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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. CARDUCCI” – GAETA
SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE
P.T.O.F Piano Triennale Offerta Formativa
DIRIGENTE : Dott.ssa Maria Rosaria Macera
AA.SS.:
2016/2017 2017/2018 2018/2019
CURATO DALLE DOCENTI FIGURE STRUMENTALI:
Di Ciaccio Maria Concetta, Gentile Maria
Rosaria
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Premessa………………………………………………………………………….…………... 5
Il saluto del Dirigente Scolastico……………………………………………………..…….… 6
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa…....…………………………………………….. 7
Linee generali di indirizzo e Mission educativa……………………………………………… 8
1. AREA DEL CONTESTO TERRITORIALE E DEI BISOGNI DELL’UTENZA…….…… 10
1.1 L’Istituto nella realtà sociale e territoriale…………………...……………..………..…….. 11
1.2 Il territorio: nuovi bisogni………………...………………………………………..…….… 12
1.3 Bisogni sociali prioritari del territorio……………………………………………….…….. 13
1.4 Caratteristiche del Comprensivo “G.Carducci”……………………………………….…… 13
1.5 La popolazione scolastica……………………………………………………………….…. 16
1.6 Risorse del Comprensivo…………………………………………………………………… 16
1.7 Edilizia scolastica…………………………………………………….…………………….. 17
1.8 Risorse interne ………………….………………..………………………………………… 17
1.9 Risorse esterne……………………………………………………………………………… 18
1.10 Risorse professionali………………………………………………………………………. 18
1.11 Strutture educative e formative di collegamento………………………………………….. 19
1.12 Reti di scuole e convenzioni con Associazione ed Enti…………………………………... 19
2. AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA………………………………………………..…... 20
2.1 La scuola nel nuovo scenario: PTOF e riforma…………………………………………….. 21
2.2 Autonomia didattica………………………………………………………………………… 22
2.3 Priorità educative…………………………………………………………………………… 24
2.4 Il curricolo formativo del nostro Istituto…………………………………………………… 24
2.5 Cittadinanza e Costituzione……………………………………………………………..….. 25
2.6 Strumenti d’intervento per l’inclusione scolastica……………………………………..…… 25
2.7 Modalità d’intervento………………………………………………………………………. 27
2.8 Continuità educativo-didattica……………………………………………………………… 27
2.9 Sviluppo delle competenze e curricolo verticale…………………………………………… 28
2.10 Curricolo verticale delle competenze …………………………………………………….. 29
2.11 Orientamento...…………………………………………………………….…………….... 29
2.12 Formazione delle classi prime………………………………………………………..…… 30
2.13 Le tecnologie multimediali nella didattica dell’Istituto Comprensivo……………………. 31
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2.14 Obiettivi formativi…………………………………………………………………….. 32
2.15 Visite Guidate e viaggi d’istruzione…………………………………………………… 32
2.16 Rapporti scuola-famiglia: patto educativo di corresponsabilità ……………………..… 33
2.17 Attività alternative alla religione cattolica …………………………………………….. 33
2.18 Sicurezza……………………………………………………………………………….. 34
2.19 Finalità dell’azione metodologica del Comprensivo…………………………………… 34
2.20 Verifiche e Valutazione………………………………………………………………… 34
2.21 Potenziamento dell’offerta formativa ………………………………………………….. 35
2.22 Fabbisogno di organico del prossimo triennio………………………………………..… 36
2.23 Autoanalisi……………………………………………………………………………… 37
2.24 Dal RAV al Piano di Miglioramento…………………………………………………… 38
2.25 Tabella di sintesi piano di miglioramento………………………………………………. 38
2.26 Scuola dell’Infanzia …………………………………………………………..…………. 40
2.27 Organizzazione della scuola dell’Infanzia ………………………………………..……... 41
2.28 Criteri generali di verifica e valutazione della scuola dell’Infanzia …………………..… 41
2.29 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa nella scuola dell’Infanzia ……….. 42
2.30 Scuola Primaria…………………………………………………………………………. 42
2.31 Ambiti disciplinari………………………………………………………………………. 43
2.32 Scuola primaria: ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa………………….. 44
2.33 Protocollo di valutazione della Scuola Primaria………………………………………… 45
2.34 Livelli relativi alla certificazione delle competenze: modello ministeriale …………...… 61
2.35 Scuola Secondaria di 1°grado …………………………………………………………… 61
2.36 Finalità formative della Scuola Media …………………………………………….….… 61
2.37 Il corso ad indirizzo musicale ………………………………………………………….. 62
2.38 Corso a tempo prolungato ………………………………………………………….…... 63
2.39 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa nella Scuola Secondaria ……..…. 64
2.40 Verifiche delle discipline della Scuola Secondaria …………………………………..… 65
2.41 Protocollo di valutazione della Scuola Secondaria di I grado …………………………. 65
2.42 Rubrica della valutazione degli apprendimenti della scuola media di 1°grado………… 66
2.43 Livelli relativi alla certificazione delle competenze: modello ministeriale …………..... 77
2.44 Rubrica di valutazione degli apprendimenti della Scuola primaria e della Scuola
secondaria di I grado ………………………………………………………………….. 77
2.45 Griglia di valutazione delle competenze chiave europee e di cittadinanza della Scuola
primaria e della Scuola secondaria di I grado ………………………………………..... 79
2.46 Indicatori di osservazione del comportamento degli alunni nella Scuola primaria e
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nella Scuola secondaria di I grado.. ………………………………...………...………. 82
3. AREA DELLA GESTIONE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA ..…….……. 83
31 Comunità scolastica …………………………………………………………….…….. 84
3.2 Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico ………………………………………. 85
3.3 Uffici di Segreteria …………………………………………………………………… 85
3.4 Ricevimento genitori …………………………………………………………………. 85
3.5 Calendario scolastico 2018 – 2019 …………………………………………………… 85
3.6 Consiglio di Istituto…………………………………………………………………… 86
3.7 Elenco docenti della Scuola dell’Infanzia a.s. 2018-2019 …………………………… 87
3.8 Elenco docenti della Scuola Pimaria a.s. 2018-2019 ………………………………… 88
3.9 Elenco docenti della Scuola Secondaria di I grado a.s. 2018-2019 ………………….. 89
3.10 Elenco personale ATA a.s. 2018-2019 ……………………………………………… 90
3.11 Referenti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali ……………………………. 91
3.12 Referente per le attività di prevenzione e contrasto del bullismo e cyber bullismo…. 91
3.13 Comitato di Valutazione ………...………………………………………………..…. 91
4. AREA PROGETTUALE ………………………..…………………..………..…..……. 92
4.1 Arricchimento dell’offerta formativa …………….……………………………….…… 93
4.2 Linguaggi………………………………………………………………………….…… 94
4.3 Educazione al sostenibile ……………………..……………………………..…….….. 100
4.4 Benessere e salute per una scuola inclusiva …………..……………….…….……..…. 102
4.5 Cittadinanza e Costituzione ………………………………………………………..….. 108
4.6 Innovazione e formazione professionale : tabella esplicativa ……………………...…. 112
4.7 Eventi …………………………………………………………………………….…… 112
4.8 Albo d’oro 2017 – 2018………………………………………………………………… 113
APERTURA AL NUOVO………………………………………………………………….. 116
APPENDICE………………………………………………………………………………… 117
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Istituto Comprensivo “G.Carducci” di Gaeta-:
Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “G.
Carducci”di Gaeta, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107,
recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con
proprio atto di indirizzo prot. N.4984 del 9 settembre 2015.
Ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12-01-2016 ed è stato
approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta 14/01/2016
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del
25.10.2016 .
Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 26.10.2016.
Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del
25.10.2017
Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 30.10.2017
Il Piano è stato aggiornato ed approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del
26.10.2018
Aggiornamento approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 30.10.2018
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Il saluto del Dirigente Scolastico
Cari genitori ed alunni della Sc .Primaria e dell’Infanzia, Sc. Secondaria di Primo Grado voglio
augurare a tutti i bambini ed ai genitori un buon anno scolastico, ricordando che la scuola è una
comunità a cui partecipano tante persone: gli alunni innanzitutto, i docenti, il personale non
docente, i genitori.
Il mio desiderio, per l’anno scolastico che sta iniziando, è che questa comunità possa crescere
in spirito di collaborazione, serenità e ricchezza culturale.
Gli obiettivi che intendo perseguire, in stretta collaborazione con tutto il personale che opera
nell’istituzione e con i genitori, sono principalmente legati alla creazione di un clima di lavoro
sereno, costruttivo, condiviso; alla consapevolezza della centralità dell’alunno, che deve
guidare ogni nostra scelta; all’apertura della scuola al mondo esterno al territorio; ed infine
qualità, intesa come verifica degli obiettivi fissati per il miglioramento continuo dei risultati.
Mi piace pensare che questa sia solo la prima di una serie di comunicazioni che aiutino ad
avvicinare le speranze che la scuola e la famiglia nutrono reciprocamente, alla ricerca di un
percorso formativo condiviso per i propri ragazzi, in cui l’assunzione di responsabilità di
ciascun alunno, insieme a quella della scuola e della famiglia possano confluire in un impegno
educativo, con l’obiettivo di avvicinare gli alunni stessi al senso di appartenenza ad una società
civile che, insieme, andremo a costituire.
Nella speranza di condividere l’impegno per un progetto comune, vi saluto
cordialmente.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa. Maria Rosaria Macera
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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa L’elaborazione del PTOF dell’Istituto comprensivo Carducci di Gaeta è improntata ai criteri
ispiratori delle leggi sull’autonomia, della legge 107 e alle risultanti dell’analisi effettuata nel
RAV.
Si differenzia dal POF per la maggiore concretezza e per la più attenta rispondenza alle
esigenze territoriali e contingenti, alle quali la Scuola deve fornire risposte educative e
organizzative valide,nel rispetto dei tempi attuativi previsti.
Il documento riporta in modo scandito e puntuale le finalità, le priorità, gli obiettivi formativi
fondamentali (mission o indirizzo)in rapporto alla dimensione socio ambientale, sulla quale il
comprensivo definisce e organizza i percorsi di gestione e gli interventi educativi ritenuti
necessari (vision o scelte).
La stessa natura del Comprensivo, fatta di tre segmenti formativi, induce a un’elaborazione
aderente alleloro specificità, condivisa e partecipata fra tutti i membri della comunità scolastica
e a una organizzazione quanto più integrata possibile che permetta la circolarità delle idee e
l’unitarietà degli intenti.
Questo documento vuole essere sia unelementodi informazione e consultazione per i docenti e
per l’utenza sia uno strumento che permetta di progettare percorsi validi e monitorarne fasi ed
esiti.
Ha carattere triennale per permettere una progettualità a lungo termine in quanto la vera
ricaduta dell’azione formativa e delle scelte gestionali non può essere valutata e consolidata
nell’arco di pochi mesi.
Il PTOF, rivedibile annualmente, è articolato in 4 macro-aree:
➢ Area del Contesto Territoriale e dei Bisogni dell’Utenza
➢ Area dell’Offerta Formativa
➢ Area della Gestione Organizzativa e Amministrativa
➢ Area Progettuale
Si realizza concretamente partendo dal R.A.V.(Rapporto di autovalutazione) DPR 80/2013 in
cui si analizzano:
Contesti
Esiti
Processi relativi a pratiche educative e didattiche
Processi relativi a pratiche gestionali ed organizzative
Priorità
Obiettivi di processo.
Sulla base delle criticità riscontrate nel R.A.V. e delle verifiche effettuate dal MIUR, è
supportato dalla elaborazione di un Piano di Miglioramento che evidenzia i correttivi da
apportare nei settori specifici.
Come previsto dalle normative vigenti,segue la Timeline del Sistema Nazionale di Valutazione
per cioè attentamente monitorato in ogni fase da Organismi di valutazione esterna e interna al
Comprensivo.
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Linee generali di indirizzo e Mission educativa L’Istituto Comprensivo “G. Carducci” di Gaeta promuove la formazione e l’educazione
dell’allievo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado attraverso rapporti di
continuità educativa orizzontali (famiglia, scuola, agenzie educative parallele, Enti locali, …) e
verticali (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Scuola secondaria di primo grado) al fine di
formare l’uomo-cittadino, libero, responsabile, attivo e critico nelle varie dimensioni sociali: la
famiglia, la comunità locale, le comunità nazionali e internazionali.
Il momento centrale della progettazione di questo raccordo è il Piano dell’Offerta Formativa,
cioè il documento attraverso il quale ogni comunità scolastica definisce la propria identità
culturale e progettuale, le proprie linee programmatiche, i percorsi formativi, le attività e tutto
quanto, alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo (settembre 2012), possa
rappresentare una risposta organica e intenzionale ai bisogni dell’utenza. L’Istituzione
scolastica, nella piena autonomia organizzativa (D.P.R. n.275/99) e nel rispetto della libertà di
insegnamento, individua le esperienze di apprendimento più efficaci e le strategie più idonee
per garantire il diritto allo studio di tutti gli allievi e il pieno sviluppo della persona.
La finalità del PTOF è espressa in continuità con la finalità da sempre perseguita dall’Istituto:
" Lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione
italiana e della tradizione culturale europea."
Le linee di indirizzo del PTOF ritenute prioritarie in rapporto al contesto e alle risorse e alle
indicazione sono:
1. promuovere il successo formativo;
2. promuovere le competenze chiave e di cittadinanza;
3. favorire l’integrazione col territorio per promuovere la cultura umanistica sulla
valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali;
4. sviluppare competenze comunicative nelle diverse forme; 5. promuovere l’educazione ambientale per favorire l’Educazione alla
Sostenibilità;
6. promuovere l’educazione interculturale;
7. favorire l’inclusione.
La trasparenza dei criteri operativi, della valutazione e delle scelte organizzative e finanziarie
sono garantiti attraverso un rapporto costante, costruttivo e collaborativo, con le Famiglie, gli
Enti Locali, le Agenzie Educative e le Associazioni presenti sul Territorio.
Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale sarà fondato su un percorso unitario, basato sui
seguenti principi pedagogici, condivisi da tutti gli operatori scolastici (dirigente, docenti,
personale amministrativo, collaboratori scolastici) e da tutti coloro che a vario titolo si
assumono la responsabilità dell’azione educativa e dell’erogazione del servizio scolastico:
▪ rispetto dell’unicità della persona
-la scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono diversi e si impegna a dare a
tutti adeguate differenti opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo
possibile per ognuno;
▪ equità della proposta formativa;
▪ imparzialità nell’erogazione del servizio;
▪ continuità dell’azione educativa;
▪ significatività degli apprendimenti;
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▪ qualità dell’azione didattica;
▪ collegialità.
Per l’attuazione del suo compito istituzionale ha individuato i seguenti valori che
maggiormente concorrono a tale finalità:
accoglienza,
solidarietà,
integrazione,
uguaglianza delle opportunità educative,
imparzialità,
libertà d’insegnamento,
promozione umana e sociale degli alunni.
L’istituto Comprensivo Carducci, nell’intento di perseguire queste finalità, non può prescindere
dall’"ascolto", l’elemento che maggiormente permette l’accoglienza dell’alunno, inteso come
momento di conoscenza, riflessione e attivazione per la risoluzione dei suoi bisogni educativi
impliciti ed espliciti. Inoltre la progettualità attenta, la strutturazione di spazi dedicati alle
attività didattiche e laboratoriali, la definizione chiara dei curricula e degli interventi
metodologici, la relazionalità ampia e amichevole e la collaborazione con le famiglie,
permettono al nostro istituto di prendere veramente ”in carico” ogni allievo e di rispondere ai
suoi bisogni in una dimensione più concreta.
Non può instaurarsi nessun rapporto educativo valido se non si ascolta e se non si crea un clima
di serena condivisione delle responsabilità. Tutto ciò favorisce la crescita culturale dell’alunno
e lo indirizza verso comportamenti attivi e consapevoli, lo guida e lo sostiene nel percorso di
apprendimento in vista di traguardi ben definiti.
E’ compito dell’istituzione, infatti, garantire a ciascun allievo una formazione scolastica che
tenga conto della sua unicità, delle sue esperienze pregresse e delle sue aspettative, che
contribuisca veramente a orientarlo nelle scelte future.
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1. AREA DEL CONTESTO
TERRITORIALE
E DEI BISOGNI DELL’UTENZA
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1.1 L’istituto nella realtà sociale e territoriale L’Istituto Comprensivo “G.Carducci” si è formato in seguito al dimensionamento delle
Istituzioni Scolastiche presenti sul territorio, sulla base delle recenti normative che prevedono
l’accorpamento in senso verticale e orizzontale di Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e
Secondarie di primo grado, al fine di razionalizzarne la gestione e garantire all’utenza
continuità educativa, didattica e amministrativa.
In tal modo ogni Istituzione è espressione di autonomia e provvede alla definizione e alla
realizzazione delle proprie scelte nel Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle funzioni
delegate alle Regioni, dei compiti trasferiti agli Enti locali (D.P.R.275/99).
Sul territorio della città di Gaeta la Scuola Media “G. Carducci” ha ormai una lunga storia
iniziata nel 1960 e da allora ha accolto e guidato generazioni di giovani nelle loro prime scelte
di studio e di formazione personale, grazie a una stretta connessione con la realtà sociale e
ambientale del luogo.
Gaeta è una città del litorale laziale con una popolazione di circa 22.000 abitanti in posizione
centrale rispetto a Roma e Napoli e al Mediterraneo.
Questa particolare ubicazione ha determinato, nel corso dei secoli, eventi e situazioni che ne
hanno forgiato la morfologia, l’ambiente, il territorio e la cultura rendendola un sito storico,
antropologico e sociale unico.
Proprio la storia, la gradevolezza del clima, la bellezza del territorio e la potenzialità turistica,
marittima ed economica nonché la presenza di fondazioni e associazioni importantissime, ne
fanno un luogo di indubbia attrattiva e di vivacità culturale.
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Il comune di Gaeta si è trasformato, tra il 1950 e il 1960, da borgo di marinai, naviganti,
pescatori e contadini in una cittadina industriale, per la presenza sul territorio di fabbriche e
impianti di trasformazione petroliferi.
Ciò ha determinato, in quegli anni, uno sviluppo demografico in rapida crescita e un nuovo
assetto urbano e sociale. Contemporaneamente si è verificato anche un forte incremento del
turismo balneare e delle attività ad esso correlate.
In quel periodo il territorio era abitato prevalentemente da famiglie di estrazione medio-
alta(figli di impiegati, liberi professionisti, imprenditori,...). con buone aspettative nei confronti
della scuola e delle istituzioni in generale, intese soprattutto come servizi alla cittadinanza.
Successivamente la città ha vissuto un lungo periodo di stasi economica e sociale, ancora oggi
purtroppo in atto, dovuta a particolari situazioni che ne hanno rallentato lo sviluppo: la crisi
petrolifera, la crisi del comparto marittimo, la crisi del settore agricolo e dell’edilizia.
Le conseguenze di queste congiunture costringono molti giovani a cercare lavoro altrove e
molti nuclei familiari a spostarsi in altre aree urbane, alla ricerca di soluzioni abitative meno
costose. Nel contempo si assiste, specialmente in quest’ultimo periodo, all’ondata immigratoria
di cittadini extracomunitari di varia provenienza e con diverso grado d’integrazione e per
questo si rende necessario un supporto istituzionale, logistico/sociale, mirato.
Tenendo conto di tutte queste istanze sociali, la finalità principale dell’ I. C. “Carducci” è
quella di operare sul territorio per trasformare laconvivenza di culture diverse, il
cambiamentogenerazionale e socio-culturale in occasioni di arricchimento interiore per
l’individuo e l’intera comunità scolastica.
La sensibilità dei docenti è aperta a ogni iniziativa sociale, artistica o ditutela e conservazione
dei beni ambientali e territoriali, mantenendo in questo modo un buon livello di comunicazione
e collaborazione fra scuola e territorio.
1.2 Il territorio:nuovi bisogni Sebbene luogo di interesse storico–culturale e di indubbia attrattiva turistica, pur disponendo di
opportunità lavorative nel settore marittimo –portuale, Gaeta non riesce a colmare il divario fra
le fasce generazionali, in quanto la mancanza di aziende produttive e di strutture lavorative non
stagionali, non consente l’inserimento e la stabilizzazione sul territorio di giovani in età
lavorativa. Attualmente, alla luce di recenti studi sociologici e urbanistici si assiste a
un’eccessiva polarizzazione dell’impiego, con alta qualificazione, verso le città metropolitane
limitrofe o addirittura verso l’estero.
Di recente, riferendoci all’ultimo decennio, i quartieri antichi hanno accolto famiglie
extracomunitarie e giovani coppie che oggi ne costituiscono la risorsa e il tessuto sociale di
riferimento.
Si assiste dunque,attualmente alla scarsa crescita della popolazione residente e, nel contempo,
a un aumento dei bisogni sociali legati a problematiche inerenti all’invecchiamento della
popolazione e al disagio minorile.
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1.3 Bisogni sociali prioritari del territorio La compilazione del RAV ha comportato per l’Istituto una maggiore consapevolezza dei
bisogni sociali rilevabili sul territorio.
La scuola, che da sempre è un osservatorio privilegiato dei fenomeni sociologici in atto nella
nostra collettività, oggi lo è maggiormente in quanto, nella dimensione di Istituto Comprensivo
“prende in carico” una più vasta fascia di utenza e partecipa effettivamente alle diverse
problematiche che si presentano, considerando che il bambino, ragazzo/utente è sempre inserito
in una dimensione sociale concreta.
Sul territorio della città di Gaeta si rilevano molteplici bisogni, relativi a situazioni individuali,
familiari o proprie della situazione ambientale.
In particolare si prende atto che si necessita di:
cure e assistenza domiciliare (per anziani,per anziani disabili, per minori con disabilità)
assistenza scolastica per i minori disabili
assistenza alloggiativa (per famiglie monoreddito con più figli, per famiglie
monogenitoriali, per famiglie con persone disabili )
tirocini formativi per giovani al fine di favorire l’apprendimento di mestieri dopo
l’obbligo scolastico
tirocini formativi per l’avvio ad attività imprenditoriali
sostegno per una imprenditorialità più semplice e immediata
maggiore dislocazione dei servizi necessari sul territorio (centri sanitari, farmacie, centri
commerciali, patronati…)
investimenti mirati nei settori produttivi locali e nelle infrastrutture
sostegno alle piccole aziende cittadine.
1.4 Caratteristiche del Comprensivo “G.Carducci” L'Istituto Comprensivo "G.Carducci", ubicato a Gaeta, è composto da 3 sedi:
➢ Plesso "Virgilio" (sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)
➢ Plesso "S. Conca"(sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)
➢ Plesso "G. Carducci" (sede della Scuola Secondaria di I grado)
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Plesso “Virgilio”
Piazza Don Luigi Di Liegro 13 – 04024- GaetaTel. 0771. 460217
Scuola dell’infanzia:
Numero sezioni: 4 / Numero alunni :79
Orario lezioni: dal lunedì al venerdì 8.00-
16.00
Scuola Primaria:
totale 166
Orario delle lezioni: Dal lunedì al sabato: 8.30-13.00
Plesso “S.Conca” Via dei Frassini snc - 04024 - GaetaTel. 0771. 742223
Scuola dell’infanzia:
Numero sezioni: 4 / Numero alunni : 92
Orario lezioni: dal lunedì al venerdì 8.00-16.00
Scuola Primaria:
Classi Numero Numero
totale 163
Orario delle lezioni: Dal lunedì al sabato: 8.30-13.00
Classi Numero classi
Numero alunni
Prime 2 37
Seconde 2 25
Terze 2 39
Quarte 2 38
Quinte 1 27
classi alunni
Prime 1 16
Seconde 2 34
Terze 2 30
Quarte 2 47
Quinte 2 36
Plesso Virgilio
E’ il plesso centrale di Gaeta che si affaccia sulla piazza principale della città, nei pressi del
Palazzo Comunale. Costruito nel primo dopoguerra al posto dell’antico edificio scolastico
demolito per le vicende belliche, data la sua centralità costituisce un punto di incontro per i
giovani, nonché un riferimento per i visitatori, per la sua ubicazione e per le sue dimensioni.
Recentemente è stato dotato di tutte le strutture necessarie a una sicura utilizzazione degli spazi
didattici e laboratoriali. Attualmente ospita sezioni di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria
e la sua utenza è prevalentemente costituita da bambini provenienti dal centro città. In estate è
sede di mostre ed eventi importanti e trasforma le sue gradinate in platea durante le
manifestazioni organizzate nell’antistante piazza Monsignor L. Di Liegro. Dal 2014 è anche
sede decentrata del Conservatorio
“Ottorino Respighi “di Latina. Dal
2017 è sede della Ludoteca Comunale.
Plesso Sebastiano Conca
E’ l’edificio scolastico di più recente costruzione nell’ambito del Comprensivo Carducci. E’
situato ai piedi della collina del Piano e costituisce un punto di aggregazione per il nuovo
quartiere sorto da circa un ventennio e separato dal centro–città dalla via Flacca, importante
arteria stradale fra Roma e Napoli. Dotato di tutti i requisiti richiesti dalle vigenti normative,
nonché di ampi spazi di lavoro e di gioco, interni ed esterni, ospita sezioni di Scuola
dell’Infanzia e Scuola Primaria. La sua utenza è costituita, per la maggior parte, da bambini
provenienti dal quartiere litoraneo di Serapo
e dai bambini del rione “Il Piano”.
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Plesso “G. Carducci” Piazza Trieste, 5 -04024 Gaeta Tel- 0771.460265
Classi Numero di Numero
classi alunni
Prime 5 91
Seconde 5 111
Terze 5 107
totale 309
Orario delle lezioni:
E-mail:[email protected]
P.E.C.: [email protected] Segreteria: Piazza Trieste, 5 - 04024 Gaeta (LT)
Telefono e Fax: 0771.460265
Scuola secondaria di primo grado “G.Carducci”
E’ la sede centrale dell’Istituto Comprensivo e degli Uffici Amministrativi e di Presidenza.
Situata nella parte alta della Collina di Montesecco,si affaccia su piazza Trieste ed è contigua a
due importanti Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado: l’Istituto Tecnico Nautico
G.Caboto e il Liceo Scientifico E.Fermi con i quali ha da sempre instaurato rapporti di
continuità educativa e didattica .
Costruita negli anni sessanta, ha una lunga storia sul territorio poiché ha accolto e formato
generazioni di giovani attraverso un insegnamento valido e mirato, puntando sempre alla più
completa realizzazione della personalità di ciascuno, anche attraverso scelte innovative e
coraggiose.
Molteplici sono le attività, le iniziative e i concorsi a cui, nel tempo, la scuola ha aderito,
conseguendo sempre risultati prestigiosi e affermando, anche in campo nazionale, la qualità
dei suoi percorsi e delle sue proposte.Recentemente è stata dotata di tutti i requisiti richiesti
per la più ampia fruizione degli spazi didattici e laboratoriali.
Tempo Ordinario Dal lunedì al sabato
8.30 – 13.30
Tempo Prolungato Lunedì. mercoledì, giovedì,
8.30 – 13.30
sabato
Martedì e venerdì 8.30 – 16.30
Corso Musicale Dal lunedì al sabato
8.30 -13.30 Con rientri pomeridiani
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1.4 La popolazione scolastica La popolazione scolastica del Comprensivo “G.Carducci” è composta da circa 809 alunni di
diversa provenienza sia scolastica sia socio-ambientale.
I dati, ricavati dalle indagini Invalsi ed elaborati dal RAV, rappresentano la situazione delle
classi 2^ e 5^della Scuola Primaria e 3^ della Scuola Secondaria, relativa all’anno scolastico
2017-2018.
Da quanto analizzato si evince che:
➢ il background familiare, dei tre Istituti che compongono il comprensivo, si attesta su
livelli medio-alti(utenza composta da famiglie i cui genitori sono impiegati, professionisti, piccoli imprenditori,operai);
➢ la percentuale di alunni svantaggiati per disoccupazione di entrambi i genitori corrisponde allo 0 %;
➢ la percentuale di alunni di provenienza straniera corrisponde al 5% circa( il riferimento è relativo ai dati di rilevazione dell’anno 2015);
➢ la percentuale di alunni con particolari condizioni di provenienza( zone particolarmente svantaggiate dal punto di vista economico e sociale o nomadi) è molto bassa;
➢ dal benchmark relativo alla regione Lazio, la disoccupazione secondo i dati Istat risulta essere intorno al 10,6 % rispetto alla media nazionale;
➢ il tasso di immigrazione della regione Lazio, sempre secondo i dati Istat, si attesta al 11% rispetto alla media nazionale.
La presenza di alunni stranieri (la maggior parte provenienti dall’Est europeo) costituisce per il
Comprensivo una risorsa in quanto fonte di arricchimento culturale; comporta inoltre
l’attivazione di strategie e interventi mirati al benessere dell’alunno.
L’inserimento dell’alunno di diversa nazionalità è sempre opportunamente preparato da
un’apposita commissione che agisce seguendo ilprevisto protocollo e che valuta:
l’età anagrafica
il grado di alfabetizzazione in lingua italiana
il possesso della abilità e competenze relative alla classe di immissione
i titoli scolastici pregressi
Da questa prima valutazione si attiva un percorso di tutoraggio dell’allievo in cui sono
coinvolti Docenti, Alunni e, se necessario, Mediatori culturali, al fine di permettere non il
semplice inserimento nella classe ma la piena inclusione.
Nel territorio della città di Gaeta si assiste inoltre a un movimento migratorio di giovani
famiglie verso i comuni limitrofi o verso altre regioni.
1.6 Risorse del Comprensivo
La creazione di un Istituto Comprensivo pone la necessità di costruire una struttura organizzata
per gestire e valorizzare tutte le risorse disponibili.
In particolare si individua come prioritaria l’esigenza di una:
▪ ricognizione attenta e articolata delle disponibilità umane e territoriali,
▪ costruzione di canali di circolazione di materiali e di informazioni,
▪ creazione di strutture di raccordo (anche di natura logistica) fra le varie sedi.
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Proprio dall’analisi attenta di ciò che si ha si può procedere alla strutturazione di un organismo
efficiente in cui il lavoro degli operatori e lo studio degli allievi si realizzano pienamente.
Condividere idee, spazi, materiali, impianti tecnologici, interventi, risorse umane contribuisce
alla costruzione della comunità educante del Comprensivo in cui il sapere si diffonde nell’ottica
di continuità e di superamento della settorialità.
1.7 Edilizia scolastica I tre edifici scolastici di cui dispone l’Istituto Comprensivo sono di proprietà del Comune di
Gaeta.
Le sedi, tutte facilmente raggiungibili dall’utenza,sono situate nel centro città (Scuola
Secondaria di 1° grado“G. Carducci” e Plesso Virgilio)e nell’immediata circostanza (Plesso S.
Conca).
Le prime due, sebbene costruite nel dopoguerra, accolgono in modo adeguato le classi,
disponendo di locali ampi e idonei a ogni attività didattica. Nella sede dell’I.C. G.Carducci si è
realizzata una ristrutturazione con interventi straordinari per una maggiore aderenza della
scuola alle normative vigenti e per una migliore fruibilità degli spazi e degli ambienti.
Nei due plessi centrali, nel corso di precedenti ristrutturazioni, si è proceduto all’abbattimento
delle più consistenti barriere architettoniche, al miglioramento dei servizi e all’adeguamento dei
locali per andare incontro alle recenti normative in materia di sicurezza.
La scuola Conca,di più recente costruzione, è dotata di ampi spazi comuni, interni ed esterni, e
di un importante impianto sportivo.
Per ogni edificio sono frequenti gli interventi manutentivi di piccola e media entità, segnalati
agli Uffici competenti dell’Ente locale.
1.8 Risorse interne Per quanto riguarda le risorse interne, il Comprensivo è dotato di strutture tecnologiche di buon
livello, ha completamente rinnovato la dotazione dei sussidi, ha spazi polifunzionali per
l’animazione e l’attività musicale, laboratori scientifici, aule specifiche per le attività figurative
e manuali, locali per il servizio mensa, palestre per l’attività motoria e per gli eventi in corso
d’anno. Inoltre tutti gli edifici hanno cortili esterni per le attività all’aria aperta.
I segmenti di scuola Primaria e Secondaria di primo grado hanno potenziato lo studio
multidisciplinare e multimediale con la strutturazione di laboratori informatici nei quali
l’allievo può lavorare individualmente o in collaborazione. Inoltre il Comprensivo ha dotato
alcune aule, e un laboratorio, di lavagne multimediali grazie ai finanziamenti messi a
disposizione dalla Fondazione Roma e dal MIUR. Avendo aderito al Piano Nazionale Scuola
Digitale il Comprensivo ha migliorato la propria offerta formativa grazie ai fondi PON.
L’abbattimento delle barriere architettoniche,negli edifici della sede centrale (Scuola
Secondaria di primo grado) e del plesso Virgilio,ha permesso la costruzione di scivoli,
ascensori e bagni per persone diversamente abili. La fruizione degli spazi in tal modo è
veramente possibile a tutti, secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
Il Ministero della Pubblica Istruzione dall’anno scolastico 1991/92 ha attivato nella nostra
scuola il Corso a IndirizzoMusicale. Con l’introduzione dell’insegnamento strumentale, la
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Scuola Secondaria di primo grado osserva un’apertura continua dell’edificio fino a sera,
permettendo lo svolgimento di molteplici attività extracurriculari.
1.9 Risorse esterne L’Istituto istaura inoltre sinergie con:
l’Ente locale, per mettere in atto i diversi piani, nell’ambito della progettualità
finanziata dallo stesso Ente (conoscenza e valorizzazione del patrimonio
artistico, eco-ambientale, sociale e culturale del territorio), per gli interventi di
manutenzione degli edifici scolastici, per l’organizzazione della refezione, del
trasporto alunni, per quanto concerne il Diritto allo studio e il progetto ASIA che vede
coinvolto nella scuola il servizio civile;
Lions Club Gaeta per attività di monitoraggio della salute mediante screening;
l’Asl, Associazioni, Centri specializzati per gli interventi integrati a favore degli alunni
diversamente abili e con difficoltà specifiche di apprendimento;
il Servizio minori per gli interventi e le iniziative integrate a favore degli alunni
BES;
la Polizia Municipale per gli interventi di educazione stradale;
il Comando di Pubblica Sicurezza e l’Arma dei Carabinieri per gli interventi di
educazione alla legalità;
il Comando di G. di Finanza per la prevenzione e la dipendenza dalle sostanze
stupefacenti;
la Capitaneria di Porto per interventi riguardanti la sicurezza in mare;
gli Istituti Superiori presenti sul territorio per iniziative di orientamento a favore degli
alunni in uscita dalle classi terze della scuola secondaria di primo grado.
il Conservatorio Ottorino Respighi di Latina–sede di Gaeta ubicato nel nostro
Istituto, plesso Virgilio;
l’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse per attività sulla salvaguardia dell’ambiente;
il Distretto Formia-Gaeta per il progetto Minori sul Territorio (sportello d’ascolto)
Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma per attività di monitoraggio mediante
screening sui minori (6-13 anni) sull’obesità.
1.10 Risorse professionali L’Istituto comprensivo Carducci attua il suo percorso formativo con risorse professionali
valide, inserite nei propri organigramma in base alle richieste contingenti.
Dall’analisi effettuata mediante il RAV si rileva che l’istituto si caratterizza anche per:
• forte stabilità del corpo docente e del Dirigente scolastico;
• fascia d’età medio - alta degli insegnanti con esperienza professionale ben maturata;
• discreta motivazione al lavoro e valida apertura alle esperienze innovative;
• buona propensione dei docenti alla formazione professionale e all’acquisizione di titoli;
• buona collaborazione tra docenti soprattutto dello stesso ordine di scuola;
• buona collaborazione fra i docenti impegnati in commissioni di lavoro;
• ruoli e compiti definiti attraverso nomina, contrattazione d’Istituto, organigramma;
• competenze linguistiche (L2) possedute da un buon numero di insegnanti;
• competenze informatiche di base possedute da tutto il corpo docente;
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presenza nell’Istituto di docenti con competenze artistiche e musicali
presenza di docenti assegnati sulle attività di potenziamento nelle scuole primarie e
secondaria di I grado dell’Istituto.
Dalla lettura dei dati si evince che la maggior parte dei docenti è incaricata a tempo
indeterminato(94,3%)e che solo un’esigua parte è assunta a tempo determinato(5,7%).
È in costante aumento il numero di Docenti in possesso di titolo di laurea.
1.11 Strutture educative e formative di collegamento Sul territorio della città di Gaeta sono presenti importanti strutture con le quali il Comprensivo
ha avviato, già da tempo, rapporti di continuità educativa,orientamento e formazione.Sono
Istituti e strutture che hanno una lunga storia e tradizione, che propongono all’utenza una
diversificata possibilità di scelta nello studio in quanto abbracciano vari settori della Scuola
Secondaria di secondo grado; offrono inoltre anche occasioni di crescita sul piano culturale e
relazionale.
Settore degli Studi Tecnici,
Settore degli Studi Umanistico-scientifici,
Settore degli Studi Professionali,
Settore degli Studi Musicali,
Corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche,
Fondazione G. Caboto (Istituto di formazione superiore post diploma).
Una notevole rilevanza hanno i rapporti che la nostra scuola intrattiene con strutture quali: Museo diocesano,
Pinacoteca d’Arte Contemporanea,
Biblioteca Comunale,
Associazioni Culturali (FAI..),
Centri sportivi,
Organizzazioni a scopo di beneficenza e solidarietà (Croce rossa, Caritas…),
Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse ( Parco di Monte Orlando)
Palazzo del Cultura
1.12 Reti di scuole e convenzioni con Associazioni ed Enti La rete di scuole è un particolare istituto giuridico cui possono ricorrere le Istituzioni Scolastiche
nell'ambito della propria autonomia e nell'espletamento delle loro funzioni educative e istituzionali, al
fine di ampliare la loro offerta formativa.
L’art.15 della Legge n.241 del 7 agosto 1990 prevede che le amministrazioni pubbliche possono
concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione d’attività d’interesse
comune. l comma 2 dell'articolo 7 del D.P.R. 275/1999 stabilisce che "l'accordo può avere a oggetto
attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di
amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e
servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali ". L’art.33 del D.L. n.44
del 01 febbraio 2001prevede l’adesione delle Istituzioni Scolastiche a reti di scuole. In base all’Art. 7
del D P R 275 del 1999 il nostro Istituto Comprensivo ha all’attivo un accordo di rete, per il Progetto
“Coloriamo il nostro futuro”, con circa 80 scuole dal nord al sud d’Italia, situate all’interno di parchi
naturali o aree protette.
Ai sensi dell’art.1,comma 70 della legge n.107/2015, l’I.C. Carducci fa parte della Rete di Ambito LT
24. Nel corso dell’anno scolastico 2018/2019 l’I.C. “G.Carducci” ha stipulato una Convenzione
promossa dall’ IPSEOA A.Celletti di Formia con la partecipazione dell’I.C. “Dante Alighieri” di
Formia, l’I.C. A. Sebastiani” di Minturno e l’I.C. Itri per la realizzazione di una Rete tra Biblioteche
scolastiche. Il nostro Istituto aderirà nel corso del triennio ad accordi di rete fra scuole, per progetti
educativo- didattici, e a iniziative di formazione per i docenti nell’ambito delle finalità del PTOF.
20
2. AREA DELL’OFFERTA
FORMATIVA
21
2.1 La scuola nel nuovo scenario: PTOF e riforma La redazione del presente P.T.O.F. risente, negli aspetti maggiormente rilevanti, del percorso di
trasformazione e innovazione che la Scuola Italiana sta intraprendendo.
La legge 107 del 13 luglio 2015, ”Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, non modifica né annulla il senso
delle precedenti indicazioni in merito ai valori assunti, alle scelte educative, alle priorità
adottate, alle strategie di lavoro e di organizzazione interna proprie di ogni istituto ma le
fortifica specificatamente nelle fasi strutturali e decisionali, in vista del rafforzamento
dell’autonomia didattica e funzionale prevista dal DPR n°275 dell’ 8 marzo 1999.
Ciò costituisce il punto nodale della Riforma e il Piano che il nostro Istituto ha elaborato è
frutto di un’analisi accurata sui vincoli e sulle risorse, effettuata con strumenti valutativi
opportunamente predisposti (R.A.V.).
Attraverso le indicazioni specifiche della Legge di Riforma, l’I.C.Carducci ha la possibilità
concreta di potenziare e migliorare la propria offerta formativa, mediante interventi specifici e
mirati.
Da sempre il nostro Istituto ha assunto come “suoi“ valori fondamentali l’accoglienza, la
solidarietà, l’integrazione e l’inclusione, l’uguaglianza nelle opportunità educative,
l’imparzialità, la libertà d’insegnamento e il recupero di ogni forma di svantaggio, la piena
valorizzazione della personalità umana.
Nel corso degli anni ha perseguito, come obiettivo primario, l’intento di concorrere, attraverso
le sue scelte educative e didattiche, alla formazione del “sé” in ciascun allievo, partendo dalla
considerazione che ogni individuo è unico e che ciò che costituisce il suo bagaglio di
esperienze, di relazioni e interazioni socio-ambientali rappresenta per la Scuola stessa un
patrimonio speciale da curare e non disperdere.
Tutta l’azione didattica programmata è stata incentrata su queste argomentazioni, nel rispetto
dei tempi e dei vari stili di apprendimento.
Si è operato nell’ottica di “prendersi carico“ del bambino-ragazzo/utente attraverso fasi di
ascolto, di osservazioni e di lavoro integrato per poter rispondere ai suoi bisogni educativi e
didattici in modo valido e concreto.
La legge 107, alla luce delle richieste sociali sempre più imprescindibili, rafforza gli aspetti
operativi e funzionali di ciascuna Istituzione, rende maggiormente flessibili alcune fasi
organizzative, promuove interventi di autoverifica, obbliga ad una maggiore aderenza
dell’Istituzione al territorio, dispone le risorse sulla base dei bisogni effettivamente riscontrati,
cura il potenziamento e previene la dispersione scolastica e lo svantaggio.
Tutto questo è reso possibile da una più riconosciuta autonomia, intesa come capacità di
gestione di ogni percorso didattico-educativo, organizzativo e relazionale presente nell’Istituto
Comprensivo.
In tal modo tutta la progettazione della Scuola acquisirà una valenza più flessibile e un carattere
sempre più rispondente alle esigenze dell’utenza.
Gli strumenti valutativi utilizzati (Prove d’Istituto, Prove Invalsi…), tanto per gli aspetti
didattici quanto per quelli gestionali e organizzativi (R.A.V.…), permettono la riflessione
analitica su ogni processo in atto e forniscono la base necessaria per riformulare il proprio
operato in vista di un piano di miglioramento.
L’Autonomia si concretizza con attività sempre più rispondenti ai bisogni educativi e
psicologici del discente e in insegnamenti disciplinari trasversali rilevabili nel curricolo
verticale dell’Istituto
22
2.2 Autonomia didattica “Il Piano è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.(D.P.R. 08/03/1999 n.
275 art. 3).
Il PTOF della nostra istituzione tiene conto:
delle Indicazioni Nazionali L. 59/2004,
delle Indicazioni per il Curricolo D. M. 31/07/2007,
delle Disposizioni urgenti in materia di Istruzione e Università D. Lsg. 137/2008,
delle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità 04/08/2009,
della Normativa riguardante gli alunni stranieri C. M. n° 2 del 08/01/2010,
dell’Atto d’Indirizzo del Ministro dell’Istruzione 08/09/2009,
dell’Atto d’Indirizzo del Dirigente Scolastico
della L.170/2010 relativa ai Disturbi Specifici dell’apprendimento
delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo
d’Istruzione D.M. 4 settembre 2012,
degli Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
dell’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica C.M. n°8 del 6 marzo 2013,
del Piano Nazionale Scuola Digitale,
delle Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al
Cyberbullismo,
della Legge 13 luglio 2015 n.107- Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative e vigenti;
del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60
del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62
dei Decreti ministeriali attuativi 741/742 del 03/10/2017
C.M. n 1865 del 10/10/2017
del Decreto legislativo 13 aprile 2017. n. 66
della Nota n. 1830 del 6/10/2017
Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
La scuola, come tutti gli altri settori della vita economica e sociale italiana, vive un delicato
periodo di transizione e cambiamento che la porta a dover analizzare, adattare e organizzare il
proprio operato in una situazione determinata dal ridimensionamento di fondi e risorse a
disposizione. Ne consegue che ogni Istituto deve impegnarsi in un grande sforzo organizzativo
e didattico per garantire qualità e adeguatezza nel servizio che effettua.
L’Istituto Comprensivo Carducci è da sempre impegnato a proporre un modello educativo
valido e rispondente alle esigenze culturali e sociali del contesto in cui opera, formulando in
base ad esse la propria offerta formativa.
La legge 59 del 1997 conosciuta come legge Bassanini, in un’ottica di decentramento, di
snellimento e attualmente di contenimento della spesa pubblica, dà indicazioni precise in
merito:
"L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della
diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, all'integrazione e al
miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al
coordinamento con il contesto territoriale".
23
Inoltre:
"L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema
nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta
educativa da parte delle famiglie e del diritto di apprendere. Essa si sostanzia nella scelta
libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento, da
adottare nel rispetto della possibilità e pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa
che sia espressione di libertà progettuale (…) ".
Questa dichiarazione programmatica di libertà progettualeè poi ribadita dal DPR 275/99
all’art.1, comma 2:
“L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo
culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti,
alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di
garantire loro il successo formativo, coerentementecon le finalità e gli obiettivi generali del
sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e
di apprendimento”.
L’Istituto Comprensivo Carducci, seguendo le indicazioni ministeriali, individua quali linee
fondamentali e prioritarie del proprio progetto didattico-educativo
la formazione della personalità attiva, critica e responsabile di ciascun alunno,
il rispetto di ogni personalità e la valorizzazione di ogni diversità,
la costruzione di un valido processo educativo orientativo.
Tali linee programmatiche, già evidenziate nella premessa, hanno una forte connotazione
filosofica e morale e si perseguono solo se si lavora con unità d’intenti in ogni settore, con
una perfetta compenetrazione nel tessuto sociale e avvalendosi di libertà progettuale.
Per queste ragioni, il nostro Istituto opera in autonomia secondo le indicazioni di legge negli
aspetti:
➢ Progettuali curriculari, adeguando gli insegnamenti al ritmo di apprendimento
degli allievi, scandendo i vari percorsi in unità didattiche significative, calibrando
gli interventi e le prove di verifica sull’effettiva realtà delle classi, verificando e
valutando con oggettività e trasparenza secondo le modalità previste dal Collegio
dei Docenti, prevedendo tempi di assimilazione e/o recupero (destinando a questi
ultimi eventuali quote orarie dal monte ore previsto dalle indicazioni nazionali),
promuovendo l’utilizzo delle nuove tecnologie;
➢ Progettuali extra curriculari, ricercando percorsi alternativi di apprendimento e
crescita culturale, organizzando laboratori di approfondimento tematico,
pianificando l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione di ciascun alunno (in
particolar modo per i diversamente abili o gli stranieri), favorendo l’incontro con
personalità o scuole diverse per confrontarsi e orientarsi, promuovendo l’utilizzo di
forme diverse di comunicazione quali il cinema, il teatro, la danza e l’arte, per il
pieno sviluppo della personalità e per il superamento del disagio, mantenendo
rapporti di collaborazione e interazione con gli Enti Locali;
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➢ Progettuali-organizzativi, adattando il calendario scolastico alle esigenze
ambientali, senza ridurre la quantità e la qualità del servizio, organizzando le
attività nei tempi e nei modi ritenuti più idonei, la modulistica e larelazione con
l’utenza secondo i criteri del Dirigente e del Direttore amministrativo, stabilendo
accordi di reti con altre scuole al fine di ottimizzare i lavori e ripartire i
finanziamenti stabilendo criteri di semplificazione, trasparenza, efficienza e
razionalizzazione, utilizzando spazi e strutture in vista della più ampia fruibilità ed
economicità.
2.3 Priorità educative
Tra le priorità educative e didattiche l’Istituto ha rilevato il riconoscimento dell’appartenenza al
proprio territorio quale aspetto prioritario per la costruzione del sé per cui, per ciascun allievo,
si pone gli obiettivi di:
favorire il senso di appartenenza alla comunità per una adesione consapevole a valori
condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi
migliorare la comprensione, l’apprezzamento e la fruizione del patrimonio artistico-
ambientale
promuovere la disponibilità individuale a ogni iniziativa sociale, artistica o di tutela e
conservazione dei beni ambientali e territoriali.
La presenza di tre gradi di scuola nel nostro Istituto favorisce la continuità e il raccordo
educativo fra i vari segmenti e ogni azione didattica è fondata sullo stretto rapporto fra valori,
intenti, obiettivi didattici e interventi.
2.4 Il curricolo formativo del nostro Istituto Il curricolo è lo strumento operativo del P.T.O.Fe si sviluppa attraverso un insieme di scelte
didattiche curriculari ed extracurriculari finalizzate al raggiungimento degli obiettivi generali e
delle priorità dell’istituto, configurandosi come l’intero percorso formativo che l’alunno
compie dalla Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di primo grado.
Così come stabilito dal Regolamento sull’Autonomia e dalle Indicazioni Nazionali, definisce
gli obiettivi specifici propri dei campi di esperienza e delle discipline, i contenuti, la
metodologia, i tempi, i criteri di verifica e valutazione.
I termini operativi dei percorsi da compiere sono attentamente scanditi al fine di garantire a
ciascun allievo la piena assimilazione dei concetti.
Il principio pedagogico di questa pianificazione è il diritto dello studente al successo formative
pertanto sia le metodologie che le tecniche esplicative degli insegnamenti devono rapportarsi al
piano di lavoro con coerenza e progressione.
In quest’ottica ogni docente si avvale della modalità di lezione che ritiene più adatta ma non
prescinde dalle forme di intervento che maggiormente promuovono la partecipazione attiva
dello studente quali:
▪ lavoro di gruppo,
▪ attività laboratoriali,
▪ incontri con esperti,
▪ cooperative learning,
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▪ attività con l’uso delle TIC, della LIM e degli schermi interattivi.
▪ circle time,
▪ attività di ricerca e cooperazione.
La successione di questi passi operativi porta la nostra scuola a esprimere chiaramente il suo
impianto culturale-formativo nella dimensione verticale e unitaria dei saperi, in rapporto alla
crescita e ai diritti degli studenti, assumendo così una connotazione ben precisa sul territorio.
Un Curricolo disciplinare ben definito permette ai docenti di lavorare con piena consapevolezza
in merito agli obiettivi da perseguire e rispetto all’intera progettualità.
2.5 Cittadinanza e Costituzione “…finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno
dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione
della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il
coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” (Finalità Generali delle Nuove Indicazioni Nazionali per il
Curricolo)
La crescita sociale e culturale di una persona è strettamente legata ad un processo di
maturazione interiore per il quale sono fondamentali l’adozione di valori universalmente
riconosciuti e il rispetto di regole condivise, basi essenziali per la costruzione di una
cittadinanza "vera" in ogni comunità.
L’Istituto Comprensivo “G.Carducci” ogni anno stipula con l’allievo, in un clima di reciproca
fiducia, un patto di corresponsabilità, nel quale si definiscono i diritti e i doveri fra istituzione
scolastica, famiglie e alunni.
Questo patto si esplicita maggiormente nell’ambito degli Organi Collegiali, durante i colloqui
previsti e in tutte le altre occasioni di incontro e di dialogo con le famiglie.
Il Collegio dei Docenti programma azioni educative e didattiche mirate all’acquisizione delle
conoscenze e competenze relative alla cittadinanza. Particolare attenzione viene dedicata alle
tematiche riguardanti l’educazione alla legalità, alla solidarietà, al riconoscimento dei Diritti
del fanciullo e a ogni manifestazione di fragilità individuale degli allievi, rilevabile nell’ambito
scolastico.
Per la risoluzione di quest’ultima problematica è stato attivato, negli ultimi anni, uno sportello
di ascolto con la presenza di uno Psicologo in sede.
La nostra scuola investe molto nel rapporto con l’utenza, perché lavorare insieme oggi
contribuisce sicuramente alla costruzione di un’identità più forte e di un senso civico più
radicato nel cittadino di domani.
