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Provincia Latina n.4

Date post: 21-Mar-2016
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Periodico della Provincia di Latina
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Trimestrale della Provincia di Latina Anno II n° 4 - I trimestre 2008 www.provincia.latina.it DISCARICHE BASTA
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Trimestrale della Provincia di Latina

Anno II n° 4 - I trimestre 2008www.provincia.latina.it

DISCARICHEBASTA

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Anno II n° 4 - I Trimestre 2008Registro Stampa

n°848 del 18/02/2006 Trib. Ord. Latina

Tiratura 30.000 copieDirettore

Armando CusaniDirettore Responsabile

Everardo LongariniDirezione e Redazione Via Costa,1 - 04100 Latina

Tel 0773.401.231 Fax 0773.401.251Stampa

Global Stampa SRL Via Angelo della Pergola 00100

RomaTesti

Claudia Paoletti, Claudia Di Troia, Leone D’Ambrosio, Ciro Ambrosino,

Everardo LongariniFoto

Claudia Paoletti, Everardo Longarini, Fabrizio Cardinale, Archivio

Provincia di LatinaProgetto Grafico Fabrizio Cardinale

*E’ consentita la riproduzione dei testi purchè ne sia citata la fonte

COMUNICARE CON LA PROVINCIA

Internetwww.provincia.latina.it

TelevideoRaitre Lazio pag. 550

Ufficio StampaTel. 0773.401.226Fax 0773.401.251

[email protected]

Provincia Latina è disponibile in PDF sul sito internet

www.provincia.latina.it

In Copertina: Particolare della discarica di Borgo Montello - Latina

PROGRAMMAZIONE2008/2010

38.367.900

12.678.00015.072.400

3.282.000

OPERE FINANZIATENON INIZIATE 2008

OPERE TERMINATE2005/2007

OPERE IN CORSO2008

70 MILIONI DI EURO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

Aprilia (IIS Rosselli | Ipsia Mattei | Liceo Scienti-fico Meucci); Castelforte (Compr. Tallini); Cisterna

(Darby); Fondi (IIS Libero de Libero | Itis Pacinotti | Liceo Classico Gobetti); Formia (Alberghiero Celletti |

Ipsia Fermi | Itc Filangieri | Liceo Classico Pollione | Magistrale Cicerone); Gaeta (Itc Filangieri | Liceo Scienti-

fico Fermi | Nautico Caboto); Latina (Conservatorio musicale Respighi | Ipsaa San Benedetto | Itc Vittorio Veneto | Itg Sani | Itc

Salvemini | Iti Marconi | Itis Galilei | Liceo Artistico | Liceo Classico Alighieri | Liceo Scientifico Majorana | Liceo Scientifico Grassi | Magis-trale Manzoni | Profess. Mattei | Profess. Einaudi); Minturno (Liceo scienti-fico Alberti); Priverno (Iiss Teodosio Rossi | Ist. d’arte Baboto); Sabaudia (Itc Sabaudia | Liceo Scientifico Marconi)

ISTITUTI CHE HANNO RICEVUTO IL CONTRIBUTO

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NELLA SCUOLA, PER LA SCUOLA PER COSTRUIRE IL FUTURO

CRESCITA CULTURALE,MOTORE DI SVILUPPO

UNIVERSITÀ,LA FORZA DELLA CULTURA

EX CIAPI,UN CAMPUS DEI MESTIERI

IL PIANO RIFIUTIPER USCIRE DALL’EMERGENZA

UNA CONVIVENZA SANAIN UN TERRITORIO SANO

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PROVINCIA LATINA | SOMMARIO

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P

Nome e Cognome:

Indirizzo e n. civico:

Comune:

Email:

Firma:

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PRIVACY: Ai sensi dell’art. 13 del d. lgs. 196/03 si informa che i dati personali che verranno forniti attraverso la compilazione del modulo saranno utilizzati per l’invio della rivista “Provincia Latina” e per informarvi sulle principali iniziative dell’Ente. Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in loro assenza non sarà possibile dare attuazione alla vostra richiesta. Ai dati, conservati su supporto magnetico, avranno accesso i dipendenti della Provincia che allo scopo sono stati incaricati del trattamento. I dati verranno comunicati esclusivamente al fornitore del servizio di etichettatura e di imbustamento della rivista, che è stato nominato responsabile del trattamento. Si rammenta che ai sensi dell’art. 7 del d. lgs. 196/03, l’interessasto ha il diritto ad avere conferma dell’esistenza di dati che lo riguardano, di rettificarli o aggiornarli, di cancellarli o di opporsi per motivi leggittimi al loro trattamento. In particolare, se desiderate cancellare o modificare i vostri dati, è sufficiente comunicarlo con una mail all’indirizzo [email protected] o al numero di fax 0773.401251. Titolare dei dati è ad ogni effetto di legge la Provincia di Latina - Via Costa, 1 - 04100 Latina.

“Provincia Latina” ferma la sua attenzione, nella prima edizione dell’anno 2008, su due importanti segmenti del programma di governo: le politiche della scuola e quelle

ambientali. Nella scuola, per la scuola, per costruire il futuro, era il titolo che qualche tempo fa usammo per illustrare la complessa progettualità posta in campo dalla Giunta presieduta dal Presidente Armando Cu-sani. Un titolo impegnativo, che stante le cose realizza-te non è scaduto a mero e propagandistico slogan. E’ stato invece interpretato dall’intera “squadra di governo” come una vera e propria sfida politica ed amministrativa; un volersi mettere alla prova in un settore strategico al solo scopo di incentivare la crescita culturale, la capacità critica, le competen-ze creative e innovative dei futuri cittadini pontini. Siamo convinti ieri come oggi che non può esserci cul-tura e crescita sociale senza istruzione e formazione, primaria e secondaria, d’alto livello qualitativo. Di questo è sempre stato fortemente convinto il Presiden-te Cusani, che ritiene necessari altri investimenti: sulle strutture, sulle professionalità, sui percorsi d’accompa-gnamento, per accrescere le opportunità e le chance lavorative, con l’obiettivo di rafforzare, aiutare a co-

struire un’alleanza, una collaborazione tra istituzioni e scuola capace di instaurare una tradizione di buone pratiche.Il secondo argomento del nostro periodico, invece, lo abbiamo voluto riservare alle questioni ambienta-li. Anche in questo settore il governo provinciale di centro destra ha destinato uno spazio importante al-l’interno del programma di mandato. E come avrebbe potuto essere diversamente, se la Provincia di Latina ha nel suo territorio una delle più grandi discariche della Regione e un Piano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che tarda ad arrivare. Su questi fondamentali temi la Provincia ha ingaggia-to da diverso tempo una “battaglia” con la Regione Lazio tesa a farsi riconoscere il diritto, sancito dalle leggi vigenti, di poter chiudere autonomamente, nel territorio di sua competenza, l’intero ciclo dei rifiuti. Una “battaglia” che si combatte senza aver mai alzato barricate ideologiche o politiche di parte, ma ponen-do punti fermi di discussione concertata, quest’ultima mai accordata da parte di una Regione Lazio, che a chiacchiere però si professa disponibile alla concerta-zione plenaria con le Istituzioni territoriali.

Everardo Longarini (Direttore Responsabile)

PROVINCIA LATINA | EDITORIALE

Trimestrale della Provincia di Latina

Anno II n° 4 - I trimestre 2008www.provincia.latina.it

DISCARICHEBASTA

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE DELLA SCUOLA

NELLA SCUOLA, PER LA SCUOLA, PER COSTRUIRE IL FUTURODa costruttori di scuole a costruttori di uomini

di Armando Cusani

E’ stato osservato che il rapido e profondo mutamento dell’attività la-vorativa nei Paesi ad elevato sviluppo tecnologico, ha messo sempre più in risalto il ruolo fondamentale del sistema di istruzione. Infatti è cresciuta la consapevolezza che una buona istruzione - formazio-

ne sia la condizione ineludibile per trovare una adeguata occupazione. Dunque i sistemi di istruzione hanno un ruolo fondamentale su almeno due versanti: 1. l’innalzamento del livello di conoscenza di base per tutti; 2. programmazione ed offerta di opportunità di apprendimento per tutti lungo tutto l’arco della vita lavorativa a scopo di aggiornamento profes-sionale, acquisizione di nuove competenze e nuove qualifiche, migliora-mento delle carriere professionali.La Provincia di Latina, conformemente al programma di Governo, si fa interprete della esigenza di un miglioramento del sistema scolastico pro-vinciale. Questo documento di sintesi nel terzo anno di attività ammini-strativa vuole offrire una fotografia di questo delicato ed importantissi-mo settore, in prospettiva di quanto già fatto negli anni precedenti e di quanto programmato per dare sostanza e concretezza al processo di “qualificazione” dell’impegno profuso che non può, né vuole, fermarsi alla semplice funzione per l’istruzione. Non abbiamo mai inteso la programmazione della rete scolastica pro-vinciale come un mero provvedimento amministrativo interno al mondo scolastico, bensì come un processo che investe l’intera realtà sociale ed economica del territorio e che comporta l’esigenza di un percorso inno-vativo e partecipato, inserito nei processi di pianificazione e sviluppo locale, anche in considerazione del fatto che la scuola in Provincia di Latina impegna quasi 9.000 addetti tra personale docente e non docen-

