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Date post: 15-Feb-2019
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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it Redazione e-mail: [email protected] Commerciale e-mail: [email protected] Anno XIII – Numero 14 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 25 aprile 2015 INFO PUBBLICITA 346.2245173 Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari Centrodestra in frantumi: molla anche la De Gaio Il 25 Aprile del partigiano Poinelli "Castrovillari deve avere un vero spoke" La deputata Nesci (5stelle) visita il "Ferrari" Via La Falconara - C.da Pietà - Castrovillari (CS) Tel. 0981.44109 - Fax 0981.490695 - Cell. 347.6361598 www.lafalconarahotel.it - E-Mail: [email protected] PRANZO DI LAVORO VELOCE O DI DEGUSTAZIONE O DI D DEGUSTA Primo Piatto + Vino € 8.00 Secondo Piatto + Vino o Bibita € 10.00 Via La Falconara - C.d da Pietà - Castrovil € 10 Primo + Secondo Contorno + Bibita € 15.00 Gestione “Il Pellicano” s.a.s. Da degustare altri prodotti tipici del Pollino a base di salumi e carni pietanze a base di pesce fresco Pizza cotta nel forno a legna Menù e Pizza per celiaci Sala Banchetti riservata per varie occasioni Sala Ristorante - Pizzeria aperta tutti i giorni a pranzo e a cena L’Hotel è aperto tutti i giorni disponibili camere arredate con tutti i comfort Nei pressi del nuovo tribunale Il ministro Martina a Castrovillari per la “Svolta nelle radici”
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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it

Redazione e-mail: [email protected] Commerciale e-mail: [email protected]

Anno XIII – Numero 14 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 25 aprile 2015

INFO PUBBLICITA346.2245173

Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari

Centrodestra in frantumi: molla anche la De GaioIl 25 Aprile del

partigiano Poinelli

"Castrovillari deve avere un vero spoke"

La deputata Nesci (5stelle) visita il "Ferrari"

Via La Falconara - C.da Pietà - Castrovillari (CS)Tel. 0981.44109 - Fax 0981.490695 - Cell. 347.6361598

www.lafalconarahotel.it - E-Mail: [email protected]

PRANZO DI LAVORO VELOCEO DI DEGUSTAZIONEO DID DEGUSTA

Primo Piatto + Vino

€ 8.00Secondo Piatto

+ Vino o Bibita

€ 10.00

Via La Falconara - C.dda Pietà - Castrovil

€ 10

Primo + Secondo

Contorno + Bibita

€ 15.00

Gestione“Il Pellicano” s.a.s.

Da degustare altri prodotti tipici del Pollino

a base di salumi e carnipietanze a base di pesce fresco

Pizza cotta nel forno a legnaMenù e Pizza per celiaci

Sala Banchetti riservata per varie occasioni

Sala Ristorante - Pizzeria aperta tutti i giorni a pranzo e a cena

L’Hotel è aperto tutti i giorni disponibili camere arredate con

tutti i comfort

Nei pressi del nuovo tribunale

Il ministro Martina a Castrovillari per la “Svolta nelle radici”

«Sono il Sud e la Calabria le nuove frontieredello sviluppo sostenibile. É qui che bisogna esi può ancora investire, su questa strada. Dob-biamo sforzarci di persuadere quanti ancoranon l'hanno capito, coinvolgendo soprattutto lenuove generazioni. Parlando loro di ritorno allaterra; di rete e riappropriazione della nostra sto-ria; di cultura e di identità; di valorizzazione epromozione dei nostri patrimoni architettonici,archeologici, paesaggistici ed enogastronomici;di marketing territoriale e di sostenibilità am-bientale; di turismi e capacità di comunicare al-l'esterno ciò che ci distingue per attrarre edemozionare, prima i nostri concittadini e corre-gionali e poi gli ospiti. Perché è così che faremogirare anche le nostre economie».É stato, questo, il filo rosso condiviso da MimmoLo Polito, candidato a sindaco del centro sinistraper le prossime amministrative di maggio 2015,intervenuto nella giornata di venerdì 17 pressola sala Varcasia della Chiesa di San Francesco, al-l’incontro promosso da Act (ambiente, cultura,turismo) Castrovillari.A questo nuovo e partecipato momento incon-

tro e confronto con la città, su temi e questionicruciali e strategiche per il governo dei territorie del Paese, moderati e provocati da Lenin Mon-tesanto, fiduciario della Condotta Slow Food Po-lino Sibaritide Arberia, oltre a Lo Polito, sono

intervenuti anche Sergio Gimigliano, promotoredel progetto Act Castrovillari, che si é soffer-mato sulla necessità di comunicare meglio sottoun unico brand ombrello, i tanti e diversi mar-catori identitari di Castrovillari (dallo storico Car-

nevale all'Estate del Folklore, dalla Primavera deiTeatri a Civita Nova) e Giovanni Gagliardi che haparlato dell'esperienza positiva maturata e mu-tuabile in altri contesti, consolidatasi attorno avino calabrese.it. Questa nuova agorà di oggi - ha detto Lo Polito- rappresenta una tappa di quello che io prefe-risco chiamare il km0 del confronto. Mi riferiscoad un metodo e ad una concezione del dialogoe del confronto constante con la città, conistanze ed esigenze autentiche spesso bypas-sate e sottovalutate a causa delle frenesia deitempi contemporanei e del bombardamento si-stematico dei mass media. Dobbiamo riappro-priarci - ha continuato - anche dei tempi e deipensieri lunghi, della capacità di riflettere afondo sulle nostre realtà, imparando a conside-rare tutti un valore aggiunto il lavoro di squadrae la capacità di saper coinvolgere, così come ab-biamo fatto oggi ad esempio - ha precisato -esperienze, sensibilità e territori diversi, facendorete. Alla luce dei fallimenti prodotti da altre vi-sioni di sviluppo che hanno prodotto soltantomacerie in Calabria siamo arrivati forse quasi pernecessità ad imboccare la strada maestra dellasostenibilità ambientale. Dobbiamo tuttavia es-sere consapevoli - ha concluso Lo Polito - che,questa, in due parole il management dell'iden-tità, rappresenta adesso l'ultima uscita di sicu-rezza per la nostra regione e per i nostri territori.

(Fonte/Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying)

Bruciata anche la De Gaio: centrodestrasull’orlo di una crisi di nervi

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 3

VERSO LE AMMINISTRATIVE

Lo Polito riprende il filo rossoPresentato “Ambiente Cultura e Turismo”

Avevamo annunciato, nella scorsa edizione del“Diario di Castrovillari” la possibile candidaturadella prof.ssa Anna De Gaio, nelle vesti di traitd’union di un centrodestra allo sbando. Era statoproprio il commissario di Forza Italia a Castrovil-lari, l’ on. Ennio Morrone a designare l’ex vicesin-daco della citta del Pollino quale elemento disintesi e catalizzatore, vista la grande esperienzae capacità politico-amministrativa. La prof. DeGaio, comunque, si riservava di accettare la can-didatura e partiva con un mandato esplorativotra le forze politiche del centrodestra residuedopo le candidature di Francesco Battaglia e diEugenio Salerno. Ma, a distanza di una settimana, la De Gaiogiunge alle stesse conclusioni cui era pervenuto

Franco Blaiotta che, nel defilarsi dalla competi-zione elettorale dichiarava che «nonostante ladisponibilità a cercare di ricomporre il disartico-lato quadro politico dell'area di centro destra,ho incontrato difficoltà derivanti da divisioni eda insanabili individualismi che hanno reso nonpercorribile la definizione di un progetto poli-tico capace di fare emergere nuove figure e didare le risposte attese dalla nostra città».Dello stesso tenore il comunicato diffuso daAnna De Gaio che ribadiva l’aver dovuto con-statare che non si fossero verificate quelle con-dizioni politiche che riteneva indispensabili peruna sua candidatura a Sindaco alle prossimeelezioni amministrative e, pertanto, reputavagiusto ritirare la disponibilità concessa.

«Dal momento in cui ho accettato di spendermiper cercare di ricompattare il centro destra - di-chiara con amarezza l’ex vicesindaco - per leprossima tornata amministrativa, pensavo chesarebbe stata una impresa molto ardua, ma lavolontà di presentare alla cittadinanza di Ca-strovillari un’opzione politica del centro destrami ha spinto a farlo. Non certamente per per-sonalismi, in quanto nella mia esperienza poli-tica ho messo sempre a disposizione dellecoalizioni il mio apporto, mettendoci sempre lafaccia e ottenendo sempre risultati soddisfa-centi. Ben conscia delle difficoltà presenti sonostata spinta dalla stima, dall'affetto e dalla con-siderazione di tanti concittadini che vedevanoin me un'alternativa possibile da presentare alla

popolazione. Non posso far a meno di ringra-ziare per la vera e sincera vicinanza mostratami,i dirigenti Di Forza Italia che hanno creduto finoin fondo e fattivamente nell'attuabilità del pro-getto comprendendo l'importanza dellostesso». E così come in una lunga e sfibrantepartita a Monopoli si torna al punto di partenzasenza passare dal via.I reduci del centrodestra, probabilmente, se vor-ranno accasarsi dovranno scegliere tra Battaglia,Salerno e Santagata. La partita a Monopoli sitrasforma in una partita a scacchi, dove conta lafreddezza di giudizio rispetto ai sentimenti, infondo in fondo ognuno pensa: “Io speriamo cheme la cavo”.

Angelo Filomia

«Nello scenario politico nazionale, la costru-zione di un terreno comune di rivendicazione edi lotta per arginare la deriva autoritaria in attocon il governo Renzie la svendita della dignitàdell’uomo ridotto a semplice merce dal capitalefinanziario è l’obiettivo politico che il movi-mento dell’altra Europa con Tsipras sta co-struendo in Italia e in Europa.La sinistra italiana, così come in altri paesi euro-pei, nel dialogare con i movimenti le associa-zioni e le organizzazioni di cittadinanza attivasta costruendo un processo di partecipazionedal basso per la ricomposizione di un fronte so-ciale che possa diventare egemonia politica perl’alternativa di governo, per una democrazia deidiritti, della solidarietà e della giustizia sociale.La condivisione di questo percorso politico ci ha

guidato nella scelta di sostenere nel contestolocale con l’occasione dell’elezione amministra-tive castrovillaresi il movimento delle liste civi-che con Sindaco Giuseppe Santagata.L’altra Europa per Castrovillari ha scelto la stradadella costruzione di una coalizione sociale in-sieme alle liste civiche su rivendicazioni pro-grammatiche che si fanno carico, nel futurogovernodi attivare politiche per una città soli-dale, aperta alla partecipazione dei cittadini, perun welfare a sostegno delle categorie deboliprime vittime della crisi economica in atto, eperl’avvio di uno sviluppo sostenibile a salvaguar-dia della Citta’ come bene comune.

Rosanna Anelel’Altra Europa per Castrovillari

L’Altra Europa con SantagataLa Cgil della Calabria terrà la manifestazione del primo maggio a Laino Castello per richia-mare l'attenzione del Governo sull'isolamento della Calabria dopo il crollo del viadotto del-l'Autostrada A3. Il segretario della Cgil Calabria, Michele Gravano, ha presentato l'iniziativacon i sindaci di Laino Castello, Giovanni Cosenza, e di Mormanno, Guglielmo Armentano, ilPresidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, e Giuseppe Nucera dellaFederturismo

Cgil a Laino Castello contro isolamentoPrimo maggio in favore del lavoro,

mobilità e sicurezza

La CISL Calabria, insieme alla CISL di Cosenza, alla FILCA CISL, alla FIT CISL e al SIULP terrà ve-nerdì 24 aprile p.v., dalle ore 9.00 alle ore 13.00, una manifestazione nel Comune di Mormannoin Contrada Pantano – Area PIP. Scopo dell’iniziativa – afferma Tramonti – è ribadire la pro-fonda preoccupazione della CISL per le conseguenze del crollo del Viadotto Italia, che ha visto,come si sa, purtroppo la tragica morte di un lavoratore, e la successiva interruzione del trattoautostradale compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno.Per la CISL è necessario tenere accesi i riflettori per sollecitare immediati interventi per lamessa in sicurezza il conseguente ripristino dell’asse principale dei collegamenti nazionali dae per la Calabria.Allo stato attuale tale situazione di isolamento peggiora in modo drammatico le condizionieconomiche e sociali già pesantemente influenzate dall’inadeguatezza di un sistema viario eferroviario inadatto a sostenere le attività produttive e i bisogni di mobilità dei calabresi, oggiancora di più ai margini del sistema Paese.

Manifestazione della Cisl a Mormanno

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 3

“I processi di innovazione, trasforma-zione, la ricerca sono fattori fonda-mentali per l’agricoltura e, come tali,devono essere adeguatamente soste-nuti”. Lo ha detto il presidente dellaRegione Mario Oliverio intervenendostamane a Castrovillari nell’ambitodella manifestazione ” La Svolta nelleRadici” che ha contato anche la par-tecipazione del ministro delle Politi-che agricole, alimentari e forestaliMaurizio Martina. “Siamo oggi- hadetto Oliverio- nel territorio del Di-stretto Agroalimentare di Qualità diSibari, una realtà di rilievo per la pro-duzione agroalimentare dell’intera re-gione, una esperienza positiva ed unmodello di organizzazione. La Cala-bria, nel corso degli ultimi anni, nel-

l’agroalimentare ha seguito processidi trasformazione che hanno per-messo un salto di qualità. Perman-gono, tuttavia, ancora situazioni chedevono essere superate per un pienorilancio del settore. Una fra queste èsicuramente la posizione di marcatamarginalità rispetto ai grandi mercati,che vanno avvicinati e penetrati. Perquesto vanno create nuove condi-zioni. Il sistema della portualità, adesempio, dovrà essere strumento im-portante nel raggiungimento di que-sto obiettivo.” “Occorre ancorarafforzare le filiere, favorire le aggre-gazioni di prodotto e guardare alleproduzioni di base che, se adeguata-mente sostenute, sono fattore di cre-scita del PIL. La Regione utilizzerà le

risorse a disposizione con il PSR, lavo-rando, nel contempo, sul supera-

mento di alcuni gap” ha proseguito ilpresidente Oliverio che ha voluto per

questo aspetto riferirsi particolar-mente all’esempio che viene dal set-tore olivicolo. “La produzione olivicola– ha ricordato- ha una incidenza im-portante, essendo la Calabria la re-gione italiana al primo posto perproduzione, eppure la quota di im-bottigliamento del nostro olio è risi-bile. Al superamento di questecriticità andranno destinate strategie.” Nel concludere il proprio intervento,il presidente Oliverio ha voluto soffer-marsi sul tema della legalità. “Unaspetto fondamentale- ha affermato-cui va destinata la massima atten-zione in quanto forte fattore per losviluppo e la crescita, dei quali sonoveicolo le imprese”.

Il ministro Martina a Castrovillari per la “Svolta nelle radici”

Continua il tour ispettivo nella sanitácalabrese della deputata del movi-mento5stelle Dalila Nesci.Lunedì 20 aprile è toccato all'ospedalecivile "Ferrari" di Castrovillari, datempo vittima del piano di rientro re-gionale, che ha messo a dura prova lastruttura sanitaria del Pollino.«L'ospedale di Castrovillari deve es-sere un vero spoke, per cui va riatti-vata l'Ortopedia, salvata laGinecologia-Ostetricia, aumentatol'organico della Rianimazione e previ-sto un potenziamento della Chirur-gia». Lo dichiara la stessa deputata atermine dell'odierna visita al nosoco-mio cittadino, effettuata insieme agliattivisti del locale Meet Up "Castrovil-lari a 5 stelle".La parlamentare aggiunge: «L'Unitàcoronarica deve funzionare per 24

ore, piuttosto che per 12, i lavori diadeguamento del vecchio plessovanno portati avanti e i posti letto pre-visti dal piano di rientro devono es-sere effettivi. Inoltre - continua laparlamentare - c'è un ala nuova an-cora chiusa, con capacità di oltre 40posti letto. Bisogna farla funzionare, ri-mediando agli sprechi prodotti dallapolitica, e va aperto al più presto ilnuovo blocco operatorio, inaugurato5 anni fa da Giuseppe Scopelliti e poisigillato».Un ospedale, come si evince dall'ispe-

zione che si regge soprattutto grazieai turni massacranti a cui sono sotto-posti gli operatori ed agli sforzi delladirezione che ogni giorno deve ge-stire la criticità della situazione, che senon vedrà una svolta, è destinata apeggiorare.Nesci conclude: «Scriverò un'appositanota al commissario alla sanità e al go-vernatore regionale, ai quali chiedo,già da ora, di portare il personalemancante all'ospedale di Castrovillari,domandando a chi ci lavora quale siail fabbisogno effettivo».Il MeetUp "Castrovillari a 5 stelle"esprime soddisfazione per la disponi-bilità della loro portavoce in parla-mento e per come si è svolto il tourispettivo.

