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Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

Date post: 09-Mar-2016
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L'Health MONITOR Italia è un programma di CompuGroup Medical Italia che, attraverso brevi questionari somministrati ai medici delle cure primarie italiani, ha l'obiettivo di esprimere la tendenza di opinione degli stessi su attuali argomenti di natura politico-sanitaria. Grazie alla partnership con "Il Sole24Ore Sanità", i risultati del sondaggio vengono pubblicati sulla rivista.
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Page 1: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor
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Area No Sì Non soD1 - Ritiene che la cer-tificazione on line rap-presenti un vero van-taggio gestionale per ilSsn?

Centro 57,35 26,47 16,18Nord-Est 51,67 20,00 28,33Nord-Ovest 54,21 31,05 14,74Sud 48,59 35,11 16,31Totale 51,06 32,22 16,72

D2 - Ritiene che rap-presenti un vero van-taggio gestionale per ilmedico?

Centro 83,82 12,50 3,68Nord-Est 83,33 3,33 13,33Nord-Ovest 82,63 11,58 5,79Sud 71,88 18,30 9,82Totale 76,29 15,30 8,41

D3 - Ritiene che rap-presenti un vantaggioanche per il paziente?

Centro 53,68 26,47 19,85Nord-Est 51,67 28,33 20,00Nord-Ovest 40,00 43,16 16,84Sud 47,75 35,44 16,81Totale 47,32 35,26 17,43

D4 - È d’accordo sul-l’obbligatorietà dellacertificazione on line?

Centro 87,50 8,82 3,68Nord-Est 83,33 8,33 8,33Nord-Ovest 84,21 10,00 5,79Sud 78,54 14,64 6,82Totale 81,16 12,56 6,28

Al medico non piace laSONDAGGIO HEALTH MONITOR COMPUG

I certificati on line trasmessi all’Inps al 23/7/2010

Al ralenti l’invio all’Inps: il tavolo di controllo chiede la prosecuzione del collaudo del sistema

Certificati: l’on line non decolla

P oco meno di un terzo dei“prescrittori” (medici dimedicina generale, pedia-

tri di libera scelta, guardie medi-che e medici dipendenti di Asl eospedali) è abilitato finora all’in-vio dei certificati di malattia tele-matici all’Inps: 60.126 su un tota-le di 192.742. E in tutto sono statitrasmessi al 23 luglio scorso - ulti-ma rilevazione del ministero dellaSalute - 121.335 certificati on li-ne. In un mese (la fase di collau-do è a regime dal 19 giugno) il3% circa dei 4,2 milioni mensilicalcolati con il sistema cartaceo(50 milioni l’anno a cui si aggiun-gono altrettanti attestati per giusti-ficare l’assenza dal lavoro, prividi diagnosi). Se il passaggio sulweb, una volta a regime, porteràcome ha stimato il ministero del-l’Innovazione a un risparmio dicirca 500 milioni, in questo modonon si andrebbe oltre i 15 milionil’anno.

Nonostante il periodo di“collaudo” del sistema sia scadu-to il 18 luglio (a stabilirlo è unacircolare applicativa del progetto«Tessera sanitaria», predisposta a

marzo dal ministero dell’Innova-zione), il sistema non riesce a en-trare a regime. Per questa ragionee con questi risultati, il tavolo tec-nico che si occupa del monitorag-gio (Salute, Economia, Innovazio-ne, Inps, Inpdap, FnomCeO e Re-gioni) ha dato un «giudizio com-plessivamente non positivo» e hachiesto ufficialmente di poter«continuare il periodo di collaudoper proseguire le attività di verifi-ca delle funzionalità e risolvere iproblemi di messa a punto delsistema che si sono presentati».Confermando l’esito della riunio-ne tecnica Innovazione-FnomCeO di metà luglio in cui laprosecuzione del collaudo era sta-ta ritenuta l’unica via possibileper evitare guai ai medici.

Problemi tecnici, soprattutto inalcune Regioni, quindi, ma non sicancella l’obbligo dell’invio tele-matico dei certificati di malattia,che resta «pienamente operativo,senza proroghe», sottolinea il mi-nistero. Si bloccano invece fino acollaudo effettuato le sanzioni peri medici in caso di mancata tra-smissione on line: dalla responsa-

bilità disciplinare fino, per chi tra-sgredisce più di una volta, al licen-ziamento per i dipendenti e alladecadenza della convenzione conil Ssn per medici di medicina ge-nerale, guardie mediche e pediatridi libera scelta.

Secondo l’ultima rilevazione

del ministero, dei 121.335 certifi-cati la stragrande maggioranza so-no arrivati all’Inps dal Nord-Ovest: 93.095, trasmessi da29.973 medici abilitati. E di que-sti 90.037 dalla Lombardia, Re-gione che vanta ormai da anniuna tradizione di informatizzazio-

ne quasi completa dei servizi chedi medici abilitati ne ha da sola25.295.

Segue il Sud con 10.216 certifi-cati probabilmente legati ai pro-grammi di informatizzazione deiMmg che proprio al Sud sonostati implementati negli ultimi an-ni dal programma E-gov 2012.Al Centro, nonostante il numeroelevato di prescrittori (quasi 40mi-la) sono stati trasmessi 9.800 certi-ficati circa dai 10.775 medici abili-tati. Ultimo della serie il Nord-Est, che di certificati ne ha tra-smessi 8.231 da parte degli11.176 medici abilitati di cui8.613 nelle sole Veneto ed EmiliaRomagna.

Tuttavia il ritmo di incrementodella trasmissione di certificati, se-condo la rilevazione del tavolo dicollaudo è di circa 6mila al gior-no e quindi oggi si dovrebbe esse-re raggiunta quota 180mila, appe-na il 4,3% però dei certificati re-datti ogni mese in media anno sucarta.

I dati rilevati dal tavolo e coor-dinati dal nuovo Servizio informa-tivo della salute (Nsis) indicano

poi il meccanismo di abilitazionedei medici. In quasi tutte le Regio-ni regna il Pin, che i dottori posso-no richiedere all’Inps, ma in Sar-degna, Toscana, Emilia Roma-gna, Friuli e, soprattutto, Lombar-dia, si utilizza la Cns, Carta nazio-nale dei servizi (entrambi in Sar-degna), una smart card che con-sente l’accesso ai servizi dellapubblica amministrazione. Ed èproprio per la scelta tecnica dellaLombardia che il numero di abili-tazioni pende a favore della Cns:22.281 medici in 17 Regioni uti-lizzano il Pin, 37.845 nelle 5 Re-gioni che ce l’hanno la Cns, ma ladifferenza la fanno i 25.295 dotto-ri lombardi. E l’accesso al siste-ma avviene quasi in tutte le Regio-ni attraverso il “sistema di acco-glienza centrale” (Sac) messo apunto dal ministero dell’Econo-mia, tranne che in Lombardia eFriuli, dove il sistema di acco-glienza (Sar) è gestito direttamen-te dalla Regione.

a cura diPaolo Del Bufalo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Trasmesso da un terzo di “prescrittori” il 3% di documenti rispetto al cartaceo

Indagine sul gradimento della trasmissione telematica dei certificat

Certificati di malattia on line: pochi vantaggiper il Ssn, ancora meno per i medici e pochi

per i pazienti. Le aziende non hanno dato sufficien-te informazione sul servizio mentre, secondo imedici, dovrebbero in assoluto essere proprio loroa fornire software e strumenti informatici. E l’ob-bligatorietà non va giù ai dottori del territorio.

Questo, in sintesi, il risultato delle risposte aotto domande poste a un campione statisticamenterappresentativo del 95% di medici di base (circamille) selezionati in modo casuale tra quelli alleprese con l’invio telematico dei certificati malattiaall’Inps.

Il sondaggio è stato realizzato da Health Moni-tor CompuGroup Medical, un’iniziativa di Compu-Group Italia che, in sinergia con Il Sole-24 OreSanità, ha come obiettivo di analizzare le opinionidei medici delle cure primarie (medici di medicinagenerale e pediatri) su tematiche politico-sanitarie.E il primo sondaggio è stato dedicato ai certificati

on line che scaldano gli animi dei sindacati chechiedono più tempo per la messa a regime delsistema a cui corrisponderà anche l’avvio dellesanzioni per gli inadempienti: fino al licenziamen-to o alla revoca della convenzione.

Il «no» più netto i medici lo hanno detto all’ob-bligatorietà della certificazione on line. L’81% nonha avuto dubbi, mentre solo il 13% ha risposto«sì» all’obbligo e il 7% non ha un’idea precisa inmerito. Dei «no» la percentuale maggiore si rag-gruppa al Centro (87,5%), seguito dal Nord-Ovest(84,21%) e dal Nord-Est (83,33%). Nel Sud inve-ce i «no» si sono limitati al 78,54%, mentre i «sì»hanno raggiunto il 14,64% degli intervistati.

Altra “certezza” dei medici è che connettività estrumenti informatici debbano essere forniti dalleaziende. In questo caso le percentuali di rispostasono pressoché omogenee: 88,33% al Nord-Est,84,79% al Nord-Ovest, “solo” l’80,15% al Centrodove però è presente il maggior numero di indecisi

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup MedicalItalia per proprio conto ed effettuato a mezzo elettroni-co, con target di riferimento medici di medicina genera-le italiani. Al sondaggio rappresentativo, svolto su tutto ilterritorio nazionale, su una base di oltre 7.300 Mmgraggiungibili tramite e-mail, hanno risposto 1.000 medicinel periodo 16-22 luglio 2010.

12 3 ago.-6 sett. 2010SPECIALE

Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
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Area No Sì Non soD5 - Ha ricevuto comu-nicazioni dalla sua Aslper il ritiro delle cre-denziali?

Centro 45,59 54,41 -Nord-Est 61,67 38,33 -Nord-Ovest 30,00 70,00 -Sud 63,56 36,44 -Totale 54,51 45,49 -

D6 - Ha già ritirato lecredenziali di accessoal sistema?

Centro 68,38 31,62 -Nord-Est 71,67 28,33 -Nord-Ovest 23,68 76,32 -Sud 68,89 31,11 -Totale 60,28 39,72 -

D7 - Pensa che la con-nettività e gli strumen-ti informatici debbanoessere forniti dalleAsl? *

Centro 2,94 80,15 3,68Nord-Est 3,33 88,33 0,00Nord-Ovest 1,05 85,79 3,16Sud 3,49 83,53 2,50Totale 2,94 83,79 2,63* Il 10% di intervistati ha risposto a questa domanda anche “in quota parte”

D8 - Ha già un softwa-re che le consente l’in-vio?

Centro 57,35 42,65 -Nord-Est 60,00 40,00 -Nord-Ovest 35,79 64,21 -Sud 59,73 40,27 -Totale 54,81 45,19 -

trasmissione telematicaGROUP MEDICAL - IL SOLE-24 ORE SANITÀ

Regione Mmg, Plse Gm

Altriprescrittori

Accesso(1)

Autenticazione(2)

Totale medicicon Pin

Medici conCns attiva

Totale mediciabilitati

Piemonte 4.361 8.859 Sac Pin 3.387 - 3.387V. d’Aosta 126 290 Sac Pin 106 - 106Lombardia 8.808 18.217 Sar Cns - 25.295 25.295Pa Bolzano 341 897 Sac Pin 542 - 542Pa Trento 549 910 Sac Pin 255 - 255Veneto 4.862 8.411 Sac Pin 2.329 - 2.329Friuli V.G. 1.257 2.504 Sar Cns - 1.766 1.766Liguria 1.750 4.000 Sac Pin 1.185 - 1.185Emilia R. 4.484 8.226 Sac Cns - 6.284 6.284Toscana 4.284 7.616 Sac Cns - 4.046 4.046Umbria 1.095 1.868 Sac Pin 164 - 164Marche 1.818 2.865 Sac Pn 3.193 - 3.193Lazio 6.297 14.146 Sac Pin 3.372 - 3.372Abruzzo 1.743 2.790 Sac Pin 1.510 - 1.510Molise 477 886 Sac Pin 18 - 18Campania 6.791 12.953 Sac Pin 4.030 - 4.030Puglia 4.889 7.585 Sac Pin 398 - 398Basilicata 1.019 1.163 Sac Pin 628 - 628Calabria 2.901 4.396 Sac Pin 700 - 700Sicilia 7.193 12.236 Sac Pin 74 - 74Sardegna 2.682 4.197 Sac Pin/Cns 390 54 844Totale 67.727 125.015 – – 22.281 37.845 60.126(1) Tramite sistema centrale (Sac) o sistema regionale (Sar); (2) Accesso con Pin/Cns (Carta nazionale dei servizi), solo Pin o solo CnsFonte: Nsis, ministero della Salute, 23 luglio 2010

I «no» e i «sì» al questionario (%)

La situazione della sperimentazione al 23 luglio 2010

ti di malattia all’Inps: percentuale delle risposte per area geografica

(3,68%) e 83,53 per cento al Sud.Le aree geografiche si dividono al contrario su

due aspetti che guardando la media sembrerebberoequamente divisi tra «sì» (circa il 45%) e «no»(circa il 55%): la comunicazione da parte delleaziende sui meccanismi di ritiro delle credenziali el’attivazione del software per l’invio. In questocaso il Nord-Ovest “stacca” tutti: il 70% di medicidichiara di aver ricevuto le necessarie comunicazio-ni e il 76,32% di essere a posto con il software. ASud invece appena il 36,44% di dottori è statoinformato e il 31,11% ha già ritirato le credenzialidi accesso. In realtà anche nel Nord-Est le cosenon vanno benissimo con appena il 38,33% diinformazione e il 28,33% di chi è già in possessodel software. Al Centro la media è rispettata perquanto riguarda l’informazione dalle aziende (il54,41% di medici dichiara di averla avuta), mentreè basso il numero di chi ha gli strumenti informati-ci adatti: solo il 31,62% di medici di base.

Infine il giudizio sull’utilità della certificazioneon line. Bassissima la percentuale di chi ritiene cheil meccanismo possa portare vantaggi ai medici: siva dal massimo del 18,3% di giudizi positivi alSud ad appena il 3,33% al Nord-Est. Ma è bassaanche la percentuale di chi giudica ci siano possibi-li vantaggi gestionali per il Servizio sanitario: si vadal minimo del 20% di «sì» del Nord-Est al massi-mo del 35,11% del Sud.

E infine un dato che ancora divide le areegeografiche: la possibilità di vantaggi per i pazien-ti. Anche in questo caso la tendenza media algiudizio positivo è bassa e compresa tra il 26,47%del Centro e il 35,16% del Sud. Ma il Nord-Ovestsi stacca ancora una volta dal gruppo: il 43,16% dimedici ritiene che i certificati on line portino davve-ro vantaggi ai pazienti, contro - primo dato incontrotendenza - il 40% che invece è di parerecontrario.

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3 ago.-6 sett. 2010 13SPECIALE

Francesco.Grillo
Evidenziato
Page 4: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

Medici di famiglia: lavoro

U na legge che sanciscaruolo e compiti dei medi-ci di famiglia in Italia,

ma anche una spinta alla diffu-sione delle società di servizio traprofessionisti per consentire gliinvestimenti necessari a rafforza-re l’assistenza primaria. Giaco-mo Milillo, segretario uscentedella Fimmg, si ripresenta a gui-dare il maggior sindacato dei“generalisti” con un programmache rilancia la necessità del“cambiamento”. Le elezioni sisvolgeranno sabato 9 ottobre altermine del 65˚ Congresso dellaFederazione, in corso in questigiorni a Santa Margherita di Pu-la (Cagliari).

Finora sembra che lei corre-rà da solo. Un suo oppositoreinterno si dice convinto che leisarà rieletto, ma che non saràun plebiscito…

Per il momento non si ha noti-zia di altri candidati ma fino avenerdì a Mezzogiorno è possi-bile presentare la propria candi-datura. Detto questo, io non so-no alla ricerca di plebisciti. Cer-co una maggioranza qualificataperché mi rendo conto che portoavanti un discorso che non èpopolare, che non parla alle pan-ce della categoria ma ha una

prospettiva più di lungo terminee richiede qualche sacrificio.