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nazionale ed europea. Occorre perciò reagire con lun-gimiranza attraverso la pianificazione di un progetto complessivo di rilancio del “sistema dell’istruzione pon-tino”, consolidando e valorizzando i punti di forza, in una visione integrata e sinergica. Uno dei presupposti per essere competitivi è l’ottimizzazione delle risorse del territorio ed il miglioramento e l’innalzamento del sistema scolastico. Questo nostro “rapporto” non potrà esimersi dal con-tenere un’elencazione di numeri e tabelle, ma siamo convinti che i numeri da soli non possano dire tutto, non bastino per emettere giudizi sulla qualità di alcun fenomeno di carattere sociale, culturale od organizza-tivo e che riguardano realtà di grandi dimensioni come il sistema scolastico provinciale, a maggior ragione in una Provincia vasta e socialmente e territorialmente va-riegata come la nostra.L’impegno assunto dal Governo di avviare, in sede di Conferenza Unificata, il processo di attuazione del Ti-

te, facendola diventare la “prima azienda” del nostro territorio.Il percorso così delineato esige un rapporto di integra-zione fra Enti locali e rappresentanti del mondo della scuola, un grande sforzo di consultazione e di collabo-razione con i sindacati, le associazioni di categoria e gli utenti.In questi anni ci siamo fortemente impegnati, a volte anche con scelte difficili, a svolgere il nostro ruolo per garantire il miglioramento dell’offerta scolastica e for-mativa attraverso una pluralità di servizi qualificati ben distribuiti sul territorio per riequilibrare le diverse situa-zioni territoriali, dare risposte concrete ai bisogni dei giovani, mettere “in rete” il sistema scolastico pontino e renderlo più adeguato e funzionale.Del resto solo investendo sui giovani e sulla scuola si possono affrontare le sfide della globalizzazione e su-perare le difficoltà che si registrano in ambito locale, mentre si profila una generale ripresa dell’economia

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tolo V della Costituzione, con le nuove e più penetranti competenze in materia di istruzione e formazione as-segnate alle Regioni ed agli Enti locali, induce inoltre a porre l’accento sull’importanza della dimensione isti-tuzionale, poiché l’efficace funzionamento del sistema ai vari livelli condiziona positivamente il miglioramento della qualità complessiva del sistema scolastico e for-mativo del Paese. Gli squilibri che si registrano a livel-lo nazionale e territoriale, anche nel nostro territorio, possono essere efficacemente corretti solo se ciascuno degli attori istituzionali coinvolti (dalla singola scuola, passando per i Comuni, le Province, le Regioni, per finire al Ministero della Pubblica Istruzione) svolge al meglio il suo compito, e se si pone termine struttural-mente e definitivamente, al gioco dello scarico delle responsabilità. Se una Provincia (o un Comune o una Regione) risulta prima o ultima in una delle tante gra-duatorie che periodicamente appaiono sui giornali, ciò non avviene per caso ma per merito o per responsa-

bilità di qualcuno, di pochi o di tanti che a diverso titolo nel tempo hanno assunto o non hanno assunto decisioni e scelte.Va inoltre detto che vi sono livelli di qualità del sistema di istruzione che non possono essere misurati o pesati e che molto spesso i risultati si possono vedere su tem-pi molto lunghi, soprattutto attraverso i riflessi che il “capitale umano” dispiega sulla comunità civile, sulle relazioni sociali e sullo sviluppo economico e produtti-vo di un territorio. Basti pensare che il percorso scola-stico della maggior parte degli studenti italiani ha una durata di almeno sedici anni (se consideriamo anche la scuola dell’infanzia ormai generalizzata). Si provi a pensare a quante fasi, a quanti influssi, a quante modifiche possono intervenire nel corso degli anni su un percorso così lungo, che copre un quinto dell’aspet-tativa di vita media della popolazione italiana. Si pensi anche a quante e quali cause, interne ed esterne, pos-sono influenzare l’efficienza del processo e l’efficacia

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A sinistra: Il Presidente Cusani parla agli studenti del Grassi durante la Giornata della Legalità, alle sue spalle l’Assessore alle Politiche della Scuola Alessandro Maracchioni.Al centro: La copertina della pubblicazione “Da costruittori di idee a costruttori di uomini”A destra: Relazione sullo stato delle Scuole in Provincia di Latina

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degli esiti, a cominciare dalle grandi linee strategiche di riforma (delle troppe riforme) per finire con la quo-tidianità delle politiche gestionali - dove la Provincia è protagonista - e dalla cui sinergia dipende in buona parte anche la qualità della vita della nostra comunità nei prossimi decenni. In tale contesto reputiamo deci-sivo per il miglioramento della qualità del servizio of-ferto il ruolo che saranno chiamati a svolgere gli enti locali e le Province in primis. Noi, come Provincia di Latina siamo pronti a fare la nostra parte al fine di assicurare la riduzione delle distanze e l’aumento del livello generale di qualità ed equità del sistema nel suo complesso.

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Sopra: Maria Rita Calvosa, direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Latina e il Presidente Armando Cusani durante la Relazione sullo Stato delle Scuole in Provincia di Latina A destra: La palestra dell’Istituto “Tallini” di Formia recentemente edificato dalla Provincia di LatinaNella pagina accanto: l’IIS “F.lli Rosselli” in via Carroceto ad Aprilia

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CRESCITA CULTURALE,MOTORE DI SVILUPPOLa partecipazione ed il ruolo delle Istituzioni nel campo dell’istruzione

IInnalzare il livello di partecipazione nel campo dell’istru-zione è la sfida che la Provincia di Latina ha fatto pro-pria coinvolgendo la scuola in tutte le sue classificazioni e sfaccettature, in tutte le sue componenti, con tutti i soggetti

chiamati ad operarvi, perché investire nell’istruzione, nel-la formazione e nella crescita culturale, per la Provincia di Latina significa investire sull’intelligenza, sulla capacità criti-ca, sulle competenze creative e innovative dei futuri cittadini. Non può esserci cultura e crescita sociale senza istruzione e formazione, primaria e secondaria, di alto livello qualitativo. Non può esserci innovazione e sviluppo senza quella cultura che può svilupparsi soltanto attraverso un sistema scolastico e formativo che disponga di grandi risorse finanziarie, pro-fessionali ed umane.

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La formazione e la crescita culturale rappresentano dunque lo spazio entro il quale più che i poteri con-tano l’autorevolezza, la credibilità, la capacità di ag-gregazione, l’attivazione di una rete tra diversi sog-getti, la produzione di visioni condivise su cui attivare Enti, Istituzioni, soggetti pubblici, privati e famiglie per valorizzare tutte le modalità di esercizio associato di una competenza, per rendere compatibile l’esigenza espressa dai principi di “prossimità” e di “sussidiarie-tà” con l’adeguatezza e la differenziazione, evitando la frammentarietà delle azioni, la loro unilateralità ed il rischio della dispersione degli effetti.Per raggiungere questi obiettivi la Provincia di Latina, ha costruito la sua rete e coinvolto le istituzioni scola-stiche di ogni ordine e grado, i sindacati, l’Università, i centri di formazione, i centri per l’impiego con i quali ha aperto un canale di ascolto e di confronto, nei termi-ni fissati dalla normativa nazionale in materia e dalla programmazione realizzata dalla Regione Lazio con proprio atto deliberativo. Per far funzionare la rete sono state investite nella scuo-la ingenti risorse sulle strutture, sulle professionalità,

sui percorsi di accompagnamento, per accrescere le opportunità e le chance lavorative, con l’obiettivo di rafforzare, aiutare a costruire, un’alleanza, una col-laborazione tra genitori e scuola capace di instaura-re una tradizione di buone pratiche, per realizzare, cioè quel partenariato educativo con gli insegnanti, che rappresentano da sempre il miglior fattore per il successo formativo. L’orientamento, poi, rappresenta lo snodo indispensabile per sostenere i processi di ap-prendimento e di mobilità delle persone all’interno dei sistemi di istruzione, di formazione e del lavoro, ma soprattutto è chiamato a svolgere un ruolo di prima-ria importanza nelle diverse fasi della vita attiva degli individui, anche come servizio specialistico esterno di supporto o sostegno a situazioni che richiedono parti-colari attenzioni. La scuola così come è strutturata oggi è capace di influire in maniera ancora troppo poco incisiva sulla mobilità sociale. E’ da questa considera-zione che occorre ripartire, è questa la vera sfida della Provincia di Latina: lavorare per costruire una rete so-lida, un sistema teso ad eliminare le differenze sociali di partenza per puntare sullo sviluppo, alla crescita del

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L’Istituto William O. Darby di Cisterna

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proprio territorio.Ognuno deve fare la sua parte, è come un puzzle che si costruisce con pazienza, pezzo per pezzo, al-l’interno del quale il singolo è parte indispensabile ed imprescindibile dell’unità e del risultato finale. La Pro-vincia di Latina dal canto suo ha raccolto gli indirizzi programmatici nazionali e regionali ed ha lavorato su diversi livelli a partire dalle infrastrutture scolastiche, sulle quali ha investito risorse per la messa in sicurez-za, l’ammodernamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’allestimento di nuovi laboratori specia-listici, per la realizzazione di nuovi edifici anche con l’ausilio del partenariato privato (project financing) mai dimenticando le esigenze scolastiche quotidiane e la promozione di forme alternative di produzioni energe-tiche come l’installazione, attualmente in corso, presso tanti edifici scolastici dei pannelli solari per la produ-zione di energia fotovoltaica. Attraverso un Accordo di Programma tra la Provincia e l’Ufficio Scolastico Pro-vinciale di Latina si è convenuta una integrazione delle risorse e competenze finalizzate ad una più efficace programmazione territoriale di interventi di qualità a

supporto delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Provincia, nel comune intento di sostene-re la qualità dell’offerta formativa e favorire aree di intervento ritenute prioritarie: la formazione dei do-centi, l’orientamento professionale degli studenti, l’in-tegrazione degli alunni stranieri, l’educazione civica, il disagio e la dispersione scolastica, la valorizzazione dell’eccellenza. La qualità è invece garantita dalla pos-sibilità per i diversi istituti scolastici grazie al sostegno offerto dalla Provincia di avvalersi delle certificazioni di qualità al fine di attestare i livelli della propria offer-ta formativa. Tantissime anche le iniziative messe in campo in favore della formazione, crescita culturale e inserimento al la-voro degli studenti ad abilità differenziate, per le quali sono attivi da tempo percorsi mirati ed operanti già nella fase della scuola dell’obbligo. E’ sui banchi di scuola che occorre investire per costrui-re il futuro, è da qui che occorre partire per generare una conoscenza più competitiva capace di una crescita economica durevole accompagnata da un miglioramen to quantitativo e qualitativo dell’occupazione.

