Date post: | 24-Jul-2015 |
Category: |
Internet |
Upload: | iva-zigghyova-martini |
View: | 258 times |
Download: | 2 times |
Psicologia Clinica dello Psicologia Clinica dello SviluppoSviluppo
Non sempre è possibile tracciare un confine tra quella che può essere considerata una crisi transitoria nel
percorso maturativo e ciò che costituisce invece un vero e proprio disturbo
Ogni età ha le sue problematiche transitorie la cui presenza non costituisce elemento
psicopatologico a meno che la frequenza di comparsa e l’intensità
siano davvero eccessive
Concetto di “Disturbo” in età Concetto di “Disturbo” in età evolutivaevolutivaNon esiste linea di confine tra “normalità” e “disturbo”A differenza della malattia fisica: Un determinato disturbo non è detto che sia psicopatologico
dipende dalla frequenza e dall’intensità. Tutto dipende dai modelli di riferimento
Modelli ottimali di Adattamento Principi statistici elementari (stabilisce a priori)
Presenti in una data % della popolazione In riferimento alla permanenza del disturbo nel tempo In riferimento:
Età Sesso
In riferimento all’ambiente in cui vive Ambiente Familiare Ambiente Sociale
Classificazioni Classificazioni Classificazioni Categoriali
◦DSM-IV TR e ICD-10 Vantaggi:
◦maggiore chiarezza ◦ possibilità di ricondurre casi diversi ad una famiglia
comune di disturbi Svantaggi:
◦semplificazione e l’appiattimento in una situazione in cui conta poco l’individuo,
◦non considera la Comorbidità ◦utilizza l’ “Etichettatura”◦grado di continuità, non considera le vie di mezzo e la
gradualità del sintomo specifico (c’è o non c’è)
Classificazioni DimensionaliNon accettano la tassonomicità né la continuità
Elaborate dalla ricerca psicologica in base ad analisi psicometriche che hanno evidenziato una serie di dimensioni psicologiche possono aiutare a descrivere la problematica psichica del soggetto;
Sono state così individuate delle Scale di valutazione psicopatologiche comunemente utilizzate per descrivere il problema specifico dell’individuo;
Forniscono informazioni riguardo a numerosi aspetti potenzialmente problematici;
Esempio è la Scala Child Behavior Checklist (CBCL) ideata da Achenbach e coll. (1988)
Scala Child Behavior Checklist (CBCL)Scala Child Behavior Checklist (CBCL)
Insegnanti e genitori hanno osservato e valutato centinaia di bambini in relazione ad una serie di tratti senza una specifica preparazione clinica
Ottennero valutazione circa numerosi aspetti potenzialmente problematici che vennero ricondotti a due tipi di sintomi◦Internalizzanti (che non esibisce)
◦Ansie -Fobie -Eccessivo Autocontrollo◦Preoccupazioni -Timidezza -Somatizzazioni
◦Esternalizzanti (diretti verso l’ambiente)◦Aggressività -Disobbedienza -Oppositività -Iperattività
Altra Categoria può essere l’Autocontrollo◦Eccessiva Timidezza -Iperattività e Impulsività
Contapposizione natura/culturaContapposizione natura/cultura
Di fronte a un disturbo psicologico presentato da un bambino, ci domandiamo da cosa dipenda….entrambi sono importanti a seconda dell’orientamento del clinico: Familiarita: dislessiaSindrome Down
Teorie nei Disturbi Psicologici dello Teorie nei Disturbi Psicologici dello SviluppoSviluppo
Contrapposizione tra Biologico ed Ambientale◦Approccio biologico
Malattie genetiche o cromosomiche Studi sui gemelli omozigoti (Schizofrenia) Ricerca Psicobiologica (enuretici, depressi)
◦Psicofisiologia◦Neuropsicologia
Ricerca Cognitivista◦Eziologica (Quali cause)◦Funzionale (Quali effetti)
Teorie dello Stress:predisposizione al disturbo sfocia in patologia solo se si verificano determinate condizioni
◦Approccio Sociale, comportamentista e psicodinamico Maggiore fiducia nella possibilità di cambiamento e
nel trattamento psicoterapico Approccio Comportamentista lega lo sviluppo
psicologico e la comparsa di problemi a processi sottostanti l’Esperienza
Approccio Cognitivo-Comportamentale Approccio della Teoria Socio-Motivazionale dell’Apprendimento (Bandura 1989) problemi psicologici dipendono dall’intererazione tra fattori esperenziali, motivazionali e sociali