Qual è il suo programma?Il punto fondamentale resta

uguale: perseguire il cambiamen-to della medicina generale attra-verso una riscrittura della conven-zione e provvedimenti legislativi.Chiederò al ministro Fazio di im-pegnarsi in questo senso. La cate-goria oggi soffre la crisi e nonsiamo i soli a star male: l’instabili-tà economica e istituzionale nonfa bene. A questo si aggiunge iltentativo di perseguire un’informa-tizzazione del Paese, che noi con-dividiamo totalmente, con grandefretta e poca consultazione.

Niente di nuovo nei suoi pia-ni, dunque?

In aggiunta è maturata l’esi-

genza di riflettere sulle societàdi servizio. Il mondo dei profes-sionisti sta cambiando: il cittadi-no non richiede più un parere ouna prestazione, vuole un servi-zio. Ma la necessità di un’orga-nizzazione complessa richiedeinvestimenti che né la società néil sistema bancario possono ga-rantire. Perciò è importante che imedici, pur conservando un rap-porto individuale con il Ssn, im-parino a costituire società di ser-vizio che possano acquisire pre-stiti e fare investimenti imprendi-toriali a sostegno delle attivitàche devono erogare. Anche per-ché lo stesso Servizio sanitariovive una assoluta scarsità di ri-sorse: si dismettono gli ospedalima non ci sono fondi per investi-re sul territorio.

Qualcuno storce il naso,sentendo profumo di busi-ness…

Le società non sono profit,hanno soltanto funzione di servi-zio. Non possono erogare presta-zioni sanitarie ma soltanto servi-zi ai professionisti.

Pensa alle cooperative?Non solo. La coop offre alcu-

ni vantaggi tra cui il no profit.Ma stiamo ragionando su tuttele società e serve un approfondi-

mento insieme ad altre categoriecome farmacisti, biologi, psico-logi. La discussione infatti si stasvolgendo all’interno di Conf-professioni, alla quale la Fimmgaderisce da anni.

Ha citato la necessità di ri-scrivere la convenzione, ma lamanovra ha bloccato i rinnoviper tre anni. Una bella battutad’arresto.

Sicuramente è un danno im-portante. Fa parte dei sacrificiche dobbiamo ingoiare, speran-do che servano. Ma ci sono trefronti su cui procedere: lavorareper ottenere la legge del cambia-mento; cominciare i lavori di ri-scrittura, anche in maniera infor-male, operazione cui la Sisac siè detta disponibile e che richie-derà un dialogo con le nuoveRegioni; condurre un lavoro in-terno al sindacato per potenziarela segreteria nazionale, investen-dola del compito di individuareanche linee guida per gli accordiintegrativi regionali. Il mio au-spicio è che si arrivi a definirepunti che ciascun segretario re-gionale possa considerare irri-nunciabili nei rapporti con le Re-gioni: uno è l’esigenza che leRegioni si facciano carico deifattori produttivi per l’informa-

tizzazione dei medici di medici-na generale.

Un tentativo di correggereil federalismo?

Un tentativo di riportare coe-renza unitaria tra le Regioni. InItalia si vuole costruire il federa-lismo partendo dall’unità. Que-sto ha avuto un effetto dannosoanche sull’organizzazione delsindacato. Mi pare ci sia la con-sapevolezza di dover trovare lagiusta misura tra le politiche na-zionali e le azioni regionali.

Ecco, la giusta misura. Pri-ma criticava chi persegue l’in-formatizzazione con troppafretta e poca consultazione. Èchiara l’allusione ai certification line: necessità dei tempi ocolpo di mano?

Sono una necessità dei tempi,come la teleprenotazione o la ri-cetta on line. Noi da sempre ve-diamo l’e-health come un’oppor-tunità di sviluppo. Ma la fretta èingiustificata e controproducen-te. Offende i medici il fatto chenon si parli delle tante difficoltàoggettive e si punti solo all’obbli-go sanzionato, che crea paura eriduce il livello di collaborazio-ne. Detto questo, non credo chele sanzioni siano veramente peri-colose. La FnomCeO e i sindaca-ti hanno già ottenuto che sianonormate dagli Acn. Però io criti-co l’atteggiamento minaccioso:con i moschetti e lo spaventonon si costruisce l’innovazione.

Ha paura che passi il meto-do? Oggi i certificati on line,domani il patient summary…

È uno degli inconvenienti. Illegislatore in più occasioni hapreso decisioni senza consultar-ci: è un antico difetto tutto italia-no che deve metterci in allarme.

La manovra e il Patto perla salute prevedono ancora ta-gli. È in atto un disegno peraffossare la Sanità pubblica?

Sarebbe un disegno suicida.Certamente ci sono dinamicheche cercano di recuperare unmaggior ruolo del privato. Ma il

CONGRESSO FIMMG/ Giacomo Milillo si ripropone guida del sindacato e rilancia la rifondazione

«Serve una legge per iMmg»

ASSOCIAZIONISMO: SONDAGGIO HEALTH MONITOR

I «no» e i «sì» al questionario (%)

Indagine sul gradimento dei medici di medicina generale del

La richiesta al ministro Fazio - Sprint alle società di servizio: servono investimenti

S ono lontani i tempi in cui i medici difamiglia volevano lavorare in completa

solitudine. A furia di incentivare il team, ilteam è diventato gradito, almeno in parte, al74% della categoria. E quasi il 60% si diced’accordo a condividere lo studio con altricolleghi. Anche se è alta la quota di chi pensache il gruppo fa venire meno il senso delrapporto medico-paziente basato sulla scelta.A sorpresa, inoltre, le sacche di resistenzamaggiori si registrano al Nord, proprio dove lesperimentazioni di associazionismo sono piùavanzate.

I dati arrivano da un sondaggio realizzatoda Health MonitorCompuGroup Medical,un’iniziativa di CompuGroup Italia che, in

sinergia con Il Sole-24 Ore Sanità, ha l’obietti-vo di analizzare le opinioni dei medici dellecure primarie su varie tematiche politico-sani-tarie (la prima indagine ha sondato gli umoridei generalisti sui certificati on line: si veda IlSole-24 Ore Sanità del 3 agosto-6 settembre).

Sette le domande poste a un campione rap-presentativo del 95% dei professionisti dellaSanità territoriale italiani: su una base di oltre7.300 Mmg e pediatri hanno risposto in 669tra il 20 e il 27 settembre scorso. Per la grandemaggioranza degli interpellati la squadra ser-ve effettivamente a rendere più efficiente lamedicina generale: il 46,6% ha risposto “sì”alla domanda specifica, il 37% “in parte” eappena il 16,2% “no”. Il maggior numero

Area Sì No In parte Non soD1. A suo avviso il lavoro di gruppoè la strada giusta per rendere piùefficiente la medicina generale?

Centro 51,00% 16,00% 33,00% -

Nord Est 43,75% 12,50% 43,75% -

Nord Ovest 30,13% 23,72% 46,15% -

Sud 52,56% 13,48% 33,96% -

Totale 46,59% 16,24% 37,18% -D2. È d’accordo a lavorare in unasede comune con altri colleghi?

Centro 64,00% 22,00% 14,00% -

Nord Est 59,38% 9,38% 31,25% -

Nord Ovest 58,33% 23,08% 18,59% -

Sud 58,76% 19,95% 21,29% -

Totale 59,48% 20,49% 20,03% -D3. Pensa che lavorare in team pos-sa contribuire a ridurre alcuni costidi gestione (segretaria, collaborato-re di studio, spese telefoniche)?

Centro 61,00% 16,00% 23,00% -

Nord Est 68,75% 6,25% 25,00% -

Nord Ovest 56,41% 17,95% 25,64% -

Sud 63,88% 14,56% 21,56% -

Totale 61,91% 15,17% 22,91% -D4. Pensa che con il lavoro in grup-po vengameno il senso del rapportomedico-paziente basato sulla scelta?

Centro 20,00% 39,00% 40,00% 1,00%

Nord Est 18,75% 43,75% 37,50% 0,00%

Nord Ovest 26,28% 35,90% 35,90% 1,92%

Sud 28,03% 38,27% 32,35% 1,35%

Totale 25,95% 38,09% 34,60% 1,37%

28 5-11 ottobre 2010LAVORO/PROFESSIONE

Page 5: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

di squadra, sì con riserva

INDAGINE DELLA FEDERAZIONE

I nformatizzati sì, ma a loro spese. La quasitotalità dei medici di famiglia italiani ha ormai

l’hardware, il software gestionale, il collegamen-to a Internet. Eppure manca qualcosa: la “rete”con le altre strutture e i servizi del Ssn, l’elementocruciale per consentire di spiccare il vero salto diqualità assistenziale. La fotografia dell’informa-tion technology negli studi dei Mmg arriva daun’ampia ricerca condotta dal Centro studi Fim-mg, guidato da Stefano Zingoni, per la parte cheriguarda i generalisti, e dall’Ispo per la parte chesonda le percezioni dei cittadini: i risultati sonoraccolti in un libro distribuito al congresso delsindacato in corso questa settimana in Sardegna.

A un campione di 2.500 camici bianchi è statasomministrata una batteria di oltre 60 domande.Le risposte ottenute confermano quel che la Fim-mg va ripetendo da tempo: «Nel campo dell’infor-matizzazione abbiamo fatto tutto da soli». Dall’ac-quisto dei programmi di gestione al pagamentodella connessioneweb. I progressi sono stati inne-gabili e hanno portato la categoria a un ottimolivello, come dimostra l’indice sintetico di infor-matica ricavato da un panel di 18 domande, eleva-to per tutte le classi di età. Meno brillante risultal’indice sintetico di statistica, ovvero la capacitàdei medici di famiglia di elaborare dati (cometabelle e grafici) dalle informazioni di cui dispon-gono.

Ma il punto più debole è il passo successivo:l’integrazione telematica con gli altri servizi delSsn. «Lo studio dimostra - spiega Zingoni - che lacategoria ha creduto nell’informatizzazione ed èarrivata dove poteva con i propri mezzi. Da qui inpoi l’ulteriore avanzamento del processo e l’uso

dei collegamenti con le strutture del Ssn nondipende più da noi. Sono le Regioni e le Asl chedevono standardizzare i linguaggi, farsi caricodell’upgrading tecnologico e remunerare il valoreaggiunto che può derivare al Ssn dalla messa inrete di tutti i suoi operatori. Sono le istituzioni chedevono fare la loro parte». Altrimenti la possibili-tà di navigare on line rischia di rimanere un merostrumento a disposizione del singolo professioni-sta per aggiornarsi, certamente utile ma pocopercepito dai cittadini. Che oggi chiedono altro:servizi integrati ed efficienti. Una medicina gene-rale connessa con i distretti, le farmacie e gliospedali. Un Ssn senza compartimenti stagni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Studi sempre più hi-techma poco integrati col Ssn

problema è che il Ssn, così co-m’è, non è sostenibile nel tem-po, non potrà rispondere ai nuo-vi bisogni della popolazione,non autosufficienza in testa. Lasoluzione finora individuata èquella dei fondi integrativi: piùche disfare il Ssn, si sta cercan-do di integrare in modo non fi-scale il finanziamento.

Che cosa pensa dei costistandard?

Bisognerà vedere quale saràl’approdo. Teoricamente sonoun punto di partenza accettabile,

rispetto a dei Lea vincolanti, cheperò dovranno richiederemecca-nismi di perequazione. È comun-que positivo che si superi il mec-canismo della spesa storica.

Vedremo mai le Uccp?Secondo me sì, e le prime Re-

gioni che le metteranno in attosaranno proprio le Regioni com-missariate. Ma per migliorarenon basta mettere i medici nellastessa sede: la sfida è quella diabbandonare la pratica solista,che continua a sopravvivere an-che nelle medicine di gruppo, per

passare a una pratica di squadra.Come sono stati i rapporti

con il ministro Fazio?Il bilancio è assolutamente

positivo. Non ha raggiunto laperfezione perché manca la pro-posta di legge per il cambiamen-to della medicina generale .

“Dall’attesa all’iniziativa” èil titolo che avete scelto per ilcongresso.

Ha in sé un doppio messag-gio: tecnico-professionale, maanche politico. Per ora abbiamoatteso e chiarito il nostro proget-to di rifondazione ma adessochiediamo che si passi dalle pa-role ai fatti.

LaFnomprevede una seriacarenza di medici a partiredal 2015. Non teme una crisidi vocazioni tra i Mmg?

La crisi c’è già. La formazio-ne deve cambiare e i tirocinantivanno incentivati. Noi stiamo la-vorando per una medicina gene-rale migliore, che dia subito pie-na occupazione e aumenti l’ap-petibilità della professione. An-che per questo una legge è or-mai imprescindibile.

pagine a cura diManuela Perrone

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Informatizzazione: al ralenti i contatti con gli altri servizi

COMPUGROUPMEDICAL - IL SOLE-24 ORE SANITÀ

Indice di competenza informatica

lavoro di gruppo: percentuale delle risposte per area geografica

degli scettici risiede al Nord-Ovest.Il 60% è d’accordo a lavorare in una sede

comune ad altri Mmg: i più convinti abitano alCentro (64%), i più contrari ancora nel Nord-Ovest (23%). Sempre il 61% dei generalisti,in particolare nel Nord-Est, ritiene che il lavo-ro di gruppo serva ad abbattere i costi digestione dell’ambulatorio: i residenti delNord-Ovest, ancora una volta, forniscono lepercentuali maggiori di “no” e di “in parte”,seppur esigue (18% e 26 per cento).

Se la stragrande maggioranza degli intervi-stati (76%) non teme di perdere la propriaautonomia professionale, ben più sentita è laconvinzione che il team faccia venir meno ilsenso del rapporto con il paziente basato sulla

scelta: lo pensa il 26% dei medici, cui vaaggiunto il 34% di quelli che lo credono alme-no in parte. In pratica, soltanto il 38% ritieneche il lavoro di gruppo non cambi la relazionecon gli assistiti.

Oltre 60 medici su cento, infine, guardanocon favore all’intervento del privato per soste-nere gli investimenti organizzativi e tecnologi-ci. Ma ben il 53% di chi lavora nel Nord-Ovest e il 44% di chi vive nel Nord-Est si dicecontrario: in pratica, è al Sud che l’idea spopo-la (67%). C’è più accordo, invece, sul fattoche il team possa favorire il dialogo conl’ospedale. Da struttura a struttura, il dialogo èpiù semplice.

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Area Sì No In parte Non soD5. Teme di perdere la sua autono-mia professionale?

Centro 23,00% 77,00% - -

Nord Est 25,00% 75,00% - -

Nord Ovest 24,36% 75,64% - -

Sud 23,99% 76,01% - -

Totale 23,98% 76,02% - -

D6. È favorevole alla realizzazione distudi professionali “allargati” all’in-tervento del privato per aumentar-ne le capacità di risposta dal puntodi vista organizzativo e tecnologicoe dove semmai si possano svolgereanche prestazioni specialistiche?

Centro 66,00% 34,00% - -

Nord Est 56,25% 43,75% - -

Nord Ovest 46,15% 53,85% - -

Sud 67,39% 32,61% - -

Totale 61,61% 38,39% - -

D7. Crede che i gruppi di medici dibase, in quanto strutture organizza-te sul territorio, potrebbero più facil-mente dialogare con l’ospedale?

Centro 64,00% 36,00% - -

Nord Est 68,75% 31,25% - -

Nord Ovest 58,97% 41,03% - -

Sud 71,16% 28,84% - -

Totale 67,07% 32,93% - -

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia per proprio conto ed effettuato a mezzoelettronico, con target di riferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Al sondaggiorappresentativo, svolto su tutto il territorio nazionale, su una base di oltre 7.300 medici delle cureprimarie raggiungibili tramite e-mail, hanno risposto 969 medici nel periodo 20-27 settembre 2010.

