Date post: | 02-May-2015 |
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““Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo fiume avvelenato,
l’ultimo pesce pescato, l’ultimo pesce pescato,
ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.…….” .” PIEDE DI CORVO – SIKSIKA - PIEDINERI
La Legge Rifiuti Zero:La Legge Rifiuti Zero:la lotta fra follia e razionalitàla lotta fra follia e razionalità
A cura diBeniamino GinatempoRete Rifiuti Zero MessinaE-mail: [email protected]
Le Leggi di ConservazioneLe Leggi di Conservazione
Le leggi della Fisica spesso stabiliscono che alcune grandezze fisiche siconservano durante i fenomeni fisici (principi di conservazione):Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasformaNulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma
La validità delle leggi di conservazione implica che tutti i fenomeni fisiciavvengano mediante la trasformazione di alcune grandezze fisiche in altre:l’energia o la massa non si possono creare dal nulla ma solo trasformare trasformare
Pertanto ogni attività umana (compresi produzione e consumo) è unatrasformazione in cui, purtroppo, vi sarà sempre una parte della energiae/o della massa inizialmente disponibile che diventerà inutilizzabile.
Lo “sfrido” di energia o di massa in una trasformazione è
L’INQUINAMENTOL’INQUINAMENTO
La ciclicità dei fenomeni naturaliLa ciclicità dei fenomeni naturali
Il trucco che Madre Natura ha inventato per obbedire alle leggi di conservazionee per consentire la vita sulla Terra è il CICLO dei materialiCICLO dei materiali
La stragrande maggioranza dei cicli naturali consiste nella composizionedi semplici elementi chimici in sostanze organiche, come avviene negli esseriviventi che compongono le sostanze di cui si nutrono, e dopo nelladecomposizione delle sostanze organiche nei suoi componenti inorganici
Quest’ultimo è proprio il lavoro di funghi, batteri e lombrichi
Restituire alla Terra le sostanze che gli esseri viventi prelevano per vivereè necessario per evitare la desertificazione
I cicli artificiali e la follia umanaI cicli artificiali e la follia umana
Molti materiali tecnologici, cioè costruiti dall’uomo, possono avere dei ciclienormemente lunghi
P. es. vetro, plastica, acciaio, metalli, ecc., una volta abbandonati nell’ambientenon si trasformano con tempi confrontabili con i materiali biologici.Bisognerebbe allora creare per essi degli appositi cicli artificiali: il RICICLOil RICICLO
L’attuale modello di sviluppo, basato sul consumo sfrenato del superfluo,ha fatto crescere esponenzialmente il consumo di energia elettrica e:1) le attività produttive (trasformazioni di materie prime);2) i consumi (trasformazioni di prodotti);3) i rifiuti (sfrido delle trasformazioni).
Ci sono solo due modi per smaltire i rifiuti: l’incenerimento e la discarica.Entrambi sono CONTRO NATURA perché interrompono un ciclo possibiledi tanti materiali
Allora ci siamo inventati una grande follia: lo smaltimento dei rifiuti
La follia dell’incenerimento dei rifiutiLa follia dell’incenerimento dei rifiuti
Visto che la massa non si può né creare né si distruggere ma solo trasformareuna tonnellata di rifiuti dopo l’incenerimento pesa ancora una tonnellatauna tonnellata di rifiuti dopo l’incenerimento pesa ancora una tonnellata
Pertanto se dopo me ne ritrovo solo il 25% (le ceneri) vuol dire che il restoè diventato gas (CO, CO2, diossine ed altri veleni) e polveri sottili, cioèrifiuti speciali conferiti abusivamente in una discarica enorme ma non gratuita:L’ATMOSFERA
Un termovalorizzatore è un inceneritore in cui si utilizza una parte dell’energiatermica prodotta nella combustione e non trasforma i rifiuti in energia,NON LI DISINTEGRA, ma proprio come una discarica li nasconde alla nostravista (sotto il tappeto!)
La cosa più grave: si distruggono un sacco di materiali pregiati recuperabili!
La follia delle discaricheLa follia delle discariche
La discarica consiste nel seppellire i rifiuti per toglierli alla nostra vistadi benpensanti e per allontanarne la puzza
È una follia per almeno tre motivi
Secondo motivo: i rifiuti non sono un sistema statico, ma l’interazione con gliagenti atmosferici provoca complicatissimi e poco controllabili processi chimicicon la produzione di percolato ed emissioni dannose per la salute pubblica
Terzo motivo: si buttano via un sacco di materiali pregiati recuperabili!