2.6 Strumenti d’intervento per l’inclusione scolastica La lettura del D.M. 27/12/2012, della C.M. n.8 del 6/3/2013 e della D.lgs.n.62/2017 ,impone
alla scuola una profonda riflessione sulle modalità d’intervento per il recupero di ogni tipo di
disagio. In base a tali direttive vanno attentamente valutati tutti gli alunni che vivano o
presentino situazioni in cui emerga il disagio, inteso come “difficoltà a conseguire pienamente
il successo scolastico” nell’ambito delle attività educative e didattiche programmate. Entrambe
le direttive ministeriali focalizzano la loro attenzione al diritto ad apprendere di ciascuno
studente, maggiormente se in situazione di difficoltà. Infatti l’azione di insegnamento-
apprendimento può risultare non proficua se sussistono condizioni di disabilità di tipo
cognitivo, psico-fisico ma anche di disturbo specifico dell’apprendimento e/o disturbi evolutivi
26
specifici o svantaggio linguistico e socio ambientale. Specificatamente la Direttiva 27/12/2012
del Ministero della Pubblica Istruzione "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica",recita:
«…E’ opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione
degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione…Ogni alunno,
con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la
cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze
degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti
della comunità educante.”
La Circolare Ministeriale 6 marzo 2013, n. 8 definisce il ruolo dei GLI (Gruppi di lavoro per
l'inclusione) che hanno il compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività
(PAI) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tali
indicazioni ridefiniscono e completano il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,
basato sulla certificazione delle disabilità, estendendo gli interventi e la responsabilità della
comunità educante a tutta l’area dei BisogniEducativi Speciali, manifestati da un gran numero
di studenti in situazione di svantaggio.
Essere in difficoltà significa:
• non poter fruire pienamente delle risorse a disposizione,
• non poter condividere gli stessi percorsi,
• affrontare l’esperienza scolastica in una dimensione di non appartenenza,
• essere in svantaggio rispetto ai coetanei,
• avere scarsa autostima nei confronti di se stessi e non costruire il proprio futuro.
Occorre dunque ripensare itinerari e strumenti di intervento efficaci partendo dal fatto che è
necessario accogliere e adoperarsi non solo per integrare bensì per includere nel contesto
sociale ogni studente che si trovi nelle situazioni descritte.
La nostra scuola, intesa come “comunità educante", comunità d’intenti, comunità di relazione
circolare e verticale, per procedere a una operatività concreta, analizza la propria offerta
educativa e didattica nell’intento di creare piani di educazione e apprendimento veramente
adeguati alla varietà dei casi facilmente riscontrabili in ogni classe. Proprio nell’ambito della
legge sull’autonomia si trovano i principi su cui ogni scuola può organizzare la propria azione
educativa e predisporre percorsi di inclusione.
L’Istituto Comprensivo “Carducci”, per potenziare la cultura dell’inclusione e rispondere in
modo efficace alle necessità di ogni alunno che manifesti Bisogni Educativi Speciali, si
propone:
di creare un ambiente accogliente ;
di sostenere l’apprendimento;
di promuovere l’attività come partecipazione di tutti gli studenti al processo di
apprendimento;
di centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
di favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
di promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta
collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante;
27
l’utilizzo mirato delle risorse umane interne ed esterne;
la designazione di figure coordinatrici Bes in organico;
uno stretto rapporto con gli Enti locali, Enti Mediatori e con le Asl;
l’utilizzo del Protocollo di accoglienza per alunni stranieri.
Obiettivo principale è inoltre la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia
ambientali che personali.
In sintonia con le Indicazioni Ministeriali (Linee Guida del Miur 18.12..2014 nota 7443) è stato
redatto il “Protocollo per l’integrazione degli alunni adottati e in affidamento familiare”( per
favorire il miglior inserimento agli alunni coinvolti.
Nel corso dell’anno scolastico 2016/2017, l’I.C.”Carducci” ha ottenuto il riconoscimento di
“Scuola Amica della Dislessia” quale scuola effettivamente inclusiva per alunni con Disturbi
Specifici dell’Apprendimento
2.7 Modalità d’intervento
A livello d’istituto
• Istituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI).
• Stesura di un "Piano annuale di inclusione" (PAI) come stabilito dalla D.M. 27
dicembre 2012.
• Attività di aggiornamento e formazione di tutti i docenti ai temi dell’educazione
inclusiva e, in particolare, alle tecniche metodologiche dell’apprendimento
cooperativo e del tutoring.
• Promozione di attività di sensibilizzazione generale, attraverso cicli di film, letture
e altro.
A livello di gruppo–classe
• Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring.
• Recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato
all’accoglienza.
• Potenziamento del metodo di studio.
• Attivazione di percorsi inclusivi.
• Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
Risorse strumentali
Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che
possano rispondere in modo adeguato alle esigenze dei nostri alunni con bisogni educativi
speciali come: la Lavagna Interattiva Multimediale, una postazione con ingranditore, audio-
book, tastiera facilitata, sintesi vocale, schermi interattivi. Gli schermi interattivi sono stati
acquistati grazie ai fondi europei nell’ambito dei PON -Competenze per lo Sviluppo (FSE) –
Ambienti per l’apprendimento (FESR).
2.8 Continuità educativo-didattica La continuità è la caratteristica costitutiva di ogni Istituto Comprensivo ed è l’unico mezzo
veramente valido che riduce la disarmonia didattica fra i vari gradi di scuola presenti al suo
interno.
28
Le Indicazioni Nazionali del 2012 assegnano alla continuità educativa il ruolo di elemento
uniformante e unificante del quadro educativo e didattico, senzailquale non può esserci
coesione né può essere progettato un curricolo verticale delle discipline valido e integrato.
Lavorare in continuità significa considerare gli apprendimenti pregressi per implementare e
consolidare quelli attuali,in vista dei risultati da raggiungere al termine del percorso formativo;
porta alla costruzione di un programma comune di intenti che conduce alla costruzione di
traguardi finali o competenze.
Le tappe dei tre, dieci e quattordici anni costituiscono il punto di arrivo di un processo
dinamico e progressivo, lineare e verticale ma non chiuso e limitato da programmazioni rigide;
in tal senso al tradizionale processo educativo verticale si affianca il nuovo concetto di
“discontinuità educativa”utile all’apertura concreta a ogni occasione di formazione attraverso
contenuti diversi, creazione di unità didattiche più ampie ed articolate, progettualità nuove,
metodologie diverse.
Questi percorsi si concretizzano attraverso incontri frequenti fra insegnanti dei diversi ordini, si
arricchiscono di tutte quelle occasioni comuni che permettano di raccordare studi, esperienze,
modi di essere, opportunità; offrono ai Docenti la possibilità di lavorare sulla progressione
degli apprendimenti, sulla varietà delle argomentazioni, sullo stile e sulla composizione della
classe.
2.9 Sviluppo delle competenze e curricolo verticale Le Indicazioni nazionali del 2012 precisano che l’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni
è progressivo e continuo pur essendo caratterizzato dalla specificità dei tre segmenti di scuola
che lo compongono.
A fronte delle nuove responsabilità, l’Istituto Comprensivo comprende la necessità di superare
attività di insegnamento/apprendimento finalizzate solo all’acquisizione di conoscenze per la
formazione di un curricolo verticale inteso come itinerario di lavoro in continua evoluzione. Si
avvale della verticalità per raccordarsi agli aspetti evolutivi della personalità del bambino/
ragazzo indirizzandolo verso percorsi conoscitivi sempre più completi e consistenti,
progressivamente orientati alle discipline e alla connessione fra i saperi. Il tracciato del
curricolo rappresenta la struttura operativa di cui si avvale la scuola, con risultati rilevabili a
breve, a medio, a lungo termine e permette la formazione di nuovi rapporti educativi in cui
azioni e linee d’intervento comuni (la continuità didattica) si affiancano a metodologie diverse,
a conoscenze specifiche, a linguaggi inusuali, a nuovi team di docenti (la discontinuità utile)
in una ottica di progressione delle competenze in ambienti di apprendimento didattici appositi.
A tal fine la scuola ha predisposto un iter formativo unitario finalizzato a scandire le tappe
d’apprendimento dell’alunno, promuovendo conoscenze ma soprattutto comportamenti, intesi
come capacità di applicare in concreto fatti, idee e concetti, attitudini personali, abilità e
capacità di agire in nuove situazioni di studio con responsabilità e autonomia, anche in ambiti
non convenzionali.
Essenzialmente, attraverso l’articolazione verticale, vuole sviluppare tutte le potenzialità del
curricolo e raccordare, in modo preciso, temi e contenuti inerenti alle discipline con le abilità
procedurali possedute dall’alunno, guidandolo a fruire di strumenti culturali sempre più
organizzati e complessi.
Le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle europee, sono il traguardo finale
verso cui tendono tutti gli obiettivi disciplinari dei docenti con il fine di attivare la progressiva
29
interiorizzazione delle conoscenze e delle procedure, per sostenere e orientare gli alunni nel
loro percorso di apprendimento futuro, sia scolastico sia in seguito professionale.
Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento
Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea dell’8 dicembre 2006:
Comunicazione nella madrelingua.
Comunicazione nelle lingue straniere.
Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.
Competenza digitale.
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Consapevolezza ed espressione culturale
L’intervento cooperativo e il confronto costante della comunità professionale sono elementi
indispensabili per la strutturazione di tale percorso, sicuramente più dinamico e complesso ma
con carattere di maggiore interattività e versatilità rispetto alle precedenti modalità di
progettazione.
2.10 Curricolo verticale delle competenze Dall’analisi attenta delle Indicazioni Nazionali, l’Istituto Comprensivo ha approntato un
curricolo verticalecon gli insegnamenti ritenuti necessari alla formazione culturale degli alunni
dei tre ordini di scuola, per ogni settore disciplinare.
Il curricolo, elaborato da una commissione mista di docenti, è fondato sui criteri di
insegnamento-apprendimento attivo, ha carattere di continuità e progressione fra gli argomenti
relativi a ogni ambito, si raccorda perfettamente negli aspetti generali del sapere e presenta
sistematicità nello sviluppo delle argomentazioni.
Realizza il percorso di studio di ciascun alunno dai tre ai tredici anni e persegue il
raggiungimento delle competenze previste al termine dei diversi ordini di scuola. E’ articolato
in macroaree e, attraverso i contenuti disciplinari, permette all’alunno il conseguimento degli
obiettivi specifici di apprendimento.
Il curricolo verticale è disponibile nella sua interezza tra i documenti in appendice.
2.11 Orientamento L’Istituto Comprensivo “G. Carducci”, nell’intento di garantire ad ogni allievo il pieno sviluppo
personale, ritiene che ”orientare” nella scuola di base costituisca il macro indirizzo di tutto il
percorso, dall’infanzia all’adolescenza, in termini di sviluppo personale, di autonomia di scelta,
nella dimensione propria e di contesto.
I due aspetti dello sviluppo sono inscindibiliin quanto il sé si connota solo in un determinato
contesto, inizialmente familiare e via via allargato nella comunità.
La scuola, con i molteplici stimoli, deve fornire la condizione per mettere a punto una propria
individualità che sappia poi agire in ambienti sempre più allargati ed esigenti.
Più sono gli stimoli più si allarga lapraticaoperativa nella dimensione relazionale, cognitiva e
motivazionale.
L’Orientamento non costituisce un progetto specifico nel curriculum scolastico, ma interessa
tutta l’organizzazione didattico-istituzionale della Scuola.
30
Il Comprensivo costituisce il contesto più idoneo alla promozione dell’individuo perché gli
fornisce una molteplicità metodologica, differenziata nelle diverse tappe ma coesa negli
intenti, un clima organizzativo consapevole delle esigenze nelle fasi dello sviluppo, un insieme
di esperienze didattiche, attento a sviluppare le capacità trasversali di base e le capacità
specifiche per il futuro lavorativo.
Ne consegue che l’azione di orientamento si concretizza nel:
creare un contesto coeso nelle scelte, consapevole dei bisogni dell’utente e che valorizzi le sue capacità relazionali;
formulare proposte operative concrete attraverso le quali il discente possa sviluppare apprendimenti e abilità in modo attivo e critico, acquisire metodologie personali di
studio, di lavoro e di ricerca;
potenziare le capacità individuali attraverso interventi mirati affinché si consegua il
successo operativo o si superi l’insuccesso consapevolmente, mantenendo la
motivazione;
affinare le capacità operative specifiche nel settore di lavoro in cui maggiormente l’alunno manifesta interesse e partecipazione attiva;
organizzare l’iter didattico educativo di base dei tre gradi di scuola, in un percorso di
studio disciplinare più ampio che sia propedeutico al grado successivo, con momenti di
verifica, riflessione e programmazione, effettuando la continuità educativa nel senso
più ampio;
favorire l’iniziativa personale dell’allievo mettendolo nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri e rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale.
2.12 Formazione delle classi prime
La formazione delle classi prime avviene ogni anno in base ai seguenti parametri:
SCUOLA INFANZIA
Nella composizione delle sezioni si rispetta il criterio dell’equilibrio anagrafico interamente e/o parzialmente.
Gli inserimenti in corso d’anno verranno effettuati secondo la valutazione del Dirigente
in base alle problematiche esistenti nel gruppo classe.
Per una efficace inserimento degli alunni anticipatari sono stati deliberati modalità e
tempi di accoglienza. La permanenza in sezione sarà graduale.
In presenza di lista di attesa, gli alunni che si sono assentati anche per lunghi periodi in modo continuo, saranno sostituiti con il primo della lista di attesa.
Le famiglie possono esprimere eventuali preferenze di sezione che saranno esaminate e,
nel caso soddisfatte, compatibilmente con i criteri generali indicati nei commi precedenti
SCUOLA PRIMARIA
Le classi prime sono formate con l’intento di garantire il massimo equilibrio qualitativo
e quantitativo e di favorire il più possibile il mantenimento di gruppi già formati nella
scuola materna, qualora non risultino troppo numerosi
Nella formazione dei gruppi di I classe si terrà conto del profilo dell’alunno predisposto dai docenti dell’infanzia avendo cura di gestire le situazioni problematiche nel modo
più equilibrato possibile.
Le iscrizioni alle classi seconde, terze, quarte, quinte oppure ad anno scolastico inoltrato
rispettano il criterio dell’equilibrio numerico. Le richieste specifiche delle famiglie sono
tenute in considerazione compatibilmente con i criteri indicati
31
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Le classi seguono il criterio di scelta delle famiglie dell’indirizzo specifico.
All’interno dell’indirizzo specifico le classi seguono il criterio dell’equilibrio del livello delle competenze, del sesso, della problematicità dei casi, della provenienza dalla stessa
classe elementare.
In ogni classe non possono essere presenti più di due casi di handicap. L’inserimento è
generalmente favorito dalla presenza di compagni provenienti dalla stessa classe ,
previa diversa indicazione di eventuali problematiche relazionali
Le famiglie possono esprimere eventuali richieste di inserimento in base ai rapporti amicali che saranno esaminate e, nel caso, soddisfatte compatibilmente con i criteri
generali indicati nei commi precedenti
Le iscrizioni nel corso dell’anno seguono il criterio di scelta dell’indirizzo da parte dei
genitori, dell’equilibrio numerico degli alunni e la valutazione, a cura del Dirigente, dell’eventuale problematicità dei soggetti inseriti e da inserire.
2.13 Le tecnologie multimediali nella didattica dell’Istituto
Comprensivo
La pervasività dell’informatica nella società e il suo essere ormai indispensabile nella vita
quotidiana di adulti e ragazzi, hanno reso necessario l’inserimento del suo insegnamento nei
processi formativi della scuola. Di tale esigenza si è fatto promotore, l’Istituto Comprensivo
Carducci che ormai da tempo ha introdotto le tecnologie informatiche nelle attività scolastiche
sia Curricolari che Extracurricolari.
La riforma della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, appena avviata, ha sottolineato
e confermato formalmente l’introduzione di questa pratica educativa.
L’ingresso delle nuove tecnologie nella scuola: LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), e-
book, libri misti, schermi interattivi ecc. impone all’insegnante di rinnovare la propria
metodologia indirizzandola verso i nuovi stili d’apprendimento. La disponibilità a scuola di un
mezzo come la LIM o di laboratori di informatica, e quindi il loro utilizzo, non viene
considerato dai docenti del Comprensivo un fatto occasionale ma uno strumento di lavoro
quotidiano in grado di veicolare la comunicazione didattica con una maggiore incisività e con
una maggiore potenzialità comunicativa rispetto alla lezione tradizionale. Insegnante e allievo
ricercano, rappresentano, condividono, mettono a confronto esperienze e conoscenze, valutano
di volta in volta il percorso didattico e, se necessario, apportano modifiche all’iter operativo
riflettendo su quanto realizzato. La lezione diventa in questo modo più viva e coinvolgente e
l’attenzione degli allievi sempre presente anche durante la spiegazione di concetti complessi
che, in questo modo, vengono semplificati attraverso la costruzione di schemi, l’integrazione di
immagini, brani, mappe, modelli animati.
La classe diventa quindi un laboratorio nel quale l’uso della tecnologia favorisce l’esperienza
offrendo la possibilità di tracciare tutte le tappe dello svolgimento della lezione attraverso la
registrazione del percorso svolto, cosi da poter essere riutilizzato o distribuito agli allievi come
materiale di studio. L’uso della tecnologia a scuola offre sicuramente una “marcia in più”
all’azione didattica perché avvicina la scuola al mondo della cultura globale e multimediale
propria dei giovani. Ma se da una parte l’alunno si trova a proprio agio nell’universo
tecnologico, questo risulta ancora un ostacolo per alcuni docenti che affrontano il mezzo
digitale con difficoltà.
32
Per questa ragione l’Istituto ha sempre considerato fondamentale formare gli insegnanti
all’utilizzo delle risorse multimediali con la strutturazione di percorsi di formazione in grado di
potenziare la conoscenza e l’utilizzo delle nuove TIC (Tecnologie Informatiche e della
Comunicazione).
2.14 Obiettivi formativi • Sviluppare nell’allievo abilità tecniche che gli consentano la partecipazione
consapevole alle nuove comunità emergenti facilitando lo scambio di informazioni e la
capacità di muoversi tra le diverse piattaforme.
• Sviluppare capacità espressive e una maggiore indipendenza e autonomia produttiva
attraverso l’uso consapevole delle tecnologie digitali e dei nuovi media.
• Stimolare un approccio al sapere in senso dinamico, come naturale processo attivo e
sociale che si sviluppa attraverso media partecipativi.
• Consentire all’allievo, futuro cittadino in formazione, di poter interagire con le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo attivo, critico e
cooperativo al fine di aumentarne il grado di libertà cognitiva e formativa; ciò concorre
a svilupparne le potenzialità atte a incidere nella società, al termine del suo percorso di
crescita culturale.
• Garantire una formazione di livello europeo.
2.15 Visite Guidate e viaggi d’istruzione L’Istituto Comprensivo offre l’opportunità agli alunni di vivere la scuola “fuori della scuola”
attraverso uscite didattiche e viaggi di istruzione opportunamente programmati e organizzati.
Queste occasioni di studio e di interazione costituiscono sempre la via più piacevole e breve
per l’insegnamento/apprendimento in quanto favoriscono la ricezione immediata dei concetti e
dei contenuti proposti, attraverso la visualizzazione dei siti e il contributo di docenti e
specialisti.
Stare insieme al di fuori della struttura scolastica costituisce anche una opportunità di crescita
per tutti gli alunni in quanto la motivazione a questo tipo di evento porta allo studio finalizzato,
alla gestione di se stessi in ambienti diversi, alla relazionalità più ampia, al rafforzamento
dell’autostima in generale.
Ciò che si apprende direttamente nella visita guidata diventa parte integrante del lavoro di
classe, contribuisce ad arricchire il percorso formativo con l’esperienza,con l’emozione del
rapporto diretto con ambienti, opere d’arte, siti archeologici, strutture...
La programmazione delle uscite avviene nella prima parte dell’anno scolastico in base ai
percorsi didattici proposti, scelti dai docenti di classe.
Ogni proposta viene accuratamente vagliata dalle figure strumentali incaricate così da
verificarne la fattibilità in termini di costi,di logistica, di sicurezza, di rispondenza alle più
recenti normative.
Si programmano viaggi e uscite didattiche della durata di un solo giorno per le classi di Scuola
dell’Infanzia, di scuola Primaria e per le prime classi della scuola Secondaria di primo grado;
possonoeffettuare uscite di più giorni le classiseconde e terze del Corso Musicale della scuola
Mediaquando impegnate in concorsi nazionali.
In corso d’anno sono previste uscite in orario curricolare in occasioni di importanti
manifestazioni o per rappresentazioni teatrali.
33
I docenti dell’Istituto Comprensivo Carducci, nel corso del triennio integreranno i progetti
educativi degli allievi della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola
Secondaria di 1° grado con visite guidate e viaggi d’istruzione. La pianificazione delle uscite e
dei laboratori fuori sede faranno riferimento alla C.M. 14/10/92 n° 291, e alla C.M. 2 ottobre
1996 n. 623 "Visite e viaggi di istruzione" e da quanto deliberato dagli OO.CC.
Si potranno proporre:
• visite di tipo naturalistico,
• storico-archeologico,
• mostre d’arte,
• partecipazioni a spettacoli teatrali e cinematografici effettuati nel comune o fuori
sede,
• concorsi e gare sportive,
• eventi musicali
• uscite didattiche in collegamento con i progetti in via di realizzazione.
Condizione per l’attuazione della visita didattica o del viaggio d’istruzione è l’adesione di
almeno i 2/3 degli alunni frequentanti la classe. Le uscite didattiche possono coinvolgere gli
alunni nell’ambito dell’orario scolastico o avere la durata di un’intera giornata.
Per il finanziamento delle uscite può essere previsto il contributo delle famiglie. La scelta degli
itinerari è effettuata dai consigli d’intersezione, di interclasse e di classe in relazione agli
obiettivi didattici programmati, acquisite le delibere degli O.O. C.C. competenti
2.16 Rapporti scuola-famiglia: patto educativo di
corresponsabilità
Il Patto di Corresponsabilità rappresenta uno strumento educativo e formativo che promuove
percorsi di crescita responsabile ed offre agli insegnanti, ai ragazzi e alle loro famiglie un
occasione
di confronto responsabile, di accordo partecipato, di condivisione di metodologie e obiettivi
fondanti la vita comunitaria in ambiente scolastico. Il Patto contiene, in sé, una forte valenza
simbolica offrendo, concretamente ed esplicitamente, un modello di relazione prosociale
centrato non solo sul rispetto delle regole, ma anche sulla valorizzazione delle norme di
comportamento intese quale cornice di riferimento funzionale alla tutela del più ampio progetto
educativo coinvolgente gli studenti-cittadini in crescita.
2.17 Attività alternative alla religione cattolica Con il Concordato Lateranense (art.92) lo Stato assicura l’Insegnamento della Religione
Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.
In sede di iscrizione, ai genitori degli allievi spetta la scelta di avvalersi di tale insegnamento o
di optare per attività alternative.
L’Istituto Comprensivo Carducci, per venire incontro alle diverse esigenze delle famiglie, offre
le seguenti possibilità di scelta:
uscita anticipata dalla scuola o entrata posticipata,
lezioni in altra classe parallela,
studio individuale assistito, in classe parallela.
34
2.18 Sicurezza L’Istituto Comprensivo Carducci considera fondamentale sensibilizzare gli allievi al concetto
della “sicurezza” affinché acquisiscano comportamenti responsabili, attenti e sicuri in
qualsiasi ambiente si trovino, evitando incidenti a se stessi e agli altri.
La scuola opera secondo quanto previsto dalle vigenti normative in materia di sicurezza, come
previsto dai D.Lgs. 81/08 e dal D.M.del 26 agosto 1992.
Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione e vengono effettuate ogni anno prove che
coinvolgono l’intera utenza. Il personale e gli allievi sono informati dei propri compiti e sul
comportamento da tenere in caso di emergenza.
2.19 Finalità dell’azione metodologica del Comprensivo L’azione metodologicadel Comprensivo è finalizzata :
• ad attivare negli allievi una partecipazione consapevole e responsabile durante le
attività,
• a sviluppare idee chiare e comportamenti autonomi attraverso l’individuazione dei
problemi e la ricerca-scoperta delle possibili soluzioni,
• mettere in condizione tutti i ragazzi di attivare un’autoanalisi dei propri
comportamenti.
I mediatori didatticidi cui ci si avvale sono sempre sapientemente alternati al fine di variare la
modalità di lavoro.
Si passerà dalla realtà alla sua progressiva concettualizzazione attraverso:
▪ mediatori attivi (esplorazione ed esperienza )
▪ iconici (la rappresentazione grafica)
▪ analogici (la drammatizzazione, la simulazione, il gioco)
▪ simbolici (l’uso dei sistemi simbolici disciplinari, dei linguaggi specifici e in particolare
della lingua parlata e scritta )
L’iter didattico si conclude con la valutazione formativa, costituita da verifiche al termine di
ogni unità di apprendimento, dalla riflessione sul percorso e sul rendimento di ciascuno per
poter ricalibrare gli interventi e procedere verso nuove argomentazioni.
2.20 Verifiche e Valutazione “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine,
assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle
famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni
effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la
partecipazione e la corresponsabilità educativa, nelle distinzioni di ruoli e funzioni."
(Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 4 settembre 2012)
La valutazione delle conoscenze e delle abilità conseguite dagli studenti si concretizza in tre
fasi operative:
▪ la valutazione iniziale o d’ingresso, in itinere e finale effettuata all’inizio di ogni anno
scolastico, volta a definire il livello di partenza di ogni alunno;
35
▪ la valutazione formativa o in itinere, effettuata alla fine di ogni Unità di
Apprendimento, volta a monitorare il grado di interiorizzazione dei concetti, il livello di
abilità raggiunte, le eventuali difficoltà riscontrate;
▪ la valutazione sommativa, effettuataal termine di cicli di istruzione (trimestre,
quadrimestre, anno scolastico…), volta a evidenziare l’intero percorso di crescita e di
formazione dell’allievo rispetto al punto di partenza. Essa considera il grado di
partecipazione alla vita scolastica, il progresso negli apprendimenti, nell’organizzazione
generale del lavoro, nell’acquisizione dei metodi e nell’uso delle tecniche operative;
definisce capacità di interagire correttamente ed effettuare scelte coerenti e responsabili.
Alla luce del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, valutare, per i docenti dell’Istituto
Comprensivo, è prendere coscienza sia dell’efficacia dell’azione di insegnamento sia
dell’azione di apprendimento. Per questa ragione si ritiene fondamentale adottare criteri di
sistematicità e frequenza nel proporre i test valutativi, per un continuo monitoraggio del
processo formativo dell’allievo.
Ogni proposta del curricolo può diventare così momento di verifica e, nel contempo, essere la
base di partenza per l’acquisizione di nuove conoscenze e abilità. In tale ottica la valutazione dà
a ogni insegnante la possibilità di conoscere e considerare le risorse di ciascun allievo in
rapporto a quanto programmato, ricalibrare gli interventi, individualizzare eventualmente il
percorso previsto e procedere alla strutturazione di una nuova Unità di Apprendimento.
Valutarequindi non per classificaregli alunni ma bensì per consentire a ciascuno di sviluppare
in modo ottimale le proprie capacità, intelligenze e attitudini. “Valutare per educare”, senza
escludere anche una funzione di responsabilizzazione e di rinforzo all’impegno e alla
partecipazione.
Le verifichesaranno effettuate attraverso prove scritte, orali, prove oggettive specifiche, prove
d’Istituto condivise tra i diversi plessi scolastici, perl’accertamentodel raggiungimento degli
obiettivi.
2.21 Potenziamento dell’offerta formativa
Aree potenziate a.s. 2018-2019 N. posti Monte ore
Docenti assegnati
n. 1 docenti ordine di scuola
EE
22 ore potenziamento linguistico e
logico-matematico
+ 2 ore(programmazione)
n.1 docente classe di
concorso AJ77
18 ore potenziamento musicale
36
Posti comuni e di sostegno A.S.2017-2018
ORGANICO SCUOLA INFANZIA
Tipo Posto Decodifica Numero Posti
AF Organico di circolo 16
EH Sostegno minorati psicofisici 4 + 12.5h + 12.5h
IRC Religione 12h
ORGANICO SCUOLA PRIMARIA
Tipo Posto Decodifica Numero Posti
AF Organico di circolo 24
EH Sostegno minorati psicofisici 6 + 12.5h
IRC Religione 1+14h
ORGANICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Tipo Posto Decodifica Numero Posti
AF Organico di circolo 36
EH Sostegno minorati psicofisici 5 + 9h
IRC Religione 1
2.22 Fabbisogno di organico per il prossimo triennio Per il fabbisogno di organico per le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado
si fa attualmente riferimento ai prospetti indicati precedentemente, suscettibili di variazioni a
conclusione della fase di iscrizione.
Posti per il potenziamento
Tipologia Numero Docenti Motivazione
Posto comune
EE
Posto H
3
1
Potenziamento e recupero nell’area linguistica e
logico-matematica.
Potenziamento e attivazione progetti di inclusione
Posto comune
A022
1 Potenziamento e recupero nell’area linguistica
Posto comune
A028
1 Potenziamento e recupero nell’area logico-
matematica.
37
Posto comune
AI77 percussioni
AJ77 pianoforte
2 Potenziamento musicale
Posti per il personale amministrativo e ausiliario
Tipologia Numero
DSGA 1
Assistente amministrativo 4
Collaboratore scolastico 14+1* *per la complessità del Comprensivo e
considerata l’apertura della Scuola
Secondaria di primo grado in orario
pomeridiano per cinque giorni settimanali.
2.23 Autoanalisi Un organismo complesso qual è un Istituto Comprensivo, per poter espletare in pieno tutte le
sue funzioni e verificarne l’efficacia, necessita anche di quel momento fondamentale che è
l’autoanalisi.
Tale momento deve essere inteso come "verifica"di tutti i processi interni attivati nel proprio
ambito, da effettuare in modo trasparente, democratico, scientifico, per poter rendere conto
all’utenza del proprio operato sotto ogni aspetto.
Ciò permette a tutto il sistema di riconsiderare le proprie responsabilità nei diversi settori e in
tutte le sue funzioni in modo da rimodulare eventuali imperfezioni, carenze o inefficienze di
carattere strutturale o anche didattico-educative.
La finalità di tale azione è il miglioramento dell’offerta proposta all’utenza e una reale presa di
coscienza delle problematiche esistenti.
Il momento dell’autoanalisi non deve essere inteso solo come una diagnosi ma soprattutto
come riflessione critica per una progettazione più aderente ai vari contesti operativi.
Per effettuare il controllo di ogni processo organizzativo, didattico e disciplinare in atto, il
Comprensivo ha elaborato il Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) in ottemperanza alle più
recenti normative in vigore.
A tale documento segue, come previsto, il Piano di Miglioramento degli interventi
compensativi ritenuti necessari.
"L’autovalutazione si esprime innanzitutto nell’impegno delle scuole a:
sottoporre a osservazione sistematica le attività che svolgono; interrogare le proprie esperienze
e ad apprendere da esse; sviluppare in proposito una comunicazione diffusa ma regolata, che si
configuri come fondamentale attività dialogica tra i diversi soggetti.” (A.Valentino, Progettare e organizzare la scuola, Ed. Valore scuola, Roma, 2001).
In quest’ottica la nostra scuola compie un lavoro attento di autoanalisi e autovalutazione al fine
di:
individuare, valorizzare e ampliare i propri punti forti,
riconoscere i propri punti deboli,
assumere le necessarie azioni di miglioramento.
Ogni anno la scuola fa valutare dagli alunni, dalle famiglie e dal personale della scuola stessa,
38
tramite questionari, la validità della propria attività formativa e i servizi offerti.
2.24 Dal RAV al Piano di Miglioramento
La scuola, a seguito di un attento processo di autovalutazione ha evidenziato i propri punti di
forza e di debolezza, per ogni area del RAV relativa sia agli esiti che ai processi. Dopo aver
collegialmente condiviso i risultati del rapporto di autovalutazione, sono state inoltre
individuate le priorità e i relativi traguardi, nell’ottica della predisposizione di coerenti e
connesse azioni concrete di miglioramento che andranno ad agire sulle stesse.
2.25 Tabella di Sintesi Piano di Miglioramento
PRIORITA’ E TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAV
PRIORITA’
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Anno Scolastico 2015-2016
ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici
Elevare del 10% il numero
degli alunni che consegue
risultati finali tra il 7 e l’8
(fascia media).
Migliorare i livelli di
conoscenze, abilità e
competenze degli alunni.
Anno Scolastico 2016-2017
ESITI DEGLI STUDENTI Competenze chiave e di
cittadinanza.
Elevare la competenza
comunicativa a livello
trasversale con l’utilizzo di
linguaggi di versi.
Individuare indicatori di
valutazione delle
competenze chiave.
Anno Scolastico 2017-2018
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
Elevare del 10% il numero
degli alunni che consegue
risultati finali tra il 7 e l'8
(fascia media ).
Migliorare gli esiti
scolastici degli alunni
dell’Istituto nella fascia
media.
ESITI DEGLI STUDENTI
Competenze chiave europee
Elevare la competenza
comunicativa a livello
trasversale con l’utilizzo di
linguaggi diversi.
Creare un sistema organico
costituito da obiettivi
misurabili sulle competenze
chiave di cittadinanza.
Anno Scolastico 2018-2019
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
Elevare del 10% il numero
degli alunni che consegue
risultati finali tra il 7 e l'8
(fascia media ).
Migliorare gli esiti
scolastici degli alunni
dell’Istituto nella fascia
media.
ESITI DEGLI STUDENTI
Competenze chiave europee
Elevare la competenza
comunicativa a livello
trasversale con l’utilizzo di
linguaggi diversi.
Creare un sistema organico
costituito da obiettivi
misurabili sulle competenze
chiave di cittadinanza.
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Il piano di miglioramento, elaborato sui punti di criticità rilevati nel RAV è stato redatto sulla
base del format INDIRE. Dall’analisi della situazione è emerso che il comprensivo deve
assumere una nuova metodologia di lavoro basata maggiormente sulla cooperazione e sulla
condivisione, che sviluppi in modo chiaro, unitario e verticale gli obiettivi e i traguardi di
apprendimento in vista della acquisizione delle competenze europee richieste al termine della
Scuola dell’obbligo. In tale documento si registrano gli obiettivi di processo e le modalità di
attuazione del curricolo verticale delle competenze e del percorso di progettazione e
valutazione degli esiti, coerente con i tre ordini di scuola. Investe inoltre molteplici settori della
vita comunitaria scolastica, coinvolgendo operatori e utenza in un processo educativo e
formativo verticale, finalizzato e completo, in cui si innestano valori e percorsi progettuali
curriculari e trasversali di forte valenza. Permette l’analisi dei dati rilevabili a medio e lungo
termine che costituiscono il punto di partenza per azioni future.
Il Piano di Miglioramento è disponibile nella sua interezza tra i documenti in appendice.
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2.26 Scuola dell’Infanzia Il primo segmento dell’Istituto Comprensivo, in dimensione verticale, è la Scuola dell’Infanzia
ambito nel quale il bambino, futuro cittadino, costruisce la propria identità culturale al di fuori
della famiglia.
Ha carattere di vera e propria scuola nella quale i piccoli utenti effettuano un percorso di
formazione parallelo e integrato a quello familiare e ciò comporta, da parte di tutti gli operatori
scolastici, la doverosa conoscenza dei tempi, dei modi di apprendere e relazionare, delle
manifestazioni affettive e psico-cognitive, degli stili comunicativi e dei bisogni dell’infanzia.
In essa il bambino conosce se stesso, scopre le proprie potenzialità, si rapporta con la realtà
circostante e con gli altri in modo equilibrato e costruttivo, migliora la propria autostima,
elabora conoscenze e progredisce nell’autonomia operativa, avviandosi così a strutturare la sua
dimensione etica e sociale.
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai sei anni di età.
Il tempo scuola comprende:
▪ attività di relazione personale, significativa, tra coetanei e con gli adulti,
▪ attività di gioco come finzione e come momento di strutturazione di conoscenze,
▪ esperienze concrete di lavoro e di contatto con la realtà,
▪ attività igienico-sanitarie,
▪ colazione - pranzo – merenda,
▪ attività specifiche.
Finalità
▪ Consapevolezza dell’identità personale. ▪ Conquista dell’autonomia nell’agire spontaneo e intenzionale nei contesti di vita
quotidiana.
▪ Rielaborazione di ciò che si fa e ciò che si sa fare.
Metodologia
Esperienze concrete e di apprendimento riflessivo con integrazione del fare, del sentire, del
pensare e dell’agire relazionale.
Tempi
I tempi specifici delle attività educativo-didattiche proposte sono strettamente correlati al
gruppo e all’età dei bambini, alla situazione emotivo/affettiva, al tipo di attività e relativo
campo di esperienza, alle competenze da acquisire, ai ritmi, ai tempi, allo stile d'apprendimento
del singolo bambino o del gruppo.
41
2.27 Organizzazione della scuola dell’Infanzia “La Scuola dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei
gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e
della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre…” (Indicazioni Ministeriali per il Curricolo-16/11/2012)
La scuola dell’infanzia, come indicato dalle direttive ministeriali, non articola il suo percorso
didattico in modo rigido e formale, scandendo gli insegnamenti secondo le ore di lezione e i
giorni della settimana, bensì seguendo un criterio di adattamento alle situazioni delle sezioni,
all’età dei bambini, alle risorse umane a disposizione. Organizza liberamente il proprio lavoro
in campi di esperienze che conducono gradualmente l’allievo a scoprire se stesso e l’altro,
l’ambiente fisico e sociale circostante, le cose e i materiali in modo progressivamente più
strutturato.
Campi di esperienza:
il sé e l’altro, il bambino sperimenta se stesso e le sue potenzialità, si confronta con i
coetanei, controlla le proprie emozioni, vive esperienze in un ambiente sociale più
ampio;
la conoscenza del mondo,sperimenta lo spazio circostante come ambiente interattivo,
si orienta, compie scelte autonome;
linguaggi, creatività, espressione,si esprime con linguaggi diversi, potenzia la sua
creatività, organizza una forma di comunicazione funzionale alla relazionalità e alla
espressione del suo vissuto,consolida le abilità sensoriali e percettive;
il corpo e il movimento,sviluppa consapevolezza e padronanza del proprio corpo e
delle proprie azioni, migliora la gestualità e il coordinamento, sviluppa abilitàsociali,
impara a gestire i contrasti e a rispettare le regole;
i discorsi e le parole,produce messaggi, rielabora e comunica, sviluppa
capacitàlinguistiche e intellettive.
Ogni Campo di esperienza, con le relative attività,abilità e competenze, confluisce nel curricolo
verticale in quanto anticipa l’area o la disciplina che successivamente sarà sviluppata.
Il gioco, la dimensione ludica del lavoro, le scoperte avvieranno la prima interiorizzazione delle
categorie spazio e tempo,l’iniziale integrazione di percezioni e contenuti in un processo più
sistematico.
Gli apprendimenti saranno proposti in un’ottica di continuità-discontinuità,di formalizzazione
dei concetti in senso orizzontale e verticale, di competenze progressivamente più ampie e
adatte, necessarie alla fruizione e alla metacognizione.
Tutte le attività promosse dalla scuola devono inoltre porre le basi per l’Educazione alla
Cittadinanza che ha come obiettivi irrinunciabili la costruzione del senso della legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità..
2.28 Criteri generali di verifica e valutazione della scuola
dell’Infanzia Finalità
Verificare la comprensione del messaggio dato e la capacità di fruizione.
Tipologia
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▪ Osservazione sistematica.
▪ Controllo e valutazione dei risultati conseguiti attraverso verifiche inerenti le unità previste.
▪ Controllo e valutazione del processo formativo con la documentazione degli elaborati più significativi.
Tempi
▪ Al termine di ogni Unità di Apprendimento
Comunicazione
▪ Incontri con i genitori per la verifica del processo formativo. ▪ Profilo formativo finale sul grado di autonomia e abilità conseguito al termine del
percorso.
2.29 Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa
nella scuola dell’Infanzia
Nell’ampliamento delle attività educative dell’Offerta Formativa si attuano i seguenti progetti
usufruendo, in alcuni casi, anche di collaboratori esterni:
▪ alfabetizzazione di lingua inglese;
▪ attività teatrale;
▪ attività propedeutica al linguaggio musicale;
▪ attività psico-motoricità;
▪ attività propedeutica al Pensiero computazionale
Progetto di continuità educativa.Il progetto sviluppa attività di raccordo tra Infanzia,
Primaria e Scuola Media come feste e manifestazioni. Garantisce il diritto dell’alunno
a un percorso formativo organico e completo dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola
Secondaria di primo grado nel pieno rispetto della specificità dei singoli ordini.
Finalità e obiettivi di tali attività sono reperibili nell’area Progetti del PTOF.
2.30 Scuola Primaria La Scuola Primaria costituisce per il bambino il primo ambiente degli apprendimenti strutturati
ed è la prima risposta costituzionale al suo diritto ad apprendere. In continuità con la scuola
dell’infanzia, offre un percorso multidisciplinare iniziale di base in cui le discipline, in via
progressiva, si differenziano nei vari aspetti specifici, pur conservando le correlazioni del
sapere unitario.
La ricerca educativa recente le assegna il ruolo di ambiente in cui il bambino entra per la prima
volta in contatto con "il sapere" inteso come insieme di concetti dichiarativi (le
conoscenze)e concetti procedurali (le abilità) che si alimentano e sostengono reciprocamente in
vista di più ampie capacità a rielaborare e interpretare (le competenze).In questo ambito
l’alunno esprime il suo potenziale e sviluppa, attraverso l’azione mediatrice dell’insegnante, le
dimensioni: affettiva, relazionale, emotiva, sociale e cognitiva, che lo conducono alla crescita
personale, agli apprendimenti successivi e alla piena interazione con la realtà circostante.
In tal modo sperimenta se stesso nella concettualizzazione, ovvero mette in rapporto gli
elementi della realtà con la propria esperienza e con il suo modo di essere e costruisce la sua
dimensione di cittadino del mondo.
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Obiettivo principale della Scuola Primaria è perseguire il successo scolastico di ciascun allievo
e la piena interazione con la realtà circostante attraverso:
▪ la validità dell’offerta didattica,
▪ l’instaurazione di un clima favorevole alla relazione e alla conoscenza ,
▪ la valorizzazione delle abilità,
▪ la valorizzazione delle diversità,
▪ la prevenzione del disagio,
▪ la compensazione dello svantaggio,
▪ l’inclusione.
Pertanto promuove:
▪ la motivazione ad apprendere,
▪ la metacognizione nell’agire,
▪ l’operatività concreta,
▪ l’ascolto e la riflessione per la formazione del pensiero critico,
▪ l’autonomia nei percorsi individuali di ricerca.
2.31 Ambiti disciplinari La scuola primaria è strutturata per offrire un iter didattico strettamente correlato all’età e ai
bisogni formativi e didattici del bambino. Infatti l’intero percorso, pur mostrando caratteri di
unitarietà e progressione,presenta in sé un momento di differenziazione al termine del terzo
anno.
Inizialmente l’insieme delle conoscenze è presentato in macroaree ambiti in cui il sapere,
proposto in Unità di Apprendimento,è rappresentato al bambino per concetti e relazioni
interdisciplinari, ampie e semistrutturate (classi 1°,2°, 3°).
Successivamente (classi 4°,5°) il curricolo formativo si definisce maggiormente, in modo
sempre più specifico e differenziato, portando l’azione di insegnamento–apprendimento a
rilevare nessi logici, concordanze concettuali,collegamenti e richiami attinenti le singole
discipline.
La capacità di interpretare, rielaborare e utilizzare tali raccordi si definisce “competenza” o
traguardo da conseguire al termine del quinto anno.
Ambiti disciplinari sviluppati nel percorso didattico della Scuola Primaria:
Area linguistico-artistico-espressiva
-Italiano, -Lingue comunitarie,
- Musica,
-Arte e immagine,
-Educazione Fisica
Area storico-geografica
-Storia, -Geografia
- Cittadinanza e Costituzione
Area matematico-scientifico-tecnologica
-Matematica, -Scienze naturali e sperimentali,
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-Tecnologia.
Tutti gli apprendimenti promossi dalla scuola devono porre le basi per l’Educazione alla
Cittadinanza che ha come obiettivi irrinunciabili la costruzione del senso della legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità.
Tempo delle discipline Scuola Primaria
DISCIPLINE
CLASSI 0RE 27
PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE
Italiano 7 7 7 7 7
Matematica 5 5 5 5 5
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Storia/ Geografia 4 4 4 4 4
Religione Cattolica 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Motoria 2 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte 2 2 1 1 1
2.32 Scuola primaria: ampliamento e arricchimento
dell’offerta formativa.
La programmazione, effettuata dai gruppi di scuola primaria dell’Istituto, prevede percorsi
formativi, che possono coinvolgere le singole sezioni, classi, gruppi di classi o sezioni dei
diversi plessi o dell’intero Istituto, mirati all’ampliamento/arricchimento dell’offerta formativa:
- visite guidate sul territorio e viaggi d’istruzioneper sviluppare la conoscenza dei beni
storici, artistici, naturalistici, dei servizi che esso può offrire e sensibilizzare gli alunni
sui problemi della difesa del patrimonio territoriale e la conoscenza del territorio
nazionale.
- partecipazione ad attività motorie con l’aiuto di esperti per incoraggiare la
socializzazione
- partecipazione a spettacoliteatrali, musicali e cinematografici per promuovere percorsi
formativi alternativi
- attività di recitazione e realizzazione di spettacolia livello di classi per valorizzare
anche linguaggi non verbali e favorire le diverse modalità di espressione (teatro,
musica, canto, attività grafico-pittoriche,).
- attività di sviluppo del pensiero computazionale per favorire lo sviluppo alla creatività
- attività di promozione ad abitudini alimentari corrette per favorire una sana nutrizione
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- attivita’interdiciplinari e trasversali, attente in particolare all’educazione musicale e
motoria, in collaborazione con esperti esterni
- attività di approfondimento linguistico con esperti esterni per promuovere la lettura ad
alta voce
Finalità e obiettivi di tali attività sono reperibili nell’area Progetti.
2.33 Protocollo di valutazione della Scuola Primaria
In coerenza con le novità introdotte dalla normativa Legge n.62/2017 e successive indicazioni,
per la valutazione i docenti tengono conto:
dei risultati raggiunti dall’alunno nell’apprendimento, come accertamento dei livelli
qualitativi e quantitativi di conoscenza disciplinare;
livelli di competenza (conoscenze e abilità), come modalità di utilizzo delle conoscenze
nella soluzione di problemi, nella riflessione, nell’esposizione, nell’argomentazione in
situazioni via via più complesse anche per valorizzare i saperi e le competenze già
possedute;
autonomia nel lavoro, come atteggiamento proficuo verso la conoscenza e sviluppo di
abilità operativa e di pensiero;
relazioni di gruppo, come sviluppo della propria identità in un contesto comunitario.
Si valutano altresì le Competenze chiave:
comunicazione nella madrelingua;
comunicazione nelle lingue straniere;
competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
competenza digitale;
imparare ad imparare;
competenze sociali e civiche;
spirito di iniziativa;
consapevolezza ed espressione culturale.
Per la valutazione del percorso formativo degli alunni si valuta la situazione
con osservazioni sistematiche e prove d’Istituto (d’ingresso, intermedie e finali -
d’italiano e matematica). Per le classi seconde e quinte si aggiunge, altresì, lo
svolgimento delle prove Invalsi.
Per le altre discipline, la scelta delle prove di verifica viene effettuata dai docenti di classe.
La valutazione degli apprendimenti nelle singole discipline è espressa in decimi, in
relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli indicatori fissati, secondo i seguenti
criteri generali:
46
Voto RUBRICA VALUTATIVA
10 Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale.
9 Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.
8 Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità espositiva.
7 Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi.
6 Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva.
5 Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi essenziali.
La valutazione intermedia e finale del comportamento e della religione cattolica è espressa in
giudizi.
GIUDIZIO
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
I TA L I A N O
CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO
DESCRITTORI VOTO
Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente e con
linguaggio ricco e complesso anche in situazioni diverse.
Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo approfondito.
10
Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente e con
linguaggio ricco e appropriato. Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo corretto.
9
Ascolta, comprende, comunica esperienze e interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente. Riferisce le parti essenziali di un racconto in modo adeguato.
8
Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive e interviene nelle conversazioni in modo semplice e pertinente. Se sollecitato riferisce le parti essenziali di un racconto.
7 Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive e interviene nelle conversazioni in modo
comprensibile.
Se guidato riesce a riferire le parti essenziali di un racconto.
6
Ascolta, comprende e comunica esperienze soggettive in maniera confusa e solo se sollecitato interviene, ma a fatica nelle conversazioni. Anche se guidato, non riesce a riferire le parti essenziali di un racconto.
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge in modo corretto, scorrevole e con ritmo adeguato. 10 Legge correttamente e con ritmo adeguato. 9 Legge correttamente brevi testi. 8 Legge correttamente frasi minime e ne comprende il significato. 7 Legge sillabando e fatica a comprendere 6
47
Non legge e non associa grafema-fonema. 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA
DESCRITTORI VOTO
Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi testi in maniera corretta e completa. 10
Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi testi in maniera corretta. 9 Utilizza la tecnica della scrittura per produrre autonomamente brevi e semplici frasi in modo adeguato. 8
Utilizza la tecnica della scrittura di semplici frasi con discreta autonomia e correttezza. 7 Utilizza la tecnica della scrittura di parole in modo non sempre adeguato. 6 Utilizza la tecnica della scrittura di parole solo per copia e se guidato. 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: RIFLESSIONE
DESCRITTORI VOTO
Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Scrive semplici testi con correttezza ortografica e completa autonomia
10
Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza con sicurezza i diversi caratteri e alcuni segni di punteggiatura.
9
Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza lo stampato e il corsivo.
8
Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza lo stampato maiuscolo e minuscolo.
7
Conosce alcune convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. Utilizza prevalentemente lo stampato maiuscolo.
6
Non conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema. 5
CLASSE 2^ e 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO
DESCRITTORI VOTO
Dimostra di possedere ottime capacità comunicative ed espressive. 10 Si esprime in modo chiaro e pertinente, arricchendo la conversazione con osservazioni personali. Partecipa in modo corretto, finalizzato ed appropriato alle situazioni comunicative.
9 Si esprime in modo chiaro e corretto, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo adeguato, finalizzato alle situazioni comunicative.
8
Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo adeguato alle situazioni comunicative
7 Si esprime in modo essenziale, rispettando generalmente l’argomento di conversazione e partecipando in modo non sempre adeguato alle situazioni comunicative 6
Si esprime in modo non chiaro o non rispettando l’argomento di conversazione o partecipando in modo scorretto alle situazioni comunicative
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Ha acquisito un’ottima lettura personale ( veloce – scorrevole – espressiva), trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza
10
Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza 9 Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge 8 Legge in modo corretto e scorrevole, comprende adeguatamente ciò che legge 7 Legge in modo abbastanza corretto, comprende gli elementi essenziali di ciò che legge 6 Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo, fatica a comprendere ciò che legge 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA E RIFLESSIONE
DESCRITTORI VOTO
48
Produce testi originali, chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e ortograficamente corretta.
10
Produce testi chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e ortograficamente corretta
9
Produce testi articolati e dal contenuto esauriente, utilizzando un lessico appropriato e ortograficamente corretto
8
Produce testi dal contenuto abbastanza esauriente, coerenti e sufficientemente corretti nella forma e nell’ortografia
7
Produce testi dal contenuto accettabile, con forma semplice, non sempre ortograficamente corretti 6 Produce testi poveri nel contenuto e nel lessico, con forma scorretta e ortograficamente poco corretti 5
CLASSE 4^ e 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO E PARLATO
DESCRITTORI VOTO
Dimostra di possedere ottime capacità comunicative ed espressive 10 Si esprime in modo chiaro, articolato e pertinente, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto finalizzato ed appropriato alle situazioni comunicative 9
Si esprime in modo chiaro e articolato, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto e finalizzato alle situazioni comunicative 8
Si esprime in modo chiaro, rispettando l’argomento di conversazione. Partecipa in modo corretto alle situazioni comunicative
7
Si esprime in modo sufficientemente chiaro, rispettando l’argomento di conversazione e partecipando in modo adeguato alle situazioni comunicative
6
Si esprime in modo non chiaro o non rispettando l’argomento di conversazione 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge in modo veloce, corretto, scorrevole ed espressivo. Trae informazioni da ciò che legge, le riutilizza e le rielabora
10
Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge, le riutilizza e le rielabora 9
Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza 8 Legge in modo corretto e scorrevole, comprende ciò che legge e trae informazioni 7 Legge in modo sufficientemente corretto, scorrevole ed espressivo.