5-11 ottobre 2010 29LAVORO/PROFESSIONE

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Sondaggio Health Monitor CompuGroup Medical - Il Sole-24 Ore Sanità sull’assistenza alla demenza degenerativa

Medici di base insoddisfatti di Uva e medicinali - I «colleghi» tedeschi fanno da soli

O ltre il 78% dei medicidi base italiani in casodi sospetto di Alzhei-

mer suggerisce approfondi-menti diagnostici e parla di un«generico disturbo cogniti-vo» al paziente. In Germaniaquesto non accade mai e oltreil 90% dei medici di base parlachiaro coi propri assistiti.

Il dato e il confronto sonoevidenziati in un sondaggioche analizza la percezione e ilcomportamento dei medici del-le cure primarie italiani rispet-to al morbo di Alzheimer, con-siderata una delle forme di de-menza degenerativa più fre-quenti negli anziani (ma nonsolo) che in Italia colpisce cir-ca 800mila individui e raggiun-ge i 27 milioni nel mondo. Arealizzare il sondaggio è stataHealth Monitor CompuGroupMedical, iniziativa di Compu-Group Italia che, in sinergiacon Il Sole-24 Ore Sanità, hacome obiettivo l’analisi delleopinioni dei medici di base sul-le principali tematiche che ri-guardano la professione.

E questa volta le rispostesono state messe a confrontocon un analogo sondaggio -per alcune risposte - eseguitoda CompuGroup Germaniasempre sui medici delle cureprimarie.

E rispetto ai colleghi tede-schi, i medici italiani affronta-no l’Alzheimer meno “diret-tamente”: oltre a sfumare dipiù l’informazione al paziente,infatti, più del 70% dei Mmginvia l’assistito alle Unità divalutazione Alzheimer (Uva),mentre i tedeschi consiglianonel 60,5% dei casi direttamen-te un intervento e nel 28,3%

dei casi un medicinale (gli ita-liani prescrivono medicine di-rettamente solo nel 4,2% deicasi).

Diversa anche la considera-zione degli strumenti diagno-stici. Il più comune - l’Icd-9utilizzato per la classificazio-

ne internazionale delle demen-ze - è giudicato importante nel-la diagnosi da oltre il 46% deimedici italiani (ma il 28,3%

non ha dato risposta), mentreper i tedeschi nel 46,8% deicasi sono utilizzati altri criteridiagnostici.

Spostando l’attenzione sul-le Uva (tutte italiane) e sullapercezione che il medico italia-no ha dell’efficacia dei farma-ci, poi, dal sondaggio emergeuna bassa considerazione che idottori hanno delle Unità divalutazione che per il 62,1%di loro vanno migliorate, manel 23,3% dei casi sono boccia-te, con un giudizio negativosull’efficacia della rete sul terri-torio. Un dato, questo, che tro-va relativa corrispondenza nelgiudizio sui risultati clinici chei pazienti hanno dalle Uva: suf-ficiente (“mediamente soddi-sfacente”) per il 56,1% degliintervistati, è nettamente insod-disfacente per il 32,4% di me-dici e solo l’8,7% giudica irisultati “positivi”.

E ancora peggio va con ifarmaci: il 42% circa dei dotto-ri italiani li ritiene inefficaci eil 50% circa solo “mediamen-te” efficaci.

D’altra parte già nel prece-dente sondaggio (v. Il Sole-24Ore Sanità n. 3/2011) sulla for-mazione era emersa una relati-va insoddisfazione da parte deimedici delle cure primarie ver-so l’approccio alle cronicità eall’anziano fragile. Circa il70% di intervistati, infatti, ave-va dichiarato di ritenersi “for-mato” solo in parte o per nullaper affrontare l’assistenza aquesta categoria di malati, eora oltre il 70% dei mediciconferma di non tentare neppu-re con l’assistenza diretta, madi inviare i pazienti ai centrispecialistici che però giudica-no comunque carenti.

Paolo Del Bufalo© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALBERTO SANTILE SCADENZE FISCALI DI MARZO

Alzheimer a «bassa assistenza»

A PAG. 24 FISCO. Ricerca: agevolazioni per chi stringepartnership con università ed enti pubblici A PAG. 25 FADOI. Servono reparti per intensità di

cura e letti flessibili per gestire le cronicità A PAG. 26 SPECIALIZZANDI. Modello San Matteo(Pavia)-Università per la gestione delle scuole

ItaliaItalia Italia %Italia % Germania %Germania %Quando riscontra un eventuale sospetto di Alzheimer, loevidenzia al suo paziente?Sì, spesso 112 13,2 39,1Sì ma raramente 30 3,5 53,9No, solo a pazienti con stadioavanzato 2 0,2 2,0

Evidenzio un generico disturbocognitivo e suggeriscoapprofondimenti diagnostici

666 78,4 -

Di Alzheimer si dovrebbe parla-re solo quando le sintomatologiesono chiare

34 4,0 5,0

Non ho mai riscontrato sospettidi Alzheimer 5 0,6 -

849 100,0 100,0Fornisce consigli concreti per conservare la salute mentale ele capacità cognitive o invia direttamente i pazienti alle Uva?Sì, consiglio speciali training 192 22,6 60,5Sì, consiglio medicinali 36 4,2 28,3No, non fornisco consiglipreventivi 21 2,5 11,2

Non ho mai riscontrato sospettidi Alzheimer 3 0,4 -

Invio direttamente i pazientialle Uva 597 70,3 -

849 100,0 100,0Secondo lei quanto sono di aiuto alla diagnosi i criteri dellaIcd-9 (l’International classification of diseases-9 utilizzato perla classificazione delle demenze)?I criteri sono rilevanti 187 22,0 10,0I criteri sono rilevanti ma vengo-no utilizzati raramente 205 24,1 -

I criteri sono utilizzatima richiedono tempo 148 17,4 34,5

Solitamente vengono consideratialtri criteri per la diagnosi 69 8,1 46,8

Nessuna risposta 240 28,3 8,7849 100,0 100,0

Secondo lei la rete di assistenza pubblica sul territorio (Uva)è adeguata/soddisfacente?Sì 112 13,2 -Va migliorata 527 62,1 -No 198 23,3 -Non saprei 12 1,4 -

849 100,0 -Come le risultano essere i risultati clinici che i pazienti hannodalle Uva?Positivi 74 8,7 -Mediamente soddisfacenti 476 56,1 -Insoddisfacenti 275 32,4 -Non saprei 24 2,8 -

849 100,0 -Secondo lei i farmaci prescritti sono davvero efficaci?Sì 32 3,8 -Mediamente 424 49,9 -No 356 41,9 -Non saprei 37 4,4 -

849 100,0 -

Indagine sul rapporto tra medici delle cure primarie e morbo di Alzheimer

Mercoledì 16■ Sostituti d’imposta - Redditi di lavoro dipendentee assimilati - Versamento addizionali regionale ecomunaleLe addizionali regionale e comunale sui redditi di lavorodipendente e assimilati sono dovute al momento in cuivengono eseguite le operazioni di conguaglio, con possibili-tà di avvalersi al massimo di undici rate (il versamento èdovuto invece in unica soluzione allorché cessi il rapportodi lavoro).■ Iva - Versamento mensileUltimo giorno per eseguire il versamento, da parte deicontribuenti mensili, dell’Iva a debito, risultante dalla diffe-renza fra l’imposta esigibile del mese precedente risultantedalle operazioni attive registrate o da registrare e l’imposta

risultante dai documenti di acquisto registrati. Il versamen-to, se di importo superiore a 25,82 euro, deve essere effettua-to mediante il modello F24; se l’ammontare del debito versol’Erario non supera tale limite, il versamento si opera unita-mente a quello del mese di marzo.■ Iva - Versamento annualeUltimo giorno per eseguire, senza maggiorazione, il versa-mento dell’Iva a debito risultante per il 2010 da evidenziarenella relativa dichiarazione annuale. Il versamento può esse-re effettuato in forma rateizzata e con applicazione degliinteressi con scadenza entro il giorno 16 di ciascun mese.Per i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazioneunificata annuale, il versamento può essere effettuato entroil termine previsto per il pagamento delle somme dovute inbase a tale dichiarazione, maggiorando le somme da versaredegli interessi nella misura dello 0,40 per cento per ognimese o frazione di mese successivo alla predetta data del 16marzo.■ Società di capitali - Versamento tassa annualelibri socialiPer le società di capitali è dovuta, indipendentemente dal

numero di libri e registri tenuti e dalle pagine che li compon-gono, la tassa annuale di 309,87 euro (elevata a 516,46 eurose il capitale sociale eccede 516.456,90 euro). Il versamentosi esegue con delega bancaria, utilizzando il codice 7085. Ilmodello deve essere presentato con modalità telematiche.■ Iva - Comunicazione dei dati contenuti nelle di-chiarazioni d’intento ricevuteI soggetti che cedono beni o forniscono servizi nei confrontidi contribuenti che si avvalgono della facoltà di effettuareacquisti senza applicazione dell’imposta, hanno l’obbligo dicomunicare all’agenzia delle Entrate i dati contenuti nelledichiarazioni d’intento ricevute. Il modello di comunicazio-ne va inviato esclusivamente per via telematica.■ Contributi Inps - Versamento mensileScade oggi il termine per il versamento dei contributi Inpsdovuti sulle retribuzioni dei dipendenti di competenza delmese precedente, da eseguirsi tramite modello F24. Il model-lo deve essere presentato con modalità telematiche per ititolari di partita Iva, ovvero, a un’azienda di credito conven-zionata, al concessionario della riscossione o a un ufficiopostale abilitato, per i non titolari di partita Iva.

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italiaper proprio conto ed effettuato a mezzo elettronico, contarget di riferimento medici di medicina generale italiani. Alsondaggio rappresentativo, svolto su tutto il territorio nazio-nale, su una base di oltre 11.000 medici delle cure primarieraggiungibili tramite e-mail, hanno risposto 849 medici dimedicina generale nel periodo 15-20 febbraio 2011.

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Rimedi omeopatici, efficacia in stand-byLA POSIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ

ItaliaItalia Italia %Italia % Germania %Germania %Propone ai suoi pazienti terapie omeopatiche?Spesso 195 15,5 12,0A volte 461 36,7 33,0Mai 600 47,8 55,0

1.256 100,0 100,0Perché non propone l’omeopatia?Non ho esperienze positivein merito 64 10,8 2,5

Non la ritengo scientifica 319 53,8 34,3Non la conosco a fondo 245 41,3 42,5Costa molto 35 5,9 11,2Altro 12 2,0 9,5

593 113,8 100,0Perché la propone?Credo all’omeopatia 260 41,0 23,5I pazienti la richiedono 118 18,6 37,3Ho raccolto esperienzein particolari casi clinici 301 47,5 26,8

Per sfruttare l’effetto placebo 84 13,2 12,4634 120,3 100,0

In quali casi e disturbi considera l’omeopatia?Allergie (raffreddore, eczemao asma) 380 59,9 20,5

Infiammazioni del senoparanasale, intestinali, cistite 212 33,4 13,6

Malattie da raffreddamento 453 71,5 22,0Pat. funzionali (emicrania, sintomimestruali, pressione alta/bassa) 201 31,7 16,0

Disturbi psicologici (del sonno,paura, depressione) 403 63,6 20,5

In tutte le malattie croniche 152 24,0 0,4Disturbi delle articolazioni 91 14,4 0,2In caso di piccole ferite 81 12,8 6,8

634 311,2 100,0Che tipo di esperienze personali ha avuto con l’omeopatia?L’utilizzo ha aiutato molti paz.ti 414 34,7 43,9Nessun successo dimostrato:è di aiuto in casi soggettivi 347 29,1 42,4

L’omeopatia non fa male,ma non porta a nulla 160 13,4 9,1

L’omeopatia incidenegativamente sul trattamento:allontana da cure più efficaci

167 14,0 0,0

Nessuna 155 13,0 4,61.192 104,3 100,0

L’omeopatia andrebbe inserita tra le prestazioni del Ssn?Va sostenuta dal singolo,non dal pubblico 610 51,2 -

Il Ssn dovrebbe sosteneredi più queste cure alternative 338 28,4 -

Non saprei 244 20,5 -1.192 100,0 -

È il caso di fissare criteri per la formaz. specifica del medico?Sì 761 63,8 -No 300 25,2 -Solo nel caso in cui la prestazionefosse erogata dal Ssn 131 11,0 -

1.192 100,0 -Rispetto alla medicina tradizionale considera l’omeopatiae/o le altre medicine/pratiche non convenzionali come:Integrative 623 52,3 -Anche sostitutive 125 10,5 -Non paragonabili 444 37,2 -

1.192 100,0 -

L’omeopatia piace al MmgMEDICINA GENERALE/ Sondaggio Health Monitor CompuGroup Medical - Il Sole-24 Ore Sanità

I risultati dell’indagineP iace molto agli italiani,che in ben 11 milioni,secondo le ultime sti-

me, non esiterebbero a farneuso. Piace, anche se un po’meno, ai medici di base:l’omeopatia, di cui l’11 aprilesi è celebrata come ogni annola Giornata internazionale,viene proposta dai Mmg ailoro pazienti nel 52,2% deicasi (ma “spesso” soltanto nel15,5% delle situazioni). Men-tre il restante 48 per centonon la offre affatto. Perché,affermano 54 medici su 100,non la ritengono scientifica.O perché «non la conosconoa fondo» (41,3%). Nel 10,8%dei casi, la decisione derivadalla mancanza di precedentiesperienze positive. Un atteg-giamento solo in parte sovrap-ponibile a quello dei colleghitedeschi, tra i quali la scelta dinon prescrivere mai cure ome-opatiche prevale (55%), men-tre soltanto un 12% del cam-pione le suggerisce “spesso”.Perché, magari come i colle-ghi italiani, non conoscono be-ne i princìpi dell’omeopatia(42,5%); ma anche perchénon la considerano scientifica(e qui il dato, con il 34,3%, siabbassa rispetto a quello italia-no), oppure perché (11,2%)questo rimedio “costa molto”.

I dati e il confronto emergo-no da un sondaggio che ana-lizza l’approccio dei medicidi medicina generale italianirispetto all’omeopatia, la piùdiffusa tra le pratiche non con-venzionali, o medicine“dolci” o alternative, che dir

si voglia. A realizzare il son-daggio è stata Health MonitorCompuGroup Medical, inizia-

tiva di CompuGroup Italiache, in sinergia con Il Sole-24Ore Sanità, ha come obiettivo

l’analisi delle opinioni dei me-dici di base sulle principalitematiche che riguardano la

professione. Questa volta lerisposte sono state messe aconfronto con un analogo son-

daggio - per alcune risposte -eseguito da CompuGroupGermania sempre tra i medicidelle cure primarie.

Tra quanti l’omeopatia lapropongono, spiccano in Ita-lia i medici che “hanno raccol-to esperienze in particolari da-ti clinici” o chi “crede” in que-sta pratica alternativa. Mentretra i tedeschi prevale un atteg-giamento più freddo: per lopiù la prescrizione è fatta surichiesta del paziente(37,3%). I mali d’elezione so-no disturbi del sonno o depres-sivi, raffreddori e allergie pergli italiani; raffreddori per itedeschi.

Per oltre la metà del cam-pione italiano, la spesa dellecure omeopatiche andrebbesostenuta dal privato, ma è dirilievo il dato secondo cui il28% dei nostri medici pensache il Servizio sanitario nazio-nale dovrebbe foraggiarlamaggiormente. Per i medicitedeschi, viste le caratteristi-che del loro sistema sanitario,ovviamente la domanda nonsi pone.

La maggior parte dei Mmgnostrani ritiene che in omeo-patia vadano fissati criteri perla formazione ad hoc, e cheessa sia da considerare comecura integrativa (52,3% dellerisposte). Informazioni che de-notano un interesse della cate-goria per una pratica contro-versa, ma poco conosciuta da-gli stessi dottori.