La gestione del percolato necessita di macchinari costosi ed energivori, anchedopo la discarica viene dismessa, nonché il suo smaltimento come rifiuto speciale
Il primo motivo è il consumo del territorio: in Italia si producono circa 30 milionidi tonnellate di rifiuti l’anno, e siccome una discarica deve avere una capienzalimitata per legge (salvo deroghe e multe!) prima o poi saremo seppelliti dainostri rifiuti
Le limitatezza delle risorse terrestriLe limitatezza delle risorse terrestri
A parte l’energia che riceviamo dal Sole, le risorse del pianeta sono moltema non illimitate
Visto che nell’utilizzo delle risorse terrestri una parte rilevante larendiamo inutilizzabile, dobbiamo riflettere sul fatto cheprima o poi le risorse terminerannoprima o poi le risorse termineranno
Se continuiamo a produrre e consumare come gli europei, ci vogliono 3 pianeti
Se continuiamo a produrre e consumare come gli USA, ci vogliono 5 pianeti
Quando Cina, India e Sudamerica(Brasile) raggiungeranno i nostri livellidi consumo le risorse terrestri scarseggeranno molto presto (50 anni?)
A un ritmo di crescita del 10% annuo, in 5 anni la Cina varrà una volta e mezzoquella di oggi
La follia dello spreco alimentareLa follia dello spreco alimentare
In Italia si butta via cibo fino al 3% del PIL, con cui si potrebbero sfamare44.5 milioni di persone (la popolazione della Spagna)
Le eccedenze/anno di cibo della grande e piccola distribuzione italiana sono 244.252 tonnellate per un valore di € 928.157.600, cioè tre pasti al giorno per 636.600 persone, risparmiando 291.393 tonnellate di CO2
Il valore dei prodotti agricoli sprecati ammonta a € 3.761.821.536 equello della produzione industriale di cibo a € 1.841.827.000
Si stima che per smaltire la carne non consumata ci vogliono 105 milioni dimetri cubi di acqua e si producono 9,5 milioni di tonnellate di CO2
Un Un miliardo di personemiliardo di persone nel mondo soffre la fame e la sete, nel mondo soffre la fame e la sete,mentre mentre il cibo prodotto potrebbe bastare peril cibo prodotto potrebbe bastare per12 miliardi di persone12 miliardi di persone (Carlin Pietrini)
La follia dello spreco dei materialiLa follia dello spreco dei materiali(fonte Rick Anthony, ZW San Diego)(fonte Rick Anthony, ZW San Diego)
Il costo medio di conferimento in discarica è di € 100/ton+trasporto+gestione:paghiamo almeno paghiamo almeno €100 milioni invece di incassarne 36€100 milioni invece di incassarne 36 e e creare 2055 posti dilavorocreare 2055 posti dilavoro
Il valore dei materiali recuperabili da 1.000.000 di tonnellate di rifiuti urbani
Specie Merceologica Tonnellate Percentuale Valore* in € Posti di lavoro
Putrescibili 190.000 19,0% 1.039.063 85Detriti vegetali 100.000 10,0% 546.875 30Carta 370.000 37,0% 5.781.250 65Legno 40.000 4,0% 250.000 24Detriti Minerali 10.000 1,0% 54.688 20Metalli 60.000 6,0% 1.875.000 35Ceramica 20.000 2,0% 62.500 7Vetro 30.000 3,0% 234.375 75Tessili 40.000 4,0% 6.250.000 340Polimeri 110.000 11,0% 8.593.750 1020Prod. Farmaceutici 2.000 0,2% 23.438 4Riuso 28.000 2,8% 12.031.250 350Totale 1.000.000 100,0% 36.742.188 2055
* Cambio €/$=1,28
Produzione rifiuti in SiciliaProduzione rifiuti in Sicilia
Dati Ispra: Rapporto Rifiuti 2012
Produzione rifiuti in Sicilia nel 2010:2.610.304 Tonnnellate, 517 Kg pro capite
Raccolta differenziata in Sicilia nel 2010:9.4%, 49 Kg pro capite
Raccolta differenziata in Italia nel 2010:35.3%, 189 Kg pro capite
Perché i nostri risultati sono così bassi?Perché i nostri risultati sono così bassi?
