1 RAFFIGURARE LA GIUNGLA NEL BRANCO “A Rudyard Kipling, che ha fatto tanto per ispirare il giusto spirito nelle nostre giovani generazioni, sono infinitamente grato per il permesso accordatomi di far mio il suo inimitabile Libro della Giungla. I miei ringraziamenti sono dovuti anche Agli Editori Mc Millan&Co. Ltd. Per la loro cortesia nel concedere le relative citazioni.” Baden-Powell Questa tesi non vuole suggerire come eseguire bene un racconto giungla o una danza giungla, ma come usare l’immagine, che importanza ha sul fanciullo, e come noi possiamo comunicare al meglio con essa. Ho inserito informazioni di base in merito ai personaggi animali, umani e a quelli del popolo della giungla studiando i riferimenti che il ha bambino sul Libro della Giungla nella società di oggi. Ricollegandomi alle immagini mostrerò diverse tecniche per portare i nostri protagonisti, positivi e talvolta negativi, sui muri della tana. Lo scopo è quello di raffigurarli nel migliore di modi per sia dal punto di vista grafica che da quello della comunicatività per emozionare il bambino o l’interlocutore che guarda le immagini. Nella mia analisi ho preso SPUNTO DA "LA RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO NEL FANCIULLO" di Jean Piaget (noto psicologo Francese vissuto agli inizi del XX secolo) il quale descrive in maniera dettagliata le tecniche per apprendere con quale forma e processo il bambino trasforma ciò che è fantasia e immaginazione in pura realtà. Per meglio intendere come le cose appaiono alla mente del fanciullo bisogna comprendere al meglio la parola artificialismo.
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RAFFIGURARE LA GIUNGLA NEL BRANCO
“A Rudyard Kipling, che ha fatto tanto per ispirare il giusto
spirito nelle nostre giovani generazioni, sono infinitamente grato per
il permesso accordatomi di far mio il suo inimitabile
Libro della Giungla. I miei ringraziamenti sono dovuti anche
Agli Editori Mc Millan&Co. Ltd. Per la loro cortesia nel
concedere le relative citazioni.”
Baden-Powell
Questa tesi non vuole suggerire come eseguire bene un racconto giungla o una danza
giungla, ma come usare l’immagine, che importanza ha sul fanciullo, e come noi possiamo
comunicare al meglio con essa. Ho inserito informazioni di base in merito ai personaggi
animali, umani e a quelli del popolo della giungla studiando i riferimenti che il ha bambino
sul Libro della Giungla nella società di oggi. Ricollegandomi alle immagini mostrerò diverse
tecniche per portare i nostri protagonisti, positivi e talvolta negativi, sui muri della tana.
Lo scopo è quello di raffigurarli nel migliore di modi per sia dal punto di vista grafica che da
quello della comunicatività per emozionare il bambino o l’interlocutore che guarda le
immagini.
Nella mia analisi ho preso SPUNTO DA "LA RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO NEL
FANCIULLO" di Jean Piaget (noto psicologo Francese vissuto agli inizi del XX secolo) il quale
descrive in maniera dettagliata le tecniche per apprendere con quale forma e processo il
bambino trasforma ciò che è fantasia e immaginazione in pura realtà.
Per meglio intendere come le cose appaiono alla mente del fanciullo bisogna comprendere
al meglio la parola artificialismo.
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Tale termine può avere due tendenze: la prima porta a considerare ogni cosa come il
prodotto di un arte analoga alla tecnica umana, la seconda porta ad animare tutti i corpi di
forze interne e di appetiti (esempio i giocattoli che prendono vita).
Nel primo caso l'attività fabbricante dell'uomo è attribuita tanto alla natura quanto al
motore divino, in questo i bambini sono impliciti, e cioè considerano le cose come il
prodotto della fabbricazione umana, più che attribuir loro un attività fabbricatrice (Da
J.Sully studioso del pensiero infantile - "Il solo modo di origine realmente e direttamente
familiare al piccolo pensatore è la fabbricazione delle cose").
I NOSTRI OBIETTIVI:
-Al momento Il nostro Branco Fiore Rosso del Gruppo Genova 3 è composto da 3 sestiglie
ciascuna di 6 lupetti.