B.Gob.© RIPRODUZIONE RISERVATA

N ell’agenda Oms la medicina tradi-zionale, da sempre, ha costituito un

punto importante da quando, agli inizidegli anni Settanta, divenne più chiaroche l’obiettivo di millenium, 2000 Saluteper tutti, non lo si sarebbe potuto raggiun-gere attraverso l’adozione e la diffusioneunicamente del modello di cura occiden-tale. Un modello efficace ma troppo co-stoso per molti Paesi. La medicina tradi-zionale, definita in occidente anche com-plementare, alternativa, non convenziona-le, è ritenuta dall’Oms un prezioso patri-monio di conoscenze, accumulate dallecomunità etniche nei secoli, una fonteinesauribile di esperien-ze teoriche e pratiche,un contributo alla pro-mozione e alla tuteladella salute dell’umani-tà, a costi inferiori ri-spetto a quelli del siste-ma medico occidentale(Who-Trm Strategy2002-2005).

Per tutti questi motivi la medicina tra-dizionale è considerata un importantecontributo ai sistemi di cura primari alivello mondiale e perciò è protetta, tutela-ta, promossa. La notevole diffusione chela medicina tradizionale ha conosciutoanche all’esterno dei Paesi d’origine èvista dall’Oms, che da sempre promuovel’integrazione tra sistema medico biologi-co occidentale e medicina tradizionale,con estremo favore. Purché siano rispetta-te alcune condizioni. Il documento che

più chiarisce la posizione Oms è la Who-Trm Strategy 2002-2005. In esso vengo-no ribadite le condizioni che devono gui-dare la promozione e lo sviluppo dellamedicina tradizionale nei Pvs così comenei Paesi più progrediti. Tra le condizionida promuovere spiccano: sicurezza, effi-cacia, qualità dei prodotti e delle pratichee utilizzo appropriato sia da parte degliutenti che degli operatori. Per aumentarequesti aspetti delle medicine tradizionalida molti anni l’Oms elabora documenti

internazionali suglistandard per la forma-zione, la sicurezza el’efficacia. Vi compaio-no il parere di espertiinternazionali di ognidisciplina e una seriedi raccomandazioni,puntualmente inviate a

tutti i Paesi Onu perché possano diventa-re parte integrante di programmi di rego-lamentazione e di integrazione della me-dicina tradizionale.

Dal 2003 l’Oms ha il supporto tecnicoed economico della Regione Lombardia,che ha consentito lo sviluppo di una seriedi documenti sulla medicina tradizionale.A tal proposito, proprio nell’anno appenapassato è terminata l’edizione di una lun-ga serie di scritti iniziata nel 2004 con lapubblicazione delle linee guida per l’im-plementazione dell’informazione del con-

sumatore e l’uso appropriato delle medici-ne tradizionali/complementari. Il docu-mento resta il punto di riferimento di unarivoluzione copernicana che vede, nellavisione dell’Oms, al centro della cura,non più un paternalistico operatore ma unattivo e dinamico paziente che, per poteroccupare questa posizione, richiede unamole di informazioni crescente. In segui-to, nel 2005, vennero editate le linee gui-da per la formazione e la sicurezza inchiropratica. Nel 2007 iniziò, peraltro, lapubblicazione di una serie di monografiesulle piante medicinali di cui sono statipubblicati, a oggi, quattro volumi. Il2007 fu anche l’anno della pubblicazio-ne delle linee guida sul controllo deicontaminanti nelle piante medicinali,opera fondamentale per lo sviluppo diuna produzione di fitoterapici, a livellomondiale, più sicura e di maggiore quali-tà. Nel 2010 è invece stata pubblicatauna serie di testi di riferimento per laformazione e la sicurezza in medicinatradizionale cinese, medicina ayurvedicao indiana, medicina Unani o araba, medi-cina naturopatica, massaggio tradiziona-le cinese, massaggio tradizionale tailan-dese e osteopatia.

Nel gruppo delle medicine tradiziona-li sottoposte a valutazione era inclusa an-che l’omeopatia. Un appuntamento im-portante per la più giovane delle medici-ne complementari, che acquisendo lo sta-

tus di medicina tradizionale ne avrebbetratto anche i relativi benefìci e tutele.L’attività prevedeva un documento sul-l’efficacia e uno sulla sicurezza dei farma-ci omeopatici. Purtroppo all’appuntamen-to l’omeopatia è arrivata con le sue croni-che frammentazioni e questo ha ritardatoi lavori per l’elaborazione del documentosull’efficacia. Successivamente l’“affairehomeopathie” si è tinto di giallo attraver-so una violazione dell’embargo sul docu-mento che ha prodotto attenzioni del tut-to particolari: le cancel-lerie di mezzo mondohanno ritenuto di do-ver intervenire persconsigliare la pubbli-cazione di un docu-mento di questo tipo.Infine, nel 2005, l’attac-co finale portato dallaprestigiosa rivista Lancet non solo control’omeopatia ma contro la stessa Oms ac-cusata di essere stata fagocitata da“partigiani” della medicina complementa-re. L’esito finale di tale violenta campa-gna ha portato alla sospensione prima eal blocco poi della pubblicazione del do-cumento sull’efficacia. Coronato da suc-cesso, invece, il documento sulla sicurez-za di prodotti omeopatici. Il documentocostituisce una sorta di vademecum, abeneficio dei produttori di farmaci omeo-patici, sulle norme di buona fabbricazio-

ne che possono consentire di ottenereprodotti di ottima qualità. E questo nonsolo nei Paesi più avanzati ma anche neiPaesi del terzo mondo in cui l’omeopatiaha trovato una insospettata diffusione, co-me il Brasile e l’India, smentendo il notopregiudizio che la vorrebbe inquadrarecome una inutile medicina per popolazio-ni ricche. Quest’ultimo documento è sta-to anch’esso pubblicato nel 2010.

Le principali medicine tradizionali,dunque, sono state individuate e affronta-te. Certo, all’appello ne mancano ancoraparecchie, molte delle quali sono abba-stanza diffuse anche da noi. Manca, a

esempio, lo shiatzu acausa della difficoltà atrovare un accordo trale diverse espressioni escuole dello stesso a li-vello internazionale.Manca la medicina ti-betana, manca quasicompletamente il bloc-

co della medicina africana, quello dellamedicina sudamericana. La strada, dun-que, è ancora lunga ma a Ginevra sonoconvinti che l’apporto della medicina tra-dizionale a una migliore efficienza dellecure primarie possa essere fondamentale,e quindi il lavoro procede.

Emilio MinelliVice-direttore del Who Collaborating

Centre for Traditional MedicineUniversità di Milano

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spaper proprio conto ed effettuato a mezzo elettronico, con target diriferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Al sondag-gio hanno risposto 1.256 medici nel periodo 28 marzo-2 aprile 2011.

Nel 2005 l’attaccodi «Lancet»

Un vademecumsulla fabbricazione

La propone ai pazienti il 52,2% dei dottori - La richiesta: più formazione

4 12-18 aprile 2011PRIMO PIANO

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M anager dello studio esignori dell’alleanzaterapeutica, ma batti-

tori liberi quando si tratta di con-frontarsi con i lacci e lacciuoliche impongono oneri e controllodella spesa. I medici di medicinagenerale hanno un rapporto con-troverso con la managerialità: dauna parte chiedono più formazio-ne, dall’altra non vogliono ulte-riori carichi sul fronte del budgete degli oneri amministrativi.

È quanto emerge, insieme auna serie di altri dati, dal sondag-gio condotto su 1.093 Mmg trafine aprile e inizio maggio scor-si. A realizzare il sondaggio èstata Health Monitor Compu-Group Medical, iniziativa diCompuGroup Italia che, in siner-gia con Il Sole-24 Ore Sanità, hacome obiettivo l’analisi delle opi-nioni dei medici di base sulleprincipali tematiche che riguar-dano la professione.

Questa volta, a essere indaga-to era esclusivamente il pianetadella medicina generale: protago-nista negli ultimi mesi di più diuna battaglia nei confronti diquelli che ha bollato come tenta-tivi di burocratizzare la professio-ne. Ormai storico è diventato il“braccio di ferro” con il ministrodell’Innovazione Brunetta sullasanzionabilità (in teoria fino allaperdita della convenzione) per icolleghi che non provvedano al-l’invio on line dei certificati dimalattia; mentre più recente è labattaglia sulla certificazione del-le esenzioni per reddito dei pa-zienti. Ebbene, il sondaggio con-ferma l’insofferenza verso unmaggiore coinvolgimento nellepratiche amministrative: una per-centuale “bulgara” di intervistaticonsidera ingiusto dover control-lare i diritti dell’assistito comequello all’esenzione o ad altrefacilitazioni amministrative.

Il no a imposizioni dall’altosi estende anche alle scelte tera-peutiche: secondo il 67% delcampione la richiesta per esigen-ze di budget di prescrivere far-maci a minor costo e di pariefficacia può rappresentare unalimitazione alle scelte in scienzae coscienza.

A essere considerato carenteè il complesso della formazione:pur non ritenendo corretto affida-re al Mmg il ruolo di controlloredella spesa sul territorio (69%),è opinione del 55% del campio-ne che per gestirla al meglio ser-virebbe una formazione manage-riale (ma il 39% non la ritieneopportuna), oggi inadeguata a pa-rere del 67% degli intervistati.

Ancora, secondo il 63% nonspetta al Mmg reperire fonti difinanziamento alternative per lecure primarie. Bocciata dal 49%l’ipotesi di aprire grandi studiassociati alle Fondazioni, mentreè controverso l’approccio a unagestione cooperativa delle attivi-tà di ambulatorio: bene accetteal 37% dei medici interpellati esgradite al 38%; mentre il 25%non sa esprimersi in merito.

Scontrosi sul budget, i genera-listi sono però ben lieti di essereprotagonisti della programmazio-ne: la direzione di distretto è con-siderata una «reale possibilità dicrescita» per la categoria; cosìcome l’assegnazione di compitidi coordinamento sul territorio,in analogia con il direttore sanita-rio d’ospedale. Ospedale versocui oltre la metà del campione è“aperta”: il 51% apre le portealle sperimentazioni di continui-tà assistenziale con medici dipen-denti. Ma per l’89% dei medicidi famiglia l’integrazione ospe-dale-territorio è ancora lontana.

Barbara Gobbi© RIPRODUZIONE RISERVATA

A DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA

Sono un veterinario di ruolo assunto l’1/1/1983. Dal1/4/1994 sono inquadrato come veterinario XI livello diruolo, responsabile del servizio veterinario. Sono stato poiinquadrato come dirigente di secondo livello e successiva-mente di struttura complessa, ruolo che ricopro a oggi.Ho sempre avuto valutazione positiva e ho ricopertoquattro incarichi: veterinario dirigente XI livello - respon-sabile del Servizio veterinario, direttore di distretto socio-sanitario, direttore di osservatorio epidemiologico e diret-tore di distretto sociosanitario. Vorrei sapere: 1. in casodi riorganizzazione aziendale, con le attuali norme con-trattuali, la struttura complessa mi deve essere garantitao invece, in caso di sovrannumero, la mia posizione nonsarà diversa da quella degli altri dirigenti di strutturacomplessa, nominati con le attuali procedure selettive (ocon mandato fiduciario)? 2. Se facessi richiesta di rientra-re al Dipartimento veterinario, considerato che due deitre posti sono occupati da dirigenti ex XI come me conflui-ti nella Asl e l’ultimo è stato attribuito con le nuoveprocedure selettive, avrei diritto di essere ricollocato ono?

(E.M. - Como)

Gli incarichi di direzione di struttura complessa hanno duratadai 5 ai 7 anni e durante la loro vigenza il datore di lavoro èinibito dall’utilizzare lo jus variandi per qualsiasi elemento delcontratto individuale senza il formale assenso del titolare dell’inca-rico (vedi art. 13, comma 12, Ccnl 8/6/2000, così come modificato

dall’art. 24, comma 5, Ccnl 3/11/2005). Alla scadenza naturaledegli incarichi, le parti si riappropriano della loro autonomianegoziale; ciò significa che l’incarico può essere rinnovato anchecon novazioni oggettive, sempre però nel rispetto della disciplinadi appartenenza e per gli stessi periodi sopra ricordati. Per ciòche concerne il valore economico dell’incarico, le clausole contrat-tuali prevedono che il suo valore complessivo può essere ridottosoltanto in presenza di valutazione negativa. Quanto premesso siriferisce all’ordinaria gestione degli incarichi di struttura comples-sa mentre quando l’Azienda sanitaria inizia un processo di ristrut-turazione le regole e procedure da seguire - comprese le garanzie

per il titolare dell’incarico - sono quelle fissate dall’art. 39,comma 8, Ccnl 8/6/2000, integrate e chiarite dall’art. 24, comma10, Ccnl 3/11/2005. Quindi, per togliere una struttura complessa aun dirigente per ragioni “organizzative” è indispensabile seguirepedissequamente il percorso definito dai contratti citati, con l’ecce-zione della revoca per valutazione negativa che segue tutt’altraprocedura. Qualora si verifichino le condizioni per il conferimentodi un altro incarico, il citato art. 39, comma 8, Ccnl 8/6/2000stabilisce che «nel caso di attribuzione di un incarico diverso daquello precedentemente svolto, a seguito di ristrutturazione azien-dale, in presenza di valutazioni positive riportate dal dirigente,allo stesso sarà conferito, ai sensi degli artt. 28 e 29, un incaricodi pari valore economico»: attenzione però, perché tale incaricopotrebbe essere anche di altra tipologia e per «l’incarico di parivalore economico» si fa riferimento al solo valore della retribuzio-ne variabile aziendale: infatti l’indennità di struttura complessa, inquanto disciplinata nel successivo art. 40, non rientra nella garan-zia contrattuale. Attualmente si sovrappone a tali clausole l’art. 9,comma 32, legge 122/2010 che stabilisce che le pubbliche ammini-strazioni «alla scadenza di un incarico di livello dirigenziale,anche in dipendenza dei processi di riorganizzazione, non intendo-no, anche in assenza di una valutazione negativa, confermarel’incarico conferito al dirigente, conferiscono al medesimo dirigen-te un altro incarico, anche di valore economico inferiore». Ilcontesto normativo rappresentato risponde anche al secondo que-sito perché l’attribuzione di uno degli incarichi vacanti segnalaticostituisce proprio una novazione oggettiva dell’incarico che, conl’assenso dell’interessato, può essere fatta anche in costanza diincarico.

a cura di Stefano Simonetti

DomandeDomande% risposte% risposte

SìSì NoNo Nonso

Nonso

Ritiene che il medico di base debbaavere una formazione anche manage-riale, oltre che clinica, per poter gesti-re al meglio la spesa sanitaria territo-riale?

55 39 5

Ritiene corretto affidare al medico dimedicina generale il compito di con-trollo della spesa sanitaria sul territo-rio?

27 69 4

Oggi al medico di medicina generale èchiesto di essere garante dell’utilizzodi farmaci a minor costo e pari effica-cia. Giudica che questa possa essereuna limitazione alla scelta fatta inscienza e coscienza?

67 31 2

Crede che il medico di medicina gene-rale sia adeguatamente formato/infor-mato per garantire il rapporto econo-micità-efficacia dell’assistenza sul terri-torio?

27 67 6

Ritiene giusto che sia il medico di medi-cina generale a dover controllare i di-ritti dell’assistito come quello all’esen-zione o ad altre facilitazioni ammini-strative?

5 94 1

La programmazione nazionale vorreb-be affidare al medico di medicina gene-rale compiti di direzione a livello didistretto. Crede sia una reale possibili-tà di crescita professionale per la suacategoria?

62 25 14

Esistono esperienze e sperimentazioniin Italia in cui a un medico di medicinagenerale sono stati affidati compiti dicoordinamento dell’attività di assisten-za sul territorio in analogia con quantoavviene in ospedale per il direttore sa-nitario. Crede sia un’impostazione cor-retta?

61 22 17

Negli studi associati al Mmg è affidatospesso il ruolo di coordinamento. Ritie-ne sia un carico di lavoro extra chetoglie tempo da dedicare ai pazienti?

59 32 8

Alcune sperimentazioni regionali han-no previsto l’invio sul territorio di me-dici ospedalieri per garantire la conti-nuità assistenziale post-ricovero. Cre-de che questa sia un’invasione del ruo-lo istituzionale del medico di medicinagenerale?

