Date post: | 21-Jan-2017 |
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HRVISION&INNOVATION
COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
BOOK DEGLI INTERVENTI DEI RELATORI PARTE 2 - 4/3 RAFFAELLA CENTONZA BMC | FABRIZIO FARACO ETASS| ANDREA APPIANI MSAMBROGIO| ANDREA ATTANÀ LINKEDIN | ANGELO DI GREGORIA UNIVERSITÀ BICOCCA
HRVISION&INNOVATION
COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
FORMAZIONE COGENERATIVA E KNOWLEDGE SHARING
RAFFAELLA CENTONZA HR MANAGER ITALY, GREECE, TURKEY, IBERIA & MIDDLE EAST BMC SOFTWARE
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• BMC Academy – percorso di formazione esperienziale ad alta intensità e impa8o energe:co;
• Mul:nazionale: in Italia, 11 people manager Italiani, 4 con ripor: solo in Italia & 31 manager stanieri con ripor: in Italia e in altri paesi.
• Organizzazione parcellizzata con potenziale perdita del senso di insieme e di team, spesso concentra: su obieGvo del singolo team e non sull’insieme!
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• ObieGvi del Team Building Outdoor: ricordare che condividiamo lo stesso obieGvo finale e che anche se a volte ci sen:amo distan: nei ruoli, ogni divisione è parte di un unico meccanismo, ogni persona, collaborando con gli altri, contribuisce alla crescita e al successo dell’azienda nel suo insieme.
• Percorso con aGvità tu8e tese a far assorbire il conce8o di team e collaborazione, con la metafora della ricerca del “Sacro Graal”.
• La metodologia della formazione esperienziale, si apprende a8raverso l’allenamento, la prova e la sperimentazione dei propri comportamen: u:lizzando tuG i canali, cogni:vo, emo:vo e fisico. Non vengono forni: modelli e tecniche preconfezionate valide per tuG bensì si s:mola la crea:vità di ognuno, messa a disposizione del gruppo, per trovare la soluzione alla sfida.
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• Altro tema fondamentale nella nostra realtà aziendale è rendere la comunicazione più efficace, diminuendo in questo modo anche i confliG.
• La metodologia individuata è stata il Lego® Serious Play™: una tecnica per pensare, comunicare e risolvere i problemi, in gruppo, basata sulla creazione di metafore visive finalizzate a rappresentare le principali ques:oni strategiche e i possibili modi per risolverle.
• In conclusione, il miglor modo per imparare è il diver:mento!
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HRVISION&INNOVATION
COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
COMPETENZE E IDENTITÀ: METAFORE VISIVE E MODELLI STRATEGICI
FABRIZIO FARACO CERTIFIED TRAINER LEGO SERIOUS PLAY ETASS
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• Fabrizio Faraco – Marketer & Innovator coach – LEGO® SERIOUS PLAY®
cer:fied facilitator (3 levels) – Mi trovate su internet
• The LEGO Group strongly recommends the use of cer7fied facilitators
Velocemente chi sono
Picture Credit: Sunny Ripert -‐ Lego faces; h8ps://flic.kr/p/8KkjiB
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Cosa è una metafora Definizione La metafora è un trasferimento di significa:, ovvero • la sos:tuzione di una parola con un’altra • l’accostamento di due parole i cui significa:
hanno dei traG seman:ci in comune – E.g. «Laura è una roccia»
Pistole=o «la venere degli stracci», Louvre, la bellezza ideale e la vita vera, il consumismo che travolge le radici
classiche Picture Credit: Yann Caradec in h8ps://flic.kr/p/fedr9u
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Cosa realizza una metafora Cara,eris.che
• Usa un linguaggio universale • Presenta opzioni • Non a8acca dire8amente il
problema o le persone • Parla all’inconscio • Risveglia risorse sopite • Rende più consapevoli ⇒ La funzione cogni:va costruisce
e trasferisce – Nuova conoscenza – Informazioni rilevan: – Comprensione e condivisione
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Ma la metafora è … • La metafora è conce8uale non è
solo strumento linguis:co
«la metafora non è solo un modo di usare il linguaggio, ma sopra=u=o un modo di conoscere basato sul cogliere corr i spondenze e somigl ianze perceDve, affeDve e cogni7ve contestualmente definite che, mediante la fusione di due iden7tà, determinano una trasformazione della conoscenza» [Caramelli]
