICE STATISTICA ......................................................................................... 64
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Il presente Rapporto è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia in collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne. Gruppo di lavoro Istituto Guglielmo Tagliacarne Alessandro Rinaldi, Dirigente Responsabile Area Studi e Ricerche Paolo Cortese, Responsabile Analisi economiche e politiche di sviluppo territoriale Stefania Vacca, Ricercatrice Gruppo di lavoro Camera di Commercio di Vibo Valentia Dr.ssa Donatella Romeo, Segretario Generale Camera di Commercio di Vibo Valentia Dr.ssa Raffaella Gigliotti, Responsabile P.O. Unità III – Studi Statistica Regolazione del Mercato Tavole Statistiche sul Turismo in provincia di Vibo Valentia Osservatorio Turistico Vibo Valentia (Camera di Commercio e Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia) E’ vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo non autorizzata
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PREMESSA
Finalità e impostazione del lavoro
Il turismo rappresenta un fenomeno vasto e diversificato, la cui domanda è motivata ed influenzata da molteplici fattori. Al fine di ottenere un quadro il più completo possibile su tale fenomeno, sugli impatti socio - economici da esso generati e sull’impianto strategico da porre in essere per rendere più attrattiva la provincia d Vibo Valentia, occorre procedere ad una analisi che parta dall’esame della domanda e dell’offerta turistica, anche alla luce della disponibilità di un quadro statistico informativo, messo a disposizione dall’Amministrazione Provinciale e dalla Camera di Commercio, aggiornato ed attendibile. Nell’edizione dell’Osservatorio Economico provinciale realizzato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia in collaborazione con l’Istituto G. Tagliacarne nel 2008 il turismo era stato già affrontato come approfondimento tematico. Ad oggi, alla luce dei nuovi dati disponibili e del rinnovato contesto di mercato, emerge l’esigenza di ridefinire il quadro strategico, in un’ottica di Sistema Relazionale di attrattività turistica. A tal proposito, è risultato opportuno realizzare una matrice strategica su cui catalizzare l’attenzione degli operatori e far convergere le risorse economiche ed imprenditoriali, in un quadro di politica economica del territorio. Piattaforma strategica che è stata realizzatra attraverso un’attività di analisi del sistema territoriale che origina/produce annualmente beni e servizi specifici del turismo, esplorandone caratteristiche strutturali e performance economiche (in termini, ad esempio, di creazione di ricchezza, di redditività aziendale, di impatto sull’occupazione, etc.). Alla luce di tali considerazioni, il presente Rapporto ha la finalità di fornire un quadro tempestivo sulle risorse attrattive della provincia di Vibo Valentia ed individuare le principali linee di policy per alimentare la competitività del settore nel medio periodo. Ai fini dell’analisi è stato doveroso valutare distintamente le caratteristiche strutturali e dimensionali dell’offerta e quelle corrispondenti della domanda. Inoltre, è stata realizzata una indagine telefonica presso un campione di imprese, per monitorare lo stato di salute delle stesse, per individuarne i fabbisogni e definire un quadro strategico, anche mediante l’analisi SWOT. Per utilizzare in modo efficace i risultati del Rapporto e integrare lo stesso come strumento nel sistema delle
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relazioni territoriali ed imprenditoriali, sarà utile, nel corso delle analisi, realizzare degli incontri con testimoni privilegiati, al fine di conoscere meglio l’attuale realtà del sistema turistico locale, nonché poter approfondire ulteriormente quanto emerso in fase di analisi.
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1 – IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA I mutamenti negli stili di fruizione turistica
Dopo il dispiegarsi della crisi finanziaria internazionale e la conseguente recessione dell’economia reale, risulta opportuno ripensare le strategie e le politiche da implementare per favorire l’attrattività turistica di un determinato territorio. In tale ambito, sembra doveroso adottare un approccio multidisciplinare integrato che, attraverso l’esame dei trend di consumo turistico degli anni precedenti, possa fornire degli strumenti concettuali atti a sviluppare una vision strategica. Nel corso dell’ultimo decennio, sono comparse, sul mercato nazionale ed internazionale, nuove domande e, conseguentemente, nuove tipologie di prodotto come conseguenza di nuovi stili di vita e di consumo. Le dinamiche, estrinsecatesi congiuntamente al sempre più pervasivo processo di globalizzazione, hanno inevitabilmente dispiegato i propri effetti sul settore turistico nel suo complesso, generando profondi mutamenti. Per quel che concerne lo scenario nazionale, si evidenzia come, in seguito ai gravi eventi internazionali prodotti dal terrorismo e dalle guerre, si sia assistito, a partire dal 2001, ad un'inversione di tendenza rispetto al decennio precedente, con particolare riferimento al mutamento degli stili di fruizione turistica e, conseguentemente, alla struttura della spesa, sempre più orientata alla qualità, ma anche ad una maggiore consapevolezza del turista. Questa situazione ha portato ad un’evoluzione spontanea del settore turistico italiano, orientato sempre più verso una diversificazione ed una riqualificazione dell'offerta, attraverso la riscoperta di località minori e la ricerca di forme o modalità ricettive diverse. Alla fine del decennio, in conseguenza alla crisi economica, tale mutamento si è acuito, rendendo ancor più fragili gli stili di consumo turistico consolidati nel tempo. Il turismo, dunque, spinto dalle crescenti pressioni provenienti dalla globalizzazione, dal crescente livello di concorrenza internazionale e dalla crisi economica, sperimenta un percorso di evoluzione strutturale sempre più marcato. Prima di procedere ad una puntuale analisi descrittiva dello scenario turistico italiano risulta doveroso evidenziare l’elevato grado di eterogeneità che contraddistingue il settore turistico e che lo rende non suscettibile di adeguata rappresentazione mediante il mero ricorso a statistiche ufficiali, le quali difficilmente
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Le peculiarità del settore in Italia
consentono di cogliere appieno le peculiarità dello stesso. Dal lato dell’offerta, infatti, il settore ricettivo risulta contraddistinto da un elevato grado di diversificazione (soprattutto per quel che concerne gli standard competitivi) e di dinamicità imprenditoriale. Considerazioni analoghe assumono rilievo anche dal lato della domanda, data la propensione di alcune tipologie di esercizi ricettivi, quali bar e ristoranti, ad assorbire fasce di clientela non propriamente turistica e, parimenti, la consuetudine delle statistiche ufficiali di collocare in altri settori attività tipiche del turismo, quali agenzie di viaggio, noleggio di attrezzature sportive ed intermediazione immobiliare. Tali fattori ostacolano il delinearsi di un puntuale quadro descrittivo del settore turistico italiano, rendendo, così, necessaria un’analisi dello stesso alla luce della considerevole integrazione intersettoriale e dei diversi stili di fruizione e di consumo che lo contraddistinguono. Procediamo, pertanto, ad una sintetica, ma puntuale descrizione del settore turistico italiano, evidenziando le peculiarità più significative dello stesso, con riferimento alle componenti di offerta e domanda turistica. Dal lato dell’offerta, la capacità degli esercizi ricettivi in Italia evidenzia una maggior consistenza degli esercizi complementari rispetto alle strutture alberghiere. Più precisamente, gli esercizi extralberghieri, categoria in cui rientra una pluralità molto variegata di attività economiche (dal villaggio turistico al bed & breakfast, dal campeggio all’ostello) sono oltre 102 mila, mentre la presenza alberghiera (anche in tal caso l’eterogeneità interna è molto ampia) si attesta a circa 27 mila unità. Dal lato della domanda, i dati relativi ai flussi turistici ufficiali sono disponibili con notevole ritardo, rendendo quasi inutile la relativa analisi. Tuttavia, fino all’irrompere della crisi finanziaria globale, il tempo libero e le attività connesse al benessere globale hanno acquistato un valore crescente sia per i singoli cittadini che per l’intero sistema socio-economico. Una serie di fattori concorre, a livello sociologico, a modificare la domanda di turismo. Questi fattori possono essere così elencati:
• allungamento della vita media; • maggiore prestanza fisica e intellettiva anche in tarda
età; • progressiva riduzione degli orari di lavoro; • maggiore flessibilità degli orari di lavoro, per cui è
sempre più possibile modulare i propri impegni lavorativi per ricavarne spazi dedicati al turismo;
• rapido sviluppo economico di molti paesi extra-
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Le ripercussioni della recessione
europei; • crescente scolarizzazione degli appartenenti a fasce
di reddito medio-alto; • sviluppo delle infrastrutture di trasporto, che rendono
più rapidi e meno dispendiosi gli spostamenti e maggiormente fruibile il territorio stesso;
• de-stagionalizzazione delle vacanze, connessa alla sostituzione di un unico blocco di ferie, per lo più estivo, con più periodi brevi e dislocati nell’anno;
• presenza sempre più palese di un nuovo soggetto sociale costituito dai giovani inoccupati, colti e agiati, che tendono ad arricchire il proprio tempo con il nomadismo turistico.
Alla luce di tali fattori, risulta però doveroso porre in evidenza che la situazione è complessa, in quanto riflette appieno le difficoltà dell’economia mondiale e della crisi finanziaria. Prima di tale crisi di portata globale, l’Italia risultava particolarmente apprezzata da turisti tedeschi, francesi, inglesi, austriaci, olandesi, statunitensi e giapponesi, anche se, negli anni più recenti, si registra un importante apprezzamento del nostro Paese dai turisti russi, canadesi, brasiliani, venezuelani, australiani, cinesi e di alcuni paesi arabi. In generale, le presenze di stranieri nelle strutture alberghiere di qualità (a 4 e 5 stelle) sono più consistenti se confrontate con quelle di italiani. L’andamento stagionale dei flussi turistici, infatti, indica il persistere di differenze di comportamento tra la clientela straniera e quella nazionale, con una più marcata concentrazione dei flussi della clientela italiana nei mesi estivi (quasi un quarto delle presenze turistiche italiane si concentrano nel mese di agosto). Tra i prodotti turistici più richiesti si confermano, in generale, le città d’arte, seguite a distanza dalle località balneari. Interessanti le quote di venduto relativo ai prodotti di nicchia, come l’enogastronomia, l’agriturismo, il turismo sportivo e quello congressuale. Cresce l’interesse per l’offerta culturale e per gli eventi dello sport e dello spettacolo e per le stazioni termali. Le scelte all’estero sottolineano l’incremento delle destinazioni asiatiche rispetto alle tradizionali mete europee e delle montagne del Nord America. Interessanti, inoltre, si rivelano le prenotazioni di vacanze per single e risulta in flessione la domanda per viaggi di avventura. Per quanto concerne la scelta della destinazione, la motivazione principale permane legata alle bellezze naturalistiche della località. In ogni caso, i comportamenti turistici risultano in via di
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Verso una destagionalizzazione delle vacanze Alcune linee di intervento
evoluzione; le vacanze brevi vedono crescere la loro importanza e l’espansione dei consumi si osserva proprio in tale categoria che si esplica, per lo più, nei week end. E’ doveroso puntualizzare che le vacanze brevi tendono a diventare sempre più lunghe. Aumenta l’interesse per il periodo primaverile e pasquale. La vacanza estiva, spesso, viene realizzata nei mesi di “spalla” rispetto a luglio ed agosto ed aumentano i viaggi lunghi ed in paesi lontani effettuati nel periodo invernale; si tratta di un processo che sottolinea la tendenza verso la destagionalizzazione delle vacanze. Cambiano, inoltre, le modalità di fruizione della vacanza e del territorio, al punto tale che l’organizzazione del viaggio richiede sempre più professionalità, testimoniata dall’incremento consistente delle agenzie di viaggio (anche in franchising); parimenti, cresce l’acquisto on line di viaggi e l’interesse per il “fai da te”, anche in virtù della proliferazione di voli low cost. In questo scenario, l’offerta, spinta da una forte pressione competitiva, si integra sempre più di prodotti e servizi complementari all’alloggio; ciò indica come la domanda sia sempre più caratterizzata da livelli di giudizio e selezione. Ne risulta un graduale processo che interessa le strutture ricettive, volto al miglioramento qualitativo ed alla professionalizzazione degli operatori del settore. Attualmente occorrono idee e progetti che vadano in questa direzione e che attirino il turismo internazionale così come quello nazionale e regionale, perché la sfida globale si vince se si attirano gli stranieri, ma anche se si fa crescere il turismo domestico e di prossimità. A tal proposito è necessario mettere in campo progetti per la creazione di reti e per facilitare lo scambio delle risorse territoriali, che consenta una fruizione coscienziosa dei luoghi e degli attrattori locali delle diverse province. Gli obiettivi su cui si rende ormai necessaria una consultazione con i soggetti interessati – categorie, imprese, istituzioni – possono essere così riassunti:
identificazione delle tipologie di “turismo” auspicabili (turismo congressuale, scolastico, di nicchia, per anziani, sportivo, naturalistico, giovanile, etc.);
attenta valutazione delle politiche territoriali (e delle intersezioni con quelle turistiche) sia per quanto riguarda l’incremento e la diversificazione dell’offerta di risorse sia per quanto riguarda l’esigenza di migliorare la qualità insediativa e ambientale e, quindi, la gradevolezza del soggiorno dei turisti;
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maggior attenzione nei riguardi dell’offerta culturale e ambientale, come volano di innovazione del prodotto turistico;
importanza della formazione professionale degli operatori turistici per migliorare il rapporto qualità/prezzo e delle nuove tecnologie informatiche per rendere visibile, accessibile e prenotabile l’offerta;
individuazione di nuovi canali e strumenti promozionali che tengano conto delle nuove forme di comunicazione;
sviluppare collaborazioni e inter-settoriali, puntando su una maggiore integrazione fra la domanda turistica e i prodotti turistici della tradizione.
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2 – LA STRUTTURA DELL’OFFERTA RICETTIVA
2.1 L’offerta ricettiva provinciale La ricettività ufficiale La provincia di Vibo Valentia nel contesto regionale
Al fine di comprendere le attuali potenzialità del sistema turistico della provincia di Vibo Valentia, anche in una prospettiva di valutazione delle opzioni più rilevanti per incrementarne l’attrattività e la competitività, sia rispetto ai principali competitors nazionali che a quelli esteri, nella presente sezione vogliamo esaminare nel dettaglio le caratteristiche dell’offerta ricettiva provinciale, con particolare riferimento alle categorie di esercizi presenti nel territorio, sia alberghieri che extra-alberghieri (campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, bed and breakfast ed altri esercizi ricettivi), che ai numeri di posti letto. I dati relativi al 2011 indicano la presenza di 397 esercizi turistici e 38.409 posti letto. Il 51% delle strutture sono esercizi alberghieri, mentre a livello di posti letto negli esercizi alberghieri se ne concentrano il 36% del totale provinciale. Nel confronto con i dati delle altre province della regione Calabria emerge come Vibo Valentia detenga una quota del 15,8% degli esercizi regionali, a fronte del 22,2% dei posti letto. Dietro a tale dato vi è una differenza sostanziale tra gli esercizi alberghieri, che risultano relativamente più numerosi rispetto al totale regionale (21,3%), e gli esercizi complementari, pari al 12,9%. Se la quota di esercizi presenti in provincia è tra le più basse in Calabria (Cosenza ha la percentuale più alta 40,1%, seguita da Reggio Calabria con il 20% e Catanzaro con il 18,1%), le informazioni riguardanti i posti letto vedono Vibo Valentia in seconda posizione (22,2%) dietro solo a Cosenza (42%) evidenziando, quindi, un rapporto rispetto agli esercizi piuttosto elevato. Nel caso dei posti letto non si riscontrano particolari differenze tra dati relativi alle due diverse tipologie di strutture ricettive considerate. Concentrando l’attenzione sulla distribuzione delle categorie di esercizi presenti nella provincia ad un superiore livello di dettaglio, ciò che emerge è che i bed and breakfast e gli hotel sono quelli maggiormente presenti, con quote rispettivamente del 26,2% e del 24,9%. Seguono quindi i residence (13,6%), gli affittacamere (9,6%), i villaggi-campeggi (9,1%), gli appartamenti per vacanze (5,8%), gli hotel-residence (5,3%) e gli hotel-villaggi (5%), mentre quote residuali
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L’elevata concentrazione dell’offerta ricettiva nelle località marine
riguardano le restanti strutture. Adottando una simile disaggregazione degli esercizi, ma considerando i dati sui posti letto, la quota più elevata sul totale provinciale è nei villaggi-campeggi (32,5%). Il 23,6% riguarda invece gli hotel, seguiti dai residence (18,1%), dagli hotel-residence (12,1%) e dagli hotel-villaggi (9,8%). L’analisi dell’offerta turistica locale non può prescindere da un esame dei dati con più elevato grado di dettaglio geografico, con particolare riferimento all’incidenza relativa dei singoli comuni sul totale esercizi e sul totale letti in provincia. Da una classifica dei primi 20 comuni per incidenza, si può osservare come nei primi 5 siano concentrati circa due terzi delle strutture e dei posti letto complessivi. Nello specifico, il comune di Ricadi presenta la maggior quota di esercizi della provincia (29,7%), seguito dal comune di Tropea (10,3%), di Vibo Valentia (8,5%), di Pizzo Calabro (7%) e di Parghelia (6,7%). Tale ordinamento trova una sostanziale; a tal proposito da notare come Pizzo Calabro (13,4%) risulti seconda solo a quella di Ricadi (33,8%). Sempre in merito alla presenza di letti, si sottolinea la maggiore rilevanza rispetto al caso degli esercizi delle quote riguardanti i comuni di Briatico (10,1%), Zambrone (9,4%) e Nicotera (7,8%). I dati di fonte APT Vibo Valentia ci consentono, infine, un ulteriore approfondimento di analisi introducendo una distinzione dell’offerta ricettiva a seconda del posizionamento nell’entroterra, nelle località montane e nelle località marine. Come ragionevolmente ipotizzabile, nelle località marine si concentra la gran parte dell’offerta ricettiva provinciale. In particolare, si rileva una presenza del 90,5% dei posti letto, dell’88,1% delle camere e del 70,5% degli esercizi. Tra questi ultimi il 24,5% è localizzato nell’entroterra, quota che scende vicino al 10% nel caso dei posti letto e delle camere. Di minore rilevanza sono, invece, i dati relativi alle località montane. Distinguendo, inoltre, tra esercizi alberghieri ed extra-alberghieri, si può notare che in questo secondo caso cresce la quota di strutture presenti nell’entroterra (34,4%), che è invece piuttosto bassa nel caso degli esercizi alberghieri (12,9%), dove è preponderante la concentrazione in località marine (83,1%).