La mia tesina è strutturata come descrivo brevemente nel seguito.
Nella prima parte descriverò l’obiettivo che mi voglio prefiggere e cioè quello di creare un
maggior coinvolgimento verso i bambini e dei possibili interlocutori sul tema della giungla
che è parte fondamentale del metodo (parte del treppiede di cui noi VVLL dobbiamo tenere
in conto in ogni riunione), per alimentare l’interesse dei singoli al momento del racconto
giungla e in ogni momento dedicato alla scoperta e alla conoscenza dei popoli e dei
personaggi del Libro della Giungla.
Infine nella seconda parte della mia discussione proporrò un esempio di attività di mani
abili indirizzata al CDA con lo scopo ultimo quello di decorare la tana!
ANALISI DEI RIFERIMENTI CHE IL BAMBINO HA SUL LIBRO DELLA GIUNGLA:
Quando si parla di Libro della Giungla, per il bambino è inevitabile il confronto con
l’animazione Disney degli anni ’60 e anche al film ispirato dal racconto de "L' Ankus del re".
Quando citiamo i nomi dei diversi animali giungla durante le attività di branco è possibile
che il bambino si ricolleghi direttamente all’immagine disegnata nel cartone del
personaggio associandolo alle caratteristiche comportamentali date dal cartone animato.
Questo può essere un bene ma anche un male.
Ecco perché è importante conoscere l’animazione Disney al fine di poterne valutare gli
aspetti positivi e quelli negativi.
Nella mia analisi ho voluto vedere il cartone animato, esaminarlo nel dettaglio e annotare i
cambiamenti apportati alla storia e ai personaggi da parte della fantasia di Walt Disney
rispetto al racconto originale di Kipling.
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Ho divisi tali cambiamenti in due categorie:
A. Quelli che si discostano di poco alla trama del libro originale di Kipling
B. Quelli che Si allontanano molto dalla storia originale e che a volte portano ad un
messaggio contrario all’originale
1) Babbo lupo si chiama Rama (in realtà Rama sarebbe il toro) 2) Gli elefanti marciano nella giungla come un vero plotone di militari al cui comando c’è
il colonnello Hati 3) Hati ha un figlio da Guendalina (un’elefantessa) il quale fa amicizia con Mowgli 4) Luigi (capo del Bandar-Log) chiede a Mowgli di insegnargli ad accendere il fuoco 5) Pregati da Bagheera gli elefanti partono alla ricerca di Mowgli disperso nella giungla
con la speranza di trovarlo prima di Shere-Kan. 6) Gli avvoltoi incontrano Mowgli triste e solo, cercano di consolarlo (nessuno di essi si
chiama Chil) 7) E’ Baloo a salvare Mowgli da Shere-Kan dopodiché il cucciolo d’uomo lo scaccerà col
fuoco. 8) Il fiore rosso si chiama fuoco rosso. 9) Mowgli decide di andare al villaggio degli uomini dopo aver seguito le orme di una
ragazza del villaggio. 1) E' Bagheera a trovare Mowgli e portarlo a Mamma Lupa 2) Akela decide che il cucciolo d’uomo deve abbandonare il branco perché è ricercato
da Shere-Kan e il branco non vuole problemi con la tigre 3) Kaa è un personaggio negativo e ipnotizzatore, cerca ripetutamente di mangiarsi
Mowgli 4) Bagheera ha il compito di riportare il cucciolo d’uomo al villaggio contro le volotà di
Mowgli 5) Baloo è un fannullone che insegna a Mowgli ad essere pigro come lui 6) Le scimmie hanno un re di nome Luigi
Ecco invece alcuni punti del cartone fedeli alla trama originale:
1) Mamma Lupa ha 4 lupacchiotti
2) le Tane Fredde sono ben rappresentate e rendono giustizia al racconto “la caccia di
Kaa”
3) le scimmie rapiscono Mowgli mentre dorme sottraendolo ai suoi amici
4) l’atmosfera della rupe, con Akela su di essa e dietro la luna è affascinate come nel racconto
5) la giungla in generale è realizzata davvero bene, come le espressioni di Mowgli
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CONCLUSIONI E PESIERI PER NUOVI SPUNTI: A mio parere i richiami al cartone Disney sono importanti in quanto spesso ho notato che i
VVLL nel raffigurare i personaggi giungla ricorrono spesso alla rappresentazione Disney.