41 51 8

Ritiene sufficiente l’attuale rapportoesistente tra ospedale e territorio (cu-re primarie e ricoveri) per garantireuna vera continuità assistenziale?

9 89 2

Nello studio del medico di medicinagenerale attualmente operano al mas-simo infermieri e personale di segrete-ria. Crede sia opportuno prevedereuna nuova figura per svolgere ulteriorifunzioni e rendere l’ambulatorio unastruttura analoga agli attuali presìdidelle Asl?

37 52 11

A fronte della carenza di risorse, moltiritengono che anche il medico di medi-cina generale debba trovare fonti alter-native di finanziamento dell’attività dicure primarie. Ritiene sia possibile?

21 63 17

Tra le eventualità di gestione dell’assi-stenza primaria una delle più attuali èquella della gestione cooperativa diuna parte dell’attività di studio. La ritie-ne valida?

38 38 25

Alcune idee sul futuro della medicinagenerale hanno anche ipotizzato, perla gestione di grandi studi associati, lacostituzione di fondazioni in analogiacon quelle che oggi gestiscono alcunegrandi strutture ospedaliere. Credesia una strada percorribile?

25 49 27

Mmg manager senza portafoglioMEDICINA GENERALE/ Sondaggio Health Monitor CompuGroup Medical - Il Sole-24 Ore Sanità

I risultati dell’indagine

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spaper proprio conto ed effettuato a mezzo elettronico, con target diriferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Al son-daggio hanno risposto 1.093 medici di medicina generale nelperiodo 29 aprile-3 maggio 2011.Tutti i sondaggi realizzati con l’Health Monitor Compu-Group Medical Italia sono raccolti e liberamente consulta-bili nel sito www.cgm-healthmonitor.it

Porte aperte a ruoli di coordinamento, no a responsabilità di budget

28 3-16 maggio 2011LAVORO/PROFESSIONE

Page 14: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

Fiducia alla Camera: invio on line ai cittadini - Il testo al Senato

Scaccabarozzi nuovo presidente - Ecco i dati del 2010

Il referto arriva dal web

«Basta tagli all’industria»

Indagine della Commissione europea su 906 strutture: siamo in ritardo sulla salute elettronica in corsia

Paesi nordici più avanti - Cresce l’uso dell’Ict ma con pochi benefici per i pazienti

DECRETO SVILUPPO

FARMINDUSTRIA

La manovra ai nastri di partenzaMaxi-aliquote 2011 per tre Regioni

Entro fine mese il Governo dovrebbe varare la manovrache per la Sanità ha in vista azioni su farmaci e persona-le, ma le Regioni danno l’altolà e chiedono un incontrourgente. Confermate intanto dall’Economia anche per il2011 le maxi-aliquote per Campania, Calabria e Molise.Salvo il Lazio. (Servizio a pag. 7)

▼ Gestiregli eventiavversi: lineeguidadelministeroLinee guida di Salute, Regioni ed esperti internazionalisulle indicazioni per gestire e comunicare gli eventiavversi anche in caso di contenzioso. (Servizio a pag. 9)

▼ Disabili: l’Omsaccusa, troppi ostacoli alle terapieUn miliardo di disabili nel mondo, per una grandissima parteesclusi dall’accesso a cure, lavoro, inserimento sociale. L’al-larme nel primo report Oms. (Servizio a pag. 14-15)

▼ Ipertensione e diabete: più rischio cardiologicoGli esperti mettono in guardia contro il rischio cardiova-scolare che, nei pazienti con diabete e ipertensione, simoltiplica in modo esponenziale. (Servizio a pag. 26)

▼ Leucemia: scoperta causa della forma“capelluta”Ricercatori dell’Università di Perugia finanziati dal-l’Airc hanno individuato l’origine della leucemia “acellule capellute”. (Servizio a pag. 27)

A PAG. 25

E-health, Italia sotto la media Ue

A PAG. 18-19

A pprovato con la fiducia allaCamera il decreto sviluppo

che passa ora al Senato. Tra lenovità la previsione che dopo180 giorni dalla conversione inlegge le aziende sanitarie pub-bliche dovranno inviare on linei referti ai pazienti secondo leregole che detterà un Dpcm adhoc. Confermato anche il credi-to d’imposta per chi fa ricercain partnership con gli Irccs.

A PAG. 11

IMmg vogliono mano li-bera sulla prescrizione dei

farmaci senza intromissionialtrui, secondo il sondaggiorealizzato da Health MonitorCompu-Group Medical, conIl Sole-24 Ore Sanità.

A PAG. 22

L a relazione annualedell’Antitrust riaccen-

de il dibattito sulle libera-lizzazioni. E il ministrodello Sviluppo, Romani,annuncia provvedimenti abreve sulla concorrenza.

A PAG. 6

A PAG. 10

Fisco più leggerosui terreni delle Asl

Mmg: sui farmacidecidiamo noi

Farmacie nel cuoredell’Antitrust

T ra le semplificazioni fi-scali del Dl sviluppo

c’è anche per le Asl la ria-pertura dei termini per l’af-francamento delle plusva-lenze sulle aree fabbricabili.

A PAG. 11

A vanti tutta con i nuovi modelli di aggregazio-ne sul territorio, per la gestione delle cure di

base e della cronicità. Sulle proposte di riordino,di cui proprio in questi mesi il ministro dellaSalute Fazio e i sindacati di categoria stannodiscutendo, arriva la benedizione dell’Agenas.Che nel report di presentazione del progetto Valo-re, realizzato in sei Regioni per verificare l’ade-sione dei Mmg a una serie di indicatori di gestio-ne di patologie croniche diffuse, indica la via.

Non soltanto il modello funziona dove si impie-gano forme di associazionismo “classiche”, masarebbe ancor più efficace con una gestione mul-

tiprofessionale, a 360 gradi, del paziente.All’Agenzia nazionale per i servizi sanitari

regionali non hanno dubbi: il dado va tratto. Perfronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta all’au-mento della cronicità - argomentano i tecnici - èimportante che l’assistenza primaria si riorganiz-zi a partire dal “core” della stessa, rappresenta-ta dai Mmg, attraverso forme assistenziali piùevolute centrate sul paziente e allargate a tutte lefigure professionali e agli amministratori. Perchéil lavoro in team è la carta vincente.

A PAG. 23

n Primo Piano a pag. 2 - 5

n Dal Governo 6 - 9

n In Europa 10

n In Parlamento 11

n Speciale 12 - 13

n Dibattiti 14 - 15

n Aziende/Territorio 16 - 21

n Mercati&News 21

n Lavoro/Professione 22 - 27

n Fisco/Previdenza 24

n La Giurisprudenza 25

n Medicinæ 26 - 27

AppaltiGUIDA ALLA LETTURA

L a «salute elettronica» per la maggior partedei pazienti europei, italiani in prima fila, èancora lontana (va meglio nei Paesi del

Nord): la cartella clinica elettronica c’è solo peril 4% dei pazienti Ue; il telemonitoraggio lo faappena l’8% degli ospedali Ue. Per non parlaredella ricetta elettronica che manca all’appello nel70% delle strutture sanitarie d’Europa. I datisono quelli del rapporto «e-Health bench-marking III» da poco pubblicato che la Commis-sione europea ha affidato a Deloitte, un’indaginedel 2010 su 906 strutture sanitarie (ospedali pub-blici, centri universitari e cliniche) dei ventisettePaesi Ue (più Croazia, Islanda e Norvegia).

A PAG. 2-3

E xport in ripresa, mercato inter-no in flessione, occupazione

in leggero recupero ma chissà perquanto: poco se non cambiano leregole e se non si dà sostegno alleimprese. A riassumere gli umoridel pianeta Pharma sono gli Indica-tori farmaceutici 2011, diffusi in

occasione dell’assemblea annualedi Farmindustria che ha rinnovatoi vertici, assegnando a MassimoScaccabarozzi - espressione delleamericane operanti in Italia - lapoltrona della presidenza.

A PAG. 12-13

QUADERNO

IN ALLEGATO

Sangue

Allarmedell’Authoritysui contrattipubblici:gli acquisti Ssnsono pocoprogrammati

Cassazione

La cronicità si cura in team

▲ Dove investono leaziende sanitariePolitecnico di Milano: più investimenti Ict sullacartella clinica elettronica (Servizio a pag. 4)

L’Europa èautosufficientesulle trasfusionima per cellulee tessutic’è scarsadisponibilità

In assenzadel medico esenza esamila sofferenzadel feto vasempre dataper presunta

Anno XIV - n. 25Poste Italiane Sped. in A.P.D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004,art. 1, c. 1, DCB Roma

Settimanale28 giu.-4 lug. 2011

www.24oresanita.com

Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
Page 15: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

Generalisti e pediatri chiedono autonomia prescrittiva - Niente pressioni dagli specialisti

MEDICINA DI BASE/ Sondaggio HealthMonitor CompuGroupMedical - Il Sole-24 Ore Sanità

G eneralisti e pediatri di li-bera scelta vogliono ma-no libera sulla prescrizio-

ne dei farmaci: decidono loro“in scienza e coscienza” senzapaletti o intromissioni altrui.Questo in sintesi il risultato delsondaggio su prescrizioni e con-trollo di spesa, realizzato da He-alth Monitor Compu-GroupMedical, iniziativa di Compu-Group Italia che, in sinergiacon Il Sole-24 Ore Sanità, ana-lizza le opinioni dei medici dibase sulle principali tematicheche riguardano la professione.

I medici su alcune situazio-ni-chiave del loro ruolo di medi-ci prescrittori non hanno dubbi:il 79% non accetta budget co-me tetto alle prescrizioni (van-no bene solo al 15%), il 63%non ritiene neppure giusto pre-vedere forme di premialità per imedici che risparmiano di piùsulla spesa e il 58% non accettaobiettivi di consumo di farmacigenerici a livello regionale. Esui generici poi il 61% dei medi-ci ritiene di doverli preferire so-lo se è lui a ritenerli davveroequivalenti all’originator.

Che il medico di base riven-dichi la sua “autorità” nel rap-porto con il paziente assistito èanche evidente dall’alta percen-tuale di dottori che ritengonol’eventuale prescrizione dellospecialista solo un’“indicazioneterapeutica”: a fronte del 15%di chi si dichiara disposto allamera trascrizione sulla ricetta“rosa”, il 49% dice di prenderesolo “in considerazione” la pre-scrizione del collega e semmaidi consultarlo in caso di dubbi,mentre il 36% taglia corto: valu-ta da sé e in caso decide altroper il suo paziente rispetto alle

indicazioni avute. Secca invecela divisione tra chi prescrive far-maci oppiodi per la terapia deldolore e chi no: il 76% lo fa, il24% no, senza mezze misure.

I medici di base si dichiara-no anche molto attivi sui con-trolli. L’80% (49% sempre,31% a volte) dichiara infatti dieseguire verifiche e monitorareil paziente per assicurarsi cheassuma correttamente la terapiae il 50% non ha trovato proble-mi per la trascrizione sulla ricet-ta dei nuovi criteri di esenzioneper reddito (ma il 22% non losta ancora facendo).

Infine il rapporto con gli in-formatori farmaceutici. Secondoil 64% degli intervistati non ècambiato rispetto al passato e il66% lo considera comunque uti-le, ma il 57% dei dottori giudicainteressante anche l’abbinamen-to alle loro informazioni di nuo-ve forme di comunicazione suifarmaci, soprattutto via web e almomento della prescrizione.

Tuttavia, in una valutazione“aperta” del rapporto con gli in-formatori, i medici sono presso-ché unanimi nel rilevare una lo-ro forte diminuzione come an-che quella del materiale scienti-fico lasciato negli studi. Ancheperché, sottolineano gli intervi-stati, sanno di non poter più in-fluire come una volta sulla de-terminazione prescrittiva ormaisotto controllo dei vincoli dispesa. Il tutto spesso con unrapporto più “frettoloso”, com-mercialmente aggressivo e avolte dedicato più a parafarma-ci che non a specialità vere eproprie.

P.D.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALBERTO SANTILE SCADENZE FISCALI DI LUGLIO

«I farmaci appropriati li decido io»

Quando il paziente viene da lei con un’indicazione prescritti-va dello specialista, come si comporta solitamente?● La trascrivo sempre così come mi perviene 15%● Prendo in considerazione la valutazione dello

specialista e nel caso di dubbio lo consulto pri-ma di procedere alla prescrizione

49%

● Valuto autonomamente e nel caso prescrivoaltro rispetto a quanto indicato dallo specialista 36%

100%È d’accordo sulla scelta adottata ormai da diverse regioni diassegnare un obiettivo di consumo dei farmaci generici?● Sì 31%● No 58%● Non so 11%

100%È d’accordo che il medico di base debba sempre e comunquepreferire il generico al farmaco originale per il controllo dellaspesa?● Sì 5%● No 33%● Solo quando lo ritengo davvero equivalente a

livello terapeutico 61%

● Non so 1%100%

Ritiene giuste forme di premialità per i medici che risparmia-no di più sulla spesa?● Sì 28%● No 63%● Non so 9%

100%Ritiene valida l’ipotesi di assegnazione di un budget per leprescrizioni eseguite dal medico di base?● Sì 15%● No 79%● Non so 6%

100%Sta incontrando problemi (nell’applicazione dei nuovi criteriprevisti dal decreto Brunetta) sulla trascrizione in ricettadella esenzione da ticket per reddito?● Sì 28%● No 50%● Non lo sto ancora facendo 22%

100%Sta applicando dei criteri di verifica per monitorare che ilpaziente assuma correttamente la terapia indicata?● Sì 49%● No 20%● A volte 31%

100%

Si è modificato negli ultimi anni il suo rapporto con gli infor-matori farmaceutici?● Sì 15%● No 64%● In parte 21%

100%Considera utile il rapporto con gli informatori farmaceutici?● Sì 66%● No 4%● Mediamente 30%

100%Giudica interessanti le nuove forme di comunicazione farma-ceutica, tipo la modalità elettronica contestualizzata al mo-mento prescrittivo e alla diagnosi specifica?● Sì 15%● Sì, in abbinamento/integrazione a quella tradi-

zionale degli informatori farmaceutici 57%

● No 19%● Non so 9%

100%Prescrive, in caso di necessità, farmaci oppioidi?● Sì 76%● No 24%

100%Ritiene sufficiente l’armamentario terapeutico disponibileper il trattamento delle patologie pediatriche?● Sì 46%● No 18%● Non so 36%

100%

A PAG. 24 ONAOSI. Nuove tipologie di benefici econtributi differenziati da 25 a 155 euro A PAG. 25 CASSAZIONE. L’infermiere ha un ruolo

chiave e anche per lui scatta la «colpa medica» A PAG. 26 CONVEGNO EUROPEO. Alcuniantipertensivi possono aggravare il diabete

I risultati dell’indagine

Mercoledì 6■ Imposte sui redditi dovute da persone fisiche esocietà di persone - VersamentoEntro oggi sono dovuti i versamenti a saldo ed eventualmen-te primo acconto delle imposte della dichiarazione dei reddi-ti (Mod. Unico) delle persone fisiche: Irpef, addizionaleregionale, Irap e imposte sostitutive. Il versamento puòessere effettuato entro il 5 agosto con la maggiorazionedello 0,40%. Si può rateizzare il pagamento fino a novem-bre, applicando gli interessi di legge, effettuandolo entro ilgiorno 16 di ciascun mese (titolari di partita Iva) ovveroentro la fine di ciascun mese (altri casi). Il versamento puòessere eseguito, utilizzando il mod. F24 e con possibilità dicompensare gli importi a debito con i crediti evidenziati indichiarazioni e denunce già presentate, presso una bancaconvenzionata, uffici postali abilitati o al Concessionariodella riscossione.

