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© Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione
Dott. Paolo [email protected]
Provincia di Milano – Settore Politiche sociali – Unità operativa FormazioneCorso “I nuovi assetti istituzionali”, 2005, DOSSIER 4
Questo è il DOSSIER n. 4
contenente gli APPUNTI VISIVI
sugli argomenti trattati nell’ incontro di
Lunedì 26 Aprile 2005:• processi di attuazione della Legge 328/2000• gestione dei servizi: appalti ed
accreditamento• le scelte di politica legislativa
della Regione Lombardia
Un monitoraggio continuo sull’attuazione della Legge 328/2000è contenuto sul sito www.segnalo.it, a questo indirizzo:http://www.segnalo.it/LEG-STA/328/INDEX-L328.htm
PROVINCIA DI MILANO, Settore Politiche sociali - Servizio Sviluppo delle professionalitàCOMUNE DI MONZA, Settore Servizi sociali - Formazione
Corso di formazione: I NUOVI ASSETTI ISTITUZIONALI DEI SERVIZI5, 12, 19, 26 Aprile 2005
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Provincia di Milano – Settore Politiche sociali – Unità operativa FormazioneCorso “I nuovi assetti istituzionali”, 2005, DOSSIER 4
I processi istituzionali attuativi
della Legge 328/2000
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L328-quadro-decreti
ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328/2000ALCUNE NORME-CHIAVE
• Legge, 18/11/2000 n. 328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali
• Legge costituzionale, 18/10/2001 n. 3, Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione
• Decreto Presidente Consiglio dei ministri, 15/12/2000, Riparto tra le Regioni dei fondi destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora
• Decreto Presidente Consiglio dei ministri, 14/02/2001, Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie
•Conferenza Stato-Regioni - Provvedimento 22 febbraio 2001, 22/02/2001, Accordo tra il ministro della solidarietà sociale e le regioni e le prov. Aut. di Trento e Bolzano per la individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'operatore socio-sanitario e per la definizione dell'ordinamento didattico
•Decreto Presidente Consiglio dei ministri, 30/03/2001, Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000 n. 328
• Legge, 30/03/2001 n. 152, Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale
• Conferenza Stato-Regioni - Accordo 19 aprile 2001 tra il ministero per la solidarietà sociale, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, 19/04/2001, Realizzazione dei servizi di informazione sulle attività e sulla rete dei servizi attivati nel territorio in favore delle famiglie
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 aprile 2001, Individuazione dei 259 comuni che proseguono la sperimentazione del reddito minimo di inserimento (RMI)
• Decreto del Presidente della repubblica, 03/05/2001, Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003
• Decreto Legislativo 3 maggio 2000 n. 130, Indicatore situazione economica equivalente (ISEE)
• Decreto Legislativo, 04/05/2001 n. 207, Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, a norma dell'art. 10 della legge 328/2000
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 maggio 2001, Riparto delle risorse afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali 2001 • Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della solidarietà sociale Decreto, 21/05/2001 n. 308, Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'art. 11 della legge 328/2000“
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, Definizione dei livelli essenziali di assistenza. Il Decreto ha recepito l'intesa tra governo, regioni e province autonome del 22 novembre 2001
• Decreto del Ministero della salute 12 dicembre 2001, Sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria
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PRIMA RIFORMA
RIFORMA degliENTI LOCALI
RIFORMA delleASL
RIFORMA dei rapportiSTATO / REGIONI
LEGISLAZIONE delTERZO SETTORE
RIFORMA deiSERVIZISOCIALI
STATO REGIONI ENTI LOCALI
1° RIFORMACOSTITUZIONE
DECRETOAPPALTI
DECRETOAUTORIZZAZIONE
NORMEIPAB
REGOLEATTUATIVE
GESTIONEPROGRAMMAZIONE
ARTICOLAZIONE DEI PROCESSI REALIZZATIVIDELLA RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI
328-quadro
Sull’asse orizzontale sono indicati, in serie temporale, i soggetti istituzionali; Sull’asse verticale sono indicate le specifiche politiche legislative ed amministrative
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FRA I COSIDDETTI “DECRETI ATTUATIVI “ DELLA LEGGE 328/2000MERITANO PARTICOLARE
ATTENZIONE:
• LE REGOLE SULLE MODALITA’ DI “AFFIDAMENTO” DEI SERVIZI SOCIALI
– Decreto Presidente Consiglio dei ministri, 30/03/2001, Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000 n. 328
• LE REGOLE SUI REQUISITI MINIMI PER L’AUTORIZZAZIONE
– Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della solidarietà sociale Decreto, 21/05/2001 n. 308, Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'art. 11 della legge 328/2000“
• LE REGOLE PER LA TRASFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLE IPAB – ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
– Decreto Legislativo, 04/05/2001 n. 207, Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, a norma dell'art. 10 della legge 328/2000
Sull’argomento si veda anche:
Paolo Ferrario, "Dalla Legge 328/00 a oggi: gestione dei servizi sociali e contratti di appalto; gestione dei servizi sociali e accreditamento sociale" in Prospettive sociali e sanitarie n. 6 2002, pag. 1-5
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ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328/2000Saggi di studio e approfondimentoin tema di appalti e accreditamento
Paolo Ferrario, I servizi socio-sanitari e le politiche amministrative dell'accreditamento, ”, in Appunti sulle politiche sociali n. 5, 2002, a cura del Gruppo Solidarietà di Moie di Maiolati (Ancona) (per informazioni: www.comune.jesi.an.it/grusol)
Paolo Ferrario, "Dalla Legge 328/00 a oggi: gestione dei servizi sociali e contratti di appalto; gestione dei servizi sociali e accreditamento sociale" (secondo saggio), in Prospettive sociali e sanitarie n. 6 2002, pag. 1-5
Un monitoraggio continuo sull’attuazione della Legge 328/2000è contenuto sul sito www.segnalo.it, a questo indirizzo:http://www.segnalo.it/LEG-STA/328/INDEX-L328.htm
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APPALTI DI SERVIZI: FASI
BASSA REGOLAZIONE
Anni ‘80
• SVILUPPO RETE USL
• PRIMI PROCESSI DI RAFFORZAMENTO DI RUOLO DEI COMUNI
REGOLAZIONENON SPECIFICA
• CULTURA AMMINISTRATIVA DEGLI APPALTI D’OPERA
MIGLIORAMENTODEGLI STRUMENTI
REGOLAZIONE SPECIFICA
• RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI
• ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA
• ESPERIENZE OPERATIVE
• SVILUPPO DI PROFESSIONALITA’
L328-GESTIONECARTASER
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LE REGOLE:
le Regioni ... sulla base di un atto di indirizzo e coordinamento del Governo ... adottano specifici indirizzi per regolamentare i rapporti
tra enti locali e terzo settore
con particolare riferimento ai sistemi di affidamento dei servizi alla persona
GOVERNO
ATTO DI INDIRIZZO
L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI
REGIONE
SPECIFICI INDIRIZZI
LE PROCEDURE
ENTI LOCALI
TERZOSETTORE
L 328-GEST
Legge 328/2000, art.5
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INDIRIZZI SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA
(Legge 328/2000, art. 5 ; Decreto Presidente Consiglio dei ministri 14.8.2001)
STATOPresidenza consiglio ministri
REGIONI COMUNI
PRESELEZIONE
VALUTAZIONE sulla base di
• INDICATORI PROFESSIONALI:Formazione, qualificazione, esperienze
• INDICATORI ORGANIZZATIVI: esperienze
INDIRIZZI
AGGIUDICAZIONE
Sulla base del criterio dell’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’VANTAGGIOSA tramite.• INDICATORI ORGANIZZATIVI: Contenimento del turn over; Qualificazione organizzativa del lavoro;Applicazione dei contratti• INDICATORI DI PROCESSO:Conoscenza del territorio
L328-GESTIONE
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UNA REGOLA IMPORTANTE
Art. 4. Selezione dei soggetti del terzo settore
1. I comuni, ai fini della preselezione dei soggetti presso cui acquistare o ai quali
affidare l'erogazione di servizi di cui ai successivi articoli 5 e 6, fermo restando quanto
stabilito dall'art. 11 della legge n. 328 del 2000, valutano i seguenti elementi: a) la
formazione, la qualificazione e l'esperienza professionale degli
operatori coinvolti; b) l'esperienza maturata nei settori e
nei servizi di riferimento;
2. I comuni procedono all'aggiudicazione dei servizi di cui al comma 1 sulla base
dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa, tenendo conto in
particolare dei seguenti elementi qualitativi: a) le modalita' adottate per il contenimento
del turn over degli operatori; b) gli strumenti di qualificazione organizzativa del lavoro;
c) la conoscenza degli specifici problemi sociali del territorio e delle risorse sociali della
comunita'; d) il rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione
collettiva e delle norme in materia di previdenza e assistenza.