I possibili motivi potrebbero essere:
-perché essi fanno parte della loro infanzia e c’è un legame sentimentale con essi.
-perché sono le immagini più semplici da rappresentare e che si trovano per prime su
internet.
Personalmente ritengo che ogni VVLL sia libero di rappresentare la giungla come vuole.
Se analizziamo cosa sia meglio per i nostri lupetti, non ritengo sia un bene usare lo stile
Disney per due semplici motivi: per offrire qualcosa di NUOVO ai bambini e per non
interessare i Lupetti ad un altra interpretazione del libro di Kipling che potrebbe far credere
loro che i nostri racconti in verità non sono quelli originali.
Per renderlo sempre più partecipe e coinvolgerlo maggiormente il bambino ha bisogno di
avere degli esempi da seguire (come lo siamo noi VVLL) ma non ogni esempio o punto di
riferimento per il Bambino è reale; per natura il fanciullo ha l’esigenza di fantasticare e
viaggiare con la mente, infatti spesso è un personaggio fantastico inventato da loro stessi o
scoperto tramite racconti o animazioni.
Per offrire ai nostri Lupi un motivo in più per credere nei personaggi e prenderli come
esempi di vita è bene offrire loro anche uno spunto visivo adeguato.
Da qui l’idea di riportare sui muri bianchi della tana i protagonisti dei nostri racconti. La mia
esperienza artistica ha basi solide in quanto ho conseguito il diploma di scuola superiore al
Liceo Artistico a Genova. Nelle varie raffigurazioni utilizzerò metodi appresi direttamente a
scuola e che possono essere a conoscenza di molti e pertanto utilizzabili nelle varie realtà
locali.
Di seguito ho raccolto una serie di immagini al fine di ispirarvi, per tutti quei VVLL che volessero cimentarsi nella B.A. di portare davanti agli occhi dei Lupetti i loro personaggi giungla preferiti! Di alcuni personaggi non ho inserito ulteriori immagini per il semplice motivo per cui si può prendere spunto da altre già presenti: vedi Tha (ci si può riferire ad Hati), o Battitore Grigio (ci si può riferire ad un disegno un lupo del branco)
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Conosco tre metodi (di cui uno solo richiede un plotter di grosso formato) che possono aiutarvi a disegnare qualcosa di grosso MANTENEDO LE PROPORZIONI GIUSTE. 1. Usare una griglia di riferimento sul disegno e riportarla sul muro, e cancellarla una volta concluso il disegno (metodo più semplice ma che richiede una capacità artistica maggiore) 2. Usare un proiettore che mi riproduca esattamente l'immagine come la voglio sul muro e in seguito ricalcarla (metodo più lungo da organizzare ma con un esecuzione semplice che non richiede una particolare dote artistica)
3. recatevi in uno studio di stampe professionali (es. studi di Architettura o Design), che siano attrezzati con un plotter di almeno 1m. Portate con voi l’immagine da stampare nelle dimensioni in reali che volete raffigurare in tana. A stampa eseguita tornate in tana con essa, ma.. non limitatevi ad appenderla al muro e lasciarla così, col tempo la carta ingiallirà ed il colore sbiadirà. Invece una volta appesa posso con una punta di matita ben affilata bucare il foglio in diversi punti del contorno del disegno e una volta fissato al muro ripetere il passaggio della matita nei punti desiderati così da disegnare dei punti sul muro che mi saranno di riferimento per quando disegnerò per intero la figura. Questo lavoro richiede più tempo rispetto agli altri ma è di gran lunga il più preciso se desidero mantenere le proporzioni corrette. Per quanto riguarda il materiale da usare va utilizzato un portamine con una mina spessa almeno 3-4 mm e una gomma spessa da muri facilmente reperibili in una buona cartoleria. Se si desidera poi colorare consiglio due pennelli: da 2 cm per i dettagli e da 8 cm per un uso generale. Per colorare sul muro meglio evitare semplici colori acrilici che dopo poco tempo potrebbero deteriorarsi già (soprattutto se il disegno è su di una parete esterna), meglio vernici e Acquaragia!