Teoria Psicoanalitica (esperienze consce ed inconsce) Fasi precoci dello Sviluppo◦Teorie delle relazioni d’oggetto madre-bambino ◦Dimensione dell’Attaccamento (affettività)
Fattori Sociali e SociologiciFattori Sociali e Sociologici
Un concorso di fattori di origine sociale possono produrre un valore di rischio cumulativo che, se supera una certa soglia, produrrà un problema
FAMIGLIA e suoi cambiamenti tra cultura, instabilità e conflittualità
SVANTAGGIO SOCIOCULTURALE Difficoltà familiare e rete sociale
Figli di donne con Ritardo Mentale Conseguenze
◦Carenze legate alla povertà di mezzi◦Mancanza di risorse culturali ed intellettuali◦Emarginazione della famiglia o di gruppi interi◦Aumento di incidenza di Maltrattamenti ed Abusi
Attenzione: i Maltrattamenti e gli abusi si riscontrano anche in classi sociali abbienti
TipologiaTipologia dell’Abusodell’AbusoMaltrattamento: Fisico
Psicologico
carenza di cure Incuria: Fisica dis-curia
Psicologica iper-curia
Abuso sessuale: Extra-familiare *Intra-familiare
Abusato Abusante Famiglia
Munchausen p.p.Chemical abuseMedical shopping
Psicopatologie riscontrate negli AbusiPsicopatologie riscontrate negli AbusiGenitori
◦Personalità Borderline◦Psicosi◦Gravi depressioni e fobie◦Tossicodipendenze◦Alcolismo◦Disturbi delle pulsioni◦Perversioni
Bambino◦Patologie delle condotte
alimentari e sfinteriche◦Nevrosi ◦Psicosi◦Comportamenti
disturbati◦Perversioni
1. Elemento “patologizzante” non è la psicopatologia dei genitori ma l’effetto:
• sulle relazioni• sul bisogno delle cure fisiche e psicologico-affettive dei figli
2. Non è l’abuso a determinare i quadri patologici, ma sono i meccanismi di difesa utilizzati in modo rigido per evitare:
Angoscia, Depressione, “Senso di Colpa Primario” e Vergogna
Altri disagi socioculturaliAltri disagi socioculturali
BullismoTossicodipendenzeDelinquenza giovanile
Caratteristiche dell’adolescente Caratteristiche della famiglia Influenza dei compagni (il gruppo ed il branco) Caratteristiche dell’ambiente complessivo
Bullismo: il ruolo dei partecipantiBullismo: il ruolo dei partecipanti Bullo = prende attivamente iniziativa nel
fare prepotenza ai compagni Aiutante = agisce in modo prepotente
ma con una posizione secondaria nel ruolo di “seguace” del bullo
Sostenitore = chi agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo, ad esempio ridendo, incitando o semplicemente stando a guardare
Difensore = chi prende le difese della vittima consolandola o cercando di far cessare le prepotenze
Esterno = chi non fa niente, cercando di rimanere fuori dalle situazioni di prepotenza
Vittima = chi subisce più spesso le prepotenze
Disturbo della condotta (DC)Disturbo della condotta (DC)
Delinquente socializzatCondivide con altri compagni il suo
comportamento delinquenzialeNon socializzato psicopaticoAgisce da solo, sfida le autorità,è
aggressivo, non ha sensi di colpaNevrotico-disturbato agisce da solo ma
esprime inibizione, timidezza, isolamentoCollegamento con profitto scolastico!
Principali disturbi che compaiono inPrincipali disturbi che compaiono in Età Evolutiva Età Evolutiva
Ritardo Mentale *Disturbi dell’ApprendimentoDisturbi delle capacità MotorieDisturbi della comunicazioneDisturbi Generalizzati dello Sviluppo *Disturbo da Deficit Attenzione /Iperattività *Disturbo della Condotta *Disturbo Oppositivo-Provocatorio *Disturbi della Nutrizione ed AlimentazioneDisturbi da TicDisturbi dell’EvacuazioneDisturbo d’Ansia di SeparazioneMutismo SelettivoDisturbo reattivo dell’Attaccamento
Disturbi che compaiono anche in Età EvolutivaDisturbi che compaiono anche in Età Evolutiva
Disturbi correlati a SostanzeSchizofreniaDisturbi dell’Umore *Disturbi d’Ansia *Disturbi SomatoformiDisturbi DissociativiDisturbi sessuali e dell’identità di genereDisturbi dell’AlimentazioneParasonnie
Ritardo Mentale 1Ritardo Mentale 1 Q.I. < 70 Deficit o compromissione del
funzionamento adattativo in almeno due delle seguenti aree: comunicazione, cura della propria persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.