3. I comuni, ai fini delle aggiudicazioni di cui al comma 2, non devono
procedere all'affidamento dei servizi con il metodo del
massimo ribasso.
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L’ ACCREDITAMENTO è
UN PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
ATTRAVERSO IL QUALE L’ENTE PUBBLICO
CONSENTE AD UN SOGGETTO PRIVATO
IN POSSESSO DI REQUISITI PREDETERMINATI
DI ENTRARE A FAR PARTE
DELLA PROPRIA RETE
DI FORNITORI DI UN SERVIZIO
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ACCREDITAMENTODEI SERVIZI SOCIALI:
LE REGOLE
• I servizi e le strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale a gestione pubblica o dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 5, sono autorizzati dai comuni
• L’autorizzazione è rilasciata in conformità ai requisiti stabiliti dalla legge regionale, che recepisce
e integra, in relazione alle esigenze locali, i requisiti minimi nazionali
• i comuni provvedono a concedere autorizzazioni provvisorie, prevedendo l’adeguamento ai requisiti regionali e nazionali nel termine stabilito da ciascuna regione
• I comuni provvedono all’ accreditamento …. e
corrispondono ai soggetti accreditati tariffe per le prestazioni erogate nell’ambito della programmazione regionale e locale
Legge n. 328/2000, art. 11
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ACCREDITAMENTO
SANITARIO E SOCIO-SANITARIO:
ATTIVITA’ TECNICO-AMMINISTRATIVA
ATTRAVERSO CUI LE REGIONI, TRAMITE LE ASL,
VERIFICANO IL POSSESSO DIREQUISITI PROFESSIONALI EORGANIZZATIVI
ED ATTRIBUISCONO AGLI ENTI PRIVATI
LA CAPACITA’ DI OFFRIRE PRESTAZIONI SANITARIEE SOCIO-SANITARIE
TIPI DI ACCREDITAMENTO
SOCIALE:
ATTIVITA’ TECNICO-AMMINISTRATIVA
ATTRAVERSO CUI I COMUNISINGOLI O ASSOCIATI
VERIFICANO IL POSSESSO DIREQUISITI PROFESSIONALI EORGANIZZATIVI
ED ATTRIBUISCONOAGLI ENTI DEL TERZO SETTORE E AGLI ENTI PRIVATI
LA CAPACITA’ DIOFFRIRE PRESTAZIONI SOCIALI E SERVIZI SOCIALI FINANZIATI SUI PROPRI BILANCI
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ACCREDITAMENTO
ACCREDITAMENTO SOCIALEprocessi istituzionali
AUTORIZZAZIONE
ACCORDICONTRATTUALI
COMUNE
ENTEGESTORE
SERSOC-RIFO
Criteri minimi per poter funzionare
Processo tecnico e amministrativo attraverso ilquali i comuni riconosconoad altri soggetti l’idoneità ad erogare prestazioni
Regolamentazione dei rapportiintercorrenti fra comuni e soggettiaccreditati
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STRUMENTI PER LA GESTIONE:LE DIFFERENZE FRA
APPALTO E ACCREDITAMENTO
APPALTO diSERVIZI ACCREDITAMENTO
ENTEPUBBLICO
ENTEGESTORE
L328-SISTSER-APPALTI
OBIETTIVI
QUANTITA’ eQUALITA’ del
SERVIZIO
PROCEDURE diAGGIUDICAZIONE
CAPITOLATOCONTRATTUALE
APPLICAZIONE delCONTRATTO
ENTEPUBBLICO
ENTEGESTORE
RICERCA DI PUNTI DI INCONTROFRA DOMANDA ED OFFERTA
SULLA BASE diREQUISITI ORGANIZZATIVI
STABILITI A LIVELLO STATALE E REGIONALE
STATO
REGIONE
REQUISITIMINIMI
REQUISITIANALITICI
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DUE MODELLI ISTITUZIONALI DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328/2000
• ATTUAZIONE PER VIA LEGISLATIVA– Cioè attraverso leggi regionali attuative che aggiornano le
precedenti normative di riordino alla luce della Legge
328/2000
• ATTUAZIONE PER VIA AMMINISTRATIVA
– Cioè attraverso atti amministrativi di programmazione e
gestione dei fondi all luce degli orientamenti normativi in
materia socio-sanitaria già attivati dalla Regione
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In realtà i processi attuativi sono più complessi e diversificati.