Comprende in modo adeguato ciò che legge. 6
Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo. Comprende parzialmente ciò che legge
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA E RIFLESSIONE
DESCRITTORI VOTO
Produce testi originali e chiari, coerenti nella forma, corretti ortograficamente. Utilizza
un lessico vario e appropriato 10
Produce testi coerenti e chiari nella forma, corretti ortograficamente.
Utilizza un lessico vario e appropriato 9
Produce testi dal contenuto esauriente, corretto ortograficamente. Utilizza un lessico appropriato 8
Produce testi dal contenuto semplice, coerente e abbastanza corretto nella forma e nell’ortografia 7 Produce testi dal contenuto essenziale e coerente, con qualche imprecisione ortografica 6 Produce testi poveri nel contenuto, nel lessico e poco coerenti. Poco
corrette la forma e l’ortografia 5
I N G L E S E
CLASSE 1^
49
INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO
DESCRITTORI VOTO
Ascolta, comprende, intuisce ed esegue con sicurezza istruzioni e procedure 10 Ascolta, comprende, intuisce ed esegue istruzioni e procedure. 9 Ascolta e comprende semplici domande e consegne. 8 Ascolta e comprende semplici consegne. 7 Ascolta con sufficiente interesse e riconosce vocaboli che già usa 6 Ascolta in modo occasionale e con interesse discontinuo. 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge e risponde con sicurezza a semplici domande dimostrando una corretta pronuncia e intonazione.
10
Memorizza e pronuncia correttamente i vocaboli proposti. Esegue canti mimati avendone cognizione disignificato.
9
Ripete i vocaboli proposti avendone cognizione di significato 8 Ripete alcuni vocaboli associandoli ad un’immagine 7 Ripete alcuni suoni con sufficiente interesse 6 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5
CLASSE 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO
DESCRITTORI VOTO
Ascolta, comprende e intuisce con sicurezza il significato di semplici dialoghi supportati da immagini. 10 Ascolta, comprende e intuisce il significato di vocaboli relativi al vissuto scolastico e familiare. 9 Ascolta e comprende domande e consegne in modo corretto. 8 Ascolta e comprende semplici consegne relative alla vita personale e di classe. 7 Ascolta per tempi brevi con sufficiente interesse. 6 Ascolta in modo occasionale 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Riconosce e legge con sicurezza vocaboli e semplici espressioni 10 Riconosce e legge vocaboli e semplici espressioni. 9 Riconosce e legge i vocaboli proposti 8 Riconosce e ripete i vocaboli associandoli a oggetti o immagini 7 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 6 Ripete per imitazione e solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA
DESCRITTORI VOTO Scrive parole e completa semplici frasi 10 Scrive semplici parole in modo autonomo 9 Copia parole abbinandole con sicurezza alle immagini corrispondenti 8 Copia parole abbinandole ad immagini 7 Copia parole da un modello proposto 6 Copia in modo confuso semplici parole 5
CLASSE 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO
50
DESCRITTORI VOTO
Ascolta e comprende con sicurezza frasi e brevi testi supportati da immagini 10 Ascolta e comprende con sicurezza frasi ed espressioni di uso frequente, relative a più contesti 9
Ascolta e comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari, pronunciate lentamente
8
Ascolta e comprende istruzioni e semplici dialoghi supportati da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprendere semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale con interesse discontinuo 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge con sicurezza e utilizza espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.
10
Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo 9 Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto. 8 Legge e utilizza vocaboli in modo pertinente alla situazione 7 Legge e ripete in modo sufficientemente corretto alcuni vocaboli associandoli ad un’immagine 6 Ripete vocaboli solo in modo occasionale con interesse discontinuo. 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA
DESCRITTORI VOTO
Scrive parole e semplici frasi in modo autonomo 10 Scrive parole e completa semplici frasi 9 Copia parole e frasi abbinandole con sicurezza alle immagini di una storia 8 Copia parole e frasi abbinandole alle immagini corrispondenti 7 Copia parole e frasi da un modello proposto 6 Copia in modo confuso semplici parole 5
CLASSE 4^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO
DESCRITTORI VOTO Ascolta e comprende con sicurezza il significato di frasi e testi 10 Ascolta e comprende con sicurezza il contenuto globale di semplici storie 9 Ascolta e comprende la struttura di frasi ed espressioni di uso frequente 8 Ascolta e comprende istruzioni, dialoghi e semplici storie supportati da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprende il senso generale di semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale con interesse discontinuo 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge correttamente e utilizza espressioni e frasi per impostare con sicurezza domande e risposte legate al proprio vissuto, a storie proposte e a descrizioni
10
Legge correttamente e utilizza semplici espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo
9
Legge e utilizza semplici espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.
8
Legge e utilizza semplici espressioni e frasi legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo 7 Legge e utilizza vocaboli in modo sufficientemente corretto e pertinente alla situazione 6 Ripete vocaboli e semplici espressioni solo in modo occasionale e con interesse discontinuo 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA
DESCRITTORI VOTO
51
Formula con sicurezza domande e risposte; scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale
10
Risponde a domande e scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale 9 Risponde a domande con padronanza lessicale e grammaticale 8 Formula e scrive frasi sulla base di un modello dato 7 Copia parole e frasi abbinandole alle immagini di una storia 6 Copia in modo confuso parole e semplici frasi da un modello proposto 5
CLASSE 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ASCOLTO
DESCRITTORI VOTO
Ascolta e comprendere con sicurezza il significato di frasi e testi dimostrando una padronanza Linguistica adeguata
10
Ascolta e comprendere con sicurezza il contenuto globale di un racconto ed espressioni all’interno di dialoghi e storie
9
Ascolta e comprendere espressioni di uso frequente e racconti supportati da immagini 8 Ascolta e comprendere istruzioni, dialoghi e storie supportate da immagini 7 Ascolta con sufficiente interesse e comprende semplici consegne 6 Ascolta in modo occasionale e con interesse discontinuo 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PARLATO E LETTURA
DESCRITTORI VOTO
Legge con intonazione corretta ed espressività dialoghi e brani
Sostiene un dialogo con sicurezza e padronanza lessicale dimostrando di avere acquisito pienamente le strutture proposte
10
Legge correttamente e utilizza con sicurezza espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al
proprio vissuto e alle storie proposte dal testo. Produce descrizioni in modo autonomo e consapevole
9
Legge e utilizza espressioni e frasi per impostare domande e risposte legate al proprio vissuto e alle storie
proposte dal testo. Produce descrizioni.
8
Legge e utilizza semplici espressioni e frasi per rispondere a domande legate al proprio vissuto e alle storie proposte dal testo.
7
Legge e utilizza vocaboli e frasi in modo sufficientemente corretto e pertinente alla situazione 6 Ripete vocaboli e semplici espressioni solo in modo occasionale e con interesse discontinuo 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SCRITTURA
DESCRITTORI VOTO
Formula con sicurezza domande e risposte.
Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
10
Formula con sicurezza domande e risposte. Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale.
9
Risponde a domande. Scrive un semplice testo con padronanza lessicale e grammaticale.
8
Formula e riscrive frasi sulla base di un modello dato. 7 Scrive parole e completa frasi abbinandole alle immagini di una storia. 6 Scrive in modo confuso e scorretto parole e semplici frasi da un modello proposto. 5
M A T E M A T I C A
CLASSE 1^ - 2^ - 3^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: NUMERI
DESCRITTORI VOTO
52
Dispone di una conoscenza articolata e flessibile delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo
10
Dispone di una conoscenza articolata delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo
9
Rappresenta le entità numeriche con buona sicurezza. 8 Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo
Rappresenta le entità numeriche con discreta sicurezza. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo
7
Rappresenta le entità numeriche in modo non sempre autonomo e/o con l’ausilio di grafici e materiale
strutturato. Applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali
6
Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante e con l’ausilio di grafici e materiale
strutturato. Applica erroneamente gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SPAZIO E FIGURE
DESCRITTORI VOTO
Riconosce e classifica in modo preciso forme, relazioni e strutture 10 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture 9 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture utilizzando una buona discriminazione e un discreto livello di astrazione
8
Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture utilizzando una discreta discriminazione e un discreto livello di astrazione
7
Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture con qualche incertezza 6 Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture solo con l’aiuto dell’insegnante 5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
DESCRITTORI VOTO
Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comuni, stabilendo rapporti corretti
all’interno delle grandezze misurabili ( non per la classe 1^ e 2^)
Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta
correttamente la situazione problematica in modo autonomo e creativo e individua e sviluppa il
procedimento anche in contesti articolati e complessi.
Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determinate (non per la classe 1^ e 2^),
conosce un’ ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni
10
Utilizza gli strumenti di misura più comuni, stabilendo rapporti corretti all’interno delle grandezze
misurabili ( non per la classe 1^ e 2^)
Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta
correttamente la situazione problematica.
Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate (non per la classe 1^ e 2^), conosce
grafici e li utilizza a seconda delle situazioni
9
Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione con le corrispondenti unità di misura convenzionali (
non per la classe 1^ e 2^).
Stabilisce confronti ed effettua misurazioni.
Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento
risolutivo in contesti relativamente complessi. Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.
8
Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione con le corrispondenti unità di misura convenzionali (
non per la classe 1^ e 2^).
Stabilisce confronti ed effettua misurazioni.
Interpreta la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento risolutivo in contesti
relativamente complessi. Prevede i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.
7
53
Sa associare agli oggetti le relative grandezze misurabili.
Istituisce confronti ed effettua misurazioni in contesti semplici.
Interpreta correttamente la situazione problematica e applica procedure logiche solo con l’aiuto
dell’insegnante e con l’ausilio di disegni, grafici (non per la classe 1^), materiale strutturato e individua il
procedimento risolutivo solo in contesti semplici.
Prevede possibili esiti di situazioni, interpreta e costruisce grafici all’interno di situazioni semplici
6
Associa agli oggetti le relative grandezze solo con l’aiuto delle insegnanti.
Stabilisce confronti ed effettua misurazioni con difficoltà.
Non è autonomo nell’interpretare situazioni problematiche e nell’applicare procedure logiche.
Ha difficoltà a prevedere possibili esiti di situazioni, a interpretare e costruire grafici ( non per la
5
classe 1^)
CLASSE 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: NUMERI
DESCRITTORI VOTO
Dispone di una conoscenza articolata e flessibile delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo
10
Dispone di una conoscenza articolata delle entità numeriche. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo
9
Rappresenta le entità numeriche con buona sicurezza Utilizza strategie di calcolo orale in modo autonomo e prevalentemente corretto 8
Rappresenta le entità numeriche con discreta sicurezza. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo abbastanza corretto
7
Rappresenta le entità numeriche in modo appena sufficiente. Applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali
6
Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante.
Applica gli algoritmi di calcoloscritto e le strategie di calcolo orale con difficoltà
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: SPAZIO E FIGURE
DESCRITTORI VOTO
Riconosce e classifica in modo articolato e preciso forme e relazioni. Dimostra sicurezza nel calcolare perimetro ed area delle figure geometriche
10
Riconosce e classifica forme e relazioni. Sa calcolare perimetro ed area delle figure geometriche
9
Riconosce e classifica forme e relazioni utilizzando una buona discriminazione e un buon livello di
astrazione. Calcola il perimetro e l’area in modo prevalentemente corretto
8
Riconosce e classifica forme e relazioni utilizzando una discreta discriminazione e un discreto livello di
astrazione. Calcola il perimetro e l’area in modo prevalentemente corretto
7
Riconosce e classifica forme e relazioni con qualche incertezza. Calcola il perimetro e l’area in contesti concreti e semplici
6
Riconosce e classifica forme e relazioni, solo con l’aiuto dell’insegnante. Ha difficoltà a calcolare il perimetro e l’area delle figure geometriche
5
INDICATORI DI VALUTAZIONE: RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
DESCRITTORI VOTO
Effettua confronti e misurazioni e attua conversioni da un’unità di misura all’altra con sicurezza. Prevede
in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determinate.
Conosce un’ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni.
Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e creativo e individua e sviluppa il procedimento anche in contesti articolati e complessi.
10
Effettua confronti e misurazioni e attua conversioni da un’unità di misura all’altra. Prevede i
possibili esiti di situazioni determinate.
Conosce un’ampia gamma di grafici e li utilizza a seconda delle situazioni. Interpreta la situazione problematica in modo autonomo
9
54
Effettua confronti e misurazioni con buona correttezza
Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici.
Interpreta correttamente la situazione problematica in modo autonomo e individua il procedimento risolutivo in contesti relativamente complessi
8
Effettua confronti e misurazioni con discreta correttezza.
Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici Interpreta la situazione problematica in modo autonomo
7
Effettua confronti e misurazioni in contesti semplici.
Prevede possibili esiti di situazioni, interpreta e costruisce grafici all’interno di situazioni semplici.
Interpreta correttamente la situazione problematica e applica procedure logiche solo con l’aiuto
dell’insegnante e con l’ausilio di disegni, grafici.
Individua il procedimento risolutivo solo in contestisemplici.
6
Effettua confronti e misurazioni con difficoltà.
Ha difficoltà a prevedere possibili esiti di situazioni, a interpretare e costruire grafici. Non è autonomo nell’interpretare situazioni problematiche e nell’applicare procedure logiche
5
S T O R I A
CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: USO DELLE FONTI – ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI-
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
DESCRITTORI VOTO
Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui utilizzando con sicurezza i nessi temporali .
10
Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui utilizzando i nessi temporali. 9 Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali e altrui. 8 Sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi personali. 7 Se guidato, sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi. 6 Non sa orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi. 5
CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: USO DELLE FONTI – ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI-
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
DESCRITTORI VOTO
Utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico.
Sa leggere un documento e approfondire un tema storico.
Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato, organico e pertinente stabilendo collegamenti interdisciplinari
10
Utilizza i termini specifici del linguaggio storico- geografico. Sa leggere un documento. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato e pertinente stabilendo collegamenti. 9 Utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico. Sa leggere un documento storico. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e pertinente.
8
Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio storico-geografico.
Comprende gli elementi essenziali di un documento storico. Espone gli argomenti studiati rispettandone l’ordine logico e/o cronologico.
7
Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio storico-geografico Espone gli argomenti con domande guida riferendo solo le informazioni minime.
6
Non utilizza i termini specifici del linguaggio storico-geografico. Non è in grado di esporre gli argomenti trattati.
5
G E O G R A F I A
55
CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ORIENTAMENTO – LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ –
PAESAGGIO – REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
DESCRITTORI VOTO
Individua e definisce con sicurezza la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo secondo gli
indicatori spaziali.
Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto, utilizzando un linguaggio specifico e
10
appropriato.Compie percorsi seguendo indicazioni date.
Individua e definisce la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo secondo gli indicatori spaziali.
Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto.
Compie percorsi seguendo indicazioni date
9
Utilizza gli indicatori spaziali.
Riconosce, nomina e rappresenta ambienti del proprio vissuto.
Compie percorsi seguendo indicazioni date.
8
Utilizza con discreta autonomia gli indicatori spaziali.
Riconosce e nomina ambienti del proprio vissuto. Non sempre è corretto nell’esecuzione di percorsi.
7
Se guidato, utilizza alcuni indicatori spaziali. 6 Non sa orientarsi nello spazio vissuto. 5
CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ORIENTAMENTO – LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ –
PAESAGGIO – REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
DESCRITTORI VOTO
Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.
Dimostra di possedere ottime capacità espositive degli argomenti studiati e stabilisce collegamenti
interdisciplinari.
10
Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.
Espone gli argomenti studiati in modo chiaro, articolato e pertinente stabilendo collegamenti
interdisciplinari.
9
Utilizza i termini specifici del linguaggio geografico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e organico.
8
Utilizza discretamente i termini specifici del linguaggio geografico e ricava le informazioni essenziali da
carte e grafici. Espone gli argomenti studiati seguendo un ordine logico.
7
Utilizza parzialmente i termini specifici del linguaggio geografico. Espone gli argomenti con domandeguida riferendo solo le informazioni minime.
6
Non utilizza i termini specifici del linguaggio geografico. Non è in grado di esporre gli argomenti trattati.
5
S C I E N Z E
CLASSE 1^ - 2^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI-
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO – L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE
DESCRITTORI VOTO
56
Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica.
Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi. Utilizza un linguaggio adeguato alla disciplina.
10
Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica.
Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi. Si avvia ad utilizzare un linguaggio adeguato alla disciplina.
9
Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica. Identifica e descrive oggetti inanimati e viventi
8
Sa trarre dati e risultati pratici evidenti da una esperienza scientifica. Identifica e si avvia a descrivere oggetti inanimati e viventi 7 Sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica solo se guidato. Identifica oggetti inanimati e viventi
6
Non sa trarre dati e risultati pratici da una esperienza scientifica. Ha difficoltà a identificare oggetti inanimati e viventi
5
CLASSE 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI-
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO – L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE
DESCRITTORI VOTO
Usa i termini specifici del linguaggio scientifico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.
Dimostra di possedere ottime capacità espositive degli argomenti studiati e stabilisce collegamenti interdisciplinari.
10
Usa i termini specifici del linguaggio scientifico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni. Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e articolato stabilendo collegamenti interdisciplinari.
9
Usai termini specifici del linguaggio scientifico.
Sa utilizzare gli strumenti specifici della disciplina ricavandone informazioni.
Espone gli argomenti studiati in modo chiaro e organico.
8
Usa discretamente i termini specifici del linguaggio scientifico. Espone gli argomenti studiati seguendo un ordine logico. 7 Usa parzialmente i termini specifici del linguaggio scientifico. Espone gli argomenti con domande guida riferendo solo le informazioni minime.
6
Non usa i termini specifici del linguaggio scientifico. Ha difficoltà nell’esposizione degli argomenti trattati
5
E D U C A Z I O N E F I S I C A
CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: IL GIOCO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZO E IL TEMPO-
LINGUAGGIO DEL CORPO –IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY – SALUTE E BENESSERE
DESCRITTORI VOTO
Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.
Padroneggia gli schemi motori di base in qualsiasi situazione. Conosce le regole dei giochi e le rispetta sempre.
10
Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.
Padroneggia con sicurezza gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e le rispetta.
9
Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.
Padroneggia gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e generalmente le rispetta.
8
57
Riconosce e denomina parzialmente le varie parti del corpo.
Padroneggia discretamente gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi ma non sempre le rispetta.
7
Se guidato, riconosce e denomina le varie parti del corpo. Fatica a
padroneggiare gli schemi motori di base. Non sempre rispetta le regole dei giochi.
6
Non riconosce e denomina le varie parti del corpo. Non
padroneggia gli schemi motori di base. Non rispetta le regole dei giochi.
5
CLASSE
2^ - 3^ - 4^ - 5^
INDICATORI DI VALUTAZIONE: IL GIOCO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZO E IL TEMPO – IL LINGUAGGIO DEL CORPO – IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY – SALUTE E BENESSERE
DESCRITTORI VOTO Partecipa attivamente ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri,
accettando le diversità e rispettando le regole.
Utilizza in modo corretto e sicuro gli spazi e le attrezzature. Padroneggia gli schemi motori di base in qualsiasi situazione.
10
Padroneggia con sicurezza gli schemi motori di base.
Conosce le regole dei giochi e le rispetta.
Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo positivamente con gli altri, accettando
le diversità e rispettando le regole. Utilizza in modo corretto e sicuro gli spazi e le attrezzature.
9
Partecipa ai giochi organizzati anche in forma di gara, interagendo con gli altri, accettando le diversità e
rispettando le regole.
Padroneggia gli schemi motori di base. Conosce le regole dei giochi e generalmente le rispetta.
8
Si muove con destrezza controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare,
lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali.
Padroneggia discretamente gli schemi motori di base. Conosce le
regole dei giochi ma non sempre le rispetta.
7
Si muove, se guidato, controllando e cambiando più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare,
lanciare,..) per adattarli a parametri spazio-temporali. Non sempre rispetta le regole dei giochi e a volte coopera all’interno del gruppo.
6
Non riesce a controllare e cambiare più schemi motori tra loro ( correre, saltare, afferrare, lanciare,..) per
adattarli a parametri spazio-temporali.
Non padroneggia gli schemi motori di base. Non rispetta le regole dei giochi e non coopera all’interno del gruppo
5
A R T E E I M M A G I N E
CLASSE 1^
INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPRIMERE E COMUNICARE – OSSERVARE
IMMAGINI
E LEGGERE LE
DESCRITTORI VOTO Utilizza creativamente forme, colori e materiali e dimostra padronanza nella tecnica. 1
0 Si esprime nel disegno con creatività. 9 Attraverso il disegno rappresenta i contenuti della propria esperienza. 8 Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche. 7 Se guidato, utilizza in modo molto semplice alcune tecniche grafico-pittoriche. 6 Non sa utilizzare le tecniche grafico-pittoriche. 5
CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^
58
INDICATORI DI VALUTAZIONE: ESPRIMERE E COMUNICARE – OSSERVARE E LEGGERE LE
IMMAGINI – COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
DESCRITTORI VOTO Utilizza creativamente forme, colori e materiali e dimostra padronanza nella tecnica. 1
0 Si esprime nel disegno con creatività.
Conosce e utilizza gli elementi della comunicazione visiva, i suoi codici e le funzioni per leggere a livello
connotativo e denotativo messaggi visivi.
9
Utilizza in modo adeguato le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni.
8
Utilizza con sufficiente sicurezza le tecniche grafico-pittoriche per rappresentare i contenuti della propria esperienza, i propri sentimenti e le proprie emozioni. 7 Utilizza le tecniche grafico-pittoriche esprimendo sensazioni, emozioni e pensieri. 6
Utilizza in modo semplice le tecniche grafico-pittoriche cercando di esprimere sensazioni, emozioni e pensieri.
5
M U S I C A
CLASSE 1^
INDICATORI DI VALUTAZIONE: PERCEPIRE E DISTINGUERE FENOMENI SONORI-
COMPRENDERE E
UTILIZZARE LINGUAGGI SONORI E MUSICALI- ESPRESSIONE VOCALE E STRUMENTALE
DESCRITTORI VOTO
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.
Discrimina con sicurezza e creatività espressioni sonore con modalità informali.
10
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.
Discrimina con sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
9
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori e riproduce gli stessi con gesti, linee e colori. Discrimina espressioni sonore con modalità informali.
8
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori. Discrimina con sufficiente sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
7
Si sforza ad usare la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori. Discrimina con scarsa sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
6
Non usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri. Discrimina con difficoltà suoni e rumori.
5
CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: PERCEPIRE E DISTINGUERE FENOMENI SONORI- COMPRENDERE E
UTILIZZARE LINGUAGGI SONORI E MUSICALI- ESPRESSIONE VOCALE E STRUMENTALE
DESCRITTORI VOTO
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.
Discrimina con sicurezza e creatività espressioni sonore con modalità informali.
10
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori, riproduce gli stessi con gesti, linee e colori e ne sperimenta le potenzialità.
Discrimina con sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
9
59
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori e riproduce gli stessi con gesti, linee e colori. Discrimina espressioni sonore con modalità informali.
8
Usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori. Discrimina con discreta sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
7
Si sforza ad usare la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri.
Discrimina suoni e rumori. Discrimina con scarsa sicurezza espressioni sonore con modalità informali.
6
Non usa la voce, il corpo, gli strumenti per cantare e suonare insieme agli altri. Ha difficoltà a discriminare suoni e rumori.
5
T E C N O L O G I A
CLASSE 1^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: VEDERE E OSSERVARE
DESCRITTORI VOTO
Riconosce oggetti semplici in modo corretto e preciso.
Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo e corretto anche in situazioni
diverse.
10
Riconosce oggetti semplici in modo corretto e preciso.
Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo, corretto e sicuro anche in situazioni diverse.
9
Riconosce oggetti semplici in modo corretto. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo autonomo in situazioni note.
8
Riconosce oggetti semplici in modo essenziale. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo non sempre sicuro in situazioni note. 7 Riconosce oggetti semplici in modo approssimativo. Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso in modo essenziale e aiutato.
6
Se guidato, riconosce oggetti semplici in modo incerto.
Conosce semplici funzioni del computer e opera con esso, anche se guidato, in modo confuso e incerto.
5
CLASSE 2^ - 3^ - 4^ - 5^
INDICATORI DI VALUTAZIONE: VEDERE E OSSERVARE – PREVEDERE E TRASFORMARE – INTERVENIRE E TRASFORMARE
DESCRITTORI VOTO
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo corretto e preciso. Utilizza
il computer per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di informazioni utili in modo
autonomo, corretto e sicuro.
Utilizza inmodo autonomo, corretto e sicuro programmi di posta elettronica, software per presentazioni
ed ipertesti, per il calcolo.
10
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo corretto.
Utilizza in modo autonomo il computer per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di
informazioni utili.
9
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo abbastanza corretto.
Utilizza il computer in modo abbastanza corretto per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca
di informazioni utili.
8
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo essenziale.
Utilizza il computer in modo essenziale e autonomo per videoscrittura e per navigare in Internet alla ricerca di informazioni utili.
7
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo approssimativo. Utilizza il
computer in modo confuso e incerto per videoscrittura e per navigare in internet, alla ricerca di
informazioni.
6
60
Riconosce, descrive e rappresenta oggetti semplici, utensili e macchine in modo incerto. Utilizza con difficoltà il computer per videoscrittura.
5
R E L I G I O N E C A T T O L I C A
CLASSE 1^ -2^ - 3^ - 4^ - 5^ INDICATORI DI VALUTAZIONE: CONOSCERE ESPRESSIONI, DOCUMENTI E CONTENUTI ESSENZIALI DELLA
RELIGIONE CATTOLICA - RISPETTARE ED APPREZZARE VALORI RELIGIOSI ED ETICI NELL’ESISTENZA DELLE PERSONE
ENELLA STORIA
DELL’UMANITÀ
DESCRITTORI VOTO
Ha un’ottima conoscenza della disciplina.
Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività proposte, dimostrando interesse ed impegno
lodevoli. ’ E ben organizzato nel lavoro, che realizza in modo efficace ed autonomo. ’ E in grado di operare collegamenti all’interno della disciplina.
E’ propositivo nel dialogo educativo.
OTTIMO
Conosce gli argomenti sviluppati durante l’attività didattica.
Si applica con serietà, motivazione e disinvoltura nel lavoro.
Usa un linguaggio preciso e consapevole e rielabora i contenuti in modo critico personale. ’ E disponibile al confronto e al dialogo.
DISTINTO
Possiede conoscenze adeguate sugli argomenti svolti. Sa effettuare collegamenti all’interno della
disciplina. Dà il proprio contributo durante le attività.
Partecipa ed interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo.
Sa organizzare le sue conoscenze in maniera quasi autonoma. E’ disponibile al confronto e al dialogo.
BUONO
Sa esprimere con sufficiente precisione le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della
disciplina, di cui comprende ed usa il linguaggio in modo semplice.
Partecipa, anche se non attivamente, all’attività didattica in classe.
E’ disponibile al dialogo educativo, solo se stimolato.
SUFFICIENTE
Conosce in modo superficiale o generico le espressioni, i documenti e i contenuti essenziali della
religione cattolica.
Ha difficoltà ad applicare le sue conoscenze nel rispetto e nell’apprezzamento dei valori etici.
Non sempre partecipa all’attività didattica. Il dialogo educativo è assente.
INSUFFICIENTE
61
2.34 Livelli relativi alla certificazione delle competenze:
modello ministeriale
In relazione alla certificazione delle competenze dei livelli raggiunti in uscita dalla scuola
primaria sarà utilizzato il modello nazionale.
2.35 Scuola Secondaria di 1° grado La Scuola Media “G.Carducci” è consapevole della grande responsabilità che deriva
dall’accogliere e accompagnare i ragazzi e le ragazze verso un processo di crescita personale,
favorendo le condizioni che aiutino tutti a diventare cittadini attivi e responsabili, a partire dalle
proprie condizioni di vita e dalle proprie risorse individuali.
Finalità dell’Istituto, in quanto "comunità educativa autonoma" è quella di organizzare una
programmazione funzionale alla crescita degli allievi, intesa come sviluppo dell’identità e
dell’autonomia personale.
Primario obiettivo dell’Istituto è quello di sviluppare nei ragazzi la capacità di "coltivare
dentro di sé il pensiero" che riflette su quello che apprende e scopre, per poter inventare,
costruire, creare il nuovo.
L’attività didattica curricolare è comune e concordata per tutte le classi dell’Istituto e rispetta le
linee generali tracciate dalle Indicazioni Nazionali. Attività di recupero, di sostegno e di
approfondimento sono effettuate dai docenti durante il normale svolgimento delle lezioni o
attraverso attività guidate, individuali e di gruppo, sotto forma di compiti, esercizi, ricerche,
approfondimenti realizzati anche attraverso l’uso delle tecnologie.
L’Istituto ritiene che il fondamento di una precisa e armonica azione metodologico‐didattica,
coerente ed efficace, è rappresentato da un organico progetto che tutti i docenti riconoscono
come fondante e orientante per la loro azione educativa. Tale progetto deve essere sostenuto e
sviluppato con una programmazione comune che, partendo dalle esigenze proprie di ciascun
alunno, promuova una cultura viva, condivisa e che stimoli l’aspetto creativo.
Viene quindi garantito l’accesso al maggior numero possibile di linguaggi e codici
comunicativi, espressivi e analitici della realtà, in modo da sviluppare nei ragazzi una capacità
di valutazione personale, che li aiuti a scoprire attitudini e inclinazioni, al fine di consentire
una prima ed efficace forma di orientamento. Attraverso i percorsi disciplinari, gli alunni
potranno essere artefici e costruttori della loro autonomia e delle loro competenze cognitive,
culturali, sociali e professionali, in vista di una proficua integrazione nella società, oggi
soggetta a un continuo sviluppo e cambiamento.
2.36 Finalità formative della Scuola secondaria di 1° grado
Assicurare a tutti gli alunni spazi orari di recupero e precisazione degli strumenti
operativi oltre che il potenziamento dell’eccellenza.
Offrire un percorso di studio calibrato sui propri bisogni, ritmi di lavoro e interessi per
conseguire traguardi formativi orientativi.
Accrescere la motivazione allo studio con l’inserimento in gruppi diversi, attraverso
l’offerta di percorsi pratici, insegnamenti alternativi, docenti diversi.
Creare situazioni di ricerca / progettazione/ approfondimento che trasformino le abilità
in competenze personali.
Preparare alla prova INVALSI.
62
Offrire agli alunni l’opportunità di consolidare/potenziare le competenze fondamentali
in vista del passaggio al successivo grado di studi.
Far acquisire capacità progettuali e una visione integrale dei saperi in vista del
colloquio finale d’esame.
2.37 Il corso ad indirizzo musicale L’istituto Comprensivo Carducci è l’unica scuola sul territorio di Gaeta ad avere un corso a
indirizzo musicale attivato, nell'anno scolastico 1991/92, dal Ministero della Pubblica
Istruzione.
Il D.M. 201 del 6 agosto 1999 è la normativa di riferimento per le scuole secondarie di I grado
a indirizzo musicale (S.M.I.M.) e prevede, oltre ai corsi a tempo normale, classi nelle quali,
accanto agli insegnamenti curricolari tradizionali, viene aggiunto lo studio di uno strumento
musicale.
I docenti di strumento fanno parte dell’organico stabile della scuola e garantiscono agli alunni
un percorso di studi triennale completamente gratuito(le famiglie dovranno solo provvedere
all’acquisto del materiale didattico: libri, strumento, leggio...).
Le lezioni di strumento si svolgono in orario pomeridiano e prevedono insegnamenti
individuali e/o in piccoli gruppi. Gli alunni del 2° e 3° anno partecipano anche alle esercitazioni
orchestrali.
Il percorso musicale dell’alunno è soggetto a valutazione e l’esecuzione strumentale figura tra
le prove d’esame del 3° anno.
Finalità
L’insegnamento strumentale:
promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso l’esperienza
musicale, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa,
sviluppa e orienta le potenzialità dell’alunno favorendo una più avvertita coscienza di sé
e del modo di rapportarsi al sociale,
promuove competenze di tipo cognitivo, affettivo e relazionale,
favorisce lo sviluppo e l’espressione della personalità dell’allievo partendo dalla
percezione del sé fisico (postura, rapporto con lo spazio, movimenti funzionali
all’esecuzione), proseguendo nella comprensione di un nuovo linguaggio codificato
specifico (notazione) per giungere alla crescita emotiva (rapporto con la “performance”
pubblica) e sociale (collaborazione con gli altri allievi nella realizzazione di brani
d’insieme).
Organizzazione del corso
Il Tempo Scuola del Corso a Indirizzo Musicale è di 33 ore settimanali.
Le lezioni di strumento si svolgono in orario pomeridiano per un totale di circa tre ore a
settimana.
L’insegnamento del solfeggio e della teoria è integrato nelle ore curricolari di strumento.
Le esercitazioni orchestrali, dedicate agli alunni del 2° e 3° anno, si effettuano il lunedì
dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
L’organizzazione dell’orario interno di ogni classe di strumento viene concordata con le
famiglie e tiene conto delle esigenze degli alunni, del numero complessivo degli iscritti e delle esigenze didattiche degli insegnanti.
Gli alunni del corso musicale si esibiscono in numerose occasioni, anche grazie alla
collaborazione con Enti locali.
63
L’iscrizione al corso musicale
Per segnalare la volontà di frequentare il corso a Indirizzo Musicale bisogna barrare
l’indicazione riportata nel modello d’iscrizione alla classe 1ª entro i termini previsti dal
Ministero. All’atto della domanda i genitori degli alunni possono esprimere una preferenza in
riferimento a uno dei quattro strumenti insegnati; nessuna richiesta indicata viene considerata
vincolante.
L’accesso è subordinato al superamento di una prova attitudinale dalla quale ha origine la
graduatoria degli ammessi.
La commissione tiene conto delle preferenze espresse ma si riserva la facoltà di indirizzare
alcuni alunni allo studio di uno strumento diverso da quello indicato al momento
dell’iscrizione, sulla base delle valutazioni fatte in sede d’esame (predisposizione fisica,
orecchio musicale…).
Nella nostra scuola sono attivi i seguenti corsi:
Chitarra
Clarinetto
Pianoforte
Violino
L’Orchestra Carducci
La nostra orchestra, composta dagli alunni del secondo e terzo anno, è affidata alla direzione
del Prof.Sergio Brusca, autore di arrangiamenti esclusivi per il nostro organico.
Il complesso strumentale è inoltre arricchito da una sezione di percussioni che si avvale della
collaborazione di un esperto esterno.
L’orchestra partecipa ogni anno ai concorsi nazionali, conseguendo sempre risultati prestigiosi.
La musica di insieme costituisce un’attività didattica privilegiata e una grande opportunità
formativa per gli allievi: in essa infatti entrano in gioco coordinazione, intelligenza, saperi
tecnici specifici, socialità, interdisciplinarità, controllo dell'emotività.
2.38 Corso a tempo prolungato Il corso a Tempo Prolungato offre l’opportunità agli allievi di arricchire la loro formazione in
un tempo scuola che, in quanto più ampio, consente maggiori occasioni di apprendimento, la
possibilità di curare e consolidare le competenze e i saperi di base (es.Italiano e Matematica)
Direzioni di intervento del Tempo Prolungato
Recupero,
Potenziamento: attività interdisciplinari
Obiettivi didattici:
• Ricomporre gli elementi della conoscenza in nuovi quadri d’insieme non solo
disciplinari.
• Saper cogliere gli aspetti essenziali dei problemi.
• Ricercare contenuti tematici che si traducano in valori/comportamenti, che si prestino
alla contestualizzazione e alla logica esplicativa.
• Partire dal lessico comune a più aree per connotarlo in ogni ambito disciplinare.
• Scegliere i contenuti secondo la rilevanza culturale e capirne la valenza nei diversi
contesti.
64
Organizzazione
Sia l’una che l’altra finalità presuppongono un contesto comunitario di apprendimento, fatto
di interazione tra gli alunni, e tra questi e il docente, da cui emerga il significato dell’attività, la
condivisione dei punti di vista e soprattutto l’autoconsapevolezza di ogni fase del percorso
didattico.
Il nostro Istituto ha utilizzato fin dal ’97 le risorse della flessibilità e delle compensazioni
disciplinari offerte dall’autonomia e ha introdotto con successo l’attività di recupero di ambito
linguistico e logico-matematico. La classe a tempo prolungato si innesta in questo contesto
organizzativo, nei gruppi di interclasse e nei percorsi vari affidati ai diversi docenti.
I tempi oltre le 30 ore ordinarie ( 6 ore compresa la mensa) sono utilizzati per l’attuazione di
laboratori di recupero e potenziamento relativi all’area linguistica e logico-matematica.
Per le classi terze le proposte tematiche sono interdisciplinari al fine di preparare percorsi
individuali per la prova d’esame.
La tipologia di percorsi e la relativa durata sono individuati in base ai bisogni degli alunni
2.39 Ampliamento e arricchimento dell’offerta
formativa nella Scuola Secondaria Per l’ampliamento dell’offerta formativa sono previste le seguenti attività: - visite guidate sul territorio, per sviluppare la conoscenza dei beni storici, artistici,
naturalistici: visite ai musei, alle mostre, a biblioteche;
- viaggi d’istruzione, per ampliare la conoscenza del territorio nazionale;
- organizzazione e/o partecipazione a manifestazioni sportive;
- partecipazione a spettacoli teatrali, musicali;
- partecipazioni a concorsi musicali, letterari, etc.
- preparazione alle certificazioni linguistiche.
Quadro Orario scuola Secondaria
DISCIPLINE
CORSO ORDINARIO CORSOPROLUNGATO CORSOMUSICALE
ORE 30 ORE 36 ORE 33
Italiano 6 6 6
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
Inglese 3 3 3
Francese/Spagnolo 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Motoria 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Religione Cattolica 1 1 1
Laboratorio linguistico 2
Laboratorio scientifico 2
Strumento musicale 3
Mensa 2
Laboratori Linguistici per le classi 3° (classi aperte, 5 gruppi)
Un’ora delle sei di italiano sarà dedicata alle seguenti attività:
- 1 gruppo =Alfabetizzazione lingua latina (con esame finale al termine del corso)
- 4 gruppi = Approfondimenti sul progetto di Istituto ed esercitazione Prove Nazionali.
65
2.40 Verifiche delle discipline della Scuola Secondaria L’autocontrollo, da parte dell’alunno, del proprio apprendimento è la strategia idonea a
gratificare e quindi a stabilizzare la prestazione di successo o al contrario a maturare un
bisogno di modifica della prestazione negativa, a prevenzione di un insuccesso futuro.
Se l’alunno non può accedere a una visibilità valutativa, non si può ottenere un rinforzo del
processo volitivo.
La verifica è anche autocontrollo da parte del docente del progetto di lavoro, della propria
metodologia, tramite il confronto della prestazione del lavoro dell’alunno in altri contesti
disciplinari.
Si effettua tramite le prove di istituto (iniziale/intermedia e finale), relative al curricolo di base,
sostanziate nel riscontro di obiettivi concordati a livello di gruppo di materia e pertanto
omogenea per tutte le classi parallele. La verifica è anche autocontrollo del sistema
relativamente all’organizzazione oraria, disciplinare, modulare. Essa misura l’efficacia e
l’efficienza dell’organizzazione tramite la misurazione della crescita di successo, del perdurare
della motivazione, degli esiti scolastici successivi.
I docenti effettuano:
verifiche disciplinari di classe e al termine delle U.D.A secondo precisi indicatori.
tre prove di istituto annuali per Italiano/Matematica/ Inglese con punteggio stabilito per
ciascun item. Il gruppo di materia ne stabilisce i contenuti e le modalità di esecuzione.
Finalità
Registrare il progresso disciplinare.
Strutturare interventi di recupero efficaci.
Misurare l’andamento del rendimento del singolo nelle discipline nell’arco dell’anno
per evidenziarne le lacune e le potenzialità; misurare il profitto del singolo in rapporto
al gruppo classe; della classe in rapporto alle altre classi; dell’istituto in rapporto ad
altre realtà tramite la verifica delle prove interne e della prova esterna INVALSI .
Organizzazione
Somministrazione individuale o per gruppi in un tempo stabilito secondo la libertà
metodologica del docente
La prova di istituto viene somministrata contemporaneamente alle classi parallele
riunite in diversi ambienti.
Viene osservato un tempo stabilito.
Viene corretta dal docente della materia.
I punteggi vengono riportati su griglia e tabulati con l’ausilio delle tecnologie.
Viene data comunicazione alle famiglie sugli esiti avuti.
2.41 Protocollo di valutazione della Scuola secondaria di I grado In coerenza con le novità introdotte con la normativa Legge n.62/17 e successive indicazioni, i
docenti della Scuola secondaria di I grado, nella logica della continuità e dell’aderenza ai
bisogni formativi degli alunni, connotano la pratica della valutazione come:
valorizzazione delle risorse emergenti e potenziali dell’allievo;
parte integrante del lavoro scolastico, poiché si pone il compito di rilevare con
tempestività l’informazione relativa ai processi di apprendimento, per consentire
un’efficace attivazione di procedure compensative;
66
capacità di aggiustare e riadattare l’azione didattica;
indicatore diagnostico per prevenire e modificare l’insuccesso;
azione che favorisce e sollecita la carica motivazionale ad apprendere.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato, ai fini valutativi, la suddivisione dell’anno scolastico in
quadrimestri.
Tipologia
➢ Valutazione disciplinare quadrimestrale (su decisione collegiale) in base al D.M. n.254/2012
➢ Valutazione finalizzata all’ammissione alla classe successiva come disposto nel D.L.
62/2017 art.6 e successiva Nota Ministeriale n. 1865/ 2017.
TEMPO NORMALE : 990 ore- Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:248
CORSO MUSICALE: 1089 ore- Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:272
TEMPO PROLUNGATO: 1188 ore-Limite annuo di assenze per la validità dell’A.S:297
Per l’attribuzione del voto il Consiglio di classe competente stabilirà l’incidenza e la priorità
dei criteri da considerare.
Modalità di valutazione al fine dell’ammissione all’esame di Stato (D.M.741/2017)
Gli articoli 6 e 7 del D.Lgs n.62/2017 individuano le modalità di ammissione agli esami di
Stato.
In sede di scrutinio finale l’ammissione all’esame di Stato è disposta in presenza dei seguenti
requisiti:
▪ aver frequentato almeno ¾ del monte ore annuale;
▪ non essere incorsi in sanzioni disciplinari art.4, c.9 e 9bis del DPR n. 249/98;
▪ aver partecipato alle prove INVALSI (Italiano – Matematica – Inglese).
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline,
il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto
dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno
all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.
Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in
una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10.
2.42 Rubrica della valutazione degli apprendimenti della
scuola Secondaria di 1° grado. Al fine di garantire una valutazione quanto più tempestiva e trasparente, come prevista nel
D.P.R. n.122 del 2009 e nel del D.lgs delegato n. 62/17, l’I. C. Carducci ha elaborato la
seguente Rubrica di Valutazione
67
I TA L I A N O
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti della disciplina e li
riferisce con proprietà e ricchezza lessicale. Pianifica il discorso in modo articolato
ed esprime commenti personali ed originali. Legge in modo fluido ed espressivo.
Produce testi dal contenuto pertinente ed approfondito, con idee originali e
valutazioni personali, corretti nella forma e con un lessico appropriato.
10
Conosce in modo sicuro e stabile i contenuti della disciplina e li riferisce con
precisione e ricchezza espressiva formulando considerazioni personali pertinenti.
Legge in modo fluido. Produce testi dal contenuto pertinente ed ampio, con
valutazioni personali, corretti nella forma e con un lessico appropriato.
9
Conosce in maniera globale i contenuti della disciplina e li riferisce con lessico
adeguato. Organizza il discorso in modo chiaro evidenziando capacità di analisi e di
sintesi. Legge in modo fluido. Produce testi dal contenuto pertinente ed esauriente,
con spunti personali, generalmente corretti nella forma e con un lessico adeguato.
8
Conosce in maniera adeguata i contenuti della disciplina e organizza il discorso in
modo chiaro evidenziando capacità di riflessione e di analisi. Legge senza errori,
rispettando la punteggiatura. Produce testi dal contenuto pertinente ed esauriente,
imprecisi nella forma.
7
Conosce i contenuti essenziali della disciplina e riferisce in termini semplici e non
sempre precisi le informazioni acquisite. Legge rispettando la punteggiatura.
Produce testi sostanzialmente pertinenti e dal contenuto essenziale, non sempre
6
corretti nella forma e con un lessico generico.
Conosce in maniera approssimativa i contenuti essenziali della disciplina e riferisce
con termini semplici ed in maniera spesso mnemonica gli argomenti studiati. Legge
con difficoltà. Produce testi non del tutto pertinenti e dal contenuto semplice, poco
corretti nella forma e con un lessico impreciso.
5
Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti della disciplina ed
incontra difficoltà ad esprimersi in modo chiaro e corretto. Legge in modo stentato.
Produce testi dal contenuto non pertinente e disorganico, scorretti nella forma e con
un lessico poco appropriato e ripetitivo.
4
68
STORIA
CLASSE 1^2^3^
DESCRITTORI VOTO
Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti disciplinari e sa
utilizzare con competenza e precisione linguaggi e strumenti specifici stabilendo
in maniera sicura ed autonoma rapporti di causa – effetto, analogie e differenze.
10
Conosce in maniera approfondita i contenuti disciplinari e sa utilizzare con precisione
linguaggi e strumenti specifici stabilendo in maniera autonoma rapporti di causa-
effetto, analogie e differenze.
9
Conosce in maniera esauriente i contenuti disciplinari e sa utilizzare in modo
appropriato linguaggi e strumenti specifici stabilendo adeguati rapporti di causa -
effetto, analogie e differenze.
8
Conosce in maniera adeguata i contenuti disciplinari e sa utilizzare in modo
conseguente linguaggi e strumenti specifici cogliendo i rapporti di causa - effetto,
analogie e differenze.
7
Conosce in maniera essenziale i contenuti disciplinari e sa utilizzare linguaggi e
strumenti specifici di base stabilendo fondamentali rapporti di causa–effetto,
analogie e differenze.
6
Conosce parzialmente i contenuti disciplinari ed utilizza con incertezza
linguaggi e strumenti specifici . Incontra difficoltà a stabilire in maniera
autonoma rapporti di causa - effetto, analogie e differenze.
5
Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti disciplinari; utilizza
con difficoltà linguaggi e strumenti specifici. Incontra molte difficoltà a stabilire
in maniera autonoma rapporti di causa – effetto, analogie e differenze.
4
69
CLASSE 1^ 2^3^
GEOGRAFIA
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
Conosce in maniera completa ed approfondita i contenuti disciplinari; sa utilizzare con
competenza e precisione linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente
fisico e umano e nell’analisi dei fenomeni geografici anche complessi, stabilendo in
maniera sicura ed autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-
politiche ed economiche.
10
Conosce in maniera approfondita i contenuti disciplinari; sa utilizzare con precisione
linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e
nell’analisi dei fenomeni geografici anche complessi, stabilendo in maniera autonoma
rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche.
9
Conosce in maniera esauriente i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo appropriato
linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e
nell’analisi dei fenomeni geografici , stabilendo adeguati rapporti di i relazione tra
situazioni ambientali, sociopolitiche ed economiche.
8
Conosce in maniera adeguata i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo conseguente
linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e
nell’analisi dei fenomeni geografici, stabilendo rapporti di relazione tra situazioni
ambientali, socio-politiche ed economiche.
7
Conosce in maniera essenziale i contenuti disciplinari; sa utilizzare in modo adeguato
linguaggi e strumenti specifici di base nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e
nell’analisi dei fenomeni geografici , stabilendo i principali rapporti di relazione tra
situazioni ambientali, socio- politiche ed economiche.
6
Conosce parzialmente i contenuti disciplinari ed utilizza con incertezza linguaggi e
strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e nell’analisi dei
fenomeni geografici. Incontra difficoltà a stabilire in maniera autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche
5
Conosce in maniera disorganica e frammentaria i contenuti disciplinari e utilizza con
difficoltà linguaggi e strumenti specifici nella descrizione dell’ambiente fisico e umano e
nell’analisi dei fenomeni geografici semplici. Incontra molte difficoltà a stabilire in
maniera autonoma rapporti di relazione tra situazioni ambientali, socio-politiche ed economiche.
4
DESCRITTORI VOTO
MATEMATICA
70
Piena e sicura padronanza dei contenuti disciplinari. Applicazione di procedimenti, regole
e proprietà in autonomia anche in situazioni nuove. Impostazione e risoluzione di
problemi complessi con ordine procedurale e rigore logico. Gestione e rielaborazione
delle diverse informazioni in modo accurato e uso di linguaggio grafico, verbale e
simbolico.
10
Conoscenza completa e approfondita dei contenuti disciplinari . Applicazione di
procedimenti, regole e proprietà con precisione ed in autonomia. Impostazione e
risoluzione di problemi con ordine e rigore logico. Rielaborazione delle informazioni
utilizzando in modo appropriato i linguaggi grafico, verbale e simbolico.
9
Conoscenza completa degli argomenti. Corretta applicazione di regole, proprietà e
procedimenti. Organizzazione strutturata di dati di un problema e formulazione di ipotesi
risolutive in maniera corretta e ordinata.
Rielaborazione di diverse informazioni utilizzando in modo chiaro e pertinente i
linguaggi grafico, verbale e simbolico.
8
Conoscenza globale dei contenuti di base. Applicazione di regole proprietà e
procedimenti in modo abbastanza preciso. Individuazione e organizzazione di dati di un
problema e ipotesi risolutive in modo abbastanza corretto in problemi non complessi.
Rielaborazione delle diverse informazioni utilizzando in modo abbastanza corretto i
linguaggi grafico, verbale e simbolico.
7
Conoscenza essenziale dei contenuti di base. Applicazione sostanzialmente corretta di
proprietà, regole e procedimenti in situazioni note. Individuazione e organizzazione di
dati di un problema in contesti semplici. Rielaborazione di diverse informazioni utilizzando in modo sostanzialmente corretto i linguaggi grafico, verbale e simbolico.
6
Conoscenza parziale dei contenuti disciplinari. Applicazione di regole, proprietà e
procedimenti in contesti semplici con guida dell’ insegnante. Individuazione e
organizzazione di dati di un problema in contesti semplici. Guidato utilizza in modo
accettabile i linguaggi grafico, verbale e simbolico.
5
Conoscenza lacunosa e frammentaria dei contenuti disciplinari. Applicazione
difficoltosa di regole, proprietà e procedimenti nonostante la guida dell’insegnante.
Difficoltà nell’individuazione di dati di un problema nell’applicare le regole risolutive
nonostante opportuna guida. Utilizzo del linguaggio grafico, verbale e simbolico in
modo frammentario e inadeguato .
4
SCIENZE
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
L’alunno possiede conoscenze organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Osserva fatti e fenomeni e ne coglie gli aspetti
caratterizzanti. Si esprime in modo efficace ed articolato utilizzando linguaggi specifici
con padronanza e sicurezza .
10
71
L’alunno conosce in modo completo e organico i contenuti disciplinari. Osserva e
descrive la realtà naturale riconoscendo gli elementi che consentono di interpretarla. Si
esprime utilizzando un linguaggio efficace e articolato e una terminologia specifica
sempre appropriata.
9
L’alunno conosce in modo completo i contenuti disciplinari. Osserva e descrive
situazioni problematiche della realtà naturale. Si esprime utilizzando un linguaggio
efficace e una terminologia e simbologia appropriate.
8
L’alunno conosce in modo globale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive
situazioni problematiche non complesse della realtà naturale. Si esprime utilizzando
un linguaggio chiaro e una terminologia e simbologia adeguate.
7
L’alunno conosce in modo essenziale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive la realtà
cogliendone gli elementi più semplici. Si esprime utilizzando un linguaggio semplice e
una terminologia e simbologia non sempre adeguate.
6
L’alunno conosce in modo parziale i contenuti disciplinari. Osserva e descrive in
modo generico semplici fenomeni naturali. Si esprime in modo non sempre coerente
utilizzando un linguaggio e una terminologia poco adeguati.
5
L’alunno conosce in modo lacunoso e frammentario i contenuti disciplinari. Descrive con
incertezza semplici fenomeni naturali. Si esprime in modo confuso utilizzando un
linguaggio e una terminologia approssimata.
4
LINGUE STRANIERE
(inglese / francese /
spagnolo)
CLASSE 1^ 2^3^ DESCRITTORI VOTO
Le conoscenze sono esaurienti, approfondite e creative. La comprensione orale e di un
testo scritto è chiara, immediata e completa. La produzione scritta e orale è sicura,
coerente e personale. Il lessico è ricco ed appropriato; le strutture grammaticali sono
corrette. La sintassi è precisa e scorrevole. Dimostra interesse e impegno nello studio
degli argomenti di civiltà.