LLe risorse impegnate nella scuola nei cinque anni di Consiliatura del Presidente Armando Cusani sfiorano i 130 milioni di euro. Dal 2004 ad oggi le Politiche della Scuola sono state affrontate con rinnovato impegno nella consapevolezza che il livello qualitativo dell’offerta for-

mativa di un territorio incide in maniera determinante sullo sviluppo cultu-rale, sociale ed economico. Le risorse previste nel Bilancio 2008 e destinate ai vari progetti per il conseguimento degli obiettivi sono pari a 19 milioni di euro di cui i principali interventi sono: 4 milioni di euro destinati alla ma-nutenzione ordinaria degli edifici scolastici; 13.400.000 euro per prosecu-zione di interventi di ammodernamento e messa a norma degli istituti pre-senti sul territorio con adeguamento delle apparecchiature e dei laboratori tecnici esistenti presso gli stessi. Tali risorse si aggiungono ai 500.000 euro già spesi nel 2007; 800.000 euro finalizzati a progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa e per la lotta al disagio scolastico e al bullismo nelle scuole, fenomeno, purtroppo, ormai diffuso in molte realtà scolastiche.A questi vanno aggiunti gli interventi in Project Financing per la realizza-zione di un istituto scolastico a Cisterna con annesso complesso e la pro-grammazione di ulteriori 2 istituti scolastici ad Aprilia e Terracina che, per la metodologia del finanziamento del ricorso al capitale privato, non sono contemplati negli stanziamenti del Bilancio ma sono di innegabile e consi-derevole importanza per il riflesso che avranno sul bacino scolastico.

PIÙ RISORSE

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IIl territorio pontino rappresenta, nella sua diversità geografica, sociale ed economica, la ricchezza più importante in grado di offrire potenzialità di sviluppo collegate alle sue caratteristiche peculiari, che se op-

portunamente valorizzate potrebbero divenire una delle leve per la crescita e per lo sviluppo futuro di questa Pro-vincia.In tale ottica la scuola, nella prospettiva di crescita e for-mazione dei futuri uomini e donne può giocare un ruo-lo importante. La ricerca di una “professionalizzazione” di alto livello deve essere vista come una opportunità in più per i ragazzi ed un obiettivo da perseguire. Gli istituti professionali ed i loro indirizzi scolastici, se combinati con le opportunità offerte dal territorio possono diventare una grande risorsa, una vera punta di eccellenza nel panora-ma nazionale.Ecco perché la Provincia di Latina intende puntare su un modello di sviluppo “aziendalistico” che non deve essere inteso come la volontà di trascurare o sottovalutare la “mis-sion” principale dell’educazione e della formazione, bensì come lo sviluppo naturale di un corso di studi in grado di fornire a quei ragazzi che non intendono proseguire la carriera scolastica valide aspettative di vita, gratificazione professionali immediate e di prospettiva.Occorre, quindi, sgomberare il campo dal falso concet-

ECCELLENZE E PROFESSIONALITÀLE LEVE SULLE QUALI PUNTARE

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II grandi cambiamenti degli ultimi anni del quadro normativo scolastico, hanno determinato in capo alla Provincia notevoli responsabilità di program-mazione, ma anche di gestione diretta, sia di alcune

competenze relative alle politiche dell’istruzione, della formazione e del diritto allo studio, sia della gestione dell’edilizia scolastica delle scuole medie superiori. In tal senso l’unione della pubblica istruzione e dell’edi-lizia scolastica in unico settore, quello delle “Politiche della Scuola”, è stata una scelta strategica tesa a rea-lizzare uno stretto rapporto tra scuola e territorio, tra scuola ed extrascuola, tra scuola e lavoro. L’impegno per le strutture scolastiche è stato accompagnato da un costante disegno di progetti ed azioni concertate con l’Usp (Ufficio Scolastico Provinciale ex Provveditorato agli Studi) e con il sistema scolastico pontino, attraverso un intenso dialogo con i dirigenti scolastici. L’intesa di cui al precedente capitolo, costituisce uno straordinario elemento di concertazione ed ha indubbiamente se-

gnato l’inizio di una nuova stagione di collaborazione. Mettere in rete tutto il sistema scolastico e fare sistema: è questo il metodo e l’impegno che l’Ente di via Costa ha assunto, con la consapevolezza che deve trattarsi di un filo conduttore da seguire nell’azione costante di governo. La Provincia, conformemente al program-ma di Governo approvato dal Consiglio provinciale ha intrapreso un imponente programma, tuttora in corso, che ha agito eliminando o riducendo le sedi in affitto (immobile ex Mefi, utilizzando e razionalizzan-do edifici di proprietà pubblica (succursale del Liceo Scientifico Majorana nei locali dell’ex 82), concentran-do le attività in un’unica sede (trasferimento dell’ITC “Salvemini” in Viale Le Corbusier); adattando gli edi-fici alle prescrizioni di sicurezza in materia di edilizia antisismica, antincendio, abbattimento delle barriere architettoniche, impiantistica generale e iniziando un programma di risparmio energetico e di impegno delle energie alternative ai sensi della L.10/91.

I CAMBIAMENTI LEGISLATIVI, PIÚ RESPONSABILITÀ ALLE PROVINCE

Il Liceo Scientifico Ettore Majorana di via Sezze a Latina

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to di Istituto professionale come “scuola di serie b”. Nella prospettiva c’è il desiderio di trasformare tali scuole in vere e proprie punte di eccellenza nel panorama scolastico na-zionale.Istituti come il Professionale di Stato per i Servizi Alber-ghieri e della Ristorazione Celletti, l’Istituto Nautico e Com-merciale Caboto, l’Istituto Professionale di Stato per l’Agri-coltura e l’Ambiente San Benedetto, con le loro strutture logistiche e tecniche, la loro esperienza, la storia, spesso già lunga, costituiscono valori aggiunti dai quali partire per realizzare questo progetto di scuole professionali al-l’avanguardia nel settore della formazione e del lavoro, con l’obiettivo primario di non lasciare a loro stessi i gio-vani al termine degli studi ma di accompagnarli sino all’in-serimento nel mondo delle professioni.La cantieristica navale presenta oggi grandi potenzialità, ma è solo la parte più in vista di un contesto che si con-figura ricco di moltissime possibilità di crescita, sono altre 50 le figure professionali necessarie per lo sviluppo di tale settore.Non da meno sono le prospettive di sviluppo offerte dal-l’agricoltura, settore primario della economia pontina e con prospettive di crescita nei settori di eccellenza. L’Istituto Agrario presenta già due indirizzi (agrario e chimico e sette specializzazioni) la scelta di questi e l’eventuale im-plementazione deve essere frutto di analisi e di ricerca sulle potenzialità del territorio e sulle sue necessità lavorative e di sviluppo. Non bisogna trascurare tuttavia le potenzialità

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PROGRAMMAZIONE2008/2010

38.367.900

12.678.00015.072.400

3.282.000

OPERE FINANZIATENON INIZIATE 2008

OPERE TERMINATE2005/2007

OPERE IN CORSO2008

70 MILIONI DI EURO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

Aprilia (IIS Rosselli | Ipsia Mattei | Liceo Scienti-fico Meucci); Castelforte (Compr. Tallini); Cisterna

(Darby); Fondi (IIS Libero de Libero | Itis Pacinotti | Liceo Classico Gobetti); Formia (Alberghiero Celletti |

Ipsia Fermi | Itc Filangieri | Liceo Classico Pollione | Magistrale Cicerone); Gaeta (Itc Filangieri | Liceo Scienti-

fico Fermi | Nautico Caboto); Latina (Conservatorio musicale Respighi | Ipsaa San Benedetto | Itc Vittorio Veneto | Itg Sani | Itc

Salvemini | Iti Marconi | Itis Galilei | Liceo Artistico | Liceo Classico Alighieri | Liceo Scientifico Majorana | Liceo Scientifico Grassi | Magis-trale Manzoni | Profess. Mattei | Profess. Einaudi); Minturno (Liceo scienti-fico Alberti); Priverno (Iiss Teodosio Rossi | Ist. d’arte Baboto); Sabaudia (Itc Sabaudia | Liceo Scientifico Marconi)

ISTITUTI CHE HANNO RICEVUTO IL CONTRIBUTO

Le somme degli interventi di edilizia scolastica terminati, in corso, finanziati e programmati dalla Provincia e gli istituti che ne hanno beneficiato.

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offerte dalle nuove colture e dalla ricerca della qualità e dei marchi di produzione. L’Istituto Alberghiero, poi, dotato di strutture logistiche e tecniche lo rendono una struttura capace di accettare nuove sfide. Una scuola che possa a giusto titolo figurare tra i fiori all’occhiello di questa Provincia, che presenta una spiccata voca-zione turistica e che fa dei servizi un settore in pieno sviluppo. Una scuola in grado di perseguire livelli di formazione elevati e formare una nuova classe di “im-prenditori turistici” e fornire all’industria turistica figu-re professionali di livello adeguato, inserendo, inoltre,

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nuove specializzazioni che investono anche la sfera della cura del corpo e della salute (SPA).La Provincia accenna anche all’Istituto Superiore di Stu-di Musicali, la materia di insegnamento rappresenta certamente un settore di nicchia rispetto alla formazio-ne scolastica ma ricca tuttavia di potenzialità e prospet-tive. L’alta formazione artistica, musicale e coreutica potrebbe rappresentare una ulteriore prospettiva di formazione professionale e sbocco lavorativo e in tale contesto si inserisce a pieno titolo il Conservatorio di Latina.