Al seguente indirizzo web
http://www.segnalo.it/LEG-STA/328/INDEX-L328-REGIONI.htm
è possibile trovare una pagina di documentazione più
analitica sulle azioni legislative regionali che sono in atto.
Una comparazione più precisa (che richiede l’analisi non solo delle
Leggi regionali, ma anche delle Delibere di Consiglio, di Giunta e
Dirigenziali) deve tenere conto di:
• norme di riordino delle Ipab
• Piani regionali (socio-sanitarie o sociali)
• Linee Guida per i Piani di zona
Il successivo quadro rappresenta una mia ricostruzione, che
aggiorno con le innovazioni normative in continuo cambiamento
(per questo è una matrice provvisoria e non definitiva)
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Per analizzare la
situazione della Regione Lombardia
occorre prendere in considerazione:
• il tipo di legislazione socio-sanitaria messa in atto dal 1997
• le azioni normative in materia di “buoni servizio” e
“voucher”
• le regole ed i vincoli per l’approvazione dei Piani di zona
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IL LEGISLATORE LOMBARDO
PIU’ VOLTE AFFERMA CHE
IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO DELLA REGIONE
E’ BASATO SUL METODO PAC:- PROGRAMMAZIONE (dei servizi)
- ACQUISTO (di servizi da parte dei soggetti erogatori)
- CONTROLLO (dell’esistenza e mantenimento degli standard
Il successivo Grafico mostra questa scelta di politica legislativa
In forma di Mappa
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LEGGE REGIONALE N. 31/1997
LA SCELTA CHIAVE DI POLITICA LEGISLATIVA
CONCORRONO ALLA REALIZZAZIONE
DELLA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
GLI ENTI PUBBLICI,
GLI ENTI NON PROFIT,
E I SOGGETTI PRIVATI,
SECONDO LE SPECIFICHE LORO PECULIARITA’.
E’ PROMOSSA
LA PIENA PARITA’ DI DIRITTI E DI DOVERI
FRA SOGGETTI EROGATORI ACCREDITATI DI DIRITTO PUBBLICO
E DI DIRITTO PRIVATO,
NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
Fonte: art. 1 , comma 1, punto e)
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AZIENDAOSPEDALIERA
AZIENDASANITARIA
UTENTI /
CONSUMATORI
SOGGETTO ACQUIRENTESOGGETTI EROGATORI
QUOTACAPITARIA
PRESTAZIONI
PAGAMENTO
REGIONE LOMBARDIAIL SISTEMA SOCIO -SANITARIO
AMMINISTRAZIONEOFFERTA
REGIONE
ACCREDITAMENTO
lr31
ProgrammazioneAcquistoControllo
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REGIONE LOMBARDIAIL SISTEMA SANITARIO
• AZIENDALIZZAZIONE “SPINTA”: 15 “macro” ASL
• FORTE SPECIALIZZAZIONE FUNZIONALE:NETTA DISTINZIONE fra AZIENDE SANITARIE eAZIENDE OSPEDALIERE
• PARITA’ fra SOGGETTI EROGATORI PUBBLICI E PRIVATI
• DISTINZIONE FRA ASL (quale ENTE CHE PROGRAMMA, ACQUISTA E CONTROLLA) e altri SOGGETTI EROGATORI ESTERNI
• ACCRESCIUTA IMPORTANZA della formula gestionale dell’“ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE” dei SERVIZI SANITARI E SOCIO-SANITARI
• DOPPIO RUOLO del DIPARTIMENTO A.S.S.I: PRESIDIARE LE FUNZIONI SOCIO-SANITARIE INTERNE ALL’ENTE E INTERAGIRE CON I COMUNI, TITOLARI DELLO SVILUPPO DEI SERVIZI SOCIALI NEL TERRITORIO
• ACCRESCIUTA IMPORTANZA DEI DISTRETTI SANITARI quali SISTEMI ORGANIZZATIVI CHE INTERAGISCONO CON I COMUN
ORIENTAMENTI DI POLITICA SANITARIA:
LR 31/97
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REGIONE LOMBARDIAPIANO SOCIO SANITARIO 2002 - 2004