Costo rifiuti in SiciliaCosto rifiuti in Sicilia
Se ipotizziamo SOLO un recupero del 70% dei materiali, i rifiuti sicilianipotrebbero valere quanto segue:
Tonnellate recuperate 70% di 2.600.000 = 1.820.000Valore in € 66.870.782Valore in posti di lavoro 2055 x 1.82 = 37402055 x 1.82 = 3740
Se anche si riuscisse a fare la media italiana (35%) in Sicilia si potrebberopotrebberoincassare circa 33 Milioni di € l’anno33 Milioni di € l’anno e creare almeno 1800 posti di lavoro 1800 posti di lavoro
Ad un prezzo medio di 100€/tonn. l’incasso annuo dei gestori delle discariche è
€ € 260.000.000260.000.000
La Direttiva Europea 2008/98/CELa Direttiva Europea 2008/98/CE
Questa direttiva del 11/11/2008 è denominata La Società del RiciclaggioLa Società del Riciclaggio,ed è stata recepita in legge con DL del 3/12/2010, n.205
…Art. 4…1. La gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclo;d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento.
2. La gerarchia stabilisce, in generale, un ordine di priorità di ciò che costituisce la miglioreopzione ambientale. …
Quasi tutti i comuni sono fuorilegge e passibili di sanzioni europeeQuasi tutti i comuni sono fuorilegge e passibili di sanzioni europee
Gerarchia significa che non si possono incenerire mandare in discarica materialise prima on si sono presi provvedimenti per a) riduzione, b) riuso e recupero ec) riciclo
PrimoPrimo: Non trasformare i rifiuti in spazzatura: Non trasformare i rifiuti in spazzatura
I nostri scarti diventano spazzatura nel momento in cui li mescoliamoI nostri scarti diventano spazzatura nel momento in cui li mescoliamo
Il secondo trucco è abolire i cassonettiabolire i cassonetti: no cassonetti=no spazzatura in strada=città pulite e vivibili con la raccolta domiciliare finanziabile con i rifiuti stessi
Il fetore e l’emergenza sanitaria nascono quando noi portiamo nei cassonetti oin strada gli scarti “secchi” sporcati con gli “umidi” facendo irifiuti indifferenziatirifiuti indifferenziati
Separare la parte secca dall’indifferenziato è molto difficile a valle. Ci voglionoimpianti e macchinari molto costosi ed energivori e la separazione non riescemai bene: si recupera poco e l’umido sporco non è utile per fare uncompost di qualità
La soluzione è l’uovo di Colombo: basta non mescolare l’umido col seccobasta non mescolare l’umido col secco.L’umido processato a freddo nelle compostiere può diventare concime, comefacevano i nostri nonni e il secco può essere avviato alla filiera del riciclo
Si può così ridurre il quantitativo dei rifiuti da smaltire di almeno il 70%:30% di rifiuti organici (umido) e 40% di imballaggi (secco multimateriale)
Filiera dei rifiutiFiliera dei rifiuti
Rifiutiurbani
Umido(compostaggio)+ Secco (riciclo)=
almeno il 70%
Frazioneresidua
30%
Discarica oInceneritore
C.D.R(e.g.cementifici)
T.M.BEstrusioneDig. Anaer.
Ricerca eResponsabilità
Ciclo dei rifiuti
Costi e danni Incenerimento mascheratodanni forse peggiori
Capànnori eVedelago
Paul Connett: studiPer ulteriore riduzione
Politicatariffaria
Produzione industrialeConsumi
Politicaindustriale
L’incenerimento mascherato nei cementificiL’incenerimento mascherato nei cementifici
inquinante incener. DL 133/2005-200/76/CE Cementifici
Anidride solforosa 50 600
NOx 200 1800
Monossido di Carbonio 50 ???
Diossine e furani 0.01 10
Metalli pesanti 5
Piombo 0.05 ???
Cadmio 0.05 ???
Mercurio 0.05 ???
Polveri totali 10 30
Limiti normativi alle emissioni in atmosfera: medie giornaliere (mg/Nm3)
Si può notare come i limiti dei cementifici siano per alcuni parametrisuperiori di 100 volte quelli stabiliti per gli inceneritori e che il controllosu altre emissioni, non sia nemmeno previsto.