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Graf. 1 - Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori assoluti ed in %)
ESERCIZI: 397 LETTI: 38.409
194203
49%
51%
24.408
14.00136%
64%
184203
52%
48%
Esercizi alberghieri Esercizi extra-alberghieri Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati OsservatorioTuristico Vibo Valentia
Graf. 2 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva in Calabria (2009; valori in %) QUOTA % ESERCIZI QUOTA % LETTI
Reggio Calabria;
20,0
Vibo Valentia;
15,8
Cosenza;
40,1
Catanzaro;
18,1
Crotone;
6,0
Reggio Calabria;
10,1
Vibo Valentia;
22,2Cosenza;
42,0
Catanzaro;
15,1
Crotone;
10,6
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Tab. 1 – Incidenza percentuale della provincia di Vibo Valentia/della Calabria sull’offerta ricettiva
della regione/del Paese (2009; valori in %) Vibo Valentia/CALABRIA CALABRIA/ITALIA
Esercizi alberghieri
Numero 21,3 2,4 Letti 22,9 4,4
Esercizi complementari
Numero 12,9 1,4 Letti 21,5 4,2
TOTALE ESERCIZI Numero 15,8 1,6
Letti 22,2 4,3
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 3 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia per categoria di esercizi (2011; valori in %)
Hotel
24,9%
Hotel - Villaggi
5,0%
Hotel - Residence
5,3%
Residence
13,6%Bed & Breakfast
26,2%
App. per Vacanze
5,8%
Affittacamere
9,6%
Villaggi - Campeggi
9,1%Rifugi escursionistici
0,3%
Residenze di campagna
0,3%
Case religiose
0,0%
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
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Graf. 4 - Distribuzione dei posti letto della provincia di Vibo Valentia per categoria di esercizi (2011; valori in %)
Case religiose
0,0%
Residenze di campagna
0,0%
Rifugi escursionistici
0,0%Villaggi - Campeggi
32,5%
Affittacamere
1,0%
App. per Vacanze
1,5%Bed & Breakfast
1,4% Residence
18,1%
Hotel - Residence
12,1%
Hotel - Villaggi
9,8%
Hotel
23,6%
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 5 – I primi 20 comuni della provincia di Vibo Valentia per incidenza sul totale degli
esercizi ricettivi provinciali e rispettiva incidenza sul totale letti (2011; valori %)
0,10,8
0,10,8
0,20,8
0,20,8
0,11,0
0,11,0
0,11,6
0,51,6
0,31,8
0,31,8
0,62,6
7,83,43,03,6
9,45,2
10,15,7
7,86,7
13,47,0
4,18,5
7,610,3
33,829,7
Mileto
Mongiana
Filadelfia
Limbadi
Ionadi
Cessaniti
Vallelonga
Maierato
Serra San Bruno
Spadola
Joppolo
Nicotera
Drapia
Zambrone
Briatico
Parghelia
Pizzo Calabro
Vibo Valentia
Tropea
Ricadi
Letti Esercizi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
62,3%
degli esercizi
66,6%
dei letti
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Fig. 1 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni della provincia
di Vibo Valentia (2009; in %) ESERCIZI ALBERGHIERI LETTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI
ESERCIZI COMPLEMENTARI LETTI NEGLI ESERCIZI COMPLEMENTARI
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 6 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia tra località marine, montagne ed entroterra (2011; valori in %)
24,5 4,9 70,5
10,71,1 88,1
8,8 0,8 90,5
Esercizi
Camere
Posti Letto
Entroterra Località montane Località marine Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
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Graf. 7 - Distribuzione dell’offerta ricettiva della provincia di Vibo Valentia
tra località marine, montagne ed entroterra per categoria di esercizi (2011; valori in %)
12,9 3,9 83,1
34,4 5,7 59,8
Alberghieri
Extralberghieri
Entroterra Località montane Località marine Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
2.2 L’offerta ricettiva alberghiera Un segmento ricettivo di qualità
L’analisi dell’offerta ricettiva di tipo esclusivamente alberghiero evidenzia come nella provincia di Vibo Valentia siano presenti il 21,3% delle unità complessive della regione Calabria. Tale dato, affiancato a quanto registrato per i posti letto (22,9%), evidenzia un ruolo di rilevanza all’interno del turismo regionale delle strutture alberghiere locali, relativamente alle quali si contraddistinguono, ancora una volta, le quote della provincia di Cosenza, con il 40% degli esercizi ed il 38,5% dei letti. Seguono, a distanza, le province di Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone. Approfondendo la composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, è doveroso sottolineare come dei 194 esercizi, al 2011, il 51% sia composto da hotel. Un’altra parte sostanziale è costituita da residence (27,8%), mentre hotel-residence ed hotel-villaggi rivestono un ruolo minore (rispettivamente 10,8% e 10,3%). Dal punto di vista del numero delle camere, la precedente ripartizione si modifica via riduzione della quota riguardante gli hotel (36%). Il 30,9% delle 12.003 camere degli esercizi alberghieri appartiene a residence turistici, mentre il 19,3% ad hotel-residences ed il 13,9% ad hotel-villaggi. Risultati analoghi a quest’ultima composizione per categoria di esercizi emergono anche dall’analisi relativa ai posti letto. Sempre all’interno del segmento ricettivo alberghiero, assumono maggior peso le strutture che offrono un servizio di qualità media, rappresentando gli esercizi con 3 stelle poco più della metà del totale. Si deve ad ogni modo sottolineare una consistente presenza di strutture di più elevata qualità: gli esercizi con 4 e 5 stelle sommano, infatti, a poco più di un quinto delle unità totali presenti sul
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territorio. Ad essi corrispondono inoltre il 27,5% delle camere e quasi il 30% dei posti letto. Per quanto riguarda infine le strutture di qualità medio-bassa, si registra una quota pari al 23,7% delle unità, con una corrispondente incidenza in termini di camere e di posti letto di poco superiore al 15%. Con specifico riferimento ai dati disaggregati su base comunale, si può notare come a Ricadi sia concentrata una grossa parte degli esercizi alberghieri provinciali (44,9%). Altri comuni in cui, insieme a quello di Ricadi, sono insediati poco più del 71% di tutti le strutture alberghiere provinciali, sono quello di Tropea (7,9%), Zambrone (6,7%), Briatico (6,7%) e Pizzo Calabro (5,1%). Si deve sottolineare come in tutti questi casi si faccia riferimento a località marine. Per quanto riguarda le località montane sono i comuni di Spadola (2,2%), di Serra San Bruno (1,1%) e di Mongiana (0,6%) in cui si concentra il maggior numero di strutture alberghiere; per quelli situati nell’entroterra, infine, troviamo i comuni di Vibo Valentia (4,5%), Drapia (2,8%), Filadelfia (1,1%) e Cessaniti (1,1%).
Graf. 8 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva alberghiera in Calabria (2009; valori %)
QUOTA % ESERCIZI QUOTA % LETTI
Reggio Calabria;
14,6
Cosenza;
40,0
Catanzaro;
17,3
Crotone;
6,9
Vibo Valentia;
21,3
Reggio Calabria;
8,8
Cosenza;
38,5
Catanzaro;
19,2
Crotone;
10,7
Vibo Valentia;
22,9
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 9 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per categoria di esercizi, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
ESERCIZI CAMERE POSTI LETTO
Hotel -
Residences;
10,8
Hotel;
51,0
Residences;
27,8
Hotel -
Villaggi;
10,3
Hotel; 36,0
Hotel -
Villaggi; 13,9
Hotel -
Residences;
19,3
Residences;
30,9
Hotel; 37,1
Hotel -
Villaggi; 15,4
Hotel -
Residences;
19,0
Residences;
28,4
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
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Tab. 2 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per categoria di esercizi, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi Esercizi Camere Posti letto
Hotel 99 4.319 9.061 Hotel - Villaggi 20 1.666 3.770 Hotel - Residences 21 2.314 4.636 Residences 54 3.704 6.941
TOTALE 194 12.003 24.408
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 10 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per numero di stelle, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
ESERCIZI CAMERE POSTI LETTO
3 stelle; 53,1
2 stelle;
19,14 stelle;
21,6
5 stelle;
1,5
1 stella;
4,6
5 stelle;
0,4
1 stella;
0,7 2 stelle;
15,94 stelle;
27,1
3 stelle; 55,9
5 stelle;
0,4
1 stella;
0,6 2 stelle;
16,44 stelle;
29,2
3 stelle; 53,3 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 3 - Composizione dell’offerta ricettiva alberghiera, per numero di stelle, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi Esercizi Camere Posti letto
1 stella 9 84 155 2 stelle 37 1.908 4.006 3 stelle 103 6.708 13.006 4 stelle 42 3.250 7.132 5 stelle 3 53 109
TOTALE 194 12.003 24.408
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 11 – Distribuzione percentuale dell’offerta ricettiva alberghiera in provincia di Vibo Valentia per comune (2011; in %)
0,6
0,6
0,6
0,6
0,6
0,6
0,6
1,1
1,1
1,1
2,2
2,8
2,8
4,5
4,5
4,5
5,1
6,7
6,7
7,9
44,9
Ionadi
Limbadi
Maierato
Mileto
Mongiana
San Calogero
Spilinga
Cessaniti
Filadelfia
Serra San Bruno
Spadola
Drapia
Joppolo
Nicotera
Parghelia
Vibo Valentia
Pizzo Calabro
Briatico
Zambrone
Tropea
Ricadi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
71,3% degli
esercizi
Entroterra Località Montane Località Marine
19
2.3 L’offerta ricettiva complementare
La diffusione dei bed and breakfast I campeggi assorbono l’89,2% dei posti letto locali
Passando ad esaminare l’offerta ricettiva complementare, un primo dato che emerge in modo chiaro è la scarsa incidenza del numero di esercizi presenti sul territorio provinciale rispetto al totale regionale (12,9%). Tale quota risulta, infatti, la più piccola ad eccezione di quella di Crotone (5,5%), distante dai valori rilevati per le province di Cosenza (40,1%), Reggio Calabria (22,9%) e Catanzaro (18,6%). La situazione appare tuttavia piuttosto diversa nel momento in cui si prende in considerazione il numero di posti letto: in tal caso, infatti, la provincia di Vibo Valentia assume una rilevanza maggiore nel contesto regionale, con un peso del 21,5% secondo solo a quello di Cosenza (45,6%). Dei 203 esercizi presenti nel 2011, poco più della metà risultano essere bed and breakfast. Quote minori riguardano invece affittacamere (18,7%), villaggi-campeggi (17,7%) e appartamenti per vacanze (11,3%). Le camere risultano essere 780, ripartite in misura simile tra bed and breakfast (36,8%) e appartamenti per vacanze (34,6%) in aggiunta a una quota comunque rilevante relativa agli affittacamere (26,3%). In merito ai posti letto, infine, sono chiaramente i campeggi a riscontrare l’incidenza più ampia (89,2%), con il 4% che fa riferimento ad appartamenti per vacanze ed il 3,8% a bed and breakfast. Analizzando l’offerta turistica complementare su base comunale, si può notare che i comuni che detengono le quote più elevate di esercizi in provincia sono quelli di Ricadi (16,7%), Tropea (12,4%), Vibo Valentia (12%), Pizzo Calabro (8,6%) e Parghelia (8,6%). Tali quote sommano al 58,4% degli esercizi complessivi sul territorio provinciale. Un’ultima osservazione riguarda, al pari di quanto sottolineato nel caso degli esercizi alberghieri, la maggiore presenza di esercizi complementari in località marine. Per quanto riguarda le località nell’entroterra si evidenziano per incidenza del numero di strutture i comuni di Vibo Valentia, Drapia e Vallelonga, mentre per quanto riguarda le località montane segnaliamo Serra San Bruno e Spadola.
20
Graf. 12 - Distribuzione provinciale dell’offerta ricettiva complementare in Calabria
(2009; valori %) QUOTA % ESERCIZI QUOTA % LETTI
Reggio Calabria;
22,9
Cosenza;
40,1
Catanzaro;
18,6
Crotone;
5,5
Vibo Valentia;
12,9
Reggio Calabria;
11,5
Crotone;
10,4
Cosenza;
45,6
Catanzaro;
11,0
Vibo Valentia;
21,5
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 13 - Composizione dell’offerta ricettiva extra alberghiera, per categoria di esercizi,
in provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %) ESERCIZI CAMERE POSTI LETTO
51,2
11,3
18,7
17,70,5 0,5
36,8
34,6
26,3
0,4 1,9
3,8 4,0 2,9
89,2
0,1
51,2
11,3
18,7
17,7 0,50,5
Bed & Breakfast Appartamento per vacanze Affittacamere
Villaggi - Campeggi Rifugi escursionistici Residenze di campagna Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 4 - Composizione dell’offerta ricettiva extra alberghiera, per categoria di esercizi, in provincia di Vibo Valentia (2011; valori assoluti)
Categoria di esercizi Esercizi Camere Posti letto
Bed & Breakfast 104 287 531 Appartamento per vacanze 23 270 561 Affittacamere 38 205 401 Villaggi - Campeggi 36 0 12.484 Rifugi escursionistici 1 3 6 Residenze di campagna 1 15 18 Case religiose 0 0 0
TOTALE 203 780 14.001
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
21
Graf. 14 – Distribuzione percentuale dell’offerta ricettiva extra alberghiera in provincia di Vibo Valentia per comune (2011; valori in %)
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
1,0
1,0
1,0
1,0
1,0
1,0
1,0
1,0
1,0
1,4
1,4
2,4
2,4
2,4
2,4
2,9
3,8
4,3
4,8
8,6
8,6
12,0
12,4
16,7
Brognaturo
Fabrizia
Filadelfia
Filogaso
Pizzoni
Polia
Rombiolo
San Costantino Calabro
Sorianello
Spilinga
Cessaniti
Francica
Limbadi
Mileto
Mongiana
Monterosso Calabro
San Nicola da Crissa
Sant'Onofrio
Vazzano
Ionadi
Spadola
Joppolo
Maierato
Nicotera
Serra San Bruno
Vallelonga
Zambrone
Drapia
Briatico
Parghelia
Pizzo Calabro
Vibo Valentia
Tropea
Ricadi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
58,4%
degli esercizi
Entroterra Località Montane Località Marine
22
3 – I FLUSSI TURISTICI IN PROVINCIA
3.1 Il quadro provinciale
La capacità attrattiva della provincia: seconda nel contesto regionale per arrivi e presenze I flussi turistici nel decennio 2000 – 2010
Al fine di analizzare le caratteristiche della domanda turistica nella provincia di Vibo Valentia, in quanto segue vogliamo delineare un quadro dei flussi turistici, con un’attenzione particolare a quanto avviene a livello di arrivi (numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi) e presenze (numero di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi), sia per quanto riguarda i turisti italiani che per quelli stranieri. Nel corso del 2009 il sistema turistico locale ha sperimentato un afflusso di 302.412 arrivi, in corrispondenza di 2.092.186 presenze. Sia gli arrivi che le presenze di turisti stranieri hanno rappresentato circa il 30% dei flussi totali della provincia e, soprattutto, il 40% degli arrivi e il 48% delle presenze di stranieri in tutta la regione, evidenziando quindi una più che discreta capacità attrattiva nel confronto con le restanti province. Gli arrivi totali a Vibo Valentia rappresentano il 20% circa di quelli della Calabria, che a loro volta costituiscono l’1,6% degli arrivi italiani. Per quanto riguarda le presenze, la quota sul totale regionale è pari al 24,7%; il peso delle presenze calabresi sul totale Italia è invece del 2,3%. Relativamente alle altre province calabresi, emerge come su quella di Cosenza convergano i flussi turistici più consistenti. Ad ogni modo, la provincia di Vibo Valentia è seconda sia per arrivi (19,8%, con una quota molto vicina a quella di Catanzaro) che per presenze (24,7%), con valori che si distanziano significativamente da quelli registrati per le restanti province. Suddividendo arrivi e presenze sulla base delle categorie di esercizi ricettivi, si può notare come il 90,8% degli arrivi e l’88% delle presenze del 2009 riguardino gli esercizi alberghieri, con valori superiori a quelli medi regionali (rispettivamente 88,5% e 81%), a loro volta superiori a quelli nazionali (79,9% e 66,5%). Analizzando l’andamento dei flussi turistici tra il 2000 ed il 2010 si può osservare come, fino al 2007, arrivi e presenze nella provincia di Vibo Valentia abbiano sperimentato una tendenza sostanzialmente crescente, toccando dei picchi massimi proprio in corrispondenza del 2007. La crisi economica internazionale, con le connesse criticità a livello di redditi disponibili e di flussi di beni e di persone su scala internazionale, ha quindi determinato un arretramento dei flussi nel 2008 e nel 2009, andato poi a
23
A crescere è, in particolare, la componente estera L’effetto negativo della recessione: il calo della spesa dei turisti stranieri
consolidarsi nel 2010 a causa del persistente clima di incertezza sull’economia mondiale, nonostante la parziale ripresa dell’attività economica. Anche a livello di permanenza media si può notare come i livelli rilevati ad inizio decennio abbiano progressivamente sperimentato una dinamica al ribasso. Raggiunto il livello di 7,04 giorni nel 2009, il 2010 ha visto una leggera ripresa della permanenza media dei turisti, risalendo a quota 7,13, tuttavia ancora inferiore rispetto agli anni pre-crisi. Nel primo quinquennio dello scorso decennio gli arrivi risultano in aumento del 9,4% in media annua, in corrispondenza del +8,1% degli arrivi di italiani e del +13,3% di quelli degli stranieri. Sul lato delle presenze il dato relativo al 2000-2005 risulta pari al +4,5%, con una variazione nettamente superiore sul fronte delle presenze estere (+11,6%) rispetto a quelle italiane (+1,9%). L’impatto negativo della fase recessiva 2008-2009 risulta particolarmente evidente nei dati relativi alla seconda metà del decennio. Il tasso di crescita medio annuo degli arrivi scende, infatti, al +1,9%, mentre quello delle presenze al +1,1%. Differenze piuttosto significative in confronto al quinquennio precedente si rilevano per arrivi e presenze dei turisti esteri (passati rispettivamente al +2,8% e al +2,6%), ma il rallentamento appare evidente anche sul fronte del turismo interno (arrivi +1,6%; presenze +0,4%). L’effetto negativo della recessione è visibile anche nei dati sulla spesa dei turisti stranieri nelle province calabresi: la flessione registrata nel 2008 per la provincia di Vibo Valentia risulta di entità rilevante (-68,9%) e di intensità superiore a quello regionale (-34%). La contrazione prosegue quindi nel 2009, per quanto con una forza minore sia per la provincia di Vibo Valentia (-15,8%) che per la Calabria nel suo complesso (-5,6%), mentre aumenta di intensità a livello nazionale (-7,2% dopo il -0,1% del 2008). La spesa dei turisti in provincia nel 2010 sperimenta invece un rimbalzo di entità notevole (+43,8%), un tasso paragonabile a quello pre-crisi. Tale dinamica appare in controtendenza rispetto a quanto registrato a livello regionale (-6%), mentre si rileva un leggero recupero in Italia (+1,1%). L’analisi dei dati relativi ad arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia per paese di provenienza mostra la netta prevalenza dei turisti italiani (70,9% degli arrivi e 66,2% delle presenze). I flussi dall’estero riguardano principalmente altri paesi dell’Unione Europea (25,2% degli arrivi e 30% delle
24
L’elevata stagionalità
presenze, soprattutto da Germania, Francia e Austria). Se il 2,2% degli arrivi e il 2,5% delle presenze provengono da altri paesi europei, appare chiara la scarsa attrattività esercitata sui paesi extra-europei (arrivi 1,7%; presenze 1,3%). La spiccata vocazione balneare del sistema turistico locale si evince in modo chiaro dai dati relativi ai flussi turistici mensili caratterizzati da una elevata stagionalità, con primi incrementi nel mese di maggio che vanno poi accentuandosi nei mesi successivi per toccare il picco nel mese di agosto ed invertire poi segno. Il confronto per arrivi e presenze del 2010 con i dati di piena recessione non evidenzia particolari differenze nell’evoluzione delle preferenze stagionali della domanda turistica rivolta alla provincia. A livello trimestrale, nel 2010, il 64,5% degli arrivi ed il 73,6% delle presenze risultano concentrate nel periodo luglio-settembre. Nel secondo trimestre si registrano quindi il 25,1% degli arrivi ed il 21% delle presenze. Tra i restanti due trimestri, flussi turistici relativamente più intensi si riscontrano in corrispondenza del quarto.