10
Le conoscenze sono complete e approfondite. La comprensione orale e di un testo
scritto è completa. La produzione scritta e orale è coerente e personale. Il lessico è curato
ed appropriato; le strutture grammaticali sono complessivamente corrette. La sintassi è
precisa e scorrevole. Dimostra interesse e impegno nello studio degli argomenti di
civiltà.
9
Le conoscenze sono approfondite. La comprensione orale e di un testo scritto è in gran
parte completa. La produzione scritta e orale è autonoma e corretta. Il lessico è
appropriato. Le strutture grammaticali e la sintassi sono generalmente corrette. Dimostra
interesse e impegno nello studio degli argomenti di civiltà.
8
72
Le conoscenze sono abbastanza approfondite. La comprensione orale e di un testo scritto
è in gran parte completa. La produzione scritta e orale è abbastanza autonoma e corretta.
Usa un lessico adeguato e le strutture grammaticali sono abbastanza corrette. La sintassi
è elementare. Dimostra interesse nello studio degli argomenti di civiltà.
7
Le conoscenze sono essenziali. La comprensione orale e di un testo scritto è essenziale.
La produzione scritta e orale è talvolta autonoma e corretta. Usa un lessico semplice. Le
strutture grammaticali sono sufficientemente corrette. La sintassi è elementare. Dimostra abbastanza interesse nello studio degli argomenti di civiltà.
6
Le conoscenze sono limitate. La comprensione orale e di un testo scritto è parziale. La
produzione scritta e orale necessita di essere stimolata. Usa un lessico semplice. Le
strutture grammaticali non sono sempre corrette. Dimostra a volte poco interesse nello
studio degli argomenti di civiltà.
5
Le conoscenze sono confuse e frammentarie. La comprensione orale e di un testo scritto
è limitata a minime informazioni. La produzione scritta e orale è faticosa anche se
guidata. Usa un lessico povero e improprio. Le strutture grammaticali sono spesso
scorrette. Dimostra poco interesse nello studio degli argomenti di civiltà.
4
TECNOLOGIA
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale in modo completo e sicuro; applica correttamente le
regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure
piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in
laboratorio con grande padronanza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in
cui trovano impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli
per la produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro
influenza sull’economia del Paese in modo personale e critico; elabora uno schema
riassuntivo sull’argomento trattato con linguaggio preciso ed autonomo. Utilizza in
maniera integrata dei codici e delle tecniche della comunicazione multimediale,
autonomamente in modo personale e creativo.
10
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti all’ambiente
naturale ed artificiale in modo completo; applica correttamente le regole del disegno
tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e solide
sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio in maniera
rigorosa; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano impiego materiali,
utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la produzione agricola,
alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro influenza sull’economia del
Paese in modo personale; elabora uno schema riassuntivo sull’argomento trattato con
linguaggio preciso. Utilizza in maniera integrata dei codici e delle tecniche della
comunicazione multimediale, autonomamente in modo personale e creativo.
9
73
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale in modo organico e agevole; applica correttamente le
regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure
piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in
laboratorio con sicurezza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano
impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la
produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro
influenza sull’economia del Paese in modo pertinente; elabora uno schema riassuntivo
sull’argomento trattato con linguaggio appropriato. Utilizza in maniera integrata dei
codici e delle tecniche della comunicazione multimediale, secondo schemi guidati.
8
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale in modo autonomo e chiaro; applica correttamente le
regole del disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure
piane e solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in
laboratorio agevolmente; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano
impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la
produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro
influenza sull’economia del Paese in modo personale; elabora uno schema riassuntivo
sull’argomento trattato con linguaggio corretto. Utilizza in maniera integrata dei codici e delle tecniche della comunicazione multimediale, secondo schemi guidati.
7
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale in maniera adeguata; applica le regole del disegno
tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e solide
sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con
qualche incertezza; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano
impiego materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la
produzione agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro
influenza sull’economia del Paese in modo essenziale; elabora uno schema riassuntivo
sull’argomento trattato con linguaggio semplice. Utilizza in maniera adeguata dei codici
e delle tecniche della comunicazione multimediale.
6
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale in modo non sempre autonomo; applica le regole del
disegno tecnico distinguendo le caratteristiche principali delle diverse figure piane e
solide sapendo utilizzare gli strumenti e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con
delle incertezze; riflette sui contesti e sui processi di produzione in cui trovano impiego
materiali, utensili e macchine con particolare riferimento a quelli per la produzione
agricola, alimentare ed edile e comprende i settori produttivi e la loro influenza
sull’economia del Paese con qualche difficoltà; elabora uno schema riassuntivo
sull’argomento trattato con linguaggio semplice. Utilizza in maniera approssimata i
codici e le tecniche della comunicazione multimediale
5
Riconosce i processi tecnologici ed osserva e descrive fenomeni appartenenti
all’ambiente naturale ed artificiale solo se guidato; applica le regole del disegno tecnico
e progetta oggetti da realizzare in laboratorio con grandi difficoltà; riflette sui contesti e
sui processi di produzione in cui trovano impiego materiali, utensili e macchine con
particolare riferimento a quelli per la produzione agricola, alimentare ed edile e
comprende i settori produttivi e la loro influenza sull’economia del Paese in modo
elementare; elabora uno schema riassuntivo sull’argomento trattato con notevoli
difficoltà. Ha difficoltà ad applicare le tecniche della comunicazione multimediale
apprese
4
74
MUSICA
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza con padronanza e in modo
personale, cogliendone anche la funzione espressivo/comunicativa.
Partecipa in modo attivo a tutte le esperienze proposte ed esegue i brani vocali e
strumentali, individualmente e in gruppo, con correttezza, fluidità ed espressività.
Analizza, comprende e valuta, quanto posto all’ascolto, ne rileva i criteri di organizzazione
e i significati trasmessi, arricchisce la propria interpretazione con riflessioni sul contesto
socio-culturale di cui il brano è espressione; con consapevolezza critica rileva analogie e
differenze tra stili diversi.
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo personale e creativo,
scegliendo i mezzi e le strategie più efficaci.
10
L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza in modo autonomo, cogliendone
anche la funzione espressivo/comunicativa.
Partecipa in modo attivo a tutte le esperienze proposte, esegue i brani vocali e strumentali,
individualmente e in gruppo in modo corretto e fluido.
Analizza, comprende e valuta quanto posto all’ascolto, ne rileva i criteri di organizzazione
e i significati trasmessi, arricchisce la propria interpretazione con riflessioni sul contesto
socio-culturale di cui il brano è espressione.
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo creativo, pianificando
l’attività con precisione e coerenza.
9
L’alunno riconosce i simboli della notazione e li utilizza in modo autonomo e con
correttezza.
E’ attento e partecipe durante le esperienze musicali; esegue i brani vocali e strumentali in
modo corretto, rispettandone l’aspetto ritmico/melodico e l’andamento sia nelle
esecuzioni individuali sia in quelle di gruppo.
Analizza, comprende e valuta quanto posto all’ascolto, ne rileva i principali criteri di
organizzazione e opera collegamenti con il contesto socio-culturale di cui il brano è
espressione.
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali in modo generalmente corretto,
adeguandoli allo scopo.
8
L’alunno riconosce i simboli della notazione musicale e li utilizza in modo generalmente
corretto.
E’ attento durante le esperienze musicali ed esegue i brani vocali e strumentali
rispettandone l’aspetto ritmico/melodico e l’andamento, evidenziando una maggior
sicurezza nelle esecuzioni individuali rispetto a quelle di gruppo.
Analizza in modo adeguato quanto posto all’ascolto, cogliendone l’idea generale, gli usi e
le funzioni.
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e multimediali semplici,seguendo procedimenti
definiti.
7
L’alunno riconosce i simboli della notazione musicale e li utilizza in modo semplice.
Partecipa con attenzione durante le attività corali ed esegue i brani strumentali con
andamento lento e con lievi incertezze ritmico/melodiche.
E’ attento durante l’ascolto, percepisce e riconosce globalmente l’elemento sonoro nei
6
75
suoi tratti essenziali.
Sa realizzare messaggi musicali e multimediali semplici, in modo abbastanza corretto e
seguendo procedimenti definiti.
L’alunno riconosce in modo parziale i simboli della notazione musicale, li utilizza in
contesti semplici e con la guida dell’insegnante.
Partecipa alle attività di canto collettivo; esegue i brani strumentali con andamento lento e
insicuro, con errori negli aspetti ritmico/melodico e nell’emissione del suono.
Durante l’attività d’ascolto percepisce e riconosce solo i parametri sonori più evidenti.
E’ in grado di realizzare semplici espressioni musicali personali con il supporto
dell’insegnante.
5
L’alunno riconosce in modo parziale il linguaggio della disciplina e lo applica solo
attraverso un percorso guidato. E’ spesso sprovvisto del materiale necessario a svolgere le
attività.
Partecipa ai canti collettivi con difficoltà nell’attenzione; l’esecuzione strumentale presenta
continue interruzioni ed errori negli aspetti ritmico/melodico e nell’emissione del suono.
Durante l’ascolto di brani o di eventi sonori tende a distrarsi e recupera le informazioni
necessarie per svolgere l’attività solo se guidato.
Con il supporto dell’insegnante realizza espressioni musicali personali molto semplici che
consegna in modo incompleto o con errori tecnici.
4
ARTE E IMMAGINE
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate con
riferimento alla storia, evidenziando il valore estetico di alcuni elementi. Espone gli
argomenti con un linguaggio specifico e con un’organizzazione efficace e pienamente
corretta. Riesce ad esprimere valutazioni personali e riflessioni critiche. Rielabora e
produce messaggi visivi in maniera creativa e originale con l’uso di tecniche diverse.
10
Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate
con riferimento al contesto storico, evidenziando il valore estetico di alcuni elementi.
Espone gli argomenti con un linguaggio specifico e con un’organizzazione efficace e
corretta. Riesce ad esprimere valutazioni personali. Rielabora e produce messaggi
visivi in maniera creativa con l’uso di tecniche diverse.
9
Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate e
relaziona sugli argomenti con proprietà di linguaggio e correttezza mostrando una
adeguata capacità di rielaborazione personale. Sa analizzare e leggere opere d’arte
attraverso i criteri suggeriti dagli elementi del linguaggio visivo. Sa produrre lavori
grafico-pittorici con l’utilizzo corretto delle tecniche con creatività.
8
Conosce le espressioni pittoriche, scultoree ed architettoniche delle civiltà studiate.
Espone gli argomenti con proprietà di linguaggio. Sa analizzare e leggere opere d’arte.
Sa produrre lavori grafico-pittorici con l’utilizzo corretto delle tecniche.
7
76
Conosce e riferisce in modo essenziale gli elementi fondamentali dell’arte delle civiltà
studiate. Sa analizzare e leggere opere d’arte negli aspetti più significativi. Sa inventare
e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi in modo corretto.
Produce elaborati grafico-pittorici utilizzando varie tecniche in maniera abbastanza
ordinata e precisa. Analizza opere in maniera essenziale riconoscendo le caratteristiche
più evidenti. Elabora lavori grafici non sempre corretti e utilizza le tecniche e gli
strumenti di lavoro con poco ordine e precisione.
6
Conosce e riferisce in modo accettabile gli elementi fondamentali dell’arte delle civiltà
studiate ed espone in maniera non ancora precisa. Analizza opere in maniera essenziale
riconoscendo le caratteristiche più evidenti. Elabora lavori grafici non sempre corretti e
utilizza le tecniche e gli strumenti di lavoro con poco ordine e precisione.
5
Incontra difficoltà e riconosce gli elementi fondamentali dell’Arte di una civiltà studiata e
riferisce in maniera frammentaria e poco corretta. L’espressione grafica risulta poco
armoniosa e conserva espressioni infantili; l’uso degli strumenti è insicuro e gli elaborati
mostrano imprecisione e disordine.
4
EDUCAZIONE FISICA
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
Realizza e utilizza abilità in modo personale e produttivo, con disinvoltura ed efficacia.
Rispetta ed applica le regole con sicurezza.
10
Utilizza le capacità motorie in modo del tutto sicuro e con buona disinvoltura.
Conosce le regole, le rispetta e le applica con sicurezza.
9
Utilizza gli schemi motori in modo sicuro, conosce le regole e le applica con sicurezza. 8
Utilizza gli schemi motori con una certa disinvoltura, conosce ed applica le regole
principali.
7
Utilizza solo gli schemi motori di base, conosce le regole e le rispetta. 6
Utilizza stentatamente gli schemi motori di base, e rispetta occasionalmente le
regole principali.
5
Utilizza gli schemi motori di base solo occasionalmente e rispetta raramente le regole
principali.
4
77
RELIGIONE
CLASSE 1^ 2^3^
DESCRITTORI VOTO
L’alunno partecipa attivamente e con apporti personali a tutte le attività proposte,
dimostrando impegno e interesse attivo e propositivo nei confronti
dell’insegnamento della religione cattolica. Ha conoscenza completa e
approfondita dei contenuti proposti e li rielabora in maniera critica. È ben
organizzato nel lavoro che realizza in modo autonomo ed efficace. Usa un
linguaggio appropriato e crea collegamenti interdisciplinari.
OTTIMO
L’alunno si applica con vivo interesse alle attività proposte, interviene con
pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo. È disponibile al confronto
critico ed è aperto al dialogo educativo.
Conosce gli argomenti in maniera approfondita.
DISTINTO
L’alunno ha una conoscenza adeguata dei contenuti proposti che sa sintetizzare e
rielaborare con spunti personali . Dimostra un buon interesse dell’insegnamento
della religione cattolica.
Partecipa alle lezioni positivamente.
BUONO
L’alunno mostra un interesse alterno nei confronti dell’insegnamento della religione cattolica; partecipa alle lezioni in modo discontinuo.
Partecipa al dialogo educativo se stimolato.
Conosce in maniera essenziale gli argomenti.
SUFFICIENTE
L’alunno conosce parzialmente gli argomenti e trova difficoltà a sintetizzare e
analizzare. Usa un linguaggio non adeguato; il suo impegno è saltuario e
superficiale. Dimostra disinteresse nei confronti dell’insegnamento della
religione cattolica.
Ha un atteggiamento di generale passività.
INSUFFICIENTE
2.43 Livelli relativi alla certificazione delle competenze:
modello ministeriale
In relazione alla certificazione delle competenze dei livelli raggiunti in uscita dal I ciclo di
istruzione di I grado, sarà utilizzato il modello nazionale.
2.44 Rubrica di valutazione degli apprendimenti della
Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado
Al fine di garantire una valutazione quanto più tempestiva e trasparente, come prevista nel
D.P.R. n.122 del 2009 e nel del D.lgs delegato n. 62/17, l’I. C. Carducci ha elaborato la
seguente Rubrica di Valutazione dei compiti autentici:
78
CRITERI LIVELLI
AVANZATO (A) INTERMEDIO (B) BASE (C) INIZIALE (D)
COOPERAZIONE
Nel lavoro di
gruppo dà il
proprio contributo;
ascolta il parere dei
compagni; esprime
la propria idea;
riesce a mediare.
Nel lavoro di
gruppo dà il
proprio
contributo;
ascolta il parere
dei compagni;
esprime la propria
idea.
Nel lavoro di
gruppo dà il
proprio
contributo su
consegna.
Nel lavoro di
gruppo dà il
proprio
contributo dietro
sollecitazione.
Definisce obiettivi Definisce Definisce Accetta la e progetti obiettivi e obiettivi e pianificazione raggiungibili progetti possibili, progetti proposta da altri. individuandone individuandone essenziali, Collabora solo se tempie modalità di tempi e modalità collabora direttamente
PIANIFICAZIONE realizzazione. di realizzazione. nell’individuar coinvolto. Valuta Cerca di e
adeguatamente le collaborare con tempi e
risorse necessarie gli altri per modalità di
allo scopo. Cerca e portare a termine realizzazione
favorisce la il progetto del progetto
collaborazione con condiviso. condiviso.
gli altri per portare
a termine il
progetto condiviso.
AUTONOMIA
Utilizza
efficacemente e con
facilità gli
strumenti di
consultazione
disponibili
e,all’occorrenza, ne
ricerca altri.
Rispetta
pienamente i tempi
previsti.
Utilizza
efficacemente gli
strumenti di
consultazione
disponibili,
rispettando
i tempi previsti.
Utilizza in
modo adeguato,
anche se con
qualche
difficoltà, gli
strumenti di
consultazione,
nel limite dei
tempi
assegnati.
Richiede
l’incoraggiament
o dell’insegnante
o dei compagni
nell’uso di
strumenti di
consultazione.
I suoi elaborati, a
volte, risultano
incompleti al
termine del tempo
assegnato.
79
2.45 Griglia di valutazione delle competenze chiave europee
e di cittadinanza della Scuola primaria e della Scuola
secondaria di I grado
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Imparare ad imparare
COMPETENZE DI CITTADINANZA: Imparare ad imparare
Descrittori Indicatori Valutazione
Conoscenza di sé
(limiti, capacità..)
È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire.
10
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire. 9
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e inizia a saperli gestire.
8
Riconosce generalmente le proprie risorse e capacità e inizia a saperli gestire. 7 Si avvia a identificare punti di forza e di debolezza e cerca di gestirli. 6
Uso di strumenti
informativi
Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni.
Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi supporti utilizzati e scelti.
10
Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire, in modo appropriato e produttivo, i diversi supporti utilizzati e scelti.
9
Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire in modo appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.
8
Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni, gestendo i diversi supporti utilizzati.
7
Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i supporti di base utilizzati.
6
Acquisizione di un
metodo di studio e
di lavoro
Metodo di studio personale, attivo e creativo, utilizzando in modo corretto e proficuo il tempo a disposizione
10
Metodo di studio personale, efficace e produttivo, utilizzando in modo corretto il tempo a disposizione
9
Metodo di studio autonomo ed efficace , utilizzando in modo adeguato il tempo a disposizione
8
Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in modo adeguato il tempo a disposizione
7
Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato 6
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Spirito d’iniziativa
COMPETENZE DI CITTADINANZA: Progettare
Indicatori Valutazione
Uso delle
conoscenze
apprese per
realizzare un
prodotto.
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite per ideare e realizzare un prodotto.
10
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto.
9
Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto. 8
Utilizza discretamente le conoscenze apprese per realizzare un prodotto. 7
Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un semplice prodotto
6
Organizzazione del
materiale per
realizzare un
prodotto
Organizza il materiale in modo razionale e originale 10 Organizza il materiale in modo corretto e razionale 9 Organizza il materiale in modo appropriato 8 Si orienta nell’ organizzare il materiale 7 Organizza il materiale in modo non sempre corretto 6
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Consapevolezza ed espressione culturale
Competenza digitale COMPETENZE DI CITTADINANZA: Comunicare, comprendere e rappresentare
Descrittori Indicatori Valutazione
Comprensione e uso dei
linguaggi di vario genere
Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi con diversi supporti.
10
80
Comprende nel complesso tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi con diversi supporti.
9
Comprende diversi generi di messaggi e di una certa complessità trasmessi con vari supporti
8
Comprende nel complesso messaggi di molti generi trasmessi con diversi supporti diversi
7
Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti 6
Uso dei linguaggi disciplinari Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e originale tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.
10
Si esprime utilizzando in maniera corretta e appropriata i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.
9
Si esprime utilizzando correttamente tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari
8
Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.
7
Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi disciplinari.
6
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Competenze sociali e civiche
COMPETENZE DI CITTADINANZA: Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile
Descrittori Indicatori Valutazione
Interazione nel gruppo. Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo. 10 Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo 9 Interagisce attivamente nel gruppo 8 Interagisce in modo collaborativo nel gruppo. 7
Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo. 6
Disponibilità al
confronto
Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto 10 Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al confronto 9
Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile al confronto
8
Cerca di gestire in modo positivo la conflittualità 7
Non sempre riesce a gestire la conflittualità 6
Rispetto dei diritti altrui Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e ruoli altrui.
10
Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui. 9 Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. 8 Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui 7 Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui 6
Assolvere gli obblighi
scolastici
Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici 10 Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici 9 Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi scolastici
8
Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici 7 Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici 6
Rispetto delle
regole
Rispetta in modo scrupoloso le regole 10 Rispetta consapevolmente le regole 9 Rispetta sempre le regole 8 Rispetta generalmente le regole 7 Rispetta saltuariamente le regole 6
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE: Competenze matematiche e competenze di scienze e tecnologia
COMPETENZE DI CITTADINANZA: Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni
Descrittori Indicatori Valutazione
Risoluzione di situazioni
problematiche
utilizzando contenuti e
Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del percorso risolutivo in maniera originale anche in casi articolati, ottimizzando il procedimento.
10
81
metodi delle diverse
discipline
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi di una certa complessità e diversi da quelli affrontati, attraverso una
sequenza ordinata di procedimenti logici ed efficaci.
9
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici e adeguati.
8
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo, relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata
di procedimenti adeguati.
7
Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo parzialmente le fasi del percorso risolutivo, tentando le soluzioni adatte
6
Individuare e
rappresentare
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni, eventi e
concetti diversi
Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i
fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo.
10
Individua in modo ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto.
9
Individua i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto
8
Individua i principali collegamenti e le fondamentali relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo adeguatamente corretto.
7
Guidato individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti appresi. Ha difficoltà nella loro rappresentazione.
6
Individuare
collegamenti fra le
varie aree disciplinari
Opera autonomamente e in modo corretto e creativo collegamenti fra le diverse aree disciplinari, anche in relazione a problematiche complesse.
10
Opera autonomamente e in modo sicuro e corretto collegamenti coerenti e completi fra le diverse aree disciplinari. 9
Opera autonomamente e in modo corretto collegamenti coerenti fra le diverse aree disciplinari.
8
Opera con una certa autonomia collegamenti fra le diverse aree disciplinari. 7
Guidato riesce ad operare semplici collegamenti fra le diverse aree disciplinari.
6
Capacità di
analizzare
l’informazione
Valutazione
dell’attendibilità e
dell’utilità
Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata anche
dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Ne valuta
consapevolmente l’attendibilità e l’utilità.
10
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni
tecnologie della comunicazione. Ne valuta consapevolmente l’attendibilità e l’utilità
9
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità e l’utilità
8
Stimolato/a analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità e l’utilità
7
Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione.
6
Distinzione di fatti e
opinioni
Sa distinguere in modo corretto, preciso e riflessivo fatti e opinioni. 10
Sa distinguere in modo corretto e preciso fatti e opinioni. 9
Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni 8
Sa distinguere in modo abbastanza corretto fatti e opinioni principali. 7
Deve essere guidato nella distinzione tra i fatti principali. 6
82
2.46 Indicatori di osservazione del comportamento degli
alunni nella Scuola primaria e nella Scuola secondaria di I
grado
PARTECIPAZIONE RISPETTO
DELL’AMBIENTE
RESPONSABILITA’ RELAZIONE GIUDIZIO SINTETICO
Mostra interesse e
partecipazione continua e
attiva per tutte le
attività.Interviene in modo
pienamente pertinente.
Propone il proprio punto di vista.
Rispetta pienamente il
regolamento di
Istituto.
Frequenta
regolarmente le
lezioni.
Rispetta in modo
costante i compagni,
le cose e
l’ambiente scolastico.
E’ responsabile
nell’esecuzione delle
consegne e nella cura
del materiale
didattico.
Propositivo il
ruolo all’interno
dellaclasse.
Positive e
costruttive le
relazioni
instaurate con
tutti, pari e
adulti.
OTTIMO
Mostra attiva partecipazione alle
lezioni.
Interviene in modo pertinente
nelle conversazioni e rispetta le
opinioni altrui.
Rispetta il regolamento
d’Istituto.
Fequenta
regolarmente le lezioni
ed è consapevole del
valore delle regole.
Rispetta i compagni, le
cose e
l’ambiente scolastico.
Esegue regolarmente
i compiti che gli
vengono assegnati,
avendo cura del
materiale scolastico.
Positivo e
collaborativo il
ruolo nel gruppo
classe.
DISTINTO
Mostra buona attenzione e
partecipazione attiva alle lezioni.
Interviene in modo spontaneo
e adeguato alle discussioni.
Rispetta ilregolamento
d’Istituto; frequenta
con costanza le lezioni.
Nel complesso rispetta
le persone che
operano nella scuola, i
compagni, le cose e
l’ambiente scolastico.
Esegue i compiti che
gli vengono assegnati
in modo adeguato,
senza particolari
approfondimenti.
Collabora nel
gruppo classe,
scegliendo però,
a volte ruoli
gregari e senza
dare particolari
contributo alle
vicende
scolastiche di
gioco e d studio.
BUONO
Mostra saltuario interesse per
le attività e i doveri scolastici.
Tende a distrarsi facilmente
durante le lezioni. Gli interventi
sono poco pertinenti.
Pur conoscendo le
regole scolastiche non
sempre le rispetta.
Ha difficoltà a
controllare le proprie
reazioni emotive.
Discontinuo
nell’esecuzione dei
compiti.
Non sempre procede
autonomamente e
difficilmente assume
iniziative.
Superficiali le
relazioni
instaurate con i
coetanei e con
gli adulti.
SUFFICIENTE
Mostra disinteresse per le attività e i
doveri scolastici.
Si distrae continuamente.
Disturba le lezioni.
Ha un comportamento
poco corretto nei
confronti degli altri,
dell’ambiente e delle
cose.
Incorre in frequenti
richiami scritti e
comunicazioni alla
famiglia.
Raramente esegue i
compiti assegnati.
Rifiuta l’impegno e
subisce le iniziative
didattiche.
E’ ancora poco
inserito nel gruppo
classe.
Si limita a rivestire
ruoli gregari e
manifesta eccessiva
passività nelle
situazioni di gioco e
lavoro.Manifesta
poco autocontrollo ed
è spesso coinvolto in
situazioni conflittuali
perché tende a
prevaricare i
compagni.
INSUFFICIENTE
83
3. AREA DELLA GESTIONE ORGANIZZATIVA
E
AMMINISTRATIVA
84
3.1 Comunità scolastica
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Rosaria
Macera
STAFF DEL DIRIGENTE
1° Collaboratore del Dirigente
con funzione di vicaria
Scuola Media "G.Carducci": Giulia
Scotti
2° Collaboratore del Dirigente Scuola Media "G.Carducci": Maria
Basile
Collaboratore responsabile di plesso
Scuola Primaria "S. Conca"
Elena Mercuri
Collaboratore responsabile di plesso
Scuola Primaria "Virgilio"
Giuseppina Totaro
Fiduciaria Scuola dell’Infanzia "S. Conca" Giuseppina Ramaglia
Fiduciaria Scuola dell’Infanzia "Virgilio"
Coccoluto Maria
Funzione Strumentale: AREA 1-AGGIORNAMENTO E GESTIONE POF-PTOF
Maria Concetta Di Ciaccio, Maria
Rosaria Gentile
Funzione Strumentale: AREA 2-GESTIONE DEL SITO WEB
Luigi Colozzo
Funzione Strumentale: AREA 3- VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA E
RACCORDO TRA ORDINI DI SCUOLA-CONTINUITA’
Elena Mercuri, Lucia Coccoluto
Funzione Strumentale: AREA 4-COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE
NUOVE TECNOLOGIE
Giampaolo Coscione
Funzione Strumentale: AREA 5 -VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE,
ORIENTAMENTO
Rosanna Di Cecca
85
Gli uffici di segreteria hanno sede presso la Scuola
Secondaria di 1° grado “G.Carducci”.
Piazza Trieste, 5 - 04024 Gaeta
Telefono e Fax: 0771.460265
E-mail: [email protected] P.E.C.: [email protected]
3.2 Orario di Ricevimento Dirigente Scolastico
Il Dirigente scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera riceve Orario al pubblico
presso la sede centrale di Gaeta Scuola Secondaria Il martedì e il giovedì dalle ore 11:00 alla ore
“G.Carducci”. 12:30 e il mercoledì e il venerdì su appuntamento.
3.3 Uffici di segreteria
3.4 Ricevimento genitori
Incontri pomeridiani
Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria
Docenti di Scuola dell’Infanzia: 2 incontri pomeridiani
annuali.
Docenti di Scuola Primaria: 4 incontri pomeridiani annuali.
Incontri pomeridiani
Scuola Secondaria di 1° grado
Docenti di tutte le discipline: 2 incontri pomeridiani
annuali.
Coordinatori di classe: 1 incontro per la consegna della
scheda di valutazione finale.
Incontri di mattina
Scuola Secondaria di 1° grado
Ogni docente si renderà disponibile a ricevere i genitori
un’ora al mattino nella 1° settimana di ogni mese. E’
inoltre possibile fissare un appuntamento la 3° settimana
del mese richiedendolo per iscritto almeno tre giorni prima.
3.5 Calendario Scolastico 2018-2019 Con Deliberazione della Giunta Regionale Lazio ( circ. n. 313049 del 28/05/2018), è stato
approvato il calendario scolastico regionale per l’anno 2018-2019.
Inizio lezioni Primaria e Scuola Secondaria: 17-09-2018 Inizio lezioni Scuola dell’Infanzia:17-09-2018
Fine lezioni Primaria e Scuola Secondaria: 08-06-2019 Fine lezioni Scuola dell’Infanzia: 29-06-2019
Sospensione delle attività didattiche e festività:
▪ Tutte le domeniche;
▪ 1° novembre: festa di tutti i Santi;
▪ 8 dicembre: Immacolata Concezione; ▪ dal 23 dicembre 2018 al 6 gennaio
2019: festività natalizie;
▪ 18 aprile al 23 aprile 2019: festività pasquali;
▪ 25 aprile: anniversario della liberazione;
▪ 1° maggio: festa dei Lavoratori; ▪ 2 giugno festa nazionale della
Repubblica/festa del Santo Patrono.
Direttore servizi generali amministrativi:
Rag. Sig.ra Maggiarra Claudina
Orario al pubblico
Tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
86
3.6 Consiglio di Istituto in fase di rinnovo Il Consiglio di Istituto ha durata triennale. Ha potere deliberante, su proposta della giunta
esecutiva, su quanto concerne l’organizzazione e la programmazione dell’attività della scuola
anche in relazione all’impiego dei mezzi finanziari. Ha potere propositivo in materia educativo
didattica.
Per il triennio 2015-2018, il Consiglio d’Istituto risultacosì composto:
Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera
Componente Docenti Sig. Totaro Giuseppina - Scuola Primaria Virgilio
Sig. Ramaglia Giuseppina - Scuola Infanzia Conca
Sig. Quadrino Loana - Scuola Secondaria 1° Grado
Sig. Basile Maria - Scuola Secondaria 1° Grado
Sig. Valente Virginia - Scuola Primaria Conca
Sig. Di Cecca Rosanna - Scuola Primaria Virgilio
Sig. Gentile Maria Rosaria - Scuola Primaria Conca
Sig. Vagnani Sonia- Scuola Primaria Virgilio
Componente Genitori Sig. ButtaroGiuseppe
Sig. MaglioCarmen
Sig. Bianchi Giovanna
Sig. Palladino Teresa
Sig. Valente Giuseppina
Sig. D’Arienzo Daniele
Sig. Gambaro Agnese
Sig. Zanfrisco Marco
Presidente:
Sig. ButtaroGiuseppe
Vice Presidente:
Sig.ra Giuseppina Valente
Personale ATA Sig. Di Cecca Raffaele
Sig. Cammarota Angelo
Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico Dott.ssa Maria Rosaria Macera
DSGA Claudina Maggiarra
Genitori
Docente
Daniele D’Arienzo
Maria Rosaria Gentile
Personale ATA Raffaele Di Cecca
87
COGNOME NOME
1. CAPOBIANCO
SABINA
2. CATERINO*
PATRIZIA
3. CHINAPPI
FEDERICA
4. DE LUISE
MARIA
5. INZITARI
TIZIANA
6. MURCIANO
MANUELA
7. NARDELLA
ANNUNZIATA
8. PELLICCIA
FEDERICA
9. RAMAGLIA
GIUSEPPINA
10. ROMANO
MARIA
11. TUCCIARONE
LINA
COGNOME NOME
1. AMBROSIO GIUSEPPINA
2. CATERINO* PATRIZIA
3. CAVALLO FELICETTA
4. COCCOLUTO MARIA
5. DI VITO ANTONELLA
6. FOGLIA PAOLA
7. IANNIELLO ANGELA
8. LUISO GIUSEPPINA
9. PALMIERI MARTA
10. PANE IMMACOLATA
11. PIGNATIELLO PAOLA
12. REALFONZO
DANIELA
13. VENTURA LETIZIA
3.7 Elenco docenti scuola dell’Infanzia a.s.2018-2019
PLESSO S.CONCA PLESSO VIRGILIO
* CATERINO PATRIZIA (6H INFANZIA VIRGILIO + 6H INFANZIA CONCA)
88
COGNOME NOME
1.AVALLONE ANNUNZIATA
2. BATTISTA RITA
3. BONI MARIA
4. CERRITO* RITA
5. DI SCHINO CARMELINA
6. FREDA ANNA MARIA GIOVANNA
7. FUSCO* CARMINA
8. GENTILE MARIA ROSARIA
9. GIOIELLA LUCIA
10. LUCREZIANO FRANCESCA
11. MERCURI ELENA
12. MITRANO PATRIZIA
13. . RECCO SILVIA
14. SPINOSA
ANTONIETTA
15 VALENTE SILVANA
16. VALENTE VIRGINIA
COGNOME NOME
1. AVERSA MARIA LUISA
2. BINACCHI VIRGINIA
3. BORRIELLO GENOVEFFA
4. BRONGO ADELINA
5. CERRITO* RITA
6. D’ACCONE MARIA
7. DI CECCA
ROSANNA
8. FELACE VALENTINA
9. FORTE MARIA LUISA
10. MACERA MARIA
11. MACONE GIORGIA
12. MANISCALCO LUCREZIA
13.PAONE RITA DANIELA
14. PASCIUTO CARMINA
15. PERRONE GIOVANNA
16. PETRONE NADIA
17. SORABELLA ANTONELLA
18. TOTARO GIUSEPPINA
3.8 Elenco docenti scuola Primaria a.s. 2018-2019
PLESSO S.CONCA PLESSO VIRGILIO
* CERRITO RITA (SERVIZIO CONCA/VIRGILIO)
89
COGNOME NOME
1. ACETO PALMA
2. BASILE MARIA
3.BOCCHETTI MARIA CRISTINA
4.BRUSCA SERGIO
5.BUONOCORE ALESSANDRA
6. CAPOBIANCO ANNAMARIA
7. CARDILLO PICCOLINO CATIA
8. CARIA ANTONELLA
9. CASAREGOLA VINCENZA
10. CHINAPPI FRANCESCA
11.CIANO VINCENZO
12.CICIONE SONIA
13.COCCOLUTO GIUSEPPINA
14.COCCOLUTO LUCIA
15.COLOZZO LUIGI
16.CONSALVI ALESSANDRA
17.COSCIONE GIANPAOLO
18. DE FILIPPIS GIANNI CLAUDIO
19. DI CECCA BENEDETTO
20.DI CIACCIO MARIA CONCETTA
21.FANTASIA SARA
22.FIORILLO ROBERTO
23. FRANCO IMMACOLATO
24. GRASSO MARIA
COGNOME NOME
25.LOMBARDI FRANCO
26.LUNARDON LUCIANO
27.MANCINI FABRIZIA
28. MARIANI UGO
29.MITRANO TIZIANA
30.PRESCIUTTI FRANCA ANTONIETTA
31.RENZO PAOLA
32.SASSO MELANIA
33.SCHIAPPA MONICA
34.SCOTTI GIULIA
35. SIMEONE PALMINA
36.STAIBANO MARIA ANTONIA G.
37.SUPINO NADIA
38.TREGLIA ELISA
39. VERDE MARIA DOMENICA
40.VERRICO FRANCESCO
41. VIOLA VALENTINA
42.VUOLO VINCENZO
3.9 Elenco docenti scuola media "G.Carducci" a.s. 2017-2018
90
3.10 Elenco personale ATA a.s. 2018-2019
PLESSO S.CONCA SCUOLA MEDIA "G.CARDUCCI
COGNOME NOME
1.BUONOMO
GIUSEPPE ANTONIO
2. PAPARELLA
BRUNO
3.PELLICCIA
MARIALUISA
4. VAUDO
RAFFAELE
PLESSO VIRGILIO
COGNOME NOME
1. CAMMAROTA
ANGELO
2. CICCONE
MARIA TERESA
3. GIANNI
MARIA CIVITA
4. POGIOLI
GABRIELLA
5. ZINICOLA
ANTONIO
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COGNOME NOME
1. MAGGIARRA
CLAUDINA (D.G.S.A.)
2. ALBANESE
ANNA
3. DI CECCA
RAFFAELE
4. LORELLO
GIUSEPPINA
5. NOCELLA
GENNARO
COLLABORATORI SCOLASTICI
1. BACONE
ANNA
2. DI MICCO
CARMELA
3. MARCIANO
FRANCESCO PAOLO
4. PERRICONE
RICCARDO
5. VISCO
DANTE ROCCO
91
3.11 Referenti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
BES e DSA: Vincenza Casaregola
Disabilità: Antonella Caria
3.12 Referente per le attività di prevenzione e contrasto del
bullismo e cyberbullismo
Vincenza Casaregola
3.13 Comitato di Valutazione in fase di rinnovo
Il Comitato per la Valutazione dei Docenti dell’I.C. “G.Carducci” istituito per il triennio 2015-
2016, 2016-2017 e 2017-2018, secondo il comma 129 della Legge 107/2015, risulta così
composto:
Maria Rosaria
Macera
Dirigente
Scolastico
Vito Costanzo Dirigente
Scolastico-
Membro esterno
Gentile M. Rosaria Docente
individuato dal
Consiglio di Istituto
Ciano Vincenzo Docente
individuato dal
Collegio Docenti
Vagnani Sonia Docente
individuato
dal Collegio Docenti
Buttaro Giuseppe Genitore
individuato dal
Consiglio di
Istituto
Valente
Giuseppina
Genitore
individuato dal
Consiglio di Istituto
92
4. AREA PROGETTUALE
93
4.1 Arricchimento dell’offerta formativa: progettualità. Per integrare e migliore l’offerta formativa, l’Istituto Comprensivo “G.Carducci” realizza
progetti rivolti a classi e/o gruppi di alunni. Tali attività ogni anno sono proposte e deliberate
dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto e delineano l’identità della Scuola, la sua
attenzione ai bisogni dell’utenza, l’impegno a costruire prospettive culturali e professionali che
arricchiscono il curricolo.
Tutti i progetti dell’Istituto sono stati selezionati con l’intento di migliorarela partecipazione
dell’alunno alla vita comunitaria, favorendone la crescita sociale e affettiva. La finalità
principale dell’intera attività progettuale partedall’esigenza di promuovere negli alunni
l’integrazione, lo sviluppo e la fruizione dei diversi linguaggi, il delinearsi di specifiche
abilità, la conoscenza di nuove tecnologie, la sperimentazione scientifica, l’impegno solidale
nei confronti dell’altro, l’orientamento scolastico e lo sviluppo di competenze.
Il Comprensivo Carducci organizza la propria offerta formativa secondo criteri di funzionalità
ed effettiva rispondenza alle aree di riferimento. La ragione di una progettualità mirata, così
come richiesto dalle normative vigenti, è giustificata anche dalla necessità di offrire all’utenza
strumenti operativi, di studio edi approfondimento, nuovi, basati su una didattica diversa e
innovativa che consenteal bambino/ragazzo di scoprire in se stesso nuove potenzialità e di
sperimentare proprie iniziative.
Sia in ambito curricolare sia in ambito extracurricolare, è prevista la collaborazione di esperti
esterni (Enti locali, Associazioni culturali, Associazioni professionali, altre scuole) operanti sul
territorio, al fine di integrare le competenze dei docenti della scuola con apporti operativi di
alto e comprovato spessore culturale. I percorsi didattici e lemetodologie da adottare, relativi a
tutte le iniziative programmate, saranno strettamente connessi alle scelte culturali epedagogiche
del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Alla luce dei D.Lgs delegati n. 60, 62 e 66 del 2017, i percorsi progettuali 2017/2018 sono
contemplati in 5 macrounità i cui contenuti vengono esplicitati nelle pagine seguenti
1. Linguaggi
2. Educazione sostenibile
3. Benessere e salute per una scuola inclusiva
4. Cittadinanza e Costituzione
5. Innovazione e formazione
94
4.2 Linguaggi
Nello scenario educativo odierno appare sempre più necessario promuovere lo sviluppo delle
potenzialità dell’allievo che apprende, affinché questi possa sviluppare un’autonoma capacità
di affrontare le diverse esperienze, imparando a riconoscere e a utilizzare gli strumenti
necessari. L’affermazione di una didattica delle competenze richiede la ricerca di un rapporto
costruttivo tra le diverse discipline, che si integrano tra loro riconquistando, nella
interdisciplinarità, quell'unitarietà del sapere che è l'unica forma capace di soddisfare l'esigenza
di comprensione della realtà nella sua totalità.Per promuovere lo formazione globale
dell’alunno, l’Istituto Carducci attiva percorsi atti a sviluppare, in maniera armonica e
integrale, le capacità intellettuali, linguistiche, espressive, tecnologiche,estetiche di ciascun
ragazzo, affinché possa conoscersi, scoprire il proprio potenziale umano, le proprie risorse, le
proprie specifiche peculiarità e possa utilizzare strategie personali per comprendere la realtà,
capirla e trasformarla.
Poiché non tutti gli allievi hanno le stesse risorse di base, né gli stessi interessi, né si trovano
nelle stesse condizioni di vita, occorre offrire diversi percorsi in base alla varietà di interessi di
ciascun studente, potenziandocosì la capacità di comunicazione, di espressione e di
comprensione attraverso diverse forme di linguaggio.
La possibilità di “essere”, per mezzo dell’espressione creativa, favorisce negli alunni la
motivazione allo studio e la partecipazione di tutti.
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEE
Comunicazione nella lingua madre, Comunicazione nella lingua
straniera, Competenza digitale, Imparare ad imparare
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo
e responsabile, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed
interpretare l’informazione
Teatro/Cinema Musica Comunicazione Laboratori
La Zattera del Teatro
La Scuola va al
Teatro/ La scuola va
al Cinema
Musigiocando
Percussioni in
Orchestra
Coro Made in Italy
Piccola Orchestra
Popolare
Progetti lettura:
-Lettura in biblioteca
-Nati per Leggere
-Libriamoci
Sviluppo del pensiero
computazionale
Yummy Yummy
Certificazioni
linguistiche A1/A2:
Cambridge ,Dele, Delf
Laboratorio di
Fotografia Digitale
Laboratorio di
Giornalismo
Laboratorio
dell’Audiovisivo
Laboratorio di Latino
95
TEATRO/CINEMA
LA ZATTERA DEL TEATRO
Premessa Il progetto, realizzato dalla Compagnia Teatrale “Bertolt Brecht” di Formia, si
propone di attivare le potenzialità di ciascun alunno per favorire le diverse
modalità espressive e comunicative individuali e di gruppo, a livello
concettuale, motorio e relazionale.
Finalità
e
Contenuti
L’attività teatrale si pone come luogo privilegiato nel quale realizzare
esperienze di apprendimento con caratteristiche di operatività. Il contesto
socializzante abitua gli alunni a interagire, valorizzando ampliando i loro
vissuti; il confronto diretto promuove pratiche di discorso collettivo e
favorisce le modalità di argomentazione e di ragionamento. Il
passaggio dalle competenze alle conoscenze specifiche avviene mediante
una didattica interattiva, ampiamente fondata sul lavorare insieme e sulla condivisione delle scelte operative.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto esterno Maurizio Stammati
LA SCUOLA VA AL CINEMA / LA SCUOLA VA A TEATRO
Premessa Il Cinema e il Teatro hanno un proprio linguaggio espressivo e narrativo e
offrono la possibilità di utilizzare i loro contenutiall’interno di un percorso
didattico e pedagogico, a sostegno della programmazione scolastica.
Finalità
e
Contenuti
Il tema, introdotto prima della visione, sarà sviluppato in seguito con
proposte grafiche e approfondimenti linguistici.
Il progetto vuole formare degli spettatori attenti e consapevoli, capaci
di esprimere un giudizio critico su tutto ciò che vedono.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
MUSICA
MUSIGIOCANDO
Premessa La musica svolge un ruolo fondamentale nella vita del bambino che, grazie ad
essa sviluppa capacità di comprensione, comunicazione, introspezione oltre
ad alimenatre la propria immaginazione e creatività.
Finalità
e
Contenuti
Il percorso ha per finalità lo sviluppo della dimensione musicale di ciascun
bambino e la valorizzazione in un clima ludico delle loro condotte musicali e
motorie-espressive, favorendo il gusto pe l’invenzione e la produzione
d’assieme con vocem danza e strumenti.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia con l’ausilio dell’esperto esterno Angela Merenna
96
PERCUSSIONI IN ORCHESTRA
Premessa La figura dell’esperto esterno in strumenti a percussione affianca da circa 10
anni il team dei docenti di musica della nostra scuola media e ha contribuito in
maniera significativa al miglioramento qualitativo dell’orchestra, come attestatodainumerosiriconoscimentiottenuti a livellonazionalenegliultimianni.
Finalità
e
Contenuti
L’obiettivo che ci si propone, con l’attuazione del progetto, è quello di
migliorare il senso ritmico, ottimizzare la qualità didattica della
formazione orchestrale Carducci, potenziare le sonorità dell’orchestra
e ampliare l’Offerta Formativa del Corso a Indirizzo Musicale.
La collaborazione del docente esterno è prevista durante le prove
orchestrali e nelle varie esibizioni pubbliche degli alunni, sia sul
territorio che fuori provincia.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado
CORO MADE IN ITALY
Premessa Il coro “Made in Italy” nasce con l’intento di volgere i nostri cuori all’Europa
e al resto del Mondo.
Finalità
e Contenuti
Il coro “Made in Italy” della scuola media G.Carducci di Gaeta, intende
rappresentare, attraverso brani musicali proposti, l’unicità corale,
l’espressione che traspira dai loro contenuti cercando la simbiosi e
correlazione spirituale degli autori che verranno interpretati.
Destinatari Alunni delle classi prime della Scuola secondaria di I grado
PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE
Premessa Il progetto nasce nel 2012 da un’idea della musicista Valentina
Ferraiuolo e si propone di creare momenti di aggregazione usando la
musica come veicolo culturale attraverso incontri che rafforzano
l’identità culturale.
Finalità
e Contenuti
Il progetto e si propone di avvicinare gli studenti al mondo dei canti
tradizionali e alle tecniche di base del tamburello con un lavoro
pluriennale volto all’acquisizione di conoscenze e competenze
nell’ambito della musica, ma con riferimenti multidisciplinari. Speciale
attenzione verrà dedicata alla tradizione dei sciusci e al repertorio delle
filastrocche.
Destinatari Alunni scuola Primaria Alunni della Scuola secondaria di I grado con l’ausilio dell’esperto esterno Valentina Ferraiuolo
97
COMUNICAZIONE
PROGETTO LETTURA
Premessa La società attuale offre a bambini e ragazzi innumerevoli stimoli
culturali, soprattutto di carattere multimediale e tecnologico. La scuola,
pur essendo aperta e pronta ad accogliere le innovazioni tecnologiche
ed informatiche ed a sfruttarle ai fini di uno sviluppo integrale delle
abilità e delle competenze dei ragazzi, ha il compito di concentrarsi sul recupero dell’importanza della lettura e del confronto con il libro.
Finalità
e
Contenuti
L’obiettivo primario è quello di sviluppare la motivazione e l’interesse nei
confronti della lettura potenziando le capacità di analisi su quanto si è letto e
arricchendo il patrimonio di conoscenze e di lessico dell’alunno al fine di una
più articolata e creativa comunicazione personale.
Nell’ambito delle azioni formative, l’istituzione scolastica partecipa alle
iniziative “Nati per leggere” , “Libriamoci” e “Lettura in Biblioteca”
Per questi progetti è previsto l’incontro con autori/ lettori che leggeranno
brani tratti da libri selezionati o loro opere.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola secondaria di I grado
YUMMY YUMMY
Premessa La lingua straniera si qualifica come strumento educativo per l’esposizione a suoni verbali che predispongono ad acquisizioni
successive, l’avvio e il potenziamento delle abilità necessarie a stabilire
interazioni positive con gli altri, la costruzione di una positiva
immagine di sé e infine la maturazione di un’identità personale
equilibrata.
Finalità
e
Contenuti
Le attività verranno proposte attraverso un approccio ludico e sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi non solo cognitivi ma anche affettivi e sociali.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia (alunni cinquenni)
SVILUPPO DEL PENSIERO COMPUTAZIONALE
Premessa L’Istituto aderisce, nel corrente anno scolastico, all’iniziativa
“Programma il futuro” promossa dal MIUR, in collaborazione con il
CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) e
all’edizione “Code Week”.
Finalità
e
Contenuti
L’obiettivo è quello di offrire opportunità di apprendimento informali e
intuitive che avvicinino gli studenti al pensiero computazionale e al
problem-solving.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria
98
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
Premessa La certificazione esterna delle competenze linguistiche è diventata un indice
di qualità per quelle istituzioni scolastiche che ne decidono l’inserimento nel
proprio PTOF
Finalità
e
Contenuti
Cambridge: Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione
riguardante la lingua inglese che fa riferimento ai livelli PreA1/ A1/A2.1/A2
del quadro comune europeo per le lingue straniere. In vista dell’esame
un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi nelle attività.
Dele:Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione esterna livello
A1/A2 del Quadro Comune Europeo per le lingue straniere. In vista
dell’esame un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi nelle attività.
Delf A1/A2: Ha come obiettivo il conseguimento di una certificazione esterna
DELF SCOLAIRE, livello A1/A2 del Quadro Comune Europeo per le lingue
straniere. In vista dell’esame un’insegnante madrelingua affiancherà gli allievi
nelle attività.
Destinatari Cambridge: Alunni delle classi V della scuola Primaria e alunni della scuola
Secondaria di primo grado
Dele : Alunni della scuola Secondaria di primo grado Delf: Alunni della scuola Secondaria di primo grado
LABORATORIO DI GIORNALISMO
Premessa Oggi viviamo in un mondo dove siamo bombardati da notizie, spesso vere, ma molto spesso create artificialmente anche per creare delle suggestioni.
Finalità
e Contenuti
Il laboratorio vuole far avvicinare i ragazzi al mondo dei mass media attraverso le nuove tecnologie affiancate dalla tradizione della carta stampata. Avrà cadenza settimanale e sarà organizzato sullo schema di una redazione giornalistica in cui ognuno dei ragazzi avrà un compito specifico e delle responsabilità.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto
esterno Enrico Duratorre
LABORATORIO DI FOTOGRAFIA DIGITALE
Premessa Il corso si prefigge di accompagnare l’allievo all’interno del mondo della fotografia digitale partendo dall’”abc”.
Finalità
e Contenuti
Il corso è rivolto a tutti gli alunni appassionati di fotografia o che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia con maggiore competenza, partendo dalla consocenza della rporpia attrezzatura, in modo da arrivare ad utilizzarla in maniera completa.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’esperto
esterno Enrico Duratorre
99
LABORATORIO DELL’AUDIOVISIVO
Premessa Il Cinema prima e la Televisione poi hanno modificato l’immaginario dei
ragazzi generando miti di enorme influenza. Con il moltiplicarsi delle
attrezzature da ripresa e con la diffusione dei siti internet dedicati alla
condivisione dei video, i ragazzi non hanno spesso consapevolezza dell’azione filmica che stanno compiendo.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto, dando spazio all’espressione creativa, si prefigge l’obiettivo di
spingere i ragazzi a far acquisire una consapevolezza critica della propria
posizione all’interno della società delle immagini.
Sulla base del Progetto di Istituto, i ragazzi saranno registi e interpreti di un
piccolo film.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con l’ausilio dell’ esperto
esterno Alessandro Izzi
LABORATORIO DI LATINO
Premessa La conoscenza del latino ci permette di acquisire la consapevolezza delle
radici della nostra lingua e, al contempo, sviluppa la capacità di riflessione
sui meccanismi della nostra lingua e sui modi in cui essa viene usata per
comunicare. Inoltre, lo studio della lingua latina è la strada conoscere la
cultura degli antichi Romani. La loro storia e la loro civiltà costituiscono il
nostro passato, su cui si basano le radici della realtà attuale dell’Europa e, in
generale del mondo occidentale
Finalità
e
Contenuti
L’attenzione necessaria alla comprensione e all’apprendimento del
latino esercita e sviluppa la capacità di riflessione sui meccanismi
della nostra lingua e sui modi in cui essa viene usata per comunicare.