Picture Credit: Sailko via Wikimedia Commons h8p://bit.ly/1NFbMut
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Metafora e modelli • Il linguaggio non può mai
rappresentare «le8eralmente» il mondo; può soltanto «modellare» il mondo. Tu8o il linguaggio è metaforico. [Murray Turbayne]
• I modelli 3D – Ci fanno comprendere meglio
• possiamo interagire con il modello – coinvolgono tuG i nostri sensi
• Possiamo cambiarli fisicamente, toccarli, assaggiarli, odorarli e vederli in ogni prospeGva
⇒ Metafore legate a modelli 3D come strumento di massima efficacia cogni7va
Picture Credit: Sailko via Wikimedia Commons h8p://bit.ly/1NFc3xv
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Modelli 3D … • Sapete già che con i mattoncini Lego® si costruiscono
facilmente modelli 3D reali del mondo reale
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Ciò che (forse) non sapete è che … • Con Lego® Serious Play® si usano i mattoncini per costruire
modelli 3D reali di concetti e idee
Picture Credit: Jean Desbien, h8ps://flic.kr/p/agj9yN
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Picture Credit: Bill Ward -‐ Serious Play at Brickworld, h8ps://flic.kr/p/6xDVot
Cos’è Lego® Serious Play®?
Il metodo Lego® Serious Play® è una tecnica per pensare, comunicare, condividere e risolvere problemi in gruppo. Il metodo vede come strumento i mattoncini e gli elementi Lego® e si basa sulla creazione di metafore visive finalizzate a rappresentare le principali questioni strategiche e i possibili modi per risolverle.
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Come nasce Lego® Serious Play® Fine anni ‘90 Kjeld Kristiansen, il nipote del fondatore di Lego® richiede alle principali case di consulenza un nuova strategia a fronte della crisi causata dalla presenza nel settore dei giocattoli dei nuovi giganti del gioco (Sony e Microsoft) 2000-2003 L’analisi strategica prodotta non soddisfa Lego® perché priva di immaginazione (ingrediente chiave per Lego®). Insieme a Johan Roos and Bart Victor della IMD (Institute for Management Development di Losanna) e Robert Rassmussen Direttore della ricerca educativa di Lego® sviluppano la metodologia Lego® Serious Play® 2004-2009 Lego® integra il marchio LSP nel portafoglio della società. Definisce un modello a licenza e lo schema di facilitatore con specifica formazione. Nel 2004 Robert Rasmussen lascia l'azienda (lascia il suo posto a Per Kristiansen) e inizia l’attività di consulenza su LSP. 2010 Lego® abbandona il modello a licenza e rende LSP Open Source. La formazione come facilitatore LSP è disponibile su base più ampia e senza dover ottenere un contratto di licenza con Lego®. I materiali LSP è possono essere acquistati da tutti e non solo dai titolari di licenze.
Picture Credit: By Legoland crea:on centre: Carlos Luis M C da Cruz deriva:ve work: Vearthy via Wikimedia Commons
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1. Sfida il facilitatore disegna la sfida al gruppo. La sfida dipende interamente dall’argomento che il workshop vuole aggredire ed è una domanda aperta
2. Costruzione la risposta dei partecipanti alla sfida consiste nel costruire un modello con il Lego® in un periodo di pochi minuti
Picture Credit: Spielbrick Films -‐ Da man and Pond; h8ps://flic.kr/p/8PPMqo
Come funziona Lego® Serious Play®
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3. Story Making Tutti i partecipanti raccontano la storia che dà significato al modello, cioè i loro pensieri, associazioni, emozioni e sensazioni che sono venuti in mente loro durante la costruzione legati all’oggetto della sfida
4. Riflessione Si cristallizzano le conoscenze fondamentali che emergono da parte di tutti, anche attraverso domande di chiarimento sui modelli, riassumendo sorprese e collegamenti
Picture Credit: Spielbrick Films -‐ Da man and Pond; h8ps://flic.kr/p/8PPMqo
Come funziona Lego® Serious Play®
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“Lean Forward” Meetings: tutti partecipano e sono coinvolti
“Lean Backward” Meetings: pochi partecipano e sono coinvolti Picture Credit: Jay Johnson h8p://bit.ly/1bfHnSv
vs.