Tab. 1 - Arrivi e presenze italiane e straniere negli esercizi ricettivi delle province
calabresi, della Calabria e dell’Italia (2009; valori assoluti ed in %)
ITALIANI STRANIERI TOTALE
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
Catanzaro 237.054 1.197.844 53.491 391.573 290.545 1.589.417 Cosenza 534.550 2.934.899 46.097 246.802 580.647 3.181.701 Crotone 125.530 920.060 7.515 51.631 133.045 971.691 Reggio Calabria 197.113 544.444 24.935 75.289 222.048 619.733
Vibo Valentia 214.259 1.385.310 88.153 706.876 302.412 2.092.186
CALABRIA 1.308.506 6.982.557 220.191 1.472.171 1.528.697 8.454.728
ITALIA 54.375.079 211.268.511 41.124.722 159.493.866 95.499.801 370.762.377
Vibo Valentia/CALABRIA 16,4 19,8 40,0 48,0 19,8 24,7 CALABRIA/ITALIA 2,4 3,3 0,5 0,9 1,6 2,3
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 1 - Distribuzione provinciale dei movimenti turistici in Calabria
(2009; valori in %) ARRIVI PRESENZE
Reggio Calabria;
14,5
Crotone;
8,7Cosenza;
38,0
Catanzaro;
19,0Vibo Valentia;
19,8
Reggio Calabria;
7,3
Crotone;
11,5
Catanzaro;
18,8
Cosenza;
37,6
Vibo Valentia;
24,7
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
25
Graf. 2 – Distribuzione, per categoria di esercizi ricettivi, degli arrivi e presenze delle province calabresi, della Calabria e dell’Italia (2009; valori in %)
ARRIVI PRESENZE
93,5
6,5
83,8
16,2
90,7
9,3
90,2
9,8
90,8
9,2
88,5
11,5
79,9
20,1
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Catanzaro Cosenza Crotone Reggio
Calabria
Vibo
Valentia
CALABRIA ITALIA
Esercizi alberghieri Esercizi complementari
89,3
10,7
71,8
28,2
83,2
16,8
80,7
19,3
88,0
12,0
81,0
19,0
66,5
33,5
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Catanzaro Cosenza Crotone Reggio
Calabria
Vibo
Valentia
CALABRIA ITALIA
Esercizi alberghieri Esercizi complementari Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 3 – Andamento dei flussi turistici e della permanenza media in provincia di Vibo Valentia
nel decennio 2000 - 2010 (valori assoluti e %)
166.845 191.505 245.360 271.317 263.535 282.398 310.534 295.135 296.548 290.104
1.573.003
1.345.033
1.561.571
2.159.594
1.958.0932.072.153
2.270.6662.173.733
2.086.521
168.094
2.069.5111.912.525
7,137,047,377,317,347,43
8,06
9,36
8,15
7,79
7,96
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
9,00
10,00
Arrivi Presenze Permanenza media
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 4 – Tassi di variazione medi annui dei flussi turistici in provincia di Vibo Valentia nei quinquenni 2000 – 2005 e 2005 – 2010 (in %)
8,1
1,6 1,9
0,4
13,3
2,8
11,6
2,6
9,4
1,9
4,5
1,1
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
ITALIANI STRANIERI TOTALE
2000/2005 2005/2010 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
26
Tab. 2 – Spesa dei turisti stranieri nelle province calabresi, in Calabria ed in Italia (2006 – 2010; valori in milioni di euro ed in %)
2006 2007 2008 2009 2010
Catanzaro 33 49 54 26 19 Cosenza 49 74 53 50 52 Crotone 7 15 7 23 16 Reggio Calabria 101 68 45 51 49
Vibo Valentia 41 61 19 16 23
CALABRIA 231 268 177 167 157
ITALIA 30.368 31.121 31.090 28.856 29.170
Vibo Valentia/CALABRIA 17,7 22,8 10,7 9,6 14,6 CALABRIA/ITALIA 0,8 0,9 0,6 0,6 0,5
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi
Graf. 5 – Andamento della spesa dei turisti stranieri in provincia di Vibo Valentia nei quinquenni 2000 – 2005 e 2005 – 2010 (in %)
48,8
-0,1
43,8
-15,8
-68,9
-6,0
-5,6
-34,0
16,0
1,1
-7,22,5
-80,0
-60,0
-40,0
-20,0
0,0
20,0
40,0
60,0
2007/2006 2008/2007 2009/2008 2010/2009
Vibo Valentia Calabria ITALIA
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi
Graf. 6 – Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia per paese
di provenienza (2009; valori %) ARRIVI PRESENZE
70,9
25,2
2,2 1,7Italia
Altri Paesi Unione
Europea
Altri Paesi Europei
Paesi Extraeuropei
66,2
2,530,0
1,3Italia
Altri Paesi Unione
Europea
Altri Paesi Europei
Paesi Extraeuropei
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
27
Graf. 7 – Primi dieci paesi di provenienza degli arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia (2009; valori %)
70,966,2
10,8 13,8
6,2 7,01,7 1,9 1,5 1,7 1,5 1,7 1,3 1,5 0,9 0,9 0,9 1,1 0,7 0,8
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
ITALIA Germania Francia Austria Svizzera Polonia Belgio Regno
Unito
Rep.Ceca Paesi
Bassi
Arrivi Presenze Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 8 – Flussi turistici mensili in provincia di Vibo Valentia nel triennio 2008 - 2010 (valori assoluti)
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
gen
feb
mar
ap
rm
ag
giu
lug
ago
set
ott
no
vd
ic
gen
feb
mar
ap
rm
ag
giu
lug
ago
set
ott
no
vd
ic
gen
feb
mar
ap
r
mag
giu
lug
ago
set
ott
no
v
dic
2008 2009 2010
Arrivi Presenze
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 9 - Distribuzione per trimestre dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia
(2010; valori %) ARRIVI PRESENZE
IV trim.;
6,2
I trim.;
4,2II trim.;
25,1
III trim.; 64,5
I trim.;
1,7
IV trim.;
3,8 II trim.;
21,0
III trim.; 73,6 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
28
3.2 Il dettaglio comunale Nei comuni di Ricadi, Pizzo Calabro, Vibo Valentia, Tropea e Parghelia convergono il 75% circa degli arrivi in provincia Il 2010 si rivela un anno ancora complesso per il turismo provinciale
Passando ad esaminare la distribuzione degli arrivi e delle presenze su base comunale, i comuni principalmente interessati corrispondono, in linea generale, a quelli con la maggiore concentrazione di strutture ricettive in provincia. Per quanto riguarda gli arrivi, le quote più elevate si rilevano per i comuni di Ricadi (29,3%), Pizzo Calabro (13,9%), Vibo Valentia (11,5%), Tropea (11%) e Parghelia (10%). Su questi comuni, al 2010, convergono il 75% circa degli arrivi complessivi; un dato simile si evince anche in relazione alle presenze. Tale graduatoria si riflette, d’altra parte, in modo sostanziale, nei dati relativi alle presenze, con l’eccezione della minore incidenza del comune di Vibo Valentia e con il maggior peso assunto da altri comuni quali Zambrone, Briatico e Nicotera. Come precedentemente rilevato a livello aggregato, in provincia di Vibo Valentia si riscontra una forte preponderanza dei flussi turistici verso esercizi alberghieri rispetto a quelli verso strutture complementari, sia in termini di arrivi che di presenze. La disaggregazione dei dati a livello comunale rispecchia ovviamente un simile quadro, per quanto è possibile identificare i comuni per cui si rilevano percentuali relativamente più elevate per gli esercizi complementari: tra questi segnaliamo i comuni di Francica, Monterosso Calabro e Sant’Onofrio (dove arrivi e presenze riguardano esclusivamente esercizi complementari) e i comuni di Ionadi, Zambrone, Ricadi e Briatico. Dal punto di vista dell’andamento dei flussi turistici tra il 2010 e il 2009, va rimarcato che se nel 2009 si registrava ancora una leggera tenuta degli arrivi (+0,3%) a fronte di un calo più rilevante delle presenze (-4,3%), nel 2010 si è assistito ad una riduzione degli arrivi del 2,1%, in corrispondenza di una contrazione di mezzo punto percentuale delle presenze. Entrando nel dettaglio delle performance comunali, si può osservare come durante il 2009 in numerosi comuni si siano osservate variazioni negative dei flussi turistici rispetto all’anno precedente, con riduzioni particolarmente rilevanti nei casi di Cessaniti, Limbadi, Monterosso Calabro, Spilinga e Spadola. Positive, invece, le performance rilevate per Maierato, Serra San Bruno, Parghelia, Pizzo e Tropea. Nel corso del 2010 diversi comuni hanno continuato a sperimentare contrazioni dei flussi turistici, in misura più intensa nei casi di Briatico, Spilinga, Nicotera. I comuni di Cessaniti, Spadola e Monterosso Calabro hanno invece
29
osservato un rimbalzo significativo degli arrivi e delle presenze. Una crescita rilevante dei flussi si è registrata, inoltre, per Maierato, Limbadi, Vibo Valentia, Serra San Bruno e Mongiana.
Fig. 1 – Distribuzione per comune degli arrivi e presenze della provincia di Vibo Valentia
(2010; valori in %) ARRIVI PRESENZE
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 10 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia
(2010; valori %)
0,010,03
0,010,03
0,040,040,010,040,010,040,040,140,100,210,190,22
0,070,220,100,240,160,32
0,340,34
0,291,02
2,652,82
6,095,38
6,216,41
8,566,75
10,5810,0310,3011,01
3,87
11,54
15,3613,85
35,0429,32
M onterosso Calabro
M ongiana
Spilinga
Sant'Onofrio
Ionadi
M ileto
Cessaniti
Joppolo
Limbadi
Filadelfia
Serra San Bruno
Spadola
M aierato
Drapia
Nicotera
Briatico
Zambrone
Parghelia
Tropea
Vibo Valentia
Pizzo
Ricadi
Presenze Arrivi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
75,75% degli arrivi
75,13% delle
presenze
30
Tab. 3 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici degli arrivi e presenze italiane e straniere in provincia di Vibo Valentia (2010; valori %)
ITALIANI STRANIERI
ARRIVI PRESENZE ARRIVI PRESENZE
Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. %
1 Ricadi 26,316 1 Ricadi 32,608 1 Ricadi 36,614 1 Ricadi 39,617 2 Vibo Valentia 14,890 2 Parghelia 13,710 2 Tropea 24,587 2 Pizzo 25,191 3 Parghelia 11,647 3 Zambrone 11,431 3 Pizzo 21,449 3 Tropea 21,523 4 Pizzo 10,705 4 Pizzo 10,140 4 Parghelia 6,137 4 Parghelia 4,674 5 Zambrone 8,385 5 Nicotera 9,026 5 Vibo Valentia 3,436 5 Zambrone 3,158 6 Briatico 7,822 6 Briatico 8,092 6 Briatico 3,005 6 Briatico 2,659 7 Nicotera 7,320 7 Vibo Valentia 5,234 7 Zambrone 2,794 7 Vibo Valentia 1,293 8 Tropea 5,402 8 Tropea 4,339 8 Nicotera 0,694 8 Spadola 0,624 9 Drapia 3,973 9 Drapia 4,041 9 Spadola 0,328 9 Nicotera 0,554
10 Maierato 1,322 10 Maierato 0,366 10 Maierato 0,302 10 Serra S. Bruno 0,252 11 Serra S. Bruno 0,354 11 Joppolo 0,203 11 Serra S. Bruno 0,235 11 Joppolo 0,161 12 Spadola 0,352 12 Spadola 0,191 12 Joppolo 0,204 12 Maierato 0,154 13 Filadelfia 0,336 13 Filadelfia 0,144 13 Limbadi 0,063 13 Spilinga 0,054 14 Limbadi 0,287 14 Cessaniti 0,141 14 Mileto 0,038 14 Mileto 0,019 15 Cessaniti 0,285 15 Serra S. Bruno 0,108 15 Drapia 0,035 15 Limbadi 0,018 16 Joppolo 0,223 16 Limbadi 0,090 16 Cessaniti 0,032 16 Cessaniti 0,018 17 Mileto 0,179 17 Mileto 0,052 17 Sant'Onofrio 0,014 17 Drapia 0,016 18 Ionadi 0,054 18 Spilinga 0,028 18 Filadelfia 0,011 18 Filadelfia 0,008 19 Spilinga 0,048 19 Mont. Calabro 0,017 19 Mongiana 0,011 19 Mongiana 0,003 20 Sant'Onofrio 0,045 20 Sant'Onofrio 0,013 20 Ionadi 0,005 20 Mont. Calabro 0,003 21 Mont. Calabro 0,034 21 Mongiana 0,013 21 Monte. Calabro 0,005 21 Sant'Onofrio 0,002 22 Mongiana 0,021 22 Ionadi 0,013 22 Spilinga 0,005 22 Ionadi 0,001 23 Francica 0,001 23 Francica 0,001
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 4 - Distribuzione, per categoria di esercizi ricettivi, degli arrivi e presenze nei comuni
della provincia di Vibo Valentia (2010; valori in %)
Arrivi Presenze
Es. albergh
Es. compl. TOT. Es.
albergh Es. compl. TOT.
Briatico 82,1 17,9 100,0 82,8 17,2 100,0 Cessaniti 99,3 0,7 100,0 97,6 2,4 100,0 Drapia 94,5 5,5 100,0 95,8 4,2 100,0 Filadelfia 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Francica 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 100,0 Ionadi 36,0 64,0 100,0 52,8 47,2 100,0 Joppolo 92,7 7,3 100,0 92,8 7,2 100,0 Limbadi 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Maierato 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Mileto 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Mongiana 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Monterosso Calabro 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 100,0 Nicotera 90,9 9,1 100,0 90,5 9,5 100,0 Parghelia 98,8 1,2 100,0 98,6 1,4 100,0 Pizzo 96,8 3,2 100,0 96,6 3,4 100,0 Ricadi 82,2 17,8 100,0 81,0 19,0 100,0 Sant'Onofrio 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 100,0 Serra San Bruno 99,6 0,4 100,0 98,9 1,1 100,0 Spadola 100,0 0,0 100,0 100,0 0,0 100,0 Spilinga 95,1 4,9 100,0 98,6 1,4 100,0 Tropea 90,0 10,0 100,0 87,3 12,7 100,0 Vibo Valentia 97,1 2,9 100,0 89,4 10,6 100,0 Zambrone 78,7 21,3 100,0 76,8 23,2 100,0
TOT. PROVINCIA 89,4 10,6 100,0 87,2 12,8 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
31
Graf. 11 - Andamento dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia nell’ultimo
biennio (2009/2008 e 2010/2009; valori %)
0,3
-4,3
-2,1
-0,5
-4,5
-4,0
-3,5
-3,0
-2,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
arrivi presenze arrivi presenze
2009/2008 2010/2009 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 12 – Andamento dei movimenti turistici nei comuni della provincia di Vibo Valentia
(2009/2008; valori in %)
-91,8-84,6
-70,1-69,3
-59,9-50,0
-37,1-34,6
-30,3-52,4
-28,1-7,9
-25,9-18,7
-19,2-11,7
-18,8-13,9
-18,15,1
-16,8-34,5
-9,9-4,1
-6,0-1,6
-4,721,3
0,013,1
4,96,9
10,412,910,7
49,1
47,018,5
915,3
900,5
-200,0 0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1.000,0
Cessaniti
Limbadi
M onter. Calabro
Spilinga
Spadola
Joppolo
Filadelfia
Briatico
Zambrone
M ileto
Vibo Valentia
Nicotera
Ricadi
Drapia
M ongiana
Tropea
Pizzo
Parghelia
Serra San Bruno
M aierato
Presenze Arrivi Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
32
Graf. 13 – Andamento dei movimenti turistici nei comuni della provincia di Vibo Valentia
(2010/2009; valori in %)
-28,9-36,5
-25,0-27,8
77,5-26,1
-22,5-20,0
9,1-16,6
11,6-3,2
1,43,3
19,16,7
-0,17,4
-1,67,513,38,311,311,7
69,417,7
78,521,7
1,628,8
16,028,98,436,0
52,3
51,31.568,1
562,31.824,5
937,3
-200,0 0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1.000,0 1.200,0 1.400,01.600,0 1.800,02.000,0
Parghelia
Briatico
Spilinga
Nicotera
Joppolo
Pizzo
Zambrone
Filadelfia
Drapia
M ileto
Tropea
Ricadi
M onterosso Calabro
M ongiana
Serra San Bruno
Vibo Valentia
Limbadi
M aierato
Spadola
Cessaniti
Presenze Arrivi
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Focus: L’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia nel 2011
Per la provincia di Vibo Valentia il 2011 non ha segnato una ripresa dei flussi turistici. Gli arrivi sono stati, infatti, 285.252, l’1,7% in meno rispetto al 2010. Hanno subito un calo anche le presenze, passando dai 2.069.511 pernottamenti del 2010 ai 2.049.924 pernottamenti del 2011, che in termini percentuali si traduce in una contrazione dello 0,9%. Il calo delle presenze turistiche è stato, quindi, meno intenso rispetto a quello degli arrivi e questo spiega l’incremento, per quanto lieve, della permanenza media (da 7,13 giornate a 7,19). Ad influenzare negativamente le dinamiche del settore turistico della provincia nel 2011 è stata la componente interna della domanda, registrando una contrazione del 6,8% per quanto riguarda gli arrivi e del 9,6% per quanto riguarda le notti. Al contrario, la componente estera ha sperimentato un incremento che supera il 10% sia con riferimento al numero di visitatori che alle presenze (con esatezza, rispettivamente, +10,8% e +15,3%). La performance positiva del turismo straniero ha dunque contribuito in modo significativo a controbilanciare il risultato negativo del turismo domestico. Ad ogni modo, per la provincia di Vibo Valentia gli italiani continuano a rappresentare il mercato più importante, con il 67,1% degli arrivi ed il 59,7% delle presenze. I dati mensili rivelano ancora una volta l’elevata stagionalità dei flussi turistici. Il 62,8% degli arrivi ed il 72,6% dei pernottamenti si concentrano, infatti, nel terzo trimestre. Da notare, però, come, rispetto al 2010, si sia registrato un incremento di visitatori sia nel secondo (di 1,3 punti percentuali) che nel quarto trimestre (di 0,8 punti percentuali), segnale evidente di
33
un processo di destagionalizzazione della domanda turistica, da ricondurre ad una maggiore diversificazione dell’offerta ma anche ad una maggiore attenzione alla spesa da parte dei viaggiatori. Scendendo al dettaglio comunale, emerge l’attrattività turistica di cinque comuni della provincia che, da soli, racchiudono il 77,96% degli arrivi ed il 78,59% delle presenze; si tratta di Ricadì, Tropea, Parghelia, Pizzo e Vibo Valentia. Confrontando tali valori con quelli del 2010 emerge, altresì, un incremento nel livello di concentrazione. Dal punto di vista dinamico, è da evidenziare, infine, come rispetto al 2010 sono sicuramente più numerosi i comuni che hanno registrato una dinamica negativa dei flussi turistici. Spiccano in tal senso, con riferimento alle realtà territoriali più rilevanti per il settore turistico della provincia, Vibo Valentia, Zambrone, Briatico, Pizzo e Nicotera. Da sottolineare, invece, le performance positive dei comuni di Tropea (+21,6% gli arrivi, +11,2% le presenze), Parghelia (+21,6%, +14,6%) e Ricadì (+0,6%, +2,2%).