È dunque possibile organizzare un ciclo dei rifiuti, anzi un ciclo dei
MATERIALI PREGIATI POST-CONSUMOMATERIALI PREGIATI POST-CONSUMO
che riduca ad una frazione minimale la quantità di materiali danascondere nelle discariche o negli inceneritori
Questo consentirebbe ai comuni di disporre di una grande quantità di materieprime seconde (MPS) da cedere a prezzi modici a piccole imprese/cooperativeche sorgano nei dintorni delle isole ecologiche, che possano reinserirle nel cicloproduttivo
Una politica dei rifiuti dovrebbe prevedere incentivi fiscali per la nascitadi queste imprese col primo risultato di CREARE POSTI DI LAVOROCREARE POSTI DI LAVORO
Un politica dei rifiuti dovrebbe prevedere come invogliare i cittadinia non mescolare in casa l’umido col secco e a separare i materiali recuperabili
Ruolo della PoliticaRuolo della Politica
10 passi verso Rifiuti Zero 202010 passi verso Rifiuti Zero 2020
Separazione alla fonte
RaccoltaRaccoltaporta a portaporta a porta
CompostaggioCompostaggio
RicicloRicicloRiparazioneRiparazionee riutilizzoe riutilizzo
RiduzioneRiduzione
Tariffazione equaTariffazione equaed incentivied incentivieconomicieconomici
Centri per laCentri per laseparazione deiseparazione deiresidui e ricercaresidui e ricerca
ResponsabilitàResponsabilità
Discarica temporanea per materiali non ancora riciclabili
La LIP Rifiuti ZeroLa LIP Rifiuti Zero
La legge di iniziativa popolare è ispirata alla strategia rifiuti zero (30 articoli)e impone a istituzioni e cittadini di compiere i 10 passi RZ
Art.1Obiettivi e finalità
1- La presente legge intende perseguire i seguenti obiettivi e finalità:a) Far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta ,tramite l’eliminazione degli sprechi e quindi massimizzando, nell’ordine, la riduzione deirifiuti, il riuso dei beni a fine vita, il riciclaggio, …Tale percorso rappresentato include anche la fase di ricerca sul rifiuto residuale secco ai finidella riprogettazione industriale di beni e prodotti totalmente decostruibili e riciclabili .b) …c) …d) …e) Realizzare un Programma di nuova occupazione articolato a livello regionale attraversola costituzione di Distretti del riutilizzo, riciclo, recupero e riprogettazione industriale di benie prodotti totalmente decostruibili e riciclabili.
Articoli LIP Rifiuti ZeroArticoli LIP Rifiuti Zero
Art. 2 - Raccolta differenziata
Art. 3 – Iva agevolata
Art. 4 – Moratoria inceneritori e trattamenti termici
Art. 7 – Divieto di smaltimento dei rifiuti riusabili, riciclabili, e non trattati
Art. 10 – Tributo speciale allo smaltimento e al recupero energetico
Art. 12 – Tariffa di ingresso agli impianti di smaltimento, di recupero diversodal riciclaggio e di materiale post consumo residuale
Art. 15 – Tariffa puntuale
Art. 17 – Certificati bianchi e Tassa sul vuoto a perdere
Art. 18 – Compito del CONAI e dei Distretti
Art. 21 – Reato di inquinamento
Art. 22 – Piani di riconversione industriale
Art. 23 – Piani di razionalizzazione della filiera alimentare e dei rifiuti organici
Art. 24 – Centri per il riuso e Centri di raccolta per il riciclo
ConclusioniConclusioni
Madre Natura funziona trasformando continuamente i 4 elementi fondamentali:Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia)Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia)
Dobbiamo immaginare e costruire un futuro diverso, più sobrio, di decrescitae diminuzione drastica dei consumi individuali
C’è bisogno di una crescita culturale delle istituzioni più che dei cittadiniper affrontare il problema dei materiali pregiati abbandonati
Come per l’Acqua (pubblica!), noi dobbiamo imparare a usare al meglioi 4 elementi vitali
Produzione, Consumo e Legislazione responsabili = Rifiuti Zero =
Migliore qualità della vitaMigliore qualità della vita
““Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo fiume avvelenato,
l’ultimo pesce pescato, l’ultimo pesce pescato,
ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.…….” .” PIEDE DI CORVO – SIKSIKA - PIEDINERI