"Castrovillari deve avere un vero spoke"La deputata Nesci (5stelle) visita il "Ferrari"

Il circolo del Partito Democratico di Castrovillari, invista della prossima tornata elettorale per eleggere ilSindaco ed i componenti del Consiglio Comunale, pre-vista per il prossimo 31 Maggio, chiede che, per indi-viduare i componenti dei seggi elettorali, si utilizzi ilmetodo del sorteggio tra i cittadini aventi diritto. Ciònell'intento di assicurare alla competizione, a tutti i li-velli, anche e soprattutto a quello organizzativo, il mas-simo della trasparenza e della limpidezza delle scelte,in modo da rafforzare il rispetto e la fiducia dei citta-dini nelle istituzioni, in un periodo in cui, in ambito na-zionale, l'opacità dei comportamenti pubblici è tale dalasciare noi tutti quantomeno disorientati.Considerata la sua posizione istituzionale “super par-tes” e confidando nella condivisione, da parte sua, delnostro obiettivo, siamo certi che vorrà accogliere la no-stra richiesta.

Il Segretario del circolo Antonello Pompilio

Il segretario del circolo Pdfa appello al Commissario

per la nomina degli scrutatori

Anche le associazioni contro il declassamento dell’ospedale

«Le nostre Associazioni, in collaborazione con i Sindacati Confe-derali Provinciali, hanno organizzato, dopo le varie, altre iniziative,un sit-in davanti all’Ospedale “ Ferrari” di Castrovillari, al quale èstata presente, con le TV locali, anche la RAI Regionale (TGR), perportare, ancora una volta, all’attenzione del Commissario appenanominato e della Giunta regionale, le gravissime difficoltà nellequali si dibatte il nostro nosocomio. E’ a tutti ben noto, infatti, cheil cosiddetto Ospedale “Spoke“ è stato di gran lunga ridimensio-nato e depauperato (non solo per l’accorpamento con Acri): daicirca 280 posti letto programmati siamo, ahinoi, agli attuali 70, piùo meno, in mancanza, anche, del reparto di Ortopedia, di Gastro-

enterologia, del declassamento del Servizio di Ematologia e di Tra-sfusione, per non parlare del pericolo che corrono i Reparti di Oste-tricia e Pediatria. Un quadro, come si vede, abbastanzapreoccupante che ha destato le proteste degli intervenuti e che èstato, ampiamente, illustrato ai giornalisti presenti, anche e so-prattutto attraverso le telecamere. Si è parlato, anche, della pre-caria situazione della Divisione di Chirurgia, costretta a condividerecon altri reparti, a turno, l’unica , fra le cinque, sale operatorie di-sponibili. Sono state menzionate le chilometriche liste d’attesa ele continue emigrazioni sanitarie verso le altre Regioni che deter-minano costi abnormi per le casse della Regione Calabria e disagiper i nostri Concittadini e Corregionali, soprattutto per quelli piùanziani, per i bambini, per quelli che vivono in condizioni econo-miche precarie. Si è discusso, anche, delle eccellenze del nostroOspedale quali la Divisone di Cardiologia e la Diagnostica per im-magini, così come è stato registrato l’esiguo numero di posti lettoin una Divisione importante come quella di Medicina. E’ stato ri-marcato lo stato del Pronto Soccorso che è costretto ad operarecon scarso personale medico ed Infermieristico, così come la si-tuazione di estrema precarietà dell’organico, ormai ridotto al lu-micino ed il pericolo che non siano garantiti i livelli minimi diassistenza, soprattutto per la chiusura dei Presidi ospedalieri limi-trofi».

Pasquale Pandolfi, Associazione Culturale “Kontatto” Gianni Donato Associazione Culturale Citta’ Solidale

Caro Diario, forse la mia voce sarà vento che scompiglia un po' epoi finisce lì, ma spero allo stesso tempo che queste righe giun-gano al cuore di chi possa sbloccare una situazione preoccupantesu un servizio assistenza che sta andando in collasso. Parlo del Con-sultorio di Castrovillari che negli anni passati ha garantito un ser-vizio stupendo e costante, mentre oggi si verifica che per avere unginecologo che manda l'ospedale,l'equipe deve pregare per averlouna sola volta a settimana e senza alcuna certezza... Bisogna pre-notarsi un mese prima e rimanere in attesa sperando di non sal-tare il turno... Mentre l'Ospedale non accetta richieste di visite

morfologiche, poichè a quanto ho capito nonostante ci siano le at-trezzature, mancano le ostetriche, e, pertanto, le donne gravideson costrette a riversarsi su Cosenza o altri ospedali limitrofi, opressi studi privati, senza considerare quali possano essere i disagidi chi ha gravidanze a rischio. E' una mamma e una nonna cheparla, stanca di tutto ciò e di dover stare a guardare senza poterfar nulla. Aiutateci. Il diritto alla salute non si tocca , le attese de-vono essere snellite e le risposte devono arrivare. SUBITO.

Lucia S.

LA VOCE DEI LETTORI

Consultorio al collasso Niente visite morfologiche

Il Santuario di S. Maria del Castello a CastrovillariIL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 4

Il Santuario di S. Maria del Castello sorge ada-giato su un’altura appena al di fuori del centroabitato. La tradizione popolare dice essere statoedificato nel 1090 da Ruggero Borsa, figlio di Ro-berto il Guiscardo, che aveva deciso di costruire– nel punto più alto di Castrovillari – una for-tezza, ma gli abitanti accolsero il provvedimentocon dichiarata ostilità.Giova ricordare che la cittadina nel primo pe-riodo normanno patì una successione di assalti– attestati dagli scrittori di cronache storichequali Malaterra, Amato di Montecassino e DiMeo – a cominciare da quello con il quale il Gui-scardo si impossessò del luogo nel 1064 perproseguire nel 1073 con quello derivato dalla ri-volta di Guglielmo Arenga, per finire nel 1094con l’insurrezione di Guglielmo di Grantmesnil,sovrano feudale di Castrovillari. Tale avvicenda-mento di assedi rivela come in quel periodo –una pure prima del 1064 – il centro abitato fosseun’attrezzata roccaforte militare –, circondata dauna struttura protettiva – che chiaramente nonpoteva essere priva del castello.Tornando alla decisione del conte Ruggero, ac-cadeva che i muri innalzati nel corso del giorno,misteriosamente crollavano di notte, suscitandogli interrogativi delle maestranze che scavaronopiù profondamente, allo scopo di cercare la roc-cia su cui gettare le fondamenta dell’edificio.Durante questi lavori fu trovata un’immaginedella Vergine col Bambino dipinta su un pezzodi parete che, prima del restauro, mostrava unsegno sull’occhio sinistro che la tradizione attri-buiva ad una picconata data inconsapevol-mente da un operaio durante l’operazione discavo. Il ritrovamento fu ritenuto prodigioso ecreò la condizione per la lotta contro la costru-zione della fortezza. Il conte Ruggero, vista l’in-sistenza della popolazione – anche in virtù dellamediazione del vescovo di Cassano J., Sassone,vicario del papa Urbano II – impartì l’ordine diedificare una chiesa al posto del castello, nel cuicentro troneggia l’immagine di Maria che perquesto è denominata Madonna del Castello.Questo racconto fu anche inciso nel ‘700 su unasuperficie marmorea posta a fianco dell’altaredella Vergine.Tanto è riferibile ad un devoto e mai confutatoracconto leggendario – sviluppatosi oralmentee tramandato per iscritto – mai avversato. Ep-pure il suo contenuto – analizzato con maggioreattenzione – evidenzia, in alcune parti, certe im-precisioni.Intanto è presente un garbuglio sull’identità dichi ha dato disposizione per la realizzazione delCastello, personaggio che viene rammentato –nella leggenda e nell’incisione di cui si è parlato– come Ruggero, che appunto per il suo appel-lativo è da individuare con il fratello del Gui-scardo, noto proprio come Gran Conte di Sicilia.Il signore della Calabria, in quel tempo, era alcontrario il duca Ruggero Borsa, figlio del Gui-scardo, che comunque non era signore di Ca-strovillari. Un altro aspetto da esaminare è ladatazione, vale a dire il 1090, anno in cui la cittàdi cui si discute, doveva già essere assoggettataper vincoli feudali a Guglielmo di Grantmesnil,consorte di Mabilia, figlia del Guiscardo e sorelladi Ruggero Borsa, nel cui patrimonio relativo alladote – per volontà del Guiscardo medesimo –quasi con certezza la città medesima fu anno-verata. E tale rimase fino al 1094, anno duranteil quale si verificarono varie sommosse. E co-munque la costruzione del Castello non potevaaver luogo nel 1090, in quanto la città era feudodei Grantmesnil, non di Ruggero. Gli storici delluogo ci hanno fatto appendere che una for-tezza fu edificata, ma in altra parte, vale a direaccanto al ponte della Catena – la cui traccia po-trebbe essere costituita dalla torre ovest conbase dodecaedra che è collegabile alle strutturemilitari normanne – luogo in cui fu sostituitaentro il 1490 dalla costruzione aragonese.Un altro aspetto che non sostanzia la tradizionetrasmessa e conservata attraverso il tempo, è laraffigurazione della Vergine, che iconologica-mente non ha attinenza con un tempo prece-dente il secolo XIII.Il primo documento relativo al Santuario risale al1114; si conserva nell’Archivio di Stato di Pa-lermo e conferma la donazione al Monastero diSanta Maria di Valle Josaphat presso S. Mauroalla Marina di Corigliano Calabro, già nel 1109 ditre chiese, ad opera di Ruggero II il Normanno,tra cui “S. Mariae de Castro cum molendino unoet possessionibus suis…”. La chiesa fu poi rifattanel 1363 e subì considerevoli rielaborazioni nelXVI e nel XVIII secolo che ne cambiarono l’origi-naria struttura.L’eventualità di un santuario autoctono, che tra

il VII e il VI a.C. si ispira all’adorazione di una di-vinità femminile greca sull’altura dove oggi è lachiesa di S. Maria del Castello – ossia sull’acro-poli della città – è avvalorata dalla successionedi terrecotte votive arcaiche lì ritrovate.La struttura originaria della chiesa – secondouna provata tradizione – doveva essere a tre na-vate, di stile normanno con fregi arabo-bizan-tini. Nel loggiato si apre l’ingresso principale,decorato da un arco di portale romanico e da unaltro ricomposto a forma di finestra. Entrambiun tempo erano sul lato opposto poiché i lavoridi riattamento della chiesa – conclusi nel 1769 –ne alterarono vivamente le strutture, modulatein fogge barocche.L’ingresso utilizzato dai fedeli però è quello col-locato sul fianco, costituito da un notevole por-tale a sesto acuto, opera di maestranzesambucinesi del XIV secolo, sormontato da unapregevole formella marmorea di scuola pisana,attribuibile a Tino di Camaino, che riporta co-munque a quello stesso complesso di artefici,operativi per il sacrario di S. Maria della Conso-lazione ad Altomonte. Rappresenta la Vergine amezza figura col Bambino e comprende una cu-spide in cui è scolpita l’immagine dell’EternoPadre, anch’egli come la Corredentrice, a mezzobusto. La Madonna – qui anche regina – di su-perba bellezza, sviluppa l’impostazione ad han-chement seppur in una bloccata monumentalitàche lascia trapelare – solo per l’osservatore piùinteressato e disponibile – una meravigliosaforza vitale, in un registro classicistico che siattua sostanzialmente mediante un grande sin-tetismo di forme. È tuttavia l’aspetto giocoso delBambino – che si rivolge verso la madre quasi acercare poi conferme nei suoi occhi – a confe-rire a questa Madonna dalla corona gigliata,un’espressione di sereno e spontaneo maternostupore, nell’esaltazione dell’accorata sublimità.Il campanile a base romanica – sulla quale pog-giava la torre originaria – è stato rifatto presu-mibilmente dopo il terremoto del 1693.L’impianto della chiesa è formato da mura pos-senti, comprendenti contrafforti regolari, ricon-ducibili alla primitiva costruzione normanna.Quasi a mezza altezza – tra le fondamenta e illoggiato – si aprono due finestre ogivali che im-mettono nella cripta o cappella inferiore, le cuipareti erano tutte affrescate. Attualmente tra lepoche tracce rimaste, notevole è il dipinto cherappresenta la Madonna col Bambino, non piùperfettamente visibile ma che consente co-munque di delinearne il carattere siculo-bizan-tino. Al lato destro della raffigurazione èeffigiato inginocchiato un coronato personag-gio, dalla lunga chioma: è Ruggero, il fondatoredel scaro tempio.Nel complesso l’interno del Santuario è armo-nico, e pregevoli sono le opere pittoriche che necostituiscono il notevole ornamento: un affre-sco e due tavole; le altre sono tele poste sopra irispettivi altari. L’affresco si trova nella pareteche fiancheggia la scala che conduce all’organoe faceva parte di un ciclo che decorava l’anticachiesa sveva. Raffigura il Redentore in trono,compreso in un’aureola ellittica o mandorla so-stenuta da angeli, al di sopra della quale vi è unSanto barbuto. Cristo è benedicente con lamano destra, mentre con la sinistra regge il Van-gelo aperto, su cui si leggono le parole: “Egosum lux mundi”. Il dipinto conserva modulazionie venature bizantineggianti.I quadri di apprezzabile valore artistico sono es-senzialmente sette, a cui è da aggiungere unanotevole tela custodita in sagrestia. Di questeopere, due appartengono a Pietro Negroni (SanMarco Argentano 1505 ca. – Napoli? 1565 ca.),personalità tra le più vivaci della cultura meri-

dionale nel passaggio tra la prima e la terza ge-nerazione di manieristi, fine suonatore di liuto;attivo a Napoli, il pittore ha eseguito un consi-derevole numero di dipinti per la sua terra d’ori-gine.Il primo ad essere da me analizzato è Madonnacon Bambino in trono fra i Santi Barbara e Lorenzodel 1552, collocato nella seconda cappella dellanavata sinistra. L’ideazione strutturale della ta-vola – pur rilevando le sue premesse nel raffael-lismo e negli elementi fiamminghi dell’arte diPolidoro Caldara da Caravaggio – ha significa-tivi segni di aderenza con le modalità di RovialeSpagnuolo.Il soggetto rappresenta una Sacra Conversa-zione: la Madonna, seduta su di un trono haabito rosso, manto azzurro orlato d’oro, velobianco e sostiene sulla gamba destra il Bambinonudo; i due santi sono individuati dai loro sim-boli figurativi tipici, ossia la torre per la prima ela graticola e il libro sacro per il secondo. Non visono dati certi su S. Barbara ma la sua figura di-viene straordinaria attraverso la pubblicazionedella Legenda Aurea.San Lorenzo, diacono della chiesa romana, subìil martirio durante la persecuzione di Valerianonel 258. Nel dipinto è raffigurato con una pre-giata dalmatica verde, con in mano la graticola– strumento del supplizio – e nell’atra un librosacro, forse aperto sul salmo: “Dispersit, deditpauperibus”, che intona alla Vergine, la quale hala testa reclinata verso di lui. Il Bambino, spor-gendosi, prende la palma esibita da S. Barbarache indossa una veste dall’effetto bagnato, innotevole impostazione ad anchement e in posaleziosa. Lo stampo manierista del dipinto è visi-bile pure nella specifica iconografia della Ma-donna, la quale altro non è che una particolaresoluzione di quelle Madonne in trono napole-tane dipinte da Marco Cardisco e dal Criscuolo,che derivano dalla famosa Madonna del Pesce diRaffaello. Quest’opera – eseguita quando Ne-groni aveva 47 anni – è tuttavia essenziale spe-cialmente per la sua connotazione strutturale;infatti i suoi particolari “richiami”, consentono direcepire maggiormente in che misura la criticane ha sottolineato le contaminazioni: Daniele daVolterra, Giulio Romano, Parmigianino.Il patriota e letterato Carlo Maria L’Occaso – sto-rico di Castrovillari – nel merito del dipinto di cuisi discute, ha scritto: “Questo piccolo quadrodestò sempre l’ammirazione degli artisti che lovisitarono, e sembra che l’autore molto vi abbiastudiato per condurlo a perfezione…. Sicché,senza più dire, sottoscriviamo alla sentenza didue bravi pittori fiamminghi i quali venuti pochianni or sono da Roma – e lungamente fermatisiinnanzi a questa pittura – giudicarono valesseun tesoro”.La seconda tavola presa in esame è L’Assunzionedi Maria, firmata e datata 1560. Simultanamenteal L’Occaso, il letterato Cesare Malpica nel suofamoso viaggio dal Sebeto al Faro, apprezzavaquest’opera parlandone con toni di intenso fer-vore. Scrivendo infatti del Santuario commen-tava: “Fra gli oggetti d’arte, ho notato un quadrodell’Assunta…, un bel dipinto… È opera del ca-labrese Pietro Negroni”.La tavola conserva quasi certamente la sua col-locazione originaria nel presbiterio, dietro l’al-tare maggiore. La Vergine – a grandezzanaturale – raccolta in sé, appare sopra le nuvoleportata da angeli. In basso, intorno al sarcofagofiorito sono rappresentati i dodici apostoli in variatteggiamenti: uno tende la mano quasi ad af-ferrare la cintola che – secondo una pia tradi-zione – gli viene dispiegata da un angelo; SanPietro inginocchiato volge gli occhi verso l’As-sunta, San Giovanni Evangelista, reclinato sul se-polcro, “par che buchi la tavola” con il suo tallonedestro, Tommaso volto a constatare l’assenzaevidenziata dal giglio, è lì quasi a ribadire l’au-tenticità dell’incomprensibile accadimento; unaltro apostolo – probabilmente Paolo – sor-regge un testo dischiuso, immerso a studiarneil sacro contenuto. I rimanenti apostoli sono ef-figiati in movenze agitate, con gli occhi rivoltiverso la Vergine. Il dipinto – in cui oltre al note-vole privilegio del disegno è da apprezzare l’op-portuno assetto cromatico – è forse una delleultime opere dell’artista e documenta l’ade-renza del Negroni alle inclinazioni estreme dellacoeva pittura napoletana.Tornando ai quadri presenti nella chiesa, uno èdel secolo XVII di scuola napoletana, due sonodi Genesio Galtieri, due di autore ignoto ma rap-portabili al Seicento partenopeo.Sull’altare di fronte all’ingresso laterale cam-peggia la venerata icona della Vergine col Bam-bino – la Theotòkos – meglio nota come la