Graf. 1 – Flussi turistici e permanenza media in provincia di Vibo Valentia (2010-2011)
285.252
2.069.511 2.049.924
290.104
7,13 7,19
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
2010 2011
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
Arrivi Presenze Permanenza media Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 1 – Andamento dei flussi turistici e della permanenza media in provincia di Vibo Valentia (2011/2010)
2010 2011 Variazione %
2011/2010 Differenza 2011/2010
Arrivi Presenze Permanenza
media Arrivi Presenze
Permanenza media
Arrivi Presenze Permanenza
media
Italiani 205.359 1.352.286 6,58 191.382 1.223.050 6,39 -6,8 -9,6 -0,19
Stranieri 84.745 717.225 8,46 93.870 826.874 8,81 10,8 15,3 0,35
TOTALE 290.104 2.069.511 7,13 285.252 2.049.924 7,19 -1,7 -0,9 0,05
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Graf. 2 – Andamento mensile dei flussi turistici in provincia di Vibo Valentia nel 2011
Valori assoluti Composizione %
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
gen
naio
febb
raio
marz
o
ap
rile
maggio
giu
gno
luglio
ago
sto
sett
em
bre
ott
ob
re
novem
bre
dic
em
bre
Arrivi Presenze Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
ARRIVI
II trim.; 26,4I trim.; 3,8IV trim.; 7,0
III trim. ; 62,8
PRESENZE
III trim. ; 72,6
IV trim.; 4,7I trim.; 1,1
II trim.; 21,5
34
Graf. 3 – I flussi turistici in provincia di Vibo Valentia per comune nel 2011 Composizione % 2011 Variazione % 2011/2010
0,01
0,02
0,02
0,02
0,02
0,04
0,06
0,12
0,19
0,20
0,20
0,24
0,25
0,26
1,68
2,24
4,21
5,94
6,32
11,07
11,24
12,33
13,53
29,79
0,00
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,05
0,05
0,08
0,05
0,08
0,17
0,08
0,20
0,45
2,12
4,49
5,80
7,73
3,21
15,18
12,29
11,60
36,31
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0
Sant'Onofrio
Francica
Monterosso Cal.
Spilinga
Mongiana
Ionadi
San Calogero
Cessaniti
Filadelfia
Serra San Bruno
Limbadi
Joppolo
Mileto
Spadola
Maierato
Drapia
Nicotera
Briatico
Zambrone
Vibo Valentia
Pizzo
Parghelia
Tropea
Ricadi
Arrivi Presenze
-76,9
-43,8
-42,2
-38,9
-24,9
-23,3
-22,5
-21,5
-20,8
-19,6
-10,4
-8,3
-7,3
-5,0
0,0
0,6
8,3
21,6
21,6
24,1
62,3
76,3
1.500,0
-79,7
-45,8
-85,0
-67,8
-41,8
-19,3
-27,3
-21,1
-17,6
-2,5
14,7
-7,9
-11,0
-18,1
27,3
2,2
-8,5
14,6
11,2
-14,1
52,3
102,0
1.837,5
-500,0 0,0 500,0 1.000,0 1.500,0 2.000,0
Sant'Onofrio
Cessaniti
Spilinga
Serra San Bruno
Spadola
Monterosso Cal.
Nicotera
Drapia
Filadelfia
Pizzo
Limbadi
Briatico
Zambrone
Vibo Valentia
Ionadi
Ricadi
Joppolo
Parghelia
Tropea
Mongiana
Maierato
Mileto
Francica
Arrivi Presenze Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 2 - Distribuzione per comune dei movimenti turistici in provincia di Vibo Valentia (2011; valori %) ITALIANI STRANIERI
ARRIVI PRESENZE ARRIVI PRESENZE Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. % Pos. Comune Inc. %
1 Ricadi 27,231 1 Ricadi 35,940 1 Ricadi 35,070 1 Ricadi 36,845 2 Vibo V. 15,168 2 Parghelia 13,145 2 Tropea 26,676 2 Tropea 22,490 3 Parghelia 11,843 3 Zambrone 10,814 3 Pizzo 14,717 3 Pizzo 21,649 4 Pizzo 9,557 4 Pizzo 10,790 4 Parghelia 13,322 4 Parghelia 11,040 5 Zambrone 7,795 5 Briatico 7,897 5 Zambrone 3,288 5 Zambrone 3,189 6 Briatico 7,628 6 Nicotera 7,358 6 Vibo V. 2,640 6 Briatico 2,703 7 Tropea 7,142 7 Vibo V. 4,790 7 Briatico 2,475 7 Vibo V. 0,891 8 Nicotera 6,072 8 Tropea 4,203 8 Maierato 0,491 8 Spadola 0,312 9 Drapia 3,285 9 Drapia 3,527 9 Nicotera 0,392 9 Nicotera 0,272 10 Maierato 2,255 10 Maierato 0,618 10 Joppolo 0,277 10 Maierato 0,206 11 Mileto 0,331 11 Joppolo 0,176 11 Spadola 0,244 11 Joppolo 0,173 12 Limbadi 0,283 12 Mileto 0,126 12 Serra San B. 0,083 12 San Calog. 0,085 13 Spadola 0,270 13 Spadola 0,126 13 Drapia 0,078 13 Drapia 0,041 14 Filadelfia 0,257 14 Limbadi 0,120 14 Mileto 0,070 14 Filadelfia 0,032 15 Serra San B. 0,252 15 Filadelfia 0,113 15 Filadelfia 0,060 15 Serra San B. 0,022 16 Joppolo 0,219 16 Cessaniti 0,086 16 San Calog. 0,050 16 Mileto 0,020 17 Cessaniti 0,171 17 Serra San B. 0,071 17 Limbadi 0,030 17 Limbadi 0,012 18 San Calog. 0,061 18 San Calog. 0,034 18 Cessaniti 0,015 18 Cessaniti 0,007 19 Ionadi 0,056 19 Ionadi 0,016 19 Mongiana 0,010 19 M. Calabro 0,004 20 Spilinga 0,031 20 M. Calabro. 0,013 20 M. Calabro 0,007 20 Ionadi 0,004 21 Mongiana 0,030 21 Francica 0,013 21 Ionadi 0,005 21 Mongiana 0,003 22 M. Calabro 0,025 22 Mongiana 0,012 22 Francica 0,000 22 Francica 0,000 23 Francica 0,025 23 Spilinga 0,009 23 Polia 0,000 23 Polia 0,000 24 Sant'Onofrio 0,012 24 Sant'Onofrio 0,003 24 San Cost. 0,000 24 San Cost. 0,000 25 Polia 0,000 25 Polia 0,000 25 Spilinga 0,000 25 Spilinga 0,000 26 San Cost. 0,000 26 San Cost. 0,000 26 Sant'Onofrio 0,000 26 Sant'Onofrio 0,000 27 Rombiolo 0,000 27 Rombiolo 0,000 27 Rombiolo 0,000 27 Rombiolo 0,000 28 Pizzoni 0,000 28 Pizzoni 0,000 28 Pizzoni 0,000 28 Pizzoni 0,000
TOTALE 100,000 TOTALE 100,000 TOTALE 100,000 TOTALE 100,000
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
35
3.3 Il posizionamento rispetto ai principali competitors L’infrastrutturazione del territorio Un elevato indice di internazionalizzazione ma un contenuto livello di spesa media dei turisti stranieri
L’obiettivo principale del presente paragrafo è quello di confrontare il posizionamento della provincia di Vibo Valentia rispetto ai principali competitors italiani in merito a diverse variabili riguardanti il settore turistico. Con tale strumento di analisi è possibile trarre importanti indicazioni relative alla competitività del turismo locale, individuare le dinamiche in atto e supportare le scelte strategiche. Dal punto di vista infrastrutturale la provincia di Vibo Valentia si caratterizza per un posizionamento medio-basso ribasso rispetto alle altre province concorrenti, tra cui spiccano Napoli, Taranto e Brindisi per una dotazione più elevata rispetto alla media italiana. La lettura di tale dato in relazione all’indice di qualità alberghiera, cioè alla presenza di alberghi a 4/5 stelle sul totale degli alberghi, evidenzia la presenza di un legame diretto tra le due variabili, segno di come l’infrastrutturazione del territorio condizioni le scelte degli imprenditori in termini di varietà e qualità dell’offerta turistica. Allo stesso tempo la presenza di strutture di rilievo nel territorio può e dovrebbe rappresentare uno stimolo per le amministrazioni pubbliche nel migliorare il contesto operativo in cui si trovano le aziende, in primis attraverso una attenta politica infrastrutturale. Ad ogni modo, per quanto riguarda Vibo Valentia, anche il posizionamento a livello di qualità alberghiera segnala lo spazio per implementare la competitività dei propri servizi turistici, specie nel confronto con province (es.: Lecce, Cosenza, Matera, Crotone) che a fronte di una minore dotazione infrastrutturale, si caratterizzano per una qualità alberghiera superiore. Un’adeguata dotazione di infrastrutture sul territorio rappresenta una condizione necessaria, sebbene non sufficiente, per garantire lo sviluppo di flussi turistici provenienti dall’estero, spesso caratterizzati da capacità di spesa superiori a quelle dei flussi domestici. Ciò è evidente ad esempio nel caso di province come Taranto, Brindisi, Pescara, Bari che nonostante indici di dotazione infrastrutturale elevati presentano un relativamente basso grado di internazionalizzazione turistica, intesa come rapporto tra arrivi stranieri ed arrivi totali. La capacità attrattiva nei confronti dei turisti stranieri si fonda, infatti, su un insieme di elementi che riguardano non solo il poter garantire efficienti soluzioni di trasporto, ma anche le caratteristiche dei servizi studiate per la clientela
36
L’indice di concentrazione turistica e la permanenza media: il valido posizionamento della provincia
target, il marketing aziendale e quello territoriale. Un complesso di strategie operative che appare di particolare efficacia nel caso della provincia di Vibo Valentia nel confronto con le province di benchmark. Tuttavia, all’elevato livello d'internazionalizzazione turistica, non sembra corrispondere un altrettanto alto livello di spesa media dei turisti stranieri, il più basso tra le province prese a riferimento, indicando la necessità di operare al fine di stimolare la spesa. Dal grafico relativo all’indice di concentrazione turistica posto in relazione con l’indice di permanenza media emerge un valido posizionamento della provincia di Vibo Valentia rispetto ai concorrenti. Infatti, il rapporto arrivi/popolazione (indice di concentrazione turistica) risulta particolarmente elevato, così come è possibile notare un più elevato indice di permanenza media (rapporto presenze/arrivi). Tale evidenza segnala una capacità superiore delle strutture ricettive locali rispetto alle altre province nello stabilire rapporti commerciali di più lunga durata con la clientela, una caratteristica che potrebbe essere sfruttata in termini di maggiore attivazione dell’economia locale, anche attraverso lo sfruttamento di sinergie con gli altri settori. L’elevato valore di permanenza media negli esercizi ricettivi provinciale si associa tra l’altro ad un numero di posti letto più alto rispetto alla media delle province concorrenti. Anche con specifico riferimento al rapporto tra queste due variabili è doveroso sottolineare un posizionamento favorevole per il sistema turistico di Vibo Valentia, un ulteriore fattore che ne rappresenta le potenzialità competitive.
Graf. 14 - Dotazione di infrastrutture (N.I. ITA = 100) ed indice di qualità alberghiera (valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
SARC
MEPA
CZ
FG
PETP
LE
CSCB
NA
KR
MTPZ
TE
BA
BRTA
CE
VV
CH
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0
Indice di qualità alberghiera
Dota
zione d
i in
frast
rutt
ure
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istituto G. Tagliacarne ed ISTAT
37
Graf. 15 - Dotazione di infrastrutture (N.I. ITA = 100) ed indice di internazionalizzazione turistica (valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
CH
VVCE
TABR
BA
TE
PZMT
KR
NA
CBCS
LE
TPPE
FG
CZ
PA ME
RC SA
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0
Indice di internazionalizzazione turistica
Dota
zione d
i in
frast
rutt
ure
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istituto G. Tagliacarne ed ISTAT
Graf. 16 - Spesa media dei turisti stranieri (in euro) ed indice di internazionalizzazione turistica (valori in %) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
SA
RC
MEPA
CZ
PE
TP
LE
CS
CB
NA
KR
MTPZ
TE
BRTA
CE
VV
CH
0,0
500,0
1.000,0
1.500,0
2.000,0
2.500,0
3.000,0
3.500,0
4.000,0
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0
Indice di internazionalizzazione turistica
Spesa
media
turi
sti
stra
nie
ri
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d'Italia - ex Ufficio Italiano dei Cambi ed ISTAT
38
Graf. 17 - Indice di concentrazione turistica (valori in %) ed indice di permanenza media dei turisti (giorni) in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
CH
VV
CETA
BR
BA
TE
PZ
MT
KRNA
CB
CS
LETPPE
FG
CZ
PA
ME
RC
SA
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
180,0
200,0
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0
Indice di permanenza media
Indic
e d
i co
nce
ntr
azi
one t
uri
stic
a
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
Graf. 18 - Permanenza media dei turisti (giorni) e numero di posti letto in provincia di Vibo Valentia e nelle province di benchmark (2009)
CH
VV
CE
TA
BR
BA
TE
PZ
MT
KR
NACB
CSLE
TPPE
FG
CZ
PA
ME
RC
SA
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000
Posti letto
Perm
anenza
media
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
39
4 – ANALISI STRATEGICA: INDAGINE E ANALISI SWOT
4.1 L’analisi congiunturale: consuntivo 2010 e previsioni 2011 Metodologia d’indagine
Nell’ambito del nostro studio sul settore turistico della provincia di Vibo Valentia abbiamo ritenuto opportuno affiancare ai dati statistici precedentemente illustrati i risultati di una indagine condotta presso un campione di imprese locali. Tale strumento di analisi, infatti, oltre a fornire indicazioni più tempestive rispetto a quelle provenienti dalle fonti statistiche ufficiali, consente di avere un riscontro diretto delle percezioni degli operatori del settore in merito non solo alle dinamiche congiunturali, ma anche rispetto ad altri elementi rilevanti quali aspetti operativi, scelte strategiche e principali necessità in ambito di programmazione da parte delle istituzioni. L’indagine, che ha coinvolto 200 imprese - individuate nell’universo imprenditoriale del settore turistico della provincia secondo una metodologia di “stratificazione proporzionale ragionata”1 -, è stata realizzata attraverso la somministrazione telefonica (sistema C.A.T.I. -
Computer Assisted Telephone Interviewing) ai Titolari/Responsabili delle aziende di un questionario strutturato.
Tab. 1 - L’articolazione del campione di indagine per tipologia di struttura ricettiva (in %)
Alberghi, hotel Residence alberghieri,
villaggi tutistici, campeggi Altra ricettività
35,6 45,8 18,6
Le criticità del 2010
I risultati relativi all’andamento dei principali indicatori di performance per il 2010 evidenziano come quello appena passato sia stato un anno ancora caratterizzato da difficoltà economiche. Rispetto al 2009, il fatturato del settore turistico della provincia di Vibo Valentia ha sperimentato un calo del 2,4%. Tale dinamica appare condizionata soprattutto da quanto rilevato per campeggi (-9%), per agriturismi e bed&breakfast (-7%) e per alberghi e motel (-6,5%). Meno consistente appare la riduzione del volume di affari per residence alberghieri e villaggi turistici
1 Per “stratificazione proporzionale” si intende che ogni strato dell’universo imprenditoriale del settore
turistico, ovvero ogni tipologia di struttura ricettiva, sarà rappresentato proporzionalmente all’interno del campione di indagine. Tale metodo prevede che ogni strato venga considerato come un sub universo. Tuttavia, considerando l’articolazione dell’universo di indagine, è stato ritenuto opportuno introdurre un criterio di stratificazione “ragionato”, riponderando la numerosità degli strati secondo un parametro di rilevanza economica dello strato stesso.