ANUOVI DISTRETTI

A partire dall’anno scolastico 2008 - 2009 entrerà in vigore il nuovo “Piano provinciale della rete scola-stica” di durata quinquennale, ap-

provato dalla Regione Lazio. Si tratta di uno strumento che distribuisce la rete sco-lastica ancorandola al proprio territorio. I cinque Distretti Scolastici fino ad oggi coincidevano con la geografia dei distretti sanitari, sono stati dimensionati in maniera più attinente alle propensioni e potenzia-lità del territorio, organizzandoli in “poli” formativi, e/o Ambiti Funzionali. Il nuovo “Piano provinciale della rete scolastica” è stata ampiamente discussa ed elaborata dal Comitato provinciale per il dimensio-namento della rete scolastica e dopo una vasta consultazione con i Comuni, le Or-ganizzazioni Sindacali e Imprenditoriali, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni maggiormente rappresentative dei Geni-tori e degli Studenti. I criteri seguiti dalla Terza Commissione Consiliare Politiche della Scuola per disegnare la nuova rete scolastica sono stati dettati principalmente dalla popolazione scolastica che ha indi-rizzato il decentramento e/o decongestio-namento delle scuole dei centri più grossi verso i paesi limitrofi quando ne sussiste-vano le possibilità ed anche attraverso la creazione di appositi indirizzi (policentri-smo didattico). Inoltre è stato tenuto conto, nel posizionamento degli indirizzi, non solo della vocazione del territorio e del-le sue prospettive di sviluppo, ma anche dei probabili esiti, immediati o a breve termine, della Riforma della Scuola Secon-daria, soprattutto avendo riguardo verso l’idea di “Campus”.

L’ENERGIA PULITA

L’installazione degli impianti fotovoltaici sui tetti di undici edifici scolastici, finanziati dall’UE per 2.150.000 euro, già consen-te un enorme risparmio energetico per gli istituti interessati che utilizzano, per la quasi totalità del proprio fabbisogno, energia

assolutamente pulita e senza alcuna immissione di CO2 in atmosfe-ra. Anche con questo intervento la Provincia di Latina, ha inteso tradurre le direttive del Protocollo di Kyoto, firmato da 141 nazioni il 16 febbraio 2006, per affrontare il problema del cambiamento climatico del pianeta nel tentativo di armonizzare le esigenze del-lo sviluppo con quelle della sostenibilità ambientale. Tra le molte ri-cette disponibili per abbattere le emissioni atmosferiche, il risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili rappresentano senz’altro la strada più concreta per il conseguimento di risultati importanti. Non solo. Questi interventi permetteranno alle scuole di usufruire del-le opportunità offerte dallo strumento del “Conto Energia”, attraverso il quale sarà possibile drenare ulteriori finanziamenti che il ministero mette a disposizione per il riassorbimento dell’energia prodotta con tecnologie innovative ed ecologiche.

ISTITUTO COMUNE KWp

A. Celletti Formia 19,90

W. O. Darby Cisterna 15,00

Antonio Meucci Aprilia 15,00

Leon Battista Alberti Minturno 19,90

C. e N. Rosselli Aprilia 15,00

San Benedetto Latina 15,00

Teodosio Rossi Priverno 19,90

Enrico Fermi Formia 15,00

Marco Tullio Cicerone Formia 15,00

P. M. Corradini Sezze 15,00

Ist. C.vo Castelforte Castelforte 9,98

Elenco delle scuole sulle quali sono stati installati i pannelli solari

Pannelli fotovoltaici installati al Cicerone di Formia

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NCOMUNE ISTITUTO

TERMINATE2005-2007

IN CORSO2008

PROGRAMMATE2008-2010

FINANZIATE2008

TOTALE

APRILIA I.I.S. ROSSELLI 4.915.644 317.000 750.000 5.982.644

APRILIA Ipsia MATTEI 20.000 357.080 377.080

APRILIA Liceo scient. MEUCCI 25.000 162.000 187.000

CASTELFORTE Compr. TALLINI 580.796 281.158,65 861.194,65

CISTERNA DARBY 20.000 1.593.000 258.232 1.871.232

FONDI LIBERO DE LIBERO 318.000 318.000

FONDI Itis PACINOTTI 80.000 9.000.000 143.000 9.223.000

FONDI Liceo Class. GOBETTI 535.697 535.697

FORMIA Alberghiero CELLETTI 516.450 3.000.000 2.716.690 6.233.140

FORMIA Ipsia FERMI 361.520 750.000 1.111.520

FORMIA Itc FILANGIERI 267.191,86 361.760 628.951,86

FORMIA Liceo Class. POLLIONE 648.988 488.800 1.137.780

FORMIA Magistrale CICERONE 258.228 230.226,35 488.454,35

GAETA I.T.C FILANGIERI 1.677.896 1.677.896

GAETA Liceo scient. FERMI 1.291.142 1.000.000 2.291.142

GAETA Nautico CABOTO 1.032.931 1.032.931

LATINA Consrv. Music. RESPIGHI 36.600 409.500 205.000 651.100

LATINA Ipsaa SAN BENEDETTO 120.000 3.144.000 3.197.406 6.464.406

LATINA I.T.C V.VENETO 70.000 582.450 258.232 910.682

LATINA ITG SANI ITC SALV. 31.000 181.000 212.000

LATINA ITI MARCONI 64.000 477.400 521.400

LATINA ITIS GALILEI 260.000 1.236.900 519.169 2.015.069

LATINA LICEO ARTISTICO 618.040 625.600 1.243.640

LATINA Liceo class. ALIGHIERI 466.023 466.023

LATINA Liceo scient. MAJORANA 32.700 250.000 568.000 1.467.765 2.318.465

LATINA Liceo scient. GRASSI 186.000 323.000 509.000

LATINA Magistrale MANZONI 621.500 261.350 882.850

LATINA Profess. MATTEI 850.966 1.000.000 1.850.966

LATINA Profess. EINAUDI 146.500 103.290 249.790

MINTURNO Liceo scient. ALBERTI 850.000 850.000

PRIVERNO IISS ROSSI 247.000 150.000 397.000

PRIVERNO Ist. d’arte BABOTO 240.600 9.000.000 9.240.600

SABAUDIA ITC SABAUDIA 1.345.254 1.000.000 2.345.254

SABAUDIA Liceo scient. MARCONI 171.000 171.000

SEZZE Liceo class. DE MAGISTRIS 258.230 258.230

SEZZE ITC CORRADINI 168.000 154.940 322.940

TERRACINA ITC BIANCHINI 120.000 1.500.000 103.290 1.723.290

TERRACINA Liceo Scient. DA VINCI 206.583 1.200.000 1.406.583

TERRACINA Profess. FILOSI 206.582 206.580 413.162

TOTALE 14.805.181 3.281.959 38.367.900 12.166.264 67.402.512

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE DELLA SCUOLA

GLI INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA

Nel campo della scuola e della formazione l’impegno complessivo della Provincia pro-grammato nei cinque anni di governo è di 128.757.000 euro.

Nello specifico le opere terminate ammontano a 19.970.000 euro, quelle da completare nel 2008 a 3.962.000 euro, finanziate non iniziate a 23.678.000 euro, programmate nel 2008 44196.000 euro, pro-

grammazione 2009/2010 36.950.000 euro. Nella tabella che segue sono riportati schematica-mente le opere di edilizia scolastica realizzate, in corso di realizzazione e quelle programmate.Inoltre, nell’ambito delle politiche di bilancio la Pro-vincia stanzia e spende ulteriori 1.500.000 euro l’anno per interventi di manutenzione (infissi, tinteg-giatura, servizi igienici, etc.).

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE DELLA SCUOLA

L’UNIVERSITÀ,

LLe riforme del sistema universitario hanno creato percorsi di studio più brevi ed una formazione universitaria più adatta alle qualifiche professio-nali richieste dal mercato. Ispirandosi a questa

necessità la Provincia di Latina ha colto l’occasio-ne per rivedere le proprie competenze in materia. L’obiettivo è quello di innalzare l’offerta formativa uni-versitaria, la sua qualità, la specializzazione e legarle al territorio, alle capacità produttive, alle potenzialità di sviluppo per governare i processi di domanda ed offerta lavorativa. Del resto l’istruzione non dovreb-be essere legata alla sola capacità di formare uomini, ma avere la capacità di formare cittadini del mondo e nuove leve per lo sviluppo: forza lavoro che produ-ce e genera benessere, crescita e soprattutto mobilità sociale. Le politiche provinciali sono dunque indiriz-zate tanto al sistema universitario di base (diploma di laurea) quanto all’alta formazione (borse di studi per specializzazioni posta laurea e/o master) da radicare

nei “centri di eccellenza” del territorio per poter offrire occasioni di crescita e miglioramento qualitativo. Si intende così creare il terreno fertile per la costituzione di veri e propri poli off-shore da avviare fruttando le capacità produttive e formative imprenditoriali miran-do alla creazione di un sistema che si autocompleta, che si evolve, che autosoddisfa le proprie esigenze. Il circolo virtuoso così delineato all’interno dei centri di eccellenza porterà nel tempo a fornire percorsi for-mativi a vario livello e dunque figure professionali dal diverso impiego, aiutando a trattenere sul territo-rio l’esodo di capitale umano e quindi a stabilizzare figure di alta formazione professionale con possibilità di avvio di percorsi improntati all’innovazione tecno-logica e alla ricerca, necessari a fare il salto di qualità nella competizione globale. I dati relativi alla Provin-cia, del resto, mostrano come vi sia l’incapacità del sistema produttivo pontino di valorizzare appieno il capitale umano presente e la scarsa domanda interna

LA FORZA DELLA CULTURASpecializzazioni legate al territorio

La sede di Latina della facoltà di Ingegneria in via Andrea Doria a Latina

Page 17: Provincia Latina n.4

di alta formazione o di potenziale offerta interna di professionalità specializzate e votate all’inno-vazione.Il sistema produttivo e il funzionamento del mer-cato del lavoro sembrano essersi adeguati, in un processo di endogena interazione, alla scarsità di capitale umano di alto profilo. Le possibilità occupazionali diminuiscono con l’aumentare del livello di istruzione oltre quello secondario, i più alti gradi indicano una cattiva allocazione e un sottoutilizzo del patrimonio umano e segnalano una sorta di equilibrio di “sottoccupazione tecno-logica” o, più in generale di “sottoccupazione di capitale umano”, destinato a relegare la Provin-cia di Latina al margine dei processi di crescita e sviluppo socioeconomico. E’ necessario pertanto intervenire su queste logiche errate riattivando la formazione, riducendo la accumulazione di ca-pitale umano di alto profilo ed il suo non proficuo impiego attraverso la promozione della ricerca,

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE DELLA SCUOLA

Eccellenze: Agricoltura, Ambiente e Medicina per la crescita del territorio

dell’innovazione e il suo trasferimento nei processi produttivi e nella società: un passaggio obbligato per rendere indipendente lo sviluppo delle capa-cità, l’emersione dell’eccellenza dalle possibilità economiche. Partendo da questi presupposti, la Provincia di Latina è impegnata nella costituzione di un “Centro Interuniversitario”, diretto a favori-re, tramite lo svolgimento delle attività istituzionali di competenza di ciascuno degli attori coinvolti, l’accrescimento culturale, tecnico e scientifico del territorio con particolare riguardo ai settori del-l’agricoltura, della medicina, dell’ambiente e del-l’innovazione tecnologica ed informatica.

