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PUBBLICITÀ - Caritas Ticino · 2018. 8. 24. · 18 rivista rivista 19 70 anni “L a carità non...

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Rapporto 2012 Inserto staccabile allegato alla rivista Caritas Ticino Rivista no 2 2013 70 anni 1942 - 2012
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PUBBLICITÀ

Rapporto 2012

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70anni1942 - 2012

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70anni

“L a carità non ha come misura il bi-sogno dell’altro, ma la ricchezza e l’a-

more di Dio. È infatti limitante guar-dare all’uomo e valutarlo a partire dal suo bisogno”. Questo slogan, che è diventato una piastra metallica di 8 metri per 4, montata sulla facciata del nuo-vo stabile CATISHOP.CH, è la sin-tesi del cammino degli ultimi venti anni di Caritas Ticino.È anche il segno tangibile della no-stra gratitudine al Vescovo Mons. Eugenio Corecco, che l’ha pro-nunciata in occasione del conve-gno dedicato ai 50 anni di Caritas Ticino, segnando un’ulteriore svol-ta nel pensiero e nell’approccio della nostra associazione alla real-tà e a coloro che si rivolgono a noi, con una domanda di speranza, nel Servizio sociale, nei Program-mi Occupazionali o attingendo alle nostre produzioni mediatiche. Il 2012 è stato, infatti, per Caritas Ticino l’anno del 70° anniversa-rio, motivo che ha caratterizzato per l’intera annata le attività della nostra associazione, in particolare quelle legate alla lotta contro la di-soccupazione che hanno portato, il 30 novembre, all’inaugurazione del CATISHOP.CH a Pregassona. Il nuovo negozio dell’usato che ospita il Programma Occupazio-nale (PO) e che dal 1988 era pre-sente in via Bagutti a Molino Nuo-vo, può così offrire una più che dignitosa accoglienza agli utenti del programma oltre che a pro-porre alla clientela un vero negozio ove trovare ogni sorta di articoli usati a cui dare una nuova vita.Questo progetto è un grosso im-pegno per Caritas Ticino, non solo dal profilo finanziario (CHF 6.5 mio. investiti senza alcun contribu-to statale) ma soprattutto da quel-

lo concettuale e di pensiero. Per questo è stato dedicato a Mons. Eugenio Corecco. Il suo pensiero, che rimette al centro la persona, le sue risorse, la trascendenza dai suoi bisogni, guida concretamen-te lo sviluppo di Caritas Ticino, nell’approccio del suo servizio so-ciale, nella concezione di impresa sociale che la caratterizza, nella diffusione del suo pensiero in tutti i modi possibili.Sono stati suoi frutti per il 2012 la costruzione del nuovo stabile CA-TISHOP.CH, la messa in opera del nuovo sito di lavoro a Rancate, per creare nuova occupazione, la se-parazione da Texaid, per riportare il riciclaggio dei tessili in Ticino, la continuazione della lotta all’indebi-tamento con il corso di aiuto alla gestione per stranieri, il passaggio all’alta definizione delle produzioni video, la conversione ad azienda biologica del nostro spazio agrico-lo a Pollegio, solo per fare qualche esempio.Alla radice di tutto questo c’è la re-altà più preziosa di Caritas Ticino, che ha avuto la grazia di incontrare persone straordinarie come mons. Eugenio Corecco, o Benedetto XVI, nelle sue geniali encicliche, o Muhammad Yunus nel suo ap-proccio alla povertà: Un pensiero attorno all’uomo, che permette di tradurre il nostro mandato fonda-mentale di diaconia della Chiesa.Le povertà cambiano, le condizio-ni mutano, gli strumenti variano, è stato così anche nei 70 anni di Ca-ritas Ticino, ma il dono più grande che abbiamo ricevuto è proprio la possibilità di crescere insieme attorno ad uno sguardo sulla per-sona che prima di tutto ha arric-chito noi, ma si è tradotto in prassi concrete, in scelte operative, in una direzione precisa, che si può vedere, sfogliando anche i dettagli del rapporto di Attività 2012.

Introduzione

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2011

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

19

A 70 anni Caritas Ticino

incontra san Francesco

Pellegrinaggio dei collaboratori di

Caritas Ticino ad Assisi in occasione

del 70°

70

La storia di Caritas Ticino

al presente29-30 agosto 2012

a cura di DANTE BALBO

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21rivista

20

Servizio Sociale

Il servizio sociale, tradizionalmente un pilastro di Caritas Ticino fin dal 1942, anno di fondazione, nel cor-so degli anni è profondamente mu-tato, in relazione ai nostri obiettivi, di traduzione del magistero della Chiesa nella concreta situazione del territorio, rafforzamento dello Stato Sociale, relativa sicurezza del minimo vitale garantito, emergenza di nuove povertà, che riguardano il rapporto alterato della persona con il denaro, oppure con il tenore di vita immaginato, ma soprattutto il diffondersi di un assistenzialismo che ha ridotto il “povero” al suo bi-sogno, emarginandolo di fatto pur nel fornirgli un aiuto.A sostenerci particolarmente nel processo di trasformazione del pensiero attorno al Servizio Socia-le sono state le considerazioni di mons. Eugenio Corecco, e l’en-ciclica Caritas in Veritate di Bene-detto XVI.Una verifica di quanto sopra af-fermato è per esempio lo stato di scolarizzazione dei nostri uten-ti, media o superiore, che indica come il problema della nuova po-vertà sia soprattutto di tipo cultu-rale e, in ultima istanza, di pensie-ro, anziché di risorse.