■ Ires/Irap - Imposte risultanti dalle dichiarazioniannuali - Versamento senza maggiorazioneI contribuenti soggetti agli studi di settore, per i quali iltermine ordinario di versamento delle imposte a saldo e inacconto scade il 16 giugno 2011, effettuano il versamentoentro il 6 luglio 2011, senza maggiorazioni. Il versamentopuò essere effettuato entro il 5 agosto, con la maggiorazionedello 0,40 per cento.■ Cedolare secca - Imposta sostitutiva - Acconto -Versamento senza maggiorazionePer i contribuenti che intendono avvalersi della cosiddetta“cedolare secca” (imposta sostitutiva sui contratti di locazio-ne) per i contratti in corso nel 2011, è previsto il versamentodell’acconto dell’85% dell’imposta, da effettuare in due rate(se l’importo è pari o superiore a 257,52 euro), di cui laprima del 40%, entro il 6 luglio 2011 ovvero entro il 5agosto 2011, maggiorata dello 0,40 per cento.■ Iva - Adeguamento agli studi di settore - Versa-mentoScade oggi il termine per il versamento dell’Iva dovuta incaso di adeguamento alle risultanze degli studi di settore. Il

versamento può essere effettuato entro il 5 agosto 2011 conla maggiorazione dello 0,40 per cento. I maggiori corrispetti-vi devono essere annotati in un’apposita sezione dei registridi cui agli articoli 23 e 24 del Dpr 26 ottobre 1972 n. 633, eriportati nella dichiarazione annuale.■ Sostituti d’imposta - Versamento ritenute allafonte su redditi di lavoro autonomoL’articolo 2 del decreto legislativo 445/1997 consente aisostituti d’imposta, persone fisiche o diversi dalle personefisiche ma soggetti agli studi di settore, che nel corsodell’anno abbiano erogato solo compensi di lavoro autono-mo a non più di tre percipienti e operato ritenute d’accontocomplessivamente non superiori a 1.032,91 euro di eseguir-ne il relativo versamento entro oggi se si tratta di ritenuteeffettuate nel 2010.■ Inps: contributo alla gestione separata sui com-pensi ai lavoratori autonomiScade oggi il termine per il pagamento a saldo e inacconto del contributo alla gestione separata dell’Inpsdovuto dai titolari di reddito di lavoro autonomo tenuti atale adempimento.

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spa perproprio conto ed effettuato a mezzo elettronico, con target diriferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Al sondag-gio hanno risposto 1.375 medici delle cure primarie (885 Mmg, il65% e 490 pediatri, il 35%) nel periodo 9-13 giugno 2011.Tutti i sondaggi realizzati con l’Health Monitor Compu-Group Medical Italia sono raccolti e liberamente consultabi-li nel sito www.cgm-healthmonitor.it

Francesco.Grillo
Evidenziato
Page 16: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor
Page 17: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

MEDICINA DI BASE/ Sondaggio Health Monitor CompuGroup Medical - Il Sole-24 Ore Sanità

Mmg a caccia di un ruolo dominante nell’assistenza e nel controllo degli stili di vita

Due terzi dei medici di me-dicina generale ritengo-no che il proprio ruolo

sia quello di intervenire già pri-ma dell’insorgenza della malat-tia e circa il 60% giudica neces-sario che sia il Mmg ad avere unruolo di primo piano anche nelleeventuali complicanze (a cui siaggiunge il 35% che ritiene que-sto compito “in parte” legato al-la professione di medico del ter-ritorio).

Questo in sintesi il risultatodel sondaggio su prescrizioni econtrollo di spesa, realizzato daHealth Monitor CompuGroupMedical, iniziativa di Compu-Group Italia che, in sinergia conIl Sole-24 Ore Sanità, analizzale opinioni dei medici di basesulle principali tematiche che ri-guardano la professione.

Il diabete è preso a esempiodai generalisti di patologia croni-ca che va trattata sul territorio ead avallare questa tesi c’è ancheil patto per la salute che giudicaad alto rischio di inappropriatezzala malattia se trattata in ricovero.

Ma il ruolo che il medico difamiglia ritiene di dover/poteravere nell’assistenza di questacronicità va anche al di là dellaverifica clinica e del controllonecessario a evitare complican-ze. Anche se non tutti i medicisono convinti di avere gli stru-menti giusti a disposizione (il40% ne è certo, ma un altro40% ritiene di averli solo in par-te), i Mmg sono certi (65% inogni caso e 33% in base allagravità) che il paziente debbarestare sul territorio e che il me-dico di base debba avere un ruo-lo di primo piano anche nellecomplicanze diabetiche (il 58%ne è certo e il 34% lo è in parte).

I medici sono anche certi(56% «sì» e 36% «in parte») dipoter educare gli anziani - a mag-gior rischio di diabete - sia allaprevenzione che alla gestionedella patologia e addirittura il90% dei medici li stimola adassumere stili di vita che aiutanonella gestione e nella prevenzio-ne delle malattie croniche comea esempio una corretta attivitàfisica per evitare il sovrappeso.

I dubbi maggiori però, il me-dico li manifesta quando analiz-za il suo livello di formazionespecifica in questa malattia. Seinfatti il 31% dei Mmg è sicurodi essere preparato ad affrontareil diabete nei bambini, il 37%ritiene di esserlo solo in parte eil 31% per nulla. Così come il35% è convinto di essere prepa-rato sui rischi di interazione trafarmaci dedicati alle cronicità,ma il 21% giudica di non esser-lo affatto e il 44% solo «in par-te».

Giudizi cauti anche sui mo-delli di avanguardia della medici-na di iniziativa. Il «chronic caremodel» è ritenuto strumento deltutto utile dal 38% dei medici,ma il 30% ritiene lo sia solo «inparte» e comunque ben il 69%di Mmg giudica che questi stru-menti non siano adeguatamentesviluppati sul territorio.

Infine il counseling: il 45%di medici si giudica ben prepara-to a svolgerlo, ma il 43% ritienela propria preparazione solo suf-ficiente. E questo secondo le mo-derne tecniche terapeutiche nonè del tutto d’aiuto a dare l’educa-zione necessaria al paziente dia-betico.

P.D.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALBERTO SANTILE SCADENZE FISCALI DI AGOSTO

«A curare il diabete pensiamo noi»

A PAG. 21 CASSAZIONE. Condannato al carcere ilmedico che non rispetta l’esclusiva A PAG. 22 LAUREE SANITARIE. Tutti i posti a

bando per il 2011-2012 nelle Università A PAG. 23 SPECIALIZZAZIONI. La riforma diFazio e Gelmini: anno in meno di corso

Ritiene di avere gli strumenti necessari dal punto di vistatecnico per l’analisi, l’individuazione e la gestione del pa-ziente diabetico?

Sì No In parte Non so

48% 12% 40% 0%

Ritiene la sua preparazione orientata al counseling, che lemoderne tecniche terapeutiche richiedono per dare edu-cazione e supporto al paziente diabetico?

Sì No Sufficientemente Non so

45% 9% 43% 3%

Come medico di base ritiene giusto che il paziente diabe-tico venga “trattenuto” sul territorio, garantendogli unmiglior controllo della sua patologia, senza dover ricorre-re all’ospedale?

Sì No Secondo i casi Non so

65% 2% 33% 0%

I soggetti maggiormente a rischio di diabete mellito sonogli anziani. Lei ritiene se stesso in grado di educare questafascia di popolazione alla gestione e/o alla prevenzionedel diabete, oltre che curare?

Sì No In parte Non so

56% 5% 36% 3%

Il rischio-diabete nei bambini è in crescita, anche a causadi abitudini alimentari errate e stili di vita sedentari. Ritie-ne che a questo proposito il medico di base riceva unapreparazione adeguata?

Sì No In parte Non so

31% 31% 37% 1%

Stimola i pazienti anziani con malattie croniche (tra cui ildiabete) a mantenere costante l’attività fisica per evitareil sovrappeso?

Sì No Talvolta Non so

90% 1% 7% 2%

Il diabete mellito ha assunto le caratteristiche di malattiasociale, con notevoli implicazioni di carattere economico.Ritiene corretto che l’intervento primario del medico dibase possa essere utilizzato come controllore della spesa?

Sì No In parte Non so

37% 30% 30% 3%

Si ritiene che la prevalenza di diabete non diagnosticatosia compresa tra il 30 e il 50% e che la fase asintomaticadella malattia sia di circa 7 anni. Lei segue una strategia dimedicina preventiva?

Sì No Talvolta70% 5% 25%

Ritiene di essere adeguatamente informato e aggiorna-to sul rischio di interazione tra farmaci prescrivibili perdiverse patologie, a esempio tra antipertensivi e antidia-betici?

Sì No In parte35% 21% 44%

Ritiene che la cosiddetta medicina d’iniziativa o modelli“all’avanguardia” come il chronic care model siano stru-menti utili nella gestione del paziente diabetico?

Sì No In parte Non so38% 4% 30% 28%

Se sì, ritiene che siano adeguatamente sviluppati sul territo-rio?

4% 69% 27%

Ritiene che il medico di base debba rivestire un ruolo diprimo piano anche nelle complicanze del diabete?

Sì No In parte Non so

58% 7% 34% 1%

I risultati dell’indagine

Venerdì 5■ Irpef/Ires/Irap - Persone fisiche e contribuenti sog-getti a studi di settore - Imposte risultanti dalledichiarazioni annuali - Versamento con maggiorazio-nePer le persone fisiche e per tutti i contribuenti diversi dallepersone fisiche soggetti agli studi di settore, scade il terminedi versamento - qualora non eseguito entro il 6 luglio 2011 -delle imposte a saldo 2010 e in acconto 2011, con la maggio-razione dello 0,40 per cento.■ Cedolare secca - Imposta sostitutiva - Acconto -Versamento con maggiorazionePer i contribuenti che intendono avvalersi della cosiddetta“cedolare secca” (imposta sostitutiva sui contratti di locazio-ne) per i contratti in corso nell’anno 2011, è previsto ilversamento dell’acconto, pari all’85% dell’imposta dovuta,da effettuare in due rate (se l’importo dovuto è pari o

superiore a euro 257,52), di cui la prima, nella misura del40%, se non effettuato entro il 6 luglio 2011, da eseguireentro il 5 agosto con la maggiorazione dello 0,40 per cento.■ Iva - Contribuenti soggetti a studi di settore -Adeguamento - Versamento con maggiorazioneScade il termine per il versamento - qualora non eseguitoentro il 6 luglio 2011 - dell’Iva dovuta in caso di adeguamen-to alle risultanze degli studi di settore, con maggiorazionedello 0,40 per cento. I maggiori corrispettivi devono essereannotati, entro lo stesso termine, in un’apposita sezione deiregistri di cui agli articoli 23 e 24 del Dpr 26 ottobre 1972 n.633, e riportati nella dichiarazione annuale.

Lunedì 15■ Iva - Annotazione documento riepilogativo perfatture di importo inferiore a 154,94 euroPer le fatture emesse nel corso del mese, di importo inferiorea 154,94 euro, può essere annotato un documento riepilogati-vo nel quale devono risultare i numeri delle fatture cui siriferisce, l’ammontare complessivo imponibile delle opera-

zioni e l’ammontare dell’Iva, distinti secondo l’aliquota appli-cata (articolo 6 del Dpr 695/1996).■ Iva - Fatturazione differitaColoro che effettuano cessioni di beni, la cui consegna ospedizione risulti da un documento di trasporto o da altroidoneo a identificare i soggetti fra i quali è intercorsa l’opera-zione, devono emettere fattura entro il quindicesimo giorno delmese successivo, con indicazione anche della data e del nume-ro dei predetti documenti, che va annotata sul registro entro lostesso termine (articolo 21, comma 4, del Dpr 633/1972).

Sabato20■ Conai - Dichiarazione mensileI produttori e gli utilizzatori di imballaggi tenuti a versare unimporto annuo superiore a 30.987,41 euro devono trasmette-re entro oggi la dichiarazione relativa al contributo ambienta-le al Conai. Il relativo contributo è calcolato in relazione allefatture emesse nel mese precedente, o dei documenti ricevutidall’impresa in qualità di importatore, dovendosi distinguereciascuna tipologia di materiale.

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spa perproprio conto ed effettuato a mezzo elettronico, con target diriferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Al sondag-gio hanno risposto 775 medici delle cure primarie nel periodo 12-17luglio 2011.Tutti i sondaggi realizzati con l’Health Monitor Compu-Group Medical Italia sono raccolti e liberamente consultabi-li nel sito www.cgm-healthmonitor.it

Page 18: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

L’omnibus di Fazio al giro di boa - Stop per i dentisti Ddl governance: nel nuovo testo la spuntano le Regioni

Rivoluzionespecializzandi Intramoenia, non si cambia

Fimmg a congresso: dal segretario nazionale Giacomo Milillo la ricetta per risollevare la categoria

Dopo l’ambulatoriofamiglia e Tv

Troppo stressmeglio la pensione

SONDAGGIO/ 2SONDAGGIO/ 1

Sì alle cure in team, no all’invadenza delle Regioni - Via ai Confidi per il settore

RIFORME LIBERA PROFESSIONE

Sangue: requisiti di qualità nei centried emoderivati autorizzati dall’Aifa

Due decreti della Salute inviati al parere della Stato-Re-gioni parlano chiaro: i centri di lavorazione del sanguedovranno avere precisi requisiti di qualità per essereautorizzati e gli emoderivati potranno essere messi incommercio solo dopo l’autorizzazione dell’Aifa comeaccade per i farmaci. (Servizio a pag. 6)

▼ Sicurezza lavoro: tutti i dati vanno nel “Sinp”All’esame dei governatori lo schema di decreto sulfunzionamento del Sistema informativo nazionale perla prevenzione nei luoghi di lavoro. (Servizio a pag. 7)

▼ Pensionid’oro: al via i prelievi oltre i 90mila euroLa manovra prevede trattenute del 5-10% sugli importi oltre i90mila euro. Si considerano tutti i trattamenti, anche integra-tivi e complementari. (Servizio a pag. 29)

▼ Costi standard: ecco le prime prove in corsiaStudio di Federsanità Anci e Nisan sui costi standardper le attività di ricovero. Dall’analisi risulta che i costialberghieri e comuni sono esplosi. (Servizio a pag. 23)

▼ Donne:menosalute,piùvizi emalattiedel cuoreRallenta il primato femminile nella salute: le donne paganoil prezzo di stress, crisi e servizi poco orientati al genere. Ilpunto nel Libro bianco targato Onda. (Servizio a pag. 30)

«Il medico di base deve cambiare»

Imedici d’Italia hanno gli stipendi tra ipiù alti nel Vecchio Continente. I dottori

del Ssn sono terzi - dopo belgi e danesi -nella classifica dei salari massimi. E quinti- dopo olandesi, belgi, danesi e francesi -per quelli minimi. Arrivano a guadagnareal massimo della loro carriera 10mila euroal mese lordi e 4.569 euro lordi al minimo.A fare i conti in tasca ai dottori è un’indagi-

ne curata dalla Fems, la «Federazioneeuropea dei medici salariati» chel’ha presentata durante un conve-

gno degli ospedalieri dell’Anaaoa Catania.

F amiglia, divano e tantaTv. Spogliati del cami-

ce bianco, i medici di basee i pediatri di libera sceltasono sedentari e tradizio-nalisti, anche nell’alimen-tazione e nei consumi. Ehanno ancora poca dime-stichezza con la tecnolo-gia. L’identikit emerge daun sondaggio HealthMoni-tor CompuGroupMedical.

A PAG. 4

Imedici di famiglia so-gnano la pensione

più di tutti gli altri cami-ci bianchi. Colpa distress, burocrazia e catti-vi rapporti con Asl e Re-gione, che condiziona-no pesantemente la per-cezione del proprio lavo-ro. Anche se il guada-gno non manca. Lo rive-la un’indagine Enpam.

A PAG. 2

R egione che vai assistenza che trovi. Che c’è dinuovo? Nulla. Sono anni che le differenze geo-

grafiche giocano un ruolo pesante sull’assistenza.Ed è luogo comune che al Nord tutto fili liscio,mentre nel Sud sia meglio non ammalarsi. Che fare?Ci pensa il federalismo, hanno promesso un belgiorno dai tavoli della politica. Ma sembra che ilfederalismo non giovi affatto alla salute. Anzi, secon-do il Rapporto 2011 di Cittadinanzattiva, le cosevanno sempre peggio.