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE DELLA SCUOLA

Corso di Laurea (L)Laurea Specialistica (LS)

Master (M)

Università e Facoltà leader Localizzazione Università e

Facoltà partecipanti

L/M Agraria VT Agraria LT Fondi MOFLT San Benedetto

Sap. Scienze Biotech.Sap. Ing. Ambientale

L Biotech. medico farmaceutiche

Sap. Medicina LTSap. Farmacia LT Piccolo Campus

L/LS CTF Sap. Farmacia LT Piccolo Campus Medicina LT INRAN

L Biotech. veterinarie Sap. Medicina LT LT Piccolo Campus e S. Benedetto

Sap. Scienze Biotech.VT Agraria zootecn.

INRAN

L Scienze naturali e gestione territorio

Sap. ScienzeSap. Architettura

Sap. Ingegneria LTSap. Economia

LT Grande Campus Cassino (Terracina) Economia Turismo

L/LS Qualità alimentare e della nutrizione

VT AgrariaSap. Medicina LT LT S. Benedetto Sap. Scienze INRAN

L/LS Sport Agonistico Cassino Formia CONI Sap. Medicina LT

LS Ingegneria NavaleCassino IngegneriaSap. Ing. Meccanica

LTLT Piccolo Campus

I settori economici e sociali che necessitano di essere più efficacemente supportati ai fini di uno sviluppo omogeneo, diffuso e conservabile del territorio sono stati individuati attraverso un’in-dagine conoscitiva, promossa dalle Università di Cassino, della Tuscia, della Sapienza e dall’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) - d’intesa con la Provincia di Latina ed i Comuni del territorio che hanno manifestato interesse concreto all’operazione, è stato realiz-zato uno studio volto ad individuare – e racchiusi nel documento di lavoro finale dal titolo Piano di Sviluppo pontino, Obiettivo Globale n. I (Asse I) e Obiettivo Globale n. II (Asse II). Il documento è basato sulle priorità recate dal Programma Quadro di Ricerca & Sviluppo della Comunità Europea ed è diviso in due settori, uno di carattere formativo e l’altro, con esso connes-so, di carattere scientifico e di ricerca e speri-mentazione.

Sopra: la proposta, in fase di studio, per innalzare l’offerta universitaria. In alto a sinistra: il MOF di Fondi. Al centro: il CONI di Formia. A destra: Il Grande Campus di Latina

In particolare, la Provincia di Latina si impegna a reperire le risorse occorrenti alla costituzione del Centro Interuniversitario, nonché all’attuazione del Piano di Sviluppo Pontino, Parte I e Parte II, tramite il sostegno delle attività allo scopo neces-sarie. Alle Università e all’Inran, nell’ambito del qua-dro di azione del Centro Interuniversitario e nel rispetto delle competenze e delle prerogative di ciascuno, spetta il compito di attivare ed eseguire in maniera coerente e coordinata, corsi di laurea e di lauree magistrale, attività di ricerca, di for-mazione e di trasferimento dei risultati degli studi e delle ricerche, corsi di specializzazione, dotto-rati di ricerca, master e programmi di aggiorna-mento continuo, avendo ben presente la priorità condivisa dello sviluppo e della valorizzazione delle potenzialità espresse dal nostro territorio, secondo la proposta attualmente allo studio di seguito illustrata nella tabella.

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L

PROVINCIA LATINA | FORMAZIONE PROFESSIONALE

EX CIAPI,UN CAMPUS DEI MESTIERI

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L’Agenzia Formazione e Lavoro della Provincia di Latina ha avviato una serie d’interventi finalizzati a rilanciare l’ex Centro Regionale, noto come ex CIAPI, ereditato in condizioni pietose dalla Regione Lazio. Per la verità, il complesso iter del passaggio delle attrezzature e dell’im-

mobile non è ancora stato completato, di fatto, ad oggi solo il personale è a completa disposizione della Provincia, mentre per quanto riguarda le at-trezzature e l’immobile, si sta procedendo in collaborazione con il demanio Regionale alla ricognizione ai fini del passaggio alla Provincia di Latina. Nonostante i ritardi accumulati nel non facile iter del trasferimento, l’Amministrazione Cusani ha posto in campo un insieme di progettualità specifiche per l’ex CIAPI, con l’obiettivo di farlo diventare l’eccellenza nel panorama della formazione professionale: un “CAMPUS dei MESTIERI” e il polo formativo più importante della Provincia di Latina e nel medio e lungo termine della Regione Lazio. La progettualità riguarda i tre aspetti fondamentali per fare formazione d’eccellenza: la struttura e le attrezzature; le attività formative; il personale.

Le cucine nel centro di Formazione Professionale presso l’ex Ciapi di via Epitaffio

Vasta scelta di indirizzi nel polo formativo più importante della Provincia

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STRUTTURALa struttura di Via Epitaffio sarà oggetto d’importan-ti interventi d’ammodernamento e miglioramento per adeguarla agli attuali standard richiesti per una for-mazione d’eccellenza. I lavori, in particolare, riguar-deranno: manutenzione straordinaria, adeguamento e miglioramento strutturale in relazione alle attività for-mative, miglioramento dell’accesso ai disabili e delle condizioni di sicurezza, interventi sulle aree a verde.

PROVINCIA LATINA | FORMAZIONE PROFESSIONALE

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Nel corso del 2008 e del 2009 saranno realizzati in-terventi manutentivi per un importo di circa un milione e duecentomila euro, di cui un primo stralcio dei lavo-ri per un importo di circa 750 mila euro avviati dal-l’Agenzia Provinciale già dai primi mesi di quest’anno, considerato l’avanzato stato della progettazione e del-l’iter di qualificazione delle imprese che effettueranno i lavori (le evidenze pubbliche di tali affermazioni si possono trovare sul sito www.latinaformazione.it)

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ATTIVITA’ FORMATIVELe potenzialità della struttura dell’ex CIAPI sono note-voli, soprattutto se si pensa alla possibilità di realizza-re percorsi formativi ad elevato contenuto specialistico nei settori alberghiero, meccanico ed elettrotecnico.L’Agenzia Provinciale, già dall’anno in corso, ha riatti-vato percorsi formativi tecnici di cui da tempo si sentiva la necessità nel settore alberghiero, meccanico ed elet-trotecnico. Attività che saranno gradualmente trasferi-te, le prime già a partire dal prossimo mese di febbraio (2008), presso la sede del Centro di Formazione Pro-vinciale (ex CIAPI), nella misura in cui verranno riat-tivati i vari settori del centro e del completamento del passaggio delle strutture dalla Regione alla Provincia.Inoltre dal mese di gennaio (2008) sono aperte le prei-scrizioni ai corsi triennali di: Installatore e manutentore impianti elettrici, Meccanico attrezzista con procedure CAD/CAM, Meccanico riparatore veicoli a motore, Operatore della ristorazione, Operatore amministra-tivo segretariale, Operatore del benessere.Interventi formativi che l’Agenzia Provinciale realizze-rà, oltre che nelle sedi periferiche dislocate sul territo-rio della provincia, principalmente presso la sede di via Epitaffio. Per tali percorsi è in svolgimento l’attività di pubbliciz-zazione e orientamento presso le scuole medie della provincia. Si evidenzia che l’attività realizzata dal-l’Agenzia sta realizzando un notevole successo presso i giovani e le famiglie. Nel 2005 al momento dell’avvio dell’Agenzia Provinciale, gli allievi che frequentavano le attività formative, alternative ai percorsi scolastici tradizionali e connesse con l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e alla formazione erano circa 300. Con l’anno formativo 2007/2008 l’Agenzia ha rad-doppiato il numero degli iscritti superando i 600 allie-vi, a cui si devono aggiungere gli allievi che frequenta-no le attività formative post-diploma e quelle del settore agricolo. Complessivamente, allo stato attuale, sono circa un migliaio i giovani cittadini della Provincia di Latina che hanno scelto gli interventi formativi realiz-zati dall’Agenzia Provinciale Latina - Formazione e Lavoro.

PROVINCIA LATINA | FORMAZIONE PROFESSIONALE

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A sinistra: Laboratorio di Acconciatori presso la sede dell’Agenzia Formazione Lavoro di Via EpitaffioA destra: Laboratorio di Installatore e Manutentore di Impianti Elettrici

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PERSONALEI docenti dell’ex Centro di Formazione Regionale, di-pendenti della Provincia sono coinvolti e attualmente impegnati su due fronti:

- la partecipazione ad una importante iniziativa for-mativa di aggiornamento professionale (in collabora-zione con l’Università di Cassino) centrata sulle attività e sui processi lavorativi definiti dal modello Agenziale dal D.Lgs. 166/2002, funzionale ad una loro gradua-le ma completa integrazione nelle attività formative che verranno messe in campo per realizzare il Sistema Formativo Provinciale;

PROVINCIA LATINA | FORMAZIONE PROFESSIONALE

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- partecipazione attiva, in stretta collaborazione con il personale dell’Agenzia Provinciale, nell’attività di progettazione e realizzazione delle attività formative dell’Agenzia, oltre che nella gestione delle attività di orientamento e gestione anche di importanti progetti come gli IFTS. In particolare stanno svolgendo le atti-vità suddette nei corsi del settore ristorazione, mecca-nica, informatica, automazione industriale, elettrotec-nica. Corsi che in questo periodo si stanno svolgendo presso le sedi periferiche dell’Agenzia Provincia, ma quanto prima verranno trasferiti presso la sede di via Epitaffio.