Nel Servizio Sociale, per il 2012, è invariata quantitativamente la ca-sistica, attestata su 296 dossier (vedi tabella a centro pagina).È stabile il flusso, con una conferma dell’impostazione del servizio come spazio di consulenza e non di pre-sa a carico a lungo termine, se non necessario, con il 78% di dossier ar-chiviati, e il 61% di nuovi casi, con-cretamente 181 nuovi dossier.Il 68% degli interventi è durato meno di tre mesi, mentre poco più di un quinto dei casi è seguito per più di un anno, spesso perché se-guito a cavallo fra un anno e l’altro.Stabile è il numero di richieste di sussidi, meno del 15%, mentre prevalente è la richiesta di consu-

CASISTICA GLOBALE

296 CASI

500PERSONE

FAMIGLIE 28% 84

DONNE 45% 133

UOMINI 27% 79

PRESTAZIONI Richieste Erogate

CONSULENZA 43% 65%

SUSSIDIO 14% 7%

ALTRO 43% 28%

CASI ARCHIVIATI

78%(231)

CASI NUOVI

61%(181)

DURATA MENO DI 3 MESI

68%(173)

PIÙ DI UN ANNO

23%(58)

lenza o sostegno burocratico (vedi tabella sotto).Si riscontra inoltre una certa stabi-lità del numero di interventi che ha visto per gli anni 2010-2012, una media per difetto di circa 1’450 interventi annui, comprendenti i contatti con la persona, con le isti-tuzioni, con i famigliari, ecc.

Svizzero, destinato a dieci persone, in buona parte con lo statuto di rifu-giati provenienti da vari paesi. Durante i 7 incontri settimanali ab-biamo studiato insieme alcuni temi tra i quali: come fare un budget, le casse malati, le assicurazioni so-ciali e chi ha diritto alle prestazioni, come scrivere delle lettere sem-plici, ad esempio la disdetta di un contratto, come risparmiare con semplici accorgimenti. Tasse e in-debitamento personale, sono stati altri due temi studiati con interesse dai corsisti. Lo scopo del corso era di aiutare i partecipanti, a diventare mag-giormente autonomi nella gestione quotidiana delle loro risorse. Il corso è stato molto utile perché ha permesso a ciascuno di pren-dere contatto con realtà diverse: la possibilità di incontrare altre persone con esperienze e origi-ni diverse ma con percorsi simili, di porre domande specifiche sul funzionamento di strutture che sembravano tanto lontane e diffi-cili da capire. Per le donne è stata un’opportunità per incontrarsi e soprattutto per poter capire come funziona la società nella quale vi-vono. In effetti, gli uomini, per il semplice fatto che in parte lavo-rano, sono più a contatto con le strutture, mentre le donne, più iso-late, a volte hanno un po’ il timore di chiedere, proprio perché non sanno. In loro, invece, è molto alto il desiderio di apprendere, anche perché avendo figli, vogliono aiu-tarli a integrarsi bene, per affron-tare la vita autonomamente e con sicurezza. La lingua non è stata un impedimento, anche se ha creato ostacoli a volte: questi però sono stati superati grazie alla fantasia e l’aiuto delle stesse partecipanti, che hanno fatto da traduttrici o hanno intuito il problema perché lo vivono personalmente. Il corso è diventato perciò un’occasione per imparare meglio la lingua ita-liana e per capirsi nelle reciproche culture. “

loTTa all’iNDeBiTaMeNTo

Una menzione a parte merita il pro-seguimento dell’attività di lotta all’in-debitamento, che, oltre all’attività ormai normale di consulenza per le persone indebitate o per famigliari o conoscenti che si rivolgono a noi, ha visto la collaborazione con il Soc-corso Operaio Ticino, per un corso a stranieri, utilizzando i moduli previsti dal nostro pacchetto di formazione per l’aiuto alla gestione.Il corso è stato affidato a Silvana Held, già segretaria del Servizio Sociale, con la supervisione di Dani Noris.Per la descrizione, un estratto dall’articolo apparso sulla rivista no.1 del 2013:“L’8 novembre 2012 è iniziato pres-so la nostra sede di Pregassona un corso di aiuto alla gestione in colla-borazione con il Soccorso Operaio

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

Il film è scaricabile dal nostro sito www.caritas-ticino.ch (versione italiana) È stato trasmesso a Caritas Insieme TV in 5 parti introdotte in studio da esperti

Il DVD è disponibile (su richiesta) per animazione e lavori di gruppo

Il film Bluff contro il gioco d’azzardowww.bluff.com

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PrograMMa occuPazioNale

Durante l’anno 2012 hanno parte-cipato al Programma occupaziona-le, nelle tre sedi di Lugano, Giubia-sco e Pollegio 554 persone, di cui 445 provenienti dagli Uffici regionali di collocamento (LADI-disoccupa-zione), 52 dall’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento (LAS-as-sistenza.) e 47 richiedenti l’asilo da Soccorso Operaio Svizzero, Ticino nella sola sede di Pollegio.