Si tratta dunque di un esercizio della mente che nutre le capacità
logiche e linguistiche.
Destinatari Alunni delle classi terze scuola Secondaria di primo grado
100
4.3 Educazione al Sostenibile L’educazione allo sviluppo sostenibile diventa oggi un obiettivo strategico per il presente
e per il futuro del nostro Paese. Una sfida ambientale legata alla conservazione delle
risorse del nostro Pianeta non più eludibile per le future generazioni e la scuola ha il
compito fondamentale di formare una coscienza ambientale nella gioventù. Per questa
ragione, l’Istituto Comprensivo prenderà in considerazione tutte quelle attività curriculari
e trasversali che,partendo dal curricolo verticale, vanno a costruire un’identità personale
bene orientata alla salvaguardia dell’ambiente.
A tal fine si proporranno lezioni finalizzate, interventi specialistici, concorsi a tema,
escursioni, uscite didattiche, attività di esplorazione, visite guidate.
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEE
Competenze Sociali e Civiche, Spirito di iniziativa, Imparare ad
imparare
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo
e responsabile, Acquisire ed interpretare l’informazione
Eco Schools Progetto Ambientale Piano triennale delle Arti:
Giovani protagonisti per
futuri paesaggi
ECO SCHOOLS
Premessa Eco-Schools è un programma internazionale dedicato alle scuole per
l’educazione ambientale. è stato lanciato nel 1994 dalla Fondazione per
l'Educazione Ambientale - FEE - con il supporto della Commissione Europea;
la sua costante crescita all’interno dell’Unione Europea ne ha permesso
l’allargamento a livello mondiale, dove oggi è il programma di educazione alla sostenibilità più realizzato.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto nasce dalla necessità di coniugare le attività diattiche con le esegienze del territorio, per stimolare la crescita di una vera coscienza ecologica. Il percorso di lavoro si propone di condividere, sperimentare, creare legami, offrire un metodo utile per l’applicazione delle politiche ambientali alla gestione quotidiana della scuola.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria
Alunni della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO AMBIENTALE
Premessa La programmazione dell’Istituto non può prescindere dalla valorizzazione del
patrimonio naturale, culturale, storico e archeologico presente nelle aree
gestite dal Parco Riviera di Ulisse, incluso il parco di Monte Orlando.
Finalità
e
Contenuti
La finalità del progetto è quella di condividere con le giovani generazioni le
tematiche che riguardano il ruolo, le funzioni di tutela delle aree protette, nelle
sue componenti naturali e antropiche e le attività del Guardiaparco, anello di congiunzione fra l'amministrazione dell'Ente e il territorio.
Destinatari Gli alunni della scuola dell’Infanzia
Gli alunni della scuola Primaria
Gli alunni della scuola Secondaria di I grado
101
PIANO TRIENNALE DELLE ARTI: GIOVANI PROTAGONISTI PER FUTURI PAESAGGI
Premessa Il progetto nasce e si costruisce sulle priorità e sui traguardi del RAV, del PDM e del PTOF, quali impletare le azioni a supporto delle competenze chiave di cittadinanza.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto si propone di conoscere le bellezze del patrimonio culturale e
paesaggistico italiano come bene comune da tutelare e conservare per le
generazioni future. I percorsi laboratoriali sono stati suddivisi per ordini di
scuola; scuola dell’Infanzia: L’Orto in condotta, Scuola Primaria: Made in
Italy.it, Scuola Secondaria di primo grado: Mission possible.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
102
4.4 Benessere e salute per una scuola inclusiva In questa area sono comprese tutte quelle attività e Progetti che concorrono a garantire la tutela
della salute e la promozione del benessere degli allievi, necessari allo sviluppo armonioso
della personalità umana.
A questo particolare settore, che richiede la massima attenzione verso gli aspetti relazionali -
comportamentali e psico-fisici di ogni allievo, la scuola dedica molti energie e si impegna ad
attuare percorsi di individuazione, prevenzione, contrasto,tutoring e sostegno verso ogni
forma di disagio o di problematiche ad esse connesse.
La fascia d’età in cui si opera (dai tre ai quattordici anni) richiede spesso interventi specialistici
finalizzati al superamento di ogni forma di discriminazione, alla piena inclusività di ciascun
alunno nel sistema educativo e operativo, alla prevenzione dell’insuccesso formativo e
dell’abbandono scolastico,attraverso azioni di tutoring e sostegno all’alunno e alla famiglia.
In questa area si cureranno anche gli aspetti orientativi delle attività al fine di implementare e
favorire un corretto stile di vita e corrette abitudini alimentari .
I Progetti infatti nascono tutti dalla necessità di “ascolto” dell’utenza, dai bisogni educativi di
ogni alunno che,come già evidenziato,risultano essere la base più valida per poter procedere
nell’azione di educazione e formazione delle nuove generazioni.
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEE
Comunicazione nella lingua madre, Imparare ad imparare,
Competenza di base in scienze, Competenze sociali e civiche
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
Comunicare, Collaborare e partecipare, Individuare collegamenti
e relazioni, Acquisire e interpretare l’informazione.
BENESSERE SALUTE
• Progetto Psicomotricità
• Progetto Easy Basket
• Progetto Centro Sportivo Scolastico
• Sapere i Sapori
• Frutta e Verdura nelle Scuole
• Bimboil “ A caccia dell’etichetta”
• Scuola Sicura
• Progetto Accoglienza • Progetto Continuità
• Progetto di consolidamento e recupero
“A scuola con successo”
• A.S.I.A. 7
• Educazione alla Salute – Lions Club
• Progetto in collaborazione con
l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù
• Progetto Minori sul Territorio -Sportello Ti…Ascolto/ Condividendo
• Progetto di istruzione domiciliare:
A casa come a scuola
103
BENESSERE
PROGETTO PSICOMOTRICITA’
Premessa Motricità e corporeità contribuiscono alla crescita e alla maturazione
complessiva del bambino.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto, partendo dal movimento, si pone l’obiettivo di favorire lo
sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative riferite
non solo all’ambito motorio ma anche a quello simbolico, cognitivo,
affettivo e relazionale. A conclusione del percorso sarà realizzato un Saggio finale
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia con l’ausilio dell’esperto esterno Antonio Di Tucci
PROGETTO EASY BASKET
Premessa La proposta “Easy Basket” nasce con l’intento di facilitare l’approccio al
Giocosport nella Scuola Primaria..
Finalità
e
Contenuti
Il valore educativo del gioco, le dinamiche di relazione che scaturiscono dalle situazioni di partita, il rispetto delle poche ma determinanti regole che ne sostengono
le modalità di realizzazione fanno da apripista all’adozione delle corrette condotte posturali, motorie e comportamentali
Destinatari Gli alunni della scuola Primaria con l’ausilio di esperti esterni
PROGETTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Premessa il CSS si pone come scopo di dare un’organizzazione all’attività
sportiva scolastica rendendo la scuola una comunità educante in grado
di orientare gli alunni, sulla base delle loro attitudini individuali e delle
loro preferenze.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto si propone lo sviluppo del senso civico, il rispetto di regole
condivise e delle persone, l’accettazione dei propri limiti, il
superamento dell’insicurezza nell’affrontare situazioni da risolvere, la
capacità di vivere in modo sano il momento della vittoria e saper
rielaborare la sconfitta, interiorizzando i principi dello sport e i valori
educativi ad esso sottesi, la capacità di saper fare squadra, in modo
positivo relazionandosi serenamente con gli altri.
Si svolgerà in orario extracurricolare con incontri settimanali.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado con i docenti di educazione motoria Di Cecca B e Mancini F.
104
PROGETTO SAPERE I SAPORI
Premessa Il progetto Sapere i Sapori® nasce da una iniziativa della regione Lazio con
l’intento di sensibilizzare ed informare le giovani generazioni sull’importanza
della corretta alimentazione, promovendo la conoscenza dei prodotti del
territorio e l’interazione con l’ambiente e con il mondo agricolo regionale.
Finalità
e
Contenuti
Le azioni promosse da Sapere i Sapori® sono finalizzate ad:
- informare e favorire lo sviluppo di comportamenti alimentari e di stili
di vita corretti, sensibilizzando al consumo di prodotti agroalimentari
biologici e legati al territorio;
- promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare, informando
sugli aspetti storici, culturali, antropologici delle produzioni
agroalimentari e del loro territorio d’origine;
- favorire l’integrazione, nelle attività didattiche, di esperienze dirette di
agricoltura.
Destinatari Gli alunni della scuola Primaria
PROGETTO FRUTTA E VERDURA NELLE SCUOLE
Premessa L’idea è quella di offrire ai bambini occasioni per conoscere e “toccare
con mano” prodotti naturali diversi, per varietà e tipologia, così da
sviluppare una capacità di scelta consapevole e autonoma, attraverso
modalità che tengano presenti i modelli di apprendimento dell’età.
Finalità
e
Contenuti
Il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole” è finalizzato ad
aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare
iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione
maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini
alimentari.
Destinatari Gli alunni della scuola Primaria
BIMBOIL “Caccia all’Etichetta”
Premessa L’Associazione Nazionale Città dell’Olio riconosce alla formazione e all’educazione dei bambini e dei consumatori un ruolo fondamentale al fine di formare consumatori consapevoli della qualità e cittadini capaci di riconsocere òe risorse offerte dal proprio terriotorio.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto ha come tematica la creazione di una etichetta con l’obiettivo di
coinvolgere i bambini nella consocenza non solo del prodotto olio, ma proprio
nel saper leggere l’etichetta della bottiglia, attraverso un percorso guidato
dalle insegnanti per conoscere più da vicino il prodotto, le sue caratteristiche e
lòa zona di produzione.
Destinatari Alunni della scuola Primaria
105
PROGETTO SCUOLA SICURA
Premessa Il progetto si inserisce nell’esigenza di infondere una “cultura della sicurezza”
per far fronte ai sempre maggiori pericoli e ai molteplici rischi cui sono esposti i giovani e gli adulti.
Finalità
e
Contenuti
L’educazione alla sicurezza, sia in ambito comportamentale sia in quello del
miglioramento delle condizioni del luogo in cui si vive o si studia, costituisce
uno dei compiti fondamentali dell’istituzione scolastica e deve essere basato
sulla formazione, sull’informazione e sul coinvolgimento di tutte le
componenti scolastiche. Sono previste attività specifiche anche con l’ausilio di
esperti,VV.FF.,protezione civile. Le lezioni di primo soccorso saranno
destinate agli alunni della scuola media.Saranno effettuate prove di
evacuazione nei diversi plessi scolastici.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO ACCOGLIENZA
Premessa L’ambientazione e l’accoglienza rappresentano un punto privilegiato di
incontro tra la scuola e le famiglie, in quanto forniscono preziose opportunità
di conoscenza e di collaborazione.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto predispone un percorso che promuove nel bambino la percezione
di essere accolto e accettato dall’ambiente scolastico stimolando in lui un
atteggiamento di fiducia e il desiderio di farne parte in maniera attiva.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO E RECUPERO “A SCUOLA CON SUCCESSO”
Premessa Ogni scuola ha il compito di far svolgere l’azione educativa nel rispetto
dell’unicità della persona attraverso azioni mirate a dare a tutti adeguate
differenti opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo
possibile nel lungo viaggio della scolarità.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto si pone l’obiettivo di rendere i discenti capaci di comprendere, applicare, confrontare, analizzare, classificare, con una progressiva visione unitaria, tutti i contenuti proposti , sia nell’area linguistica che in quella
matematica.
Destinatari Gli alunni della scuola Primaria
106
PROGETTO A.S.I.A.
Premessa Il progetto A.S.I.A. nasce dalla volontà di dare continuità al Servizio Civile
nell'ambito delle azioni sociali poste in essere dal Comune di Gaeta, allo
scopo di diffonderne i principi e i valori, e fornire ai giovani l'opportunità di
vivere un’esperienza nel sociale e contestualmente avvicinarli alla realtà del volontariato.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto, promosso dal Comune di Gaeta, prevede l’inserimento di
volontari nella scuola, giovani del servizio civile che daranno la loro
collaborazione nelle attività a cui saranno assegnati, attività finalizzate
all’assistenza, all’autonomia, al sostegno e all’integrazione degli alunni.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO CONTINUITA’
Premessa Il progetto continuità si prefigge di comunicare e realizzare un vero “ponte” di esperienze condivise e continuità formativa che accompagni l’alunno nel passaggio ai diversi ordini di scuola facenti parte l’istituto.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto vuole garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo
organico e completo, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di primo
grado, nel pieno rispetto della specificità dei singoli ordini. Sono programmati
momenti di incontro tra gli alunni delle classi ponte.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
SALUTE
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Premessa Da anni il nostro Istituto collabora con il Lions Club Gaeta per sostenere programmi
volti alla tutela della salute.
Finalità
e
Contenuti
Quest’anno il progetto si articola su un programma di prevenzione e controllo della
salute attraverso uno screening sull’ambliopia ed un percorso formativo sulla corretta
alimentazione.
Destinatari Gli alunni della scuola Primaria screening ambliopia Alunni della scuola Secondaria di primo grado alimentazione
107
PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON L’OSPEDALE PEDIATRICO
BAMBINO GESU’
Premessa L’amministrazione comunale di Gaeta in collaborazione con
l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e L’Istituto Comprensivo “G.
Carducci” attua progetti di Prevenzione.
Finalità
e
Contenuti
Con questi progetti si intendono raggiungere due obiettivi:
• Prevenire eventuali patologie.
• avvicinare bambini, famiglie e scuola alla prevenzione come
mezzo di assistenza e cura.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO DISTRETTUALE MINORI SUL TERRITORIO
SPORTELLO TI…ASCOLTO/ CONDIVIDENDO
Premessa Nell’arco della vita è naturale per ciascuno passare attraverso esperienze difficili.
Molti possono essere i motivi, alcuni possono dipendere da noi, altri no. Attraverso
l’azione dello sportello d’ascolto si vuole dare a tutti (genitori, alunni, docenti)
l’opportunità di usufruire di uno spazio di sostegno e accoglienza riguardo a
problematiche personali, familiari e relazionali con la scuola.
Finalità
e
Contenuti
Le iniziative curate da una psicologa si svolgono nella sede della scuola
media garantendo, per gli alunni della Secondaria di I grado, anche azioni di
intervento nei gruppi–classe che presentino criticità (Condividendo). Tale
progetto rientra nel Piano di zona ex L. 328/2000 “Minori sul
territorio”(operatore dott.ssa M.Iandolo). Per la Scuola dell’Infanzia e la
Scuola Primaria le attività dello sportello sono rivolte ai soli docenti e
genitori.
Destinatari Gli alunni, i docenti e i genitori
PROGETTO A CASA COME A SCUOLA
Premessa Il progetto di Istruzione Domiciliare si propone di garantire il diritto allo studio
all’alunno colpito da grave patologia e impedito a frequentare la scuola
attraverso interventi di docent, resesi disponibili, presso l’abitazione dello stesso
e garantendo al contempo il contatto e la continuità con la classe di
appartenenza.
Finalità
e
Contenuti
Il percorso sarà finalizzato a migliorare l’autostima del bambino, valorizzando i
risultati positivi e minimizzando i negativi, nella consapevolezza che il clima
relazionale positivo favorisce l’interesse e spinge all’impegno.
Per realizzare tutto questo si punterà su una didattica caratterizzata da dialogo e
tanto calore umano per riportare all’interno del domicilio un elemento
normalizzante, non solo di tecniche e di stimolazioni.
Destinatari Gli alunni i cui genitori faranno richiesta secondo la normativa vigente
108
4.5 Cittadinanza e Costituzione Le scuole sono luoghi nei quali la Costituzione affronta la sfida dell'incontro con le nuove
generazioni. In questa prospettiva l’insegnamento della Cittadinanza e Costituzione diventa uno
strumento per capire, per accettare e per trasformare la realtà, per impostare relazioni, per
affrontare e risolvere in modo non violento i conflitti a tutti i livelli e per immaginare e
promuovere nuove regole, coerenti con quei principi e con le linee portanti dell’ordinamento
democratico.
Le Indicazioni nazionaliper il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
(2012) danno voce ad una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione e dedicano un paragrafo al
tema in cui si afferma fral'altro che gli «Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla
cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che
indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azionifinalizzate al miglioramento
continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale
coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei
luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime
forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccoleriparazioni, l’organizzazione del
lavoro comune, ecc.”
I progetti che seguono tendono non solo ad insegnare le norme fondamentali degli ordinamenti
di cui siamo parte, ma anche aiutare i ragazzi a trovare dentro di sé e nella comprensione degli
altri, nella storia e nella cronaca, le basi affettive ed etiche da cui dipendono sia il rispetto delle
norme esistenti, sia l'impegno a volerne di migliori.
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEE
Comunicazione nella lingua madre, Comunicazione nella lingua
straniera, Imparare ad Imparare, Competenze sociali e civiche,
Competenza di base in scienza e tecnologia, Consapevolezza ed espressione culturale, Competenze digitali.
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
Imparare ad imparare, Comunicare, Collaborare e Partecipare,
Agire in modo autonomo e responsabile, Risolvere problemi,
Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed interpretare l’informazione.
FINALITA’
“La costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in
modo consapevole … a elaborare idee e a promuovere azioni
finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di
vita…”
Progetto Legalità
Progetto Coloriamo il nostro
Futuro
Progetto d’Istituto
“Made in Italy”
Progetto/Concorso
Un poster per la pace
Progetto scuola secondaria I grado
Valorizzazione del merito
Progetto Solidarietà
109
PROGETTO LEGALITA’
Premessa Il progetto si avvale della collaborazione di Associazioni del territorio e delle
Forze dell’Ordine per l’orientamento verso la formazione di una coscienza morale e civica
Finalità
e
Contenuti
#Liberalalegalità L’iniziativa intende raggiungere lo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni, sensibilizzandoli verso la cultura della legalità ed i valori su cui si fonda l’attività della polizia di Stato. Sbullon@ti E’ rivolto agli studenti delle classi quinte delle scuole primarie, affronta i temi del bullismo, cyberbullismo, rispetto del prossimo, violenza di genere.
Destinatari Alunni delle classi quinte della scuola Primaria Alunni delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO COLORIAMO IL NOSTRO FUTURO
Premessa Il progetto coinvolge circa 80 scuole d’Italia ricadenti in Parchi o aree protette.
Finalità
e
Contenuti
Gli allievi, attraverso le elezioni dei Consigli Comunali dei Ragazzi e delle
Ragazze, che ciascuna scuola si impegna ad attivare in raccordo con le
rispettive Amministrazioni Locali, diventano protagonisti nella tutela e nello sviluppo delle aree naturali protette nonché cittadini attivi e responsabili. Quest’anno, il XIX Convegno si terrà a Gaeta con la partecipazione/organizzazione dell’ Ente locale e dell’Ente Parco. Parteciperanno le rappresentanze delle scuole coinvolte nella Rete del progetto con i rispettivi mini-sindaci.
Destinatari Gli alunni delle classi V della Scuola Primaria
Gli alunni della scuola Secondaria di I grado
PROGETTO DI ISTITUTO “MADE IN ITALY”
Itinerari tra saperi, tradizioni e ambienti del nostro territorio
Premessa Il Progetto si prefigge di accompagnare gli alunni nella comprensione del Made in Italy ricercando le radici storiche economiche, culturali e territoriali che fanno di questo marchio un unicum al mondo oltre le usuali riconosciute categorie del marchio Made in Italy.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto ha lo scopo di coltivare nei giovani l’interesse e l’amore per l’arte,
la lingua, la cultura italiana e l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente
partendo dal territorio di appartenenza.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni della scuola Primaria Alunni della scuola Secondaria di primo grado
110
UN POSTER PER LA PACE
Premessa Ogni anno i Lions club di Gaeta sponsorizzano il concorso Un Poster
per la Pace presso le scuole locali.
Finalità
e
Contenuti
Il tema del Concorso Un Poster per la Pace 2018-2019 è "La solidarietà è
importante". I partecipanti utilizzano tecniche diverse, tra cui carboncino,
pennarello, matita e pittura per esprimere il tema. I lavori creati sono unici
ed esprimono le esperienze di vita e la cultura dei giovani artisti.
Destinatari Alunni della scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO VALORIZZAZIONE DEL MERITO
Finalità
e
Contenuti
L’Istituto Comprensivo, nell’ambito della progettualità relativa a tutto il
Curricolo disciplinare, promuove la valorizzazione dello studio consapevole e
del merito che si realizzano attraverso l’impegno scolastico e sociale, la
disponibilità ad apprendere, la capacità di ricercare e progredire
autonomamente sul piano culturale, le attitudini personali che costituiscono la condizione necessaria per arrivare all’eccellenza.
Destinatari Gli alunni della scuola Secondaria di I grado per le classi terze.
PROGETTO SOLIDARIETA’
Premessa L’Istituto comprensivo condivide i valori universali dell’amore, dell’amicizia,
della pace e della solidarietà, al di là di ogni cultura o confessione religiosa; per
questa ragione tutti gli anni aderisce ad iniziative come la Maratona di
Telethon, per la raccolta di fondi finalizzata ad accrescere il sostegno verso chi
soffre e a contribuire alla ricerca scientifica come strategia di progresso e di
benessere.
Finalità
e
Contenuti
Il progetto vuole educare gli allievi ai valori promossi attraverso esperienze
significative che favoriscano forme di cooperazione e di assistenza. Le attività
prevedono dibattiti in classe sulla solidarietà e preparazione di concerti e
performances.
Destinatari Alunni della scuola dell’Infanzia
Alunni delle classi V della scuola Primaria
Alunni della scuola Secondaria di I grado.
E-SAFETY POLICY PROGETTO GENERAZIONI CONNESSE
Premessa Il progetto è coordinato dal MIUR, con lo scopo di dare continuità
all’esperienza sviluppata negli anni, migliorando e rafforzando il ruolo del
Safer Internet Centre Italiano, quale punto di riferimento a livello nazionale per
quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza in Rete e al rapporto tra
giovani e nuovi media.
Finalità
e
Contenuti
Per docenti attività di formazione on line.
Per gli alunni, docenti e genitori attività di informazione e sensibilizzazione di
strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più
giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole.
Destinatari Docenti, genitori, alunni
111
4.6 Innovazione e formazione professionale L’Istituto Comprensivo Carducci non rimane indifferente ai cambiamenti
comunicativi e d’interazione sociale prodotti dalla tecnologia e dalla rete, per
questa ragione sta ampliando i propri modelli di apprendimento e di
gestione/organizzazione della didattica (spazi, tempi, ruoli, risorse).
Lo scopo dei progetti è quello di potenziare l’inserimento a scuola di ogni tipo di
dispositivo in funzione di una reale innovazione didattico-educativa che crei un
ponte fra contesti formali e informali d’apprendimento e che soprattutto ne
favorisca l’integrazione.
Inoltre in presenza di alunni con DSA e disabilità, fare riferimento alla
tecnologia nella prassi formativa diventa un elemento essenziale per il successo
scolastico.
L’Istituto considera pertanto l’aggiornamento professionale dei docenti un
elemento della massima importanza al fine di garantire sempre un’alta qualità del
servizio scolastico. I docenti attraverso i corsi di formazione e
l’autoaggiornamento adeguano costantemente i loro strumenti culturali e
scientifici per sostenere i processi innovativi in atto nella scuola, potenziando e
migliorando sempre la qualità professionale.
I Docenti inoltre parteciperanno a iniziative promosse dal I.C. Carducci, da
Scuole in Rete del territorio, da Enti formatori accreditati e dall’Amministrazione
centrale (MIUR).
Nel corso del triennio saranno programmate delle attività di formazione rivolte
al personale ATA.
COMPETENZA CHIAVE
EUROPEE Nuove Raccomandazioni
dell’U.E ( document del
22/05/2018)
Competenza alfabetica funzionale; Competenza multi
linguistica; Competenze di matematica e competenza in scienze,
tecnologie e ingegneria; Competenza digitale;
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a
imparare; Competenza in materia di cittadinanza; Competenza
imprenditoriale; Competenza in materia di consapevolezza ed
espressione culturali.
COMPETENZE CHIAVE
DI CITTADINANZA
( D.M. 22 / 08 / 2007 n.139)
Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare, Collaborare e
Partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile, Risolvere
problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire ed
interpretare l’informazione
FINALITA’
Le profonde trasformazioni della società italiana e le sfide da
affrontare a livello europeo e globale impongono, oggi più che
mai, una particolare attenzione alla formazione del personale
scolastico durante tutto l’arco della vita professionale quale
fattore decisivo per il miglioramento e per l’innovazione del
sistema educativo italiano. La formazione in servizio diventa
“ambiente di apprendimento continuo”, cioè un sistema di
opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica soprattutto alla luce delle Nuove Raccomandazioni della U.E. che vanno a modificare in qualche caso, in modo sostanziale, le otto competenze del 2006.
112
Progetti innovativi per una competenza digitale:
PROGETTO CLASSE ADVANCED
Premessa L’Istituto ha aderito anche al PON 2014/2020 di cui all’avviso MIUR prot. n. 12810 del 15 ottobre 2015 per la realizzazione di ambienti digitali.
Finalità
e
Contenuti
In coerenza con le linee guida definite dal MIUR, la scuola ha progettato un
modello di processo didattico innovativo che utilizza le tecnologie digitali e si
sofferma sulla nuova organizzazione spaziale delle aule in ambienti di
apprendimento multimediali. A supporto dei docenti, in un approccio alla
didattica rinnovata, secondo i modelli didattici proposti e gli spazi fisici
rinnovati, si sono inserite le tecnologie hardware e software indispensabili al
raggiungimento delle finalità del progetto.
Destinatari Docenti e alunni
4.7 Eventi Partecipazione a Eventi, Rassegne, Concorsi Culturali e Musicali Nazionali
Giornata della memoria
Mostra Didattica e spettacolo di fine anno
Rappresentazioni teatrali.
PROGETTO: CARDUCCI: INSEGNARE IN CONNESSIONE
Premessa L’Istituto ha aderito con esito positivo al PON 2014/2020 di cui all’avviso
MIUR Prot. N. 9035 del 13 luglio 2015
Finalità
e
Contenuti
Il progetto ha consentito l’ampliamento e l’implemento della rete
LAN/WLAN dell’Istituto Scolastico attraverso il cablaggio wireless nella
maggior parte delle aule, permettendo a docenti ed alunni di utilizzare
strumenti didattici tecnologici e servizi come il Registro Elettronico, la
comunicazione digitale scuola-famiglia e la ricerca agevole di informazioni su
internet.
L’attuazione del progetto ha permesso di ridurre i tempi necessari per la
condivisione di documenti, semplificando le procedure interne e rendendo più
agevoli le comunicazioni tra i diversi plessi del nostro Istituto.
Destinatari Docenti, genitori, alunni
113
4.8 Albo d’oro 2017/18 Anche nell’anno scolastico 2017/18 il Comprensivo Carducci ha arricchito il suo Albo d’oro
con la vincita di premi prestigiosi in ambito sia culturale che musicale.
Premi in Ambito musicale
1°Concorso Nazionale “Anxanum Music Awards 2018”
1° Premio assoluto Orchestra “Carducci”
Concorso Nazionale “Pandataria”
1° Premio assoluto Orchestra “Carducci”
1° PREMIO ASSOLUTO: “Ensemble 6 chitarre e basso” (3° Media) Ciochina Alessandro, Di Cecca Annarita, Di Maggio Paolo, Fantasia Gianmarco, La
Brocca Paolo, Roman Sofiia, Vaudo Alessio
1° PREMIO ASSOLUTO: Duo Violino e Pianoforte (3° media) Gaudino Giorgia, Buttaro Alfonso.
1° PREMIO ASSOLUTO: Ensemble 6 Clarinetti (3° media) Arundelli Samuele, Basile Federica, Di Biase Denise, Pipolo Liliana, Santangelo
Alessandro, Olaru Petru Flavius
1° PREMIO ASSOLUTO: “Duo di chitarre” (3° Media) La Brocca Paolo, Vaudo Alessio
1° PREMIO: “Duo di chitarre” (3° Media) Di Maggio Paolo, La Brocca Paolo
2° PREMIO: “Ensemble 4 violini e Pianoforte 4 mani” (3° Media) Catanzano Maria, Di Masi Giulia, Gaudino Giorgia, Pavone Lucia, Mitrano Lorenzo,
Pepe Angelica.
Categoria “ENSEMBLE” da 8 a 20 elementi
1° PREMIO ASSOLUTO: Ensemble di 14 violini (2° e 3° media) Catanzano Maria, Colozzi Miriam, Di Masi Giulia, Di Russo Olimpia Maria, Gaudino
Giorgia, Iannarelli Vittoria, Moscarella Chiara, Pavone Lucia, Rossetti Jole, Rotaru Ina,
Rubino Eva, Ugliano Daniele, Valente Stefania, Villoni Federica.
Categoria “PIANOFORTE 4 MANI
1° PREMIO ASSOLUTO: Buttaro Alfonso, Paone Andrea (3° media)
1° PREMIO: Spinosa Mauro. Fantasia Pierluca (2° media)
2° PREMIO: Paone Andrea, Santo Nicole (3° media)
2° PREMIO: Spinosa Mauro, Trotta Daniele (2° media)
3° PREMIO: Caldarazzo Marialfonso, Muto Benedetta (2° media)
3° PREMIO: Coccoluto Riccardo, Piras Luca (2° media) 3° PREMIO: Buttaro Alfonso, Mitrano Lorenzo (3° media)
114
3° PREMIO: Illiano Alessandra, Pepe Angelica (3° media)
Categoria “SOLISTI”
1° PREMIO ASSOLUTO: Paone Andrea (Pianista 3° media)
1° PREMIO ASSOLUTO: Buttaro Alfonso (Pianista 3° media)
1° PREMIO ASSOLUTO: D’Alessandro Giulia (Chitarrista 1° media)
1° PREMIO ASSOLUTO: Di Maggio Paolo (Chitarrista 3° media)
1° PREMIO: Di Biase Denise (Clarinettista 3° media)
1° PREMIO: Spinosa Mauro (Pianista 2° media)
1° PREMIO: Santangelo Alessandro (Clarinettista 3° media)
1° PREMIO: Fantasia Gianmarco (Chitarrista 3° media) 2° PREMIO: Fantasia Angelo (Chitarrista 2° media)
2° PREMIO: Fantasia Pierluca (Pianista 2° media)
3° PREMIO: Mitrano Lorenzo (Pianista 3° media)
3° PREMIO: Arundelli Samuele (Clarinettista 3° media)
3° PREMIO: Pipolo Liliana (Clarinettista 3° media)
3° PREMIO: Muti Alessandro (Clarinettista 2° media)
Concorso Nazionale “Giovani musicisti”
1° Premio Orchestra “Carducci”
Categoria “MUSICA DA CAMERA” da 2 a 8 elementi
1° PREMIO ASSOLUTO: “Duo di chitarre” (3° Media) Di Maggio Paolo, La Brocca Paolo
1° PREMIO: “Ensemble 6 chitarre e basso” (3° Media) Ciochina Alessandro, Di Cecca Annarita, Di Maggio Paolo, Fantasia Gianmarco, Paolo
La Brocca, Roman Sofiia, Vaudo Alessio
2° PREMIO: Ensemble 6 Clarinetti (3° media) Arundelli Samuele, Basile Federica, Di Biase Denise, Pipolo Liliana, Santangelo
Alessandro, Olaru Petru Flavius.
2° PREMIO: Duo Violino e Pianoforte (3° media) Gaudino Giorgia, Buttaro Alfonso.
2° PREMIO: “Duo di chitarre” (3° Media) La Brocca Paolo, Vaudo Alessio
2°PREMIO: “Ensemble 4 violini e Pianoforte 4 mani” (3° Media) Catanzano Maria, Di Masi Giulia, Gaudino Giorgia, Pavone Lucia, Mitrano Lorenzo,
Pepe Angelica.
Categoria “ENSEMBLE STRUMENTALI”
3° PREMIO: Ensemble di 14 violini (2° e 3° media) Catanzano Maria, Colozzi Miriam, Di Masi Giulia, Di Russo Olimpia Maria, Gaudino Giorgia,
Iannarelli Vittoria, Moscarella Chiara, Pavone Lucia, Rossetti Jole, Rotaru Ina, Rubino Eva,
115
Ugliano Daniele, Valente Stefania, Villoni Federica.
Categoria “PIANOFORTE 4 MANI”
1° PREMIO: Buttaro Alfonso, Paone Andrea (3° media)
2° PREMIO: Spinosa Mauro. Fantasia Pierluca (2° media)
2° PREMIO: Paone Andrea, Santo Nicole (3° media)
2° PREMIO: Caldarazzo Marialfonso, Muto Benedetta (2° media)
3° PREMIO: Buttaro Alfonso, Mitrano Lorenzo (3° media)
3° PREMIO: Spinosa Mauro, Trotta Daniele (2° media)
3° PREMIO: Illiano Alessandra, Pepe Angelica (3° media)
3° PREMIO: Coccoluto Riccardo, Piras Luca (2° media)
Categoria ”SOLISTI”
1° PREMIO ASSOLUTO: Di Maggio Paolo (Chitarrista 3° media) 1° PREMIO ASSOLUTO: Fantasia Gianmarco (Chitarrista 3° media) 1°
PREMIO ASSOLUTO: D’Alessandro Giulia (Chitarrista 1° media) 1°
PREMIO: Paone Andrea (Pianista 3° media)
1° PREMIO: Buttaro Alfonso (Pianista 3° media)
1° PREMIO: Santangelo Alessandro (Clarinettista 3° media)
1° PREMIO: Di Biase Denise (Clarinettista 3° media)
1° PREMIO: Fantasia Angelo (Chitarrista 2° media)
2° PREMIO: Fantasia Pierluca (Pianista 2° media)
2° PREMIO: Muti Alessandro (Clarinettista 2° media)
2° PREMIO: Spinosa Mauro (Pianista 2° media)
3° PREMIO: Arundelli Samuele (Clarinettista 3° media)
3° PREMIO: Mitrano Lorenzo (Pianista 3° media)
3° PREMIO: Pipolo Liliana (Clarinettista 3° media)
116
APERTURA AL NUOVO
Durante il corso dell’anno saranno molteplici le occasioni di
conoscenza e di interazione che si potranno presentare, per questo il
nostro Istituto aderirà ad altre iniziative che riterrà formative per gli
alunni e coerenti con il PTOF.
Di volta in volta le nuove opportunità saranno attentamente vagliate e
calibrate, sulla base della effettiva fattibilità e della positiva ricaduta
nelle classi, per favorire il miglioramento dei processi di
apprendimento di ciascun alunno.
117
APPENDICE
Allegati:
1 Progetto d’Istituto 2018/19 “Made in Italy”
2 Piano di Formazione
3 Piano di Miglioramento
4 Curricolo verticale
5 Protocollo per l’integrazione degli alunni adottati e in affidamento familiare
6 Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri
7 Piano Annuale per l’inclusione
8 E-Safety Policy
Gli allegati sono parte integrante del presente PTOF
118
ALLEGATO 1 – PROGETTO DI ISTITUTO
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “G.Carducci” Scuola materna, elementare, media ad indirizzo musicale
PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265
Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]
Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/ CODICE FISCALE: 90027900597
PROGETTO D’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2018/19
Itinerari tra saperi, tradizioni e ambienti del nostro territorio
119
PREMESSA Antoine de Saint Exupéry, celebre autore de “Il piccolo principe”, Scriveva: “Quando vuoi costruire
una nave, non incominciare a raccogliere il legname, a piallare le assi e a distribuire il lavoro. Sveglia
prima, nel cuore degli uomini, il desiderio del mare aperto e profondo”.
Ed è questo, per noi, lo spirito giusto con cui vanno coltivati nei giovani l’interesse e l’amore per
l’arte, la lingua, la cultura italiana e l’impegno da spendere nella salvaguardia dell’ambiente.
L’Italia sappiamo che possiede il maggior numero di siti patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e la
metà dei tesori d’arte del mondo. Il nostro Paese, inoltre, secondo un rapporto del Ministero
dell’Ambiente, è uno dei più ricchi del pianeta in quanto a biodiversità.
Tutta questa ricchezza costituisce un “ bene comune”, come l’acqua e l’aria che respiriamo e il
desiderio e la necessità della partecipazione attiva per la sua conservazione, tutela e valorizzazione
devono essere sempre più diffusi tra i nostri giovani, come quel “ desiderio del mare aperto e
profondo”.
Inoltre, l’educazione al patrimonio culturale e ambientale dovrà divenire, allo stesso tempo, fattore di
identità e anche fondamentale attitudine allo scambio, in un’ottica profondamente interculturale.
Oggi, esiste un’Italia che non funziona bene, che sembra correre meno di quanto potrebbe, che si
muove meno di quanto dovrebbe. E poi, esiste un’Italia che rappresenta un esempio per tutto il mondo.
La prima Italia la troviamo spesso raccontata sui giornali. La seconda Italia è costituita dalle nostre
eccellenze, di ieri e di oggi: nell’arte, nella moda, nel cibo, nella ricerca scientifica, nella letteratura,
nel cinema, nella tecnologia. Tali eccellenze rappresentano il genio e l’inventiva del popolo italiano.
I nostri giovani dovranno diventare protagonisti di un percorso consapevole, che sappia mettere in
relazione l’eredità del passato, la ricchezza del presente, un futuro veramente sostenibile.
Sviluppando “un’attitudine alla bellezza”, il vero “Made in Italy” diventeranno proprio loro.
Quest’anno il Progetto d’Istituto si integra strettamente con il progetto “Giovani protagonisti per futuri
paesaggi” finanziato dal Ministero dei Beni Culturali nell’ambito del “Piano triennale delle arti” che,
oltre alla dimensione nazionale, pone una particolare attenzione verso la conoscenza e la tutela del
territorio, del tessuto produttivo, delle tradizioni culturali legati alla realtà locale e dal quale verranno
tratti le finalità, gli obiettivi e i percorsi laboratoriali, distinti per ordini di scuola.
FINALITA’
Riconoscere il patrimonio culturale e paesaggistico come bene comune e come “heritage” ricevuto e
da trasmettere
Educare alla conoscenza e all’uso consapevole del patrimonio culturale, elaborando percorsi che,
attraverso l’esame del territorio e dei suoi elementi costitutivi, mettano in contatto visivamente ed
emotivamente il cittadino con l’eredità del passato e sollecitino proposte per un futuro sostenibile
Elaborare percorsi di riflessione ed esperienza per la conoscenza e comprensione del territorio come
“bene culturale diffuso”, abituando i futuri cittadini ad interagire con le istituzioni, i soggetti produttivi
e quelli culturali per l’individuazione di azioni conoscitive e formative
Riconoscere il valore delle diverse culture, del rispetto reciproco, in un’ottica di fratellanza e
solidarietà.
Obiettivi
Conoscere i diversi tipi aspetti del territorio con le caratteristiche che lo contraddistinguono
Operare opportuni confronti tra le diverse aree ambientali
Comprendere l’evoluzione urbanistica del proprio territorio
Sensibilizzare alle problematiche legate alla tutela dell’ambiente
Promuovere alla consapevolezza delle responsabilità individuali e collettive nell’alterazione
dell’ambiente dovuta all’evoluzione tecnologica
Conoscere le tematiche relative allo sviluppo sostenibile del pianeta
Conoscere la storia, l’arte le tradizioni popolari più importanti del proprio Paese
Ricercare e scoprire i luoghi, le tradizioni e le leggende del proprio territorio, valorizzando la memoria
del passato per allargare gli orizzonti
Sensibilizzare alla tutela dei beni artistici e ambientali del territorio locale
120
Avvicinarsi alla varietà dei beni culturali in tutte le loro forme
Favorire la crescita di “saperi locali” ed invitare “testimoni privilegiati”
Conoscere la produzione e trasformazione dei prodotti agrari per il benessere delle persone e lo
sviluppo del settore, uno dei punti di forza del Made in Italy
Partecipare a visite guidate sul territorio alla scoperta dell’ambiente naturale e e di tradizioni, usi,
costumi e valori etico-sociali
Comprendere che si può diventare cittadini del mondo solo attraverso un’adeguata lettura della propria
storia, del proprio territorio, della propria cultura.
Percorsi laboratoriali
ORTO IN CONDOTTA (Scuola dell’Infanzia)
MADEINITALY.IT (Scuola Primaria)
MISSION POSSIBLE (Scuola Secondaria di primo grado)
Prodotti
- “Festival del verde e del paesaggio” Giornata a tema organizzata dalla Scuola dell’Infanzia
- “Expo delle eccellenze” Organizzato dalla Scuola Primaria
- “Esposizione di opere artistiche” Organizzata dalla Scuola Secondaria di primo grado
- “Il palco delle idee” Rappresentazioni teatrali a tema con il supporto di esperti esterni
- “Il tamburo delle tradizioni” Esibizioni musicali con il supporto di esperti esterni
- Verifica dei risultati
- Rispondenza al percorso prescelto
- Rispondenza agli interessi degli alunni
- Rispondenza agli obiettivi didattici
- Efficacia comunicativa
- Coesione tra i temi trattati
- Unitarietà del prodotto d’Istituto realizzato
- Comportamenti di maggiore coesione e coinvolgimento rilevabili
- Creazione di un sereno e proficuo clima di apprendimento
Durata
- Intero anno scolastico
Risorse
- Risorse umane interne
- Esperti esterni
- Materiale vario per creazioni artistiche
- Attrezzature tecnologiche
- Utilizzo di spazi interni ed esterni
Organizzazione del lavoro
Il tema del progetto sarà trattato nell’ambito dei laboratori (LARSA linguistici delle classi terze e del
tempo prolungato e nei laboratori opzionali extracurriculari) e, per tutte le discipline, in ambito
curriculare
121
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Rosaria Macera
Ambito
linguistico-
letterario
Ambito storico-
geografico
Ambito artistico Ambito musicale Ambito tecnico-
scientifico
I Nobel
italiani per
la
letteratura
Personaggi storici
italiani a Gaeta
Immagini dall’Italia Danze e canti della
tradizione popolare
La macchia
mediterranea
Grandi
classici
della
letteratura
italiana nel
mondo
Grandi Italiani nel
mondo
Espressioni artistiche
significative del Made
in Italy
Strumenti musicali
della tradizione
popolare
La biodiversità
del territorio
locale e
nazionale
Proverbi e
modi di dire
della
tradizione
gaetana
Comunità gaetane nel
mondo (anche per le
lingue straniere)
Il designe italiano In Italia nasce il
“Bel canto”
Le aree protette
locali e i parchi
Le colture tradizionali
del territorio locale e
nazionale
I monumenti a Gaeta Il mare
Garibaldi in
Sudamerica
(Anche spagnolo)
Scienziati
italiani
Cristoforo Colombo
(Anche spagnolo)
L’agricoltura
biologica
Grandi inventori
italiani
Tecnologia
italiana di
eccellenza
123
ALLEGATO 2 - PIANO DI FORMAZIONE
Per il triennio 2016-2019 l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti
attività formative:
PIANO DI FORMAZIONE
BIENNIO 2015/2016 2016/2017
Formazione “Didattica per competenze”
Formazione “Valutare per competenze: costruire rubriche di
valutazione”
Formazione “Registro elettronico”
Formazione “Educazione al digitale e prevenzione del cyberbullismo”
Formazione “Coding in classe”
Formazione “Flipped classroom”
Formazione “E-book”
Formazione per animatore digitale
Formazione per il team digitale
Formazione per coordinatore di sostegno
Formazione PNSD per amministrativi
Formazione per la sicurezza
Formazione DSA Progetto “DislessiaAmica”
2017/2018
Formazione “Programmare per competenze: elaborazione di compiti autentici”
Formazione “Pensiero computazionale”
Formazione “Piattaforma Moodle”
Formazione per animatore digitale
Formazione per il team digitale
Formazione PNSD per amministrativi
Formazione per la sicurezza
2018/2019
Formazione “La didattica inclusiva”
Formazione “Statuto giuridico del personale scolastico”
Formazione “Glottodidattica della lingua inglese”
Formazione “Insegnare con la didattica digitale”
Formazione per animatore digitale
Formazione per il team digitale
Formazione PNSD per amministrativi
Formazione per la sicurezza ai sensi del T.U. 81/2008, in materia della
salute e della sicurezza deim luoghi di lavoro.
Formazione DSA Progetto “DislessiaAmica”.
124
ALLEGATO 3 - PIANO DI MIGLIORAMENTO
PdM
Revisione Settembre 2018
I.C.
CARDUCCI
GAETA
(LT)
Codice Meccanografico
LTIC803008
125
Dal RAV
126
SEZIONE 1 – Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari
TABELLA 1 – RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
CONNESSO ALLE PRIORITA’
1
2
CURRICOLO, PROGETTAZIONE
E VALUTAZIONE
Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.
X
X
Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.
X
Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini di scuola.
X
Stabilire criteri di valutazione omogenei nell'Istituto. X
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.
X
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.
X
CONTINUITA’
E ORIENTAMENTO
Armonizzare l'impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità, verticalità.
X
ORIENTAMENTO
STRATEGICO E
ORGANIZZAZIONE
DELLA SCUOLA
Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti specifici.
X
SVILUPPO E
VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE UMANE
Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.
X
X
INTEGRAZIONE CON IL
TERRITORIO E RAPPORTI
CON LE FAMIGLIE
Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l'uso della tecnologia.
X
127
TABELLA 2 - CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ ED
IMPATTO
OBIETTIVO DI PROCESSO ELENCATI
FATTIBILITA’ (da 1 a 5)
IMPATTO (da 1 a 5)
PRODOTTO = Valore che identifica
la rilevanza
dell’intervento
1 Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.
5
5
25
2
Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.
4
4
16
3
Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini di scuola.
4
4
16
4 Stabilire criteri di valutazione omogenei nell'Istituto.
4
4
16
5 Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.
4
4
16
6 Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.
3
3
9
7
Armonizzare l'impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità, verticalità.
4
3
12
8
Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti specifici.
3
3
9
9
Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.
5
5
25
10
Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l'uso della tecnologia.
4
4
16
128
TABELLA 3 - RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
Obiettivo (1) Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Definire il curricolo verticale e
promuovere la didattica per competenze.
Elaborazione del curricolo verticale per competenze per tutte le discipline/educazioni. Progettazione didattica comune con individuazione di tempi e di modalità di misurazione condivise per tutte le discipline.
Incontri commissione per stesura curricolo verticale. Integrazione competenze di cittadinanza nel curricolo d'Istituto. Programmazione per competenze. Predisposizione di compiti autentici disciplinari e/o interdisciplinari.
- Curricolo verticale.
- Programmazione per competenze.
- Prove autentiche.
Monitorare costantemente le
attività degli studenti e al bisogno
rimodulare gli interventi.
Miglioramento degli esiti scolastici. Consolidamento e potenziamento delle competenze chiave degli allievi.
Elaborazione di prove oggettive.
Stesura di compiti autentici.
- Rubriche di valutazione dei compiti autentici.
- Monitoraggio esiti scolastici degli alunni
nella fascia media (tra il 7 e l’8).
Promuovere una modalità di
valutazione condivisa e coerente tra i vari
ordini di scuola.
Individuare modalità condivise di valutazione per classi parallele, tenendo conto della differenza di età degli alunni.
100% dei docenti utilizza la scala di misurazione condivisa.
Elaborazione di rubriche di valutazione per
disciplina.
Stabilire criteri di valutazione omogenei
nell'Istituto.
Strutturare prove d’ingresso, intermedie e finali per classi parallele della scuola primaria e secondaria.
Elaborare e utilizzare criteri di valutazione condivisi.
Valutazione degli alunni nelle prove strutturate per classi parallele.
Monitoraggio esiti prove Invalsi.
Monitoraggio esiti prove d'Istituto.
Monitoraggio esiti finali.
Diffondere le pratiche innovative e
tecnologiche nella didattica.
Potenziamento dell'hardware e del software con l’ausilio dei finanziamenti. Formazione interna sui temi del PNSD: Flipped classroom - Creare ebook multimediali e interattivi - Piattaforma Moodle – Mobile
Numero di docenti che partecipano alla formazione interna PNSD.
Registri delle presenze dei docenti ai corsi.
129
learning e nuovi paradigmi per l’apprendimento-Pensiero computazionale
Migliorare la pianificazione degli
interventi e la condivisione tra i
docenti.
Efficacia, sistematicità e organicità dell'azione educativa e didattica attraverso percorsi e contenuti di lavoro comuni, condivisi da tutti i docenti.
Incontri mensili per classi parallele dei due plessi di scuola primaria. Incontri trimestrali per dipartimenti disciplinari di scuola secondaria. Incontri delle FF.SS. e delle Commissioni progetti per monitorare e coordinare azioni comuni.
Raccolta di percorsi didattici relativi al
Progetto d’Istituto e alle micro-aree progettuali documentati anche sul
sito della scuola.
Armonizzare l'impianto curricolare
in relazione ai criteri di coerenza,
propedeuticità, verticalità.
Stabilire competenze chiave in uscita da un ordine di scuola coincidenti con quelle basi in entrata nell'ordine di scuola successivo.
Incontri tra docenti nelle classi di passaggio.
Certificazione delle competenze.
Migliorare la funzionalità di commissioni e
dipartimenti preposti a svolgere compiti
specifici.
Programmare incontri di scambio e confronto tra i docenti dei tre ordini di scuola (per ambiti disciplinari e per dipartimenti).
Strumenti procedurali condivisi: programmazione, monitoraggio e valutazione.
Verbali degli incontri.
Organizzare momenti di formazione inerenti
la progettazione di attività incentrate
sulla didattica e valutazione per
competenze.
Aumento delle attività strutturate per competenze. Utilizzo di strumenti per la valutazione e certificazione delle competenze.
Frequenza dei docenti ai corsi. Processi attivati e prodotti elaborati nei percorsi di ricerca - azione.
Registri presenze ai corsi.
Raccolta di buone pratiche.
Migliorare la comunicazione con le
famiglie anche attraverso l'uso della
tecnologia.
Condividere con le famiglie il processo di miglioramento in atto nella scuola. Condividere tematiche relative alla sicurezza in Rete.
Partecipazione delle famiglie ad eventi e manifestazioni organizzati dalla scuola. Partecipazione delle famiglie ad attività di informazione e di sensibilizzazione.
Apertura del registro elettronico alle famiglie.
Rilevazione dati partecipazione famiglie.
130
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 1
Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.
Azione 1
Stesura del curricolo verticale d’Istituto per tutte le discipline.
Ottimizzazione dei raccordi fra i tre ordini di scuola e fra le discipline.
/
Maggiore condivisione delle strategie didattiche tra ordini di scuola.
/
Azione 2
Elaborare un curricolo verticale relativo alle competenze chiave e di cittadinanza.
Migliorare la qualità e la fattibilità del
curricolo.
/
Superamento della lezione frontale come modalità
prevalente d’insegnamento.
/
Azione 3
Elaborare e realizzare Unità di Apprendimento per la pratica di competenze chiave.
Maggiore uniformità nella progettazione.
/
Potenziamento del lavoro in team da parte dei docenti.
/
Azione 4
Progettazione di modelli comuni di didattica per competenze.
Maggiore condivisione delle
scelte fatte.
/
Promozione di una progettazione partecipata.
Aumento della percentuale del
successo scolastico.
/
131
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Promozione della didattica laboratoriale come spazio di comunicazione per dare cittadinanza ai linguaggi verbali e non.
Sviluppo del ragionamento meta cognitivo.
APPENDICE A
“Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio”
Percorsi che valorizzino potenzialità, capacità e competenze attraverso lo
studio delle discipline, la risoluzione dei problemi, la previsione di
argomentazioni, la comunicazione.
APPENDICE A
“Valorizzazione delle competenze linguistiche, scientifiche e artistiche”
Percorsi di approfondimento di contenuti e abilità in funzione
dell’acquisizione di competenze.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Direzione lavori / / /
N. 5 Docenti Commissione per la stesura del curricolo verticale
(anno scolastico 2015-’16)
20
350 €
FIS
Docenti
Incontri per classi parallele e per dipartimenti disciplinari per la stesura di due prove autentiche (a.sc. 2015-’16)
(anno scolastico 2016-’17)
/
/
/
Docenti
Incontri per classi parallele e per dipartimenti disciplinari
per la compilazione dei modelli di progettazione per
competenze (anno scolastico 2017-’18) (anno scolastico 2018-’19)
/
/
/
Docenti responsabili
di plesso
Coordinamento delle attività di progettazione
/ / /
Personale ATA Supporto rendicontazione
/ / /
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
132
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16
A.S. 2016-17
A.S. 2017-18
A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Costituzione di una commissione per la stesura del Curricolo Verticale.