Attività formativa nel Laboratorio di Estetica di Via Piccarello

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S

PROVINCIA LATINA | AMBIENTE

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Sul fronte del ciclo combinato dei rifiuti la maggioranza poli-tica che sostiene il Commissario all’emergenza rifiuti, Piero Marrazzo è completamente ripiegata su se stessa e alla mer-cè di una sinistra ambientalista che pur constatando quello

che sta succedendo in Campania continua a non decidere nulla.Il piano presentato qualche tempo fa da Marrazzo ci offre in salsa diversa le vecchie e care otto linee del termovalorizzatore. San Vittore del Lazio, due linee più una di riserva. Colleferro, due linee. Malagrotta, due linee più una di riserva. Se la matematica non è un’opinione, le linee erano e rimangono otto; i termovalo-

IL PIANO RIFIUTIPER USCIRE DALL’EMERGENZA...A CHIACCHIERE

Una immagine della discarica di Borgo Montello/Bainsizza

di Everardo Longarini

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rizzatori, invece, rimangono tre. Dunque, i conti ci rimandano al punto di partenza, con una variante, però, il quarto termovalorizzatore, quello inserito nel Piano dalla Regione e non gradito all’ex ministro Pecoraro, con il quale la Provincia di Latina chiuderebbe sul suo territorio il ciclo, non è stato inserito nella rimodulazione. Ovvero, la traccia del quarto impianto c’è, ma il go-vernatore della Regione Lazio Marrazzo non prevede di realizzarlo in Provincia di Latina ma ad Albano La-ziale, con probabile gestione Ama.Questo, dunque, l’ennesimo e grande risultato prodot-to dalla giunta Marrazzo sul fronte dei rifiuti e del loro smaltimento, mentre avanza inesorabilmente anche per la Provincia pontina la stagione dell’emergenza. Soprattutto in considerazione che la discarica di Bor-

go Montello è stata autorizzata dalla stessa Regione Lazio a rimanere in attività per tutto il 2008. E’ questo un procedere che testimonia il vivacchiare alla giorna-ta della coalizione di sinistra, che allarma e disorienta tutti. Un ultimo dato prima di archiviare questo triste capitolo. Dall’inizio della discussione “marrazziana” ad oggi sono trascorsi circa 400 giorni, durante i quali la maggioranza regionale non ha fatto altro che litigare e cambiare idea sul da farsi. D’altronde cosa si vuole pretendere da un Presidente di Regione senza partito, né piccolo né grande, alle spalle. Un Presidente seppur caparbio, che ce la mette tutta per rafforzare la sua posizione, ma deficitario, strut-turalmente, della capacità politica indispensabile per governare la “ciurmaglia” del suo naviglio regionale.

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RITORNANDO IN TERRA PONTINAMentre il governo di sinistra regionale produce i ri-sultati che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini, la Provincia di Latina, pur nella limitatezza delle risorse finanziarie, sostiene da anni i Comuni pontini inco-raggiandoli verso una maggiore raccolta differenziata dei rifiuti. Una buona notizia è arrivata in via Costa nelle ulti-me settimane: la Provincia di Latina guida la classifica del Centro Italia dei Comuni ricicloni al di sotto dei 10.000 abitanti. Secondo i dati diffusi da Legambiente, i Comuni della Provincia di Latina fanno da traino alle regioni: Lazio, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Oltre a Latina, infatti, nel resto del Lazio, solo Monterosi (VT) rientra nella graduatoria.

Fiore all’occhiello dei Comuni della Provincia è Ser-moneta con il 68,01% di raccolta differenziata, secon-da dopo Torano Nuovo (TE) con il 67,82% , con una differenza dell’1,19%. Seguono, poi, Lenola, Sonnino, Castelforte e Roccagorga. I risultati di Legambiente dimostrano, che mentre la Regione Lazio su questi temi si parla addosso, la Pro-vincia di Latina realizza percorsi concreti, con numeri importanti che attestano in maniera incontrovertibile l’ottimo lavoro eseguito.La novità più importante di quest’anno, per quanto at-tiene a questo tipo di classifica, è che due anni fa le percentuali dei primi tre Comuni oscillavano dal 10 al 20 per cento, oggi invece Sermoneta è al 66,1%, Lenola al 56,80%, Sonnino al 52,68%. Ciò dimostra di quanto si siano alzati i parametri rispetto 2005.

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In alto e a destra: Immagini della discarica di Borgo Montello/Bainsizza

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Per quanto riguarda i Comuni più grandi, le cose cambiano. Ovviamente più è grande il Comune più aumentano le difficoltà di gestione della raccolta dif-ferenziata. Infatti, fra tanti numeri in crescita ci sono alcune zone d’ombra, come ad esempio il Comune di Aprilia, il cui dato sulla differenziata resta ancora molto basso, mentre il capoluogo sta registrando si-gnificativi passi in avanti. Conferme arrivano da Sabaudia, prima in classifica con il 23,43%, seguita da Cisterna di Latina con il 15,2% e Fondi con l’11,7%. Buon piazzamento per Itri che si ferma al 26,91%. Quest’anno, oltre al premio di 50, 40 e 30 mila euro che la Provincia di Latina elargisce per ogni Comune, ci sono state anche due riconoscimenti di merito per Maenza e Rocca Massima. Due Enti che beneficeran-no della parte finanziaria residuale del bando pur non avendo superato la soglia di sbarramento del 9% sol-tanto per uno striminzito 0.3%. La premiazione ufficia-le dei Comuni vincitori è avvenuta nel mese di luglio, quando è stato presentato il quarto bando.

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Per terminare, possiamo affermare senza timore di es-sere smentiti, che questi risultati rappresentano il frutto dell’investimento che il Presidente della Provincia Ar-mando Cusani ha voluto fare nel settore, sia in termini economici, con uno stanziamento dai fondi del bilan-cio provinciale di due milioni d’euro, sia nel rispetto della politica ambientale, capitolo importante inserito all’interno del suo programma di governo.I risultati che si stanno ottenendo, però, hanno anche molteplici volti. Primo fra tutti quello dell’Assessore all’Ambiente Mas-simo Giovanchelli, supportato con abnegazione da-gli uffici del settore. Di pari passo ai risultati ottenuti cammina anche il senso di civiltà dei cittadini, che stanno iniziando a maturare l’importanza della dif-ferenziazione dei rifiuti solidi urbani. Un successo che dimostra come gli amministratori dei Comuni pontini, al di là del colore politico di appartenenza, se aiutati tangibilmente, possono veramente contribuire a rea-lizzare un’alta percentuale di rifiuti differenziati. Con tutto quello che di positivo ne consegue.

Rifiuto selvaggio. La raccolta differenziata non è ancora condivisa da tutti

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PROVINCIA LATINA | AMBIENTE

CConiugare una convivenza sana con un territorio sano è l’imperativo dal quale prende le mosse l’azione della Provincia sui temi dell’ambiente, cercando di avviare processi innovativi che consentano di

conciliare lo sviluppo economico con il migliore impatto ambientale e attivando, anche attraverso una riduzione dell’addizionale provinciale sui ruoli della raccolta rifiuti dei Comuni, un risparmio concreto dei cittadini e un in-centivo all’attuazione della raccolta differenziata.

UNA CONVIVENZA SANAIN UN TERRITORIO SANOProcessi innovativi per conciliare sviluppo economico e impatto ambientale

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Nel bilancio 2008 sono state destinate all’am-biente risorse pari a: 500.000 euro per l’incen-tivazione della raccolta differenziata nei Comuni; 400.000 euro per le politiche di energia alter-nativa, che si aggiungono al milione di euro già stanziato nei precedenti anni per la trasforma-zione dell’alimentazione delle auto da benzina a metano; 8.000.000 di euro per vari interventi, anche straordinari, in cam-po ambientale tra i quali il sostegno ai Comuni che su-biscono disagi per le servitù derivanti dalla vicinanza a discariche o impianti nu-cleari; 220.000 euro per l’istituenda Agenzia del Mare destinata a compiti di salvaguardia e pulizia del litorale. In sostanza è centrale allo stesso tempo il problema della “sosteni-bilità” della nostra civiltà, intendendo un’alta qualità della vita che non intacchi le capacità complessive del sistema provinciale e nazio-nale. La Provincia di Latina, al riguardo, sta dimostran-

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do con i fatti di aver già in parte metabolizzato un moderno approccio alla risorsa ambiente e già il fatto che si parli di risorsa e non di problema è eloquente. Lo dimostrano le ultime classifiche sul-la qualità della vita stilate dal quotidiano “Italia Oggi” sulla base di parametri diversificati, dove Latina (provincia e città) guadagna una decina di posizioni in un anno a riprova che cominciano a

prodursi i frutti di un lavo-ro serio e costante avviato già da qualche tempo. Al di là di linee d’azioni importanti ed etiche che la Provincia sta portando avanti, e comunque non marginali nel bilancio complessivo, come la for-mazione e/o l’educazione ambientale, i ripristini am-bientali, la valorizzazione ambientali, l’associazio-nismo ambientale, ve ne sono altre che acquistano un’indiscussa centralità e sulle quali, in questo bre-ve spazio, vale la pena di soffermarsi tracciando uno stato dell’arte.