Persone inserite nel Pro-gramma durante il 2012

Il 2012 è stato un anno record per quanto riguarda la partecipazione. In effetti, se teniamo conto anche solo di coloro che hanno preso parte al programma come bene-ficiari del diritto alla disoccupa-zione, 455 persone, vediamo che questo numero è lo stesso avuto durante il 1998 quando il tasso percentuale di disoccupazione medio era stato del 6.3%, mentre quello medio registrato durante il 2012 è stato del 4.4%, ma il perio-do massimo di permanenza è ora di 4 mesi rispetto ai 6 di allora. Il 30% dei partecipanti al program-ma LADI nel 2012 ha trovato un

posto di lavoro, generalmente nei settori della ristorazione, dell’indu-stria e dell’artigianato.Con un numero maggiore di per-sone aumentano però anche le persone “difficili” per le quali un reinserimento lavorativo non può prescindere da un preventivo per-corso di ri-educazione al lavoro, parte integrante del compito quo-tidiano degli operatori. le attività

• L’apertura del CATISHOP.CH (vedi introduzione)

• Riciclaggio indumenti usatiDurante il mese di giugno abbia-mo disdetto il contratto con la Texaid SA di Schattdorf, con la quale collaboravamo dal 1995 e per la quale ci occupavamo, come attività di PO, della vuotatura dei loro cassonetti per la raccolta di indumenti usati, pure di loro pro-prietà. La disdetta per il 31.12.12 è stata inoltrata in particolare per una clausola che limitava la nostra azione: non eravamo in effetti au-torizzati a posare sul territorio can-tonale nostri cassonetti. Questo fatto impediva di dar la possibilità alle persone che lo desideravano, di sostenere direttamente la nostra

Associazione. Aspetto importante questo, suffragato anche da un sondaggio da noi realizzato dove il 30% degli intervistati pensano che la merce depositata nei cassonetti sia a favore di Caritas Ticino o co-munque convinti che gli indumenti rimangano in Ticino. Da qui la proposta a tutti i comuni del Cantone di poter posare no-stri cassonetti, fabbricati in Ticino, per il mantenimento del contenu-to da noi e con l’obiettivo finale di poter creare il più alto numero di posti nel mercato primario del lavoro con la raccolta e la scelta di indumenti usati. Già nelle ultime settimane dell’anno alcuni comuni hanno aderito all’azione con la ri-chiesta di posa di cassonetti -che sarà possibile solo dal 1.7.2013- e che all’inizio darà lavoro, in accor-do con l’Ufficio Misure Attive, ad altre persone in disoccupazione in una nuova sede di PO a Rancate nel Mendrisiotto.L’attività di vuotatura di cassonetti usati ha permesso di raccogliere kg 835’105, in diminuzione rispet-to al 2011 (kg 886’751).

• Riciclaggio materiale elettrico ed elettronicoAnche in questo settore dove sia-mo operativi come attività di PO

Programma Persone UOMINI DONNE con formazione

senza formazione

Svizzeri Stranieri

% 74% 26% 31% 69% 34% 66%

LADI 455 335 120 141 314 155 300

% 67% 33% 31% 69% 48% 52%

LAS 52 35 17 16 36 25 27

TOTALI 507 370 137 157 350 180 327

Programma Trovato lavoro

Finito Interrotto Licenziati Assuntial 31.12.2012

% 30%

LADI 76 191 117 3 68

% 9%

LAS 1 12 16 0 23

TOTALI 77 203 133 3 91

Le 47 persone provenienti da SOS-Ticino (somali, eritrei, afgani, iraniani) sono inserite a rotazione per un tempo che può arrivare, per alcuni, anche ad un anno.

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

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dal 1994 in collaborazione con la Immark AG di Regensdorf, duran-te quest’anno abbiamo iniziato a studiare e, in parte, attuato una nuova idea. Parallelamente, infatti, abbiamo trovato un secondo part-ner che opera nel settore svizzero, la Solenthaler AG di Gossau con la quale possiamo sviluppare la medesima attività svolta a Polle-gio, senza concorrenza reciproca: Il luogo di lavoro sarà nel medesi-mo stabile dove intraprenderemo l’attività del riciclaggio indumenti usati, a Rancate. Presso la sede di Pollegio è ulteriormente aumenta-to il materiale in entrata e di con-seguenza frazionato. Sono stati in effetti 2’742’000 i kg lavorati contro i 2’438’000 dell’anno pre-cedente.

• MobiliL’attività storica del nostro PO ri-leva sempre una forte richiesta da parte del pubblico. Anche se negli ultimi tempi si nota un aumento di negozi dell’usato di piccole di-mensioni, sono sempre molte le tonnellate donate o raccolte, dif-ficilmente quantificabili. Indicativa-mente tuttavia:- nel Sottoceneri, (PO di Lugano), sono stati eseguiti 1’483 sopral-luoghi, 798 consegne, 1’122 ritiri, 53 ritiri-consegne, 327 ritiri-sgom-beri, 100 sgomberi. - nel Sopraceneri (PO di Giubia-sco), 1’116 sopralluoghi, 406 con-segne, 830 ritiri, 54 sgomberi.

• L’orticolturaIl 2012 è stato l’anno conclusivo di conversione da produzione ortico-la tradizionale a produzione biolo-gica riconosciuta da BIO SUISSE. Dal 1.1.2013 l’azienda orticola è ufficialmente diventata biologica a tutti gli effetti, superando i control-li e le verifiche a livello cantonale e nazionale. Si è così potuto e lo si potrà anche in futuro dare un ulteriore aspetto formativo a tut-te le persone che lavoreranno in questo settore, alcune delle qua-

li in questi anni hanno trovato un posto di lavoro stagionale presso aziende orticole del Cantone.Inoltre durante il 2012 abbiamo in-serito anche l’attività di apicoltura con la produzione di miele biologi-co in vendita nei nostri negozi. Anche durante il 2012 è conti-nuata la formazione specifica per operatori dei PO che ha l’obiettivo di valorizzare le capacità di ogni collaboratore ribadendo, principi, concetti e metodologia di lavoro nei confronti delle persone accolte e nello sviluppo delle attività.