Elaborazione del Curricolo verticale d’Istituto.
Approvazione in sede collegiale delle linee guida del curricolo.
Integrazione delle competenze di cittadinanza nel curricolo d’Istituto.
Aggiornamento del curricolo verticale con suggerimenti ricavati dalla formazione con esperti esterni.
Stesura di due UdA per competenze (asse linguistico e asse scientifico).
ATTIVITA’
133
ATTIVITA’ A.S. 2015-
16 A.S. 2016-17
A.S. 2017-18
A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Individuare prove comuni di competenza per classi parallele.
Incontri di dipartimento e per classi parallele per monitoraggio UdA.
Incontri dei responsabili di plesso per concordare modelli uniformi di progettazione per competenze.
Incontri di dipartimento per la compilazione dei modelli di progettazione per competenze.
Incontri del Team di miglioramento.
ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa
134
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 1 - Definire il curricolo verticale e promuovere la didattica per competenze.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e necessità di aggiustamenti
30-05-2016
Incontri di commissione per la stesura del curricolo
verticale.
Curricolo verticale
Difficoltà nella
condivisione delle
scelte.
Maggiore comunicazione.
/
30-05-2016
Integrazione delle competenze di cittadinanza nel
curricolo d’Istituto.
Curricolo verticale
/
Trasparenza
delle procedure.
Necessità di coinvolgere più docenti nei gruppi di lavoro.
30-05-2017
Impostazione di due UdA per competenza.
Prove autentiche.
Difficoltà di alcuni
docenti all’utilizzo di
specifica
strumentazione.
Aumento del grado di
soddisfazione.
Necessità di organizzare un maggior numero di riunioni
per classi parallele / per dipartimenti.
30-05-2018
… e continua
Programmazione per competenze con compiti autentici.
Modelli con indicatori e descrittori
comuni rispetto agli obiettivi di apprendimento e ai traguardi di
competenze.
/
Maggiore condivisione.
/
135
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola
a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della
scuola a
medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della
scuola a
lungo
termine
Effetti
negativi
all’intern
o della
scuola a
lungo
termine
PROCESSO 2
Monitorare costantemente le attività degli studenti e
al bisogno rimodulare gli interventi.
Azione 1
Monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti nelle discipline di apprendimento.
Lavoro condiviso sia nella
motivazione che nella produzione dei
documenti.
/
Elevare del 10% gli esiti degli studenti della fascia media.
/
Azione 2
Monitoraggio degli esiti degli alunni in uscita dalla nostra scuola e nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Verificare l’esito del consiglio orientativo fornito dalla scuola.
/
Valutare l’efficacia
dell’operato della scuola nel
tempo.
/
136
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Apertura a un confronto più ampio tra docenti che porti anche alla reciproca consulenza per affrontare i casi che si presentano in ogni classe.
APPENDICE A
“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per assicurare, nel
breve e nel medio termine, alla maggior parte degli studenti, il
raggiungimento dei livelli essenziali delle competenze.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Linee d’indirizzo. / / /
Gruppo NIV e FF.SS.
Organizzazione e coordinamento delle attività di raccolta e
tabulazione dati.
/
/
/
Docenti Incontri per classi parallele e per ambiti disciplinari.
/
/
/
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
137
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16
A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Attuazione e verifica di prove autentiche.
Tabulazione dati monitoraggio esiti studenti (FF.SS. valutazione).
Analisi comparata dati fascia media nell’ultimo triennio (gruppo NIV).
Verifica esiti giudizio orientativo (F.S. orientamento).
ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
138
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 1 – Monitorare costantemente le attività degli studenti e al bisogno rimodulare gli interventi.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Registrazioni
sistematiche esiti disciplinari degli
alunni.
Registro cartaceo.
Registro elettronico
/
/
/
30-06-2017
30-06-2018
Rilevazione dati
degli studenti della fascia
media.
Dati monitoraggio
/
2015/16 - Valore fascia media:
44%
2016/17 – Valore fascia
media:40%
/
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Rilevazione esiti
consiglio orientativo.
Griglia di rilevazione
/
/
/
139
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 3
Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente
tra i vari ordini di scuola.
Azione 1
Costruire strumenti valutativi comuni per dialogare sui risultati.
Vincere la ritrosia al confronto.
/
Superare le difficoltà di lessico e di condivisione delle funzioni valutative
generali.
/
Azione 2
Realizzazione di rubriche di valutazione degli esiti disciplinari, del comportamento e delle competenze chiave.
Coerenza valutativa tra i diversi ordini di scuola e le classi parallele, al fine di
evitare lo scompenso nel
passaggio da un ordine di scuola
all’altro.
/
/
140
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Impostazione di una didattica socio – costruttiva con procedure definite in gruppo dai docenti attraverso scambi di esperienze.
APPENDICE A
“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per favorire il
riallineamento in verticale delle competenze chiave.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Direzione dei lavori. / / /
Nucleo di valutazione
Supporto alle attività dei docenti.
Docenti Predisposizione di rubriche di valutazione
condivise e per discipline.
/
/
/
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
141
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Condivisione degli indicatori di valutazione del comportamento.
Condivisione degli indicatori di valutazione degli esiti disciplinari.
Condivisione degli indicatori di valutazione delle competenze chiave.
ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
142
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 3 - Promuovere una modalità di valutazione condivisa e coerente tra i vari ordini
di scuola.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2018
Incontri dei docenti per dipartimenti
disciplinari e per classi parallele.
Rubrica di valutazione del comportamento
condivisa.
/
/
/
30-06-2018
Incontri dei docenti per classi
parallele e per dipartimenti.
Rubriche di valutazione disciplinare condivise.
/
/
/
143
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 4
Stabilire criteri di valutazione omogenei nell’Istituto.
Azione 1
Costruzione di prove di verifica comuni (iniziali, intermedie, finali) per le diverse discipline e per classi parallele.
Uniformità nella valutazione degli
apprendimenti degli alunni.
/
Condivisione di un linguaggio
omogeneo fra docenti di ogni
ordine di scuola e tra i diversi ordini.
/
Azione 2
Condivisione e somministrazione di prove di verifica su modello INVALSI.
Miglioramento degli esiti nelle
prove standardizzate.
/
Nuove aperture logiche accessibili a tutte le discipline.
/
144
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Sviluppare la cooperazione ed il confronto tra docenti della stessa area disciplinare. Potenziare il lavoro per classi parallele e per dipartimenti disciplinari.
APPENDICE B
“Trasformare il modello trasmissivo della scuola” per ottenere una regolare
distribuzione nei livelli di apprendimento.
Sperimentare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Coordinamento delle attività di monitoraggio
relative alle azioni di miglioramento.
/
/
/
Docenti
Predisposizione di prove di verifica comuni corredate da
griglie di correzione.
/
/
/
Nucleo di
autovalutazione e F.S.
Tabulazione dati e analisi degli esiti.
/
/
/
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
145
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Definizione di prove di verifica comuni per classi parallele.
Somministrazione delle prove d’ingresso (primaria).
Somministrazione delle prove d’ingresso (scuola media).
Monitoraggio prove Invalsi
Somministrazione delle prove intermedie (primaria).
Somministrazione delle prove intermedie (scuola media).
ATTIVITA’
146
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Somministrazione delle prove finali (primaria).
Somministrazione delle prove finali (scuola media).
Monitoraggio esiti finali.
ROSSO = non svolta ARANCIONE=in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
147
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 4 – Stabilire criteri di valutazione omogenei nell’Istituto.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Individuazione di indicatori per le osservazioni sistematiche e di una scala di misurazione comune per le prove oggettive.
Monitoraggi prove d’Istituto.
Monitoraggi esiti finali.
/
/
/
30-01-2016
30-01-2017
30-01-2018
Somministrazione aggiuntiva di prove di verifica su modello INVALSI.
Monitoraggi prove INVALSI
/
/
/
148
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola
a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 5
Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.
Azione 1
Implemento e potenziamento della connettività della scuola attraverso la rete LAN/WLAN – PON 2014/2020 “Carducci: insegnare in connessione
Migliorare l’utilizzo della dotazione
tecnologica ai fini dell’innovazione
didattica.
/
Aumento della qualità dell’offerta
formativa.
/
Azione 2
Realizzazione di ambienti digitali per una didattica rinnovata - PON 2014/2020 “Classe Advanced”.
Proporre strumenti per ottimizzare il
lavoro.
/
Trasformazione degli ambienti di
apprendimento per aumentare la
motivazione allo studio negli alunni.
/
Azione 3
Iniziative di formazione correlate al PNSD.
Elevare la qualità
del livello di competenze digitali
dei docenti.
/
Migliorare negli alunni l’interesse
scolastico e la predisposizione
allo studio.
/
149
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza europea.
APPENDICE A
“Sviluppo delle competenze digitali degli studenti” con particolare riguardo
al pensiero computazionale e all’uso consapevole dei social network.
“Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio”
Creazione di stili di apprendimento con alunni e docenti protagonisti.
APPENDICE B
“Trasformare il modello trasmissivo di scuola” con l’uso delle
strumentazioni e delle metodologie digitali.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Direzione dei lavori
DSGA
Azioni PON
Personale ATA
Azioni PON
Animatore digitale
Percorsi di formazione interna all’Istituto per
implementare la conoscenza delle metodologie digitali.
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori esterni (Casa Editrice DeA)
/
/
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
150
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Candidatura a PON 2014/2020 su ampliamento rete LAN/WLAN e su realizzazione di ambienti digitali.
Formazione su segreteria digitale per DS, DSGA e personale ATA.
Formazione specifica per Animatore digitale.
Formazione specifica per Team digitale.
Formazione per Team digitale integrato.
Questionario per la rilevazione dei bisogni formativi nell’ambito del PNSD.
Incontro divulgativo sul PNSD.
Formazione DeA sul tema “Educazione al digitale e prevenzione del cyberbullismo”.
Formazione DeA sul tema “Coding in classe con Scratch”.
ATTIVITA’
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
151
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Percorso formativo di alfabetizzazione informatica “La cassetta degli attrezzi”.
Percorso formativo interno all’Istituto “Flipped classrooom”.
Percorso formativo interno all’Istituto “Creare ebook multimediali e interattivi”.
Partecipazione a percorsi di Coding nell’ambito del Progetto “Programma il futuro”.
Formazione Mondadori sul tema “Insegnare nella scuola con il libro digitale”.
Percorso formativo interno all’Istituto “Piattaforma Moodle”.
Formazione DeA sul tema “Mobile Learning e nuovi paradigmi di apprendimento”.
ATTIVITA’
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
152
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Percorso formativo interno all’Istituto “Pillole digitali”.
Convegno sul tema del cyber bullismo “Media & Minori: quali pericoli, come prevenirli”
Adesione al Progetto “Generazioni Connesse” del MIUR.
Stesura del Piano d’Azione Progetto “Generazioni Connesse” .
Percoro operativo Progetto “Generazioni Connesse” .
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
153
PROCESSO 5 – Diffondere le pratiche innovative e tecnologiche nella didattica.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2017
Potenziamento
della rete LAN/WLAN
Percentuale di ambienti
didattici coperti dalla rete.
/
Vantaggi nella connessione.
/
30-06-2017
30-06-2018
Ampliamento delle
dotazioni tecnologiche
nella didattica e nella prassi lavorativa.
Uso quotidiano
nella LIM.
Uso degli spazi tecnologici.
/
Maggiore interesse da parte degli
alunni.
/
IN VIA DI
ATTUAZIONE
Partecipazione alle attività di formazione.
Registri presenze ai
corsi.
Attestati di frequenza ai
corsi.
/
In corso
/
154
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 6
Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.
Azione 1
Avviare percorsi formativi trasversali per supportare la progettazione didattica.
Condivisione di best practices
tra i docenti.
/
Condivisione e riutilizzo delle
buone pratiche da parte dei docenti.
/
Azione 2
Incrementare le attività laboratoriali e dell’apprendimento collaborativo.
Sviluppo delle competenze chiave.
/
Condivisione e scambio di buone
pratiche.
/
155
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Maggiore efficacia dell’azione didattica con conseguente ricaduta positiva sugli esiti degli alunni in relazione alle competenze di base e di cittadinanza attiva.
APPENDICE A
“Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica”
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Coordinamento delle attività
/ / /
Docenti collaboratori
Stesura Progetto d’Istituto
/ / /
Gruppo
di lavoro
Condivisione percorsi progettuali
/ / /
Gruppo di lavoro
e docente responsabile
manifestazioni ed eventi
Accordi mostra di fine anno
/ / /
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
156
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Incontri docenti collaboratori per la predisposizione di itinerari formativi trasversali.
(Progetto d’Istituto)
Incontro gruppo di lavoro per la condivisione di percorsi progettuali.
Incontro gruppo di lavoro con docente responsabile organizzazione manifestazione ed eventi per itinerario mostra di fine anno.
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
157
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 6 - Migliorare la pianificazione degli interventi e la condivisione tra i docenti.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Organizzazione mostra di fine
anno
Indice di gradimento e di partecipazione.
/
/
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Riuscita
delle azioni progettuali.
Buone pratiche documentate anche sul sito della scuola.
/
/
158
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 7
Armonizzare l’impianto curricolare in relazione ai criteri di
coerenza, propedeuticità, verticalità.
Azione 1
Incontri tra i docenti delle classi ponte.
Una più fattiva collaborazione fra i docenti, anche al fine di ridurre la varianza tra le
classi.
/
Favorire la continuità
curricolare tra i diversi ordini di
scuola.
/
Azione 2
Pianificare le attività di raccordo per gli alunni delle classi ponte.
Orientare gli alunni nel passaggio tra i
diversi ordini di scuola.
/
Garantire un percorso formativo
completo e coerente.
/
Azione 3
Programmare, predisporre e scegliere i materiali di lavoro.
Miglioramento del servizio reso agli
utenti.
/
Riferimenti a procedure condivise e
concertate per una valutazione più autentica degli
alunni.
/
159
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Orientare per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità.
APPENDICE B
“Creare nuovi spazi per l’apprendimento”
“Riorganizzare il tempo per fare scuola”
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Coordinamento lavori.
FF.SS. della continuità
e docenti classi ponte
Incontri per scambio
collaborativo.
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
160
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Incontri tra docenti di scuola dell’infanzia e della primaria per scambi di informazioni utili alla formazione delle classi.
Incontri tra docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado per scambi di informazioni utili alla formazione delle classi.
Attività di continuità per le classi ponte dei tre ordini di scuola.
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
161
PROCESSO 7 – Armonizzare l’impianto curricolare in relazione ai criteri di coerenza, propedeuticità,
verticalità.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2018
Incontri docenti
classi ponte
Verbali incontri.
/
/
/
30-06-2016
30-06-2017
30-06-2018
Raccordo
classi ponte.
Certificazione
delle competenze.
/
/
/
Gennaio 2018
Organizzazione
open day.
Livello di
coinvolgimento.
/
/
/
162
SEZIONE 2 – Scelta delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
TABELLA 4 - VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 8
Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti
preposti a svolgere compiti specifici.
Azione 1
Riunire periodicamente le commissioni per rendicontare in merito alle azioni in atto.
Maggiore apertura al confronto.
/
Strumenti procedurali condivisi.
/
163
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
La partecipazione a commissioni di lavoro promuove nei docenti competenze di tipo comunicativo e favorisce l’arricchimento reciproco.
APPENDICE B
“Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della
conoscenza”
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Coordinamento delle attività.
/ / /
FF.SS. e responsabili commissioni.
Incontri / confronto. /
/
/
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari
per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
/
/
/
164
Tabella 8 – TEMPISTICA DELLE AZIONI (GESTIONE DEI PROCESSI – DIAGRAMMA DI GANTT)
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Incontri FF.SS. e responsabili commissioni per la pianificazione delle attività
Incontri FF.SS. e responsabili commissioni per raccordo intermedio del percorso in atto.
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
165
TABELLA 9 – MONITORAGGIO DELLE AZIONI
PROCESSO 8 - Migliorare la funzionalità di commissioni e dipartimenti preposti a svolgere compiti
specifici.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-06-2018
Calendario
degli incontri.
Verbali
degli incontri.
/
Condivisione delle scelte progettuali
/
166
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola
a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 9
Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività
incentrate sulla didattica e valutazione per competenze.
Azione 1
Attuare percorsi formativi su “programmazione e valutazione per competenze” affidati a consulenti esterni.
Aumento del numero di docenti
formati in tali campi.
/
Maggiore consapevolezza della necessità di una formazione
continua.
/
Azione 2
Adottare e condividere strumenti per organizzare, programmare e verificare l’azione didattica.
Capacità di strutturare unità di apprendimento per
competenze.
/
Capacità di valutare e
certificare per competenze.
/
167
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Adozione di una didattica "learner - centered" basata su problem solving, apprendimento per scoperta, interdisciplinarietà.
APPENDICE B
“Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della
conoscenza”
per far diventare l'integrazione di saperi e competenze una pratica di
lavoro comune all'interno dell'Istituto.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Promozione e supporto alla realizzazione di percorsi
innovativi.
Team di miglioramento
Coordinamento delle attività
di formazione.
Responsabili di plesso
e F.S.
Condivisione del format di
progettazione per competenze
Docenti
Attività di formazione. Riunioni dipartimentali e per
classi parallele.
FIS
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Esperti esterni
600 €
Fondi aggiornamento
169
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Progettazione di attività di formazione ed accordi programmatici con esperti esterni competenti.
Formazione dei docenti sulla “Didattica per competenze”.
Formazione dei docenti su “Valutazione per competenze” (DeA).
Formazione dei docenti su “Valutazione per competenze e costruzione di rubriche valutative”.
Partecipazione dei docenti agli incontri in Rete sul tema “Il fascino discreto delle competenze”.
Creazione di un gruppo di ricerca-azione per l’elaborazione di un format sulla programmazione per competenze.
Intervenire sulla progettazione educativo-didattica dell’Istituto attuando una didattica per competenze
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
170
PROCESSO 9 – Organizzare momenti di formazione inerenti la progettazione di attività incentrate sulla
didattica e valutazione per competenze.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-05-2016
30-05-2017
30-05-2018
… e continua
Partecipazione ai
corsi di formazione da
parte dei docenti.
Foglio firme presenze ai
corsi.
Attestati di frequenza.
/
/
/
30-05-2018
Strumenti di
programmazione dell’azione didattica.
Format
progettazione per
competenze.
/
/
/
171
Azioni previste
per ogni processo
Effetti
positivi
all’interno
della scuola
a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a medio
termine
Effetti
positivi
all’interno
della scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola a lungo
termine
PROCESSO 10
Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso
l’uso della tecnologia.
Azione 1
Confrontare modalità di conduzione e di gestione dei momenti collegiali con le famiglie.
Maggiore
coinvolgimento delle famiglie.
/
Maggiori opportunità di
dialogo su tematiche educative
tra genitori e docenti.
/
Azione 2
Avvio del registro elettronico con apertura funzione solo per i docenti.
Maggiore tempestività di
comunicazione.
/
Promozione delle tecnologie per migliorare la
comunicazione.
/
Azione 3
Apertura del registro elettronico alle famiglie per la consultazione di assenze, argomenti delle lezioni e valutazioni.
Trasmissione all’utenza di
un’immagine di maggiore
trasparenza ed apertura.
/
Graduale avvicinamento
dell’utenza ai nuovi mezzi di
comunicazione e conseguente
semplificazione delle
comunicazioni.
/
172
Tabella 5 - CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di
riferimento - Appendice A e B
Utilizzare forme di comunicazione in linea con le modalità di apprendimento dei “nativi digitali”.
APPENDICE A
“Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
territorio” e in grado di sviluppare ed aumentare l’interazione con le
famiglie e con la comunità locale.
SEZIONE 3 - PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO
TABELLA 6 – DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
Figure
professionali
Tipologia di attività
Numero
di ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Dirigente Scolastico
Direzione dei lavori
Team di lavoro
(responsabili dei plessi,
F.S., responsabili dei
progetti)
Coordinamento delle azioni
scuola/famiglia. Organizzazione di eventi.
Personale ATA
Inserimento ed abilitazione delle utenze per il registro elettronico. Cura del collegamento con SIDI.
Tabella 7 - DESCRIZIONE DELL’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA
SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatore esterno per uso registro elettronico.
173
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Incontri team di lavoro per confronto.
Formazione registro elettronico.
Apertura registro elettronico con funzione solo per docenti.
Apertura della consultazione del registro elettronico alle famiglie.
Incontri di sensibilizzazione delle famiglie su tematiche educative:
- Psicologa Sportello d’Ascolto
Incontri di informazione delle famiglie su tematiche educative:
- Frutta nelle scuole
Incontri di informazione e sensibilizzazione delle famiglie sulla sicurezza in rete.
(Cyberbullismo)
ATTIVITA’
174
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
A.S. 2015-16 A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19 S O N D G F M
A M G S O N D G F M
A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Monitoraggio famiglie a campione sul livello di gradimento.
ROSSO = non svolta ARANCIONE = in corso VERDE = conclusa
ATTIVITA’
175
Migliorare la comunicazione con le famiglie anche attraverso l’uso delle tecnologie.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche e
necessità di
aggiustamenti
30-05-2017
Capacità operativa dei
docenti nell’utilizzo e gestione della
piattaforma individuata per il
registro elettronico.
Accesso in piattaforma
/
/
Necessità di separare
su piattaforma le due
discipline, storia e
geografia, nella
scuola primaria.
30-05-2016
30-05-2017
30-05-2018
Livello di
soddisfazione delle famiglie sul
percorso di crescita
dell’Istituto.
Monitoraggio a campione
/
/
/
30-05-2017
30-05-2018
Partecipazione delle famiglie ad incontri formativi
e di sensibilizzazione.
/
/
/
/
176
SEZIONE 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di
miglioramento in quattro passi
Passo 1 Priorità del RAV
- Elevare del 10% il numero degli alunni che consegue risultati finali tra il 7 e l’8 (fascia media).
- Elevare la competenza comunicativa a livello trasversale con l’utilizzo di linguaggi diversi.
Passo 2 Processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Persone coinvolte
Dirigente Scolastico
Personale docente
Momenti di condivisione
Incontri del Team di miglioramento
Collegio docenti
Dipartimenti e classi parallele
Incontri commissioni progettuali
Incontri funzioni strumentali e gruppo di lavoro
Strumenti di condivisione Materiale cartaceo e digitale. Griglie. Questionari. Slide. Sito della scuola.
Passo 3 Diffusione del piano di miglioramento
Metodi informativi.
Strumentazioni tecnologiche.
Sito della scuola.
Passo 4 Composizione del Nucleo di valutazione
Dott.ssa Maria Rosaria Macera Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giulia Scotti Collaboratore vicario del Dirigente
Scolastico
Prof.ssa Maria Basile Collaboratore del Dirigente Scolastico
Ins. M. Rosaria Gentile Funzione Strumentale
Ins. Giuseppina Totaro Responsabile Primaria "Virgilio"
Ins. Paola Pignatiello Responsabile Infanzia "Virgilio"
Ins. Elena Mercuri Resp. Primaria “Conca” e F.S.
Prof.ssa Lucia Coccoluto Funzione Strumentale
177
ALLEGATO 4 – CURRICOLO VERTICALE
178
PREMESSA
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale
europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e valorizzazione delle diversità individuali. La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed
economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.
Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole nel rispetto e nella valorizzazione della loro autonomia.
Ogni scuola è chiamata a predisporre il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta formativa con riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo
di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi specifici per ogni disciplina.
Il curricolo verticale è il percorso che delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado,
un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da
acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. Si snoda in verticale articolandosi in un percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola:
- le competenze chiave, che sono promosse nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che
ciascuna disciplina può offrire
- i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola
- gli obiettivi d’apprendimento per ogni annualità. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti
verso la scuola del secondo ciclo
Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano
progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, all’emergere delle discipline nella scuola primaria, alle discipline intese in forma più
strutturata come “modelli” per lo studio della realtà nella scuola secondaria di I grado.
179
RACCORDO TRA LE COMPETENZE CHIAVE E LE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO
COMUNICAZIONE
NELLA
MADRELINGUA
COMUNICAZIO
NE NELLE
LINGUE
STRANIERE
COMPETENZE
DI BASE IN
MATEMATICA,
SCIENZE
COMPETENZE
SOCIALI E
CIVICHE
CONSAPEVOLEZZA
ED ESPRESSIONE
CULTURALE
COMPETENZA
DIGITALE
IMPARARE
AD
IMPARARE
SPIRITO
D’INIZIATIVA E
INTRAPRENDENZA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Campi di
esperienza
I discorsi e
le parole
Confronto
lingue diverse
La conoscenza
del mondo
Il sé e l’altro
Il corpo e il
movimento.
Immagini,
suoni e colori
Tecnologia
Tutti
Tutti
SCUOLA
PRIMARIA
Discipline
Italiano
Inglese
Matematica
Scienze
Storia
Geografia
Cittadinanza
e
Costituzione
Ed. fisica
Arte Musica
Religione
Tecnologia
Tutte
Tutte
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
Discipline
Italiano
Inglese
Francese
Spagnolo
Matematica
Scienze
Storia
Geografia
Cittadinanza
e
Costituzione
Ed. fisica
Arte Musica
Religione
Tecnologia
Tutte
Tutte
180
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del
primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità nell’arco degli otto anni di scuola del primo ciclo e dei dieci anni
di obbligo d’istruzione.
Nel nostro Istituto, ogni ordine è stato chiamato ad operare delle scelte all’interno dei contenuti presenti nelle Indicazioni Nazionali; in quest’ottica, gli
insegnanti hanno puntato ai nuclei fondanti delle discipline, ai contenuti irrinunciabili , che si devono trasformare in conoscenze (patrimonio permanente
dell’alunno). Nell’ottica di una didattica per competenze infatti, non è importante la quantità di nozioni che i nostri alunni apprendono, ma come le
apprendono. Nell’insegnamento per competenze infatti, non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della
conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei
processi cognitivi , cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali che vanno attivate all’interno dei campi di esperienza e delle
discipline.
“Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della vita,
vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una buona didattica per competenze.”
(Giancarlo Cerini)
Il curricolo d’istituto, con quest’impostazione, rappresenterà la sintesi della progettualità formativa e didattica della nostra scuola, muovendo dalle
esigenze formative dei nostri allievi, dagli esiti da garantire, dai vincoli e dalle risorse presenti nel nostro contesto territoriale per favorire uno sviluppo
armonico ed integrale della persona.
181
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE
Campi di esperienza di riferimento: I DISCORSI E LE PAROLE
Discipline di riferimento: ITALIANO
Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione riguarda la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico. E’ la competenza che comporta
la disponibilità a un dialogo critico e costruttivo nonché un interesse a interagire con gli altri. Ciò comporta la consapevolezza dell’impatto
della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- dimostra una padronanza della lingua italiana tale
da consentirgli di esprimere le proprie idee, di
adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni;
- ha buone competenze digitali, usa con
consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per
distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di
verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo;
- possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di
procurarsi velocemente nuove informazioni e di
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo.
Comunicare sia oralmente sia per iscritto in tutta
una serie di situazioni comunicative.
Adattare la propria comunicazione a seconda di
come lo richieda la situazione. Distinguere e
utilizzare diversi tipi di testi. Cercare, raccogliere ed
elaborare informazioni.
Usare sussidi, formulare ed esprimere le
argomentazioni in modo convincente e appropriato
al contesto, sia oralmente che per iscritto.
Conoscenza:
- del vocabolario, della grammatica
funzionale e delle funzioni del linguaggio;
- dei principali tipi di interazione verbale;
- di una serie di testi letterari e non letterari;
- delle principali caratteristiche dei diversi stili e
registri del linguaggio;
- della variabilità del linguaggio e della
comunicazione in contesti diversi.
182
Campi di esperienza di riferimento: I DISCORSI E LE PAROLE
Discipline di riferimento: ITALIANO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
mostra padronanza della lingua italiana
usa un linguaggio appropriato
sa ascoltare e comprendere una storia
sa ripetere una storia
ripete storie e filastrocche
arricchisce il proprio lessico
formula ipotesi sulla lingua scritta
riesce a trovare rime ed assonanze
inventa storie
interviene in modo adeguato in una
conversazione
ASCOLTARE E PARLARE
L’alunno:
- partecipa a scambi comunicativi con compagni e
insegnanti rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
adeguato alla situazione
- ascolta e comprende testi orali “diretti” o
“trasmessi” dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
LEGGERE
- legge e comprende testi di vario tipo ne individua
il senso globale e le informazioni principali
utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi
- utilizza abilità funzionali allo studio: individua
nei testi scritti informazioni utili per
l'apprendimento di un argomento dato e le
mette in relazione, le sintetizza, in funzione
anche all'esposizione orale, acquisisce un primo
nucleo di terminologia specifica
- legge testi di vario genere della letteratura per
l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura
ASCOLTARE E PARLARE
L’alunno:
- sa selezionare fonti
- sa valutare l’attendibilità di un messaggio
- sa reinterpretare tematiche sostenendo il
proprio punto di vista
- sa attivare strategie di lettura orientativa /
selettiva/analitica
- riconosce il valore semantico degli elementi
formali del testo poetico
LEGGERE
- sa recensire i testi letti
- sa utilizzare varie fonti, al fine di ricercare,
raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i
concetti e le esperienze necessarie, anche con
mezzi informatici
183
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi
personali.
SCRIVERE
- raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica
la traccia di un racconto o di un’esperienza
- produce racconti scritti di esperienze personali o
vissute da altri
- capisce e utilizza i più frequenti termini specifici
legati alle discipline di studio
RIFLETTERE SULLA LINGUA
padroneggia e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso e ai principali
connettivi.
SCRIVERE
- sa descrivere, argomentando, il proprio progetto
di vita
- sa produrre ipotesi interpretative
- sa rapportare il narrato all’esperienza personale
- sa analizzare le proprie emozioni, per comunicare
con chiarezza il proprio punto di vista,
condividendolo con gli altri
RIFLETTERE SULLA LINGUA
- sa comunicare in maniera formalmente corretta
e strutturata, utilizzando un lessico specifico,
adatto ai diversi contesti sociali,culturali e
d’apprendimento (lessici specifici).
A B I L I T A’
Sviluppare la padronanza della lingua italiana. Usare
ASCOLTARE e PARLARE
Cogliere l'argomento principale dei discorsi. Prendere la
parola negli scambi comunicativi
rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti
e chiedendo chiarimenti.
Riferire su esperienze personali organizzando il racconto
in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine
cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi
funzionali al racconto.
Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai
compagni ed esprimere la propria opinione su un
argomento.
Saper sostenere le proprie opinioni e rendersi conto dei
diversi punti di vista degli altri interlocutori.
ASCOLTARE e PARLARE
Adottare opportune strategie di attenzione e
comprensione( ascolto attivo ).
Riorganizzare le informazioni raccolte in
appunti/schemi/tabelle/testi di sintesi.
Ascoltare criticamente testi letterari e teatrali.
Identificare diverse forme poetiche.
Ricostruire oralmente la struttura informativa/
argomentativa di una comunicazione.
Utilizzare il registro linguistico del parlato
narrativo/descrittivo/dialogico.
Potenziare la capacità comunicativa utilizzando anche
forme espressive della voce e del corpo.
Leggere il testo poetico valutandone forma e significato.
un lessico adeguato.
Rielaborare oralmente storie e vissuti.
Ascoltare e comprendere storie.
Dialogare e discutere in gruppo. Scoprire la
funzione del codice scritto.
Interessarsi al codice scritto e produrre
scrittura spontanea.
Trovare rime ed assonanze.
184
LEGGERE
Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi
diversi per farsi un'idea di un argomento, per trovare
spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Leggere testi
narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici,
distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà.
Comprendere le informazioni della titolazione, delle
immagini e delle didascalie per farsi un'idea del testo che
si intende leggere.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e
provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando
semplici tecniche di supporto alla comprensione
(sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe o
schemi, ecc.).
Leggere semplici e brevi testi letterari mostrando di
riconoscere le caratteristiche essenziali che li
contraddistinguono ed esprimendo semplici pareri
personali su di essi.
SCRIVERE
Raccogliere idee e pianificare la traccia di un racconto o di
un’esperienza.
Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute
da altri e che contengano le informazioni essenziali
relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni.
Produrre testi creativi sulla base di modelli dati. Scrivere
una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le
forme espressive al destinatario e alla situazione di
comunicazione.
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo.
Realizzare testi collettivi.
Comprendere e utilizzare parole, termini specifici legati
alle discipline di studio.
LEGGERE
Riconoscere le tesi esposte e l’opinione dell’autore.
Analizzare lessico, sintassi e modalità narrative di un
testo letterario.
Ricavare informazioni esplicite ed implicite per
documentarsi su di un tema.
Individuare personaggi, loro caratteristiche, ruoli,
relazioni e tecniche narrative.
SCRIVERE
Produrre testi a dominanza argomentativa sulla base di un
progetto stabilito (pianificazione /
revisione/manipolazione ).
Produrre testi narrativi sulla base di un progetto
-Svolgere progetti tematici ( relazioni, ricerche,
monografie,…).
Riscrivere testi teatrali con procedure creative guidate.
Interpretare testi poetici, cercando di individuare i
significati meno evidenti.
185
Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
RIFLETTERE SULLA LINGUA RIFLETTERE SULLA LINGUA
Riconoscere le variabilità della lingua (sinonimi e modi di Riflettere sulle forme espressive per cogliere lo sviluppo
dire). storico della lingua italiana. Riconoscere le categorie lessicali ed i principali tratti Saper analizzare le funzioni grammaticali e logiche. grammaticali. Distinguere le parti variabili del discorso da Saper analizzare la struttura della frase
quelle invariabili. complessa. Riconoscere ed individuare le varie funzioni di: aggettivi, Conoscere e utilizzare un lessico appropriato alle diverse nomi, pronomi, avverbi. situazioni comunicative. Riconoscere le congiunzioni di uso più frequente.
Riconosce e usare i modi e i tempi dei verbi.
Riconosce i verbi servili, riflessivi, transitivi, intransitivi.
Riconoscere le diverse possibilità di arricchire una frase
minima.
Riconoscere la funzione del soggetto, del predicato e delle
espansioni complementari.
Analizzare il periodo e riconoscere alcuni connettivi
fondamentali.
C O N O S C E N Z E
Giochi liberi e guidati. Giochi ASCOLTARE E PARLARE
I registri linguistici:
- confidenziale,
- rispettoso,
- formale,
- informale,
- oggettivo,
- soggettivo.
Registri linguistici del parlato narrativo, descrittivo,
dialogico, poetico, argomentativo e dei testi parlati più
comuni (annunci, telegiornale, pubblicità,…).
Argomenti di studio, temi affrontati in classe,
ASCOLTARE E PARLARE
Le strategie di utilizzo degli elementi predittivi di un
testo orale.
Il riconoscere e l’ utilizzo delle tecniche e delle strategie
per informare/argomentare.
Il riconoscimento degli elementi costitutivi del testo
teatrale/poetico.
d’imitazione.
Drammatizzazioni.
Conversazioni.
Ascolto e rielaborazione di storie. Lettura
di immagini.
Uso dei libri.
Approccio al codice scritto.
186
risultati di ricerche/indagini, …
LEGGERE
I testi narrativi, realistici, fantastici, descrittivi,
informativi, argomentativi, autobiografici.
Il diario.
La cronaca.
Il testo poetico.
La metafora e la similitudine. Lo
svolgimento di una ricerca.
Costruzione di mappe e schemi.
Sottolineatura.
Annotazioni.
Scheda di lettura di un libro.
Sequenza logica e cronologica.
SCRIVERE
Strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee: uso
di schemi, tracce, informazioni essenziali. Forme di
scrittura creativa: filastrocche, racconti brevi, poesie.
I diversi registri linguistici.
Caratteristiche fondamentali dei testi descrittivi,
espressivi, informativi (diario personale, lettera, articolo
di giornale, resoconti di esperienze comuni). Riassunto,
parafrasi, riscrittura di un testo in funzione di uno scopo
dato.
Uso del dizionario.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
Le convenzioni d’uso della lingua scritta: ortografia,
morfologia, sintassi, punteggiatura, lessico.
Le parti del discorso: articoli, nomi, aggettivi, pronomi,
preposizioni, congiunzioni, esclamazioni, avverbi.
Coniugazione dei verbi regolari e irregolari. Forma
attiva, passiva e riflessiva.
Il soggetto.
Predicato verbale e predicato nominale. I
complementi.
Connettivi spaziali, temporali, causali e di scopo.
LEGGERE
Il riconoscimento degli elementi caratterizzanti i testi
letterari ( novella, racconto, romanzo ).
Il riconoscimento degli elementi caratterizzanti i testi
teatrali.
Il riconoscimento degli elementi costitutivi del testo
poetico.
SCRIVERE
Le tecniche di scrittura /riscrittura/ manipolazione
/sintesi di testi narrativi, personali, argomentativi,
informativi, letterari.
RIFLETTERE SULLA LINGUA
La storia della lingua italiana e la sua evoluzione. Le
funzioni grammaticali e logiche e la loro analisi. La
struttura della frase complessa e la sua analisi
187
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Campi di esperienza di riferimento: CONFRONTO TRA LINGUE DIVERSE
Discipline di riferimento: INGLESE – FRANCESE - SPAGNOLO
Comunicazione nelle lingue straniere riguarda l’acquisizione dei primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui si vive e oltre
i confini territoriali nazionali.
E’ la competenza che porta l’individuo ad avere padronanza tra le diverse lingue a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e
delle sue esigenze e/o dei suoi interessi. Un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità
per le lingue e la comunicazione interculturale.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese,
riuscendo ad affrontare una
comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana anche in
una seconda lingua europea;
- utilizza la lingua inglese nell’uso delle
tecnologie dell’informazione e della
comunicazione.
Comprendere messaggi per iniziare,
sostenere e concludere conversazioni.
Leggere, comprendere e produrre testi
appropriati alle esigenze individuali.
Usare adeguatamente i sussidi e imparare
le lingue anche in modo informale nel
contesto dell’apprendimento permanente.
Conoscenza:
- del vocabolario e della grammatica
funzionale;
- dei principali tipi di interazione verbale e
dei registri del linguaggio;
- delle convenzioni sociali;
- dell’aspetto culturale e della variabilità dei
linguaggi.
188
Campi di esperienza di riferimento: CONFRONTO TRA LINGUE DIVERSE
Discipline di riferimento: INGLESE – FRANCESE - SPAGNOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
- confronta lingue diverse
I N G L E S E
Ricezione orale: listening
L’alunno:
- comprende frasi ed espressioni di uso frequente
- comprende ed estrae informazioni dall’ascolto di
brevi testi registrati.
Interazione orale: speaking
- Interagisce oralmente in situazioni di vita
quotidiana scambiando informazioni semplici e
dirette su argomenti familiari e abituali, anche
attraverso l'uso degli strumenti digitali.
Ricezione scritta: reading
- interagisce per esprimere informazioni e stati
d'animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Produzione scritta: writing
- descrive per iscritto, in modo semplice, aspetti
del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Cultura e società
- individua alcuni elementi culturali tipici della
I N G L E S E
Ricezione orale: listening
L’alunno:
- comprende i punti essenziali di una
conversazione su argomenti trattati.
Interazione orale: speaking
- interagisce in modo chiaro in brevi conversazioni
su argomenti noti
- fa semplici confronti tra culture diverse
Ricezione scritta: reading
- sa leggere, comprendere ed individuare
informazioni in testi di uso quotidiano e non, in
lettere, ecc.
Produzione scritta: writing
- scrive brevi testi su argomenti familiari e non,
lettere personali adeguate al destinatario .
Cultura e società
- conosce le caratteristiche significative di
189
cultura anglosassone. alcuni aspetti della cultura anglosassone e
operare confronti con la propria.
F R A N C E S E
L’alunno:
- comprende brevi messaggi orali e scritti relativi
ad ambiti familiari
- comunica oralmente in attività che richiedono
solo uno scambio di informazioni semplice e
diretto su argomenti familiari e abituali
- descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente
- legge brevi e semplici testi con tecniche
adeguate allo scopo
- chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante
- stabilisce relazioni tra semplici elementi
linguistico - comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio
- confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e
le strategie utilizzate per imparare.
S P A G N O L O
Ricezione orale: comprensión auditiva
L’alunno:
comprende gli elementi principali di un discorso
chiaro in lingua standard su argomenti familiari,
di attualità, della sfera personale o di studio.
Interazione e produzione orale : interacción y producción
oralI
- interagisce in semplici situazioni quotidiane
prendendo parte attiva in conversazioni di vario tipo;
- si esprime, in modo semplice, coerente e coeso
su argomenti legati alla propria sfera di interesse
personale e di studio;
190
- sa esprimere e sostenere opinioni a carattere
personale.
Ricezione scritta: comprensión lectora
- comprende globalmente e analiticamente testi
scritti su argomenti di vita quotidiana, interessi
personali, temi di attualità, studio.
Produzione scritta: producción de textos escritos
scrive testi coerenti e coesi su argomenti noti di
interesse personale e di studio.
Cultura e civiltà: cultura y civilización
- conosce le principali caratteristiche storiche,
geografiche e culturali relative ai paesi di lingua
spagnola.
A B I L I T A’
Confrontare lingue diverse. Familiarizzare
con una seconda lingua.
Potenziare l’apprendimento e l’utilizzo della lingua
inglese in situazioni ludiche.
I N G L E S E
Ricezione orale: listening
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso
quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente.
Identificare il tema generale di un discorso in cui si parla
di argomenti conosciuti.
Interazione orale: speaking
Rispondere a domande semplici e dirette su aspetti
personali espressi lentamente e chiaramente.
Comunicare in modo comprensibile, con espressioni e
frasi memorizzate, in scambi di informazione
semplici e di routine.
I N G L E S E
Ricezione orale: listening
Capire i punti fondamentali di un discorso, a condizione
che venga usata una lingua chiara e che si parli di
argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero,
ecc.
Interazione orale: speaking
Parlare di azioni al presente, al passato e al futuro.
Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i
punti chiave di una conversazione ed esporre le
proprie idee in modo chiaro e comprensibile.
Parlare di alcuni aspetti socio-culturali della civiltà
anglosassone
191
Ricezione scritta: reading
Leggere e comprendere brevi e semplici testi
accompagnati da supporti visivi, cogliendone il significato
globale e identificando parole e frasi familiari.
Produzione scritta: writing
Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi
per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o
invitare qualcuno, per chiedere e dare notizia, ...
Osservare coppie di parole simili come suono e
distinguerne il significato.
Osservare parole ed espressioni nei contesti d'uso e
coglierne i rapporti di significato.
Cultura e società
Conoscere civiltà e cultura dei Paesi in cui si studia la
lingua anglosassone: usanze, feste, ricorrenze.
Ricezione scritta: reading
Comprendere informazioni salienti di un testo scritto di
carattere personale e non.
Produzione scritta: writing
Raccontare per iscritto avvenimenti legati alla propria
esperienza.
Scrivere semplici biografie e lettere personali che si
avvalgano di lessico e strutture grammaticali appropriate.
Cultura e società
Interagire con un linguaggio adeguato su argomenti legati
alla civiltà anglosassone.
F R A N C E S E
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso
quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il
tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di
argomenti conosciuti.
Comprendere brevi testi multimediali identificandone
parole chiave e il senso generale.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando
parole e frasi già incontrate.
Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera
personale, integrando il significato di ciò che si dice co
mimica e gesti.
Interagire in modo comprensibile con un compagno o un
adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e
frasi adatte alla situazione e all’interlocutore per
soddisfare bisogni di tipo concreto.
192
Lettura (comprensione scritta)
Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di
tipo concreto e trovare informazioni specifiche in
materiali di uso corrente.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere testi brevi e semplici per parlare e raccontare le
proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o
per invitare qualcuno, anche con errori formali che non
compromettano però la comprensibilità del messaggio.
Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osservare
le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali
variazioni di significato.
Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione
costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e
strutture relative a codici verbali diversi.
Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere
le lingue.
S P A G N O L O
Ricezione orale: comprensión auditiva Comprendere
globalmente il senso di vari testi semplici (dialoghi di vita
quotidiana, semplici narrazioni ed avvisi pubblicitari,
istruzioni, consegne, informazioni essenziali ed avvisi).
193
Interazione e produzione orale : interacción y
producción oral
Interagire in varie situazioni e su argomenti diversi
(scambi di informazioni, conversazioni informali e
informali con argomento personale, sociale, professionale
e di studio).
Descrivere, narrare, sostenere e motivare opinioni
personali ( descrizioni di persone, di oggetti di uso
quotidiano, di luoghi di situazioni, di narrazioni,
commentare e sostenere con semplici argomentazioni il
proprio punto di vista.
Ricezione scritta: comprensión lectora Comprendere
globalmente e analiticamente testi semplici (lettere
ed e-mail di ambito pubblico e privato, brevi messaggi,
annunci pubblicitari,ricette, regole di giochi, regolamenti,
consegne, ordini, istruzioni).
Produzione scritta: producción de textos
escritos
Produrre testi scritti di vario tipo e genere, su tematiche
note (moduli, schede di informazioni personali e
questionari, messaggi brevi, semplici descrizioni di
persone e luoghi, brevi testi argomentativi).
Cultura e civiltà: cultura y civilización
Comprendere globalmente testi scritti di
argomento storico, geografico, letterario e
culturale relativi ai paesi di lingua spagnola.
C O N O S C E N Z E
194
Giochi liberi e guidati.
Giochi d’imitazione.
Drammatizzazio
ni.
Conversazioni.
Ascolto e rielaborazione di storie.
Lettura di immagini.
Uso dei libri.
Approccio al codice scritto.
I N G L E S E Ricezione orale: listening
Lessico di base su argomenti di vita
quotidiana. Uso del dizionario bilingue.
Corretta pronuncia di un repertorio di parole e
frasi memorizzate di uso comune.
Gli amici. La routine quotidiana. Il tempo libero.
Lo shopping. La lettura dell’ora. La scuola.
Interazione orale: speaking Le strutture comunicative:
- What do you/we/they like? - What does he/she/it look like? - She/he/it is … - You/we/they are… - What do/they like doing? - What does she/he like doing? - I like + verbo + ing - She/he likes + verbo + ing - I don’t like + verbo + ing - She/he doesn’t like + verbo + ing - How much is… - It’s + prezzo - What time is it?
- At what time…?
Ricezione scritta: reading
Pronuncia delle parole e delle sequenze
linguistiche apprese.
I N G L E S E Ricezione orale: listening
Elementi relativi alla vita in classe e quotidiana
in generale.
Lessico appropriato alla situazione di
comunicazione.
Suoni della lingua.
Approfondimento delle funzioni già conosciute.
Interazione orale: speaking
Lessico di settore.
Il presente, il passato, il futuro ed il
condizionale.
Verbi modali.
Avverbi, preposizione di luogo.
Pronomi complemento e pronomi possessivi.
Aspetti della cultura anglosassone; festività,
geografia e curiosità
Ricezione scritta: reading
Riflessione sulla lingua: tempi presente, passato,
futuro, imperativo.
195
formule linguistiche presentate.
Produzione scritta: writing
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana.
Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi,
biglietti, lettere informali. Regole grammaticali fondamentali. I meccanismi che regolano l’uso del present
simple e past simple : forma affermativa,
negativa, interrogativa, interrogativa negativa.
Struttura dei verbi: to be, to
have. Struttura comunicativa
di I’ve got. Uso di he e his; she
e her.
Uso dell’imperativo. Le preposizioni inside /
outside. Uso corretto di
some / any.
Cultura e società
Cenni di civiltà e cultura dei Paesi di cui si studia
la lingua (usanze, feste, ricorrenze...).
Conoscere tradizioni anglosassoni.
Conoscere aspetti geografici dei paesi
anglosassoni.
Produzione scritta: writing
Approfondire lessico e strutture grammaticali
trattate nel triennio.
Comparativi, superlativi. Il
passivo.
Ampliare le conoscenze culturali.
Cultura e società
Testi che trattano la civiltà anglosassone.
Aspetti geografici dei paesi anglosassoni.
F R A N C E S E
Salutare/prendere congedo. Domandare e dire il
nome, l’età, dove si abita, la nazionalità.
Presentarsi/presentare. Augurare. Ringraziare.
Identificare e descrivere un oggetto. Parlare di gusti
e preferenze. Domandare e dire l’ora. Descrivere
qualcuno: l’aspetto fisico e il carattere. Raccontare
al passato. Situare nel tempo.
Invitare/accettare/rifiutare. Fare acquisti.
Telefonare. Parlare della salute. Domandare e dare
196
proposte/accettare/rifiutare.
Parlare del tempo atmosferico.
Raccontare le proprie vacanze. Domandare il
permesso/accordare/rifiutare. Domandare dire e
giustificare la propria opinione. Ordinare al ristorante.
Lamentarsi. Scusarsi. Giustificare.
Esprimere un paragone. Riportare frasi altrui. Esprimere
un desiderio, un’ipotesi.
S P A G N O L O
Ricezione orale: comprensión auditiva Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai seguenti
domini:
- dominio personale (identificazione
personale, relazioni interpersonali, casa,
routine di vita quotidiana, giochi e tempo
libero, hobby);
- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,
viaggi, fenomeni sociali);
- dominio professionale(attività professionali,
ambienti di lavoro);
- dominio educativo (esperienze di vita
scolastica, sistemi scolastici).
Interazione e produzione orale : interacción y
producción oral
Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai seguenti
domini: - dominio personale (identificazione personale,
relazioni interpersonali, casa, routine di vita
quotidiana, giochi e tempo libero, hobby);
- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,
viaggi, fenomeni sociali);
- dominio professionale(attività professionali,
ambienti di lavoro);
197
- dominio educativo (esperienze di vita
scolastica, sistemi scolastici).
Ricezione scritta: comprensión lectora
Lessico, grammatica e funzioni riferiti ai
seguenti domini:
- dominio personale (identificazione
personale, relazioni interpersonali, casa,
routine di vita quotidiana, giochi e tempo
libero, hobby);
- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,
viaggi, fenomeni sociali);
- dominio professionale (attività professionali,
ambienti di lavoro);
- dominio educativo (esperienze di vita
scolastica, sistemi scolastici).
Produzione scritta: producción de textos
escritos
Lessico, grammatica e funzioni riferiti
ai seguenti domini:
- dominio personale (identificazione
personale, relazioni interpersonali, casa,
routine di vita quotidiana, giochi e tempo
libero, hobby);
- dominio pubblico(servizi, salute e ambiente,
viaggi, fenomeni sociali);
- dominio professionale(attività professionali,
ambienti di lavoro);
- dominio educativo (esperienze di vita
scolastica, sistemi scolastici).
Cultura e civiltà: cultura y civilización
Lessico specifico riguardante la storia, la geografia e
la cultura dei paesi di lingua spagnola.
198
COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA E SCIENZE
Campi di esperienza di riferimento: LA CONOSCENZA DEL MONDO
Discipline di riferimento: MATEMATICA – SCIENZE
Competenza matematica riguarda l’acquisizione graduale del linguaggio e del pensiero matematico che sviluppano nelle persone le capacità di mettere
in stretto rapporto il "pensare" e il "fare".
E’ la competenza di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane e di usare modelli
matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).
Competenze di base in scienze riguarda un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione e la generale attitudine
umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale.
E’ la competenza di usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le
problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.
199
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- analizza dati e fatti della realtà attraverso le sue
conoscenze matematiche e scientifiche;
- verifica l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri;
- affronta problemi e situazioni sulla base di
elementi certi;
- ha consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni
univoche;
- possiede curiosità verso il mondo che ci
circonda;
mostra interesse per questioni etiche e rispetto
sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in
particolare per quanto concerne il progresso
scientifico e tecnologico in relazione
all’individuo, alla famiglia, alla comunità e alle
questioni di dimensione globale.
Applicare principi e processi matematici di base
nel contesto quotidiano per seguire e vagliare
concatenazioni di argomenti.
Svolgere un ragionamento matematico.
Comunicare con il linguaggio matematico oltre a
saper usare i sussidi appropriati.
Riconoscere gli aspetti essenziali
dell’indagine scientifica.