Sopra e nella pagina precedente: immagini del lago di Fogliano

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LLa situazione attuale è quella di una realtà che ha subito numerosi anni di commissariamento assolutamente inutile. Infatti gli unici atti concreti del Commissario, di cui rimarrà memoria, sono

i decreti di autorizzazione di centinaia e centinaia di metri cubi per l’aumento delle volumetrie delle di-scariche di Borgo Montello. Del resto, se non si fosse nascosta la sporcizia sotto il tappeto in questo modo sfacciatamente pilatesco, oggi non si parlerebbe solo di emergenza campana ma anche di disastro pontino. Ciò che più sconforta è la decisione di non richiedere la proroga del commissariamento con l’aggravante che, da un lato ben altre erano le pro-messe fatte in campagna elettorale e, dall’altro, si sono fatti perdere a Latina anni preziosi. Tutto questo test imo-nia an-cora una volta l’in-capacità di una c e r t a classe di governo che por-ta alla c o n s a -pevolez-za sulle serie re-sponsa-bilità che ci sono p i o vu t e addosso e sulla necessità di dimostrare con vigore e senso del do-vere che questa classe di amministratori provinciali ha la competenza e la serietà di fare delle scelte nell’interesse della soluzione dei problemi delle po-polazioni amministrazione, senza trincerarsi dietro populistici e facili ambientalisti di facciata che nel proprio vocabolario annoverano solo la parola “NO”. In questo terreno minato necessariamente si dovrà partire dai numeri. La Provincia di Latina ha chiuso il bando 2007 con dati che portano la raccolta differenziata al 19,1%. Questo rappresenta un approdo notevolissimo se si considera che su questo tema siamo l’autentica loco-

motiva del Lazio (oggi fermo circa al 12,5%) e che nel 2004 eravamo appena al 3,9%. Nonostante ciò, a causa del planetario e fisiologico aumento struttu-rale della produzione dei rifiuti non diminuisce più di tanto il quantitativo di RSU conferito nelle discari-che dell’ATO, pari a circa 306-310 mila tonnellate annue. In questo senso, oltre ad insistere con ogni mezzo per diventare tra le prime tre province del centro-sud in materia di raccolta differenziata. Una frontiera oltremodo importante, forse la più difficile, è di abbattere ulteriormente la riduzione all’origine della produzione di RSU. Se poi, a questi numeri, si aggiungono gli enormi quantitativi degli assimilati, va da sé che anche nelle più ottimistiche previsioni questa Provincia ha le potenzialità di chiudere “in

proprio” il ciclo dei rifiu-ti. Ma, a n c h e a voler b y p a s -sare la c h i u s u -ra, cer-tamen te tale ipo-tesi dovrà eventual-m e n t e fare i conti con alcu-ni pilastri che ogni b u o n ammini -

stratore deve porsi: a) contenimento dei costi per i cittadini; b) contestualità dell’impiantistica al fine di evitare emergenze indotte; c) riduzione dell’utilizzo della discarica (anche quelle cd. “di servizio”); d) contenimento al minimo del turismo su gomma dei rifiuti; e) indipendenza dai capricci di terzi gestori o, peggio, di ATO di altre province. Tutto ciò deve essere necessariamente coniugato con la necessaria trasparenza e sicurezza sulle pro-cedure e sui controlli per garantire costantemente sia la salute dei cittadini, sia i rischi d’infiltrazione di eco-mafie sempre dietro l’angolo su questi argo-menti.

RIFIUTI, INUTILE COMMISSARIAMENTO

Isola ecologica a Sperlonga

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PPer il secondo anno consecutivo la Provincia di Latina ha pubblicato il bando che disciplina le procedure per la presentazione delle domande e per l’erogazione di contributi a fondo perduto volti all’installazione di im-

pianti alimentati a metano negli autoveicoli pre EURO 0, EURO 1, EURO 2 ed EURO 3 con prima immatricolazione da oltre tre anni. L’iniziativa è orientata ad incidere sulle immissioni in-quinanti in atmosfera che derivano dal traffico, avendo come obiettivo il miglioramento della qualità dell’aria mediante la promozione di un più diffuso impiego di combustibili gassosi a basso impatto ambientale e verso l’uso di tecnologie più vi-cine all’attuale stato dell’arte nella capacità di contenimento delle sostanze nocive liberate dalla combustione dei motori delle vetture. Il bando 2007, oltre a guadagnare risalto a ca-rattere nazionale, ha consentito di metanizzare 225 autovet-ture (439 sono state le richieste pervenute, di cui 159 non esaminate per esaurimento dei fondi), rimborsando fino al 95% dei costi per i redditi più bassi. Inoltre, rispetto alla benzina, l’utilizzo di carburanti per autotrazione a basso impatto ambientale si è dimostrato efficace per l’eliminazio-ne pressoché totale delle emissioni di biossido di zolfo, di benzene e di altri composti organici volatili non metanici, nonché per la significativa riduzione di anidride carbonica e di altri inquinanti. Sempre in relazione ad un contenimento delle immissioni nascenti da combustibili fossili si evidenzia l’importante fi-

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ARIA, EMISSIONI E PROTOCOLLO DI KYOTO

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nanziamento comunitario ottenuto e già realiz-zato dalla Provincia di Latina, che ha consentito di installare impianti fotovoltaici di significativa consistenza su ben 11 edifici scolastici provin-ciali, riuscendo in taluni periodi dell’anno a renderli addirittura energeticamente autosuffi-cienti, il che vuol dire ad emissioni zero, con chiaro ed importante beneficio per l’ambiente non solo provinciale. Da non sottovalutare l’im-portante principio educativo e formativo che un simile impianto può rivestire in una scuola e sulla sensibilità delle migliaia di ragazzi che ogni giorno si confronteranno con un display che gli convertirà l’energia prodotta dal sole con le mancate emissioni inquinanti l’atmosfe-ra. Basti pensare che studi universitari stimano un risparmio di immissioni di CO2 in atmosfera pari a 110 tonnellate complessive annue. Se si moltiplica questo dato per il numero di anni di funzionamento dei pannelli solari, va da sé

UN FUTURO A TUTTO GAS

COMUNI CO2 Totale N° auto CO2 Prodotta CO2 Evitata

Latina 114.903,23 169 114.820,69 82,54

Aprilia 54.969,11 39 54.950,21 18,9

Terracina 36.660,38 5 36.658,20 2,18

Fondi 29.838,32 11 29.832,96 5,36

Quantità di CO2 abbattuta grazie all’iniziativa “Guido a basso impatto”. La CO2 è misurata in litri per anno

l’enorme regalo di salute fornito all’ambiente, senza considerare il risparmio economico per le casse dell’Ente che già da solo avrebbe giu-stificato l’intervento. Tra gli obiettivi della Provincia c’è anche quello di analizzare i consumi ed il fabbisogno ener-getico nei diversi settori dell’intero territorio pro-vinciale in un’ottica di riduzione dell’uso delle energie tradizionali attraverso il contenimento del loro consumo, accorgimenti ed interventi specifici nonché la diffusione di fonti alternative tese alla promozione delle politiche di sviluppo sostenibile che garantiscano la salvaguardia dell’ambiente. La riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria nei centri urbani concorre inoltre a rispondere alle finalità perseguite con l’impegno assunto dall’Italia, con la ratifica del protocollo di Kyo-to, di abbattere entro il 2012 le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai livelli del 1990.

Pauto alimentate a metano più la CO2 prodotta dalle auto alimentate a ben-zina, permette di raggiungere una ri-duzione di 110 tonnellate/anno di gas climalteranti. Risultati davvero incorag-gianti per l’ambiente in particolar modo per il Presidente Armando Cusani che, da sempre ha invogliato l’adozione di questo tipo di misure antinquinamento. L’acuirsi di problemi ecologici, soprat-tutto nei grandi centri urbani, ha deter-minato da parte dell’Ente di via Costa la necessità di disporre di mezzi di trasporto sempre meno inquinanti: un segnale forte, concreto e intriso di alta cultura ambientale.

La Provincia ha presentato lo “Stu-dio di valutazione dei benefici ambientali derivanti dalla cam-pagna “Guida a basso impatto”

- avviata nel 2007 con il primo bando sul metano - affidato alla Facoltà di In-gegneria, sede di Latina, dell’Università La Sapienza di Roma. Circa il 55% delle emissioni riguarda il traffico veicolare su tratte urbane, contro una quota pari al 19% su tratte a scorrimento veloce ed una quota del 26% relativa a strade ru-rali. Sulla base della “metanizzazione” di 225 autoveicoli, la quantità totale di CO2 emessa in atmosfera, ottenuta dalla somma della CO2 prodotta dalle

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AApprovato dal Consiglio provinciale il documento riguardante l’emergenza dello smaltimento rifiuti in Provincia di Latina. Dopo gli interventi del Presidente Armando Cusani e dell’Assessore al-l’Ambiente Massimo Giovanchelli e quello dei vari consiglieri, sia

di maggioranza sia di opposizione, il Consiglio provinciale e la conferenza dei sindaci hanno approvato quindi un documento che è stato inviato alla Regione Lazio. Nel documento è stato evidenziato che il bacino di riferimento della Provincia di Latina produce ogni anno oltre 300.000 tonnellate di RSU; che le discariche al servizio del suddetto bacino hanno una capacità residua limitata e già la scorsa primavera sono state oggetto di consistenti aumenti di volumetria che hanno solamente procrastinato il problema dello smaltimento finale di quanti-tativi così elevati; che, proprio al fine di ridurre i rifiuti oggetto di smaltimento finale, la Provincia di Latina ha avviato da circa tre anni una forte iniziativa tesa ad aumentare la raccolta differenziata con cospicui contributi e con insi-stenti campagne di comunicazione; che tali interventi cominciano a produrre importanti risultati se è vero come è vero che, partendo dal 3,9% del 2004. Oggi la Provincia di Latina è ad una percentuale di differenziata del 19,1%; che, nonostante il fisiologico aumento annuale della produzione dei rifiuti ur-bani, stimata dal ministero nell’ordine del 3-4 %, le discariche di Latina sono le uniche nel Lazio che nel 2007 hanno visto diminuire i conferimenti di ben 11.524.860 kg.; che, chiaramente, tutto ciò non può bastare a risolvere il pro-blema della corretta chiusura del ciclo dei rifiuti poiché permane comunque una consistente frazione residua rispetto alla quale, se non si vuole correre il rischio dell’emergenza Campania, non sono più procrastinabili le scelte.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA: “NECESSARIA L’AUTONOMIA TERRITORIALE”