SeTTore MeDiaTico

L’anniversario di Caritas Ticino ha coinvolto anche il settore mediatico. Così nel 2012 la rivista Caritas Insie-me ha preso il nome 70anni Caritas Ticino e nel 2013 è diventata Caritas Ticino, mentre le produzioni video hanno preso il nome CATIvideo. Con questo prefisso desideriamo uniformare così tutte le attività pro-mosse da Caritas Ticino.La trasmissione televisiva di Ca-ritas Ticino, in onda dal Natale 1994, nel 2012 è passata all’alta definizione.

caTivideoCaritas Ticino video si struttura in diverse parti:• la prima, dedicata fino a no-vembre 2012 alla serie BABELE il mistero delle parole, si è ora trasformata in BABELE le parole della fede in sintonia con l’Anno della Fede, in cui è commentato il compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica.• nel secondo spazio, Lo studio e i servizi, partendo dall’osservatorio di Caritas Ticino si alternano temi sociali o di vita ecclesiale, acco-gliendo ospiti in studio o realizzan-do in esterno servizi e interviste.• un terzo spazio accoglie le ru-briche: Le faremo sapere, CIP consulenza in pillole e repliche di: Testamento a Babbo vivo, Isolario, Pillole di psichiatria, Think, La vita

allo specchio e Il pensiero econo-mico in Caritas in veritate.Da settembre 2012 è in onda inol-tre la nuova rubrica Io volevo chie-dere sul tema dell’educazione, costruita a partire dalle domande di una ventina di allievi della scuo-la media La Traccia, di Bellinzona, formulate all’indirizzo di Marco Squicciarini, direttore e docente di musica e di religione, realizzata in parte in studio, in parte diretta-mente a scuola.

radioOgni sabato alle ore 13 viene pro-posta la rubrica Caritas Ticino in ra-dio, 3 minuti e mezzo su Radio 3iiicon Dante Balbo e Francesco Mu-ratori. Fino a giugno 2012 il tema era Il pensiero economico in Cari-tas in veritate, a partire da settem-bre invece vengono ripresi stralci di temi elaborati nelle emissioni tele-visive, con il commento e il ritmo dinamico di una radio giovane.

Diffusione onlineSulle pagine web di Caritas Ticino www.caritas-ticino.ch si trova un ampio ventaglio di informazioni e in particolare il programma delle ormai 960 puntate di Caritas Ticini video che, dal 2004, possono es-sere riviste sul computer casalingo.Continuiamo la promozione di tut-ta la nostra testata informativa sui Social Network più diffusi: Twitter, Facebook e YouTube. Il profilo di YouTube, (aperto da giugno 2008 conta complessivamente ad oggi circa 279’714 visualizzazioni. I vi-deo caricati sono attualmente 632 e nel 2012 ci sono state 73’000 vi-sualizzazioni di video per un totale di 63’000 minuti).

Produzione DvDContinua la produzione di DVD a partire da realizzazioni televisive a disposizione su www.catishop.ch.

PubblicazioniIn occasione dei 70 anni di Caritas Ticino e nell’ambito dell’inaugura-

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

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zione del nostro CATISHOP.CH a Pregassona abbiamo presentato il fascicolo Il Vescovo Eugenio Co-recco e Caritas Ticino. Una raccol-ta di testi che presenta brevemente la storia di Caritas Ticino e in modo particolare il cambiamento della li-nea metodologica di intervento so-ciale fondata sull’idea non di penuria e di bisogno ma di risorsa che il ve-scovo Eugenio ha affidato vent’anni fa a Caritas Ticino. Caritas Ticino ha prodotto l’opuscolo Sulla ma-lattia e sulla sofferenza in lingua inglese - On illness and suffering che è stato promosso al Meeting dell’amicizia fra i Popoli, di Rimini in agosto nella mostra dedicata al Vescovo Eugenio, presentata in Ticino all’inaugurazione del nostro CATISHOP.CH a Pregassona.

rivistaLa rivista trimestrale Caritas Ticino Rivista, in abbonamento e su inter-net all’indirizzo: www.caritas-ticino.ch, in forma cartacea si mantie-ne sulle 6’000 copie con l’invio di 4’000 copie agli abbonati.

WikipediaCaritas Ticino ha scelto di compa-rire su Wikipedia. Siamo riusciti ad inserirci su en.wikipedia.org che ha una diffusione mondiale, men-tre su it.wikipedia.org ci è stato negato l’accesso, perché siamo considerati una realtà locale e non un lemma enciclopedico.

ForumDa aprile 2003 funziona il FORUM di discussione, uno spazio virtuale di incontro, di comunicazione e di approfondimento.

Produzione televisiva per terzi: Strada reginaContinua la produzione dei servizi esterni della trasmissione religiosa Strada Regina su RSILA1 iniziata nel novembre 2006, affidata dal Vescovo Pier Giacomo a Caritas Ticino.

caTidépo

Catidépo è un deposito struttura-to su due livelli, climatizzato con controllo di temperatura e umi-dità, provvisto di un impianto di allarme scasso e fuoco, risponde alla necessità di coloro che hanno bisogno di collocare presso terzi i loro mobili, oggetti di ogni sorta o documenti d’archivio.