Madonna del Castello.Dal IV sec. al VI, cessato il periodo delle perse-cuzioni, l’arte cristiana dalle catacombe passaalle basiliche. La “Madre di Dio”, proclamata so-lennemente nel Concilio di Efeso dell’a. 431, èsolennemente esaltata. La rapida situazionedelle icone bizantine in Calabria potrebbe dirsiterminata se non fosse essenziale inserirvi certetavole e affreschi che per l’amore popolare di cuisono avvolti – per i tratti che da esso sono statiloro assegnati – possono aver esercitato una fi-nalità iconica, anche se la loro formazione bi-zantina risulta progredita in più tendenze,oppure sorpassata dagli indirizzi dei tempi. L’ar-tificiosità e la bellezza abbagliante di un’operad’arte, si riscrive così in una percezione più tersa,inaspettatamente essenziale della scena. Trac-cia visibile che il prodotto artistico ha superatoil limite estetico della sua condizione sensibileed è diventato bene comune, pietra miliare del-l’immaginario collettivo, nesso sacrale e figura-tivo del sentimento di affetto e devozionepopolare.La Madonna si presenta ben determinata neisuoi tratti, con la testa soavemente reclinata, co-perta da un mantello turchino che scende dallespalle. Il candido velo che copre la fronte confe-risce alla figura dolcissima un’aura di intenso mi-sticismo. Ha gli occhi grandi con le pupilleprofonde che esprimono la pensosità tipicadelle più note Madonne bizantine, un’icona sin-golare che assomma forme orientali e occiden-tali. L’arte italiana appare più evidente nel voltotondeggiante del Bambino che – sorretto sulladestra – tende la manina conferendo così pla-sticità all’abito della Madre, Theotòkos: Genitricedi Dio, Figlia del suo Figlio, che ha generatol’Eterno, il Frutto della Rivelazione e dell’Incar-nazione, che è anche un tenero pargolo con dueocchioni ben fatti.La pietà popolare ha attuato un’immagine de-vozionale applicando alcuni elementi che con-notano l’icona bizantina – di essere dipinta daSan Luca, di essere giunta dall’Oriente, di esserestata ritrovata prodigiosamente, di operare mi-racoli, di proteggere la città – ad una raffigura-zione che bizantina non è oppure lo è in modosviluppato verso uno stile diverso per avveni-menti di carattere storico-artistico. La datazionedell’affresco di Santa Maria del Castello è quindipiù tarda e testimonia quel passaggio dallascuola di Cimabue al primo Giotto verificatosinel cantiere di Assisi, con i trapassi stilistici dif-fusi nell’area napoletana dal Maestro di S. Sal-vatore Piccolo a Capua, dal Maestro delle Storiedella Maddalena in San Lorenzo a Napoli e spe-cialmente dalle elaborazioni di Montanod’Arezzo. La componente assisiate cimabuescae proto–giottesca è evidente nella definita pla-sticità, ottenuta con intenzionali passaggi chia-roscurali che fanno dedurre una datazione deldipinto nell’ambito della cultura richiamata,forse entro l’ultimo decennio del secolo.Notevole esempio dell’arte della lavorazione deimetalli è rappresentato da uno dei piatti da que-stua di origine norimberghese, di cui in Calabriala sola diocesi di Cassano allo Jonio possiedevari esemplari.Davanti alla Madonna del Castello – nel corsodella storia – per invocarne l’aiuto o renderleomaggio, si sono inginocchiati imperatori, re,baroni, signori, clero nelle varie gerarchie, artisti,letterati italiani e stranieri, combattenti e il po-polo tutto. L’Imperatore Carlo V – reduce dal-l’impresa di Tunisi – il 13 novembre 1535, fece ilsuo ingresso solenne nel Santuario e rimase tal-mente attratto dall’immagine della Vergine, cheda Napoli – nel diploma con il quale concedevaa Castrovillari il titolo di città – ordinò che ognipersonaggio insigne lì arrivato, avesse in avve-nire fatta la solenne entrata nella Chiesa di S.Maria del Castello.Oggi il colle sul quale sorge il Sacro Tempio dellatenerissima Theotòkos, mostra inarrestabilisegni di cedimento dovuti all’ingiuria del tempoe all’incuria dell’uomo. Nella dolce Castellana lamoltitudine dei fedeli si riconosce, si ritrova eimplora ai suoi piedi come a un approdo fidu-cioso di fede e di amore, di conforto e inces-sante richiesta di serenità, confidando in undovuto intervento che spinga le energie civili asalvaguardare il sacro luogo, dal quale si eleval’arcana sinfonia di anime credenti. Questo al-l’unisono con il canto che mormora da sempreil Coscile dal fondo della valle, nell’intreccio no-stalgico che dalle azzurre vette recita il Pollinoin una muta preghiera a Lei, la dolcissima Ma-donna dagli occhi grandi.

Mario Vicino

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Ho provato grande emozione di fronte allatomba di Mons. Giuseppe ANGELONI, nel pic-colo cimitero di Preseglie ( Brescia), nel freddopomeriggio di lunedì dell’Angelo ! I miei geni-tori mi avevano tanto parlato di questo Sacer-dote, loro Padre spirituale, Parroco, Padre deipoveri e dei derelitti. Mi raccontavano che,spesso, sul ponte “ della Catena”, nei pressi dellachiesa della SS. Trinità, della quale era Arciprete,i poveri lo attendevano ed Egli dispensava loroquanto, in quel momento, possedeva: denaro,cibo, finanche le sue scarpe ed il cappotto, neimesi invernali. Arrivava in chiesa scalzo ed in-freddolito ! Per non parlare, poi, della suagrande opera : il Convitto vescovile “ SacroCuore”; cenacolo di Cultura, di Formazione, diEducazione per centinaia di giovani di Castro-villari e del Territorio; fucina di gran parte dellaClasse dirigente della Diocesi di Cassano e dellaProvincia di Cosenza. Per completare que-

st’opera, terminati i fondi stanziati dalla SantaSede, non aveva esitato ad utilizzare i suoi ri-sparmi e quelli di sua madre, N.D. Caterina TA-LIANI. Era, infatti, giunto nella nostra Diocesi daBrescia, come Segretario del Vescovo GiuseppeRovetta, nel 1011 e a Castrovillari, come Parrocodella SS. Trinità, nel 1915, allo scoppio della IGuerra mondiale .Laureato in Teologia e Filoso-fia, fu ordinato Sacerdote nel luglio del 1906 efu insegnante di Latino e Greco, prima nel Se-minario di Brescia e, poi, in quello di Cassanoallo Jonio. Agli inizi degli anni ’40 fu costretto a lasciare Ca-strovillari e la Diocesi, per forti divergenze conl’allora Vescovo, Mons. Raffaele Barbieri. Scrive,a proposito, don Ciccio PENNINI che lo sostituìcome Rettore del Convitto Vescovile :” Vennel’ora della prova. L’accettò con umiltà. La so-stenne con rassegnazione e con fortezza. Manon seppe frenare il pianto, allorchè partì da Ca-

strovillari, che per circa un trentennio era statoil campo del suo meraviglioso apostolato”. Sispense, con Castrovillari nel cuore, il 17 gennaio1951, a Preseglie, dov’era nato il 6 dicembre1883. Morì povero, anzi poverissimo, così comesempre visse. Mentre pregavo e guardavo la suafoto posta sulla lapide, sembrava che mi dicesse

:” Riportami a Castrovillari, dove ho lasciato ilcuore . Vorrei riposare, per sempre, nella miachiesa della SS. Trinità !” Gli ho risposto: “ DonPeppino caro, ci proverò e mi impegnerò perfarVi ritornare nella Vostra Città.”

Giovanni Donato

Don Peppino Angeloni...quel suo grande amore per Castrovillari

Le piccole operaie del Sacro Cuore di Gesù hanno pianto la dipartita di Suor Leonarda Miglio,che da anni in Castrovillari ha speso la sua vita dedicandosi all’accoglienza dei poveri e al-l’educazione dei bambini. La sua casa, ereditata dai suoi amati genitori, è stata soprattuttoluogo di vita vissuta per le consorelle e santuario di preghiera.Assistita fino alla fine dall’amore delle consorelle e di Suor Orlanda, che l’ha sostenuta nell’ul-timo scorcio della sua vita nutrita di sofferenze, ha dato la sua anima a Dio martedi’ 14 Aprile.Dalla sua cappella, dove era stata sistemata, si sono elevate preghiere e canti, il tutto scanditodalla liturgia delle ore. A conclusione si è tenuta una veglia di preghiera dalle ore 22,00 alle23,00 alla quale hanno partecipato fedeli e amici: in questa ora,dopo l’invocazione allo Spirito,si è dato ampio spazio alla meditazione della parola di San Paolo ai Colossesi (3,1-4) “Se sieterisorti con Cristo, cercate le cose di lassu’”….Esortazione di Paolo per il cristiano il quale deve vivere come creatura risorta che tende alle re-altà divine… Cristo, con la sua morte, ci offre la circoncisione spirituale del Battesimo e ci rendepartecipi della sua pasqua gloriosa. Sono seguiti la compieta e i canti.Alle 15,30 di mercoledì l’ultimo saluto a Suor Leonarda nella chiesa dei Sacri Cuori dove ad ac-coglierla vi erano numerosi fedeli e molte consorelle accorse da varie località. “Il canto delmare”, intonato dal coro, ci proiettava nella gloria conquistata da Cristo, il quale per sempre hasconfitto la morte. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vicario Don Francesco DiChiara insieme ai sacerdoti delle varie comunità: Don Giuseppe Arcidiacono, Padre Godé, PadrePaolo Sergi, Don Nicola Arcuri ed il nostro parroco, Don Carmine De Franco. Nell’Omelia, DonFrancesco ha tracciato le qualità della consacrata, la quale ha speso la sua vita per amore delcuore di Gesù e di Maria, a cui apparteneva come religiosa. Sin dalla giovane età ha risposto allachiamata di Dio, aderendo all’Istituto delle piccole operaie, fondato dal venerabile Mons. Fran-cesco Maria Greco e dalla serva di Dio Madre Teresa De Vincenti. Ha lasciato tutto per il Signoresicura di ricevere il centuplo nell’altra vita.La crisi di valori che stiamo vivendo in questi tempi ci consegna una generazione a cui troppospesso manca l’audacia di abbandonare tutto e lasciarsi rapire radicalmente da Cristo, da quisi eleva l’accorata preghiera a Suor Leonarda,affinchèdal cielo, possa continuare a sostenerel’Istituto delle Piccole Operaie pregando il Padre che mandi sante vocazioni alla sua messe.

Elisa Magnelli

L’ultimo saluto a Suor Leonarda

I “Licei Mattei”, con il patrocinio del Comune diCastrovillari, in collaborazione con l’AccademiaPollineana, unitamente all’Associazione “Un sor-riso per la città”, nella ricorrenza della "Giornatamondiale" del Libro”, giovedì 23 Aprile p.v., apartire dalle ore 10:00, presso l’Auditorium dellaScuola, presentano: Ciak!#ioleggoperchè. Sitratta di un’iniziativa ispirata da una manifesta-zione nazionale omonima (#ioleggoperchè), pa-trocinata dal MIUR e promossa dall’ AIE -Associazione Italiana Editori-, alla sua prima edi-zione nel 2015, una sorta di chiamata per tuttiquelli che credono nel valore sociale della let-tura, una grande iniziativa di promozione dellibro, fondata sulla passione dei suoi protagoni-sti - i lettori che diventano ambasciatori del pro-getto - indirizzata al pubblico dei non lettori e

dei “lettori deboli”. Il progetto intende essereun'azione incisiva, sul territorio nazionale e suimedia, realizzata dagli editori italiani, ma checoinvolge istituzioni, biblioteche, associazioni,università, teatri, scuole, etc. e vede la parteci-pazione di tutto il comparto del libro. Su scalanazionale, si articola in un'ampia serie di inizia-tive, azioni, eventi mediatici ed eventi sul terri-torio, e vede il suo apice nella giornata del 23aprile, “Giornata mondiale del libro e del Dirittod’autore”. Quest’ultima fu istituita nel novembredel 1995, anno in cui l’UNESCO, volendo pro-muovere il libro e la lettura, ha dichiarato il 23aprile “Giornata mondiale del libro e dei dirittid’autore”. Per celebrare questa ricorrenza, ilLiceo Scientifico “E. Mattei” di Castrovillari, or-ganizzerà l’evento “Ciak!#ioleggoperchè”, che

prevede scambi dei libri preferiti tra gli studentipartecipanti, muro sociale realizzato su una sce-nografia degli artisti castrovillaresi FrancescoOrtale e Marilena La Polla, che riproduce ap-punto un muro, su cui gli studenti attacche-ranno i loro post-it colorati messaggiando aivisitatori le loro personali motivazioni alla let-tura e le citazioni dei loro libri preferiti. Inoltre,saranno videoproiettati i 10 migliori videocon-test in cui, “mettendoci la faccia”, gli studenti delLiceo Sc.“E. Mattei” dichiareranno a tutti il lororapporto con la lettura e con il mondo dei libri.Porgeranno i saluti istituzionali il Dirigente Sco-lastico, prof. Bruno Barreca e il CommissarioStraordinario del Comune di Castrovillari, dott.Massimo Mariani. Sarà presente in auditorium ilgiovane filmaker Stefano Simone, originario diManfredonia che, ispirato da un racconto delloscrittore ed editore toscano Gordiano Lupi, hagirato il film “Gli scacchi della vita”, incentratosul disagio giovanile, ma sopratutto sulla possi-bilità di superare i traumi dell’esistenza anche

da parte di chi non è “nato con la camicia”. Il filmsarà proiettato sul maxischermo dell’Auditoriumdella scuola. Dopo la sua visione, gli studenti,stimolati da lettori esperti e da animatori cultu-rali, parteciperanno ad un dibattito con il registasul tema affrontato nel film: l’adolescenza ed ilsuo problematico affacciarsi al mondo reale, alladimensione adulta dell’esistenza, mentre cia-scuno è impegnato a giocare la propria partitasulla scacchiera della vita, alle prese con il pas-sato ed i suoi traumi, grandi o piccoli che siano.Per sottolineare la valenza dell'evento, nella“Giornata mondiale del libro e del diritto d’au-tore” piace ricordare le parole di Milagros delCorral, direttrice in carica all'UNESCO: “Esistonolibri su tutti i temi, per ogni pubblico ed ognimomento. Ma dobbiamo fare in modo che i librisiano disponibili per tutti, dappertutto."