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Sempre nel documento approvato dal consiglio pro-vinciale è stato sottolineato che la raccolta differenzia-ta spinta, da tutti auspicata e praticata in molti comuni della nostra Provincia, ha fatto emergere la necessità di un’impiantistica parallela utile all’ assorbimento di tutti i materiali differenziati e quindi riciclabili; che tut-ta la letteratura in materia, nonché le recenti esperien-ze della regione Campania, ci insegnano che ogni chiusura del ciclo dei rifiuti non può che essere vista nel suo complesso, ovvero come un unico ingranag-gio che procede dal produttore di RSU fino all’ultima fase dello smaltimento nel più breve tempo possibile, senza stoccaggi di sorta inutili, costosi e pericolosi per l’ambiente; che gli enormi rischi tariffari che ruotano intorno al ciclo dei rifiuti impongono scelte che garan-tiscano i cittadini della Provincia di Latina sulla capa-cità di essere autonomi nelle scelte, senza dipendere dalle pretese o dai capricci di chi ha il governo della chiusura del ciclo; che, tale autonomia, se corretta-mente intesa ed applicata dovrà costi-tuire un car-dine anche e soprattutto a garanzia delle tariffe che, solo in questa ipo-tesi, potran-no essere garantite, se necessario, da un giusto c a l m i e r a -mento pub-blico.Si è ritenu-to, poi, che ogni scelta dovrà neces-sariamente incardinarsi nel rispetto della sostenibilità ambientale, intesa questa in senso totale e comprensivo del tra-sporto su gomma evidentemente centrale nel bilancio ambientale complessivo di ogni intervento; che una seria politica dei rifiuti prodotti dal nostro territorio non possa non tenere conto anche degli assimilati non pericolosi che nei fatti raggiungono significativi quan-titativi e per tale motivo non possono essere trascurati.Con questa analisi, il Consiglio Provinciale e la Con-ferenza dei Sindaci hanno concordato nell’ottica della

definitiva risoluzione del problema relativo allo smal-timento dei rifiuti provinciali, di continuare, e se possi-bile implementare, l’importante sforzo teso ad aumen-tare ulteriormente la raccolta differenziata di questa Provincia, con un’attenzione anche alle politiche di riduzione a monte del rifiuto solido urbano;favorire e rendere operativi tutti quegli impianti di supporto che normalmente accompagnano una raccolta differen-ziata spinta come gli stabilimenti di compostaggio o, se necessario, le piattaforme intercomunali di valoriz-zazione del differenziato; garantire in tempi rapidissi-mi la chiusura del ciclo dei rifiuti secondo gli indirizzi comunitari e quindi lasciando alla discarica un ruo-lo puramente residuale; e garantire la contestualità nella chiusura del ciclo, con tutta l’impiantistica (ivi compresa, la possibilità dell’utilizzo degli impianti di termovalorizzazione esistenti, rispondenti alla norma-tiva vigente e secondo le più moderne tecnologie o la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione

di ultima ge-nerazione in grado di for-nire le massi-me garanzie ai cittadini della Provin-cia di Latina) pronta nel m e d e s i m o momento, af-finché l’RSU abbia in ogni momento una des t inazio-ne operativa senza stazio-nare da alcu-na parte con evidente no-cumento per l’ambiente.Si è concor-

dato ancora, di garantire all’ ambito territoriale la necessaria autonomia e quindi la concreta capacità di governo dello stesso per non esporne i cittadini a pericolosi capricci; e in ogni momento al territorio governato la migliore sostenibilità ambientale di ogni processo ed il calmieramento della tariffa. Di porre in atto, infine, ogni azione tesa ad intervenire nella bonifica con le migliori tecnologie del sito di Borgo Montello, riducendo al minimo l’impatto ambientale dello stesso intervento.

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“Premesso che il bacino di riferimento della Provincia di Latina produ-ce ogni anno oltre 300.000 tonnellate di RSU;• che le discariche al servizio del suddetto bacino hanno una capa-cità residua limitata e già la scorsa primavera sono state oggetto di consistenti aumenti di volumetria che hanno solamente procrastinato il problema dello smaltimento finale di quantitativi così elevati;• che, proprio al fine di ridurre i rifiuti oggetto di smaltimento finale, la Provincia di Latina ha avviato da circa tre anni una forte iniziativa tesa ad aumentare la raccolta differenziata con cospicui contributi e con insistenti campagne di comunicazione;• che tali interventi cominciano a produrre importanti risultati se è vero come è vero che, partendo dal 3,9% del 2004, oggi (31.12.2007) la Provincia di Latina è ad una percentuale di differenziato molto vicina al 19%;• che, nonostante il fisiologico aumento annuale della produzione dei rifiuti urbani, stimata dal ministero nell’ordine del 3-4 %, le discariche di Latina sono le uniche nel Lazio (non sappiamo in Italia) che nel 2007 hanno visto diminuire i conferimenti di ben 11.524.860 kg.;• che, chiaramente, tutto ciò non può bastare a risolvere il problema della corretta chiusura del ciclo dei rifiuti poiché permane comunque una consistente frazione residua rispetto alla quale, se non si vuole correre il rischio dell’emergenza Campania, non sono più procrasti-nabili le scelte;Considerato che la raccolta differenziata spinta, da tutti auspicata e praticata in molti comuni della nostra Provincia, ha fatto emergere la necessità di un’impiantistica parallela utile all’assorbimento di tutti i materiali differenziati e quindi riciclabili;• che tutta la letteratura in materia, nonché le recenti esperienze della regione vicina, ci insegnano che ogni chiusura del ciclo dei rifiuti non può che essere vista nel suo complesso, ovvero come un unico ingra-naggio che procede dal produttore di RSU fino all’ultima fase dello smaltimento nel più breve tempo possibile, senza stoccaggi di sorta inutili, costosi e pericolosi per l’ambiente;• che gli enormi rischi tariffari che ruotano intorno al ciclo dei rifiuti impongono scelte che garantiscano i cittadini della Provincia di Latina sulla capacità di essere autonomi nelle scelte, senza dipendere dalle pretese o dai capricci di chi ha il governo della chiusura del ciclo;• che, tale autonomia, se correttamente intesa ed applicata dovrà costituire un cardine anche e soprattutto a garanzia delle tariffe che, solo in questa ipotesi, potranno essere garantite, se necessario, da un giusto calmieramento pubblico;Ritenuto che ogni scelta dovrà necessariamente incardinarsi nel ri-spetto della sostenibilità ambientale, intesa questa in senso totale e comprensivo del trasporto su gomma evidentemente centrale nel bi-lancio ambientale complessivo di ogni intervento;• che una seria politica dei rifiuti prodotti dal nostro territorio non

possa non tenere conto anche degli assimilati non pericolosi che nei fatti raggiungono significativi quantitativi e per tale motivo non pos-sono essere trascurati;tutto ciò premesso, considerato e ritenuto,

IL CONSIGLIO PROVINCIALE E LA CONFERENZA DEI SINDACI CONCORDANO

nell’ottica della definitiva risoluzione del problema relativo allo smal-timento dei rifiuti provinciali, a perseguire in ogni sede, per le motiva-zioni precedentemente esposte, ogni azione tesa a:1. Continuare, e se possibile implementare, l’importante sforzo teso ad aumentare ulteriormente la raccolta differenziata di questa Provin-cia, con un’attenzione anche alle politiche di riduzione a monte del rifiuto solido urbano;2. Favorire e rendere operativi tutti quegli impianti di supporto che normalmente accompagnano una raccolta differenziata spinta come gli stabilimenti di compostaggio o, se necessario, le piattaforme inter-comunali di valorizzazione del differenziato;3. Garantire in tempi rapidissimi la chiusura del ciclo dei rifiuti secon-do gli indirizzi comunitari e quindi lasciando alla discarica un ruolo puramente residuale;4. Garantire la contestualità nella chiusura del ciclo, con tutta l’im-piantistica (ivi compresa la possibilità dell’utilizzo degli impianti di termovalorizzazione esistenti, rispondenti alla normativa vigente e secondo le più moderne tecnologie o la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione di ultima generazione in grado di fornire le massime garanzie ai cittadini della Provincia di Latina) pronta nel medesimo momento, affinché l’RSU abbia in ogni momento una de-stinazione operativa senza stazionare da alcuna parte con evidente nocumento per l’ambiente;5. Garantire all’ ambito territoriale la necessaria autonomia e quindi la concreta capacità di governo dello stesso per non esporne i cittadi-ni a pericolosi capricci;6. Garantire in ogni momento al territorio governato la migliore soste-nibilità ambientale di ogni processo ed il calmieramento della tariffa;7. di garantire di porre in atto ogni azione tesa ad intervenire nella bonifica con le migliori tecnologie del sito di Borgo Montello, riducen-do al minimo l’impatto ambientale dello stesso interevento.Approvano: il presente ordine del giorno da ritenersi quali linee guida per piano provinciale dei rifiuti della Provincia di Latina.Impegnano: la provincia di Latina, in un contesto di ritorno ai poteri ordinari, o il Commissario straordinario, laddove dovesse perdurare la gestione commissariale della Regione Lazio, a sviluppare il piano provinciale dei rifiuti secondo le linee guida approvate con il presente documen-to.”

Il documento licenziato è stato votato con convinzione dall’assise, compresi i sindaci del territorio, con esclusione di Pavone (Prc) e Vitali (Verdi per la pace). Un documento di portata politica storica, che pubblichiamo integralmente.

Provincia di LatinaConsiglio Provinciale

LE LINEE GUIDA DEL PIANO DEI RIFIUTI APPROVATO IN CONSIGLIO

Latina, 1 febbraio 2008

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Trimestrale della Provincia di Latina

Anno II n° 4 - I trimestre 2008www.provincia.latina.it

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