40
Le migliori performance delle strutture ricettive di maggiore qualità e più strutturate
(-0,7%), mentre in controtendenza con l’andamento generale è risultata la variazione del fatturato per le altre strutture ricettive (+1,5%). In corrispondenza delle suddette performance in termini di fatturato si è verificata una contrazione dell’attività del settore pari all’1,4%. Tra le diverse tipologie di strutture, le maggiori contrazioni si sono osservate per i campeggi (-8,1%) e per gli agriturismi e bed & breakfast (-7,9%). In calo, sebbene in misura meno intensa, anche l’attività di alberghi e motel e delle altre strutture (-4% in entrambi i casi), mentre nonostante la riduzione del fatturato, un lieve aumento dell’attività si è registrato per residenze alberghieri e villaggi turistici (0,2%). Le difficoltà criticità hanno comportato ripercussioni negative di entità significativa a livello occupazionale: gli occupati fissi sono infatti diminuiti dell’1,6%, mentre per gli occupati atipici si è riscontrato un calo dello 0,6%. Le maggiori difficoltà in termini di occupazione fissa si sono rilevate nell’ambito degli alberghi e motel (-4,2%), dove si è optato per un maggiore utilizzo di occupati atipici (+2,1%). Cali di entrambe le tipologie occupazionali si osservano per i residence e villaggi turistici (fissi -1%; atipici -1,1%) e per agriturismi e bed&breakfast (fissi -2,4%; atipici -5,2%). Se gli operatori dell’altra ricettività hanno indicato per il 2010 un calo del 4,1% degli occupati fissi a fronte della stabilità dell’occupazione atipica, un risultato che si discosta dall’andamento complessivo è quello registrato per i campeggi, dove si è assistito ad un incremento degli occupati fissi (+3,2%) in presenza di una contrazione del 2,3% di quelli atipici. Una ulteriore analisi delle dinamiche degli indicatori di performance per il 2010 mostra in ogni caso come in presenza di un elevato livello di qualità delle strutture ricettive sia stato possibile realizzare risultati positivi sia in termini di attività (+4,2%) che di fatturato (+2,1%), a fronte di dati negativi in relazione diretta con la minore qualità. Ciò viene confermato anche in termini di dinamiche occupazionali. La qualità delle strutture e dei servizi offerti si conferma quindi un fattore strategico cruciale in chiave di potenzialità attrattive in un periodo caratterizzatosi per un generale rallentamento della movimentazione turistica. Anche l’aspetto dimensionale appare fortemente correlato con le performance congiunturali: i risultati dell’indagine evidenziano come le strutture con oltre 10 addetti abbiano sperimentato risultati relativamente migliori rispetto a quelli delle imprese di più piccola dimensione, con risultati in controtendenza a livello di attività (+1,9%), di fatturato
41
Il dinamismo dal punto di vista degli investimenti
Le aspettative positive per il 2011
(stabile), e di occupazione (relativa tenuta dell’occupazione fissa -1% e +0,2% degli occupati atipici). Nonostante le difficoltà evidenziate dai diversi indicatori economici, nel corso del 2010 gli operatori del settore turistico di Vibo Valentia hanno manifestato comunque un certo dinamismo: il 31,4% di essi ha infatti investito durante l’anno, comportando un incremento dei flussi di investimento pari all’1,7%. L’aumento maggiore si rileva per gli alberghi e motel (+3,9%), ma un segno positivo si riscontra in tutte le strutture ricettive, indice di una volontà trasversale al settore di reagire alle criticità congiunturali, intraprendendo scelte operative volte a cogliere le opportunità di ripresa attese per l’anno in corso. Volgendo l’attenzione alle previsioni per il 2011, dai dati dell’indagine emerge una diffusa percezione di significativo miglioramento delle performance. Tutti gli indicatori sono attesi rientrare in area positiva, segnando una marcata discontinuità rispetto al precedente anno. Per l’attività si prevede un incremento del 5,1%, sostenuto dal +2,5% del fatturato. Il rimbalzo dell’attività delle imprese dovrebbe favorire l’afflusso di occupati, sia fissi (+0,4%) che atipici (+0,2%), e le prospettive di recupero sembrano consolidare le strategie di espansione degli investimenti (+1,5%). Dalla dinamica degli indicatori di performance emerge tuttavia una sintesi di quadri previsivi differenti tra le diverse tipologie di strutture ricettive. Maggiore ottimismo prevale tra gli imprenditori di residence alberghieri e villaggi turistici, in attesa di rilevanti incrementi di fatturato (+4,3%) e di attività (+7,1%), che dovrebbero a loro volta favorire aumenti occupazionali. In aumento anche gli investimenti (+1,3%). Se un quadro di sostanziale stabilità dovrebbe contraddistinguere le performance di campeggi e altre strutture ricettive, il 2011 sembra riservare un prolungamento delle criticità economiche per agriturismi e bed & breakfast (attività -2,3%, fatturato -3,6%, ma incrementi occupazionali), per quanto gli operatori appaiono impegnati nell’intraprendere attraverso gli investimenti (+1,8%) un percorso di recupero. Per quanto riguarda alberghi e motel, infine, nonostante il calo di fatturato dell’1,4%, gli imprenditori stimano un recupero dei livelli di attività (+1,3%). Dovrebbe proseguire, invece, la diminuzione degli occupati fissi (-1,5%), a fronte di un incremento degli investimenti del 2,3%. Le indicazioni previsive degli operatori confermano come al fattore “qualità” sia ascrivibile il raggiungimento di
42
migliori performance congiunturali. Le strutture di alta qualità dovrebbero, infatti, registrare consistenti aumenti di fatturato e di attività, così come dell’occupazione, mentre per le strutture di medio-bassa qualità il 2011 dovrebbe configurarsi come un anno transitorio, con indicatori di performance ancora leggermente negativi anche se in miglioramento rispetto all’anno precedente. Da una disaggregazione dei dati sulla base della dimensione in termini di classe di addetti, anche per il 2011 si dovrebbe registrare una migliore performance per le imprese più grandi (fatturato +5,4%; attività +8,4%; occupati fissi +1,3%; occupati atipici +0,6%). Le maggiori criticità sono invece attese per le imprese con 6-9 addetti, soprattutto per quanto riguarda la ulteriore contrazione del fatturato (-11,3%) e degli occupati (fissi -7,5%; atipici -4,4%). Cali, comunque più contenuti, sono indicati anche dalle imprese con 1-5 addetti, per quanto si debba sottolineare una progressiva attenuazione delle difficoltà.
Graf. 1 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in provincia di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011 (in %)
2010 PREVISIONI 2011
-1,4
-2,4
-1,6
-0,6
1,7
-2,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
Attività Fatturato Occupati
fissi
Occupati
atipici
Investimenti
5,1
2,5
0,40,2
1,5
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
Attività Fatturato Occupati
fissi
Occupati
atipici
Investimenti
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 2 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in provincia di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009, per tipologia di struttura ricettiva (in %)
-4,0
-6,5
-4,2
2,1
3,9
0,2
-0,7-1,0 -1,1
1,3
-8,1-9,0
3,9
-2,3
-7,9-7,0
-2,4
-5,2
0,9
-4,0
1,5
-4,1
0,01,0
-1,4-2,4
-1,6-0,6
1,7
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
Alberghi, motel Residence
alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agriturismo e
Bed & Breakfast
Altra ricettività TOTALE
Attività Fatturato Occupati fissi Occupati atipici Investimenti
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
43
Graf. 3 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore turistico in provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva, previsioni 2011
(in %)
1,3
-1,4 -1,5
0,0
2,3
7,1
4,3
0,8
0,1
1,3
0,0
-0,7
0,0 0,0
-2,3
-3,6
3,1 3,1
1,80,6 0,6
0,00,0
5,1
2,5
0,40,2
1,5
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
Alberghi, motel Residence
alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agriturismo e
Bed & Breakfast
Altra ricettività TOTALE
Attività Fatturato Occupati fissi Occupati atipici Investimenti
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 4 – Quota di imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia che ha investito nel 2010 e che ha investito, o lo farà, nel 2011 (in %)
2010 PREVISIONI 2011
31,4 66,1 2,5
57,1 42,9
27,3 72,7
100,0
28,0 70,0 2,0
31,0 64,3 4,8
TOTALE
Altra ricettività
Agriturismo e Bed & Breakfast
Campeggi
Residence alberghieri, villaggi
turistici
Alberghi, motel
Sì No Ns/nr
28,0 63,6 8,5
14,3 85,7
27,3 63,6 9,1
75,0 25,0
32,0 58,0 10,0
28,6 64,3 7,1
TOTALE
Altra ricettività
Agriturismo e Bed & Breakfast
Campeggi
Residence alberghieri, villaggi
turistici
Alberghi, motel
Sì No Ns/nr Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 2 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance degli alberghi/motel e residence alberghieri/villaggi turistici della provincia di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011, per qualità della struttura ricettiva (in %)
2010/2009
Bassa Media Alta Non sa, non
risponde TOTALE
Attività -16,0 -6,3 4,2 -10,0 -0,8 Fatturato -18,6 -7,0 2,1 -2,2 -2,1 Occupati fissi -20,0 -1,3 -1,2 -2,2 -1,8 Occupati atipici -19,1 -0,9 1,1 0,0 -0,3
2011/2010
Bassa Media Alta Non sa, non
risponde TOTALE
Attività -0,3 -0,7 11,0 -1,8 5,7 Fatturato -0,3 -2,5 7,2 -1,8 3,0 Occupati fissi -2,4 -1,4 1,2 10,2 0,3 Occupati atipici 1,3 -1,0 0,7 0,0 0,1
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
44
Graf. 5 - Variazioni quantitative dei principali indicatori di performance del settore
turistico in prov. di Vibo Valentia, nel 2010 rispetto al 2009 e previsioni 2011, per classe di addetti (in %)
-10,9
-8,7
-2,7
-1,2-1,3
-6,0
-3,8
-6,9
1,9
0,0
-1,0
0,2
-1,4-2,4
-1,6-0,6
-2,0-2,2-0,2
-0,1
-3,8
-11,3
-7,5
-4,4
8,4
5,4
1,30,6
5,1
2,5
0,4 0,2
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
Da 1 a 5
addetti
Da 6 a 9
addetti
Oltre 10
addetti
TOTALE Da 1 a 5
addetti
Da 6 a 9
addetti
Oltre 10
addetti
TOTALE
2010/2009 2011/2010
Attività Fatturato Occupati fissi Occupati atipici Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
4.2 Segmentazione di mercato e posizionamento competitivo Le peculiarità del settore in provincia Il turismo marittimo è il segmento del settore che contribuisce in misura più rilevante alla formazione della ricchezza provinciale
Dopo aver esaminato quanto emerso dall’indagine in merito alle performance delle imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia nel 2010 e alle previsioni degli imprenditori per il 2011, passiamo ora alla disamina delle principali caratteristiche del settore stesso. I dati relativi all’attività trimestrale delle strutture ricettive evidenziano come per gran parte delle imprese (77,9%) l’attività si concentri in corrispondenza del terzo trimestre. Percentuali più elevate rispetto alla media si riscontrano per i campeggi (84,5%), per i residence alberghieri (84,2%) e per le altre strutture ricettive (82,1%). Il 15,3% dell’attività si svolge, invece, nel corso del secondo semestre, un periodo in cui si verifica un coinvolgimento relativamente più intenso dei bed & breakfast (25%) e degli agriturismi (19,1%). Il primo e l’ultimo trimestre dell’anno risultano infine i periodi dell’anno con minore attività (rispettivamente 2,7% e 4,1%), anche se si deve evidenziare come nel caso dei bed & breakfast si registrano dati di attività relativamente superiori alla media (rispettivamente 12,5% e 7,5%). L’elevato grado di stagionalità dell’attività del settore trova una corrispondenza molto significativa nelle risposte degli operatori in relazione al contributo in termini di ricchezza delle diverse tipologie di turismo: il contributo maggiormente rilevante proviene dal segmento “mare” (80,7%), seguito ad ampia distanza dal segmento “monti e natura” (9%). L’apporto delle altre tipologie di turismo
45
Il peso del turismo familiare
appare molto più contenuto (“storico, artistico, culturale” 3,9%; “enogastronomico” 2,5%; “religioso” 2,2%; “eventi, congressuale” 1,7%), ed evidenzia la possibilità di poter sviluppare una maggiore diversificazione delle opportunità turistiche nella provincia, favorendo un matching migliore tra offerta e domanda. Andando ad analizzare alcune peculiarità degli arrivi turistici, è possibile notare la prevalenza di un turismo di fascia qualitativa alta (45,9%; fascia media: 28,8%; bassa: 25,3%). La spesa media giornaliera per cliente nella provincia, considerando anche le spese esterne, risulta pari a 56 euro. Nel 57% dei casi le presenze turistiche riguardano esercizi ricettivi, mentre in un altro 22,4% di casi si tratta di alloggi presso seconde case. Si segnala ad ogni modo anche l’incidenza sul territorio provinciale, delle presenze giornaliere il cui peso, in termini percentuali, si attesta al 20,6%. Abbiamo cercato, poi, di approfondire le principali caratteristiche della domanda rivolta alle strutture turistiche di Vibo Valentia. Un primo step di analisi riguarda l’identificazione delle tipologie di turisti presenti in provincia. Le risposte degli imprenditori locali evidenziano la preponderanza delle famiglie (84,7%), le quali mostrano una assoluta preferenza per residence alberghieri e villaggi turistici, e per campeggi. Relativamente inferiore appare invece l’attrattività esercitata da alberghi e motel (66,7%). Oltre alle famiglie, tra le tipologie di turisti maggiormente presenti nelle strutture provinciali, troviamo le coppie (40,7%). Una ulteriore disaggregazione dei dati mostra la preferenza per queste ultime soprattutto per i bed & breakfast (75%), per alberghi e motel (57,1%) e per altre strutture (57,1%). Il numero piuttosto più contenuto di indicazioni relative a giovani, anziani, single e scuole indica in modo chiaro la possibilità di poter sviluppare strategie operative e di marketing volte ad attrarre in modo più incisivo un più ampio spettro di turisti potenziali, passando attraverso una migliore comprensione delle diverse esigenze e attraverso l’implementazione d progetti di investimento adeguati. Sul totale degli arrivi di turisti in provincia, il 26% circa riguarda clienti stranieri (con un’incidenza maggiore per bed & breakfast, altre strutture ricettive e alberghi e motel), una quota il cui incremento dovrebbe rappresentare un target per le strategie competitive degli imprenditori e per le politiche pubbliche, soprattutto in virtù delle
46
L’afflusso di turisti dalla regione Calabria si attesta a circa l’11% del totale Il perché della scelta della provincia di Vibo Valentia
generalmente più elevate capacità di spesa da parte di tale segmento turistico. Per quanto riguarda i canali di comunicazione maggiormente rilevanti nel determinare le scelte dei turisti diretti verso la provincia di Vibo Valentia, i dati dell’indagine pongono in risalto il ruolo di internet, indicato nel 79,7% dei casi. Il 47,5% delle indicazioni riguardano invece amici e conoscenze. Una quota minore di risposte segnala le agenzie di viaggio (31,4%), mentre al momento non rivestono particolare importanza le altre attività promozionali. Volgendo l’attenzione ai mezzi di trasporto principalmente utilizzati dai turisti per raggiungere la provincia di Vibo Valentia, è palese la forte preponderanza del trasporto stradale, considerando l’alta percentuale di risposte relative al mezzo proprio (86,4%). La quota comunque significativa di risposte riguardanti il trasporto aereo (39%) evidenzia la possibilità di sfruttare tale modalità a fronte del minore l’utilizzo dei treni (11%), degli autobus (1,7%) e delle navi (0,8%). Considerando le aree di provenienza della domanda turistica, si può osservare come la grande maggioranza dei flussi (72,9%) provenga dalle altre regioni italiane. Il 16,1% dei turisti proviene quindi dall’estero, mentre il restante 10% circa sono gli arrivi dalle altre aree della Calabria e dagli altri comuni della provincia. Il mare, la natura e il clima rappresentano di gran lunga la principale ragione di scelta della provincia di Vibo Valentia come meta turistica (87,3%). Un numero inferiore di indicazioni segnalano la posizione geografica (18,6%) e il rapporto qualità/prezzo (17,8%), mentre ancor più esiguo è il numero di risposte riguardanti la presenza di familiari e amici, la consuetudine ed il patrimonio artistico. L’implementazione di servizi che meglio soddisfino le esigenze dei visitatori e possano garantire una maggiore competitività del sistema turistico locale passa inevitabilmente attraverso la comprensione delle principali preferenze della clientela. A tal fine all’interno dell’indagine abbiamo analizzato le attività preferite dai clienti per struttura ricettiva. Dalla lettura dei dati si rileva chiaramente come il relax rappresenti la finalità primaria del soggiorno turistico (91,5%), con pareri concordi tra gli imprenditori delle diverse strutture turistiche. Al secondo posto troviamo la visita di luoghi (33,1%), con preferenze relativamente maggiori nel caso degli agriturismi (63,6%) e di bed & breakfast (50%).
47
La questione infrastrutturale I network aziendali
Altra attività di gradito svolgimento nel corso dei soggiorni nella provincia di Vibo Valentia è quella delle escursioni (16,1%). Oltre che dai clienti di alberghi e motel, di residence e villaggi, tale attività appare preferita dai clienti di altre strutture ricettive (42,9%) e di campeggi (25%). Sport acquatici, altri sport e shopping risultano infine segnalati in misura molto meno consistente, per quanto i primi due trovino un riscontro maggiormente rilevante per i clienti dei campeggi. Interrogando gli imprenditori del settore in merito agli aspetti da migliorare in provincia, emerge come la preoccupazione principale riguardi il contesto infrastrutturale, con particolare riferimento alla viabilità e ai parcheggi (83,9%). Strettamente collegati a tale tema, vi sono gli aspetti dell’accessibilità marittima (27,1%) e aeroportuale (18,6%), ma anche l’offerta di servizi spicca tra le esigenze di più ampio rilievo (31,4%). In una fase del ciclo economico caratterizzata ancora da incertezza, con una ripresa ancora non pienamente consolidata, ed in un contesto di mercati altamente concorrenziali la partecipazione ad una rete di imprese può costituire un importante fattore di competitività. Sviluppare un sistema di relazioni con altre imprese, che siano formali od informali, porta, infatti, ad uno scambio di informazioni, soluzioni e collaborazioni che rende le imprese organizzate in rete più forti e consapevoli, capaci di superare le limitazioni di una frammentazione del tessuto imprenditoriale, con una conseguente maggiore propensione al rischio e ad investire, ed una maggiore esposizione nei mercati domestici ed internazionali. Andando ad indagare in che misura la partecipazione a reti abbia coinvolto gli imprenditori del settore turistico locale, ciò che emerge è un quadro positivo, in particolar modo in termini prospettici. Al momento attuale la quota di imprese che fa parte di una rete risulta pari al 13,6%, ma si deve sottolineare come vi sia un altro 15,3% di imprese che non partecipano a reti ma che affermano di essere interessate. La partecipazione a reti appare leggermente più diffusa tra gli imprenditori delle altre strutture ricettive, mentre la possibilità di prenderla in considerazione è più alta tra gli operatori dei residence alberghieri e dei villaggi turistici. Tra i motivi che spingono di più gli imprenditori ad optare per la partecipazione a network aziendali troviamo la collaborazione promozionale (43,8%) e la riduzione dei costi (25%). Secondari sono invece i gruppi di acquisto (12,5%), la condivisione di figure professionali (12,5%) e altro (6,3%).
48
I fattori di competitività su cui puntare
Per quel che concerne i fattori di competitività su cui puntano le strutture ricettive della provincia di Vibo Valentia, dalle risposte degli intervistati emergono quattro elementi fondamentali. In primis, l’attenzione degli imprenditori è rivolta alla qualità/gamma dell’offerta (62,7%); ciò risulta rilevante soprattutto per quanto riguarda gli agriturismi ed i bed & breakfast. Anche i prezzi e le condizioni di pagamento risultano di particolare importanza (45,8%) nelle strategie competitive del settore turistico provinciale. In questo caso, indicazioni superiori alla media riguardano i campeggi (75%) e le altre strutture ricettive (71,4%). Rilevanti sono anche i servizi offerti (33,1%), maggiormente rispetto alla media per alberghi e motel (40,5%) ed agriturismi (45,5%). Infine, una quota significativa di indicazioni da parte degli imprenditori riguarda la localizzazione (21,2%), un fattore di competitività su cui puntano in modo piuttosto trasversale le varie strutture turistiche presenti nel territorio.