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Prima di iniziare sono doverosi alcuni approfondimenti al fine di rendere la nostra rappresentazione più fedele possibile al Libro originale.
I capitoli de “Il libro della giungla”(1893-1894)
• I fratelli di Mowgli
• La caccia di Kaa
• Tigre! - Tigre!
• Il fiore rosso!
• La foca bianca
• Rikki-tikki-tavi
• Toomai degli elefanti
• Al servizio della regina
I capitoli de “Il libro della giungla II” (1895-1896)
• L'origine della paura
• Il miracolo di Purun Bhagat
• La rivincita della giungla
• I becchini
• L'ankus del re
• Quiquern
• Cane rosso
• La corsa di primavera
Joseph Rudyard Kipling E' nato a Bombey in India il 30 Dicembre 1865. E' stato uno scrittore e poeta britannico, è mancato il 18 Gennaio 1936 a Londra.
La sua opera più nota è il racconto per ragazzi Il libro della giungla. Famoso è anche il racconto di spionaggio ambientato in India Kim del 1901, oltre a poesie come: Gunga Din e Se (tradotto "if").
Altre sue opere: L'uomo che volle essere re (1888), Capitani Coraggiosi (1897), Kim(1901), Storie proprio così (1902), La foca bianca, Rikki-tikki-tavi, Toomai degli elefanti
Per approfondire la metodologia e gli effetti che la Giungla ha sul Branco ho consultato un testo che ritengo essere un ottimo strumento per chi avesse interesse ad avere una visione più accurata di come la Branca Lupetti va vissuta. Il testo si intitola "A caccia con Lupo Rosso Solitario" stampato nel 1983, a cura di Pietro Paolo Severi segunedo la pista di Fausto Catani (Lupo Rosso Solitario) Nato a Roma il 23/06/1909 – Morto a Roma il 18/05/1978 - Incaricato Commissario Centrale ASCI tra gli anni ‘40 e ‘50. Negli stessi anni ‘50 (dopo l’eclisse di Mario Mazza) la sua autorità metodologica è, anche per i suoi contatti internazionali e per la sua conoscenza del pensiero di BP, forse maggiore di quella di qualunque altro. - “un gioco di ragazzi si sta facendo per voi un impegno da uomini” Per Catani la giugla di Kipling non è solo una storia tra le altre da raccontare al Branco, e neppure la storia principale, ma è l’atmosfera permanente in cui il branco vive e quasi come un copione che i Vecchi Lupi recitano. “Scopo del Lupettismo, diranno le nuove Direttive, è quello di far sì che il ragazzo sia domani un migliore Esploratore per essere stato lupetto. Si tratta dunque di sviluppare nel Lupetto alcune abitudini che diverranno qualità e virtù durante la sua vita di Esploratore. Si tratta di risolvere in lui alcuni problemi prima che siano posti, di eliminare quindi alcune difficoltà che il Capo Riparto incontra nei ragazzi entrati direttamente tra gli Esploratori, senza esser passati attraverso la preparazione Lupetto. Abbiamo, per raggiungere questo scopo, un metodo che consiste nel chiamare il ragazzo ad una vita completamente nuova, in cui egli riceve, in forma assolutamente diversa da quella a cui è abituato, l’insegnamento morale. E’ la giungla. Il ragazzo ascolta la fantastica storia affascinante di Mowgli e viene invitato a viverla. Ogni ragazzo diventa Mowgli e come lui entrerà a fare parte del branco, come lui correrà e giocherà con i fratellini, ma nel frattempo imparerà tante cose, farà tante esperienze che faranno di lui un uomo.” Per dar vita alla comunità speciale del Branco occorre: a) scegliere un tema al nostro gioco b) presentare l’ideale morale attraverso tipi c) usare un linguaggio nuovo d) giustificare la presenza dell’adulto in questa comunità infantile Il mezzo offertoci dal Metodo per risolvere contemporaneamente tutti questi punti è la Giungla di Mowgli secondo la particolare utilizzazione fattane da BP. La Giungla è un paese incantato, pieno di luci, di colori, di vegetazione, di vita, con palazzi reali meravigliosi e fantastici nel cuore della foresta, con fiumi che scendono rapidi fra pareti altissime e paurose di roccia, con spazi immensi dominati dal silenzio e dal sole.