Lego® Serious Play® coinvolge le persone
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• Il focus sono le persone come elemento chiave del successo delle organizzazioni • Offrendo spazio a tutti si facilita
– Il pensare – Il comunicare – Il risolvere problemi
• Costruendo con i mattoncini Lego® si: – Incoraggiano creatività e innovazione – Liberano le potenzialità del team – Sviluppano competenze e prestazioni – Massimizzano fiducia e engagement – Sviluppa la cultura organizzativa
• Confrontandosi con sfide complesse si: – Facilitano lo sviluppo e l’esecuzione delle strategie – Incoraggia il prendere decisioni – Governa la gestione del cambiamento
Con Lego® Serious Play®
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La metodologia stimola il cambiamento perché consente la gestione di processi
Plan-Do-Plan-Do (rispetto ai tradizionali Plan-Do)
Il Lego® è più efficace di altri oggetti perché è più facile e veloce da imparare
le combinazioni possibili sono moltissime (102.981.504 combinazioni con 6 mattoni 2x4)
e il mattoncino non ha memoria
La metodologia Lego® Serious Play® approfondisce il processo di riflessione e sostiene un dialogo efficace per tutti i partecipanti Apprendimenti del tipo hands-on - mind-on producono una maggiore e più profonda comprensione del mondo e delle nostre possibilità Picture Credit: Cogneon GmbH, h8ps://flic.kr/p/e55g7w
Lego® Serious Play® ha basi solide
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Le teorie dietro Lego® Serious Play® • Costruttivismo (J. Piaget)
– Il costruttivismo considera la rappresentazione della realtà come il risultato dell'attività costruttrice delle nostre strutture cognitive
⇒ Costruiamo conoscenza basata sull’esperienza che abbiamo nel mondo • Costruzionismo (S. Papert)
– l'individuo che apprende costruisce modelli mentali per comprendere il mondo intorno a lui. L'apprendimento avviene in modo più efficiente se chi apprende è coinvolto nella produzione di oggetti tangibili. In questo senso il costruzionismo è connesso all'apprendimento esperienziale di Jean Piaget.
⇒ Quando si costruiscono modelli nel mondo reale costruiamo modelli anche nella nostra mente
• Rapporto mano-cervello (E. Osborne Wilson) – L‘intero elenco degli attributi comportamentali recentemente acquisiti e unicamente umani
deve essere sorto durante il lungo processo di allargamento del cervello che ha avuto inizio con l'espansione del nuovo e inventivo strumento utilizzato da Homo habilis, cioè la mano
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• Gli attributi del gioco – Coinvolgente – Motivante – Include elementi di incertezza e di sorpresa – Sensazione di illusione e esagerazione
• Le componenti chiave di gioco (in una organizzazione) come un incontro intenzionale dove i partecipanti
– utilizzano la loro immaginazione (non di fantasia) – concordano che non si produca direttamente un prodotto o servizio – si impegnano a seguire regole speciale
• Gli adulti giocano con uno o più specifici obiettivi in mente – legame sociale – espressione emotiva – sviluppo cognitivo – concorrenza costruttiva.