Referente Comunicazioni EsterneProf.ssa Filomena Bloise

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Ciak!#ioleggoperchè

Proprio quando questo territorio cercava di oc-cupare un posto importante fra le mete del tu-rismo “alternativo”, un incidente o, piùprecisamente, la mancanza di accortezza di am-ministratori senza prospettive e di imprese che,alcune volte, hanno sottovalutato i rischi dei la-vori , hanno fatto cadere, non solo una campatadi un ponte, ma prospettive e sogni. Parliamodi Laino Borgo ,Laino Castello e Mormanno, ter-ritori che l’incidente sul Viadotto Italia del 3marzo ha letteralmente stravolto.Negli ultimi decenni si è sviluppata una do-manda turistica basata su destinazioni “nuove”,mete secondarie, in luoghi meno noti che puntasu elementi tipici: tradizioni, eno-gastronomia,tracce storiche o attività naturalistiche.I nostri paesi potrebbero rispondere a tale do-manda turistica: a Laino Borgo il turismo spor-tivo è il settore che più di ogni altro ha raccoltoampi consensi . La spettacolarità e l’unicità diuna discesa lungo le Gole del fiume Lao attra-verso il rafting, canoa o trecking o canyoning èun prodotto che può essere vissuto in manieredifferenti: lo si può praticare, lo si può guardareo semplicemente godere nella consapevolezzadi frequentare un luogo fuori dall’ordinario. In-torno a tali attività si sono fatti ingenti investi-menti, create varie strutture ricettive,promozioni di eventi e manifestazioni sportive,come la “Regata del Pollino” . Ma a seguito del-l’incidente autostradale e del conseguente se-questro dell’intera area interessata dal Viadottosono state sospese in parte le attività sportive

lungo il fiume e la totale fruizione nella zonadelle Gole. Non solo è perduto il periodo pa-squale ma si può affermare che anche la sta-gione estiva è ormai irrimediabilmentecompromessa. Se anche un risvolto positivo si potrebbe intra-vedere nel passaggio forzato di un tale flusso ditraffico nelle nostre zone ancora poco cono-sciute, si ha la prova di quanto tutto ciò sia inu-tile nel caso del centro storico di Laino Castello.Uno dei borghi più caratteristici di tutta l’areadel Pollino ancora fermo e impantanato negli in-finiti e discutibili lavori di ristrutturazione chene limitano totalmente l’accesso. Siamo difronte ad un borgo senza vita e, che con le at-tuali tecniche di ristrutturazione, anche senzaidentità e storicità: il turista si trova di fronte aedifici storici con intonaci e colori inusuali e prividi legame con la storia. I lavori proseguono astento da decenni senza un chiaro indirizzo al-l’utilizzo o alle finalità dei lavori. Anche nelnuovo centro l’attuale situazione va a stravol-gere vita quotidiana e tradizioni del luogo: nonè più possibile svolgere cortei funebri o religiosie feste tradizionali che richiamavano turisti per

la loro unicità. Oltre al danno arrecato al turi-smo assistiamo alla distruzione del territorio. Ilavori di ammodernamento della A3 prose-guono senza controlli nel rispetto del territorio.Boschi rasi al suolo, piccole vallate diventate di-scariche di materiale a cielo aperto, “campi base”in posti che erano destinati ad aree da campeg-gio …e si potrebbe continuare a raccontare dizone bellissime che vengono distrutte. Tuttoquesto all’interno del Parco Nazionale del Pol-lino dove la popolazione è stata costretta ad ac-cettare vincoli rigorosi e spesso assurdi. Dovenon è possibile tagliare un albero per uso pri-vato nel proprio terreno, dove per fare una pic-cola variazione edilizia alla propria abitazione èpraticamente impossibile e dove a queste im-prese è permesso di tutto. Basterebbe farsi unapasseggiata nelle contrade di Capolanzo,Fuorno, Morgilongo di Laino Borgo oppurenelle contrade di Molinaro e Piano Laria di LainoCastello per vedere ciò che si è lasciato fare.Mormanno nella località Pantano aveva la suapiù grande risorsa: uno specchio d’acqua in-torno al quale si erano sviluppate attività spor-tive, manifestazioni tipiche e un villaggio

turistico; territorio che oggi si è trasformato inun immenso cantiere- discarica. Tutto questosotto gli occhi di amministrazioni “compiacenti”ma soprattutto sotto gli occhi di un Ente Parcoguidato da un Presidente che ancora una voltasi dimostra incapace a svolgere il suo mandatoa tutela del territorio.I numerosi agriturismi , B&B e strutture alber-ghiere sorti negli anni per rispondere ad un diffi-cile ma avviato turismo di autenticità,sembrano oggi godere dei benefici che portanoquesti lavori. Sono molti gli operai che risie-dono o usufruiscono di tali strutture, ma si staperdendo di vista quello che resterà da questamutevole e incerta situazione : un territorio de-vastato da discariche di materiali e strade im-praticabili, la diffidenza dei turisti a frequentareluoghi non più tranquilli e salubri ma caotici oimpraticabili. Si rischia, alla fine di questi lavori,di ritrovarsi con turismo decimato o inesistenteche si era cercati faticosamente di avviare e svi-luppare.Consapevoli che l’ammodernamento dell’auto-strada sia utile e indispensabile, non si punta ildito contro i lavori, ma contro le amministra-zioni e gli Enti vari, primo fra tutti l'Ente Parcodel Pollino, che avrebbero dovuto supervisio-nare e tutelare il territorio affinché i lavori po-tessero svolgersi senza stravolgere il territorio edevastare il precario equilibrio socio-economicodi questi paesi.

Antonello De FrancoComitato lasta

Crollo del Viadotto sull’A3Il turismo muore

Lo scorso 19 aprile si è svolto presso il Jolly Hotela Castrovillari un incontro pubblico sul temadella cooperazione economica nel settore assi-curativo. Al centro della tavola rotonda, patroci-nata dalla Confcooperative Calabria e dallaBanca di Credito cooperativo (BCC) “Mediocrati”,il caso della Compagnia del Sud: l’ambiziosotentativo di dar vita nel nostro territorio a unacompagnia assicurativa in forma cooperativa.La CdS SCpA(Compagnia del Sud Società Co pe-rativa per Azioni) nasce dal sogno che il suo pre-sidente, Franco Ferro, ha condiviso con amici ecolleghi. Dopo una vita nel settore assicurativo,egli ha deciso di tentare ciò che mai nessunoprima di lui aveva osato intraprendere alle no-stre latitudini: fondare una compagnia assicura-

tiva nel cuore di quel Meridione sempre tantobistrattato dalle maggiori compagnie assicura-tive operanti a livello nazionale.Nel freddo universo delle assicurazioni, propriodal Sud più profondo parte un progetto econo-mico e associativo che vuole mettere insiemepersone per bene: professionisti, piccoli im-prenditori, artigiani e commercianti. La CdSvuole essere una compagnia assicurativa solidache possa portare sviluppo e occupazione sulnostro territorio e allo stesso tempo possa di-mostrare come anche nel Meridione, terra dimafie e malaffari, sia possibile mettere insiemele migliori energie e professionalità per fare im-presa in maniera sana e solidale. La CdS, quindi,indica una strada: quella della cooperazione e

della mutualità per uno sviluppo alternativo ediffuso del Mezzogiorno. Di questo si è discussonella tavola rotonda di domenica scorsa, allaquale hanno preso parte il presidente della CdS,Franco Ferro, in rappresentanza del presidentedella Confcooperative Calabria, Camillo Nola; ilconsigliere regionale Salvatore Monaco; il re-sponsabile del Settore cultura dell'Associazionenazionale dei Comuni italiani (ANCI) Giovani Ca-labria, Francesco Lo Giudice; il docente univer-sitario Giuseppe De Bartolo; la coordinatrice delGruppo CdS Pollino, Annamaria Maradei e ilgiornalista Oreste Parise. «Il sogno Compagniadel Sud sta diventando realtà», ha asserito il pre-sidente della costituenda realtà assicurativa me-ridionale. «Ad oggi contiamo oltre 700 soci ed

abbiamo raccolto gran parte del capitale socialenecessario ad ottenere le autorizzazioni per en-trare nel mercato assicurativo. Basta un altro pic-colo sforzo nel diffondere il nostro progetto, edentro fine anno si potrà realizzare il nostrosogno: nascerà la prima compagnia assicurativacon sede nel Sud d’Italia ed una delle poche alivello nazionale in forma cooperativa», ha inol-tre affermato lo stesso. Gli altri interventi hannoribadito l’assoluta validità del progetto della CdSe la sua importanza per il tessuto economico delnostro territorio, sia in termini di prospettive oc-cupazionali (dirette e indirette), sia come mo-dello per analoghe iniziative imprenditoriali informa cooperativa in altri settori economici.

Presentata a Castrovillari la “Compagnia del Sud”

L’ Associazione Culturale Promoidea Pollino edi-trice del settimanale cartaceo Il Diario di Castro-villari e del Pollino, intende pubblicare messaggielettorali a pagamento in occasione delle elezioniamministrative che si terranno il 31 maggio 2015.Tali messaggi riporteranno la dicitura “Pubblicitàelettorale” e il nome del committente per il candi-dato. Tutto ciò nell’ambito della legge che regola-menta la vendita degli spazi pubblicitari perpropaganda elettorale nel rispetto delle Delibereadottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comu-nicazioni della Repubblica Italiana.

Alla luce di quanto sopra, si rende noto quantosegue:1) gli spazi di propaganda saranno offerti a tutti ipartiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati chene facciano richiesta;2) in caso di alleanze, ogni partito sarà consideratoin modo autonomo;3) le prenotazioni e la consegna del materiale saràpossibile in qualunque giorno fino a 3 giorni primadella data ultima utile per la pubblicazione e la dif-fusione di messaggi elettorali, e gli spazi disponi-bili saranno assegnati esclusivamente in base alladata ed ora della stipula del contratto;

4) in ottemperanza alle norme di legge che vie-tano di effettuare pubblicità nel giorno antece-dente alle elezioni, la pubblicità di cui sopra verràrimossa entro le ore 24 del 29 maggio 2015;5) per prendere visione delle tariffe delle varieforme pubblicitarie (uguali per tutti i committenti),per richieste di informazioni e di pubblicazione dimessaggi di propaganda elettorale a pagamentoe necessario scrivere alla mail: [email protected] [email protected]

Il PresidenteAngelo Lorenzo Filomia

Elezioni amministrative 2015 Codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale sul settimanale

“Il Diario di Castrovillari e del Pollino” Documento redatto ai sensi della legge 22 febbraio 2000 n. 28 e s.m.i. (GU n.43 del 22-2-2000)

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG.7

Torna “ Il mercatino dell’usato di Castrovillari e dintorni” IVedizione, a Castrovillari via Roma/ Corso Garibaldi, dome-nica 24 maggio. Il mercatino vintage e dell'artigianato crea-tivo organizzato dall'associazione culturale “Si, mama”. Nuovalocation, all’aperto, grazie alla bella stagione, adottata conl'obiettivo di rivitalizzare l’isola pedonale ed avviare una seriedi eventi che si susseguiranno fino ad Ottobre. Novità di que-sta IV edizione la presenza della zona hobbisti con le lorosplendide creazioni e la zona “mercatino delle Pulci” con i loroaffascinanti pezzi antichi. Per l'intera giornata i visitatori po-tranno trovare prodotti di qualità, riciclo creativo, vintage,gioielli, antichità, e altro, esposti in modo accattivante. Ci saràspazio anche per la solidarietà.

Dopo diverse segnalazioni da parte dei commercianti delmercatino di Canal Greco, Il marciapiede di ingresso da ViaRoma , è ancora rotto.Questa volta a pagarne le spese è stata la signora B. R. di 80anni. L’anziana, mentre percorreva il marciapiede tra Via Romae Canal Greco per recarsi al mercatino settimanale, nel pas-sare sulle mattonelle rotte cadeva a faccia in giù. Fortunata-mente era giorno di mercato, quindi , immediatamente èstata soccorsa da molti commercianti e passanti. Il sig. La Polla,ed altri, vedendo la signora ferita in piu parti, preoccupati,chiamavano l’ambulanza dell’Ospedale e la signora veniva ri-coverata.Un appello al sig. Commissario: visto che Castrovillari è di-ventato un paese per vecchi, un dormitorio per i residenti unpaese di solo passaggio, autostrada permettendo, faccia ag-giustare almeno i marciapiedi con le tar...tasse che paghiamo!

Siamo stanchi di pregare per i nostri diritti!!!Salvatore Bifano

Ancora una volta cittadiniinascoltati !!

Torna il Mercatino dell’UsatoSi trasferisce su Via Roma

Nuovi sopralluoghi a Oriolo. E' quanto è stato deciso nel corsodi una nuova riunione del tavolo di monitoraggio del feno-meno franoso che sta interessando il territorio del Cosentino,che si è svolta nei giorni scorsi in Prefettura a Cosenza. La riunione, alla quale hanno partecipato i tecnici della Re-gione, dell'amministrazione provinciale, del Cnr e del Comunedi Oriolo si è sviluppata in due fasi. Nella prima è stato fatto ilpunto sugli interventi a tutela della pubblica incolumità giàadottati e da adottare nell'immediato, al fine di garantire - èscritto in un comunicato della Prefettura - sempre minori di-sagi per la popolazione interessata dall'evento franoso. In par-ticolare, si è stabilito di verificare, mediante sopralluogotecnico nella frazione Santa Marina, la possibilità di renderepercorribile, tramite interventi specifici, una strada interpo-derale che, essendo al di fuori del fronte di frana, consenti-rebbe un valido percorso alternativo alla strada provinciale inpiù punti franata. Inoltre, sarà garantito un drenaggio dell'ac-qua in eccesso nel corpo della frana che ha interrotto la stradaprovinciale anche nel tratto che conduce alla vicina Basilicata,in modo tale da alleggerire il versante e valutare ulteriori in-terventi di ripristino della viabilità. Il Comune, con il supportodella protezione civile regionale, redigerà un piano speditivodi evacuazione da attivare nel caso di una evoluzione del fe-nomeno franoso. La seconda parte dell'incontro è stata foca-lizzata sulle iniziative da adottare per la mitigazione del rischioidrogeologico nel territorio comunale di Oriolo. Il presidentedella Regione, intervenuto all'incontro, ha rappresentato diaver già stanziato 600mila euro, destinati ai primi interventiper la messa in sicurezza del territorio di Oriolo, al quale an-dranno ad aggiungersi le risorse che saranno allocate nelprossimo Accordo di programma quadro.Il rettore dell'Unical, Gino Crisci, ha espresso la disponibilitàdell'ateneo a offrire le professionalità tecniche sia per lo stu-dio delle cause che hanno generato il movimento franoso, cheper la redazione di progetti di mitigazione del rischio.Al riguardo, il prefetto ha offerto la disponibilità della Prefet-tura a ospitare un tavolo tecnico composto da professionalitàdella Regione, del Cnr, della Provincia, del Comune e dell'Uni-cal.

Nuovi sopralluoghi ad Oriolo per lafrana che sta isolando l’abitato

DITELO AL DIARIO

È stato trovato morto Ambrosio Pittelli, il 63enne di Castro-villari che era scomparso lunedì pomeriggio. Dell'uomo nonsi avevano più notizie. Il 63enne non aveva fatto ritorno a casae i familiari, preoccupati, avevano lanciato l'allarme. Poi la ri-cerca initerrotta delle forze dell'ordine e dei volontari. Fino altragico epilogo.L’uomo si sarebbe impiccato. Il cadavere diPittelli è stato trovato in contrada “Dolcetti”, nelle campagnedi Castrovillari, all’interno del rudere di un casolare. Sul postosono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Castrovil-lari.