• SEPARAZIONE fra SOGGETTI ACQUIRENTI e SOGGETTI EROGATORI
• LIBERA SCELTA DELL’OFFERTA SANITARIA
• RAFFORZAMENTO DELLE FUNZIONI DI VALUTAZIONE e MONITORAGGIO
• ACCRESCIUTA IMPORTANZA DEI CRITERI DI ACCREDITAMENTO
• OSPEDALI: TRASFORMAZIONE DI ALCUNE AZIENDE OSPEDALIERE IN FONDAZIONI e ESTENSIONE DELLE LUNGODEGENZE
• USO DELLA CARTA DEI SERVIZI QUALE STRUMENTO PER LO SVILUPPO DELLA QUALITA’
• LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA) E ULTERIORI LIVELLI
• BUONI SOCIO-SANITARI
ORIENTAMENTI DI POLITICA SANITARIA:
LR 31/97
p. 4,27
p. 4
p. 10,8
p. 18
p. 46p. 8
p. 14
p. 21
p. 183
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REGIONE LOMBARDIALE SCELTE DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328/2000
• DISTRETTI SOCIO – SANITARI, COME “AMBITI TERRITORIALI”
• RIPARTIZIONE DELLE “RISORSE INDISTINTE” DEL FONDO NAZIONALE POLITICHE SOCIALI E DEI FONDI RELATIVI ALLE “LEGGI DI SETTORE”
• RIPARTIZIONE DEI FONDI DELLA LEGGE REGIONALE N. 23/1999 (FAMIGLIE)
• ENTI CHE DISTRIBUISCONO IL FONDO SOCIALE: ASL e COMUNE DI MILANO
• CRITERI DI RIPARTO DELLE “RISORSE INDISTINTE”:
– 70 % “MANTENIMENTO A DOMICILIO DEI SOGGETTI FRAGILI” TRAMITE I “BUONI SERVIZIO”
– 30 % RAZIONALIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI SERVIZI
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PROCESSI ATTUATIVI DELLA LEGGE 328/2000DUE MODELLI ISTITUZIONALI DI ’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 328/2000
• ATTUAZIONE LEGISLATIVA
• ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA
FINANZIAMENTOSU FONDO SOCIALE
FINANZIAMENTOSU FONDO SOCIALE
REGIONE LOMBARDIA:Intreccio di due percorsi
2001• RIPARTIZIONEFONDO NAZIONALE 2001(Dgr 7 / 7069/2000Circ. n. 7 29.4.2002)
• SPERIMENTAZIONEBUONO SOCIO-SANITARIO perANZIANI NON AUTOSUFICIENTI(Dgr 7 / 2857)
2000
2002• RIPARTIZIONEFONDO NAZIONALE 2002(Dgr 7 / 1083/2000)
• MONITORAGGIO PIANI DI ZONA(Circolare 8.7.2002)
• CONCLUSIONE DELLASPERIMENTAZIONE DEL BUONO SOCIO-SANITARIO perANZIANI NON AUTOSUFICIENTI(Dgr 7 / 9379) E
• ESTENSIONE DI QUESTO MODELLO DI OFFERTA ALSETTORE SOCIO-ASSISTENZIALE
LR31/97
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IN PARTICOLARE IL LEGISLATORE DELLA REGIONE LOMBARDIA
SCEGLIE ED ARTICOLA IN VARIE TIPOLOGIE
LA STRATEGIA DEI “TITOLI PER L’ACQUISTO DEI SERVIZI SOCIALI”
I “BUONI SERVIZIONELLA LEGGE 328/2000
i comuni possono prevedere la concessione, su richiesta
dell’interessato, di titoli validi per l’acquisto di servizi
sociali dai soggetti accreditati del sistema integrato di
interventi e servizi sociali ovvero come sostitutivi delle prestazioni
economiche diverse da quelle correlate al minimo vitale …. nonché
dalle pensioni sociali … .
Le regioni …. disciplinano i criteri e le modalità per la concessione dei
titoli nell’ambito di un percorso assistenziale attivo per la
integrazione o la reintegrazione sociale dei soggetti
beneficiari, sulla base degli indirizzi del Piano nazionale degli
interventi e dei servizi sociali
Legge 328/2000 art. 17
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TITOLI PER L’ACQUISTO
DI SERVIZI SOCIALI
VOUCHERSOCIO-SANITARIO
“BUONO”SOCIO-SANITARIO
SERVIZI SOCIO-SANITARI
VOUCHERSOCIALI
SERVIZI SOCIALI
BUONISOCIALI