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Ma sopratutto v’è una presenza invisibile che domina, dirige e guida tutte queste meraviglie: la legge. In questa creazione d’arte meravigliosa di Kipling c’è tutta la forza primordiale della natura: l’acqua, il fuoco, l’aria degli spazi immensi, la terra ferace d’ogni più fantastica vegetazione. La Giungla rappresenta nell’immaginazione dei lupetti una terra favolosa posta tra la realtà geografica intravista negli atlanti e nei documenti, ed un sogno vissuto. E’ un paese dove essi possono evadere, dove si possono veramente correre le più folli avventure. Gli animali di Kipling sono gli animali con caratteri semplicemente umani, infantili. Ricordano tipi già conosciuti, persone con cui il bambino ha già avuto un contatto nella sua vita. Gli riescono famigliari fin dal primo incontro. Le situazioni sono semplici lineari, schematiche, come i personaggi. Questi si muovono tutti in un clima di avventura drammatica, il cui schema è però semplice e chiaro come quello degli spettacoli di marionette, la forma d’arte più infantile che possa esistere. Primitivi e lineari, pieni di spirito, gli animali di Kipling resteranno eterni e sempre attuali: la loro storia avrà sempre la sua potenza di attrazione sull’anima del fanciullo e sarà accessibile a qualsiasi generazione di qualsiasi paese. Se ammettiamo infatti, come è stato asserito da pedagogisti insigni, che la ontogenesi ripete la filogenesi, e cioè che il bambino nel crescere ripete quello che l’umanità ha fatto nei secoli; posto che una delle attività principali, perché da essa ne dipenda la vita, dei popoli primitivi è stata la caccia, dobbiamo ritenere che il bambino per istinto desideri correre l’avventura, lanciarsi verso l’ignoto per conquistarsi una preda.
PERSONAGGI DEL LIBRO DELLA GIUNGLA
Akela è un lupo, capo del branco di lupi di Seeonee, di cui fa parte anche Mowgli. Lupo solitario, dal pelo grigio, simbolo di anzianità e saggezza. Garante della legge del branco, morirà in caccia per difendere il popolo libero contro i cani rossi.
Babbo Lupo è il lupo che nel primo racconto trova Mowgli e lo salva dalle intenzioni di Shere Khan. Insieme a Raksha allevano il "cucciolo d'uomo" insieme ai suoi quattro "fratelli di tana", tra cui Fratel Bigio. Dopo questo racconto appare poche volte nella storia. Muore quando Mowgli ha circa 14 anni.
Bagheera è una pantera nera, dotata di grande forza e saggezza. Riscatta Mowgli al consiglio della rupe donando la sua preda, un toro, per permettergli di vivere con il branco, e divenendo così una sua guida nella giungla. Il fatto che sia nata in cattività, e quindi conosca le usanze degli uomini, le conferisce rispetto e timore da parte degli altri animali della giungla.
Baloo è un orso ed è il maestro della legge di tutti i cuccioli del branco. Dopo aver parlato in favore di Mowgli al consiglio della rupe, ne diviene una guida finché il ragazzo non va a vivere nel mondo degli uomini.
Battitore grigio è un lupo, padre di Phao e compagno di Phaona. Viene nominato nel racconto Cane rosso.
Chikai è il topo saltatore del Dekkan. Si sa che è solito partorire molti figli e che non gode di una buona considerazione da parte degli abitanti della giungla, che lo ritengono solo una facile preda per gli animali carnivori. Per questo nel racconto Cane rosso Mowgli ne imita lo squittio per schernire i cani rossi, in modo da farli arrabbiare e invogliarli a seguire la sua traccia e non più quella di Won-tolla.
Chil è un avvoltoio e il suo ruolo è quello di messaggero della giungla.
Cobra bianco, chiamato anche con l'appellativo di "Cappuccio bianco", è un cobra albino che ha il ruolo di guardiano del tesoro delle Tane fredde. Compare nel racconto L'ankus del re.Mowgli lo apostrofa come "Thuu", ovvero "disseccato"
Ferao è un picchio. Compare nel racconto La corsa di primavera per annunciare la parlata nuova che rappresenta la primavera nella giungla.