Dal 1999 ad oggi hanno usufrui-to del servizio 543 clienti, 93 nel 2012 dei quali 32 arrivati nel cor-so dell’anno. Il 59% sono privati cittadini mentre il restante 41% si trova sotto il cappello assistenza (Patronato, Ussi, Tutoria, ecc.). Nonostante la relazione col cliente sia di carattere prettamente ammi-nistrativo e commerciale, si è resa necessaria, in alcune circostanze, la collaborazione col nostro Servi-zio Sociale.

I ricavi sono aumentati del 4.90% pari ad un ricavo totale di CHF 108’693.00, l’occupazione degli spazi è stata buona e in leggero aumento.

Rilevante è l’importo “recupero crediti” pari a CHF 12’525.00, che riguarda crediti dovuti da utenti, già dal 2011.

Grazie al servizio Catidépo la sede centrale di Caritas Ticino si autofi-nanzia, per quanto riguarda i costi dello stabile, rispondendo contem-poraneamente ad un bisogno so-cialmente espresso, restando per-ciò nella logica dell’impresa sociale.

SeTTore TecNico e iN-ForMaTico

Il settore Tecnico di Caritas Tici-no si occupa della manutenzione e dell’aggiornamento di tutte le apparecchiature informatiche e vi-deo, inoltre dedica una parte del suo operato alla manutenzione

dello stabile della sede centrale.La possibilità di gestione interna di tutti i problemi informatici per-mette una più grande efficienza ma soprattutto un contenimento molto importante dei costi rispetto all’appalto a ditte esterne.

Grande attenzione e tempo sono dedicati all’informatica di supporto fondamentale del settore informa-zione di Caritas Ticino che produ-ce materiale video con lo studio di ripresa e di montaggio e ha una presenza massiccia in rete oltre a continuare la tradizionale produ-zione cartacea.

Attualmente nelle 4 sedi il settore tecnico cura la manutenzione, gli aggiornamenti e le sostituzioni di 51 postazioni con computer e ac-cessori vari, suddivisi in 10 PC adi-biti al settore informazione (video e rivista) e 41 PC per l’ammini-strazione e servizi vari. L’obiettivo principale è quello di mantenere aggiornate le apparecchiature di lavoro, sostituendo diversi com-puter, rendendo così più efficienti le attività quotidiane di tutti settori. Un cambiamento importante, dato dall’esigenze di alta definizione, in-trodotto nel settore informazione video, è stato l’abbandono e/o sostituzione di macchine analogi-che che avevano bisogno di una speciale e dispendiosa manuten-zione; questo ci ha permesso di risparmiare ancora nel 2012 sulla gestione del video editing per pro-durre la trasmissione CATIvideo e Strada Regina.

Per facilitare l’accesso ai nostri video, utilizziamo la piattaforma di youtube.Quest’anno abbiamo anche ag-giornato il sistema di rete condi-visa tra la nuova sede CATISHOP.CH di via Ceresio e la sede centra-le adiacente di via Merlecco, che, collegate da una fibra ottica, fun-zionano come un’unica struttura informatizzata.

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

Caritas Ticino su en.Wikipedia .org

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Consuntivo di Caritas Ticino - Sintesi 2012 e 2011

2012 2011

Descrizione ricavi RicaviCHF

CostiCHF

RicaviCHF

Costi CHF

Mercatini e boutiques 1’379’613 1’326’881

Immobili 553’657 420’972

Servizio Sociale 11’425 25’987

Trattamenti psicoterapici 21’280 18’930

Catidépo 108’693 103’629

Finanziamento Servizi 5’000 5’000

Rivista, pubblicità 63’442 59’226

Produzione televisiva 224’757 205’290

Ricavi da azioni, promozioni, corso tutor 10’000 0

Interessi, bonus 46’436 52’265

Finanziam. pubblico Programma Occupazionale 1’240’811 1’228’821

finanziam. P. O. - Confederazione LADI 1’189’958 1’130’850

finanziam. P. O. - Cantone LAS 50’853 97’971

Finanziam. P.O. - Cantone salari e incentivi utenti in assistenza (LAS)

82’797 199’001

Ricavi da attività Programma Occupazionale 924’088 862’443

sgombero mobili 268’782 232’486

svuoto cassonetti Texaid, produzione pezzame 188’283 193’197

orticoltura, diversi 53’882 40’073

riciclaggio mat. elettrico e elettronico 413’141 396’687

Finanziamento P. O. - Caritas Ticino 718’309 459’172

Offerte 18’560 17’095

Offerte: successione, immobiliare 93’266 110’000

Diocesi (colletta carità) 14’000 13’000

Offerte a favore di terzi 4’262 3’040

Utilizzo accantonamenti e offerte a favore di terzi 52’612 27’380

Totale ricavi 5’573’006 5’138’131

Descrizione costi RicaviCHF

Costi CHF

RicaviCHF

Costi CHF

Mercatini e boutiques 59’953 43’963

Immobili (affitti, spese acces., inter. ipotec., ecc.)