⇒ Leg Godt, in danese Gioca Bene
Il gioco serio
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Il viaggio
Da A a B il percorso non è una re,a
È una U: the U-‐journey
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U theory di O8o Scharmer • Scordarmi ciò che so • Guardare intorno con sguardo nuovo • Sen:re ciò che mi circonda • Trovare ciò che non conosco • Cristallizzare la visione e l’intenzione • Proto:pare il futuro • Implementare il da farsi su ciò che ho imparato
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Modelli e comunicazione • L'idea che «una maggiore o migliore comunicazione sia
l'ingrediente essenziale nella collaborazione» è falsa. Ciò che è fondamentalmente necessario è un diverso :po di comunicazione. Questo diverso :po di comunicazione ha bisogno di uno spazio condiviso – Questo spazio è il modello (proto:po)
• Contrariamente al senso comune – non sono i team innova:vi che creano modelli innova:vi, ma sono i
modelli innova:vi che generano team innova:vi – il modello ha un ruolo più decisivo nella creazione di un team di quanto
non lo abbia il team nella creazione del modello • Il valore reale di un modello o di una simulazione deriva meno
dalla sua capacità di verificare un'ipotesi piu8osto che dal suo potere di generare u:li sorprese
[Michael Schrage]
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Storie • Entrare in conta8o con il prossimo al livello più profondo richiede una storia
• Le storie sono come i virus – Sono ovunque
• Ascol:amo storie a prescindere dove siamo e da dove veniamo – Sono contagiose
• Racconta una storia a qualcuno e se è ragionevole si diffonderà. Le migliori storie hanno bisogno di essere ri-‐raccontate di più e molto di più
– Sono appiccicose • A8raverso il racconto che si ripete si fissano nella nostra memoria e nei nostri ricordi
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Storie • Le storie hanno da sempre svolto un ruolo cruciale nella cultura e nello sviluppo dell’esperienza umana
• Le storie sono l’essenza dell’esperienza umana – Le storie ispirano e mo:vano le azioni degli individui – Le storie hanno provato la loro u:lità in ogni aGvità dell’esperienza umana
– Nelle organizzazioni le storie contribuiscono alla costruzione, riproduzione e trasformazione dei valori in principi (credo)
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Risulta: di un workshop Lego® Serious Play® • maggiore partecipazione • più intuizioni (insight) • più idee • più passione • più senso di appartenenza e impegno (commitment) • risulta: migliori
⇒ da ciò che realizziamo come singoli insieme produciamo una soluzione cocreata condivisa in cui negoziamo in modo più facile e che appar:ene a tuG, qualcosa di sorprendente, spesso inimmaginabile prima del workshop
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Lego® Serious Play® 10 ragioni per usarlo
1. Garan:sce il 100% di partecipazione
2. Costruisce fiducia nelle persone
3. Garan:sce nuove prospeGve
4. Arriva ai valori e ai principi fondamentali
5. Produce un’espressione auten:ca
6. Crea un linguaggio comune
7. Chiarisce la complessità
8. Garan:sce l’allineamento del gruppo
9. Garan:sce risulta: memorabili
10. Fa risparmiare tempo Credit: Donna S. Denio, Team Dynamics Boston, h8p://bit.ly/1QeLAWI
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LEGO® Serious Play® è
uno strumento che facilita il pensiero divergente, la comunicazione e l'analisi profonda, per la risoluzione di problemi concreti
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COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
CORPORATE ACADEMY E JUNIOR TALENT
ANDREA APPIANI DIRETTORE RISORSE UMANE MS AMBROGIO
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MSA PROGETTO CENTRO FORMAZIONE PERMANENTE (RITORNO AL FUTURO)
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OBIETTIVI:
1. Preparare adeguatamente i Neo-Assunti
2. Mantenere alto il livello di formazione del personale aziendale
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PERCHE’:
• Eliminare/Diminuire differenza tra Scuola e Mondo del Lavoro
• Alzare il livello Tecnico-Professionale-Personale • Diminuire tempi (e quindi costi) inserimento
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GRUPPO DI LAVORO
• DIREZIONE PERSONALE • BADONI • POLITECNICO • STUDENTE • ENTE FORMAZIONE
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METODOLOGIA UTILIZZATA • Job description: Operatore Produzione • Competenza: Conoscenza dei materiali • Materia: Metallurgia • Argomenti: Leghe metalliche ed applicazioni dei diagrammi di stato - Prove
meccaniche e resistenza dei materiali– Ecc. • Docente: Teorica-Generale Politecnico Pratica-Specifica MSA • Ordine cronologico: 1° Materiali 2° Basi Meccanica 3° Disegno ecc • Calendario • Manuale
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NEO ASSUNTI
• Incontri mirati nelle scuole • Visita aziendale e presentazione progetto • Formazione in stage ed assunzione post
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PERSONALE ATTIVO
• Reale mappatura delle competenze • Progetto modulare:
Ogni competenza/materia può essere insegnata singolarmente.