Graf. 6 – L’attività per trimestre delle strutture ricettive del settore turistico della provincia di Vibo Valentia (in %)
2,7 15,3
77,9
4,1 Gennaio - Marzo
Aprile - Giugno
Luglio - Settembre
Ottobre - Dicembre
Alberghi,
motel
Residence alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agriturismo Bed &
Breakfast Altra
ricettività TOTALE
Gennaio - Marzo 4,2 0,5 0,0 5,5 12,5 1,4 2,7 Aprile - Giugno 15,8 13,2 13,0 19,1 25,0 16,4 15,3 Luglio - Settembre
73,7 84,2 84,5 68,6 55,0 82,1 77,9
Ottobre - Dicembre
6,3 2,1 2,5 6,8 7,5 0,0 4,1
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
49
Graf. 7 - Contributo, in termini di ricchezza prodotta, delle diverse tipologie di turismo in provincia di Vibo Valentia (in %)
1,7
2,2
2,5
3,9
9,0
80,7
0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0
Eventi, congressuale
Religioso
Enogastronomico
Storico, artistico, culturale
Monti, natura
Mare
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 8 - Composizione degli arrivi turistici per fascia di prezzo in prov. di Vibo Valentia (in %)
Prezzi alti; 45,9
Prezzi medi;
28,8
Prezzi bassi;
25,3
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 9 – Distribuzione delle presenze turistiche in provincia di Vibo Valentia in termini di ricettività (in %)
Esercizi ricettivi;
57,0Seconde case;
22,4
Presenze
giornaliere; 20,6
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
50
Graf. 10 – Segmentazione della domanda per tipologia di turista in prov. di Vibo Valentia (in %)*
0,0
3,4
5,9
5,9
40,7
84,7
Scuole
Single
Giovani
Anziani
Coppie
Famiglie
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 3 - Segmentazione della domanda per tipologia di turista nelle strutture ricettive
della provincia di Vibo Valentia (in %)*
Alberghi,
motel
Residence alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agriturismo Bed &
Breakfast Altra
ricettività TOTALE
Famiglie 66,7 100,0 100,0 90,9 75,0 71,4 84,7 Coppie 57,1 20,0 50,0 45,5 75,0 57,1 40,7 Giovani 7,1 6,0 0,0 0,0 25,0 0,0 5,9 Anziani 4,8 8,0 0,0 9,1 0,0 0,0 5,9 Single 7,1 0,0 0,0 9,1 0,0 0,0 3,4 Scuole 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 11 – Quota di clienti stranieri sul totale degli arrivi nelle strutture ricettive della provincia di Vibo Valentia (in %)
33,8
28,6 28,426,0
24,522,4
25,7
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
Bed &
Breakfast
Altra
ricettività
Alberghi,
motel
Agriturismo Campeggi Residence
alberghieri,
villaggi
turistici
TOTALE
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 4 - I canali di comunicazione prioritari per i turisti che raggiungono la provincia di Vibo Valentia (in %)*
Amici/conoscenti Agenzie di viaggio Internet Altre attività promozionali
Altro
47,5 31,4 79,7 0,0 0,0
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
51
Graf. 12 – Principali mezzi di trasporto utilizzati dai turisti per raggiungere la provincia di Vibo Valentia (in %)*
0,8
0,8
1,7
6,8
11,0
39,0
86,4
Altro
Nave
Autobus
Mezzo a noleggio
Treno
Aereo
Mezzo proprio
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 13 - Aree di provenienza della domanda turistica in provincia di Vibo Valentia (in %)
5,9 5,1
72,9
16,1Altri comuni della
provincia
Altre aree della regione
Altre regioni italiane
Estero
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 14 – Motivazioni della scelta della provincia di Vibo Valentia (in %)
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,8
1,7
1,7
5,9
9,3
9,3
17,8
18,6
87,3
Altro
Struttura ricettiva eccellente
Servizi accessori
Servizi e strutture per diversamente abili
Eventi sportivi
Eventi culturali
Eventi e manifestazioni
Divertimenti
Patrimonio artistico
Consuetudine
Presenza familiari/ amici
Rapporto qualità prezzo
Posizione geografica
Mare, natura, clima
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
52
Tab. 5 – Le attività preferite dai clienti per struttura ricettiva in provincia di Vibo Valentia (in %)
Alberghi,
motel
Residence alberghieri, vill.turistici
Campeggi Agriturismo Bed &
Breakfast Altra
ricettività TOTALE
Relax 92,9 94,0 75,0 81,8 100,0 85,7 91,5 Visitare luoghi 33,3 30,0 25,0 63,6 50,0 0,0 33,1 Escursioni 16,7 16,0 25,0 0,0 0,0 42,9 16,1 Sport acquatici 7,1 6,0 25,0 0,0 25,0 0,0 6,8 Shopping 4,8 2,0 25,0 0,0 0,0 14,3 4,2 Altri sport 4,8 2,0 0,0 9,1 0,0 0,0 3,4 Divertimenti notturni 2,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 Cinema e teatro 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Altro 2,4 6,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,4
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 15 – Gli aspetti da migliorare in provincia di Vibo Valentia (in %)
1,7
0,0
1,7
4,2
5,1
5,1
18,6
27,1
31,4
83,9
Altro
L’offerta di eventi sportivi
L’offerta enogastronomica
L’offerta di eventi culturali e musicali
Percorsi artistico-culturali e storico-architettonici
Itinerari naturalistici
L’accessibilità aeroportuale
L’accessibilità marittima
L’offerta di servizi
La viabilità ed i parcheggi
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 16 – Quota di imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia che fa parte di una rete di imprese (in %)*
13,6
15,3
71,2
SI
NO, ma siamo interessati
NO, non siamo interessati
Alberghi, motel
Residence alberghieri, villaggi turistici
Altra ricettività TOTALE
SI 9,5 14,0 19,2 13,6 NO, ma siamo interessati 16,7 18,0 7,7 15,3 NO, non siamo interessati 73,8 68,0 73,1 71,2
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0
Le reti di impresa sono modelli organizzativi con i quali le piccole e medie imprese cooperano e si coordinano nello svolgimento della loro attività (sono esempi di modelli di rete: le reti di fornitura, di distribuzione - es.: franchising -, i consorzi, le joint ventures, i venture capital, …) e nella gestione e attuazione di progetti comuni (es.: associazioni, consorzi, fondazioni, società volte alla realizzazione di attività di ricerca, alla partecipazione coordinata alle fiere, alla gestione di osservatori). Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
53
Graf. 17 – Motivi per i quali le imprese del settore turistico della provincia di Vibo Valentia fanno parte di una rete di imprese (in %)*
43,8
25,0
12,5
12,56,3
Collaborazione promozionale
Riduzione costi
Gruppi di acquisto
Condivisione figure professionali
Altro
Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 6 – Fattori sui quali puntano le aziende del settore turistico della provincia di Vibo Valentia per essere più competitive sul mercato italiano ed estero (valori in %)*
Alberghi,
motel
Residence alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agriturismo Bed &
Breakfast Altra
ricettività TOT.
Qualità/gamma dell’offerta 59,5 60,0 75,0 90,9 75,0 42,9 62,7 Prezzi/condizioni pagamento 42,9 48,0 75,0 18,2 50,0 71,4 45,8 Servizi 40,5 32,0 0,0 45,5 0,0 14,3 33,1 Localizzazione 21,4 22,0 25,0 9,1 25,0 28,6 21,2 Marchio (notorietà/immag.) 4,8 2,0 0,0 0,0 25,0 14,3 4,2 Altro 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Nessun fattore 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Non sa/non risponde 0,0 2,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
4.3 Le politiche per il territorio Le criticità derivanti dalla fase recessiva
L’analisi fin qui svolta sulla base dei dati dell’indagine ci ha permesso di delineare l’evoluzione delle performance economiche del settore turistico provinciale. Alla lettura di tali dinamiche è stato possibile associare l’esame di alcune peculiarità del settore, con particolare riferimento alle principali caratteristiche della domanda. L’obiettivo della presente sezione è quello di completare l’analisi attraverso l’individuazione degli elementi cruciali per lo sviluppo competitivo del sistema turistico, sottolineando nel contempo le principali criticità e suggerendo le politiche strategiche ritenute maggiormente efficaci. Chiedendo agli intervistati quali fossero in generale i fattori che rischiano di condizionare negativamente l’andamento del settore in provincia, ciò che emerge è come il fattore principalmente individuato come responsabile sia la crisi economica con i suoi effetti negativi (54,2%), opinione condivisa ampiamente tra gli imprenditori delle varie tipologie di strutture ricettive, ed in misura maggiore da quelli dei campeggi e dei bed & breakfast. Al secondo posto troviamo quindi la forte concorrenza dell’offerta
54
La concorrenza dell’offerta turistica internazionale Le carenze del sistema infrastrutturale
turistica internazionale (28,8%), che ha pesato in maniera più rilevante sugli alberghi e motel. Un ruolo significativo risulta rivestito anche dalla concorrenza dell’offerta turistica italiana (22%), segnalata maggiormente dagli imprenditori dei residence alberghieri e dei villaggi turistici. Un numero inferiore di indicazioni riguarda, infine, la preferenza per i last minute e per le strutture a basso costo (17,8%) e la riduzione dei consumi “accessori” (16,9%). Dai dati di una precedente indagine svolta nel 2008 è possibile notare come la concorrenza estera rappresentava il principale fattore a comportare effetti negativi sull’andamento del settore, una evidenza confermatasi nel tempo della necessità di sviluppare la capacità attrattiva del sistema turistico locale. La disamina delle indicazioni relative ai fattori che nello specifico incidono sull’andamento del turismo nella provincia di Vibo Valentia mostra come le inefficienze del sistema infrastrutturale di trasporto siano ritenute un vincolo allo sviluppo molto significativo (59,3%); la disaggregazione dei dati per tipologia di struttura evidenzia un parere condiviso in modo trasversale. Accanto alle carenze infrastrutturali gli operatori locali individuano come elemento di criticità i costi di gestione elevati (54,2%). Ciò risulta particolarmente rilevante soprattutto nel caso degli agriturismi (72,7%) e dei bed & breakfast (75%). Un numero inferiore di risposte riguarda, quindi, lo scarso collegamento con tour operator internazionali (22,9%; agriturismo 36,4%; alberghi e motel e altra ricettività 28,6%) come anche la carenza di adeguati servizi accessori alle strutture (15,3%; altra ricettività 28,6%). L’eccessiva presenza di strutture a condizione familiare, la scarsa professionalità degli operatori e il rapporto inadeguato tra qualità dei servizi offerti e prezzi sono infine i fattori su cui convergono poco più del 10% delle indicazioni. I primi due raccolgono un numero relativamente superiore di segnalazioni nel caso degli operatori dei bed & breakfast, dell’altra ricettività e dei campeggi, mentre il terzo appare maggiormente rilevante nell’ambito degli imprenditori dei residence alberghieri e dei villaggi turistici. Un numero meno rilevante di risposte riguarda, infine, la localizzazione non sempre ottimale delle strutture (6,8%) ed il fatto che le strutture risultino prevalentemente orientate a fasce ristrette di clienti (3,4%). Dopo aver individuato gli elementi di debolezza dell’offerta
55
I segmenti turistici su cui puntare Le leve per migliorare la competitività turistica della provincia Il ruolo della Camera di commercio
turistica della provincia di Vibo Valentia, passiamo ad analizzare le opinioni degli operatori in merito ai fattori di attrazione e ai segmenti turistici su cui puntare per potenziare la capacità attrattiva del territorio. Alla luce delle risposte degli imprenditori, il turismo naturalistico e gli itinerari (48,3%) e il turismo eno-gastronomico (44,9%) rappresentano le leve competitive principali. Seguono il turismo storico-architettonico-culturale (34,7%) e gli eventi artistici e culturali (27,1%), mentre assumono minore rilievo altri segmenti turistici quali il turismo religioso, commerciale, congressuale, scolastico e crocieristico, come anche gli eventi sportivi. Passando ad identificare le strategie che potrebbero essere sviluppate per migliorare la competitività turistica della provincia, l’indagine evidenzia come gli intervistati siano ampiamente concordi nel ritenere la promozione all’estero come fattore fondamentale (50%). Percentuali di risposta più elevate rispetto alla media si riscontrano soprattutto tra gli imprenditori dei bed & breakfast e delle altre strutture ricettive. Nel 39% dei casi si fa riferimento al miglioramento della rete di viabilità interna e dei collegamenti con l’aeroporto e la stazione, un tema particolarmente sentito dagli operatori dei campeggi, dei bed & breakfast e degli alberghi e motel. Un numero piuttosto simile di indicazioni riguarda quindi il potenziamento delle funzioni di promozione dell’ufficio turistico (35,6%; bed & breakfast 50%; agriturismo 45,5%) e la promozione in Italia (33,1%; residence alberghieri e villaggi turistici 38%). La creazione di un Consorzio turistico locale, segnalata nel 17,8% dei casi, appare un’opzione strategica di maggiore importanza nel contesto degli agriturismi e degli alberghi e motel. Seguono, infine, la promozione di prodotti tipici e dell’artigianato (12,7%) e delle risorse ambientali (11%), sostenuti in modo più frequente dagli imprenditori di campeggi. Un numero meno significativo di risposte indica poi le azioni promozionali presso i tour operators, la creazione di reti di imprese, il potenziamento della ricettività e di eventi culturali, sportivi e musicali. A conclusione dell’esposizione dei risultati dell’indagine, passiamo ad analizzare quanto risposto dagli imprenditori in merito alle attività che potrebbero essere svolte dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia. L’indicazione che emerge con maggiore frequenza riguarda la valorizzazione del territorio (51,7%). Oltre a questa, l’opinione degli intervistati converge sulle attività di
56
semplificazione amministrativa (37,3%), sullo sviluppo dell’operatività dell’aeroporto (32,2%) e sulla promozione del territorio (31,4%). Le azioni promozionali presso tour operators e la partecipazione a fiere ricevono rispettivamente il 17,8% e il 16,1% delle segnalazioni, mentre quantitativamente meno rilevanti sono quelle riguardanti gli studi sui comportamenti turistici (6,8%), la realizzazione di materiali informativi (5,9%), l’Osservatorio Turistico Provinciale (4,2%) e la promozione di reti di imprese (2,5%).
Graf. 18 – Fattori che rischiano di condizionare negativamente l’andamento del settore in provincia di Vibo Valentia (in %)*
INDAGINE 2011
14,4
16,9
17,8
22,0
28,8
54,2
Altro
Riduzione dei consumi “accessori”
Preferenza per i last minute e soluzioni turistiche a basso costo
Forte concorrenza dell’offerta turistica italiana
Forte concorrenza dell’offerta turistica internazionale
Gli effetti della crisi economica
INDAGINE 2008
20,8
12,5
10,4
14,6
14,6
31,3
Ns/nr
Altro
Preferenza per i last minute e soluzioni turistiche a basso costo
Perdita di turisti stranieri già presente in passato
Riduzione dei costumi accessori
Forte concorrenza delle strutture straniere
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 7 – Fattori che rischiano di condizionare negativamente l’andamento del settore
in provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Alberghi,
motel
Residence albergh., villaggi turistici
Campeggi
Agriturismo Bed &
Breakfast
Altra ricettiv
ità Tot.
Gli effetti della crisi economica
54,8 54,0 75,0 54,5 75,0 28,6 54,2
Riduzione dei consumi “accessori”
16,7 14,0 25,0 36,4 25,0 0,0 16,9
Forte concorrenza dell’offerta turistica italiana
21,4 28,0 0,0 18,2 0,0 14,3 22,0
Forte concorrenza dell’offerta turistica internazionale
35,7 28,0 25,0 18,2 0,0 28,6 28,8
Preferenza per i last minute e di soluzioni turistiche a basso costo
16,7 24,0 25,0 0,0 0,0 14,3 17,8
Altro 7,1 12,0 0,0 27,3 50,0 42,9 14,4
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
57
Graf. 19 – Fattori critici che incidono sull’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia (in %)*
INDAGINE 2011
0,8
3,4
6,8
11,9
12,7
13,6
15,3
22,9
54,2
59,3
Non sa, non risponde
Strutture prevalentemente orientate a ristrette fasce di clienti
Localizzazione non sempre ottimale delle strutture
Rapporto inadeguato tra qualità dei servizi offerti e prezzi
Scarsa professionalità degli operatori
Eccessiva presenza di strutture a conduzione familiare
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
Scarso collegamento con tour operator internazionali
Costi di gestione elevati
Infrastrutture di trasporto inefficienti
INDAGINE 2008
18,8
12,5
6,3
10,4
10,4
12,5
20,8
22,9
25,0
37,5
41,7
Non sa, non risponde
Altro
Eccessiva presenza di strutture a conduzione familiare
Scarsa professionalità degli operatori
Strutture orientate a ristrette fasce di clienti
Localizzazione non sempre ottimale delle strutture
Scarso collegamento con tour operator internazionali
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
Infrastrutture di trasporto inefficienti
Eccessiva pressione fiscale
Costi di gestione elevati
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Tab. 8 - Fattori critici che incidono sull’andamento del turismo in provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Alberghi,
motel
Residence alberghieri, vill. turistici
Campeggi Agriturismo Bed &
Breakfast Altra
ricettività Tot.
Infrastrutture di trasporto inefficienti
59,5 62,0 50,0 45,5 75,0 57,1 59,3
Costi di gestione elevati 50,0 56,0 50,0 72,7 75,0 28,6 54,2
Scarso collegamento con tour operator internazionali
28,6 16,0 25,0 36,4 0,0 28,6 22,9
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
21,4 12,0 25,0 0,0 0,0 28,6 15,3
Eccessiva presenza di strutture a conduzione familiare
14,3 12,0 0,0 18,2 25,0 14,3 13,6
Scarsa professionalità degli operatori
16,7 8,0 25,0 0,0 25,0 28,6 12,7
Rapporto inadeguato tra qualità dei servizi offerti e prezzi
9,5 20,0 0,0 0,0 0,0 0,0 11,9
Localizzazione non sempre ottimale delle strutture
7,1 4,0 25,0 0,0 25,0 14,3 6,8
Strutture prevalentemente orientate a ristrette fasce di clienti
4,8 2,0 25,0 0,0 0,0 0,0 3,4
Non sa, non risponde 0,0 2,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
58
Graf. 20 – Fattori di attrazione e segmenti turistici sul quale puntare per alimentare la capacità attrattiva della provincia di Vibo Valentia (in %)*
8,5
0,0
1,7
2,5
5,1
6,8
9,3
11,9
27,1
34,7
44,9
48,3
Altro
Turismo crocieristico
Turismo scolastico
Eventi sportivi
Turismo congressuale
Eventi musicali
Turismo commerciale
Turismo religioso
Eventi artistici - culturali
Turismo storico-architettonico-culturale
Turismo eno-gastronomico
Turismo naturalistico-itinerari
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 21 –Strategie che potrebbero essere sviluppate per migliorare la competitività turistica della provincia di Vibo Valentia (in %)*
5,9
3,4
3,4
4,2
4,2
11,0
12,7
17,8
33,1
35,6
39,0
50,0
Altro
Potenziamento della ricettività
Potenziamento eventi culturali, sportivi e musicali
Azioni promozionali presso i tour operators
Creazione di reti di imprese
Promozione delle risorse ambientali e storico culturali
Promozione dei prodotti tipici e dell’artigianato
Creazione di un Consorzio turistico locale
Promozione in Italia
Potenziamento delle funzioni di promozione dell’ufficio turistico
Miglioram. rete viabilità interna, collegamenti da aeroporto-stazione
Promozione all’estero
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
59
Tab. 9 - Strategie che potrebbero essere sviluppate per migliorare la competitività turistica della provincia di Vibo Valentia per tipologia di struttura ricettiva (in %)*
Alberghi,
motel
Residence alberghieri,
villaggi turistici
Campeggi Agritur. Bed &
Breakfast Altra
ricettività Tot.
Promozione all’estero 45,2 52,0 50,0 36,4 75,0 71,4 50,0
Miglioramento rete viabilità interna e collegamenti da aeroporto-stazione
47,6 34,0 50,0 27,3 50,0 28,6 39,0
Potenziamento delle funzioni di promozione dell’ufficio turistico
35,7 38,0 25,0 45,5 50,0 0,0 35,6
Promozione in Italia 33,3 38,0 25,0 27,3 25,0 14,3 33,1
Creaz. di un Consorzio turistico locale
21,4 14,0 0,0 36,4 0,0 14,3 17,8
Promoz. prodotti tipici e artigianato 14,3 14,0 25,0 0,0 25,0 0,0 12,7
Promoz. risorse amb. e storico cultur.