Gent.mo Diario,si fa tanto parlare di mala sanità in Italia ed, invece, io Tiscrivo per segnalarti un’oasi di eccellenza medica che hoavuto la fortuna (nella mia sfortunata storia) di conoscereal Policlinico di Bari-Università degli Studi “Aldo Moro”.Lo so che può sembrare strano ringraziare l’Unità Opera-tiva di Otorinolaringoiatria, diretta egregiamente dal Prof.Nicola Quaranta, dalle Tue pagine, perché forse né lui, néil suo staff, le leggeranno mai (mai dire mai! ndr).Ma lo voglio fare comunque per infondere coraggio inchi, imbattendosi quotidianamente in pessimi esempi disanità, possa sperare e lottare affinché qualcosa cambi,avendo la consapevolezza che la gentilezza, il sorriso esoprattutto il dialogo con il paziente aiutano tantoquanto cerca di fare la sola cura fine a se stessa.Prima di approdare a Bari, infatti, avevo tentato invano dipoter essere curata al Pronto Soccorso del nosocomiodella mia amata Castrovillari, dove mi ero rivolta con fi-ducia alle 5,30 di una terribile notte e dove ad acco-gliermi era stata solo un’infermiera la quale, inizialmente,aveva anche tentato di scoraggiare la mia permanenza lì:solo dopo un’oretta abbondante ero stata visitata da unmedico; alle 8,00 mi era stato effettuato il prelievo ema-tico per le analisi di routine; non mi era stata praticata al-cuna ecografia né Tac (nonostante l’evidentetumefazione riportata anche in cartella clinica di dimis-sione); sottoposta a consulenza specifica, era statoescluso un problema otorinolaringoiatrico.Forse il caso ha scelto per me. Alle 9,30 ho deciso volon-tariamente di abbandonare quel Pronto Soccorso e ben-ché avessi la febbre molto alta, mi sono recata nelcapoluogo pugliese, affrontando un viaggio di circa treore.Lo ripeto, forse la sorte ha deciso che continuassi a vivere.Anche qualche ora in più e non sarei arrivata al traguardodei quarant’anni che quest’anno compio.Lo stesso giorno, infatti, alle 23,30 sono stata operata conurgenza nel reparto di Otorinolaringoiatria del Policlinico.Ma quello che più mi ha colpito è stato che a distanza diquindici giorni dall’intervento, recatami lì per un con-trollo, una dottoressa, che il giorno del ricovero mi avevavisto in ambulatorio per non più di dieci minuti, mi ha ri-conosciuta e salutata e mi ha anche confidato che ilgiorno dopo si era informata sul mio stato di salute.Solo il caso ha scelto per me o qualcosa’altro? Lascio de-cidere a Voi lettori.Di certo so che da quest’esperienza, che mi ha segnataper sempre, porterò nel cuore la disponibilità del perso-nale medico e para-medico del reparto, la loro cordialità,i loro sorrisi e soprattutto la loro professionalità.La buona sanità se si vuole, si può.Un ringraziamento speciale, infine, va a mio marito, che,nonostante le mille difficoltà, mi è stato sempre accantoed a mia madre, scricciolo d’acciaio, che, durante la miadegenza, non si è mai allontanata dal mio letto d’ospe-dale.

Lettera firmata

La buona sanità se si vuole, si può

Trovato impiccato un 63ennedi Castrovillari

La frana della Madonna del Castello e l’ex casa di riposoRescia sono 2 argomenti che interessano la Città. La cit-tadinanza andrà a votare prossimamente ed il nuovo sin-daco che verrà eletto dovrà farsi carico seriamente diquesti problemi irrisolti. La frana e la fondazione Resciasono state annoverate nella lista delle vergogne perché,entrambe, sono lì a marcire mentre la politica dormesonni tranquilli. Nessun ascolto tra quei “baroni della po-litica” che altrove sarebbero stati scudieri e che sono ve-nuti qui solo per prendere voti e non per dare. È così chesi è persa la religione delle cose e la fede delle persone. Ilsindaco che verrà troverà una situazione terrificante nellaCittà che ha bisogno di una cura da cavallo per risanarla.Il risultato è sotto gli occhi di tutti e consiste in un inde-bolimento delle persone e della società. Siamo di frontead una esplosione a catena. La violenza dilagante, la cor-ruzione, il dissolvimento di un codice etico e valoriale, ilbene e il male, la verità e la menzogna, concorrono ad undecadimento dell’identità culturale.

Pinuccio Vizzi

Le vergogne della città

Aumenta il biglietto e diminuiscono i servizi … una nuova ma-novra politica? No, è quello che sta succedendo con i servizidi trasporto pubblico delle ferrovie della Calabria. Mi capitaspesso di prendere l’autobus delle ferrovie della Calabria. Daquasi un anno non se ne può più: sedili rotti o addirittura man-canti, in condizioni igienico-sanitarie pessime, autobus che sirompono per strada, facendo fare ritardo a tutti i passeggeri,e tutto questo capita a giorni alterni … perché?! Eppure è lostesso autobus! Un giorno è perfetto e l'altro non ci si può ne-anche salire. Parlando con gli autisti (che in qualche modo siimbarazzano senza colpa delle condizioni degli autobus) hoscoperto che non succede solo a Castrovillari, ma in tutte lesedi delle Ferrovie della Calabria, che, appunto, da quasi unanno, ha ridotto i servizi del 50%. Quindi un giorno aggiu-stano e puliscono gli autobus e il giorno seguente no! Io peròcome tutti, il biglietto lo pago tutti i giorni e pure per intero,senza lo sconto del 50%! Mi chiedo: come può la regione Ca-labria fare dei tagli così drastici sull’efficienza e la pulizia dimezzi, invece di potenziare questi servizi essenziali, per atti-rare più viaggiatori possibili e far rinascere una società di pub-blico trasporto?! Almeno che non ricadano su di noipasseggeri questi danni tagli!

Anonimo viaggiatore

Aumenta il bigliettoe diminuiscono i servizi...

Sconcerto e indignazione a Villapiana, dove il sindaco PaoloMontalti, è stato vittima di un grave atto intimidatorio. Ignotihanno dato alle fiamme la sua auto nella notte. I sindaci dellaSibaritide esprimono sdegno e fanno quadrato attorno al sin-daco. Vicinanza dal sindaco di Corigliano Geraci e da tantiprimi cittadini. La lista “Obiettivo Villapiana” e tutti i suoi so-stenitori nello stigmatizzare il vile gesto invitano il sindaco anon fermarsi, ad andare avanti nell’operazione di risanamentodell’ente. Anche la Condotta Slow Food Pollino - Sibaritide -Arberia/versante ionico cosentino esprime piena solidarietàe vicinanza al sindaco, componente dell’associazione. “Simili,barbare aggressioni e tentativi di prevaricazione, destinati alleistituzioni ed a quanti ogni giorno, con impegno e abnega-zione, le rappresentano, hanno – si legge nella nota - comeunico obiettivo quello di capovolgere lo stato di diritto e le re-gole della convivenza civile. In questo modo si colpisce alcuore la fiducia e la serenità delle popolazioni. La Sibaritide ela Calabria non hanno bisogno di questo clima.

Grave intimidazione nei confronti

del sindaco di Villapiana

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 8

Il Mulino Ristopub cambia gestione, ecosì continuano le piccole e grandi sto-rie da bancone, di centinaia di tipolo-gie di birre passate alle spine, di grandieventi, di amici che si sono trovati e avolte persi, di chiacchiere e bevute...E se tra un pub e l’altro la differenza lafa la birra, ebbene da adesso in poi inquesto locale, grazie alla professio-nalità e alla passione per labuona birra del gestore e deldistributore, è presente unimpianto a “Fusto freddo”.In un impianto classico o a“Fusto Caldo” la birra passa,attraverso un sistema di raf-freddamento a serpentine,dai 25°/30° del fusto ai 2° diservizio.Questo veloce abbattimentotermico carica la birra di batteri econ l’aggiunta di CO2 con pressionepari a 2,8 BAR, il prodotto satura, per-dendo molte delle qualità e dei pro-fumi originari.In un impianto a “Fusto Freddo”, il fustoè conservato in una cella frigo a tem-peratura costante di 2° e la quantità ciCO2 aggiunta è soltanto di 0,8 BAR.La birra, quindi non carica batteri, ri-sulta meno gassata rimanendo co-munque frizzantina e mantiene laqualità e la purezza originarie.Potete così bere una buona birra, gu-

stando a pieno il sapore di malto e ilprofumo del luppolo.Ma il Mulino, seppur puntando allaqualità della birra e dei suoi prodotti,non dimentica però la sua vocazione ela sua volontà di restare popolare nelsenso più alto della parola ed ha av-viato una programmazione ricca di se-

rate ed eventi, da vivere tra focacce,pizze, panini in tutte le salse,

plum cake salati, lasagnette,timballi di pasta al forno, ru-stici di pastasfoglia e tantoaltro ancora... A proposito lacucina resterà comunqueaperta anche a pranzo.Rimane alta l’attenzione verso

il cliente e le sue esigenze percui troveremo wi-fi e sky e po-

tremo utilizzare i ticket restau-rant.

E se proprio dovessimo festeggiareuna ricorrenza quelli del Mulino riusci-ranno a creare momenti e atmosferemagiche e differenti. Tutti al Mulino, dunque, per scoprirel'esperienza, la cortesia, l'attenzione aipiccoli particolari che il cliente richiedee gradisce, la simpatia, il sorriso e lacordialità del personale tutto vuole es-sere parte di una grande storia che cipiacerebbe restasse nei vostri ricordipiù belli.

Nuova gestione... nuovi sapori per il Mulino Ristopub

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Castrovillari – Venerdì 24 aprile, alle 21, al teatroSybaris cala il sipario sulla XVI Stagione TeatraleComunale di Castrovillari, organizzata da Apru-stum e Khoreia 2000. Si chiude in bellezza con lacommedia “Non c’è due senza te”, scritta e di-retta da Toni Fornari, dove troviamo insiemesulla scena due brillanti figli d’arte: Marco Mo-randi e Carlotta Proietti, affiancati dai talentuosiClaudia Campagnola e Matteo Vacca. “E’ stataun’avventura entusiasmante, – dicono Rosy Par-rotta e Casimiro Gatto, direttori artistici dellamanifestazione - ogni sforzo è stato ripagatodall’entusiasmo e dal calore del pubblico che hariempito il teatro Sybaris spettacolo dopo spet-tacolo. Con la grande “euforia” che ci ha regalatol’ultimo seguitissimo spettacolo invitiamo tutti apartecipare a quest’ultimo appuntamento dellastagione che sarà poi una grande festa del tea-tro e dello stare insieme”. Poi la Parrotta e Gattoaggiungono: “Un grazie di cuore a tutti coloroche ci hanno seguiti e che ci hanno fatto capireche avevamo intrapreso la giusta direzione. Undoveroso ringraziamento va al Comune di Ca-

strovillari, in particolare modo al commissarioMassimo Mariani e al segretario Maurizio Cec-cherini, che ci hanno dato questa bellissima op-portunità. Un pensiero particolare va allamemoria di un grande artista che ha lasciato unimmenso vuoto nel mondo della cultura, il Mae-stro Luigi Le Voci, a cui dedichiamo la StagioneTeatrale”. E allora, venerdì tutti a teatro con “Non

c’è due senza te”, una commedia giovane, frescae divertente che ruota intorno ad un’idea: «Per-ché non avere due mariti per essere contente eappagate?». Mariateresa, professione scrittrice,c’è riuscita, realizzando il sogno intimo, proibitoe inconfessato di ognuno di noi: la bigamia!Come Maria è sposata con Giorgio, un intellet-tuale pragmatico che la fa sentire sicura, pro-tetta dalle insidie della vita reale. Come Teresa,invece, è sposata con Danny, un artista sogna-tore che la fa vivere sospesa fra le nuvole in unmondo di canzoni e poesia. Ogni cosa sembragirare nel verso giusto in questo amore divisotra una dissertazione di matematica ed una can-zone abbozzata. Ma il destino aveva in pro-gramma di sconvolgere la vita di Mariateresacon una probabile gravidanza che le fa scoprireche nessuno dei due uomini ha la minima in-tenzione di avere figli. A complicare la già in-garbugliata situazione ci pensano proprio i duemariti, che, per puro caso, si incontrano e fannoamicizia davanti a un negozio per neonati. Lasimpatia che scatta immediata tra i due è tale

che Giorgio invita a cena Danny. A questopunto, tutto precipita. Mariateresa, messa conle spalle al muro, dovrà affrontare la situazione… con tutto ciò che ne consegue. Con le musi-che di Enrico Blatti e le canzoni di Marco Mo-randi, briosa ed esilarante al tempo stesso, “Nonc’è due senza te” esplora le complessità del-l’amore e le difficoltà della sua piena realizza-zione. Emblematica la scenografia cheriproduce due salotti di due case diverse che ri-specchiano bene il carattere dei due mariti,ignari di condividere la stessa moglie. L’uno ècolorato, bizzarro, ha le pareti adornate da vinili,l’altro è classico, ordinato fino al minimo detta-glio. Prodotta dall'associazione culturale Ron-dini e dall’associazione Sicilia Teatro, lacommedia continua a riscuotere successi neiteatri di tutta Italia, grazie all’originalità del co-pione, al gruppo di attori ben collaudato e allapresenza di quanti vorrebbero avere un piedein due scarpe o semplicemente un cuore chebatte per più di un amore.

Domenico Donato

XVI STAGIONE TEATRALE COMUNALE DI CASTROVILLARI

Non c’è due senza te” con Marco Morandi e Carlotta ProiettiGli organizzatori: “Dedichiamo la Stagione Teatrale al Maestro Luigi Le Voci”

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Il prossimo primo maggio a Milano parte laprima esposizione Universale riguardante il cibocon tutte le sue implicazione (tecniche di pro-duzioni, qualità, economie, ecc.). Pertanto, allavigilia di questo grande evento planetario e, allaluce delle attuali problematiche relative alla pro-duzione di cibo, è doverosa una riflessione ri-guardante alcuni prodotti alimentari del nostroterritorio. La sfida che ci attende per il futuro èquella di produrre cibo di qualità con tecnichesostenibili conservando la biodiversità agricola.La pianura di Sibari e il territorio del Parco Na-zionale del Pollino, come del resto tutto il terri-torio della Calabria, sono ricchi di prodotti dieccellenze e di biodiversità agricola. Da qui l’im-portanza della valorizzazione che mira alla con-servazione in situ della biodiversità e riconsiderala tecnica agronomica e la difesa delle piante inuna visione di sostenibilità ambientale. Oltre allafrutta prodotta nella pianura di Sibari, con le sueeccezionali qualità dovute sia alle proprietà or-ganolettiche che alla garanzia di sicurezza eigiene, per quanto riguarda il territorio del Pol-lino, cominciano ad assumere importanza eco-nomica, le leguminose da granella (fagioli, ceci,lenticchie, ecc.) che da sempre, sono state allabase dell’alimentazione umana grazie all’elevatocontenuto proteico (20-38%). Le leguminoseinoltre hanno un grande valore ambientale inquanto, le loro radici, sviluppano dei tubercoli ra-dicali come conseguenza del rapporto simbio-tico con dei batteri del genere Rhizobium, chesono in grado di fissare l’azoto atmosferico, gas-soso, trasformandolo in forme (nitrico ed am-moniacale) facilmente assimilabili dalle piante,fornendo alla coltura che segue nella rotazione,una discreta dotazione di azoto nel terreno. Perquesto motivo, nelle rotazioni colturali, la colti-vazione delle leguminose, è considerata miglio-ratrice delle condizioni del terreno. In Calabria,sono ben inserite nella tradizione gastronomica,specialmente i fagioli, l’ARSAC, di recente, in col-laborazione dell’Università Mediterranea di Reg-

gio Calabria e dell’ENEA, in tutto il territorio re-gionale, ha censito 120 ecotipi locali di fagioli,caratterizzandoli morfologicamente, genetica-mente e per le loro potenzialità agronomiche. Li-mitatamente al territorio del Pollino, vi sononumerose ecotipi di leguminose. Fra questi me-ritano una particolare attenzione: la Lenticchia diMormanno, il fagiolo poverello bianco, il fagioloseccagno bianco” e il “cece nostrano”, che hannoassunto un’importanza economica in quanto ri-chiesti dai consumatori. La Lenticchia di Mor-manno è un ecotipo locale di Lens culinaris Medik,caratterizzata da una elevata biodiversità intrin-seca che è ben evidente nel seme, dove si di-stinguono cinque diversi colori (Verde, Verdecon screziature verde scuro, Rosa, Beige, Beigecon screziature marrone) a cui corrispondonoaltrettanti biotipi e, per questo, nel 2010, è statariconosciuta Presidio SLOW FOOD. Il Fagiolo Po-verello bianco è un ecotipo locale di Phaseolusvulgaris L., è una coltura irrigua e si caratterizzaper il seme grosso di forma ovale, bianco, privodi screziature, bassa percentuale di tegumentoe ridotto tempo di cottura. Ha un elevato conte-nuto proteico pari a circa 26 % e alti valori di pro-teine solforate, è stato già inserito sull’ARCA delGusto e potrebbe essere candidato a Presidio