Fratel Bigio è un lupo, fratello di tana di Mowgli e uno dei quattro figli di Raksha e di Babbo Lupo (l'unico di cui sia dato al lettore di conoscere il nome). Simbolo di lealtà e fedeltà, è sempre accanto a Mowgli nelle sue avventure, tra cui la caccia contro Shere Khan e La corsa di primavera.
Hathi è il capo del branco degli elefanti. È uno degli animali più vecchi della giungla e rappresenta l'ordine e la fedeltà alla Legge della giungla, preoccupandosi che sia rispettata.
Ikki è un porcospino, chiamato "Ho Igoo" dal popolo dei Gond. Nelle prime edizioni dell'opera il suo nome era "Sahi".Dal palato raffinato, nel racconto I fratelli di Mowgli viene solamente citato, mentre nel racconto Come venne la paura fa una breve apparizione battibeccando con Mowgli, il quale finirà per cercare di strappargli gli aculei senza successo.
Jacala è un coccodrillo. Viene nominato per la prima volta all'inizio del racconto I cani rossi, dove si narra che Mowgli combatté contro di lui per tutta una lunga notte nelle paludi del Nord e spezzò il suo acuminato coltello sulle scaglie del mostro. Fa poi una breve comparsa nell'ultimo episodio, La corsa di primavera, quando il ragazzo, mentre guada la palude, sente il suo muggito, simile a quello di un toro.
Kaa è un pitone delle rocce indiano dotato di grande forza e saggezza. È uno dei più fedeli amici di Mowgli, i due vanno spesso a caccia insieme. E' giallo e lungo circa 10m.
Ko è il corvo che canta la canzone della morte. Appare solo una volta nel racconto L'ankus del re.
Mang è un pipistrello, viene citato già nel "canto notturno della giungla" che funge da prologo al primo capitolo, I fratelli di Mowgli, ma fa la sua prima vera apparizione ne La caccia di Kaa. Compare poi nel racconto L'invasione della giungla, quando dopo la morte di Shere Khan, ad opera di Mowgli e con il colpo decisivo di Rama, avverte Akela di quel che avviene nel villaggio.
Mor è il pavone della giungla che annuncia la primavera con canti e danze ne La corsa di primavera. Viene citato anche in un racconto precedente, Il fiore rosso.
Mysa è un bufalo a capo dei bufali selvaggi che appare per la prima volta nel racconto L'origine della paura, mentre Hathi narra della prima tigre. Indica poi a Mowgli la strada per il villaggio degli uomini nel racconto La corsa di primavera.
Oo è una tartaruga di terra. Viene citato da Mowgli nell'ultimo racconto, La corsa di primavera.
Phao è Figlio di Battitore Grigio e Phaona, Phao è il fiero lupo che guida il branco nella battaglia contro i cani rossi come capo del branco del Popolo Libero di Seeonee. Diventa capo branco dopo un periodo passato senza alcun capo (da quando Akela manca la preda).
Phaona è una lupa, madre di Phao e compagna di Battitore Grigio. Viene nominata nel racconto Cane rosso.
Raksha (Mamma Lupa) è una lupa, madre adottiva di Mowgli e compagna di Babbo Lupo. Muore insieme a Babbo Lupo quando Mowgli ha circa 14 anni: il ragazzo sigilla quindi l'ingresso della loro tana con un masso e canta per loro il canto della morte.
Rama è un toro, a capo della mandria del villaggio pascolata da Mowgli. Sarà sotto i suoi zoccoli che morirà Shere Khan, la tigre nemica di Mowgli.
Shere Khan forte e feroce, Shere Khan è una tigre, antagonista di Mowgli. Viene ucciso con l'aiuto di Rama.
Tabaqui è uno sciacallo e viene anche chiamato "Leccapiatti", a sottolineare la caratterizzazione negativa del personaggio; è la spalla del personaggio cattivo, Shere Khan.
Tha era il primo degli elefanti e la sua storia viene rivelata nel corso del racconto L'origine della paura quando Hathi narra il mito della creazione della Giungla. Nel mito viene descritto anche come il creatore della Giungla.