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COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
NETWORKING COMPETENCES FOR BUSINESS AND PEOPLE
ANDREA ATTANÀ ENTERPRISE RELATIONSHIP MANAGER LINKEDIN
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LEAH
20 anni, Northwestern University student
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The Economic Graph Mapping every global connec7on between…
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COMPETENZE PER LA VITA, COMPETENZE PER IL LAVORO MODELLI | PRATICHE | SCENARI
SCENARI DI SVILUPPO, MODELLI DI BUSINESS E FABBISOGNI FORMATIVI (WEXPO - JOBNET PROJECTS)
ANGELO DI GREGORIO ORDINARIO DI MARKETING UNIVERSITÀ BICOCCA MILANO
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Scenari di sviluppo, modelli di business e fabbisogni forma:vi
Prof. Angelo Di Gregorio Ordinario di Marke:ng Università Bicocca
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Il problema del barometro Tempo fa ricevetti una chiamata da un collega. Aveva intenzione di dare zero a uno studente per una sua risposta ad un problema di fisica, mentre lo studente pretendeva il massimo dei voti per aver dato la risposta esatta. Il professore e lo studente concordarono di rivolgersi a me come arbitro imparziale. Io lessi la domanda assegnata all'esame: "Mostrare in che modo è possibile determinare l'altezza di un grattacielo con l'aiuto di un barometro." Lo studente aveva risposto: "Porta il barometro in cima all'edificio, legalo ad una lunga corda, calalo fino alla strada, fai un segno, tiralo su e misura la lunghezza della corda. La lunghezza della corda è uguale all'altezza del grattacielo. Lo studente aveva risolto il problema completamente e correttamente. Ma assegnargli il massimo dei voti avrebbe potuto certificargli competenze non effettivamente confermate dalla sua risposta.
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Io suggerii di dare allo studente un'altra possibilità. Gli concessi sei minuti per rispondere alla stessa domanda con l'avvertenza di dimostrare le sue conoscenze di fisica. Dopo cinque minuti non aveva scritto nulla. Gli chiesi se voleva ritirarsi ma egli disse che aveva molte risposte a questo problema; stava scegliendo quella migliore. Mi scusai per averlo interrotto e gli dissi di procedere. Nel minuto successivo scrisse la seguente risposta: "Porta il barometro in cima all'edificio e lascialo cadere al suolo. Misura il tempo di caduta con un cronometro. Quindi, usando la formula
h=0,5·a·t2 calcola l'altezza dell'edificio. A questo punto chiesi al mio collega se lo studente poteva ritirarsi. Lo concesse e gli diede il massimo voto.
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Lasciando l'ufficio del mio collega chiesi allo studente quali erano le altre risposte che conosceva. Egli disse: "Ci sono molti modi per misurare l'altezza di un grattacielo con l'aiuto di un barometro. Ad esempio puoi misurare la lunghezza del barometro, la sua ombra e l'ombra del grattacielo in un giorno di sole e quindi, con una semplice proporzione, calcolare l'altezza dell'edificio. "Bene," dissi "e le altre risposte?” "Sì," rispose " c'è un metodo molto elementare: partendo dal piano terreno sali le scale e traccia dei segni sui muri utilizzando il barometro come unità di misura di lunghezza. Alla fine conta i segni e avrai l'altezza dell'edificio in unità-barometro. "Un metodo molto diretto.” "Naturalmente. Se vuoi un metodo più sofisticato, puoi legare il barometro ad un filo ed usarlo come pendolo per misurare il valore di g (gravità) al livello della strada e in cima all'edificio. Conoscendo la differenza di gravità è possibile calcolare l'altezza dell'edificio. Similmente puoi andare in cima all'edificio, legare il barometro ad una lunga corda, calarlo fino al livello della strada e farlo oscillare come un pendolo. Misurando il periodo, si può calcolare la lunghezza della corda, cioè l'altezza dell'edificio. Infine, ci sono molti altri metodi per risolvere il problema. Forse il migliore è quello di prendere il barometro e bussare alla porta del direttore. Quando apre gli dici così: "Signor direttore, questo è un bellissimo barometro. Se mi dice l'altezza dell'edificio glielo regalo."
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A questo punto chiesi allo studente se veramente NON conosceva la risposta convenzionale a questa domanda.
Egli ammise che la conosceva ma che non ne poteva più di una scuola e di professori che tentavano di insegnargli a pensare. Lo studente era Niels Bohr, fisico danese, premio Nobel per la Fisica nel 1922.