14,3 6,0 25,0 18,2 0,0 14,3 11,0
Azioni promoz. presso tour operators 4,8 2,0 0,0 9,1 0,0 14,3 4,2
Creazione di reti di imprese 4,8 4,0 0,0 0,0 0,0 14,3 4,2 Potenziamento della ricettività 7,1 2,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,4
Potenz. eventi cultur./sportivi/music. 7,1 2,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,4
Altro 4,8 8,0 0,0 9,1 0,0 0,0 5,9
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
Graf. 22 – Attività che potrebbero essere svolte dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia (in %)*
5,9
2,5
4,2
5,9
6,8
16,1
17,8
31,4
32,2
37,3
51,7
Altro
Promozione di reti di imprese
Osservatorio Turistico Provinciale
Realizzazione materiali informativi
Studi sui comportamenti turistici
Partecipazione a fiere
Azioni promozionali presso i tour operators
Promozione del territorio
Sviluppo dell’operatività dell’aeroporto
Semplificazione amministrativa
Valorizzazione del territorio
* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale delle risposte può essere superiore a 100. Fonte: CCIAA di Vibo Valentia
60
4.4 L’analisi SWOT
Uno strumento di pianificazione strategica Una sintesi delle azioni da intraprendere
L’analisi fin qui svolta ci ha consentito di delineare un quadro piuttosto completo del settore turistico della provincia di Vibo Valentia, sia per quanto riguarda il lato dell’offerta che il lato della domanda, utilizzando congiuntamente statistiche quantitative ufficiali e risultati di una indagine condotta presso un panel di imprese locali. Con le informazioni a disposizione è possibile procedere all’analisi SWOT, una delle metodologie più diffuse per la valutazione di fenomeni riguardanti il territorio. L’analisi SWOT, nello specifico, è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (S-Strenghts), debolezza (W-Weaknesses), le opportunità (O-Opportunities) e le minacce (T-Threats), consentendo di identificare le linee guida strategiche per conseguire l’obiettivo di sviluppo settoriale. Sinteticamente:
- i punti di forza sono gli elementi del sistema turistico che rappresentano un valore utile per raggiungere l’obiettivo di sviluppo;
- i punti di debolezza sono gli elementi che possono compromettere il raggiungimento dell’obiettivo;
- le opportunità sono le condizioni esterne (politiche pubbliche, ecc.) che sono complementari al raggiungimento dell’obiettivo;
- le minacce sono le condizioni esterne che potrebbero ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo.
Da tali distinzioni emerge quindi la presenza di elementi endogeni ed esogeni al sistema economico in esame. I punti di forza/debolezza rappresentano fattori interni, propri dell’area geografica e delle imprese insediate sul territorio. Le opportunità/minacce fanno invece riferimento al contesto esterno, elementi che influenzano l’area di studio senza che abbiano origine nel territorio. Le informazioni raccolte possono quindi confluire all’interno di una matrice come quella che segue che permette la lettura incrociata degli elementi SWOT del sistema turistico della provincia di Vibo Valentia. Si tratta di una matrice semplificata in cui le argomentazioni di sintesi sono ricondotte in elenchi, in modo da sottolineare le azioni per massimizzare i punti di forza e le opportunità e al tempo stesso far fronte ai punti di debolezza e criticità evidenziati. La lettura incrociata degli elementi può dare origini alle interrelazioni di interesse:
- relazione S-O: mette a sistema i punti di forza e le opportunità, si tratta del connubio teso a massimizzare le occasioni di miglioramento del settore;
61
- relazione W-O: riguarda le interrelazioni che possono svilupparsi tra azioni locali previste e punti di debolezza; possono essere evidenziate le opportunità per mitigare le debolezze rilevate;
- relazione S-T: considera in maniera biunivoca le relazioni che possono svilupparsi tra situazioni migliorative e situazioni di pericolo;
- relazione W-T: permette di valutare congiuntamente relazioni che possono instaurarsi tra criticità, in modo da prenderne conoscenza e valutare se le azioni previste sono potenzialmente efficaci.
La forma matriciale ha l’intento di semplificare la lettura dei risultati, permettendo una sintesi che possa fornire supporto ai processi decisionali.
Quadro A - Punti di Forza, debolezza, opportunità e minacce del turismo in provincia di Vibo Valentia
Punti di forza Punti di debolezza
Patrimonio balneare-naturalistico
Patrimonio storico-architettonico-culturale
Eventi artistici-culturali
Ricchezza del patrimonio gastronomico
Indice di qualità alberghiera superiore alla media nazionale
Indice di permanenza media superiore al dato nazionale
Indice di permanenza media di clienti stranieri più elevato in Italia
Prezzi/condizioni dell’offerta competitivi
Indice di internazionalizzazione turistica inferiore al dato nazionale
Infrastrutture di trasporto poco efficienti
Costi di gestione elevati
Scarso collegamento con tour operator internazionali
Elevato grado di stagionalità dell’attività settoriale
Carenza di adeguati servizi accessori alle strutture
Presenza di lavoro sommerso
Opportunità Minacce
Politiche comunitarie in materia di turismo
Piano Strategico di Marketing Turistico per il triennio 2010/2012
Ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie come strumento di marketing territoriale
Effetti della crisi economica
Forte concorrenza dell’offerta turistica nazionale ed internazionale
Preferenza per i last minute
Riduzione dei consumi accessori
62
5 – IL TURISMO NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
Il Rapporto sul turismo della Calabria
Dal Rapporto Calabria 2011 – Undicesimo Rapporto sul Turismo, realizzato dall’Assessorato al Turismo della Amministrazione Regionale, con l’ausilio del Sistema Informativo Turistico della Regione, emergono importanti considerazioni strategiche, che possono essere utili per delineare e coordinare una politica di sviluppo per il settore; a questo proposito, sono stati riportati agli indirizzi di programmazione per il periodo 2007 – 2013, nonchè le risorse, comunitarie e non, messe a disposizione.
5.1 Il “PIANO STRATEGICO DI MARKETING TURISTICO” per il rilancio del turismo calabrese Gli obiettivi generali dei piani di marketing
Il Piano Strategico di Marketing Turistico per il triennio 2010/2012 è stato predisposto dall’Assessorato al Turismo della Regione Calabria ai sensi dell’art.6 della L.R. n.8/2008, “Riordino dell’organizzazione turistica regionale”. Esso si pone l’obiettivo di sviluppare e incrementare il movimento dei turisti verso il territorio calabrese e riconfigurare il “Brand” Calabria attraverso azioni dirette a rinforzare l’imprenditoria di settore e a stimolare la popolazione locale verso la “cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità”. Obiettivi generali dei Piani di marketing sono: - sviluppare il potenziale turistico della destinazione
attraverso una crescita controllata, cioè attraverso un processo di conservazione e rispetto del patrimonio di risorse naturali e culturali presenti, nonché del sistema di valori della popolazione residente;
- promuovere criteri di sostenibilità ambientale, naturale e sociale anche attraverso un impegno più attivo del settore turistico al processo di miglioramento delle condizioni di vita dei residenti e dei turisti;
- aumentare il livello di redditività delle imprese e l’impatto economico del turismo sul territorio, potenziando la partecipazione allo sviluppo turistico delle aree non ancora valorizzate (entroterra) ed estendendo le ricadute economiche verso gli altri settori del sistema locale (in primis: commercio, agricoltura e artigianato);
- favorire la crescita di occupazione, reddito e qualità
63
della vita locale attraverso la trasformazione del settore turistico da attività stagionale ad attività permanente.
Obiettivi specifici sono: - creare un’identità turistica dell’area e aumentare la
conoscenza e l’immagine del territorio e delle sue opportunità presso il mercato;
- accrescere il sistema promo-commerciale integrato; - sviluppare nuovi prodotti turistici capaci di mettere in
gioco tutte le risorse disponibili dell’area e di estendere la stagione turistica;
- diversificare i mercati di provenienza con un “attacco” non solo ai bacini distanti (Nord-Italia ed estero) ma anche al movimento interno calabrese e delle regioni limitrofe;
- potenziare e qualificare il sistema complementare di supporto (informazione, sport, svago e nuovi servizi ai turisti, etc.);
- diversificare e qualificare l’offerta ricettiva alberghiera; - investire nella crescita della “cultura turistica” e della
“cultura dell’accoglienza”; - qualificare le professionalità nel turismo; - migliorare la qualità e la fruibilità dell’ambiente
naturale e urbano; - sviluppare e migliorare l’accessibilità e il sistema di
viabilità interno.
Le risorse comunitarie messe a disposizione per il ciclo di programmazione 2007 – 2013 per l’Asse – Risorse Naturali, Culturali e Turismo sostenibile, sono pari a 179,9 milioni di euro, a cui si aggiunge il cofinanziamento nazionale di ulteriori 179,9 milioni di euro.
64
Appendice statistica
65
Fig. 1 – Mappa dei comuni della provincia di Vibo Valentia con i rispettivi codici identificativi
Fonte: Istituto G. Tagliacarne
Tab. 1 – Elenco dei comuni della provincia di Vibo Valentia con i rispettivi codici identificativi
Codice identificativo mappa
Denominazione Codice identificativo
mappa Denominazione
1 Acquaro 26 Parghelia 2 Arena 27 Pizzo 3 Briatico 28 Pizzoni 4 Brognaturo 29 Polia 5 Capistrano 30 Ricadi 6 Cessaniti 31 Rombiolo 7 Dasà 32 San Calogero 8 Dinami 33 San Costantino Calabro 9 Drapia 34 San Gregorio d'Ippona
10 Fabrizia 35 San Nicola da Crissa 11 Filadelfia 36 Sant'Onofrio 12 Filandari 37 Serra San Bruno 13 Filogaso 38 Simbario 14 Francavilla Angitola 39 Sorianello 15 Francica 40 Soriano Calabro 16 Gerocarne 41 Spadola 17 Ionadi 42 Spilinga 18 Joppolo 43 Stefanaconi 19 Limbadi 44 Tropea 20 Maierato 45 Vallelonga 21 Mileto 46 Vazzano 22 Mongiana 47 Vibo Valentia 23 Monterosso Calabro 48 Zaccanopoli 24 Nardodipace 49 Zambrone 25 Nicotera 50 Zungri
Fonte: Istituto G. Tagliacarne
66
Tab. 2 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Comuni Esercizi ricettivi
Camere Letti Esercizi
alberghieri Esercizi
extra alberghieri
Briatico 5,7 7,9 10,1 6,7 4,8 Brognaturo 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Cessaniti 1,0 0,2 0,1 1,1 1,0 Drapia 3,6 4,6 3,0 2,8 4,3 Fabrizia 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Filadelfia 0,8 0,3 0,2 1,1 0,5 Filogaso 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Francica 0,5 0,0 0,0 0,0 1,0 Ionadi 1,0 0,1 0,1 0,6 1,4 Joppolo 2,6 0,9 0,6 2,8 2,4 Limbadi 0,8 0,3 0,2 0,6 1,0 Maierato 1,6 0,9 0,5 0,6 2,4 Mileto 0,8 0,1 0,1 0,6 1,0 Mongiana 0,8 0,2 0,1 0,6 1,0 Monterosso Calabro 0,5 0,1 0,0 0,0 1,0 Nicotera 3,4 8,3 7,8 4,5 2,4 Parghelia 6,7 12,1 7,8 4,5 8,6 Pizzoni 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Pizzo Calabro 7,0 12,7 13,4 5,1 8,6 Polia 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Ricadi 29,7 32,5 33,8 44,9 16,7 Rombiolo 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 San Calogero 0,3 0,1 0,1 0,6 0,0 San Costantino Calabro 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 San Nicola da Crissa 0,5 0,0 0,0 0,0 1,0 Sant'Onofrio 0,5 0,1 0,1 0,0 1,0 Serra San Bruno 1,8 0,5 0,3 1,1 2,4 Sorianello 0,3 0,0 0,0 0,0 0,5 Spadola 1,8 0,5 0,3 2,2 1,4 Spilinga 0,5 0,2 0,1 0,6 0,5 Tropea 10,3 7,5 7,6 7,9 12,4 Vallelonga 1,6 0,1 0,1 0,0 2,9 Vazzano 0,5 0,0 0,0 0,0 1,0 Vibo Valentia 8,5 3,3 4,1 4,5 12,0 Zambrone 5,2 6,3 9,4 6,7 3,8
TOTALE PROVINCIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
67
Tab. 3 – Distribuzione dell’offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nei comuni dell’entroterra della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Comuni Esercizi ricettivi
Camere Letti Esercizi
alberghieri Esercizi
extra alberghieri
Cessaniti 4,2 1,7 1,3 8,7 2,8
Drapia 14,7 42,5 34,5 21,7 12,5 Filadelfia 3,2 2,7 2,1 8,7 1,4 Filogaso 1,1 0,07 0,06 0,0 1,4 francica 2,1 0,44 0,42 0,0 2,8
Ionadi 4,2 1,3 0,9 4,3 4,2 Limbadi 3,2 2,9 2,3 4,3 2,8 Maierato 6,3 8,7 6,0 4,3 6,9 Mileto 3,2 1,2 0,9 4,3 2,8
Monterosso Calabro 2,1 0,51 0,44 0,0 2,8 Pizzoni 1,1 0,15 0,12 0,0 1,4 Polia 1,1 0,2 0,12 0,0 1,4 Rombiolo 1,1 0,2 0,15 0,0 1,4
San Calogero 1,1 0,9 0,7 4,3 0,0 San Costantino 1,1 0,2 0,2 0,0 1,4 S. Nicola da Crissa 2,1 0,4 0,30 0,0 2,8 Sant'Onofrio 2,1 0,7 0,6 0,0 2,8
Sorianello 1,1 0,1 0,1 0,0 1,4 Spilinga 2,1 2,3 1,5 4,3 1,4 Vallelonga 6,3 1,24 0,89 0,0 8,3 Vazzano 2,1 0,36 0,24 0,0 2,8
Vibo Valentia 34,7 31,2 46,2 34,8 34,7
TOTALE PROVINCIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 4– Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nelle località montane della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Comuni Esercizi ricettivi
Camere Letti Esercizi
alberghieri Esercizi
extra alberghieri
Brognaturo 5,3 1,36 1,38 0,0 8,3 Fabrizia 5,3 1,36 1,04 0,0 8,3
Mongiana 15,8 15,6 15,9 14,3 16,7 Serra San Bruno 36,8 40,1 40,1 28,6 41,7 Spadola 36,8 41,5 41,5 57,1 25,0
TOTALE PROVINCIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
Tab. 5– Offerta ricettiva, per categoria di esercizi, nelle località marine della provincia di Vibo Valentia (2011; valori in %)
Esercizi ricettivi
Camere Letti Esercizi
alberghieri Esercizi
extra alberghieri
Briatico 8,1 8,9 11,2 8,1 8,0 Joppolo 3,7 1,0 0,6 3,4 4,0 Nicotera 4,8 9,4 8,6 5,4 4,0 Parghelia 9,5 13,7 8,6 5,4 14,4
Pizzo Calabro 9,9 14,4 14,8 6,1 14,4 Ricadi 42,1 36,9 37,3 54,1 28,0 Tropea 14,7 8,6 8,4 9,5 20,8 Zambrone 7,3 7,1 10,4 8,1 6,4
TOTALE PROVINCIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Osservatorio Turistico Vibo Valentia
68
Tab. 6 - Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi della provincia di Vibo Valentia per paese di provenienza (2009)
ESERCIZI
ALBERGHIERI ESERCIZI
COMPLEMENTARI TOTALE ESERCIZI
RICETTIVI Incidenza % (sul totale
degli es. ricettivi)
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
UNIONE EUROPEA
ITALIA 192.019 1.183.013 22.240 202.297 214.259 1.385.310 70,9 66,2 Finlandia 85 349 5 58 90 407 0,0 0,0 Svezia 373 2.680 25 161 398 2.841 0,1 0,1 Danimarca 161 1.102 122 863 283 1.965 0,1 0,1 Irlanda 306 1.532 5 18 311 1.550 0,1 0,1 Regno Unito 2.627 18.825 96 596 2.723 19.421 0,9 0,9 Paesi Bassi 1.921 15.086 263 1.942 2.184 17.028 0,7 0,8 Belgio 3.811 30.146 162 1.546 3.973 31.692 1,3 1,5 Lussemburgo 41 211 10 135 51 346 0,0 0,0 Germania 30.860 272.900 1.875 15.729 32.735 288.629 10,8 13,8 Francia 18.580 146.408 171 1.023 18.751 147.431 6,2 7,0 Austria 4.456 35.345 557 4.913 5.013 40.258 1,7 1,9 Estonia 8 18 4 48 12 66 0,0 0,0 Lettonia 19 93 0 0 19 93 0,0 0,0 Lituania 28 116 17 184 45 300 0,0 0,0 Polonia 3.722 29.118 719 6.444 4.441 35.562 1,5 1,7 Rep.Ceca 2.005 17.985 640 5.530 2.645 23.515 0,9 1,1 Slovacchia 942 7.220 45 362 987 7.582 0,3 0,4 Ungheria 85 702 12 84 97 786 0,0 0,0 Romania 163 905 14 95 177 1.000 0,1 0,0 Slovenia 220 1.874 68 357 288 2.231 0,1 0,1 Bulgaria 71 594 0 0 71 594 0,0 0,0 Spagna 390 1.864 28 354 418 2.218 0,1 0,1 Portogallo 99 755 2 2 101 757 0,0 0,0 Grecia 173 662 4 8 177 670 0,1 0,0 Malta 138 593 4 4 142 597 0,0 0,0 Cipro 1 2 0 0 1 2 0,0 0,0
TOTALE 263.304 1.770.098 27.088 242.753 290.392 2.012.851 96,0 96,2
ALTRI PAESI EUROPEI
Norvegia 196 786 22 143 218 929 0,1 0,0 Svizzera 4.184 30.958 468 3.786 4.652 34.744 1,5 1,7 Croazia 150 1.487 10 154 160 1.641 0,1 0,1 Turchia 45 304 4 16 49 320 0,0 0,0 Russia 1.368 10.895 76 2.101 1.444 12.996 0,5 0,6 Altri Paesi Europei 247 1.908 12 169 259 2.077 0,1 0,1
TOTALE 6.190 46.338 592 6.369 6.782 52.707 2,2 2,5
PAESI EXTRAEUROPEI
Egitto 14 66 0 0 14 66 0,0 0,0 Paesi Africa Mediterranea 20 59 2 10 22 69 0,0 0,0 Sud Africa 10 25 0 0 10 25 0,0 0,0 Altri Paesi dell'Africa 16 80 4 40 20 120 0,0 0,0 Stati Uniti d America 1.348 5.028 28 327 1.376 5.355 0,5 0,3 Canada 821 4.111 23 728 844 4.839 0,3 0,2 Messico 24 90 2 14 26 104 0,0 0,0 Venezuela 10 35 1 4 11 39 0,0 0,0 Brasile 249 578 10 190 259 768 0,1 0,0 Argentina 535 2.478 10 42 545 2.520 0,2 0,1 Altri Paesi America latina 75 434 3 12 78 446 0,0 0,0 Israele 236 1.393 2 2 238 1.395 0,1 0,1 Altri paesi del M.Oriente 25 91 2 24 27 115 0,0 0,0 Cina 24 436 1 13 25 449 0,0 0,0 Corea del Sud 63 78 0 0 63 78 0,0 0,0 Giappone 89 341 1 4 90 345 0,0 0,0 India 21 110 0 0 21 110 0,0 0,0 Altri paesi dell'Asia 14 257 4 10 18 267 0,0 0,0 Australia 384 1.882 11 47 395 1.929 0,1 0,1 Nuova Zelanda 24 45 0 0 24 45 0,0 0,0 Altri Paesi 994 6.521 138 1.023 1.132 7.544 0,4 0,4
TOTALE 4.996 24.138 242 2.490 5.238 26.628 1,7 1,3
TOTALE PAESI ESTERI 82.471 657.561 5.682 49.315 88.153 706.876 29,1 33,8
TOTALE GENERALE 274.490 1.840.574 27.922 251.612 302.412 2.092.186 100,0 100,0
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
69
Tab. 7 – Percentuale degli arrivi e presenze negli esercizi complementari* della provincia di Vibo Valentia per paese di provenienza (2009)
Arrivi Presenze
UNIONE EUROPEA A 15
ITALIA 10,4 14,6 Finlandia 5,6 14,3 Svezia 6,3 5,7 Danimarca 43,1 43,9 Irlanda 1,6 1,2 Regno Unito 3,5 3,1 Paesi Bassi 12,0 11,4 Belgio 4,1 4,9 Lussemburgo 19,6 39,0 Germania 5,7 5,4 Francia 0,9 0,7 Austria 11,1 12,2 Estonia 33,3 72,7 Lettonia 0,0 0,0 Lituania 37,8 61,3 Polonia 16,2 18,1 Rep.Ceca 24,2 23,5 Slovacchia 4,6 4,8 Ungheria 12,4 10,7 Romania 7,9 9,5 Slovenia 23,6 16,0 Bulgaria 0,0 0,0 Spagna 6,7 16,0 Portogallo 2,0 0,3 Grecia 2,3 1,2 Malta 2,8 0,7 Cipro 0,0 0,0
Totale UE 15 9,3 12,1
ALTRI PAESI EUROPEI
Norvegia 10,1 15,4 Svizzera 10,1 10,9 Croazia 6,3 9,4 Turchia 8,2 5,0 Russia 5,3 16,2 Altri Paesi Europei 4,6 8,1
Totale altri Paesi Europei 8,7 12,1
PAESI EXTRAEUROPEI
Egitto 0,0 0,0 Paesi dell'Africa Mediterranea 9,1 14,5 Sud Africa 0,0 0,0 Altri Paesi dell'Africa 20,0 33,3 Stati Uniti d America 2,0 6,1 Canada 2,7 15,0 Messico 7,7 13,5 Venezuela 9,1 10,3 Brasile 3,9 24,7 Argentina 1,8 1,7 Altri Paesi dell' America latina 3,8 2,7 Israele 0,8 0,1 Altri paesi del M.Oriente 7,4 20,9 Cina 4,0 2,9 Corea del Sud 0,0 0,0 Giappone 1,1 1,2 India 0,0 0,0 Altri paesi dell'Asia 22,2 3,7 Australia 2,8 2,4 Nuova Zelanda 0,0 0,0 Altri Paesi 12,2 13,6
TOTALE 4,6 9,4
TOTALE PAESI ESTERI 6,4 7,0
TOTALE GENERALE 9,2 12,0
*campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agro-turistici, bed&breakfast, ostelli per la gioventù Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
70
Grad. 1 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di internazionalizzazione turistica (2009; valori in %)
Pos. Province
Indice di internaz. turistica (Arrivi
stranieri / Totale arrivi)
Pos. Province Indice di internaz.