Won-tolla è il lupo solitario che vive lontano da ogni branco. Nonostante ciò rispetta le leggi del Popolo libero di Seeonee e si unisce a loro per combattere contro i Dhole che avevano ucciso la sua Lahinis e i suoi tre cuccioli.
Umani
Buldeo è il più grande cacciatore del villaggio in cui Mowgli viene adottato da Messua e suo marito; ha un carattere presuntuoso, arrogante e superbo, e diventa nemico di Mowgli che gli contesta le storie sulla giungla che racconta agli altri membri del villaggio per vantarsi.
Messua è la donna di un villaggio indiano al quale arriva un giorno Mowgli: insieme a suo marito (l'uomo più ricco della città) inizialmente credono che si tratti del loro figlio Nathoo, disperso nella giungla anni prima, ma poi scoprono che non è così. Ciò nonostante adottano il bambino, che però passa gran parte del tempo nella giungla, dove ha vissuto fino a quel momento.
Mowgli è un bambino indiano che si perde nella giungla, cacciato dalla tigre Shere Khan. Il bambino viene accudito da una famiglia di lupi, dei quali apprende i comportamenti e le abitudini, e cresce nella giungla aiutato da una serie di animali che condividono le sue avventure.
Nathoo è il figlio perduto di Messua.
• Kurrun: colui che fece costruire la stanza del tesoro alle Tane fredde. • Marito di Messua: non viene mai citato il suo nome. • Purun Dass: è un vecchio usuraio; secondo Buldeo il suo spirito risiedeva nel corpo di
Shere Khan. • Salombhì: è stato il fondatore della città delle Tane fredde.
Bandar-log è il termine usato per descrivere il popolo delle scimmie. Rappresentate come incapaci di rispettare la legge, non sono in grado di organizzarsi e controllarsi. Rapiscono Mowgli e lo tengono prigioniero nelle Tane Fredde finché Baloo, Bagheera e Kaa lo salvano.
Dhole è la parola usata per identificare il feroce popolo dei cani rossi del Dekkan, regione confinante con le colline di Seeonee dove vive il branco del Popolo libero, che un giorno decidono di invadere per sfamarsi, a causa dell'assenza di prede nel loro territorio. Mowgli organizza un piano per sconfiggerli grazie all'aiuto di Kaa, pensando astutamente a come sfruttare molti passaggi naturali (alberi, rocce, fiume) e le api nere selvatiche (il Piccolo popolo delle rocce). I cani rossi vengono così trucidati e i superstiti mandati in fuga, dopo essere riusciti però a ferire mortalmente Akela e Won-tolla.
Piccolo popolo delle rocce Il Piccolo popolo delle rocce è il nome delle api nere selvatiche che vivono in tane scavate nella roccia sulle rive del fiume della Waingunga. Conscio dell'aggressività di queste api, Mowgli le utilizza per decimare il branco dei Dhole prima della battaglia finale nel racconto I cani rossi.
Popolo libero Il Popolo libero è il branco di lupi in cui Mowgli entra a far parte quando viene trovato da neonato da Babbo Lupo e Raksha; cresce imparando la legge della Giungla e vivendo insieme agli altri lupi, cacciando insieme a loro.
Popolo velenoso Sono presenti soprattutto nei racconti L'ankus del re e la caccia di KaaIl Popolo velenoso sono i serpenti velenosi.
Sambhur Il Sambhur (a volte anche Sambur) è una specie di cervi, citati principalmente (la prima volta nel racconto I fratelli di Mowgli) come preda del branco del Popolo libero e degli altri animali carnivori.
• Gidur-log: sono gli sciacalli. • Gond: sono uomini aborigeni della giungla. • Lahinis: sono le lupe del branco. • Nilgau: sono grosse antilopi della giungla • Altri personaggi come Rikki-tikki-tavi o la foca bianca appartengono a quei racconti in
cui vita di Mowgli non è citata e quindi non raccontiamo nei nostri branchi,per questo non è buona idea raffigurarli in tana, in quanto si susciterebbe la curiosità dei bambini senza avere i mezzi per rispondere a tutte le loro domande. I personaggi sono già tanti e complessi così, non c’è bisogno di renderci più difficile il lavoro.