396’422 369’888

Ammort. immobiliari, mobiliari, utilizzo accanton. 323’329 332’391

Servizio Sociale 28’448 33’221

Produzione televisiva 14’672 25’084

Rivista, pubblicità, diversi 62’765 48’603

Catidépo, Costi d'ufficio, veicoli, volontariato 67’020 66’849

Straordinari (ricavo) 23’647 19’004

Aiuto all'estero 56’324 30’070

Lotta contro la disoccupazione - partecipazione di Caritas Ticino

718’309 459’172

Lotta contro la disoccupazione 2’966’005 2’749’436

attività (materiale, smalt. rifiuti, veicoli, ecc.) 325’902 334’587

affitti-gestione, assicurazioni, ufficio, diversi 703’717 503’122

salari operatori Programma Occupazionale 1’721’985 1’643’010

salari disoccupati in assistenza (LAS), altri costi 214’401 268’719

Salari collaboratori Caritas Ticino (senza P.O.), altri costi del personale

903’407 833’065

Avanzo d'esercizio (utile) 0 127’383

Totale costi 5’573’006 5’138’131

Bilancio di Caritas Ticino - Sintesi 2012 e 2011

A T T I V I 2012 2011

Attivo circolante Dare Avere Dare Avere

Totale mezzi liquidi e titoli 820’798 872’357

Totale crediti/transitori 611’888 758’269

Totale attivo circolante 1’432’686 1’630’627

Attivo fisso

Totale mobiliare 302’867 131’010

Totale immobiliare 8’800’005 6’405’003

Totale attivo fisso 9’102’872 6’536’013

T O T A L E A T T I V I 10’535’558 8’166’640

P A S S I V I 2012 2011

Capitale estraneo a breve termine Dare Avere Dare Avere

Debiti,debiti a breve termine, debiti finanziari 816’679 748’753

Totale capitale estraneo a breve termine 816’679 748’753

Capitale estraneo a lungo termine

Debiti finanziari a lungo termine 7’485’603 5’184’611

Totale capitale estraneo a lungo termine 7’485’603 5’184’611

Totale capitali estranei 8’302’282 5’933’364

Capitale proprio

Patrimonio 2’233’276 2’105’893

Avanzo d’esercizio 0 127’383

Totale capitale proprio 2’233’276 2’233’276

T O T A L E P A S S I V I 10’535’558 8’166’640

SeTTore aMMiNiSTrazioNe

risorseTre collaboratrici ed un responsa-bile, tutti a tempo pieno, sono le persone che si occupano del la-voro amministrativo centralizzato presso la sede di Pregassona. Il personale non è coinvolto diretta-mente nel contatto e nelle relazioni con le persone che fanno capo ai servizi di Caritas. Ciononostante il servizio è predisposto per far fun-zionare al meglio questa impresa. Esiste comunque la consapevo-lezza di avere una visione globa-le di Caritas Ticino, una visione d’insieme che appaga e sprona a lavorare per il bene comune, con la certezza di essere utili ad un progetto che si rinnova quotidia-namente.

il lavoroIl servizio copre tutti i settori: risor-se umane, segretariato, gestione utenti, fatturazione, pagamenti, contabilità, programmi occupazio-nali, preventivi e consuntivi. Una mole di lavoro notevole e variato che richiede ordine, metodo, fles-sibilità e inventiva.

commento al consuntivo

• RicaviI mercatini abiti e mobili, dopo la flessione dell’anno passato chiude con un + 4.00% rispetto al 2011, pari ad un importo totale di CHF 1’379’612.70 corrispondente al 24.80% di tutti i ricavi di Caritas Ticino.

Sussidi SECO/UMA con un au-mento del 5.20% imputabile prin-cipalmente all’adeguamento dei salari e dalla partecipazione ai co-sti d’affitto della nuova sede di Lu-gano. Sussidi LAS variazione do-vuta alla dismissione degli utenti LT beneficianti di un salario di CHF 2’600 mensili anziché di un incen-tivo di CHF 200.00 mensili. Buono

è l’incremento dei ricavi delle atti-vità con un più 7.10% pari a CHF 924’087.62.

Le offerte, lasciti e successioni hanno prodotto una cifra di CHF 223’901.25 di cui CHF 112’075.09 riportati nel 2013 per sostenere le spese per la nuova attività di Ran-cate, pari ad un importo esposto a consuntivo di CHF 111’826.16.

• CostiI costi dei servizi e delle attivi-tà sono, di regola, simili all’anno precedente, visto l’aumento del patrimonio immobiliare e mobiliare sono aumentati i costi di gestione stabili, interessi passivi e ammor-tamenti.

conclusioneL’anno 2012 si é chiuso alla pari, questo risultato, apparentemente statico, va letto in chiave positi-va poiché abbiamo regolarmente svolto tutte le attività rispondendo ampiamente a tutte le sollecitazio-ni richieste, in particolare la gestio-ne contemporanea della vecchia e nuova sede del Programma Occu-pazionale di Lugano.

ProgeTTi all’eSTero

Progetto in Costa d’Avorio con ACTAIl 5 giugno 2012 è stato inaugura-to ufficialmente il centro Belleville di Bouaké alla presenza delle au-torità religiose e civili locali, della

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

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popolazione del quartiere di Bel-leville, di più di 500 malati mentali e da una rappresentanza di ACTA (Associazione di Cooperazione Ti-cinesi e Associati). Nell’occasione il Centro è stato ufficialmente do-nato all’Associazione St. Camille de Lellis.Il Centro accoglie 60 donne e 20 bambini, con disturbi psichici, che seguono un programma di forma-zione ed educazione. ACTA oltre al sostegno economico si occupa della formazione dell’équipe, del lavoro con le singole figure, della supervisione del segretariato e so-stiene il Centro dal 2010. Caritas Ticino ha sostenuto que-sta iniziativa durante il 2012 con CHF 50’000. In questo progetto è attivo l’ex collaboratore di Caritas Ticino, Luigi Brembilla che l’anno scorso ha trascorso più di 110 giorni in loco.

Caritas Georgia, TbilisiNell’ambito dell’attività di recupe-ro e riciclaggio indumenti usati nel Programma occupazionale, una parte di merce selezionata è do-nata, con scopi umanitari, alla Ca-ritas nazionale della Georgia a Tbi-lisi. Nel 2012 sono stati spediti 4 containers per un totale di 48 ton-nellate. Questa azione, iniziata nel 2004, ha permesso a fine 2012 di donare un totale di t 420.