Conoscenza:
- del calcolo, delle misure e delle strutture, delle
operazioni di base e delle presentazioni matematiche
di base;
- dei termini e dei concetti matematici;
- dei quesiti cui la matematica può fornire una risposta;
- dei principi base del mondo naturale e di
concetti e metodi scientifici fondamentali;
dell’impatto della scienza sull’ambiente
naturale.
200
Campi di esperienza di riferimento: LA CONOSCENZA DEL MONDO
Discipline di riferimento: MATEMATICA – SCIENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
- discrimina, ordina, raggruppa in base a
criteri dati
- opera con le quantità
- riconosce e riproduce numeri e simboli
convenzionali
- conta oggetti, persone, immagini
- osserva con attenzione l’ambiente
circostante e i fenomeni naturali
accorgendosi dei suoi cambiamenti
M A T E M A T I C A
NUMERI
L’alunno:
- si muove con sicurezza nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali entro il periodo dei
miliardi e sa valutare l’opportunità di ricorrere
alla calcolatrice
- sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica, attraverso esperienze significative
che gli hanno fatto intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato a utilizzare siano
utili per operare nella realtà
- riconosce ed utilizza rappresentazioni diverse di
oggetti matematici (frazioni, numeri decimali,
percentuali).
SPAZIO E FIGURE
- riconosce e rappresenta forme del piano e dello
spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall'uomo
- descrive, denomina e classifica figure in base a
caratteristiche geometriche, ne determina
misure, e utilizza modelli concreti di vario tipo
anche costruiti o progettati con i suoi
M A T E M A T I C A
NUMERI
L’alunno:
- applica proprietà, formule e procedimenti di
calcolo
- individua e organizza i dati di un problema e
formula ipotesi per la sua risoluzione
- comprende e usa termini e simboli matematici
SPAZIO E FIGURE
- opera con grandezze e misure
- individua regole e proprietà geometriche
- individua e organizza i dati di un problema
geometrico e formula ipotesi per la sua
risoluzione
- rappresenta sul piano cartesiano punti e figure
201
compagni
- utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga,
compasso, squadra).
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
- legge e comprende testi che coinvolgono aspetti
logici e matematici
- riesce a risolvere facili problemi mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo sia sui
risultati
- descrive il procedimento seguito e riconosce
strategie risolutive diverse dalla propria
- ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce
rappresentazioni (tabelle, grafici)
- riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni
di incertezza.
S C I E N Z E
ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E
MATERIALI
L’alunno:
- osserva, analizza e descrive lo svolgersi di un
fenomeno
- formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali e le verifica
- utilizza le conoscenze per assumere
comportamenti responsabili rispetto
all'ambiente.
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO
- spiega con la terminologia specifica le
informazioni ricavate da testi di carattere
RELAZIONI E FUNZIONI
- conosce e utilizza il linguaggio della matematica
- riconosce in fatti e fenomeni relazioni tra
grandezze
- individua semplici modelli di fatti sperimentali e di leggi matematiche
- rappresenta sul piano cartesiano
equazioni e funzioni
DATI E PREVISIONI
- interpreta rappresentazioni di dati e grafici
- deduce valutazioni di probabilità
dall’esito di prove sperimentali
S C I E N Z E
SCIENZA DELLA MATERIA
L’alunno:
- osserva, riconosce e descrive i fenomeni appartenenti alla realtà che ci circonda
- comprende ed usa linguaggi specifici nella
descrizione di fatti e fenomeni
ECOLOGIA E AMBIENTE
- ha consapevolezza dell’importanza di una corretta interazione UOMO –
202
scientifico.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE
- espone in forma chiara le informazioni ricavate
da testi letti e / o filmati visti
- utilizza le conoscenze per assumere
comportamenti responsabili legati allo stile di
vita
ANIMALE - AMBIENTE
CORPO UMANO
- adotta stili di vita responsabili
- sviluppa la capacità di spiegare il funzionamento
macroscopico dei viventi con le strutture
microscopiche e le funzioni cellulari
SCIENZE DELLA TERRA
- esplora e sperimenta semplici fenomeni con
approccio scientifico
- esplora e sperimenta lo svolgersi dei fenomeni
- collega lo sviluppo delle scienze alla storia
A B I L I T A’
Discriminare, ordinare, raggruppare in base
a criteri dati.
Operare con le quantità.
Riconoscere e riprodurre numeri e simboli
convenzionali.
Contare oggetti, persone, immagini.
Osservare sulla base di criteri e di ipotesi.
Osservare con curiosità ed interesse contesti
ed
M A T E M A T I C A NUMERI
Leggere e scrivere numeri interi e decimali
consolidando la consapevolezza del valore
posizionale delle cifre.
Confrontare e ordinare numeri interi e decimali.
Comprendere il valore e la funzione dello zero in
relazione alla posizione che occupa all'interno
del numero.
Riconoscere e costruire relazioni tra numeri
naturali (multipli, divisori, numeri primi).
Individuare frazioni e unità frazionarie. Comprendere il significato di “frazione” di una
M A T E M A T I C A NUMERI
Operare negli insiemi Z, Q, R
Operare con monomi e
polinomi Riconoscere
prodotti notevoli
Riconoscere e distinguere identità ed equazioni
Risolvere equazioni di primo grado ad una
incognita Risolvere problemi mediante
equazioni
203
elementi naturali.
Conoscere l’alternanza delle stagioni. Utilizzare i
canali sensoriali per apprendere.
Utilizzare la manipolazione come strumento di
indagine.
grandezza.
Riconoscere le frazioni proprie, improprie, apparenti e
complementari.
Confrontare frazioni.
Riconoscere e calcolare frazioni equivalenti ad una
frazione data.
Trasformare le frazioni in numeri decimali e viceversa.
Eseguire le quattro operazioni con i grandi numeri.
Eseguire le prove delle quattro operazioni.
Utilizzare le procedure di calcolo mentale applicando le
proprietà delle quattro operazioni.
Eseguire le quattro operazioni con i numeri decimali.
Utilizzare i numeri relativi nella realtà.
Rappresentare i numeri relativi sulla retta numerica.
Operare con i numeri relativi.
Conoscere le regole per risolvere le espressioni
aritmetiche.
Risolvere semplici espressioni aritmetiche. Calcolare
la percentuale, l’interesse e lo sconto.
SPAZIO E FIGURE
Conoscere e saper classificare i poligoni.
Analizzare gli elementi significativi dei poligoni (lati,
angoli, diagonali, altezza).
Costruire e disegnare le principali figure geometriche
piane.
Calcolare il perimetro dei poligini.
Comprendere il concetto di area e di equiestensione.
Comprendere e memorizzare le formule per calcolare
l'area delle principali figure geometriche piane.
Risolvere situazioni problematiche usando le
formule dirette.
Apprendere l'utilizzo dello strumento compasso.
Conoscere la differenza tra cerchio e circonferenza.
Conoscere gli elementi del cerchio: raggio, diametro,
corda, arco.
Riconoscere figure simmetriche, traslate e ruotate.
SPAZIO E FIGURE
Conoscere e applicare i teoremi della geometria piana
Riconoscere e descrivere figure solide e calcolarne area
della superficie, volume e peso
Riconoscere e rappresentare cerchio, circonferenza e
loro parti
Calcolare aree e perimetri di figure rappresentate nel
piano cartesiano
204
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni
significative, utilizzare le rappresentazioni per
ricavare informazioni, formulare giudizi e
prendere decisioni.
Individuare la moda, la media e la mediana.
Riconoscere la probabilità di un evento.
Riconoscere la possibilità di combinazione degli
eventi.
Utilizzare le principali unità di misura per
lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli
temporali, pesi ed usarle per effettuare misure e
stime.
Passare da un’ unità di misura ad un'altra,
limitatamente alle unità di uso più comune,
anche nel contesto del sistema monetario.
Individuare diversi percorsi risolutivi di un
problema e verificarli.
Rappresentare il procedimento risolutivo di un
problema con diagrammi, schemi di calcolo,
espressioni aritmetiche.
S C I E N Z E ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E
MATERIALI
Comprendere il concetto di energia.
Conoscere e distinguere fonti e forme di
energia. Distinguere tra conduttori e isolanti.
Individuare comportamenti e forme di utilizzo
consapevole delle risorse energetiche.
Conoscere le proprietà e le caratteristiche della
luce e del suono.
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO
RELAZIONI E FUNZIONI
Conoscere e utilizzare in maniera
appropriata termini e simboli
Usare coordinate cartesiane, diagrammi e
tabelle per rappresentare relazioni e funzioni
Riconoscere e rappresentare nel piano le
equazioni di rette parallele e perpendicolari
Rappresentare nel piano cartesiano le funzioni
della proporzionalità
DATI E PREVISIONI Apprendere il concetto di evento certo,
impossibile e aleatorio
Apprendere il significato di probabilità classica e
statistica
Rappresentare con istogrammi le frequenze
relative di eventi casuali
S C I E N Z E
SCIENZA DELLA MATERIA Conoscere e distinguere i fenomeni elettrici e
magnetici Conoscere e applicare le leggi di Ohm Disegnare grafici rappresentativi della variazione
delle grandezze dell’elettricità
ECOLOGIA E AMBIENTE
205
Riconoscere e distinguere i corpi celesti presenti
nel sistema solare.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE
Conoscere la struttura e lo sviluppo del proprio
corpo.
Utilizzare modelli intuitivi di struttura cellulare.
Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli
organi di senso.
Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli
organi dei sistemi riproduttore e locomotore.
Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli
organi di dell’apparato digerente.
Conoscere la fisiologia e il funzionamento degli
organi degli apparati respiratorio e circolatorio.
Individuare comportamenti corretti per la cura
della propria salute.
Conoscere le problematiche ambientali e
adoperarsi per la loro soluzione
Distinguere le fonti di energia e scegliere in
funzione del loro impatto sull’ambiente
CORPO UMANO
Descrivere anatomia e fisiologia degli apparati
riproduttori
Illustrare i meccanismi della trasmissione
dei caratteri ereditari
Riconoscere il ruolo del Dna nell’attività della
cellula
SCIENZE DELLA TERRA
Conoscere a grandi linee la storia
dell’Universo Descrivere struttura e vita
delle stelle Illustrare la struttura del
sistema solare
Conoscere la Terra e le sue trasformazioni nel
corso delle Ere geologiche come conseguenza
dei fenomeni endogeni ed esogeni
Descrivere i fenomeni del Vulcanesimo e dei
Terremoti
Descrivere i moti della Terra
206
C O N O S C E N Z E
Giochi motori con materiale strutturato e
non. Attività di raggruppamento, seriazioni.
Algoritmi in base a colori, forme, …
Registrazione delle frequenze di eventi
(calendario presenze, incarichi, tempo
atmosferico, …).
M A T E M A T I C A
NUMERI
Composizione e scomposizione dei numeri interi
e decimali.
Tecniche di numerazione in senso progressivo e
regressivo.
Ordinamento, confronto e successioni dei
numeri interi e decimali.
La struttura polinomiale dei numeri in base
dieci.
M A T E M A T I C A
NUMERI
Operazioni ed espressioni con i numeri relativi
Operazioni ed espressioni con monomi e
polinomi
Tecniche risolutive di equazioni di 1°grado ad
una incognita
Tecniche risolutive di problemi
207
Osservazioni e decodificazioni di simboli e segni
presenti nell’ambiente circostante.
Raccolta di materiali e dati.
Manipolazione di oggetti e materiali.
Multipli e divisori. I
numeri primi.
I numeri relativi.
Operazioni con numeri interi, decimali, frazionari e
relativi.
Strategie di calcolo orale.
Le espressioni aritmetiche e l’uso delle parentesi.
Scomposizione di numeri interi in fattori primi secondo i
criteri di divisibilità.
Frazioni proprie, improprie, apparenti,
complementari, equivalenti.
Uso della calcolatrice e stima del risultato di
un’operazione.
SPAZIO E FIGURE
Teorema di Pitagora
Teorema di Euclide
Poliedri e solidi di rotazione
Punti nel piano cartesiano
Distanza di punti
Punto medio di un segmento
RELAZIONI E FUNZIONI
La retta nel piano cartesiano Rette
parallele e perpendicolari L’iperbole
equilatera
La proporzionalità diretta e inversa
DATI E PREVISIONI
Frequenza assoluta, relativa, percentuale
La rappresentazione grafica tramite istogrammi Calcolo
della probabilità di un evento casuale
La percentuale, l’interesse e lo sconto.
SPAZIO E FIGURE
Concetti topologici fondamentali. Triangoli
e quadrilateri.
Poligoni regolari e irregolari.
Cerchio.
Circonferenza e area del cerchio. Perimetri
e aree dei poligoni regolari. Simmetria,
traslazione, rotazione.
Conoscenza delle principali figure solide.
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
Diagrammi di Venn, diagrammi ad albero, di Carroll.
Tabella a doppia entrata.
Tabelle di frequenza. Istogrammi.
Diagrammi di flusso.
Evento certo, possibile, impossibile.
Elementi essenziali di calcolo probabilistico e
combinatorio.
Moda, media e mediana.
Unità di misura di lunghezze, ampiezze, aree, volumi,
capacità, intervalli temporali, pesi.
Equivalenze.
Trasformazioni
208
S C I E N Z E
ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E
MATERIALI
L’energia elettrica. Le
forme di energia.
Conduttori e isolanti.
Il risparmio energetico.
Il riciclo come fonte di energia rinnovabile. Le
proprietà della luce.
Le caratteristiche del suono. La
riflessione del suono.
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO
l sole e le stelle.
I movimenti del pianeta Terra.
L’origine dell’Universo.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE
La cellula vegetale ed animale: caratteristiche e funzioni.
Il sistema scheletrico. Il
sistema muscolare.
L'apparato respiratorio.
L'apparato circolatorio.
L'apparato digerente.
I denti.
La digestione.
La corretta alimentazione.
L'apparato escretore.
L'apparato riproduttore. Il
sistema nervoso.
Gli organi di senso.
L'apparato tegumentario.
S C I E N Z E
SCIENZA DELLA MATERIA
Differenza di potenziale, intensità, resistenza Prima e
seconda legge di Ohm
Il magnetismo
ECOLOGIA E AMBIENTE
Ambiente e inquinamento
Fonti di energia
Raccolta differenziata e riciclaggio
CORPO UMANO
Apparato riproduttore maschile e femminile La
pubertà e il ruolo degli ormoni Fecondazione,
gravidanza e parto
Leggi di Mendel
Dna, Rna, sintesi delle proteine Il Big
bang
SCIENZE DELLA TERRA
Galassie, stelle, pianeti Il
Sole e il sistema solare
I moti della terra: rotazione e rivoluzione La Luna
La struttura della terra Deriva
dei continenti Vulcanesimo e
terremoti
209
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Campi di esperienza di riferimento: IL SE’ E L’ALTRO – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Discipline di riferimento: STORIA – GEOGRAFIA - CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Competenze sociali e civiche riguarda tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla
vita sociale e lavorativa.
E’ la competenza personale, interpersonale e interculturale di partecipare alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici
e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- comprende i codici di comportamento in diversi
ambienti e società;
- comprende le dimensioni
multiculturali e socioeconomiche delle società
europee e il modo in cui l’identità culturale
nazionale interagisce con l’identità europea;
- apprezza la diversità e rispetta gli altri per
superare i pregiudizi e cerca compromessi;
dimostra senso di responsabilità, comprensione e
rispetto per i valori condivisi, necessari ad assicurare
la coesione della comunità, come il rispetto
dei principi democratici;
- partecipa in modo costruttivo ad attività civili a
sostegno della diversità sociale, della coesione e
dello sviluppo sostenibile;
- è disponibile a rispettare i valori e la sfera privata
degli altri.
Comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi.
Mostrare tolleranza.
Esprimere e comprendere i diversi punti di vista.
Negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in
consonanza con gli altri.
Impegnarsi in modo efficace con gli altri nella sfera
pubblica nonché dimostrare solidarietà e interesse per
risolvere i problemi che riguardano la collettività locale e
la comunità allargata.
Conoscenza:
- dei concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le
organizzazioni del lavoro, la parità e la non discriminazione
tra i sessi, la società e la cultura;
- dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza,
cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono
formulati nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione
Europea e nelle Dichiarazioni Internazionali e nella forma in
cui sono applicati da diverse Istituzioni a livello locale,
regionale, nazionale, europeo e internazionale;
- dei principali eventi e tendenze nella storia nazionale,
europea e mondiale.
210
Campi di esperienza di riferimento: IL SE’ E L’ALTRO – CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Discipline di riferimento: STORIA – GEOGRAFIA - CITTADINANZA E COSTITUZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno:
- gioca in modo costruttivo e creativo con gli
altri;
- sviluppa il senso dell’identità
personale;
- sa di avere una storia personale e familiare;
- si confronta e discute con pari ed adulti;
- rispetta le regole ed interagisce
positivamente con gli altri;
- riconosce ed accetta le diversità;
- gestisce piccoli incarichi.
S T O R I A
USO DELLE FONTI
L’alunno:
- usa fonti diverse per produrre informazioni e
ricostruire fenomeni a carattere storico
- usa linee cronologiche e grafici temporali per
collocare nel tempo civiltà e fattistorici.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
- ricava da un testo storico informazioni e le
organizza adeguatamente
- colloca le civiltà studiate all'interno di un
contesto temporale e spaziale e individua
successioni, contemporaneità, mutamenti e
durate.
-
STRUMENTI CONCETTUALI
- confronta civiltà diverse e individua analogie e
differenze
- mette in relazione aspetti delle civiltà studiate
con le tracce che ciascuna di esseha lasciato.
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
- ricostruisce il percorso di apprendimento e lo
commenta anche attraverso il confronto
con compagni e insegnanti.
S T O R I A
USO DELLE FONTI
L’alunno:
- sa selezionare
- sa confrontare
- sa schematizzare
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
- sa rielaborare
- sa esporre
- sa tematizzare
- sa orientarsi nel tempo
- sa interpretare avvenimenti, ideologie, per
costituire una propria opinione al fine, anche, di
interpretare il presente.
211
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA
GEOGRAFICITA’
L’alunno:
- si orienta nello spazio circostante e sulle carte
geografiche utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali
- utilizza il linguaggio della geografia per
interpretare carte geografiche e globo terrestre.
PAESAGGIO
- individua le regioni amministrative che rientrano
nella macroregione e le colloca correttamente
nello spazio
REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
- legge e interpreta la carta fisico politica di ogni
singola regione e ne individua elementi di
dettaglio
- distingue i diversi fattori che concorrono a
determinare il clima del territorio
- individua le forme d’intervento dell’uomo
connesse alle attività di sfruttamento delle
risorse territoriali.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
L’alunno:
- ha consapevolezza di sé, delle proprie capacità,
dei propri interessi e del proprio ruolo nelle
formazioni sociali.
RELAZIONE
- riconosce i valori che rendono possibile la
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E
LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA
L’alunno:
- sa osservare
- sa riconoscere
- sa denominare
- sa ipotizzare
- sa correlare
- sa schematizzare
- sa descrivere utilizzando il lessico specifico
- sa rielaborare le propria conoscenze specifiche
per riconoscere e rispettare le diverse identità
culturali e religiose.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
L’alunno:
- ha consapevolezza della funzione dello Stato e
delle sue istituzioni
RELAZIONE
- ha consapevolezza dei meccanismi e delle
212
convivenza umana e li testimonia nei
comportamenti
- è consapevole delle differenze e ne ha
rispetto
DIRITTI E DOVERI - distingue i diritti e i doveri, sentendosi
impegnato ad esercitare gli uni e gli altri
PARTECIPAZIONE E AZIONE
- sviluppa il senso della partecipazione alla
costruzione di collettività nazionale,
europea, mondiale
regole attraverso i quali il cittadino si
relaziona con le Istituzioni
DIRITTI E DOVERI
- comprende i fondamenti democratici
della Costituzione italiana
- conosce e rispetta i diritti e i doveri del
cittadino
PARTECIPAZIONE E AZIONE - ha consapevolezza del valore
della partecipazione civile e politica
A B I L I T A’
Consolidare l’autostima e la fiducia in se stessi. Esprimere
le proprie emozioni ed i propri sentimenti.
Conoscere la propria storia familiare. Conoscere le
tradizioni della famiglia e della comunità.
Interagire positivamente con pari e adulti. Rispettare
regole di civile convivenza
concordate.
Riconoscere ed accettare l’altro nella sua diversità. Gestire
incarichi ed assumersi responsabilità.
S T O R I A
USO DELLE FONTI
Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla
comprensione di un fenomeno storico.
Rappresentare in un quadro storico – sociale il sistema di
relazioni tra i segni e le testimonianze del passato sul territorio
vissuto.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Usare
cronologie e carte storico – geografiche per rappresentare le
conoscenze studiate.
STRUMENTI CONCETTUALI
Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione
occidentale (prima e dopo Cristo) e
S T O R I A
USO DELLE FONTI
Possedere la capacità di analizzare fatti storici in termini di
complessità.
Mettere a confronto fonti documentarie di uno stesso fatto per
riscontrarne diversità, somiglianze, relazioni.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Individuare connessioni tra situazioni
storiche/geografiche/economiche/politiche.
Utilizzare il lessico specifico.
Saper costruire mappe concettuali.
Saper scegliere, pianificare, organizzare
informazioni.
213
conoscere gli altri sistemi cronologici.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società
studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi
caratterizzanti.
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società
studiate anche in rapporto al presente.
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte
storiche, reperti iconografici.
Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli
argomenti studiati.
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’
Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche. Rilevare i
valori e i significati che l'uomo attribuisce ai suoi luoghi,
paesaggi o territori.
Acquisire consapevolezza dei legami esistenti tra uomo e
luogo, società e territorio, cultura e paesaggio.
Analizzare fatti e fenomeni locali e globali interpretando
carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici,
immagini da satellite.
Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione
delle regioni fisiche e amministrative.
PAESAGGIO
Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell'Italia
in Europa e nel mondo.
Conoscere le molteplici relazioni che connettono l'Italia ad
altri Paesi in Europa e nel mondo.
Identificare il Sud e il Nord del mondo.
Analizzare alcuni flussi migratori di oggi e del passato.
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E
LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA
Distinguere elementi del paesaggio.
Analizzare un territorio attraverso l’utilizzo di strumenti
diversi carte, grafici statistici, immagini ).
Localizzare sulle carte i principali elementi geografici di
una regione geografica.
Individuare i rapporti di connessione ed interdipendenza
tra gli ambienti antropofisici.
Individuare relazioni tra territorio ed insediamenti.
Operare confronti tra realtà culturali diverse. Scoprire e
analizzare le relazioni tra risorse e attività economiche.
214
REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
Acquisire il concetto di regione geografica (fisica,
climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a
partire dal contesto italiano.
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni
fisiche, storiche e amministrative.
Individuare e descrivere gli elementi fisici che
caratterizzano i paesaggi dell'ambiente di vita della
propria regione.
Individuare e descrivere gli elementi antropici che
caratterizzano i paesaggi dell'ambiente di vita della
propria regione.
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e
modificato dalle attività umana.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
Conoscere se stessi per star bene con gli altri. Partecipare
responsabilmente alla vita della scuola.
RELAZIONE
Utilizzare il dialogo e il confronto per risolvere
controversie.
Apprezzare la diversità.
Attuare la cooperazione e la solidarietà per migliorare le
relazioni interpersonali e sociali.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
Conoscere il significato dei termini.
Conoscere l’organizzazione della repubblica
democratica.
Conoscere le funzioni delle principali istituzioni dello
Stato.
Conoscere l’iter legislativo.
Comprendere il concetto di giustizia.
RELAZIONE
Conoscere il significato di termini.
Conoscere la differenza tra pubblico e privato (beni, enti,
aziende,…).
Comprendere e applicare il valore della solidarietà.
Comprendere i modi con cui il cittadino può rapportarsi
con le Istituzioni ( scuola, Comune, forze dell’ordine,…).
215
DIRITTI E DOVERI
Prendere consapevolezza della cultura universale dei
diritti umani della società.
PARTECIPAZIONE E AZIONE
I simboli dell’identità nazionale e locale.
Pensarsi come cittadino europeo e del mondo.
Conoscere il concetto di sviluppo sostenibile e
riflettere sulle forme di tutela ambientale. Rispettare norme di sicurezza negli ambienti di vita.
DIRITTI E DOVERI
Conoscere il significato dei termini.
Conoscere la Costituzione italiana, la sua origine e le
sue caratteristiche.
Conoscere i principi costituzionali relativi al lavoro.
PARTECIPAZIONE E AZIONE
Conoscere il significato dei termini specifici.
C O N O S C E N Z E Condivisione di momenti di feste.
Conversazioni e dialoghi che valorizzino le ricchezze
di vissuti personali e familiari attraverso il racconto.
Conversazioni per conoscere le diverse culture.
Giochi di gruppo per la condivisione ed il rispetto
delle regole e per stimolare la collaborazione.
Assegnazione di incarichi di responsabilità in
situazioni nuove e di routine.
S T O R I A
USO DELLE FONTI
Dalla ricerca storica al racconto della storia: la
storiografia.
Nascita e sviluppo delle polis greche.
Gli insediamenti tardo preistorici della penisola italica
in rapporto al territorio.
La geografia della penisola italica nel I millennio a.C. e la
varietà delle popolazioni che la abitavano.
Le prime due fasi di sviluppo della civiltà romana: la
Monarchia e la Repubblica.
La terza fase della civiltà romana: l’Impero.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Caratteristiche geografiche della penisola greca in età
antica.
Aspetti economici e sociali connessi alle risorse del
territorio greco e allo sfruttamento del mare.
Le prime colonizzazioni del territorio italico: Greci e Fenici.
Nascita e sviluppo della civiltà etrusca.
S T O R I A
USO DELLE FONTI
Il contesto fisico, sociale, economico, culturale relativo
alle diversa epoche storiche, con particolare riferimento
a:
- Colonialismo
- Nazionalismo
- la grande guerra
- stalinismo
- fascismo
- nazismo
- la seconda guerra mondiale
- USA-URSS, opposti modelli ideologici,
politici, economici
- decolonizzazione
- strategie delle tensioni in Italia
- statisti e grandi personaggi che hanno
influenzato la storia mondiale
- il Medio Oriente
- l’Italia e la nuova Europa
- - la società postindustriale
216
Caratteristiche geografiche del basso corso del Tevere.
Aspetti economici e sociali connessi alle risorse del
territorio del basso corso tiberino: vie di comunicazione e
scambi commerciali.
L’espansione di Roma nella penisola italica. L’espansione
dell’Impero Romano.
Le strade romane come vie di comunicazione e di
controllo del territorio.
STRUMENTI CONCETTUALI
Linea del tempo relativa alle civiltà del vicino Oriente e del
Mediterraneo.
Concetti fondamentali di polis, aristocrazia,
oligarchia, colonia, madrepatria.
Linea del tempo relativa alle civiltà della penisola italica:
Fenici, Greci, Etruschi, Romani.
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
La polis greca.
Sparte e Atene.
L’evoluzione della civiltà greca.
L’egemonia politica, culturale ed economica degli
Etruschi: le città, l’agricoltura, la metallurgia, l’artigianato,
il commercio.
Le città stato e le oligarchie. La
popolazione etrusca.
Monarchia elettiva, repubblica, magistrature
temporanee.
Le classi sociali: la distinzione fra patrizi e plebei. La
nascita del diritto romano.
I fondamenti della società romana: la famiglia e
l’organizzazione militare.
La storia di Roma nella leggenda e nella verità storica:
dalla fondazione al periodo repubblicano.
L’avvento dell’Impero.
Roma come modello urbano: il foro, il circo,
217
l’anfiteatro, le terme.
La diffusione del Cristianesimo. Le
invasioni barbariche.
Il periodo imperiale e la decadenza.
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO E LINGUAGGIO DELLA
GEOGRAFICITA’
Uso della bussola e dei punti cardinali.
Lettura di carte geografiche.
Schemi e tabelle per osservare il paesaggio. Dislocazione,
morfologia, caratteristiche delle forme di antropizzazione
delle macroregioni:
- ligure tirrenica
- padano veneta
- adriatica
- alpina
- appenninica
- mediterranea
PAESAGGIO
La popolazione della terra e le migrazioni. I
flussi commerciali, turistici, migratori.
Paesi ricchi e paesi poveri. Il
Nord e il Sud del mondo.
Caratteristiche morfologiche e ambientali dei
territori:
- costiero
- pianeggiante
- collinare
- montuoso
- misto
Principali nomenclature riferite al territorio.
REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
Acquisire il concetto di regione geografica.
G E O G R A F I A
ORIENTAMENTO, PAESAGGI, SISTEMI TERRITORIALI E
LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFIA
I concetti di spazio terrestre e di paesaggio.
I rapporti di interazione tra uomo e ambiente.
Gli aspetti socio-culturali della popolazione mondiale.
I principali temi e le problematiche relative alle diverse
aree mondiali.
La creazione di una propria carta mentale relativa alle
diverse aree mondiali
Le caratteristiche geografiche, relative alla popolazione,
agli insediamenti, alle attività economiche, agli aspetti
storici e culturali:
- dell’Asia
- dell’Africa
- dell’America
- dell’Oceania
La globalizzazione geopolitica.
I principali organismi e agenzie internazionali. I
fenomeni migratori.
Le principali problematiche ambientali. Il
concetto di sviluppo sostenibile.
218
Le regioni a statuto speciale.
Le regioni dell’area ligure – tirrenica. Le
regioni dell’area padano – veneta. Le
regioni dell’area adriatica.
Le regioni dell’area alpina.
Le regioni dell’area appenninica. Le
regioni dell’area mediterranea.
Localizzare sulla carta d'Europa l'Italia e le sue regioni
fisiche, storiche, amministrative.
L'Italia economica.
Risorse e settori produttivi.
Agricoltura specializzata.
Importazioni ed esportazioni.
Popolazione e densità.
Società e territorio.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
Valorizzazione dell’esperienza individuale.
Accettazione dell’altro.
Riconoscimento della positività di ciascuno.
Pratiche di impegno personale e di solidarietà sociale.
RELAZIONE
La comunicazione con gli altri.
Segni e simboli di altre culture.
La valorizzazione delle diverse culture.
I gesti di solidarietà e di rispetto reciproco.
DIRITTI E DOVERI
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IDENTITA’ E APPARTENENZA
Definizione dei termini:
- istituzioni
- legislativo
- esecutivo
- giudiziario I
poteri dello Stato.
La giustizia: i principi costituzionali relativi alla giustizia.
RELAZIONE
Definizione dei termini:
- Ente locale
- Amministrazione pubblica
- Ministero
Gli Enti pubblici.
Le forze dell’ordine.
Le ONLUS e le ONG.
DIRITTI E DOVERI
219
Principi fondamentali della Dichiarazione dei
Diritti del fanciullo.
Principi fondamentali della
Convenzione Internazionale dei
Diritti dell’Infanzia.
PARTECIPAZIONE E AZIONE
I segni e i simboli identitari: - Bandiera - Inno - Festa della Repubblica - Ricorrenze civili
I simboli degli Enti Locali e dell’Istituto
di appartenenza.
Servizi offerti dal territorio.
Luoghi pubblici e luoghi
privati.
Sicurezza e procedure di evacuazione.
Conoscere e rispettare il codice
stradale. Concetto di cittadinanza
attiva.
Partecipazione al Consiglio Comunale dei
ragazzi.
Definizione dei termini: - assemblea costituente - ordinamento giuridico - sindacato
- referendum
L’origine delle
costituzioni. La storia della Costituzione italiana. Elaborazione di uno schema dei diritti e dei
doveri del cittadino.
PARTECIPAZIONE E AZIONE Definizione dei termini:
- suffragio universale - partito - conservatore - progressista
Il suffragio universale e le
elezioni. I partiti politici.
Destra, Sinistra, Centro: gli schieramenti politici
in Parlamento.
220
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Campi di esperienza di riferimento: IL CORPO E IL MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI E COLORI
Discipline di riferimento: ED. FISICA – ARTE - MUSICA - RELIGIONE
Consapevolezza ed espressione culturale riguardano l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi
di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
E’ la competenza che contribuisce a costruire l’identità sociale e culturale, attraverso linguaggi e canali espressivi diversi.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- affronta autonomamente e
con responsabilità le situazioni di vita;
- utilizza gli strumenti di conoscenza per
riconoscere e apprezzare le tradizioni
culturali e religiose;
- si impegna in campi espressivi, motori
ed artistici in relazione alle proprie
potenzialità;
- si misura con le novità e gli imprevisti.
Promuovere un atteggiamento aperto
verso la diversità dell’espressione
culturale.
Apprezzare opere d’arte, spettacoli ed
esibizioni artistiche.
Correlare i propri punti di vista creativi ed
espressivi ai pareri degli altri.
Coltivare la capacità estetica tramite
l’auto-espressione artistica e la
partecipazione alla vita culturale.
Consapevolezza del retaggio culturale locale da
conoscere, tutelare, salvaguardare.
Conoscenza di base delle principali opere
culturali, comprese quelle della cultura
popolare.
Atteggiamento aperto verso la diversità
dell’espressione culturale.
Autoespressione artistica.
Uso del linguaggio del corpo e delle sue capacità
espressive.
221
Campi di esperienza di riferimento: IL CORPO E IL MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI E COLORI
Discipline di riferimento: ED. FISICA – ARTE - MUSICA - RELIGIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CORPO E MOVIMENTO
L’alunno:
- ha una buona autonomia personale;
- riconosce i segnali del corpo;
- ha una buona coordinazione
oculo/manuale;
- si orienta nello spazio grafico e fisico;
- esercita le potenzialità sensoriali
conoscitive e relazionali del suo corpo;
- corre e sta in equilibrio;
- sa coordinarsi in giochi individuali e di
gruppo;
- riconosce destra e sinistra su di sé e sugli
altri;
- esercita le potenzialità ritmiche ed
espressive del corpo;
rappresenta il corpo in stasi e in
movimento.
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO
L’alunno:
- acquisisce consapevolezza di sé attraverso la
percezione del proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e posturali
- sperimenta in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’
COMUNICATIVO - ESPRESSIVA
- utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati d'animo
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze ritmico -
musicali.
IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY
- sperimenta una pluralità di esperienze che
permettono di maturare competenze di gioco
sport anche come orientamento alla futura
pratica sportiva
- comprende all'interno delle varie occasioni di
gioco e di sport il valore delle regole e
l'importanza di rispettarle.
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-
COMUNICATIVO
L’alunno:
- ha consolidato e potenziato le capacità motorie e
coordinative
- ha migliorato il gesto sportivo
- ha padronanza dei fondamentali individuali, di
squadra e dei regolamenti tecnici.
222
IMMAGINI, SUONI E COLORI
L’alunno:
- comunica, esprime e racconta;
- utilizza le possibilità del linguaggio del
corpo;
- inventa storie;
- si esprime con il disegno e la pittura;
- usa diverse tecniche espressive;
- è preciso nello svolgimento delle
attività;
- conserva la concentrazione e porta a
termine il proprio lavoro;
riproduce suoni e rumori con il corpo o altro.
SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E
SICUREZZA
- riconosce alcuni essenziali principi relativi al
proprio benessere psico-fisico legati alle cure del
proprio corpo e ad un corretto regime
alimentare.
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
L’alunno:
- rielabora in modo creativo le immagini con
molteplici tecniche, materiali estrumenti
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
- osserva, esplora, descrive e legge le immagini
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE
- apprezza i principali beni culturali e ambientali
del territorio di appartenenza.
M U S I C A
SUONO, ASCOLTO E VOCE
- ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere
- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal
punto di vista qualitativo, spaziale e
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
L’ alunno:
- sa riconoscere e utilizzare le caratteristiche della
composizione
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
- riconosce gli elementi della percezione visiva
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE
- riconosce l’espressione artistica
evidenziando il valore estetico e funzionale,
collegandoli ai fatti storici e culturali ( arte antica,
medioevale, moderna, contemporanea )
- riconosce gli elementi principali del patrimonio
culturale, artistico e ambientale
M U S I C A
ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI
L’alunno:
- colloca nel tempo fatti e fenomeni musicali studiati,
individua le relazioni ed esprime il proprio punto
di vista sulle problematiche
223
riferimento alla fonte - esegue melodie con la voce e gli strumenti - esegue da solo o in gruppo, semplici
brani vocali o strumentali appartenenti a
generi, tempi e culture differenti.
R E L I G I O N E - si confronta con l’esperienza religiosa e
distingue la specificità della proposta di
salvezza del cristianesimo
- identifica nella Chiesa la comunità di
coloro che credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo
insegnamento
storiche fondamentali che hanno condotto allo
sviluppo delle diverse correnti culturali;
- conosce le caratteristiche costruttive, sonore e
stilistiche fondamentali dei brani oggetto di
analisi;
- riflette sul valore estetico dell’opera musicale e
la confronta criticamente ponendola in relazione
con altre espressioni artistiche e culturali;
- applica un metodo personale di ricerca storica,
confronta gli autori, gli stili e i brani musicali e
motiva quanto analizzato.
PRATICA STRUMENTALE / PRATICA VOCALE
- applica in modo adeguato le tecniche apprese
per eseguire, con gli strumentali e con la voce,
semplici melodie.
PRODUZIONE MUSICALE
- usa i simboli della notazione musicale per
leggere, analizzare e per produrre in modo
creativo semplici melodie utilizzando anche
software specifici
- conosce i procedimenti per elaborare messaggi
multimediali e li applica per realizzare
documenti storici.
R E L I G I O N E - inizia a confrontarsi con la complessità
dell’esistenza e impara a dare valore ai
propri comportamenti
- individua, a partire dalla Bibbia, le tappe
essenziali e i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di
224
- coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani Gesù, del cristianesimo delle origini
- ricostruisce gli elementi fondamentali della storia
della Chiesa e li confronta con le vicende della
storia civile passata e recente, elaborando criteri
per avviarne un’interpretazione consapevole
- sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande
di senso
- sa interagire con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza,
confronto e dialogo
- coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e
vi riflette in vista di scelte di vita progettuali e
responsabili.
A B I L I T A’ CORPO E MOVIMENTO
Scoprire, conoscere ed usare il corpo per star bene
con se stessi e con gli altri.
Gestire in autonomia la propria persona. Orientarsi
nello spazio.
Controllare gli schemi motori di base. Affinare la
coordinazione oculo – manuale.
Rappresentare graficamente la figura umana in
movimento e stasi.
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati
tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma
simultanea:correre/saltare, afferrare/ lanciare, …
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi
e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo
organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione
a sé, agli oggetti, agli altri.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’
COMUNICATIVO - ESPRESSIVA
Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimenti o
semplici coreografie individuali e collettive.
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-
COMUNICATIVO
Sviluppare la mobilità articolare e stretching. Potenziare i
muscoli dell’addome, del dorso, degli arti.
Consolidare la destrezza, la coordinazione,
l’equilibrio e la velocità di reazione.
225
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Esprimersi attraverso il linguaggio grafico – pittorico
– manipolativo.
Disegnare, dipingere, modellare
individualmente e in gruppo con varietà di tecniche,
strumenti e materiali.
Esprimersi e comunicare attraverso il corpo, il
movimento e la drammatizzazione.
Distinguere e riprodurre suoni e rumori.
IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive
di diverse proposte di gioco sport.
Saper utilizzare giochi derivanti dalla tradizione popolare
applicandone indicazioni e regole.
Rispettare le regole nella competizione sportiva. Saper
accettare la sconfitta con equilibrio .
Vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei
perdenti.
Accettare le diversità, manifestando senso di
responsabilità.
SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E SICUREZZA
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione
degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio
fisico in relazione ai sani stili di vita.
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche
(cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in
relazione all'esercizio fisico.
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
Elaborare creativamente produzioni personali per
esprimere sensazioni ed emozioni.
Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni
figurative originali.
Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare
prodotti grafici, plastici e pittorici.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
Guardare e osservare con consapevolezza
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
Riconoscere le regole della composizione artistica/visual
design.
Analizzare la rappresentazione del movimento in opere
di epoche diverse.
Realizzare composizioni applicando i principi di
simmetria/asimmetria, equilibrio, peso visivo, modulo e
ritmo.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
Individuare i meccanismi percettivi.
226
Seguire spettacoli di vario tipo. un'immagine e gli oggetti presenti nell'ambiente
descrivendo gli elementi formali, utilizzando le
regole della percezione visiva e l'orientamento nello
spazio.
Riconoscere in un testo iconico gli elementi tecnici
del linguaggio visivo.
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
Riconoscere e apprezzare i principali beni artistico -
culturali e ambientali presenti nel territorio.
M U S I C A
SUONO, ASCOLTO E VOCE
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore
in modo creativo e consapevole, ampliando le
proprie capacità sonoro – musicali.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi
basilari del linguaggio musicale all’interno di brani
esteticamente rilevanti, di vario genere e
provenienza.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e
musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e
non.
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
Analisi e lettura di opere d’arte attraverso i criteri
suggeriti dagli elementi del linguaggio visivo.
Rielaborazione e produzione di messaggi visivi con
l’uso di tecniche diverse.
Riconoscimento delle tipologie relative ai beni
artistici.
Riconoscimento e lettura delle principali tipologie
dei beni artistico - culturali e delle loro funzioni.
Elaborazione di semplici ipotesi di intervento
conservativo e migliorativo del patrimonio artistico.
M U S I C A
ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI
Riconoscere , confrontare e analizzare, con uso
corretto della terminologia musicale, brani del
repertorio classico, moderno ed etnico .
Cogliere e analizzare la valenza espressivo-
comunicativa delle strutture foniche dei brani
ascoltati ponendola in relazione anche con altre
forme di linguaggio (letterario, pittorico...).
PRATICA STRUMENTALE
Eseguire con il flauto dolce brani musicali tratti dal
repertorio classico, leggero ed etnico.
Eseguire con lo strumento melodico brani musicali a
227
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali
anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e
l’interpretazione.
Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di
vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di
culture di tempi e luoghi diversi.
R E L I G I O N E
Individuare i contenuti portanti della missione apostolica,
riconoscendone l’origine nel mandato di Gesù ai Dodici.
Rilevare come i primi cristiani vivevano nella dimensione
comunitaria l’annuncio del Vangelo.
Analizzare, attraverso le figure di Pietro e Paolo, le
modalità e la forza di diffusione del messaggio evangelico
oltre i confini della Palestina.
Saper valutare il senso della testimonianza dei martiri
cristiani.
due o più voci con correttezza tecnica e interpretandoli
con la giusta espressività.
Prendere parte correttamente in un piccolo ensemble di
musica d’insieme.
PRATICA VOCALE
Eseguire canti per imitazione con intonazione corretta e
controllando l’espressione vocale.
Eseguire brani corali di forma, genere e repertori diversi
con accompagnamento ritmico o con arrangiamenti
strumentali.
PRODUZIONE MUSICALE
Realizzare sequenze ritmiche e semplici composizioni
musicali con struttura formale diversa applicando
procedimenti definiti.
Realizzare mappe ideografiche e schemi grafico- informali.
Riprodurre, rielaborare e creare semplici brani musicali
utilizzando un programma di scrittura musicale.
Integrare l’uso del software musicale con altri programmi
come WORD, POWERPOINT e PAINT per realizzare
prodotti multimediali.
R E L I G I O N E
DIO E L’ UOMO
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue
esperienze tracce di una ricerca religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede
ebraico – cristiana e confrontarle con quelle di altre
maggiori religioni.
Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di
Gesù e correlarle alla fede cristiana.
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico
della Chiesa che riconosce in essa
228
Riconoscere il valore simbolico dell’ arte cristiana delle
catacombe.
Descrivere gli avvenimenti storici che portarono all’
affermazione del Credo cristiano.
Saper riferire su alcune tradizioni natalizie nel mondo.
Documentare l’originalità dell’esperienza
monastica nella cultura medievale, principio di fermenti
culturali e religiosi tutt’ora presenti nel tessuto sociale.
Apprendere che la comunità cristiana, nel corso dei
secoli, ha subito separazioni e incomprensioni che oggi si
tenta di superare.
Riconoscere segni e simboli cristiani nell’
espressione artistica sacra.
Individuare l’ origine e l’evoluzione nel tempo dei luoghi
di preghiera cristiani.
Riconoscere i tempi liturgici, la struttura
gerarchica e la funzione dei sacramenti nella vita della
Chiesa cattolica.
Riconoscere nel Vescovo di Roma, il Papa quale
successore di Pietro e guida della Chiesa cattolica nel
mondo.
Riconoscere segni e simboli nell’espressione artistica
sacra della Pasqua di Cristo.
Descrivere gli elementi costitutivi delle grandi religioni
mondiali.
Riconoscere nelle molteplici religioni presenti nel mondo
l’aspirazione dell’uomo alla pace e alla giustizia.
Apprezzare, nella religione cristiana, figure
significative di uomini e donne che hanno silenziosamente
lavorato per la realizzazione di tale aspirazione.
l’azione dello Spirito Santo.
Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati
della scienza come letture distinte ma non conflittuali
dell’uomo e del mondo.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
Saper adoperare la Bibbia come documento storico –
culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è
accolta come Parola di Dio.
Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici.
Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali
produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche, …)
italiane ed europee.
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi,
delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura
in Italia e in Europa.
Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana
e farne anche un confronto con quelli di altre religioni.
Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri
dall’antichità ai nostri giorni.
VALORI ETICI E RELIGIOSI
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue
esperienze tracce di una ricerca religiosa.
Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in
risposta al bisogno di salvezza della condizione umana.
Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le
scelte etiche dei cattolici in un contesto di pluralismo
culturale e religioso.
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come
contributo originale per la realizzazione di un
progetto libero e responsabile
229
C O N O S C E N Z E
CORPO E MOVIMENTO
Giochi motori e di esplorazione degli spazi per
orientarsi in ambienti piccoli o ampi.
Attività di routine per consolidare l’autonomia.
Giochi di squadra.
Rappresentazioni grafiche dello schema
corporeo. Rappresentazione grafica delle
esperienze vissute.
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO
Corse e salti.
Movimenti e palleggi.
Orientamento spaziale.
Lateralizzazione.
Schemi motori combinati.
Marce e ritmi.
Movimenti coordinati e orientati.
Coordinazione oculo - manuale.
Gli schemi motori di base con l'uso di attrezzi
specifici.
La capacità di resistenza e di rapidità in relazione al
compito motorio.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’
COMUNICATIVO - ESPRESSIVA
La comunicazione attraverso posture e azioni
motorie.
Movimenti coreografici.
Il mimo.
Drammatizzazioni con il corpo e parti di esso.
IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY
Giochi sportivi cooperativi.
Giochi sportivi con la palla .
Giochi di percezione corporea.
Giochi in gruppo di comunicazione non verbale.
La collaborazione e l'indipendenza nel gioco.
Il controllo della palla e degli attrezzi in funzione
E D U C A Z I O N E F I S I C A
IL CORPO, LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO E IL SUO LINGUAGGIO ESPRESSIVO-
COMUNICATIVO
Le tecniche di corsa nelle varie specialità e nei salti.
Economicità del gesto sportivo.
Fondamentali individuali e di squadra nel gioco della
pallacanestro e pallavolo.
230
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Rappresentazioni grafico – pittoriche delle
proprie esperienze e della realtà circostante.
Drammatizzazioni.
Esperienze musicali e sonore.
Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali e
cinematografici.
Visite e mostre.
dello spazio, di sé e degli altri.
Ruoli, regole e tecniche dei giochi sportivi.
Regole e modalità esecutive dei giochi.
SALUTE E BENESSERE, PERCEZIONE E
SICUREZZA
Misure e funzioni del proprio corpo.
Elementi di igiene del corpo e nozioni essenziali di
anatomia e fisiologia.
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
Elementi del linguaggio visivo:
- la fotografia
- il dipinto
- le vignette
-
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
Linee.
Colori.
Forme.
Spazio.
Gli elementi delle immagini e le sensazioni che
trasmettono.
Le possibilità grafiche degli strumenti tradizionali e
dei programmi multimediali.
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE
Primo approccio alle forme di arte presenti nel
territorio.
A R T E E I M M A G I N E
ESPRIMERSI E COMUNICARE
Le regole della composizione. Il movimento e la composizione: staticità e
dinamismo; ritmo e aritmia.
La composizione: leggi del peso visivo.
Simmetria/asimmetria
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
I meccanismi della percezione visiva.
I rapporto tra figura e sfondo.
La percezione del colore, dello spazio, del
movimento.
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE
D’ARTE
I paradigmi dell’arte, con particolare riferimento
all’arte dell’ottocento/novecento.
Il valore estetico del paesaggio.
La funzione dell’arte nel tempo e il valore estetico.
Le attività di cura del bene artistico e la funzione del
restauro.
Le problematiche relative alla tutela del patrimonio
artistico e paesaggistico.
231
M U S I C A
SUONO, ASCOLTO E VOCE
Ascolto di brani musicali di genere, provenienza e tempi
diversi.
Giochi di esplorazione vocale e di intonazione. Utilizzo
della voce, degli strumenti, degli oggetti sonori
per produrre, riprodurre, creare e
improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario
genere.
Canti di vario genere.
Gli strumenti nel tempo: classificazione.
Eseguire brani strumentali collegati:
- al gioco
- al movimento
- alla recitazione
- alla coreografia
- alla danza
La musica nelle varie occasioni: riti, cerimonie, pubblicità,
film ...
Gli spazi musicali.
Suoni e ritmi con le mani, con gli oggetti, con gli strumenti
e con la voce.
Memorizzazione di testi e melodie vari.
Canti di Natale, canti a più voci.
M U S I C A
ASCOLTO, INTERPRETAZIONE, ANALISI
Principali caratteristiche degli stili musicali dall’ ‘800 ai
nostri giorni.
Principali generi e forme musicali che si sono sviluppati
nei periodi storici analizzati.
Conoscere opere significative del periodo romantico,
delle principali correnti del ‘900 e della musica di
tradizione popolare.
Valenza espressiva degli elementi del linguaggio musicale
relativi alle opere ascoltate: ritmo, melodia, timbri
orchestrali, dinamiche, forme.
Significati e funzioni di brani musicali in relazione
all’epoca e alla tradizione di cui sono espressione.
Relazioni tra le opere musicali ascoltate e le altre
espressioni artistiche: dipinti, sculture, opere
architettoniche...
Rapporto di affinità e differenza tra opere storicamente
vicine o lontane.
PRATICA STRUMENTALE / PRATICA VOCALE
Tecniche per l’esecuzione espressiva dei brani con
strumenti melodici.
Tecniche di base per una corretta emissione della voce nel
canto.
PRODUZIONE MUSICALE
Percorsi di rappresentazione grafico-simbolica di un’opera
musicale.
Fasi di progettazione e realizzazione autonoma di un
brano musicale.
Conoscere le principali funzioni del software di scrittura
musicale MuseScore.
Procedimenti di base relativi ai programmi WORD
POWERPOINT e PAINT.
Tecniche di rielaborazione di un file MIDI
232
R E L I G I O N E
Conoscere avvenimenti, persone e strutture della Chiesa
cattolica fin dalle origini.
Leggere direttamente pagine bibliche ed
evangeliche.
Conoscere i contenuti principali del credo cattolico.
Sapere che per la religione cristiana Dio è il Creatore e che
fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana per
rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata
dagli artisti nel corso dei secoli. conoscere avvenimenti,
persone e strutture
fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e
metterli a confronto con quelli delle altre confessioni
cristiane evidenziando le prospettive del cammino
ecumenico.
Sapere che la comunità ecclesiale esprime, attraverso
vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio
servizio all’uomo.
Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della
Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello
Spirito Santo.
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a
partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della
Chiesa.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle
altre grandi religioni individuando gli aspetti più
importanti del dialogo interreligioso.
Sapere la risposta della Bibbia alle domande di senso
dell’uomo e confrontarla con quella delle principali
religioni non cristiane.
Cogliere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte
di scelte responsabili, in vista di un personale
progetto di vita.
R E L I G I O N E
DIO E L’ UOMO
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia:
rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione,
grazia. Regno di Dio, salvezza …
Le altre religioni.
La persona, la vita di Gesù nell’arte, nella cultura, …
L’opera di Gesù, la sua morte e resurrezione e la missione
della Chiesa.
La Chiesa universale e locale, articolata secondo carismi e
ministeri, generata dallo Spirito Santo.
Il cristianesimo e il pluralismo religioso.
Fede e scienza: letture distinte, ma non conflittuali
dell’uomo e del mondo.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
Il libro della Bibbia, documento storico – culturale e
Parola di Dio: i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Il Tetragramma sacro. I
Vangeli.
Gli Atti degli Apostoli.
Il messaggio centrale di alcuni testi biblici e di documenti
letterari ed artistici che attengono alla dimensione
religiosa.