SLOW FOOD. Il cece nostrano, è un ecotipo diCicer arietinum L., per le caratteristiche morfolo-giche e fisiologiche della pianta è molto resi-stente alla siccità e non ha bisogno di molte curecolturali. In cucina è utilizzato in diversi modi ma,il piatto più famoso è “lagani e ciciri” (tagliolinicon ceci), particolarmente apprezzato, comenella tradizione, alla festività di San Giuseppe il19 marzo. Il fagiolo seccagno bianco è un ecotipodi Phaseolus vulgaris L., coltivato sopratutto interreni non irrigui da qui il nome di “seccagno”. Ilcolore del seme è bianco con superficie liscia e ilpeso dei 100 semi è pari a circa 26 grammi. Nellatradizione, veniva anche barattato con altri benialimentari quali: baccalà, pasta, olio, vino, ecc..Altri prodotti meritevoli di attenzione, semprenel territorio del pollino sono le colture orticoleestive: Fagiolo borlotto ceroso nano e rampicante;Fagiolo bianco ceroso rampicante; Zucchino; Po-modoro, Fagiolo poverello bianco, perfettamenteinserite in un’area ricca di peculiarità naturalisti-che, architettoniche, paesaggistiche e archeolo-giche, come: il Fiume Lao famoso per il rafting, laGrotta del Romito dell’Era del Paleolitico, ecc..L’alta redditività di questi prodotti è legata, oltreche alla salubrità, alla domanda di “ambiente enatura incontaminata” da parte dei consumatori

che è sempre più crescente. La Cipolla bianca diCastrovillari è un ecotipo locale che, presenta li-velli di pungenza molto variabili, con valori diacido piruvico (sostanza indice della pungenza)oscillanti tra 2,5 e 10,5 µmol (micromoli) pergrammo di peso fresco. La presenza di genotipicon livelli di pungenza molto bassi (2,5 µmol diacido piruvico/grammo di peso fresco) assimila-bili a quelli della più famosa Cipolla Rossa di Tro-pea lasciano intravedere la concreta possibilitàdi costituire, attraverso interventi di selezioneconservativa una popolazione di Cipolla Biancadi Castrovillari migliorata per uniformità edaspetti qualitativi del bulbo. Il tartufo è un altro prodotto di altissimo pregiodel quale il Pollino è molto ricco e le principalispecie presenti sono: Tuber mesentericum (tar-tufo mesenterico o tartufo nero di Bagnoli),Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato), ilTuber aestivum (tartufo estivo o scorzone), ilTuber aestivum f. uncinatum (tartufo uncinato),Tuber brumale f. moschatum (tartufo nero d’in-verno o tartufo moscato), ecc. Per la tipizzazionedelle specie di tartufi del Pollino è in atto un pro-getto dell’ARSAC di Castrovillari in collabora-zione del CNR di Perugia e della condottaPollino-Sibaritide-Arberia di Slow Food. L’altoionio Cosentino è caratterizzato dalla presenzadi due varietà di agrumi: L’arancio biondo tardivodi Trebisacce e il Limone di Rocca Imperiale. L’aran-cio biondo tardivo di Trebisacce è una varietà dellaspecie Citrus sinensis L., i frutti, a polpa dolce, pre-sentano pochi semi e la maturazione avvienedall’inizio di maggio a tutto luglio. Per il suogusto particolare, continua ad essere molto ap-prezzato per il consumo tal quale, per le spre-mute e per la trasformazione in altri prodotti(dolci, ecc). Il Limone di Rocca Imperiale è una va-rietà della specie Citrus lemon, ha ottenuto il ri-conoscimento IGP (Indicazione GeograficaProtetta), i frutti si caratterizzano per un alto con-tenuto in limonene, una acidità variabile dal 4 al7% e una resa in succo generalmente superioreal 25%, oltre a preziose essenze naturali di oli es-senziali di particolare aroma.

Luigi Gallo(*)(*)ARSAC-Centro di Divulgazione

Agricola (Ce.D.A.) n. 2 - Castrovillari

I nostri prodotti d’eccellenza all’Expo 2015

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126Edito da Associazione Culturale PromoIdea PollinoSede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - CastrovillariStampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001Tiratura: 5.000 copieDistribuzione gratuita il sabato e la domenicaa Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno

Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile - Luigi Troccoli

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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINOPeriodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

E' stato finalmente approvato il progetto dal ti-tolo "Un amico Avo ai Poliambulatori” e sancitoda un accordo, con un protocollo d'intesa tra ilDistretto sanitario Esaro-Pollino-ASP di Cosenza-Direttore Dott. V. Arena e l'Associazione AVO re-gionale (Pres. Danilo Ferigo) e l'AVO diCastrovillari (Pres. Giovanna Corea ). Precedutoda un mini corso di formazione, si è dato subitoinizio all'effettivo servizio e già i volontari localioperano attivamente, per ben 4 ore al giorno,inquesta nuova sezione ospedaliera, dando unforte contributo d'aiuto con la loro presenza,sensibili ai bisogni ed alla dignità della Personadei singoli utenti.Soddisfatta la Presidente, Gio-vanna Corea, che sulla base delle linee-guidadella Federavo, entusiasta di tale progetto, contenacia, si è adoperata per far sì che tale lavorodiventasse attiva realizzazione. La sua perseve-ranza è stata premiata. Elogi sono stati espressi,nelle conferenze e nei convegni tenuti a tal pro-posito; in primis dal dott. Arena, sopra citato, neiriguardi dei Volontari AVO da 40 anni presenti inItalia, apprezzando la novità, il cambiamento chesi sta operando nell'AVO e nella fattispecie a Ca-strovillari. L'AVO di Castrovillari, infatti, è la primaAssociazione in tutta Italia che si cimenta nellarealizzazione di questo progetto che potrà, poi,essere esteso ad altre AVO che ne siano interes-sate. Ma che cosa si propone propriamente il

progetto? Come dice il titolo : "Un Amico AVOnei poliambulatori", i Volontari forniscono infor-mazioni/orientamento e prestano attenzionecontinua all'utenza, rendendosi disponibili permeglio capire le esigenze del richiedente ed aiu-tarlo a trovare le soluzioni più idonee. In questanuova funzione il Volontario accoglie, accompa-gna l'utente, in difficoltà, alle visite e controlli sa-nitari; dà ascolto alle persone fragili ( disabili,anziani, immigrati); offre un supporto alla pre-notazione, all'accettazione e al ritiro dei referti.Nella sala di attesa dei Poliambulatori si garanti-sce la presenza di un Volontario che collabori

con gli Operatori sanitari e amministrativi che ac-colgono i Cittadini-utenti soprattutto nelle oredi maggiore afflusso. Questa nuova attività, in-somma, punta sulla valorizzazione del Volontariocome " amico dei Cittadini" (Cittadinanza attiva)quale persona di riferimento dell'utente nel suopercorso. In questo senso il ruolo del Volontariorappresenta un supporto importante nella rela-zione azienda/distretto/utente, svolgendo atti-vità che facilitano l'iter del Cittadino-utente,ottimizzando le modalità di accoglienza, sup-porto ed informazione,vicinanza,comunica-zione, aiuto, etica, che sono gli elementi

fondamentali per il servizio AVO presso i Po-liambulatori (Dott. R. Crescenzo). Si ha una ve-trina ampia e variegata dell'utente disagiato: c'èchi è chiuso in se stesso, chi ha il bisogno di sfo-garsi, altri sono incerti a chi rivolgersi; c'è l'ado-lescente disabile accompagnato dal genitore;s'incontra il malato cronico, il malato terminale;chi ha problemi di deambulazione. Il Volontariodeve saper gestire i vari casi, ascoltare col cuoreed aiutare.Questo primo lavoro è propedeutico arealizzare in seguito la possibilità di portare l'AVOnelle famiglie del territorio.Si ringrazia il Dott.R.Crescenzo per la sua collaborazione, sempre vi-cino all'Associazione e disponibile. I Volontari diCastrovillari si congratulano con la Presidenteper avere ancora una volta dato rilevante visibi-lità e valore al servizio AVO,non certo facile.

Carmelina Bonifati

La primavera è arrivata e, come ogni anno,l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italianisi prepara a festeggiare il santo protettoreSan Giorgio. Saranno quasi 200 gli Esploratorie le Guide della zona dell’Alto Jonio dell’Age-sci che invaderanno Saracena (CS) il 25 e 26Aprile. Dopo tanti anni di attività Scout, perla prima volta il Paese del Passito ospita unevento di tale portata: un’occasione unica perrinnovare la Promessa e festeggiare il Santo

Patrono con numerose attività improntate sulgioco, sulla fratellanza Scout e sull’avventura.Durante i due giorni le 25 Squadriglie parte-cipanti, provenienti dai Gruppi scout di Ca-strovillari, Saracena, Cassano allo Ionio,Rossano, Trebisacce e Corigliano, avrannomodo di misurarsi in sfide di tecniche e giochiscout nel segno dell’amicizia, della coopera-zione e della lealtà. Il tema scelto quest’annoè “Favol…osare” – Giocare con l’Impresa.

L’evento si concluderà Domenica 26 con la ce-lebrazione della Santa Messa nel campo spor-tivo “Ugo Catalano”.“Per me la festa di San Giorgio è sempre un po’come un Capodanno. Viene all’inizio della sta-gione estiva, quando la vita riprende dapper-tutto e la stagione dei campi si accinge alanciare i nostri ragazzi nell’ambiente più vastodell’aria aperta.”

Baden-Powell, fondatore degli scout

Un amico Avo ai Poliambulatori

Saracena si prepara all’invasione Scout

Cipolle di Castrovillari allo stato fresco

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 11

Mercoledì 24 giugno l’ultimo grado del pro-cesso penale contro il Notaio Guglielmo Labo-nia.Egli risponde di due ipotesi di delitto dipeculato «perché, in qualità di notaio delegato exart. 591 bis c.p.c. dal Giudice dell’esecuzione pressoil Tribunale di Castrovillari, avendo per ragione delsuo ufficio il possesso o comunque la disponibilitàdi € 3.372.495,59 provento delle vendite delegate,se ne appropriava o comunque si appropriavadegli interessi – ove depositava le somme con no-tevole ritardo anche di anni e solo dietro diffida delgiudice dell’esecuzione -, omettendo di depositaresenza indugio gli importi come previsto dallalegge …» e ciò in Castrovillari e Sibari di Cassanoall’Jonio (capo a) nonché «perché, in qualità dinotaio delegato nell’ambito della curatela falli-mentare CEM s.a.s. di Di Vasto r.fall. n°404, avendoper ragione del suo ufficio il possesso o comunquela disponibilità di € 199.514,95, provento dellavendita di alcuni cespiti, se ne appropriava o, co-munque, si appropriava degli interessi per il pe-riodo dal marzo 2008 al marzo 2009, mese nelquale depositava la somma dopo diffida del giu-dice delegato, omettendo di depositare senza in-dugio gli importi come previsto dalla legge» e ciòin Castrovillari (capo b).

Riepiloghiamo.Il Tribunale di Castrovillari affidava, negli anni esino alla primavera del 2009, 326 incarichi divendita al Notaio Guglielmo Labonia di Rossanonell’ambito delle procedure esecutive immobi-liari.La ricostruzione dei Giudici di merito ha appu-rato che, dopo le aggiudicazioni provvisorie ef-fettuate dal Notaio delegato in parte di taliprocedure, quest’ultimo riscuoteva gli accontied i saldi sul prezzo di aggiudicazione e tali im-porti versava su un proprio conto corrente.Il 19 gennaio 2009, il Giudice dell’Esecuzione,dott.ssa Teresa Reggio, sospendeva tutte le pro-cedure affidate allo stesso Notaio, ad eccezionedi quelle per le quali fosse già fissata la datadella vendita e di quelle in relazione alle quali ri-maneva da disporre il mero decreto di trasferi-mento.Il Tribunale, quindi, revocava gli incarichi al No-taio Labonia invitandolo a depositare in Cancel-leria i libretti di deposito nominativo su cui iprezzi di aggiudicazione sarebbero dovuti esserversati.Solo dopo tale diffida del Giudice dell’Esecu-zione del Tribunale di Castrovillari, l’imputato,

nella primavera del 2009, riversava solo in parteil riscosso, rimanendo indebitamente nella di-sponibilità del Notaio la somma di tre milionitrecentosettantaduemilaquattrocentonovanta-cinque/59 (€ 3.372.495,59).Scaturite le indagini penali, si accertava che ilNotaio possedeva su un proprio conto correntela somma complessiva di € 648.960,77 e che, sutale conto, erano stati prelievi destinati al paga-mento di dipendenti dello studio del Notaio La-bonia nonché al pagamento di rate di mutuo diun suo immobile nonché elargizioni a propri fa-miliari.Nel corso del primo grado, l’imputato, dato con-senso all’utilizzazione degli atti d’indagine, chie-deva che fosse introdotto il rito abbreviato.Così, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tri-bunale, Dott.ssa Carmen M.R. Ciarcia, affidavaun incarico peritale collegiale, che accertaval’importo delle appropriazioni del Notaio, com-prensive degli interessi maturati, nella sommacomplessiva di € 3.450.777,75.Con sentenza del 02 marzo 2012, il medesimoG.U.P. ha condannato alla pena di sei anni di re-clusione, ritenuta la continuazione e dopo averbeneficiato della diminuente per la scelta del

rito abbreviato, nonché alla pena accessoria del-l’interdizione perpetua dai pubblici uffici non-ché al risarcimento dei danni nei confronti delle36 costituite parti civili.La Seconda Sezione Penale della Corte d’Ap-pello, presieduta dalla Dott.ssa Maria VittoriaMarchianò e con consigliere estensore il Dott.Giancarlo Bianchi, con sentenza resa il 27 marzo2014, ha integralmente confermato la decisionedi primo grado, accollando all’imputato le ulte-riori spese del grado e di costituzione e di rap-presentanza delle parti civili.Innanzi alla Sesta Sezione della Corte Suprema,il 24 giugno prossimo sarà impegnato un nutritocollegio difensivo in difesa delle vittime deireati, costituito dai patrocinanti in CassazioneProf. Avv. Paola Balducci, Avv. Andrea Bonifati,Avv. Mauro Cordasco, Avv. Raffaele Dipasquale,Avv. Luca Donadio, Avv. Michele Donadio, Avv.Roberto Laghi, Avv. Mario Rosa ed Avv. AntonioSorrentino.Nonostante l’eclatanza del processo e l’impor-tante lasso di tempo trascorso, non risulta chel’imputato abbia inteso risarcire alcuna delleparti civili.

Ultimo grado di giudizio per il Notaio Guglielmo Labonia

Ha spento poche settimane fa novanta cande-line nella sua casa di Castrovillari e, nonostantel’età, quando gli chiediamo che cosa ricorda del25 aprile del 1945, con un gesto della manosembra dire “Tutto”.Aveva venti anni quando, quel giorno, con la59a brigata garibaldina - brigata partigiana dimanovra Caio - scese dall’Appennino sul con-fine tra la provincia di Piacenza e la Liguria permarciare nella Genova liberata. Ricorda quelgiorno con emozione e con alcuni silenzi e su ta-luni particolari alza un comprensibile “non ri-cordo”. Ci aiuta accompagnando il racconto conla consultazione dei documenti in suo possesso,che ci consentono di ricostruire la storia di An-gelo Poinelli, ex sottufficiale del Corpo Forestaledello Stato, forse l’ultimo partigiano viventenella nostra città.A diciotto anni, nel giugno del 1943, veniva ar-ruolato tra gli alpini nell’Esercito italiano; ma tre

mesi dopo,con l’armistizio dell’8 settembre, l’Ita-lia del Nord si trovava nelle morse delle forze ar-mate tedesche. Poinelli, con altri commilitoni,venne trasferito in una caserma tedesca, a norddi Francoforte, per essere addestrato dalla Wer-

macht, prima di rientrare in Italia e prestare ser-vizio militare nell’esercito di Salò.Come sia riuscito a fuggire non ce lo dice, maegli abbandonò l’esercito della repubblica mus-soliniana e si diede alla macchia. Zona d’opera-zione le montagne in provincia di Piacenza.Il suo nome di battaglia era “Baldo”, sicuramenteadottato per l’amore che aveva sempre nutritoper il Monte Baldo, che si innalza poderoso sulLago di Garda, di fronte alla sponda sulla qualesorge il suo paese d’origine, Tignale.I due inverni 1944 e 1945, passati in montagna,sono stati duri, ma la giovane età, l’entusiasmoper la causa della libertà, la solidarietà con icompagni di brigata attenuarono i disagi ed ipericoli.Nulla ci dice sulle azioni compiute e su eventualiscontri con i nemici. Ci dice soltanto che lui edalcuni altri partigiani più di una volta si scontra-rono col nemico. Anche le figlie, presenti al col-

loquio, Valentina e Marisa, confermano che diquegli anni rare volte il loro papà era propensoa parlarne. Uno dei crucci più forte durante laResistenza fu la lontananza dai familiari: lui sul-l’Appennino ligure, la famiglia in provincia diBrescia.Finita la guerra, Poinelli si arruolò nel Corpo Fo-restale e venne destinato in Calabria, dove co-nobbe la moglie, stabilendosi definitivamentenella nostra regione e concludendo la sua car-riera presso l’Azienda delle Foreste Demaniali diCastrovillari. Non ha mai voluto esibire la Croceal merito di guerra per l’attività partigiana nél’attestato di Patriota, rilasciatogli dal generaleAlexander.Nonostante queste benemerenze, il nostro nonle ha mai esibite, non ne ha mai menato vanto,tenendole per sé, con riserbo e senza esibizioni.Ne ha parlato per la prima volta quattro anni fa,e noi l’abbiamo riferito su queste colonne, ne ri-parla ora, da novantenne, orgoglioso del suopassato.