Servizio civle

Il servizio civile è la possibilità al-ternativa per chi è obiettore di co-scienza al servizio militare, di esse-re impiegato in “Istituti di Impiego” con finalità sociali, sanitarie, o più genericamente rivolte al bene della collettività.

Dal 2010 non è più necessario giustificare la propria obiezione, presso una speciale commissio-ne, in quanto è sufficiente la co-siddetta “prova dell’atto”, cioè la maggiore lunghezza del servizio civile rispetto a quello militare per

ammettere la serietà delle inten-zioni della persona.Caritas Ticino ha accolto già nel corso degli anni dei civilisti, per un principio di appoggio a questa possibilità alternativa al servizio mi-litare, non certo per compensare insufficienze nel proprio organico.

Tuttavia proprio l’aumento delle ri-chieste per il servizio civile, dopo la riforma del 2010, ci ha indotto a rendere più rigorosi i nostri crite-ri di accoglienza. I criteri elaborati già l’anno scorso, concernenti la competenza professionale, l’età non inferiore in linea di massima a 25 anni, soprattutto se impie-gati nei programmi occupazionali, la chiarezza nella comprensione delle linee di pensiero di Caritas Ticino, che sono stati anche for-malizzati come indicazioni nella scheda che descrive il nostro isti-tuto d’impiego nel sito del servizio civile, hanno dato frutti di recipro-ca soddisfazione.

Nel 2012 i civilisti accolti sono stati 11, per un totale di 690 giornate.Alcuni di loro hanno svolto anche più di un periodo presso di noi.

voloNTariaTo

L’esperienza del volontariato conti-nua ad avere come punto di mag-gior interesse i mercatini dell’usato. Costatiamo come per molte donne attive, da Chiasso a Locarno, pas-sando per Stabio e Lugano questa esperienza è occasione per uscire di casa, avere dei rapporti sociali e un luogo che riconosca loro un di-ritto di cittadinanza.

Per quanto riguarda il mercatino di Lugano il trasloco da via Bagutti a via Ceresio ha fatto si che alcune volontarie attive da quasi 25 anni abbiano deciso di smettere l’at-tività in quanto non avevano più l’energia per affrontare un cam-biamento. Nel contempo sono ar-rivate molte richieste per la nuova

sede, con una lista di attesa, per-ché la struttura è essenzialmente pensata per i disoccupati e può assorbire un numero limitato di vo-lontari. Abbiamo inserito alcune per-sone con difficoltà personali, legate a esperienze di lutto, depressione e solitudine per le quali è necessario un accompagnamento personalizzato.

Per le persone che non abbiamo potuto inserire, abbiamo fatto da ponte con altre associazioni.

Nel lavoro di informazione di Ca-ritas Ticino, continuiamo a poter contare sulla collaborazione di volontari sia a livello tecnico che a livello di disponibilità a essere in-tervistate per la realizzazione delle trasmissioni televisive.

Mercatini dell’usato

La situazione dei Mercatini dell’u-sato è rimasta sostanzialmente invariata, nelle sedi di Chiasso, Stabio, Locarno e Pollegio. Due di essi sono diventati anche luogo di inserimento per persone senza lavoro. Oltre a essere un’attività di sostegno finanziario alle attività di Caritas, continuano a rivestire un ruolo importantissimo di aggrega-zione, e di accoglienza.

Nel 2012, in occasione dei 70 anni di Caritas Ticino è terminata la costruzione del CATISHOP.CH nuova sede del Programma oc-cupazionale e negozio che è stato inaugurato il 30 novembre in un clima di raccoglimento religioso e di ricordo del Vescovo Eugenio Corecco, ma anche di festa per i 200 partecipanti.

È stato quindi detto addio al vec-chio mercatino di Molino Nuovo, ricco di 25 anni di storia e luogo dove si sono incontrate migliaia di persone. Gli ultimi mesi di apertura sono stati caratterizzati da molta nostalgia espressa dai clienti che in quel luogo venivano tutti i giorni,

vedevano nel trasferimento la fine di qualcosa. Ma praticamente tutti ci hanno seguito nella nuova strut-tura dimostrando apprezzamento.Anche il mercatino di Giubiasco ha rive-stito un nuovo look sulla scia di Lugano dove i mobili usati sono diventati pezzi unici grazie all’espo-sizione accurata.

Queste scelte este-tiche non hanno solo lo scopo di at-tirare maggiormen-te l’attenzione della clientela, ma di vei-colare la bellezza e l’attenzione ai det-tagli come valore aggiunto alla for-mazione dei nostri utenti e strumento di maggiore acco-glienza per chi viene ai mercatini.