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Le prime comunità cristiane. Segni e
simboli del cristianesimo. I
sacramenti.
Le chiese cristiane nel mondo. Le
persecuzioni.
L’arte paleocristiana, romanica e gotica …
L’evangelizzazione dell’Europa. Monachesimo
orientale e occidentale.
233
Francescani e Domenicani.
Chiese, cattedrali, battisteri, catacombe, … VALORI ETICI E RELIGIOSI
Diritti fondamentali dell’uomo, la libertà,
l’etica. La libertà di, da e per.
La libertà per l’amore. Il comandamento dell’amore per costruire un
personale progetto di vita.
L’originalità della speranza cristiana rispetto alla
proposta di altre visioni.
Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia
del cristianesimo a confronto con l’ebraismo e le
altre religioni. Le tematiche etiche: il razzismo, l’antisemitismo … I profeti oggi: Giovanni XXIII, O. Romero, Madre
Teresa di Calcutta.
234
COMPETENZA DIGITALE
Campi di esperienza di riferimento: TECNOLOGIA
Discipline di riferimento: TECNOLOGIA
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il tempo libero e
la comunicazione. Implica la conoscenza e l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché
per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- usa con consapevolezza le tecnologie
della comunicazione per ricercare e
analizzare dati e informazioni, per
distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica
e per interagire con soggetti diversi nel
mondo;
- è consapevole delle potenzialità, dei limiti
e dei rischi dell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
Cercare, raccogliere, trattare le informazioni
e usarle in modo critico e sistematico,
accertandone la pertinenza e distinguendo il
reale dal virtuale pur riconoscendone le
correlazioni.
Utilizzare strumenti informatici e di
comunicazione per elaborare dati, testi e
immagini e produrre documenti in diverse
situazioni.
Utilizzare la rete per scopi di informazione,
comunicazione, ricerca e svago.
Riconoscere potenzialità e rischi connessi
all’uso delle tecnologie più comuni, anche
informatiche.
Le applicazioni tecnologiche quotidiane e
le relative modalità di funzionamento.
Procedure per la produzione di testi,
ipertesti e presentazioni.
Procedure di utilizzo di reti informatiche
per ottenere dati, fare ricerche,
comunicare.
Caratteristiche e potenzialità tecnologiche
degli strumenti d’uso più comuni.
Fonti di pericolo e procedure di sicurezza.
235
Campi di esperienza di riferimento: TECNOLOGIA
Discipline di riferimento: TECNOLOGIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
- comunica utilizzando varie possibilità di
linguaggio;
- esplora le potenzialità offerte dalle
tecnologie.
VEDERE E OSSERVARE
L’alunno:
- progetta e realizza semplici manufatti
- raccoglie informazioni, le analizza e le
schematizza
PREVEDERE E IMMAGINARE
- sceglie materiali e strumenti necessari alla
realizzazione di un manufatto
- utilizza il linguaggio della multimedialità per
sviluppare il proprio lavoro, presentarne i
risultati e potenziare le proprie capacità creative.
INTERVENIRE E TRASFORMARE
- realizza semplici manufatti
- consolida l’utilizzo della rete per ricavare
informazioni utili allo scopo
VEDERE E OSSERVARE
L’alunno:
- conosce i principi scientifici alla base dei
fenomeni analizzati ed è in grado di analizzare la
realtà tecnologica
- sa riconoscere le problematiche inerenti
all’approvvigionamento e sfruttamento delle
risorse energetiche in relazione alla tutela
ambientale
- sa distinguere le varie fonti energetiche
PREVEDERE E IMMAGINARE
- sa gestire il fenomeno dell’elettricità in relazione
agli effetti sull’uomo e sull’ambiente
INTERVENIRE E TRASFORMARE
- conosce, in forma semplificata, i processi di
intervento e trasformazione delle varie energie,
per l’utilizzo umano
236
A B I L I T A’
Individuare l’utilità di uno strumento.
Usare oggetti, strumenti e materiali
coerentemente con le rispettive funzioni ed
i principi di sicurezza dati.
Osservare e riprodurre semplici gesti per
attivare strumenti tecnologici di base.
VEDERE E OSSERVARE Impiegare alcune regole del disegno
per rappresentare semplici oggetti.
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà
dei materiali più comuni.
Descrivere le parti e il funzionamento di
strumenti tecnologici.
Riconoscere e documentare le funzioni
principali di una nuova applicazione informatica.
Cercare, selezionare sul computer un comune
programma di utilità.
Rappresentare i dati dell'osservazione
attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni,
testi.
PREVEDERE E IMMAGINARE
Pianificare la fabbricazione di un semplice
oggetto elencando gli strumenti e i materiali
necessari.
Ricercare sul web materiali utili per una ricerca
o un progetto multimediale.
INTERVENIRE E TRASFORMARE
Realizzare un oggetto utilizzando materiali
riciclabili. Realizzare un oggetto in cartoncino
descrivendo la sequenza delle operazioni.
Ricercare, selezionare e utilizzare software e siti in funzione delle proprie esigenze.
VEDERE E OSSERVARE
Organizzare una ricerca informativa sulle forme
con cui si manifesta l’energia, con i processi
relativi alla trasformazione.
Usare correttamente gli strumenti del disegno.
Costruire figure geometriche.
Riprodurre gruppi di solidi attraverso le
proiezioni ortogonali e assonometriche.
Conoscere elementi base della prospettiva.
Conoscere le scale di ingrandimento e riduzione.
PREVEDERE E IMMAGINARE
Osservare e analizzare i fenomeni
elettromagnetici.
INTERVENIRE E TRASFORMARE
Conoscere tutti i tipi di energia.
Distinguere energie rinnovabili e non.
Conoscere le tecniche di smaltimento delle
materie inquinanti.
237
C O N O S C E N Z E
Costruzione di oggetti con materiali diversi.
VEDERE E OSSERVARE
Proprietà, origine e caratteristiche dei materiali più
comuni (carta, plastica, alluminio, acciaio, vetro).
Risparmio energetico.
Riutilizzo e riciclaggio dei materiali. Funzioni
delle applicazioni informatiche.
- Word
- PowerPoint
- Excel
Caratteristiche e funzioni di strumenti tecnologici:
- Telecomunicazioni
- Mezzi di trasporto elettrici
- Mezzi per cuocere e conservare gli alimenti.
- Strumentazioni per uso diagnostico in
medicina.
PREVEDERE E IMMAGINARE
Produzione di oggetti con materiale di recupero. Oggetti
con materiali riciclati.
I programmi Word, PowerPoint, Excel. Riconoscere le
varie parti di una finestra sul desktop:
- barra dei titoli
- barra degli strumenti
- barra dei menu
- barra di stato
- barra di scorrimento.
Creare una cartella sul desktop.
Internet e i motori di ricerca.
INTERVENIRE E TRASFORMARE
Oggetti con materiali riciclati e di recupero. Oggetti in
cartoncino.
Internet e i motori di ricerca.
VEDERE E OSSERVARE
Caratteristiche di oggetti di uso comune.
Giochi didattici.
Le varie fonti di energia ( sole, acqua…).
Il ciclo produttivo delle varie fonti produttrici di
energia.
I tipi di centrale.
Le regole relative alla rappresentazione di figure
geometriche (assonometria e proiezioni ortogonali).
PREVEDERE E IMMAGINARE
La struttura dell’atomo e le sue cariche.
Le caratteristiche dei corpi conduttori, trasformatori e
isolanti.
Il trasporto dell’energia.
INTERVENIRE E TRASFORMARE
I principi alla base dello sfruttamento delle energie
rinnovabili e non
I vantaggi e gli svantaggi dell’energia solare, idrica, eolica
e nucleare.
238
IMPARARE AD IMPARARE
Campi di esperienza di riferimento: TUTTI
Discipline di riferimento: TUTTE
Imparare ad imparare è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per l’apprendimento. Va perseguita con sistematicità fin dai primi
anni di scuola, affinché le abilità possano essere padroneggiate dagli alunni in autonomia nell’adolescenza. Le strategie dell’Imparare a imparare
coinvolgono tutti i docenti e tutti gli insegnamenti e contribuiscono nell’alunno a conquistare senso di fiducia, autostima ed autoefficacia, per giungere al
successo nell’apprendimento.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- affronta in autonomia e con
responsabilità le situazioni di vita tipiche
della propria età, riflettendo ed
esprimendo la propria personalità in tutte
le dimensioni;
- dimostra originalità e spirito d’iniziativa;
- ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti.
Gestire autonomamente il proprio
apprendimento.
Perseverare nell’apprendimento.
Concentrarsi per periodi prolungati.
Riflettere in modo critico sugli obiettivi e le
finalità dell’apprendimento.
Acquisizione, elaborazione e assimilazione
di nuove conoscenze.
Ricerca e uso delle opportunità di
orientamento.
239
Campi di esperienza di riferimento: TUTTI
Discipline di riferimento: TUTTE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
- è attento alle consegne, si
appassiona e porta a termine il
lavoro.
L’alunno:
- acquisisce e interpreta informazioni;
- individua collegamenti e relazioni tra informazioni;
- trasferisce informazioni in altri contesti;
- organizza autonomamente il proprio
apprendimento.
L’alunno:
- acquisisce e interpreta informazioni;
- individua collegamenti e relazioni tra
informazioni in altri contesti;
- organizza il proprio apprendimento
utilizzando varie fonti e modalità di
informazione e di formazione.
A B I L I T A’
Comprendere consegne verbali.
Ricavare informazioni da fonti diverse. Leggere
un testo e porsi domande su di esso.
Utilizzare semplici strategie di memorizzazione. Utilizzare
le informazioni possedute per risolvere semplici problemi
d’esperienza.
Collegare informazioni reperite da testi, filmati, Internet
con informazioni già possedute.
Individuare semplici collegamenti disciplinari.
Applicare semplici strategie di studio:
Ricavare da fonti scritte informazioni utili per i propri
scopi.
Leggere, interpretare e verificare la veridicità di
informazioni provenienti da fonti diverse e sintetizzarle in
scalette, mappe, riassunti.
Correlare conoscenze di diverse aree costruendo semplici
collegamenti e quadri di sintesi.
Contestualizzare alla propria esperienza le informazioni
provenienti da fonti diverse e da
Applicare le conoscenze possedute per risolvere
problemi di esperienza quotidiana.
Imparare dagli altri: ascoltare, chiedere spiegazioni,
porre domande.
240
Selezionare le informazioni utili ed
essenziali.
Utilizzare semplici strategie di
memorizzazione.
Collaborare con gli altri.
- sottolineare parole importanti
- evidenziare concetti
- dividere testi in sequenza
- costruire brevi sintesi.
Compilare elenchi e liste.
Organizzare le informazioni in semplici tabelle.
diverse aree disciplinari. Utilizzare
strategie di studio:
- lettura analitica
- riflessione sul testo
- ripetizione del contenuto
Utilizzare strategie di autocorrezione.
Mantenere la concentrazione nel lavoro per il tempo
necessario.
C O N O S C E N Z E
Attività laboratoriali.
Giochi cooperativi.
Giochi di organizzazione del tempo e delle attività.
Strumenti di ricerca delle informazioni:
- testi
- reperti
- schedari
- testimonianze
- motori di ricerca
Strumenti di organizzazione delle informazioni:
- sintesi
- scalette
- mappe concettuali
- tabelle
Strategie di memorizzazione.
Strategie di studio.
Strumenti di ricerca delle informazioni:
- testi
- reperti
- schedari
- testimonianze
- motori di ricerca
Strumenti di organizzazione delle informazioni:
- sintesi
- scalette
- mappe concettuali
- tabelle
- diagrammi
- grafici
Strategie di memorizzazione.
Strategie di studio.
Strategie di organizzazione del tempo e delle risorse.
241
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
Campi di esperienza di riferimento: TUTTI
Discipline di riferimento: TUTTE
Lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità riguardano la capacità di tradurre le idee in azioni. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione, la capacità di
prendere decisioni, di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. E’ una competenza che aiuta ad avere consapevolezza del contesto in cui si
opera ed è fondamentale per lo sviluppo dell’autoefficacia e della capacità di agire in modo consapevole ed autonomo. Anche questa competenza si
persegue in tutte le discipline e coinvolge particolarmente le attività di orientamento.
PROFILO AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
TRAGUARDI ABILITA’ CONOSCENZE
Lo studente:
- pianifica il lavoro con senso di
responsabilità;
- organizza con originalità e spirito di
iniziativa le attività;
- gestisce con autonomia il proprio operato;
- è motivato e determinato nel
raggiungimento di obiettivi.
Tradurre le idee in azione.
Identificare le opportunità disponibili per
attività personali al modo in cui si vive.
Pianificare e gestire situazioni e/o progetti
per raggiungere obiettivi.
Conoscenza del contesto in cui si opera.
Consapevolezza delle opportunità offerte
dal contesto.
Capacità di discernere e di identificare i
propri punti di forza e i propri punti
deboli.
242
Campi di esperienza di riferimento:
TUTTI Discipline di riferimento: TUTTE
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L’alunno:
- assume e porta a termine compiti e
iniziative;
- mostra senso di responsabilità nelle
proprie azioni;
- procede per prove ed errori nella soluzione
di situazioni.
L’alunno:
- pianifica e organizza il proprio lavoro;
- effettua valutazioni rispetto al proprio
operato;
- valuta alternative e prende decisioni;
- adotta strategie di problem solving;
- realizza semplici progetti.
L’alunno:
- pianifica le fasi di un compito, di un lavoro, di un
esperimento;
- prende decisioni singolarmente e in gruppo in
ordine ad azioni da intraprendere motivando i
criteri di scelta;
- pianifica e realizza le soluzioni di un problema
rispettando le fasi del problem solving;
- coordina l’attività personale e di gruppo;
- sa autovalutarsi riflettendo sul percorso svolto.
A B I L I T A’
Assumere gli impegni affidati e portarli a termine
con diligenza e responsabilità.
Assumere semplici iniziative personali di gioco e di
lavoro e portarle a termine.
Spiegare vantaggi e svantaggi di una semplice scelta
legata a vissuti personali.
Descrivere le azioni necessarie a svolgere un compito,
compiere una procedura, portare a
Pianificare azioni individuando le priorità,
giustificando le scelte e valutando gli esiti.
Descrivere le modalità con cui si sono operate delle scelte.
243
termine una consegna.
Progettare in gruppo l’esecuzione di un
semplice manufatto.
Individuare problemi legati all’esperienza
concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione.
Analizzare in gruppo le ipotesi formulate e
scegliere quella più vantaggiosa.
Applicare la soluzione e commentare i risultati.
Discutere i criteri e le motivazioni delle scelte
mettendo in evidenza fatti, rischi, opportunità.
Ascoltare le motivazioni altrui.
Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi.
Progettare ed eseguire semplici manufatti
artistici, tecnologici e scientifici.
Individuare problemi legati alla pratica.
Indicare ipotesi di soluzione e motivarne la
scelta. Attuare le soluzioni e valutare i risultati.
Suggerire percorsi di miglioramento.
C O N O S C E N Z E
Conoscenza di criteri diversi per
Elaborazione di argomentazioni nei diversi
contesti, mediante collegamenti di causa,
successione, ordine, quantità.
Costruzione di mappe cognitive, associative, di
sintesi.
Costruzione di documentazioni ricavando
informazioni da fonti diverse.
Utilizzo di transfert per la pianificazione creativa
di un prodotto:
- fasi di attuazione
- materiali
- tempi
- modi
Monitoraggio (per verificare in itinere).
Individuazione e valorizzazione dell’errore, per
la scelta delle strategie migliori.
Valutazione del proprio lavoro.
raggruppare e ordinare i dati raccolti.
Esplorazione della realtà, mediante l’uso
dei sensi, per individuare i punti essenziali
di orientamento spazio-temporali.
244
ALLEGATO 5 – PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
ADOTTATI
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE,
UNIVERSITA’,RICERCA UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “G.Carducci” Scuola materna, elementare, media ad
indirizzo musicale
PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265
Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]
Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/ CODICE FISCALE: 90027900597
PROTOCOLLO
PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI ADOTTATI
E
IN AFFIDAMENTO FAMILIARE
245
“ A scuola tutti dovranno rispettare la mia storia e darmi il tempo che mi serve per crescere ed
imparare” (tratto da “ La carta dei diritti del bambino adottato”).
Nelle aule scolastiche è sempre più numerosa la presenza di bambini adottati, è quindi
importante che gli operatori della scuola possano strutturare un’accoglienza e una didattica in
grado di garantirne l’inserimento sereno, armonizzando le loro storie con quelle del resto della
classe.
Questo documento vuole essere uno strumento di lavoro che consenta di realizzare
un’accoglienza “competente”, in grado cioè di facilitare l’inserimento degli alunni che hanno
vissuto l’esperienza dell’adozione o dell’affido. Il bambino adottato o in affido deve essere quindi
messo in condizioni di apprendere la grammatica delle relazioni, parallelamente alla grammatica
della lingua, imparare tempi e ritmi scolastici, comprendere regole.
In quest’ottica, accanto all’apprendimento delle competenze di base, è prioritaria la costruzione
di un senso di appartenenza al proprio gruppo, alla propria classe ed è dunque necessario
aiutare il minore a condividere con i propri compagni alcuni momenti che scandiscono la
giornata scolastica, nella co- costruzione empatica di un percorso fatto di rispetto e di
conoscenze reciproche. Come strategia di inclusione è quindi necessario il tutoraggio tra i
compagni, che può trasformarsi in relazioni amicali.
Il tentativo di risolvere le problematiche relazionali con gli altri mette infatti il bambino nella
condizione di apprendere con più serenità. Contemporaneamente è fondamentale aiutare
l’alunno a costruire un’immagine di sé positiva, progettando interventi mirati che, nel rispetto dei
suoi tempi e dei suoi ritmi di apprendimento, lo portino a raggiungere le competenze, sociali e
cognitive, che è in grado di conquistare. In questo modo gli si offre l’opportunità di mettere a
frutto abilità che, per la sua storia e provenienza, potrebbe possedere in particolari aree come
quelle linguistiche o logiche. E’ importante calibrare richieste di prestazioni scolastiche sulle sue
possibilità, proporre, oltre ad attività più impegnative, anche consegne più facili, che sia in grado
di portare a termine con successo, con un vantaggio per la sua autostima.
All’obiettivo prioritario di armonizzare gli aspetti relazionali e didattici, sottende una stretta
alleanza tra scuola e famiglia, mirata all’ampliamento del dialogo con tutti gli attori coinvolti
(servizi sociali, strutture sanitarie, Tribunale dei Minori…) per la costruzione condivisa di un
percorso scandito da una comunicazione attenta degli aspetti fondamentali della vita del
bambino. Scuola e famiglia devono agire secondo un progetto integrato, con stili educativi
condivisi e attraverso un confronto costante sulle tematiche da affrontare in itinere. Lo scambio e
il dialogo sono condizioni imprescindibili per ottenere miglioramenti nel percorso d’inclusione
Un’ulteriore attenzione deve essere dedicata anche al dialogo tra le diverse istituzioni
scolastiche nelle fasi di passaggio, in modo da ridurre i disagi derivanti, al bambino e alla
famiglia, dall’inserimento in un nuovo contesto.
PREMESSA
246
FINALITA’
Facilitare l’ingresso degli alunni adottati o in affido nel sistema scolastico e sociale.
Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema di accoglienza.
Aiutare gli alunni adottati o in affido nella fase di adattamento, facilitando l’inserimento e
l’orientamento nel mondo della scuola.
□ Entrare in relazione con le famiglie.
Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato (adozioni internazionali).
Costruire un contesto favorevole all’incontro con le “storie di vita” degli alunni.
CONTENUTI
All’interno del Protocollo si trovano le prassi da seguire di carattere:
amministrativo – burocratico (iscrizione)
comunicativo – relazionale (prima conoscenza)
educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, insegnamento dell’italiano per gli
alunni di diversa nazionalità)
□ sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e gli enti esterni competenti).
SOGGETTI COINVOLTI
L’adozione del Protocollo impegna tutti i docenti della scuola ad un’assunzione collegiale di
responsabilità. I singoli obiettivi definiti nel documento vengono realizzati di volta in volta:
□ dal Dirigente Scolastico;
□ dagli uffici di Segreteria;
□ dai responsabili dei plessi;
□ dal docente referente di istituto;
□ dai docenti di classe.
FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA ( iscrizione )
L’iscrizione rappresenta il primo contatto tra la famiglia (genitori e alunno) e
la scuola. Il Personale di Segreteria:
□ iscrive il minore a scuola;
raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;
La scuola accetta la documentazione (anche se in corso di definizione) in possesso della famiglia
(per le adozioni internazionali quanto rilasciato dai Paesi di provenienza, dalla Commissione
delle Adozioni Internazionali, dal Tribunale per i Minorenni). La scuola usualmente richiede la
documentazione accertante gli studi compiuti nel Paese di origine (pagelle, attestati,
dichiarazioni, ecc.); in mancanza/attesa di tutto questo, richiede ai genitori le informazioni in
loro possesso.
247
fornisce ai genitori materiale per una prima informazione sull'organizzazione dell’Istituto (Mini-
Pof);
FASE COMUNICATIVO – RELAZIONALE
( Prima conoscenza )
La prima conoscenza si realizza attraverso un incontro del docente referente con l’alunno e i
genitori, durante il quale vengono raccolte le informazioni sulla famiglia e, nel caso di adozioni
internazionali, sul Paese d’origine, sul percorso scolastico del bambino e sulla sua biografia
linguistica.
FASE EDUCATIVO - DIDATTICA
a) Assegnazione alla classe
L’assegnazione della classe/sezione tiene conto del numero di alunni per classe, della
presenza nelle classi di alunni stranieri e di eventuali situazioni particolarmente problematiche
(disagio, disabilità…).
b) Inserimento nella classe
Il Consiglio di Classe:
provvede (se necessario) alla stesura del PDP in cui si individuano concrete modalità di
semplificazione e facilitazione per ogni disciplina;
favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno promuovendo attività in piccolo gruppo.
ricerca forme di partecipazione (i linguaggi non verbali) alle attività della classe;
programma percorsi educativi per sviluppare l’attitudine all’incontro, al dialogo, al confronto,
alla negoziazione.
FASE SOCIALE
( Rapporti e collaborazione con il territorio )
La multidimensionalità della condizione adottiva richiede che l'inserimento scolastico degli
studenti sia adeguatamente accompagnato e sostenuto attraverso un lavoro coordinato tra
scuola, famiglia, servizi socio-sanitari, Associazioni Familiari e altri soggetti che si occupano di
adozione sul territorio. Una rete di coordinamento tra i diversi soggetti potrà garantire, in
un'ottica di collaborazione, il confronto sulle problematiche che potrebbero eventualmente
presentarsi, sia al momento dell'accoglienza a scuola che successivamente, nonché mettere a
disposizione competenze e professionalità diversificate, al fine di sostenere il benessere
scolastico degli studenti adottati tramite un approccio multidisciplinare.
La scuola potrà Inoltre attivarsi per promuovere una rete di supporto, comunicazione e
collaborazione fra scuola, famiglia, Servizi preposti e Enti Autorizzati.
248
TEMPI
SOGGETTI COINVOLTI FASI E AZIONI DA SVOLGERE
NELL’AMBITO SCOLASTICO
1) Al momento
dell’iscrizione
- Genitori
- Servizi competenti
- Scuola (Dirigente scolastico e
segreteria)
Promuovono e garantiscono, nell’ottica della
collaborazione scuola/famiglia, il confronto sulle
problematiche che si possono verificare nel momento
dell’accoglienza scolastica.
(Rif. TABELLA A in allegato)
2) Prima
dell’inserimento
scolastico
- Scuola (Dirigente Scolastico o
referente)
- Genitori
Primo incontro:
acquisire informazioni tecnico/scolastiche sulla storia
del minore adottato affinché la specificità
dell’esperienza adottiva sia riconosciuta.
- Scuola (Dirigente Scolastico o
referente)
- Genitori
- Servizi competenti
Secondo incontro:
acquisire informazioni sul progetto di accompagna-
mento del minore adottato, elaborato dai servizi
competenti al fine di individuare la classe di frequenza
appropriata alle conoscenze/capacità del minore,
nonché tempi e modalità di inserimento adeguati
(possibile inserimento graduale e flessibile).
Valutare il ricorso a strumenti e professionalità
specifiche tra cui il mediatore linguistico e/o culturale.
3) Prima
dell’inserimento
nella classe
- Dirigente Scolastico o referente
- Insegnanti della classe
- Genitori
Schematizzare per punti il progetto condiviso.
Il percorso così individuato potrà essere monitorato e,
se necessario, modificato.
(Rif. TABELLA B in allegato)
4) Dopo l’inserimento
nella classe
- Insegnanti della classe e/o referente
- Genitori
Realizzazione del percorso di inserimento scolastico e
sua periodica verifica.
(Rif. TABELLA C in allegato)
5) In itinere - Insegnanti della classe
- Operatori dei servizi di riferimento
- Genitori.
Se ritenuto necessario, verifica con gli operatori dei
servizi competenti al fine di facilitare la positiva
evoluzione dell’inserimento scolastico.
(Rif. TABELLA D in allegato)
FASI PER L’INSERIMENTO A SCUOLA
DEL BAMBINO ADOTTATO O IN AFFIDO FAMILIARE
249
TABELLA A: Raccolta dati in fase di accoglienza (fase “Iscrizione”)
Cognome e
Nome
Data di nascita
Provenienza
M/F Anni di scolarità
pregressa
Altro/note
TABELLA B : Raccolta dati in fase di inserimento (fase “Prima dell’inserimento scolastico”)
Classe
Sezione
Data di inserimento
Indicare tipo di supporto
TABELLA C Valutazione dei punti di forza dell’alunno nella fase iniziale dell’accoglienza (fase “Dopo
l’inserimento nella classe”)
Non valutabili
Sviluppati/buoni
Linguaggio
Abilità strumentali
Abilità strumentali logico-matematiche
Abilità espressive
Abilità motorie
Orientamento spazio temporale
Livelli partecipativi
TABELLA D : Valutazione in itinere dell’accoglienza ( fase “Verifiche”)
Cognome e Nome
Classe e sez.
Periodo valutato Periodo valutato
Periodo valutato
In riferimento agli obiettivi prestabiliti sondare:
➢ Punti di forza
➢ Punti di debolezza
➢ Modifiche/suggerimenti
➢ Altro
250
In Italia la legge di riferimento in materia di adozione di minori e di affidamento è la legge 184 del 4 maggio 1983
("Diritto del minore a una famiglia"), successivamente modificata dalla legge 476 del 31 dicembre 1998 (che ratifica la
Convenzione dell'Aja per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale) e dalla legge
149 del 28 marzo 2001 (che fissa i requisiti per l'adozione internazionale e per l'affidamento).
La Convenzione dell'Aja ("Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione
internazionale") ha lo scopo di garantire, tramite la cooperazione tra gli stati aderenti e il rispetto di norme comuni,
che le adozioni internazionali avvengano nell'interesse dei bambini e nel rispetto dei loro diritti. Hanno finora aderito
alla Convenzione 81paesi.
1. Titolo VIII Libro I Codicecivile
2. L. 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”
3. L. 476/1998 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di
adozione internazionale, fatta a L’Aja il 29 maggio 1993 e modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di
adozione di minori stranieri”
4. L. 149/2001 “Modifiche L. 184/83 e Titolo VIII Libro I CC”
5. Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (nota MIUR del 18.12.2014)
6. L.107 art.1 comma 7
RIFERIMENTI NORMATIVI
251
ALLEGATO 6 – PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
ISTITUTO COMPRENSIVO “G.CARDUCCI”
Scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado a indirizzo musicale
PIAZZA TRIESTE, 5 - O4O24 GAETA – DISTRETTO 49
0771/460265 - Fax 460265 [email protected]
252
Il nostro Istituto è da tempo interessato a fenomeni migratori e aumenta la presenza
di alunni nati all’estero o nati in Italia da genitori stranieri.
E’ pertanto sempre più urgente stabilire prassi e definire modalità perché questi
alunni siano accolti e valorizzati in un’ottica interculturale.
Il documento è centrato su tre azioni pedagogiche specifiche:
- l’accoglienza tanto del singolo alunno quanto della famiglia immigrata;
- lo sviluppo linguistico;
- l’approccio interculturale.
P R O T O C O L L O D I A C C O G L I E N Z A
Vista la C.M. n.205/90 che sollecita la programmazione di attività interculturali rivolte a tutti gli alunni valorizzando la cultura altra;
Vista la L. 91/92 sulla doppia cittadinanza dei figli di coppie miste;
Vista la C.M. n. 5/94 che detta norme per l’iscrizione alla frequenza di minori stranieri in posizione irregolare o privi di documentazione completa, ma con riserva in attesa della regolarizzazione;
Vista la C.M. n. 73/94 “Dialogo interculturale e convivenza democratica: l’impegno progettuale della scuola”;
Vista la L. 40/98, art.36, “Istruzione degli stranieri. Educazione interculturale”;
Visto il D.Lgs. vo n.286/98 che ribadisce il diritto all’istruzione del minore straniero sollecitando attività di programmazione territoriale integrata;
Vista la L.144/99 che sancisce l’obbligo formativo anche a minori stranieri presenti nel territorio italiano;
Vista la C.M. n. 311/99 e la C.M. n. 93/2006 in riferimento all’iscrizione dei minori alla scuola dell’obbligo che può avvenire in un qualunque periodo dell’anno scolastico;
Visto il D.P.R. n. 394/99, art. 45, “Iscrizione scolastica”, che attribuisce al Collegio dei docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri;
Vista la Direttiva MIUR n. 45/05 per promuovere e individuare nel territorio corsi di formazione per docenti e genitori di studenti stranieri;
Vista la C.M. n.24/06 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”;
253
Vista la C.M. n. 110/2007 in merito a collaborazioni e accordi di rete con gli Enti locali al fine di favorire il pieno inserimento degli alunni e delle rispettive famiglie;
Vista la Circolare MIUR 2/2010 “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”;
Vista la Circolare MIUR 4/2010 “Iscrizione alla Scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Anno scolastico 2010-2011”
Vista la Circolare Ministeriale 4233 del 10.02.2014 trasmissione delle “ Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
Viste le Linee Guida del 18.12.2014
Si conviene e si stipula:
il presente documento per fornire un insieme di linee teoriche ed operative,
condivise sul piano ideologico ed educativo, al fine di favorire l’integrazione e la
riuscita scolastica e formativa degli alunni stranieri.
Il Protocollo di Accoglienza costituisce parte integrante del Piano dell’Offerta
Formativa del nostro Istituto.
FINALITA’
Facilitare l’ingresso degli alunni di altre nazionalità nel sistema scolastico e sociale.
Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema di accoglienza degli
alunni stranieri.
Aiutare gli alunni stranieri nella fase di adattamento, facilitarne l’inserimento e
l’orientamento.
Entrare in relazione con le famiglie immigrate.
Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi
dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato.
Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie di
vita” degli alunni.
CONTENUTI
All’interno del Protocollo si trovano le prassi da seguire di carattere:
- amministrativo – burocratico (iscrizione)
- comunicativo – relazionale (prima conoscenza)
254
- educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza,
educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come seconda lingua)
- sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per
quanto attiene le problematiche dell’integrazione scolastica)
SOGGETTI COINVOLTI
L’adozione del Protocollo impegna tutti i docenti della scuola ad
un’assunzione collegiale di responsabilità.
I singoli obiettivi definiti nel documento vengono realizzati di volta in volta:
- dal Dirigente Scolastico;
- dagli Uffici di Segreteria;
- dai responsabili dei plessi;
- dal docente referente del progetto Intercultura;
- dal docente referente dei BES;
- dai docenti che hanno alunni stranieri nel gruppo classe o sezione.
FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA ( iscrizione )
L’iscrizione rappresenta il primo contatto tra la famiglia straniera (genitori ed
alunno) e la scuola italiana.
Il Personale di Segreteria:
▪ iscrive il minore a scuola;
▪ raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità;
▪ fornisce ai genitori materiale per una prima informazione sull'organizzazione del
nostro Istituto ( Mini-Pof );
▪ acquisisce l'opzione di avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione Cattolica
255
“L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene
nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque
periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente
all’età anagrafica. E’ prevista l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
dell’ordinamento degli studi nel Paese di provenienza; del corso di studi eventualmente
seguito nel Paese di provenienza; del titolo di studio posseduto”.
(MIUR- LINEE GUIDA)
L’assegnazione della sezione tiene conto del numero di alunni per classe,
della presenza nelle classi di altri alunni stranieri e di eventuali situazioni
particolarmente problematiche (disagio, disabilità, …).
FASE COMUNICATIVO - RELAZIONALE ( prima conoscenza )
La prima conoscenza si realizza attraverso un incontro del responsabile di plesso
con l’alunno e i genitori, durante il quale vengono raccolte le informazioni sulla famiglia,
sul Paese d’origine, sul percorso scolastico dell’alunno e sulla sua biografia linguistica.
A tal proposito verrà elaborato dal docente referente del progetto Intercultura uno
schema-traccia di colloquio per raccogliere le informazioni necessarie in un clima quanto
più possibile sereno ed accogliente.
All’incontro può partecipare anche un Mediatore linguistico – culturale (Legge
40/’98 ) per facilitare la comunicazione scuola - famiglia.
L'accoglienza della famiglia straniera, oltre a favorire l'integrazione dell'alunno nel
tessuto sociale, deve essere di supporto nella scuola per la progettazione di iniziative
volte alla costruzione del dialogo interculturale.
Documentazione richiesta per l’iscrizione
• Modulo iscrizione predisposto dall’Istituzione Scolastica
▪ Permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta
• Certificato di nascita e dichiarazione di identità
rilasciati dall’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza o di attuale dimora
• Certificato di vaccinazioni obbligatorie. Se il minore ne è privo, la famiglia è invitata a presentarsi ai servizi sanitari di competenza.
256
FASE EDUCATIVO - DIDATTICA (inserimento )
In fase di attesa dell’arrivo del nuovo alunno è opportuno informare i compagni
dell’arrivo di un compagno straniero fornendo informazioni sulla nazionalità.
Nel periodo dell’inserimento è utile coinvolgere i mediatori linguistici e individuare,
per quanto è possibile, uno o due alunni che affianchino il ragazzo straniero con
semplici attività di conoscenza e scoperta della scuola.
Il Consiglio di Classe:
provvede alla stesura del PDP in cui si individuano concrete modalità di
semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina;
favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno promuovendo attività in
piccolo gruppo o progetti di educazione interculturale;
ricerca forme di partecipazione (i linguaggi non verbali) alle attività della classe;
individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina
(uso di materiali visivi, musicali, grafici, multimediali; semplificazione linguistica
anche dei testi, adattamento dei programmi curricolari);
programma o prende informazioni su eventuali percorsi di alfabetizzazione o
consolidamento linguistico, che potranno essere attuati sulla base delle risorse
disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti della
scuola e finanziamenti extrascolastici);
programma percorsi di educazione interculturale per sviluppare
l’attitudine all’incontro, al dialogo, al confronto, alla negoziazione.
La Scuola potenzia la propria biblioteca scolastica con testi multilingue, anche in
collaborazione con i servizi multiculturali delle Biblioteche pubbliche, con le Associazioni
di volontariato e di immigrati.
Nella fase iniziale, quando l’allievo è concentrato sull’apprendimento dell’Italiano
come L2, è possibile sospendere e rinviare lo studio di altre lingue (soprattutto francese
e/o spagnolo) per poi riprenderle nel momento didatticamente ed educativamente più
opportuno.
Per quanto attiene alle modalità di valutazione si fa riferimento a quanto espresso
nelle Linee guida del MIUR nelle quali si afferma che “si privilegia la valutazione
formativa rispetto a quella certificativa, considerando il percorso dell’alunno, i passi
realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di
sviluppo”.
In quest’ ottica il Consiglio di Classe tiene conto che è possibile:
257
• prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
• valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
• valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi;
• considerare che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione:
- quella relativa al suo percorso di Italiano seconda lingua
- quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del
curricolo comune.
FASE SOCIALE ( rapporti e collaborazione con il territorio )
Per promuovere una vera integrazione degli alunni nella realtà sociale e
per dare vita ad un progetto educativo che coniughi pari opportunità nel rispetto
delle differenze, la scuola necessita delle risorse del territorio, della
collaborazione di Servizi, Associazioni, Biblioteca e in primis,
dell'Amministrazione locale.
L’insegnante responsabile del settore intercultura:
- contatta le Associazioni di volontariato che operano sul territorio;
- attiva collaborazioni con le Amministrazioni locali per costruire percorsi
comuni di formazione;
- istituisce lo Sportello d’ascolto come strumento per aiutare le famiglie
degli alunni stranieri ad affrontare problemi relativi alla scolarizzazione dei
figli.
258
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. Carducci” Scuola dell’Infanzia, Primaria ,Secondaria di primo grado ad indirizzo musicale
PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265
Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]
Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/CODICE FISCALE: 90027900597
PAI
259
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, UNIVERSITA’,RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. Carducci” Scuola infanzia, primaria, secondaria di primo grado ad indirizzo musicale
PIAZZA TRIESTE 5 04024 GAETA -DISTRETTO 49 TEL\FAX 0771-460265
Email: [email protected] Posta certificata: [email protected]
Sito Istituz: http://www.carduccigaeta.gov.it/CODICE FISCALE: 90027900597
ISTITUTO COMPRENSIVO
“ G. Carducci”
GAETA(LT)
- Scuola dell’infanzia “Virgilio”, P.zza Mons. L. Di Liegro
- Scuola primaria “Virgilio”, P.zza Mons. L. Di Liegro
- Scuola dell’infanzia “S. Conca”, Via dei Frassini
- Scuola primaria “S. Conca”, Via dei Frassini
- Scuola secondaria di primo grado “G. Carducci”, P.zza Trieste
D.S.: dott.ssa M.R. MACERA
260
PREMESSA
L'Istituto Comprensivo "G. Carducci", ubicato a Gaeta (LT), è composto da 3 sedi:
Plesso "Virgilio" (sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria, dal 2014 anche sede
decentrata del Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi “di Latina).
Plesso "S. Conca"(sede della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria)
Plesso "G. Carducci" (sede della Scuola Secondaria di I grado)
In ottemperanza alla Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e successiva CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra
scuola ha elaborato il “Piano Annuale per l’Inclusività”, con l’analisi della situazione relativa all’a.s.
2017 – ’18 e la progettualità per l’a.s. 2018 – ’19, al fine di favorire la piena partecipazione alla vita
sociale, didattica, educativa dei singoli, nel pieno rispetto delle diversità individuali. Solo attraverso la
differenziazione della proposta formativa è possibile rispondere alle richieste, ai bisogni e alle esigenze
di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo
apprezza.
La scuola inclusiva è fondata sulla gioia di imparare, di scoprire e conoscere le proprie capacità.
E’ una scuola che attua sempre, nel quotidiano e nell’ordinario, una didattica inclusiva calibrata su tutti
gli alunni, con l’obiettivo di ottenere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione alla
vita scolastica, ognuno con i suoi bisogni “speciali”.
Il nostro Istituto operando nella prospettiva dell’inclusione ha già adottato iniziative e prassi, rivelatesi
valide, che ci sembra ora doveroso inserire anche in questa nuova pianificazione.
261
Piano annuale per l’Inclusione a.s. 2017/’18
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, comma 1 e 3)
minorati vista 1
minorati udito -
Psicofisici 22 + 6 cert.
Giugno *
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 15 **
ADHD/DOP -
Borderline cognitivo -
Altro: Disturbo di apprendimento / Disturbo della sfera emotiva 5**
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico -
Linguistico - culturale 3
Disagio comportamentale/relazionale e difficoltà di apprendimento -
Totali 49
% su popolazione scolastica 5,8 %
N° PEI redatti dai GLHO
23
* 6 nuove certificazioni giunte a maggio/giugno L.104
** 1 certificazione DSA e 1 certificazione BES convertite in L.104 consegnate a
scuola in giugno)
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 3
B. Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori , ecc.) Si
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Si
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo No
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Si
Funzioni strumentali / coordinamento Pof– Ptof - Sito web Si
262
Valutazione e continuità
Nuove tecnologie
Viaggi -orientamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si
Psicopedagogisti e affini esterni Si
Docenti tutor/mentor No
Altro: No
Altro: No
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: No
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: No
Altri docenti
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: No
D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si
Progetti di inclusione / laboratori integrati Si
Altro: No
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva Si
Coinvolgimento in progetti di inclusione Si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante Si
Altro:Fruizione del servizio “Sportello di
ascolto” Si
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza.
Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità No
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili No
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità Si
Procedure condivise di intervento su disagio
e simili Si
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Rapporti con CTS / CTI Si
Altro: No
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Progetti a livello di reti di scuole No
H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche Si
263
/ gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva Si
Didattica interculturale / italiano L2 Si
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.) Si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) Si
Altro: No
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola x
Realizzazione di progetti che coinvolgano indistintamente tutti gli alunni
(BES e normodotati) in grado di realizzare e potenziare l’integrazione
scolastica, attraverso attività laboratoriali nelle quali valorizzare vari stili
cognitivi e favorire l’integrazione degli alunni stranieri: laboratorio di
musica popolare nel progetto d’istituto “ I SEMI DELLA
CONOSCENZA”) nella sc.sec I grado; progetto con la compagnia teatrale
“B.Brecht” nella sc. primaria e dell’infazia; ECOSCHOOL; attività sportive
e di psicomoricità nell’infanzia e primaria.
x
Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
264
a.s. 2018/ 2019
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
La procedura di accoglienza degli alunni certificati (con D.F. e cert. DSA ) verrà gestita e
organizzata da un gruppo di lavoro che, dopo aver esaminato attentamente le documentazioni dei
nuovi iscritti, procederà al loro inserimento nelle diverse classi, tenendo presenti le esigenze e le
caratteristiche dei singoli alunni. Per gli alunni con BES non certificati, si procederà alla presa in
carico dell’alunno da parte dell’intero Consiglio di classe, attraverso la redazione del PDP,con il
coinvolgimento delle famiglie e l’impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali
individuate dalla scuola. Per l’inclusione degli alunni con BES è di fondamentale importanza,
infatti, la creazione di una rete di collaborazione di più figure di sistema:
- il Dirigente Scolastico, che dirige e coordina tutta l’attività;
- i Docenti referenti per la disabilità, i DSA, i BES, con funzioni di tipo organizzativo, consultivo,
progettuale e valutativo degli interventi di inclusione;
- i docenti di sostegno,per gli alunni con D.F., con funzioni di informazione e mediazione tra tutte
le componenti del C.d.C. e nei rapporti con le famiglie;
- i coordinatori di classe, che sono responsabili della documentazione che dovrà essere consegnata
al D.S.;
- i docenti curriculari, che scelgono le metodologie, gli strumenti compensativi, le misure
dispensative ed i criteri di valutazione;
- gli Assistenti alla Comunicazione e alla persona
- il personale ATA.
Attraverso tali risorse professionali, l’Istituto Comprensivo “ Carducci” si adopera per:
- attivare una procedura interna di segnalazione del disagio;
- fornire, attraverso gli strumenti di rilevazione approntati, gli elementi necessari
all’avvio degli interventi;
- informare e sensibilizzare le famiglie sulla necessità di interventi personalizzati da
formalizzare in un progetto educativo, elaborato e condiviso in tutte le sue parti;
- individuare e sostenere con appropriati interventi gli alunni con difficoltà
linguistiche.
Inoltre la scuola agisce in rete con i seguenti soggetti:
- Il Servizio TSMREE della ASL che si occupa della valutazione e della presa in carico, su
richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo globali e specifici,
comportamentali, emotivo-relazionali.
Redige le Certificazioni per l’integrazione scolastica riportando la diagnosi clinica e indicando le
risorse professionali necessarie.
Fornisce la consulenza ai docenti degli alunni segnalati sulla base dei risultati della valutazione.
- I Servizi Sociali, che ricevono la segnalazione da parte della scuola e si rendono disponibili ad
incontrare la famiglia a scuola o presso i Servizi. Su richiesta della famiglia, valutano la possibilità
e la fattibilità di attivazione di tutti gli strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in
coordinamento con la scuola.
Qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, può essere attivata la
procedura per l’assegnazione di AEC;
- L’Ufficio Servizi Sociali del Comune, che assegna gli assistenti relativi alle diverse tipologie di
disabilità presenti nella scuola;
- Il Comune, che sulla base della richiesta presentata dalla scuola, può assegnare un certo numero
di Volontari del Servizio Civile Nazionale come supporto all’attività inclusiva.
265
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Formazione e aggiornamento su didattica speciale e progetti educativo/didattici a prevalente
tematica inclusiva.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:
Si prevede l’adozione di strategie di valutazione che tengano conto dei diversi livelli di partenza
relativi alle diverse tipologie di BES; per ogni situazione verrà stabilito un protocollo relativo ai
livelli essenziali che si dovranno raggiungere con le prassi inclusive. Verranno somministrate
”prove di istituto”per verificare le competenze iniziali, in itinere e finali di italiano, matematica e
inglese oltre a quelle delle singole discipline per la valutazione anche delle competenze trasversali.
Nello svolgimento di tali prove, per gli alunni con BES, si terrà conto delle necessità di fruire di
tempi più lunghi, di strumenti compensativi e dispensativi, nonché di svolgere prove
personalizzate, anche con riferimento alle diverse tipologie di items.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola:
All’inizio dell’anno scolastico, esaminate le situazioni individuali dei singoli studenti H, vengono
attribuite le ore per l’assistenza specialistica, da parte del comune, e assegnati i docenti di sostegno
agli alunni considerate le risorse disponibili in organico di diritto e di fatto. Tali procedure non
sono, peraltro, da considerarsi esaustive delle diverse tipologie di interazione con gli studenti,
potendosi pur prevedere la possibilità di lavorare in piccoli gruppi e/o classi aperte, allo scopo di
perseguire tutte le possibili strategie di coinvolgimento e di inclusione.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti:
Attività programmate con AEC per aiuto didattico, socializzazione, acquisizione di maggiore
autonomia personale. Inoltre la scuola aderisce al progetto ASIA7 (volontari del servizio civile) in
partenariato con il Comune di Gaeta.
Saranno programmati incontri periodici con gli esperti dell’ASL per la verifica dei PEI e per la
valutazione “in itinere” del percorso di inclusione.
Negli ultimi anni si è intensificato il confronto con i centri di riabilitazione neuro-psicomotoria“LA
VALLE” e“DEMETRA”, con quest’ultimo che, privatamente, segue un congruo numero di alunni
con DSA.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative:
La famiglia, come prima titolare del compito educativo, deve essere chiamata a condividere la
responsabilità formativa relativa al ragazzo. Le procedure di inclusione inizieranno con l’inoltro,
da parte della famiglia, della documentazione alla segreteria didattica dell’Istituto. Sarà inoltre
chiamata in causa nella condivisione dei singoli PEI e PDP, e dovrà esprimere il consenso sulla
possibilità di attuare le strategie programmate in relazione alle situazioni individuali.
Saranno programmati periodici incontri scuola-famiglia, contatti telefonici o per iscritto al fine di
attuare una guida extrascolastica costante e un quotidiano controllo sull’andamento didattico-
disciplinare. Si conferma il progetto “Minori sul territorio” (sportello di ascolto in collaborazione
con la dott.ssa Iandolo – psicologa)
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi
inclusivi:
L'educazione inclusiva necessita di una didattica di qualità comprensiva della pluralità dei bisogni,
aperta alle diversificate esigenze formative, speciali e non, di tutti gli allievi, in cui la “diversità” è
vissuta come stimolo e comune arricchimento.
ATTIVITA’:
attività adattata rispetto al compito comune
attività differenziata con materiale predisposto
266
affiancamento/guida nell’attività comune
attività di approfondimento/recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele
attività di approfondimento/recupero individuale
tutoraggio tra pari
lavori di gruppo
attività di piccolo gruppo fuori dall’aula
CONTENUTI:
comuni
alternativi
ridotti
facilitati
TEMPI:
Tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività
MATERIALE/STRUMENTI:
Materiale predisposto, concreto,visivo,vocale,sonoro
Testi adattati, testi specifici, calcolatrice, tabelle…
Mappe, video, LIM, computer, ausili vari
RISULTATI ATTESI
Comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell’obiettivo.
( prestazioni in ambito disciplinare, investimento personale, autonomia di lavoro, compiti e
studio a casa, partecipazione alla vita scolastica)
VERIFICHE
Comuni
- verifiche disciplinari di classe e al termine delle U.D.A secondo precisi indicatori
- prove di istituto periodiche per Italiano/Matematica/ Inglese
Comuni graduate
Adattate
Differenziate sulla base del PEI o PDP concordate e proposte dagli insegnanti
VALUTAZIONE
In relazione ai risultati attesi e in considerazione dei diversi livelli di partenza.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici si terrà conto di obiettivi di carattere trasversale in
ragione dello stile cognitivo, delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ogni singolo
alunno.
Particolare attenzione verrà data agli alunni immigrati in ingresso provenienti direttamente
dall’estero e “ non alfabetizzati”. Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona
competenza dell’italiano scritto e parlato prima per la comunicazione interpersonale e per
l’integrazione scolastica, e poi per lo studio delle discipline.
Valorizzazione delle risorse esistenti:
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse presenti nella scuola, valorizzando le
competenze di ogni docente, anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti
sono portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la
richiesta di risorse aggiuntive per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. Si dovrà
implementare l’utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi
linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l’uso dei
software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e
la partecipazione di tutti gli alunni. L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola servirà a creare un
contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le situazioni di
potenziale difficoltà.
- Realizzare attività laboratoriali al fine di creare un contesto di apprendimento personalizzato
per valorizzare le potenzialità di ciascuno favorendo l’inclusione di tutti.
Funzionale al conseguimento di questo obiettivo è sicuramente il Progetto di Istituto che ogni
267
anno viene realizzato nella nostra scuola su un tema interdisciplinare condiviso. Ogni docente
svolge, col gruppo classe e per classi aperte, attività finalizzate alla realizzazione di eventi che
coinvolgono TUTTI gli alunni dei tre ordini di scuola: mostre, concerti, spettacoli, con una
significativa ricaduta sul territorio e sulla comunità cittadina (eventi svolti presso il Teatro
Ariston, i piazzali antistanti le scuole, in alcune Chiese cittadine e in altre location).
- Promuovere e sviluppare il confronto fra colleghi e operatori specializzati per
condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi e buone prassi didattiche.
- Promuovere attività laboratoriali nell’ambito del progetto d’Istituto, in modo da coinvolgere
un numero sempre maggiore di alunni . Ciò considerando l’ottimo risultato ottenuto ai fini
dell’inclusione/ integrazione e opportunità, sia per gli per gli allievi stranieri che per tutti gli
altri, attraverso diversi linguaggi, i ragazzi usano canali espressivi alternativi e di grande
impatto emozionale.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione:
L’eterogeneità dei soggetti B.E.S. e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di
un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la
richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la
metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di
risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola.
L’istituto necessita:
dell’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e
personalizzazione degli apprendimenti;
del finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli
interventi di ricaduta su tutti gli alunni;
dell’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con
disabilità;
dell’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo
periodo dell’anno scolastico;
dell’incremento di risorse umane e specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni di
nazionalità straniera e per l’organizzazione di laboratori linguistici;
della costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;
della costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,
la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo:
Nella fase di transizione da un ordine di scuola all’altro, i docenti curano il passaggio di
informazioni relative agli studenti con BES. Negli incontri con i docenti referenti si esamina la
documentazione relativa all’alunno, ci si confronta sull’esperienza scolastica precedente e si
forniscono suggerimenti per la formulazione di un piano di lavoro da sviluppare successivamente
con il C.d.C. di appartenenza.
Tutti i docenti sono impegnati a creare un clima favorevole ed accogliente, sia all’ingresso nel
nuovo segmento scolastico, che durante il corso dell’a.s.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 28 giugno 2018.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29 giugno 2018.
Il Dirigente scolastico
(Dott.ssa Maria Rosaria Macera)
268
Allegati: Proposta di organico di sostegno
DOCENTI
SOSTEGNO
Org. Diritto
DOCENTI SOSTEGNO
Richieste in deroga
Si richiedono posti in deroga per gli alunni beneficiari
della L.104/92 art 3 comma 3 e L. 104/92 art 3 comma 1
TOTALI
POSTI
Ordine
scuola
Numero posti Ordine
scuola
Numero posti
Infanzia 3 EH Infanzia 4 EH
Primaria 5 EH Primaria 2 EH
I grado 4 EH I grado 4 EH