Esordio prima dei 18 anni.
Ritardo Mentale 2Ritardo Mentale 2 Lieve Q.I. da 50-55 fino a 70
◦ Sviluppo P-M nella norma Difficoltà scolari
◦ Non acquisisce il Pensiero Formale. ◦ Instabilità ed Inibizione
Moderato Q.I. da 35-40 fino a 50-55 Grave o Severa Q.I. da 20-25 fino a
35-40 ◦ Livello Mentale di 6-7 aa Pensiero
Preoperatorio Gravissimo o Profondo Q.I < 20-25
◦ Livello mentale di 2-3 aa ◦ Alterazioni Relazionali Gravissime con
isolamento e stereotipie ( Limite Q.I. da 70 fino a 85)
Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 1Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 1Paure associate a diverse età
◦8 mesi- due anni: Ansia di separazione dalla mamma o dalla persona che si prende cura
◦2- 4 anni: Animali e Buio◦4- 6 anni: Fantasmi, Mostri, suoni strani durante
la notte◦6- 13 anni:Timore di essere attaccati-feriti,
morte, catastrofe◦Adolescenza:Paura di non essere accettati dagli
altri
Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 2Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 2
Disturbo d’Ansia Generalizzato Penoso stato di apprensione e sofferenza non
transitorio e non giustificato dal contesto Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Ripetere pensieri o atti con la solo necessità di ridurre la tensione che li precede. Conosce appieno l’inutilità dell’atto ma non riesce ad evitarlo
In netto aumento Maggiormente incentrati su tematiche di
contaminazione e religiose
Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 3Disturbi d’Ansia in età Evolutiva 3
Disturbo d’Ansia di Separazione◦Il bambino ha paura di essere separato dalla
persona che si prende cura di lui dimostrando disagio grave e difficoltà severa ad affrontare la vita di tutti i giorni
◦Insicurezza◦Teorie dell’Attaccamento◦Dall’Ansia di Separazione alla Fobia Scolare o
Sociale
Attaccamento Sicuro
Io mi fido di lui Lui si fida di me ( Io valgo ) ( Lui vale ) AMABILE AMATO
LIBERO DI ESPLORARE ED ATTACCARSI
Attaccamento Insicuro Ambivalente
Io mi fido di lui Lui non si fida di me (Io non valgo) ( Lui vale) NON AMABILE AMATO
ATTACCAMENTO OBBLIGATO
Disturbi dell’Umore in Età Disturbi dell’Umore in Età EvolutivaEvolutiva
1. Eccessive frustrazioni derivanti dall’ambiente2. Perdita ruolo di rinforzo o supporto al fragile “IO” del bambino
Limitazione AmbientaleRealtà individuale
Sviluppo della personalità del bambino
Sintomatologia Depressiva in Età Sintomatologia Depressiva in Età EvolutivaEvolutiva
Mancanza di valide cornici di riferimento “Regressioni”
◦ ( enuresi, disturbi comportamentali, crescita stentata)
Maggiore suscettibilità alle infezioni ricorrenti.
Paura della “perdita” e conseguente componente ansiosa
◦ Tristezza, paura, idee di morte, pianto frequente, irrequietezza, irritabilità, instabilità attentiva, senso di inadeguatezza, scarsa autonomia e socialità.
◦ Preoccupazione per l’aspetto fisico con perdita di appetito e di peso
◦ Difficoltà di Apprendimento ( Autostima bassa ) ◦ Fobia scolare◦ Suicidio nei bambini più grandi ◦ Problema Droga e Comportamenti Socialmente
Devianti Sintomi Somatici ( Disturbi Psicosomatici )
◦ Cefalea di tipo Emicranico (100 %)◦ Dolori Addominali Ricorrenti◦ Parestesie◦ Dolori muscolari
Segni “spia” di sintomatologia Segni “spia” di sintomatologia depressivadepressiva
Fino a 3 anni: ◦ Disturbi dell’alimentazione e del sonno,
irritabilità, apatia, dolori addominali Da 3 a 6 anni:
◦ Alternanza di apatia e aggressività, rifiuto dell’asilo
Da 6 a 12 aa:◦ Cefalea, faticabilità intellettuale,
ipercinesie, fobie, tic, balbuzie, fobia scolare, disinteresse ludico e scolastico
Da 12 a 18 aa:◦ Cefalea, vertigini, dolori addominali,
faticabilità intellettuale, opposizione o conformismo esasperato, cenestopatie.