Si è riproposta la settimana del libro, con l’organizzazio-ne di diverse attività di promozione.

caTiSHoP.cH

Il negozio virtuale di Caritas Ticino, ha una penetra-zione sul mercato modestissima ma apre una prospetti-va a lunga scadenza di indubbio interesse, penalizzata fortemente dai costi postali per la spedizio-ne degli oggetti acquistati online, problema mondiale e non solo del nostro shop. Su CATISHOP.CH inoltre si possono acquistare le pubblicazioni di Caritas Ticino, i DVD prodotti generalmente a par-tire dal materiale di trasmissioni di interesse particolare. ■

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

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S

RAPPORTO ATTIVITÀ di CARITAS TICINO - 2012

Dall’editoriale del Giornale del Popolo, 17 maggio 2013, di Roby Noris:

La logica imprenditoriale-produttiva che la caratterizza la si deve al vescovo Eugenio Corecco che ne ha segnato la linea strategica durante il convegno del cinquantesimo nel 1992, in particolare con una frase che troneggia sulla facciata del CATISHOP.CH di via Ceresio a

Pregassona, in un tabellone metallico di 8 m x 4 di 600 kg che sintetizza lo sguardo nei confronti della persona in quanto è “limitante guardare all’uomo e valutarlo a partire dal suo bisogno,

poiché l’uomo è di più del suo bisogno”. Una visione fondata sull’idea di “risorsa” presente in chiunque e non sulla penuria o sul bisogno che generano modelli assistenziali.

Il vescovo mons. Pier Giacomo Grampa al termine dell’assemblea di Caritas Ticino, alle nostre telecamere in un servizio che CATIvideo presenterà sabato su TeleTicino e sul web ha

detto “La capacità di cogliere la sintesi di un impegno cristiano nel sociale e nel caritativo; la priorità e il primato della persona da servire piuttosto che i suoi bisogni settoriali, economici,

sanitari o culturali, mi pare un’intuizione felice e che ha dato movimento a tutte le altre attività canalizzandole. Non come qualcuno male interpretando dice -la Caritas si è trasformata da

una struttura di servizio a una struttura di guadagno-; no, si è trasformata in una associazione di servizio che non vive di carità, che non vive di elemosina degli altri ma che cerca di produrre l’attivo che deve devolvere poi nei servizi e nella carità. E questo credo grazie proprio a questa

intuizione della persona che è di più del suo bisogno, che mi pare una sintesi felice dell’impegno che la nostra Caritas ha dimostrato in questi anni.”

i Dà SPeraNza

La soddisfazione per il proprio lavo-ro può limitarsi alla passione per le cose fatte bene oppure abbraccia-re anche una sfera più ampia e pro-fonda del proprio modo di essere e di sentirsi: sentirsi realizzati, sentirsi bene nella propria pelle. Ma questo stato di soddisfazione non è condi-zionato da fattori esterni, come si è soliti pensare, ma solo dalla propria capacità di relazione con le cose, le persone e gli avvenimenti. Un percorso pedagogico permanente che può durare anche tutta una vita ma che può cominciare da subito quando si comincia ad avere co-scienza della propria personale re-sponsabilità nel rapportarsi secon-do un pensiero sano con la realtà. Ci hanno aiutato nella comprensio-ne di come questo sia possibile in qualsiasi condizione, alcuni esem-pi di persone che nelle avversità più incredibili sono state capaci di trovare la chiave per una rilettura della propria realtà che permetta di guardare con speranza e con gioia alla vita. Abbiamo ascoltato in video la testimonianza di Mario Melazzini, (vedi art a pag.34) me-dico, malato da dieci anni di SLA che muovendosi con una carroz-zina motorizzata e con supporti di vario genere continua ad esercita-re la professione di medico soste-nendo malati gravemente debilitati come lui. La seconda testimonian-za che abbiamo ascoltato è quella di Anne-Dauphine Julliand, autri-ce di Deux petits pas sur le sable mouillé e Une journée particulière in cui racconta la storia della sua bambina di due anni affetta da una terribile malattia degenerativa dura-ta un anno e tre quarti prima della morte, e del suo percorso per guar-darla non come malata ma come persona, affermando con serenità, dopo questa incredibile esperienza straziante, che la vita è bella. ■

di ROBY NORIS

oDDiSFazioNe

G

La mission di Caritas Ticino, definita nel dare risposte di speranza, si realizza proporzionalmente al grado di soddisfazione dei suoi operatori

e c’è

li incontri periodici di forma-zione degli operatori di Cari-tas Ticino sono un’occasio-ne di riflessioni a carattere

generale sulle sue linee direttive e sulle questioni fondamentali che sono all’origine di tutta la nostra azione sociale. L’ultimo incontro dell’8 maggio 2013 a Pollegio è servito a sviluppare un’idea fon-damentale: la mission di Caritas Ticino, definita col dare risposte di speranza, si realizza proporzional-mente al grado di soddisfazione degli operatori.

Non si tratta del concetto utilizzato da molte aziende a livello mondiale secondo cui la produttività aumen-ta col grado di soddisfazione dei dipendenti che lavorano meglio se hanno la piscina, il fitness e il parco Robinson aziendale. Sicuramente quando si è contenti si produce di più ma in un’azienda come Caritas Ticino, che ha un forte contenuto ideale nel suo programma di azione, il grado di soddisfazione si coniuga piuttosto col concetto di passione per quello che si fa, non tanto per la natura in sé del lavoro svolto, che può anche essere noioso o poco gratificante, ma per quello che l’as-sieme dei singoli contributi realizza e di cui ogni singolo operatore par-tecipa. Chi fa contabilità passa la giornata lavorativa a giocare coi nu-meri su un computer ma se questo lavoro è fatto con passione perché in ogni cosa fatta bene c’è una sua dignità intrinseca, allora quel lavoro e la sua soddisfazione si iscrivono in un progetto sociale più ampio a cui partecipa a pieno diritto. Riguardo all’idea della dignità del lavoro, Pri-mo Levi raccontava di un muratore italiano, prigioniero in un lager nazi-sta, che, proprio per dignità, conti-nuava a costruire i muri diritti e solidi anche in quella infelice circostanza.

CARITAS TICINO: 70 anni in buona salute


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