A.F.

Il 25 Aprile del partigiano Poinelli

Un peschereccio carico di per-sone, circa 950, nella notte tra sa-bato 18 e domenica 19 si ècapovolto a circa 60 miglia anord della Libia. Un’ "ecatombemai vista" ha dichiarato CarlottaSami portavoce dell'Unhcr: unmercantile dirottato nella zonaha recuperato solo 28 personevive. Tra i tanti migranti rinchiusidagli scafisti nei livelli inferioridella barca c’erano 200 donne e50 bambini.Sono migliaia i minori che viag-giano da soli, senza mamma,senza papà, senza fratelli o pa-renti, confusi tra i migranti adulti.Bambini, anche di soli 4, 5 o 6anni che affrontano il lunghis-simo viaggio verso l’Italia com-pletamente abbandonati a sestessi, che vengono imbarcati enon nutriti come i migrantiadulti. Piccoli indifesi che oltre adessere maltrattati diventano og-getto di ricatti, violenze e sfrutta-mento lavorativo da parte dicriminali.Le famiglie affidano i piccoli aitrafficanti circa 15 giorni primadel viaggio: durante la fase orga-nizzativa i bambini vengano rin-chiusi in vecchie baracche,mangiano a giorni alterni, subi-

scono violenze di ogni genere.Le famiglie al contempo ven-gono ricattate: il prezzo del viag-gio raddoppia o addiritturatriplica. La Camera Minorile di Castrovil-lari, oltre ad esprimere il suo cor-doglio per i morti di questaennesima tragedia, lontana dalleipocrisie, dalle polemiche delgiorno dopo e dagli sterili rim-balzi di responsabilità di una po-

litica capace di “twittare” ma nonall'altezza di dare soluzioni, sistringe oggi intorno a questibimbi, alle loro sofferenze, ai lorodiritti che in un mondo seppurprodigo di trattati e convenzionirimangono violati.Il Presidente della Camera Mino-riledi Castrovillari

Avv. Luisa M. Fiorito

Strage dei migrantiIl cordoglio della Camera MinorileSono giorni piuttosto frenetici , con l'arrivo in

ritardo della primavera ed ancora sotto spo-radici scrosci di pioggia, i territori del sud Ita-lia restituiscono ancora ordigni bellici.E' accaduto ieri nella estrema punta dellanosta penisola, a Castrignano del Capo, pochichilometri da Leuca, estremo lembo occiden-tale della provincia di Lecce e tacco geogra-fico.Le migliorate condizioni meteo hanno indottoaccelerazioni nelle realizzazioni di opere mu-

rarie e di ristrutturazioni, spesso arretrate causa torrenziali piogge e in una casa colonicanel centro salentino, ai piedi di un muretto a secco in fase di ripristino, ecco comparireun oggetto metallico che immediatamente segnalato ai locali Carabinieri, è subito iden-tificato, anche con la collaborazione di personale Artificiere dell'Arma, in una munizioneinesplosa.Il Team di Artificieri dell'Esercito, intervenuto sul posto, lo ha riconosciuto quale una gra-nata d'artiglieria di nazionalita' italiana, da 76mm, in uso alla Regia Marina dal 1916 edin servizio anche durante il secondo conflitto, nei treni armati che difendevano le costepugliesi da incursioni aeree e navali.L'ordigno inesploso è stato rimosso e trasportato presso un vicino fondo agricolo, gen-tilmente concesso da un dipendente comunale, che ha permesso il brillamento in asso-luta sicurezza, anche con il lavoro di un mezzo movimento terra, che ha garantito ilrapido svolgimento delle operazioni.I Guastatori della caserma "Manes" di Castrovillari (cs) intervenuti, Il Primo MarescialloCipriano, con l'operatore Sergente Maggiore Aversa e l'artificiere civile Merra, hannoprovveduto, con la sicurezza fornita dai Carabinieri di Castrignano e il supporto medicodella Croce Rossa Militare di Bari, ad innescare la munizione, interrandola, che succesi-vamente, ha regolarmente brillato senza alcuna proiezione di schegge.Dopo una rapida verifica di sicurezza il terreno è stato livellato, riportato alle condizioniiniziali e tutti i residui delle operazioni di brillamento, rimossi.Gli Artificieri e i Guastatori dell'11° Reggimento Genio, supportati attivamente dal per-sonale estremamente qualificato della Caserma "Manes" di Castrovillari (CS), operanoquotidianamente con le Forze dell'Ordine e permettono il rapido ripristino delle condi-zioni di sicurezza del territorio, fornendo un supporto insostituibile nel campo dei resi-duati bellici inesplosi e nelle attivita' di prevenzione e protezione da eventi climatici esismici.

Ancora un intervento degli artificieri della “Manes”

IL DIARIO anno XIII n.14 PAG. 12

E’ stato firmato nei giorni scorsi – nella sala giunta del Comune diCastrovillari, allocato a Palazzo Gallo – dal Commissario straordi-nario del Comune, dott. Massimo Mariani e dal presidente dell’EnteParco Nazionale del Pollino, on. Domenico Pappaterra, l’accordoper la stipula del contratto di comodato d’uso gratuito di alcuni deilocali siti al pian terreno e al primo piano dello stesso Palazzo Gallo,in Castrovillari. I due rappresentanti istituzionali si sono detti soddisfatti del risul-tato raggiunto. Il presidente del Parco, Pappaterra, ha parlato digiornata storica per perseguire l’obiettivo di far diventare semprepiù Castrovillari città del Parco.Com’è noto, Palazzo Gallo – che attualmente ospita a piano terra eal primo piano gli uffici comunali essendo stato ristrutturato il Pa-lazzo di Città – è stato ristrutturato dalla Comunità montana delPollino con un finanziamento del ministero dell’Ambiente ottenutocon il vincolo della realizzazione, in quell’immobile, del Centro Ser-vizi del Parco del Pollino. Centro Servizi già operativo al secondopiano dove ha sede anche la Comunità del Parco nazionale del Pol-lino.L’accordo sottoscritto sblocca una lunga gestazione che darà

modo al Parco di disporre e, quindi, di allestire, i locali siti a pianoterra, lato corso Garibaldi, che saranno utilizzati per il Centro Servizi(punto informativo/accoglienza dei visitatori e dei cittadini). Ilprimo piano, allorquando il Comune ritornerà nella sua “casa” na-turale (massimo entro fine anno, secondo il Commissario Mariani),sarà adibito ad uffici del Parco. Altri locali dovrebbero rimanerenella disponibilità del Comune.Nell’accordo, tra l’altro, si legge che si stabilisce che “l’Ente Parco inseguito al trasferimento degli uffici comunali, previsto per il mesedi luglio 2015, avrà la piena disponibilità dei locali posti al pian ter-reno su corso Garibaldi e dei locali al primo piano, così come indi-viduati. A seguito del trasferimento l’Ente Parco dovrà liberare ilocali attualmente occupati nel piano di sottotetto”. L’accordo sca-turisce dalla “volontà di entrambe le istituzioni di potenziare il Cen-tro servizi di Palazzo Gallo in quanto esso assume per entrambi gliEnti una valenza strategica, non solo per gli evidenti riflessi nelleattività di valorizzazione e promozione del territorio protetto, maanche perché potenzia gli interventi a servizi del territorio e dellepopolazioni locali così da migliorare sia la qualità della vita dei re-sidenti sia gli standard della governance territoriale del Parco e delComune. Pertanto, concordano sul fatto che l’organizzazione fun-zionale degli spazi dovrà consentire la compresenza di esigenze edi risorse configurando di fatto un Centro servizi sociali e culturali,capace di promuovere la conoscenza del territorio e delle sue com-ponenti ambientali, culturali e storiche, costituendo di fatto un polodi gestione anche delle attività sociali e di fruizione turistica”. “Il Centro servizi è da intendersi – si legge ancora nell’accordo –oltre che come luogo di promozione e informazione, come vero eproprio luogo di scambio culturale tra i cittadini e tra questi e leistituzioni”.

Roberto Fittipaldi

“Con l’inaugurazione dell’ecomuseodel Parco Nazionale del Pollino si aprela porta d’ingresso al Parco, che indicaun percorso, nel quale ad accompa-gnare i visitatori non ci sarà un cu-stode, bensì da veri e propri operatoriculturali e ambientali”. E’ quanto hadetto, tra l’altro, durante la cerimoniainaugurale, stamani, il presidente delParco Nazionale del Pollino, Dome-nico Pappaterra, che ha tagliato, a Ro-tonda, il nastro assieme al vescovo diTursi-Lagonegro, mons. FrancescoNolè, alla moglie di Sandro Berar-done, già presidente della Comunitàdel Parco, alla cui memoria è intitolatoil museo, al direttore del Parco, Ge-rardo Travaglio, al rappresentante diTerna Adel Motawi e al sindaco di Ro-tonda, Rocco Bruno. La struttura museale, infatti, è stata al-lestita nella seconda ala del Com-plesso monumentale Santa Mariadella Consolazione, ristrutturataanche con fondi della società Terna,derivanti da compensazione ambien-tale per la realizzazione dell’elettro-dotto che attraversa anche il territorio

del Parco. Pappaterra ha sottolineatocome le risorse pubbliche e private(circa 500mila euro per ristrutturarel’immobile e 100mila per la realizza-zione dell’ecomuseo), siano state uti-lizzate con grande trasparenza erigore morale.L’incontro è stato aperto da un videomessaggio del presidente della Re-gione Basilicata, Marcello Pittella cheha parlato, tra l’altro, del Parco del Pol-lino quale “ambiente da intenderecome valore aggiunto, inedito, perl’Europa” e di Sandro Berardone comeuna “brava persona, un riformatore”,invitando ad “andare avanti nel solcodi un uomo importante”.Tutti gli intervenuti, tra cui il vice pre-sidente della Comunità del Parco, ilsindaco di Rotonda, quello di San Co-stantino Albanese e il vice sindaco diCastronuovo Sant’Andrea, hanno ri-cordato e celebrato la figura di San-dro Berardone. Anche mons. Nolè loha fatto sottolineando che un museocome quello del Parco è “mostra diquello che siamo, siamo stati e chepossiamo tramandare”. E nel richia-

mare le parole di Papa Francesco circal’importanza di coltivare e custodire ilCreato, ha ribadito quanto siamo im-portante comprendere anche l’ecolo-gia umana. Da qui un pensierocommosso alle vittime del Canale diSicilia e alle “lacrime benedette” sgor-gate durante la cerimonia in presenzadei familiari di Berardone, “ricordo diun bene che ancora oggi diventa va-lore da tramandare”.L’ecomuseo del Parco è stato ideatodall’ex direttore del Parco, AnnibaleFormica, presente alla cerimonia, erealizzato da una società di Genova.Nel presentare l’intero patrimonio delParco del Pollino, il suo paesaggio e lasua cultura, rappresenta un processodinamico che si propone di coinvol-gere la comunità in un’opera costantedi conoscenza e valorizzazione delpatrimonio locale.Cuore della rete museale diffusa, es-sendo situato nella sede dell’EnteParco, è un laboratorio aperto al cen-tro di una rete museale che interessal’intero territorio del Parco.

Inaugurato l’Ecomuseo del Parco del Pollino

Accordo tra Comune di Castrovillari ed Ente Parco

per il Centro Servizi a Palazzo Gallo

«La Pro Loco di Castrovillari saluta il maestro Luigi Le Voci, artista polie-drico, eclettico, sensibile ai multiformi aspetti della vita, che ha saputo in-terpretare e comunicare, attraverso la sua arte sopraffina, conineguagliabile stile. Architetto, pittore, poeta, musicista, animatore in-stancabile e cultore delle tradizioni popolari, ci lascia, nell’unanime com-miato di tutta la comunità, un ricordo indelebile e, soprattutto, unesempio di rara e bella umanità».

Il PresidenteEugenio Iannelli

Il saluto della Pro Locoal Maestro Le Voci

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 13

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Il 19 aprile scorso, di pomeriggio, an-davo sulla Petrosa con la mia moto,quando un filo spinato teso attra-verso la pista -senza alcun segnale dipericolo- ha stroncato il mio percorso.Un colpo durissimo all’altezza delcasco che si è sfondato mentre venivosbalzato in avanti rotolando sullastrada. Pochi centimetri più sotto, e ilcavo di ferro mi avrebbe tranciato lagola.Conseguenze: lesione al naso con do-dici punti di sutura, contusioni ed ec-chimosi in varie parti del corpo, mani,gambe, spalle; infezioni, con rischio diquella tetanica; difficoltà di movi-

mento e danno biologico.La Petrosa è l’unico spazio della no-stra zona libero da recinzioni, mate-riali e mentali; un bene comunepercorribile da chiunque a piedi, inbici, a cavallo, in moto. O meglio, loera, perché sempre più diffusamenteattaccato sotto odiose forme più omeno subdole o plateali, come recin-zioni indebite da parte di proprietaridi mandrie al pascolo; costruzione dicapannoni ed edifici industriali(spesso semplici trappole per acqui-sire finanziamenti europei), abbando-nati al loro destino di offesapermanente al paesaggio e alla na-

tura; discarica di rifiuti di ogni tipo,anche altamente inquinanti come la-stre di amianto tipo eternit, copertonidi auto; e di grosse dimensioni comevecchi elettrodomestici e mobili di-smessi, oltre a materassi, vasche diplastica, neri sacchi di immondizie la-sciati a marcire sotto il sole senza chele amministrazioni cosiddette com-

petenti facciano il loro dovere di ripu-lire e tenere pulito il territorio (magaricoinvolgendo le associazioni ambien-talistiche locali che potrebbero con-tribuire con il volontariato, sia nellavoro di eliminazione dei rifiuti chein quello della sorveglianza costantedell’area).La Petrosa è una grande riserva di bel-

lezza e benessere per Castrovillari e ipaesi vicini, che pochi conoscono ve-ramente, attratti soltanto dalle emer-genze del parco, le alte cime, le grandifaggete, le valli montane dove vannocon i loro macchinoni quasi esclusi-vamente per i pantagruelici picnic dimezza estate. Un bene di tutti, daconservare e da conoscere meglio,ma in maniera rispettosa della naturae di tutti coloro che l’amano e la fre-quentano normalmente. Per viveremeglio.

Francisco Di Lorenzo

Petrosa: filo spinato e liberta’ di deturpazione

Nella Sala Consiliare del Comune di Civita nei giorniscorsi è stato firmato il Protocollo d’Intesa per l’affida-mento del Rifugio Colle Marcione per la valorizzazioneambientale nonché naturalistica e funzionerà da centroantincendio. Sito nel Comune di Civita in località Follo-reto a circa 1200 m.s.l.m nell’alta valle del torrente Ra-ganello, ai piedi di alcune delle vette più alte del Parco,per la sua posizione la struttura è un punto di riferi-mento per il chiunque visiti l’area montana essendo col-locata anche su un crocevia sentieristico recentementerealizzato dalla Sezione CAI di Castrovillari. L’area per-tanto è punto di riferimento di numerosi gruppi di visi-tatori del Parco. All’importante manifestazione eranopresenti il Sindaco di Civita Alessandro Tocci, l’On. Do-menico Pappaterra Presidente dell’Ente Parco Nazio-nale del Pollino,i funzionari della Regione Dott.PaoloForgiuele Direttore Generale di Calabria Verde, il Dott.Franco Castagnaro Struttura idrogeologica di Castrovil-lari,l’Ing. Umberto Malagrinò di Castrovillari. Il proto-

collo sottoscritto è inerente la convenzione di condu-zione del rifugio montano “Colle Marcione” Il nostroobiettivo ha concluso il Sindaco Alessandro Tocci èquello di mirare allo sviluppo del territorio ma soprat-tutto avere un’adeguata e mirata gestione delle risorsenaturali delle nostra comunità. Crediamo che le finalitàcomuni del Comune e di Calabria Verde consentano dimigliorare la salvaguardia del patrimonio naturale, pae-saggistico ed enogastronomico di cui il nostro territorioè ricco, che lo sviluppo economico sociale e ambientaledel turismo costituisce un complesso di azioni di rile-vante interesse pubblico, in ragione del sostanziale con-tributo che tali attività offrono all’economia dellacomunità, anche al fine di mantenere stabili i livelli oc-cupazionali essenziali al contrasto e al contenimentodell’esodo demografico da dette zone, specie della po-polazione più giovane.