Liste di attesa sempre più lunghe e senza control-lo, emergenza, reti oncologiche, percorsi nascita chefunzionano “a singhiozzo” su è giù per l’Italia.

E dove le cose non vanno è colpa di un malessere“strutturale” che trova il suo alibi in quel federali-smo ancora incompiuto che ha promesso di darglisoluzione. Per questo Cittadinanzattiva fotografa lospezzatino delle cure federaliste e fa una proposta:creare un «rating civico» dell’assistenza perché icittadini sappiano davvero chi ha tre «A» o nonraggiunge nemmeno una «C». E realizzare un“patto civico” con ministero e Regioni perché idiretti interessati - con o senza federalismo - abbia-no voce in capitolo sulla gestione della loro salute.

A PAG. 22

L’appello diFarmindustriaper garantiresostenibilità:fare squadrastabilizzail sistema

Expodental

Meritail carcereil sanitariodel 118che rifiutaun interventourgente

Federalismo a pezzi e bocconi

A lla crisi dell’economia edella professione si reagi-sce con il cambiamento:

di ruoli, strumenti e organizza-zione del lavoro. Senza però ri-nunciare all’autonomia. Paroladi Giacomo Milillo, segretarionazionale della Fimmg, che dal3 all’8 ottobre celebra il suo 66˚congresso, dedicato alla medici-na generale nel terzo millennio.

Al congresso Milillo arrivacon in tasca la mediazione delministro Fazio tra sindacati e Re-gioni sul riordino delle cure pri-marie. E con nuove soluzioni,come i Confidi, per agevolaregli investimenti dei medici di fa-miglia nei fattori di produzione.

A PAG. 2-3

P rimo via libera la settima-na scorsa a Montecitorio

per il Ddl omnibus del ministrodella Salute, Ferruccio Fazio,su sperimentazioni cliniche e ri-forma degli Ordini delle profes-sioni sanitarie. Approvata lanorma che consente l’utilizzo

degli specializzandi nelle attivi-tà assistenziali svolte dalle stru-ture del Ssn, ma senza dirittoall’assunzione. Ma per gli odon-toiatri sfuma l’ipotesi di un Or-dine autonomo.

A PAG. 12

N ell’ultimo testo del Ddl sulgoverno clinico all’esame

della commissione Affari socia-li della Camera gli articoli sul-l’intramoenia di medici e profes-sioni sanitarie non ci sono più ela loro riscrittura ha incluso pra-ticamente tutte le proposte fatte

dalle Regioni prima dell’estate.Ma il testo, ridotto da 12 a 8articoli, non piace ancora ai sin-dacati che lo giudicano poco tra-sparente e non adatto a rilancia-re la professionalità dei medici.

A PAG. 12

QUADERNO

IN ALLEGATO

A PAG. 27

FarmaceuticaA PAG. 16-19

CassazioneGUIDA ALLA LETTURA

Stipendi dei dottori d’Italiaai gradini più alti d’Europa

n Primo Piano a pag. 2 - 4

n Dal Governo 6 - 10

n In Parlamento 12

n Dibattiti 14 - 15

n Speciale 16 - 19

n Aziende/Territorio 21 - 25

n Mercati&News 25

n Lavoro/Professione 26 - 31

n Fisco/Previdenza 29

n Medicinæ 30

n La Giurisprudenza 31

A PAG. 8

L’universodel dentalein Fieraa Romava a cacciadi soluzionianti-crisi

A PAG. 31

Anno XIV - n. 37Poste Italiane Sped. in A.P.D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004,art. 1, c. 1, DCB Roma

Settimanale4-10 ottobre 2011

www.24oresanita.com

Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
Francesco.Grillo
Evidenziato
Page 19: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

Il tuo principale approccio alla vita è:● Libertà dai doveri 5%● Successo 7%● Denaro 8%● Innovazione 15%● Piacere-divertimento 28%● Sicurezza di base e del lavoro 46%● Progettualità professionale

e culturale 49%

● Salute (star bene) 67%● Famiglia 79%

Ti senti portato ad affrontare unacomponente di rischio per le tue scelte?

● Per niente 3%● Molto 13%● Poco 24%● Mediamente 60%

Verso quali di questi temi sentidi essere più sensibile?

● Nessuno 2%● Volontariato 30%● Ecologia 41%● Difesa dei diritti 61%● Questione morale 63%

Che atteggiamento hai nei confrontidella politica?

● Sono disinteressato 8%● Mi interessa e partecipo 23%● Mi informo 70%

Il tuo ascolto della Tv è:● Nullo 3%● Elevato 4%● Scarso 42%● Medio 50%

Il tuo ascolto della radio è:● Elevato 6%● Nullo 11%● Medio 37%● Scarso 46%

Ti senti portato/attrattodall’innovazione?

● Per niente 1%● Poco 7%● Molto 43%● Mediamente 49%

Il tuo uso/rapporto con la tecnologia è:● Il minimo indispensabile 12%● Mi piace molto, mi aggiorno,

approfondisco 30%

● Vorrei poterla usare di piùe meglio 58%

Utilizzi internet maggiormente per:● Passatempo 32%● Informazione personale 72%● Lavoro 90%

Il tuo software di gestione dello studiolo usi più che altro per:

● Partecipare a network di ricercascientifica e cooperazione 14%

● Monitorare e analizzare daticlinici (audit clinico, statistiche,spesa sanitaria, accessi)

34%

● Catalogare le patologiee i problemi dei pazienti 44%

● Registrare dati clinici(visite, auxologia, vaccinazioni,esami di laboratorio,diagnostica e ricoveri)

76%

● Attività di routine (prescrizioni,certificazioni, prestazioniaggiuntive, bilanci di salute)

94%

Le tue lettureriguardano principalmente:

● Rosa 1%● Settimanali economici 5%● Costume 8%● Quotidiani e periodici sportivi 10%● Arte 15%● Saggi di cultura 20%● Gialli 24%● Storia 29%● Scienza-natura 30%● Quotidiani e periodici in ambito

professionale 45%

● Pubblicazioni tecnico-scientifiche 49%● Quotidiani d’informazione

generalista 52%

● Narrativa 54%Ti piace principalmente seguire:

● Conferenze-dibattiti 26%● Concerti musicali 32%● Eventi sportivi 38%● Teatro 41%● Visite a musei, monumenti,

mostre 52%

● Cinema 62%Quali sono i tuoi hobby?

● Modellismo 4%● Patchwork, ricamo, cucito,

bigiotteria ecc. 5%

● Pittura, scultura, arte 9%

● Bricolage 18%● Cucina 27%● Giardinaggio 40%● Viaggi 57%

Che tipo di genere musicale ti piace?● Metal-hard rock 2%● Elettronica 3%● Rap 3%● Reggae 6%● Ambient 9%● Country 18%● Jazz 29%● Blues 40%● Rock 47%● Classica 62%

Pratichi attività fisico-sportiva?● Mai 13%● Costantemente 26%● Raramente 28%● Saltuariamente 33%

Quale attività sportiva pratichi?● Equitazione 1%● Vela 4%● Calcio-calcetto 7%● Tennis 10%● Sci 13%● Nessuna 17%● Piscina 17%● Palestra 20%● Bicicletta 24%● Corsa 25%Nella tua alimentazione ritieni di essere

più che altro:● Distratto, come capita 11%● Attento e controllato 26%● Mediamente organizzato 64%

Nella scelta dei cibi ritieni di esserepiù che altro:

● Esterofilo 2%● Sperimentatore 25%● Tradizionalista 84%Che tipo di auto ti interessa maggiormente?● D’epoca 2%● Cabrio-spider 3%● Sportiva 11%● Classica di lusso 21%● Suv 24%● Utilitaria 39%

Dopo cena cosa preferisci faremaggiormente tra queste attività?

● Continuare a lavorare 3%● Ascoltare musica 7%● Uscire 8%● Usare internet 18%● Leggere 27%● Guardare la Tv 37%

Nell’abbigliamento segui più che altroun criterio di:

● Attenzione alla marca 2%● Non ci faccio tanto caso 7%● Eleganza 10%● Stile personale 36%● Comodità 45%

Quando fai un acquisto:● Poni attenzione ai brand

che si distinguono socialmente 3%

● Ti interessano le cose alternative 6%● Sei fedele alla marca 9%● Badi poco al prezzo 12%● Ti piace la novità 18%● Ti piace la distinzione 19%● Tendi al risparmio 27%● Vai d’impulso 32%● La qualità prima di tutto 60%

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spa per proprio conto ed effettuatoa mezzo elettronico, con target di riferimento medici di medicina generale e pediatri italiani. Alsondaggio hanno risposto 1.279 medici delle cure primarie (Mmg e pediatri di libera scelta) nelperiodo 12-17 gennaio 2011.Tutti i sondaggi realiz-zati con l’Health Moni-tor CompuGroup Me-dical Italia sono raccoltie liberamente consulta-bili nel sito www.cgm-he-althmonitor.it

Tutti pantofole, famiglia e tv

T olto il camice bianco, chi è ilmedico di famiglia quando tornaa casa? Non esattamente un cam-

pione di dinamismo: tanta televisione, po-ca attività fisica, enorme attaccamento al-la famiglia, dieta tradizionale, abbiglia-mento comodo, cinema e viaggi comepassatempi preferiti, ancora poche tecno-logie, media propensione al rischio. L’ita-liano medio: più pantofolaio che attivo,più conservatore che innovatore. Anchese, a parole, l’innovazione attrae, eccome.

È questo, in sintesi, l’identikit cheemerge dai risultati del sondaggio su valo-ri individuali e sociali, interessi e uso deltempo libero di medici di medicina gene-rale e pediatri di libera scelta, realizzatoda Health Monitor Compu-Group Italiain sinergia con Il Sole-24 Ore Sanità.

Il 79% dei 1.279 medici interpellativede nella famiglia il «principale approc-cio alla vita», più ancora della salute (indi-cata dal 67% dei camici bianchi) e dellaprgettualità professionale e culturale(49%). Il rischio non ha molto appeal per

la categoria: il 60% si sente «mediamen-te» portato ad affrontare una componentedi rischio per le sue scelte, il 27% poco oper niente. L’innovazione, però, attrae:molto il 43% dei medici, mediamente unaltro 49 per cento. Anche se il rapportocon la tecnologia è ancora conflittuale:

soltanto il 30% sostiene di amarla moltoper aggiornarsi e approfondire; il 58%dice invece di «voler poterla usare di piùe meglio». E pure l’utilizzo del softwaredi gestione dello studio si limita all’essen-ziale: la registrazione dei dati clinici e leattività routinarie, come prescrizioni, certi-

ficati, prestazioni aggiuntive.Se sull’alimentazione il 64% dei medi-

ci è «mediamente organizzato» e l’84% ètradizionalista nella scelta dei cibi, controla sedentarietà i medici di base predicanobene e razzolano male: solamente il 26%pratica sport costantemente (soprattutto

corsa, bici e palestra), il 28% raramente eil 33% saltuariamente. Dopo cena, tantoper intendersi, per un camice bianco sutre il passatempo preferito è quello classi-co: guardare la Tv seduti sul divano.

Gli hobbies più gettonati sono i viaggie il giardinaggio, le letture preferite sonoquelle di romanzi e quotidiani generalisti,seguiti a stretto giro dalle pubblicazionitecnico-scientifiche e dalle riviste in ambi-to professionale. In cima alle preferenzemusicali c’è la musica classica. Per lascelta dei vestiti si predilige la comodità.Negli acquisti «la qualità viene prima ditutto». E l’auto - come sbagliarsi? - è al39% un’utilitaria ma al 24% un Suv: con-cessione vanesia allo status symbol.

Ultima nota: più di due medici su tre siinformano di politica. E i temi verso iquali sono più sensibili sono due: la que-stione morale e la difesa dei diritti. Unmerito in più rispetto all’italiano medio.

Manuela Perrone© RIPRODUZIONE RISERVATA

MEDICINA DI BASE/ Sondaggio HealthMonitor CompuGroupMedical - Il Sole-24 Ore Sanità

Risultati del sondaggio sociologico sulla medicina territoriale

Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per fasce d’età

Sedentari e tradizionalisti: ecco chi sono Mmg e pediatri “senza camice”

4 4-10 ottobre 2011PRIMO PIANO

Francesco.Grillo
Evidenziato
Page 20: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor
Page 21: Raccolta sondaggi CGM-Health Monitor

MEDICINA DI BASE/ Sondaggio HealthMonitor CompuGroupMedical - Il Sole-24Ore Sanità

A Mmg e pediatri piacciono prenotazioni e referti on line e il 51% pensa a un sito per lo studio

Oltre il 50% di generalistie pediatri crede nel webe se non è già attivo, ha

in programma di realizzare unsito informativo del proprio stu-dio. E il 68% giudica utile unservizio di comunicazione on li-ne tra i propri pazienti, gli specia-listi e i laboratori per la circola-zione di referti ed esami. E perfi-no le prenotazioni on line o consms sono giudicate utili dallamaggior parte dei medici, anchese per ora il 78% fissa gli appun-tamenti con la “vecchia” agendacartacea.

Cresce la voglia di web, quin-di, tra medici di medicina gene-rale e pediatri di libera scelta.

Questo in sintesi il risultatodel sondaggio sullo stato dell’ar-te e le prospettive della comuni-cazione medico-paziente on li-ne, realizzato da Health MonitorCompu-Group Medical, iniziati-va di Compu-Group Italia che,in sinergia con Il Sole-24 OreSanità, analizza le opinioni deimedici di base sulle principalitematiche che riguardano la pro-fessione.

I risultati sono a favore delweb. Sebbene infatti i siti perso-nali dei medici non siano attual-mente tantissimi (22%) c’èun’alta percentuale di chi vuole/pensa di farlo (51 per cento).

La percentuale di chi gestiscevisite su appuntamento è elevatae comprendendo chi pensa diattivarla (55%) si arriva a unnumero elevato ed è buona an-che la percentuale di chi vuolefornire un servizio di appunta-menti on line: tra il 26% di chidice “sì” e il 24% che “non sa”perché forse non ci ha pensatoma che comunque non rifiuta, siarriva al 50 per cento.

Interessante anche la percen-tuale di chi gradirebbe la richie-sta on line di prescrizioni farma-cologiche ripetitive, così comeuna buona predisposizione adaprire un canale di comunicazio-ne on line con i pazienti: è utilesenza alcun dubbio per il 45%dei medici a cui si aggiunge unulteriore 14% che giudica il ser-vizio “mediamente” utile.

Il livello più alto di gradimen-to si raggiunge per il servizioweb di ricezione/trasmissione re-ferti: tra il 68% dei “sì” e il 13%dei “mediamente interessati” siarriva all’81% di gradimento.

Qualche dubbio i medici lohanno sull’interesse dei pazientiper i servizi on line, legato proba-bilmente anche alla tipologia deiloro assistiti, spesso anziani: mol-ti ritengono che l’interesse nonsuperi il 50% degli assistiti.

Il sondaggio ha analizzato an-che le metodologie con cui i pa-zienti chiedono al medico pre-scrizioni farmacologiche ripetu-te. La maggior parte fa richiestaalla segretaria (41%) o telefoni-camente (27%), ma c’è anchechi per una ricetta si mette in filae attende il suo turno come peruna visita, allungando così le co-de dei pazienti in cerca di cure.

I medici sono invece indeci-si sull’opportunità di far compi-lare on line ai propri pazientimoduli informativi o questiona-ri su allergie, malattie cronicheo sul loro stato di salute genera-le: se la fiducia nel web aumen-ta tra Mmg e pediatri, ancora èal palo quella che i medici han-no delle capacità nell’on linedei loro assistiti.