turistica (Arrivi stranieri / Totale arrivi)
1 Venezia 70,6 55 Catania 28,9 2 Roma 70,5 56 Modena 28,6 3 Verbano-Cusio-Ossola 69,0 57 Medio Campidano 28,5 4 Firenze 65,9 58 Ferrara 28,0 5 Como 62,2 59 Belluno 27,7 6 Verona 61,6 60 Trapani 27,3 7 Bolzano 60,6 61 Salerno 27,1 8 Prato 57,8 62 Terni 26,7 9 Pistoia 56,3 63 Perugia 26,3 10 Pisa 51,5 64 Lodi 25,8 11 Gorizia 50,7 65 Parma 25,5 12 Brescia 50,6 66 Cremona 25,0 13 Varese 48,3 67 Mantova 25,0 14 Milano 47,1 68 Biella 24,4 15 Siena 46,9 69 Savona 23,5 16 Treviso 46,2 70 Ragusa 23,3 17 La Spezia 46,0 71 Reggio Emilia 22,7 18 Messina 46,0 72 Vercelli 22,2 19 Udine 44,7 73 Massa-Carrara 21,8 20 Sassari 44,5 74 Caserta 20,2 21 Palermo 43,6 75 Bari 19,6 22 Asti 43,1 76 Grosseto 19,5 23 Rovigo 43,0 77 Rimini 19,0 24 Napoli 42,0 78 Pavia 18,8 25 Lecco 41,3 79 Catanzaro 18,4 26 Lucca 40,8 80 Pesaro e Urbino 18,3 27 Padova 39,3 81 Viterbo 18,0 28 Trieste 38,5 82 Forlì-Cesena 17,2 29 Genova 37,4 83 Ancona 16,8 30 Trento 37,1 84 Brindisi 15,8 31 Bergamo 37,1 85 Avellino 15,4 32 Novara 36,9 86 Ravenna 15,1 33 Olbia Tempio 36,9 87 Teramo 14,5 34 Agrigento 36,5 88 Latina 14,1 35 Cuneo 35,8 89 Macerata 14,0 36 Frosinone 35,4 90 Pescara 13,6 37 Nuoro 34,9 91 Torino 13,5 38 Ogliastra 34,9 92 Foggia 12,5 39 Siracusa 34,9 93 Rieti 12,2 40 Bologna 34,5 94 Matera 11,8 41 Arezzo 34,4 95 Lecce 11,6 42 Imperia 34,2 96 Ascoli Piceno 11,5 43 Oristano 33,9 97 Reggio Calabria 11,2 44 Piacenza 33,7 98 Benevento 10,9 45 Enna 33,3 99 Chieti 10,7 46 Vicenza 33,2 100 Caltanissetta 10,0 47 Sondrio 32,5 101 Taranto 9,6 48 Cagliari 32,2 102 Potenza 8,4 49 Livorno 31,5 103 Cosenza 7,9 50 Aosta 30,7 104 Campobasso 6,9 51 Pordenone 30,3 105 Isernia 6,7 52 Alessandria 29,9 106 Crotone 5,6
53 Vibo Valentia 29,1 107 L'Aquila 5,4
54 Carbonia-Iglesias 28,9 ITALIA 43,1
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
71
Grad. 2 – Graduatoria provinciale decrescente per permanenza media dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi (2009; valori assoluti)
Pos. Province Indice di
permanenza media (Presenze /Arrivi)
Pos. Province
Indice di permanenza
media (Presenze /Arrivi)
1 Vibo Valentia 8,0 55 Siena 3,7
2 Teramo 7,9 56 Siracusa 3,7 3 Ascoli Piceno 7,5 57 Medio Campidano 3,6 4 Catanzaro 7,3 58 Aosta 3,5 5 Livorno 7,3 59 Matera 3,5 6 Salerno 7,1 60 Vercelli 3,4 7 Grosseto 7,1 61 Biella 3,3 8 Ferrara 7,1 62 Trapani 3,2 9 Rovigo 7,0 63 La Spezia 3,1 10 Crotone 6,9 64 Potenza 3,1 11 Ravenna 6,3 65 Pisa 3,1 12 Forlì-Cesena 5,9 66 Palermo 3,1 13 Reggio Emilia 5,8 67 Pordenone 3,1 14 Rimini 5,8 68 Pistoia 3,1 15 Caserta 5,7 69 Roma 3,1 16 Brescia 5,4 70 Reggio Calabria 3,0 17 Cosenza 5,4 71 Torino 3,0 18 Ragusa 5,3 72 Carbonia-Iglesias 3,0 19 Viterbo 5,3 73 Caltanissetta 3,0 20 Bolzano 5,3 74 Novara 2,9 21 Nuoro 5,2 75 Firenze 2,9 22 Olbia Tempio 5,2 76 Benevento 2,9 23 Pesaro e Urbino 5,2 77 Catania 2,9 24 Ogliastra 5,1 78 Oristano 2,9 25 Macerata 5,1 79 Vicenza 2,9 26 Sondrio 5,1 80 Como 2,9 27 Gorizia 5,1 81 Rieti 2,8 28 Latina 5,0 82 Asti 2,8 29 Foggia 5,0 83 Terni 2,7 30 Udine 5,0 84 Cuneo 2,7 31 Trento 4,8 85 Lecco 2,7 32 Verona 4,6 86 Isernia 2,7 33 Brindisi 4,5 87 Avellino 2,7 34 Savona 4,5 88 Modena 2,6 35 Cagliari 4,5 89 Trieste 2,6 36 Arezzo 4,4 90 Pavia 2,6 37 Lecce 4,4 91 Mantova 2,5 38 Messina 4,4 92 Piacenza 2,5 39 Venezia 4,3 93 Genova 2,5 40 Taranto 4,3 94 Agrigento 2,4 41 Verbano-Cusio-Ossola 4,3 95 Frosinone 2,4 42 L'Aquila 4,2 96 Bari 2,4 43 Campobasso 4,0 97 Prato 2,3 44 Sassari 4,0 98 Cremona 2,2 45 Belluno 4,0 99 Parma 2,2 46 Chieti 4,0 100 Treviso 2,2 47 Pescara 4,0 101 Alessandria 2,2 48 Imperia 3,9 102 Bergamo 2,2 49 Lucca 3,9 103 Milano 2,2 50 Massa-Carrara 3,8 104 Bologna 2,1 51 Padova 3,8 105 Enna 2,0 52 Napoli 3,8 106 Varese 1,9 53 Perugia 3,8 107 Lodi 1,5
54 Ancona 3,7 ITALIA 3,9
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
72
Grad. 3 – Graduatoria provinciale decrescente per permanenza media del totale clienti negli esercizi ricettivi (2009; valori assoluti)
Pos. Province Indice di
permanenza media (Presenze /Arrivi)
Pos. Province
Indice di permanenza
media (Presenze /Arrivi)
1 Teramo 7,6 55 Napoli 3,5 2 Crotone 7,3 56 Padova 3,5 3 Ascoli Piceno 7,3 57 Pisa 3,5
4 Vibo Valentia 6,9 58 Aosta 3,4
5 Livorno 6,6 59 Caserta 3,4 6 Rovigo 6,5 60 Medio Campidano 3,4 7 Ogliastra 6,2 61 Siena 3,4 8 Nuoro 6,0 62 Vicenza 3,3 9 Salerno 5,9 63 Agrigento 3,3 10 Olbia Tempio 5,9 64 Pescara 3,2 11 Forlì-Cesena 5,7 65 La Spezia 3,2 12 Gorizia 5,6 66 Oristano 3,1 13 Massa-Carrara 5,5 67 Biella 3,1 14 Grosseto 5,5 68 Rieti 3,0 15 Cosenza 5,5 69 Pistoia 3,0 16 Catanzaro 5,5 70 Arezzo 2,9 17 Ferrara 5,4 71 Cuneo 2,9 18 Matera 5,4 72 Palermo 2,9 19 Belluno 5,4 73 Perugia 2,9 20 Savona 5,3 74 Parma 2,9 21 Rimini 5,2 75 Trieste 2,9 22 Lecce 5,1 76 Torino 2,9 23 Ravenna 5,1 77 Modena 2,9 24 Macerata 5,1 78 Roma 2,9 25 Bolzano 5,1 79 Reggio Calabria 2,8 26 Pesaro e Urbino 4,9 80 Firenze 2,8 27 Udine 4,9 81 Piacenza 2,7 28 Reggio Emilia 4,8 82 Benevento 2,7 29 Trento 4,8 83 Catania 2,7 30 Latina 4,8 84 Lecco 2,7 31 Foggia 4,7 85 Frosinone 2,7 32 Venezia 4,6 86 Novara 2,7 33 Cagliari 4,6 87 Pordenone 2,7 34 Brindisi 4,6 88 Genova 2,6 35 Brescia 4,4 89 Potenza 2,6 36 Chieti 4,3 90 Como 2,6 37 Imperia 4,3 91 Asti 2,5 38 Taranto 4,2 92 Terni 2,4 39 Viterbo 4,2 93 Prato 2,4 40 Ragusa 4,2 94 Isernia 2,4 41 Ancona 4,1 95 Mantova 2,4 42 Sassari 4,1 96 Pavia 2,3 43 Verona 4,1 97 Alessandria 2,3 44 Lucca 4,1 98 Enna 2,3 45 Sondrio 4,0 99 Avellino 2,3 46 Vercelli 3,9 100 Treviso 2,3 47 Messina 3,9 101 Bergamo 2,3 48 Verbano-Cusio-Ossola 3,9 102 Bari 2,2 49 L'Aquila 3,8 103 Bologna 2,1 50 Carbonia-Iglesias 3,8 104 Milano 2,0 51 Siracusa 3,7 105 Cremona 1,9 52 Trapani 3,6 106 Varese 1,8 53 Campobasso 3,5 107 Lodi 1,6
54 Caltanissetta 3,5 ITALIA 3,9
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
73
Grad. 4 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di concentrazione turistica (2009; valori in %)
Pos. Province
Indice di concentrazione turistica (Arrivi /Popolazione)
Pos. Province
Indice di concentrazione turistica (Arrivi /Popolazione)
1 Bolzano 1.102,3 55 Latina 100,2 2 Rimini 966,5 56 Lecce 100,0 3 Venezia 842,4 57 Novara 98,1 4 Aosta 715,3 58 Varese 97,0 5 Trento 599,3 59 Pescara 90,3 6 Olbia Tempio 539,4 60 Agrigento 89,5 7 Siena 520,0 61 Macerata 89,0 8 Grosseto 470,2 62 Frosinone 88,6 9 Belluno 385,5 63 Napoli 85,0 10 Firenze 370,4 64 Piacenza 84,8 11 Savona 369,1 65 Cuneo 84,6 12 Verbano-Cusio-Ossola 364,9 66 Torino 83,3 13 Livorno 363,2 67 Palermo 79,2 14 Verona 349,7 68 Cosenza 79,0 15 Sondrio 338,2 69 Catanzaro 78,9 16 Ravenna 337,3 70 Prato 77,2 17 Imperia 332,5 71 Crotone 76,5 18 Pistoia 271,9 72 Oristano 76,1 19 Perugia 252,6 73 Modena 73,6 20 Forlì-Cesena 252,5 74 Siracusa 72,6 21 La Spezia 249,9 75 Brindisi 69,4 22 Gorizia 229,8 76 Chieti 68,6 23 Lucca 224,9 77 Treviso 67,9 24 Roma 217,3 78 Bergamo 67,6 25 Pisa 216,2 79 Ragusa 66,0 26 Udine 209,9 80 Vicenza 66,0 27 Ogliastra 208,5 81 Campobasso 60,3
28 Vibo Valentia 181,2 82 Potenza 59,0
29 Messina 157,8 83 Pordenone 58,0 30 Brescia 153,8 84 Catania 56,9 31 Pesaro e Urbino 153,4 85 Lodi 55,6 32 Como 153,0 86 Alessandria 55,2 33 Bologna 146,0 87 Carbonia-Iglesias 52,8 34 Genova 145,6 88 Isernia 51,3 35 Foggia 142,3 89 Viterbo 51,2 36 Milano 139,8 90 Lecco 49,6 37 Ancona 135,0 91 Cremona 49,3 38 Teramo 134,5 92 Medio Campidano 48,3 39 Padova 134,1 93 Mantova 47,5 40 Trieste 133,4 94 Vercelli 45,7 41 Ferrara 131,3 95 Asti 44,3 42 Ascoli Piceno 128,6 96 Reggio Emilia 44,3 43 Terni 123,5 97 Bari 43,0 44 Nuoro 122,1 98 Biella 40,5 45 Parma 118,8 99 Taranto 39,7 46 Massa-Carrara 118,1 100 Reggio Calabria 39,2 47 Matera 117,9 101 Rieti 37,4 48 Sassari 116,4 102 Pavia 33,8 49 L'Aquila 116,0 103 Enna 31,3 50 Cagliari 116,0 104 Caserta 31,1 51 Salerno 113,1 105 Avellino 24,5 52 Rovigo 110,0 106 Caltanissetta 20,0 53 Arezzo 103,9 107 Benevento 19,8
54 Trapani 102,5 ITALIA 158,3
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat
74
Grad. 5 – Graduatoria provinciale decrescente per indice di qualità alberghiera (2009; valori in %)
Pos. Province
Indice di qualità alberghiera
(Alberghi 4 e 5 stelle / Totale
alberghi)
Pos. Province
Indice di qualità alberghiera
(Alberghi 4 e 5 stelle / Totale alberghi)
1 Brindisi 42,0 55 Como 16,2 2 Bari 41,9 56 Ferrara 16,2 3 Prato 40,9 57 Asti 16,1 4 Taranto 40,2 58 Foggia 15,5 5 Olbia-Tempio 38,2 59 Trieste 15,2 6 Crotone 35,1 60 Viterbo 15,2 7 Ragusa 34,6 61 Pistoia 15,0 8 Matera 34,3 62 Latina 14,9 9 Milano 31,1 63 Pordenone 14,5
10 Cremona 31,1 64 Lucca 14,5 11 Padova 31,1 65 Piacenza 14,4 12 Trapani 29,9 66 Genova 14,3 13 Napoli 29,9 67 Gorizia 14,2 14 Cagliari 29,4 68 Parma 14,0 15 Lecce 28,5 69 L'Aquila 13,7 16 Salerno 28,2 70 Perugia 13,6 17 Isernia 28,0 71 Verona 13,5 18 Treviso 27,3 72 Pavia 13,1 19 Enna 27,3 73 Torino 13,1 20 Reggio Calabria 26,7 74 Grosseto 12,8 21 Agrigento 26,5 75 Reggio Emilia 12,7 22 Varese 26,4 76 Ravenna 12,5 23 Messina 25,1 77 Ascoli Piceno 12,4 24 Roma 25,0 78 Modena 12,4 25 Cosenza 24,6 79 Bergamo 12,2 26 Oristano 24,6 80 Ancona 12,1 27 Firenze 23,9 81 Rovigo 12,1 28 Benevento 23,6 82 Potenza 12,1 29 Catanzaro 23,2 83 Medio Campidano 11,8 30 Catania 23,1 84 Macerata 11,7 31 Palermo 23,0 85 Terni 11,5 32 Siracusa 23,0 86 Lecco 11,4 33 Sassari 22,9 87 Livorno 11,2 34 Arezzo 21,7 88 Vicenza 10,9 35 Lodi 21,4 89 Trento 10,0 36 Bologna 20,8 90 Udine 9,9 37 Pescara 20,4 91 Verbania-Cusio-Ossola 9,8 38 Novara 20,3 92 Frosinone 9,6 39 Caltanissetta 20,0 93 Mantova 9,5 40 Ogliastra 20,0 94 Aosta 9,2 41 Alessandria 19,0 95 Sondrio 9,0 42 Campobasso 19,0 96 Cuneo 8,9
43 Vibo Valentia 18,9 97 Belluno 8,5
44 Nuoro 18,2 98 Bolzano 8,3 45 Siena 18,0 99 Pesaro e Urbino 7,8 46 Biella 17,9 100 Imperia 7,8 47 Pisa 17,8 101 Teramo 7,4 48 Venezia 17,6 102 Vercelli 7,4 49 Caserta 17,6 103 Forli'-Cesena 6,8 50 Brescia 17,4 104 Rimini 6,6 51 Rieti 16,7 105 La Spezia 6,5 52 Carbonia-Iglesias 16,7 106 Massa-Carrara 4,1 53 Avellino 16,5 107 Savona 4,0
54 Chieti 16,3 ITALIA 15,4
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Istat