Flavia D’Agostino

Civita: firmato il protocollo d’intesa perl’affidamento del rifugio Colle Marcione

La radio di Blacaman

La prima radio di Castrovillari donata da Blacamanal sig. Giuseppe Falcone, in mostra al Castello Aragonese

IL DIARIO anno XIII n.14 PAG. 14

Accolta ed accompagnata da ClaudioViola (Comitato di condotta SlowFood Pollino Sibaritide) una nuovadelegazione di studenti dell'Univer-sità della Scienze Gastronomiche diPollenzo (Unisg) ha fatto tappa neigiorni scorsi nel Paese del MoscatoPassito.Nell'ambito di un più articolato pro-gramma di escursioni ed incontri nel

Pollino, coordinato dalla condottaSlow Food di Cosenza in collabora-zione con Vincenzo Alvaro, responsa-bile della comunicazione per ilConsorzio Turistico Borghi del Pollino,sono stati ricevuti nella kasbah nelcuore del centro storico, incontrandoi produttori del Moscato presidioSlow Food.

Termina sabato 24 aprile la visita isti-tuzionale del sindaco di Morano Cala-bro, Nicolò De Bartolo, alla comunitàmoranese di Porto Alegre (Bra), in oc-casione del 25° anniversario della fon-dazione del Centro Calabrese del RioGrande do Sul.«Sono stati giorni di grande passionepolitica e sociale – ha dichiarato DeBartolo da noi raggiunto con i modernimezzi di comunicazione: con un pro-gramma gravido di appuntamenti neiquali sono state gettate le fondamentae creati i presupposti per un inter-scambio culturale fra le comunità ge-melle, che possa presto tradursi inreale valore aggiunto e in una crescitatutto tondo. Ho incontrato il sindacodi Porto Alegre, Josè Fortunati, con ilquale mi sono intrattenuto in un cor-diale e amichevole colloquio. Con luiho condiviso le speranze per i nostripopoli, ma anche auspicato relazionipiù serrate e costruttive. E su questascia, ma di questo parleremo meglio ein maniera sistematica e approfonditanei prossimi giorni, sono stati allacciatirapporti per il collocamento delle no-stre eccellenze enogastronomiche inBrasile e la possibilità di intrattenerepiù intense relazioni nel settore del tu-ristismo. Ho avuto il piacere di incon-trare il nostro concittadino onorario, il

prof Bombassaro, con cui ho a lungodiscusso della possibilità di avviare si-nergie con le nostre università, po-nendo Morano al centro di un sistemavirtuoso di ricerca e studio. Ho avuto almio fianco il console Nicola Occhipinti,ma anche il deputato per la circoscri-zione estero Fabio Porta, il consigliereJoão Carlos Nedel, oltre a una qualifi-cata delegazione del Centro Calabresedo Rio Grande do Sul e in particolaredei molti soci moranesi. Insommatante emozioni, vissute in un cre-scendo inarrestabile, gomito a gomitocon tanti amici, emigranti che nonhanno dimenticato la terra natia. Terraverso la quale nutrono un affetto che

mi è sembrato in alcuni casi superiorea quello di residenti e che si estrinsecaquotidianamente in svariate forme emanifestazioni d’affetto. Una di questeè certamente la risorsa immateriale deldialetto, parlato come ormai non si faquasi più in patria. Ma anche la con-servazione delle memorie, del folclore,delle tipicità, che trasformandosi inframmenti di vita rendono inossidabileil sentimento che unisce la nostragente alle loro radici. Corre l’obbligoringraziare sinceramente la comunitàmoranese e, più in generale, quella ca-labrese, cui ho portato il saluto del pre-sidente della Regione Mario Oliverio,per la singolare accoglienza che hannovoluto riservarmi. E’ stato un grandeprivilegio, poi, aver ottenuto copia deldocumento narrante l’intitolazione diuna strada al compianto già sindaco diMorano, Gaetano Santagada, che laprefettura di Porto Alegre ha immor-talato con un atto tanto nobile quantoindelebile. La mia riconoscenza e lamia ammirazione, dunque, alla grandecomunità moranese e un profondosenso di stima verso le autorità civili ereligiose che hanno mostrato distintequalità morali e spiccate doti di amici-zia. Qualcuno domandava occasionitangibili per i giovani e le imprese: eb-bene, garantisco, ve ne saranno. Ilgerme seminato tanti anni fa con il ge-mellaggio cresce e continuerà a elar-gire frutti copiosi».

Il sindaco di Morano in visita istituzionale a Porto Alegre

Quando a Castrovillari si formava la più affiatata coppia dirunners nella storia più recente di atletica era l’ormai lon-tano 2008. Franco Tafuri, neofita, chiedeva all’espertoatleta podista Antonio Vigna, già con un passato impor-tante nel ciclismo calabrese, di potersi allenare con lui.Questi, dopo aver letto nei suoi occhi tutta la grinta e lavoglia di chi vuol far le cose seriamente, accettava la suarichiesta. Dopo duri e costanti allenamenti, già alle primeuscite, erano palesi i grossi miglioramenti di Tafuri che lomettevano in condizionr di poter gareggiare alla pari conquasi tutti gli avversari della sua categoria in Cailabria.Ad ottobre 2009 Vigna faceva il suo personale di mara-tona ad Amsterdam (3.00.12) e Tafuri, alla sua prima ma-ratona nel novembre 2009 a Firenze, faceva 3.42.30 cheresta ancora oggi il suo personale.I due, nel corso degli anni, hanno continuato a mieteresuccessi in Calabria ma, la loro prima consacrazone è av-venuta nel 2013 quando entrambi sono saliti sul podio alcampionato italiano FIDAL di maratona ad Aquileia (UD).

Tafuri medaglia di Bronzo e Vigna medaglia d'Oro. Nel2014 entrambi si aggiudicavano la medaglia d'Argento alcampionato italiano ASI di maratonina a Salerno e nel-l'anno in corso ancora entrambi medaglia d'Oro al cam-pionato italiano ASI di cross ad Andria. Nel breve periodoTafuri ha partecipato in 8 anni a 15 maratone e Vigna dal2003 è arrivato a 25, passando per importanti classichedel mondo come New York, Berlino, Amsterdam, Parigi,Copenhagen, Mosca, Atene, le ultime tre con Tafuri, finoad arrivare all'ultima, quella di Rotterdam, che è storia re-cente (12 aprile 2015), dove entrambi hanno ottenuto ot-time performance. Vigna con 3.15 si è piazzatoundicesimo nella sua categoria e Tafuri con 3.49 ha sfio-rato non di molto il suo personale. Questa però non è lafine della storia perchè i due eroi che militano comeFIDAL nella Libertas di Lamezia e come ASI nella CorriCa-strovillari, hanno ancora "fame" e promettono di stupireancora.

Un altro “Masto Pierino” ha deposto forbici e rasoi per andare in pensione. Pierino Macrini, dopo 64 anni di mestiere di barbiere, ha cessato l’attività edha chiuso il salone di Corso Garibaldi, che fu di Raffaele Tafuri, e che in questiultimi decenni è stato gestito da lui con garbo e signorilità.Un pezzo della vecchia comunità di laboriosi artigiani viene ora affidata soloalla memoria dei Castrovillaresi. A Masto Pierino, che per 64 anni è stato sulla breccia del lavoro, auguriamouna serena pensione.

In pensione dopo 64 annidi barba e capelli

Successi nella Maratona di Rotterdamper Vigna e Tafuri

A Saracena gli studenti di ScienzeGastronomiche di Pollenzo

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Nei giorni scorsi al "Mimmo Rende",rappresentative delle Forze dell'Or-dine e due compagini di Guastatoridell'Esercito Italiano, della Caserma"Ettore Manes", si sono ritrovati perdare vita al secondo Memorial nel ri-cordo di Vito Iacovello, Caporal Mag-giore Capo Scelto, già in servizio emancato improvvisamente per unmale incurabile l'anno scorso. L'orga-nizzazione curata nei minimi dettaglida Francesco Blasi e molti amici e col-

leghi di Vito, supportati dall'AssistenzaSanitaria della Ditta Massaro con per-sonale del 118 dell'Associazione Na-zionale Carabinieri, ha prodotto unevento conviviale molto sentito e pro-fondo, che lega tutti i militari in servi-

zio con la Famiglia dell'amico scom-parso. Al di là dei risultati sul campo,che hanno visto prevalere la compa-gine dell'Arma per la seconda volta, èstato un momento di ritrovo di vecchie nuovi amici, di persone che hanno

vissuto la quotidianità con Vito e dialtri che ne sentono e coltivano il ri-cordo. Splendida la cornice di tifo e dipartecipazione, la diretta streaming diKhoreia 200 Produzioni, chè è riuscitaa portare l'evento fino in Libano, doveattualmente è impiegata in opera-zione ONU, la Brigata "Pinerolo" , ed ilclima di sportività culminato con lapremiazione dei partecipanti da parte

della Signora Iacovello e delle Autoritàpresenti. Gli organizzatori ringrazianoi componenti dell'I.P.S.S.A.R. "K. Woj-tila" di Castrovillari per il buffet dolci el'area living, che hanno allestito e ge-stito con cura e professionalità. La 2aCompagnia Genio Guastatori del-l'Esercito Italiano, ha voluto forte-mente, per mezzo dei suoicomponenti e del Comandante diReggimento, il Colonnello Marrone, ri-cordare l'amico ed il collega Vito, rin-novando la sua vicinanza alla Famiglia,forte dei valori di solidarietà e di ca-meratismo che li contraddistinguono.

M.M.

IL DIARIO anno XIII n. 14 PAG. 15

Novanta minuti in cu si deciderà il destinodel Castrovillari calcio. Domenica scorsa eradecisiva Taurianovese-Bocale. E lo è stata.Prima dell'ultima giornata del torneo ben 5squadre dovevano vincere per evitare i pla-yout. Non hanno sbagliato i loro impegniSambiase, Brancaleone, Taurianovese e il Ca-strovillari. Quest'ultima, però, nonostante itre punti conquistati contro il Corigliano (1 -5) paga gli scontri diretti contro la Tauriano-vese che battendo in rimonta il Bocale haconquistato un'importantissima salvezza.Quindi uscirà dal confronto Castrovillari-Bo-cale, previsto per domenica prossima, laterza retrocessa dall'Eccellenza. 90 minuti incui La Canna e compagni si giocheranno unaintera stagione. Una stagione tribolata,piena di colpi di scena e cambi di rotta cheora dovrà essere salvata in un solo modo.

Vincere questa sfida. Una sfida che prevedein caso i tempi regolamentari dovessero ter-minare in parità, i tempi supplementari. Incaso la parità rimanesse tale, non vi sarannoi rigori, ma si considererà salva la squadrameglio classificatasi durante la stagione re-golare che in questo caso è il Castrovillari. Ilupi del Pollino partiranno quindi avvantag-giati in quanto in caso di vittoria o di pareg-gio saranno salvi perché meglio classificatidurante la stagione regolare ed in più gio-cheranno questa importantissima sfida den-tro le mura amiche davanti al propriopubblico. Ma ciò non deve far pensare chesia tutto più facile. Ci vorrà il miglior Castro-vilalri per conquistare questa salvezza. In-tanto il publbico del "Mimmo Rende" ilquale non pagherà il biglietto di ingressoallo stadio come comunicato dal dirigente

"tuttofare" Domenico Mazzei. “ Spero di ve-dere lo stadio pieno di gente così da far sen-tire tutto il loro calore ai calciatori chescenderanno dentro il rettangolo di gioco.L’ingresso sarà libero e gratuito a uomini,donne, bambini e anziani” dichiara Dome-nico Mazzei, il quale si augura “un futuro mi-gliore per questa squadra che non meritaassolutamente di scendere nel campionatodi Promozione. Io ho preso degli impegnicon questi ragazzi e assicuro che porterò atermine le mie promesse, poi per quanto ri-guarda il mio futuro in società ne riparle-remo la settimana prossima. Per il momentochiedo – conclude Mazzei - ai cittadini di ve-nire in massa al campo e tifare il Castrovil-lari”.

www.abmreport.it

Castrovillari-Bocale vale un’intera stagione calcistica

II Memorial “Vito Iacovello”

Ormai è solo questione di matematica per questoBayern Monaco che non trova ostacoli sul suo cam-mino verso la vittoria finale. Contro l’Olympiakos lacapolista vince facile per 3 a 0 grazie alle reti diManzo, Zaccaro e Aita. Ma la Dinamo Pollino, se-conda in classifica, non molla e con le marcature diMainieri e Gianluca Spatola batte il Bayer Leverku-sen per 2 a 1 a cui non serve la rete di Graziadio. Ma-radei e Gasparro invece regalano a I Falchi la vittoriaper 2 a 1 contro la Red Bull, in gol con EmanueleGroccia e anche il terzo posto solitario. Il Napule im-patta 0 a 0 contro il San Vito. I gol di Lo Scialpo eMarco Triggianese permettono alla Bianchino di sca-valcare in classifica il Borussia CV battuto 2 a 0. Nonbastano invece Satriani e Pagni agli All Blacks chevengono sconfitti 3-2 dai Bestioni grazie alla dop-pietta del “sempreverde” Andrea Visciglia e alla retedi Magnelli. Brescia Club – Atletico Morano (FotoFranco Oliveto) finisce 0 a 2. Di Senatore e Stabile lereti dei moranesi.

Michele Martinisi

CALCIO AMATORIALE

La Dinamo Pollinonon molla

Tutto pronto per la seconda edizione del“Memorial Dante Pagni”. Un evento sportivo,organizzato per volontà di Danilo Pagni, at-tuale dirigente sportivo del Messina, conpassati illustri nel Chievo,Taranto,Gallipoli eSalernitana, in collaborazione con l’A.S.D.Scuola Calco “Scicchitano-Cesarini”. Due imomenti principali organizzati: il 27 aprilealle ore 18 presso il Protoconvento France-scano la presentazione del torneo cui se-guirà un dibattito sul calcio giovanile; il 1°maggio, invece, tutti al “Mimmo Rende” perassistere al Memorial che vedrà in campo, inoccasione del torneo settore giovanile sco-lastico per la categoria “Pulcini Misti”, le for-mazioni di Lazio, Reggina, Catanzaro,Crotone, Vigor oltre chiaramente alle so-cietà note del territorio. Ad impreziosire ilconvegno sul calcio giovanile ci sarannoesperti del settore tra cui il supervisore dellescuole calcio del Milan, il prof. Spataro, Giu-seppe Mangiarano ex segretario di Cosenza,Padova e Siena, il dott. Sproviero, medicodello sport e tante altre figure istituzionali.“Una manifestazione fortemente volutadalla famiglia Pagni, organizzata in collabo-razione con la scuola calcio Francesco Scic-chitano che anni fa ho affiliato al ChievoVerona” e che sarà presente al torneo nazio-nale. Il torneo sarà“anche l’occasione per

creare aggregazione e per avere un para-metro della categoria a livello nazionale”. Unmomento per ricordare papà Dante il “to-scano” approdato ad allenare il Castrovillarinel 1973, che ebbe le maggiori soddisfazionicon una squadra in cui militavano tanti ca-strovillaresi e tanti giocatori del comprenso-rio e fuoriclasse di atre regioni. Quella era lapolitica giusta, poi conobbe mia madre emise radici in città”. Danilo Pagni, dopo le

tante esperienze del calcio che conta, ulti-mamente potrebbe anche essere attrattodalla politica cittadina che lo sta corteg-giando in queste ore. “Ho sempre fatto ilmio dovere di cittadino nel votare, ma nonmi sono mai interessato in prima persona dipolitica. Ciò che mi ha sorpreso oggi e chesono stato chiamato da quasi tutti i candi-dati a Sindaco a prendere parte attivamentea questa tornata elettorale. Li ringrazio ecredo che a breve prenderò una decisione.(verso le civiche? ndr) Devo dire che è unacosa che mi intriga ma che nello stessotempo sto valutando con tranquillità. Nonho alcun fine se non quello di dare un con-tributo alla mia comunità che oggi è palese-mente in ginocchio” afferma Pagni. Ma cosaserve allo sport castrovillarese? “ Io amo tuttigli sport, nella mia famiglia si è praticato ditutto dal calcio al ciclismo alla caccia. Ri-tengo che a Castrovillari lo sport sia l’unicosettore in cui non si sono realizzate grandiopere, in controtendenza con il panoramanazionale,regionale e provinciale. Le strut-ture servono in primis e poi è importante laformazione delle professionalità in un am-biente dove tutti contro tutti non serve anessuno. Ritornerei oggi alla politica di quar-tiere”. Infine l’invito di Pagni a partecipare aidue eventi. In particolare l’invito rivolto aigenitori per il convegno perché si parlerànon solo delle metodologie ma anche del-l’aspetto sociologico “dove i genitori hannoun ruolo determinante insieme agli istrut-tori”.

M.M.

Tutto pronto per la seconda edizionedel “Memorial Dante Pagni”


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