P.D.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALBERTO SANTILE SCADENZE FISCALI DI NOVEMBRE

Generalisti, cresce la voglia di web

A PAG. 22 EMERGENZA. Indagine Simet: in 5Regioni difficili i ricoveri dal pronto soccorso A PAG. 25 CASSAZIONE. Se il massaggiatore fa il

fisioterapista è giusto sequestrare il centro A PAG. 27 ONCOLOGIA. Indagine Censis-Favo: il20% dei malati di cancro ha perso il lavoro

Ha un sito web informativo del suo studio medico?Sì 22% No 78%

Ritiene utile dotarsene?Sì entro 6 mesi 17% Sì entro 1 anno 3%Sì ma non so quando 31% Non so 16%No 33%

Attualmente gestisce visite su appuntamento?Sì 61%In una giornata lavorativa, ipotizzando siano 100 i pazientivisitati, quanti di questi hanno fissato un appuntamento?Circa 5 20% Circa 10 12%Circa 20 7% Circa 40 11%Circa 80 36% Tutti 14%Chi gestisce normalmente l’agenda degli appuntamenti all’in-terno del suo studio medico?Io 40% La segreteria 33%Entrambi 27% Altro 0%

Quali strumenti utilizza per fissare gli appuntamenti?

Agenda cartacea 78%L’agenda messa a dispo-sizione dal programmautilizzato in studio

15%

Soluzione web (Googlecalendar, Zoo calendar ecc.) 1% Soluzione ad hoc inseri-

ta nel suo sito web 1%

Altro (principalmente agen-da su cellulare/palmare) 4% No 39%

Pensa di attivare una gestione degli appuntamenti nel prossi-mo periodo?Sì, entro 6 mesi 2% Sì entro 1 anno 2%Sì, ma non ho pianifica-to quando 23% Forse 28%

No 45%È utile fornire agli assistiti un servizio di prenotazione appunta-menti on-line e gestire le informazioni dal suo programma?Sì 26% Non so 24%No 50%Quanti dei suoi assistiti pensa potrebbero essere interessatial servizio di prenotazione on line?Nessuno 13% Circa il 10% 44%Circa il 20% 18% Circa il 30% 13%Circa il 40% 4% Circa il 50% 5%Circa il 60% 2% Circa il 70% 1%Oltre l’80% 0%Se i pazienti prenotassero on line si potrebbero inviare inautomatico notifiche di conferma appuntamento, cambiodata o disdetta, magari via sms. Lo riterrebbe utile?Sì 45% Mediamente 14%Non so 15% No 26%

Per la richiesta di prescrizioni farmacologiche ripetitive leicom’è attualmente organizzato? Cosa fa il suo paziente?Attende il suo turno insala d’attesa come peruna visita

17% Fa la richiesta alla segre-taria 41%

Fa la richiesta telefoni-camente 27%

Lascia la sua richiesta inun’apposita cassetta instudio

11%

Altro (orario predefinito,tra una visita e l’altra, filaprivilegiata)

4%

Ritiene possa essere utile utilizzare un servizio di richiesta online di prescrizione da parte del suo assistito?Sì 47% Non so 16%No 37%Pensa che sarebbe utile avere un canale di comunicazione online con i suoi pazienti, attraverso il quale l’assistito possarichiedere chiarimenti e/o approfondimenti su questioni dicarattere medico clinico?Sì 42% Non so 14%No 44%Ritiene possa essere utile far compilare ai pazienti, in modali-tà on line, moduli informativi o questionari (a es. riepiloghi sustato patologico, allergie, malattie croniche ecc.)?Sì 41% Non so 17%No 42%Riterrebbe utile un servizio web di comunicazione on linemedico-paziente-specialista-laboratorio per la ricezione/tra-smissione di referti, esiti di esami di laboratorio e/o diagnosti-che?Sì 68% Mediamente 13%Non so 6% No 13%

I risultati dell’indagine

Mercoledì 16■ Iva - Comunicazione dei dati contenuti nelle dichia-razioni d’intento ricevuteI soggetti che cedono beni o forniscono servizi ai contribuentiche si avvalgono della facoltà di effettuare acquisti senzaapplicazione dell’imposta, hanno l’obbligo di comunicare al-l’agenzia delle Entrate i dati delle dichiarazioni d’intento. Ilmodello di comunicazione va inviato per via telematica.■ Contributi Inps - Versamento mensileScade il termine per il versamento dei contributi Inps sulleretribuzioni dei dipendenti del mese precedente, con il model-lo F24. Il modello deve essere presentato con modalità telema-tiche per i titolari di partita Iva, ovvero, a un’azienda di creditoconvenzionata, al concessionario della riscossione o a unufficio postale abilitato, per i non titolari di partita Iva.■ Inps - Contributo alla gestione separataEntro oggi deve essere versato alla gestione separata dell’Inps

il contributo sui compensi corrisposti nel mese precedente aisoggetti tenuti all’iscrizione nell’apposita gestione separataInps, ai sensi della legge 335/1995.■ Inail - Versamento della rataScade il termine per il versamento della quarta rata del premioInail relativo al saldo 2010 e all’acconto 2011, risultante daautoliquidazione.■ Accise - Pagamento impostaUltimo giorno per pagare l’accisa per i prodotti a essa soggetti,immessi in consumo nel mese precedente (salve le diversescadenze stabilite per particolari prodotti).

Venerdì 18■ Iva intracomunitaria - Presentazione elenchi Intra-statPresentazione presso gli sportelli degli uffici doganali, da partedei contribuenti tenuti a tale adempimento con cadenza mensi-le, dei modelli Intrastat relativi agli acquisti e alle cessioniintracomunitarie effettuati nel mese di ottobre.

Domenica 20■ Conai - Dichiarazione mensileProduttori e utilizzatori di imballaggi tenuti a versare un impor-to annuo superiore a 30.987,41 euro devono trasmettere entrooggi la dichiarazione sul contributo ambientale al Conai, calco-lato in relazione alle fatture emesse nel mese precedente, o deidocumenti ricevuti dall’impresa come importatore, dovendodistinguere le tipologie di materiale (acciaio, alluminio, carta,legno, plastica, vetro).

Venerdì 25■ Iva intracomunitaria - Invio telematico elenchi In-trastatInvio mediante servizio telematico dell’agenzia delle Dogane,da parte dei contribuenti tenuti a tale adempimento con caden-za mensile dei modelli Intrastat, relativi agli acquisti e allecessioni intracomunitarie, nonché ai servizi resi o ricevutiaventi controparti soggetti passivi stabiliti in altro Stato mem-bro dell’Ue effettuati a ottobre 2011.

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup Medical Italia Spa perproprio conto ed effettuato a mezzo elettronico. Al sondaggiohanno risposto 1.270 medici delle cure primarie (893 Mmg e 377pediatri nel periodo 27 ottobre-1˚ novembre 2011).I sondaggi realizzati con l’Health Monitor CompuGroup MedicalItalia sono raccolti e consultabili nel sito www.cgm-healthmonitor.it

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MEDICINA DI BASE/ Sondaggio HealthMonitor CompuGroupMedical/Il Sole-24 Ore Sanità

Generalisti e pediatri: troppa burocrazia, poco counselling e crolla la soddisfazione professionale

P oca formazione e trop-pa burocrazia. Sonoquesti gli scogli che i

medici di base (generalisti epediatri) dichiarano di incon-trare troppo spesso nella loroattività quotidiana. I numeriparlano chiaro: quasi il 50%dei dottori ritiene insufficientii corsi triennali e dovendo asse-gnare un punteggio da uno a 5(uno il minimo, cinque il mas-simo) ai problemi della profes-sione, alla burocrazia tocca un4,4, quasi un enplein.

Questo in sintesi il risultatodel sondaggio su attività, biso-gni formativi e il rapporto chec’è tra medicina “sul campo”,aule universitarie e linee gui-da, realizzato da Health Moni-tor Compu-Group Medical,iniziativa di Compu-Group Ita-lia che, in sinergia con Il So-le-24 Ore Sanità, analizza leopinioni dei medici di base sul-le principali tematiche che ri-guardano la professione.

Secondo le risposte al son-daggio, l’attività quotidianadel medico risente principal-mente del carico burocratico,ma nella vita di tutti i giorni ilmedico avverte come un cari-co relativo le problematiche dicomunicazione e relazionecon i pazienti: sempre su unascala da uno a cinque l’utilitàdi una formazione mirata alcounselling vale 3,4.

La ricerca di una formazio-ne sulle dinamiche di comuni-cazione e relazione (abilità dicounselling) è in linea con ciòche emerge da più approfondi-ti studi e indagini tramite fo-cus group, in cui la comunica-zione medico-paziente condot-ta in maniera professionale

(formazione allo svolgimentodelle relazioni d’aiuto) è lachiave della maggiore soddi-sfazione per entrambi e riduce

significativamente le cause dierrore medico, incomprensio-ne e, non raramente, le denun-ce.

Dal punto di vista formati-vo si conferma che la metodo-logia che i medici ritengono digran lunga più efficace è quel-

la della didattica a piccoli grup-pi (3,4), seguita dall’apprendi-mento in ambito congressuale(2,9) e in coda e quindi di utili-

tà inferiore la Fad (2,6).Tutti i soggetti che hanno

proposto formazione (Asl, So-cietà scientifiche, gruppi asso-ciativi locali e aziende hannoottenuto voti tra 2,8 e 3,3) so-no collocati quasi sullo stessopiano e ciò sembrerebbe a con-ferma della buona qualità del-la formazione proposta. Ciòappare probabilmente determi-nato sia dalla necessità che tut-ta la formazione medica conti-nua (Ecm) risponda a obiettiviformativi definiti “significati-vi” dalla stessa Commissionenazionale Ecm.

Sotto processo dei medicianche le linee guida elaboratedagli esperti e dalle societàscientifiche. Sono percepite co-me troppo teoriche e lontanedalle problematiche clinichesul campo (3,3 e questa appareessere la causa principale delladifficoltà nel metterle in prati-ca. E i medici sottolineano an-che (3,0) una mancanza di stru-menti sufficientemente praticiche comunque li aiutino a ri-cordarle e applicarle.

Ma il problema maggiorerisultato dalle risposte al son-daggio è il crollo nella soddi-sfazione professionale di esse-re medico oggi. E non solorispetto all’inizio della profes-sione, in cui forse l’entusia-smo trascina (il punteggio èstato 4,0), ma anche solo ri-spetto a 10 anni precedenti(3,7). Oggi, il voto che i medi-ci danno al proprio grado disoddisfazione professionalenon va oltre il punteggio di2,7.

P.D.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DI ALBERTO SANTILE SCADENZE FISCALI DI DICEMBRE/GENNAIO

Mmg: voglia di dialogo col paziente

A PAG. 25 VACCINI. L’ultimo testo all’esame delleRegioni: offerta limitata alle categorie a rischio A PAG. 26 CRONICITÀ. Medici e Atenei alleati per

ridurre del 20% in 10 anni le patologie croniche A PAG. 27 CASSAZIONE. Risarcimento«equitativo» per gli specializzandi ante-1991

Ritiene che i corsi triennali regionali siano sufficienti a forma-re il medico di base?● Non so 16,8%● No 49,8%● Sì 33,4%

100,0%

Quanto le seguenti problematiche incidono nella sua attivitàquotidiana?● Difficoltà di comunicazione 2,2● Difficoltà di relazione interpersonale con i pazienti 2,0● Incertezze diagnostico-terapeutiche 2,2● Burocrazia 4,4● Difficoltà organizzative 3,0

Quanto ritiene che potrebbe essere utile per la suapratica clinica una formazione (sia durante il corsodi studi che post laurea) alle abilità di relazione ecomunicazione medico-paziente (counselling)?

3,4

Con riferimento agli ultimi 2 anni, quanto nella sua praticaclinica è stata utile?● La formazione ricevuta durante i congressi 2,9● La formazione ricevuta in piccoli gruppi 3,4● La formazione ricevuta tramite Fad 2,6

Tra coloro che le hanno offerto formazione Ecm negli ultimi2 anni, ha trovato più utile per la sua pratica clinica le iniziati-ve proposte?● Dalla Asl 2,8

● Dalle società scientifiche 3,1

● Da gruppi associativi locali 2,8

● Da aziende che hanno sponsorizzato giornateo corsi di formazione residenziali o Fad 3,3

Le linee guida (Lg) proposte dalle Società scientifiche sononon di rado disattese nella pratica clinica. Secondo il suoparere quale peso hanno queste cause?● Non adeguata conoscenza delle linee guida 2,8

● Troppo teoriche e lontane dalle problematichee dalla complessità reale 3,3

● Difformità di indicazioni tra le linee guidaproposte dalle diverse Istituzioni scientifiche 2,6

● Difficoltà di accesso alle linee guida 2,4● Deficit di strumenti pratici per apprendere

in modo sintetico ed efficace il contenuto dellelinee guida (corsi a distanza, aggiornamentie-mail, giornate formative ad hoc ecc.)

3,0

Se dovesse dare un giudizio sul suo grado di soddisfazioneprofessionale, come era?● Quando ha iniziato a lavorare 4,0● 10 anni fa 3,7● 3 anni fa 3,1● Oggi 2,7

Le risposte non in percentuale sono state date in una scala da1 a 5 dove per ciascuna domanda 1 è il minimo e 5 il massimo

I risultati dell’indagine

Martedì 27■ Iva - Versamento dell’accontoUltimo giorno per il pagamento dell’acconto Iva. L’importoda versare corrisponde all’88% del debito per imposta didicembre o del quarto trimestre 2010 (metodo storico) oppuredell’imposta che si prevede di dover versare per il mese didicembre o per il quarto trimestre di quest’anno (metodoprevisionale). Il pagamento deve essere effettuato con il mod.F24 (i contribuenti mensili utilizzano il codice-tributo 6013, itrimestrali il 6035).■ Iva intracomunitaria - Invio telematico elenchi In-trastatInvio con il servizio telematico dell’agenzia delle Dogane, dachi ha l’obbligo della cadenza mensile dei modelli Intrastat su

acquisti e cessioni intracomunitarie e i servizi resi o ricevutiaventi controparti soggetti passivi stabiliti in altro Stato mem-bro dell’Ue effettuati a novembre.■ Accise - Pagamento impostaUltimo giorno per pagare l’accisa su prodotti soggetti, inconsumo nei primi 15 giorni di dicembre (salve le diversescadenze stabilite per particolari prodotti).

Venerdì 30■ Imposta di registro - Contratti di locazioneTermine per la registrazione, previo versamento dell’imposta,dei nuovi contratti di locazione degli immobili con decorrenza1˚ dicembre.

Sabato 31■ Spesometro - Comunicazione delle operazioni rile-vantiI soggetti Iva che effettuano operazioni rilevanti per l’imposta,devono presentare solo in via telematica la comunicazione

delle cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese e ricevute,i cui corrispettivi sono pari o superiori a 3mila euro al nettodell’Iva. Se si tratta di operazioni per le quali non vi è obbligodi emissione della fattura, il limite è elevato a 3.600 euro, allordo dell’imposta. Per il 2010, la soglia è elevata a 25milaeuro e la comunicazione è limitata alle sole operazioni sogget-te all’obbligo di fatturazione (articolo 21 del Dl 31 maggio2010, n. 78).

Lunedì 2■ Ires e Irap - Seconda rata di acconto per i soggettiIresScade il termine entro cui le società e gli enti soggetti a Irescon periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare e peri quali dicembre sia l’undicesimo mese del periodo stessodevono eseguire il versamento della seconda (o unica) rata diacconto dell’Ires e dell’Irap. Si utilizza a tale proposito ilmodello di pagamento unificato F24, con possibilità di com-pensare gli importi a debito con i crediti evidenziati in dichiara-zioni e denunce già presentate.

Il sondaggio è stato realizzato da CompuGroup MedicalItalia Spa per proprio conto ed effettuato a mezzo elettroni-co, con target di riferimento medici di medicina generale epediatri italiani. Al sondaggio hanno risposto 1.367 medicidelle cure primarie (966 Mmg e 401 pediatri di liberascelta) nel periodo 7-13 dicembre 2011.Tutti i sondaggi realizzati con l’Health MonitorCompu-Group Medical Italia sono raccolti e libera-mente consultabili nel sito www.cgm-healthmoni-tor.it


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